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APPUNTI DI DIZIONE
Le Vocali
Nella lingua italiana le Vocali vanno distinte fra:
Pag. 1
APPUNTI DI DIZIONE
Regola principale
Quando su una sillaba contenente una e od una o
non cade laccento tonico,
la e o la o devono essere pronunciate
sempre chiuse.
Esempio: tvolo, lbro, volnte, dsco, bottglia.
Tutta la nostra attenzione sar perci ora rivolta ai vocaboli
contenenti una sillaba con le vocali e od o, sulle quali cada
laccento tonico. Solo in questo caso dovremo chiederci se le vocali
e od o debbano essere pronunciate aperte o chiuse.
Pag. 2
APPUNTI DI DIZIONE
Esempi:
decem dici,
ferrum frro,
laetus lito,
praesto prsto.
La lettera e ha suono aperto nei seguenti casi:
1.
2.
3.
4.
Pag. 3
APPUNTI DI DIZIONE
5.
6.
7.
8.
9.
raucdine,
torpdine,
10.
Nelle terminazioni in -ello, -ella, -elli, -elle.
Esempi: paglle, mastllo, bllo, sorlla, fratllo, fardllo,
spinlli, porcllo, padlla, caramlla, lavllo, orplli, ostllo,
manovlle, spesso usate anche come suffissi di diminutivi e/o
vezzeggiativi,
Esempi: asinllo, torllo, praticllo, bricconclla, cattivlla,
orticllo.
Eccezioni (e chiusa):
nelle preposizioni articolate (Es.: dl, dllo, dlla, di, dgli,
dlle, nl, nlla, ecc.),
negli aggettivi dimostrativi (Es.: qul, qullo, qulla, qui,
qulle, codsto, ecc.),
nei vocaboli stlla e capllo.
Pag. 4
APPUNTI DI DIZIONE
11.
Nei suffissi di sostantivi in -emo, -ema, -emi, -eme, eno, -ena, -eni, -ene.
Esempi: teorma, anatma, problma, apotma, crisantmo,
eritma, falna, altalna, cantilna, trno.
12.
Nelle terminazioni in -endo, -enda, -endi, -ende e in
tutte le desinenze del gerundio.
Esempi: agnda, bnda, tremndo, orrnda, corrndo,
temndo, cuocndo, aprndo, leggndo, facndo, morndo,
starnutndo, ferndo, mettndo.
Eccezioni (e chiusa):
nei verbi scndo e vndo.
13.
Nelle desinenze dellInfinito in -endere.
Esempi: appndere, contndere, sorprndere, attndere,
intndere, riprndere, rapprndere, apprndere.
Eccezioni (e chiusa):
nei verbi scndere e vndere e nei loro composti (Es.:
discndere, rivndere, ecc.).
14.
Nei suffissi di sostantivi e aggettivi derivati dai numerali in enne, -enni.
Esempi: decnne, ventnne, tredicnne, sessantnne,
quarantaquattrnne.
15.
Nei suffissi di sostantivi e aggettivi derivati dai numerali in ennio, -enni.
Esempi: binnio, trinnio, millnni, cinquantnnio.
16.
Nei suffissi di nomi etnici in -eno, -ena, -eni, -ene.
Esempi: madrilne, cilni, nazarno.
17.
Nelle terminazioni in -enso, -ensa, -ensi, -ense.
Esempi: snso, intnso, fornse, dispnsa, mnsa, melnsi,
parmnsi, pnso, ripnso.
18.
Nelle terminazioni in -ento, -enta, -enti, -ente,
comprese tutte le desinenze del participio presente in -ente.
Esempi: lnte, gnte, accidnte, sovnte, corrnte, silnte,
consulnte, sedicnti, seducnte, mittnte, ponnte, avnti,
dorminte, perdnte, spingnte, cednte, contrante, adernte,
facnte, bevnte, taglinte.
Pag. 5
APPUNTI DI DIZIONE
Eccezioni (e chiusa):
tutti gli avverbi in -mente (Es.: abilmnte, benevolmnte,
incessantemnte,
correttamnte,
generalmnte,
scioccamnte, duramnte, simpaticamnte, facilmnte,
inopinatamnte, assurdamnte, esattamnte, ecc.),
tutte le terminazioni in -mento, -menta, -menti, -mente
(Es.: mnte, (intelletto), lamnti, semnte, cimnti, tormnta,
tormnto, abbattimnto, giumnte, scollamnto, pavimnto,
momnto, ecc.), tranne le forme del verbo mentire, che si
possono pronunciare anche aperte (Es.: io mnto oppure io
mnto, tu mnti oppure tu mnti, ecc.).
19.
Nelle terminazioni in -enzo, -enza, -enzi, -enze.
Esempi: adernza, snza, partnza, urgnze, lnza, licnza,
ricorrnze, invadnza, maldicnza.
20.
Nelle terminazioni in -erbo, -erba, -erbi, -erbe.
Esempi: risrbo, acrbo, srbo, suprbo, rba, srba.
21.
Nelle terminazioni in -erio, -eria, -eri, -erie.
Esempi: misria, misrie, srio, putifrio, sferistri.
22.
Nelle terminazioni in -erno, -erna, -erni, -erne.
Esempi: etrno, quadrno, lucrna, invrno, matrno, tavrna,
govrno, lantrna.
Eccezioni (e chiusa):
nel vocabolo schrno.
23.
Nelle terminazioni in -erro, -erra, -erri, -erre.
Esempi: trra, frro, gurre, affrro, sottrro, srra, vrri,
sottrra.
24.
Nelle terminazioni in -erso, -ersa, -ersi, -erse.
Esempi: prso, emrso, vrsi, trso, sommrso, disprsa,
detrse, rivrsa.
25.
Nelle terminazioni in -erto, -erta, -erti, -erte.
Esempi: aprto, coprte, incrto, soffrto, consrta, crti.
Eccezioni (e chiusa):
nei vocaboli rta (salita), rto (scosceso),
nellespressione allrta.
26.
Nelle terminazioni in -ervo, -erva, -ervi, -erve.
Esempi: srve, crvi, risrva, nrvo.
27.
Nei suffissi dei superlativi in -errimo, -errima, -errimi, errime.
Esempi: integrrimo, asprrimo, acrrimo.
Pag. 6
APPUNTI DI DIZIONE
28.
Nei suffissi dei numerali ordinali in -esimo, -esima, esimi, -esime.
Esempi: centsimo, millsimo, milionsimo, ventsimo,
trentsimo.
29.
Nelle terminazioni in -estro, -estra, -estri, -estre.
Esempi: alpstre, terrstre, palstra, canstro, finstra,
pedstre, maldstro, ambidstro, dstra, rupstri, minstra.
30.
Nelle terminazioni dei vocaboli dottrinali in -esi.
Esempi: mimsi, anamnsi, catechsi, esegsi.
31.
Nelle desinenze del passato remoto in -etti, -ette, ettero.
Esempi: credtti, dovttero, stttero, cedtte.
32.
Nei vocaboli con terminazioni in -erzio, -erzia, -erzie.
Esempi: inrzia, inrzie.
33.
Nei vocaboli con terminazioni in -ezio, -ezia, -ezi, ezie.
Esempi: inzia, scrzio, scrzi, faczia.
Pag. 7
APPUNTI DI DIZIONE
Esempi:
cera cra,
semen sme,
vitrum vtro,
capillus capllo.
La lettera e ha suono chiuso nei seguenti casi:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
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APPUNTI DI DIZIONE
7.
8.
9.
10.
Nei suffissi di sostantivi in -esimo, -esima, -esimi, esime.
Esempi: battsimo, umansimo, cristiansimo, pagansimo.
Eccezioni (e aperta):
nel vocabolo infinitsimo,
nei numerali ordinali (Es.: centsimo, millsimo,
quarantsimo, novantsimo, ecc.).
11.
Nei suffissi di sostantivi femminili in -essa, -esse.
Esempi: dottorssa, principssa, contssa, elefantssa,
badssa, platssa.
12.
Nei suffissi di sostantivi collettivi in -eto, -eta, -eti, -ete.
Esempi: fruttto, melto, pinta, agrumto, rosto.
13.
Nei suffissi di sostantivi e aggettivi diminutivi e collettivi in etto, -etta, -etti, -ette.
Esempi: librtti, castta, chiestta, pezztto, navtta, palchtto,
porchtta, forchtte, carrtta, colltto.
14.
Nelle terminazioni in -eguo, -egua, -egui, -egue.
Esempi: sguo, sgue, adguo, trgua, dilguo.
Pag. 9
APPUNTI DI DIZIONE
15.
Nei suffissi di aggettivi che al singolare terminano in evole.
Esempi: lodvole, incantvole, ammirvole, caritatvole,
deplorvole, cedvole, arrendvole.
16.
Nei suffissi di sostantivi in -ezzo, -ezza, -ezzi, -ezze.
Esempi: debolzza, olzzo, carzza, attrzzo, cavzza, lzzo,
pzzo, vzzo, chiarzza, salvzza, dolczza, mitzza,
arrendevolzza, segretzza.
Eccezioni (e aperta):
nei vocaboli mzzo, przzo, disprzzo.
17.
Nelle preposizioni articolate.
Esempi: dl, dlla, dllo, dgli, dlle, di, nl, nllo, nlla,
ngli, nlle, ni, pi.
18.
Nei pronomi personali.
Esempi: gli, lla, sso, ssa, ssi, sse.
19.
Negli aggettivi dimostrativi.
Esempi: qusto, qusta, quste, qusti, qullo, qulla, qugli,
qulli, qulle, codsto, codsta, codsti, codste.
20.
Nelle desinenze del Passato Remoto in -ei, -esti, -e, emmo, -este, -ettero.
Esempi: credi, credste, credttero, pot, potmmo,
dicmmo, volsti.
21.
Nelle desinenze del Futuro in -remo, -rete.
Esempi: vedrmo, dirte, cadrte, volermo,
carichermo, toccherte, calcolermo.
filerte,
22.
Nelle desinenze dellInfinito della seconda coniugazione.
Esempi: cadre, avre, volre, bre, sedre, potre, godre.
23.
Nelle desinenze del Congiuntivo Imperfetto in -essi, esse, -essimo, -este, -essero.
Esempi: dovssi, volsse, prendssimo, cadste, godssero.
24.
Nelle desinenze del Condizionale Presente in -resti, remmo, -reste.
Esempi: farmmo, vedrste, cadrsti, potrsti, vorrmmo.
25.
Nelle desinenze del Indicativo Presente e dellImperativo in
-ete.
Esempi: prendte, cadte, rompte, volte, potte, dovte.
Pag. 10
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26.
Nelle desinenze dellIndicativo Imperfetto in -evo, -eva, evano.
Esempi: dicvo, facvano, mettvo, volvano, potvo,
dovvano.
27.
Nei monosillabi atoni.
Esempi: (congiunzione), m, n, t, s, r (monarca), v,
pr.
Eccezioni (e aperta):
nel vocabolo r (nota musicale).
Pag. 11
APPUNTI DI DIZIONE
Esempi:
focus fuco,
locus lugo,
aurum ro,
paucus pco.
La lettera o ha suono aperto nei seguenti casi:
1.
2.
3.
4.
5.
obitrio,
Pag. 12
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6.
7.
8.
Nelle terminazioni in -ogio, -ogia, -ogi, -oge, -oggio, oggia, -oggi, -ogge.
Esempi: dgi, ggi, fggia, pigge, barbgio, lggia, elgia,
elgi, tramggia, allggi, frge, appggia, appggio.
9.
asteride,
10.
Nei suffissi di sostantivi in -olo, -ola, -oli, -ole.
Esempi: carrila, tritlo, stagnla, taglila, bagnarle,
eucaliptlo, mariuli, mentlo.
Eccezioni (o chiusa):
nei vocaboli slo e vlo,
nelle voci del verbo colare e suoi composti e derivati (Es.:
clo, riclo, sclo, ecc.).
11.
Nelle terminazioni in -osi, -osio in vocaboli usati in campo
scientifico e medico.
Esempi: calcolsi, fibrsi, tubercolsi, artrsi, ipnsi, lattsio,
destrsio, maltsio, saccarsio, glucsio.
12.
Nei suffissi di sostantivi e aggettivi in -otto e, in generale,
nelle terminazioni in -otto, -otta, -otti, -otte.
Esempi: semplicitto, bamboltti, ltto, btte (percosse), ctto,
ctta, saltto, dtti (colti), dectto.
Eccezioni (o chiusa):
nei verbi derivati dal latino ducere (Es.: indtto, condtto,
ridtto, tradtto, ecc.),
nei vocaboli ghitto, rtto, stto, btte (recipiente).
Pag. 13
APPUNTI DI DIZIONE
13.
Nei suffissi di sostantivi in -ottolo, -ottola, -ottoli, ottole.
Esempi: vittolo, collttola, nanerttoli, pallttole.
14.
Nei suffissi di sostantivi in -ozzo, -ozza, -ozzi, -ozze.
Esempi: tinzza, tavolzza, gargalzzo, gargarzzo, czzo,
tzzi, czza, picczze.
Eccezioni (o chiusa):
nei vocaboli gzzo, pzzo, singhizzo, rzzo, szzo.
15.
Nelle terminazioni in -olgia, -olge, -orgia, -orge.
Esempi: blgia, blge, frgia, rge.
16.
Nelle desinenze -olsi, -olse, -olsero dellIndicativo
Passato Remoto.
Esempi: clsi, tlsero, sconvlsero, vlsero, vlsi, avvlsero,
racclsi.
17.
Nel Participio Passato in -osso, -ossa, -ossi, -osse.
Esempi: msso, rimssa, scssi, percsse.
18.
Nei suffissi di derivazione ellenica in -ologo, -ogico, ografo, -omico, e loro plurali e femminili.
Esempi: prlogo, omloghi, allerglogi, patolgiche, psiclogo,
psicolgici, cartgrafo, ergonmiche, cmico, fotgrafi,
atmiche, illgici, antolgica, endocrinlogi, neurloghe,
istloga, archeloga.
Pag. 14
APPUNTI DI DIZIONE
Esempi:
nomen nme,
cognosco consco,
fuga fga,
supra spra.
La lettera o ha suono chiuso nei seguenti casi:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Pag. 15
APPUNTI DI DIZIONE
7.
8.
9.
10.
Nei suffissi di sostantivi in -onzolo, -onzola, -onzoli, onzole.
Esempi: medicnzolo, pretnzolo, girnzolo, frnzoli.
11.
Nelle terminazioni in -ore, -ora, -ori, -ore,
Esempi: dolre, amre, attre, qualra, ristra, candre, tenri,
fattre, corridri, calre, livre, fervre, colre, schermidre,
nuotatre, pescatri.
Eccezioni (o aperta):
nei casi in cui la o sia preceduta dalla vocale u formando
il dittongo -uo- (Es.: nura, cure, ecc.).
12.
Nelle terminazioni in -orno, -orna, -orni, -orne.
Esempi: girno, contrni, frno, adrna, ritrna, ritrno.
Eccezioni (o aperta):
nel vocaboli crno, crna, prno.
13.
Nei suffissi di sostantivi e aggettivi in -oso, -osa, -osi, ose.
Esempi: affettuso, afsi, erbse, gioiso, dolorse,
ambiziso, noiso, contenziso, collsa, medicamentsa,
curiso, sedizisa, calorso, stizzsi, baldanzsa, boriso.
Eccezioni (o aperta):
nei vocaboli rsa (fiore e colore), csa, isa, spso.
14.
Nei pronomi personali.
Esempi: ni, vi, lro, costro, colro.
Pag. 16
APPUNTI DI DIZIONE
Pag. 17
APPUNTI DI DIZIONE
2.
3.
Quando doppia.
Esempi: essere, asso, tosse, dissidio, tessera, rissa, fossa,
riscossa, affossare, arrossare, assistente, intossicante.
4.
5.
Pag. 18
APPUNTI DI DIZIONE
2.
Pag. 19
APPUNTI DI DIZIONE
Esempi:
pretium prezzo,
tertium terzo,
facetia facezia.
La lettera z ha suono aspro o sordo nei seguenti casi:
1.
2.
3.
4.
Nei vocaboli con terminazioni in -ezzo, -ezza, -ezzi, ezze, -ozzo, -ozza, -ozzi, -ozze, -uzzo, -uzza, -uzzi, uzze.
Esempi: vezzo, grandezza, pozzo, pozza, spruzzo, spruzza,
puzze, tinozza, carrozze, puzzo, olezzo, lezzo, piccozze,
piccolezza, tenerezze.
Eccezioni (z dolce o sonora):
nel vocabolo brezza.
Pag. 20
APPUNTI DI DIZIONE
5.
6.
7.
Pag. 21
APPUNTI DI DIZIONE
Esempi:
prandium pranzo,
radius razzo.
La lettera z ha suono dolce o sonoro nei seguenti casi:
1.
2.
3.
4.
Pag. 22
APPUNTI DI DIZIONE
Il rafforzamento
La regola del rafforzamento sintattico, in genere ignorata (nelle
regioni settentrionali) o malamente utilizzata (nelle regioni centrali e
meridionali), impone di pronunciare alcune consonanti semplici,
poste ad inizio parola, come se fossero doppie.
Questo raddoppiamento pronunciato, e non scritto, deve essere
effettuato nei seguenti casi:
1.
2.
3.
Pag. 23
APPUNTI DI DIZIONE
I nomi propri
I nomi propri non seguono le regole fin qui esposte. Occorre
quindi conoscerne lesatta pronuncia imparando a memoria quelli pi
comuni. Eccone un elenco per i quali, ovvio, la regola applicabile
anche al corrispondente di sesso opposto quando vi sia:
Pronuncia aperta
Able, Adlchi, Adle, Adlfo,
Albrto,
Agnse,
Alssio,
Alighiro, Ambrgio, Amedo,
Amlia, Amlto, Anaclto,
Andra, Anglica, Antnio,
Antonllo, Anslmo, Arnldo,
Aurra, Azglio.
Brta, Bris.
Carltta, Carmlo, Celste,
Cllia, Clemnte, Cornlio,
Csimo, Cristforo.
Danile, Demtrio, Desidrio,
Digo, Dra, Donatlla.
be, gle, lena, Eleonra,
Elttra, lio, Elisabtta, Eliso,
Emanule,
mma,
nnio,
nzo, Ernsto, ster, ttore,
Eugnio, Eusbio, va.
Fedra, Filibrto, Fiornzo,
Fulgnzio.
Gabrile, Gabrilla, Galilo,
Gaudnzio, Gmma, Gensio,
Genovffa, Gilbrto, Giglila,
Giosu, Girlamo, Gislla,
Giusppe, Gregrio, Gualtiro,
Guglilmo.
Innocnzo, Irne, Isablla,
Istta, Ipplito.
Leopldo, Lambrto, Lornzo.
Marcllo, Matto, Michle,
Milna, Mirlla, Mnica.
Nicla, Nra, Nrma.
Pronuncia chiusa
Adne, Alfrdo.
Benedtto.
Csare.
Domnico.
Edmndo, lsa.
Fedle, Francsco.
Gastne, Ginvra, Girgio,
Goffrdo.
Maddalna.
rsola.
Raimndo.
Salvatre, Secndo, Simne,
Simontta, Stfano.
Pag. 24
APPUNTI DI DIZIONE
Gli omonimi
Nella lingua italiana si presentano casi di omonimie che si
differenziano nel loro significato proprio in ragione del diverso tipo di
accento fonico che le caratterizza, sebbene, per altro, tale accento
non sia mai segnalato dalla grafica.
Nelle due tabelle della pagina seguente sono elencati quei casi
nei quali occorre prestare particolare attenzione al fine di evitare
ambiguit e malintesi.
Acctta (scure)
Afftto (verbo affettare)
Arna (sabbia)
Collga (verbo collegare)
Corrsse (verbo correre)
Crdo (verbo credere)
Crta (argilla)
sse (pronome)
Lgge (norma)
Mnto (parte del viso)
Msse (funzioni religiose)
Ni (preposizione articolata)
Psca (verbo pescare)
Pste (tracce, orme)
R (monarca, regnante)
T (pronome)
Tlo (tessuto)
Trna (verbo temere e vocabolo)
Vnti (numero)
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APPUNTI DI DIZIONE
Gli omonimi
Vocale "o" aperta () o
grave
Accrsi (verbo accorgere)
Btte (percosse)
Clto (verbo cogliere)
Cppa (tazza)
Crso (abitante della Corsica)
Fro (tribunale, piazza)
Fsse (buche)
Indtto (non dotto, ignorante)
Prsi (verbo porgere)
Psta (ufficio, somma in gioco)
Rcca (fortezza)
Rsa (fiore)
Scpo (fine, obiettivo)
Scrsi (verbo scorgere)
Srta (specie)
Tcco (pezzo, berretto)
Trre (verbo togliere)
Trta (verbo torcere)
Vlto (verbo volgere)
Vlgo (verbo volgere)
Vto (vuoto)
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APPUNTI DI DIZIONE
Congiuntivo/Imperfetto
Participio/Presente
Gerundio/Presente
Verbo essere
Verbo avere
Sing.
Plur.
3 prs.
-----vano
-----cero
-rono
-lsero
-nnero
-rsero
-sero
-ssero
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APPUNTI DI DIZIONE
I numeri cardinali
no
de
tr
quttro
cnque
si
stte
tto
nve
dici
ndici
ddici
trdici
quattrdici
qundici
sdici
diciasstte
dicitto
diciannve
vnti
trnta
cnto
miline
zro
I numeri ordinali
prmo
secndo
trzo
qurto
qunto
ssto
sttimo
ottvo
nno
dcimo
undicsimo
dodicsimo
tredicsimo
quattordicsimo
quindicsimo
sedicsimo
diciassettsimo
diciottsimo
diciannovsimo
ventsimo
I mesi dellanno
gennio
febbrio
mrzo
aprle
mggio
gigno
lglio
agsto
settmbre
ottbre
novmbre
dicmbre
mercoled
gioved
venerd
sbato
domnica
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