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ISTITUTO VENETO

DI SCIENZE. LETTERE ED ARTI

ROBERTO

ALMAGI

COMM EMOR AZIONE


DI S EB ASTI A NO

C ABOTO

NEL IV C ENTENARIO DELL A MORTE

VENEZIA
OFFICINE GRAFICHE CARLO FERRARI
1958

Il presente discorso si pubblica cos come fu detto il

20

otto

bre I957 nella sede dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti,


senza modificazioni, eccetto la restituzione di alcuni periodi omessi
o abbreviati per ragioni di tempo.

Sono state tuttavia aggiunte

numerose note giustificative, richt"ami bibliografici ecc.


Di alcune delle molte questioni dibattute riguardanti la vita
e l'opera dei Caboto si fatto cenno in cinque appendici, che tut
tavia non pretendono di proporre nuove soluzioni, ma piuttosto di
fare, per dir cos, il punto su controversie che hanno finora avuto
scarsa considerazione da part degli studiosi italiani.

CO M M E MO R AZIO N E
DI

SE B ASTI ANO

C ABOTO

NEL IV CENTENARIO DELLA MOR TE

Vorrei chiedervi che le parole che mi accingo a dirvi per


tratteggiare la figura e l'opera di Sebastiano Caboto, nella ricor
renza del quarto centenario della sua morte, fossero da voi con
siderate, piuttosto che una commemorazione - parola troppo
solenne, non riguardo alla statura di questo grande veneziano,
ma alla statura della modesta persona che vi parla - come un
ricordo di lui. Di fatto, permettetemi di dirvi che Sebastiano
Caboto un po' un dimenticato a Venezia e forse anche in Italia,
dove nulla di veramente fondamentale fu scritto su di lui dopo la
grande opera di Francesco Tarducci pubblicata dalla Deputazione
Veneta di Storia Patria nel 1892, mentre stranieri sono per la
maggior parte i 350 scritti menzionati in una bibliografia cabo
tiana che pur risale a circa 6o anni fa, e stranieri sono i due
lavori pi ampi che si posseggono su di lui, uno di un nordameri
cano, il Williamson, ed uno dello storico cileno Jos Toribio
Medina (I). E il nome Caboto rammenta a noi italiani piuttosto
il padre di Sebastiano, Giovanni, perch da lui furono guidate
le due memorabili traversate dell'Atlantico settentrionale com
piute rispettivamente negli anni 1497 e 1498 movendo da Bristol
con patenti del re d'Inghilterra.
Imprese memorabili dal punto di vista marinaro, forse non
meno di quelle, anteriori di pochi anni, di Colombo, se si pensi
che la prima, che condusse Caboto al margine dell'odierno Canad
e a Terranova, fu effettuata con una sola nave e 18 uomini di
equipaggio; memorabili anche per le loro conseguenze, perch specie la seconda nel corso della quale Caboto discese le coste
nordamericane forse fino alla foce dell'Hudson - costituirono la
base prima della espansione britannica di l dall'Oceano.
Ma Giovanni Caboto non era veneziano; ebbe la cittadinanza
veneta con atto nel 1476 per aver risieduto a Venezia da quindici
anni. Donde fosse originario non sappiamo ; le maggiori probabi
lit sono forse oggi per Gaeta, dove documentata la presenza

R. ALMAGI

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

di una famiglia Caboto sin dal secolo XII (2). Veneziana era
invece la moglie di Giovanni, Mattea, e veneziano certamente il
figlio Sebastiano: tale egli si proclama sempre, tale lo segnalano

tutti i contemporanei, concittadino lo considerano insign perso


naggi veneziani, primo fra tutti Giovan Battista Ramusio.
E tra i figli di questa gloriosa citt, egli emerge, nel periodo

delle grandi scoperte marittime, come figura altissima, degna di

veniva dall'Europa,

onde esso avrebbe potuto esser raggiunto,

sol che in mezzo alle frastagliatissime coste oppure a nord di esse


fosse stato possibile di trovare un passaggio.

Alla ricerca di tale passaggio mosse Sebastiano Caboto, che


era fin allora rimasto a Bristol, nel 1509 con due navi, promotore
o certo consenziente Enrico VII. Cercava, come afferma Fran

cisco Lopez de Gomara nella sua Historia general de las Indias,

stare in compagnia di quei sommi, italiani o iberici, che si chia

di raggiunger l'Asia per il Nord e di riportarne delle spezie, per

questi scomparvero dalla scena poco dopo aver compiuto le loro

e Portoghesi tentavano a sud di quello che cominciava a denomi

mano Colombo, Vespucci, Vasco da Gama, Magellano. Ma, mentre

una via presumibilmente pi breve di quella che allora Spagnoli

memorabili imprese, Sebastiano Caboto, questa magnifica epoca

narsi il Nuovo Mondo.

secolo, ricca di avvenimenti inattesi e di risultati di gigantesca

Il giovane navigatore veneziano dovette costeggiare il Labradr,

e non come spettatore, ma come attore di primo piano, in piena

l'ingresso di quell'ampia baia che porta pure il nome dell'Hudson,

che si apre col

nome di

Colombo

si

prolunga

per

mezzo

importanza, quest'epoca Sebastiano Caboto la visse tutta quanta,

Il padre, Giovanni Caboto, mercante e uomo di mare, prima

di stabilirsi a Bristol aveva - si dice - compiuto lunghi viaggi


nel Levante e in Arabia, penetrando fino alla Mecca, se pur la
traversata nel

1493,

(3).

percorrere poi lo stretto oggi detto di Hudson ed avvistar forse


toccando la latitudine di

attivit per mezzo secolo e pi.

notizia degna di fede

Ma della spedizione siamo purtroppo pochissimo informati.

Quando Colombo torn dalla sua prima

pare si trovasse in Spagna e, se ci risponde

67

gradi (oltre il Circolo Polare d-qnque),

in paraggi nei quali, come ci informa Pietro Martire d' Anghiera, in

luglio il giorno era quasi continuo e paurose moli di ghiaccio


ingombravano il mare.
Nel largo braccio marino aperto verso ovest Caboto dovette
credere di aver scoperto il ricercato passaggio, e nella Baia di

a verit, del trionfale ritorno del Ligure dovette aver conoscenza.

Hudson forse l'Oceano Pacifico; ma proprio l'ingombro dei ghiacci

Certo quando, quattro anni dopo, mosse da

gli impedi di proseguire, onde prese la via del ritorno, rivide Te

Bristol attraverso

l'Oceano, aveva anch'egli il proposito di raggiungere le spiagge


orientali dell'Asia, il Catai, l'impero

del

Gran Khan. Il figlio

Sebastiano lo accompagn certo almeno nella seconda spedizione


del

1498,

ma egli era allora giovanetto di

pare, era nato a Venezia nel

simo, forse gi nel

1501.

1480

'82.

16-18

anni, se, come

E il padre mori prestis

Non pot Sebastiano, se non altro per la sua giovane et,


riprendere subito i disegni del padre, come fecero, ma senza grandi
risultati, altri navigatori di Bristol associati con portoghesi, ed
anche navigatori inviati direttamente dal sovrano portoghese in

quegli anni fervidi di speranze, di attese, di gare fra i paesi inte

ressati.

Parve che si ingenerasse la convinzione che le terre sco


perte non appartenessero propriamente all'Asia, come Giovanni
Caboto aveva creduto, ma fossero terre - forse grossi arcipelaghi
- anteposti, per cosi dire, all'Asia, e che il Continente asiatico
si trovasse a non grande distanza ad ovest, dietro di esse per chi

ranova e i suoi paraggi ricchissimi di pesce e forse riconobbe


ancora le coste americane toccate col padre nel

1498 (4).

Ora, se questo viaggio fu compiuto fino alle lontane mte

test accennate, esso costituisce certo un avvenimento di ecce


zionale

importanza

nella

storia

della

navigazione.

Sebastiano

Caboto sarebbe stato il primo a muovere deliberatamente alla

ricerca del Passaggio del NO, il primo a superare il Circolo Polare


,

non ancora trentenne, avrebbe dimostrato una sperimentata

abilit di nocchiero; del che si ha una riprova nell'alta rinomanza


in cui egli vnne, anche se intorno ai risultati della navigazione

si cerc probabilmente di mantenere un riserbo, sia dal governo


inglese per motivi facili a comprendere, sia dal Caboto stesso per
non divulgare la scoperta di una via che presumibilmente si pro
poneva di riconoscere egli stesso di nuovo al pi presto.

Il proposito non fu attuato forse in seguito alla sopravvenuta

morte di Enrico VII, ma il Caboto rest in Inghilterra e - pare al servizio del successore Enrico VIII; certo nel

1512

partecip,

13

R. ALMAGI

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

saggio a nord dell'America. Offerta di servizi che fu fatta questa


volta segretamente, onde si parlato di un tradimento di Seba
stiano Caboto nei riguardi della Spagna. Segretamente si rec
infatti a Venezia un messo fidato del Caboto, col mandato di
presentarsi al Consiglio dei Dieci, che a sua volta incaric il legato
veneto alla Corte spagnola Gaspare Contarini di ottenere dal Ca
boto stesso una esposizione particolareggiata del suo progetto, e
segretamente il Contarini si abbocc col Caboto e rifer a Venezia.
I documenti su queste trattative sono qui nel vostro Archivio di
Stato, anzi furono esposti nella Mostra che ebbe luogo in prima
vera nei locali della Biblioteca Marciana (u).
Senza venir meno al dovere dell'obiettivit, si pu osservare
che negoziati di tal genere costituivano una pratica a quei tempi
assai comune. Amerigo Vespucci e Colombo medesimo ce ne danno
esempio. Caboto offriva i propri servizi alla sua patria e, senza
entrare in dettagli col legato Contarini, affermava che egli aveva
modo di far quella citt partecipe di questa navigatione et di
mostrargli la via per la quale era per aver grande utilit come
il vero che io l'ho ritrovato . Sono qui riferite le parole di Caboto
in prima persona, cio come il Contarini le aveva udite.
La via che Caboto asseriva di aver ritrovata non pu essere
che la via del Nord tentata nel 1509; ma come questa avrebbe
potuto esser battuta da navi di Venezia imprigionata nel Medi
terraneo, senza accordi con le potenze iberiche, che potevaJio
bloccare il passaggio dello stretto di Gibilterra ? Il Contarini, uomo
ben istruito e avveduto, non manc di fargli queste ed altre obie
zioni; ma il Caboto, insistendo per aver modo di venire a Venezia
di persona, non scese ad altre precisazioni, pur affermando che
le difficolt potevano essere superate e che la via da lui proposta
poteva procurare alla Repubblica ((spezie, oro et altre cose . Le
trattative, prolungate attraverso carteggi fino a tutto il 1523,
non furono coronate da successo, e l'iniziativa non ebbe pi
seguito per ragioni che vi accenner subito (12).
Rimane per noi un mistero come Caboto pensasse di supe
rare la difficolt derivante dal fatto che Venezia aveva scarse
possibilit di inviar navi in pieno oceano . Che egli millantasse
un'impresa ineseguibile da escludere : ne riprova la stessa insi
stenza con la quale egli sollecitava al Contarini il mezzo di venire
a Venezia senza dare, per cosi dire, nell'occhio, onde aver agio di
esporre il suo progetto direttamente ai massimi consessi della

patria sua. Nell'incertezza non mi pare irragionevole l'ipotesi che


Caboto pensasse - una volta che Venezia avesse fatto buon viso
al progetto - ad accordi fra la Repubblica adriatica e la Spagna,
tali da permettere alla Serenissima di servirsi di qualche porto
spagnolo come base delle sue spedizioni transoceaniche. Le rela
zioni politiche fra i due stati non erano allora tali da escludere
accordi di questo genere.
Comunque sia, delle fallite trattative con Venezia nulla mai
trapel alla Corte spagnola, la quale anzi dava in quel torno nuove
ed alte prove di estimazione verso il Caboto. Di fatto, nel corso
dello stesso anno 1523 fu a lui concesso di cumulare il suo sti
pendio di capitano marittimo, con quello di piloto mayor; pochi
mesi dopo il Caboto era convocato a Badajoz con altri esperti
piloti e cosmografi, tra i quali Fernando Colombo e Giovanni
Vespucci nipote di Amerigo, per stabilire in contraddittorio con
esperti portoghesi ivi pure convocati- tra cui il cartografo Lopo
Homem e il cosmografo Juan Fernandez- quale fosse il percorso
della linea di demarcazione fra l'area di pertinenza portoghese e
quella spagnola, nell'emisfero opposto a quello nostro, nel quale
correva la famosa raya. Questa linea di demarcazione, fissata, come
noto, dal papa sin dal 1493 attraverso l'Atlantico e poi succes
sivamente modificata, doveva servire di confine da Polo a Polo
in entrambi gli emisferi. Si presentava ora un importantissimo
problema : determinare se le Molucche, le famose ricchissime Isole
delle Spezie rientrassero nell'emisfero portoghese o in quello spa
gnolo, nel quale senza discussione rientravano le Filippine test
scoperte da Magellano. Il ben documentato unanime parere degli
esperti spagnoli presentato a Carlo V il 31 maggio 1524 e del quale
ci resta il testo integrale, affermava che non solo le Molucche, ma
anche Sumatra e la penisola di Malacca cadevano entro l'emi
sfero spagnolo. I Portoghesi, che erano gi stabiliti saldamente
in queste regioni, naturalmente si opposerocon ogni energia; nes
sun accordo fu raggiunto, anzi il Portogallo intensific la sua
attivit specie nelle Molucche dove le sue navi erano arrivate,
come ognun sa, per la via del periplo africano e dell'Oceano In
diano (13).
Dal canto so la Spagna, per affermare in modo concreto
il proprio diritto all'occupazione di quelle isole, pens senza
tardare a rimettersi sulle orme di Magellano. Gli armatori ed i
mercanti di Siviglia, particolarmente interessati, si accordarono

12

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

R. ALMAGI

I4

per inviare subito una spedizione commerciale alle Molucche e

Con cedola del

settembre

22

IS2.5

I5

il governo spagnolo aveva

comando a Sebastiano Caboto; e

impartito istruzioni molto particolareggiate al Caboto, per quanto

otteneva il permesso di lasciare tem

la spediZione non avesse carattere ufficiale. La partenza avrebbe

poraneamente l'ufficio di pilota per assumere la direzione della

dovuto aver luogo non pi di sei mesi dopo la stipulazione della

all'Asia orientale e ne offrirono


questi gi nel settembre

IS24

il

impresa, che si presentava senza dubbio ricca di prospettive, ma

convenzione, ma di fatto non avvenne che ai primi di aprile del

non certo esente da rischi e difficolt di ogni genere.

IS26 con un ritardo di sette mesi. Ma quando le tre navi, Santa


Maria de la Concepci6n, nave capitana di ISO tonn., Santa Maria
del Espinar e Trinidad, accompagnate da una piccola caravella, la
San Gabriel, lasciarono il porto di San Lucar de Barrameda di

Nella capitolazione tra la Corona spagnola e Caboto, firmata


a Siviglia il

marzo

IS2S, Caboto si offriva di andare con


ISO uomini di equipaggio, armate

tre navi

di 100 tonn. ciascuna e

di tutto

punto, per la via dello Stretto di Magellano e dell'Oceano Paci


fico fino a raggiungere le Molucche e (cito testualmente)
isole e terre di Tharsis e Ophir, il Cataio orientale e

il

cc

le altre

Cipango

con lo scopo di caricare ivi oro, perle e pietre preziose, spezie e


anche seterie e altre mercanzie di valore

(I4).

Una parentesi sulle

localit ora menzionate. Il Cataio orientale corrisponde alla Cina,


il Cipango al Giappone; ma che cosa rappresentano i nomi biblici
di Tharsis e Ophir ? Era Magellano che aveva identificato con
questi paesi, o almeno aveva dato questi nomi ad alcuni degli
arcipelaghi e degli sciami d'isole che a miriadi fronteggiano le
coste dell'Asia orientale. Caboto si rifaceva a Magellano.
L'armamento delle navi doveva farsi a Siviglia; Caboto era
assunto come capitano generale con congruo stipendio. La Corona
erogava un contributo pari al costo calcolato delle tre navi armate
e attrezzate; al resto dovevano provvedere gli armatori di Siviglia
promotori dell'impresa, fossero essi spagnoli o stranieri. Questi
si ripromettevano, battendo la via dello Stretto di Magellano,
di trarre vantaggi forse cospicui da soste e incette di oro, argento
e di rare mercanzie lungo le terre dell'America meridionale che
si affacciavano al Pacifico, il Chile e il Per di oggi.
Di fatto gli armatori di Siviglia erano in gran parte stranieri:
Siviglia pullulava sopratutto di Genovesi e noi conosciamo i nomi
di otto o nove armatori o banchieri genovesi che contribuirono
con somme varie alla impresa

(IS);

vi contribu Pietro Martire

di Anghiera, vi contribu lo stesso Caboto. Per circa due terzi il


danaro occorrente venne insomma fornito da Italiani. Nell'equi
paggio, il cui numero super quello previsto di

ISO

persone, vi

erano pure molti non iberici, e tra questi il quantitativo mag


giore era di Italiani: se ne conosce con sicurezza un trentina di
nomi: fra questi almeno

I3

veneziani (compresi i dalmati), e

genovesi o della Riviera ligure

(I6).

II

rette alle Canarie, nell'animo di tutti gli interessati, dalle genti di


Corte e dagli uomini di governo, al gruppo degli armatori e dei
mercanti, era una grande speranzosa attesa di larghe fortune.
Purtroppo invece la spedizione non sorti l' esito desiderato,
anzi fece ritorno, dopo lunghissima assenza, in condizioni pietose,
tanto che gravi accuse furono elevate contro il Caboto, e si inten
tarono perfino veri e propri processi a suo carico

(IJ).

Ma studi recenti, obiettivi - dovuti in prima linea ad un


sagace studioso gi menzionato, il cileno Toribio Medina- chia
rendo, alla luce dei documenti pi sicuri, accuratamente vagliati,
molti

punti

oscuri,

hanno

liberato

il

capitano

generale dalle

pi gravi accuse, hanno rimesso in luce il suo comportamento


nelle congiunture pi decisive, e, quello che pi importa, hanno
dimostrato che,
tivo prefisso,

se la

spedizione non pot raggiungere l'obiet

la Spagna trasse pure dalla travagliosa impresa

vantaggi forse maggiori di quelli che le sarebbero derivati, se


essa avesse effettivamente potuto raggiungere le Molucche e le
prossime spiagge del Continente Asiatico.
L'insuccesso pot apparire pieno a chi assist al ritorno della
spedizione, deluso nelle pi rosee speranze, non- a chi giudichi oggi
tenendo presenti le conseguenze indirette di essa.
Cause di insuccesso molto gravi, anzi forse le pi gravi, la
spedizione portava con s gi alla partenza. Era sorto infatti un
conflitto fra Caboto e gli armatori di Siviglia su una materia
assai delicata: la scelta di alcuni ufficiali superiori e in primo
luogo dello stesso vice-eapitano generale. Caboto aveva fatto ca
dere la scelta su Miguel de Rifos, uomo di sua fiducia, proprietario
della caravella

San Gabriel;

gli armatori di Siviglia designarono

Martin Mendez, perch sivigliano e perch aveva partecipato alla


spedizione di Magellano onde era pratico del probabile itinerario
marittimo. E per tale motivo anche il Consiglio delle Indie pareva

R. ALMAGI

favorevole, ma il sovrano, riconoscendo, come sembrerebbe ragio


nevole anche a noi, che il capitano generale dovesse esser libero
di scegliere il proprio luogotenente, la persona cio destinata a
sostituirlo in ogni evenienza, ordin che il Caboto fosse libero di

scegliere il Rifos. Ma il conflitto si acui; infine si venne ad un acco


modamento infelicissimo: si cedette agli armatori di Siviglia no
minando il Mendez, ma con la riserva che questi dovesse occu
parsi esclusivamente degli incarichi commessigli dal Caboto, e
prescrivendo che gli ordini del capitano generale dovessero sempre

essere eseguiti, anche se il Mendez fosse di contrario parere. Un


altro candidato, Francisco Rojas, affacciato all'ultimo momento
dagli armatori sivigliani, fu escluso, ma pure accolto fra i membri
della spedizione. D'altra parte le istruzioni date dalla Corte al
Caboto gli raccomandavano, nel caso di mutamenti di rotta o
di incertezze su questa, di chiamare a consiglio tutti gli esperti,

capitani,

maestri e

piloti;

raccomandazione saggia, ma attua


bile solo se il Caboto avesse nutrito piena fiducia in taluni di coloro
che potevano essere i suoi pi autorevoli consiglieri, se vi fosse stato
comunque un pieno affiatamento tra il comandate ed i suoi uffi
ciali. Una tale condizione di cose portava con s germi insana

bili di indisciplina, che dai capi poteva facilmente propagarsi alle


ciurme e frustrava sagaci provvedimenti che il Caboto aveva
originariamente predisposto per assicurarsi compattezza di disci

plina e prontezza di ubbidienza. E non poteva mancare di influire


un po' su tutti il fatto che il Caboto non era spagnuolo, come lo
erano, in massima parte, gli ufficiali superiori.
Di gravissima conseguenza fu poi il ritardo di sette mesi e
pi nella partenza, che annull il progetto di Caboto di dirigersi

immediatamente verso lo Stretto di Magellano evitando le devia


zioni e i ritardi che avevano tanto nociuto al Magella
no stesso,
e soprattutto i rischi di uno sverno. Partita invece
ai primi di
aprile (del 1526), la spedizione dovette affrontare una
difficile
traversata e solo il 3 giugno tocc le coste del Brasile
al C. S. Ago
stino. La scarsezza di conoscenze intorno ai venti
ed alle cor
renti sulla costa del Brasile e grossi fortunali sopragg
iunti resero
vani i tentativi di procedere oltre; l'inverno
australe batteva
ormai alle porte e fu giocoforza adattarsi allo sverno
profittando
dell'esistenza di un ottimo porto, Pernambuco, dove
pochi mesi
prima si era stanziato un piccolo nucleo di coloni
portoghesi. Il
Caboto, secondo le istruzioni ricevute, avrebbe dovuto
evitare di

17

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

sbarcare in territorio pertinente al Portogallo, ma i coloni, occu


pati nella raccolta del legno brazil, fecero buona accoglienza ..ll
spedizione spagnola. Se non che in seno a questa sempre pm Sl
accendevano discordie e sentimenti ostili al capitano generale.
Il 29 settembre (1526), cio all'inizio della primavera austr e,
le navi lasciarono Pernambuco, ma, offese da una nuova traversia,

furono ancora obbligate a far sosta in un'isola costiera che il


Caboto battezz Santa Catalina, in onore - credo - della moglie
Catalina Medrano; era forse nei pressi della laguna ora detta dos
Patos.

Ma qui sopravvenne, improvvisa e irreparabile, . una catstrofe: la nave capitana, Santa Maria de la Concepc6n, la pm
c nale fra l' isol
grande e la meglio attrezzata, inoltratasi nel
. .
e il Continente, dava in secco su un banco mstdtoso, e, salvatos1

a stento l'equipaggio, veniva sommersa con l'intero suo carico


comprendente una met delle vettovaglie. La inattesa siagur
semin, com' naturale, il malumore e lo scoramento negh eqw
paggi, sobillati anche dagli avversari del capitano. Non manc

chi attribuisse a lui la colpa di tanta iattura, ma nel processo che


vi fu al ritorno fu dimostrato che il Caboto aveva preso tutte le
precauzini ne essarie, avendo fatto in prece enza scan gl are i
fondali da due piloti, i quali, se mai, erano ess1 responsabth di aver

eseguito gli assaggi con leggerezza (18).


Nella gravissima contingenza Sebastiano Caboto matur due
risoluzioni: mutare la mta del viaggio, rinunziando ad affron
tare il passaggio dello Stretto di Magean. l t.ra:ersta el
l'Oceano Pacifico; liberarsi degli elementi ptu mdtsctplmatl e not
tosi. Due risoluzioni che costituirono in seguito altri capi di accusa

contro il Caboto, ma che un esame obiettivo delle circostanze non


pu ritenere che ben giustificate.
.
Si era quasi alle porte del Rio de la Plata, scoperto al pnnclpio del secolo da Amerigo Vespucci, raggiunto poi di nuovo nel
1515 dalla gi menzionata spedizione spagnola comandaa d J ua
Diaz de Solis che era stato ivi massacrato con molt1 de1 sum.
Caboto incontr anzi due naufraghi della spedizione, che dipinsero
.

quelle contrade come ricche di metalli preziosi e di merci rare.


Al mutamento di obittivo, Caboto ebbe il consenso della mag
gioranza del suo Stato Maggiore. Contrari il . Me.ndez il Rojas,
quelli il cui atteggiamento era stato sempre 1l pt ostmatmete
.
avverso, al pari di un terzo, Miguel de Rodas, pur ntenuto 11 pnn-

18

19

R. ALMAGI

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

cipal responsabile della perdita della nave capitana. Secondo il


Caboto i tre sarebbero stati meritevoli della pena di morte; egli
preferi sbarcarli, !asciandoli con provviste di vettovaglie presso
una trib di indigeni col proposito di raccoglierli al ritorno: uno
solo di essi sopravvisse, il Rojas, che fu in effetto ricondotto in
Spagna (19).
La permanenza nel bacino del Plata, sbocco di una regione
compresa senza dubbio nell'ambito delle pertinenze della Spagna,
che si asseriva celasse nel suo seno misteriose ricchezze, svariate
ed immense, dur dalla fine di febbraio 1527 al 22 luglio 1530;
pi di tre anni dunque. Alla esplorazione del vastissimo territorio
perennemente legato il nome di Sebastiano Caboto.
Troppo lungo sarebbe esporre qui i particolari della grande
esplorazione, effettuata tra contrariet e traversie di ogni sorta
-per ostacoli opposti dalla navigazione su vie d'acqua assoluta
mente ignote a cominciare dall'estuario medesimo, tutto cosparso,
come noto, di banchi e secche insidiose - per difficolt logisti
che di ogni genere, per il contegno spesso ostile o per lo meno
malfido degli indigeni, per il progressivo logorio delle navi.
Da Santa Catalina, dove il Caboto era riuscito a costruire una
piccola caravella tSanta Catalina) per imbarcarvi parte dell'equi
paggio della nave perduta, fu raggiunta in soli tre giorni l'imboc
catura del Rio de Solis denominata C. S. Maria (21 febbraio),
ma qui, come pure in una localit a 6o leghe pi addentro sul
Rio (S. Lazzaro; il Santo del 6 Aprile), si dovette sostare assai
a lungo, perch la lunga permanenza a Santa Ctalina, in ambiente
climatico infelicissimo, era stata perniciosa per la salute degli
equipaggi, che anelavano perci ad un po' di ristoro (2o).
Avute altr conferme della esistenza di regioni ricchissime nel
retroterra, Caboto concret il suo programma: lasciata una doz
zina di uomini a San Lazzaro, intraprese con due caravelle la
esplorazione del Paran e spedi le due navi maggiori al comando
di Antonio de Grajeda alla ricerca di una stazione pi sicura
sull'Uruai, l'attuale Uruguay. Queste assolsero il mandato, fon
dando un fortino, battezzato S. Salvador, alla confluenza tra
l'Uruguay e un suo tributario che ha ancor oggi il nome di
S. Salvador. Caboto dal canto suo risali il Paran fino alla con
fluenza col Carcaran, dove fond un posto fortificato, Santo Spi
rito, indicato per molto tempo sulle carte col nome di fortezza
di Caboto 11, Qui gli indigeni Quarandf, coi quali furono allacciate

relazioni amichevoli, confermarono ancora l'esistenza, assai lon


tano verso ovest, di una catena di montagne e di un vasto mare
di l dalla catena (21).
Dopo un fallito tentativo di procedere in quella direzione
per via di terra, fu costruita una nuova imbarcazione leggiera,
e, lasciata a S. Spirito la caravella con trenta uomini al comando
di Gregorio Caro, si continu a risalire il Paran. Il nuovo
anno 1538 trov Caboto con la caravella Santa Catalina
e una piccola nave costruita a Santo Spirito, in un'isoletta del
Paran battezzata Aiio nuevo, nel territorio dei Tinbu, fieri
nemici dei Quarandi e perci trattati ostilmente dal Caboto, con
repressione altrettanto feroce quanto inutile, e causa indiretta di
funeste conseguenze. Proseguendosi ancora la navigazione, si fece
presto sentire la penuria di vettovaglie, he determin malcontento
negli equipaggi e sintomi di ribellione (22). Ma il 26 febbraio fu
raggiunta la confluenza tra Paran e Paraguay e poco a monte
di essa sulla sinistra del Paran prima si arriv ad una localit
dove le accoglienze degli indigeni parvero favorevoli: essa fu bat
tezzata poi S. Ana ed una delle poche indicate nel planisfero
cabotiano del 1544 del quale parleremo in seguito.
Qui il Caboto dovette, a quanto pare, decidere sul prosegui
mento del suo programma. Il Paran risaliva verso territori interni
che verosimilmente erano di pertinenza del Portogallo: le regioni
indicate come ricche d'oro si trovavano, secondo le informazioni
locali, non sul Paran, ma a nordovest, sul Paraguay. Perci
Caboto il 28 marzo ridiscese il Paran e imbocc il Paraguay a
ritroso, poi il Rio Pilcomayo nel territorio dei Chandules. Ma qui
avvenne uno imprevisto e sciaguratissimo episodio: il comandante
della nave pi leggiera che precedeva le altre, fu tratto in agguato
dagli indigeni il IO aprile e massacrato con una quindicina dei
suoi; gli altri a stento trovarono scampo sulla Santa Catalina. Il
luogo della strage non si pu identificare con esattezza: se, come
pare, era nei pressi della confluenza tra Pilcomayo e Paraguay, il
Caboto era giunto presso il luogo dove sorge attualmente la citt
di Asunci6n a oltre Iooo km. dall'Oceano.
Questo fu il limite estremo del viaggio del Caboto. Egli aveva
compiuto, tra difficolt di ogni sorta, un'impresa quale nel Nuovo
Mondo e credo neppure altrove, nessuno aveva mai fin allora
compiuta e che basta a legare perennemente il nome di Seba
stiano Caboto alla esplorazione del Plata, del cui immenso bacino

20

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

R. ALMAGI

egli aveva, con sfortunato ardimento, schiuso tanta parte ai suoi


pi fortunati successi.

Gli eventi giustificano a pieno la risoluzione presa dal Capi

tano generale di iniziare il ritorno; ma questo fu deciso anche in


conseguenza di una notizia, che prima era giunta come voce vaga,

poi era stata confermata da indigeni venuti dalla regione del


l' estuario: la notizia, cio, che altre tre navi con uomini bianchi
avevano approdato gi da qualche tempo al Plata.
La notizia era vera: in effetto non molti giorni dopo, il Caboto,
ridisceso per il Paraguay e poi lungo il Parana, si incontrava su

un'isola fluviale a circa

30

leghe a valle della confluenza dei due

fiumi, con alcune navi spagnole al comando di Diego Garda de Mo


guer. Questi aveva ricevuto da Carlo V l'incarico di esplorare la
regione del Plata - quello che allora si chiamava Rio de Solis -

21

di accennare. Non si sa neanche, con sicurezza perch mai la spe


dizione, partita dalla Spagna nell'agosto del 1526, cio appena
cinque mesi dopo il Caboto, non raggiungesse il Plata che un anno
.
e mezzo pi tardi, cio ai primi del 1528. Sicuro che il Caboto, al
momento di lasciar la Spagna, ignorava i preparativi sin da allora
in corso per la spedizione del Garda; sicuro che il Garda, arri
vando al Plata, ignorava che il Caboto l'avesse quivi preceduto.

Il Garda, risalito l'estuario e inoltratosi poi nell'Uruguay, vi


incontr le due pi grandi navi dell'armatetta del Caboto, al co
mando del Grajeda, che fece cordiali accoglienze al nuovo venuto,
ma si affrett ad informare il suo capo dell'inatteso arrivo.
Sorvolarido sui particolari, baster dire che al principio di mag

gio tra il Caboto e il Garda avvenne un colloquio, che dapprima


pare fosse molto movimentato, ma alla fine condusse ad un accordo

loga, nelle linee generali, a quella stipulata con il Caboto: il Gar

almeno provvisorio: prendere come base la stazione di Santo Spirito


costruire col alcune imbarcazioni leggiere, come aveva fatto gi

aveva interessato il sovrano, che, con ordinanza del

razione del Paran sempre alla ricerca dei paesi di origine dei

e di avviarne la colonizzazione, con una convenzione assai ana


da si era infatti
bre

1525,

accordato dapprima con alcuni mercanti, poi

24

novem

aveva approvato l'accordo, aveva stabilito la composi

zione della spedizione e qualche mese pi tardi aveva anche con


sentito a contribuire finanziariamente alla impresa.

Il Garda aveva ricevuto istruzioni anch'esse del tutto analoghe


a quelle date al Caboto; anche a lui la convenzione assicurava
l'esclusivit nelle iniziative commerciali e coloniali nelle regioni
che avrebbe esplorato ed occupato, purch non fossero state esplo
rate da altri in precedenza; e il privilegio si riferiva espressamente
alla regione del Plata verso la quale la spedizione era diretta

(23).

Ora, cos stando le cose, era inevitabile che tra il Caboto e il


Garda

nascesse

un conflitto di attribuzioni,

poich il

Caboto

aveva, si, ottenuto gli stessi privilegi, ma per le Molucche e l'Asia


orientale, obiettivo della sua spedizione, non per il Plata, dove

in precedenza il Caboto, e riprendere con le forze riunite l'esplo


metalli

preziosi: dei proventi che si sperava di conseguire, una


terza parte, e forse anche meno, sarebbe spettata al Garda, il

resto al Caboto: prova eloquente della posizione di primato che

questi ancora conservava.

Ma il contegno successivo del

egli si decise a privarsi di una

suoi privilegi.

D'altra parte si comprende come il Caboto non potesse adat


tarsi a rinunziare, a vantaggio di nuovi venuti, ai risultati rag

giunti a prezzo di tanti sacrifici.

Sulla spedizione del Garda vertono moltissimi dubbi, che qui

non sarebbe possibile, non solo di tentar di risolvere, ma neppure

delle sue caravelle - ancora

al governo sulle vicende fin allora corse. La comandavano, coa

diuvati da piccola ciurma, Fernando Calder6n come luogotenente

del Caboto e l'inglese Giorgio Barlow; la caravella lasci il Plata

vista marinaro.

da

una volta quella del Rifos - rimandandola in Spagna per riferire

era perci, agli

usurpava

esente

preavviso discese a valle con le sue navi, lasciando il Caboto

egli si era invee diretto, mutata, per le buone ragioni gi esposte,


occhi del Garda, un intruso che

fu

solo. Ed al Caboto questa fuga dovette sembrar grave perch

alla met di luglio del

la mta originaria, ma all' insaputa del sovrano. Nel Plata egli

Garda non

sospetti; poich, pochi giorni dopo l'accordo, questi senza alcun

1528

ed ai primi di novembre rivide le coste

spagnole: rina navigazione non priva di importanza dal punto di


Il rapporto del Caboto al governo spagnolo concludeva in

favore del proseguimento della esplorazione del bacino del Plata

ed era anzi accompagnato da una richiesta di nuovi aiuti per poter

condurre a termine una impresa che si presentava pur sempre

ricca di seducenti prospettive.

Ma assai prima che la caravella giungesse in Spagna, un

21

R. ALMAGI

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

egli aveva, con sfortunato ardimento, schiuso tanta parte ai suoi


pi fortunati successi.
Gli eventi giustificano a pieno la risoluzione presa dal Capi
tano generale di iniziare il ritorno; ma questo fu deciso anche in
conseguenza di una notizia, che prima era giunta come voce vaga,
poi era stata confermata da indigeni venuti dalla regione del
l'estuario: la notizia, cio, che altre tre navi con uomini bianchi
avevano approdato gi da qualche tempo al Plata.
La notizia era vera: in effetto non molti giorni dopo, il Caboto,
ridisceso per il Paraguay e poi lungo il Parana, si incontrava su
un'isola fluviale a circa 30 leghe a valle della confluenza dei due
fiumi, con alcune navi spagnole al comando di Diego Garcia de Mo
guer. Questi aveva ricevuto da Carlo V l'incarico di esplorare la
regione del Plata -quello che allora si chiamava Rio de Solis e di avviarne la colonizzazione, con una convenzione assai ana
loga, nelle linee generali, a quella stipulata con il Caboto: il Gar
da si era infatti accordato dapprima con alcuni mercanti, poi
aveva interessato il sovrano, che, con ordinanza del 24 novem
bre 1525, aveva approvato l'accordo, aveva stabilito la composi
zione della spedizione e qualche mese pi tardi aveva anche con
sentito a contribuire finanziariamente alla impresa.
Il Garcia aveva ricevuto istruzioni anch'esse del tutto analoghe
a quelle date al Caboto; anche a lui la convenzione assicurava
l'esclusivit nelle iniziative commerciali e coloniali nelle regioni
che avrebbe esplorato ed occupato, purch non fossero state esplo
rate da altri in precedenza; e il privilegio si riferiva espressamente
alla regione del Plata verso la quale la spedizione era diretta (23).
Ora, cos stando le cose, era inevitabile che tra il Caboto e il
Garcia nascesse un conflitto di attribuzioni, poich il Caboto
aveva, si, ottenuto gli stessi privilegi, ma per le Molucche e l'Asia
orientale, obiettivo della sua spedizione, non per il Plata, dove
egli si era invece diretto, mutata, per le buone ragioni gi esposte,
la mta originaria, ma all' insaputa del sovrano. Nel Plata egli
era perci, agli occhi del Garcia, un intruso che usurpava i
suoi privilegi.
D'altra parte si comprende come il Caboto non potesse adat
tarsi a rinunziare, a vantaggio di nuovi venuti, ai risultati rag
giunti a prezzo di tanti sacrifici.
Sulla spedizione del Garcia vertono moltissimi dubbi, che qui
non sarebbe possibile, non solo di tentar di risolvere, ma neppure

di accennare. Non si sa neanche, con sicurezza perch mai la spe


dizione, partita dalla Spagna nell'agosto del 1526, cio appena
cinque mesi dopo il Caboto, non raggiungesse il Plata che un anno
.
e mezzo pi tardi, cio ai primi del 1528. Sicuro che il Caboto, al
momento di lasciar la Spagna, ignorava i preparativi sin da allora
in corso per la spedizione del Garda; sicuro che il Garcia, arri
vando al Plata, ignorava che il Caboto l'avesse quivi preceduto.
Il Garda, risalito l'estuario e inoltratosi poi nell'Uruguay, vi
incontr le due pi grandi navi dell'armatetta del Caboto, al co
mando del Grajeda, che fece cordiali accoglienze al nuovo venuto,
ma si affrett ad informare il suo capo dell'inatteso arrivo.
Sorvolando sui particolari, baster dire che al principio di mag
gio tra il Caboto e il Garcia avvenne un colloquio, che dapprima
pare fosse molto movimentato, ma alla fine condusse ad un accordo
almeno provvisorio: prendere come base la stazione di Santo Spirito
costruire col alcune imbarcazioni leggiere, come aveva fatto gi
in precedenza il Caboto, e riprendere con le forze riunite l'esplo
razione del Paran sempre alla ricerca dei paesi di origine dei
metalli preziosi: dei proventi che si sperava di conseguire, una
terza parte, e forse anche meno, sarebbe spettata al Garda, il
resto al Caboto: prova eloquente della posizione di primato che
questi ancora conservava.
Ma il contegno successivo del Garda non fu esente da
sospetti; poich, pochi giorni dopo l'accordo, questi senza alcun
preavviso discese a valle con le sue navi, lasciando il Caboto
solo. Ed al Caboto questa fuga dovette sembrar grave perch
egli si decise a privarsi di una delle sue caravelle - ancora
una volta quella del Rifos - rimandandola in Spagna per riferire
al governo sulle vicende fin allora corse. La comandavano, coa
diuvati da piccola ciurma, Fernando Calder6n come luogotenente
del Caboto e l'inglese Giorgio Barlow; la caravella lasci il Plata
alla met di luglio del 1528 ed ai primi di novembre rivide le coste
spagnole: una navigazione non priva di importanza dal punto di
vista marinaro.
Il rapporto del Caboto al governo spagnolo concludeva in
favore del proseguimento della esplorazione del bacino del Plata
ed era anzi accompagnato da una richiesta di nuovi aiuti per poter
condurre a termine una impresa che si presentava pur sempre
ricca di seducenti prospettive.
Ma assai prima che la caravella giungesse in Spagna, un

20

22

R. ALMAGI

nuovo accordo era intervenuto fra il Caboto e il Garcia per ripren


dre in comune l'esplorazione del Plata, con sette nuove imbarca
zioni leggiere, quattro del Caboto e tre del Garcia, prendendo
per base ancora la posizione fortificata di S. Spirito, accresciuta
nelle opere di difesa e nel numero dei difensori, sempre al
comando del Caro e perci alle dipendenze del Caboto. E opera
del Caboto stesso senza dubbio il piano delle esplorazioni del
bacino.
Egli invi dapprima una spedizione per via di terra col presu
mibile compito di eseguire una ricognizione preliminare: la coman
dava Francesco Cesar, gentiluomo della guardia personale del
Caboto e personaggio di sua completa fiducia: la costituivano quin
dici o sedici uomini che, divisi in tre colonne, dovevano cercar di
raggiungere o almeno di avvicinare i paesi dell'oro e dell'argento
decantati dagli indigeni. Partirono effettivamente questi animosi
sullo scorcio del novembre e poco dopo parti anche la spedizione
fluviale che risali il Paraguay, ma dovette presto retrocedere per
informazioni pervenute su un attacco in forze, che gli indigeni,
divenuti ora ostili, preparavano contro S. Spirito.
Agli indigeni fu data una severa lezione, probabile causa di
una pi grave reazione futura.
Delle tre colonne della spedizione Cesar, una sola torn nel
febbraio 1529 (degli altri componenti si ignora la fine): i reduci
-il capo e sette dei suoi - confermarono la notizia di paesi favo
losamente ricchi e di facile conquista, ma senza precisazioni. Di
fatto, dove il Cesar fosse giunto nella sua ardita avanzata non
sappiamo: certo assai addentro, se il suo nome corse poi per molto
tempo fra i pi tardi coloni, come autore di una audace impresa.
Era egli forse arrivato alle soglie dell'impero inca dove poco prima
era giunta, per la via del Pacifico, la spedizione di Francesco Piz
zarro? Non par probabile, ma pur non possiamo senz' altro
escluderlo.
Comunque, Caboto e Garcia non decamparono dai loro pro
positi, anzi fecero ritorno a San Salvador per adunare pi larghi
mezzi in vista di un nuovo tentativo.
Ma l'abbandono di San Spirito da parte di entrambi i capi
fu grave errore. In uno dei primi giorni del settembre gli indi
geni assalirono il forte, con attacco improvviso, ma forse non
imprevedibile: dei Bianchi che lo presidiarono una parte si salv
sulle imbarcazioni e pot discendere il fiume verso San Salvador,

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

23

ma trenta furono massacrati, il forte dato alle fiamme, tutto quello


che vi era di armi, attrezzature e provvigioni distrutto.
Si potevano ancora attendere gli invocati aiuti dalla Spagna?
Il Caboto e il Garcia in una consulta tenuta il 6 ottobre 1529 con
altri membri dei due Stati maggiori, convennero di attendere a S. Sal
vador fino alla fine dell'anno, malgrado che nessuna notizia fosse
giunta circa l'esito della missione affidata al Calderon e al Barlow.
Questi, che erano tornati in Spagna, come si detto, sin dal
novembre del 1528, si erano per vero occupati con zelo di adempiere
al loro mandato. Trovarono il sovrano e il Consiglio delle Indie
favorevoli, contrario, pur non senza tentennamenti, il gruppo dei
mercanti.
Era pervenuto nel frattempo un memoriale che i tre
abbandonati a Santa Catalina erano riusciti ad inviare, ed esso
era naturalmente pieno di accuse e di insinuazioni contro il Ca
boto; ma ci nondimeno Carlo V si impegn per l'armamento a
tutte sue spese di una caravella; se non che oscure manovre di
boicottaggio ritardarono i preparativi: avviati questi solo al prin
cipio del 1530, nel luglio non erano ancora messi a punto s da
poter far partire la caravella. E il 22 luglio approdava invece
nuovamente in Spagna - duramente provato da ogni sorta di
avversit anche nel viaggio di ritorno - il Caboto.
Di fatto la situazione a San Salvador era talmente peggio
rata che non era stato possibile attendere fino alla fine del 1529
senza correre il rischio di perdere i mesi estivi pi favorevoli alla
navigazione: la penuria di provviste si faceva sentire sempre di
pi, molti dell'equipaggio erano morti, malati, deperiti, capi e gre
gari sfiduciati, ostili ormai gli indigeni che non si peritavano di
assalire alla sprovvista chi pur per poco si allontanasse dal for
tino ove i disgraziati eran dunque presso a poco prigionieri.
Trascorso perci quello scorcio dell'anno 1529 in angosciosa
inutile attesa, prima che si chiudesse il dicembre, fu iniziato, dopo
aver alla meglio provveduto alle cose pi necessarie, il triste viag
gio di ritorno.
All'isola di Santa Catalina si seppe che dei tre ufficiali ivi
lasciati, due erano morti, il Rojas era riuscito a fuggire imbarcan
dosi per San Vincenzo. Quivi arriv il Caboto il 19 marzo 1530
e lo prese a bordo sulla Santa Maria del Espinar affinch si pre
sentasse con lui a Corte.
A San Vincenzo fu imbarcata. anche una cinquantina di

24

R.

ALMAGI

schiavi : la navigazione proced lenta tanto che, come si detto,


solo il 22 luglio si era in vista della costa iberica.

Al ritorno delle navi che, logore e sconquassate, nulla di pre


zioso riportavano che valesse a compensare le spese della spedi
zione, si scatenarono i rancori contro lo straniero : rancori dei
delusi finanziatori della spedizione, rancori del Rojas e delle fami
glie degli altri ufficiali abbandonati a Santa Catalina, rancori del
Garcia, scopertosi cinicamente nemico del Caboto, anzi suo prin
cipale acc,usatore.
Fu intentato un processo, anzi una serie di processi, i cui atti
sono in gran parte pervenuti fino a noi, onde ne possiamo 'seguire
con copia di particolari tutte le varie e complesse fasi. Su di esse
non mi dilungher, e non gi per voler sorvolare su malefatte del
Caboto, ma perch egli, arrestato poco dopo il ritorno, ma messo
in libert provvisoria sotto cauzione, da tutte le accuse, gravis
sime, che gli erano state lanciate, fu pai giudici assolto, salvo da
quella che noi potremmo definire di abuso di potere nei riguardi
dei tre ufficiali fatti sbarcare a forza a Santa Catalina, onde fu
condannato ad una indennit da pagarsi alla famiglia del Mendez
e a due anni di confino ad Orano. La condanna fu pronunziata nel
febbraio 1532 ; il confino gli fu quasi subito condonato (24).
Ma ci che mi pare pi significativo che Sebastiano Caboto
fu mantenuto nell'alto ufficio di piloto mayor, anzi ricevette tutti
gli stipendi arretrati : prova evidente che la Corona e il Consiglio
delle Indie avevano conservato immutata piena fiducia in lui.
Del resto l'insuccesso della spedizione fu pi apparente che
reale; ch anzi i risultati ai nostri occhi possono giudicarsi gran
diosi, almeno dal punto di vista della geografia esplorativa : ed
anche ai contemporanei dovettero in breve volger di tempo appa
rir fecondi di favorevoli prospettive, in quanto fu indubbiamente
la spedizione di Caboto che apri alla Spagna la via per la conquista
e la occupazione della ricchissima regione del Plata. Nella impresa
Caboto dimostr in realt virile coraggio, congiunto a sagacia,
avvedutezza nelle decisioni, energia nell'azione ; per taluni prov
vedimenti che a noi oggi sembrano riprovevoli, non si scost dal
modo di agire frequente allora fra gli esploratori e i conquistatori
in contrade e fra genti ignote, mentre per molti lati emerse sopra
di essi, e fu - possiam dire - superiore ai suoi tempi.

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

25

Nella lunga assenza del Caboto dalla Penisola Iberica era


st3;to stipulato il 22 aprile 1559 un accordo fra Spagna e Porto
gallo, che stabiliva, almeno approssimativamente, la linea divi
soria fra le aree d' influenza dei due Stati anche nell'Oceano
Pacifico (25).
Ora, mentre ancora duravano i processi dei quali si fatto
cenno, Caboto presentava all'Imperatore un memoriale, propo
nendo di armare una nuova spedizione all'Asia orientale : questa
non pot aver luogo, ma il memoriale che ci rimasto, pur di
grande interesse, perch dimostra all'evidenza due cose : in primo
luogo che il Caboto non era affatto caduto in disgrazia, e in se
condo luogo che egli era convinto che i processi in corso sarebbero
terminati in modo per lui favorevole (26).
Nel lungo periodo tra il 1533 e il 1547 poco si sa di Sebastiano
Caboto : egli attese all'alto ufficio di piloto mayor (della fine del
1534 un'ordinanza che rinnova il divieto di far partire spedi
zioni alle Indie senza che piloti e maestri di nave siano esaminati
ed approvati dal Caboto) e si occup di lavori cartografici anche
per specifica richiesta del sovrano ; e con la collaborazione del
cosmografo Diego Gutierrez assunto in servizio su sua proposta
il 21 maggio 1534, deline alcuni mappamondi ed attese all'aggior
namento della carta ufficiale delle navigazioni - il padron real (27) .
In questo, che era uno dei suoi compiti pi gravi e delicati,
il Caboto diede prova, oltre che di capacit e scrupolosit, di uno
spirito arditamente innovatore. Egli ebbe ad occuparsi, in connes
sione con quel suo mandato, anche di problemi teorici, come la
variazione della declinazione e la determinazione della longitu
dine, e dette prova di uno spirito aperto alle pi ardite innovazioni.
Quello della determinazione della longitudine, soprattutto in mare,
era certamente il pi grave, ma per allora insolubile, non posse
dendosi alcun mezzo o strumento adeguato : ne soffriva l'esat
tezza delle carte, ne derivavano incertezze per i naviganti che tali
carte usavao come guida nelle rotte marittime, con conseguenze
di non infrequenti disastri.
Tentativi di innovazioni proposte dal Caboto e dal suo colla
boratore Gutierrez dettero origine ad aspre controversie con altri
autorevoli piloti e cosmografi pi legati alla tradizione, e durante
tali controversie si scatenarono ancora vive animosit degli esperti
iberici contro lo straniero, del quale taluno aspirava pi o meno
apertamente alla successione (28).

R. ALMAGI

Tuttavia il Caboto rimase nel suo ufficio e disimpegnando sem

pre incarichi di grande fiducia, fino alla met del

Alla

1548 (29).

fine di quest'anno, ottenuto un regolare congedo dall'Imperatore,

pass in Inghilterra e fu assunto dal governo inglese probabil

mente come capitano o pilota o consulente, ma in via provvi

soria, per tre anni, cosicch durante questo periodo mantenne

sempre, almeno nominalmente, l'ufficio di piloto mayor in Spagna,

anzi Carlo V ne chiese pi volte la restituzione; solo alla scadenza


del triennio, lo sostitui con Sancio Gutierrez

(30).

Ma allo scadere del triennio, o poco prima, il Caboto fece

nuove pratiche per mettersi in rapporto con Venezia, proponendo

anche questa volta, a quanto pare, come gi aveva fatto nel

1523,

di schiudere ai traffici della sua citt natale una nuova via verso
l'Asia orientale. Le trattative si svolsero, in modo analogo a

quanto era avvenuto ventotto anni prima, tramite il legato veneto


a Londra, Giacomo Soranzo, che informava il Consiglio dei Dieci
con lettera del

17

agosto

1551.

La proposta dovette essere presa

in considerazione, perch il Consiglio, rispondendo il

12

settembre

al Soranzo, lo pregava di ottenere maggiori informazioni sul Caboto

e sui

suoi

progetti

e soprattutto insisteva perch egli venisse

di persona a Venezia per giustificare la sua persona e le ragion


sue

allegando per tale viaggio motivi di carattere familiare (recu

pero di crediti). Anche l'ambasciatore d'Inghilterra a Venezia,


Pietro Vannes, si interessava alla faccenda e raccomandava di
affidare la questione al segretario del Consiglio dei Dieci, il celebre

Giovan Battista Ramusio

come << fedelissimo nostro

(31).
,

Per quanto il Caboto sia qualificato

nella lettera al Soranzo, risulta

che

egli non era conosciuto da nessuno in Venezia e che delle prece


denti proposte, alle quali evidentemente il Caboto si riferiva, non
era rimasta memoria.

Il Ramusio si interess ai progetti cabotiani, anzi io presumo

che ne fosse in qualche modo gi informato, sia pure indiret


tamente e genericament, attraverso conoscenti residenti a Londra;
e che, essendo indubbiamente favorevole alla espansione commer

ciale di Venezia fuori del Mediterraneo, preparasse la opinione


pubblica; ma sulla personalit del Caboto e sui suoi precedenti
non riusc che a raccogliere informazioni vaghe ed inesatte
Comunque, anche questa volta, come nel

27

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

1523,

(32).

le trattative

con Venezia non ebbero seguito: Caboto rimase, e definitivamente,

in Inghilterra. E negli ultimi anni del suo soggorno quivi, che

furono anche gli ultimi della sua vita, il suo nome ancora legato
ad un'altra grandiosa, arditissima iniziativa.
La speranza di trovare, attraverso la massa del Continente

americano, un passaggio per raggiungere il Pacifico e l'Asia Orien

tale, era ormai tramontata: il passaggio a nord dell'America, che


il Caboto aveva molti anni prima creduto di avere egli stesso
scoperto, era stato riconosciuto irto di ostacoli, ed ormai anche
male accessibile da che la Francia si era insediata nel Canad; il
passaggio a sud dell'America, per lo Stretto di Magellano, lun

ghissimo, era ormai precluso alla Inghilterra dagli interessi delle


potenze iberiche. Ma non si poteva tentare di passare dai mari
dell'Europa occidentale, ai paesi dell'Asia orientale, compiendo
la traversata a nord dell'Asia, lungo le coste artiche ?

quello.

che noi chiamiamo il Passaggio del NE. L'idea non era nuova
perch l'aveva gi proposta all'Inghilterra nel

1525

un altro ita

liano, il genovese Paolo Centurione, morto prematuramente

(33).

Il progetto ora ripreso dal Caboto, fosse o non fosse egli consa
pevole di quel suo precursore.
Nella primavera del

si costituisce a Londra una Com

1553

pagnia di banchieri, nobili e mercanti riconosciuta dal governo,


per tentare il Passaggio del NE ed allacciare per questa via rap
porti di traffico con la Cina;
Sebastiano Caboto.

governatore della Compagnia

Venne subito allestita una spedizione di tre navi, al comando

di Ugo Willoughby e di Riccardo Chancellor; le istruzioni impar

tite furono redatte interamente dal Caboto e sono rimaste fino


a noi, documento insigne della perizia e dell'avvedutezza del grande
Veneziano

(34).

I noltra tesi nei mari del Nord, una tempesta separ le navi:
il

Willoughby,

dopo essersi

avventurato

fino ai paraggi

della

Nuova Zembla, ritorn alla costa murmana, dove, sopravvenuto


un crudissimo inverno, soccombette con tutti i suoi. Chancellor,
pi fortunato, penetr con la terza nave nel Mar Bianco, nel quale

anzi credette di aver trovato un passaggio verso l'Oceano Indiano;

in realt approd alle coste russe, ma pot procedere per terra


fino a Mosca ed avviare la stipulazione di un trattato di com

mercio con lo Zar. Risultato importantissimo, perch rompeva in

sostanza il monopolio della Lega Anseatica, che, dominando allora

il Baltico, controllava il commercio con la Russia.

L' Inghilterra non manc di approfittarne: la Compagnia si

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

R. ALMAGI
dedic infatti al commercio con la Moscovia, fu ufficialmente rico

nosciuta dai nuovi sovrani Maria Tudor e Filippo ; Caboto con


tinu ad esserne il governatore.

Questi non depose tuttavia ancora il proposito di tentare il

Passaggio del NE, ma una piccola nave da lui inviata nel

al comando

di

Stefano

1556

Borough, non pot andar oltre l'isola

Vaigac'.

In questo stesso anno

Sebastiano Caboto,

ormai pi che

settantenne, era colpito da infermit, che, aggravandosi di pi in


pi lo condusse a morte l'anno seguente

1557,

probabilmente negli

29

Ma, consentitemi ancora questa breve aggiunta : Caboto non

fu soltanto un navigatore, un esperto delle cose di mare : egli fu


anche uno studioso, uno scienziato. Oltre alle carte marine uffi
ciali che egli compose o diresse nella sua qualit di
in Spagna, il Caboto

piloto may6r
1554

cur un planisfero che fu stampato nel

e del quale, come vi ho detto, non si conosce che un esemplare


nella Biblioteca N azionale di Parigi ; di una seconda edizione,
pubblicata nel

1584

in Inghilterra non resta pi traccia

(36).

Ma

l'autenticit di questo mappamondo, per molto tempo discussa,

ora accertata ; esso fu conosciuto anche a Venezia : lo consult

ultimi mesi ; nessuna fonte contemporanea ricorda l'evento n il

a .lungo Ettore Ausonio , che vi accenna in un suo abbozzo di

Se pu ritenersi autentica l'immagine di Sebastiano Caboto in

grafo veneziano Livio Sanuto. E tanto l'Ausonio che il Sanuto

luogo della sepoltura, che carit di patria vorrebbe fosse ricercato.

trattato di navigazione rimasto inedito ; lo esamin il grande geo

un grande ritratto attribuito ad Holbein che fu pittore alla corte

descrivono uno strumento inventato dal Caboto per osservare e

di vecchio nel costume di Venezia con volto pensoso, ma animato

in Inghilterra : una era nella galleria privata della regina al White

di Enrico VIII, noi vi riconosciamo un'alta, grave, nobile figura

misurare la declinazione magnetica. Altre sue carte circolavano

e vivo, che pur nei lineamenti rispecchianti un'et ormai avan

hall, una in possesso del duca di Bedford che aveva presso di s

zata, impone rispetto e riverenza

(35).

anche un

discorso della navigazione

>>

del Caboto.

Riccardo

Hakluyt, autore fra i pi degni di fede, dice che le carte e i di

Sebastiano Caboto senza dubbio una delle pi eminenti

figure di italiani operanti a servizio di paesi stranieri nel se

scorsi del Caboto, venuti nelle mani di Guglielmo Wortington,

amico stretto, anzi associato del Caboto negli ultimi anni, sta

vano per essere dati alle stampe, ma la pubblicazione non venne

colo XVI. Bambino quando Colombo effettuava la prima traver

mai

tutta la sua inaspettata estensione, il Nuovo Mondo, e di l da

del tutto perduto. Io non esito a dichiararvi che se avessi dieci o

rotte oceaniche ; talune delle pi difficili, quelle che sono pasate

tuti di conservazione dell'Inghilterra, mi dedicherei ad una ricerca ,

sata

dell'Oceano

Atlantico,

vide a poco a poco schiudersi, in

quello le distese del Pacifico ; segui le affannose ricerche delle nuove


alla storia come il Passaggio del Nordovest e il Passaggio del

Nordest, tent di aprire egli stesso ; diresse con grande perizia la

prima esplorazione dell'immenso bacino del Plata, assist - e

non come semplice spettatore - all'inizio delle occupazioni ter


ritoriali e delle gigantesche gare coloniali.

In Spagna come in

(37) .

Ora, non par possibile che questo prezioso materiale sia andato

quindici anni di meno e fossi pi informato degli archivi e altri isti

che mi lusingherei non dovesse riuscire infruttuosa. In questa mia

dichiarazione implicito un appello a studiosi pi giovani e pi

valenti di me, appello che non mi pare fuor di luogo in questa sede,
che quella del massimo istituto culturale di Venezia : appello,

che se fosse anche parzialmente raccolto, darebbe un po' pi di

Inghilterra, occup uffici di altissima fiducia, che gli conferivano

valore al modesto mio discorso odierno. Molto, molto pi merita

n pu dirsi che quella fiducia mai demeritasse, anche se circon

tante nobilissime, che nel campo dei navigatori e degli esploratori,

la direzione di mansioni delicate e di imprese di grande rilievo,

dato da diffidenze e da sospetti e colpito da insidiose accuse. La

Spagna gli debitrice delle prime basi per l'occupazione del Plata,

l'Inghilterra gli deve il pi antico e pi sicuro titolo al possesso

delle coste dell'America settentrionale, come esplicitamente di


chiarato da scrittori inglesi del secolo XVII.

Sebastiano Caboto, veramente una delle massime figure fra le

sono giusto vanto della citt di Venezia.

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

R. ALMAGI

30

hanno aderito a l gravissimo verdetto harrissiano

31

(incapacit, menzogne,

tradimento) ; contro di esso invano si levarono il Tarducci e qualche altro


stdioso italiano. Non mancarono per vero a.nche da parte di stranieri valu
tazioni pi obiettive ed equilibrate. Una rivalutazione completa di Seba
stiano Caboto aveva intrapreso il Magnaghi, ma purtroppo alla sua morte
il lavoro rest interrotto : rimangono, oltre l'articolo dell'Enciclopedia su

N O T E

citato, alcuni scritti speciali che menzioneremo pi avanti.


(2) Vedi sul luogo di nascita di Giovanni Caboto e sui primi anni della

sua vita, l'Appendice

I.

(3) Questa notizia data soltanto in una lettera di Raimondo da Soncino

(r)

La bibliografia cui qui si allude quella di G. PARKER WINSHIP

al duca di Milano in data r8 dicembre 1497. Egli l'avrebbe appresa dalla

Cabot Bibliography with an introductory Essay on the career of the Cabots


based upon an indipendent examination of the sources of information. Londra

bocca stessa del Caboto. Vedi l'Appendice I.

1900.

studio di C. Errera, menzionato a nota ( r ) . Non sostanzialmente diverse

una bibliografia critica utilissima, e, come risulta dal lungo sotto

titolo, non una pura e semplice bibliografia.

(4) A proposito di questo viaggio seguo in sostanza i risultati dello

da rammaricarsi che essa non

sono le conclusioni cui giungono studiosi pi recenti. Certo dalle scoperte

abbia avuto un seguito e che studiosi recenti la abbiano poco utilizzata.

fatte durante questo viaggio, presero le mosse i posteriori tentativi per la

La seconda parte dell'opera, intitolata Cabotiana, elenca circa 350 libri e

ricerca del Passaggio del Nordovest.

scritti su Caboto ; di essi una trentina appena sono italiani, compresi sei

(5) In relazione a questa spedizione Sebastiano Caboto avrebbe ese

L'opera principale di questo nostro studioso (TARnuccr G.

guito una carta della Guascogna e Guienna, per la quale gli fu corrisposto

del Tarducci.

Di Giovanni e Sebastiano Caboto. Venezia 1 892) fu tradotta l'anno dopo in

un compenso dal re d'Inghilterra con ordinanza del

inglese da H. F. Bronwson. Detroit 1 893 .

TARnuccr,

Le due opere straniere

WILLIAMSON

sopra citate sono :

]AMES

A.

ro

Maggio 1 5 1 2 , cfr.

op. cit., pag. 127-2 8 ; e qui pi avanti Append. IV.

(6) Su queste presunte spedizioni

dirette ancora

Nordovest

nel

The Voyages of the Cabots and the english Discovery of North America under
Henry VII and Henry VIII, Londra 1929; e ToRIBIO MEDINA J. El veneciano
Sebastiano Caboto al servicio di Espaiia. Santiago del Chile 1908. Un volume

delle Decades di Pietro Martire d'Anghiera (Decad. III, lib. VI), il quale dice

di testo (pag. 634), uno di documenti (pag. 613).

ipsum et contubernialem interdum). Le prime tre Decadi di Pietro Martire

15 15-16, siamo in realt pochissimo informati : fonte principale un passo

di essere in rapporti familiari col Caboto familiarem habeo domi Cabotum

Ma moltissime altre opere notevoli videro la luce dopo il 1900, data della

furono gi stampate, come noto, nel 1 5 1 6. Si suppone che dopo la morte

bibliografia del Winship. Tra i pochissimi scritti italiani di carattere generale

di Ferdinando il Cattolico (23 Gennaio 1 5 16), Caboto potesse esser tornato

clopedia Italiana vol. VIII 1930, ed il capitolo da me scritto per il volume

fallita per la incapacit e codardia di un Sir Thomas Perte o Sperth che

mi limito a menzionare l'ottimo articolo Caboto di A. MAGNAGHI nella Enci

Gli Italiani primi scopritori dell'America (Roma, 1937) Parte Il, cap. 2

del quale mi sono valso largamente per il presente discorso.


parziali, C. ERRERA I viaggi di Sebastiano Caboto nell'A tlantico settentrionale

(in " Boli. Soc. Geogr. !tal., 1 893 pp. 1 87-314) e La spedizione di Sebastiano

doveva parteciparvi. Vedi : BEAZLEY C. R., fohn and Sebastian Cabot, Londra,
1 898, pp.

Dei viaggi di Sebastiano Caboto si occupato, con buoni contributi

Caboto al Rio de la Plata (in Arch. Storico ital.

per breve tempo in Inghilterra, dove sarebbe stata allestita una spedizione

Firenze, 1 895 pp. 1-62)

1 28-3o, WILLIAMSON,

Op. cit. pag. 85-88 ; WrNSHIP, Op. cit.,

pp. 7071 .
(7) Su questa famosa riunione di piloti, si scritto molto. Vedi i testi

delle deposizioni in TORIBJO MEDINA, Op. cit., Vol. I I pp. 1 05-597 La deposi

zione_del Caboto riprodotta anche nel mio scritto Alcune considerazioni sulla

entrambi ristampati in Scritti geografici, Bologna 1937. Il notevole studio

critico di V. BELLEMO in Raccolta di documenti e studi pubbl. dalla R.

Numero speciale della Rivista Geografica Italiana, 1954 pp. 1 3-15.

Commissione colombiana Parte V, Vol. Il, Roma,

1 894, riguarda

solo

Giovanni Caboto ed in parte superato.


Gli studi anteriori di H. HARISSE fean et Sebastian Cabot : leur origine

et leurs voyages (in

Recueil de voyages et documents pour servir a l'histoire

de la Gographie Paris, 1 892 ; fohn Cabot the discoverer of North America

and Sebastian his son, Londra, r 8g6 [che non affatto una traduzione della
precedente] ; Sebastien Cabot pilot mayor de Charles V (in Revue histor.,

Questione vespucciana in Amerigo Vespucci nel V centenario della nascita .


(8) Il testo della cedola di nomina in Puuo o RuBJO, J.

El piloto mayor

de la casa de Contratacion de Sevilla ; pilotos mayores catedraticos de cosmogra

fia y cosmografos, Sevilla, 1950 ( Pubi. de la Escuela de Estudios hispano

americanos de Sevilla Serie II, n. 19, pp. 472-73). Cfr. ALMAGI R., Scritto

cit. a nota preced.

(9) Sull'importanza dell'ufficio di

piloto mayor e sui suoi compiti, vedi,

oltre alle opere citate nelle note precedenti, anche MAGNAGHI ALB . Amerigo

cialmente a Sebastiano, hanno gravemente e per lungo tempo pesato, per

Vespucci e Sebastiano Caboto piloti mayores di Spagna secondo un recente


libro spagnolo, in Riv. Geogr. !tal. , 1925, pp. 1 89-208. un'aspra critica

l'autorit del nome dello Harrisse, sui giudizi degli stranieri, che in gran parte

ad una prima edizione del libro del Pulido Rubio menzionato a nota prec.

1909 sett.-ottobre) e altri minori, tutti molto sfavorevoli ai Caboto e spe

32

COMMEMORAZIONE DI

R. ALMAGI

A parte l'asprezza, forse esagerata, contiene notevoli considerazioni su Seba

stiano Caboto nell 'ufficio di pilota.


Cfr.

(IO)

WILLIAMSON,
1520-2 1 vi

tato viaggio del

op. cit., pp.

248-5 1.

Anche su questo proget

sono molti punti oscuri. I mercanti di Londra

ricordavano la navigazione di Giovanni Caboto del

1497

e quella, meno

brillante per risultato (a loro avviso anzi ingloriosa) , dell'anno successivo,

ma ritenevano che Sebastiano non vi avesse partecipato, perch troppo


giovane, o per lo meno che non vi avesse avuto alcuna parte di rilievo.
Della spedizione del

(11)

1509

non pare the si facesse parola in questa occasione.

Il personaggio incaricato di fare da intermediario un certo Gero

lamo o Ieronimo de Marin de Bucignolo da Ragusa, del quale si ha una let

tera in italiano al Caboto in data

questa missione. (Cfr.


il

Caboto

aveva

TARDUCCI,

desiderio di

28

aprile

Op. cit., pp.

tornare

1523 da Venezia intorno' a


372-73). Risulta da essa che

a Venezia anche

per interessi di

famiglia, soprattutto per ricuperare la dote della madre e della zia, ormai

molto vecchie. A

questo intermediario

il Consiglio dei Dieci

corrispose

venti ducati pro bona causa. Dalle istruzioni date dal Consiglio al Conta

rini in data

27

settembre

1522

si rileva che il Caboto era allora un ignoto

per i Veneziani. Il Catalogo della Mostra cui qui si accenna ora pubbli

cato per le diligenti cure della dott . T. Gasparini-Leporace. Vedi pi avanti


nota
pp.

31.
(12) Dai rapporti del Contarini al Senato Veneto (TARDUCCI, op. cit.,
366-70) si rileva che, almeno in un primo tempo, l'ambasciatore si

33

SEBASTIANO CABOTO ECC.

Leardo, poi Nicoloso Cattaneo e soci, Leonardo Cattaneo, Pier Giovanni

de Riberol, Gaspare di Negro, Gaspare Cazzagna, Giacomo Spinola ecc.

Inoltre un Giacomo Fantoni, un Giacomo Buti, un Andrea Velluti, certo

italiani, ma dei quali non conosciamo con certezza il luogo di origine. Vedi :

ALMAGI, Gli Italiani primi scopritori dell 'A merica gi cit., pag. 320.
(16) Tutti i nomi di Italiani sono riportati in ALMAGI, Op. cit.,
pp. 320-22. Nessuno di essi ebbe qualche notoriet per altre imprese. Il

pi importante era un Nicola da Napoli, contromaestro della nave capi

tana e uomo di fiducia del Caboto. Veedor por los armadores, ossia ispettore

per conto degli armatori, era Ottaviano figlio di Silvestro

di Breni,

uno

dei maggiori finanziatori . Facevano parte della spedizione anche Alonzo


de Santa Cruz e l'inglese Barlow, per il quale vedi la nota seguente.
Caboto non

(17)

ha lasciato alcuna relazione personale su questo

viaggio. Le fonti principali di informazioni derivano dalle deposizioni rese


nel processo intentato a Caboto al suo ritorno, ed in generale dagli atti

del processo, che vide di fronte gli uni agli altri accusatori e difensori
del navigatore italiano. Tutti i documenti sono trascritti dal

TORIBIO ME

e occupano anzi la parte maggiore del I I tomo della sua grande opera.

DINA,

Una fonte dalla quale si possono desumere notizie di notevole interesse

l'opera di
al

1540-4 1

RoGER BARLOW, A

brief Summe of Geographie scritta intorno

ma rimasta inedita fin ai nostri giorni. Essa attinta in mas

sima parte alla Suma de Geographia dell'Enciso, ma include anche elementi

originali. Il Barlow prese parte, come si detto, alla spedizione del Caboto ;

mostr piuttosto diffidente verso il Caboto e scettico riguardo al suo pro

non ne d peraltro una narrazione continuativa, ma inserisce elementi rac

gliano Collona, lo aveva incitato a rivolgersi, per attuare i suoi progetti,

E. G. R., Tudor Geography I485-I583, Londra

getto. I l Caboto asserisce che gi. da tre anni un frate di Venezia, Stra
a Venezia sua patria, anzich a potenze straniere.

Che poi Sebastiano Caboto avesse anche altri motivi, di carattere

personale, per trovar modo di andare a Venezia, lo ha argomentato anche


R.

GALLO, Intorno a Giovanni Caboto ecc. cit . a nota (1) dell 'Append. I .
(13) L a letteratura relativa all'argomento, ricchissima. Vedi DE
NUC J. , Magellan : la question des Moluques et la premire circumnavigation
du globe . Anversa, 191 1 ; MAGNAGHI ALB., Il Planisfero del I523 della Biblio
teca del Re in Torino. La prima carla del mondo costruita dopo il viaggio
di Magellano. Unica copia conosciuta di carta generale ad uso dei piloti del

l'epoca delle grandi scoperte . Firenze,

cartography of the New World etc. in


Society

1909, aprile.

1929; STEVENSON

E. L., Early spanish

Proceed. of the American Antiquarian

Il famoso planisfero di Diego Ribero del

1529,

conservato alla Biblioteca

Vaticana, che colloca due bandiere, spagnuola e portoghese, al limite fra

colti di persona nella descrizione dei paesi visitati. Vedi in proposito.


low and Cabot, pp.

stesso

TAYLOR

45-57,

[1 930),

e la edizione dell'opera del Barlow curata dallo

per l' Hakluyt Society ; II Serie N.o LXIX,

1 93 1 .

fra Barlow e Caboto vedi qui l'introduzione del Taylor, pp.


parte che maggiormente

interessa riguarda

(18)

Medina,

148

Sui rapporti

xxix

naturalmente la

dell'America del Sud e del bacino del Parana (pagg.


Taylor) .

TAYLOR

Cap. I I I . Roger Bar

e segg. La

descrizione

e segg. dell'ediz.

Per tutta questa parte si pu vedere, oltre l'opera del Toribio

anche lo scritto di C.

ERRERA,

La spedizione di Sebastiano Caboto

al Rio de la Plata, gi cit. L'isola di S. Catalina menzionata dal Barrow

(A

brief Summe of Geagraphy gitl cit. ediz. Taylor pag.

150)

che segnala

anzi che fra l'isola e la terraferma vi era un canale con un buon porto,

ma non fa il minimo accenno alla perdita della nave di Caboto. L'isola


nominata anche da Alonzo de Santa Cruz nel suo Islario.

(19)

Nel processo intentato al Caboto al suo ritorno in Spagna una

l' Oceano Indiano e il Pacifico, rispecchia in talune incertezze della rappresen

delle principali accuse, quella di aver ceduto a pressioni dei coloni por

Badajoz. Cfr.

che, non risult fondata. Nella designazione del nuovo obiettivo proba

tazione, le controversie che furono oggetto di discussione nella Giunta di

ALMAGI R.,

Planisferi, carie nautiche ed affini dal secolo XI V

al XVII esistenti nella Biblioteca A postolica vaticana. Citt. del Vaticano,

1944,

pp.

50-52

con riproduzione del Planisfero del Ribero.

TORIBIO MEDINA J.,

toghesi di Pernambuco rinunziando al proposito di raggiungere le Moluc


bile che influissero invece le notizie fornite dai naufraghi della spedizione

del De Solis; comunque certo che il mutamento di programma fu deli

(14)

Il testo di tutti i documenti relativi in

Op.

berato. dopo il naufragio della Santa Maria. E chi avrebbe potuto pensare

(15)

Tra essi, con le quote pi alte, Silvestro di Breni e Francesco

che, che ancora restava, dopo la perdita della nave meglio attrezzata e di

cit., Tomo I I, pp.

e segg.

ad affrontare la parte maggiore e pi difficile della traversata alle Moluc

34

R.

COMMEMORAZIONE DI

ALMAGI

tanti mesi preziosi ? Che il mutamento della mta fosse determinato dalla
perdita della nave capitana, dichiarato da un testimone insospettabile,
Alonzo de Santa Cruz, che partecip anch'egli alla spedizione (Cfr. TORIBIO
MEDINA, Op. cit., tomo I, pp. 297-98 e varie sue deposizioni nel tomo II).
E di mutamenti nell'obiettivo di spedizioni marittime per cause impreviste,
si banno altri esempi nella storia di questo periodo eroico delle esplora
zioni geografiche.
Quanto alle disposizioni prese a carico dei ribelli, qualunque giudice
obiettivo non poteva non riconoscere che liberarsi di loro era una necessit
assoluta. Non ci dato di accertare se del contegno di costoro il Caboto
avesse prove ineccepibili, oppure solo pi o meno fondati sospetti. Ma nel
processo fu provato, a carico del Caboto, solo il reato di abuso di autorit..
(2o) Tra coloro che avevano soggiaciuto a malattia a Santa Catalina
vi fu Ottaviano di Breni, figlio di uno dei maggiori armatori.
(2 1) Anche il Barlow, che era qui col Caboto, asserisce : Ad occi
dente del fiume entro terra verso la montagna alla distanza di 150 leghe
vi una terra dove c' un re che ha grande abbondanza d'oro e d'argento .
TAYLOR, Op. cit., pag. 56 e A brief Summe of Geography ediz. Taylor
pag. 162 in fondo. Tutta questa parte dell'opera del Barlow (pp. 1 55-63)
contiene elementi originali frutto della conoscenza de visu del Barlow.
(22) Si narra che le ciurme fossero ridotte a nutrirsi di erbe raccolte
sulle rive del fiume : scoperte le fila di una rivolta, Caboto fece impiccare
i maggiori responsabili:
(23) Vedi TORIBIO MEDINA J., op. cit., tomo I, pp. 1 70-78. Non ho
potuto rintracciare un precedente lavoro speciale sul Garcia cui il Toribio
Medina si richiama, senza peraltro citare il titolo preciso. Del Garcia
abbiamo una Memoria de la navegacon que hice este viafe en la parte del
mar Oceano donde que sali de la ciudad de la Coruna que alli me fu entre
gada la armada por los Oficiales de S. M. que fue' en el ano I526, conser

vata nell'originale nell'Archivio delle Indie di Siviglia, ma pubblicata sin


dal 1852 da F. A. VARNHAGEN, in Rev. Trimestral del Inst. histor. e geogr.
do Brasil ; Rio de Janeiro 1852, vol. XV, pp. 6-14. La memoria natural
mente del tutto sfavorevole al Caboto.
(24) I principali capi d'accusa contro il Caboto venivano dalla madre
del Mendez per aver determinato la morte del figlio annegatosi in un ten
tativo di fuga da S. Catalina, dal Rojas per tentato assassinio della sua
persona, dai mercanti e dagli armatori di Siviglia dinanzi al Consiglio delle
Indie, per trasgressione alle istruzioni ricevute per il viaggio e per ingiusti
ficato e arbitrario mutamento della mta prefissa. Altri minori reati gli
venivano pur contestati. Vedi gli atti del processo integralmente riprodotti
nel 2 tomo della gi. citata opera del ToRIBIO MEDINA. Non vi dubbio
che dovette emergere dal processo che il mutamento dell' obiettivo della
spedizione era stato un provvedimento avveduto, date le circostanze soprag
giunte, e che dall'insuccesso finale esulava ogni colpa del Capo.
(25) Avevano sostituito il Caboto durante la sua assenza ma non, a
quanto pare, in tutte le mansioni che quegli aveva, Diego Ribera, che era
pilota della Casa di Contrataci6n gi. dal 1523 e Alonso Chavez pilota
dal 1528.

SEBASTIANO CABOTO ECC.

35

(26) La nuova spedizione era diretta all'Asia orientale - a Tharsis


ed Ophir, al Catai orientale, al Cipango, alla Gran Tartaria e a qualsiasi
altra isola o terra che giacesse entro i limiti assegnati alla Spagna dalla
linea di demarcazione - cio alla linea fissata dall'accordo del 1529 su men
zionato ; essa doveva consistere di tre navi con un centinaio di uomini e
doveva raggiungere la mta per la via dello Stretto di Magellano o anche
per altro itinerario che potesse sembrare pi conveniente. Il sovrano avrebbe
dovuto contribuire con 4000 ducati ; Caboto richiedeva di conservare gli
stipendi cumulati di capitano e di piloto may6r, e di ricevere un supple
mento di gratificazione ; esigeva piena libert. di scelta degli ufficiali e degli
equipaggi. Egli contava di partire a fine agosto o in settembre del 1532
e sollecitava a tal uopo l'espletamento dei processi, nella evidente presun
zione che essi sarebbero terminati in modo a lui favorevole. Vedi per tutto
ci TORIBIO MEDINA J., Op. cit., vol. I, cap. IX e segg. e i documenti
relativi nel vol. II.
Le regioni sopra indicate come mta della spedizione si ritenevano
pertinenti all'area spagnola : si pu confrontare in proposito il mappa
mondo di Diego Ribera che sostitui in parte il Caboto nel 1529.
E vi sono carte di questo tempo, come il celebre mappamondo di
GASPAR VoPEL : Nova et integra universalisque iuxta germanam neoterico
rum traditionem descriptio, stampato a Venezia nel 1558, ma certo di
qualche anno anteriore, dedicato a Carlo V, che rappresenta ancora l'Asia
orientale saldata con l'America del Nord. In una delle numerose dida
Scalie si afferma che il Vopel nell'occasione di una visita all'Imperatore fatta
a Colonia ebbe da informatori castigliani l'assicurazione che Baccalariam
Floridam Hispaniamque novam atque Americam coniunctos habere limites
cum orientalibus... ; terras praenominatas minime esse diremptas maris
interstitio sed orientalibus annexas . L'Imperatore del Messico, Monte
zuma, identificato col Gran Can, Temistitan, la citt conquistata dal Corts,
identificata con la sede del Gran Can, onde la Serica regio veniva a tro
varsi intra castelanorum limites . La finalit politica di questa carta del
Vopel evidente.
(27) Vedi in proposito l'Appendice IV. I piloti mayores del periodo
cabotiano furono, oltre a Diego Ribero e ad Alonso Chavez gi. menzionati,
Diego Gutierrez nominato il 21 maggio 1534, morto nel 1554, Pedro Mexia,
nominato il 20 aprile 1537, morto nel 1551, Alonso de Santa Cruz, nominato
il 21 giugno 1537, morto nel 1567, Sancho Gutierrez, nominato il 18 mag
gio 1553 (si ignora la data della morte), Diego Gutierrez figlio (il giovane),
nominato il 22 ottobre 1 554 Cfr. PuLIDO RUBIO Josi, op. cit., pag. 983.
(28) Vedi su tutto ci HARRISSE H., Iohn Cabot etc ., gi. cit., Capp.
XII-XIV; PULIDO RUBIO J., op. cit., pp. 482-531 e pi avanti, Appen
dice V.
(29) In quest'anno, l'I I maggio, il Caboto aveva fatto testamento ;
l'anno prima aveva perduto la moglie, Catalina Medrano.
(30) Ma anche dopo d'allora Carlo V non ruppe affatto col Caboto
n consider il suo passaggio al servizio di altra potenza come una diser
zione; ancora nel settembre 1553 l'Imperatore scriveva a Maria d'Inghil
terra per ottenere un temporaneo ritorno del Caboto onde poterlo consul-

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

R. ALMAGI

37

tare su questioni concern enti la sicurezza della navigazione nei suoi domint,
il Caboto rispose inviando a Carlo V una carta con dettagliate indicazioni.
Cfr. WINSHIP,

Op. cit., pag.

XXXIII.

(31) I documenti si trovano gi pubblicati in TARDUCCI,

Op. cit.,

pp. 4 12-13, docc. XLIX e L; gli originali sono nell'Archivio di Stato di


Venezia. Vedi

Mostra dei navigatori veneti del Quattrocento e del Cinquecento.

Catalogo a cura di T. Gasparini-Leporace, Venezia, 1957, pp. 72-76.


(32) Vedi l'Appendice III.
(33) Del progetto del Centurione parla PAOLO Gmv10 nella sua Lettera
sulle cose di Moscovia (1525) ; esso era noto a Venezia. Vedi in proposito
soprattutto MoorGLIANI M., Note intorno al viaggiatore Paolo Centurione
in Boli. Soc. Geogr. !tal.
(34)

Vedi

WILLIAMSON,

Cap. XI ; TAaoucci,

1932, pp. 35 0-63.

Op. cit;, pp. 282-84 ;

SUL LUOGO DI NASCITA E SUL PRIMO PERIODO DELLA VITA


DI GIOVANNI E SEBASTIANO CABOTO

BEAZLEY,

Op. cit.,

Op. cit., pag. 292 e segg. Tutti i documenti relativi

all'attivit del Caboto negli ultimi anni, alle vicende dei tentativi per il
Passaggio del NE, sono testualmente riprodotti in HAKLUYT,

Op. cit., ediz.

Dent, vol. I, pp. 232 e segg. Quasi tutto il resto del volume occupato dalla
trascrizione di documenti importantissiini, purtroppo trascurati anche dagli
studiosi itali ani.
(35) Su

APPEN DICE

questo ritratto e le sue vicende vedi : WINSHIP,

pp. 28-29. L'attribuzione ad Holbein sembra da rifiutarsi.


(36) Vedi su questi argomenti le Appendici IV e V.
(37) Vedi pi avanti Appendici IV e V.

Op. cit.,

Sul luogo di nascita o di origine di Giovanni Caboto l'unico


documento ufficiale che si possegga un registro del Senato veneto
nel quale, sotto la data del 28 marw 1476, si legge : Quod fiat
privilegium civitatis de intus et extra J oanni Caboto per habi
tationem annorum XV juxta consuetum '' L'interpretazione di
questo decreto stata oggetto di una acuta disamina da parte
di R. Gallo (1), dalla quale risulta che nel concedere al Caboto
il privilegio della cittadinanza non furono osservate tutte le norme
fissate dal Senato. Rimandando il lettore allo scritto del Gallo,
baster qui ribadire che il valore del documento, per ci che
riguarda il luogo di nascita, negativo, in quanto se ne deduce
che egli non era nativo di Venezia, e molto probabilmente nep
pur di citt o terre sottoposte al dominio veneto.
La questione intorno al suo luogo di origine non pu essere
risoluta con tutta sicurezza. Il legato spagnuolo alla Corte britan
nica, Pedro de Ayala, in un rapporto in data 25 luglio 1498 al re di
Spagna sui viaggi di Caboto, del quale riparleremo tra breve, a,fferma
che questi era genovese come Colombo 11, ma potrebbe darsi che il
de Ayala, accoppiando i due nomi, intendesse genovese come equi
valente di italiano. Ma alcuni storici dell'epoca elisabettiana, men
zionando Sebastiano Caboto, morto da poco in graJ!de fama, affer
mano che egli era inglese, figlio di un genovese. A Genova non
documentata nel secolo XV una famiglia Caboto, ma si trovano
cognomi affini, come Gavotto, e un'antica famiglia Cabuto si trova
a Savona ; in essa ricorrono i nomi Giovanni e Sebastiano, del resto
molto comuni.
Recenti ricerche eseguite a Gaeta (2) hanno rintracciato una
famiglia Caboto residente in quella citt almeno dal principio del
secolo XIII ; famiglia cospicua, nella quale ricorre assai frequente
il nome Giovanni : di un Giovanni Caboto si fa parola ancora in
un documento del 27 novembre 1443 (3). Ma esso l'ultimo in
ordine di tempo (almeno tra quelli finora noti) che riguardi i
Caboto di Gaeta ; si pu supporre che la famiglia lasciasse questa
citt in seguito alle proscrizioni ordinate da Alfonso V, ovvero

R. ALMAGI

in seguito al terremoto del 1456. Le maggiori probabilit sembra


perci propendano oggi per Gaeta come luogo d'origine della
famiglia Caboto trasferitasi poi a Venezia.
Certo, se Giovanni Caboto ricevette nel 1476 il privilegio della
cittadinanza per avervi risieduto quindici anni, egli vi era almeno
dal 1461. Da nuovi documenti pubblicati dal Gallo, risulta che egli
possedev:'l, per d<;mazone di Polissena Valier due case, un prato
e tre saline a Chiogg1.a, che aveva sposato una Mattea di ignota
casata e che nel 1484 aveva anche dei figli ; risulta infine che egli
dimor Veezia (salyo temporanee assenze) almeno fino al 1485.
Ora, se 11 figlio Sebastiano nacque nel 1480, o al pi tardi nel 1482
indubitato che egli nacque a Venezia; e del resto come Vene
ziano indicat? da utti i conteporanei ; on si comprende perci
coe 1_1n studioso mglese che <;li recente s1 occupato delle navi
gazlOm d1 Caboto al N ordamenca, possa asserire come cosa certa
che Sebastiano Caboto nacque a Bristol nel 1480, cio a una data
alla quale i C:=tbot riiedeva_no ancora a Venezia ! (4).
Da Venez1a p01 G10vanm Caboto non sarebbe andato diret
tamente a Bristol, ma avrebbe fatto un soggiorno a Valenza in
Spagna, se da accogliersi la identificazione di lui con un Juan
_
sul quale sono stati ritrovati im
Caboto Montecalunya veneziano
P?rtti docmenti da Manuel Ballesteros Gaibrois (5) . Da uno
d1 ess1, che e una lettera del re Ferdinando il Cattolico da Bar
cellona in data 27 settembre 1492 al bailo generale di Valenza
Diego de o!res,_ risulta che questo Juan Caboto Montecalunya
_ da due anm (e perci almeno dalla fine
_
1v1 residente gJ
veneziano,
del 1490) , aveva fatto delle proposte meritevoli di attenzione circa
la cost.ruzione d un molo e di altre opere portuali nella platija del
. Caboto era stato ricevuto dal sovrano
Grao, 11 porto d1 Valenza : il
-;- e_ra stat.o perci anche a Barcellona - e gli aveva mostrato
1 disegno 11 progtto, che appunto il re trasmette ora per mezzo
d1 un . mercante d1 Valenza, Gaspar Rull. Dalla risposta del bailo
al re .m . data 25 ottobre 1492 si rileva che, eseguiti alcuni sopra
luoghi, 11 Caboto doveva tornare col Rull a riferire al sovrano.
Qu.est con altra lettera del 26 febbraio 1493 al bailo, dava dispo
_ molo fosse costruito, ma la costruzione non
SlZlom perche, 11
avvenne mai, e il Caboto lasci la Spagna nel 1493.
. dubbio che i documenti rivelati dal Ballesteros
tuttaVIa
si riferiscano al viaggiatore Giovanni Caboto ; l'appellativo Mon
tcalunya un vero enigma. Ma se l'identit dei due potesse esser
d1mostrta, se ne dovrebbe trarre una conclusione di grande inte
resse : c10 che Caboto sarebbe stato al corrente della impresa di
Colombo (questi fece. ritorno in Spagna il 15 marzo 1493) , onde
potre?be, com molti hanno supposto, averne tratto incentivo ai
propn progetti.
Il De Ayala nel gi menzionato suo rapporto, che, come si
detto, de 1498, afferma che Giovanni Caboto era gi da qualche
anno a Bnstol ; potrebbe perci esservi andato ad es. nel 1494,

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

39

dopo aver lasciato la Spagna. Altro di lui per gli anni precedenti
non sappiamo, salvo quanto si legge in un rapporto degli ultimi
giorni del 1497 del legato milanese in Inghilterra Raimondo da
Soncino al Duca di Milano. Questi, che conobbe di persona il
Caboto e lo designa come distinto marinaio , gentile ingegno,
pentissimo de la navigatione >> (6), afferma che prima della sua
venuta in Inghilterra, egli aveva fatto lunghi viaggi in Levante,
riuscendo a penetrare perfino alla Mecca. Quivi egli aveva doman
dato donde provenissero le spezie ed altre merci preziose ivi re
cate da carovane, ed avrebbe saputo che esse arrivavano da paesi
posti a grande distanza verso oriente, i quali le ricevevano da altri
ancor pi lontani ; ne induceva pertanto il Caboto che, essendo
la terra sferica, il luogo di origine delle spezie fosse situato, rispetto
ai nostri paesi (cio all'Europa atlantica) << al settentrione verso
occidente , potesse perci essere con non lungo cammino rag
giunto per questa via. Tuttavia, se le notizie riferite dal Soncino
sono veridiche, questa convinzione il Caboto potrebbe essersela
formata anche al ritorno dal primo viaggio.

N O T E
(x) GA'LLO R., Intorno a Giovanni Caboto ; in Rendic. Accad. Nazion.
dei Lincei , Classe di Se. Morali ecc., Serie I II, vol. III, maggio-giugno
1948, pp. 209-20.
(2) CARDI L., Gaeta patria di Giovanni Caboto, Roma, 1956. Quivi
sono menzionati altri lavori precedenti sull'argomento.
(3) CARDI, Scritto cit., pag. 29-30.
(4) TRUE O. D., Cabot Explorations in Norlh A merica : in Imago
Mundb, XIII, 1956, pp. 1 1 -25. Cfr. pp. 13 Also in q8o in the city of
Bristol Sebastian Cabot one of John's three sons was boro .
(5) BALLESTEROS GAIBROIS M., juan Caboto en Espaiia ; in Revista
de las lndias , IV, 1943, pp. 607-27 e La clave de los descubrimientos de
juan Caboto ; in Studi Colombiani , vol. Il, Genova, 1952, pp. 553-61
con facsimili dei documenti. Che il Juan Caboto Montecalunya possa essere
diverso dal viaggiatore, al Ballesteros non venuto in mente.
(6) Giovanni Caboto ci appare dunque come mercante e esperto di
cose marinare ; se fosse da ammettersi la sua identit col Caboto presente
a Valenza fra il 1490 e il 1493, dovremmo ritenerlo anche un tecnico di
costruzioni portuali.

R. ALMAGI

APPENDICE II

SUI PRIMI VIAGGI D I GIOVANNI E SEBASTIANO CABOTO

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

Oltre a questi documenti, che sono da considerare di primaria


importanza, sono meritevoli di particolare attenzione anche due
passi delle Decades de Orbe novo di Pietro Martire d' Anghiera
(uno, gi menzionato, nella III ed uno nella VII Deca), perch
Pietro Martire asserisce, come si gi detto, di aver conosciuto di
persona il Caboto ; inoltre un noto racconto che si legge nel Vol. I
delle Navigationi et Viaggi del Ramusio e sul quale verte una
complessa controversia, come si dir nell'Appendice III, un
passo dello Islario di Alonzo di Santa Cruz, una carta pi
tarda di Michele Lok e qualche altra fonte. Un catalogo dili
gente in WINSHIP, op. cit., pp. I e segg. con utile guidacommentario.
Uno studioso recente, il True, gi precedentemente menzio
nato, riprendendo argomenti in passato sostenuti anche da altri,
ma poi confutati, sostiene che sotto la direzione di Giovanni Caboto
sarebbero stati effettuati, tra il I49I e il I498, ben sette viaggi
nell'Atlantico e che la scoperta della prima terra americana, risa
lirebbe, non al I497 ma al I494 (I). L'affermazione si fonda esclu
sivamente sulla lettera sopra ricordata del de Ayala che, riferen
dosi al viaggio del I498, ancora in corso quando scriveva, si
esprime testualmente in questi termini : << Bien creo vuestras alte
zas an oido como el Rey de Inglaterra ha fecho armada para
descubrir ciertas islas y tierra firme que le han certificado halla
ron ciertos que de Bristol armaron aii.o pasado para lo mismo (2).
Yo he visto la carta que ha fecho el inventador que es otro genoves
como Colon que ha estado en Sevilla y en Lisbona procurando
haver quien le ayudase a esta invenci6n. Los de Bristol ha siete
aii.os que cada aii.o han armado dos tres cuatro caravelas para ir a
buscar la isla del Brasil y las siete citades con la fantasia deste
Ginoves. El Rey determino de enbiar porque el aii.o pasado le
truxo certenidad que havian allado tierra. Del armada que hizo
que fueron cinco naos, fueron avitallados por un aii.o. Ha venido
nueva la una en que iva un otro Fai (sic pro Fray?) Buil aport6
en Irlanda con gran tormento rotta el navio >> (3).
Qui il Caboto non indicato nominalmente ; ma se, come
molto probabile, il de Ayala si riferisce a lui, designato come
genovese al pari di Colombo )), egli il solo a farci sapere che
il Caboto fu a Siviglia e a Lisbona avanti di stabilirsi in Inghil
terra (4). Ora il True accetta per buone queste notizie, anzi
immagina che la visita a Lisbona avesse luogo nel I490 e che a
Lisbona il Caboto entrasse in rapporto con Joao Fernandez navi
gatore residente a Terceira nelle Azzorre ; egli sarebbe, secondo
il True, quel labrador azoreano menzionato da Alonzo de Santa
Cruz che avrebbe dato notizia al sovrano britannico di una terra
detta appunto Labrador ; notizia che avrebbe indotto il re ad
inviare alla ricerca di essa Antonio (sic) Caboto, padre di Seba
stiano (5). Sempre secondo il True, se da Bristol erano partite
ogni anno - da sette anni prima del I498 - navi alla ricerca di

Le due prime traversate dell'Atlantico compiute da Giovanni


Caboto vengono concordemente attribuite rispettivamente agli
anni I497 e I498 ; nella seconda di esse sicuro che egli fosse
accompagnato dal figlio Sebastiano, ma probabile anche, o per
lo meno non da escludere, che questi partecipasse altresi alla
prima. Ma su tali spedizioni vertono tuttavia, fra gli studiosi
moderni, pareri discordi.
Per il primo viaggio abbiamo come documenti principali una
richiesta di lettere patenti fatta da Giovanni Caboto << cittadino
di Venezia >> e dai suoi figli Luigi, Sebastiano e Sancio al re
Enrico VII in data 5 marzo I496 e la relativa concessione fatta
dal re alla medesima data, della facolt di fare un viaggio con
cinque navi, sotto bandiera britannica, in qualsiasi parte, regione,
costa del mare orientale, occidentale, settentrionale, alla scoperta
di terre o isole non precedentemente note, e di prenderne possesso
per il sovrano inglese. Altre clausole sono specificate con molta
precisione .
Oltre a questo documento ufficiale noto gi nel I582 per la
pubblicazione fattane da R. Hakluyt, abbiamo una lettera di
retta dal veneziano Lorenzo Pasqualigo ai suoi parenti a Venezia
in data 23 agosto I497, cio poche settimane dopo il ritorno di
Caboto, un pi ampio rapporto, gi citato, di Raimondo da Soncino
al Duca di Milano in data I8 dicembre I497 ; il gi ricordato rap
porto di Pedro de Ayala ai sovrani spagnuoli in data 25 luglio
I498, piuttosto confuso, come tra breve diremo ; poche righe di
una cronaca di Bristol assai tarda, ma autorevole, che non nomina
il :aboto, ma la nave con la quale compi n viaggio (il M atthew,
umca nave, come vedremo, in luogo delle cinque di cui parlano
le regie patenti), e indica il giorno della partenza da Bristol (2 mag
gio I497), il giorno del ritorno (6 agosto I497) e il giorno della
scoperta della prima terra (24 giugno, festivit di S. Giovanni),
infine un mappamondo stampato nel I544, eseguito o certamente
isprato da Sebastiano Caboto; ma questo documento, che sarebbe
di Importanza e valore fondamentali da considerarsi con partico
lare cautela, come vedremo nell'Appendice IV.

4I

42

R. ALMAGI

terre in seno all'Atlantico, l'inizio delle ricerche sarebbe da far


risalire al I490 o I49I.
Ma anche a voler prestar fede a questa notizia del de Ayala,
costui non ci dice affatto che a tali spedizioni partecipasse Gio
vanni Caboto di persona. E se questi si deve identificare col
Juan Caboto de Montecalunya del quale si parlato nell'Appn
dice I ne risulta, come si visto, che egli non pot trovarsi a
Bristo prima del I494 Quanto ai rapporti con Joao Fernandez!
nessuno ce ne d notizia e nulla ci fa supporre che mta de1
viaggi di Giovani Caboto fosse l ricerca . di isle atlantiche,
come il Brazil e l'tsola delle Sette Cttt ; anz1 sapptamo che suo
proposito era di raggiunger l'Asia Orientale - il Catai - con
progetto analogo a quello di Colombo. Il de Ayala deve aver
avuto notizie molto confuse.
Quanto alla affermazione del True che il primo approdo in
terra americana sarebbe avvenuto gi nel I494. essa sembra
suffragata da una indicazione I?re<;is.a ?i prticolare valore che
si legge in una delle numerose 1scnz1om msente nel mappamondo
del I544 attribuito proprio a Sebastiano Caboto del quale parle
remo pi avanti : la lggenda N.0 8 ch dice, nel te:;to spagnolo :
Esa tierra fue descubterta por Ioan Caboto Venectano y Seba
stian Caboto su hijo, ano del nascimento del nuestro Salvador
.
Iesu Christo de MCCCCXCIIII a veinte y quatro de Iumo por la
mannana, ala qual pusieron no(m)bre prima tierra vista . .f\ll'op
nione comune degli studiosi che si tratti di un errore matenale, il
True oppone che la stessa data si trova nella analoga leggenda
apposta al mappamondo di Sancho Gutierrez del ISSI, ma questa
coincidenza ha scarso valore, perch, come vedremo nell' Appen
dice IV, la leggenda in questione, come tutte le altre del mappa
mondo del Gutierrez (figlio di Diego, che fu collaboratore d1
Sebastiano Caboto) semplicemente copiata dal mappamondo
cabotiano.
In un'altra edizione del mappamondo di Sebastiano Caboto
incisa da Clemente Adams, che si trovava nella Galleria privata dei
sovrani a Westminster, si leggeva l'anno I497. come attesta lo
Hakluyt (6). Ed in una autorevole carta del londinese Michele
Lok (I582) nella quale sono indicate alcune date relative a
priorit di terre scoperte nell'America del Nord (Cortreal, Cartler,
Frobysher) si legge, in corrispondenza alla costa d1 N orombega
(probabilmente l' isola del Capo Bretone), la indicazione :
J. Cabot I497 .
Riguardo alle terre raggiunte nelle due navigazioni del I497
e del I498, poich le testimonianze delle fonti contemporanee sopra
menzionate sono estremamente vaghe o dubbie (ad es. il dato rife
rito dal Pasqualigo che nel primo viaggio Caboto avrebbe costeg
giato per ben 300 leghe le nuove terre appQ.re molto esagerato), non

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

43

si pu che far ricorso a fonti cartografiche, anzi essenzialmente


ad una sola fonte cartografica, il celebre planisfero di J uan de la
Cos. del I500, che, come credo di aver dimostrato in altro mio
lavoro, l'unica fra le carte finora conosciute che possa essere con
fondamento utilizzata per la identificazione delle terre scoperte
nei due viaggi (7) . Essa reca una ventina di nomi su un lembo di
costa delineata probabilmente in base alla carta originale riportata
dal Caboto stesso dal primo viaggio e veduta in copia dal de Ayala ;
inoltre rappresenta un lembo costiero pi meridionale senza nomi.
E sulle identificazioni proposte non vedo di dover modificare
quanto scrissi gi una ventina di ann ddietro (8) .
Se dobbiamo prestar fede alla notlzta sopra nfenta della Cro
naca di Bristol, molto precisa, la prima spedizione, quella del I497.
partita da Bristol il 2 maggio I497 e ritornata il 6 agosto con una
sola nave (9), dovette dunque limitarsi ad una ricognizione assai
rapida. Al primo punto della costa scoperto di l dell'Oceano
sembra ovvio che si riferisca la indicazione Cavo descubierto del
planisfero di Juan de la Cosa ; ad esso corrisponde con ogni proba
bilit la prima tierra vista indicata in una leggenda del map
pamondo di Sebastiano Caboto del I544 e riferita alla estremit
della sporgenza che chiude a sud l'imboccatura del Golfo del
S. Lorenzo : la identificazione con un punto dell'isola del Capo
Bretone risulta pertanto molto attendibile e pare suffragata dalla
carta di Michele Lok sopra menzionata (10) . Presso il Cavo descu
bierto la carta di J uan de la Cosa delinea due isolet te, e la su
menzionata leggenda del mappamondo di Sebastiano Caboto
avverte che nello stesso giorno fu avvistata un'isola battezzata
San Giovanni (forse l'attuale Scatari). La prima terra fu di fatto
toccata il 24 giugno, festivit di San Giovanni : la traversata
sarebbe perci durata 53 giorni.
Tutti gli altri nomi del planisfero di J uan de la Cosa dovreb
bero riferirsi alla costa dell'isola di Terranova che la spedizione
avrebbe raggiunto dopo aver traversato lo stretto tra l' isola
C. Bretone e Terranova, delineato nel planisfero ; Caboto come
altri dopo di lui, avrebbero scambiato lo stretto per un golfo. Il C.
de S. ]orge di Juan de la Cosa corrisponde al capo detto ancor oggi
Capo S. Giorgio a Terranova ; sarebbe perci forse un nome cabo
tiano, unico sopravvissuto. Una bandiera inglese si trova nel plani
sfera al posto. dell'odierno Capo Ray. Il Capo de Lisarte, ossia della
Lucertola, potrebbe . essere l'attuale Bear Head sul lato orientale
della moderna White Bear Bay al cui ingresso una delle molte iso
lette reca ancora il nome Lizard Rock ; la isla de Trinidad sarebbe
Miquelon e il Cavo de Inglaterra, dove sul planisfero si vede l'ul
tima bandiera britannica, potrebbe essere il promontorio sudo
cidentale della Penisola Avalon che chiude ad est la Placentla
Bay scambiata da Caboto per un braccio di mare e come tale
congetturalmente delineata nel planisfero di Juan de la Cosa.
Di qui avrebbe avuto inizio la traversata di ritorno.
.

44

R.

ALMAGI

A proposito di questo primo viaggio del Caboto, torna oppor


tuno di fare anche qualche altra osservazione. La lettera del so
vrano inglese in data 5 marzo 496 autorizza, come si visto, la
navigazione in qualsiasi parte del mare orientale, occidentale o
settentrionale ; si tace del mare meridionale, ossia dell'Atlantico
meridionale, molto probabilmente perch l'Inghilterra non deside
rava interferire in quell'area oceanica che, dopo la stipulazione del
trattato di Tordesillas tra Spagna e Portogallo, era da considerarsi
di pertinenza di questi due stati. In realt poi la spedizione, compo
sta di una sola nave e presumibilmente di propriet privata, fu
autorizzata, ma non ebbe carattere ufficiale ; il che spiegherebbe
come il Caboto abbia potuto piantare, sulla prima costa toccata,
accanto alla bandiera britannica, il gonfalone di San Marco, come
esplicitamente afferma, e con grande compiacimento, il Pasqualigo.
Ma che, nel disegno di Giovanni Caboto, vi fosse il proposito,
non di scoprire soltanto le .supposte isole atlantiche di Brasil e
delle Sette Citt, ma di raggiungere il Catai di Marco Polo non
par dubbio, perch su ci si ha la testimonianza di Raimondo da
Soncino e di altre fonti concordi.
Che le scoperte fatte in questa prima navigazione, conosciute
in Inghilterra, ma forse con sobriet di particolari al fine di man
tenere un ben comprensibile riserbo, fossero sagacemente valu
tate dal sovrano, lo mostra la concessione fatta al Caboto, in data
1 3 dicembre 1497, di un'annua pensione di 20 sterline.
Poco dopo, in data 3 febbraio 1498, furono accordate al
Caboto nuove lettere patenti per allestire sei navi per una nuova
spedizione marittima. Il testo delle patenti ci conservato inte
gralmente, ed in esso non si trova pi la restrizione relativa
all'oceano meridionale. Ma su questa seconda spedizione, alla
quale certamente partecip anche Sebastiano, si posseggono noti
zie concrete ancor pi vaghe che sulla prima. Si sa che essa era
composta di cinque navi con provviste per un anno e si conoscono,
da una lettera di Agostino Spinola al Duca di Milano in data 20
giugno 1498, i nomi di altri tre partecipanti Piero Crmeliano,
Piero Penech e Giovanni Antonio de Carbonariis, quest'ultimo
almeno, probabilmente italiano.
Nessuna notizia si ha circa il ritorno della spedizione n circa
i resultati raggiunti. Si pu ritenere per sicuro che Giovanni Ca
boto ritornasse, perch la pensione annua concessagli gli fu corri
sposta fino al settembre 1499 ; forse venne a morte poco dopo.
Ma dei resultati della spedizione del 1498 si ha ancora forse
un'eco nel planisfero di Juan de la Cosa : appare infatti fondata
la ipotesi che la linea di costa in essa designata senza nomi ad
ovest del Cavo descubierto, lungo il Mar descubierto por Inglese e
pi oltre dove delineata ancora una bandiera britannica, derivi
dalle notizie che il cartografo pot avere circa questo viaggio
cabotiano, forse un rapporto o altra informazione scritta, ma
non corredata da una rappresentazione cartografica quale aveva

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

45

avuto per il primo viaggio. Ma questa sezione di costa, ancorch


priva di nomi, non certo delineata arbitrariamente. Il Mar
dscubierto por Inglese delimitato ad ovest da un promontorio che
dovrebbe corrispondere all'attuale C. Sable ; nell'altro promontorio
pi sporgente pu vedersi il C. Cod. La rappresentazione conti
nua ancor pi oltre con una caratteristica insenatura foggiata a
sacco e fittamente cosparsa di isolette. Oltre questa, ci si avvicina
al mondo insulare scoperto da Colombo e direttamente conosciuto
da Juan de la Cosa, che fu compagno del navigatore genovese
nelle prime due spedizioni. Ma il collegamento fra le terre scoperte
dal Caboto e quelle scoperte da Colombo nel planisfero delineato
in modo puramente congetturale.
Rinunziando prudenzialmente ad ulteriori identificazioni, si
pu ritenere che la seconda spedizione cabotiana sia discesa,
lungo le coste dell'attuale N ordamerica fin verso la foce del
l'Hudson, e di ci si ha autorevole conferma nella carta pubbli
cata nel 1527 da Roberto Thome, amico, come vedremo, di Seba
stiano Caboto, la quale indica tutta la costa a nord del 40 paral
lelo, con la leggenda : Terra haec ab Anglis primum fuit inventa .
Non si conoscono spedizioni inglesi a quelle coste, all'infuori delle
navigazioni di Caboto (n).

R. ALMAGI

COMMEMORAZIONE DI

N O T E

Cfr. TRUE, Scritto cii., pag. 14


La frase che allude a d u n a precedente comunicazione fatta ai
sovrani spagnoli si riferisce ad una breve lettera del dott. Puebla a Fernando
ed Isabella (TARDUCCI, Op. cit., doc. XV, pag. 355) che contiene una prima
generica notizia del viaggio. Si tenga presente che, secondo il calendario
allora in uso, l'anno cominciava col giorno dell'I ncarnazione, 25 Marzo.
(3) Testo secondo la lezione del TARDUCCI (Op. cit., pp. 355-56) che
in alcuni punti mi pare dubbia.
(4) La informazione delle cinque navi armadas con otro genoves
como Colon e con provviste per u n anno, il d' Ayala la riporta dalla pre
cedente lettera del Puebla.
(5) TRuE, Scritto cit., loc. cit. Ma della presenza a Bristol di Joa Fer
nandez non si ha notizia documentata prima del 1501.
(6) HAKLUYT R . , The principal voyages traffiques and discoveries of the
English Nation etc. Cito, qui e in seguito, dalla edizione Dent del 1927,
vol . V, pag. 85.
(7) Cfr. il mio scritto Alcune considerazioni sui viaggi di Giovanni
Coto ; in u Rend. Accad. Naz. Lincei . Serie VIII, vol. III, 1948,
pp. 291-303 ; qui sono riportati anche tutti i nomi leggibili nel mappa
mondo.
(8) Vedi il mio volume Gli Italiani primi esploratori dell' merica gi
cit. Roma, 1937. Il capitolo dedicato ai Caboto occupa le pagme 289-352 .
(9) Nonostante che il privilegio sovrano assicurasse al Caboto. cinque
navi, sicuro che una sola nave compi la traversata, la Matthew (il nome
quello della moglie di Giovanni Caboto, Mattea), probabilmente di pro
priet del Caboto stesso . Di una nave Mathewe menzione in ocumenti
pubblici di Bristol anche per gli anni 1503-04 ; essa detta navJcula ; ma
non saprei affermare se sia quella stessa di Caboto. Cfr. WILLIAMSON, Op.
cit., pp. 27-28.
(to) Il luogo di sbarco della spedizione potrebbe essere l'attuale porto
di Louisbourg che da vecchie carte indicato come porto degli Inglesi .
Cfr. GANONG, W. F., Cruc.ial Maps in the early Cartography and places
nomenclature of the Atlantic coast of Canada ; in Transact. of the R. Society
of Canada , 1929, pp. 135-75 ed anche il precedente scritto di S. E. DAw
soN, The Voyages of the Cabots etc. nello stesso periodico, 1897. pp. 139-268.
(n) Non posso omettere di far cenno qui di una diversa interpreta
zione dei dati contenuti nella carta di Juan de la Casa, proposta di recente
da A. DAV1ES, The english ,, Coasts on the Map of ]uan de la Cosa; in
Imago Mundi . XIII, 1956, pp. 26-29. Secondo il Davies la rappresen
tazione cartografica di Juan de la Cosa si riferirebbe unicamente al primo
viaggio di Caboto (1497). Il Cavo descubierto sarebbe anche per il Davies
da identificarsi nell'isola di C. Breton, ma sulla costa nord di essa ; sarebbe
anzi proprio quello oggi detto C. Nord. Di qui Caboto sarebbe proceduto
lungo la costa del Nuovo Brunswick l dove la carta pone la pi occiden
tale delle bandiere e dove una scritta oggi presso che cancellata, dovrebbe
leggersi Terra septem civitates , poi avrebbe proceduto al largo fino
all'isola Shippigan dove la attuale Chaleur Bay pot essere scambiata per
un braccio di mare aperto verso ovest. Ma i rilievi della Pen . di Gasp

(1)
(2)

SEBASTIANO CABOTO ECC.

47

parve sbarrassero il passaggio ed allora il Caboto avrebbe volto la pror


ad est o a sudest passando in vista delle isole Brion e Magdalen e am
vando in vista di Terranova al C. Anguille che denomin C. S. ]orge. A
Terranova si riferiscono, secondo il Davies, tutti gli altri nomi del pla
nisfero : l'is. Trinit corrisponderebbe a Burin, il Cavo de Ynglatel'l'a al
C. English, S. Grigcw al C. Pine, l'is. Verde alla massa di M. Hawke nella
Penis. di Avalon.
I dati di distanza che possediamo - per vero assai difettosi - sulle
varie tappe del viaggio, mal si accordano con queste identificazioni, ma il
Davies accetta una ipotesi formulata da G. CRONE (Maps and theirs ma
kers. Londra, 1953. pp. 83-87) secondo la quale la parte del planisfero
di Juaa de la Cosa riguardante il Nuovo Mondo, sarebbe stata aggiu nta
in un secondo tempo al primitivo disegno che abbracciava solo il Vecchio
Mondo, e in quella parte aggiunta le dimensioni delle nuove terre scoperte
sarebbero state molto esagerate. Non possibile discutere qui l'acuta ipo
tesi del Crone.
Il Davies conclude che il disegno delle coste quale si ha dalla carta
di Juan de la Cosa l' unica copia sopravvissuta della pi antic.'l carta
inglese riguardante qualsiasi parte del Nuovo Mondo, quella delineata da
Giovanni Caboto nel 1497 .

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

R. ALMAGI

APPENDICE III
CABOTO E VENEZIA
SUI RAPPORTI FRA SEBASTIANO

anni e Sebastan?
Dopo le prime notizie sui viaggi di Giov
attraverso 1 dt
no
Mila
a
e
zia
Vene
Caboto del I497-98 giunte a
So!lcino, _sem_bra che . per
spacci diplomatici del Pasqualigo e del
m Itaha dt Sebastiano
re
un ventennio circa non si sentisse parla
.
Caboto
avrebbe i?-contra_to .a
Tra il principio del I514 e il 518. lo
fu nunziO pontficto
che
Siviglia il bolognese Galeazzo Bottngan
parlato o scntto a
bbe
avre
ne
Egli
.
in Spagna in quel periodo (1)
ie ci sono riportat n_ella
taluni gentiluomini veneziani, anzi le notiz
e, dopo un altssto
qual
Raccolta Hakluyt in un testo inglese, nel
so well practised m
and
man
a
nt
encomio del Caboto (cc so valia
te scie?-ce of. Como
all things pertaining to navigations and
_
s like m Spme mso
hi
not
graphie, that at this present he hath
above other ptlots that
much that for bis vertues he is preferred
passe thither. without his
saile to the West Indies, who may not
or that ts the grand
may
o
licence and is therefore called Pilot
re in rima. er
parla
o
a
dott
intro

o
Pilot) (2) , il Caboto stess
pnve. di me
non
afich .
persona : egli d alcune notizie autobiogr
Rio de la
al
e
1z10n
sped
alla
sattezze e in fondo accenna anche
dunque
no
engo
prov
non
ie
notiz
te
Ques
Plata e alla sua tarda et.
c
o
in

n .
o pos:
certamente tutte quante dal Botrigari_;
cm egli
ztam
vene
mt
luom
genb
sibile congetturare quali fossero 1
le avrebbe fornite (3).
della III e.lle . su
Pietro Martire d' Anghiera, nel cap. VI
spedtztom h
delle
,
detto

.
Decades parla, come altrove si
ovest, m
Nord
del
aggto
Pass
del
ca
ricer
Sebastiano Caboto alla
,
bocca
dalla
ma
affer
base ad informazioni avute, a quanto egli
ata a
dedic
fu
de
Deca
III
ta
(Jues
.
stessa del navigatore veneziano
cl
ine
ersaz
la con":'
Papa Leone X nel 1515 e risulta evidente che
anm.
quesb
dt

1512,
Caboto entrato a servizio della Spagna nel
in Italia solo pi
Ma il ;acconto di Pietro Martire fu conosciuto
fece il Ramusio
ne
che
rasi
paraf
di
e
speci
a
quell
tardi, attraverso
.
{4)
viaggi
et
nel volume III delle sue Navigationi
esi, per inter
In ogni caso dal complesso delle trattative svolt
a Venezia e
Dieci
dei
posta persona, nel 1522-23 fra il Consiglio

49

i Caboto, che, come s visto, offriva i suoi servizi alla Repubblica,


_
nsulta evtdente
che tl Caboto era allora del tutto sconosciuto in
patria ; l i_struzi.oni _iniate in d.ata. 27 settembre I522 dai Capi
de Constgho det, Dect nu_nz10 n Spa Gaspare Contarini
chiedono a quest ulbmo m pnma linea di mformarsi chi fosse il
Caboto.
Le trattative, . come si detto, andarono a vuoto, ma forse
non mancarono dt avere qualche strascico a Venezia .
N l I525 l'ambasciatore veneziano in Spagna, Andrea Nava
gero, mformava la Repubblica della nuova spedizione partita
?mdo del . Caboto ; pi tardi Venezia si interess della pos
stbiht di allacciare rapporti commerciali coi paesi transoceanici.
Nel_ I 538 con ato notarile rogato a Venezia, si costituisce una
soctet per esercttare il .com ecio fra Venezia e S. pomingo : di
essa fanno parte Antom Pnuli, G. B. Ramusio e per la Spagna
Gonzalo Fernandez d OVIedo che era allora alcalde di S. Domingo ;
sembra eh lo scalo m _Spagna avrbbe dovuto essere Cadice (5) .
.
gegh che sar p01 tl segretano del Senato Veneto, il Ramu
sto, st mtressava dungue gi sin dal I538 ad imprese di Oltre
mare ; e Il famoso. tscorso del Ramusio sui paesi dai quali
proenono le speztee e sulle _vie pi cnsigliabili per raggiun
gerli, nsale, men .m . na pnma redaziOne, al I548, perch il
Fracastoro cm esso e mdmzzato, ne accusava ricevuta con lettera
del _25 . gen,naio I548 (6). Per questo suo interessamento alle navi
gaziO.m . d ltre mre! oltre he per l'ufficio di segretario del
.
Constgho det Dtect,
tl Ramusto ebbe nelle sue mani tutte la fila
delle nuove trattative intavolate tra Venezia e il Caboto nel
ISSI (7) , delle quali si gi fatto parola.
In questo stesso lasso di tempo, o forse un po' prima, tra il
_
548 e tl ISSO, ebbe luogo la famosa conversazione fra il Ramusio
tl Fracastoro, _l' rchitetto Mihele da S. Michele e un altro genti
luotp. gra!ldisso tp.atemabco e filosofo . . . . il nome del quale per
suot nspe b non st dtc nella villa del Fracastoro a Caffi (Incaffi)
sul lago dt ara che st lege nel vol. I delle Navigationi et Viaggi
de Ra_must? sm d_alla pnma edizione (8). Essa ha dato luogo
a mmte dtscusstom e controversie fra gli studiosi moderni sia
pr _11 suo conte_nto, sia per l'identificazione dell'anonimo iran
dtsstmo matematico et filosofo
. Il testo i initola . Discorso sopra varii viaggi per li quali sono
stah ondotb e st ponano condurre le spetierie , e la maggior parte
del dtscorso messo 1 bocca proprio all'anonimo ; anzi il Ramusio,
?opo aver premesso dt suo, buo!l raggugio su viaggi compiuti
e nttca, se_codo fonb .classtche (Phto . ecc_.) e su naviga
ztot pt recenti, st scu.sa di non poter nfenre tl ragionamento
de an mmo cosi particolarmente come io lo udi, perch vi
sana btsogno altro mgegno et altra memoria che non la mia
pur mi sforzer sommariamente e come per capi di recitar quel
che mi potr ricordare . Segue testualmente : cc In questo luogo

so

R.

ALMAGI

di Caphi adunque essendo andati a visitar detto ece,Uente Messer


Hieronimo lo trovammo accompagnato con un genhl huomo gran
dissimo philosopho et mathematico che allhora gli mostrava uno
instrumento fatto sopra un moto de cieli trovato di nuovo, .il ome
del quale per suoi rispetti non si dice et havend? tra on dispu
tato lungamente sovra questo nuovo moto, per ncrears alquant
l' mo fecero portare una balla grande ?lto part1cole. d1
tutto il mondo, sopra la quale questo genhl huomo commc1 a
parlare... ''
,
.
.
.
Il lungo ragionamento dell anommo comprende ane pa1, che
a chi legge possono sembrare mal connesse. Dappnma egh par
delle imprese portoghesi in Asia, dopo la scoperta del Capo di
Buona Speranza, con allusioi anche a nvigioni . an.tiche, menzio
nate da Plinio e da Cornello Nepote (1 cm tesh s1 fece portare
per darne lettura}, poi delle ricrche di una ':ia marittima al Catai
sia per il Nordovest che per il Nordest, e m questo contesto ha
occasione di dire di aver soggiornato in giovent in Germania ad
Augusta, e pi tardi in Fiandra alla Corte imperl:ale, poi meniona,
tra l'altro il progetto esposto da Paolo Centunone ambasc1atore
di Leone X all'Imperatore (9), accenna ai viaggi . del Cartier, di
Antonio di Mendoza del quale avrebbe letto cornspondenze alla
corte di Fiandra, a quelli di Marco da Nizza, di Vazquz Coronad
e di altri nella Nuova Francia. L'ultima parte del d1scorso di
nuovo dedicata alle navigazioni portoghesi intorno al Capo di
Buona Speranza e e Moluche.
. .
.
. .
Tutti questt. rag10namenh non hanno nfenmenh direth .con
Caboto. Ma dopo la esposizine dei viagg a uova Frac1a e
prima dell' ultima parte relatlva alle naV1gaz10m portoghes1 . nel:
l' Oceano Indiano, intercalata, quasi forzatamente, una sene
notizie relative al Caboto. << Et fatto alquanto di pausa, voltatos1
verso di noi, disse ( sempre l'anonimo eh pala e il Ramusio
che riferisce) Non sapete a questo propos1to andare a trovr
le Indie, per vento di Maestro quel che fec g1 un vostro Cl
tadino Venetiano, ch' cosi valente e prahco delle cose pertl
nenti alla navigazione et alla cosmographia che in Spagna al
presente non suo pari ... . E il discorso segue riproduen.do
quasi alla lettera il testo eh nella acc.olta Hkluyt e, attrbut o
.
al Bottrigari . L'anonimo dice anch egli che s1 trovava a S1v1gha

e che and a cercar di persona il Caboto, ed anzi lo fa succe


sivamente parlare in prima persona, come nel testo del Bottn
gari e con le medesime inesplicabili insattezze.
Ma l'anonimo non certo il Bottrigari che era morto da un
pezzo. Si pu supporre che si sato l'Hakluyt, o uo dei su?i col
laboratori (R. Eden) ad attnbmre la parte del d1scorso nguar
dante il Caboto, al Bottrigari, mentre non avrebbe fatto altro che
trascriverlo dall'opera ramusiana ; ma quale la ragione di tale attri:
buzione, quando il Bottrigari non era n era stato persona di
qualche autorit in questo campo ?

COMMEMORAZI ONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

SI

Altri nomi proposti per identificare l'anonimo non soddi


sfano ; si potrebbe pensare a quel Gianneti di Fano, che forni a
Livio Sanuto notizie sul Caboto, in alcune delle quali sembra
riecheggino frasi dell'anonimo, ed il fatto che il Gianneti era in
voce di professare dottrine eretiche, spiegherebbe in modo inolto
soddisfacente perch se ne taccia il nome. Ma del Gianneti si sa
troppo poco per controllare se, ad es., sia stato in Germania e in
Fiandra, come l'anonimo afferma.
Il Fiorini', che, come altri molti, si occup della questione, con
clude che autore del discorso il Ramusio medesimo, ed alla
stessa conclusione giunge il .Magnaghi, anzi questi afferma che
l'intervento dell'anonimo una finzione pura e semplice, intro
dotta nella stampa per dar maggior credito alle informazioni espo
ste ed ai progetti formulati ; arriva perfino a mettere in dubbio
che anche il convegno di Caffi sia mai avvenuto (Io}.
Ma sembra impossibile ammettere che eventuali invenzioni
siano state eseguite nell'occasione della stampa del diseorso, senza
che il Ramusio fosse d'accordo. E non si vede perch il Ramusio
stesso, persona seria e scrupolosa, avesse bisogno di inventare
un colloquio e in esso un anonimo interlocutore, e di attribuire a
costui immaginari soggiorni in Spagna, in Germania, in Fiandra. . .
A m e pare che, mentre non possa esser messa in dubbio la pre
senza a Caffi di un quarto interlocutore del quale si tace il nome,
si debba ammettere, se non altro per la struttura stessa e l'or
dine del Discorso, che questo sia stato manipolato, e manipolato
dal Ramusio. Non si deve dimenticare la circostanza gi accen
nata : che cio in quel tomo si avviavano le nuove pratiche per
il passaggio del Caboto al servizio della Repubblica di Venezia,
e si pu supporre che si stimasse opportuno preparare - diremo
cosi - l'ambiente con una pubblicazione che orientasse sulle pos
sibilit di allacciar rapporti con il Catai, e sulle vie marittime che
a tal fine erano state tentate e potevano tentarsi o ritentarsi. Il
Ramusio, potrebbe, dopo il convegno di Caffi, avere a tale uopo
rielaborato quanto aveva gi scritto e inviato al Fracastoro poco
tempo prima ; e in tal caso appare anche ragionevole che egli non
volesse mettersi in vista, dal momento che aveva o stava per
avere la direzione dei nuovi negoziati col Caboto, dei quali po
trebbe pur supporsi che egli fosse stato anche ispiratore o
iniziatore.
Comunque anche questi negoziati andarono a vuoto ; non
molto tempo dopo il Ramusio venne a morte, a Padova il IO
luglio I SS7, contemporaneamente o pochi mesi prima di Seba
stiano Caboto. Quest'ultimo non ebbe pi, per quanto si sappia,
rapporti con Venezia.

52

R.

ALMAGI

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO
CABOTO ECC.

N O T E
(I) Cfr. DE HINOJ OSA R., Los despachos de la Diplomacia pontificia e!'

Espana, tomo I, Madrid, 1 896, pp. 45-47. Gli atti dlle nunzi3;tue pont
ficte in Spagna conservati nell'Archivio Segreto Vaticano commctano pt
tardi; pertanto non ho potuto trovare in quell'Archivio documenti sull'opera del Bottrigari.
.
(2) HAKLUYT, The primipal navigations gi. cit., ediz. c1t., vol. V,
pp. 85-87.
(3) Consta tuttavia che il Bottrigari fu amico del Bembo. .
(4) Cfr. MAGNAGHI A., Sebastiano Caboto nelle fonti ,.amusJane : in
Atti dell'XI Congr. geogr. ital. , Napoli, 1930, vol. II, pp. 355-80.
(5) La Societ avrebbe dovuto avere la durata di sei anni, dal 1 gen
naio 1 538 alla fine del 1543. L'Oviedo si riserva di indicare un uo
membro della Societ. ; ciascuno dei quattro avrebbe d<;>Vut contnbutre
_
_ per quat
per 4oo ducati d'oro; profitti e perdite sareber? andat1 dtv1s1
tro. L'Oviedo il notissimo autore della Huto,.a gene,.al )' natu,.al ife ls
Indias della quale un sommario fu pubblicat? dal Ramus10 3: Venezta 1
nel 1534 e poi inserito nel III volume ramustano nella traduz10ne esegutta
proprio dal Navageo (m<?rto nel I ?29)_. dell3; quale il Senato Veneto
aveva consentito agli ered1 la pubblicaz10ne gi. con decreto. del 1 9 _feb
braio 1530 . Ho trovato copia di questo atto, rogato dal notato venezano
Pietro de' Bartoli in un Codice ambrosiano (S. 99 Sup.) del fondo pmel
liano. Ricerche fatte a Venezia per rintracciare l'originale di questo Atto,
furono finora infruttuose. Vedi la nota 7 dell'App. V.
(6) Vedi MAGNAGHI A., ScnUo cit., loc. cit.
(7) Si noti che il Ramusio era -segretario de_l Consiglio de Die_ci sin
dall'epoca dt)lle prime trattative col Caboto (egli teneva quell uffic10 dal
15 15) ma in questa prima fase il suo nome non compare.
8) n testo occupa le pag. 398-4o3v. . nella edizione del 1550. In sue
cessive edizioni postume anonimo stud10so. detto mantova.no,
questa aggiunta il Ramusto non responsablle. Cfr. per le vane ediz10m.
PARKS G. B., The contents and sou,.ces of Ramusio's Navigations. New
York, 1955, pag. 2 0.
.
. .
(9) Vedi quanto si detto sopra pagg. 27-28 e gh scntti sul Centurione e il suo progetto menzinati nta 33 l? ag: 36. Il progetto del Centurione era dunque noto negh ambtentl veneztam. .
.
(10) Cfr. FIORINI M., Qualche cenno sojwa G,.olao Facastot"o ; m
u Riv. Geogr. Ital. , 1900, pp. 433-49 e MAGNAGHI, Scntto cd., pa g. 72.
_
Il Parks (vedi nota 8) sembra aderire alla tesi estrema del agnagh1 potch
scrive senz'altro : The speaker thus appears to be mythical .

53

APPENDICE IV

SULL'OPERA

CARTOGRAFICA D I

SEBASTIANO CABOTO

Sebastiano. aboto fu senza dbio anche un cartog


rafo, e su
9 uesta. ua C;th_v1t rtografica s1 e anzi molto discusso ; n qui
e poss1blle d1 nesammare ex novo tutte le questioni
controverse.
Sembra uttavia u_tile ffi:stin ere t e periodi, in
parte tuttavia

fra loro mterferenh ma a1 quah comspondono forse


lavori carto
gafi diversi, e . cio : . a) il periodo della navigazion
e
e dei viaggi
di scope:ta ; b 11 penodo di_ prevalene permanenza
in Spagna con
_
le manswm d1 consulnte per cose d1 mare e poi
di piloto may6r
_
(1512- 1547) ; c) l'ultimo penod
o della sua vita trascorso in
Inghilterra.
. Gi dalla prima spedizione del 1497 Giovanni Caboto aveva
npoato una carta dei lembi di terra scoperti, che
Raimondo da
Soncmo nel suo dispaccio al Duca di Milano del 18
dicembre 1497
e Pedro de Ayala nella sua lettera del 25 luglio 1498
ai sovrani
spagnoli affermano di aver veduto personalmente.
Ma la carta era
opera di Giovanni Caboto, non di Sebastiano come
sembra credere
il Bagr6_w, sia erch quest'ultir10 era allora 'ancor
giovanissimo _
al mass1mo diciassettenne - s1a perch il Soncin
o non esita ad
attribuirla a Giovanni (1).
. Una carta di Sebstiano Caboto ci viene segnalata
come ese
gma nel 1512 . ma s1 . trat !ava i un carta della
Guascogna e

_
Gmnna allestit . per uc.anco d1 Ennco VIII d'Ingh
ilterra, per
servrre alla spedizwne m1htare contro la Francia effettu
ata in quel
l'anno, d'accordo col sovrano di Spagna Ferdinando.
Sebastiano
Caboto partecip a questa spedizione, ma non
sappiamo esat
tamente con quale veste. La carta perduta
(2) .
. A quest' epoca Sebastiano aveva gi guidato
un'altra spedi
ZiOne alle c?te dell'America Setten trionale (15o8o9). e durante
questa spedtzwne, come pure nella successiva sulle
coste dell'Ame
rica Meridonale e . nel bacino del Plata, esegui
certamente rilievi
cartografici, ma d1 questi nulla ci rimasto cosicc
h in defini
ti_va! del primo dei su mentovati periodi, non '
possiamo' dir niente
di SlCUrO.
Nel secondo podo, ebastiano Caboto, come piloto may6r
e preposto alla reVlswne d1 tutte le carte marin
e come esperto
pi volte consultato in questioni controvers e,
dovtte collaborare

54

l
;

R. ALMAGI

alla elaborazione ed alla esecuzione di carte : lo sappiamo con


sicurezza per quanto riguarda la parte cartografica della A_rte de
Navegar di Pedro de Medina pubblicata nel 1545 a Valladohd {3) .
Ma siamo informati anche di carte delle quali Caboto stesso fu
autore,
In una lettera del 24 giugno 1533 diretta da Siviglia a Juan
de Sarnano, l'unica autografa del Caboto a noi per:re!lua, egli
accenna ad una carta, da lui appena terminata a S1v1gha, .che,
insieme ad altre due, intendeva presentare al sovrano, per dimo
strare che l'Oceano poteva esser navigato in ogni direzion . {4)
Un'altra carta, eseguita dal Caboto su pergamena e mm1ata
a colori, si trovava nella Biblioteca di Juan de Ovando, che fu
per alcuni anni Presidente del Consiglio delle Indie ; essa fu ven
duta alla morte dell'Ovando nel 1 575 e si ignora dove sia andata
a finire (5).
Nel r6o6 Andrea de Cespedes, cosmografo del Re di Spagna,
segnalava nella sua opera Regimiento de navegaci6n una carta di
Caboto presentata dall'autore al sovrano di Castiglia {6).
Anche il gentiluomo anonimo, che, . come si veduto nella
precedente nota (Append. III), era presente col Ramusio lle con
versazioni tenute nella villa del Fracastoro a Caffi assensce che
il Caboto gli aveva mostrato a Siviglia cc un mappamondo grande
colle navigationi si di Portoghesi come di Castigliani . Ma che
di questo mappamondo fosse autore il Caboto stesso, veramente
non detto. Che tutte queste carte, oggi perdute, fossero sosta
zialmente resultati di un unico lavoro, come sembra credete 1l
Bagr6w {7) , non sappiamo affatto.
.
Negli ultimi anni della sua permanenza m Spagna, il Caboto
ebbe come collaboratore nella sua attivit cartografica Diego
Gutierrez ; e di questo periodo l'unico lavoro cartografico de
Caboto pervenuto sino a noi : un mappamondo in quattro fogh
misuranti nell'insieme cm 1250 X 2r8o, inciso in rame senza nome
dell'incisore n luogo di stampa, fiancheggiato lungo i margini
destro e sinistro da didascalie e cosparso di leggende anche nel
l'interno : una di queste indica come autore o ispiratore Sebastiano Caboto e precisa la data di pubblicazior;te, I5;44
.
Di questo celebre mappamondo, conoscmto m un umco
esemplare conservato oggi nella Biblioteca Nazionale di Parigi e
che tante discussioni ha sollevato fra gli studiosi moderni, parle
remo tra breve. Ma ci sembra opportuno di accennare prima ai
lavori cartografici del Caboto nell'ultimo periodo della sua vita
che egli trascorse in Inghilterra.
Quivi apparve anzitutto, nel 1549, una nuova edizione del
mappamondo test ricordato, incisa da Clemente Adams : ess
menzionata dall'Hakluyt che ne estrasse una leggenda relativa
alle scoperte fatte nel viaggio del 1497 Sempre secondo l'Hakluyt
il mappamondo poteva vedersi nella galleria privata di S. Maest
a Westminster e in molte altre antiche case di mercanti >> (8).
.

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

55

L' Adams era un giovane studente di Cambridge ed era un carto


grafo di professione, e forse non si limit ad eseguire una nuova
incisione del mappamondo, come pare risulti dalla frase usata
dall'Hakluyt cc cut by Clement Adams (9).
Questa edizione del mappamondo, o eventualmente anche
quella originale, fu vista da Abramo Ortelio, che nel Catalogus
auctorum premesso al suo Theatrum Orbis Terrarum >> sino dalla
prima edizione del 1 570, scrive : cc Sebastianus Cabotus Venetus
Universalem Tabulam quam impressam aeneis formis vidimus, sed
sine nomine loci et imwessoris (10). La data 1549 non indicata
n dall'Hakluyt n dall Ortelio, ma dal Purchas, che menziona una
cc Cabot's
Map by Clement Adam 1549 {rr) e da Nathan Chy
traeus {Kochhafe) che la vide nel 1569 ad Oxford e ci fornisce
il testo latino di 19 didascalie, delle quali r8 sono identiche a
quelle della edizione originale del 1 544 {r2).
Riccardo Wille,s, ben informato studioso di cose geografiche,
che aveva frequentato l' Universit di Perugia fino al 1572, e
conosceva bene la produzione cartografica italiana {probabilmente
possedeva una raccolta di carte a stampa italiane del tipo di
quelle note col nome di Atlanti Lafreri) in un discorso o relazione
del 1577 eseguita per desiderio della contessa Anna Dudley, men
ziona, anzi discute una carta di Sebastiano Caboto in possesso
allora dal Duca di Bedford a Cheinies e ne trae argomento in
favore di una progettata (seconda) spedizione del navigatore
Frobisher alla ricerca del Passaggio del Nordovest per raggiungere
il Catai ; della quale spedizione la contessa era la principale fau
trice. Il discorso del Willes contiene anzi elementi desunti dalle
didascalie del mappamondo cabotiano {13). La carta del Caboto
consultata dal Willes sembra anzi costituire una prova del tenta
tivo che il navigatore veneziano aveva gi fatto di trovare il Pas
saggio nel 15o8-o9.
Infine l'Hakluyt nel 1582 menziona genericamente carte e
relazioni del Caboto che, venute nelle mani di Guglielmo Wor
thington amico del navigatore veneziano e suo associato negli
ultimi anni, stavano per essere pubblicate ; ma la pubblicazione
non avvenne mai {r4) .
Ma carte del Caboto furono conosciute anche in Italia. Livio
Sanuto ebbe, per l'intermediario di Bartolomeo Compagni e Guido
Gianneti di Fano, allora residenti in Inghilterra, cc una carta da
navigare diligentissima fatta a mano e tutta ritratta a punto da
una propria del detto Caboto ; il Sanudo la menziona a propo
sito di questioni di cosmografia e di nautica delle quali, come
vedremo nella nota seguente, i due personaggi sopra menzionati
avevano discusso col Caboto medesimo (15) .
Col Sanuto fu in rapporti Ettore Ausonio, medico e fisico che
risiedette per molti anni a Venezia ed ebbe notizia di quanto il
Compagni aveva scritto al Sanuto stesso circa uno strumento
costruito dal Caboto ; e tra le molte scritture che dell'Ausonio si

R. ALMAGI

una serie di appnti


conservano alla Biblioteca Ambrosiana, vi
e, nella redazwe
lment
testua
iata
ricop

autografi in uno dei quali


o ; l'Ausomo
Cabot
del
latina la didascalia N I7 del mappamondo
{I6).
lo ebbe dunque nelle sue mani
elencata non
Della produzione cartografica del Caboto test
do posseduto
amon
mapp
del
a
resta a noi che l'esemplare a stamp
perci stesso
e
unico
io
cimel
i,
Parig
di
le
dalla Biblioteca Naziona
e.
ional
eccez
a
di importanz
coloato
Questo mappamondo, inciso in rame e riccamente
detto,

si
come
a,
misur
e
. c1rca
insiem
Wliti
che nei quattro fogli
d1men
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s
sue
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per
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m1a opera Glt
sioni, fu riprodotto integralmente a corredo <I:ell
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5 tnto J?er le
Apiano a contorno ovale e graduato d1 5 n
n
raz1
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la
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ma
de1. grad1 delle
udini,
longit
latitudini che per le
zone : . << Sub
md1ca
longitudini manca. Lungo l'Equatore reca l
qumqua
stad1a
et
contm
d.
latitu
equinoctiali gradi (sic) longitud.
pass
le
inizia
P?Co
iano
merid
Il
.
Yz
62
ria
millia
ginta que faciunt
mdica
una
;
s)
(Flore
ad ovest della pi occidentale delle Azzorre
lungo
che
bra
Se
e.
ggibil
l
.mal

?l

zione lungo questo meridiano


a
Spagn
tra
e
caziOn
demar
d1
hnea
la
corra
Ovest
il meridiano so
n
oste
ati
s
due
dei
p,
.
e Portogallo, come appare dalle bandiere.
e all mcroc10
faccia l'una all'altra. Una grande rosa d1 32 venti
line.e . di
dell'Equatore col meridiano iniziale e da essa ,irraggio
w
mend
tico
Atlan
Nell
direzione che attraversano tutta la carta.
ni,
titui
l
le
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ciascW
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IOO
nale vi sono due scale di
.
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e
msent
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il
;
Entro
udini.
longit
una per le
pm
delle
una.
;
latmo
m
o
scalie di varia lWlghezza in spagnuolo
lmgue.
lunghe nel Pacifico meridionale in entrambe queste
ovale del
no
conto
il
tra
:
liberi
gono
riman
che
spazi
Negli
o .:
trovan
s1
go.lare
retan
Mappamondo e la sua inquadratura
:
scntta
la
con
ale
1mpen
a
stemm
lo
a) in alto a destra
ndo
murie
quales
las
de
o
servici
en
mundo
el
en
solo
del
Solas
viven leales
b) in alto a sinistra la figura dell'Annunciazione con una
didascalia di contenuto religioso.
c) in basso a destra una .tav?la . Aithmtica supputti.o
seu divisio parallelorum Gradus mchnatioms Poh seu latitudm1s
terrae .
d) in basso a sinistra una tavola dei .climi : Tbula climaturo arithmeticalis secundum gradus et mmutos latitud. quoad
principia, media et finis eorundem . So_tto vi una leggenda di
chiarativa in spagnuolo e in latino.
Nel corpo del Mappamondo non appaiono n il nome dell'au
tore, n quello dell'incisiore, n la data e il luogo di stampa.

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC,

57

Ma, come gi si accennato, ai due lati del Mappamendo vi


soo ue strise che, contengono, on incise, ma stampate a carat
ten tipogrfic1, altre numerose didascalie, e precisamente, a sini
stra! col titolo TABULA PRIMA del Almirante, dieci di tali dida
scalie nume:ate da I a Io con testo in latino ed in spagnuolo ; a
destra col titolo TABULA SECUNDA, altre I2 didascalie (numerate
da II a 22) delle quali le prime I7 con testo latino e spagnuolo ;
le altre (I8-2.2 ) brevissime, sono solo in spagnolo (I7) .
.ora, la didascalia N I7, l'tima delle bilingui, che ha per titolo
. quo Auctor hums Charlae reddit certas rationes
Epilogus m
variationis acus buxulae nauticae ad Stellam Polarem si inizia
con queste parole : Sebastianus Cabotus, Dux et archigubernius
S. C: C. d<;>mini Cr?li Imperatoris huius nominis quinti, et
Regts Hispaniae dommi nostri, summam mihi manum imposuit,
et ad formam hanc protrahens plana figura me delineavit anno
ab orbe . redempto nativitate domini nostri Iesu Christi I544,
.
qm me mxta graduum longitudinem et latitudinem ventorum
stum cum d<><:te tum fideliter navigatoriae Chartae instar descrip
Slt, G.eographi Ptolemaei auctoritatem peritiorumque omnium
neoencorum loca clausa nobis aperientium tam Hispanorum quam
Lustan?111:m . fidem equus, necon ex usu ac industria longe
namgalOIs mtegemm1 IoanIs Ca.boti natione Veneti atque
Sebastiam astrorum pentia namgandica arte omnium doctis
simi .c.uius filii auctoris mei, qui aliquotam orbis partem diu no
straIbus clausam aperuer:unt ; quapropter me fida doctissimaque
magtstra ceu Hydrograph1ca charta uteris .. .
Il testo spagnolo (nel quale Sebastiano Caboto indicato come
.
ptloto may6r equivalente ad archigubernius) alquanto pi breve :
esso dice senz'altro che Caboto fece questa carta de marear, ma
accenna ugualmente alla utilizzazione di Tolomeo e di fonti car
tografiche moderne spagnole e portoghesi ecc.
In un'altra didascalia, l'ottava, Giovanni e Sebastiano Caboto
sono ance menzonati, oe .gi si veduto, quali scopritori della
terra pnmum viSa ed e md1cata la data della scoperta 24 giugno
I594 La precedente didascalia (7a), riguarda il Rio de la Plata
e fa menzione del primo scopritore Juan Diaz de Solis (Ig) e pi
lungamente della successiva esplorazione di Sebastiano Caboto .
Il Mappamondo ha suscitato lunghe e complesse discussioni
e controversie, essendosi da autorevolissimi studiosi moderni in
prima linea da H . Harrisse, messa in dubbio la sua autentiit.
Parve che la delineazione di talWle parti del Nuovo Mondo (il
lembo nordest del Nordamerica l'estremit meridionale dell'Ame
rica del Sud ecc.) e molte indiazioni delle didascalie non potes
sero risalire al Caboto perch in disaccordo con quelle che dove
vano essere le su cm;oscenze ed i suoi conetti geografici ; si
osserv eh alcW11 dati, che Caboto, come ploto may6r doveva
conocere, m realt non figuravano ; si segnalarono analogie evi
denti con carte precedenti, come il mappamondo del Descelier
.

ss

R.

ALMAGI

COMME MORAZ IONE DI SEBAS TIANO


CABOTO ECC.

(1536-40) e la carta di Nicola Desliens (1541) , proprio per la region


del S. Lorenzo per la quale Caboto doveva possedere elementi
originali (2o) . Anche l. lll:ancanza, in seno . al mappamondo,. dl
nome dell' autore, dell mctsore, del luogo di stampa parve stgmficativa.
.
Ma sull'argomento gettano olt3; luc 1 d?cumenti pubblicati da J . Toribio Medina (21), e m pnma .hnea il contratto fatto
a Siviglia in data I I marzo 1541 ra Seastiano aboto d,a un lato,
e Lazzaro di Norimberga e Gabnele Mtzel {o Wtzel) dall altro, per
la stampa di un mappamo_ndo in . Germania. In qusto cotratto,
che molto particolareggtato, . vtene fl:'sat.o , ra l altro.' . il . cm
penso assegnato al Caboto dat due edtton, vtene. stabthto l tm
pegno da parte del Caboto i mettere al corren il .n::appa<;mdo
in caso di nuove scoperte e d1 non cedere a altn 1 dir:tto. d1 pro
durlo per le stampe senza il consenso degli attual1 dtton. l pre
vede anche - fatto assai notevole - che potesse ntervmre, a
parte dell'Imperatore, un divieto di vendita e s1 convtene c1
che avrebbe dovuto farsi in tale evenienza. .
.
Da una successiva scrittura del Caboto m data 25 febbra1o
1548 siamo poi esplicitamente informati che a . quella data il map
pamondo era stato gi stpato, ma che egli non .avev ancora
ricevuto il compenso che gh , spettav3: da azzaro d1 Nonmberga.
Questi, designato anche con l appeahv d1 Lazaro Aleman, appar:
teneva alla famiglia Cromberger d1 Nonmerga .e.d. era yrnte. d1
Jacopo e Giovanni Cromberger stampaton stabthti a Stvtglia smo
dai primi anni del secolo XVI {22) . Il mappondo oggtto del
contratto dunque il nostro ed . .moto .prob3;blle che esso sta stat
stampato a Norimberga. Il pnvtlegw 1mpenale non fu ottenuto ,
il che fu forse la causa o il pretesto per il macato pagamento
del compenso al Caboto, e di forse anche mohvo ad omettere
nel mappamondo il nome del Caboto. .
. stampate tipo
Di lui non sono per certame_nte e d1d3;scalie
graficamente, che furono messe m ctrcolazwne anche sparata
mente, in un piccolo libretto staml?ato.' pur senza nome. di autore
e di editore e senza luogo e data d editon , de.l quale s1 conserva
un esemplare nella Biblioteca Umversttana d1 onaco {23). La
attribuzione delle didascalie ad un certo Dr. GraJales. f1.tta do
Harrisse, si deve ad un equivoco, come lo stesso Tonb.w Media
ha dimostrato. A proposito della didascali N 7 reativa al Ri?
de la Plata si deve ricordare che uno degli armaton della spedi
zione di Caboto era stato proprio Lazzaro di . N orimbe.rga e che
alla spedizione avevano partecipato non poch tdesch1.
.
La materia delle didascalie senza dubb10 m parte attmta
ad informazioni fomite dal Caboto stesso oralmente o forse anche
da sue note scritte, ma in parte pur derivata . da Marco Polo
e anche da autori classici che probabilmente il Caboto non
avrebbe allegato.
.
.
Quanto al disegno del mappamondo, esso e, da nteners1 con tutta

59

probabilit opera del Caboto stesso . Tuttavia sarebbe in errore


chi
pensasse che esso sia uno padron real cio una carta ufficia
le
:
basta
fare u conronto con un autentico padron real, come il plani
siero di Tonno del 1523, . illustrato dal Magnaghi {24).
Caboto,
trae_ndo ceramente molh elementi. d3; una o pi carteIl ufficia
ha mteso d1 comporre una carta per il pubblico degli studio li,
si e
di quanti erano interessati ad una figura del mond
do le
p recenti conoscenze ; ma con ogni probabilit sio secon
up
d1 non dare al pubblico elementi di carattere riservatopreocc
e
anche
di non divulgare dati nuovi derivanti dalle propr
azioni.
Cosi possono spiegarsi le manchevolezze riguardantiielaesplor
region
Plata della quale egli certamente sapeva di pi di quanto e del
appaia nella figurazione del mappamondo. E cosi pu spieganon
rsi
anche la rappresentazione dell'America del Nord, nella quale
appaiono alcuni risultati dei viaggi di G. Cartier di cui Cabot
o
era certo al corrnte, ma non appare la traccia di un
passag
gio
Nordovest, che tl Caboto presumeva, come si visto, di averea
scoperto nella sua navigazione del 1509 .
Del tutto estranee agli interessi di un padron real sono poi tutti
gli elementi che si riferiscono alle regioni interne dei Contin
enti : la
rete irogrfica dell' sia, dell'Africa e. dll'America, la orogra
fia
e altn da1, pr lo .pm altrettanto cop10s1 quanto inesatti o addi
ntura arb1tran ; per on J?arlare poi delle figurazioni di anima
p1ante, personaggi, abitanti, e delle relative leggende conten li,
enti
motivi tradizionali addirittura fantastici (cinocefali
ecc
).
.
. . Vi sono alcuni indizi che peettono di congetturare che la
del mappamondo pubblicata nel 1549 in Inghilterra,
dwne
mc1sa dall' Adams, no.n fosse identica a quella origin
ale del 1544.
Il Chytraeus che la v1de ad Oxford, non ce ne ha dato
una descri
zione, ma ha copiato diligentemente il testo delle didasc
mar
gina!. Esattamnte le prime 17 didascalie riproducono alie
alla
tera 11 testo latmo del 1544, soltanto che nella didascalia No let
17
la data 1544 sostituita con 1549. Le brevi didascalie 19-22 che
n.ell'originale del 1544 sono solo nel testo spagnuolo, non 'sono
nprodotte dal Chytraeus. Questi ci d invece col
18 la dida
scalia sul Ciapangu, che nell'originale del 1544 nonNo

nelle
mginali, .ma sul! 'Oceano Pacifico sotto la grande figura delstrisce
de1 Tartan e che e redatta soltanto in spagnolo. Col numero 19Can
Chytraeus ci d poi una didascalia De M ari Scythico, che corriil
sponde al N 18 dell'edizione 1544 (quivi solo
spagnolo) ma
. alquanto pi diffusa. Eccone il testo : Pliniuin
s
67
cap., 2 lib.
h1s .fere vebis. scribit : a adibus col nisque Hispa
niae et

Gall1arum c1rcmtus totus navtgabatur occ1dens tempore Augus


ti
Imperatoris. Septentrionalis vero Oceanus maiori
parte navi
gatus est auspiciis eiusdem Divi Augusti, Germaniciex
classe circum
vecta ad Cimbrorum promontorium ed inde immenso
mari pros
ecto . aut fama cognito, ad Scythiam plagam et humor
e nimis
ngentia propter quod minime verisimile est illic maria defice
re

6o

R.

ALMAGI

ubi vis humoris superet. Iuxta ':ero ab .ortu sub Indico J?ari sub
eodem sidere pars tota vergens m Caspnm mare pef!laVIgata. est
Macedonum armis, Seleuco atque Antwco regnantibus, qw et
Seleucida et Antiochida ab ipsorum nominibus appellare volue:e.
Circa Caspium q_uoque Oceani littora explorata parvoque brevms
quam totus bine aut illinc Septentrio eremigatur. Praeterea Corn
lius Nepos tradit de Septentrionali circuitu : Quinto Metello Cele ,
.
Caii Afranii in consulatu collegae sed turo Galltae
proconsuhs,

Indos a rege Sueuorum dono datos qui ex India commercii causa


navigantes tempestatibus fuissent in Germani abreptis (2)
Questo discors?, seb?ene non .in .tuto cht.aramente mtelh
gibile (anche per gli erron grammaticali de1 quah. .cosparso, non
certo imputabili al Chytraeus) , smb.a voler s.tific;are che la
.
.
esperienza dei naviganti e le notizie
pm attendibili
mdtcavano che
l'Oceano poteva essere navigato in tutto il suo circuito intorno ai
continenti. Ci non appare invece nel mappamondo del IS44,
nel quale in particolare il passaggio del Nordovest non . rappre
sentato perch il disegno interrotto poco a nord del Circolo Po
lare sulle coste del Labrador.
Apparirebbe dunque probabile che la. edizione ,del I 49 for
nisse, almeno per le estreme coste settentnonal1. dall Amenca,. una
rappresentazione pi corretta indicante un aperto. J?assaggto
Nordovest, e ci avvalorato dal fatto che, come s1 e veduto, il
mappamondo cabotiano fu tenuto presente qu.e documeto auto
revole, allorch si preparava la seconda spedizione Frobtsher alla
ricerca di quel Passaggio (ISJJ) .
.
La Biblioteca Nazionale di Vienna conserva (nel vecchiO fondo
imperiale) un planisfero dipinto a mano su I?ergamea, che pre
senta grandissime analogie col mapp:;tmondo d1 e?asha.I_lo Caboto.
Esso reca, in una targa rettangolare basso a s1mstra! Il seguente
titolo : Esta carta generai en plano htzo l Sancho Guherez cosmo
graphus 1 de su S.C.C. Mag. del imperador l Rei nuestro seor
quinto desto nomine l en la qual esta todo lo basta oy descub1 l
erto. Imitando al tolomeo curo parte y l alos modernos cosmogra
phos y de 1 scubridores . En Sevilla en el afio del seJfior. de I SSI 1.
La riproduzione che si possiede finora di questo cimelio (26) non
consente una sicura lettura di tutti i nomi, onde per ora impos
sibile una integrale comparazione col mappamondo cabotiano.
L'origine delle longitudini la medesima, ma il mappamodo
in proiezione piana come e cart,e nautich, h due rsom cen
trali uno nell'Oceano Pactfico, l altro nell Indiano, e mtorno a
ciasuno di essi, in cerchio, rose minori dalle quali irraggiano linee
di direzione attraverso tutta la carta, esattamente come nelle
carte nautiche. Ma la delineazione dei contorni delle terre in
sostanza la medesima che in Caboto, e analoga la estensione del
disegno a nord ed a sud ; del tutto analoghe anche le figurazioni (rete
idrografica, orografia, rappresentazioni umane, leggende, elementi
decorativi) che in gran copia riempiono tutto l'interno dei continenti.

COMMEMORAZIONE DI SEBAS TIANO


CABOTO ECC.

6I

Lungo il margi ne. dstro vi sono nove didascalie in spagn


.
olo
ce sono cope testuali d1 quelle del mappamondo di Cabot
o (cor
nspondono ru Nri I , 2, J, 9, Io, I2, IJ, IS e I6) ; in
spazi vuoti
dell'Oceano Pcifico . sono poi t ascritte le didascalie No

3, 4, s e
6, a nord dell Amenca settentnonale la didascalia 8, nell'O
ceano
Indiano, verso il margine meridionale, la didascalia
che in Caboto
si trova, senza numero, a sud dell'Africa.
. Di Scho Gutierrez non si sa quasi nulla. Egli
era figlio di
Dtego. Guherrez che fu collaboratore del Caboto per i
lavori carto
grafici della Casa de Contrataci6n. Il planisfero non solo
posteriore
a que.llo del aboto, ma. fu ese.guito u ndo quest' ultimo
era pas
q

s:;tto m Ingulterr lasciando il serv1z10 presso la


Casa. Si ag
gmnga he 1l pntsfero del Gutierr z ontiene aggiunte
ed aggior

namenti postenon. alla data ISSI mdtca
ta nel cartiglio.
Le didasie furo,no copiate senza controllo, compresa
quella
.
nella quale s1 mdtca
l anno I494 come data della prima scoperta :
terra prima vista >> di
Giovanni Caboto non pu pertanto la
carta del Gutierrez essere addotta come onferma che
quella la
data esatta, come ha creduto di poter fare il True (27).
Si pu concludere anzitutto che la fama di Sebastiano
come cartografo non affatto usurpata ; che anzi questa Caboto
attivit
dovette essere una delle pi importanti per tutto
il periodo nel
quale egli fu piloto may6r : che peraltro nessuna carta
ufficiale
sua a. noi prvenuta ; che il famoso mappamon
do a stampa
sopravVIssuto, m un solo esemplare, certamente
opera sua o
comunque emanante da lui, ma non affatto una
carta uffi
ce, un Padron real, e non ne ha perci n i caratt
eri n i requi
siti . n padro ": real era a carta . riservata, questo
appamondo
destmato a C:Ircolare fra Il pub?hco. Ed, a quanto
e
lecito presu
mer, esso ctrcol?, sopratt tto m Inghilterra dove
ebbe ristampe
modt.ficate e . aggiOrnate. St pu aggiungere che assai
probabile
ce m . Inghter:a Caboto delineasse anche carte
specia
li a ser
.
VIZIO dt aVIgawm. o progetti di spedizioni ecc. In
connessione
con .questi lavon Ca?oto affront anche problemi teoric
i, dei quali
facciamo cenno nell Appendice seguente.
.

R. ALMAGI

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOT O ECC.

(18) .n BAZLEY, op . cit., pp. 222-43 ha riprodotto tutte


le didascalie
traduztone mglese segnalando le lievi differenze fra il
testo latino e lo
spagnolo. Cfr. anche : WrNSHIP, Op. cit., pag. 18-26 con notevo
li annotazioni
critiche e richiami bibliografici.
(19) Amerig? Vespucci che fu il vero scopritore del
Plata, avendo
precorso Juan Dtaz de Sohs, non menzionato.
(20) Cfr. BEAZLEY, Op .. cit., pp. 2 1 7-28 e WINSHIP, Op.
St. sono segnalte an:he le dtscodanze, nella rappresentazio cit., loc. cit.
ne della regione
del laa. fra _11 plamsfero cabottano e la Nova verior
et integra totius orbis
dscrzptzo . . . . dt Alonzo de Sancta Cruz (pergamena nella
Biblioteca Reale
dt Stoccolm) che reca l data 1542. Come si gi detto,
Alonso de Sancta
.
Cruz partectp alla spedtziO
ne di Caboto.
(21) Cfr. TORIBIO MEDINA ] Op. ci secialmente vol.
r. pp. 554-65.
(22) Iacopo Cromberger stamp a Stvtgha nel 1 5 1 1 le
opere di Pietro
_
Martire
d'Anghiera, tra le quali la prima delle Decades de
Orbe novo.
(23) Cf. RU<;iE W., A elteres kartogr. Materia/ in deutsch
en Bibliotheken ;
..
Funftes
Bencht ; m Nachr. der K. Gesellsch der Wissensch. ,
Gottingen,
1916, P:{> 1 2 3-24, n 1 2 1 .
(24)
GNAGHI ALBERTO, Il planisfero del I523 della Biblioteca del
.
_
Re m T_onno. [-a przm
cart del mondo costruita dopo il viaggio di Magel
lano mca copza onosczuta dz carta generale ad uso dei
piloti dell'epoca delle
grandz scoperte. Ftrenze, O. Lange, 1929.
(2
)
CHYTRAEUS, Op. cit., pag. 795 Il passo
?
di Plinio qui indicato
.

m Hzst. Nat. L. 6. II ediz. Mayhofi. Lipsia 1900 I


pp. 190-92.
(26) WAGNER H. R., A Mc:P of San:cho Gutier ez of I55 r ; in Imago

Mundt , VI_II. 1 95 1 , PJ.? 47-49. Pi noto tl padre, Dtego


Gutierrez del quale
pu veders la carta nprodotta in MARCEL S. , Reprod
uction de cartes et de
globes relatzfs la decouverte de l'Amerique etc. Paris,
1 894.
(27) TRUE O. D., Scritto cit., loc. cit.
.

N O T E

(1) Cfr. BAGR6w L., A . Orlelii Catalogus crtographorum. I Til. Gotha,


.
scnve : . Mes
1928, pag. 5 1. Ma il Soncino, che neppur nomma Sebastiano,
ser Zoanno ha la descriptione del mondo in una cart.a ed anche m una
sphera solida che lui ha. fatto e demostra dove capttato ... .
(2 BAGR6W, Op. cd ., pag. 52-53.
(3 BAGR6w, Op. cit., loc. cit.
(4 Il testo delfa lettera, .che d logo a mlti dubbi pu.bblicato in
Relaciones geographicas de lndzas, Madnd, 1885 ; m traduziOne mglese pu
.
Cabot, Londra, 1 898,
vedersi in BEAZLEY C. R., fohn and Sebastzan

pp. 208-Io. Cfr. anche WINSHIP, op . cit., pp. 1 2-IJ.


(5) BEAZLEY, Op. cit., pp. 2 1 0-1 1 e WINSHIP, op . cit., p. 16, N 44
(6) Cfr. WINSHIP, op. cit., pag. 29, N 6J.
(7) BAGR6W, op. cit., loc. cit.
(8) HAKLUYT, Op. cit., ediz. cit. vol. V, pag. 85.
(9) Cfr. TAYLOR E. G. R., Tudor Geography (I485-I583). Londra
Methuen, 1930, pp. 1 7-18.
(10) . BAGR6w, Op. cit., pag. 53
(II) PuRCHAS, His pilgrimes in five books, ediz. di Londra 1625 tomo V,
p. 1 8 1 2 . Cfr. WINSHIP op. cit. p. B I , N. I BB.
(12) CHYTRAEUS N., Variorum in Europa itinerum deliciae. Herbomi,
1584. Vedi quanto detto pi avanti.
.
(13) Il discorso del Willes pubblicato in HAKLUYT, Op. czt., vol. V,
pp. 120 e segg. Vedi per tutto ci TAYLOR, op. cit., pp. 3-to.
(14) L'Hakluyt scrive testualmei_Jte : hortly, God wlllu:g. shall co.me
out in print all bis own maps and dtscovetes drawn and .tten by m
self, which are in the custody of the worshtpful Master Wtlham Worthmg
ton, one of ber Majesty's pensioners, who, because so worthy monuments
should not be buried in perpetuai oblivion, is very willing to suffer them
to be overseen and published in as good order as may be, to .the encoura
gement and benefit of our countrymen . Cfr. BEAZLEY, Op. czt., pag. 200;
WINSHIP, Op. cit., pag. 1 8, N 57
Il Wortington negli ultimi ani della vita; del . Cboo ris:uoteva sps<?
gli stipendi per suo mandato, anzt nel 1 557. gh ultlmt sttpendt furono dtvtst
fra Caboto e lui.
( 15) SANUTO L Della prima parte della Geografia. . . Venezia, 1 588,
Lib. I, pag. 2 verso. Quest'opera del Sanuto fu pubblicata postuma e non
contiene, come noto, che la prima parte concernente l'Africa, della monu
mentale opera geografica da lui divisata. Qesta pria parte fu certo reatta
prima del 1 578. Il Sanuto mori a 57 anm, come ct fa conoscere l ,edttore,
ma non mi riuscito di accertare la data della morte.
(16) Cfr. Bibl. Ambros. Cod. R. 105 Sup., pp. 226 R.V. . Sulla iden
tit di Ettore Antonio non mi riuscito di appurare nulla. Dall'indirizo
di una lettera a lui diretta, senza data, si ricava che aveva casa a Venezta ;
ma probabilmente non era veneziano, perch il cognome Ausonio ivi del
tutto ignoto. Ricerche eseguite e fatte eseguire, con somma diligenza, dalla
dott. T. Gasparini-Leporace, cui rivolgo qui i pi vivi ringraziamenti, non
hanno dato alcun esito.
( 1 7) ALMAGI R., Gli Italiani primi esploratori dell'America, Roma,
1937. Tav. Allegato IV.
.

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.


R. ALMAGI

APPENDICE V
STI ANO CABOTO
NTIF ICA DI SEBA
SU LL' OPERA SCIE

.
o-scienanche come geografe:onoce
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Sebastiano c,
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a:!:U! :evpg:;::>e!:, J cl &r :

rea

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!t

65

mare. Le carte marine, se fornite di graduazione con paralleli e


meridiani rettilinei, secantisi ortogonalmente, inducevano in errori
gravissimi, perch non tenevano alcun conto della progressiva
riduzione della lunghezza del grado di latitudine, in conseguenza
della convergenza dei meridiani al Polo, onde le linee di dire
zione, o linee dei rombi, assumevano una curvatura a spirale. E
l'errore aveva avuto pi volte conseguenze disastrose per i navi
ganti ; esso era tanto pi grave quanto pi si procedeva verso
alte latitudini . Ed anche le variazioni del comportamento della
bussola da un luogo all'altro sembravano manifestarsi sempre pi
irregolari procedendo verso il Nord. Appnto in connessione con le
navigazioni ad alte latitudini boreali per la ricerca del Passaggio
del Nordovest, poi di quello del Nordest, Sebastiano Caboto dovette
occuparsi assiduamente di questi ardui problemi.
La linea senza declinazione passava, secondo il parere del
Caboto e di altri navigatori, a 35 leghe ad ovest dell'isola Flores
nelle Azzorre, come si legge nella didascalia 17 del planisfero
del 1544 ( At notandum igitur est quod linea meridionalis, quam
nautis acus lilium rectissime septentrionem ostendit, distat a
Florum insula triginta parasangas, quae quidem ultima Acci
pitrum insula est occidentem versus, iuxta peritissimorum omnium
navium gubernatorum consensum opinionemque nec non ex eorum
solerti experientia, quam diutina absiduaque navigatione suo iure
profitentur siquidem Athlanticum mare et lndicum in dies rem:
tiri assuescunt. Ad haec Sebastianus Cabotus, meus auctor, occl
dentalem Oceanum adnavigans ad aequor quoddam devenit et
plagam, ubi quarta parte Septentrionum iuxta Caeciam ventus,
acus navigatoriae lilium illi rectissime Arctum ostenderet ; qui
bus de causis et rationibus et tutissima navigandi experientia
apertissime constat defectus et variationes acus crebro fieri cum
Arcti observatione (3).
Di simili osservazioni sulle variazioni della declinazione ma
gnetica, il Caboto sembra che ne avesse raccolte, per esperienza
sua e di altri piloti e naviganti, in numero notevole. La variazione
dell' ago magnetico offriva, a sua volta, secondo il Caboto, un
primo metodo per determinare la longitudine in mare ; un altro
metodo permetteva di dedurre la longitudine dall' osservazione
della declinazione solare.
Del primo metodo Caboto avrebbe parlato al legato veneto
Gaspare Contarini nel famoso abboccamento del Natale 1522,
ma la relazione del Contarini al Consiglio dei Dieci non contiene
che una generica allusione a questo argomento, del quale, dic:
il Contarini, parler di persona il Caboto venendo a Venezia ( lm
ragionando cum me de molte cose de geographia fra le altre me
disse uno modo ch'el havia observato per la via del bossolo de
conosser la distatia fra due lochi da levante al ponente molto bello
n mai pi observato da altri, come da lui venendo Vostra Serenit
potr intender (4) .

66

. R. ALMAGI

Del secondo metodo discorre molto pi a . l_ungo Alozo de


Cruz nel suo Islario general, scritto almeno venhcmque anm do_Po.
ma la sua esposizione per vero assai oscura. Secondo. lo Hamsse
il procedimento popoto srebbe fondamentalmente Il sguente.
Conosciuta la lahtudme dt un punto, occorre determmare l!l
declinazione del Sole al suo passaggio al meridin.o del !uog? tl
valore della declinazione con riferimento al mendiano dt ogtne
si pu rilevare invece da tavole che danno 9uesto valor gt<?rno
per giorno. Dalla differenza fra i due v:alon della dchnaz10ne
solare si deduce il tempo trascorso fra 1 due I?a:'saggt del Sole
rispettivamene meridi',l:fl o di . origine e . mendtano del . lu?go,
ossia la longttudme, nell tpotest che nell mtervallo la var1az10ne
della declinazione sia proporzionale al tempo rascorso (5) Per
eseguire queste osservazioni, Caboto aveva costrutto uno strumento
di sua invenzione.
.
Notizie sulle attivit scientifiche del Caboto dee quali ?r!l
si fatto cenno, u1_1sen;> a Vneia, . non !lttraerso C.ontanm,
ma per l'intermediariO dt du ttaliant : Gudo tanneh dt ano
Bartolomeo Compagni fiorentmo, allora restdenh a Londra, 1 quali
ne informarono Livio Sanuto. Quest appunto allor3: vheggtava
di costruire uno strumento che serv1sse alla determmaztme della
longitudine, come gi da tempo se n ossede-yno I?er mtsurare la
latitudine. ' Ed egli scrive : Non p1cc10la uhht st apporterbbe
a queste scienze di Geografia..... se cosi ome I?er oper3: dt un
huomo solo in ogni luogo ed in ogni tempo st ha e s1 conosce tl grado
della larghezza (latitudine), ancor si hausse e conoscesse .qeD:o della
lunghezza (longitudine) , il quale tuttaVIa no per fact.sstm avve:
dimenti fosse descritto, ma poco lontano a 1 termmt di ven gradt
rappresentasse 8;gli studi?si la 9uasi .Propri3: figur n!lturale. vvenne
in tanto che, dtvenuto 10 amtco gt molh anm dt un .gntilhuomo
nominato Guido Gianneti da Fano huomo per erudttione e per
costumi honesti degno di esser prezzato et amato, non s_enza
maraviglia da lui prima intesi che l'ago della .bussol.a .da na?J-gar
fregato dalla calamita non dimostra sempre tl medtano dt col1
che l'usa, ma certo luogo lontano per alquanti grdi da esso men
diano ; il qual luogo, quantunque sepaat?, nondtmeno veg ad
esser dimostrato, per essa aguglia, ora msteme con esso mendiano,
ora poco et ora assai e pi o meno lont3:n da sso ; e che Seba
stiano Caboto venetiano piloto eccellenhsstmo tsttto . da espe
rienza e dalle osservazioni per lui fatte mentr egh naVIava alle
Indie, fu di tal secreto il riconoscitore, qual egh pes p01 - Ser
nissimo Re d'Inghilterra presso al quale (come pot da tn. mtest}
esso Gianneti all'bora honoratissimo si ritrovava ; et egh dtmostr
insieme quanta fusse quest3: disanza che non _appariva in ciascun
luogo la medesima . Segmta il Sanuto .soggr';lngndo che sull!l
questione si document leggendo alcum capttoh del Somman o
delle Historie di Gonzalo di Oviedo, e da queste. e da tr tet_
monianze si convinse della possibilit ed utilit dt costrutre il dtvt

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABO


TO ECC.

sato strumento, ma si persuase altresi che a tal


fine era necessario
conoscee la distanza del Polo Artico dal Polo
della calamita (Polo
magnetico) : Conoscendo non poter da me saper
la distanza del Polo
d!l quel luogo che v:olge a s la C lamita, il
che in questo prin

Cipalmente necessano ; e che non s1 potendo


dar di ci certa regola
se non per le osservazioni che si facessero
o fussero state fatte
per navigatione almeno della quarta parte del
mondo, ben sarebbe
il . cercae altronde di saperla ; ragionatone
io di questo col detto
_
Gtanneti fece egli che da un gentil'huomo
nominato Bartolomeo
Compagni, che in Inghilterra si trattenev
a, s'intese ci ch'egli
dal detto Caboto ne seppe : scrivendoci chiar
amente esso Com
pagni .che secondo il Caboto quel luogo che
volge il ferro della
c.alamtta s conosce sser in longitudine di
Tolomeo gradi cento

cmquantacmque e hscost? e lontano dal


Polo Artico per due
delli trentadue puh che Sl ve gono nella busso
la marinaresca (6).
.
&
_
. Sull persoaltt det d:ue mformaton non pu cader
dubbio.
.
Gmdo Gtannetti, o Gtanneti, nobile di Fano
, risiedette per lungo
tempo (eno dal :537) in I ghiltea dove
pare propendesse
per eres1e protestanti ; . trnato m lt ha, fu
arrestato una prima
<;
volta nel 1561 , ma po1 hberato per tstanza
della regina d'Inghil
terra. Nel 566, arrestato dt. nuovo a Padova,
fu per richiesta del
pontefice P10 V al dog Girolamo Priuli,
consegnato alla Curia
R<;>mana; ma nel 1569 s1 sottrasse alla pena
di morte con pub
bhca abmra, e fini, a quanto pare, i suoi
giorni a Fano.
Barolomeo Compani fi rentino, figlio di un

Neri e discen
dente dtret o dllo stonco Dmo, nacque a
Firenze nel 1503, ma
dal 1521 drmoro a Londra esercitandovi la
mercatura fino alla
m<?rte avvenuta nel. 1561 ; per i servigi resi
a Enrico VIII d'In
ghtlterra ottenne d1 poter aggiungere nella
sua
una rosa rossa >> (7). Ma non sono riuscito finor arma gentilizia
a a trovare notizie
speciche sulla ativit a Londra di questi due
personaggi ; ritengo
.
che ncerche part1colar1 potrebbero riuscir utili.
Comunque, le notizie giunte a Livio Sanuto dovr
ebbero essere
anteriori al rs6r, perch dopo quell'epoca
non pare che il Gian
neti dimorasse pi in Inghilterra.
gualhe altra indicazi?ne complementare su
quanto il Com
pagm scnsse al Sanuto, C1 e, fornita da Ettor
e Ausonio in una
nota che si legge fra i manoscritti di lui conse
rvati nella Biblio
teca Ambrosiana : (( Pr?tulit mihi s udioss
geographus d. Livius
.

Sanuto se receptsse literas a dommo Barto


lomeo Compagni qui
hoc tempore est in Anglia quibus ille signifi
cabat se vidisse instru
mentu -yaiationis acu navigatoriae quod

composuit solertissimus
et erudthsstmus Sebastianus Gabotus qui
variationem lilii pyxidis
yent_orum quo utuntur nautae (primus) observavit ; et exposuit ex
ilio ntrumnto deprehe cJ! v riationem maio
_
rem esse partim 38
1_1
!l
semtdtam_etn cunsdam dtVlSl. m
partes go. Etenim forma eius in
strumenti erat ctrculus ventorum existens in
circumferentia cuiu
sdam alterius circuii habentis semidiametrum
divisus in partes

68

R. ALMAGI

d lo strumento dl tutto
nonaginta . . . . . . Segue una descrizione
pm figure geometnche (8).
da
diata
telligibile per quanto sussi
rsi nella lettera de
sta descrlzione doveva verosimilmente trova . San to tace di
il
ma
,
156
al

!
Compagni al Sanuto, anteriore certo
o mvee ot
avut
aver
di
ve,
altro
visto

ci affermando come si
Anzi il Sanuto dtchara
t'ochio copia del Mappamondo del Caboto.
rio strumento nma
prop
del
e
.
.
di aver predisposto la costn:zio
l
c
olan
ep1st
orti
<;> Compagni, 9uas1 che
di essere entrato in rapp
strumento 1l anut
volesse stabilire una priorit. E il propno
e a controlli fatt1
anch
o
nand
descrive molto prolissamente, accen
a e contorta, nm
confu
e,
izion
descr
la
Ma
con quello a Venezia.
e ome funziO
utto
consente di farci un'idea di come fosse costr
d1 metterlo a
meno
nto
ta
e
,
.
.
nasse questo strumento sanutiano
to.
11 abo
p aragone con quello che avrebbe costrmt
a ddurre a lo!l
att1
enti
strum
uire
costr
di
bilit
possi
Della
i tra gh .cnt
molt
sola,
bu
della
go

gitudine dalle variazioni dell'a


.Persuas1 , tra
trano
o
s1
XVI
o
secol

del

oria
t
a
tori di arte navig
polo John
disce
ne
mstg
gli altri Fedro Nufiez (Nonnius) e il suo
la pra
busso

sua
la
tato
inven
a
.
Dee, che intorno al 1556 avev
ant
uadr
d1 .un < q
diffe:
dossale ; poco prima Jean Rotz, autore
stess1
ton
mven
gh
enti
, orse
renziale (g). Ma intorno a questi strum
puo
tanto
t
altre
e
o,
.
riserb
o
ificat
.
conservavano un ben giust
ento d1 sua mvenztone.
dirsi per Caboto nei riguardi dello strum
o, nssuno stru
Del resto, come oggi ci rendiamo ben .cont
cretl sul cocente
o
ltat
resu
a
urre

.
mento del genere poteva cond
t m mare, .che con
problema della determinazione delle lo!lgttud .
(tra ess1 perfino
0s1
stud1
tinuer per decenni ad affaticae gli
o XVI I per
secol
nel
solo
unta
raggt
Galieleo). La soluzione sar
tutt'altra via.

COMMEMORAZIONE DI SEBASTIANO CABOTO ECC.

Q:e

N O T E
(r) Vedi la dettagliata Informe di Sebastiano Caboto in Puuoo
RUBIO J., Op. cit. , pp. 524-25, n 13.
(2) La Informe di Sebastiano Caboto, favorevole alle carte di Diego
Gutierrez con doppia graduazione in PuLIDO RUBIO, op. cit pp. 5 1 3-18,
n 1 1 . Nella stessa opera si pu vedere il parere contrario di Sancho
Gutierrez senior (n ro, pp. 5 1 2- 1 3) e di Fedro Mexia (n 6, pp. 503-07 e
no 12, pp. 5 1 8-23), e ancora il parere favorevole al Padron Real ufficiale di.
Alonso Chavez (n s. pp. 498-503 e n.0 15, pp. 528-3 1 . Nella contesa, che
aveva anche riflessi di ordine politico in relazione alla situazione della linea
di demarcazione fra Spagna e Portogallo (si vegga la Informe di Francisco
Faleiro in Puuo o RuBIO, op. cit., pp. 482-874, che raccomandava spedi
zioni specifiche al solo scopo di eseguire i necessari controlli), prevalse
dapprima la opinione di Sebastiano Caboto, ma la sua posizione presso la
Casa de Contratacion, divenne sempre pi delicata, per l'ostilit di parecchi
piloti, e fu forse la ragione principale che lo indusse, pur dopo molti indugi,
a lasciare il servizio della Casa.
(3) Il testo spagnuolo di questa lunga didascalia un po' pi succinto.
Esso d 35 leghe in luogo di 30 parasanghe. Le Accipitrum insulae del testo
latino sono le Azzorre (isole deglt Astori in testi e carte italiane).
Le ultime righe sono interessanti : Caboto nelle sue navigazioni era
giunto ad un punto nel quale l'ago della bussola deviava dal Nord di una
quarta verso NE ; l'errore rispetto alla osservazione della direzione indicata
dalla Stella Polare (A rcti observatio) era dunque notevolissimo.
(4) Cfr. TARDUCCI, op. cit., Docum. XXVI, pag. 370.
(5) Il testo dell'Islario di Alonzo de Santa Cruz riprodotto in tra
duzione inglese da H. HARRISSE, fohn Cabot etc. gi cit., pp. 302-05 con
commento critico.
Il metodo proposto dal Caboto in Inghilterra era stato comunicato,
secondo Alonzo di Santa Cruz, da persona non nominata, al re di Spagna
Filippo II.
(6) Lrvro SANUDO, Geografia ecc. gi cit. , pp. 2-3. Si gi detto che
la stesura dell'opera anteriore almeno di un decennio alla data di pub
blicazione (1588). Il Sanuto si riferisce qui anche alla gi citata Historia
Generai y natural ecc. di Gonzales de Oviedo pubblicata in sommario dal
Ramusio ; la situazione del Polo magnetico indicata in 155 long. (dal
meridiano di Tolomeo) e 67 30' lat. Il seguito della esposizione del Sanuto
non ci interessa: egli descrive a lungo lo strumento da lui inventato ed
accenna a prove fatte a Venezia, ma la descrizione estremamente oscura,
si che non si riesce a capire come lo strumento fosse congegnato.
(7) Ringrazio vivamente i direttori della Biblioteca Nazionale di Firenze
e della Civica di Fano per le indicazioni cortesemente fornitemi rispettiva
mente sul Compagni e sul Gianneti.
(8) Cfr. Bibl. Ambros. Cod. R. 99 Sup., fol. 75 r - 76 v. una scrittura
ritenuta autografa con numerose cancellature, che ha per titolo Annotatio
variationis acus navigationis quae apparet in navigationibus per quam
filium pyxidis ventorum Polum ex omnibus fere locis minime indicare com
pertum est a Sebastiano Gaboto . Il codice deriva, come molti altri del
l'Ambrosiana, da un fondo gi appartenuto a G. V. Pinelli. Cfr. RIVOLTA
.

70

R. ALMAGI - COMMEMORAZIONE ECC.

An., Catalogo dei codici pinelliani dell' A mbYosiana. Milano, 1 903


VELU P., I Cod.ici A mbf'osiani di contenuto geogyafico. Milano,

e RE
1 929,
pp . 1 23-24, che peraltro non fornisce alcuna indicazione n sull'Ausonio,
n sulla data di questa sua scrittura.
La parola pyimus posta fra parentesi nel brano su riportato cancellata di mano dell'autore nel codice.
(9} Cfr. TAYLOR, Tudof' GeogYaphy, gi cit. specialmente, pag. 95 e sgg.

l fl tfJUU HHIP:HuHUffj
1 } tJf!lhlttl 1lflil
ifrt!lfl'd}liiH !l11
ijt li11tl

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