La battaglia di Lepanto

07 ottobre 1571

Situazione cittadini a condizione che i veneziani fossero

Nel XVI° secolo in Europa la situazione tornati nella loro Patria: i turchi avrebbero

era disastrosa per i cristiani: dopo il Concilio di messo a disposizione delle imbarcazioni per

Trento, gli Stati del Nord erano diventati lute- scappare a Venezia, mentre la popolazione ci-

rani, mentre gli inglesi si erano staccati dalla vile non sarebbe stata molestata. Invece,

Chiesa con lo scisma anglicano. L’unità del quando si arresero, imprigionarono i vene-

continente era ormai persa per sempre. ziani, decapitarono tutti i capitani, e il gover-

I turchi ottomani pensarono che que- natore Bragadin venne torturato pubblica-

sto potesse essere il momento più adatto per mente: gli tagliarono ambedue le orecchie, poi

conquistare l’Europa. Preparano una flotta lo rinchiusero per dodici giorni in una minu-

enorme, alla quale ogni nazione musulmana scola gabbia lasciata al sole, con pochissima

aveva contribuito con soldati o navi. C’erano acqua e cibo. I turchi gli proposero la libertà se

forze provenienti da Algeria, Siria, Albania, si fosse convertito all'Islam, ma Bragadin ri-

Bulgaria, Libia, Egitto, ma ovviamente la gran fiutò: fu quindi appeso all'albero della propria

parte delle navi erano turche. A capo nave e massacrato con oltre cento frustate,

dell’esercito venne messo Alì Pascià. quindi costretto a portare in spalla per le
strade della città una grande cesta piena di

L’assedio di Cipro pietre e sabbia, finché non ebbe un collasso;

fu quindi riportato sulla piazza principale, in-
L’espansione nel Mar Mediterraneo fu
catenato a una colonna e qui scuoiato vivo. La
fulminea, minacciando le rotte commerciali di
tutti gli Stati europei. La miccia che fece scop-
piare la guerra fu la guerra di Cipro. L’isola era
all’epoca una colonia veneta, comandata dal
governatore Marcantonio Bragadin. Venne
presto cinta d’assedio dalla flotta turca, ed i
veneziani capirono che non sarebbero mai
stati in grado di resistere. I turchi promisero di
non ucciderli e di salvare la vita a tutti i Il monumento a Bragadin a Venezia.
sua pelle era stata poi riempita di paglia e in-
nalzata sulla galea del Pascià, che l'aveva con-
dotta a Costantinopoli (oggi è conservata a Ve-
nezia, nella basilica dei Santi Giovanni e
Paolo). La città invece venne lasciata in balia
delle milizie ottomane, che seminarono la
strage.

La Lega Santa
Il papa, san Pio V, capì che per respin-
gere i Turchi era necessario che tutti i popoli
europei si riunissero insieme in un unico eser-
Giovanni d’Austria
cito: l’idea era quella di formare una Lega
Santa in difesa dell’Europa. La Germania ri-
Paolo, e con sopra la scritta che richiamava il
fiutò di prendere parte alla Lega perché se-
sogno fatto da Costantino secoli prima: In hoc
guendo Lutero erano dei fermi nemici del
signo vinces. Per non creare rivalità tra i di-
Papa; anche l’Inghilterra rifiutò poiché da po-
versi stati europei, si decise che quello do-
chi anni erano diventati anglicani; mentre la
vesse essere l’unico stendardo della flotta cri-
Francia non volle partecipare perché il Re rite-
stiana.
neva di avere altri problemi più importanti a
La maggior parte delle truppe e delle
cui badare.
navi venne fornito dalla Repubblica di Vene-
Alla Lega Santa parteciparono invece
zia, che schierò anche 6 navi di una tipologia
l’Impero degli Asburgo (che all’epoca com-
nuova: le galeazze, che avevano i cannoni an-
prendeva anche la Spagna, le Due Sicilie e il
che di lato, e non solo a poppa e prua. Erano
Belgio), la Repubblica di Genova, la Repub-
come “dei castelli galleggianti”, con un’enor-
blica di Venezia, i Cavalieri di Malta, lo Stato
me potenza di fuoco.
della Chiesa, e poi vari piccoli ducati italiani
L’esercito non era grande, ma decisero
(Savoia, Toscana, Urbino, Ferrara, Mantova). Il
di partire lo stesso per cercare di indebolire i
comando venne dato a Giovanni d’Austria, di
turchi: se anche non avessero vinto, avreb-
24 anni, fratello dell’Imperatore. Fu lui a rice-
bero comunque fermato la loro avanzata. In
vere dalle mani del papa uno stendardo rosso
tutto erano 28.000 soldati con 210 navi,
con il Cristo in croce tra gli apostoli Pietro e
mentre i turchi disponevano di 34.000 uomini
e 344 navi.
La battaglia
Il 7 ottobre 1571 le truppe si scontra-
rono nel golfo di Lepanto, in Grecia. Il papa
chiese a tutti i cristiani del mondo di pregare il
rosario in quel giorno, perché si trattava di una
questione cruciale: dall’esito della battaglia di-
pendeva il destino della Chiesa e dell’Europa.
L’ammiraglio genovese si spaventò nel
vedere le truppe ottomane disposte a forma
di mezzaluna, e purtroppo il primo ordine di
battaglia fu proprio il suo, che fece ritirare le
loro 16 navi.
I turchi, contenti del ritiro dei geno-
vesi, si lanciarono all’attacco con il vento a fa-
vore, producendo un rumore assordante di
timpani, tamburi e flauti. Le navi cristiane
erano invece nel più assoluto silenzio, mentre
i soldati inginocchiati pregavano il Rosario alla
Madonna, che invocavano sotto il titolo di
“aiuto dei cristiani”.
Improvvisamente, intorno alle ore 12,
il vento cambiò direzione; i cristiani ammaina-
rono tutte le loro bandiere, una croce venne
innalzata su ogni nave e Giovanni d’Austria in-
nalzò lo stendardo rosso che gli aveva dato il
Papa. Per dare coraggio alle truppe, ordinò di
dare fiato alle trombe, e si mise a ballare una
danza spagnola su un palchetto della nave,
ben visibile da tutta l'armata.
La battaglia durò quasi 5 ore, e per i
turchi fu una disfatta totale. Riuscirono a sal-
vare solo un terzo delle loro navi: le altre ven-
nero incendiate, affondate, o catturate. Inol-
tre vennero liberati 15.000 cristiani che erano
stati usati dai turchi come schiavi rematori. I
prigionieri liberati sbarcarono poi nelle Mar-
che e salirono in processione alla Santa Casa
di Loreto dove offrirono le loro catene alla Ma-
donna. Con queste catene furono costruite le
cancellate che oggi si trovano davanti agli al-
tari delle cappelle laterali.
Nel frattempo, a Roma, il papa san Pio
V venne avvisato miracolosamente dell’esito
della battaglia. Mentre era in riunione, im-
provvisamente si affacciò alla finestra, rimase
alcuni istanti in estasi con lo sguardo rivolto ad
oriente, ed infine esclamò: “Non occupiamoci
più di affari. Andiamo a ringraziare Dio perché
la flotta veneziana ha riportato vittoria”. La
notizia ufficiale arrivò a Roma solo 23 giorni
dopo la battaglia.
Conseguenze
La battaglia non fu decisiva, nel senso
che in pochi anni i turchi rimisero in piedi
un’altra flotta, ancor più numerosa della pri-
 ma. Ma da quel momento evitarono sempre
di affrontare i cristiani in battaglie campali,
preferendo le guerriglie e la pirateria. La bat-
taglia di Lepanto dimostrò soprattutto che i
turchi potevano essere sconfitti, ed i cristiani
recuperarono quel senso di unità dell’Europa
dato dalla comune religione cristiana, anche
se appartenevano a Stati diversi.
A ricordo dell’avvenimento che cam-
biò il corso della storia, fu introdotta la festa
liturgica del Santo Rosario, il 7 ottobre. Il se-
nato veneto fece dipingere la scena della bat-
taglia nella sala delle adunanze con la scritta:
“Non la forza, non le armi, non i comandanti,
ma il Rosario di Maria ci ha resi vittoriosi!”.
Nelle litanie della Madonna venne an-

La visione di san Pio V che inserita l’invocazione: Maria aiuto dei cri-
stiani, prega per noi.