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Oggi è presente nella mentalità comune di molte persone il luogo comune di una Chiesa oscurantista e ostile al
progresso scientifico. Invece, dal punto di vista della storia delle idee la Chiesa ha proclamato un messaggio che ha
dato grande slancio alla scienza e alla tecnologia, e dal punto di vista pratico ha anche fornito alla scienza i presupposti
materiali per la sua nascita.
È un dato di fatto che la scienza moderna come noi la conosciamo ha le sue origini in Europa nel XVI e XVII
secolo. Ma perché proprio in Europa e proprio in quel periodo?
Alcuni autori (tra cui lo storico Fernand Braudel) hanno attribuito il successo dell’Occidente alla sua geografia.
Eppure quella stessa geografia aveva caratterizzato culture europee che un tempo erano arretrate rispetto alle culture
asiatiche. Altri lo attribuiscono alla nascita del capitalismo, fenomeno tipicamente europeo, che comporta un aumento
della produttività e del progresso grazie al reinvestimento di capitale, mirando ad una maggiore capacità produttiva,
sviluppando della tecnologia. Ma questo non fa che rimandare il problema al perché il capitalismo sia nato proprio in
Europa.
Max Weber pubblicò L’etica protestante e lo spirito del capitalismo all’inizio del XX secolo, con cui aveva
proposto una teoria secondo cui il successo del capitalismo è da accreditarsi all’etica protestante. Il suo studio non era
affatto documentato (gli unici dati erano riferiti ad una tesi di laurea sulla scolarizzazione nel Baden; in realtà nei
comuni italiani del XII secolo erano già nate le imprese individuali, un sistema di credito organizzato dalle banche,
l’idea di speculazione, cose peraltro già presenti nelle città ancora cattoliche della Lega Anseatica). In realtà l’opera di
Weber riflette il forte pregiudizio anticattolico tipico in Germania nel periodo del Kulturkampf bismarkiano. Anche se
L’etica protestate è stata respinta dagli storici dell’economia, continua a godere uno status quasi sacro fra i sociologi.
In realtà l’unica causa plausibile che possa spiegare la nascita del capitalismo, così come quella della scienza
moderna, risiede nella straordinaria fiducia nella ragione umana.