RATZINGER
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J. RATZINGER, Il sale della terra, Cinisello Balsamo 1997, 251.
del mondo e per il giudizio sulle proprie azioni; anche se c'è, egli non
modifica sostanzialmente la mia vita e quella del mondo. Il grave
problema verso cui ci si inabissa sempre più è ancora una volta ben
descritto da J. Ratzinger:
«E conoscenza filosofica solo quella conoscenza che può essere guadagnata dalla
ragione medesima e in quanto tale — senza contributo della Rivelazione. Essa fonda
le sue certezze soltanto sull'argomentazione, e le sue affermazioni valgono tanto
quanto i suoi argomenti. Viceversa, la teologia è la considerazione riflessa e critica
della Rivelazione di Dio; è fede che cerca evidenze e ragioni. Essa, dunque, non
trova da sé i propri contenuti, bensì li riceve dalla Rivelazione, per intenderli così
nella loro intima correlazione e nella loro significanza»10
«Non agire secondo ragione, non agire con il logos è contrario alla natura di Dio
[ Chi vuole condurre qualcuno alla fede ha bisogno delle capacità di parlare bene e
di ragionare correttamente, no invece della violenza e della minaccia»13
«Quando fides non assentit propter rationem sed propter amorem eius assentit,
desiderat habere rationes; tunc non evacuat ratio humana meritum, sed auget
solatium»14
«La fede non è una minaccia per la filosofia, la protegge piuttosto contro la pretesa
totalizzante della gnosi. Protegge la filosofia, perché ne ha bisogno. Ne ha bisogno,
perché non può fare a meno di un uomo che interroghi e indaghi; non il
domandare le è di ostacolo, bensì quell'atteggiamento di chiusura che non vuole
più domandare e considera la verità come qualcosa di irraggiungibile o che non è
degno di aspirazione. La fede non distrugge la filosofia, la custodisce. Solo così
facendo essa resta fedele a se stessa»15
«Se si può dire che la vittoria del cristianesimo sulle religioni pagane fu resa
possibile non da ultimo dalla sua rivendicazione di ragionevolezza, occorre
aggiungere che a questo è legato un secondo motivo della stessa
importanza. Esso consiste innanzitutto, per dirlo in modo
assolutamente generale, nella serietà morale del
cristianesimo che, del resto, Paolo aveva già allo stesso
modo messo in rapporto con la con la ragionevolezza della
fede cristiana [...]. Il cristianesimo convinceva grazie al
legame della fede con la ragione e grazie all'orientamento
dell'azione verso la caritas, la cura amorevole dei sofferenti,
dei poveri e dei deboli, al di là di ogni differenza di
condizione sociale [...]. La forza che ha trasformato il
cristianesimo in una r • ione mondiale è consistita nella sua
sintesi tra ragione, fede e vita»16
3. Derisione apotropaica
Non sempre si è in grado di ascoltare i profeti del nostro
tempo. Non stonerà, a riguardo, riprendere una bella pagina di
Kierkegaard che J. Ratzinger pose come scenario significativo al
suo libro di Introduzione alla cristianesimo, per indicare la
difficoltà di essere creduti quando si pongono sul tappeto
questioni che sono vitali per il presente e il nostro futuro:
Per alcuni versi, siamo un pò tutti come quegli abitanti del villaggio
che pensano di trovarsi dinanzi a una bella recitazione e non
comprendono che il villaggio sta veramente per essere bruciato. In noi,
tuttavia, rimarrà sempre forte la speranza cristiana; essa vede con
lucidità e lungimiranza che a periodi di crisi e indifferenza subentrano
epoche di rinnovato impegno, conversione e ricchezza spirituale. Il
periodo che viviamo è ancora segnato, purtroppo, dall'improvvisazione,
dalla frammentarietà e da una buona dose di confusione. Siamo convinti,
tuttavia, che la voce di Benedetto XVI, unita a quelli di pochi altri che in
questo momento intravedono con maggior lucidità la crisi in atto e i
pericoli connessi, possa segnare una provocazione a pensare e riflettere
perché il nostro piccolo mondo, sempre più circoscritto in uno spazio
effimero, possa trovare la forza per uno scatto di reni capace di andare
oltre il canto delle sirene e trovare la via giusta per orientare il
cambiamento epocale in cui siamo immersi con la forza vincente della
verità rivelata da Gesù Cristo e la fede in lui professata dalla sua Chiesa.