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STRAGE

6.53
DI OTRANTO

Daria Durante
COSA ACCADDE
L'attacco saraceno fu un duro colpo per Otranto e per i suoi abitanti.
Il 28 luglio del 1480, 18.000 ottomani, con una flotta di 150 navi, si mossero verso
la città di Otranto con l'intenzione di saccheggiarla e conquistarla.
Dopo un'estenuante resistenza da parte degli otrantini che non volevano
arrendersi, i Turchi si impossessarono del borgo, commettendo ogni sorta di
crudeltà.
800 uomini coraggiosi, dopo aver rifiutato di convertirsi all'Islam, furono
decapitati sul colle della Minerva.
I saraceni rimasero nella città per un anno, fino a quando non venne liberata dagli
aragonesi.
Ma Otranto ormai conservava ben poco del suo vecchio fascino.
L'abbazia di Casole era stata distrutta, così come il commercio e la Cattedrale.
Urgeva una ricostruzione e gli Aragonesi si misero immediatamente al lavoro,
rimettendo in piedi la Cattedrale e le mura. 2
PRIMA FASE
La guarnigione aragonese che custodiva la città si ritirò o non poté comunque
fronteggiare l'ondata turca.
L'11 agosto le milizie musulmane ebbero accesso alle mura di Otranto, che
erano state fin lì difese dai soli cittadini.
Per tre giorni il massacro indiscriminato infierì: cadde, fra gli altri, anche il
vescovo, ucciso nella sua stessa cattedrale.
La fede legata al Corano distingue con chiarezza i "pagani" e i "popoli del Libro",
vale a dire gli ebrei e i cristiani, i quali hanno ricevuto la rivelazione attraverso
una Sacra Scrittura e conoscono il vero Dio. Se per i pagani è severamente
vietato obbligare con la forza alla conversione gli ebrei e cristiani, l'alternativa
della conversione è la morte.

3
SECONDA FASE
Nel maggio 1453 si era verificato, per via dei turchi
ottomani e del loro sultano Maometto II, un
avvenimento di importanza mondiale: la caduta
dell'impero romano.
Numerose profezie, che avevano attraversato tutto il
Medioevo, associavano la caduta della nuova Roma
all'avvento dell'Anticristo e alla fine dei tempi.
Questo dichiarava la bolla per la crociata emanata il 30
settembre del 1453 da papa Niccolò V che chiamava i
principi e i popoli cristiani alla difesa della loro civiltà:
Maometto II era prefigura dell'Anticristo, il dragone
rosso dell'Apocalisse.
TERZA FASE
La guerra dei Cento anni tra Francia e Inghilterra, si chiuse precipitosamente dinanzi al nuovo pericolo; e in
Italia con la "pace di Lodi" del 1454 si aprì il periodo del cosiddetto "equilibrio", proprio perché si temeva che
l’apocalisse potesse davvero sbarcare in Italia.
Non erano preoccupazioni infondate: la nuova potenza ottomana, che con Costantinopoli controllava gli
stretti, minacciava gli interessi veneziani e genovesi tra mar Nero e mar Egeo, mettendo in dubbio il
rifornimento alimentare, dal momento che l'Europa importava frumento dalla Crimea.
All'avanzata turca interessava gran parte dei Balcani, Vienna e Venezia: le coste del regno di Napoli si
sarebbero trovate soggette alle incursioni.
La cristianità occidentale, si accorse dolorosamente che il potere del pontefice era ormai dimezzato poiché
ora non poteva che ambire al ruolo quasi simbolico di una qualche presidenza della "lega" dei principi e dei
popoli cristiani d'Europa, riunita per battere il pericolo turco.
Paolo II, cercò disperatamente di metter d'accordo le idee e i differenti interessi della repubblica di San Marco,
del re di Napoli e del re d'Ungheria poiché ormai c’era la completa consapevolezza del pericolo turco
imminente.
QUARTA E ULTIMA FASE
Con tali premesse, e in un tale contesto, era chiaro che alternando la guerra alla
diplomazia il sultano poteva giocare le potenze cristiane: ed è quanto fece.
La pressione era così forte che i veneziani, i quali da circa un quindicennio erano in guerra
aperta con il sultano, alla fine chiesero e ottennero dal sultano una pace, siglata nel 1479.
Ma la lunga guerra non era forse il solo motivo per il quale la Serenissima intendeva
chiudere almeno temporaneamente il fronte ottomano.
Fra il 1480 e il 1481, parve che il dominio turco di Otranto stesse per divenire, nelle
intenzioni del sultano e di Ahmed Pascià, la base per un territorio ottomano in Puglia che,
se fosse durato avrebbe significato il controllo del canale tra il Mar Ionio e quello Adriatico:
furono compiute scorrerie anche su Brindisi, Lecce e Taranto.
GRAZIE

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