Redazione e Amministrazione: L.go Corsia Dei Servi 3 - 20122 Milano . Tel 02/771295.1
ANNO XI NUMERO 4
Le perplessit di Di Pietro
Milano. I magistrati milanesi che indagano
sullinchiesta relativa alla scalata di Banca
Antonveneta hanno ipotizzato, anche per lex
presidente di Unipol assicurazioni Giovanni
Consorte e per il finanziere bresciano Emilio
Gnutti il reato di associazione per delinquere. Secondo quanto emerso da fonti vicine alla Procura milanese lipotesi di reato sarebbe stata annunciata al numero uno della compagnia assicurativa bolognese allinizio del
suo interrogatorio, in seguito al quale sono
poi giunte le sue dimissioni, insieme a quelle del vicepresidente e amministratore delegato Ivano Sacchetti. Al momento la contestazione del reato sarebbe generica, nella misura in cui ancora non connessa a singoli atti o
fatti. Questo colpo di scena, pur lasciando
perplessi per lattuale indeterminatezza della contestazione, rende maggiormente comprensibile il passo indietro del manager . Infatti linterrogatorio dellex numero uno di
Unipol, che risale al 27 dicembre, era stato
preceduto da una secca smentita di un portavoce delle indiscrezioni di stampa che davano come imminenti le sue dimissioni. Alla luce di questa ipotesi di reato il cambio di strategia appare meno improvvisato. Quando, e
qualora, a Consorte dovessero essere contestati singoli fatti connessi al reato associativo,
vista la connessione emersa dalle intercettazioni fra le scalate di Banca Antonveneta e
quella a Banca nazionale del lavoro, questo
potrebbe segnare la fine definitiva delle ambizioni di Unipol sulla banca romana. Sarebbe infatti difficile che, pur in presenza di un
coinvolgimento esclusivamente personale di
Consorte, Isvap, Bankitalia e Consob possano
non tenere presente che chi ha guidato la scalata e ideato lopa che si trovano a giudicare
sia gravato da unimputazione del genere. La
notizia render ancora pi sofferto lodierno
consiglio di amministrazione di Holmo, la societ che sta a monte della catena che controlla Unipol, chiamato a sostituire Giovanni
Consorte e Ivano Sacchetti. Senza contare
leffetto sulla polemica politica legata al collateralismo di una parte dei Ds nelloperazione. Alla procura di Milano la giornata, fino a
met pomeriggio, quando si diffusa lipotesi di reato associativo per Consorte, era stata
tutto sommato tranquilla. In mattinata i magistrati avevano interrogato per sei ore Silvano Spinelli, ex commercialista di Gianpiero
Fiorani, mentre nel pomeriggio si erano recati al carcere di San Vittore per sentire nuovamente lex direttore finanziario della Popolare italiana Gianfranco Boni.
A questo punto lecito chiedersi quali saranno gli sviluppi dellinchiesta. Antonio Di
Pietro dice di credere poco al reato di associazione a delinquere in casi di questo genere. Come per Tangentopoli cos per Bancopoli i profitti sono per definizione personali e
non si legano a ipotesi di associazione criminale. Allepoca di Mani Pulite evitammo con
cura di ricorrere a questo tipo di incriminazione, per non correre il rischio di incappare
nel vuoto probatorio. Non vorrei che si voglia
mettere troppa carne al fuoco, rischiando cos di non portare a casa nessun risultato. La
sensazione che, quando il reato ipotizzato
sar maggiormente circostanziato la situazione di Consorte sia destinata a peggiorare.
Senza escludere che potrebbe arrivare latteso esposto del Bbva. Nei prossimi giorni i magistrati, oltre a proseguire negli interrogatori, saranno impegnati a integrare il registro
degli indagati con i nuovi nomi emersi dalle
confessioni rese dagli ex manager della Popolare italiana oltre che da Fabio Massimo
Conti, che gestiva il Fondo V ictoria & Eagle.
Parlare di nuovi arresti sembra al momento
prematuro, ma non da escludere.
quotidiano
Poste Italiane Sped. in Abbonamento Postale - DL 353/2003 Conv. L.46/2004 Art. 1, c. 1, DBC MILANO
OLTRE LA NOTIZIA
SE LA CAVERANNO?
interessante per sostenere il finanziamento della politica (su uno schema gi sperimentato a cavallo tra gli anni Settanta e
Ottanta) sostituendo, o affiancando, il vecchio sistema delle tangenti. Ma in generale, esiste quasi una scuola italiana di insider trading. Le operazioni sui titoli Olivetti-Telecom, sulle azioni e le obbligazioni
Kamps, sulle obbligazioni Unipol e il caso
della Banca popolare italiana non sono
novit nel capitalismo italiano. Linsider
trading chiosa Nicola De Ianni, docente
di Storia economica allUniversit Federico II di Napoli era una prassi consolidata gi un secolo fa. Sono poco ricordate,
ma interessanti, le scorribande di Riccardo Gualino e di Giovanni Agnelli, che fra
il 1921 e il 1922 detengono il cinquanta per
cento a testa della quota di controllo della
Fiat. I due vendevano pacchetti azionari
dellazienda poco prima di comunicare
brutte notizie sul suo andamento e poi li
ricompravano, un minuto prima di
dichiarare lacquisizione di nuovi ordini. Erano operazioni
brucianti ricorda De Ianni
che si svolgevano in un giorno.
E, sul classico tema del
rapporto fra istituzioni finanziarie, alte burocrazie e
politica, un caso da manuale
quello di Carlo Alberto Maffei, rappresentante economico dellambasciata italiana
a Londra fra il 1883 e il
1884, incaricato di trattare con Hambro and Sons
e Berings lemissione di
titoli italiani in un prestito obbligazionario da venti milioni di sterline che avrebbe riportato il nostro paese alla base aurea, dopo che la lira non era stata pi convertibile con loro dal 1867. Il conte Maffei rammenta Giuseppe Berta, storico
delleconomia che insegna in Bocconi
scrisse una lettera al banchiere Everard
Hambro in cui chiedeva a spice of the
cake, un pezzettino di torta, per s e per i
suoi amici. Ossia titoli per un milione di
sterline a un prezzo pi vantaggioso. Nei
complessi meccanismi finanziari dellepoca precisa Berta si trattava di una enorme asimmetria informativa, sfruttata da
chi, forte della sua posizione politico-diplomatica, si trovava allinterno del gioco
e poteva verificarne landamento.
W il collateralismo
Zamagni difende il modello
cooperativo e la legittimit delle
sue ambizioni espansioniste
Roma. Leggo molte sciocchezze in questi giorni sulle cooperative e sui rapporti
tra aziende e partiti. Stefano Zamagni,
cattedra di Economia politica a Bologna,
cattolico, uno dei massimi studiosi italiani
di imprese cooperative non condivide le
analisi di tono accusatorio sul collateralismo, riguardo al rapporto tra la Lega delle cooperative e i Democratici di sinistra,
e ragiona sullespansione delle aziende
non capitalistiche nel credito e nella finanza, ricorrendo sia alla storia che alla
dottrina.
Il professor Zamagni inizia a contestare
le critiche sulle relazioni troppo strette,
secondo taluni, tra le cooperative rosse e
il partito guidato da Piero Fassino: Il collateralismo un falso problema. Anzi, non
un problema, ma una caratteristica connaturata allesperienza cooperativa. Diversi libri hanno dimostrato, anche con modelli matematici, che la formula dellimpresa cooperativa, basata sul principio democratico per cui spetta un voto a ogni testa a prescindere dalle quote detenute, al
contrario dellimpresa capitalistica nella
quale ogni azione ha diritto a un voto, si
basa sulla convergenza di preferenze dei
soci. In altri termini se c eterogeneit
dei soci limpresa mutualistica entra in
crisi. Le assemblee delle cooperative funzionano solo se c omogeneit di vedute
tra i soci.
Una caratteristica che si compone di
due fattori, uno culturale e laltro politico.
Prosegue Zamagni: Fino a pochi anni fa
questa omogeneit ha prodotto tre tipi di
cooperative: una rossa che si rifaceva ai
principi del socialismo e aveva come referenti politici il Partito socialista e soprattutto il Partito comunista; una bianca ispirata alla dottrina sociale della Chiesa e
che aveva come punto di riferimento politico la Democrazia cristiana; e una verde
basata sul pensiero mazziniano e che si riconosceva nel Partito repubblicano. Senza queste peculiarit, senza queste radici
culturali e questi legami politici, le cooperative non sarebbero riuscite a prosperare e a sopravvivere anche al fascismo.
Uno scenario che stato rivoluzionato dal
crollo del muro di Berlino e da T angentopoli: Oggi il vero problema che da quindici anni il collateralismo si affievolito,
ed rimasto soltanto in una parte delle
cooperative rosse. Ma penso che il caso
Unipol sia la goccia che far traboccare il
vaso, ovvero decreter la fine completa
del collateralismo.
(segue nellinserto uno)
Mitterrand
Perch i francesi, dopo averlo
eletto due volte ma tanto odiato, lo
ritengono pi grande di De Gaulle
he fosse chiamato a un grande destino lo sapeva fin da ragazzo, quando
C
leggeva come un matto e con la cultura,
IL FOGLIO QUOTIDIANO
re. Lo scrittore canadese, che dal New Hampshire sparge tonnellate di vetriolo sul suo
paese, era fra gli ospiti del simposio su islam
e occidente della rivista New Criterion. Presenti anche Roger Scruton, a spiegare laffanno sconcertato della democrazia occidentale, e Douglas Murray sulla repubblica
islamica dOlanda e la morte di Theo van Gogh. Secondo il funambolico Steyn, polemista
di genio della corazzata di Conrad Black, liper-razionalismo postcristiano molto meno
razionale del cattolicesimo. LUnione europea ha adottato una variazione della strategia degli Shakers (quaccheri che si agitano,
ndr), ai quali era proibito riprodursi. Forse
ci saranno ancora aree geografiche sulle cartine segnate come Italia o Olanda. Ma solo
come a Istanbul c un edificio chiamato ancora cattedrale di Santa Sofia.
Sul multiculturalismo ha detto che dopo
l11 settembre la reazione bizzarra di tutti i
leader occidentali stata di visitare una moschea. Lo fecero Bush, il principe del Galles,
il premier inglese e quello canadese. La baronessa Kennedy alla Bbc disse che noi stessi liberali occidentali siamo troppo spesso
fondamentalisti. Lady Kennedy voleva dire
che la tolleranza della nostra tolleranza ci faceva diventare intolleranti dellintolleranza
degli altri. E questo era intollerabile. La tolleranza dellintolleranza fornisce piacere ai
masochisti multiculturali. Veniamo alla demografia: In America il trend demografico
suggerisce che agli stati blu dovrebbe essere
concessa la cittadinanza onoraria dellUnione europea. Nelle elezioni del 2004, Kerry
vinse negli stati con la percentuale di nascite pi bassa. Bush in quelli con la pi alta.
Entro il 2050, ci saranno 100 milioni di europei in meno e 100 milioni di americani in
pi. E per la maggior parte americani degli
stati rossi. In Inghilterra ci sono pi musulmani che cristiani che partecipano ai servizi
religiosi ogni settimana. LAmerica trover
lEuropa islamizzata molto pi onesta di
quella di monsieur Chirac, Herr Schrder e
compagnia bella. Una societ che non ha figli non ha futuro. La Russia la pi vasta nazione sulla terra, piena di risorse naturali.
Ma sta morendo.
Keep your Bush off my bush
Vale soprattutto per lEuropa: E sempre
stata stupida lidea che leuro-welfarismo
progressista fosse il luogo dello sviluppo
umano. Oggi sappiamo che anche suicida.
Loccidente ha distribuito pi benessere e
comfort ai cittadini di ogni altra civilt della
storia. In cambio abbiamo sviluppato un
grande culto dellinquietudine. Lagenda progressista welfare, aborto, secolarismo e
multiculturalismo stata un suicidio collettivo. In Canada e nei gabinetti occidentali, il ministro della Difesa ambisce a passare
a lavori pi importanti, come il dipartimento della Sanit. N on penso che Don Rumsfeld considererebbe una promozione se fosse spostato allHealth and Human Services.
Secondo Jared Diamond le societ collassano perch tagliano gli alberi. Il povero vecchio Diamond, non vede la foresta a causa
della sua ossessione per gli alberi. Per mantenere lattuale livello di pensioni e benefici
medici, lUnione europea avr bisogno di importare cos tanti lavoratori dal Nord Africa
che la sua maggioranza sar musulmana nel
2035. Sar molto vecchia o molto musulmana.
Loccidente, come concetto, morto, e da un
punto di vista demografico sta morendo. Le
antenne raffinate dei liberal significano questo, ogni volta che qualcuno solleva la questione se fra tre generazioni ci saranno ancora italiani a vivere nella zona geografica
segnata come Italia, loro gridano razzista!
Se tutta la popolazione crede nella democrazia pluralista, non importa se il settanta o
il cinque per cento sono bianchi. Ma se una
parte ci crede e laltra no, molto importante se questa il nove o il sessanta per cento.
I musulmani sono gi la fonte primaria
della crescita delle citt inglesi. Pu una societ diventare islamica nei suoi caratteri
demografici senza diventarlo in quelli politici? Sono un conservatore. Non sto proprio
dalla parte del programma islamico quando
decapita i froci, ma concordo con il mullah
Omar sul fatto che Britney Spears si veste come una puttana. Da quando Bush ha inaugurato la sua dottrina, innumerevoli progressisti hanno asserito che non esiste prova che i
musulmani vogliano la libert. Se fosse vero,
un problema non per il medio oriente oggi,
ma per lEuropa di dopodomani. Secondo un
sondaggio del 2004, pi del sessanta per cento dei musulmani inglesi vuole vivere sotto la
sharia. Musulmani contro ebrei in Palestina,
musulmani contro hind in Kashmir, musulmani contro cristiani in Africa, musulmani
contro buddisti in Thailandia, musulmani
contro russi in Cecenia, musulmani contro
turisti a Bali. Come gli ambientalisti, questi
ragazzi pensano in modo globale ma agiscono localmente. Lislamismo radicale uninfezione, come lAids. Non lHiv che ti uccide, ma la polmonite che ti prendi quando il
corpo troppo debole per combattere. La
guerra su questo, la nostra mancanza di fiducia nella civilt. Cos meglio, una globalizzazione che esporta cheesburger e canzoni pop o una che esporta gli aspetti pi fieri
della sua cultura? Ci inquietano MacDonalds e Disney, ma la grande storia della globalizzazione il modo in cui i sauditi hanno
preso ci che ottantanni fa era uno sforzo severo praticato dai beduini e lhanno esportato con successo nel cuore di Copenaghen,
Rotterdam, Manchester, Buffalo.
Un anno fa Steyn si trovato in mezzo alla consueta marcia a New York a favore dellaborto: Ashley Judd e Gloria Steinem furono applaudite dalle donne che sventolavano manifesti con scritto keep your Bush off
my bush (gioco di parole fra il nome Bush e
il sostantivo che significa cespuglio). Era
lequivalente di un party pomeridiano di russi bianchi nel 1917. Nel caso una delle donne
che marcia per il suo diritto alla scelta avesse un figlio, potrebbe ponderare la realt demografica: una bambina nata oggi, a quattordici anni non sar libera di pavoneggiarsi
nelle dimostrazioni della Parigi eurabica o
di cantilenare ad Amsterdam hands off my
bush.
Poco prima delle presidenziali del 2004,
Cameron Diaz and al programma di Oprah
Winfrey per spiegare che in caso di vittoria
di Bush potremmo perdere il diritto sui nostri corpi. Povera Cameron. Un paio di
settimane dopo vinsero quelle spaventose
persone. Lei perse tutti i diritti sul suo corpo.
A differenza di Alec Baldwin, non potrebbe
mai trasferirsi in Francia. Il suo corpo era rimasto a terra al terminal D. Ultima dedica a
Cameron: l fuori ci sono cose peggiori di
John Ashcroft. E la demografia, stupido, lunica questione importante. LEuropa alla fine del secolo sar un continente dopo la
bomba al neutrone. I grandi edifici ci saranno ancora, ma le persone che li hanno costruiti se ne saranno andate.
Giulio Meotti
randomi non poche ostilit il mito dellunicit della Shoah. E proprio su queste pagine ho sostenuto polemiche con Messori
(21 e 26 febbraio 2004 e 25 febbraio 2005),
dure quanto si vuole, ma sui contenuti e
senza contumelie. Non dice il vero quindi
Messori quando pretende che io avrei liquidato i suoi argomenti sul caso Mortara
con mere invettive. E lui piuttosto a esibire unassoluta impenetrabilit agli argomenti altrui e a non vedere le travi nei suoi
occhi. Chi provi a farlo, toccher con mano
che dialogare con Messori come sbattere
la testa contro un muro di pietra. Mi sono
dovuto progressivamente arrendere alla
constatazione che Messori nutre un interesse spasmodico per gli ebrei che lo porta sempre e comunque a rivalutare i peggiori stereotipi e a giustificare (o spiegare) lingiustificabile, persino i processi
dellInquisizione o le tirate antisemite di
padre Ballerini su Civilt Cattolica. E mi
sono reso conto che Messori compie queste
operazioni con un metodo che con la storiografia ha poco a che fare: spigola notizie
disparate, seleziona una frase qua e l e ne
ricava costruzioni senza fondamento, ma
che magari portano a trovar prove del complotto dei Protocolli nel T almud. (E che
cos, di grazia, linquisizione ebraica?)
Un anno fa ho scritto sul Foglio un articolo dal titolo Ebrei e cattolici smettano
di ferirsi a colpi di passato. E una cosa a
cui credo profondamente. Non bisogna lasciarsi afferrare indefinitamente per i piedi dal passato. T antomeno penso che si
debba chiedere ai discendenti di chi ti ha
fatto un torto di vivere in stato di eterna
prostrazione. Ma, per favore, si aiuti un po-
co a coltivare simili sentimenti. E un aiuto sbatterti in faccia uninterpretazione storica che nega fino alla pi totale sfida dellevidenza qualsiasi responsabilit cristiana nellantisemitismo? Quando, per la prima volta, scesi dallaereo a Berlino ero
molto emozionato perch calcavo la terra
del paese in cui era stata distrutta la mia
famiglia. Era un congresso internazionale
scientifico, e nellatrio incontrai unesposi-
zione dedicata al dramma dellemigrazione degli scienziati ebrei tedeschi con lavvento del nazismo. Mi fece cos bene che,
in quei giorni, circolavo per le vie di Berlino come se fosse casa mia, con un sentimento di riconciliazione profonda. Era bastato poco. Ma quali sentimenti avrei provato se mi fossi trovato di fronte ad affermazioni negazioniste o minimizzatrici? In-
LA DEFICIENTE
tri per i primi venti minuti della prima puntata, quando lei stupida e superficiale in
quanto ricca. Poi il marito tangentaro viene
ingabbiato: improvvisamente povera, DUrso torna al paesello (ove reincontrer il primo amore Ricky T ognazzi, ma gli sviluppi
degli incontri saranno una sorpresa, per
non rovinarci la quale allinizio della sigla
c la scena in cui lei gli infila in gola mezzo metro di lingua) e ritrova in un attimo
spirito pratico, buonsenso, saggezza, compattezza del tono dellepidermide, e soprattutto si libera di quella permanente anni Ottanta, di quel trucco da denuncia, e di quel
naso da chiedere i danni. I dialoghi, in com-
mondo dello spettacolo. Fra le altre fotografie proposte nel bel volume, secondo
quanto scrive Giubilei, anche una infornata di stelle: Ava Gardner, Stewart Granger,
David Niven e W alter Chiari... nelle mani
dei due attori americani fanno bella mostra
di s due stecche di sigarette.... Ora, per la
storia (almeno, quella del cinema) Stewart
Granger e David N iven non erano affatto
americani ma inglesi come, daltra parte,
ben sa chiunque abbia visto, cogliendone atteggiamenti e stile, anche uno solo dei loro
molti film.
Ancora il quotidiano torinese, marted 3
gennaio, nella pagina degli esteri, con un
qualche rilievo e molta evidente meraviglia,
d conto che in Cina, in fondo a un lago, sono state rinvenute otto piramidi in stile
Maya...che risalgono ad una antica civilt
vissuta circa duemila anni fa. Come tutti
sanno, per, la scoperta, lungi dallessere
Il secolo buio
LIlluminismo unepoca
che tradisce il suo nome.
Meglio metterla sotto i riflettori
ella mia veste di controriformista non
mi riesce di trovare unepoca cos oscuN
ra come lIlluminismo: et priva di grandi
uomini, di arte e di belle lettere, come nessunaltra mai. LIlluminismo quellepoca
CONTRORIFORME
PREGHIERA
di Camillo Langone
E un anticipo di eterno,
leterno ritorno dellintellettuale della Magna Grecia? Ecco uno che ha il coraggio di nascere a Pompei nel 1968, di dichiararsi nel risvolto titolare della cattedra di Storia e
Filosofia del Liceo scientifico di Marcianise, di dirsi crociano, di citare V ico e
Platone e i cinici e i cirenaici, e infine di
chiamarsi Giancristiano Desiderio. Grazie
al suo Bugiardo Metafisico (Liberilibri)
ho conosciuto, meglio tardi che mai, il nome di Johann Georg Hamann, cattolico romantico quindi reazionario. Concittadino
e amico di Kant, ha lasciato scritto: Io sono del parere che la chiarezza possa far
perdere ai pensieri gran parte della loro
novit, arditezza e verit. Che trovi il
tempo di dare unocchiata allopera di
questo genio che Erri De Luca ha studiato con evidente profitto.
EDITORIALI
Se la caveranno?
Fassino e DAlema potrebbero farcela, ma la procura milanese cambiata
l professor Guido Tabellini, eccellente economista, in un intervento sul Sole 24 Ore, ha lodato la proposta del programma di governo di Romano Prodi di
costituire una autorit indipendente per
il controllo delle procedure dei bilanci
pubblici, dato che le attuali previsioni di
bilancio non sembrano essere (sempre)
veritiere, perch si avvalgono di una tantum e abbellimenti contabili. La Ragioneria dello stato dice Tabellini non
idonea a questo compito, in quanto il
suo ruolo assistere il governo in carica,
mentre gli uffici di bilancio della Camera e del Senato sono meno informati e
sono asserviti alla maggioranza. Quanto
alla Corte dei conti interviene a cose fatte, mentre la Commissione europea non
tempestiva e non ha piena legittimit.
Dunque occorre unautorit indipendente, dotata di pieni poteri. Questo disegno tecnocratico in parte tecnicamente ingenuo, in parte in contrasto con
alcuni elementari principi costituzionali. Nessuno pensa che la Ragioneria dello stato sia competente a controllare le
previsioni di bilancio, visto che la Ragioneria stessa a redigerlo. E lUnione
europea non ha il potere di intervenire
IL FOGLIO QUOTIDIANO
sdotti e le operazioni di transito del carburante. Sulla forma concreta di questo comune controllo si svolger, nei prossimi
mesi, il vero gioco di potere in cui sono coinvolti anche i partner europei. Ecco spiegata
la presenza di Raiffeisen: il capitale europeo rimborser laumento del prezzo degli ucraini in cambio di una parziale garanzia contro la deviazione del flusso del gas.
Ma questi sono dettagli, a Kiev, dove quel
che conta ora il voto di marzo. Questa vicenda ha consolidato Yushenko che, da ultimo, era stato accusato di essere un leader
confusionario e indeciso, un traditore della rivoluzione orange. Forse il mese di dicembre, dicono i maligni, a ispirare il presidente, visto che anche la piazza di Kiev si
era riempita in questo stesso periodo, un anno fa. Ora che considerato il vincitore unico della guerra del gas, bisogna vedere se
Yushenko in grado anche di ricompattare
il campo orange, che in parte passato
con Yulia Timoshenko, la bella pasionaria
della rivoluzione licenziata dal ruolo di premier. I rapporti tra i due sono per molti un
mistero. Alcuni dicono che litigano ma il
patto politico non si spezza, altri sostengono
che gli interessi siano ormai divergenti. Yulia vuole essere premier spiega Karatnycky, che amico di entrambi ma ha
perso credibilit con il suo governo troppo
socialpopulista. Yushenko non vuole darle
la guida del governo, ma se il partito di Y ulia prende pi voti di quello del presidente
lei reclamer quel posto. Ma Y ushenko potrebbe preferire un governo di unit nazionale con lopposizione di Viktor Yanukovic
piuttosto che dare a Y ulia il premierato.
Detta cos, sembra che i rapporti siano tesi,
ma in questi giorni Yulia, che aveva chiesto
le dimissioni dellattuale premier per la
questione energetica, non ha detto pi nulla. Dei due, era lei a saper incantare le folle
in piazza Maidan, ma per ora limpacciato
Yushenko a tenere in mano un premio simbolico: lo champagne con le bollicine.
LIBRI
Douglas Coupland
Eleanor Rigby
277 pp. Frassinelli , euro 17
destino distituti e famiglie di affido. Jeremy bello, simpatico e brillante soffre
per di sclerosi multipla primaria progressiva e, tra visioni apocalittiche e crisi
narcolettiche, non gli rimane molto da vivere. Ma ecco che la vita di Liz inizia ad
avere un senso, anche perch nel frattempo arrivano strane comunicazioni da Vienna. Il romanzo strutturato in prima persona, su vari livelli temporali raccolti in
una sorta di diario. Coupland, nonostante
la materia melodrammatica, abile a non
cadere nel patetico.
guato, sono morti anche il direttore generale del ministero del Petrolio iracheno,
Rahim Ali al Sudani, e suo figlio, uccisi da
un commando armato.
Anche gli sciiti sono stati attaccati. A Miqdadiya, un centinaio di persone in lutto
ha seguito il feretro del giovane nipote di
un esponente locale del Dawa ucciso luned in un attentato. Costretti da colpi di
mortaio a cercare riparo tra le mura del cimitero, i partecipanti non si sono accorti
che tra di loro sera infiltrato un attentatore suicida. Secondo fonti dellospedale locale, la bomba ha provocato la morte di 32
persone, per lo pi sciite, e il ferimento di
40. Poco pi in l, unautobomba saltata
in aria nel mercato di Dowra, nella zona
meridionale di Baghdad, tra un posto di
blocco della polizia e un ristorante frequentato dagli agenti. Almeno otto iracheni sono morti e dodici sono rimasti feriti.
Cinque persone sono morte per una seconda bomba nel quartiere sciita di Kadhimiya. La sequenza pianificata di attacchi
era iniziata nella mattina, con unesplosione nella citt santa degli sciiti di Karbala,
la prima dopo un periodo di relativa calma. Il bilancio di tre vittime.
Coupland uno scrittore di culto. Il titolo del suo primo romanzo (Generazione
X) diventato una categoria sociologica
per identificare quei giovani americani
nati troppo tardi per fare la contestazione,
e troppo presto per la rivoluzione digitale,
iperinformati ma indifferenti, e destinati
a nascondersi nel deserto per continuare
a sopravvivere. Tutti i suoi romanzi e racconti hanno sempre avuto, anche indirettamente, un elemento danalisi antropologica dei nati verso la fine dei Sessanta
alla perenne ricerca di colmare un vuoto
di senso nella propria esistenza. In questo romanzo il vuoto da riempire quello
della solitudine che, secondo Coupland,
resta uno dei grandi mali della cultura
americana ma di cui poco si parla.
A differenza degli altri lavori, Eleanor
Rigby forse il primo vero e proprio romanzo dellautore canadese in cui sono ridotte al minimo le lunghe digressioni senza forma narrativa o la creazione di brillanti neologismi postmoderni che finora
avevano caratterizzato il suo stile.
va ulteriori antipatie, non compensate dallobiezione che con un terminale alternativo in Per di sarebbero spesi 600 milioni di
dollari in pi. Morales, infatti, ha impostato la sua battaglia proprio sul no secco a
ogni ipotesi di export verso il Pacifico, e su
questa base ha definito, nel 2003, una prima guerra del gas con cui ha obbligato alle
dimissioni il presidente Gonzalo Snchez
de Lozada e, nel 2005, unaltra ancora con
cui ha fatto fare la stessa fine al vice subentrato, Carlos Mesa. Poi ha ottenuto le
elezioni anticipate e le ha vinte. A questo
punto, per, ha detto che una delle sue prime mosse dopo linsediamento del 22 gennaio sar proprio quella di aumentare del
30 per cento le tariffe di Brasile e Argentina, che pure lo avevano appoggiato nella
sua corsa elettorale.
Neppure sul nome c accordo
Una guerra del gas per ora diplomatica
ma con allarmanti possibilit di escalation
militare invece quella che dal 13 aprile
scorso divide la Cina, diciannovesimo produttore mondiale con 35 miliardi, dal Giappone, per ora appena cinquantesimo con
2,519. Quel giorno il governo di Tokyo ha infatti concesso alle compagnie Japan Petroleum Exploration Co. E Teikoku Oil Co. diritti di ricerca sul gas del mar della Cina
nella zona di otto isole disabitate che i nipponici chiamano Senkaku, ma a Pechino
definiscono invece Diaoyu, rivendicandone
a loro volta la sovranit. Nel 2004 cerano
stati nellarea vari incidenti, con lattacco
di vedette giapponesi a pescherecci, larresto di attivisti cinesi da parte della polizia
di Tokyo, un blitz di estremisti giapponesi
al consolato cinese di Osaka, manifestazioni davanti allambasciata giapponese a Pechino e la crociera di un sottomarino cinese. La rivendicazione cinese sostenuta
non soltanto da Pechino ma anche da T aipei, che si pone cos come terzo incomodo.
Guerre del gas puramente militari, infine, sono quelle che contrappongono vari
movimenti di guerriglia e di terrorismo ai
gasdotti, con attentati alle tubature e occupazione di tratti che bloccano i rifornimenti. In particolare, in queste attivit si sono
segnalati lEsercito di liberazione del Beluchistan in lotta contro il Pakistan, i ceceni, i jihadisti iracheni, le trib yemenite, i
colombiani di Farc e Eln, i baschi dellEta
e il Gia algerino.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
fermazioni orgogliose come La sinistra o si distingue eticamente dagli altri oppure non . E
chiaramente ancora viva in loro la convinzione
che essere di sinistra voglia dire per definizione
combattere le ingiustizie e difendere i pi deboli. Il proclama pi famoso del sinistrismo italiano post-comunista certo lesilarante appello
DAlema, di qualcosa di sinistra! nel film
Aprile di Nanni Moretti. Avanzo la tesi, forse un
po irrispettosa, che il saggio di filosofia politica
pi letto in Italia (500.000 copie), Destra e sinistra, scritto da Norberto Bobbio nel 1994 e considerato da alcuni intellettuali perfino come un
classico della filosofia universale (ad esempio da
Corrado Augias sulla Repubblica del 5.3.2004),
ne sia invece il manifesto nascosto. Secondo me,
Destra e sinistra non altro che uningenua
apologia della superiorit etica della sinistra, in
cui per giunta lideale di libert viene non solo
Alta Societ
Afef tornata dallOman e da
Dubai con dei bellissimi shatoush.
stretta fino a coincidere proprio con la sola superiorit etica. Si noti a tal proposito che lo stesso Bobbio non mai riuscito a spiegarsi lenorme successo di Destra e Sinistra (come ha ricordato leditore Carmine Donzelli in unintervista
al Corriere il 10.1.2004). Bobbio era evidentemente ignaro, nella sua innocenza, di quanto i
superstiti del comunismo avessero anelato un
nuovo profeta e un nuovo manifesto.
Paolo Di Muccio, Roma
Al direttore - Pur con la dovuta deferenza per
quanti la pensano diversamente, ritengo sia lecito affermare che taluni bamboleggiamenti di
facile consumo ascoltati in piazza risultano oggi fuori luogo anche se provenienti da baracche
simili a quelle che si installano nelle fiere per la
scommessa del tiroassegno.
Filippo Mancuso, Roma
Al direttore - Alla sede della Margherita stata messa al bando lespressione: Siamo tutti
sulla stessa barca. Alla sede della Quercia
unaltra: La Coop sei tu. E c chi teme che gli
facciano le scarpe.
Antonio Socci
Al direttore - Sono uno dei colleghi di Repubblica che, stando al ritrattino dedicatogli
dal vostro giornale, ricordano Rinaldo Gianola
come non eccessivamente simpatico. Vorrei
smentire. Io ho sempre ritenuto che Gianola
fosse molto simpatico, oltre che professionalmente preparato e, magari quello s, di carattere riservato e ispido. Molti altri la pensano
come me, compresa la collega di Repubblica
che lha sposato e ci ha fatto tre figli.
Cordiali saluti,
Fabrizio Ravelli, via Internet
UFFA!
di Giampiero Mughini
IL FOGLIO QUOTIDIANO
l85 per cento del capitale sociale, originariamente pari a circa 30 miliardi di lire versati da 3.300 soci, quasi tutti provenienti dalle file del partito. Per salvare la banca dal
fallimento, i nordisti hanno negoziato il passaggio allex Popolare di Lodi, grazie allamicizia con Gianpiero Fiorani e la benedizione di Antonio Fazio (che ha cos arruolato la fanteria padana a difesa del suo fortino). La vicenda sotto la lente dei magistrati, i quali contestano, oltre a una vigilanza
carente, alcune operazioni diciamo disinvolte. Qualche esempio? I fratelli Borra (titolari di Radio 101), assieme alla commercialista Carmen Goncini, utilizzarono i loro
conti per nascondere una settantina di miliardi di lire al tribunale fallimentare. Oppure prestiti significativi concessi senza alcuna garanzia: come quelli a Maura Lari
(moglie di Franco Baresi) o alla societ poi
fallita Bingo.net, il cui amministratore unico (il tesoriere del Carroccio e sottosegretario agli Interni Maurizio Balocchi, cui gli attivisti non hanno ancora perdonato la legge
sul finanziamento pubblico ai partiti), sedeva pure nel cda della banca. Unaltra vittima
dei bingo il deputato Edouard Ballaman,
la cui Cristallina finita sotto terra. Altri nomi legati a disavventure finanziarie sono
quelli dellex presidente del Consiglio regionale veneto Enrico Cavaliere e dellex sottosegretario alle Attivit produttive Stefano
Stefani, che sono tornati dallIstria con la coda fra le gambe dopo unoperazione immobiliare finita miseramente. Anche nei casi di
cattiva gestione, senza risvolti giudiziari, lidea di una purezza antropologica del Carroccio fa acqua.
Come se non bastasse, i nomi di diversi colonnelli compaiono nelle intercettazioni pubblicate dalla Repubblica, anche se finora non
sono emerse responsabilit significative. Si
capisce, allora, che forse non solo la preoc-
cesso di tifo per la scalata Unipol. A DAlema, la posizione non era piaciuta affatto. E
davanti al sotterfugio prodiano, lo scontro
diventato pubblico. Mentre tutti nel centrosinistra si affrettavano a dirsi daccordo
con Prodi, mentre pure la sinistra del partito si schierava con Romano, Fassino preferiva aspettare. Il momento delicato,
non abbiamo ancora unidea precisa su come muoverci, confidava un alto dirigente di via Nazionale. A rompere lattesa, a
sorpresa, il dalemiano Peppino Caldarola,
schierato per con Prodi, il tema del rapporto tra politica e finanza posto bene.
Allora di pranzo, il segretario dei Ds fa
scendere in campo proprio il fidatissimo
Vannino Chiti (diessino toscano, personalmente contrario alla scalata Unipol): Condivido dalla A alla Z lintervento che ha fatto Romano Prodi La linea su cui dobbiamo misurarci quella data da Prodi. E sul
silenzio, fino a quel momento, dei massimi
dirigenti: Ci saranno nei prossimi giorni
delle posizioni. C riflessione e non imbarazzo. Parole ben pi impegnative di quelle usate negli stessi minuti dallex ministro
del Tesoro, Vincenzo Visco, vicinissimo a
DAlema: Sono una serie di affermazioni
del tutto condivisibili in quanto ovvie.
Ma lo scontro vero appena profilato allorizzonte. Subito dopo pranzo, finalmente
il turno di Fassino, che con una nota ufficiale fa sapere: Apprezzo e condivido lin-
tervento di Prodi, non c dubbio che le vicende bancarie di questi mesi impongano
a tutti una riflessione su temi che io stesso
ho evocato in una intervista alla Stampa.
Per il segretario, che annuncia reagiremo
a ogni aggressione, il rapporto tra partito
e soggetti economici, tra banche e imprese,
fra interessi generali e responsabilit individuali sono questioni su cui tutti, e in particolare il centrosinistra, hanno il dovere
non solo di riflettere, ma anche di avanzare proposte che fissino regole e principi capaci di assicurare per tutti trasparenza di
comportamenti. Dichiarazione che, raccontano, non piaciuta per niente a DAlema. E alla fine la divergenza sotterranea
dei giorni scorsi esplosa pubblicamente.
A metterla nera su bianco il dalemiano Gavino Angius, capo dei senatori, che volutamente fa ironico riferimento alle parole di
Chiti: Prodi? Non lo condivido dalla A alla Z Sia pi chiaro. E aggiunge: Da Prodi mi sarei aspettato una parola di solidariet nei confronti del segretario della
Quercia. E a mettere sale sulla ferita, la richiesta del prodiano Gad Lerner, che su Vanity Fair chiede le dimissioni del tesoriere
dei Ds, Ugo Sposetti (che aveva negato i soldi ai tesorieri prodiani). Che invece difeso da Enzo Carra, della Margherita: Non
vorrei che finisca, suo malgrado, per essere il Citaristi della Seconda Repubblica.
Ovviamente, con tutti i dovuti scongiuri.
opposto: le cooperative si fondano sul principio della cosiddetta porta aperta, chiunque pu diventare socio, ma non consentono, per il sistema di una testa un voto, di
farsi condizionare dallinvestitore, anche
quello capitalistico. Zamagni ribatte pure
alle critiche sulle mire bancarie della compagnia in passato presieduta da Giovanni
Consorte: Chi sostiene che aziende che si
ispirano a principi mutualistici non possano esercitare il credito dimentica che esistono le banche popolari e le banche di
credito cooperativo, e dimentica o finge di
non sapere che la Borsa di Londra e la
Borsa merci di Chicago sono gestite da imprese cooperative.
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7/12/1995
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IL FOGLIO QUOTIDIANO
LA LAICIT NON
UN PASSE-PARTOUT
comportamenti collettivi. Dovunque, lo stato laico si fonda sulletica della responsabilit, dellimpegno, della solidariet, nella famiglia e nel lavoro, e a questa etica ha aggiunto i principi di eguaglianza, della difesa dei pi deboli; spesso si ispira allimperativo kantiano delluniversalizzazione dellagire una serie di rapporti umani e sociali. Senza questo retroterra, in costante evoluzione ma ben saldo su alcuni principi, lo
stato laico non sarebbe mai esistito, e storicamente non esiste, n in America, n in
Francia, in Italia, o in Russia.
Questo il punto che per tante ragioni
entrato in una crisi profonda, e sul quale si
stanno formando grandi equivoci che riguardano proprio la laicit dello stato. L equivoco principale che secondo alcuni
quella neutralit che lo stato laico ha proclamato verso la religione dovrebbe estendersi a ogni altra dimensione o valore eticosociale. Ci che la scienza rende possibile,
lo stato deve consentirlo. Ci che il comportamento individuale produce, e che prima
era lasciato alla semplice libertas privatorum, la legge deve recepire e legittimare
con garanzie e protezione. Il concetto di
neutralit, forte e vincente se riferito alle
religioni perch lo stato non pu pretendere verso alcuna verit o dottrina religiosa viene esteso al mondo dei valori, sino a
sostenere che la legge non pu operare alcuna scelta che riguardi il bene degli individui e della collettivit perch ogni scelta
eguale alle altre e lo stato non pu valutarne la solidit.
Sul piano teorico, lapprodo ultimo di
questa concezione ancora quello di Charles E. Larmore per il quale se i liberali
devono rispettare alla lettera lo spirito del
liberalismo, devono anche escogitare una
giustificazione neutrale della neutralit
politica. Si dovrebbero, cio escogitare
dei principi politici che siano essi stessi
neutrali, la giustificazione dei quali, cio,
non richieda lappello alle concezioni del
bene in discussione. La leggi, insomma,
dovrebbero assumere un mero carattere
procedurale per consentire in via amministrativa tutto ci che i singoli e i gruppi so-
Chiesa con un liberalismo radicale ed anche con scienze naturali che pretendevano
di abbracciare con le loro conoscenze tutta
la realt fino ai suoi confini, proponendosi
caparbiamente di rendere superflua lipotesi Dio, aveva provocato nellOttocento,
sotto Pio IX, da parte della Chiesa aspre e
radicali condanne di tale spirito dellet
moderna. Quindi, apparentemente non cera pi nessun ambito aperto per unintesa
positiva e fruttuosa, e drastici erano pure i
rifiuti da parte di coloro che si sentivano i
rappresentanti dellet moderna. Nel frattempo, tuttavia, anche let moderna aveva
conosciuto degli sviluppi. Ci si rendeva conto che la rivoluzione americana aveva offerto un modello di stato moderno diverso
da quello teorizzato dalle tendenze radicali emerse nella seconda fase della rivoluzione francese. Le scienze naturali cominciavano, in modo sempre pi chiaro, a riflettere sul proprio limite, imposto dallo
stesso loro metodo che, pur realizzando cose grandiose, tuttavia non era in grado di
comprendere la globalit della realt. Cos,
tutte e due le parti cominciavano progressi-
vamente ad aprirsi luna allaltra. Nel periodo tra le due guerre mondiali e ancora di
pi dopo la Seconda guerra mondiale, uomini di stato cattolici avevano dimostrato
che pu esistere uno stato moderno laico,
che tuttavia non neutro riguardo ai valori,
ma vive attingendo alle grandi fonti etiche
aperte dal cristianesimo. La dottrina sociale cattolica, via via sviluppatasi, era diventata un modello importante tra il liberalismo radicale e la teoria marxista dello stato. Le scienze naturali, che senza riserva facevano professione di un proprio metodo in
cui Dio non aveva accesso, si rendevano
conto sempre pi chiaramente che questo
metodo non comprendeva la totalit della
realt e aprivano quindi nuovamente le
porte a Dio, sapendo che la realt pi
grande del metodo naturalistico e di ci che
esso pu abbracciare. Si potrebbe dire che
si erano formati tre cerchi di domande, che
ora attendevano una risposta. Innanzitutto
occorreva definire in modo nuovo la relazione tra fede e scienze moderne; ci riguardava, del resto, non soltanto le scienze
naturali, ma anche la scienza storica per-
ch, in una certa scuola, il metodo storicocritico reclamava per s lultima parola nella interpretazione della Bibbia e, pretendendo la piena esclusivit per la sua comprensione delle Sacre Scritture, si opponeva in punti importanti allinterpretazione
che la fede della Chiesa aveva elaborato. In
secondo luogo, era da definire in modo nuovo il rapporto tra Chiesa e stato moderno,
che concedeva spazio a cittadini di varie religioni ed ideologie, comportandosi verso
queste religioni in modo imparziale e assumendo semplicemente la responsabilit
per una convivenza ordinata e tollerante tra
i cittadini e per la loro libert di esercitare
la propria religione. Con ci, in terzo luogo,
era collegato in modo pi generale il problema della tolleranza religiosa una questione che richiedeva una nuova definizione del rapporto tra fede cristiana e religioni del mondo. In particolare, di fronte ai recenti crimini del regime nazionalsocialista
e, in genere, in uno sguardo retrospettivo su
una lunga storia difficile, bisognava valutare e definire in modo nuovo il rapporto tra
la Chiesa e la fede di Israele.