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IL FOGLIO

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: VIA VICTOR HUGO, 1 - 20123 - MILANO

ANNO I NUMERO 10

Buio improvviso

Il governo in pericolo
fino allultimo istante,
Fini si arrabbia davvero
Storie di equivoci non senza
importanza. Ma i vecchi della
politica: E il solito falso allarme

Una cena un po misteriosa


Roma. Giornata campale con brivido per
il governo. La sera di gioved, mentre Gianfranco Fini duellava in video con il capogruppo del Pds in Senato, Cesare Salvi, Silvio Berlusconi e Gianni Letta si infilavano
in macchina per andare a cena con un ospite misterioso. Prima di salire in auto, Berlusconi, che aveva visto i primi minuti della
trasmissione Tempo reale, d un giudizio
di sfuggita a un giornalista sul duello tra il
leader di An e Salvi. Poco dopo, in onda, a
Fini viene letta una dichiarazione, che Berlusconi poi disconoscer, in cui il leader di
Forza Italia sta sopra le parti e dice che secondo lui Fini e Salvi litigavano ma in fondo dicevano la stessa cosa, e che con tutti
questi cavilli la gente finiva per non capirci
pi niente.
Fini, sgradevolmente impressionato per
essere stato messo sullo stesso piano di Salvi dal suo principale alleato, non la fa passare liscia. Con eleganza, ma irritato, dice
che anche a Berlusconi pu talvolta capitare di essere assai distratto. E intensifica il
litigio verbale con il pidiessino, ricordandogli a brutto muso
che An a votare un
governo senza che sia
chiaro il suo ancoraggio al semipresidenzialismo alla francese
proprio non ci sta. In
quegli stessi minuti,
mentre si crea il primo grande equivoco
di fine crisi tra Berlusconi e Fini, Massimo
DAlema si reca da
Antonio Maccanico, a
conferire. In ballo c
sempre questo bene- SILVIO BERLUSCONI
detto preambolo, le
parole da limare, le espressioni per accontentare tutti, come sempre successo nella
prima repubblica. Il governo si impegna in
prima persona o il Parlamento totalmente autonomo? La maggioranza semipresidenzialista o c margine, per DAlema, verso i dubbi e le diffidenze del Partito popolare, per non parlare delle dure opposizioni di estrema sinistra?
Maccanico e DAlema dovrebbero aver
lavorato di cesello, ma quellincontro sta
per diventare materia incandescente. Infatti nella notte, e amplificato alle luci dellalba, si sparge per questa Roma uggiosa di
vecchia politica un caro boato, una chiacchiera pi o meno interessata. Berlusconi e
Letta sarebbero anche loro tra i partecipanti a quellincontro...
Quando si irrita Pinuccio Tatarella
Ieri per tutto il giorno Pinuccio Tatarella,
gi irritato per la campagna berlusconiana
a favore dei due (e solo due) garanti dei poli da mettere nel governo, suona il tam tam
di guerra. Hanno fatto un accordo alle nostre spalle - dice sempre meno nascostamente - sulla struttura del governo. Vogliono una grande spartizione che emargini Alleanza nazionale. Letta parte a razzo, a quel
punto, con le sue arti diplomatiche. Mentre
Berlusconi smentisce e rismentisce la dichiarazione che aveva irritato Fini in tv
(purtroppo, come diceva Mario Missiroli, famoso direttore del Corriere, una smentita
solo una notizia data due volte), il suo numero due ricostruisce minuto per minuto la
famosa cena con lospite misterioso. No, dice Letta, non era Maccanico, e tantomeno
DAlema. Era Lamberto Dini, con il quale
era stata organizzata una rimpatriata a tre
dopo le roventi polemiche, la crisi di governo, i veti, le gelosie, le incomprensioni e i
tradimenti reciproci. Ma Letta aveva voglia
di cercare di spuntare, arrotondare, lenire
la dolorosa diffidenza di schietta radice meridionale di un furbissimo come Tatarella.
Niente da fare. E dietro la clamorosa, sebbene in principio silenziosa, insurrezione di
An contro il misterioso papocchio a due, ecco accodarsi Pierferdinando Casini, che un
dc responsabile e sorvegliato ma non disdegna di aumentare il suo potere di contrattazione sulla struttura del governo e sui ministri; ed ecco il grande e operoso dialogatore
Rocco Buttiglione, il filosofo degli accordi
che per di accordo ne voleva un altro.
Una serata che si fa minacciosa
Alla fine a Berlusconi toccato di convocare di nuovo un vertice del polo delle libert, mentre DAlema sfruculiava e con
Gerardo Bianco faceva un suo bravo giro di
valzer allinsegna della confusione: semipresidenzialismo o cancellierato?
Serata minacciosa per Maccanico, anche
se i vecchi analisti politici della Capitale dicono che sempre stato cos e cos sempre
sar: quando si chiude una crisi e si fa un governo, londa dello scontento sale e sembra
sempre che salti tutto. Nessuno sa se davvero c stata la cena a quattro da Maccanico,
con Fini nella parte del Convitato di pietra.
Certo che il nervosismo non nasce dai
preamboli ma dallo scontro, ambiguo e riservato, sui centri di comando del governo,
sui superministeri e sui superministri.

quotidiano

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DIRETTORE GIULIANO FERRARA

La Giornata
* * *
In Italia

* * *
Nel mondo

IMPROVVISA ONDATA DI PESSIMISMO NEL CENTRODESTRA dopo


una nervosa giornata di trattative. Silvio
Berlusconi ha cercato di ricompattare
lo schieramento in un vertice cominciato in serata e proseguito sino a notte.
Prima di entrare in via dellAnima,
Gianfranco Fini ha detto che le possibilit di accordo sono pressoch inesistenti. Fini ha apertamente minacciato di votare contro il governo. DAlema
prova con una ciambella di salvataggio:
i parlamentari progressisti si impegnano solennemente a fare le riforme costituzionali.

HOLBROOKE TORNA IN BOSNIA


per cercare di appianare personalmente le tensioni che, negli ultimi giorni, stanno mettendo a repentaglio gli
accordi di pace di Dayton, di cui il diplomatico statunitense fu uno dei principali architetti.

* * *

E il governo di Agnelli, dichiara


Fausto Bertinotti, leader di Rifondazione comunista. E aggiunge: Chiediamo
ai compagni del Pds di ripensarci, perch dietro il trasformismo si celano gli
interessi dei pi forti.

* * *

Industria in buona salute visto che nel


mese di novembre, come segnalano i
dati dellIstat, il fatturato cresciuto del
14,6% e gli ordinativi del 10,6% rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno.
Nei primi undici mesi del 95, per, il
fatturato registra un incremento del
18,1% e gli ordinativi del 20,7%. Per
Giampaolo Galli, direttore del Centro
studi di Confindustria, i dati non indicano che siamo in una stiuazione di recessione ma di rallentamento.

* * *

Il Mediocredito in centro Italia ha vissuto un 95 positivo. La banca che eroga


finanziamenti e mutui fondiari, durante
lanno scorso ha concesso sovvenzioni
per il 45% in pi rispetto al 94. Ne hanno goduto in particolare le imprese di
Marche, Abruzzo, Umbria e Molise.
La Bnl aprir un fondo di investi mento chiuso che servir come sostegno
a piccole e medie imprese. Bnl Investi re impresa si a quelli lanciati dal grup po Arca e da Eptafund.

* * *

* * *

Il Giappone prevede un buon 96. Secondo lAgenzia per la pianificazione


economica il Pil crescer del 2,5%, il
doppio rispetto al 95. Lindebolimento
dello yen aiuter leconomia ad uscire
dalla recessione che la affligge da 1991.
Il premier giapponese Ryutaro Ha shimoto incontrer Bill Clinton il 23
febbraio a Santa Monica in California.

* * *

Almeno tre morti a Grozny per lesplosione di una bomba tra i manifestanti che da sei giorni chiedono il ritiro dei russi dalla Cecenia.

* * *

Bloccata da uno scandalo la privatizzazione delle ferrovie britanniche, uno


dei cavalli di battaglia del governo
Major. La Enterprise Rail, societ che
se ne era aggiudicata una parte cospicua, sospettata di frode ai danni della
societ della metropolitana londinese.

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I terreni su cui fu eretto il Muro di


Berlino non torneranno ai proprietari,
che ne furono espropriati nel 61. I terreni valgono oggi centinaia di miliardi
di lire. Il governo di Kohl non intende
creare precedenti in materia di restituzioni demaniali della ex Ddr.

* * *

Lo status di Gerusalemme sar al


centro dei negoziati che israeliani e palestinesi condurranno in maggio a Rabat, in Marocco. Lo annuncia la stampa
egiziana, citando quale fonte il ministro degli Esteri del Cairo, Ehud Barak.

* * *

Mandato darresto in Sudan per i tre


terroristi sospettati di aver organizzato,
nel giugno scorso, un attentato contro il
presidente egiziano Mubarak ad Addis
Abeba. La loro estradizione in Etiopia
era stata chiesta dallOnu.

La blindatura della Finanziaria la


proposta avanzata dal ministro per le
Riforme istituzionali Giovanni Motzo,
che ritiene necessaria una modifica co* * *
stituzionale. Secondo Motzo la FinanIl re delloppio, il birmano Khun Sa,
ziaria blindata sarebbe lunico modo
per responsabilizzare i governi sugli im- che il mese scorso si era arreso alle forpegni di Maastricht, perch impedireb- ze armate del suo paese, non sar
be di ovviare agli sforamenti della spe- estradato negli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il governo di Rangoon.
sa con linnalzamento delle tasse.
Secondo lantidroga di Washington,
Lopinione di Gianni Agnelli, che ri il 60% delleroina presente sul mercato
tiene indispensabile una manovra da
statunitense proviene dalla Birmania.
50 mila miliardi, ha aperto un dibattito.
Per Sergio Cofferati bastano 10-15 mila
* * *
La beatificazione di Romero stata rimiliardi; valutazione esagerata anche
per Enrico Vinci, segretario dellEuro - chiesta ufficialmente al Papa dalle auparlamento. Favorevole Mario Arcelli, torit ecclesiastiche di San Salvador,
rettore della Luiss.
dove Wojtyla attualmente in visita.

* * *

Militari della Gdf corrotti e non concussori, nonostante lipotesi, avanzata


dalla procura di Milano, che alcuni
membri delle Fiamme gialle abbiano
costituito unassociazione per delinquere. Lo ha specificato ieri il procuratore
aggiunto Gerardo DAmbrosio.

* * *

Il Cda della Rai ha convocato per il 27


febbraio lassemblea degli azionisti. Allordine del giorno la nomina del direttore generale.
Marted riunione del Consiglio dam ministrazione dellIri.

* * *

Attacchi allAran, stavolta da parte


della Confedir, lassociazione dei dirigenti del parastato, secondo i quali lagenzia per la contrattazione del pubblico impiego scavalca il Parlamento.

* * *

Il Secolo dItalia rinnovato nella grafica e arricchito di 4 pagine, ha debuttato


ieri nelle edicole. Dalla redazione del
Foglio gli auguri ai colleghi.

* * *

Borsa di Milano. Lindice Mibtel di ieri 10.145 (-0,11%). La lira ha guadagnato 9,26 punti sul dollaro (1.565,38) e 2,45
sul marco (1.063,44).

Maastricht
Anche in Austria larghe intese. Tornano
insieme al governo, dopo una clamorosa rottura e una tornata elettorale, socialdemocratici e popolar-conservatori. Lobiettivo
non la grande riforma della Costituzione
ma lingresso in Europa secondo le regole
del Trattato di Maastricht, che prevede il limite del 3 per cento alla capacit di indebitamento annuale degli stati in relazione alla ricchezza prodotta (il famoso Pil o prodotto interno lordo). Lintesa tra Franz Vranitzky, il cancelliere socialdemocratico, e
Wolfgang Schuessel, il capo dei conservatori, prevede una riduzione del disavanzo per
il 1996 e per il 1997 di circa 17 mila miliardi
di lire. La cifra pi vicina ai desiderata
dei socialdemocratici, ma i conservatori
hanno ottenuto di far gravare la manovra
per i due terzi sulla riduzione delle spese e
solo per un terzo sullaumento delle entrate. Per il taglio del welfare, al centro le pensioni, che furono il pretesto per la rottura
della grande coalizione nello scorso ottobre. Quanto alle entrate, subiranno un salasso gli alti salari e saranno aumentate le
imposte sui patrimoni mobiliari.
Come grande esca per le riforme, Maastricht funziona, e sotto il suo sole non c
niente di nuovo da un paese allaltro. Crescono per i timori che a quel sole lEuropa
si possa scottare.

OTTIMI RISULTATI DI VENDITA

DAMARTEDI MENO SPAZIO


ALLAPUBBLICITA
IL FOGLIO QUOTIDIANO stato
accolto con favore e generosit dai
lettori. Ma secondo molti la quarta
pagina di pubblicit un eccesso.

ACCETTIAMO

IL CONSIGLIO e
dal prossimo numero (marted 13)
lultima pagina ospiter due articoli, con una riduzione di pubblicit.

LA CAMPAGNA ABBONAMENTI

prosegue. Questo il numero verde:


1678. 20000. Anche la distribuzione
in edicola raggiunger nuove zone.

Gli scoop sul passato

I pentiti ora riscrivono


la vera storia di Garibaldi
Verbali, memoriali, rivelazioni,
e i quotidiani scalzano i manuali
Era ora. Era ora che i pentiti di mafia,
chiamati a riscrivere la vera storia dItalia
(come annuncia il titolo del monumentale
volume che raccoglie i risultati delle indagini della Procura di Palermo, editore Pironti), prendessero sul serio limmane compito e si mettessero con impegno a compilare i nuovi manuali destinati a trasmettere
alle generazioni future le tappe salienti della vicenda patria. E cos il pentito Antonino
Patti, qualcosa come 38 omicidi alle spalle,
sale in cattedra (momentaneamente trasferita nellaula bunker di Como) per stabilire
la nuova verit storica: Anche Garibaldi
pag il pizzo per sbarcare con i Mille a Marsala. La fonte dello storico pluriomicida sarebbe, riferiscono i giornali, tal Vincenzo
DAmico anziano mafioso catturato durante loperazione Omega conclusasi con 80 arresti. Anzich archiviare la faccenda, i quotidiani la prendono maledettamente sul serio (quasi come la storia del bacio tra zio
Giulio e Riina). La Stampa interroga sullargomento un pensoso Denis Mack Smith e da
Hammamet interviene, via Tg2, un risentito
Bettino Craxi, cultore di memorie garibaldine, che sciorina la vera storia dello sbarco a Marsala, con tanto di brigantini inglesi e flotte napoletane.
Del resto la mania dello scoop storico, tanto pi se eccentrico e apparentemente privo di credibilit, dilaga inarrestabile sui
giornali italiani. Il commentatore principe
dellUnit, Michele Serra, dedica una delle
sue rubriche quotidiane di prima pagina allesegesi testual-musicale del ritrovato Inno
Nazionale che Mazzini avrebbe commissionato a Giuseppe Verdi. La rivista Studi cattolici, legata allOpus Dei, spiega che allorigine delle iniziative giudiziarie della procura palermitana c stato un complotto di
antipapisti e massoni americani finalizzato alla cancellazione del ruolo determinante svolto dai cattolici italiani nella societ e nelle istituzioni dal 1945 al 92. E
ampio spazio viene dedicato dai giornali alla notizia che Alberto Sordi e Sergio Zavoli
sono entrati nella storia immortale con lingresso trionfale dei loro profili biografici
nelle ambite pagine dellEnciclopedia Treccani.
Continua invece il tormentone sulle ultime
ore di Benito Mussolini, aperto con la pubblicazione da parte dellUnit del memoriale redatto da uno dei giustizieri del Duce.
Adesso viene fuori la storia che Claretta Petacci sarebbe stata uninformatrice dei tedeschi col compito di sottrarre al suo Ben
compromettenti documenti, in particolare,
riferisce il Corriere della Sera, sulle presunte mire antitedesche della Repubblica
di Sal. Segue indispettita replica del Secolo dItalia che sospetta, dietro queste rivelazioni, misteriose manovre architettate
dalla storiografia dei post-comunisti. Sempre sul Secolo dItalia si propone una rilettura storica del pli e si parla di Giovanni
Malagodi come di un plumbeo commesso
di Wall Street. Su Avvenire si asserisce che
il mito Che Guevara sarebbe nato nellambiente cattolico mentre sul Manifesto un nutrito gruppo di intellettuali nostalgici del comunismo, tra i quali spicca il nome di Cesare Cases, paragona la larga intesa di questi giorni al famigerato patto di pacificazione tra i fascisti e socialisti del 1921. E
mentre il Messaggero apre la discussione
sulleterno tema: rischiamo o no di fare la
fine di Weimar?, e a questo fine interroga il
fior fiore dei politologi, il Corriere della Sera suggerisce, sulla scorta di alcune lettere, lipotesi che il capitano del Bounty sia
stato davvero un sadico. Non sarebbe il
caso di ammutinarsi?

SABATO 10 GENNAIO 1996 - L.1000

I viaggi del Papa


Le battaglie contro i teologi
della liberazione e il comunismo
Il bilancio dopo 18 anni
IN CENTRO AMERICA per la seconda volta,
Giovanni Paolo II tornato in Nicaragua
Nel 1983 a Managua sub la violenta contestazione dei sandinisti durante la messa,
mercoled, nella stessa citt ha detto: Questa visita si svolta in circostanze molto diverse in un clima positivamente cambiato
superata la guerra civile e le tentazioni di
forme totalitarie restano da sconfiggere le
piaghe della povert e dellignoranza.
Il pontificato di Karol Wojtyla si era aperto nel 1979 con cinque viaggi: Messico, Polonia, Irlanda, Turchia e Africa, quasi un programma strategico per la futura politica internazionale della Chiesa. Qual il bilancio
a diciotto anni di distanza?
AMERICA LATINA. Linizio della lotta alla
teologia della liberazione e al comunismo
Messico: nel gennaio del 1979 Karol Wojtyla presenzia personalmente allassemblea
generale dellepiscopato latinoamericano a
Puebla. Da quella riunione esce la strategia
del pontificato. Il continente latinoamericano in quegli anni teatro di una partita decisiva: in molti di quei Paesi - spesso soffocati da dittature autoritarie - giocano la loro ultima battaglia la guerriglia e le avanguardie
leniniste e marxiste. Un gruppo di teologi
(tra cui Gustavo Gutierrez) sviluppa un insegnamento che sottolinea laspetto rivoluzionario del Vangelo assumendo le categorie
di Karl Marx. La lotta del Papa contro il comunismo inizia qui, con la demolizione della Teologia della Liberazione. Oggi non ci sono pi dittature, ma le condizioni di vita delle popolazioni dellAmerica Latina sono peggiorate. Cadute le ideologie totalitarie non
sono seguite riforme in grado di garantire la
giustizia sociale. E il numero dei cattolici diminuisce, eroso dal proselitismo delle sette.
POLONIA. Solidarnosc prepara lo sgretolamento dellEst europeo
Il viaggio in Polonia (giugno 1979) segna
linizio dellesperienza di Solidarnosc e della caduta del blocco comunista. Levento del
1989 e laffermarsi di regimi democratici allEst, non ha per portato quella rinascita
tanto auspicata da Giovanni Paolo II, che
aveva sfidato lEuropa a riscoprire le sue
radici cristiane. E stato troppo enfatizzato il ruolo del papato nel crollo di quei regimi, caduti pi sotto la spinta del mercato
che per il cattolicesimo. Duro smacco per
papa Wojtyla stata la vittoria dellex comunista Kwasniewski contro Walesa nelle
presidenziali polacche. Il primate polacco,
cardinale Glemp, aveva detto che quel ballottaggio era una scelta tra un insieme di
valori cristiani e un sistema che chiamerei
neo-pagano.
IRLANDA. La caduta dellultimo baluardo
del cattolicesimo europeo
Settembre 1979, la volta di uno dellIrlanda, un Paese in cui, nove anni fa, due cittadini su tre avevano respinto lintroduzione
del divorzio. Tre mesi fa invece il 50,2% ha
detto s alla legge divorzista e la Chiesa
stata sconfitta, anche se di misura, in una
terra ad altissima densit cattolica. La seconda fase del pontificato stata caratterizzata dalla lotta al relativismo etico. Secondo The Economist la doppia sconfitta Polonia-Irlanda un segno della declinante influenza del papato sul mondo occidentale.
TURCHIA. Lapertura al mondo ortodosso e
le difficolt con Mosca
Novembre 1979: Turchia e Patriarcato di
Costantinopoli: alla soglia del terzo millennio verso i fratelli separati dOriente che si
indirizzano gli sforzi del Papa che, con lenciclica Ut Unum sint si dichiarato disponibile a ridiscutere il ruolo del papato.
Ma da parte ortodossa rimangono difficolt:
se infatti con il Patriarca greco-ortodosso
Bartolomeo I i rapporti sono cordiali, non si
pu dire altrettanto di quelli con il Patriarca di Mosca Alessio II. Un incontro tra i due
previsto in primavera in occasione del
viaggio del Papa in Ungheria. Ma in molti
pensano che Alessio decliner linvito.
LAFRICA. Il problema dellinculturazione
della fede con riti e tradizioni non cristiane
LAfrica sempre stata nel cuore del Papa. Nel continente con 1300 miliardi di dollari di debito internazionale, dove negli ultimi anni sono stati cancellati il 47% degli
investimenti e dove 40 milioni di persone
(tra cui 18 di bambini) muoiono ogni anno di
fame, la Chiesa convive con una miriade di
problemi. Oltre a quello dellassistenza ai
pi deboli, i cattolici, seguaci di una religione minoritaria, devono infatti fare i conti con il problema dellinculturazione: un
modello occidentale della fede che si incontra (e si scontra) con tradizioni, usanze e
riti tribali.
I VIAGGI DESIDERAT I .G e rusalemme, il
Libano, la Bosnia, la Russia
Sono tanti. Il pi importante quello a
Gerusalemme. La contesa fra ebrei e palestinesi non lo ha fino ad oggi permesso senza creare problemi diplomatici alle parti in
causa. Da due anni avvenuto lo scambio di
ambasciatori fra Israele e la Santa Sede che
chiede uno statuto internazionale a tutela
dei luoghi santi per la citt capitale dello
Stato ebraico. Fortemente desiderati ma rinviati allultimo momento i viaggi in Libano e
in Bosnia. Restano invece nel limbo dei desideri per ora irrealizzabili Mosca e Cuba.

Rivoluzione conservatrice

In America i liberisti
intensificano la lotta
contro le tasse e lo Stato
Parla Grover Norquist, lo spettacolare
campione della flat tax. Il moderato
Dole assediato dai falchi di Gingrich

Il giuramento anti-imposte
New York. La tradizione vuole che il partito repubblicano scelga il suo candidato
presidenziale seguendo le regole della gerarchia e dellanzianit, e questanno toccherebbe a Bob Dole, leader del Senato. Invece le carte sono cambiate per la rapida
ascesa di Steve Forbes, miliardario esterno
alla nomenclatura politica. Ufficialmente
Forbes privo del sostegno del partito, ma
non si direbbe visitando gli uffici dellAmericans for Tax Reform, dove Grover Norquist, pupillo del presidente del Congresso
Newt Gingrich, linstancabile campione
della proposta di Forbes sulla flat tax,
una proposta che Dole rifiuta di appoggiare.
La battaglia per la flat tax
LAmericans for Tax Reform una lobby,
ma anche il braccio organizzativo dellala
radicale repubblicana che ha conquistato
la capitale nel 1994 con le sue proposte di
drastica riduzione della presenza dello stato nella vita dei cittadini. E ha portato la rivoluzione dentro casa, contro i moderati come Bob Dole che
hanno sempre preferito il compromesso e i piccoli
aggiustamenti. In
questi giorni Norquist, che a 38 anni
considerato da
Gingrich lattivista
pi intelligente in
materia fiscale,
passa il suo tempo
al telefono con le
capitali statali promuovendo
leggi
che richiedono la maggioranza dei 2/3 dei
parlamenti locali per aumentare le tasse.
Ma non trascura lappuntamento del New
Hampshire, le prime importanti primarie,
dove andr a tenere assemblee a sostegno
della flat tax.
Norquist ha persuaso tutti i candidati repubblicani alla presidenza a firmare Il
giuramento sulla protezione del contribuente, un documento che li impegna a
opporsi a qualsiasi tentativo di aumentare
le tasse a individui o imprese. Lo stesso
giuramento stato firmato da 200 deputati
e 32 senatori, in una vasta campagna di
smantellamento della cultura progressista
anche tra i repubblicani. Norquist il capo
di una coalizione che lui stesso definisce il
partito di quelli che vogliono essere lasciati in pace. Loppressore in questo caso il
governo: o attraverso la tassazione o con
leccesso di regole. Il suo idolo politico
lattivista radicale del diciottesimo secolo
Tom Paine, di cui parafrasa la filosofia dicendo: Gli americani amano il proprio
paese ma odiano il governo, che solo un
male necessario. Il suo programma esprime lo stesso zelo contro tutto ci che sappia
di stato, nemico della libert.
Fino al 1994 - spiega Norquist - il nostro
obiettivo era solo di ridurre le tasse, adesso che abbiamo la maggioranza al Congresso possiamo anche batterci per tagliare la
spesa pubblica. E le politiche sociali cui
lelettorato abituato, come le pensioni, e a
cui non vorrebbe rinunciare? Dobbiamo
privatizzare tutto, come le pensioni in Cile,
e poi anche la sanit. Bisogna rendere il socialismo impossibile in questo paese.
Norquist ha fondato il suo gruppo nel
1985, e adesso ha un bilancio di circa 1 milione di dollari e 15 persone nello staff. Sono 39 i gruppi statali distaccati, che comunque si mantengono indipendenti dal centro.
Le campagne che svolgono riguardano temi
diversi, e includono anche limmigrazione.
Fautore di un liberismo forte, Norquist
contrario alle proposte di controllo e riduzione dellimmigrazione elaborate dai progressisti - cosa sarebbe lAmerica senza
immigrati? - , tanto pi che prevedono lemissione di una carta di identit nazionale:
Non permetteremo questa schedatura nazionale.
Lobiettivo di Norquist di ampliare i
consensi alle forze conservatrici aldil del
settore pi tradizionale della destra religiosa. Mentre parliamo nel suo ufficio una
collaboratrice gli ricorda limpegno a cena
con una comunit di indiani Chothow.
Gli indiani che non pagano le imposte
Sono popolazioni che non pagano tasse
per una speciale esenzione garantita dal governo, ma per un tenace organizzatore come Grover Norquist contano come i contribuenti del nord est che costituiscono il suo
seguito pi grosso. Norquist tiene sottocchio i progressi delle sue truppe. Ai candidati che lo chiamano al telefono suggerisce:
La campagna elettorale va fatta su pochi,
semplici principi. No alla doppia tassazione. Obbligo di maggioranza dei 2/3 per aumentare le tasse. Rispetto dei diritti della
propriet privata, cio no ai piani regolatori. E che il sindacato non usi pi il denaro
dei suoi membri per fare campagne politiche: il 70% degli americani contro, compresi i sindacalisti.

ANNO I NUMERO 10 - PAG 2

IL FOGLIO QUOTIDIANO

SABATO 10 FEBBRAIO 1996

SIGNOR DIRETTORE

VITE PARALLELE

Ministero della pubblica distruzione

Antonio Ruiz esce di scena a passo di danza


Kriminal, Alan Ford e TNT in lutto per Magnus

PREOCCUPATIDI FORMARE I CITTADINIDI DOMANI, NONGLI INSEGNAMO A SCRIVERE


Il sistema scolastico italiano, nel molto
di buono che ancora conserva, porta limpronta di grandi ministri della Pubblica
istruzione che erano anche grandi intellettuali e uomini pubblici, i pi eminenti del
loro tempo: De Sanctis, Croce, Gentile. Oggi noi vediamo, per gli esiti della nostra
storia, i loro limiti ideologici, per esempio
il ruolo etico assegnato allo stato, che del
resto vive ancora pi pericoloso dove forse
qualcuno non se laspetterebbe, in particolare in documenti di area prodiana, nei
quali si legge che la responsabilit delle
istituzioni pubbliche nella formazione dei
cittadini ... non deriva da una delega ad esse data dalla famiglia o da altri corpi sociali, ma una loro responsabilit originaria. Questo si chiama Stato etico. Cose
analoghe con pi garbo diceva Mussolini
in un discorso in Veneto del 1925.
Per, i nostri antenati nominati di sopra
avevano una concezione cos chiara e forte della scuola e della autonoma nobilt
della cultura che anche quei limiti non fecero gran danno. Quel che vacilla oggi lidea stessa di scuola. La scuola - era chiaro
allora - listituzione in cui una comunit
esprime e attua la sua volont di trasmettere ai bambini e ai giovani un bagaglio di
competenze di base (leggere, scrivere, far
di conto...) e intanto riconosce, fa emergere e nutre i talenti e le vocazioni personali, per tempo, prima che si disperdano o si
compromettano: per il bene dei singoli e
della collettivit.
Distinguere i percorsi sin dalle medie
Dalla base unitaria, i ragazzi si avviano,
secondo le qualit individuali, a due percorsi fondamentali:
1 - il percorso che con varie articolazioni conduce allesercizio di mestieri e professioni di ordine pratico, manuale, esecutivo, ma anche di artigianato libero di varia qualit;
2 - il patrimonio culturale disinteressato e che dispone ad altri anni di studio
per accedere a professioni liberali e a ruoli dirigenti. Si forma, seppur non in modo
esclusivo, la classe dirigente.
Tra i due percorsi sono possibili passaggi nei due sensi. Cos funziona oggi in Ger-

mania il sistema scolastico della Stato della Baviera: i due percorsi si divaricano subito dopo i quattro anni delle elementari.
Questo modello un tempo in Italia era condiviso dalle tre grandi culture, la cattolica,
la liberale, la socialista.
Possono variare articolazioni e tempi,
per varie circostanze (ma meno nel percorso formativo del ceto dirigente), specialmente in rapporto allevoluzione tecnica e produttiva, insomma in rapporto al
mercato. Ma una scuola un luogo - tempo
nel quale si acquisiscono saperi, competenze, abilit. Le acquisizioni richiedono

Una vera scuola sa offrire ai


ragazzi percorsi precisi e chiari. Sa
rinunciare, sa delimitare e sa tenere
fuori. Si protegge dal mondo esterno,
chiede molto e vuole essere selettiva
al ragazzo un impegno attraverso il quale si
costruisce anche la sua personalit morale
e civile: si struttura il rigore e il rispetto per
la verit, labitudine alla fatica, alla noia, al
sacrificio, labitudine a darsi mete, a non
consumarsi tutto nel presente, a coltivare
una legittima ambizione, a misurare il proprio egoismo con quello degli altri, a riconoscere e accettare una scala di valutazioni, a conoscersi. Si forma il carattere e si
forma il cittadino, non astratto e anonimo,
ma forte della sua abilit, in grado di esercitare un ruolo, di dare e di ricevere.
Una scuola cos intesa offre ai ragazzi
percorsi precisi, chiari e ben finalizzati;
non tende ad insegnare un po di tutto e
cio nulla, ma un complesso unitario e ben
ordinato di disciplina, non trasformato da
sempre nuovi richiami e distrazioni. Anzi,
una vera scuola sa rinunciare, sa delimitare, sa tenere fuori. E chiede molto, chiede
devozione, assiduit, continuit, concentrazione.
Essa tende addirittura isolarsi e a proteggersi dal rumore di fondo esterno che
lassedia, specialmente nel nostro mondo.
E ovviamente anche selettiva, non nel

Vizi privati e pubbliche scuole


TONY BLAIR: PER MIO FIGLIO CERCOIL MEGLIO
LETTERADALONDRA
La scelta della scuola
per gli anni futuri da
parte dellundicenne
Joe Harman stava
per far naufragare il
Nuovo partito laburista di Tony Blair durante quella che egli
stesso ha definito la settimana pi dura della sua vita politica di leader. I conservatori si sono ringalluzziti e
persino John Major tornato a dichiarare
che possibile, per lui, vincere le elezioni.
Blair voleva fare della battaglia per la riforma dellistruzione lasse centrale della sua
strategia elettorale. Ora i conservatori la
considerano il suo tallone dAchille.
La riforma del 1944 selezionava i bambini con un esame allet di 10 anni. Il 15%
degli allievi accedeva cos alla Grammar
Schools, di alto impegno didattico, e veniva
promosso automaticamente al rango di
membro del ceto medio. Il resto dei ragazzi veniva relegato nella Secondaria moderna, scuola dagli orizzonti pi umili. Le
classi dirigenti snobbavano il sistema scolastico statale e mantenevano intatta lintangibilit della loro casta affidando i loro
rampolli soltanto alla scuola privata.
Le scuole pubbliche tendevano a trasformare nuova ricchezza in vecchia educazione. Allet di 10 anni la societ inglese veniva automaticamente divisa in ufficiali, sergenti e soldati semplici. Pi che per motivi
educativi, fu per porre freno a questa arbitraria fonte di divisione in classi che i laburisti introdussero negli anni 70, nel sistema
scolastico inglese, le Scuole per tutti. Nella speranza che le classi sociali si sarebbero mescolate dividendosi le opportunit offerte dal nuovo sistema. Essendo diventata
obligatoria per legge, sarebbe nata nella societ inglese la fraternit.
Listruzione, per, era delegata fino allavvento della Thatcher agli enti locali,
quindi alcuni comuni delle zone residenziali intorno a Londra decisero di mantenere il sistema selettivo. Le Scuole per tutti si propongono in genere il miglioramento culturale e sociale della popolazio-

ne scolastica, in contrasto col vecchio sistema, ma nei centri storici, tornati a un degrado dickensiano in seguito ai tagli della
Thatcher, non possono riservare le loro
sempre pi magre risorse ai pochi studenti
veramente bravi.
Quindi tra i ceti medi, anche i genitori
progressisti scelgono la scuola privata (dalle 5 alle 10 mila sterline allanno per ogni
allievo) o accettano la scappatoia offerta
dai conservatori che consiste nellaccesso
alle Scuole per tutti a sussidio diretto, generosamente sovvenzionate dal governo
centrale e in grado di selezionare socialmente i loro allievi.
Due di questi genitori sono Tony Blair e
Harriet Harman, questultima ministro della Sanit del governo ombra laburista.
Blair stato attaccato dai suoi e dai conservatori per aver optato per una scuola
pubblica a sussidio diretto. Ancora pi
scalpore e indignazione ha sollevato la
Harman, scegliendo una delle poche Grammar Schools selettive rimaste. Accusandola dipocrisia, i conservatori hanno chiesto
le sue dimissioni. Quanto ai laburisti, si
aperta una breccia forse fatale tra il vecchio partito socialista e quello nuovo liberaldemocratico, essendo la selezione vista come lostacolo al riscatto sociale della
classe operaia. Mentre essa garanzia della salvaguardia dei privilegi di quei ceti
medi a cui Blair e la Harman appartengono e che essi devono convincere a votare laburista.
Per tenere insieme il partito e vincere le
lezioni, Blair deve urgentemente tracciare
un nuovo sistema educativo corretto e generosamente sovvenzionato. Un sistema
buono tanto da convincere almeno qualche
politico conservatore a diventarne utente
anzich, come consumatore di istruzione
privata, avere interesse nel fargli concorrenza. Per Blair un politico che, senza ledere i suoi principii, non cerca il meglio
per i suoi figli, rischia di perdere la sua
umanit. Una politica per listruzione senza il sostegno di principii rischia dunque di
fargli perdere il suo elettorato.
Richard Newbury

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OGGI - Sulle estreme regioni meridionali condizioni di variabilit con


ampie schiarite; residui annuvolamenti saranno ancora possibili lungo le catene montuose. Sul resto della penisola
sereno o poco nuvoloso.
DOMANI - Su tutte le regioni nuvolosit irregolare con possibili precipitazioni sparse, pi probabili sulle zone
centro-meridionali tirreniche.

senso, come si vuole credere, che essa elimina, rifiuta, uccide, ma che distingue
e valorizza predisponendo molteplici modalit formative, tutte serie e utili e dignitose.
Lo strapotere sindacal-confederal-clientelare
Solo una perversione democraticistica
ha potuto diffondere il disprezzo di lavori
manuali (anzi, il lavoro manuale finisce per
essere solo lesito del fallimento scolastico)
illudendo tutti di una omologazione formativa e culturale ingannevole, la quale non
pu che produrre giovani deboli, indeterminati e spostati, con distruzione dei valori e unimmagine da incubo del mondo e
della societ. Un fenomeno per tutti: la
strage degli abbandoni gi al primo anno
duniversit.
Una scuola per spostati hanno pensato e
in parte realizzato teorie democratiche folli, interessi e strapotere sindacal-confederal-clientelare, perversioni pedagogistiche
coltivate fuori dalla scuola e contro di essa,
e ministri come Giancarlo Lombardi. Col
quale savverano idee in attesa da anni: una
scuola in cui sempre meno importante il
patrimonio disciplinare e la misura dei meriti; una scuola che si disperde dietro mille
funzioni e tentazioni, con linconscia volont di plasmare e dominare le coscienze
pi che dare strumenti agli intellettuali. E
la scuola in cui si educa a tutto: alla pace,
alla non-violenza, allantirazzismo, alla salute, allambiente, contro le droghe; educazione stradale, sessuale... Ma si arriva alla
fine del liceo e non si sa scrivere in corretto italiano.
Arrriva anche leducazione ambientale
Appunto in questi giorni il ministro Lombardi ha annunciato leducazione ambientale. Non cera altro da aspettarsi da un ministro che ha delegittimato i presidi perch
non collaborano con gli studenti che occupano (naturalmente nelle scuole occupate
si fanno riunioni per leducazione alla legalit!); ha ignorato totalmente i disagi del
corpo docente; tutto ha fatto per avere il
consenso di un po di studenti: adesso fa anche un rotocalco per gli studenti. Ogni persona matura sa che la ricerca del consenso
presso le masse giovanili uno dei sintomi
pi sicuri di velleit totalitarie.
Tutto questo nel gergo progressista significa formare il cittadino di domani, facendo sostare sempre pi a lungo i ragazzi
nelle scuole, ma insegnando sempre meno,
invitandoli a contemplare e recitare la loro
infinita adolescenza tra assemblee, occupazioni, attivi...
Le famiglie forti i loro figli riusciranno
a proteggerli; per i figli dei ceti popolari si
prepara il pi infame degli inganni.
Vincenzo Bugliani

LETTERE
Levasione fiscale non si combatte
facendo dogni erba un fascio
Signor direttore Nel lavoro autonomo,
soprattutto professionale la situazione non
corrisponde pi allidea che se ne aveva fino a poco tempo fa. Ci sono lavoratori autonomi benestanti, alcuni ricchissimi, e
una pletora di lavoratori autonomi non benestanti se non poveri e senza nessuna
delle garanzie dei lavoratori dipendenti,
soprattutto del pubblico impiego. La maggior parte di questa pletora costituita da
professionisti per forza, figli delluniversit-parcheggio e delle false speranze
coltivate da gente sprovveduta. Si tratta di
trentenni e quarantenni che svolgono lavoro autonomo spesso sottopagato come
alternativa alloccupazione, con regolare
partita Iva e con gli oneri spesso ingiusti e
irrazionali che ne derivano soprattutto per
chi guadagna poco. Sono questi i grandi
evasori fiscali che hanno dissanguato lItalia? Non sono un tecnico ma credo che
levasione si potrebbe ridurre con strumenti meno ingiusti del concordato (che
premiano i veri evasori), ad esempio agendo su alcuni presupposti dellevasione
(permettendo s di scaricare tutto tutti),
semplificando e razionalizzando adempimenti e normativa, riducendo il numero
dei tributi (non necessariamente limposizione), obbligando a dichiarare i titoli di
stato pur senza sottoporli a tassazione cumulativa con altri redditi, smettendola con
i condoni, fissando sanzioni appropriate
secondo la gravit reale delle irregolarit
formali, effettuando pi controlli, ma non
vessatori e terrorizzanti. Laccertamento fiscale oggi infatti serve come minaccia per
far aderire i contribuenti ai concordati,
che premiano i veri evasori.
Luca Boccaccio, Roma
Doppio turno allitaliana
per evitare voltafaccia
Signor direttore - Da pi parti si accennato ad elezioni del Capo dello Stato e
del Parlamento con il doppio turno e con
il ballottaggio fra i primi due candidati.
Nelle elezioni del sindaco purtroppo abbiamo visto allopera questo sistema. Se al
primo turno un candidato del Polo prendeva la maggioranza relativa, poi nel secondo turno veniva ribaltato il risultato a
favore di un candidato di centro sinistra
perch la Lega si univa a Rifondazione comunista. Certamente sarebbe preferibile
un maggioritario secco, senza quote proporzionali, a turno unico, cos tutti ci pensano e dichiarano prima con chi vogliono
stare. Se proprio questo non fosse possibile auspicherei, oltre ad uno sbarramento
al 4 o al 5% per eliminare il proliferare dei
piccoli partiti, una soluzionedi doppio turno alla francese corretto allitaliana. Al
ballottaggio vadano i primi quattro (in subordine tre) candidati che hanno ottenuto
pi voti al primo turno. Ci sarebbe cos pi
rappresentativit e meno ribaltoni.
Mario Magnan, Verona

Gene Kelly
La mia danza era fondata su ci che
pensavo dovesse essere lo spirito delluomo
della strada americano. (...) Volevo ballare
vestito da marinaio, da soldato, da metallurgico, da camionista. Al taglio morbido
e perfetto degli abiti, alla leggerezza aristocratica della danza di Fred Astaire, Eugene Curran Kelly, nato a Pittsburgh, in
Pennsylvania il 23 agosto 1912, contrapponeva la felpa e i pantaloni aderenti, la danza atletica e muscolare di chi avrebbe potuto diventare giocatore professionista di
hockey sul ghiaccio. Ballerino, cantante, attore, coreografo e regista, rivoluzion la
commedia musicale americana, portandola nella strada e accentuandone il taglio cinematografico. Ball con Cid Charisse, ma
anche con Tom e Jerry, il gatto e topo dei
cartoni animati. Sfrenato marinaio in un
giorno di licenza a New York (1950), incurante della pioggia e delle pozzanghere per
gioie damore (Ballando sotto la pioggia), lasciava leggere nello sguardo da bravo ragazzo che una volta sistemato con famiglia
in provincia avrebbe dato laddio alle ubbie e avrebbe fatto molto pi attenzione a
non infradiciare scarpe e vestiti. Il suo declino anche il declino del genere. Del resto: un musicista ha il piano, un pittore il
pennello e uno scrittore la penna. ma un
ballerino non ha che il corpo. Il mio comincia a declinare. Il declino si concluso venerd 2 febbraio a Los Angeles.
Gianandrea Gavazzeni
Il tempo, aggravato dallimmane stanchezza delle vicende vissute, vola anche per
i musicisti. Valgano per Gianandrea Gavazzeni le parole che Gianandrea Gavazzeni scrisse nel 1946 in morte di Bla Bartk..
Nel 1946 il tempo volava per il trentacinquenne Gavazzeni, nato a Bergamo il 1909.
La Scala ricostruita. I Pomeriggi Musicali.
La composizione. La scrittura critica (Urgeva la necessit di scrivere cui era stato
impedito per motivi pratici di attivit musicale lesercizio narrativo e poetico). Lamicizia con Petrassi, Mila, Della Corte. La
scrittura diaristica ( ... il libro dei conti - cui
una progressiva malinconia non tolse mai
serenit n il piacere dellindagine schietta). La precoce rinuncia a scrivere musica
sua, dopo i tre straordinari Concerti di Cinquand, in cui rivivevano gli incanti dellinfanzia sulla collina bergamasca (di s in
terza persona: Giudicandola di astanza
anacronistica, proced lautore stesso ad autosepoltura, avanti sopravvenissero le leggi
eccezionali dellAvanguardia Ufficiale).
La direzione artistica della Scala. La passione verdiana, la dedizione donizettiana,
lincessante attivit concertistica, i successi
nel mondo. Le plumbee prove private e le
private, tardive consolazioni. Limmane

stanchezza delle vicende vissute insomma,


che non tolsero a Gianandrea Gavazzeni
quella serenit e quella autorit che traspaiono insieme sul volto dei vecchi che
hanno vissuto pienamente. E gli aneddoti di
piccoli cedimenti, di passeggere confusioni
hanno il peso delle piume di fronte alla dedizione al lavoro degli ultimi anni. Fino alla determinazione di riesumare lo scorso
gennaio a Lugo di Romagna LAviatore
Dro, opera del futurista Balilla Pratella, archiviato dal tempo. Scomparso il 5 febbraio,
a lui, come a Toscanini, la Scala ha riservato lonore di un concerto a sala vuota. Quando nel 1967 tocc a Gavazzeni di dirigere a
sala vuota per Victor De Sabata, lorchestra
suon senza direttore. Il maestro ascoltava
dal foyer. Estremo esempio di modestia di
un uomo che fu amico di papi e di grandi
della Terra, ma che rimase radicato nei valori della terra della sua infanzia
Renzo Biasion
Per pudore, per stile, per stanchezza,
Renzo Biason, nato a Treviso nel 1914, non
ritenne opportuno rivendicare i diritti legali quando in molti
riconobbero nel
film Mediterraneo
di Salvatores la
storia da lui raccontata in Sagap, romanzo
sulla guerra di
Grecia pubblicato
nel 1954 da Einaudi. Pittore e incisore, oltre che romanziere e giornalista, Biason continu invece a dedicarsi allarte dellacquaforte, nella quale eccelleva. Quando mercoled 7 febbraio scomparso a Firenze, la fondazione
Cini stava allestendo una mostra dei suoi disegni di prigionia a Creta e la galleria Mazzoni di Bologna preparava una sua personale che sar inaugurata il 17 febbraio.
Adone Maltauro
Luned 5 febbraio, dopo un intervento
chirurgico, morto nellospedale di Verona
Adone Maltauro. Nato nel 1909, Maltauro
era lanima della grande azienda edile che
portava il suo nome. Dopo uno sviluppo impetuoso che laveva vista partecipare alla
realizzazione di Eurodisney, la Maltauro
era stata coinvolta in alcune vicende giudiziarie che avevano nuociuto gravemente allazienda, costringendola a ridurre i dipendenti da 2000 a 1200.
Magnus (Roberto Raviola)
Si rincorrevano in triciclo nei corridoi deserti di un alberghetto romagnolo. Giocavano a Shining, dicevano loro. Giocavano. Il
favorito era Magnus, che un tumore al pan-

creas rendeva pi vicino al traguardo. Vinse Bonvi, aiutato dal buio e da una macchina di passaggio. Stava andando a vendere
alcune tavole delle sue celebri Sturmtruppen per contribuire a pagare le cure dellamico. Magnus arrivato secondo. Prima del
traguardo ha voluto congedarsi con un autoritratto nellultima vignetta del numero
speciale di Tex che leditore Bonelli gli aveva assegnato e al quale lavorava da sette anni. Roberto Raviola, in arte Magnus, ha tagliato il traguardo luned 6 febbraio. Nato il
30 maggio 1939 a Bologna, considerato la
matita pi efficace di quella banda creativa
che la sua citt aveva generato o attratto.
Negli anni Sessanta si era applicato al fumetto nero: Kriminal, leroe votato al male
che si converte al bene solo dopo alcune
uscite in edicola; Satanik, la megera repellente cui un siero d le forme di una efferata pin up in calzamaglia. Tra il 75 e l84, con
la collaborazione di Francesco Guccini, disegner le avventure di Unknow (sic), lo
Sconosciuto, il mercenario. Ma il grande
successo di pubblico gli verr dalle avventure di Alan Ford, agente della T.N.T., la
sgangherata agenzia investigativa retta da
un inflessibile vecchiaccio che ha vissuto di
persona episodi di un passato troppo lontano, che conversa con pappagallo poliglotta
e che accumula senza goderne i guadagni
dellagenzia, lesinando il centesimo agli
sgangherati e affamati collaboratori.
Antonio Ruiz Soler
Il grande Antonio, Antonio Ruiz Soler,
il ballerino di flamenco che per quaranta
anni ha dominato la danza spagnola, che si
esib alla Scala, che rinnov i modi della
danza tradizionale spagnola, nacque a Siviglia nel 1921, sesto figlio di una povera famiglia devastata da un padre alcolizzato. A
quattro, di sua iniziativa, ball per strada
alla musica di un organetto di passaggio e
le monete piovvero copiose. Nonostante
lopposizione del padre, Antonio fu mandato a studiare allaccademia del maestro
Realito. Una carriera trionfale attendeva
Antonio. Molto ardito e aperto alle contaminazioni, fu influenzato da coreografi e
ballerini internazionali come Serge Lifar,
George Balanchine e Leonidas Massine. Invent figure, cre il cosiddetto stile neoclassico, realizz coreografie sulle musiche
dei classici spagnoli, come Albniz, Falla,
Granados e Turina. Con i partner fece baruffe che almeno in un caso, al Teatro parigino degli Champs Elises, coinvolsero la
platea e furono regolate al commissariato.
Invent improbabili storie damore con
donne famose come Ava Gardner e Gina
Lollobrigida. Nessuna di loro si prese la
briga di smentirlo. Una emiparesi lo costringeva a letto da tre anni. Luned 5 feb-

ANNO I NUMERO 10 - PAG 3

EDITORIALI
Promemoria per Berlusconi e DAlema
L

accordo tra Silvio Berlusconi e


Massimo DAlema vacilla. E nato
maluccio, tra lo scetticismo diffuso degli italiani, sia a sinistra sia a destra.
Ora ci sono nuove difficolt ed incerto che il governo si faccia, come previsto, nel week end. Intanto il Paese...
LItalia disincantata e paziente.
Tutti o quasi tutti avrebbero preferito
la conta elettorale, di qua o di l, un bel
lavacro dei veleni e degli inganni per
arrivare (vinca il migliore) a un governo stabile, con un suo programma scelto dalla maggioranza del paese reale.
Ma in fondo questa idea di un patto per
le riforme, per quanto raggiunto obliquamente e ancora immerso nella nebbia delle chiacchiere, ha la forza di una
certa ragionevolezza. Se poi davvero si
realizzasse una riforma presidenzialista, ci che allo stato non assolutamente sicuro, sarebbe molto pi che un
atto di saggezza, sarebbe una svolta storica nella vita della Repubblica, latto
di fondazione di una nuova comunit e
di un nuovo sistema di governo.
Nel frattempo tuttavia bisogna che la
politica non si riduca a consorteria e il
sistema di comando a consociazione
chiusa. Nei tre anni dellunit nazionale e delle larghe intese tra Pci e Dc, dal
1976 al 1979, tutte le questioni cruciali
venivano decise nellombra. Cera un
direttorio politico e parlamentare, costituito da due portavoce delle forze

maggiori dei due schieramenti. Il paese non aveva pi n unopposizione n


un vero governo, il clima di deresponsabilizzazione si fece ogni giorno pi
pesante, e fin con i giovani in piazza, la
rivolta nelle fabbriche, il terrorismo dispiegato, le P38.
LItalia cambiata, pericoli di quel
tipo non sono in vista. Ma il mondo del
lavoro deve fronteggiare il trauma di
Maastricht, nel Sud disoccupazione e
disagio galoppano, e nel Nord tuttora
forte la protesta fiscale che ha originato la rivolta leghista e la crisi dei vecchi
partiti. Se i leader dei poli, nel caso in
cui facciano il governo, si insabbieranno nellaccordo e nella sua gestione, dimenticando le promesse fatte agli elettori, riducendo tutto a mediazione di
palazzo, gli italiani diverranno insofferenti e sar linizio della fine. Se invece riusciranno a lasciare che il conflitto tra due idee alternative sul nostro futuro si esprima, lintesa sulle regole
non sembrer un espediente per sospendere la democrazia ma un modo
alto e nobile per darle corpo e senso
in un paese libero.
In prima pagina pubblichiamo unintervista al leader della lotta antifisco in
America, il paese che anticipa i destini
dellOccidente. Berlusconi la legga, e ci
pensi su. Gli allori delle larghe intese,
se larghe intese saranno, non sono buoni per dormirci sopra.

Germania Est, Italia Sud


C

on un balzo quasi dell1% nel solo


mese di dicembre, la disoccupazione in Germania ha superato la soglia
psicologica dei 4 milioni, pari al 10,8%
della forza-lavoro: il tasso record dal
dopoguerra. Come se non bastasse, gli
ordini dell'industria manifatturiera sono diminuiti nello scorso anno di quasi
1'11%, il che lascia prevedere che l'onda dei senza-lavoro destinata ancora
a crescere.
La disoccupazione aumentata anche negli Stati Uniti (+0,2% in dicembre) a conferma del rallentamento generale dell'economia mondiale. Anche
in Italia, dove il ciclo sfasato di qualche mese e la svalutazione competitiva
della lira ha drogato le esportazioni
permettendo una crescite record del
Pil, la disoccupazione non diminuita.
Nei mesi invernali poi si assiste tradizionalmente alla diminuzione dell'attivit produttiva in alcuni settori come
l'edilizia.
Depurata dell'attivit stagionale, la
disoccupazione tedesca scenderebbe
quindi a 3,8 milioni, pari al 10% della
popolazione lavorativa.
Le statistiche non sono infine che la
media tra due situazioni non proprio
paragonabili, l'ex Germania Ovest e la

ex Rdt. La chiusura dei cantieri a causa del freddo colpisce molto di pi le


regioni ex comuniste impegnate nell'indispensabile opera di ricostruzione
anche edilizia , dove infatti il tasso di
disoccupazione salito dal 14,9 al
16,8%. Il numero di disoccupati nell'ex
Germania Ovest sarebbe quindi di 2,9
milioni. L'economia tedesca paga questo prezzo alla sopravalutazione del
marco e alla politica della Bundesbank, che vuole tenere l'inflazione sotto il 2%.
Ma da quando il cancelliere Kohl ha
voluto bruciare le tappe dell'unificazione, non si puo' non riconoscere il
cammino compiuto dall'ex Rdt, conoscendo il livello di arretratezza, di economia fittizia, quindi di occupazione
mascherata, da cui partivano le regioni
ex comuniste, il paragone con le altre
regioni arretrate d'Europa tutto a loro vantaggio.
Basti pensare al mezzogiorno d'Italia, dove la disoccupazione raggiunge
punte del 30 se non del 40%, malgrado
quaranta anni di profusione di danaro
pubblico. Anche, se per quel che riguarda il Sud del nostro paese, va sempre considerato lestesa presenza di un
settore di lavoro sommerso.

Un reato di rito ambrosiano


U

na settantina di finanzieri corrotti,


che si spartiscono tangenti e bustarelle, con un tariffario interno rispettoso della gerarchia militare. Basta questo per configurare lassociazione a delinquere, in base allarticolo 416 del codice penale? S, risponde la procura di
Milano, cha ha deciso di contestare il
reato associativo agli uomini della
Guardia di finanza.
Ma se molti uomini in divisa impegnati sul fronte del fisco, dal generale
ai capipattuglia, si organizzano per ottenere denari dagli imprenditori non
stanno forse compiendo una concussione? No, risponde la stessa procura, perch se i finanzieri guadagnavano con le
tangenti, gli imprenditori risparmiavano sulle tasse. Quindi non possono dirsi vittime di un racket ma vanno processati per corruzione.
La linea di confine tra lipotesi di concussione e quella di corruzione tuttavia
ancora pi sottile di quanto la procura non
dica. Basta rileggersi le ordinanze di rinvio
a giudizio di molti imprenditori, ivi compreso lex presidente del consiglio Silvio
Berlusconi. I rinvii a giudizio sono stati de-

cisi anche perch si ritenuto poco verosimile che un maresciallo a capo di una pattuglia di finanzieri potesse intimidire una
delle prime aziende italiane. Ora che la magistratura ha optato per lassociazione a delinquere, conserva tutta la sua logica quel
ragionamento? Qualche avvocato difensore
si spinto a parlare di inspiegabile autogol
dellaccusa.

Insieme alla notizia della nuova imputazione, che risalirebbe a molto tempo fa (quando si vuole il segreto istruttorio sa essere longevo), si appreso
anche dellintenzione del pool di chiedere una proroga per le indagini. Eppure fatti nuovi non ce ne sono. Ecco
che ritorna una vecchia abitudine della procura milanese, tanto ricorrente
che qualcuno lha irrispettosamente
battezzata rito ambrosiano. Per allungare i tempi delle inchieste, nella
speranza di trovare presto o tardi
qualcosa, si aggravano le imputazioni e si amplia il raggio delle indagini.
Non solo, ma la prossima volta quei finanzieri alla sbarra, che hanno risposto
seminando dubbi sul pool, dovranno
pensarci due volte.

IL FOGLIO QUOTIDIANO

SABATO 10 FEBBRAIO 1996

Toghe e cronisti, i perch di troppe relazioni pericolose


MANI PULITENON TIRAPI COMEUNA VOLTA, MA RESTANO AMBIGUI LEGAMICHE RIDUCONOLA CREDIBILITDELLINFORMAZIONE
Milano. Siamo alla vigilia del quarto anniversario dellinizio dellinchiesta denominata Mani Pulite. Sempre pi assistiamo
al fenomeno del ritorno a casa di quei
GIUSTIZIA E

COMUNICAZIONE

cronisti che in questi anni hanno lavorato


esclusivamente su questa inchiesta. Come
i colleghi americani che rientrarono alla
base, nelle loro redazioni, dopo aver seguito la guerra del Vietnam, cos i cronisti
di Mani Pulite rientrano mestamente nelle
pagine interne, spesso in quelle della cronaca milanese, lasciando ad altri lonore
della firma in prima pagina o dellapertura di un telegiornale.
Molti cronisti accettano questa situazione, cercano nuove strade da battere oppure aspettano che ritorni il momento della
gloria. Altri, dopo aver raggiunto la notoriet solo grazie allesposizione prolungata, soffrono e sono pure pericolosi, perch cercano, ad ogni costo, di riprendere il
ruolo perduto, magari forzando notizie che
un tempo erano marginali, in questo facilitati da una ormai sempre pi frequente
mancanza di controllo gerarchico allinterno delle redazioni.
Questa vera e propria sindrome colpisce
anche i magistrati. Con i cronisti, in questi
anni, stata sviluppata, potremmo dire
coccolata, una familiarit, una frequentazione e una confidenza che forse neanche
i giornalisti di lungo corso dediti al pas-

seggio in Transatlantico e nelle stanze della politica hanno tenuto con i potenti del
Palazzo romano.
Un caso esemplare: in questi giorni
esplosa la polemica sulla vicenda del primario del Fatebenefratelli, il neurochirur-

nel caso di Padalino non era la prima volta, il suo ruolo istituzionale e fondamentale di giudice terzo. E cos non ha saputo
o voluto respingere le richieste del pubblico ministero.
Linsufficiente profilo dellufficio del Gip

Spesso c un eccesso di familiarit tra le star del palazzo di giustizia e


le penne che le hanno rese celebri. I casi del pm Ramondini e del gip
Padalino. Le difficolt di una riconversione professionale
go Caneschi, morto un anno fa a causa di un
cancro, dopo essere stato coinvolto nellinchiesta sulla malasanit. Come noto la
Procura generale presso la Cassazione ha
censurato loperato di due magistrati, il sostituto procuratore, Elio Ramondini e lex
giudice delle indagini preliminari, Andrea
Padalino, avviando unazione disciplinare
nei loro confronti con motivazioni molto
dure. Laccusa quella di aver firmato
provvedimenti di custodia cautelare ingiustificati nei confronti di un uomo gravemente ammalato.
Occorre specificare che unanimemente
il dottor Ramondini considerato magistrato giovane, magari inesperto, ma certamente persona per bene. Nel caso in questione pu aver commesso un errore di valutazione molto grave. Ma con lui ha sbagliato anche il Gip che ha dimenticato, e

un problema grave, che sta affliggendo fin


dalla sua entrata in vigore il nuovo codice
di procedura penale.
Leccessiva confidenza tra giornalisti e
magistrati ha fatto s che un giornalista dicesse del caso Ramondini-Padalino: Non
me ne posso occupare io perch siamo amici. Balza agli occhi lautolimitazione dellattivit del cronista che finisce per essere
poco credibile.
In questi anni Antonio Di Pietro stato
molto bravo nella gestione dei rapporti con
la stampa. Non c per dubbio che lessere diventati amici suoi ha comportato per
qualche cronista pi di un problema nellaffrontare i suoi guai giudiziari. Nel corso
di questi anni capitato di vedere in certe
discoteche milanesi qualche noto cronista
con qualche altrettanto noto magistrato.
Come pu il primo mantenere vigile il suo

senso critico, alla base delle virt di ogni


buon cronista, qualora il secondo incorra
in errori?
Questo discorso vale anche nel rapporto
con certi avvocati. Quanti verbali sono stati letti nellottica del cronista, come dovrebbe essere, e non in quella del difensore (in rari casi) o dellaccusa (nella maggior
parte)? Tutto ci inevitabilmente si riverberato sulla credibilit di quelle stesse
cronache.
Molti avranno notato che i settimanali,
lEspresso e Panorama, non hanno quasi
pi pagine dedicate a Mani Pulite. La corruzione finita? LItalia monda? Eppure,
secondo un rapporto di una nota agenzia
francese, il fenomeno di Tangentopoli nel
nostro paese solo assopito e non viene
certo sconfitto dalla sollevazione popolare
quanto dalla decisione, delle imprese in
particolare, di non pagare pi oboli alla
politica e agli altri poteri burocratici grandi e piccoli.
Potrebbe essere questa loccasione per
molti reduci del Palazzo di Giustizia di
Milano di rimettersi per strada e realizzare inchieste vere. Unoccasione per evitare
ci che accadde ai cronisti che seguirono
in un passato non remoto le vicende del
terrorismo. Forti dellesperienza maturata
seguendo Mani Pulite i giornalisti giudiziari potrebbero dar vita ad un tipo di giornalismo investigativo che nel nostro paese
certamente carente.

Un quarto dora di sciopero per lavoratore


NEL 95, ANNODELLA PACE SOCIALE, FIRMATI 27 CONTRATTI, M AI L SALARIONON FUNZIONAANCORA
Il '95 sar con ogni probabilit l'anno record della pace sociale della storia repubblicana: nei primi 11 mesi dell'anno si sono
persi per scioperi 5 milioni e settecentomiMERCATI E OCCUPAZIONE

la ore, circa un quarto d'ora per ogni occupato, sebbene lo scorso anno siano stati rinnovati 27 contratti per oltre sei milioni di lavoratori, ai quali vanno aggiunti quelli dell'inizio 96, fra i quali quello dei grafici e del
settore gas-acqua municipalizzato.
La ricca stagione di rinnovi contrattuali
aperta in autunno dall'accordo dei chimici
si concluder in giugno con la scadenza del
contratto dei metalmeccanici; nel frattempo
si devono affrontare i rinnovi di categorie
minori dell'industria e quelli del pubblico
impiego pressoch al completo; si aperta
inoltre la stagione degli accordi integrativi
aziendali, gi conclusi in gruppi come la Zanussi con in coda aspri dissidi sull'incremento dei turni, si ancora in fase negoziale in molti altri a cominciare dalla Fiat.
Si tratta della prima verifica del nuovo
regime contrattuale stabilito con l'accordo
del luglio '93, che prevede contratti biennali il secondo dei quali dedicato alla compensazione salariale della differenza fra inflazione programmata e reale, mentre gli
accordi aziendali dovrebbero stabilire il riparto fra profitti e salari degli aumenti di
produttivit, qualit e competitivit.
Il movimento sindacale, gli imprenditori
e il governo, almeno per il pubblico impiego, debbono fare i conti con una dinamica
dei prezzi, delle tariffe e dei profitti che
hanno largamente superato i tetti programmati, provocando un depauperamento dei
salari reali e uno spostamento del riparto
salari-profitti nettamente a vantaggio di
questi ultimi.
Fin dall'apertura della stagione si sono
espresse due tendenze: la prima considera
prioritaria l'esigenza di rimettere l'inflazione sotto controllo, la seconda considera fallita di fatto la concertazione e si propone
quindi un robusto recupero salariale indipendentemente dai suoi effetti sui prezzi.
In ottobre il segretario della Fiom Claudio Sabattini aveva infiammato l'assemblea
dei metalmeccanici della Cgil affermando
che la politica dello scambio deve finire
"perch non abbiamo pi niente da scambiare".
La ripresa del conflitto avrebbe avuto come capisaldi rivendicazioni salariali senza
agganci ai parametri aziendali e una gestione rigida delle vertenze aziendali, una via
da imboccare "se possibile con la Cgil, altrimenti, se la confederazione non passa dalle
parole ai fatti...".
Anche sgradevoli operazioni organizzative come la repentina rimozione di Susanna
Camusso dalla responsabilit del settore
auto della Fiom alla vigilia della trattativa
per l'integrativo Fiat sembravano preparare l'unit di comando necessaria per affrontare uno scontro difficile con una organizzazione monolitica.
Da allora molte cose sembrano cambiate:
l'accordo per i chimici, la seconda categoria
industriale, stato raggiunto senza un'ora
di sciopero.
Gli accordi integrativi
Secondo il segretario della Cisl D'Antoni
avrebbe "recuperato pienamente "il differenziale d'inflazione ed avrebbe quindi sancito la validit del nuovo modello contrattuale.
Anche aziende significative del comparto meccanico, dalla Zanussi alla Skf hanno
stipulato accordi senza conflitti rilevanti e
la fatidica data del 17 febbraio, in cui scadeva il divieto di sciopero per l'integrativo
Fiat, si avvicina senza particolari tensioni:
il negoziato langue ed il confronto stato
aggiornato a mercoled 14. In questi giorni
la trattativa ha esaminato la possibilit di
ottenere la decontribuzione per gli aumenti aziendali, prevista dagli accordi del luglio
'93 ma bloccata in sede legislativa, le procedure per la conciliazione e la prevenzione
dei conflitti, mentre a Melfi e Pratola stato raggiunto il preaccordo per l'integrativo
aziendale.
Il problema resta quello degli aumenti
salariali: lazienda vuole vincolarli allindi-

ce di soddisfazione della clientela come misuratore di qualit, mentre i sindacati chiedono di inserirli nei tradizionali aumenti di
produttivit.
Ieri a Torino i segretari nazionale e regionale della Cgil , Sergio Cofferati e Giorgio Cremaschi, sono intervenuti a sostegno

va occupazione, anche se emerge a volte il


dubbio che l'enfasi sui risultati economici,
soprattutto nelle aziende da privatizzare,
abbia piuttosto lo scopo di allettare gli investitori.
Sugli aumenti delle tariffe la protesta sindacale deve comunque trovare coerenza

Rigidit, orario, oneri, carovita: queste le materie del conflitto.Il


pubblico impiego fa richieste oltre linflazione. Nel settore gomma e
plastica il disaccordo sullorario annuale. Alla Fiat lo scontro sul
premio di produzione legato alla soddisfazione della clientela

delle posizioni della Fiom.


Si bloccata anche la trattativa per i duecentomila addetti del settore gomma e plastica: gli industriali propongono che in rapporto alloscillazione del mercato si possa
lavorare in una settimana fino a 48 ore, compensate con settimane di 32 ore. Agli industriali che vogliono considerare questi come normali orari di lavoro, senza pagare la
maggiorazione per lo straordinario, il sindacato dei chimici risponde proclamando
come prima forma di protesta, la soppressione degli straordinari nelle aziende del
settore.
Per ora, nonostante gli episodi di limitata conflittualit che abbiamo citato, pare
quindi prevalere la linea che cerca di far
rientrare i comportamenti di tutti nell'ambito degli obiettivi concertati.
Strategia, questa, tutt'altro che semplice:
si tratta infatti di invertire la tendenza di tariffe e listini a crescere pi dell'inflazione
reale mentre si verifica una esplosione dei
profitti, il cui rapporto con il valore aggiunto cresciuto secondo l'Istat nel terzo trimestre del 95 della cifra record del 43%.
Per i profitti, si dovr vedere quale quota
di essi sar reinvestita e se a favore di nuoun lungo articolo non scritto quello
E
che appare ora nella collana I grilli di Marsilio, sotto forma pi nobile e
compiuta di libro: Contraddittorio 95 di
Pierluigi Battista, inviato della Stampa. Il
riassunto di un anno - come tutti gli anni di polemiche. Che cosa hanno scritto i
giornali, di che cosa si sono occupati, in
che modo hanno alimentato la fatuit dei
luoghi comuni che dividono il paese e lo
separano da se stesso.
Sin dalle prime pagine si svela l'inconsistenza del dibattito politico-culturale.
La sinistra elitaria che se la prende con
la Tv e con la plebe teledipendente e la
destra che inquadra nel suo mirino 1'aristocrazia spocchiosa e zelante dei mediatori: intellettuali, partiti, conventicole,
elit.
Destra e sinistra che si rincorrono e che
si accusano a vicenda in uno spettacolo in
cui le parti sono assegnate e gli attori recitano sul canovaccio di asserzioni spesso
futili e sempre massimaliste.
Battista un giornalista politico anomalo. Capisce la politica, sa proiettare l'ipertatticismo del confronto polemico in atto nel paese su uno sfondo lontano dove la
complessit delle ascendenze e dei riferimenti culturali prende il sopravvento rispetto alla noia e allordinariet della politica come day by day.
La morale di chi osserva con stupore il
contraddittorio lambisce sempre lo scetticismo. Ha senso discutere del paventato

con le impostazioni contrattuali del sindacato stesso per l'aumento delle retribuzioni
dei lavoratori del pubblico impiego e dei
servizi, e tra questi particolarmente i trasporti, rivolti al pubblico.
Lultimo regalo del governo Dini
L'accordo sottoscritto con gli assicurativi
ed i bancari che ha comportato un aumento
delle retribuzioni medio dell'8,7%, seppur
parzialmente riferibile ad automatismi derivati dalla contrattazione precedente , per
esempio, difficilmente pu essere considerato antinflazionistico, mentre la vorticosa
trattativa che coinvolge gli aeroporti rischia
di far saltare la compagnia di bandiera.
Pi in generale l'impostazione contrattuale per il pubblico impiego, che rifiuta come insufficiente un aumento dell'8%, non fa
i conti con il fatto che in questo settore sono
ben pochi i recuperi di produttivit da monetizzare.
Anche il governo che ha fatto cos poco
per rendere pi efficiente il pubblico impiego, accompagna il suo addio con la firma
della direttiva del costo di 22mila miliardi
che consente allagenzia per la rappresentanza negoziale della Pubblica amministra-

LIBRI
Pierluigi Battista
CONTRADDITTORIO 95
142 pp. Marsilio, lire 18.000
berlusconismo di Renzo De Felice senza
tener conto che le sue tesi revisioniste di
oggi sono le stesse di trent anni fa quando
Silvio Berlusconi non c'era e Gianfranco
Fini era ragazzino? Oppure ha senso discutere del democristianismo di An in un
paese in cui l'autocoscienza della destra
viene affidata anche a strani individui che
non hanno alcuna idea non solo di destra,
ma di politica? Ha senso discutere per pi
di un mese dellopportunit di intestare al
gerarca fascista Giuseppe Bottai uno slargo romano e su questo affare toponomastico misurare affinit, costruire alleanze
e rafforzare assi, incentivare simpatie e,
addirittura, formulare accuse di inclinazioni fasciste a carico del sindaco progressista Francesco Rutelli? E ha senso discutere di politica in un paese che estende - riduce? - il discrimine destra/sinistra
fino allattribuzione politica dei sentimenti? Esempio: la nostalgia di destra o
di sinistra? E Ambra, Alberto Castagna,
Alba Parietti? Ha senso ragionare non so-

zione (Aran, la Confindustria del settore


pubblico) di avviare il confronto con le organizzazioni sindacali per ciascuno dei comparti del settore statale.
Secondo Giuliano Cazzola, ex dirigente
della Cgil, l'irrigidimento in questo settore
deriverebbe dal tentativo di fare del pubblico impiego, a causa della vulnerabilit
politica della controparte , il settore guida
delle rivendicazioni: l'area alla quale strappare "condizioni di miglior favore" da estendere successivamente ai lavoratori del settore privato.
Ai proclami dei sostenitori del conflitto
per finora non sono seguite iniziative concrete di lotta.
I sindacati sono interessati a un rapido e
generale rinnovo dei contratti nazionali di
categoria , poich temono che le posizioni
della Confindustria, soprattutto quelle che
chiedono per i nuovi assunti nel meridione
un salario d'ingresso inferiore ai minimi contrattuali, puntino a "destrutturare il contratto nazionale", come ha affermato il leader
della Cgil Sergio Cofferati al convegno dei
metalmeccanici della Fiom sul Mezzogiorno.
Anche gli industriali, visto il ritmo al quale si susseguono le intese, paiono animati
pi dalla volont di stipulare i contratti nazionali che di "destrutturarli".
Avanzano per dallo sfondo le grandi
questioni enunciate ma non risolte nell'accordo del luglio '93: quelle della flessibilit
o della riduzione dell'orario e del peso degli oneri sociali, gli stessi temi che sono stati affrontati in questi giorni dalle parti sociali in Francia e soprattutto in Germania.
Il prezzo della pace sociale italiana stato, finora, il mantenimento della rigidit
strutturale del salario e dellorganizzazione
del lavoro e del peso opprimente dei contributi sociali pi elevati d'Europa.
La competitivit da svalutazione che ha
caratterizzato la ripresa non pu durare in
eterno: i dati della riduzione della produzione che accompagnano la rivalutazione
della lira di questi giorni ne sono la testimonianza. I temi della flessibilit, dell'innovazione, della qualit del prodotto e della qualificazione del lavoro insieme a quello della decontribuzione sono argomenti
elusi da questa tornata contrattuale ma destinati a tornare di attualit. Essi vanno assumendo un peso rilevante non solo nei negoziati fra le parti sociali ma anche nel dibattito interno alle organizzazioni dei lavoratori, tanto vero che sono quelli sui quali
si gioca la unificazione dei sindacati confederali che la Cisl vorrebbe realizzare entro
l'anno o, se gli altri come pare non ci stanno,
rinviare sine die.
lo di politica - in questo caso - ma di tutto, in un paese che crede ciecamente nei
misteri e che li coccola e nutre tutti i giorni sulle pagine dei giornali, attraverso le
dichiarazioni di un testimone (sempre
malcerto), di un pentito o di una colonnella svampita?
Queste domande per quanto sottintese,
sono molto presenti. Come nella sua professione di inviato - o nella rubrica che tiene sulla Stampa, Il parolaio - il ridicolo
implicito, ma spumeggiante.
Il vulnus dellappartenenza alla categoria - ai cui vezzi Pierluigi Battista sembra
estraneo - che generalmente indebolisce
la credibilit del giornalista-saggista, qui
viene addirittura cauterizzato.
Del resto nella gara quotidiana che impegna le giovani star della grande stampa
in palio il titolo ambito di pi bravo
Battista ha sempre avuto un passo diverso:
agile e largo con unorma molto pi profonda della media dei suoi concorrenti.
Cos, a chi dovesse notare che tra i temi
sviluppati dallautore manca la polemica
che ha investito la stampa italiana, accusata di essere superficiale, militante e
frou-frou, bisognerebbe rispondere che il
libro stesso mette in mora questi difetti:
come se le centoquarantadue pagine di
Contraddittorio 95, fossero le ideali note esplicative a un anno di giornalismo.
Giornalismo che si proclama visionario,
quando non viene accusato di essere iperpolitico, narcisistico e autoreferenziale.

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