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Capitolo 1 – G. Franceschini
Dalle Indicazioni nazionali alla didattica nella primaria
PREMESSA METODOLOGICA
INDICAZIONI 2012
ATTEGGIAMENTO
CARATTERE ATTIVO,
ORIENTATIVO INTERPRETATIVO e
COSTRUTTIVO DEI
INDICE SOGGETTI
LIMITI
prima e seconda parte eccessiva semplificazione
comunque connesse!
1° PARTE 2° PARTE
HABITUS - MACRO/MICRO
CONTESTO -
MICRO/MACRO CONNESSE
ORDINI DI SCUOLA,
RIFERIMENTI TRAGUARDI
SOCIO CULTURALI FORMATIVI OBIETTIVI
DI BASE INDICAZIONI
METODOLOGICHE
LE INDICAZIONI DEVONO
ESSERE LETTE IN MODO
CONOSCENZA IL SAPERE
CHE L'INDIVIDUO DIPENDE DAL SAPERE I LEGAMI
HA DEI PROPRI SOGGETTO.
PROCESSI SOGGETTIVA
COGNITIVI COSTRUZIONE
DEL SIGNIFICATO
CHIAVI DI LETTURA
PEDAGOGICO DIDATTICA
STORICO CULTURALE
FILOSOFICO-
EDUCATIVA
PER CAPIRE I
PER CAPIRE I NESSI METODI GLI
CON LA PER CAPIRE IL OBIETTIVI, LA
CONTEMPORANEITA' RUOLO DELLA DIDATTICA E LA
SCUOLA VALUTAZIONE
INDICE - PRIMA PARTE
SCUOLA PERSONA
CULTURA
(COME (INDIVIDUO
(STRUMENTO PER COMUNITA'
LE POTENZIALITA' CON DIRITTI)
PER
UMANE E PER LA EMANCIPARE)
CONVIVENZA)
LA SCUOLA
DEMOCRATICA:
- AUTONOMIA
-VERITA'
- GIUSTIZIA
COMBATTE PER LE
SI RIVOLGE A TUTTI
DISUGUAGLIANZE
PER
INDIVIDUI
AUTONOMI
COSTITUZIONE ART. 3 - rimuovere ostacoli di ordine economico e sociale↔partecipazione di tutti
ITALIANA
ART. 4 - progresso morale e spirituale della società
[SCUOLA]
ART 9 - sviluppo della cultura
ART 11 - pace
ART. 33, 34, 38 - l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento - la scuola è
aperta a tutti - gli inabili hanno diritto all'educazione
•programmi
1955 - •idea astratta del bambino
1985
•decreti delegati
1974 •intrducono la collegialità in tutti i livelli decisionali
valorizzare
AMBIENTE EDUCATIVO
esperienza e
DI APPRENDIMENTO
preconoscenze
ATTENZIONE: SI'
alla scuola PER
TUTTI MA no alla
scuola di massa
ambiente spazio
importanza delle accogliente tempo a misura importanza delle
positivo e reticolo invisibile
relazioni di bambino PARETI
costruttivo e sicuro
LUOGHI ATTREZZATI
Alunno
SI' A LABORATORI, DIALOGHI E RIFLESSIONI
attivo e
impegnato PERCORSI SPECIFICI
COUSINET - FREINET -
DEWEY
SI' ALL'APPRENDIMENTO
APPRENDIMENTO
COLLABORATIVO
AMBIENTE DI
SI' ALL'ESPLORAZIONE E
MOMENTI ESPLORATIVI
ALLA SCOPERTA
Imparare ad
imparare
SI' ALL'USO DELLE NUOVE TUTTO CONCILIABILE CON ATTIVISMO
(alunno TECNOLOGIE APPROCCIO FRONTALE +
consapevole)
COSTRUTTIVISMO
INTEGRAZIONE
1°
FINALITA'
GENERALI
ogni AL TERMINE
DISCIPLINA DELLA SCUOLA
AL TERMINE nelle PRIMARIA
INDICAZIONI
DELLA CLASSE presenta
TERZA e QUINTA
3 SEZIONI
2°
3°
TRAGUARDI
OBIETTIVI di
per sviluppo
apprendimento
competenze
STORIA nelle indicazioni nazionali: aspetti generali, metodologici, disciplinari
CONFRONTO DIALOGO
CURRICOLO
3° PRIMARIA - (COMUNITA' DI
APPARTENENZA) USO FONTI,
ORGANIZZAZIONE DELLE INFO,
STRUM. CONCETTUALI,
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
settori di flessibilità
autonomia dell'autonomia
art. 3 buona scuola
il PTOF è di
tutto POI il COLLEGIO DOCENTI, tenute presenti le indicazioni
l'organico il MINISTERO DEVE nazionali, progetta il CURRICOLO CONDIVISO
INDIVIDUARE:
OBIETTIVI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO RELATIVI
ALLE COMPETENZE DEGLI
ALUNNI
RENDERCI CONTO DELLE COSE NEGATIVE COSE NEGATIVE DELLE DISPOSIZIONI DEL 2008:
PROMUOVERE LA CONOSCENZA DELLE - MAESTRO UNICO
INDICAZIONI - NO COMPRESENZA
SI’ AL CURRICOLO VERTICALE PER - FORMAZIONE GENERICA DEI
COMPETENZE DOCENTI
NO ALLO SCOLLAMENTO TRA TEORIA E
PRATICA
SUPPORTARE LA SPERIMENTAZIONE DELLE Deve superare le difficoltà legate all’attuazione
INDICAZIONI di una didattica per competenze
FONDI PER IL CAMBIAMENTO
RICERCA E FORMAZIONE DEI DOCENTI INSEGNANTE RIFLESSIVO
PROMUOVERE LA RICERCA-FORMAZIONE
LA BUONA SCUOLA VUOLE: CON GLI INSEGNANTI E ALL’INTERNO DELLE
SCUOLE ↔ è necessario padroneggiare i
APERTURA POMERIDIANA DELLE SCUOLE metodi della ricerca educativa. Si è andati
COMPETENZE LINGUISTICHE oltre la stagione in cui l’università conduceva
COMPETENZE CULTURA MUSICALE E ARTE le proprie indagini separatamente dagli
CITTADINANZA ATTIVA E DEMOCRATICA operatori scolastici. NO RICERCA DI
VITA SANA LABORATORIO
COMPETENZE DIGITALI
NO DISPERSIONE SCOLASTICA La maggiore partecipazione dei docenti nella
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ricerca favorisce il raggiungimento del livello
di INSEGNANTE RIFLESSIVO insegnanti e
ricercatori dovrebbero convivere
Competenze progettuali dei docenti
CONTROLLO
VALUTAZIONE
3 LIVELLI DI APPRENDIMENTO (BALDACCI)
modificazione del
acquisizione di una
comportamento e riflessione e
formae mentis
della struttura autoanalisi
cognitiva
reciprocità tra
competenze
risultati a breve (KNOW HOW) e
termine conoscenze
(KNOW WHAT)
MODELLO
C.E.R.A.
conoscenza +
esperienza +
riflessione +
azione
Per una visione più dettagliata cfr. tabella pag. 103-104-105
AREA DI COMPETENZA DESCRITTORE DI COMPETENZA
Comprendere e riconoscere i ruoli e le finalità dei
diversi soggetti
Partecipare attivamente alle strategie di rilevazione dei
ANALISI DEI BISOGNI bisogni
Costruire e utilizzare strumenti qualitativi e quantitativi
di rilevazione
Analizzare e interpretare i dati
sapere codificato
BRIDGING
in continua ri-
saper costruire ponti sapere da insegnare
definizione
trasferire gli
apprendimenti
ciclo di sviluppo sapere insegnato
5 saperi per una
COMPETENZA
INDIVIDUALE sapere appreso
sapere costruito
LA FINALITA' DEL CURRICOLO è ORIENTATA ALLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
IL CURRICOLO è IL CUORE
DELL'AUTONOMIA
-IMPARARE A IMPARARE
-SCELTA DELLE INFO
-USO DELLE INFO
-METODO DI STUDIO
-ORGANIZZAZIONE
COMPETENZE DESCRITTORI
informazioni
scelta delle
PERCORSO CICLICO DI
COSTRUZIONE DEL QUADRO DI MEDIAZIONE DIDATTICA TRA: RIFLESSIONE E DI REVISIONE
COMPETENZE DA - CURRICOLO e ESIGENZE
RAGGIUNGERE ALUNNI
- PERCORSO FORMATIVO e
INTERESSI DEGLI ALUNNI
MONITORAGGIO COSTANTE
2 ORDINI DI VALUTAZIONE:
1) CONOSCENZE e ABILITA'
DISCIPLINARI
2) COMPETENZA REALE
RAGGIUNTA
PROGETTO
PILOTA UNIFI
MODELLO DI
PROGETTAZIONE
PER UNITA' DI PERCORSO DI
COMPETENZA RICERCA-FORMAZIONE
+ CONOSCENZA
VALUTARE CHIAVI POTENZIAMENTO
DELLE
USO DELL'UNITA' DI CITTADINANZA COMPETENZE
INDICAZIONI 2012
DI COMPETENZA VALUTATIVE DEGLI
COME ELEMENTO INSEGNANTI
PER PROGETTARE
COSTRUZIONE
+ COMPETENZA
COMPITI
PROGETTUALE
AUTENTICI
METODOLOGIE
MIGLIORI
DIALOGO,
GRUPPO
AUTOVALUTAZIONE
VALUTAZIONI
ADATTE
Parte seconda: Proposte didattiche per lavorare con le unità di competenza
Capitolo 3 – E. Guerin
Progettazione per “unità di competenza” e insegnamento della lingua inglese: dal Common
European Framework of Reference alle Indicazioni Nazionali
OBIETTIVO del CEFR: supportare lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative dei bambini
2001
approccio attivo
NO SI
quadro dogmatico documenti di riferimento
CEFR
+ stati
+ mobilità + finalità del
+ iniziative europea convergenza CEFR
comuni
Lingua contro il
razzismo
Chi usa la lingua=
GIUDIZIO/AZIONE agente sociale
PENSIERO
INDIPENDENTE LINGUE LINGUA per
comunicare
MODERNE efficacemente i
propri pensieri
PER...
RESPONSABILITA' TASKS
(COMPITI/INCARICHI) =
AZIONI SIGNIFICATIVE
COMPETENZA LINGUISTICO-COMUNICATIVA
COMPETENZE SOCIO-
SONO IN CONTINUO SOMMA DELLE SKILLS LINGUISTICHE
SVILUPPO (CAPACITA')
SOMMA DELLE
KNOW HOW CARATTERISTICHE
INDIVIDUALI
BASIC USER LIVELLO A1 PRIMARIA:
- Capire espressioni del quotidiano
- Presentarsi e presentare
- Interagire (semplice) comprensione aurale + produzione orale
- Repertorio base
- Poche e semplici strutture grammaticali
- Espressioni predefinite
- Semplici interazioni
- Personale
- Pubblico
- Educativo
- Professionale
- ORALITA' CONSAPEVOLEZZA
DAL CEFR AL PLURILINGUE E
- AMBIENTI DI APPRENDIMENTO IDONEI
CURRICOLO SENSIBILITA'
- ATTIVITA' RIFLESSIVE INTERCULTURALE
1. PARTIRE DA UN’IMMAGINE
2. IDENTIFICARE I “CHUNKS” (PEZZI) ASSOCIABILI ALL’IMMAGINE INIZIALE
3. OBIETTIVI E DURATA DELLA LEZIONE
4. DESCRIVERE PASSO PASSO GLI OBIETTIVI7
5. CHIEDERSI
Capitolo 4 – G. Perticone
La didattica per competenze: progettare “unità di competenza”
FASE PRE-ATTIVA
FASE ATTIVA
FASE POST-ATTIVA
•monitoraggio
Unità di competenza
Titolo: Periodo:
Sintesi analisi del *riportare la sintesi dei risultati ottenuti nella fase di “analisi dei bisogni”
ANALISI DEI gruppo classe
BISOGNI {*da fare tramite
FORMATIVI* osservazione diretta
sistematica,
somministrazione di
questionari ecc.}
Competenza da *Indicare uno o più traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle
promuovere indicazioni nazionali per il curricolo o da uno degli assi culturali di cui
all’Allegato 1 del DM n.139/2007
Disciplina/e *indicare una o più discipline previste dalle Indicazioni nazionali
Obiettivi di Contenuti Attività Metodo Strumenti Durata Valutazione
apprendimento prevista degli Oda
(in ore)
Quale COSA FARE COME si COSA SI TEMPO Specificare le
argomento per trattare portano INTENDE prove per
l’argomento avanti le UTILIZZARE l’obiettivo
attività che si vuole
valutare
Valutazione della competenza (ipotesi)
Specificare quali prove/compiti autentici si intende proporre agli alunni per accertare che cosa sono in
grado di fare
Raccordi con altre Rifarsi ai campi di esperienza e alle discipline delle Indicazioni nazionali
discipline (I.N. 2012)
Raccordi con altre Si fa riferimento al documento delle Indicazioni nazionali
competenze previste
dal Profilo al termine
VALUTAZIONE del primo ciclo di
DELLE istruzioni (I.N. 2012 e
COMPETENZE C.M. 3/2015)
Raccordi con le (Asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico tecnologico, asse storico
competenze di base culturale)
previste dagli Assi
Culturali (DM
139/2010, all.1)
Raccordi con le [Costruzione del sé (imparare ad imparare) + (progettare)]
competenze chiave di
cittadinanza previste [Relazione con gli altri (comunicare) + (collaborare e partecipare) + (agire in
al termine modo autonomo e responsabile)]
dell’obbligo di
[Positiva interazione con la realtà naturale e sociale (risolvere problemi) +
istruzione (DM n. (individuare collegamenti e relazioni) + (acquisire ed interpretare
139/2007, All.2) l’informazione)]
*TUTTO CIO’ CHE NELLA TABELLA QUI SOPRA è RIPORTATO IN CORSIVO SI RIFERISCE AD UN SUGGERIMENTO
PER LA COMPILAZIONE
caratteristiche ambiente e territorio
lingua inglese
rilevare
livello individuale competenze matematica tecnologia, problemi
relative a
area cognitiva trasversale
area relazionale
Cfr. testo per “L’uso della griglia di progettazione: alcuni esempi” (da pag. 207 a 235)