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quotidiano
TEL 02/8639181 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
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Ventisei persone uccise in Algeria dagli integralisti islamici nella notte tra
sabato e domenica.
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Nessuna intesa sullEni tra Prc e Tesoro. Lo rende noto via XX settembre.
Maastricht
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Borsa di Milano. Indice Mibtel in rialzo: 17.762 (+3,23%). La lira perde 9,93
punti sul dollaro (1.781,84) e ne guadagna 0,39 sul marco (982,64).
Questo numero stato chiuso in redazione alle 19,45
MARTED 6 GENNAIO 1998 - L.1500 (IN ABBIN. FACOL. CON IL RESTO DEL CARLINO - L.500)
GLI ACROBATI
DEL PDS
CESARE SALVI cerca una linea di
che curava gli interessi (investigativi) della procura e quelli (economici) propri
(pagina 3)
NEL FELTRINO, rubrica quotidiana, Vittorio Feltri spiega
perch non ha difficolt a
dirsi craxiano (pagina 4)
Crucci da segretario
Il fattore Cossutta
le basi americane
IL FOGLIO QUOTIDIANO
CORRISPONDENZE
Quei laburisti tutti pellicce e niente mutande alla prova dei fatti
LA VITA E BELLA?
La vita bella. Ma allora, perch
sprecarla al cinema?
Vauro
pria bocca, custodisce lanima sua. Che tradotto in emiliano suona: L mi un bel tasir ch un bl parlr. In fondo anche il
Parlamento, investito appunto di rappresentanza popolare, si rif talvolta alla vecchia saggezza popolana dei proverbi, quando, per bocca di Ciriaco De Mita, o Armando
Cossutta, o Cesare Salvi, (per non citare sempre Silvio Berlusconi), ricorda al procuratore capo di Milano di parlare troppo e non
sempre a proposito e che, per buon gusto
e correttezza istituzionale, sarebbe meglio
trattenere le parole.
Inoltre il silenzio, delle procure di tutta
Italia, aiuter il paese a riacquistare fiducia
nella magistratura, perch chi parla troppo
sempre inattendibile, come recitava un distico di Catone, tra i pi famosi: Bisogna avere
poca fiducia in chi parla molto. Chi parla infatti si presta a interpretazioni diverse, che
possono essere astutamente volute, secondo
una tecnica abusata dalla comunicazione politica, ma che mal si addicono a un magistrato che dovrebbe vivere nella certezza del diritto. Anche un giudizio, un plauso, unopinione, magari solo citata, contro le procedure per il riordino istituzionale, possono ricordarci che meglio il silenzio dellequivoco,
come diceva Rimbaud. E non colpa della
stampa se le parole, riportate dai bravi cronisti, non volano ma entrano a far parte, insieme ai titoli, della storia personale e dei
curriculum di chi le pronuncia.
Potrebbe per essere che chi dice abbia
in mente qualcosa che linterlocutore non sa,
un disegno pi vasto, che magari non si addice al tacere. Ma anche in questo caso, Thomas Carlyle, che precis i doveri della classe dirigente inglese, un giorno litig furiosamente con Giuseppe Mazzini, e dopo aver
passato in rassegna tutti i grandi maestri di
silenzio della storia, da Zenone a Isocrate,
concluse: Voi non siete riuscito, perch avete parlato troppo!. Vedi un po, Carlyle era
soprannominato il saggio di Chelsea, e infatti il silenzio da sempre inteso come simbolo di grande educazione e saggezza. Dal
sunnominato Isocrate, ad esempio, che nella
sua scuola di eloquenza ad Atene esigeva
due stipendi, uno per insegnare a parlare,
laltro per insegnare a tacere; o da Pindaro,
che ricordava: Spesso per luomo il tacere
il pi saggio dei pensieri; o ancora, da Macrobio: Il filosofo fa filosofia non meno tacendo, al momento opportuno, che parlando; e, pi tardi, da Jacopone da Todi: Omo
che po la sua lengua domare / granne me pare caia segnoria.
E pensare che il 22 ottobre 1996 Borrelli
aveva annunciato: Non parlo pi... mi chiudo nel silenzio che la condizione a me pi
congeniale. Non era vero, ma pazienza, quel
che detto detto, in fondo il silenzio conquista lenta e faticosa di una sapienza. Saper tacere ha detto Scalfaro; e Fung Yu-Lan
dalle vette della saggezza cinese osserv: Si
deve parlare molto, prima di poter tacere.
Antonello Capurso
LETTERADALONDRA
City e lindustria dei servizi equivalgono a
tutto ci che in unazienda va sotto la voce
spese generali, sostenute grazie al lavoro
di quelli del Nord. Tutte pellicce e niente
mutande, il pittoresco motto con cui descrivono queste persone tutto stile e poca
sostanza. E questa stata anche laccusa diretta al governo del Nuovo Labour di Tony
Blair. Alcuni in verit temono - o a sinistra
sperano - che il laburismo riemerger come Mr. Hyde. La preoccupazione di altri - o
forse la visione cinica della faccenda -
che il Nuovo Labour sia in realt solo vecchio thatcherismo. Lex ministro degli Esteri Douglas Hurd ha detto che di fatto lelettorato ha scambiato la Coca Cola (il prodotto genuino) con la Pepsi. I primi sei mesi di
Blair confermano questa ipotesi?
Tony Blair ha detto al suo Gabinetto
Siamo stati eletti come Nuovo Labour e
governeremo come Nuovo Labour. Il Nuovo Labour e Tony Blair sono certamente
due prodotti ben confezionati e ben pubblicizzati. Peter Mandelson, il mefistofelico ministro senza portafoglio e Alistair
Campbell, labrasivo e formidabile capo
dellUfficio stampa, sono occupati a fondo
nella formulazione e presentazione della
loro politica. Per ironicamente le sole nasate prese dal governo sono stati incidenti
Sport
ce S, ma...; non per questo per intende
assoggettarsi al modello economico del Reno e neppure a quello amministrativo colbertiano della Francia. Alla Gran Bretagna
pare che una Comunit europea allargata
potrebbe scegliere di adottare un modello
di tipo atlantico-anglosassone.
Ronald Reagan credeva e diceva che il
governo non risolve i problemi; li finanzia.
I conservatori inglesi credevano nel restringimento progressivo dello Stato lasciando listruzione, loccupazione e la sanit al mercato. La trovata di Blair di
mantenere i livelli di tassazione dei conservatori (un massimo del 40 per cento) e
insieme di creare una inclusivit sociale
ridistribuendo le risorse attuali, e, con liniziativa Welfare to Work (assistenza verso
il lavoro), incentivare le persone che attualmente ricevono lassegno di disoccupazione a trovare lavoro tramite corsi obbligatori di riqualificazione. Niente sussidio
se non si accetta la riqualificazione. Negli
ultimi venti anni gli invalidi che ricevono
contributi statali sono aumentati del 300
per cento, mentre Blair convinto che esistono lavori con i quali possono contribuire alla collettivit. Il ministro delle Finanze Gordon Brown ha un solo occhio in seguito a un incidente di rugby, mentre il ministro dellIstruzione e Occupazione, David
Blunkett, totalmente cieco.
Come la cura della Thatcher, anche questa politica del Welfare per il lavoro sar
dolorosa, ma alla fine avr successo se seguir il corso che ha portato al boom presente con una disoccupazione al 6,6 per
cento e in continuo calo. Boom che il risultato di quella purga liberalizzatrice che
stata lepoca thatcheriana.
Richard Newbury
PICCOLA POSTA
IL RIEMPITIVO
di Adriano Sofri
di Pietrangelo Buttafuoco
Minchiate
estere. Nessuno
se ne abbia a male, ma dellarte di dire minchiate, o
papalate che dir si voglia, anche i colleghi
della stampa estera, si sforzano di dimostrarsene degni. Pi che degni dunque, se
si pensa che il Times, in un inserto fortunosamente dedicato alla Sicilia, oltre ai
colori che invadono i sensi, ha descritto
una nuova alba nel regno del sole con
tanto di Re, o meglio: di crociato. Nientedimenoche Leoluca Orlando, il simpaticone
sindaco di Palermo che nellalgida prosa
del giornale di Londra, diventa nientepopodimenoche un crociato, il crociato che
ha messo fine al dominio delle cosche.
Inevitabilmente, Palermo, diventata
nientaltro che la citt del nostro Johnny
Stecchino (il nostro beneamato Benigni) dove i tre gravi problemi di Sicilia sono:
LEtna, la siccit e il traffico. Minchiate
per minchiate poi, Hans Peter Oschwald, in
forza al settimanale Focus, ha scritto un libro per spiegare ai germanesi che, sempre
quel simpaticone di Leoluca Orlando, il
nuovo Federico II. Orbene, tutto questo
perch il sindaco, sempre secondo il noto
giornalista tedesco un eroe positivo che
lotta la Mafia. Nessuno se ne abbia a male se poi, qualcuno, in un rispettabilissimo
giramento di scatole, quasi quasi si butta
con la Mafia. Questione di logica .
Chiese nazionali ci hanno chiesto di distribuire i loro aiuti anche agli altri, cosa che
noi facciamo, perch scritto nel Vangelo,
anche se non mai successo il contrario.
Noi cattolici, infatti, oltre a essere discriminati, non abbiamo ricevuto mai niente
di quello che i musulmani hanno avuto dai
paesi arabi, e non sono cifre di poco conto,
se lei pensa che solo nellultimo anno hanno permesso di costruire 200 nuove moschee nel territorio della Federazione,
mentre larcidiocesi di Sarajevo riuscita
Vinko Puljic nato a Prijecani nel settembre del 1945, dodicesimo figlio di una
famiglia di agricoltori cattolici della regione della Banja Luka, che oggi fa parte
della Repubblica Srpska e dove non ci sono pi croati, fuggiti durante la guerra a
Lubiana e Zagabria. Ordinato sacerdote
nel 1970, stato parroco a Banja Luka, a
Ravska, a Bosanska Gradiska, direttore
del seminario minore di Zara, e vicedirettore del seminario maggiore a Sarajevo.
Arcivescovo di Vrhbosna-Sarajevo dal dicembre 1990, stato ordinato vescovo nel
gennaio 1991 da papa Giovanni Paolo II e
cardinale di Santa Romana Chiesa il 30
dicembre 1994, in piena guerra.
a restaurare solo una chiesa.
Ma la discriminazione dei cattolici in
che cosa consiste? Ieri sera, per farle un
esempio, ho ricevuto lappello di due persone anziane che vivono in un appartamento dal quale li vogliono sfrattare. I
proprietari sono musulmani? E difficile
definire chi siano i proprietari di queste
case. Sono immobili statali costruiti dagli
stessi lavoratori, i quali dunque hanno diritto a occuparli, visto che le loro case sono state incendiate durante la guerra. Noi
insomma ci battiamo in difesa dei diritti
delluomo. Cerchiamo di difendere i singoli individui dai maltrattamenti delle comunit. Giorni fa ho ricevuto la telefonata
di una vecchia signora cattolica che vive in
un condominio abitato interamente da musulmani. Non osa pi uscire di casa nemmeno per andare a comprare il pane, perch ogni volta che lo fa viene infastidita da
una banda di ragazzini. Certo, sono dettagli in confronto alla situazione generale,
ma io devo avere il cuore per luomo, per
ogni singola creatura umana.
La questione dei criminali di guerra
Cosa si aspetta la Chiesa di Bosnia ed
Erzegovina dallEuropa? Il riconoscimento della sua esistenza autoctona, e quindi il
diritto a restare qui, dove svolge unattivit
sociale che riguarda tutti gli uomini, non
solo i cattolici. E lEuropa, se vuole superare lesame, deve mantenere la Chiesa
cattolica in Bosnia Erzegovina.
Per noi italiani, bench il pontificato di
papa Wojtyla abbia segnato la conciliazione tra cattolicesimo e mondo moderno allinsegna dei diritti delluomo e della democrazia, ancora difficile pensare che la
tutela delle minoranze possa essere compito dei cattolici, anche in situazioni anomale come questa. E la protesta che proprio lei nei giorni scorsi ha lanciato contro
larresto dei criminali di guerra ha fatto
scalpore nella comunit internazionale. La
Chiesa non unistituzione universale,
dunque indipendente dalle concezioni etniche? Bisogna pure dire che la Chiesa si
preoccupa dellanima di ogni singolo peccatore, e perci anche di quello che sta in
prigione, che deve tutelare in quanto essere umano e richiamarlo a convertirsi. La
comunit internazionale, se vuole avere
una legittimit, deve fare in modo che tutti
i criminali che hanno violato la legge siano
giudicati in tribunale. Mentre oggi sta adottando due pesi e due misure diverse: da un
La Parmalat progetta
la globalizzazione dei terzini
Stadi e loggioni vellutati
SAN PAOLO - Lavventura pionieristica di
nove sorelle del football (fra cui il Parma)
Il Parma e le sue otto sorelle mondiali
saranno nel 1998 pioniere del primo tentativo di globalizzazione della storia del
calcio. Un piano 2000, varato dallaggressiva Parmalat latinoamericana, che
prefigura labbattimento di ogni barriera
in materia di scambi di tecnici, giocatori,
tecnologie, esperienze e pedagogie calcistiche fra Palmeiras e Juventude (Brasile),
Universidad Catolica (Cile), Penarol (Uruguay), Deportivo Chacao (Venezuela), Toros Neza (Messico), Atlanta (Usa), Carlton
Soccer (Australia) e Parma (Italia). Noi
vogliamo globalizzare le nostre squadre e
trasformarle in una grande famiglia senza
frontiere, spiega
Paulo Seuciuc, direttore delle attivit sportive della
Parmalat in America Latina, in Cina e in Australia,
per capitalizzare
tutto il know-how
e le risorse, umane e materiali. Se
una delle nostre
squadre avr, per fare un esempio, urgente bisogno di un terzino e unaltra se ne ritrover uno in eccesso, nulla vieter che il
surplus del ruolo venga ceduto in prestito,
da un giorno allaltro, alla consorella rimastane sprovvista. Sono sicuro che faremo centro anche in questa nuova pionieristica avventura globale. Sembra che in
Sudamerica stiano sorgendo e facciano
proseliti, specialmente fra i terzini e gli altri atleti della Parmalat, alcuni agguerriti
cobas, nettamente contrari alla globalizzazione di mucche, derivati e sponsorizzati vari.
QUITO - Addio vecchie gradinate in cemento, stanno arrivando i teatri per il calcio
Addio vecchie gradinate di cemento, romantico (e scomodo) anfiteatro dellirripetibile calcio degli albori. Gli stadi si apprestano a rivoluzionare il loro look. Nel
Duemila sar possibile assistere alle partite di calcio, sprofondati in vellutati loggioni, con il comfort di frigobar, aria condizionata e televisore per un privatissimo
replay. Alla testa della rivoluzione si
messo il costruttore ligure-ecuadoriano,
Ricardo Mortola, che si appresta a riempire di avveniristiche arene tutta lAmerica
meridionale. Il capolavoro di partenza
stato lo stadio monumental di Barcellona,
in Ecuador, terminato alla fine degli anni
Ottanta. Dopo aver costruito anche lo stadio della Liga Universitaria di Quito, soprannominato la Casa bianca del calcio,
Mortola sta ora progettando il nuovo stadio
dellIndipendiente di Buenos Aires, che
dovrebbe rappresentare un nuovo poderoso balzo nel futuro: mille loggioni, uno
shopping center, un gigantesco tetto mobile per proteggersi, a scelta, dalla pioggia o
dai raggi ultravioletti. I costi, pari a trentacinque milioni di dollari, saranno presumibilmente ammortizzati da qualche presunto fuoriclasse da rifilare alla compiacente vecchia Europa, che ama i lussi, ma
non le comodit.
FERRARA - Un rivoluzionario metodo antidoping rimasto un po troppo segreto
Il principe De Merode, responsabile
della commissione medica del Comitato
olimpico internazionale (Cio) aveva annunciato a marzo che Francesco Conconi,
esimio ordinario di ematologia dellUniversit di Ferrara, aveva finalmente trovato il modo per individuare leritropoietina nelle urine. Tutti i ricercatori, che nel
mondo stavano studiando la questione, riposero aghi e provette negli armadi dei laboratori, con malcelata invidia verso quel
professore che ancora una volta li aveva
bruciati sul tempo. Da allora sono passati
dieci mesi e del rivoluzionario metodo del
professor Conconi non si pi saputo nulla. Nel frattempo, lepo (che, aumentando
i globuli rossi del sangue, favorisce la qualit delle prestazioni sportive e ha in pi
il vantaggio di sfuggire a ogni possibilit di
controllo) diventato il quarto prodotto
pi venduto nelle farmacie di tutto il mondo. Che Conconi avesse dimestichezza con
il sangue non era noto solo al pluridecorato principe De Merode. Come mago dellemotrasfusione, il professore si era infatti applicato per molti lustri alle fortune
olimpiche dei campioni dellatletica leggera, del nuoto, del pentathlon, del ciclismo e dello sci di fondo. Era, quindi, verosimile che avesse trovato il modo per sabotare il truffaldino business dellepo, che
gonfia i globuli rossi. Purtroppo anche i
maghi qualche volta tradiscono.
IL FOGLIO quotidiano
ORGANODELLA CONVENZIONEPERLAGIUSTIZIA
DIRETTORE RESPONSABILE: GIULIANO FERRARA
CONDIRETTORE: LODOVICO FESTA
EDITORIALI
Gli acrobati del Pds
I
Aspettando leurogoverno
S
e vero che lEuropa non pu portare sulle sue spalle tutta la miseria del
mondo, anche vero che una parte le
spetta per cos dire di diritto. I profughi
che a migliaia stanno bussando alle sue
porte - bosniaci o albanesi, curdi e forse
domani algerini - o sono europei a pieno
titolo in fuga dalle province lontane oppure provengono da quei paesi africani
e asiatici che hanno subito nel passato la
potenza coloniale dei grandi del continente. Basta dunque un po di buon senso per affermare che lEuropa non esister mai come entit politica e diplomatica finch non sar capace di governare in casa propria, prevenendo e trattando altrimenti che nellurgenza e nellaffanno questi punti di catastrofe che
emergono con sempre maggior frequenza a sud e a est. I problemi posti da tali
flussi migratori non possono essere affrontati da un singolo stato, ma solo da
strutture sovranazionali. Ma lEuropa
politica a tuttoggi senza volto.
Quando il crollo del muro di Berlino
segn la fine dellordine bipolare di Yalta, non pochi videro dischiudersi nuovi
orizzonti per una sorta di governo mondiale. Il Consiglio di sicurezza dellOnu
ma anche il G7 - il club dei sette principali paesi industrializzati, diventati poi
otto con lingresso della Russia - apparivano come le istanze che pi si avvicinavano allidea di un possibile direttorio
mondiale. Ma lo svolgimento delle successive crisi internazionali hanno mostrato quanto fosse peregrina lidea di un
governo collegiale sia pur ristretto. Su
scala mondiale non esiste la balance of
powers: la leadership degli Stati Uniti
incontrastata. E nessun paese sembra
avere i mezzi per opporsi alla loro ritrovata potenza. Durante la guerra del Golfo,
quei pochi dirigenti europei che hanno
parlato a lungo e spesso con il presidente
George Bush hanno potuto farlo pi per
la qualit delle loro relazioni personali
che per un rapporto di forza politico-diplomatico. Il ruolo svolto da Bush prima
e da Clinton poi nella crisi medio-orientale e nel processo di pace israelo-palestinese mostra come gli Stati Uniti non
abbiano bisogno di nessuno per difendere i propri interessi vitali. E persino laddove questi non sono in gioco, come nella
crisi bosniaca, lintervento americano
lunico in grado di sbloccare la situazione.
E questo lo scarto tra ununit riuscita da tempo, fondata su una sola moneta e capace di parlare con una sola voce. E ununit fallita che forse non ci
sar per molto tempo. LEuropa entrer
IL FOGLIO QUOTIDIANO
La prima puntata avvia un tormentone pedagogico, lui sbuca da un televisorino e piomba nello studio accolto dalla povera Carlucci
ridotta al rango di valletta a cui, fantasticamente, Enrico concede ammonimenti di
buonsenso governativo. Furono mazzate per
Fausto Bertinotti, traditore dellUlivo, e ci furono incensi, fumigazioni talari, per coccolare licona parrocchiale del curato dItalia, Romano Prodi. Una palla, due palle, ununica
pena. Quasi quasi, Montesano ci crede: Ho
fatto politica in un momento di entusiasmo
ingiustificato. Poi gli entusiasmi si son spenti. Quando mi sono reso conto che per un cittadino che fa altro mestiere, la politica non
adatta. Per mi riconobbero di aver smosso
molti voti con la mia presenza: in politica ho
fatto ottimi share. Non vero. Limpegno di
europarlamentare lo ha annoiato, la sua attivit di propagandista al fianco di Rutelli non
lo ha premiato affatto, anzi: il suo declino
coincide perfettamente con la sua smania sinistrorsa, forse per una necessit di rinnovamento esistenziale, e forse un po per un dispetto con il destino che lo vede crescere al
LIBRI
Massimo Centini
LA VERA STORIA DEI RE MAGI
270 pp. Piemme, Lire 32.000
casa videro il bambino con Maria sua madre e si prostrarono davanti a lui in adorazione. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Quindi, avvertiti in sogno di non passare da
Erode, per unaltra via fecero ritorno al
proprio paese.
E tuttavia non solo oro ci che luccica.
I Magi furono infatti involontaria causa
della strage degli innocenti. E se non bastasse, secondo alcune versioni apocrife,
erano piuttosto scettici sulla verginit di
Maria, pur riconoscendola Madre di Dio.
Nella versione del Milione di Marco
Polo, i tre sovrani rappresentano tre generazioni. Gasparre il pi giovane, Baldassarre il mediano e Melchiorre il pi anziano. A ciascuno il bambino appare rispettivamente, giovane, adulto, vecchio.
Solo quando lo visitano contemporaneamente, si accorgono tutti che un neonato
( una metamorfosi del Bambino che riflette gli influssi della tradizione apocrifa
50 ANNI FA
6 GENNAIO 1948
Chiusi i confini del Tibet fino al 1950
per ragioni astrologiche. Lo decide il Consiglio dei lama sulla base delle previsioni
formulate dagli astrologi ufficiali dello
Stato, che ha un regime teocratico. Loroscopo del Dalai Lama, che ha 14 anni e il
cui vero nome Gloria delicata, potenza
oratoria, eccellenza intellettuale, volont
assoluta, fermezza nella dottrina e larghezza delloceano, catastrofico: unoscura minaccia pende sul suo capo. In
realt il Dalai Lama, che, secondo la tradizione, la quattordicesima reincarnazione del Budda, dovr subire nel 1950
linvasione cinese della sua terra (oggi non
pi Stato indipendente ma provincia della Cina) e nel 1959 sar costretto a rifugiarsi in India, da dove continuer la lotta
per lindipendenza del Tibet. Premio Nobel per la pace nel 1989, a lui continuano
a guardare, come loro capo, i due milioni
di tibetani.
Henry Wallace lanti-Truman? Il 59enne ex vicepresidente di Franklin Delano
Roosevelt ed esponente dellala sinistra
del Partito democratico punta alla Casa
Bianca attraverso la costituzione di un
nuovo partito favorevole alla collaborazione con lUrss. Il tentativo non avr successo e si concluder con il ritiro di Wallace a vita privata (morir nel 1965).
IL FOGLIO QUOTIDIANO
che Antonio Di Pietro, nel suo ruolo allarmante di bardo dello spirito forcaiolo, stato inserito nel circuito della politica senza
comprendere la pericolosit e lambiguit
di questa scelta. Da chi? E qui lei elenca
Berlusconi, Prodi e DAlema in successione, come autori dellintegrazione nel circuito istituzionale delluomo che firm, nel
verbale di interrogatorio bresciano, il vaneggiante ma sincero piano di conquista
delle istituzioni in nome dellideologia di
mani pulite (ultimo stadio, dopo lo scardinamento della Fininvest e loccupazione
di centri istituzionali preposti alla sicurezza, il famoso mani pulite nel mondo). Ora
bens vero che talvolta Berlusconi resta
vittima di certe sue furbizie, e vi fu un tem-
ri. E una catena di sangue e odii ormai incancrenita, quasi senza rimedio. Carlos Castano, il leader dei Guac, form la sua prima banda paramilitare nel 1985, a 16 anni.
Voleva vendicare il padre allevatore, assassinato dai guerriglieri per non aver pagato
limposta rivoluzionaria. Quanto a Oscar
Riano, alias Jorge Briceno Suarez, alias El
no a conoscenza dellesistenza di certe organizzazioni paramilitari, ma anche sul loro allarme nel vederle scappare di mano
verso una china colombiana. E nello stesso
senso vanno anche le dimissioni cui il presidente Zedillo ha costretto il ministro degli
Interni Emilio Chuayffet, un noto falco
fautore della linea dura contro gli insorti.
Comunque, certe armi usate nelleccidio di
Acteal potevano venire solo dagli arsenali
dellesercito regolare. Ma daltra parte negli ultimi due anni le faide fra zapatisti e antizapatisti hanno provocato nel Chiapas almeno trecentocinquanta morti e trecento
feriti. La tregua, insomma, ha provocato
quasi il doppio delle vittime rispetto ai centoquindici morti dei dodici giorni di guerra
aperta tra l1 e il 12 gennaio 1994. Prima di
Acteal, erano stati quasi sempre gli antizapatisti ad avere la peggio. E nello stesso
paesino delleccidio i morti erano stati, da
maggio a dicembre, trentatr. Secondo gli
abitanti, equamente divisi tra le due fazioni in lotta.
Eguali situazioni, quasi inevitabile,
chiamano a eguali evoluzioni. Zapatisti e
Farc, come Sendero Luminoso in Per, hanno in comune non solo lessere gli ultimi
movimenti armati ancora attivi sul continente, ma anche la particolare situazione
che spiega la loro sopravvivenza. Troppo deboli a livello nazionale, non sono interessati a quellinserimento istituzionale e socialdemocratico che permette ora agli exguerriglieri di El Salvador e Guatemala di
poter concorrere col voto per il governo del
paese. Ma daltra parte anche difficile liquidarli dal punto di vista militare per il loro radicamento in ampie zone periferiche
del territorio, anche se tale insediamento
stato ottenuto in modi diversi. Il brutale terrorismo di Sendero Luminoso, infatti, ben
diverso dallabile strategia di alleanze che
ha inserito gli zapatisti nella struttura di potere tribale maya. E diverse ancora sono
state le lunghe marce con cui quegli exguerriglieri liberali della guerra civile colombiana del 1948, che avevano rifiutato la
storica riconciliazione coi conservatori del
1958 e avevano abbracciato il marxismo, andarono a colonizzare, famiglie al seguito,
ampie zone spopolate dellinterno.
Ma in Colombia e in Messico la stessa
impotenza dello Stato di diritto a mobilitare quella parte di societ civile che non si
rassegna al predominio territoriale della
guerriglia. Nel Chiapas, tra laltro, agli odi
politici si sono mescolati antichi risentimenti familiari, contrasti economici e persino rivalit religiose, visto che il marcato
appoggio della Chiesa cattolica agli zapatisti ha provocato per reazione tra i loro avversari unondata di conversione a varie sette protestanti. In particolare, sembra che la
faida di Acteal sia stata originata dalla disputa per la gestione di una cava di ghiaia e
pozzolana del valore in grado di distribuire
stipendi per un volume complessivo di 250
dollari il giorno. Una vera miniera doro,
per la depressa economia della zona.
Il rischio, ormai gi a medio periodo, di
innescare uno scenario di tipo algerino o
bosniaco. In Per, dove lesercito domina la
situazione, il pericolo diventa daltra parte
quello della definitiva sottomissione dei politici al potere militare. Sempre nei giorni
scorsi, una riprova si avuta nello scontro
che ha opposto Fujimori al comandante
dellesercito Nicolas Hermoza, reo di essersi attribuito quel successo nel blitz dellambasciata che il presidente considera invece
una sua gloria. Dopo essere stati sullorlo di
un golpe, gli alti gradi hanno accettato infine di rientrare in caserma. Ma Hermoza
rimasto al suo posto malgrado lordine presidenziale di destituzione.
di Vittorio Feltri
Chi ha leggiucchiato il
mio modesto lavoro degli
ultimi dieci anni sa che
ho partecipato al tiro al
bersaglio socialista, pur essendo stato a mia volta, in giovent, iscritto al partito di Nenni. Ce lavevo con Craxi
e i craxiani non tanto per la loro politica,
quanto per il modo in cui la realizzavano.
Spocchiosi, arroganti, convinti di essere
inamovibili, a un certo punto persero di
vista ogni ideale (e ogni idea) per inseguire il potere. Si giustificavano cos: la governabilit un valore e noi ne siamo i garanti; se il Psi uscisse dalla coalizione, sarebbe il caos da cui trarrebbero vantaggio
i comunisti. Cera del vero, ma non tutta la
verit. Perch la governabilit s un valore, ma non il Valore, nel senso che non
sufficiente stare nellesecutivo per giustificare la propria esistenza, occorre anche governare bene. Se queste cose cercavi di fargliele notare, lui, Craxi, fingeva
di non sentire: si voltava dallaltra parte e
con tono imperioso, ma s, cafonesco, diceva a un commensale: passami lolio.
Quando Di Pietro ha sfasciato il Psi, ho
esultato. Pensavo che i garofanai avessero
fatto la fine che meritavano: se il distacco
tra la base e i vertici eccessivo, la piramide non sta in piedi. Per gli stessi motivi
caduta anche la Dc e sono caduti pure i
cosiddetti laici minori. E scomparso cio
lintero schieramento anticomunista, limpalcatura della prima Repubblica.
Curioso. Mentre si sbriciolava il Muro
di Berlino e andava a rotoli limpero sovietico, mentre il comunismo perdeva
dappertutto, in Italia vinceva a spese di
chi per cinquantanni gli aveva impedito,
eroicamente, di prevalere. Qualcosa non
quadra e non basta larticolo di Galli della Loggia a spiegare di che si tratta. Probabilmente lunico che ha capito lantifona proprio Craxi. Il quale dallesilio ci
manda a dire tramite Renato Farina, che
lo ha intervistato al telefono: Non aspettatevi lamnistia, c gi stata: per il Pds. Il
quale difatti comanda indisturbato e sta
realizzando un regime di lunga durata,
ventanni almeno.
Ecco il punto. In un paese in cui gli anticomunisti sono stati accecati, gli orbi ex
comunisti (miracolosamente a piede libero nonostante abbiano intascato tangenti
quanto gli avversari) passano per aquile.
Sarebbe interessante scoprire chi gli ha
risparmiato gli occhi. Santa Lucia?
Sia pure in ritardo, colpevolmente in ritardo, riconoscendo allex segretario socialista una superiore intelligenza politica, non solo ora considero i suoi peccati
dei peccatucci, non ho altres difficolt a
dichiararmi craxiano. Aridateci Bettino.
Ma non oso sperare che Scalfaro dia una
mano a chi punta alla sepoltura di Tangentopoli per riequilibrare le forze in
campo: anche il capo dello Stato, come il
Pds, gi stato amnistiato.