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Documenti di Cultura
A cura di:
Giulia Baccetti
Federica Ranghetti
FOTOGRAFIE
- Alfa Castalfi
pag. 2
- Uliano Lucas
pag. 18
- Ugo Mulas
pag. 32
- Carlo Orsi
pag. 41
- Jacqueline Vodoz
pag. 52
- Agenzia Deltafoto
pag. 64
- Agenzia Farabola
pag. 47
- Agenzia Publifoto
pag. 60
- Giuseppe Bellone
pag. 72
- Guidi Cegani
pag. 74
- Carlo Cisventi
pag. 77
- Mario Coppini
pag. 78
- Fabrizio Gherghetti
pag. 79
- Cesare Mancini
pag. 80
- Gianfranco Moroldo
pag. 81
- Sergio Santi
pag. 82
- Ennio Viccario
pag. 84
- Autori anonimi
pag. 85
- Autori vari:
CITAZIONI
- Enrico Baj
pag. 92
- Davide Lajolo
pag. 93
pag. 94
pag. 101
pag. 102
Fotografie
Alfa Castaldi
1956 - Arturo Camassi, Beniamino Joppolo, Cesare Peverelli, Sandro Somar, pittori, a un tavolo del Jamaica_ALFA CASTALDI
1956 - Arturo Carmassi, pittore, Emilio Tadini e Cesare Peverelli ai tavolini del Jamaica_ALFA CASTALDI
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Uliano Lucas
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1962 - Davanti al bar Jamaica - Annibale Biglione e Giancarlo Vitali, pittori, Mario Aliprandi, architetto_ULIANO LUCAS
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1962 - Enrichetta, storica abitante del quartiere, in via dei Fiori Chiari_ULIANO LUCAS
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1962 - Millo Chiusa, illustratore, Agostino Ferrari, Arturo Vermi e Enrico Castellani, pittori, sulluscio del bar Jamaica_ULIANO LUCAS
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1963 - Gabriele Mazzotta, editore, davanti alledicola Rizzo Origoni in via Brera_ULIANO LUCAS
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1963 - Luciana e Luigi, nipoti della signora Lina, davanti al Jamaica_ULIANO LUCAS
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1963 - Pino Viotti, orologiaio, Agostino Ferrari, pittore, Eugenio Cant_ULIANO LUCAS
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1978 - Maria Rabboni insieme a Luigi, nipote della signora Lina_ULIANO LUCAS
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Ugo Mulas
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1953-54 - Cesare Peverelli, pittore, Alfa Castaldi, fotografo, Donat Cattin_UGO MULAS
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Carlo Orsi
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1958 - Liliana Gabardi, Francisco Di Stefano, scenografo, Eduard Mesens, pittore_CARLO ORSI
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1959 - Mario Dondero e Enzo Ghiringhelli, pittori, alla finestra dellappartamento Ghiringhelli di fronte al Jamaica_CARLO ORSI
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1960 - Giardinetti del Jamaica - Salvatore Quasimodo, la signora Bailo, Beniamino del Fabbro, musicologo, e Gigi Bailo, poeta e scultore_CARLO ORSI
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Jacqueline Vodoz
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Autori vari
1952 - Mino Ceretti, Roberto Crippa, Guido Somar, pittori, durante la seconda edizione del premio Jamaica_AGENZIA DELTAFOTO
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1952 - Tha Catalani, Guido Somar, Elio Mainini, Cesare Peverelli e Alfredo Chighine durante la seconda edizione del premio Jamaica_AGENZIA DELTAFOTO
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1960 - Flora Cazzaniga, Entico Intra, jazzista, Maria Monti, cantante, Elio Mainini, Giorgio Gaber, cantautore, Giancarlo Cazzaniga, pittore_GIUSEPPE BELLONE
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1964 - Elio Crovetto, Giovanna Ralli e Ugo Tognazzi in una fotografia di scena del film La vita agra di Carlo Lizzani scattata al Jamaica_MARIO COPPINI
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1957 - Antonio Recalcati, pittore, Ettore Sordini, pittore, Angelo Verga, pittore_ENNIO VICCARIO
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1957 - Antonio Recalcati, pittore, Domenico Bombino, sarto, Michele Favaloro, scultore_ENNIO VICARIO
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1951 - Antonino Tullier, poeta, Sirio Russo, giornalista, Joe Colombo e Sergio Dangelo, pittori, ai tavolini del Jamaica
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Citazioni
Colombo taccio, e Fontana e Manzoni: per non citare arte nucleare e spazialismo, azimuth e miriorama, tutta roba milanese degli anni cinquanta.
Qui da noi si sa benissimo che Colombo non pi Cristoforo ma Joe e
Manzoni non Alessandro ma Piero. Tutto cambia vertiginosamente a Milano come nel Wyoming: Avanguardie, idee, arredamenti.
ENRICO BAJ
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DAVIDE LAJOLO
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La Brera vissuta sui marciapiedi, nei locali, la Brera di gente mai sazia di
barattare parole, trafficante di bianchini e Barbera, fu la Brera che avvolse
in spire sempre pi profonde quanti ebbero la ventura di viverci dentro.
Fu tempo dincontri, di scambi di sentimenti, di prolisse enunciazioni di
principi, in variet di atteggiamenti. Fu desiderio riaffermare scampoli di
vitalit che lobbligo alla vita stressante, mai aveva sopito.
Rimpianti, nostalgie, ricordi, come scorrere un album di famiglia non messo in ordine, che non sai dove cominciare, tanti si era a fare la storia di
Brera, senza saperlo.
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Per noi ragazzi vecchi di Brera, per noivecchi ragazzi danimo, il Ragno
la chiesa dove vediamo lalba delle due pomeridiane e comunichiamo
col primo marsala, la casa dove si pu dipingere, dormire, cantare, perfino mangiare, stare in pacifico contatto di gomito tra loperaio e lartista:
lasilo infantile di noi, rimbambiti nel bicchiere, dove tutti ci si da del tu
sotto lo sguardo benevolo di Giovanni e della Iris, la pi deliziosa coppia
di osti che abbia servito vino cattivo a palati buoni.
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La parola dordine fu vita, libert, amore. Non a caso Brera stata come
Betlemme nella leggenda. A Brera nacque una cultura nuova da gente
che volle solo guardare al domani. In Brera si diede convegno permanente chi speriment nuovi messaggi e non in aule preposte o in catacombe,
ma nei bar, nelle osterie, negli studi incasinati degli artisti, luoghi liberi
allaccesso di tutto.
Per parlare di Brera, di gente di Brera, che ha posto unimpronta nella
storia di un ambiente, non basta sapere che c stata, bisogna esserci
vissuti a fianco, trattandosi di gente che divenuta storia indiscussa di
tutti.
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Dellambiente il personaggio pi noto fu lEnrichetta, originale, vera, senza peli sulla lingua, tutta interamente meneghina, fu per anni il simbolo di
Brera. LEnrichetta fu lultima comparsa, ultimo testimone di un aspetto di
Brera perdutosi nel tempo. Ricordare lEnrichetta un po come sentirci
pi vivi, pi umani, pi rispettosi del nostro passato. ricordare con lei
altri che fecero Brera.
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Quanto tempo?
Che cosa?
Quanto tempo che pesti il selciato di Brera?
Ne ho consumato di tempo.
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GUIDO VERGANI
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