tratto dal romanzo Marcovaldo ovvero le stagioni in citt,
di Italo Calvino Marcovaldo, un mattino, vede uno stormo di beccacce affacciarsi in uno spicchio di cielo racchiuso tra i tetti di due case. Lo insegue, ma costretto a fermarsi a causa di un vigile, che lo multa, perch inconsapevolmente passato con il rosso. Torna a casa, mette in atto una trappola per uccelli fatta di appiccicoso vischio e granone e spera di catturarne qualcuno per sfamare la sua famiglia. rende un piccione, ma interviene un vigile, lo stesso che lo aveva multato, che pone fine all!illegale caccia al piccione comunale. "uesta la sintesi della novella Il piccione comunale, tratta dalla raccolta Marcovaldo ovvero le stagioni in citt, di Italo Calvino, pubblicata nel #$%&. Il narratore non descrive i momenti della vicenda con dovizia di particolari, onde evitare di rallentare il ritmo del racconto, ma li caratterizza sommariamente. I momenti salienti, che occupano relativamente una buona porzione del brano, sono l!inizio del brano, in cui viene descritta la situazione iniziale ' con l!autunno che spinge gli uccelli ad emigrare e Marcovaldo che li vede passare sopra la propria testa ' e il momento della preparazione della trappola per uccelli, creata con del vischio pennellato su tutto il terrazzo della palazzina e una buona dose di granone come esca. Il racconto ha il via con un paragrafo a carattere informativo, nel quale si istruisce il lettore, in modo molto approssimativo, circa le traiettorie di migrazione degli uccelli, i quali deviano non appena una citt( si staglia loro all!orizzonte. La narrazione segue la cronologia degli eventi e non sono presenti prolessi n) analessi. La funzione narrativa la principale, ma possiamo trovare anche sequenze a carattere informativo, riflessivo e descrittivo *queste ultime sono piuttosto diluite all!interno della narrazione+. La vicenda si svolge in autunno, periodo delle migrazioni verso ,ud- il periodo storico faticosamente deducibile dal testo, in quanto i riferimenti sono pochi e vaghi. stimabile attorno agli anni !&/'!0/ del !$//, quando erano gi( presenti i semafori, ma si incontravano ancora dei tricicli a furgoncino *tutti elementi presenti nel testo+. Il racconto dura dai 1 ai & giorni *da un giorno feriale ala domenica della stessa settimana+ ed costellato di sommari pi2 o meno importanti, la maggior parte di questi concentrata attorno all!evento della costruzione della trappola- il ritmo del racconto veloce. 3li scenari sui quali hanno luogo gli eventi sono verosimili, quello di una strada qualsiasi di una qualsiasi cittadina e quello del terrazzo della palazzina in cui abita Marcovaldo, entrambi lasciati in balia dell!inventiva del lettore, con pochi semplici tratti a caratterizzarli. Le descrizioni dei luoghi ' modello plausibile di qualsiasi citt( e perci4 di nessuna in particolare ', lo spaccato di societ( che viene presentato ' quello di un mondo post'industriale, fatto di fumo grigio e ricchezza che sottomette miseria ' contribuiscono ad avvolgere le vicende in un alone di straordinaria realt(. rotagonista assoluto del racconto Marcovaldo, il padre, l!operaio, il sognatore, un uomo con un grande senso pratico delle cose, che se pensa alle conseguenze delle sue azioni lo fa solo dopo averle compiute. ,ono presenti anche i figli di Marcovaldo, che svolgono la funzione di aiutanti positivi nel costruire insieme a lui la trappola che gli consentir( di raggiungere l!oggetto del suo desiderio. un piccione. Il ruolo dell!antagonista affidato ad un vigile urbano, che troviamo all!inizio del brano ' quando multa Marcovaldo ' e alla fine, durante un!indagine affidatagli il cui scopo mettere fine alla 5caccia al piccione del Comune6 che il povero Marcovaldo ha attuato sul proprio terrazzo. La donna con la casa al piano nobile, nonch) proprietaria dell!appartamento di Marcovaldo, un aiutante negativo poich) indirizza i sospetti sul pover!uomo, essendo a conoscenza della sua precaria situazione finanziaria. 7n altro oppositore allegorico rappresentato dalla civilt( industriale, che con fabbriche, automobili e fonti di inquinamento varie impedisce alle beccacce e agli uccelli in genere di scendere in citt( e di posarsi qindi sul terrazzo di Marcovaldo. Comparse sono la cameriera della padrona di casa, la lavandaia 3uendalina, 8omitilla e Isolina, rispettivamente moglie e figlia di Marcovaldo. Il narratore onnisciente, a conoscenza dei pensieri dei personaggi, dei loro sogni *"uella notte Marcovaldo sogn4 il tetto cosparso di beccacce...+ e delle loro emozioni. La focalizzazione interna e l!autore si avvale del discorso diretto libero e legato, per dare veridicit( alla narrazione e farvi partecipe il lettore. All!interno della narrazione il registro linguistico caratteristico delle persone di medio ceto e alterna espressioni popolari *stendere la roba...ci rest4 lui appiccicato...+ a termini pi2 ricercati *adornarsene, vorace...+. Lo scopo ultimo dell!autore quello di mostrare, una volta per tutte, come la miseria induca l!uomo ad ingegnarsi e a trascurare ogni conseguenza del proprio operato, mettendo al primo posto la meta della sopravvivenza. 9el brano ci presentato, denunciandolo, un pezzetto di societ( non troppo lontana dai giorni nostri, fatta di uomini che avevano combattuto per il proprio aese, lo stesso che, a conflitto concluso, non offriva loro i mezzi per ricominciare a vivere. 7na societ( corrotta, costruita sul denaro e sulla dura legge naturale del 5vince il pi2 ricco6, ma che dopotutto ci4 che l!umanit( si costruita quasi dalla sua nascita, da quando era ancora bambina, al tempo delle prime grandi civilt(. 58a quando c! miseria c! sogno e da quando c! sogno c! ingegno6, sembrano gridare le parole che compongono il testo. oich) l!uomo, sia nelle situazioni pi2 disperate che in quelle meno, ha trovato, trova e trover( sempre il modo di uscire da ogni difficolt(, con o senza fatica, magari solo in sogno.