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EN 12464-1:2002 (E)

NORMA EUROPEA

Novembre 2002

ICS 91.160.10

Versione inglese

Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro Parte 1: Posti di lavoro interni
La presente norma europea stata approvata dal CEN il 16 Ottobre 2002. I membri del CEN sono obbligati ad attenersi alle Disposizioni Interne CEN/CENELEC, che prescrivono le condizioni per conferire a questa Norma Europea lo stato di norma nazionale senza alcuna modifica. La presente Norma Europea stata creata dal CEN in tre versioni ufficiali (inglese, francese, tedesco). Una versione in qualsiasi altra lingua, ottenuta, mediante traduzione sotto la responsabilit di un membro CEN nella propria lingua e comunicata alla Segreteria Centrale, assumer lo stesso valore delle versioni ufficiali. I membri CEN sono gli enti normativi nazionali di Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.

CEN
Comitato Europeo di Normalizzazione Segreteria Centrale: rue de Stassart 36, B-1050 Bruxelles

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Indice
Premessa Introduzione 1 Scopo 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Criteri per la progettazione dellilluminazione 4.1 Ambiente luminoso 4.2 Distribuzione della luminanza 4.3 Illuminamento 4.3.1 Illuminamenti consigliati nelle aree di lavoro 4.3.2 Illuminamenti nei dintorni immediati 4.3.3 Uniformit 4.4 Abbagliamento 4.4.1 Abbagliamento fastidioso 4.4.2 Schermatura contro labbagliamento 4.4.3 Riflessi velanti e luce abbagliante riflessa 4.5 Illuminazione direzionale 4.5.1 Modellatura 4.5.2 Illuminazione direzionale per compiti visivi 4.6 Aspetti cromatici 4.6.1 Aspetto cromatico 4.6.2 Resa cromatica 4.7 Flicker (sfarfallamento) ed effetti stroboscopici 4.8 Fattore di mantenimento 4.9 Considerazioni energetiche 4.10 Luce diurna 4.11 Illuminazione postazioni di lavoro con Equipaggiamento Schermo Video (DSE) inclusi VDU (apparecchiature video) 4.11.1 Generale 4.11.2 Limiti di luminanza per apparecchi di illuminazione usati nelle applicazioni con video che possono riflettersi sullo schermo 5 Elenco dei requisiti dellilluminazione 5.1 Composizione delle tavole 5.2 Tabella degli interni (spazi), compiti e attivit 5.3 Requisiti di illuminazione per interni (spazi), compiti e attivit 6 Procedure di verifica 6.1 Illuminazione 6.2 Classificazione unificata degli abbagliamenti 6.3 Indice di resa cromatica 6.4 Luminanza degli apparecchi dilluminazione ( ved. anche 4.11) Allegato A (informativo) A-scostamento Bibliografia Indice degli interni (spazi), compiti e attivit

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Premessa
La presente Norma Europea stata redatta dal Gruppo di Lavoro 2 del Comitato Tecnico CEN/TC 169 Luce e illuminazione, la cui segreteria tenuta dal DIN. La presente Norma Europea sar conferita dello stato di norma nazionale, sia tramite la pubblicazione di un testo identico o tramite approvazione, al pi tardi entro Maggio 2003, e le normative nazionali contrastanti dovranno essere ritirate al pi tardi entro Maggio 2003. LAllegato A informativo Questo documento include una Bibliografia. In accordo con le Disposizioni Interne del CEN/CENELEC le organizzazioni nazionali normative dei seguenti paesi sono obbligate a rispettare la Norma Europea: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.

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Introduzione
Per permettere unesecuzione efficiente, accurata e sicura dei vari compiti visivi, deve essere garantita unilluminazione adeguata. Lilluminazione pu essere fornita dalla luce diurna, dallilluminazione artificiale o da una combinazione di entrambe. Il grado di visibilit o di benessere richiesto in unampia gamma di posti di lavoro dipende dal tipo e dalla durata dellattivit. La presente norma specifica i requisiti dei sistemi di illuminazione per la maggior parte dei posti di lavoro e per le relative aree in termini di quantit e qualit di illuminazione. Sono indicate anche delle raccomandazioni relative alle buone norme di illuminazione. E importante che vengano rispettati tutti i punti della norma anche se i requisiti specifici sono indicati nellelenco dei requisiti di illuminazione (vedi punto 5).

1 Scopo
La presente norma specifica i requisiti di illuminazione per i posti di lavoro nel rispetto delle esigenze di esecuzione, benessere e sicurezza visiva. Il termine posti di lavoro comprende sia le aree operative interne che quelle esterne. Sono stati considerati tutti i comuni compiti visivi, compreso lavori con DSE (apparecchiature con video). La presente norma non specifica i requisiti per la sicurezza ed il benessere dei lavoratori sul posto di lavoro e non stata preparata nel campo di applicazione dellArticolo 137 del trattato EC, bench i requisiti di illuminazione, specificati in questa norma, solitamente soddisfano la sicurezza. I requisiti di illuminazione per la sicurezza e la salute dei lavoratori sul posto di lavoro, possono essere contenuti in Direttive basate sullarticolo 137 del trattato EC, nella legislazione nazionale degli stati membri implementando queste direttive o in altre legislazioni degli stati membri. Questa norma non intende fornire soluzioni specifiche, n limitare la libert dei progettisti nellesplorare nuove tecnologie, n limitare luso di apparecchiature innovative. Questa norma non vale per lilluminazione dei posti di lavoro nelle attivit minerarie sotterranee.

2 Riferimenti normativi
Questa Norma Europea incorpora, con riferimenti comprensivi di data o meno, delle disposizioni prelevate da altre pubblicazioni. Queste norme di riferimento vengono citate nel punto corrispondente del testo, indicando anche la relativa pubblicazione. Per quanto riguarda i riferimenti completi di data, saranno considerate valide, per questa norma Europea, anche le eventuali modifiche successive o revisioni di una di queste pubblicazioni solo se in essa incorporate mediante emendamento o revisione. Per quanto riguarda i riferimenti senza data, vale lultima edizione della pubblicazione citata (compresi gli emendamenti). EN 12193 EN 12665:2002 prEN 13032-1 CIE 117 Illuminazione- Sport e Illuminazione Illuminazione- Termini e requisiti di base per lindicazione dei requisiti di illuminazione. Illuminazione- Misurazione e presentazione di dati fotometrici di lampade e apparecchi di illuminazione- Parte 1: Misurazioni. 1995 Disturbi da abbagliamento per lilluminazione di interni.

3 Termini e definizioni
Nellambito di questa norma verranno impiegati i termini e le definizioni presenti nella EN 12665:2002 ed i seguenti.

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Nota: in questo punto vengono indicati termini e definizioni in uso per questa norma, ma che potrebbero non essere stati forniti nella IEC 60050-845. 3.1 compito visivo: gli elementi visivi del lavoro in esecuzione NOTA: I principali elementi visivi sono la dimensione della struttura, la sua luminanza, il suo contrasto sullo sfondo e la sua durata. 3.2 area operativa: larea parziale del posto di lavoro in cui viene eseguito il compito visivo. Per i posti di cui non si conosce la dimensione e/o posizione dellarea operativa, verr considerata come tale larea in cui il compito potrebbe svolgersi. area circostante: fascia larga almeno 0,5 m intorno allarea operativa entro il campo visivo. illuminamento da mantenere (Em): valore al di sotto del quale non deve scendere lilluminamento medio sulla superficie specificata. NOTA: E lilluminamento medio nel momento in cui deve essere eseguita la manutenzione. angolo di schermatura: angolo tra il piano orizzontale attraverso la parte luminosa dellapparecchio di illuminazione e il primo raggio visivo in cui sono visibili le lampade. Display Screen Equipment (DSE): schermo alfanumerico o grafico, a dispetto della tecnologia impiegata [90/270/EEC]

3.3 3.4

3.5 3.6

3.7 Uniformit di illuminamento: rapporto tra lilluminamento minimo e la media di illuminamento su di una superficie (ved. anche IEC 60050-845 / CIE 17.4: 845-09-58 Uniformit del rapporto di illuminamento).

4 Criteri per la progettazione dellilluminazione


4.1 Ambiente luminoso

Per le buone norme di illuminazione essenziale che, oltre allilluminazione richiesta, vengano rispettate anche esigenze qualitative e quantitative. I requisiti per lilluminazione sono determinati dal rispetto di tre esigenze umane fondamentali: benessere visivo, in cui il lavoratore prova una sensazione di agiatezza, in modo indiretto contribuisce anche ad un alto livello produttivo, performance visiva, ove i lavoratori sono in grado di eseguire i propri compiti visivi, anche in condizioni difficili e per lunghi periodi, Sicurezza, I principali parametri che determinano un ambiente luminoso soddisfacente sono: distribuzione della luminanza, illuminamento,

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abbagliamento, direzione della luce, resa cromatica e aspetto cromatico della luce, flicker (sfarfallamento), luce diurna.

Al punto 5 sono indicati i parametri quantificabili di illuminamento, abbagliamento fastidioso e rappresentazione cromatica. 4.2 Distribuzione della luminanza

La distribuzione della luminanza nel campo visivo, comanda il livello di adattamento degli occhi che influisce sulla visibilit del compito. Una luminanza di adattamento ben bilanciata serve per aumentare: acutezza visiva (nitidezza visiva), soglia di contrasto (discriminazione di piccole differenze di luminanza), efficienza delle funzioni oculari (quali accomodamento, convergenza, contrazione pupillare, movimenti oculari, ecc.). La distribuzione della luminanza nel campo visivo influisce anche sul benessere visivo. Per le ragioni sopra esposte si dovrebbero evitare le seguenti condizioni: luminanza troppo forte, che potrebbe causare abbagliamenti, contrasto di luminanza troppo forte che causerebbe affaticamento dovuto al continuo riadattamento degli occhi, luminanza troppo bassa e contrasti di luminanza troppo bassi che causerebbero un ambiente di lavoro opaco e non stimolante. Le luminanze di ogni superficie sono importanti e sono determinate dal fattore di riflessione e dallilluminamento delle superfici. Gamme utili del fattore di riflessione per le principali superfici interne sono: 4.3 soffitto pareti piani di lavoro pavimento Illuminamento 0,6 - 0,9 0,3 - 0,8 0.2 - 0.6 0.1 - 0.5

Lilluminamento e la sua distribuzione sullarea operativa e sullarea circostante hanno una notevole influenza sulla velocit, la sicurezza e la tranquillit con cui una persona percepisce ed esegue il compito visivo. Tutti i valori di illuminamento specificati nella presente norma riguardano lilluminamento da mantenere e garantiscono sicurezza sul lavoro e rispetto delle esigenze di performance visiva. 4.3.1 Illuminamenti consigliati nelle aree di lavoro

I valori indicati al punto 5 rappresentano gli illuminamenti da mantenere sopra larea operativa rispetto alla superficie di riferimento che pu essere orizzontale, verticale o inclinata. Lilluminamento medio per ogni compito non deve scendere al di sotto del valore indicato al punto 5 indipendentemente dagli anni e dalle

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condizioni dellinstallazione. I valori sono validi alle normali condizioni visive e prendono in considerazione i seguenti fattori: - aspetti psico-fisiologici come agiatezza e benessere visivi, - requisiti per compiti visivi, - ergonomicit visiva, - esperienze pratiche, - sicurezza, - economia. Il valore di illuminamento pu essere regolato gradualmente (vedi sotto), se le condizioni visive divergono dalle normali premesse. Un fattore di approssimazione 1,5 rappresenta la pi piccola e significativa differenza nella soggettiva sensazione di illuminamento. In condizioni di illuminamento sono necessari almeno 20 lx per distinguere la fisionomia del viso ed il valore pi basso preso come riferimento della scala di illuminamento. La scala di illuminamento raccomandata (in lx) : 20 30 50 75 100 150 200 300 500 750 1.000 1.500 2.000 3.000 5.000 Lilluminamento deve essere aumentato quando: il lavoro visivo critico, gli errori sono rimediabili ad alte spese, la precisione o lalta produttivit sono di grande importanza, la capacit visiva del lavoratore inferiore al normale, il compito visivo si protrae per un tempo insolitamente lungo, Sono presenti contrasti insolitamente bassi per il compito.

Lilluminamento richiesto pu essere diminuito quando: i dettagli del compito visivo presentano grandi dimensioni e alto contrasto, il compito visivo si svolge in un tempo insolitamente breve. Nelle aree in cui si svolge un lavoro continuo lilluminamento da mantenere non deve essere inferiore a 200 lx.

4.3.2

Illuminamenti nei dintorni immediati

Lilluminamento delle immediate vicinanze deve essere rapportato allilluminamento dellarea operativa e dovrebbe garantire una distribuzione ben bilanciata della luminanza nel campo visivo. Rapidi cambiamenti nellilluminamento intorno allarea operativa possono causare sollecitazione e disagio visivo. Lilluminamento da mantenere delle aree nelle immediate vicinanze pu essere inferiore allilluminamento del compito ma non deve essere inferiore ai valori indicati nella tabella 1.

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Tabella 1 - Rapporto tra illuminamento delle aree nelle immediate vicinanze e illuminamento del compito per lilluminazione interna Illuminamento del compito lx 750 500 300 200 Uniformit: 0,7 Illuminamento delle aree nelle immediate vicinanze lx 500 300 200 Ecompito Uniformit: 0,5

Oltre allilluminamento del compito, lilluminazione deve anche garantire un adeguato illuminamento di adattamento in conformit al punto 4.2. 4.3.3 Uniformit Larea operativa deve essere illuminata nel modo pi uniforme possibile. Luniformit dellarea operativa e delle aree nelle immediate vicinanze non deve essere inferiore ai valori indicati nella tabella 1. 4.4 Abbagliamento Labbagliamento quella sensazione prodotta da aree piene di luce entro il campo visivo e pu essere percepito come fastidioso o menomante. Labbagliamento causato dal riflesso su superfici speculari solitamente noto come riflesso velante o come riflesso abbagliante. E importante limitare labbagliamento onde evitare errori, affaticamento e incidenti. Nei posti di lavoro interni, labbagliamento fastidioso pu derivare direttamente da apparecchi di illuminazione luminosi o dalle finestre. Se si rispettano i limiti indicati per labbagliamento fastidioso, non solitamente labbagliamento menomante a rappresentare un problema principale. Nota: Particolare attenzione richiesta per evitare labbagliamento quando il punto di vista sopra lorizzontale. 4.4.1 Abbagliamento fastidioso Il grado di abbagliamento fastidioso derivante direttamente dagli apparecchi di un impianto di illuminazione interno, viene determinato usando il metodo tabulare di Classificazione Unificata degli Abbagliamenti (UGR) CIE, basato sulla formula seguente: 0,25 L2 UGR = 8 log 10 (--------------) Lb p2 dove: Lb la luminanza di sfondo in cd/m-2, calcolata come Eind x -1, in cui Eind rappresenta lilluminamento indiretto verticale agli occhi dellosservatore, L la luminanza delle parti luminose di ogni apparecchio di illuminazione nella direzione degli occhi dellosservatore in cd/m2, langolo solido (steradiante) delle parti luminose di ogni apparecchio di illuminazione agli occhi dellosservatore, p lindice di posizione di Guth per ogni singolo apparecchio di illuminazione in relazione al suo spostamento dalla visuale Tutte le supposizioni fatte nel calcolo dellUGR dovr essere indicata nella documentazione programmata. Il valore UGR dellinstallazione dellilluminazione non dovr eccedere il valore dato nel punto 5.

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NOTA 1: La variazione di UGR allinterno della sala pu essere determinata usando il metodo tabulare o la formula per le svariate posizioni dellosservatore. I limiti per queste condizioni sono sotto osservazione. NOTA 2: Se il valore massimo UGR nella stanza superiore al limite UGR indicato al punto 5, sar necessario richiedere informazioni in merito alle appropriate posizioni delle stazioni di lavoro allinterno della stanza. NOTA 3: Il disagio da abbagliamento prodotto dalle finestre ancora argomento di ricerca. Non esiste attualmente un metodo affidabile per la valutazione dellabbagliamento. 4.4.2 Schermatura contro labbagliamento Le sorgenti luminose di luce possono causare abbagliamento e pu essere anche danneggiata la visione degli oggetti.. Questo si pu evitare, ad esempio, con apposite schermature delle lampade o coprendo le finestre con delle tende. Gli angoli minimi di schermatura, indicati nella tabella 2, devono essere applicati alle specifiche luminanze delle lampade. NOTA: I valori dati nella tabella 2 non sono applicabili ad apparecchi montati al di sotto della normale altezza degli occhi. Tabella 2: Angoli minimi di schermatura alle specifiche luminanze delle lampade Luminanza della lampada Kcd/m2 20 a <50 50 a <500 500 Angolo minimo di schermatura 15 20 30

4.4.3 Riflessi velanti e luce abbagliante riflessa I riflessi speculari nel compito visivo, spesso definiti riflessi velanti o riflessi abbaglianti, possono alterare la visibilit del compito spesso in modo nocivo. I riflessi velanti e i riflessi abbaglianti possono essere evitati o ridotti adottando i seguenti provvedimenti: disposizione degli apparecchi di illuminazione e dei posti di lavoro, finitura delle superfici (superfici opache), limitazione della luminanza degli apparecchi di illuminazione, aumento dellarea luminosa degli apparecchi di illuminazione, soffitto e pareti luminose.

4.5 Illuminazione direzionale Lilluminazione direzionale pu essere usata per evidenziare oggetti, rivelare strutture e migliorare laspetto delle persone allinterno dello spazio. Tutto ci descritto dal termine modellatura. Lilluminazione direzionale di un compito visivo pu quindi modificare la sua visibilit. 4.5.1 Modellatura La modellatura rappresenta lequilibrio tra la luce diffusa e quella direzionale. Rappresenta un valido criterio di qualit di illuminazione in qualsiasi tipo di interno. Laspetto generale di un interno risulta migliore quando le sue caratteristiche strutturali, le persone e gli oggetti al suo interno vengono illuminati in modo tale da rivelare in modo chiaro e piacevole la forma e la struttura. Questo si verifica quando la luce proviene in modo evidente da una direzione; le ombre cos essenziali per una buona modellatura si formano cos in modo chiaro.

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Lilluminazione non dovrebbe essere troppo direzionale in quanto produrrebbe ombre troppo rigide, ma nemmeno troppo diffusa in quanto si perderebbe totalmente leffetto di modellatura, creando cos un ambiente luminoso molto opaco. 4.5.2 Illuminazione direzionale per compiti visivi

Lilluminazione proveniente da una direzione specifica pu rivelare i dettagli allinterno di un compito visivo, aumentando la loro visibilit e rendendo pi facile lesecuzione del compito. I riflessi velanti e il riflesso abbagliante dovrebbero essere evitati, vedi 4.4.3. 4.6 Aspetti cromatici

Le caratteristiche cromatiche di una lampada quasi bianca sono caratterizzate da due fattori: laspetto cromatico della lampada stessa, le sue capacit di resa cromatica, che influenzano laspetto cromatico degli oggetti e delle persone illuminate dalla lampada. Questi due fattori devono essere considerati separatamente. 4.6.1 Aspetto cromatico

Laspetto cromatico di una lampada riguarda il colore apparente (cromaticit) della luce emessa. E quantificato dalla relativa temperatura cromatica (TCP). Laspetto cromatico pu quindi essere descritto come indicato nella tabella 3. Tabella 3: Gruppi di aspetti cromatici delle lampade Aspetto cromatico Caldo Intermedio Freddo Temperatura cromatica correlata TCP inferiore a 3300 K da 3300 a 5300 K superiore a 5300 K

La scelta dellaspetto cromatico una questione psicologica, estetica e dellidea che si ha del naturale. La scelta dipender dal livello di illuminamento, dai colori della stanza e del mobilio, dal clima circostante e dal tipo di applicazione. Nei climi caldi si preferisce generalmente un aspetto cromatico pi freddo, mentre nei climi freddi si preferisce un aspetto cromatico pi caldo. 4.6.2 Resa cromatica

Per la performance visiva e per la sensazione di benessere importante che i colori dellambiente, degli oggetti e della pelle, vengano resi in modo naturale, corretto e tale da rendere piacevoli e sane le persone. I colori di sicurezza devono sempre essere riconosciuti come tali (vedi anche ISO 3864). Per fornire unindicazione oggettiva delle propriet di rappresentazione cromatica di una fonte luminosa, stato introdotto lindice Ra di resa cromatica generale. Il valore massimo di Ra 100. I numeri diminuiscono con la diminuzione della resa cromatica. Le lampade con un indice di resa cromatica inferiore a 80, non dovrebbero essere usate negli interni dove la gente lavora o sosta a lungo. Si possono applicare delle eccezioni per alcuni posti e/o attivit, (ad esempio illuminazione zone alte),

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ma si devono adottare adeguati provvedimenti atti a garantire unilluminazione con una resa cromatica superiore nei posti di lavoro fissi, e dove i colori di sicurezza devono essere riconosciuti. Il valore minimo dellindice di resa cromatica per vari tipi di interni (aree), compiti o attivit sono indicati al punto 5. 4.7 Flicker (sfarfallamento) ed effetti stroboscopici Leffetto Flicker produce distrazione e pu far insorgere mal di testa. Limpianto di illuminazione deve essere studiato in modo tale da evitare effetti stroboscopici che possono causare situazioni pericolose o modificare la percezione del movimento delle macchine in rotazione o alternate. NOTA: E possibile evitare questo effetto utilizzando, ad esempio, lalimentazione elettrica DC per le lampade ad incandescenza o facendo funzionare lampade ad incandescenza o a fluorescenza in alta frequenza (circa 30 kHz). 4.8 Fattore di mantenimento Il programma di illuminazione dovrebbe essere progettato con un fattore di mantenimento globale calcolato per lequipaggiamento di illuminazione scelto, lambiente e la tabella di mantenimento specifica. Lilluminamento consigliato per ogni compito indicato come illuminamento da mantenere. Lilluminamento da mantenere dipende dalle caratteristiche di mantenimento della lampada, dellalimentatore, dellapparecchio di illuminazione, dallambiente e dal programma di mantenimento. Il progettista deve: - indicare il fattore di mantenimento ed elencare tutte le premesse derivanti dal valore, - specificare le apparecchiature di illuminazione adatte per lambiente dellapplicazione, - preparare un programma completo di mantenimento in cui si deve indicare la frequenza con cui si devono sostituire le lampade, effettuare la pulizia degli apparecchi di illuminazione e della stanza e il metodo di pulizia. 4.9 Considerazioni energetiche Un impianto di illuminazione deve corrispondere ai requisiti di illuminazione di un luogo particolare senza sprecare energia. Tuttavia, importante non compromettere laspetto visivo di un impianto di illuminazione semplicemente per ridurre il consumo energetico. Questo richiede un esame dei sistemi pi appropriati di illuminazione, delle apparecchiature, dei comandi e luso della luce diurna disponibile. 4.10 Luce diurna La luce diurna potrebbe fornire tutta o parte dellilluminazione necessaria per i compiti visivi. A seconda del tempo il livello e la composizione spettrale possono variare, causando quindi una certa condizione di variabilit in un interno. La luce diurna pu creare specifiche modellature e distribuzioni della luminanza a causa del flusso luminoso, quasi orizzontale, che proviene dalle finestre laterali. Le finestre forniscono un contatto visivo con il mondo esterno, per cui sono preferite dalla maggioranza delle persone. Negli interni con finestre laterali, la luce diurna disponibile diminuisce rapidamente a seconda della distanza dalla finestra. Unilluminazione supplementare necessaria per garantire lilluminamento necessario sul posto di lavoro e per equilibrare la distribuzione della luminanza allinterno della stanza. Si possono usare dispositivi di accensione e/o di regolazione della luminosit, sia automatici che manuali, per garantire unadeguata integrazione tra lilluminazione elettrica e la luce diurna. Per ridurre labbagliamento causato dalle finestre, si dovr provvedere ad unadeguata schermatura.

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EN 12464-1:2002 (E) 4.11 Illuminazione postazioni di lavoro con Equipaggiamento Schermo Video (DSE) inclusi VDU (apparecchiature video)

4.11.1 Generale Lilluminazione per le stazioni di lavoro con apparecchiature video deve essere adeguata a tutti i compiti da eseguire nella postazione di lavoro, cio lettura da monitor, testi stampati, scrittura su carta, lavoro con la tastiera. Per queste aree, i criteri ed il sistema di illuminazione devono essere scelti in base allarea di attivit, al tipo di compito e al tipo di interno in base allelenco indicato al punto 5; alcuni paesi hanno requisiti aggiuntivi. Le apparecchiature video e, in certi casi, la tastiera possono essere soggette a riflessi che causano abbagliamento fastidioso o menomante. E quindi necessario scegliere, posizionare e disporre gli apparecchi di illuminazione in modo tale da evitare riflessi di luminanza. Il progettista deve stabilire la zona di montaggio che potrebbe dare disturbi e scegliere le apparecchiature e le posizioni di installazione in modo tale da non causare riflessi fastidiosi. 4.11.2 Limiti di luminanza per gli apparecchi di illuminazione usati nelle applicazioni con video che possono riflettersi sullo schermo Questo paragrafo descrive i limiti di luminanza degli apparecchi che possono riflettersi sugli schermi DSE lungo normali direzioni visive. La tabella 4 indica il limite della luminanza media degli apparecchi di illuminazione ad angoli di elevazione di 65-85 radialmente intorno agli apparecchi di illuminazione per i posti di lavoro in cui vengono utilizzati monitor verticali o inclinati fino ad un angolo di inclinazione di 15. NOTA: Per certi posti particolari che utilizzano, ad esempio, schermi sensibili o varie inclinazioni, i limiti di luminanza sopra indicati devono essere applicati per apparecchi di illuminazione con angoli di elevazione inferiori (es. 55). Tabella 4 - Limiti di luminanza degli apparecchi che possono riflettersi sugli schermi Classi degli schermi in accordo con ISO 9241-7 Qualit dello schermo Media delle luminanze degli apparecchi che sono riflessi sugli schermi. 5 Elenco dei requisiti dell illuminazione I requisiti di illuminazione per stanze e attivit differenti sono indicati nelle tabelle 5.3 5.1 Composizione delle tavole Colonna 1: Numeri di riferimento La colonna 1 elenca il numero di riferimento di ogni interno (area), compito o attivit. I Buona II Media III Bassa

1000 cd x m-2

200 cd x m-2

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Colonna 2: Elenco degli interni (aree), compiti o attivit La colonna 2 elenca quegli interni (aree), compiti o attivit per i quali sono indicati dei requisiti specifici. Se manca lindicazione relativa ad un particolare interno (area), compito o attivit, si dovranno adottare i valori indicati per una situazione simile, comparabile. Colonna 3: Illuminamento da mantenere (Em) La colonna 3 indica lilluminamento da mantenere sulla superficie di riferimento (vedi 4.3) dellinterno (area), compito o attivit indicata nella colonna 2. NOTA: Pu essere richiesto il comando dellilluminazione per ottenere unadeguata flessibilit per i vari compiti eseguiti. Colonna 4: Limite del grado unificato di abbagliamento (UGRL) Se, alla condizione elencata nella colonna 2, risultano applicabili i limiti UGR, questi saranno elencati nella colonna 4 (vedi 4.4). Colonna 5: Indice di resa cromatica (Ra) La colonna 5 indica gli indici minimi di resa cromatica (vedi 4.6.2) per la condizione elencata nella colonna 2. Colonna 6: Note Sono indicati consigli e annotazioni riguardanti le eccezioni e speciali applicazioni rientranti nelle condizioni elencate nella colonna 2.

5.2 Tabella degli interni (spazi), compiti e attivit


Tabella 5.1 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 Tabella 5.2 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8 2.9 2.10 2.11 2.12 2.13 2.14 2.15 2.16 2.17 2.18 2.19 2.20 Zone di transito e aree generiche allinterno di edifici Zone di transito Bagni, stanze igieniche e di pronto soccorso Sale di comando Magazzini / depositi refrigerati Zone scaffalature di immagazzinaggio Mestieri e attivit industriali Agricoltura Panifici Cemento, prodotti in cemento, calcestruzzo, laterizi Ceramiche, piastrelle, vetro, articoli in vetro Industria chimica, plastica e della gomma Industria elettrica Generi alimentari e industria di prodotti alimentari di lusso Fonderie e fusioni di metallo Parrucchieri Produzione gioielli Lavanderie e lavasecco Pelle e pelletteria Lavorazione e produzione metalli Carta e prodotti cartacei Centrali elettriche Tipografia Laminatoi, ferriere e acciaierie Produzione e lavorazione tessuti Costruzione veicoli Lavorazione del legno

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Tabella 5.3 Tabella 5.4 Tabella 5.5 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 5.7 Tabella 5.6 6.1 6.2 Tabella 5.7 7.1 7.2 7.3 7.4 7.5 7.6 7.7 7.8 7.9 7.10 7.11 7.12 7.13 7.14 7.15 Tabella 5.8 8.1 8.2 Uffici Locali al minuto Luoghi pubblici Aree in generale Ristoranti e alberghi Teatri, sale concerti, cinema Fiere di settore, mostre Musei Biblioteche Parcheggi pubblici (interni) Locali scolastici Nido dinfanzia, scuole materne Edifici scolastici Centri sanitari Sale per uso generico Sale del personale Reparti, reparto maternit Sale analisi Sale esami oculistici Sale esami dellorecchio Sale scanner Sale parto Sale per cure mediche (in generale) Sale operatorie Reparto cure intensive Dentista Laboratori e farmacie Sale di decontaminazione Autopsia e camera mortuaria Settore trasporti Aeroporti Impianti ferroviari

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5.3 Requisiti di illuminazione per interni (spazi), compiti e attivit Tabella 5.1 Zone di transito e aree generiche allinterno di edifici N. rif. 1.1 1.1.1 Tipo di interno, compito o attivit Zone di transito Aree di passaggio e corridoi 100 28 40 1. Illuminamento a livello pavimento. 2. Ra e UGR simile alle aree vicine 3. 150 lx se vi sono veicoli lungo il percorso 4. Lilluminazione delle uscite e delle entrate deve fornire una zona di transizione per evitare improvvise modifiche nellilluminamento tra interno e esterno di giorno o di notte. 5. Fare attenzione onde evitare abbagliamento ai guidatori e ai pedoni. Em lx UGRL Ra Note

1.1.2 1.1.3 1.2 1.2.1 1.2.2 1.2.3 1.2.4 1.2.5 1.2.6 1.3 1.3.1 1.3.2 1.4 1.4.1 1.4.2

Scale, scale mobili, piattaforme mobili Rampe / zone adibite al carico

150 150

25 25

40 40

Bagni, stanze igieniche e di pronto soccorso Mense Bagni Sale per esercizio fisico Guardaroba, gabinetti, sala da bagno, toilets Infermerie Locali per cure mediche Sale di comando Sale impianti / sale di manovra Sale telex, posta, pannelli di controllo Magazzini / depositi refrigerati Depositi e magazzini scorte Aree adibite a spedizione, imballo e movimentazione 100 300 25 25 60 60 200 lx se occupati continuamente 200 500 25 19 60 80 200 100 300 200 500 500 22 22 22 25 19 16 80 80 80 80 80 90 Tcp4000 K

15

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.1 Zone di transito e aree generiche allinterno di edifici N. rif. 1.5 1.5.1 1.5.2 1.5.3 Tipo di interno, compito o attivit Em lx UGRL Ra Note

Zone scaffalature di immagazzinaggio Corridoi: non presidiati Corridoi: presidiati Posto di controllo 20 150 150 22 22 40 60 60 Illuminamento a livello pavimento Illuminamento a livello pavimento

Tabella 5.2 Mestieri e attivit industriali N. rif. 2.1 2.1.1 2.1.2 2.1.3 2.1.4 2.2 2.2.1 2.2.2 2.3 2.3.1 2.3.2 2.3.3 2.3.4 Tipo di interno, compito o attivit Agricoltura Caricamento e uso della merce, attrezzature e macchinari di movimentazione Edifici per bestiame Recinti per animali malati, stalla parto Preparazione mangime; caseifici; lavaggio strumenti Panifici Preparazione e cottura Finitura, glassatura, decorazione 300 500 22 22 80 80 200 50 200 200 25 25 25 80 40 80 80 Em lx UGRL Ra Note

Cemento, prodotti in cemento, calcestruzzo, laterizi Essiccatura Preparazione dei materiali; lavorazione con forni e impastatrici Lavoro a macchina in generale Forme grezze 50 200 300 300 28 28 25 25 20 40 80 80 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: come sopra I colori di sicurezza devono essere riconoscibili.

16

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.2: Mestieri e attivit industriali (seguito) N. rif. 2.4 2.4.1 2.4.2 Tipo di interno, compito o attivit Em lx UGRL Ra Note

Ceramiche, piastrelle, vetro, materiale in vetro Essiccatura Preparazione, lavoro a macchina in generale Smaltatura, rullatura, pressatura, foggiatura di particolari semplici, vetrinatura, soffiatura del vetro Molatura, incisione, lucidatura del vetro, foggiatura di particolari di precisione, produzione di strumenti in vetro Molatura di vetro dottica, cristallo, molatura ed incisione a mano Lavoro di precisione, ad es. molatura decorativa, pittura a mano Produzione di pietre preziose artificiali 50 300 28 25 20 80 I colori di sicurezza devono essere riconoscibili. Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2

2.4.3

300

25

80

Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2

2.4.4

750

19

80

Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2

2.4.5

750

16

80

2.4.6 2.4.7 2.5 2.5.1 2.5.2

1000 1500

16 16

90 90

Tcp4000 K Tcp4000 K

Industria chimica, plastica e della gomma Impianti di lavorazione comandati a distanza Impianti di lavorazione con interventi manuali limitati Postazioni di lavoro con personale sempre presente negli impianti di lavorazione Locali per misurazioni di precisione, laboratori Produzione farmaceutica Produzione pneumatici Controllo colore Taglio, finitura, controllo 50 150 28 20 40 I colori di sicurezza devono essere riconoscibili

2.5.3

300

25

80

2.5.4 2.5.5 2.5.6 2.5.7 2.5.8

500 500 500 1000 750

19 22 22 16 19

80 80 80 90 80 Tcp4000 K

17

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.2: Mestieri e attivit industriali (seguito) N.rif. 2.6 2.6.1 2.6.2 2.6.3 2.6.4 Tipo di interni, compito o attivit Industria elettrica Produzione cavi e conduttori Avvolgimento: bobine grandi bobine medie bobine piccole Impregnazione bobine Zincatura Assemblaggio: - grezzo: es. grandi trasformatori - medio: es. pannelli di controllo - fine, es. telefoni - di precisione: es. apparecchiature di misurazione Laboratori elettronici, controllo, regolazione 300 300 500 750 300 300 300 500 750 1000 1500 25 25 22 19 25 25 25 22 19 16 16 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte : vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte : vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte : vedi anche punto 4.6.2 Em lx UGRL Ra Note

2.6.5

2.6.6 2.7

Generi alimentari e industria prodotti alimentari di lusso Postazioni di lavoro e zone in fabbriche di birra, piani di lavorazione del malto, per lavaggio, riempimento fusti, pulizia, vagliatura, sbucciatura, cottura in industrie conserviere e cioccolata, postazioni di lavoro e locali in zuccherifici, per lessiccatura e la fermentazione di tabacco grezzo, cantine di fermentazione Cernita e lavaggio dei prodotti, macinatura, confezionamento Postazioni di lavoro e zone critiche in macelli, macellerie, caseifici, mulini, al piano di filtrazione nelle raffinerie di zucchero Taglio e cernita frutta e verdura Produzione di specialit gastronomiche, lavoro di cucina, produzione di sigari e sigarette Controllo di recipienti di vetro e bottiglie, controllo prodotto, sistemazione, cernita, decorazione Laboratori Controllo colore

2.7.1

200

25

80

2.7.2 2.7.3 2.7.4 2.7.5 2.7.6 2.7.7 2.7.8

300 500 300 500 500 500 1000

25 25 25 22 22 19 16

80 80 80 80 80 80 90 Tcp4000 K

18

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.2: Mestieri e attivit industriali (seguito) N. rif. 2.8 2.8.1 2.8.2 2.8.3 2.8.4 2.8.5 2.8.6 2.8.7 2.8.8 2.8.9 2.8.10 2.8.11 2.9 2.9.1 2.10 2.10.1 2.10.2 2.10.3 2.10.4 2.11 2.11.1 2.11.2 2.11.3 2.11.4 Tipo di interno, compito o attivit Fonderie e fusioni di metalli Tunnel sottopavimento a misura duomo, cantine, ecc. Piattaforme Preparazione in terra Sala di rivestimento Postazioni di lavoro nel cubilotto e mescolatori Zona adibita alla colata Aree di distaffatura Formatura meccanica Formatura manuale e formatura delle anime Pressofusione Creazione modelli Parrucchieri Acconciatura capelli Produzione gioielli Lavorazione con pietre preziose Produzione di gioielli Creazione orologi (manuale) Creazione orologi (automatica) Lavanderie e lavasecco Ritiro della merce, marcatura e selezione Lavaggio o lavaggio a secco Stiratura, pressatura Controllo e riparazioni 300 300 300 750 25 25 25 19 80 80 80 80 1500 1000 1500 500 16 16 16 19 90 90 80 80 Tcp4000 K 500 19 90 50 100 200 200 200 200 200 200 300 300 500 25 25 25 25 25 25 25 25 25 22 20 40 80 80 80 80 80 80 80 80 80 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 I colori di sicurezza devono essere riconoscibili Em lx UGRL Ra Note

19

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.2: Mestieri e attivit industriali (seguito) N.rif. 2.12 2.12.1 2.12.2 2.12.3 2.12.4 2.12.5 2.12.6 2.12.7 2.12.8 2.12.9 2.13 2.13.1 2.13.2 2.13.3 2.13.4 2.13.5 2.13.6 2.13.7 2.13.8 2.13.9 2.13.10 2.13.11 2.13.12 2.13.13 2.13.14 Tipo di interno, compito o attivit Pelle e prodotti in pelle Lavorazione al tino, al barile o fossa Scarnatura, rasatura, sfregamento pulitura della pelle al tamburo Lavoro di selleria, produzione calzature: cucitura, lucidatura, formatura, taglio, punzonatura Selezione Tintura della pelle (a macchina) Controllo qualit Controllo colore Produzione calzature Produzione guanti Em lx 200 300 500 500 500 1000 1000 500 500 UGRL Ra Note

25 25 22 22 22 19 16 22 22

40 80 80 90 80 80 90 80 80 Tcp4000 K Tcp4000 K

Lavorazione e produzione metalli Fucinatura a stampo aperto Fucinatura a stampo Saldatura Lavorazione grezza e media: tolleranza 0,1 mm Lavorazione di precisione, rettifica, tolleranza < 0,1 mm Tracciamento, controllo Officina di trafilatura in fili e in tubi ; foggiatura a freddo Lavorazione lamiera spessore 5 mm Lavorazione lamiera sottile spessore < 5 mm Preparazione utensili, produzione di apparecchiature di taglio Montaggio: -grezzo - medio - fine - di precisione Zincatura Preparazione della superficie e verniciatura Produzione utensili, sagome e maschere, meccanica di precisione, micromeccanica 200 300 300 300 500 750 300 200 300 750 200 300 500 750 300 750 1000 25 25 25 22 19 19 25 25 22 19 25 25 22 19 25 25 19 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 80 80 80 80 80 80 80 Per zone alte : vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte : vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte : vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte : vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2

20

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.2: Mestieri e attivit industriali (seguito) N.rif. 2.14 2.14.1 2.14.2 Tipo di interno, compito o attivit Carta e prodotti cartacei Molazze, fabbriche di pasta di legno Produzione e lavorazione carta, macchine continue, produzione cartone Rilegatura standard di libri, es. piegatura, cernita, incollatura, taglio, stampaggio in rilievo,cucitura Centrali elettriche Impianto alimentazione combustibile Sala caldaie Sala macchine Sale laterali, ad es. sala pompe, sala condensatori, ecc.: pannelli di controllo (allinterno degli edifici) 200 300 25 25 80 80 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Em lx UGRL Ra Note

2.14.3 2.15 2.15.1 2.15.2 2.15.3 2.15.4

500

22

80

50 100 200 200 28 25 25

20 40 80 60

I colori di sicurezza devono essere riconoscibili

Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2

2.15.5

Sale di controllo

500

16

80

1. I quadri di comando sono spesso in posizione verticale 2. Pu essere necessaria una regolazione della luminosit 3. Per lavori con apparecchiature video vedi punto 4.10 I colori di sicurezza devono essere riconoscibili

2.15.6 2.16. 2.16.1 2.16.2 2.16.3 2.16.4 2.16.5

Quadri di manovra esterni Tipografia Taglio, doratura, stampaggio in rilievo, incisione clich, operazioni con banco tipografico e platina, Selezione carta e stampa manuale Composizione, ritocchi, litografia Controllo colore nella stampa multicolore Incisione su ferro e rame

20

20

500 500 1000 1500 2000

19 19 19 16 16

80 80 80 90 80 Tcp5000 K Per la direzionalit vedi punto 4.5.2

21

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.2: Mestieri e attivit industriali (seguito) N.rif. 2.17 2.17.1 2.17.2 2.17.3 2.17.4 2.17.5 2.17.6 2.17.7 2.17.8 2.17.9 2.18 2.18.1 Tipo di interno, compito o attivit Laminatoi, ferriere e acciaierie Impianti produttivi senza operazioni manuali Impianti produttivi con occasionali operazioni manuali Impianti produttivi con continue operazioni manuali Magazzino lastre Forni Treno di laminazione ; avvolgimento, linea cesoie Piattaforme di comando, quadri di comando Prove, misurazioni e controllo Tunnel sottopavimento a misura duomo ; sezioni a nastro, cantine, ecc. Produzione e lavorazione tessuti Postazioni e aree di lavoro in bagni, apertura balle Cardatura, lavaggio, stiratura, operazioni con la sminuzzatrice, stiro, pettinatura, imbozzimatura, taglio cartoni, prefilatura, filatura della juta e canapa Filatura, piegatura, aspatura, avvolgimento Orditura, tessitura, intrecciatura, lavorazione a maglia Cucitura, lavorazione fine a maglia, avvolgimento maglie Design manuale, modelli a disegno Finitura, tintura Sala essiccatura Stampa automatica del tessuto Slappolatura, sfilacciatura, rifinitura Controllo colore; controllo tessuti Rammendo invisibile Produzione cappelli 200 25 60 50 150 200 50 200 300 300 500 50 25 25 22 22 28 25 20 40 80 20 20 40 80 80 20 I colori di sicurezza devono essere riconoscibili Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 I colori di sicurezza devono essere riconoscibili I colori di sicurezza devono essere riconoscibili I colori di sicurezza devono essere riconoscibili Em

lx

UGRL

Ra

Note

2.18.2

300

22

80

2.18.3 2.18.4 2.18.5 2.18.6 2.18.7 2.18.8 2.18.9 2.18.10 2.18.11 2.18.12 2.18.13

500 500 750 750 500 100 500 1000 1000 1500 500

22 22 22 22 22 28 25 19 16 19 22

80 80 80 90 80 60 80 80 90 90 80

Evitare leffetto stroboscopico Evitare leffetto stroboscopico

Tcp4000 K

Tcp4000 K Tcp4000 K

22

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.2: Mestieri e attivit industriali (seguito) N.rif. 2.19 2.19.1 2.19.2 2.19.3 2.19.4 2.19.5 2.20 2.20.1 2.20.2 2.20.3 2.20.4 2.20.5 Tipo di interno, compito o Attivit Costruzione veicoli Lastratura della scocca e assemblaggio Verniciatura, camera verniciatura a spruzzo, camera lucidatura Verniciatura : ritocchi, controllo Costruzione rivestimento interno (presidiata) Controllo finale Procedimento e lavorazione del legno Lavorazione automatica, ad es. essiccatura, produzione compensato Fosse di vapore Telaio della sega Operazioni al banco da falegname, incollatura, montaggio Lucidatura, verniciatura, falegnameria fantasia Operazioni con macchine per la lavorazione del legno, ad es. tornitura, formazione di scanalature longitudinali, levigatura, formazione di incassi, formazione di scanalature, taglio, operazioni di segatura, incisioni Selezione di legno impiallacciato Intarsi, lavoro di inserimento Controllo qualit, controllo 50 150 300 300 750 28 28 25 25 22 40 40 60 80 80 Evitare leffetto stroboscopico 500 750 1000 1000 1000 22 22 19 19 19 80 80 90 80 80 Tcp4000 K Em

lx

UGRL

Ra

Note

2.20.6

500

19

80

Evitare leffetto stroboscopico

2.20.7 2.20.8 2.20.9

750 750 1000

22 22 19

90 90 90

Tcp4000 K Tcp4000 K Tcp4000 K

Tabella 5.3: Uffici N.rif. 3.0 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 Uffici Archiviazione, fotocopie, ecc. Scrittura, battitura testi, lettura, elaborazione dati Disegno tecnico Stazioni di lavoro CAD Sale convegni e sale riunioni Ricevimento Archivio 300 500 750 500 500 300 200 19 19 16 19 19 22 25 80 80 80 80 80 80 80 Lavoro con apparecchiature video : vedi punto 4.10 Lilluminazione dovrebbe essere regolabile Lavoro con apparecchiature video : vedi punto 4.10 Tipo di interno, compito o attivit Em

lx

UGRL

Ra

Note

23

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.4: Illuminazione dei locali al minuto N.rif. 4 4.1 4.2 4.3 Tipo di interno, compito o attivit Locali al minuto Area vendite Area registratori di cassa Tavolo di confezionamento 300 500 500 22 19 19 80 80 80 Sia lilluminamento che i requisiti UGR sono determinati dal tipo di negozio Em

lx

UGRL

Ra

Note

Tabella 5.5: Luoghi pubblici N.rif. 5.1 5.1.1 5.1.2 5.1.3 5.1.4 5.2 5.2.1 5.2.2 5.2.3 5.2.4 5.2.5 5.2.6 5.2.7 5.3 5.3.1 Tipo di interno, compito o attivit Aree in generale Atrio Guardaroba Saloni di ritrovo Biglietterie Ristoranti e alberghi Ricevimento/cassa, portabagagli Cucina Ristorante, sala da pranzo, sala ricevimenti Ristoranti self-service Aree buffet Sale convegni Corridoi Teatri, sale concerti, cinema Sale di esercizio, camerini 300 22 80 Lilluminazione degli specchi per il trucco deve essere antiabbagliamento 200 300 500 100 22 22 19 25 300 500 22 22 80 80 80 80 80 80 80 Di notte sono accettabili livelli pi bassi Va prevista una zona di transizione tra la cucina e il ristorante Lilluminazione deve essere progettata in modo tale da creare latmosfera giusta 100 200 200 300 22 25 22 22 80 80 80 80 UGR solo se applicabile Em

lx

UGRL

Ra

Note

24

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.5: Luoghi pubblici (seguito) N.rif. 5.4 5.4.1 5.5 5.5.1 Tipo di interno, compito o attivit Em

lx

UGRL

Ra

Note

Fiere di settore, sale desposizione Illuminazione generale Musei Mostre, non sensibili alla luce Lilluminazione viene determinata dai requisiti della mostra 1. Lilluminazione viene determinata dai requisiti della mostra 2. La protezione contro le radiazioni della massima importanza 300 22 80

5.5.2 5.6 5.6.1 5.6.2 5.6.3 5.7

Mostre, sensibili alla luce Biblioteche Scaffali Zona di lettura Banco Parcheggi pubblici (interni) Rampe di accesso/uscita (di giorno) 200 500 500 19 19 19 80 80 80

5.7.1

300

25

20

1. Illuminazione a livello del pavimento 2. I colori di sicurezza devono essere riconoscibili 1. Illuminazione a livello del pavimento 2. I colori di sicurezza devono essere riconoscibili 1. Illuminazione a livello del pavimento 2. I colori di sicurezza devono essere riconoscibili 1. Illuminazione a livello del pavimento 2. I colori di sicurezza devono essere riconoscibili 3. Un illuminamento verticale aumenta il riconoscimento dei visi e quindi conferisce un senso di sicurezza 1. Evitare i riflessi nelle finestre 2. Evitare labbagliamento dallesterno

5.7.2

Rampe di accesso/uscita (di notte)

75

25

20

5.7.3

Corsie di traffico

75

25

20

5.7.4

Aree parcheggio

75

20

5.7.5

Biglietteria

300

19

80

25

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.6: Locali scolastici N.rif. 6.1 6.1.1 6.1.2 6.1.3 6.2 6.2.1 6.2.2 6.2.3 6.2.4 6.2.5 6.2.6 6.2.7 6.2.8 6.2.9 6.2.10 6.2.11 6.2.12 6.2.13 6.2.14 6.2.15 6.2.16 6.2.17 6.2.18 6.2.19 6.2.20 6.2.21 6.2.22 6.2.23 6.2.24 6.2.25 6.2.26 Tipo di interno, compito o attivit Nido dinfanzia, scuole materne Sala da gioco Camera dei bambini Sala lavoro Edifici didattici Aule, aula docenti Aule per lezioni serali e per corsi per adulti Aule universitarie Lavagna Tavolo dimostrativo Sala darte Sale darte nelle scuole darte Sale per disegno tecnico Sale e laboratori di pratica Sale lavoro Laboratorio didattico Sale di musica Sale computer (azionate da menu) Laboratorio linguistico Sale e laboratori di preparazione Ingresso Zone di passaggio, corridoi Scale Sale comuni per studenti e sale riunioni Sale insegnanti Biblioteca: scaffali Biblioteca: zone di lettura Magazzino per materiale didattico Impianti sportivi, palestra, piscine Mensa Cucina 300 500 500 500 500 500 750 750 500 500 500 300 300 300 500 200 100 150 200 300 200 500 100 300 200 500 19 19 19 19 19 19 19 16 19 19 19 19 19 19 22 22 25 25 22 19 19 19 25 22 22 22 80 80 80 80 80 80 90 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 80 Per attivit pi specifiche, applicare i requisiti della Norma EN 12193 Lavoro con apparecchiature video : vedi punto 4.10 Tcp5000 K Lilluminazione dovrebbe essere controllabile Lilluminazione dovrebbe essere controllabile Lilluminazione dovrebbe essere controllabile Evitare riflessi speculari Nelle aule 750 lx 300 300 300 19 19 19 80 80 80 Em lx UGRL Ra Note

26

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.7: Centri sanitari N.rif. 7.1 7.1.1 7.1.2 7.1.3 7.1.4 7.2 7.2.1 7.2.2 7.3 7.3.1 7.3.2 7.3.3 7.3.4 7.3.5 7.3.6 7.4 7.4.1 7.4.2 Tipo di interno, compito o attivit Em lx UGRL Ra Note

Stanze per uso generale Tutti gli illuminamenti a livello pavimento Sale dattesa Corridoi: di giorno Corridoi: di notte Sale comuni Sale del personale Ufficio del personale Sale del personale Reparti, reparto maternit Illuminazione generale Illuminazione per la lettura Esami semplici Esami e cure Illuminazione notturna, illuminazione per losservazione Sale da bagno e gabinetti dei pazienti Sale analisi (generali) Illuminazione generale Esami e cure 500 1000 19 19 90 90 100 300 300 1000 5 200 22 19 19 19 19 80 80 80 90 80 80 500 300 19 19 80 80 Evitare troppa luminanza nel campo visivo dei pazienti Illuminamento a livello del pavimento 200 200 50 200 22 22 22 22 80 80 80 80

27

EN 12464-1:2002 (E)
Tabella 5.7: Centri sanitari (seguito) N.rif. 7.5 7.5.1 7.5.2 7.5.3 7.6 7.6.1 7.6.2 7.7 7.7.1 7.7.2 7.8 7.8.1 7.8.2 7.9 7.9.1 7.9.2 7.9.3 7.9.4 7.9.5 7.9.6 Tipo di interno, compito o attivit Sale esami oculistici Illuminazione generale Esame esterno dellocchio Prove di lettura e di identificazione colori con cartelli Sala esami dellorecchio Illuminazione generale Esame dellorecchio Sale scanner Illuminazione generale Scanner con sistemi di intensificazione dellimmagine e televisivi Sala parto Illuminazione generale Esami e cure 300 1000 19 19 80 80 300 50 19 19 80 80 Lavoro con apparecchiature video: vedi punto 4.10 300 1000 19 80 90 300 1000 500 16 19 80 90 90 Em lx UGRL Ra Note

Sale per cure mediche (in generale) Dialisi Dermatologia Endoscopia Sala gesso Bagni curativi Massaggi e radioterapia 500 500 300 500 300 300 19 19 19 19 19 19 80 90 80 80 80 80 Lilluminazione dovrebbe essere regolabile

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Tabella 5.7: Centri sanitari (seguito) N.rif. 7.10 7.10.1 7.10.2 7.10.3 7.11 7.11.1 7.11.2 7.11.3 7.11.4 7.12 7.12.1 7.12.2 7.12.3 7.12.4 7.13 7.13.1 7.13.2 7.14 7.14.1 7.14.2 Tipo di interno, compito o attivit Sale operatorie Sala pre-operatoria e di risveglio Sala operatoria Cavit operatoria Reparto cure intensive Illuminazione generale Esami semplici Esami e cure Guardia notturna Dentista Illuminazione generale Sul paziente Cavit operatoria Giusta corrispondenza del bianco dei denti Laboratori e farmacie Illuminazione generale Controllo colore Sale di decontaminazione Sale di sterilizzazione Sale di disinfezione 300 300 22 22 80 80 500 1000 19 19 80 90 Tcp 6000 K 500 1000 5000 5000 19 90 90 90 90 Possono essere richiesti valori superiori a 5000 lx Tcp 6000 K Lilluminazione deve essere antiabbagliamento per il paziente 100 300 1000 20 19 19 19 19 90 90 90 90 Livello pavimento Livello letto Livello letto 500 1000 19 19 90 90 Em 10.000 - 100.000 lx Em lx UGRL Ra Note

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Tabella 5.7: Centri sanitari (seguito) N.rif. 7.15 7.15.1 7.15.2 Tipo di interno, compito o attivit Autopsia e camera mortuaria Illuminazione generale Tavolo per autopsia e dissezione 500 5000 19 90 90 Possono essere richiesti valori superiori a 5000 lx Em lx UGRL Ra Note

Tabella 5.8: Settore trasporti N.rif. 8.1 8.1.1 8.1.2 8.1.3 8.1.4 8.1.5 8.1.6 8.1.7 Tipo di interno, compito o attivit Aeroporti Sala arrivi e partenze, ritiro bagagli Aree di collegamento, scale mobili, piattaforme continue mobili Sportello informazioni, check-in Dogana e controllo passaporti Sale dattesa Deposito bagagli Aree di controllo sicurezza 200 150 500 500 200 200 300 22 22 19 19 22 25 19 80 80 80 80 80 80 80 Lavoro con apparecchiature video : vedi punto 4.10 1. La luminosit dellilluminamento deve essere regolabile. 2. Lavoro con apparecchiature video : vedi punto 4.10 3. Si deve evitare labbagliamento dovuto alla luce diurna 4. Evitare riflessi nelle finestre (soprattutto di notte) Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Lavoro con apparecchiature video : vedi punto 4.10 E importante un illuminamento verticale Per zone alte: vedi anche punto 4.6.2 Em lx UGRL Ra Note

8.1.8

Torre di controllo del traffico aereo

500

16

80

8.1.9 8.1.10 8.1.11 8.2 8.2.1 8.2.2 8.2.3 8.2.4

Hangar per prove e riparazioni Area prova motori Aree adibite alla misurazione negli hangar Impianti ferroviari Piattaforme coperte e sottopassaggi per i passeggeri (sottopassaggi) Atrio biglietteria Biglietteria e ufficio bagagli con relativi sportelli Sale dattesa

500 500 500

22 22 22

80 80 80

50 200 300 200

28 28 19 22

40 40 80 80

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6
6.1

Procedure di verifica
Illuminazione

Lilluminamento deve essere misurato nei punti specificati delle aree in questione. Per le misurazioni successive, si dovranno utilizzare gli stessi punti di griglia. Durante il controllo di un impianto di illuminazione, i punti di misurazione devono coincidere con le eventuali griglie di progetto utilizzate. NOTA: Verificando lilluminamento, occorre prestare attenzione alla calibrazione dello strumento di misura, alla conformit delle lampade e degli apparecchi ai dati fotometrici pubblicati, e alle ipotesi di progettazione per quanto riguarda la riflessione delle superfici, etc.., confrontate con i valori reali. Si devono calcolare sia lilluminamento medio che luniformit e i valori ottenuti non devono essere inferiori a quelli indicati rispettivamente al punto 5 e alla tabella 1. 6.2 Classificazione unificata degli abbagliamenti (UGR)

Il costruttore degli apparecchi di illuminazione deve fornire, per il progetto degli apparecchi, i dati UGR autenticati risultanti dal metodo tabulare in conformit alla pubblicazione CIE 117. I costruttori pubblicando le tavole UGR, calcolate prendendo in considerazione rapporti pi elevati di quelli descritti nella pubblicazione CIE 117, devono dichiarare questo rapporto. Il lay-out di installazione e le finiture superficiali devono essere controllate in base ai presupposti di progetto. Limpianto deve essere conforme ai presupposti di progetto. 6.3 Indice di resa cromatica

Il costruttore delle lampade deve fornire i dati Ra autenticati per le lampade del progetto. Le lampade devono essere verificate sulla base delle specifiche di progetto. Le lampade devono essere come specificato nel progetto 6.4 Luminanza degli apparecchi di illuminazione (vedi anche 4.11)

La luminanza media della parte luminosa dellapparecchio di illuminazione deve essere misurata e/o calcolata radialmente sul piano C ad intervalli di 15 partendo da 0 e lelevazione in angoli y di 65, 75 e 85. Solitamente il costruttore degli apparecchi di illuminazione deve fornire questi dati sulla base di una resa massima (lampada/apparecchio di illuminazione). I valori non devono superare i limiti indicati nella tabella 4 (vedi prEN 13032-1).

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Allegato A (informativa) A-scostamento


A-scostamenti: Differenze normative dovute ai regolamenti nazionali per via del tempo trascorso al di fuori del CEN/CENELEC. Questo Standard Europeo non ricade sotto ogni Direttiva della EC. In Danimarca questa A-scostamento valido a differenza dello Standard Europeo che stato rimosso. Danimarca Regolamenti per le Costruzioni Danesi BR 95 e BR S 98, pubblicati dalle Costruzioni Nazionali e lAgenzia per gli Alloggi. Collegato alla clausola 4, 5 e 6 In accordo con i Regolamenti per le Costruzioni Danesi BR 95 e BR S 98, luso del DS 700 obbligatorio.

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Bibliografia
CIE 29.2 CIE 40 CIE 60 CIE 97 IEC 60050-845 ISO 3864 ISO 8995 ISO 9241-6 ISO 9241-7 90/270/EEC 1986 1978 1984 1992 Guida allilluminazione per interni Calcoli per lilluminazione per interni / metodo di base Campo visivo e stazioni di lavoro con video Manutenzione dei sistemi di illuminazione elettrica per interni Vocabolario Elettrotecnico Internazionale Capitolo 845 Illuminazione. Colori e segnali di sicurezza. Principi di ergonomia visiva - Lilluminazione di sistemi operativi interni. Requisiti ergonomici per lavoro dufficio con terminali (VDTs)- Parte 6: Guida allambiente di lavoro. Requisiti ergonomici per lavoro dufficio con terminali (VDTs)- Parte 7: Requisiti per schermi con riflessi Consiglio direttivo del 29 Maggio del 1990 sui requisiti minimi per la sicurezza e la salute sul lavoro nelle postazioni video.

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Indice degli interni (aree), compiti e attivit


Acciaierie Acconciatura capelli Aeroporti Agricoltura Alberghi Analisi (cura della salute) Analisi semplici, cure intensive Analisi semplici, reparti ospedalieri Analisi, cure intensive Analisi, reparto Analisi, sale parto Apertura balle (settore tessile) Archiviazione Archivio Area di controllo sicurezza Area di lettura Area registratori di cassa Area trasferimento merci Area vendite Aree di carico Aree di deposito, esterno Aree di distaffatura Aree di manovra Aree di misurazione negli hangar Aree di passaggio, scuole Aree di spedizione, imballaggio e movimentazione Aree di transito, in generale Aree di trasporto Aree generiche negli edifici Aree generiche, luoghi pubblici Aree prova motori Aree ritiro bagagli, aeroporti Articoli di carta Articoli in pelle Articoli in vetro Aspatura Assemblaggio della scocca Atrio Attrezzature di movimentazione Aule docenti Aule universitarie Autopsia, illuminazione generale Avvolgimento Avvolgimento di bobine grandi Avvolgimento di bobine medie Avvolgimento di bobine piccole Avvolgitore Bagni Bagni Bagni curativi Bagni curativi per pazienti Bagni, industria tessile 2.7 2.9.1 8.1 2.1 5.2 7.4.2 7.11.2 7.3.3 7.11.3 7.3.4 7.8.2 2.18.1 3.1 3.7 8.1.7 5.6.2 4.2 9.3 4.1 9.3 9.4 2.8.7 9.6 8.11.4 6.2.17 1.4.2 1.1.1 8 1 5.1 8.11.3 8.1.1 2.14 2.12 2.4 2.18.3 2.19.1 8.2.2 2.1.1 6.2.1 6.2.3 7.15.1 2.18.3 2.6.2 2.6.2 2.6.2 2.18.5 1.2.2 1.2 7.9.5 7.3.6 2.18.1

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Banchi Banchine Banco del falegname Banco del portabagagli, alberghi Banco informazioni Barili, lavorazione al Battitura testi Biblioteca : sale lettura Biblioteca : scaffali Biblioteche Biglietteria, ferrovie Buffet Calcestruzzo Camera dei bambini Camera di lucidatura, costruzione veicoli Camera di spruzzatura Camera mortuaria, illuminazione generale Camere mortuarie Camerini, teatri Cantieri Cantieri navali Cantina di fermentazione Cantine, acciaierie Cantine, fonderie Cardatura Caricamento e trasferimento merci (porti) Caricamento merci Carta Caseifici Caseifici Cassa, alberghi Cave Cavit operatoria, dentista Cavit operatorie Cemento Centrali elettriche Centri sanitari Ceramica Cernita carta Cernita, frutta Cernita, industria alimentare Cernita, industria alimentare Cernita, industria della carta Cernita, industria della pelle Cernita, lavasecco e lavanderie Cernita, verdure Check-in Cinema Classi Classi, corsi per adulti Classi, corsi serali Composizione Confezionamento Controllo colore, industria alimentare Controllo colore, industria chimica Controllo colore, industria tessile 5.6.3 9.9 2.20.4 5.2.1 8.1.3 2.12.1 3.2 6.2.22 6.2.21 5.6 8.2.3 5.2.5 2.3 6.1.2 2.19.2 2.19.3 7.15.1 7.15 5.3.1 9.11 9.9 2.7.1 2.17.9 2.8.1 2.18.2 9.3 2.1.1 2.14 2.7.3 2.1.5 5.2.1 9.15 7.12.3 7.10.3 2.3 2.15 7 2.4 2.16.2 2.7.4 2.7.2 2.7.6 2.14.3 2.12.4 2.11.1 2.7.4 8.1.3 5.3 2.7.1 6.2.2 6.2.2 2.16.3 2.7.2 2.7.8 2.5.7 2.18.11

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Controllo colore, ospedali Controllo colore, pelletteria Controllo colore, stampa multicolore Controllo passaporti Controllo prodotto Controllo qualit, industria pelle Controllo qualit, lavorazione legno Controllo tessuti Controllo, acciaierie Controllo, bottiglie Controllo, costruzione veicoli Controllo, industria chimica Controllo, lavanderie Controllo, lavorazione metalli Controllo, vetri Corridoi, alberghi Corridoi, in generale Corridoi, non presidiati Corridoi, ospedali, di giorno Corridoi, ospedali, di notte Corridoi, presidiati Corridoi, scuole Corsie di transito Costruzione rivestimento interno (presidiata) Costruzione veicoli Cottura Cottura in industrie conserviere Cottura in industrie di cioccolata Creazione matrici Creazione modelli Cubilotto, postazioni di lavoro Cucina, alberghi e ristoranti Cucina, lavoro Cucina, scuole Cucitura, industria della carta Cucitura, industria della pelle Cucitura, industria della pelle Cucitura, industria tessile Cure intensive Cure intensive, illuminazione in generale Cure mediche, sala per Cure, cure intensive Cure, in generale Cure, reparti Cure, sala parto Decorazione Decorazione, forni Decorazione, industria alimentare Dentista Dentista, illuminazione in generale Dentista, illuminazione sul paziente Depositi per materiale didattico Depositi refrigerati Depositi, in generale Deposito bagagli, aeroporti Dermatologia 7.13.2 2.12.7 2.16.4 8.1.4 2.7.6 2.12.6 2.20.9 2.18.11 2.17.8 2.7.6 2.19.5 2.5.8 2.11.4 2.13.6 2.7.6 5.2.7 1.1.1 1.5.1 7.1.2 7.1.3 1.5.2 6.2.17 5.7.3 2.19.4 2.19 2.2.1 2.7.1 2.7.1 2.16.1 2.8.10 2.8.5 5.2.2 2.7.5 6.22.5 2.14.3 2.12.3 2.12.3 2.18.5 7.11 7.11.1 1.2.6 7.11.3 7.4.2 7.3.4 7.8.2 2.7.6 2.2.2 2.7.6 7.12 7.12.1 7.12.2 6.22.3 1.4 1.4.1 8.1.7 7.9.2

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Design, manuale Dialisi Disegno Disegno tecnico, uffici Dogana Doratura Edifici per bestiame Edifici scolastici Elaborazione dati Esame dellesterno dellocchio Esame dellorecchio Esame dellorecchio, illuminazione in generale Esame dellorecchio, sale Esame oculistico, illuminazione in generale Essiccatura, cementifici Essiccatura, industria ceramica Essiccatura, lavorazione del legno Essiccatura, tabacco grezzo Fabbriche di birra Fabbriche pasta di legno Falegnameria fantasia Farmacie Farmacie, illuminazione in generale Fermentazione tabacco grezzo Ferriere Fiere di settore Filatura Filatura canapa Filatura della juta Finitura, forni Finitura, industria chimica Finitura, industria tessile Foggiatura a freddo Fonderie Formatura Formatura di parti di precisione Formatura di parti semplici Formatura, a mano Formatura, anime Formatura, macchine Formazione di scanalature Forme grezze Forni Forni Forni, lavorazione con Fossa, lavorazione alla Fosse di vapore Fotocopie Fucinatura a stampo Fucinatura a stampo aperto Fusioni di metallo Gabinetto, in generale Gabinetto, luoghi pubblici Gioielli, produzione Giusta corrispondenza del bianco dei denti Glassatura, forni 2.18.6 7.9.1 2.18.2 3.3 8.1.4 2.16.1 2.1.2 6.2 3.2 7.5.2 7.6.2 7.6.1 7.6 7.5.1 2.3.1 2.4.1 2.20.1 2.7.1 2.7.1 2.14.1 2.20.5 7.13 7.13.1 2.7.1 2.17 5.4 2.18.3 2.18.2 2.18.2 2.2.2 2.5.8 2.18.7 2.13.7 2.8 2.12.3 2.4.4 2.4.3 2.8.9 2.8.9 2.8.8 2.20.6 2.3.4 2.2 2.3.2 2.3.2 2.12.1 2.20.2 3.1 2.13.2 2.13.1 2.8 5.1.2 2.6.3 2.10.2 7.12.4 2.2.2

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Guardia notturna, cure intensive Hangar di prova, aeroporti Hangar di riparazione Illuminazione di osservazione Illuminazione in generale, fiere, ecc. Illuminazione notturna Illuminazione per la lettura Imbozzimatura Impianti di alimentazione combustibile Impianti di lavorazione, comandati a distanza Impianti di lavorazione, interventi manuali limitati Impianti di lavorazione, presidiati continuamente Impianti ferroviari Impianti produttivi con operazioni manuali continue Impianti produttivi con operazioni manuali occasionali Impianti produttivi senza operazioni manuali Impianti sportivi Impregnazione bobine Incavi Incisione Incisione a mano Incisione clich Incisioni Incisioni su acciaio Incisioni su rame Incollatura, industria della carta Incollatura, lavorazione del legno Industria alimentare Industria alimentare di lusso Industria chimica Industria della gomma Industria elettrica Industria plastica Infermerie Intarsi Intrecciatura Laboratori didattici Laboratori elettronici Laboratori linguistici Laboratori, illuminazione in generale Laboratori, industria alimentare Laboratori, industria chimica Laboratori, ospedali Laboratori, scuole Laboratori, scuole Laminatoi Lastratura della scocca Laterizi Lavaggio a secco Lavaggio a secco Lavaggio utensili Lavaggio, industria alimentare Lavaggio, industria alimentare Lavaggio, industria tessile Lavaggio, lavanderie e lavasecco Lavagna 7.11.4 8.11.2 8.1.12 7.3.5 5.4.1 7.3.5 7.3.2 2.18.2 2.15.1 2.5.1 2.5.2 2.5.3 8.2 2.17.3 2.17.2 2.17.1 6.2.24 2.17.6 2.20.6 2.4.4 2.4.5 2.16.1 2.20.6 2.16.5 2.16.5 2.14.3 2.20.4 2.7 2.7 2.5 2.5 2.6 2.5 1.2.5 2.20.8 2.18.4 6.21 2.6.6 6.2..4 7.13.1 2.7.7 2.5.4 7.13 6.2.9 6.21.5 2.17 2.19.1 2.3 2.11 2.11.2 2.1.4 2.7.1 2.7.2 2.18.2 2.11.2 6.2.4

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Lavanderie Lavorazione a macchina, di precisione Lavorazione a macchina, generale, cementifici Lavorazione a macchina, generale, ceramica Lavorazione a macchina, grezza Lavorazione a macchina, media Lavorazione a maglia Lavorazione automatica Lavorazione carta Lavorazione fine a maglia Lavorazione lamiera Lavorazione lamiera Lavorazione legno Lavorazione metalli Lavorazione metalli Lavorazione tessuti Lavori di inserimento Lavoro di precisione Lavoro di selleria Lettura Levigatura Linea cesoie Litografia Locali al minuto Locali scolastici Lucidatura del vetro Lucidatura, industria della pelle Lucidatura, lavorazione del legno Luoghi pubblici, posti Macchinari di movimentazione Macchine continue Macchine continue Macchine da stampa Macchine lavorazione legno Macellerie Macelli Macinatura Magazzini, in generale Magazzino slebi Maglie, avvolgimento, industria tessile Marcatura Massaggi Materiali, preparazione di Meccanica, di precisione Mense Mense scolastiche Mescolatori Mescolatori, lavoro con Micromeccanica Miscela Misurazioni Modelli Molatura decorativa Molatura, a mano Molatura, cristalli Molatura, industria del vetro 2.11 2.13.5 2.3.3 2.4.2 2.13.4 2.13.4 2.18.4 2.20.1 2.14.2 2.18.5 2.13.8 2.13.9 2.20 2.13 2.13 2.1.8 2.20.8 2.4.6 2.12.3 3.2 2.20.6 2.17.6 2.16.3 4 6 2.4.4 2.12.3 2.20.5 5 2.1.1 2.14.2 2.14.2 2.16.1 2.20.6 2.7.3 2.7.3 2.7.2 1.4.1 2.17.4 2.18.5 2.11.1 2.9.6 2.3.2 2.13.14 1.2.1 6.2.25 2.8.5 2.3.2 2.13.14 2.7.2 2.17.8 2.18.6 2.4.6 2.4.5 2.4.5 2.4.4

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Molatura, lavorazione metalli Molatura, vetro dottica Molazze Montaggio, di precisione, industria elettrica Montaggio, di precisione, lavorazione metalli Montaggio, fine, industria elettrica Montaggio, fine, lavorazione metalli Montaggio, grezzo, industria elettrica Mmontaggio, grezzo, lavorazione metalli Montaggio, lavorazione legno Montaggio, medio, industria elettrica Montaggio, medio, lavorazione metalli Mostre, non sensibili alla luce Mostre, sensibili alla luce Musei Officina di trafilatura fili Officina di trafilatura in tubi Operazioni di segatura Orditura Palestra, scuole Pannelli di controllo Pannelli di controllo Parcheggi Parcheggi auto (interni) Parrucchieri Parti di precisione, formatura Pelle Pettinatura Piani lavorazione malto Piano di filtraggio nelle raffinerie di zucchero Piastrelle Piattaforme di comando, acciaierie Piattaforme mobili, aeroporti Piattaforme mobili, in generale Piattaforme, allaperto (ferrovie) Piattaforme, coperte (ferrovie) Piattaforme, fonderie Piazzali di sosta degli aeromobili, posteggio aeromobili Piazzali di sosta, altre aree Piegatura Piegatura Pietre preziose artificiali Pietre preziose, lavorazione con Pietre, lavoro su Piscine, scuole Pittura a mano Platine, lavorazione con Posti di controllo, in generale posti di lavoro allesterno Pre-filatura Preparazione Preparazione della superficie Preparazione in terra Preparazione mangime Preparazione, forni Pressatura, ceramica 2.13.5 2.4.5 2.14.1 2.6.5 2.13.11 2.6.5 2.13.11 2.6.5 2.13.11 2.20.4 2.6.5 2.13.11 5.5.1 5.5.2 5.5 2.13.7 2.13.7 2.20.6 2.18.4 6.2.24 1.3.2 2.15.4 5.7.4 5.7 2.9 2.4.4 2.12 2.18.2 2.7.1 2.7.3 2.4 2.17.7 8.1.2 1.1.2 9.7 8.2.1 2.8.2 8.1.10 8.1.11 2.14.3 2.18.3 2.4.7 2.10.1 2.16.1 6.22.4 2.4.6 2.16.1 1.5.3 9 2.16.2 2.4.2 2.13.13 2.8.3 2.1.4 2.2.1 2.4.3

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Pressatura, lavanderie e lavasecco Pressofusione Prodotti in cemento Produzione cappelli Produzione carta Produzione cartone Produzione cavi Produzione cavi Produzione compensato Produzione di apparecchiature di taglio Produzione di calzature Produzione di calzature Produzione di sigarette Produzione di specialit gastronomiche Produzione farmaceutica Produzione gioielli Produzione guanti Produzione legno Produzione orologi (automatica) Produzione orologi (manuale) Produzione pneumatici Produzione sigari Produzione tessuti Produzione utensili Produzione utensili Prove di lettura con cartelli Prove, acciaierie Prove, industria elettrica Pulitura della pelle al tamburo Pulizia Punto di controllo Punzonatura Quadri di comando, acciaierie Quadri di manovra, esterno Radioterapia Rammendo, invisibile Rampe di carico Rampe di entrata/uscita (di giorno) Rampe di entrata/uscita (di notte) Rasatura Recinti per animali malati Recinti per animali malati Regolazione Reparti Reparti maternit Reparti maternit, illuminazione generale Reparti, illuminazione in generale Reparto di fusione Ricevimento, alberghi Ricevimento, uffici Riempimento barili Rifinitura, industria tessile Rilegatura libri, standard Riparazioni Ristorante Ristorante self-service 2.11.3 2.8.10 2.3 2.18.13 2.14.2 2.14.2 2.6.1 2.6.1 2.20.1 2.13.10 2.12.3 2.12.8 2.7.5 2.7.5 2.5.5 2.10 2.12.9 2.20.1 2.10.4 2.10.3 2.5.6 2.7.5 2.18 2.13.10 2.13.14 7.5.3 2.6.6 2.6.6 2.12.2 1.2.4 2.12.6 2.12.3 2.17.7 2.15.6 7.9.6 2.18.12 1.1.3 5.7.1 5.7.2 2.12.2 2.1.3 2.1.3 2.6.6 7.3 7.3 7.3.1 7.3.1 2.8.6 5.2.1 3.5 2.7.1 2.18.10 2.14.3 2.11.4 5.2.3 5.2.4

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Ristoranti Ritirate Ritiro merci, lavanderie Ritocchi Rullatura Sagome Sagome Sala caldaie Sala da gioco Sala di preparazione, fonderia Sala essiccatura, industria tessile Sala gesso Sala lavoro, locali scolastici Sala lavoro, scuola materna Sala operatoria Sala pompe Sala postale Sala pranzo Sala telex Saldatura Sale analisi Sale analisi, illuminazione in generale Sale arrivi Sale autopsia Sale comuni Sale comuni per studenti Sale concerti Sale condensatori Sale convegni Sale darte Sale darte nelle scuole darte Sale daspetto, aeroporti Sale daspetto, ferrovie Sale daspetto, ospedali Sale del personale, ospedali Sale del personale, ospedali Sale di controllo traffico aereo Sale di controllo, centrali elettriche Sale di controllo, in generale Sale di decontaminazione Sale di disinfezione Sale di esercitazione Sale di esercitazione, scuole Sale di ingresso, luoghi pubblici Sale di ingresso, scuole Sale di manovra Sale di misurazione di precisione Sale di preparazione Sale di sterilizzazione Sale esposizioni Sale igieniche Sale impianti Sale insegnanti Sale laterali Sale macchine Sale operatorie 5.2 1.2.4 2.11.1 2.16.3 2.4.3 2.13.14 2.13.14 2.15.2 6.1.1 2.8.4 2.18.8 7.9.4 6.2.10 6.1.3 7.10.2 2.15.4 1.3.2 5.2.3 1.3.2 2.13.3 7.4 7.4.1 8.1.1 7.15 7.1.4 6.21.9 5.3 2.15.4 5.2.6 6.2.6 6.2.7 8.1.5 8.2.4 7.1.1 7.2 7.2.2 8.1.9 2.15.5 1.3 7.14 7.14.2 5.3.1 6.2.9 5.1.1 6.2.16 1.3.1 2.5.4 6.2.15 7.14.1 5.4 1.2 1.3.1 6.2.20 2.15.4 2.15.3 7.10

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Sale partenze Sale parto Sale parto, illuminazione in generale Sale per cure mediche, in generale Sale per disegno tecnico, istruzione Sale per endoscopia Sale per esame oculistico Sale per esercizio fisico Sale pratica computer (azionati da menu) Sale pratica musica Sale preoperatorie Sale pronto soccorso Sale risveglio Sale riunione Sale riunione, edifici scolastici Sale riunioni, alberghi Sale riunioni, uffici Sale scanner Sale scanner, illuminazione in generale Saloni di ritrovo Sbucciatura Scaffali Scale mobili, aeroporti Scale mobili, in generale Scale, in generale Scale, scuole Scalo di smistamento Scanalature Scanner con sistemi di intensificazione di immagine Scanner con sistemi televisivi Scarnatura Scrittura Scuola materna Scuola materna Selezione di legno Sezioni a nastro Sfilacciatura Sfregamento della pelle Smaltatura Smaltatura, ceramica Sminuzzatrice Soffiatura del vetro Sottopassaggi Sottopassaggi per passeggeri Sportelli bagagli, ferrovie Sportello biglietteria, ferrovie Stampa manuale Stampa su tessuti, automatica Stampaggio in rilievo, industria della carta Stampaggio in rilievo, tipografia Stazioni di lavoro CAD Stazioni di servizio tiratura, industria tessile Stiratura, lavanderie Strade < 20 km/h Strade < 40 km/h 8.1.1 7.8 7.8.1 7.9 6.2.8 7.9.3 7.5 1.2.3 6.2.13 6.2.12 7.10.1 1.2 7.10.1 3.5 6.2.19 5.2.6 3.5 7.7 7.7.1 5.1.3 2.7.1 5.6.1 8.1.2 1.1.2 1.1.2 6.2.18 9.5 2.20.6 7.7.2 7.7.2 2.12.2 3.2 6.1 6.1 2.20.7 2.17.9 2.18.10 2.12.2 2.4.3 2.4.3 2.18.2 2.4.3 8.2.1 8.2.1 8.2.3 8.2.3 2.16.2 2.18.9 2.14.3 2.16.1 3.4 9.12 2.18.2 2.11.3 9.1 9.2

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Strumenti per il vetro Taglio cartoni Taglio, frutta Taglio, industria chimica Taglio, industria della carta Taglio, industria pelle Taglio, lavorazione del legno Taglio, tipografia Taglio, verdure Tavolo di confezionamento Tavolo dimostrativo Tavolo per autopsie Tavolo per dissezione Teatri Telaio della sega Tessitura Test di controllo visivo mediante cartelli Tino, lavorazione al Tintura Tintura pellame (macchine) Tipografie Toilette per pazienti Ttoilette, in generale Tornitura Torre di controllo traffico aereo Tracciamento Treno di laminazione Tunnel sottopavimento, a misura duomo Tunnel sottopavimento, a misura duomo Uffici Uffici biglietteria, ferrovie Uffici biglietteria, luoghi pubblici Ufficio bagagli, ferrovie Ufficio biglietteria, parcheggi Ufficio del personale, ospedali Uso della merce Vagliatura Verniciatura, controllo, costruzione veicoli Verniciatura, costruzione veicoli Verniciatura, lavorazione legno Verniciatura, lavorazione metalli Verniciatura, ritocco, costruzione veicoli Vetro Zincatura, industria elettrica Zincatura, lavorazione metalli Zone adibite al carico Zone di collegamento Zone di transito Zone industriali Zone scaffalature di immagazzinaggio, in generale Zuccherifici 2.4.4 2.18.2 2.7.4 2.5.8 2.14.3 2.12.3 2.20.6 2.16.1 2.7.4 4.3 6.2.5 7.15.2 7.15.2 5.3 2.20.3 2.18.4 7.5.3 2.12.1 2.18.7 2.12.5 2.16 7.3.6 1.2.4 2.20.6 8.1.8 2.13.6 2.17.6 2.8.1 2.17.9 3 8.2.3 5.1.4 8.2.3 5.7.5 7.2.1 2.1.1 2.7.1 2.19.3 2.19.2 2.20.5 2.13.13 2.19.3 2.4 2.6.4 2.13.12 1.1.3 8.1.2 1.1 9.10 1.5 2.7.1

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