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Wilfred R.

Bion 1897-1979

Introduzione (cliccare qui)

Spiegazione (cliccare qui)

TEORIA DELLA MOTIVAZIONE

Freud psichicit in principio anoggettuale, stimoli senza correlazione con oggetti mentali segmentazione in ricerca pulsionale di oggetti per la soddisfazione dualismo tra momento affettivo (pulsione) e oggetto.

Bion psichicit in principio anoggettuale, stimoli senza immediata correlazione con oggetti mentali (poi le preconcezioni) messa in forma e tras-formazioni attraverso diverse funzioni ed operazioni il momento biologico si completa e si realizza nella sfera psicologica (il latte senza lamore?)

Spiegazione (cliccare qui)

TEORIA DELLA MOTIVAZIONE

Klein la relazione materna come primo rapporto del bambino con il mondo la mente come un mondo di oggetti interni dualismo tra momento affettivo (pulsione) e oggetto. interno/esterno, introiezione e proiezione

Bion fondamentale la capacit materna di metabolizzare i vissuti di carenza del bambino (la rverie) loggetto soprattutto oggetto di pensiero ed funzione di sintesi e trasformazione (non innato o introiettato) questi dinamismi avvengono dopo, invece prioritario cercare di capire il come il bambino contiene

2 momenti

Spinta allevoluzione
Altrimenti > catastrofe

QUINDI
Lenergia (en-ergon) sta nelle virtualit proprie ai vissuti corporei ed emotivi, attraverso il pensiero che gli attribuisce una forma, un senso. Questo pensiero generato dalla funzione alfa, sia nelle attivit consci (pensiero sognante) che nel sogno (pensiero vigile). Il pensiero nasce dunque da una convergenza affettivo-dinamica con percezioni e immagini relative agli oggetti soddisfattori.

Bion dice: Evito intenzionalmente di dire "il desiderio" il bambino ha il BISOGNO (prospettiva evoluzionistica) di latte, amore, sicurezza e cerca di averli o che la madre li abbia comunque. Se li ha, oggetto buono. Se non c, loggetto cattivo che il bambino deve togliere

Funzione alfa

MADRE

-Insaturato > saturato -Assente > Presente -Preconcezione > concezione

TEORIA DELLA PERSONALIT

Il bambino sperimenta la carenza e trasforma il latte fisico in elemento interno: Alfa () se la madre viene incontro al suo bisogno facendo in modo che il bambino possa viverlo come contenuto mentale. Beta () quando la madre non soddisfa o realizza negativamente la preconcezione del bambino. Il bambino allora non distingue il non-seno da una cosa in s e tende a evacuarla.

Lo sviluppo secondo Bion


latte, senso di sicurezza, calore, benessere, amore Pu essere utile supporre che nella realt esista un seno psicosomatico e, nel bambino, corrispondente al seno, un canale alimentare psicosomatico. Tale seno l'oggetto di cui il bambino ha bisogno per ottenere il latte e gli oggetti interni buoni. Non vuol dire che il bambino sia consapevole di questo bisogno: gli attribuiamo la consapevolezza di un bisogno non soddisfatto. Se partiamo dall'idea che esiste in lui un equipaggiamento (apparatus) atto a sperimentare la frustrazione, si consentito dire che il bambino si sente frustrato; a un equipaggiamento di questo genere si riferisce appunto il concetto usato da Freud di "coscienza come organo sensitivo che serve a percepire le qualit psichiche".

Due elementi ne condividono un 3 per il vantaggio di tutti e tre Es. sentimenti e parola, aggiunte alla cultura. Una relazione in cui uno dipende da un altro per un reciproco vantaggio. Es: Le emozioni servono per elaborare un linguaggio adeguato. Come il linguaggio aiuta a verbalizzare le emozioni. Un elemento dipende da un altro per produrre un terzo che distruttivo di tutti e tre. Es: Le balbuzie distrugge il contenuto (lespressione) e il contenente (il mezzo di espressione).

PSICOPATOLOGIA E METODO

Membrana semipermeabile che divide i fenomeni mentali e d la capacit di passare dalla veglia al sonno, dal conscio allinconscio, dal passato al futuro

Agglomerazione di elementi beta. Provoca nel soggetto determinate risposte emotive e genera una non differenziazione. Incapacit di simbolizzare e di astrarre.

La psicosi Dalla gestione pi o meno efficace dei 3 meccanismi di relazione e di contenimento, si possono dare due fenomeni: il successo della funzione regolatrice (alfa) che stabilisce la frontiera tra linconscio e il conscio (che non sono pi 2 sfere distinte ma due tipi di contenuti in stretto rapporto ma senza confusione - oppure lagglomerazione di elementi emotivi e corporei non trasformati, non pensati. Conseguenze: Barriera di contatto I ricordi e i sogni permettono di tradurre le impressioni sensoriali in elementi alfa e preservano dallo stato psicotico. Schermo Beta incapacit di differenziazione e impedimento dellapprendimento, dellastrazione, della lettura del tempo, dellamore (di s e dellaltro)

PSICOPATOLOGIA E METODO

Spiegazione (cliccare qui)

Teoria del metodo


Attivit terapeutica come scambio dinamico e vivo tra due persone che si ascoltano. importante che l'analista sappia individuare e interpretare l'operare della fantasia quale fenomeno psichico deducibile dal materiale clinico: egli dovrebbe inoltre discernere nel paziente i segni dell'esistenza in lui di un adattamento alla realt sufficiente a manovrare le circostanze in modo da dare corpo alla fantasia di identificazione proiettiva, oppure le emozioni e le idee che danno coerenza a ci ce disperso, e introducono lordine nel disordine.

Psicosi e nevrosi (Bion)


PSICOSI
a)il conflitto tra K (il sapere, il conoscere) e -K, cio tra conoscenza e incapacit di formare conoscenza. b)gli elementi beta restano come "cose in s", cio dei vissuti non pensati e quindi non suscettibili di ricordo n di sogno. Al pari di cose, pertanto, non sono soggetti a rimossione, bens ad "evacuazione" come accade nelle omonime funzioni corporee. Si tratta di un meccanismo di difesa simile al diniego di percezione insopportabili (Freud)

NEVROSI
a) il conflitto tra un insieme di idee e un altro (tra conscio e inconscio) b) il soggetto comunque guinge a formare un pensiero, una verit che per respinge
SOGNI TRAUMATICI NORMALITA' PATOLOGIA (Conseguenze sulla nozione di empatia - di transfert)

Fine

Seguono le slide suppl. per le spiegazioni. (Maurizio & Alphonse)

Il piccolo bambino si vede privato del nutrimento vitale a lui necessario, e in questo senso si pu dire che in questa "perdita di seno" il Bion di otto anni subisce una delle sue prime "catastrofi", la separazione dalla culla naturale che lo vide nascere: l'India per l'Inghilterra (Blandonu, 1993). E' qui che si situa il primo aprirsi del piccolo al mondo, questa cacciata dall'Eden, gli permetter di accedere alla conoscenza ("Nessun seno, quindi un pensiero", dir pi tardi Bion) (1962a).
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Per Bion la conoscenza intrisa di sofferenza; inizia da esperienze emotive, in relazione con l'assenza dell'oggetto e si costruisce faticosamente in un apprendimento che corre continuamente sull'orlo della "catastrofe": apprendere significa infatti mutare e ogni cambiamento introduce una crisi, sia perch determina una sovversione dell'ordine delle cose sia perch appare in forma brusca e violenta" (Ancona, 1981, pag. 80). Con molta probabilit il piccolo Bion attraverso questa "tremenda" separazione non aveva perduto solo il suo Eden mitico, ma anche l'onnipotenza legata al suo sentirsi "individuo eccezionale".
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TEORIA DELLA MOTIVAZIONE


FREUD E BION Con FreudBion condivide lidea di una psichicit in principio anoggettuale , caratterizzata cio da stimoli e da stati emotivi che non trovano immediata correlazione con oggetti mentali. Mentre Freud curva questa idea della psiche nella direzione di una segmentazione in pulsioni che cercano poi loggetto tramite cui soddisfarsi cos da dar luogo allinsanabile diatriba tra sostenitori del modello pulsionale e sostenitori del modello oggettuale Bion lavora sullidea che la stessa area vada legata, organizzata in un pensiero, in un significato. Loggetto mentale il risultato stesso di questa messa in forma o trasformazione delle afferenze corporee, sensoriali ed emozionali, donde ogni dualismo tra momento affettivo (pulsione) e oggetto e troncato da principio. Il termine pulsione, non a caso, manca nel vocabolario bioniano. E il suo peso dinamico-energetico viene raccolto dallidea di funzione, di operazioni, atte a dar forma, a creare pensiero. Il momento biologico ben diverso dal gioco di forze in definitiva fisico-chimiche, cui pensa Freud con le nozioni di fonte e spinta pulsionale invoca completamento e realizzazione in senso psicologico, anche se parte sempre da sensazioni ed emulsioni legate alla corporeit.
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TEORIA DELLA MOTIVAZIONE


FREUD E KLEIN Bion fu un imminente allievo della Klein, e riconosce il ruolo fondamentale della madre della nascita e nello sviluppo della personalit, anche se il suo pensiero e la sua attivit clinica si concentreranno pi tardi sulla gruppalit dellessere umano come secondo contesto oggettuale e di contenimento. Cade in secondo piano limmagine della mente come un mondo di oggetti interni. Secondo Bion, loggetto di pensiero (quindi non solo oggetto-cosa) il risultato di una funzione di sintesi e di trasformazione e non qualcosa di innato o introiettato che si offre a priori. Per questa ragione, la differenziazione psicologica interno/esterno (Klein : processi di proiezione e proiezione, capitolo 5) si costituisce solo successivamente alloperazione di contenimento, che delimita le confuse afferenze emozionali. Prioritaria per Bion la formazione del contenitore, pi che dei contenuti, le funzioni, pi che gli oggetti che ne risultano, i legami pi che gli oggetti legati, le preconcezioni in quanto potenzialit pi che gli oggetti interni come significati ultimi. E questo cambia anche la definizione bioniana della psicosi
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Visto che per Bion era prioritaria la formazione del contenitore (bambino), la psicosi non tanto spiegata tramite la dinamica di oggetti interni, quanto come crollo dellapparato e delle funzioni mentali. Invece della ricerca di un significato-oggetto interno nella modalit clinica semanticistica della Klein, Bion adotta una modalit sintatticapragmatica (attenta cio al contesto e allintenzione del dire pi che a ci che detto). Il primo elemento metodologico sicuramente lEmpatia, che prolunga (o sistema) il contenimento materno. Poi, Bion usa una griglia (1963), uno schema grafico, a forma geometrica di matrice, utile a inquadrare dopo la seduta il materiale clinico in funzione di due parametri, rispettivamente il tipo di uso che lanalizzando fa di un adatta affermazione e il tipo di materiale presentato (greggio o raffinato). Il contesto del dire (sintassi) e lintenzione dello cultore (pragmatica) diventano prioritari per cogliere il senso, pi di quanto lo sia un presunto significato standard, come invece accade nelle interpretazioni di tipo simbolico della Klein.
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