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BREVE RIASSUNTO del libro DI MESTIERE FACCIO IL MAESTRO Di Marco Rossi-Doria Lautore del libro Di mestiere faccio il maestro

Marco Rossi-Doria, maestro elementare che ha insegnato, oltre che in Italia, anche in Africa, America e Francia. Nel libro, lautore racconta la propria esperienza lavorativa e sviluppa la propria riflessione su ci che la scuola e su ci che potrebbe e dovrebbe essere. Marco Rossi-Doria, fin dalla prima pagina del libro, afferma di essere particolarmente interessato ai bambini e ai ragazzi che a scuola, per vari motivi, non ci vanno pi. (pagina 11) Sulla base di questo interesse, egli si mosso ideando, progettando e realizzando il progetto Chance (Give them another chance: d loro unaltra opportunit), che ha come scopo quello di inventare una scuola capace di attrarre di nuovo allistruzione e poi alla formazione chi ne gi fuori (pagina 13). Le caratteristiche di questo tipo di scuola sono descritte qua e l in tutto il libro e, particolarmente, negli ultimi capitoli. Marco Rossi-Doria ha dedicato gli ultimi 15 anni della sua vita professionale alla costruzione di scuole pubbliche di seconda occasione per i ragazzi e le ragazze prematuramente esclusi dalla possibilit di apprendere (pagina 259). Per fare questo, egli ha chiesto ed ottenuto dal Ministero dellIstruzione di lavorare presso una associazione di volontariato a Napoli. Essa offre, tra laltro, sostegno ai giovani dei quartieri popolari ad alto tasso di dispersione scolastica. In questo modo Rossi-Doria diventa uno dei maestri di strada, definizione che, secondo lui, deve poter essere applicata anche agli insegnanti che restano nelle aule scolastiche, nel senso che sia gli uni che gli altri devono essere impegnati nellinventare e costruire una vera relazione educativa come in un viaggio a cui si appartiene integralmente (pagina 224). Nel testo, lautore presenta anche delle critiche alla attuale organizzazione della scuola italiana. a) CRITICA ALLA STANDARDIZZAZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA Secondo Marco Rossi-Doria non risponde a un criterio di equit il fatto che nella scuola vengano date cose uguali a persone che uguali non sono. In questo senso, ad esempio, egli ritiene che la scuola con il tempo uguale per tutti deve finire, ed osserva lorario rigido giustifica il salario uguale, ma non risponde in nulla alle esigenze di differenziare linsegnamento che sono invece palesi (pag. 36). Egli propone che il 50% o 60% del tempo-spazio scuola sia uguale per tutti e circa il 40% del tempo-spazio scolastico sia dedicato, affinch la scuola sia veramente centrata sulle persone (pag. 34).

Rossi-Doria osserva che la standardizzazione della scuola finisce per smentire nei fatti larticolo 3 della Costituzione italiana nella parte dove afferma che E compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libert e luguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana. (pagina 13). b) CRITICA ALLAUTONOMIA SCOLASTICA (come prevista dalle attuali leggi in materia) Lautore ritiene che lautonomia sia troppo spesso qualcosa che listituzione scuola sventola davanti ai docenti come una promessa, una necessit, una minaccia, che viene negata nei fatti, impedendone la reale esperienza (pag. 188). Secondo Rossi-Doria la reale autonomia della scuola si realizzerebbe se i docenti potessero decidere, assumendosi la diretta responsabilit, le loro azioni utilizzando i fondi di un piano di spesa di cui sono garanti e responsabili in prima persona (pag. 192). Di fatto il quadro entro il quale i docenti sono costretti attualmente a muoversi, li costringe prima a prendere le decisioni che ritengono necessarie per risolvere i problemi, poi a perdere tempo cercando le informazioni necessarie a giustificare e formalizzare la decisione stessa (passaggio richiesto dalla normativa, ma sostanzialmente inutile). Rossi-Doria parla spesso nel testo di empowerment (potenziare, rendere capaci) definito come costrutto complesso che indica linsieme di conoscenze, di modalit relazionali, di competenze che permette a individui e a gruppi di porsi obiettivi e di elaborare strategie per raggiungerli utilizzando le risorse esistenti (pagina 117). Nellempowerment lattenzione si focalizza sulle risorse entro la relazione, sul muoversi e sul dislocarsi di competenze e conoscenze in un work in progress continuo, che cerca la soluzione dei problemi con molta determinazione ma passo passo e senza ricette, n in base a modelli preparati a priori (pagina 119). Lempowerment viene quindi proposto dallautore come metodo adeguato nel quadro di una sostanziale autonomia della scuola.

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