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HALL, LOBINA

David Hall, Emanuele Lobina *

IL SETTORE PRIVATO DELLACQUA NEL 2009


(Marzo 2009)
1. I limiti del privato 1.1. Lesperimento fallito

esperimento di privatizzare lacqua fallito. Dal 1990 in poi, la privatizzazione stata intensamente incoraggiata dalle istituzioni internazionali, da donatori e dalle societ private, che la consideravano una modalit utile per portare investimenti, efficienza e una gestione pi efficace delle acque nei paesi in via di sviluppo. Tutte queste aspettative sono state largamente disattese. Le prove evidenti dellinsuccesso sono state presentate in dettaglio in molti saggi, dello PSIRU e di altri. Di recente, la PPIAF (The Public-Private Infrastructure Advisory Facility), lagenzia della Banca Mondiale che ha promosso attivamente la privatizzazione per oltre un decennio, ha pubblicato un rapporto che riconosce il suo fallimento (Public-Private Partnerships for Urban Water Utilities, A Review of Experiences in Developing Countries) 1. I mancati investimenti sono stati illustrati in dettaglio dai rapporti PSIRU sullacqua (Pipe Dreams: http:// www.psiru.org/reports/2006-03-W-investement.pdf) e sulla

* David Hall (d.j.hall@grec.ac.uk) e Emanuele Lobina (e.lobina@grec.ac.uk.) insegnano alla Business School dellUniversit di Greenwich. Inoltre, David Hall direttore ed Emanuele Lobina ricercatore dello PSIRU (Public Service International Research Unit: www.psiru.org). 1 PPIAF 2009, Public-Private Partnerships For Urban Water Utilities, A Review Of Experiences In Developing Countries. La versione definitiva stata pubblicata a Istanbul: i riferimenti citati sono alla versione presentata a Parigi nel dicembre 2008.

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depurazione (Sewerage Works: http://www.psiru.org/reports/ 2008-03- W-sewer.pdf). Non risulta alcuna prova di una superiore efficienza del settore privato nella gestione dellacqua (o nella maggior parte degli altri settori infrastrutturali) 2. Un recente paper della PPIAF sostiene che vi possono essere stati miglioramenti della produttivit della manodopera grazie alla riduzione dei posti di lavoro, ma non riuscito a trovare la minima prova di una riduzione dei prezzi o di un aumento degli investimenti, per cui conclude che il gestore privato pu raccogliere tutti i vantaggi, aumentando i suoi profitti, senza che nessun risparmio dei costi vada a beneficio dei consumatori3. Si sono verificati grossi problemi di comunicazione, di congruit dei prezzi e delle prestazioni in molti contratti, in particolare contratti BOT a, nella stipula, concessione e gestione dei contratti stessi, e si riscontrata la necessit di una ristrutturazione importante alla scadenza delle concessioni ai privati, stante il loro esito negativo 4. In tutto il mondo la privatizzazione dellacqua suscita resistenze, sia in sede politica che nellopinione pubblica 5. Si tratta di unopposizione politica e popolare cos diffusa che perfino la citt di Parigi, nella patria delle multinazionali dellacqua, dal gennaio 2010 restituir i servizi dellacqua alle municipalizzate. Invece di ripetere i fatti generali ben noti, pu essere opportuno esaminare la situazione della Turchia, il paese che ha ospitato il Forum mondiale dellacqua nel 2009.
Cfr. http://www.psiru.org/reports/2005-10-W-effic.doc Katharina Gassner, Alexander Popov, eNataliya Pushak. 2009, Does Private Sector Participation improve Performance in Electricity and Water Distribution? PPIAF Trends and policy options; nr. 6, p. 49 http://www.ppiaf.o rg/documents/trends_and_policy/PSP_water_electricity.pdf. a Build-operate-transfer, lett.: costruzione-gestione- distribuzione (NdT). 4 Cfr. Sewerage Works and Pipe Dreams. 5 Cfr., per esempio, D. Hall et Al. 2005, Public Resistance to Privatisation in Water and Electricity Development in Practice, vol. 15, nr 3 & 4, giugno 2005 http://www.psiru.org/reports/2005-06-W-E-resist.pdf.
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1.2. La Turchia e il fallimento delle privatizzazioni del sistema idrico La Turchia ha unesperienza diretta dei problemi delle privatizzazioni fallite dellacqua, in particolare nella sua capitale, Istanbul, dove si svolto il V Forum mondiale dellacqua. Sono tre insuccessi che coinvolgono direttamente le tre pi grandi compagnie del settore idrico, Veolia, Suez e Thames Water, e coprono le tre forme principali di privatizzazione: una concessione, un contratto di Lease Affermage [una partnership pubblico privata che non richiede investimenti strutturali] e un BOT.

1.2.1 Istanbul: il primo fallimento di una privatizzazione dellacqua? Nel 1882 la compagnia francese Gnrale des Eaux (ora Veolia) otteneva una concessione per lerogazione dellacqua a Istanbul che allepoca si chiamava ancora Costantinopoli, ed era la capitale dellimpero ottomano. La concessione fu assegnata in base a una versione ante litteram delle condizioni classiche del Fondo monetario: i paesi dellEuropa occidentale, in primis Francia e Gran Bretagna, assumevano il controllo della finanza pubblica dellimpero ottomano, nel 1881, al fine di rimborsare gli investitori esteri, e tale comitato si avvalse dei suoi poteri per assegnare le concessioni a compagnie occidentali. Vennero concessi monopoli alle compagnie estere per controllare lindustria del tabacco e per gestire treni, trasporti urbani, porti, gas, rete elettrica e impianti idrici 6. Negli anni Venti
Edhem Eldem 2005, Ottoman Financial Integration with Europe: Foreign Loans, the Ottoman Bank and the Ottoman public Debt, European Review(2005), 13, pp. 431-445, Cambridge University Press; The Blight of Asia, di G. Horton: http://www.hri.org/docs/Horton/ 1926. Scritto ne 1922 dal console generale americano a Smirne: Capitolo XXV, France and the Khemalists; The Third World Debt Crisis: A Continuity Of Imperialism di Taimoon Stewart http://www.southcentre.org/publications/ThirdWorldDebtCrisis/debt.pdf.
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fu costituita la Repubblica turca, e il comitato di controllo delle potenze straniere fu sciolto. Le autorit democratiche del nuovo Stato decisero che la concessione era un insuccesso, sia come copertura dei servizi che sul piano della tecnologia e degli investimenti. Perci negli anni Trenta fu risolto il contratto di concessione con la Gnrale des Eaux, e i servizi idrici di Istanbul divennero di propriet pubblica. Tale decisione, motivata dal fallimento economico, tecnico e sociale del contratto, manifestava anche la grande fiducia in se stesso di uno Stato divenuto democratico e indipendente 7.

1.2.2. Corruzione, prezzi eccessivi e la diga Yuvacik La diga Yuvacik, nei pressi di Izmit in Turchia, stata costruita dallinglese Thames Water con un contratto di concessione BOT. Il contratto, firmato nel 1996, stipulava che lacqua sarebbe stata acquistata per 15 anni a un prezzo pattuito nel contratto stesso. Era un prezzo esorbitante, per cui sia le industrie che i comuni vicini rifiutarono di acquistare acqua dallimpianto. Ma tale acquisto era garantito dal governo turco, che quindi si ritrov a pagare molto pi del dovuto per unacqua troppo costosa per gli utenti previsti. Nel novembre 2003 la Corte dei conti turca, il massimo organismo di revisione dei conti pubblici, raccomand di avviare uninchiesta per corruzione a carico di nove ex ministri e dellex sindaco di Izmit. Nel 2005 la Thames Water chiese un arbitrato internazionale contro la Turchia, sostenendo che il Tesoro turco non pagava tutto limporto garantito dal contratto. Un rapporto della Banca Mondiale ha definito il proget-

7 Noyan Dinkal, 2004, Water as a Commodity? Debates on the (De) Regulation of Water Supply in Istanbul, 1885-1937. SHOT Annual Meeting 2004 http://www.histech.nl/Shot2004/programma/txt/dinckal.asp?file=dinckal; Noyan Dinkal, Reluctant Modernization: The Cultural Dynamics of Water Supply in Istanbul, 1885-1950. Technology and Culture, vol. 49, nr 3, luglio 2008, pp. 675-700.

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to in questi termini: Danneggiato da una preparazione progettuale inadeguata, dalla concessione inappropriata di garanzie del Tesoro, e dallassenza di un appalto pubblico. Risultato: enormi pagamenti del Tesoro per acqua che non viene utilizzata. Sono tutti problemi tipici dei contratti BOT per infrastrutture stipulati in Turchia: infatti, uno studio degli ispettori dellAgenzia di supervisione di Stato ha scoperto irregolarit in quasi tutti i contratti, stimando inoltre che in molti progetti gli azionisti ottenevano un ritorno del capitale di circa il 320% allanno 8.

1.2.3. Antalya: il fallimento del contratto di affermage La privatizzazione di Antalya venne imposta dalla Banca Mondiale come condizione per un prestito di 100 milioni di dollari. Nel 1996 il contratto fu assegnato a una filiale di Suez. Quindi, la privatizzazione non fu una scelta approvata dal consiglio comunale, ma unimposizione della Banca Mondiale; questa specific inoltre che il gestore privato avrebbe dovuto assumere soltanto il 50% del personale, con la logica conseguenza che il personale stesso prefer il trasferimento presso altre attivit municipali. Lacqua che non produceva reddito, allinizio della concessione pari al 46%, alla fine della concessione era salita al 63%. La Suez chiese di aumentare di oltre il 200% il prezzo dellacqua, e di decuplicare il prezzo per le fognature. Quando le autorit municipali rifiutarono tali richieste, la filiale della Suez

8 D. Hall & E. Lobina, Private and Public Interests in Water and Energy, Natural Resources Forum 28 (2004) pp. 268-277, novembre 2004 http:// www.blackwell-synergy.com/links/doi/10.1111/j.1477-8947.2004.00100.x/pdf; Global Water Report, 2002b, Turkish Officials under Investigation over Possible Misconduct, Global Water Report, 153, 6 settembre; Mark Dutz 2003, PPP Systems for Good Governance of Public Service Provision: A Menu of Support Options for Contract Design, Bidding and Monitoring, World Bank Group, dicembre 2003; Tayfun Cinar 2007, Trend In Infrastructure Development And Investments Related To Urban Water And Sewerage Services In Turkey.

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dichiar bancarotta e abbandon il contratto nel 2002. Da allora il servizio stato rilevata dalla Municipale delle acque, e i prezzi sono calati leggermente nel corso degli anni 9.

2. Le multinazionali dellacqua e la crisi economica Le multinazionali dellacqua hanno cominciato a ritirarsi nel 2003, fortemente incoraggiate dalle popolazioni locali. Comunque, sono sempre intenzionate a sfruttare al massimo le opportunit di mercato, e conservano una grande influenza nelle alte sfere della politica. Suez e Veolia hanno sofferto molto durante la crisi e la recessione. Veolia in particolare si trova in difficolt, con un debito netto di 17 miliardi di euro, pari a otto volte i suoi ricavi annui. Invece di espandersi, nel 2009 Veolia progetta la vendita di assets per un valore di 3 milioni di euro, e i piani dinvestimento sono stati ridotti del 45%. Suez ha tagliato i suoi piani dinvestimento del 25%. Dal marzo 2008 al marzo 2009 le azioni di Veolia sono crollate del 70%, a fronte di un calo generale del 46% della Borsa di Parigi nel suo complesso (non sono disponibili dati simili per Suez Environment) 10. Suez dichiara lintenzione di emettere un bond per ricapitalizzarsi nel corso del 2009, ma in tal caso dovr pagare tassi dinteresse molto elevati: nel febbraio 2009 le societ dovevano pagare agli investitori un differenziale di oltre il 4% allanno rispetto ai titoli di Stato 11. Entrambe le compagnie devono affrontare la prospettiva di perdere i loro contratti di erogazione dellacqua per la citt di Parigi, che rimunicipalizza il servizio a partire dal 1 gennaio 2010. Veolia rischia anche di perdere alcuni e forse tutti i con-

9 World Bank, Turkey - Antalya, Water Supply Project, http://go.worldbank. org/BR6RJOFCC0; Tayfun Cinar 2007, Trend In Infrastructure Development And Investments Related To Urban Water And Sewerage Services in Turkey, cit. 10 Financialtimes.com Markets data 08.03.2009. 11 Financial Times, 25 febbraio 2009: David Oakley, Bonds at Risk of an 'ugly bubble'.

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tratti nella regione dellIle de France, attorno a Parigi, per un valore di 370 milioni di euro allanno. Anche se le autorit regionali nel dicembre 2008 hanno votato contro la rimunicipalizzazione, il servizio sar riappaltato, probabilmente diviso in pacchetti. Suez, da parte sua, favorevole al riappalto frazionato 12. Questo disaccordo rappresenta una novit nei rapporti fra i due gruppi, che hanno costituito joint ventures in molte citt della Francia proprio per dividersi il business senza farsi concorrenza. Nel 2002 la Commissione per la concorrenza ha dichiarato illegittimo tale comportamento, e a sette anni di distanza le due compagnie hanno risposto accordandosi per una spartizione amichevole delle varie citt: ad esempio Suez si tiene Lille, mentre Veolia avr Marsiglia 13. La redditivit della gestione dei rifiuti, laltro settore operativo di Suez e Veolia, stata gravemente colpita dal crollo del mercato dei materiali riciclati secondari, e dalla chiusura di alcune fabbriche di importanti societ industriali con cui Suez ha dei contratti. Anche il business dei trasporti di Veolia, Connex, si trova in difficolt, dopo aver perso il contratto per la metropolitana di Stoccolma 14. Nonostante i tentativi di privatizzare lacqua su scala internazionale, tutte le principali compagnie francesi attualmente dipendono dal governo francese, il loro azionista dominante. Suez Environment diventata una societ indipendente nel luglio 2008, allorch la divisione energia di Suez si fusa con lex azienda pubblica Gaz de France per formare GdF-Suez. Ma adesso lo Stato francese possiede il 36% di GdF-Suez, che a sua volta detiene ancora il 35% di Suez Environment, per cui lo Stato , indirettamente, il primo azionista, e di fatto ha un pacchetto d controllo. Il 10% di Veolia di propriet della Caisse des Dpts

12 Agence France Presse, 6 mars 2009, Veolia oppos au dcoupage du march de l'eau d'Ile-de-France. 13 Les Echos, 13 febbraio 2009, Eau: Suez et Veolia divorcent l'amiable dans une dizaine de mtropoles. 14 Dagens Industri January, 21, 2009 Svezia: MTR awarded Stockholm metro contract.

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et Consignements (CDC), unagenzia di investimenti dello Stato francese; infine, la terza societ, Saur, attualmente operativa soltanto in Francia, per il 47% di propriet della CDC 15. Tutti questi pacchetti azionari fanno parte di una strategia politica trasversale, che di proposito si serve della propriet pubblica come chiavistello per impedire a gruppi esteri di scalare societ francesi di importanza strategica, quali appunto Suez e Veolia: un capitalismo di Stato militante che vuol mantenere in Francia i centri decisionali delle grandi aziende private, in primis le infrastrutture, limmobiliare e lassistenza sanitaria 16. La crisi economica non colpisce soltanto le singole imprese, ma tutte le forme di partenariato pubblico-privato (PPP) che comportano investimenti finanziati da parte di unazienda privata: questo perch banche e investitori evitano di fare prestiti alle aziende private, per paura di un loro default, anche nei paesi pi ricchi. LInternational Final Corporation, il braccio della Banca Mondiale che finanzia il settore privato, ritiene che il problema sia ancora pi grave nei paesi in via di sviluppo, dato che l gli investitori internazionali sono ancora pi riluttanti a fare prestiti ai PPP. LIFC stima che proposte di PPP per un importo di 110 miliardi di dollari potranno essere rinviate o annullate, e che PPP gi esistenti per un valore di 70 miliardi di dollari sono a rischio, a causa dei maggiori costi di finanziamento dei progetti nel settore privato 17. Lunica societ britannica operativa in ambito internazionale, Biwater-Cascal, nel 2008 ha ottenuto risultati finanziari migliori, ma adesso si trova a fronteggiare vari altri problemi. Il governo panamense ha comunicato alla societ la sua intenzione di rescinData from orbis database, 08.03.2009. Constituer un capitalisme d'Etat militant pour la localisation au pays des centres de dcision des grandes entreprise prives. Les secteurs prioritaires sont les infrastructures, l'immobilier, la sant., Nouvel Economiste, 30 novembre 2006, Politique & Economie. 17 D. Hall 2009, A Crisis for Public-private Partnerships (PPPs)? PSIRU, www.psiru.org/reports/2009-01-crisis-2.doc; IFC Infrastructure Crisis Facility Fact Sheet. 2008 http://www.ifc.org/ifcext/about.nsf/AttachmentsByTitle/IssueBr ief_ICF/$FILE/IssueBriefICF.pdf.
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dere il contratto anzitempo 18; trapelata la notizia che Biwater ha pagato quasi 100.000 sterline di tasse scolastiche presso una prestigiosa boarding-school inglese per i figli di Jerry Rawlings, il presidente del Ghana, fra il 2000 ed il 2003 19 (nel 2008, Biwater si aggiudicata un contratto da 45 milioni di sterline per un progetto di ampliamento della rete idrica a Tamale, nel Ghana del Nord 20); un lago in Guatemala continua a soffrire un grave inquinamento perch Biwater ha abbandonato un contratto per la costruzione di tre impianti di trattamento delle acque reflue 21.

3. Il mito delle compagnie locali del Sud del mondo La PPIAF stata costretta ad abbandonare a malincuore la sua campagna promozionale che presentava le multinazionali come la panacea di tutti i problemi dellacqua. Ma anche in questo rapporto di mea culpa tenta ancora di propagandare un mito ancora meno convincente, e cio che nuovi investitori e gestori del settore privato stiano spuntando come funghi nei paesi in via di sviluppo (o mercati emergenti, nel linguaggio della PPIAF). Un altro rapporto della PPIAF nel 2008 22, presenta il fenomeno di questa nuova generazione di investitori 23; e
18 FD (Fair Disclosure) Wire, 10 febbraio, 2009; Q3 2009 CASCAL N.V. Earnings Conference Call - Final. 19 Central Somerset Gazette, 18 settembre, 2008: La societ pag le tasse scolastiche per il presidente. 20 BBC Monitoring Africa. Political Supplied by BBC Worldwide Monitoring novembre 29, 2008: Ghanaian president commissions water supply project in north. 21 Agence France Presse, 1 febbraio 2009: Paradisiaco Lago de Atitln de Guatemala sucumbe por contaminacin de heces. 22 Stephan von Klaudy, Apurva Sanghi, Georgina Dellacha, 2008, Emerging Market Investors and Operators, A New Breed Of Infrastructure Investors PPIAF Working Paper, nr. 7, 2008; http://www.ppiaf.org/documents/working_papers/emerging_investors7.pdf; PPIAF 2009, Public-Private Partnerships For Urban Water Utilities: A Review Of Experiences In Developing Countries. 23 Stephan von Klaudy, op. cit.

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lOCSE ha dedicato una grande quantit di tempo e di conferenze costose a parlare di questi nuovi salvatori. Ma le prove sono disperatamente deboli e ridicolmente esagerate; il rapporto di mea culpa della PPIAF sostiene che sarebbe difficile sopravvalutare limportanza di questa nuova tendenza, ma poi si fa proprio questo 24. Il loro elenco di compagnie locali rivela subito molte imprecisioni: - include una serie di societ che non gestiscono pi i servizi elencati; - include una societ pubblica al 100%, una societ che ha fatto investimenti nel settore idrico soltanto nel Regno Unito, e unaltra societ che una filiale di Veolia; - alcune societ sono dei capricci della storia, che non possibile imitare; - un numero sorprendente di societ di propriet di compagnie hanno sede nei paradisi fiscali a migliaia di miglia di distanza dal luogo dove dovrebbero attuarsi i contratti - molti esempi non sono altro che residui di precedenti operazioni di privatizzazione, da cui le multinazionali si sono ritirate da tempo - molti contratti continuano a creare difficolt per quanto riguarda i prezzi eccessivi e le prestazioni insufficienti. Gli investimenti locali sono scarsi, mentre lopposizione locale molto forte. In Cile, la PPIAF elenca tre diverse societ locali come titolari di sei concessioni in totale. Ma il gruppo cileno Fernandez Hurtado ha venduto il suo pacchetto di maggioranza in una concessione dellacqua (Esval), nel 2007, al Fondo pensioni degli insegnanti dellOntario, cio a un fondo pensioni di dipendenti del settore pubblico del Canada, non certo un investitore privato del Sud. Un anno dopo, anche il gruppo Solari ha venduto le sue concessioni (Essat, Essar, Esmag) a un fondo di infrastruttu-

24 PPIAF 2009, Public-Private Partnerships For Urban Water Utilities, edizione del dicembre 2008, p. xiii.

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re gestito dal Banco di Santander, unimportante banca multinazionale spagnola 25. Laltro interesse in Cile nellelenco della PPIAF la concessione Essan ad Antofagasta, nella zona mineraria a nord del Cile. Erroneamente, la PPIAF la descrive come di propriet del Luksic Group. Il titolare della concessione Antofagasta PLC, una delle pi antiche societ quotate alla Borsa di Londra, che nata nel XIX secolo come una iniziativa delle ferrovie britanniche in Cile e in Bolivia, e attualmente per la stragrande maggioranza un gruppo che si occupa delle miniere di rame, per cui la concessione dellacqua ad Antofagasta rappresenta appena il 2,5% del fatturato totale. Lo gestisce semplicemente perch la concessione si trova in una zona in cui la societ ha la massima parte delle sue attivit estrattive, e la societ non ha manifestato alcun interesse a gestire nessun altro servizio delle acque in altre sedi 26. di propriet al 70% della famiglia Luksic e non del gruppo Luksic , che figura al 140 posto nellelenco delle famiglie pi ricche del mondo 27, che possiede queste azioni per mezzo di trusts registrati presso il paradiso fiscale europeo del Liechtenstein 28. Il Daily Telegraph ha scritto che la famiglia ha dato scarso peso alle critiche secondo cui rimasta molto al di sotto degli standard di corporate governance normalmente rispettati dalle societ FTSE 29. Non chiaro esattamente quali aspetti di questa societ dovrebbero proporsi a modello da imitare. Puncak Niaga indicata come unimpresa della Malaysia che ha contratti a Kuala Lumpur e nello Stato di Selangor e che per
25 Business News Americas, English, 27 novembre, 2008: Solari to sell Aguas Nuevas to Santander fund 26 http://www.antofagasta.co.uk/interior/press/f_2009.html. 27 http://www.independent.co.uk/news/business/news/luksic-stands-downas-antofagasta-chairman-532221.html. 28 Antofagasta plc Annual Report, 2007, p. 133: http://www.antofagasta.co.uk/interior/financial/f_annual_07.html. 29 Daily Telegraph, Andronico Luksic, http://www.telegraph.co.uk/news/ obituaries/1497483/Andronico-Luksic.html.

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non durer a lungo: la gestione delle acque a Selangor torner nel settore pubblico gi nel marzo 2009. Il governo federale e quello dello Stato devono solo mettersi daccordo su chi dovr occuparsi della rinazionalizzazione! 30. Unaltra societ della Malaysia, Salcon, unimpresa di ingegneria, attiva essenzialmente in opere tradizionali di ingegneria, fra i quali una serie di contratti BOT per la costruzione di impianti di trattamento delle acque, piuttosto che per la gestione dei servizi di erogazione dellacqua. Ha una sola concessione generale in Cina, a Linyi. La sua operazione pi recente va nel senso di ridimensionarsi, e non certo di espandersi: si tratta della vendita del pacchetto azionario in una delle filiali cinesi, Chenggon Salcon Water 31. Nellelenco figura anche la societ marocchina ONEP, che non unazienda privata, bens la compagnia nazionale dellacqua del Marocco, di propriet pubblica al 100%. Ancora: la Societ YTL, della Malaysia, un gruppo energetico con un unico investimento nel settore idrico, Wessex Water nel Regno Unito, e non ha mai manifestato alcun interesse a effettuare investimenti nel settore nei paesi in via di sviluppo. Un ragionamento analogo vale per linfrastruttura Chenng Kong di Hong Kong (non indicata nellelenco PPIA), che al pari di YTL, proprietaria di una compagnia inglese Cambridge Water ma non ha effettuato nessun altro investimento nel settore. Non chiaro per quali canali investire soldi asiatici nelle compagnie delle acque inglesi possa incidere sullo sviluppo dei servizi delle acque nel Sud del mondo. Proseguiamo. Unaltra azienda sulla lista PPIAF, Tata, unaltra stranezza della storia, e quindi un modello non replicabile. Il gruppo Tata la seconda corporation privata di tutta lIndia e una delle multinazionali pi grandi del mondo. Tata Steel (acciaio) occupa il 315 posto nella classifica delle prime 500 societ del mondo stilata da Fortune. Opera in molti
The Business Times Singapore 27 febbraio, 2009, Federal-state Battle Looms for Selangor's Water Assets. 31 Salcon sells China Water company: http://www.salcon.com.my/web/media_ article_details.php?id=521
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settori oltre alla siderurgia, spaziando dallingegneria e linformatica allenergia e ai servizi ma lacqua non mai indicata dal gruppo, neppure come un elemento delle sue attivit di servizio. Tata gestisce servizi di fornitura delle acque in un unico posto, Jamshedpur, una citt-azienda, Tata township, come viene chiamata, costruita da Tata allinizio del secolo scorso per insediarvi le sue fabbriche e alloggiarvi i suoi operai. Di fatto, Tata la proprietaria dellintera citt di Jamshedpur, ivi compresa lazienda di gestione dellelettricit e delle acque, Jusco, fin dal 1907 32. Non esiste una normativa, non c responsabilit politica, e si sa che gli abitanti dei quartieri poveri devono pagare ben 10.000 rupie per lallaccio con la rete 33. Questa compagnia delle acque molto atipica attualmente cerca di ottenere un contratto di gestione privata nella citt di Mysore, nello Stato di Karhataka, dove incontra una strenua opposizione 34. La sua unica attivit internazionale la conseguenza della decisione dellADB che lha scelta come partner nellEnte nazionale acqua e bonifica di Sri Lanka. Anche la sudafricana WSSA una scelta sorprendente. Era una joint venture fra Suez e un partner sudafricano, alla quale il regime dellapartheid assegn quattro contratti di gestione privata dellacqua allinizio degli anni 90. Il suo ruolino di marcia non d alcun motivo di proporla come azienda modello. Il contratto a Nkonkobe (Fort Beaufort) stato rescisso in seguito a una decisione della Corte nel 2001 che lha dichiarato nullo e privo di valore Il contratto a Stutterheim, stipulato nel 1993 consentiva alla societ di scegliere le aree pi redditizie, abitate da bianchi e da persone di colore, che gi ricevevano un servizio regolare, mentre rimaneva priva di allacci gran parte della comunit nera ufficiale di Stutterheim (Mlungisi), e le comunit limitrofe nere non ufficiali (Cmyu,
32 Vedi http://www.tata.com/company/profile.aspx?sectid=zDyu5pZJHyw=, hhttp://www.tata.com/careers/index.aspx?sectid=10thFt4D0OU= 33 Un altro ostacolo in JNNURM water project, 19 febbraio 2009, 2138, a cura di IST, TNN: http://timesofindia.indiatimes.com/articleshow/4156515.cms. 34 Un altro ostacolo, cit.

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Kubusie, Cenyulands) rimanevano quasi completamente escluse dalla rete 35. Sono figure singolari anche i nuovi proprietari delle compagnie delle acque di Giakarta (in origine privatizzate, senza bando dappalto, durante la dittatura di Suharto, i cui parenti e amici ricevettero una fetta degli utili da Suez e Thames Water) 36. Una, Astra International, una filiale di Jardine Matheson, la multinazionale britannica del XIX secolo al centro del traffico doppio in Cina, ora rilocalizzata nel paradiso fiscale britannico delle Bermude. Il primo ministro britannico dellepoca, il conservatore Benjamin Disraeli, ne ha fatto una efficace caricatura: McDrugg [McDrogato] di Canton, con un milione di oppio in ogni tasca, che denunzia la corruzione e ulula per la libert del commercio 37; in tempi pi recenti, un commentatore ha rivelato nel 2005 che Astra fornisce attualmente a Jardine lentit di margine di profitto che Jardine Matheson realizzava ai tempi delloppio in Cina 38. Il proprietario dellaltra azienda di Giakarta Acuatico, un fondo di investimenti costituito a Singapore da due societ di origini poco chiare con sede nelle Isole Vergini britanniche, un altro paradiso fiscale: il fondo inizialmente era stato bocciato, in quanto considerato un concorrente non qualificato per il contratto delle acque di Giakarta 39. N Astra n Acuatico corrispondono alla descrizione di investitori locali. Lo stesso discorso per uno dei successori alle concessioni delle multinazionali di Manila; proprietaria di Mayniland Water, una joint venture stipulata fra DMCI, unimpresa di costruzioni filippina, e MPIC per il 96% di propriet della First Pacific Company Limited (con sede nel paradiso fiscale delle Bermuda), il cui pacchetto in DMCI-MPIC garantito al 50% da Ashmore,
Pipe Dreams: http://www.psiru.org/reports/2006-03-W-investment.pdf. D. Hall 1999, Privatisation, Multinationals, and Corruption, Development in Practice, vol. 9, nr 5, novembre 1999. 37 Benjamin Disraeli, Sybil, 1839. cit. in Robins, p. 142. 38 The Edge Singapore, 8 agosto 2005, Big Money: How a Hong Found a Way to make Money. 39 Acuatico's takeover bid rejected by committee, The Jakarta Post, Jakarta 12.16.2006.
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un fondo di investimenti con sede nel Regno Unito che gestisce 23 miliardi di dollari 40. I proprietari dellaltro gruppo, Manila Water, includono il gruppo filippino Ayala (azionista principale), e anche linglese United Utilities, la multinazionale giapponese Mitsubishi, e la stessa Banca mondiale tramite lInternational finance corporation il motore delle privatizzazioni iniziali nel 1998 41. Possiamo anche considerarlo un raro esempio di investimenti diretti esteri ed esserne lieti, ma poco convincente presentare Manila Water come una nuova stirpe di investitori locali, autonomi, del Sud del mondo. La societ ha una politica dichiarata di espansione internazionale, ma a tuttoggi ha ottenuto soltanto tre (o forse quattro) contratti oltre alla concessione di Manila: un contratto molto controverso e senza bando dappalto per lerogazione dellacqua con MWSS a Bulucah, aggiudicato senza concorrenti; un altro contratto nelle Filippine per un progetto specifico di sviluppo turistico, senza estendere i servizi ai residenti; e un contratto in Vietnam, per una consulenza e assistenza tecnica quinquennale sulle perdite della rete idrica 42. Gli altri casi elencati riguardano le varie aziende private che hanno acquistato pacchetti azionari nelle ex filiali delle multinazionali in Argentina, Brasile e Colombia. La pi importante, Latinaguas, evidenzia i limiti tipici delle aziende locali: stata diffidata, criticata e/o multata per scarsi investimenti o carenze nel servizio clienti in due delle sue tre concessioni, e tenuta in piedi dalle sovvenzioni di Stato nella terza concessione: la sua espansione internazionale si limita a una joint venture in una cittadina del Per. La ristrutturazione dei servizi delle acque in America Latina dopo luscita di scena delle multinazionali un processo di ampio respiro, che comporta una complessa dinamica di rapporti fra pubblico e privato. Ma queste aziende private soprattutto ditte locali di costruzioni prese come partner dalle multinazionali non
http://www.firstpacco.com/admin/upload/ir/circulars/ec061227.pdf. www.manilawater.com/files/Manila%20Water%20Bond%202013%20Pros pectus%20October%209%202008.pdf. 42 The Press Trust of India, 9 settembre 2007.
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sono fonti credibili di investimenti, e non sono neppure lontanamente paragonabili ai gestori del servizio pubblico della regione come pool di esperti 43.

4. Le multinazionali come consumatori: il rapporto del Forum economico mondiale Il Forum economico mondiale (WEF) che ha luogo ogni anno a Davos, in Svizzera, la massima istanza in cui si discutono gli interessi delleconomia mondiale e della finanza mondiale. Il WEF ha emanato un Consiglio per lAgenda globale sulla sicurezza delle acque, presieduto da Margaret Catley-Carlson, che anche affiliata al Partenariato globale dellacqua (GWP), di cui stata presidente per molti anni 44. Alla riunione del WEF del gennaio 2009 stato presentato un rapporto sullacqua 45, in partnership con un gruppo di esponenti di multinazionali varie bevande, alimentari, chimica, miniere e agrobusiness, Coca Cola, Pepsi Cola, Nestl, SABMiller, RioTinto, Dow Chemical, Syngenta, Hindustan Construction Company, la Federazione internazionale dei produttori agricoli 46. Cera un solo rappresentante delle ONG, il WWF organizzazione che dal 2007 a oggi ha ricevuto 23.750.000 di dollari dalla Coca Cola 47. Queste aziende sono tutte forti consumatrici dacqua. Lindustria nel suo complesso ha un consumo pari a quasi tre volte il consumo delle famiglie. La Coca Cola da sola consuma 300 miliardi di m3 dacqua allanno 48. Per queste corporations, lacqua un input prezioso per la loro produzione, e faranno di
43 E. Lobina & D. Hall 2007, Water Privatisation and Restructuring in Latin America, 2007: http://www.psiru.org/reports/2007-09-W-Latam.doc. 44 Global Agenda 2009, WEF: http://www.weforum.org/pdf/globalagenda.pdf. 45 WEF, Water Initiative: Managing Our Future, gennaio 2009 http://www.cf r.org/publication/18432/world_economic_forum_water_initiative_2009.html. 46 WEF, p. 62 47 http://www.worldwildlife.org/what/partners/corporate/Coke/index.html. 48 UNESCO, Facts and Figures: http://www.unesco.org/water/wwap/facts_figu res/water_industry.shtml.

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tutto per ottenerlo al minor prezzo possibile, anche a scapito di altri utenti: famiglie, agricoltori. La Coca Cola avverte i suoi azionisti che la domanda crescente per lacqua significa che la societ potr andare incontro a costi di produzione crescenti, oppure vincoli di disponibilit che potrebbero incidere negativamente sulla nostra redditivit o sui redditi operativi netti nel lungo periodo 49. Molte fra queste corporations hanno anche dimostrato di essere pronte a privilegiare i loro profitti, a scapito dei popoli che vivono nei paesi in via di sviluppo. - La Nestl ha continuato a vendere latte in polvere per lattanti nei paesi in via di sviluppo, dove la sostanza (molto redditizia per lazienda) pu essere diluita in acqua non sicura, dai milioni di persone che ancora oggi non fruiscono di un sistema sicuro di acqua pubblica. Il risultato letale: Nelle zone prive di acqua sicura, un bambino che prende il biberon ha una probabilit fino a 25 volte maggiore di morire per effetto della diarrea 50. La Nestl continua imperterrita a promuovere la vendita del suo latte in polvere in maniera sistematica e istituzionalizzata, nonostante le reiterate richieste di fermarsi lanciate dalla classe medica e dalle campagne internazionali 51. - La Coca Cola si dimostrata pronta a contendere le risorse idriche alle popolazioni locali, sottraendo acqua dalle falde acquifere in vari paesi, in particolare in India e El Salvador, in quantit tali da indurre gli agricoltori locali a lamentarsi dellabbassamento dei livelli della falda, per cui i consigli municipali e i tribunali hanno annullato le licenze loro concesse 52.
49 Coca-Cola 2008 Annual report, 10K p. 12: http://www.thecoca-colacompany.com/investors/pdfs/form_10K_2008.pdf. 50 http://www.babymilkaction.org/. 51 Nestl, systematic violations and broken promises, marzo 2008: http:// www.babymilkaction.org/CEM/cemmarch08.html 52 War on Want, 2006, Coca-Cola: The Alternative Report, http:// www.waronwant.org/attachments/Coca-Cola%20-%20The%20Alternative %20Report.pdf.

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- Sia la Nestl che la Coca Cola hanno tentato di reprimere lorganizzazione dei sindacati nelle loro filiali nei paesi in via di sviluppo 53. - Dow Chemical proprietaria dellazienda che con le sue esalazioni di sostanze chimiche tossiche ha ucciso oltre 20.000 persone nella catastrofe di Bhopal, in India, e ancora oggi continua a contaminare lacqua di falda. Dow continua a negare qualsiasi responsabilit nel disastro, si rifiuta di offrire qualsiasi risarcimento, e sostiene che lopera di risanamento ambientale deve essere pagata dalle autorit pubbliche, nonostante le innumerevoli campagne in corso in India e in tutto il mondo, anche con la partecipazione di Amnesty International 54 (vedi Grafici e Tabelle alle pp. 285-286. Il rapporto del WEF descrive anche come autori di investimenti innovativi gli investitori privati che acquistano fonti dacqua per rivenderle a prezzo maggiorato. Il rapporto ci offre due esempi di questo comportamento innovativo. Il magnate del petrolio T. Boone Pickens ha acquistato migliaia di acri di terreni sulla falda acquifera di Ogallala, in una parte semiarida del Texas, e adesso (nel 2009) intende venderne i diritti per 75 milioni di dollari allautorit pubblica per le acque nella vicina Lubbock, una cittadina in rapida crescita 55. Un hedge fund canadese, Sextant Capital Management, ha acquistato i diritti di alcuni ghiacciai in Islanda, con il progetto di imbottigliare e vendere lacqua dei ghiacciai in via di scioglimento. Sextant ha registrato grandi utili e concesso ricchi bonus al suo management, sostenendo che il valore dei ghiacciai si era apprezzato di oltre il 900%. Purtroppo, la CONSOB dello Stato dellOntario (OSC), attualmente ha messo sotto accusa Sextant
War on Want, 2006, Coca-Cola cit.; Nestl: systematic violations cit. Amnesty International, USA 2009. DOW Chemical Company (DOW), Union Carbide Corporation and the Bhopal Communities in India http://www.amnestyusa.org /business-and-human-rights/dow-chemical/human-rights-impact/page.do?id= 1011387; BusinessWeek India, 28 maggio, 2008, Dow Chemical: Liable for Bhopal? 55 WEF, p. 11; Lubbock Avalanche-Journal (Texas), 15 gennaio 2009, Water Suppliers seek Rights from Pickens; Lubbock Avalanche-Journal (Texas),30 gennaio 2009: leditoriale: Ensuring Long-term Supply of Water for Lubbock Vital.
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per aver gonfiato artatamente il valore delle sue propriet, e gli assets della societ sono stati congelati per ordine del tribunale. La OSC, non ha trovato nessuna valutazione indipendente in grado di corroborare lasserzione che quei ghiacciai adesso valgano quasi 10 volte il prezzo pagato in origine da Sextant per il loro acquisto 56. Laveva fatto Enron. Nel 1999, la divisione acqua di Enron cominci a sviluppare una banca dellacqua a Madera, in California, progettando di vendere la massima parte dellacqua a clienti pubblici e privati con contratti a lungo termine, prevedendo per che il 20% residuo delle riserve idriche fosse conservato da Azurix per finalit di vendita e di ottimizzazione. Le vendite saranno potenziate al massimo negli anni poco piovosi e nei periodi di siccit, allorch la domanda supera di gran lunga lofferta 57. Questa iniziativa privata si scontrata con lopposizione furibonda della popolazione locale, e il progetto stato abbandonato. Attualmente lidea della banca dellacqua tornata in auge, ma trasformata in un progetto di conservazione dellacqua pubblica, fermo restando il diritto di vigilanza democratica della popolazione locale, onde impedire che lacqua sia venduta per massimizzare i profitti 58.

5. Conclusioni Il fallimento delle privatizzazione dellacqua ormai un fatto accertato. La Turchia ha unesperienza di prima mano dei problemi conS. Maich 2009, What you don't know can hurt a lot, Maclean's January5, 2009, 12 gennaio, 2009; National Post's Financial Post & FP Investing (Canada) 24 dicembre 2008, Sextant Fund shy $90M, says OSC; WEF, p. 11. 57 Azurix website 11.02.2000: http://www.azurix.com/html/about_us/subsidiaries_affiliates/AZMaderaWater.html. 58 San Jose Mercury News (California). 12 aprile 2002: Enron saw Golden Deals in California; failed Ventures Envisioned trading Water, dram Chips; Fresno Bee (California), 24 settembre 2005, Water Bank land bought Madera Co. District's Purchase is one Step in Storage Proposal; Fresno Bee, 28 ottobre 2007, Protecting Water Key to Madera District Vote.
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nessi. Le multinazionali del settore non hanno pi n il desiderio n la capacit di fare investimenti, se non nelle attivit pi sicuramente redditizie nei paesi in via di sviluppo. Le cosiddette aziende locali non sono una fonte credibile di finanziamento degli investimenti e di esperienza di gestione. Le multinazionali in quanto consumatrici dacqua, e gli investitori opportunisti nelle risorse idriche, dovrebbero essere considerati un problema a s stante, e non una possibile soluzione delle difficolt esistenti. Non sussiste alcun fondamento razionale per attribuire a tali organizzazioni un ruolo di cos grande rilievo in una conferenza che dovrebbe essere incentrata sui bisogni dello sviluppo. Il Forum 59 dovr focalizzare lattenzione sulla necessit di sostenere e sviluppare la finanza pubblica e le attivit del settore pubblico, invece di continuare a porre in primo piano gli interessi di queste corporations.
(Traduzione di Rita Imbellone).

59 Il riferimento al Forum di Istanbul (marzo 2009) convocato dal Consiglio mondiale dellacqua e contestato da tutte le organizzazioni di societ civile che non riconoscono la legittimit del Consiglio (che essi denunciano come un think-tank privato strettamente legato alla Banca Mondiale, alle multinazionali dellacqua e alle politiche dei governi piu potenti del mondo) (NdR).

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GRAFICI

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GRAFICO A Usi dellacqua (mondo)
Domestici 8%

Industria 22%

Agricoltura 70%

FONTE: UNESCO, http:/www.unesco.org/water/wwap/facts_figures/water.shtml.

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GRAFICO B Consumi annuali di acqua da parte delle multinazionali (2004)

300,0

250,0

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200,0

150,0

Milioni di m3

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100,0

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50,0

0,0

Coca UniCola Nestle lever

Kraft HeineFood ken Danone Diageo Kirin

CalrsAsah Brew Coors Cadbury burg

Serie 1 283,0 175,0 70,0 68,9 57,3

34,9

25,9 20,8

16,5

12,9

2,8

1,0

FONTE: Coca Cola.

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