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magazine
ON THE ROAD
Un modo diverso di viaggiare
MOUNTAIN KINGDOM
Vita e avventura in montagna
BHUTAN
Allombra dello
scettro di diamante
IL VIAGGIO
ALLA MANIERA
DI CORTO
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PEOPLE IN THE WILD
Negli ultimi anni la popolazione urbana ha superato di gran lunga quella rurale. Nonostante
questa tendenza sembri ormai irreversibile, un numero signifcativo di persone continua osti-
natamente a vivere in terre isolate e selvagge, dove ancora permane un delicato equilibrio di
convivenza tra uomo e natura. Si tratta per di sistemi molto fragili: scarsit di cibo e acqua,
lontananza da beni essenziali e preziosi che ormai noi diamo per scontati, trasformano la vita in
unesperienza al limite della nostra capacit di comprensione. Lidea di terra estrema riporta
al concetto primario di sopravvivenza umana, ma signifca anche e soprattutto straordinaria
adattabilit collettiva e individuale, unidea che viene rimodellata in diverse culture e tradizioni,
e che rimodella a sua volta la fsiologia e il sistema sociale dei suoi abitanti. Le terre estreme
sono spesso luoghi di fatica e di sofferenza, ma anche esempi di straordinario adattamento
creativo: dai deserti ai ghiacciai, dalle foreste alle zone isolate e montane. Tutti luoghi dove il
concetto di vita estrema diventa ordinario e quotidiano. Scandagliare e documentare le pro-
fondit di questi mondi, con parole e immagini, signifca mettere a fuoco sia lhabitat che le
strategie di vita sociale (coltivazioni, allevamento, caccia, pesca). Nonch lambiente culturale
di coloro che abitano questi territori. Pertanto, le terre estreme diventano luoghi reali, altamente
evocativi ed emblematici, dellinterazione tra le vicende umane e lambiente naturale ai quattro
angoli del mondo.
Mostra fotografca realizzata da Parallelozero in collaborazione con Kel 12
Tanzania, Rift Valley, pastore Masai sulla cima del vulcano Ol Doinyo Lengai
3
L
inizio di una nuova stagione porta sempre con s euforia, fremiti,
stimoli, attese e quel tanto di ato sospeso in gola che i nuovi
sentieri promettono sempre. Il nostro Magazine segna linizio di
questa nuova stagione e il prender forma di idee e progetti che
incarnano i nostri diversi modi di pensare e guardare al viaggio. La rivista,
che uscir ogni sei mesi, ha lambizione di diventare una bussola carta-
cea, a cui sappiamo siete tutti affezionati, da sfogliare spesso, da tenere sul
tavolo a portata di mano per attingere a pagine scritte con passione e com-
petenza che possono offrire piacevoli letture, suggerimenti, spunti, scritti
colti, esperienze personali di viaggio, idee letterarie, corredati tutti da foto
scelte con molta cura, da sempre un vanto delle pubblicazioni Kel 12.
Questo numero del Magazine dedica la copertina al Bhutan, remoto angolo
doriente stretto tra montagne asprissime. Era nostra intenzione raccon-
tarvi con trasparenza le nostre linee di viaggio e cos abbiamo dato spazio
agli ideatori delle stesse che meglio di chiunque altro possono parlarvi
del pensiero che informa di s i diversi modi di viaggiare Kel 12. Numerosi
articoli dedicati a paesi che abbracciano le cinque aree geograche del
nostro mondo diventano pretesto per sorvolare virtualmente contesti cul-
turali diversi, dallAfrica allOriente passando per il Sud America.
Si torna a parlare di Algeria, e delle bellezze spesso trascurate del nord.
Riemerge dalle acque delloceano Indiano lisola di Socotra, punteggiata
di alberi dalle chiome come teste di medusa di greca memoria. Il Centro
America si racconta serpeggiando tra le terre del Messico e il mondo
dei Maya, lontani interpreti di una delle pi rafnate culture dellantichit
amerindia. Le estremit bianche del pianeta trovano nel fascino bizzarro
delle aurore boreali espressione colta e scientica.
Nelle nostre pagine abbiamo deciso di dedicare spazio allarte del dise-
gno e allacquerello, capaci di dare forma a sogni, suggestioni e immagini
della fantasia attingendo a talenti deccezione. Se alla fotograa afdia-
mo il compito di narrare un pezzo di storia, unespressione, un accadi-
mento, il mondo che cambia, il disegno e lacquerello raccontano realt
altre, metasiche, simili nella forma al concreto eppur capaci di portare
lontano con la loro fortissima carica di suggestione. Il mondo delle donne
viaggianti fa la propria comparsa a partire da questo numero attraverso
la gura di Lucy, la prima donna che dalle terre etiopiche mosse i primi
passi verso il futuro.
Tra i fogli troverete nomi noti, in Kel 12 da tempo, e nomi nuovi a cui
stato afdato il compito di lare la trama e lordito necessari a tessere
un tessuto scritto che avesse i colori del viaggio e del viaggio portasse
limpronta.
Mentre il nostro sito vuole essere il luogo del dettaglio, degli aggiorna-
menti costanti, del linguaggio chiaro e preciso, dove ogni viaggiatore pu
trovare in tempo reale tutte le informazioni sugli itinerari delle nostre diver-
se proposte, il Magazine vorrebbe viaggiare sulle vostre scrivanie e dentro
le borse per essere sfogliato ogni volta cerchiate idee ed emozioni. Vorreb-
be essere la carta che accoglie in piccola misura la bellezza del mondo e
dei possibili sguardi con cui osservarlo. Vorremmo che lo leggeste un poco
per volta e lo niste giusto in tempo per luscita del numero successivo.
Settembre
14
Editoriale
DIREZIONE E REDAZIONE
Kel 12 Tour Operator
Via Santa Maria Valle, 7 - 20123 Milano
Tel. 02 2818111 - fax 02 28181140
A cura di Paola Artico
con la collaborazione di Elena Dak
FOTOGRAFIE: Archivio Kel 12, Archivio Parallelozero,
Archivio Mountain Kingdom, Erika Berrino,
Paolo Brovelli, Anna Canuto, Antonio Cereda,
Elena Dak, Giovanni Dardanelli, Paolo Ghirelli,
Gianmario Marras, Oman Sails, Rossana Plasentin,
Marco Restelli, Marco Stoppato.
ARCHIVIO FOTOGRAFICO HURTIGRUTEN: Anette
Asbjrnrd, Trym Ivar Bergsmo, Rachel Bibby, Tessa
van Drie, Giulio Ercolani, Nicole Herzer, Hans Mller,
Axel M. Mosler, Marsel van Oosten, Vinci Sam.
Corto Maltese & Hugo Pratt are Cong SA,
Svizzera. www.cortomaltese.com - Tutti diritti riservati
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:
Marilia Albanese, Paolo Brovelli, Cesare Cesa Bianchi,
Elena Dak, Giovanni Dardanelli, Fabrizio Dembech,
Paolo Ghirelli, Giancarlo Iliprandi, Gianmario Marras,
Anna Maspero, Nicola Pagano, Parallelozero,
Savino Pellerano, Gianluca Ranzini, Marco Restelli,
Mario Romualdi, Andrea Semplici, Marco Steiner,
Marco Stoppato
PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA
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Via F. Olgiati, 30 Milano
Pubblicazione distribuita gratuitamente
www.kel12.com
Kel 12 dal 1978
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IN VIAGGIO CON LESPERTO
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IL MONDO CHE CAMBIA
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SFUMATURE
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ETIOPIA
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ALGERIA
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IN VIAGGIO CON IL FOTOGRAFO
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CENTROAMERICA
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BHUTAN
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ON THE ROAD
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IL VIAGGIO ALLA MANIERA DI CORTO
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MOUNTAIN KINGDOM
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CARNET DE VOYAGE
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VIAGGIATRICI VIAGGIANTI
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INDIA
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AURORA BOREALE
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SOCOTRA
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IRAN
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I MILLE VOLTI DEL PIANETA TERRA
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RACCONTARE IL VIAGGIO
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ANTARTIDE
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MESSICO
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Nuove idee per viaggiare insieme a noi
IN VIAGGIO CON L'ESPERTO
Kel12 Tour Operator affonda le proprie radici in quel senso
del viaggio intenso nella sostanza eppur leggero e rispet-
toso nei modi che induce ad avvicinare lalterit culturale
con animo accogliente e curioso e in esso ancora oggi si
riconosce senza titubanze.
Lo sguardo alle origini costante cos come lo spirito e
gli entusiasmi necessari per guardare avanti e crescere
immaginando nuovi orizzonti. La matrice immutata sep-
pur declinata secondo formule ampie e diversicate che
possano dare ai viaggiatori loccasione di individuare pi
idee per avvicinare mondi lontani in modo afne al proprio
stile e umore.
Il viaggio con lesperto esprime la forma pi completa di
esperienza viaggiante, quella che vede coinvolte gure
colte e preparate capaci di avvolgere il viaggiatore con
racconti e pezzi di vita vissuta e di fornire gli strumenti per
una profonda immersione nella realt culturale, etnica e
storica del paese visitato.
SAO TOM E PRINCIPE - DALLE ROCAS DEL NORD
ALLE SPIAGGE DEL SUD 9 giorni
PARTENZE DA OTTOBRE 2014 AD APRILE 2015
Due puntini quasi impercettibili se si cercano su una mappa, nel
centro del Golfo di Guinea. Indipendenti dal Portogallo dal 1975,
sono rimaste fuori dalle rotte del turismo di massa e restano una
meta per intenditori. Sono terre conosciute a livello letterario grazie
al romanzo best seller, Equatore, di Miguel Sousa Tavares. Le isole
So Tom e Principe sono divise da un tratto di mare di 150 km. Li-
sola pi piccola coperta da foreste che arrivano al mare e lasciano
libere strisce di sabbia. So Tom sembra una metropoli, tanto
tranquilla Principe. Qui si possono visitare le antiche piantagioni di
cacao e caff; avventurarsi nel parco dellOb; circumnavigare lisola e scoprire anche la parte non percorribile a piedi, dove i umi
si riversano in mare creando suggestive cascate. La capitale piccola e la struttura delle case coloniale. Larcipelago conosciuto
anche come le isole del cioccolato ed proprio qui che si produce da sempre il pi pregiato cioccolato del mondo.
TCHAD TIBESTI: LA GRANDE SPEDIZIONE
21 giorni
PARTENZA ESCLUSIVA KEL 12 - 20/11/2014
un viaggio per veri appassionati di deserti. Guglie basaltiche,
tassili di arenaria, caldere vulcaniche, montagne imponenti,
lincontro con i Tubu Teda Dalloasi di Faya Largeau, attraver-
siamo il Borkou, tra dune, depositi multicolori di alghe fossili
e ordinati palmeti. Si piega a nord per rimontare gli altopiani
dellEmi Koussi, la pi alta montagna del Sahara, attraversando
una splendida regione di tipo tassiliano. In un paesaggio pretta-
mente roccioso, aggireremo gli enormi complessi vulcanici del
Tarso Voon e Toon seguendo lo splendido canyon di Zumri, no
AFRICA
Ilheu das Rolhas
Tibesti
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ad arrivare a Barda, in una cornice di montagne di indescrivibile bellezza.
Superato un colle a 2400 metri, apparir lenorme caldera del Trou au Natron, dal diametro di 6 chilometri e profondo 700
metri, il cui fondo ricoperto da una bianca crosta di carbonato di sodio. Inizia una spettacolare traversata di 700 chilome-
tri in fuoripista, tra cordoni di dune e piane innite, superando la misteriosa falaise dAngamma e mirando ai primi pozzi
saheliani, nel Kanem.
ERITREA DA ASMARA ALLE ISOLE DAHLAK,
VIAGGIO SPECIALE IN OCCASIONE DEL TIMKAT
11 giorni - PARTENZA 13/01/2015
LEritrea si aperta al mondo. Molti degli affascinanti siti
archeologici del paese sono stati portati alla luce e la ric-
chezza della vita marina delle acque del Mar Rosso un
forte richiamo per i subacquei. Arroccata sul lato orientale
dellaltopiano eritreo, Asmara considerata una delle citt
pi gradevoli dellintero continente africano. Lantica Arba-
te Esmere, Asmara, fu fondata dai pastori che si stabilirono
in questo luogo perch lacqua vi era abbondante. Alla ne
dellOttocento, gli italiani decisero di fare di Asmara la punta
di diamante del loro impero coloniale e prodigarono forze e
ricchezze per trasformare la citt in un centro di cultura ita-
liana. Il porto di Massawa da secoli un importante centro di
commercio sul mare, meta di mercanti e di invasori. Questo
viaggio inoltre destinato agli amanti del mare, e dedica tre
giorni in crociera alle Isole Dahlak. un viaggio che richiede molta adattabilit e prevede pernottamenti in tenda sulle
isole o a bordo del sambuco.
PANAM - IL CANALE, IL PARCO DEL DARIEN E
LE ISOLE SAN BLAS - 11 giorni
PARTENZE: 26/12/2014; 27/03/2015
Viaggio alla scoperta di Panam e delle sue mille sfaccettature,
tra laffascinante Casco Viejo e il maestoso Canale, per prosegui-
re nelle regioni pi incontaminate. Ci addentreremo nelle foreste
del Darien per incontrare la comunit indigena Ember e ci im-
mergeremo nel mare cristallino dellarcipelago di San Blas, dove
conosceremo il popolo Kuna. Panam una striscia di terra, che
unisce le due Americhe e i due oceani. Un concentrato di culture,
etnie, architetture coloniali, grattacieli, isole, foreste e ancora i
pirati, il Canale, gli Ember, i Kuna, tessuti, tatuaggi. In questo
piccolo Paese possibile mettere insieme le rovine di Panama
Viejo e il Canale, una delle opere umane pi moderne, le me-
morie di Colombo e quelle dei pirati e il cappello Panam, che di
Panam non . Litinerario mescola, esperienze storiche, trat-
ti somatici, stili architettonici, paesaggi urbani, retaggi antichi,
usanze, gesti e abbigliamenti che non mutano anche in luoghi
ormai non ignoti alle macchine fotograche.
AMERICHE
Il centro storico di Asmara
Il Canale di Panama
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ARGENTINA - LA PUNA: IL DESERTO DAI MILLE
COLORI - 14 giorni
PARTENZE DA NOVEMBRE 2014 AD APRILE 2015
Si parte da Salta, la linda, per attraversare il cuore desertico
delle Ande, dai pascoli di Antofagasta de la Sierra alle diste-
se di sale e i deserti di argilla di Tolar Grande. Nel percorso,
ecco le due oasi di Antofalla e Antofallita, il perfetto cono di
Arita e il Salar di Arizaro. A 5.180 m. visiteremo Mina Julia,
dove sino al 1976 vivevano oltre 200 minatori. Limponente
vulcano Llullaillaco (6.735 m.), ci sovrasta! Attraverseremo
lincantato Deserto del Labirinto, in un mare di dune fossili.
A questo punto ci addentreremo nella Puna pi remota. La
nostra base per esplorarne i deserti sar loasi di El Penon dove saremo accolti nella piacevole locanda gestita da Fabrizio
e Valentina. Non possiamo perdere la visita alla Laguna Grande, un sistema di lagune a 4.200 m. Saliremo sullaltopiano
(Puna) per visitare Salinas Grandes. Giunti a Purmamarca, saremo letteralmente rapiti dal Cerro de Los Siete Colores, cos
detto per la variet di colori che lo compongono e che mutano durante la giornata.
HAWAII - VULCANI ATTIVI E DORMIENTI
15 giorni - PARTENZA 02/05/2015
la natura senza ltri quella che ci accoglie alle Hawaii. Ogni
giorno in questi luoghi il pianeta sprigiona forze in uno scontro
continuo fra il fuoco dei vulcani e loceano. Lorigine vulcanica
dellintero arcipelago testimoniata da morfologie straordinarie
e da una vegetazione rigogliosa e avvolgente mentre a Big Island
o Maui, meta dei nostri viaggi, la presenza dei vulcani anche
nellaria che si respira. Lorigine dellintero arcipelago si pu
dire dovuta ad unanomalia geologica: qui da milioni di anni
attivo quello che viene chiamato un punto caldo, una anomala
risalita di magma dalle profondit del pianeta. Questa attivit si
traduce in fontane di lava che scorrono verso loceano, distese di
rocce forgiate dal calore del pianeta, scogliere a picco sul mare, montagne che affondano le proprie radici a 5000 metri di profondit
e svettano alte oltre i 4000 metri. Questo spettacolo, unico e primordiale, si offre, a chi visita questi luoghi, con estrema facilit e
accessibilit come a toccare con mano il momento della creazione.
GIAPPONE - AUTUNNO NEL PAESE DEL SOL
LEVANTE - 14 giorni - PARTENZA 18/10/2014
Il viaggio inizier dalla capitale, Tokyo, lantica Edo, villaggio
di pescatori. La citt diventata una delle metropoli pi im-
portanti al mondo, dove convivono lantica cultura giappone-
se, larmonia di templi e giardini e il caos ordinato di una
metropoli in continuo fermento. Proseguiremo per Nikko con
i suoi numerosi monumenti storici che gli sono valsi linse-
rimento nellelenco del Patrimonio dellUmanit UNESCO.
Raggiungeremo la citt termale di Hakone, sullantica strada
che ci porter verso Kyoto. Prima di raggiungere la deliziosa
cittadina di Takayama, ci fermeremo a Suwa per provare la
ASIA
Il centro commerciale di Tokyo di notte
Salar di Arizar, cono nero di Arita
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Maui, cratere di Haleakala
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piacevole esperienza di una notte in ryokan, la locanda tradizionale giapponese con il pavimento in tatami, le porte scorre-
voli, il futon! A Kanazawa, sulla costa del Mar del Giappone, visiteremo il bellissimo giardino Kenroku-en. Il bullet train, il
treno proiettile, ci porter a Hiroshima per visitare il museo dedicato al tragico evento e poi ancora a Osaka.
SRI LANKA - LA TERRA DEL BUDDHA
11 giorni - PARTENZE DA OTTOBRE 2014 A
MARZO 2015
Un viaggio in un magico Sri Lanka, dove inuen-
ze hindu e buddhiste hanno plasmato la storia
e la cultura, regalandoci monumenti e tem-
pli che arricchiscono il Patrimonio dellUma-
nit. Faremo un passo indietro alla scoperta
dellantica capitale Anuradhapura, ora uno dei
siti archeologici pi importanti al mondo e, pas-
sando per Sigiriya, di Polonnaruwa e Dambulla.
Tra macchie tropicali e colline verdeggianti di t
saliremo a Nuwara Eliya, stazione coloniale tra
le pi note dellAsia, per scendere a Kataragama,
centro di antichi culti animisti incorporati nel mon-
do hindu. Continueremo la visita di altri siti che
segnano le tappe della storia dellisola, da Kandy,
che ospita una delle reliquie pi sacre del mondo
buddhista, a Galle, che fu importantissimo centro
commerciale e culturale portoghese, olandese e
inglese, per nire con lo splendido Museo Nazionale di Colombo.
INDIA - TAMIL NADU E KERALA,
NEL PROFONDO DELLINDIA - 15 giorni
PARTENZE: 03/11/2014; 09/02/2015
Un viaggio per immergersi nella profondit dellIn-
dia meridionale alla scoperta dei tesori della cul-
tura dravidica, una terra che ci ammalier con un
tripudio di colori e spezie, suoni e profumi; che ci
stupir per coesistenza di numerose tradizioni e
culture che convivono in un gioco di contrasti e so-
vrapposizioni. Percorrendo Tamil Nadu e Kerala vi-
siteremo immense citt-tempio dai rafnati intagli
di pietra affollate di pellegrini, santuari monolitici
costruiti sulla spiaggia, sontuose dimore di geniali
mercanti di spezie, antiche tradizioni religiose e te-
atrali. Sperimenteremo la lenta navigazione delle
house boat, case-barca fuori dal tempo (ma dotate
di tutti i comfort) che ci porteranno a conoscere un
mondo pacico e silenzioso, fatto di villaggi di pe-
scatori, isolotti coltivati, lagune e giardini di spezie. Sar possibile rilassarsi sperimentando lantica scienza dellayurveda
ed essere ospiti in dimore da sogno.
Kerala, navigando nelle back waters
Tramonto sulla spiaggia di Bentota
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OMAN - DALLE WAHIBA SANDS ALLE ISOLE DAMANIYAT
7 giorni - PARTENZE DA OTTOBRE 2014 A MAGGIO 2015
La passione che ci lega al mare e alle imbarcazioni riafora spesso in Kel
12 e ci ha portato in Oman. Abbiamo, solo per noi, per la stagione 2014-15,
la possibilit di navigare a bordo dellunico catamarano presente in Oman!
Orana, questo il suo nome, offre privacy e comfort durante le giornate
dedicate alla scoperta di un arcipelago sconosciuto: le isole Damaniyat.
Rocciose, contornate da barriera corallina e diventate Riserva, ospitano un
numero e una variet di fauna marina tale da lasciare sbalorditi i subac-
quei pi esperti. Dedicheremo tre giornate alla scoperta di questo mare, in
completo relax. Rientrati a Muscat il viaggio prosegue in jeep. Dalle mon-
tagne pi alte dove sono abbarbicati villaggi in terra, alle dune rosse di
Wahiba dove la sabbia del deserto raggiunge quella del mare. E ancora
lungo la costa alla ricerca delle tartarughe nellarea protetta di Ras El Jinz sino a Sur, dove nasce il dhow.
YEMEN - LISOLA DI SOCOTRA - 8 GIORNI
PARTENZE DA NOVEMBRE 2014 AD APRILE 2015
Siamo stati tra i primi, noi di Kel 12, a posare i piedi su questisola mitologi-
ca: era il 2000. Terra di incenso e mirra, di animali e piante mai visti prima.
Strade inesistenti, umi da guadare, spiagge deserte, altopiani da scopri-
re. Notti in tenda o sotto le stelle. Con linizio del turismo sono timidamente
comparsi i primi funduk, nuove strade hanno collegato i villaggi dellisola e si
sviluppata una piccola industria di eco-turismo. Nel 2011, scoppia la rivolu-
zione nella madrepatria Yemen. Lisola viene nuovamente dimenticata. Inna-
morati di questo paradiso lontano, decidiamo di recente di inviare un esperto
Kel 12 per capire cosa sta succedendo. Dopo i primi contatti con il nostro
partner storico locale che ci invita senza esitazione a tornare, nalmente
ecco presentarsi loccasione propizia. Rieccola: posare di nuovo i piedi su questa terra leggendaria e respirare laroma delle piante
resinose nel vento, emoziona profondamente. E tutto come prima, pi bello di prima. Per costruire il nostro programma di viaggio non
abbiamo scelto i voli pi diretti e comodi per raggiungere lIsola di Socotra. Abbiamo preferito optare per i voli che ci garantiscono di
effettuare il viaggio in tutta sicurezza, limitando il pi possibile eventuali transiti o permanenze a Sanaa.
IRAN QUI PARL ZARATHUSTRA: I DESERTI
DELLIRAN - 15 giorni - PARTENZA 04/04/2015
Una nuova proposta di viaggio, molto completa, per scoprire insieme realt
sconosciute dellIran, assieme alle mete pi conosciute come Shiraz, Per-
sepoli e Isfahan. Attraverso centinaia di secoli, in Persia si sono succedute
e fuse tra loro le civilt pi diverse, lasciando testimonianze di inestimabile
valore: dalle ceramiche preistoriche alle tombe dei re a Persepoli, dai bas-
sorilievi achemenidi ai dipinti dellepoca Qajar; dai monumenti sasanidi alle
ardite architetture islamiche. Laustera tomba di Ciro, le torri di ventilazione,
Shiraz, Yazd, Nain, il turchese delle maioliche di Isfahan. Ci addentreremo
negli immensi bacini desertici del Dash-e Kevir, il deserto salato a nord, e il
Dasht-e Lut, il deserto di sabbia a sud, fra i pi vasti al mondo. Attraversati
nellantichit dalle ricche carovane provenienti dal lontano Oriente verso i
porti del Mediterraneo, visiteremo antichi caravanserragli, oasi con case di argilla color ocra e giardini sorprendentemente verdi.
MEDIO ORIENTE E ASIA CENTRALE
Il catamarano Orana
I celebri alberi a bottiglia che crescon in tutta lisola
Cammelli al pascolo nei dintorni di Shiraz.
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NORVEGIA - DA OSLO A TROMS, LA CAPITALE
DELLARTICO ALLA RICERCA DELLE LUCI DEL NORD
7 giorni - PARTENZE: 07/12/2014; 23/12/2014; 28/12/2014
La prima parte del viaggio dedicata alla visita di Oslo, la capita-
le vichinga che custodisce gelosamente le proprie origini nordiche;
ne sono testimonianza le principali esposizioni della citt: il museo
della nave Polare Fram ed il Kon Tiki, dedicati alle spedizioni polari;
il museo delle navi Vichinghe, con vascelli di oltre 1000 anni perfet-
tamente conservati; la Galleria Nazionale dove sono raccolte alcu-
ne tra le opere pi signicative dellarte locale ed internazionale; il
museo Munch, interamente dedicato al celebre pittore norvegese.
Litinerario prosegue verso nord alla volta di Troms, conosciuta an-
che come la porta verso lArtico dove si possono ammirare il maggior
numero di aurore boreali nel mondo. Il programma di attivit include safari notturni in motoslitta, escursioni con slitte trainate
dalle renne, e soprattutto sleddog che vi consentiranno di trascorrere una vacanza in simbiosi con le suggestive atmosfere
della Lapponia in veste invernale.
FINLANDIA ALLA RICERCA DELLAURORA BOREALE
NELLA LAPPONIA FINLANDESE - 5 giorni
PARTENZA 02/02/2015
Un viaggio alla ricerca delle luci del nord. In Finlandia nord-orienta-
le, ai margini del parco nazionale Urho Kekkonen e a breve distanza
dal conne russo, lArctic Resort Kakslauttanen & Igloo Village offre
lopportunit di trascorrere una vacanza in simbiosi con le suggesti-
ve atmosfere della Lapponia in veste invernale. Nel grande cottage
centrale, anchesso rigorosamente in stile, si trovano le aree comuni
e il ristorante che serve prelibate specialit della cucina locale. La
struttura ospita inoltre una caratteristica sauna a fumo, riscaldata
a legna secondo le antiche tradizioni lapponi. LArctic Resort offre
inoltre lopportunit di pernottare in originalissimi igloo con la cupola
in vetro, riscaldati e con servizi privati, da dove osservare il cielo stellato e lo straordinario fenomeno dellaurora boreale che,
in presenza di condizioni meteorologiche favorevoli, illumina la notte artica con incredibili giochi cromatici.
ISLANDA - LISOLA DEL GHIACCIO, DEI VULCANI E DEI
GEYSIR - 7 giorni - PARTENZA 14/03/2015
Un viaggio verso lisola dal cuore caldo nella sua veste invernale. In com-
pagnia dellesperto Kel 12 potrete scoprire un paese di grandi contrasti,
vulcani attivi, ghiacciai e imponenti cascate. Un programma in superjeep
lungo la costa sud per ammirare la natura e i suoi fenomeni, protagonisti
assoluti del paesaggio islandese. Litinerario vi porter verso larea geo-
termale di Krisuvik, pi nota come la Laguna Blu; la valle di Thrsmrk:
uno strabiliante paesaggio artico sorvegliato da tre ghiacciai e difeso da
vari e pericolosi guadi e la zona di Landmannalaugar, una delle pi este-
se e suggestive aree geotermali dellisola. E poi il ghiacciaio Vatnajokull,
la calotta glaciale pi grande dIslanda, terza al mondo dopo lAntartico e
la Groenlandia e la famosa laguna di Jokulsarlon coi suoi iceberg galleggianti dai riessi azzurri. Ultima tappa del percorso la vasta
area geotermale circostante il lago Kleifarvatn e il Parco Nazionale di Thingvellir, tutelato nel Patrimonio Mondiale Unesco.
ARTIDE
Aurora boreale in navigazione tra i ordi norvegesi
Islanda, laguna glaciale - Jokulsarlon
Renne tra i boschi della Lapponia norvegese
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il mondo che cambia
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il mondo che cambia
Ruanda - Venti anni dopo il genocidio
Foto: Bruno Zanzottera - Parallelozero
Nella primavera del 1994 un milione di persone stato ucciso a colpi di machete in uno dei peggiori omicidi di massa della
storia umana. Oggi il Ruanda, un paese costellato di cimiteri e fosse comuni, sta lottando per lasciarsi alle spalle i fanta-
smi della guerra e della povert. La sua economia in rapida crescita. Il paese sta scommettendo sulla tecnologia, anche
se il 90 per cento della popolazione vive di agricoltura. Lappartenenza etnica, che un tempo era chiaramente indicata su
ogni carta didentit, stata cancellata per decreto ed illegale addirittura parlarne. Siamo soltanto Ruandesi dice la
legge. In centinaia di occasioni ex-nemici Hutu e Tutsi si trovano anco a anco per un futuro senza violenza.
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il mondo che cambia
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Cuba 2.0
Foto: Davide Scagliola - Parallelozero
Il nuovo corso delle liberarizzazioni economi-
che e politiche sullisola dei fratelli Castro, co-
minciato un paio di anni fa in coincidenza con
i festeggiamenti per i 50 anni della rivoluzione
cubana, sta progressivamente cambiando il
volto della pi grande e controversa delle iso-
le caraibiche. Lapertura di Raoul Castro verso
limportazione e luso della tecnologia a Cuba,
seppur con limitazioni e difcolt, ha portato
una ventata di novit anche visive tra i vicoli di
Habana Vieja e del resto del paese. Basta an-
dare in Calle Carlos Tercero per esempio - nel
casque historico della capitale - allomonimo
centro commerciale che ospita quattro piani di
negozi e bancarelle, con tanto di bandiere cu-
bane e tv al plasma in bella mostra lungo i per-
corsi dello shopping per vedere gran parte dei
prodotti che troviamo abitualmente nei nostri
negozi ma che mai avevano fatto la loro com-
parsa tra i banchi vendita dei cubani. Al terzo
piano il reparto elettronica trabocca di compra-
tori: il must del momento il lettore dvd, segui-
to a ruota ovviamente dal cellulare e dalle tv lcd.
I prezzi sono ancora proibitivi per la maggior
parte della gente, ma la nuova economia che
cresce, si evolve e procede verso una lenta ma
inesorabile modernizzazione della societ, pre-
sto trasformer le abitudini social dei cubani.
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Bhutan: allombra dello
scettro di diamante
Lultima roccaforte del Buddhismo himalayano
I
l regno del Bhutan, protetto dai contrafforti montani,
dal relativo isolamento e dalla volont dei sovrani di
preservarne lidentit, uno degli ultimi angoli della
terra dove si vive ancora a misura duomo. Il padre
dellattuale sovrano ha continuamente ribadito che nel
suo paese ad essere conteggiato non il prodotto lordo
nazionale, ma il tasso di felicit della gente. Qui gli ere-
mi abbarbicati sulle rocce e i monasteri ricchi di storia ed
arte testimoniano la vitalit del Buddhismo.
Il Buddhismo bhutanese appartiene al cosiddetto Bud-
dhismo himalayano, noto anche come Vajrayana, Veicolo
dello scettro di diamante, vajra. Nel periodo pi antico
della civilt indiana il vajra era la folgore, larma di Indra
re degli dei, e in seguito nel Buddhismo Vajrayana diven-
ne simbolo del pi elevato potere spirituale e assimilato
al diamante, in grado di tagliare ogni sostanza, ma non
scalbile da alcuna. Poich pu riettere tutti i colori sen-
za esserne alterato, lemblema della purezza e dellin-
distruttibilit e rimanda a quella che dovrebbe essere la
vera natura della mente: adamantina.
Il Vajrayana deve molti dei suoi contenuti alla predicazione
di Padmasambhava, grande mistico buddhista dispira-
zione tantrica che oper in Tibet nellVIII sec. e che ar-
monizz il locale sciamanesimo Bon con le dottrine del
Monastero di Taktshang, il Nido della Tigre
17
Buddha. Nella formazione
del Vajrayana lapporto del
Tantrismo determinante.
La via del Tantra (termine
che signica ordito e che
designa i vari testi di rife-
rimento) addita nella spe-
rimentazione psicosica il
metodo ottimale per tra-
sformare luomo in Dio,
riattivando in lui tutte le di-
vine potenzialit latenti.
Il complesso percorso tan-
trico richiede una durissi-
ma disciplina che permette
di controllare e riprogram-
mare i meccanismi del
pensiero, avventurandosi
lungo sentieri impervi che
conducono al confronto con
le pulsioni pi profonde e
pericolose. Per non soccombere necessario controllare
completamente le tre porte della conoscenza: il corpo,
la parola, la mente. Tale controllo viene effettuato attra-
verso una serie di tecniche che includono la prassi yoga
nonch tutta una serie di strumenti nalizzati a favorire la
disciplina e la puricazione: lesercizio delle mudra, par-
ticolari gesti delle mani che siglano i momenti salienti del
cammino spirituale, la ripetizione costante di fonemi sa-
cri, i mantra, volta a puricare e a concentrare la mente,
il tracciato del mandala, utilizzato per scandagliare il pro-
fondo della psiche e attivarne le potenzialit latenti.
Le immagini sono supporti fondamentali e tappezzano le
pareti dei luoghi sacri: spaventose divinit irate guardiane
delle porte, eri protettori delle quattro regioni dello spa-
zio, divinit femminili, bodhisattva - Colui la cui essenza
la bodhi, cio lilluminazione -, Buddha celesti che fa-
voriscono una precisa forma di meditazione, asceti, dakini
esperte yogini dotate di grandi poteri
Ogni immagine caratterizzata dal colore, dalla posizione,
dai gesti delle mani, dai simboli portati ed abbinata ad
uno degli elementi costitutivi delluniverso (terra, acqua,
fuoco, aria e spazio), ad animali reali o mitici e via dicen-
do. Ognuna rappresenta unansa della psiche, un percorso
conoscitivo, unacquisizione di saggezza, un raggio della
luce dellilluminazione.
Due degli elementi che maggiormente colpiscono nel pan-
theon vajrayana sono latteggiamento terricante, quando
non addirittura orrido, delle divinit e lintreccio erotico
che allaccia le gure maschili e femminili. Nel primo caso
la divinit non da intendersi come demoniaca, ma sug-
gerisce la potente e terribile lotta condotta per supera-
re le paure, le angosce, le alienazioni mentali. Il panico
condizione indispensabile per avvicinarsi alla realizza-
zione, a patto che un Maestro illuminato guidi e sostenga
nel difcile cammino. Latteggiamento terribile delle divi-
nit permane solo nch dura la lotta interiore e non si
compiuta lintegrazione, ma quando questo avviene, gli
dei irati mostrano il loro vero volto, che benevolo. Non
sono pi le pulsioni oscure del profondo che controllano e
condizionano la mente, poich essa si progressivamente
svuotata dei suoi contenuti e ha realizzato la vacuit.
Quanto alle divinit in amplesso, queste rimandano al su-
peramento delle polarit rappresentate dal maschile e dal
femminile: yab-yum, il padre e la madre, il dio e la sua
Affresco di Namtose, il Guardiano del Sud
Un momento di preghiera
compagna, nella loro unione simboleggiano la
reintegrazione dellUnit e quindi il consegui-
mento dellilluminazione. Il godimento erotico
suggerisce lineffabile beatitudine e pienezza
che si accompagna al conseguimento della su-
prema conoscenza.
In tale contesto il simbolo della campana, stru-
mento fondamentale nel rituale del Vajrayana,
indica lo stato di vacuit da realizzare distrug-
gendo tutte le forme di coscienza mondane e
rimanda alla matrice femminile, mentre il ma-
schile attivo invece simboleggiato dal vajra, lo
scettro di diamante emblema della compassio-
ne, mezzo ottimale per conseguire la vacuit.
Congiunte, la campana e la folgore evocano lunione di co-
noscenza e mezzo di realizzazione e sono quindi il simbolo
dellilluminazione.
Tuttavia il contesto religioso del Vajrayana vissuto e in-
terpretato in maniera diversa a seconda della maturit
spirituale dei singoli: per i pi semplici, che lo leggo-
no nel suo aspetto esteriore, lidolo attesta la presenza
amorevole dei Buddha e dei Bodhisattva nel consesso
umano, diventando il fulcro della ritualit e della devo-
zione; per i pi avanzati lungo la via del Dharma, che ne
contemplano i signicati esoterici, licona e le altre raf-
gurazioni sacre sono indicazioni di percorso e strumenti
dascesa che vanno abbandonati, una volta realizzata la
loro funzione di supporto.
Reliquiari, fortezze e monasteri
Luoghi della fede, custodi della tradizione e centri ne-
vralgici della vita politica e sociale, gli dzong sono, come
dice il loro nome, fortezze e si articolano in genere in
due blocchi distinti: luno include gli ambienti religiosi e
le abitazioni dei monaci, laltro gli ufci amministrativi. La
costruzione principale costituita dallutse, una torre che
ospita al piano terra il tempio principale, il lhakhang, e
ai piani superiori altre cappelle. Lutse si affaccia su una
corte lastricata con grandi pietre, alla quale pu essere
annesso un altro cortile negli dzong pi grandi. La fun-
zione difensiva ribadita dalla presenza del ta dzong, la
torre di avvistamento che sorge accanto alla fortezza in
posizione strategica.
Costruiti in pietre, fango pressato
e legno, con tetti a pi spioven-
ti in tegole di legno (oggi spesso
sostituite dalla lamiera), gli dzong
sono a pi piani, intonacati di
bianco, colore della purezza e del-
la meditazione, con le cornici del-
le nestre e delle porte in legno
intagliato e dipinto. Sottogronda
corre in genere una fascia rosso
cupo, con inseriti piatti di ottone
o specchi che alludono al sole ed
hanno la funzione di contrastare
le inuenze nefaste.
Gli appartamenti dei monaci, af-
facciati su una corte porticata,
includono le celle, la biblioteca,
talvolta la stamperia, laula per
linsegnamento e in certi casi
anche lappartamento reale. Il
Chorten al passo di Dochu-la
Il controllo delle passioni
19
Esempi di architettura tradizionale
lhakhang, il tempio principale, preceduto da una veran-
da e si articola nella sala delle assemblee tschokhang,
dukhang o kunre -, con pilastri e scene della vita del Bud-
dha, in fondo alla quale trova posto un altare a due piani.
Questo, che pu anche essere alloggiato in un ambiente a
se stante, ospita le statue delle divinit principali e una serie
di oggetti rituali.
Gli interni sono quasi tutti affrescati, ma i continui restau-
ri rendono difcile la datazione dei dipinti. In molti dzong si
Entusiasmo e costumi tradizionali
I chorten di Chendebji
trova pure il tempio per le divinit tutelari, il goenkhang, pre-
cluso alle donne. Tale proibizione contrasta con la considera-
zione che le donne godono in Bhutan: basti dire che leredit
si trasmette di madre in glia e che il marito va ad abitare in
casa della moglie.
Nelle pareti esterne dei monasteri vi sono lunghe le di
cilindri in legno o metallo: sono le ruote del Dharma, e
vengono fatti girare dai fedeli con un duplice scopo simbo-
lico: da un lato celebrano e perpetuano la messa in moto
20
Ruote e bandiere di preghiera
Chokhor, il mulinello di preghiera
21
della ruota del Dharma, la Dot-
trina ad opera del Buddha se-
coli e secoli addietro, quando
lIlluminato aveva tenuto il suo
primo sermone, schiudendo a
tutti gli esseri la via della libe-
razione; dallaltro diffondono
ovunque con la loro rotazione
le vibrazioni positive contenute
nella formula sacra incisa sul
cilindro o dipinta sulla carta di
riso. Altrettanti meriti ed effet-
ti spirituali hanno i muri mani,
costituiti da pietre con incisi
mantra, primo fra tutti il ce-
lebre Om Mani Padme Hum,
Onore al gioiello nel loto.
Altri importanti luoghi sacri
sono i goemba, monasteri col-
locati per lo pi in luoghi soli-
tari e appartati, legati ad eventi
mitici oppure sorti accanto o
attorno a grotte sacre, un tem-
po luoghi di abitazione o me-
ditazione di personaggi santi.
Ma a costellare il paesaggio
bhutanese sono i chorten, una
delle pi interessanti rielabo-
razioni dello stupa sviluppatasi
in Tibet e diffusasi nelle zone
himalayane limitrofe. Lorigine
dello stupa risale alla crema-
zione del Buddha nel V sec.
a.C.: spartiti fra i maggiori clan
guerrieri che avevano parteci-
pato alle esequie i resti del suo
corpo, su queste sacre reliquie
furono eretti dieci tumuli fune-
rari di terra e mattoni, gli stu-
pa appunto.
Costruzione centrale dellarte
buddhista, lo stupa, oltre che
assolvere la funzione di reli-
quiario, venne assumendo molteplici signicati simbolici:
evocazione tangibile del Buddha e del Dharma, la sua dot-
trina; memoriale dei successivi venerabili maestri della
comunit monastica. Montagna cosmica, asse delluni-
verso, ombelico del mondo, lo stupa simboleggia la tota-
lit dellEssere e quindi il Buddha stesso. Il chorten, ri-
cettacolo del Dharma, ingloba varie forme geometriche
rafguranti gli elementi cosmici: la base cubica rimanda
Monaci interpreti e spettatori al Festival di Paro
alla terra, il corpo centrale cupoliforme allacqua, la so-
vrastante costruzione a cono al fuoco e i tredici gradini
che la compongono ricordano i tredici stati attraverso cui
si dipana il cammino che conduce allilluminazione. Con-
clude il chorten una guglia con la mezzaluna e il sole, sim-
boli dellaria, e un pinnacolo che allude allo spazio etereo;
la sua forma a vaso rimanda inoltre al mitico contenitore
dellamrita, il nettare dellimmortalit, ovvero la suprema
22
Il viaggio in Bhutan, assieme a quello in Nepal, effettuato nel 2012, stato una prima
esperienza in un mondo che desideravo conoscere da molto tempo.
Esperienza che mi ha permesso di comprendere - se
ancora ce ne fosse stato bisogno - quanta armonia, pace
e spiritualit provavo nei monasteri bui e che tumulto di
emozioni si scatenava dentro di me sentendo i monaci
recitare i mantra, accompagnati dai loro strumenti.
La prima volta che ho sentito due monaci suonare le
dung-chen (le trombe telescopiche) sono scoppiata in
un pianto dirotto. Le corde del mio animo sono state
toccate profondamente da quel suono potente.
Quando abbiamo visitato lo Dzong di Trongsa si stava
celebrando la promozione di un lama che passava ad
incarichi maggiori.
Nel cortile si teneva una festa a cui era invitata tutta la popolazione che arrivava gioio-
sa, portando dei doni: generalmente del cibo preparato per loccasione, che veniva poi
messo a disposizione di tutti.
Un gruppo di monaci si era ritirato allinterno per pregare e non aveva presenziato al
banchetto, a cui noi stessi siamo stati calorosamente invitati a partecipare.
Allimprovviso, nel candore delle mura circostanti, sono comparse queste piccole
gure rosse.
I due giovani monaci scendevano prudentemente la scalinata recando un enorme bric-
co e un vassoio con dei biscotti.
Per i monaci raccolti in preghiera era giunta lora del the.
Miriana Bonazza
Viaggiatrice Kel 12 e vincitrice del concorso fotograco
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Il the pronto, Trongsa, Bhutan
in copertina
IN VIAGGIO CON MARILIA ALBANESE
Bhutan - Monasteri tra le nuvole in occasione del Festival di Paro
PARTENZA 29/03/2015
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conoscenza. Una lettura pi semplicata del chorten vede
nella parte inferiore la terra, in quella superiore il cielo
e nella sezione mediana luomo che si pone fra i due in
un cammino di ascesi. Sui chorten dinusso nepalese gli
occhi del Buddha seguono con amorevole sollecitudine i
fedeli e ribadiscono come la costruzione sia simbolica-
mente anche il corpo dellilluminato. La fruizione del mo-
numento avviene deambulandovi attorno, tenendolo alla
propria destra in segno di venerazione e rispetto, caratte-
ristiche tangibili di una terra impregnata di sacro.
Marilia Albanese
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Pazza idea
Quando, oltre un anno fa, pensammo che ci sarebbe pia-
ciuto, in giro per il mondo, creare particolari occasioni din-
contro in grado di attrarre pi gruppi provenienti da itinerari
diversi, eravamo, seppur entusiasti dellidea, coscienti che
si trattava di una pazza idea.
Lintenzione era, ed , ambiziosa.
Non volevamo semplicemente partecipare ad avvenimen-
ti noti a livello planetario, come lInti Raymi in Per o il
Naadam in Mongolia, ma acces-
sibili a tutti. Puntavamo, e puntia-
mo, a ideare qualcosa da dedicare
esclusivamente ai nostri compagni di
valigia, nei posti in assoluto pi rap-
presentativi di quanto la mano antica
delluomo e la natura abbiano saputo
architettare.
Sfumature stato il nome che ab-
biamo dato al nuovo lone di viaggi,
non pi di tre o quattro lanno, che
solo noi proponiamo in Italia. Infatti,
in questa impresa il nostro lavoro si
concentra, oltre che nello sforzo di
costruire proposte che crediamo si-
ano adeguatamente curate, proprio
nel porre speciale attenzione a certi
dettagli.
Sfumature, quindi, come valore in
pi per amplicare il piacere dincon-
trarsi con altri compagni di viaggio,
per stare insieme e realizzare vere e
proprie feste KEL 12 in posti parti-
colarmente signicativi.
Il bilancio delle prime esperienze
assai soddisfacente perch pensia-
mo siano risultate originali, interes-
santi e graticanti. Ne abbiamo avuto
conferma dalla quantit e qualit di partecipazione riscon-
trata.
Abbiamo, forse un poco pomposamente, denito queste
iniziative eventi di forte attrazione perch straordinari.
Ci sono parole che, troppo abusate anche da noi, perdo-
no molta della loro capacit di suggestionare. Tra queste,
straordinario. Per non parlare di magico, un termine
che andrebbe abolito dal vocabolario cui attingere per scri-
vere di viaggi. Ci permettiamo, per, di insistere con stra-
ordinario. Infatti, come meglio descrivere quel dettaglio
di Mario Romualdi
Tikal solo per noi, aprile 2014
25
che ha apportato un signi-
cato aggiunto rilevante ai
viaggi Sfumature gi re-
alizzati in Birmania e Cen-
troamerica?
Nel primo ci siamo fatti tra-
sportare da una bella barca
a nostra completa dispo-
sizione lungo lIrrawady,
per raggiungere villaggi
altrimenti non visitabili e,
tra laltro, fermarci su un
isolotto deserto per una
cena e uno spettacolo della
Scuola Nazionale di Danza.
Nel secondo, tre gruppi
con itinerari diversi si sono
ritrovati a Tikal. Qui, oltre
a visitare il sito di notte,
abbiamo avuto il privilegio
dallUNESCO di un rito
ofciato nella Gran Plaza, al tramonto dopo la chiusura,
nel cuore di uno dei luoghi archeologici pi coinvolgenti del
pianeta. stata una Sfumatura certo straordinaria, con-
siderando che la Gran Plaza rarissimamente concessa
solo per manifestazioni di particolare rilevanza. Lultima era
stata la ne del mondo maya celebrata proprio l nel 2012.
Per questo, siamo ancora pi convinti di continuare a cre-
are iniziative che amplichino il senso dellincontrarsi in
particolari situazioni quando, oltre a un viaggio con oppor-
I gruppi percorrono vari itinerari per darsi appuntamento ad Angkor. Nel luogo pi intrigante del sito, il Bayon, con lU-
NESCO, prevediamo unapertura serale del tempio illumi-
nato solo per loccasione con un contorno di musici e cena,
esclusivamente per noi. Ci sia-
mo impegnati molto per svol-
gere levento proprio qui, dove
il suo scopritore ebbe il primo
incontro con i mille occhi del
Bayon quando, come racconta
nei diari mi sentii osservato
mentre schiettavo unaria del-
la Traviata.
Sfumature in Indocina
Vie dacqua in Vietnam e Cambogia. 18 giorni, dal 7 al 24 gennaio.
Laos e Angkor, tra i mangiatori di ori di loto. 15 giorni, dal 10 al 24 gennaio.
Cambogia, dove un sorriso un sorriso. 12 giorni, dal 14 al 25 gennaio.
tune caratteristiche dinteresse e graticazione, si riescano a
proporre Sfumature che accentuino la sensazione di parteci-
pare a qualcosa di speciale, impossibile da apprezzare se non
in queste circostanze.
Tali proposte vi giungeranno molti mesi prima della partenza
perch richiedono modi e tempi di elaborazione pi impegna-
tivi del consueto, da ogni punto di vista.
Gli itinerari di Sfumature che prevediamo per il 2015, oltre a
quelli in Nepal del prossimo ottobre, si svolgeranno in Indocina,
Medio Oriente e tra Per e Bolivia.
Il Bayon di Angkor, illuminato per noi
Sfumature a Petra
26
VIE DACQUA IN VIETNAM E CAMBOGIA
18 GIORNI DAL 7 AL 24 GENNAIO
Proponiamo Vie dacqua in Vietnam e Cambogia con
programma e servizi esclusivi. Uniniziativa ricca, comple-
ta, intensa ma rilassata, in cui conosciamo il Vietnam e la
Cambogia, non solo Angkor. Andiamo anche a Preah Vihe-
ar, dal 2008 unico sito UNESCO in Cambogia oltre Angkor.
Poderose architetture nella posizione pi spettacolare del
Paese.
Ci rechiamo in luoghi classici e in altri, con modi pi coin-
volgenti dellusuale. Usiamo, infatti, barche private in sei
diverse occasioni. Nella Baia di Halong, Delta del Mekong,
arrivare a Phnom Penh ed Angkor per spostarci, pernot-
tarvi, mangiare a bordo, per escursioni, decidendo soste in
posti anche poco frequentati. Attraversare terre sconosciu-
te pure per vie dacqua, offre la sensazione quasi di scoprir-
le e facilita lassorbimento di atmosfere insolite.
Incontriamo nicchie naturali, siti e facce che preparano ad
Angkor, alla ne di un percorso storico con un crescendo di
sensazioni amplicate anche da Preah Vihear.
Non meno intensa, ma altrettanto lenta, la parte
vietnamita. Includiamo quanto di pi rappresentativo of-
frano architettura, natura e varia umanit. Hanoi, Hu, Hoi
An, My Son, Ho Chi Min City
Nella Baia di Halong, per un giorno e una notte cinoltria-
mo tra le migliaia di isolotti, con una nostra barca ad ali
Risaie nella regione di Hu
Ventiane, un gruppo di ragazzi gioca sulle rive del Mekong
Rileviamo con particolare piacere ci, per le particolari dif-
colt incontrate con lUNESCO, oltre che per i costi.
Non si tratta, infatti, di organizzare una cena allaperto.
Occorre, in un luogo al mondo tra i pi famosi, frequentati (di
giorno) e con moltissimi vincoli, predisporre tutto per fruirne
privatamente di notte, con le complicazioni insite nel non di-
sporre, per esempio, neppure di normale illuminazione.
Impianti elettrici torce e candele, guide a terra e arredo dei
tavoli, musici e personale di cucina, danzatori, men, rigida
osservanza delle norme UNESCO per poter gustare di notte
unoccasione cos rara hanno necessitato un impegno no-
tevole che per siamo davvero lieti di offrire ai compagni di
viaggio e, perch no, a noi stessi.
27
Laos, Luang Prabang, il ume Khan
di pipistrello. A Hu siamo sul Fiume dei Profumi sino
alla Pagoda della Dama Celeste. Il Thu Bon River di Hoi
An ci offre rari palmizi dacqua. Nel Delta del Mekong, la
Cochinchine, bella barca solo per noi, attraversa per
due giorni la ragnatela uviale fra i villaggi. Da Chau Doc
via ume per Phnom Penh. Inne, da Battambang, su
altra barca privata sino ad Angkor, per osservare quoti-
dianit tra i paesaggi pi intensi cambogiani, di grande
impatto emotivo, non edulcorati da presenze turistiche.
Lontani da ogni sfumatura di banalit.
LAOS E ANGKOR, TRA I MANGIATORI
DI FIORI DI LOTO
15 GIORNI, DAL 10 AL 24 GENNAIO
Non tralasciamo nulla di quanto il Laos, il Paese che non
vuole cambiare troppo in fretta, offre a chi non lo consideri
accessorio di altri viaggi. Ad Angkor, che, direbbe Terza-
ni, ci rende orgogliosi di appartenere alla razza umana,
stiamo quattro giorni. Il viaggio per quelli che vogliano
entrare pienamente per la prima volta nel cuore della civilt
Khmer, e partecipare agli eventi previsti solo in questocca-
sione al Bayon. Ma, anche appetibile a chi vi sia gi stato,
per gli approfondimenti e modalit non usuali. Includiamo
pure Preah Vihear, sito UNESCO tranquillamente visitabile
solo da tre anni.
In Laos, una nostra barca ci porta due giorni sul Mekong
pernottando a Pakbeng affacciati sul ume, sino a Luang
Prabang, denita con fondo di verit, ultimo sogno del
viaggiatore. Poi, Vientiane, con il luogo sacro pi impor-
tante e il Parco del Budda, dove un eccentrico visionario
ha voluto mostrare architettonicamente la volont di non
frapporre articiosi conni tra forme di religiosit orientale.
Nel sud del Paese col milione di elefanti e ombrelli bian-
chi, incontriamo aspetti che non immaginavamo tra le
Laos, Luang Prabang, il tempio di Xien Thong
anse del Mekong. Dopo Paks, il Fiume si trasforma, dira-
ma, protegge il sito UNESCO di Vat Phou, allaga territori per
farne emergere piccole lingue di terra isolate, dove vivono uo-
mini come tanto tempo fa.
Cascate, le quattromila isole, villaggi con piccole barche
cintroduciamo in una realt che si concede ancora ritardi
nello sviluppo. Il tutto, condito da notti in lodge tra verde e
acque che sembrano davanzali su umi.
Il dispiacere di allontanarsi da unoasi rintanata dove solo
chi sappia apprezzarne le particolarit decide di andare,
compensato da Angkor. Qui, limponenza e rafnatezza
dellarte khmer, arricchita da siti meno frequentati, il
Fiume dei Mille Lingam e Preah Vihear a 250 chilometri
da Siem Riep.
Il nostro un viaggio consistente, vario, appassionato.
Ricorderemo grandi pietre che le credenze umane hanno
trasformato in luoghi di culto e graziosit artistiche. Incon-
triamo umi, siti affollati e altri col privilegio di essere pochi.
E, la sorpresa di ritrovarsi soli, lungo il Nam Khan River,
accanto alla tomba di Henri Mouhot, lo scopritore di Angkor
che decise di morire a Luang Prabang.
Un piccolo, commovente, regalo esclusivo.
CAMBOGIA, DOVE UN SORRISO
UN SORRISO
12 GIORNI, DAL 14 AL 25 GENNAIO
Un viaggio solo per la Cambogia? S.
Lo abbiamo gi realizzato, ma
la prima volta che vi dedi-
chiamo tanto tempo. Qui ci si
pu recare una tantum o tor-
narvi per approfondirne quali-
t ignote e prendere il meglio
di quanto offra. Comunque,
bene non considerare questa
28
meta come appendice di qualcosaltro, se non di s stessa.
Nel senso che un viaggio in Cambogia pu avere come ap-
pendice proprio un ritorno nelle terre danime erranti, per
sviscerarne uno dei tanti aspetti non assorbibili pienamente
con un solo incontro. In qualsiasi modo vi si rechi, la Cam-
bogia d pi di quello che costa.
Il programma intenso, rilassato, ricco di suggestioni an-
che per le nicchie architettoniche, naturali e umane con un
turismo poco presente e le quattro notti ad Angkor.
Prevediamo un percorso razionale nelle tappe e zeppo di
emozioni nello svolgimento, coronato dallevento solo per
noi proprio nel Bayon di Angkor.
Attraversiamo la Cambogia intera per non perdere nulla di
quanto offra, approcciando gradualmente, dal punto vista
storico e architettonico, la meta nale.
Phnom Penh, denitivamente riavutasi dalla lunga elabora-
zione del lutto, di nuovo tra le pi godibili citt indocinesi.
Sambor Prei Kuk, primo contatto con larte khmer, mostra
levoluzione artistica che porter a realizzare Angkor. Beng
Mealea, tempio dove la natura scatena tutta la sua poten-
za. E, il Ponte di Jayavarman VII, per sorte sempre lasciato
solo, che stupisce per imponenza e integrit.
Poi ci si addentra nello sconosciuto estremo nord ovest sino
a Banteay Chhamar, dove i quattro volti di Avalokitesvara mo-
streranno innite ripetizioni nel Bayon. A Prasat Banan, dopo
aver sofferto quattrocento gradini, cinque torri kmer fanno af-
fermare che da qui sia giunta lispirazione per realizzare lAn-
gkor Wat. Nei paraggi, non tralasciamo il treno di bamb.
Da Battambang, punteggiata di coloniale francese, con una
nostra barca cinliamo un intero giorno nellintimo della
Cambogia sino ad Angkor, per ume e lago, senza la presen-
za di altri viaggiatori. Un concentrato di verit non sostituibile
da nessun altro percorso, se si vuole incontrare la Cambogia
non edulcorata dalle macchine fotograche. Immagini. Spes-
so non gradevoli, che neanche la pi romantica, a volte ipo-
crita, visione dovrebbe denire dignitose. Vie dacqua in cui
si mescolano uomini, animali e aspetti naturali, impossibili da
scoprire se non dalla prospettiva offerta dalla nostra barca.
Unesperienza. Della sosta ad Angkor, richiamiamo solo Pre-
ah Vihear, patrimonio UNESCO al conne con la Thailandia.
Anche lo scorso anno eravamo soli nel tempio con la posizione
pi sorprendente della Cambogia.
Cambogia, dove un sorriso un sorriso. Perch i cambogia-
ni, nonostante i drammi polpottiani, non hanno perso il piacere
di sorridere. Un motivo in pi per andarci.
Cambogia, la porta del Quarto Livello al tempio di
Preah Vihear
Programmiamo, con le autorit giordane, una visita not-
turna a Petra solo per noi e una cena con intrattenimenti
culturali nella Piccola Petra.
Entrare, con le torce, a Petra aperta e illuminata esclusiva-
mente per noi, un aspetto non trascurabile di viaggi che
pure hanno altro da proporre. Nulla a che vedere con altre
visite, quando la presenza di tante centinaia di persone non
consente ci che pi conta. Il privilegio del silenzio e delles-
sere in pochi.
Allimbrunire, ci avviamo per uno stretto siq che inaspettata-
mente si apre in uno spiazzo con una delle immagini pi note
Sfumature in Medio Oriente
Giordania. Tra pietre, sabbie, sale e facce. 8 giorni dal 10 al 17 aprile.
Israele e Giordania. Il Sacro e il Bello. 13 giorni dal 10 al 22 aprile.
Arabia Saudita e Giordania. Le tre Petra, sulle tracce dei Nabatei. 11 giorni dal 14 al 24 aprile.
al mondo. Davanti, nel silenzio aggraziato dal suono di un
auto che non si sa da dove venga, troveremo la facciata de-
bolmente illuminata del Tesoro. E, nonostante quello che
ci aspettiamo di poter gustare nei giorni successivi, avremo
voglia di terminare il viaggio in quel momento.
Ma, ci concediamo anche la Piccola Petra, arredata da
luci, tappeti, tavole imbandite e musici. Potremmo pre-
vedere la cena nella vicinissima Petra, ma preferiamo un
ambiente pi intimo, meno dispersivo, da personalizzare
ed arredare solo per poche decine di persone. La Piccola
Petra il posto ideale perch si offre con le stesse carat-
29
Arabia Saudita, oasi e canyon inniti
teristiche architettoniche della Petra pi frequentata, ma si
presta a essere acconciata nel modo a noi pi gradito.
Anche qui si accede per un siq in uno slargo, ricoperto da
tappeti. Le arenarie opportunamente illuminate per noi,
mostrano opere nabatee che ci osservano compiaciute di
poter ancor oggi offrire ospitalit, come nel passato, e sod-
disfare viaggiatori affamati. La Piccola Petra, infatti, ser-
viva da ricovero e ristoro per le carovane che vi sostavano.
GIORDANIA. TRA PIETRE, SABBIE,
SALE E FACCE
8 GIORNI DAL 10 AL 17 APRILE
Uno speciale in luoghi famosi e anche meno noti.
Solo noi proponiamo unesperienza per scoprire, con tre
notti e due giorni e mezzo di visite, che Petra non ha ancora
rivelato tutti i suoi segreti. Ne percorriamo ogni sentiero.
Poi, la osserviamo anche dalla Tomba di Aronne, da dove po-
chi lhanno vista. Vi dedichiamo un intero giorno e arriviamo,
a piedi o coi dromedari, attraversando una Petra con elabo-
rate architetture in cui incontrare turisti davvero raro, dove
ancora vivono i discendenti degli ultimi Nabatei.
A Petra trascorriamo tre notti nellhotel pi vicino allin-
gresso del sito per entrarvi con pochi passi e prima delle
frotte di turisti, usare discrezionalmente il tempo libero, re-
starvi sino al tramonto e rientrare da soli in hotel.
Non manchiamo il tramonto nel deserto di Wadi Rum, sor-
seggiando arak e t tra le dune con scorribande in jeep,
alla ricerca dei luoghi pi amati dal poco amabile Lawren-
ce dArabia. Passiamo una notte tra rocce e sabbie del
Wadi Rum in un campo tendato allestito per noi attorno ad
un fuoco, con ud e capra allo spiedo a far da contorno a
unesperienza che sembrer
troppo breve. Fruiremo al
meglio della malia di un de-
serto da assaporare in modo
un poco esclusivo. Cerchere-
mo un po dinsolito pure nel
Mar Morto, non solo per il
classico bagno. Trascorriamo
lultimo giorno nello scenario
Petra, noi la vedremo cos
30
di questaspro mare, pernottando coccolati tra natura e
comfort.
Andiamo anche ad Amman, Jerash, Siq al Barid, Madaba
ma pure in siti meno noti e interessanti come il castello di
Shobak e i mosaici di Umm Rasas, Patrimonio UNESCO,
trascurati dai pi.
Appureremo che una meta frequentata da decenni offre
aspetti non stravolti dal turismo di massa.
Il tutto suggellato dagli eventi a Petra.
ISRAELE E GIORDANIA.
IL SACRO E IL BELLO
13 GIORNI DAL 10 AL 22 APRILE
Il Sacro e il Bello a volte sincontrano.
Cosa vi di meno oggettivabile del rapporto con il trascen-
dente (Dio in ogni sua versione) e con lestetica (larte in tut-
te le sue forme)?
Pietra ed evanescenza sem-
brerebbero trovare nella pe-
santezza materiale dellarena-
ria di Petra o nella durezza del
Muro del Pianto motivo per non
incontrarsi mai. Cos non .
In Israele e Giordania, sa-
cro e bello non fumosit
dellimponderabile, dellin-
consistenza ma, al contra-
rio, denizione precisa dei
rapporti tra religioni e arte
che nei secoli hanno dato
vita alle forme oggetto della
nostra attenzione.
In Palestina, ora Giordania
e Israele, il millenario lega-
me con lultraterreno trae
emotivit dal proprio Dio e
assorbe sensazioni dalla vi-
sione delle pietre antiche. Ancora oggi lOccidente, anche
quello pi laicizzato, trova qui il modo per stupirsi di un
connubio irripetibile in altre parti del mondo. Spiritualit e
materialit hanno davvero concretizzazione nei tanti luo-
ghi percorsi dal nostro itinerario.
Per questo, a chi sceglier di condividere il tragitto, non
importa se attratti da fede o curiosit culturale, consiglia-
mo di sforzarsi per osservare, specie in Israele, le pietre
che segnano fatti religiosi in modo sfumato, evane-
scente, appunto. La bellezza di quelle pietre, manipolate
dalluomo a memoria di eventi che la tradizione dei cre-
denti assegna loro, non va cercata tanto nel valore arti-
stico, ma in ci che rappresentano. Solo in questo modo
le pietre possono divenire sacre e il sacro apparirci
bello. Per dare senso pieno al titolo e al viaggio stesso.
Tra terre tagliate in due da un ume grande per storia e
devozione, oramai ridotto a rigagnolo conteso, troveremo
certamente ci che siamo venuti a cercare, labilit mate-
riale dellantica mano artistica delluomo e lorma invisibi-
le del Dio fatto Uomo.
Nulla del Sacro e Bello di Giordania e Israele manca nel
nostro itinerario. Amman, Jerash, Madaba, Wadi Rum,
Petra con gli eventi, Shobak, Mar Mortoe poi Gerusalem-
me, Betlemme, Masada, Gerico, Qumran, Tel Aviv
Qui, passato un conne che solo la storia recente insiste a
segnare sulle mappe, sta Gerusalemme, un mondo con-
teso dallamore dei tre monoteismi. Oltre il Giordano, la
Citt Santa tale nonostante, o forse grazie a, edicazione
Israele, Gerusalemme, il muro del pianto.
di luoghi di culto, loro distruzione ricostruzioni e rivendicazio-
ni. I blocchi di pietra del Muro del Pianto che ha fatto piange-
re ebrei e di quellaltro pi recente che fa piangere arabi, del
Santo Sepolcro e della Moschea di Al-Aqsa, ci parlano di
passioni nobilissime forti e antiche. Qui, durante le guerre
sante la croce divenuta randello e spada, la storia biblica
motivo di sopruso, e il Corano giusticazione per massacri.
Gerusalemme non ci si presenter pi solo come concentrato
di amori e conitti, ma con architetture che gloricano diverse
sfaccettature di quel Dio comunque supposto unico.
In ogni caso, troveremo in un gustoso felafel un segno di omo-
geneit tra gli uomini. Indipendentemente dallindossare kef-
yeh, kippah o un pi prosaico cappellino Nike.
31
Giordania, il centro storico di Amman.
E Salomone, Cristo e Maometto continueran-
no ad apprezzare chi ancora viene in Palestina,
armato di macchine fotograche e desiderio di
capire, almeno un po.
ARABIA SAUDITA E GIORDANIA.
LE TRE PETRA, SULLE TRACCE
DEI NABATEI
11 GIORNI DAL 14 AL 24 APRILE.
Circa ventanni fa, con difcoltosi giorni in
jeep dallo Yemen, arrivammo sino al deserto
che conserva Madain Saleh. Una Petra meno
estesa di quella giordana, ma con un contorno
di sabbie e stato di conservazione migliore di
quello della pi famosa sorella.
Un sito archeologico non un quadro in cui ci
che importi sia solo la tela essendo, la cornice,
puro intercambiabile accessorio. Un sito parla
attraverso ci che contiene ma manifesta anche lambiente
dove inserito. La cornice di Madain Saleh certo valoriz-
za ulteriormente quello che gi molto apprezzabile.
Ora non pi necessario unesperienza impegnativa per
arrivarci perch voliamo dallItalia a Jeddah. Nonostante
ci uno degli ultimi spicchi di mondo che si concede anco-
ra a pochi. (A volte chiudendo le frontiere anche improvvisa-
mente). Un vero viaggio. Una prima, ma senza particolari
disagi nei servizi.
Osiamo andarci perch troviamo testimonianze non se-
condarie di ci che i Nabatei hanno realizzato, oltre ad altri
spunti di vero interesse.
Pur non dimenticando lIslam Wahabita che qui nega
molto di ci che altrove consolidato, scegliamo convinta-
mente luoghi da poco aperti al turismo. LArabia Saudita si
apre allattenzione di viaggiatori che conoscono il valore
del contatto, pur fugace, con uomini e donne che vivono si-
tuazioni contraddittorie, tra ricchezze recenti e luoghi sto-
rici pochissimo frequentati. Per alcuni giorni ci immerge-
remo in realt diverse dallOccidente e pure da altri paesi
arabo musulmani.
Nella Terra Santa dellIslam non troveremo per solo lal-
tra Petra. A Jeddah, sul mar Rosso, vediamo ci che ne
fece crocevia di merci e pellegrini verso Mecca. Il suq, il
museo con testimonianze della sua cultura antica, ar-
chitetture saudite Poi, verso Madain Saleh. Sabbie
disperse a perdita docchio o accumulate in dune, forme
rocciose curiose, accerchiano le oltre 130 tombe nella
roccia, molte del I secolo d.C. che richiamano arte greca,
babilonese, romana.
Elaborate facciate, sepolture
interne, sngi ornamento di
frontoni, pozzi, are sacricali,
opere non funerarie, un siq.
Tutto sparso per molti chi-
lometri quadrati, gure di un
enorme gioco a scacchi, che
incontriamo quando la luce
Giordania, Petra. La camera del tesoro vista dal Siq.
32
lo fa ancora pi fascinoso. Al-Ula, via deserto, sta nella di-
rettrice della vecchia ferrovia. legata a quel Lawrence
dArabia autore dei Sette pilastri della saggezza ma, so-
prattutto, de Lo stampo.
Oasi con palmeti che contrastano i colori del wadi e della-
renaria circostante. Mostra rovine tra le pi interessanti
dArabia, e si trova sullantico insediamento di Dedan, cro-
cevia di trafci carovanieri.
Nelle vicinanze, la necropoli con tombe rupestri ornata
da sculture e statue. Non anonimo pure il panorama del
wadi dalla collina. Tayman, nota gi dallVIII secolo a. C.
unaltra oasi punto dincontro tra rotte desertiche.
Rimangono pozzi e edici anche del I millennio a.C. Ta-
bouk sta lungo la costa, conserva opere nabatee di dimen-
sioni e fattura meno elaborate di Madain Saleh, ma degne
dinteresse.
Da qui si va ad Aqaba e poi Petra. Litinerario ricalca Isra-
ele e Giordania, con gli eventi previsti a Petra.
Cuzco, fortezza di Sacsaywaman
SFUMATURE, IN PERU E BOLIVIA
A SETTEMBRE
La certezza di proporre qualcosa di gradito ai nostri com-
pagni di valigia, ci porta a prevedere un incontro notturno
accanto ai macigni di Sacsaywaman a Cuzco, dove ogni anno
si svolge la festa dellInti Raymi, per una cena che celebra
lormai famosa arte culinaria peruviana. Dallalto, solo noi
potremo osservare, con un pizzico di soddi-
sfatta superiorit, le innite luci dellombe-
lico del mondo. Sar la Sfumatura che,
assieme ad altri non marginali dettagli, tra
cui lIsola del Sole nella parte boliviana del
Titicaca, far incrociare i diversi itinerari di
tre gruppi provenienti anche dalla Bolivia.
Questo pezzo di mondo possiede una diversi-
cata realt che non solo il Machu Picchu.
Non si pu comprimere in una cartolina in
cui compaiono delle rovine sparse in un pra-
to verde sovrastato da un dentone roccioso.
Noi proponiamo tre itinerari differenti, per
quelli che Quechua non solo un marchio
di abbigliamento sportivo. Una delle partico-
larit della proposta sar il lago Titicaca che
non identichiamo solo con le affollate iso-
le di Taquile e degli Uros, ma con lisola del
Sole in Bolivia dove nasce tutto il mito Inca.
Qui prevediamo unaltra occasione dincon-
tro per tutti quelli che pensano che il Pisco
sour sia pi di un miscuglio di acquavite,
albume, lime, zucchero.
Per questi, organizziamo itinerari che con-
uiscono una notte a Sacsaywaman.
Saremo soli. Non ci saranno le tante per-
sone che di giorno fotografano quelle ciclo-
piche pietre pensando che non sono certo
arrivate qua trasportate da esseri umani.
Ma, la suggestione del luogo sar tale che
anche qualcuno di noi sar tentato di pen-
sare non vero, ma ci credo.
Bolivia, andini sulla via per La Paz.
Isla del Sol, Lago Titicaca
33
Per chi ha iniziato a viaggiare fuori dallEuropa negli anni
ottanta, avventura signicava un biglietto aereo, una gui-
da cartacea, un passaporto e qualche traveller cheque!
Il signicato profondo del termine consisteva nel non sa-
pere cosa sarebbe accaduto durante il viaggio pur sapendo
dove si stava andando.
Per mesi studiavamo localit, percorsi, popoli, costumi di
quel Paese che rimanevano nella mente come un bagaglio
pronto ad intercettare opportunit e stimoli che il viaggio
poteva offrire. Ad accrescere il fascino delle avventure e il
desiderio di partire, a nutrire la voglia di scoprire cosa ce-
ra oltre, contribuivano anche i libri e i racconti delle esplo-
razioni di personaggi coraggiosi e senza scrupoli. Il viaggio
indipendente alla backpackers divenne una passione.
Questo modo di viaggiare, libero e individuale, richiede
tempo e adattabilit che non sempre e non tutti hanno. Ep-
pure rappresenta lo spirito del vero viaggio
Da qui nasce lidea dei viaggi On The Road, dove ad av-
ventura (impresa che presenta imprevisti ma attraente e
piena di fascino per ci che vi in essa dignoto o dina-
spettato) si d principalmente il signicato di esperienza
fuori dallordinario.
Certo viaggiare per conto proprio o realizzare itinerari per
altri viaggiatori prevedono sguardi e approcci differenti.
I viaggi-avventura diventano cos itinerari alla scoperta di
percorsi meno battuti e meno conosciuti dal grande pub-
blico, quindi insoliti e con un certo grado di essibilit.
On The Road vuole offrire al viaggiatore il giusto equilibrio
tra lesperienza di un viaggio di gruppo e il desiderio di ave-
ON THE ROAD
un modo diverso di viaggiare
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re dei momenti liberi utili per
acquisire consapevolezza del
luogo che si sta visitando, dan-
do spazio alla curiosit e allo
spirito di avventura del viaggia-
tore che diventa cos protago-
nista della propria vacanza.
Scegliere un ristorante, pren-
dere un taxi, un risci o con-
cedersi una passeggiata senza
un obiettivo, per il semplice
piacere di entrare in contatto
con il territorio e la sua gente,
sono gli stimoli del viaggiatore
On The Road.
Altra caratteristica della for-
mula proposta linserimento,
negli itinerari, di alcune tratte
percorse con mezzi pubblici
quali treni, bus e battelli, esperienze che proiettano il viag-
giatore nel tessuto sociale del paese.
Lequivoco che vorremmo dissipare quello tra avventura
e viaggi di qualit mediocre. I viaggi On The Road preve-
dono servizi e sistemazioni
di buon livello; la sera si
potr soggiornare in al-
berghi a tre/quattro stelle,
i mezzi previsti saranno
confortevoli e la presenza
di un accompagnatore Kel
12 dallItalia contribuir a
rendere il viaggio unespe-
rienza unica e completa.
Ma chi sceglie un viaggio
On The Road avr modo
anche di visitare i luoghi
con maggior autonomia e
consapevolezza.
In India si lascer trascina-
re dalla folla brulicante per
le vie della vecchia Delhi,
pernotter nelle cuccet-
te dei treni express e fre-
quenter le sale dattesa,
dove un intero spaccato
del popolo indiano gli si
ON THE ROAD
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presenter davanti. Dopo un paio di giorni liberi a Tokyo,
la conoscer come le sue tasche snocciolando fermate di
metropolitana e quartieri dai nomi impossibili e far gli in-
croci tra linee private e tratte JR, avr incontri ravvicinati
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con gli Izakaya che gli ricorderanno che in Giap-
pone non si mangia solo sushi. Scivoler lento
lungo il Rio Delle Amazzoni per tre giorni ospite
di battelli postali regionali dove ogni sosta un
lm, prover lesperienza di un viaggio sui bus
brasiliani dove ogni due ore ci si ferma nelle
stazioni di ristoro e dove il mondo si incrocia tra
un cafezinho e una feijoada.
Viaggiare On The Road vuol dire essere immersi
nel paese in prima persona pur nella sicurezza
di un gruppo e sempre afancati dal valido sup-
porto del nostro assistente.
Buon viaggio e benvenuto in On The Road
Savino Pellerano
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Messico
MONDO AZTECO MAYA by BUS
Un viaggio di 12 giorni
Un intenso programma su confortevoli bus di linea lun-
go lantica dorsale Teotihuacan, Monte Alban, Palen-
que e Chichen Itza. Si alternano interessi archeologici,
bellezze naturalistiche ed etniche. I resti di civilt pre-
colombiane come Aztechi, Maya, Zapotechi e Mixte-
chi si poseranno sullo sfondo di spettacolari paesaggi.
Da Citt del Messico allimponente sito Azteco di Teo-
tihuacan, litinerario scivoler a sud verso la coloniale
Puebla per raggiungere le testimonianze archeologiche
meno conosciute di Monte Alban. Ci inabissiamo nella
gola del Canyon del Sumidero per riemergere tra le ver-
di foreste dellincantevole e irrequieto stato del Chiapas.
San Cristobal de las Casas e i villaggi di San Juan Cha-
mula e Zinacantan sono i centri pulsanti della comunit
etnica Tzotzil che vive nellimpenetrabile foresta lacan-
dona, territorio di questo popolo discendente dai Maya.
Superate le cascate di Agua Azul si giunge a Palenque,
sito archeologico Maya che insieme a Uxmal e Chichen
Itza dar corpo al nostro itinerario prima di raggiungere
le sabbie bianche dello Yucatan.
I nostri itinerari sulla strada spaziano in
tutti i continenti. Qui di seguito abbiamo
scelto tre proposte, Messico, Giappone e
Madagascar, che potrete scorrere e pre-
gustare attraverso alcune suggestioni e
alcuni dettagli signicativi.
Dalla cultura plurisfaccettata dellisola
malgascia, alle terre assolate del Centro
America, no ai tratti dellarticolato mon-
do nipponico, tre viaggi On The Road per
scoprire angoli straordinari di un mondo
lontano.
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Piramide di Uxmal
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Giappone
NIPPO EXPERIENCE
Un viaggio di 13 giorni
Viaggio che focalizza gran parte degli
aspetti storico culturali di questo incre-
dibile Paese. Avremo il tempo di vivere il
ritmo e la quotidianit del popolo giap-
ponese, muovendoci in metropolitana e
in autobus di linea funzionali ed efcien-
ti. Ci tufferemo nei mercati locali dai pro-
dotti impossibili, dagli stick di moscardi-
ni laccati ai tuberi mai visti no ai gadget
di Hello Kitty e ai Kimono da migliaia di
euro. Frequenteremo i ristoranti comuni
e quelli tipici e un p nascosti di Izakaya
dove in un ambiente informale volano a
comando piatti espressi a base di pesce,
carne o verdura e si beve sak a umi. Il viaggio inizia a
Tokyo, lantica Edo. Dalla citt termale di Hakone si va alla
scoperta del Monte Fuji. Proseguiremo per Nikko uno dei
pi importanti centri della diffusione del buddhismo scin-
Giappone, una festa tradizionale a Kyoto
Giappone, le mille luci della notte di Tokyo.
toista, dichiarato Patrimonio dellUmanit UNESCO. Il treno ci
porter a Hiroshima per visitare il museo della bomba atomica.
Inne, Kyoto, antica capitale imperiale ed oggi capitale culturale
del Giappone e Osaka, terza citt pi grande del Giappone.
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Madagascar
PARCHI, BARRIERA CORALLINA
E ISOLA DEI PIRATI
Un viaggio di 15 giorni
Non solo Africa verde e remota, ma molto di pi
Terra a tratti brulla sulle colline centrali e a
tratti verdeggiante, ricca di foreste, di piccoli
corsi dacqua e di laghi estesi e limpidi; fat-
ta di savane come lIsalo e di baie bianche, di
riserve naturali e di isole incastonate in un
oceano dolce. Paesaggi tropicali, montagne
talvolta lussureggianti e talaltra stravolte dai
venti, pianure dorate e fondali trasparenti sulla
costa. Terra di suggestioni legate agli uomini
e al loro culto degli antenati, ai villaggi allegri
e vocianti, ricchi di colore, allintenso profumo
delle spezie dei mercati e delle piantagioni, alla
magia del suono di milioni di conchiglie mosse
dal mare, quasi una musica. La forza di unisola che si
innalza ora brulla ora esuberante di vegetazione dalle
acque dellOceano, tta di genti, villaggi, pescatori, cul-
Tradizionali piroghe a bilanciere
tura. Un viaggio che non solo mare eppure capace di
lasciarti nellanimo lincanto di quelle acque. Ecco questo
il Madagascar, tanta terra in mezzo al mare.
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IL VIAGGIO ALLA MANIERA DI CORTO
Non c migliore materia per i sogni che una mappa...
diceva Robert Louis Stevenson, e lui di sogni e di viaggi
se ne intendeva.
Ma c uno strano rapporto tra la fantasia, le immagini
che scaturiscono dai ricordi delle nostre letture o dai lm
che abbiamo visto e la realt che ci circonda.
Molto spesso questa realt non sufciente a graticare
realmente le nostre aspettative.
Viaggiare oggi, cercando di ritrovare quelle atmosfere
diventato sempre pi difcile. Eppure, certi nomi, da soli,
evocano il vero Viaggio: Manciuria, Samarcanda, Para-
maribo, Corte Sconta detta Arcana.
Forse proprio un personaggio come Corto Maltese pu
aiutarci ad aprire un certo tipo di Porte per affrontare
un Viaggio diverso. Un viaggio che non soddis soltanto i
nostri occhi, ma che riesca ad alimentare qualcosa di pi
complesso, la nostra curiosit.
C uno spazio senza tempo in quelle tavole di Hugo
Pratt, c un ingrediente quasi magico che ci invita a mol-
lare gli ormeggi, ad andare, a cercare qualcosa per cui
valga veramente la pena di partire.
un concetto di viaggio che diventa quasi un sogno ad
occhi aperti.
Se per generazioni Hugo Pratt stato capace di far viag-
giare i suoi lettori con la fantasia, forse, tutti noi che ci
nutriamo di sogni, potremmo imparare a Viaggiare alla
Corto Maltese per trovare, come lui, dei nuovi tesori. Mol-
to spesso inaspettati.
Corto Maltese come invito al Viaggio
I TESORI DEL VIAGGIO
La strada necessaria a trovarli
fatta davventura e di sogno
(Corto Maltese)
La cosa pi incredibile che Corto continua a farmi viag-
giare. Non solo un Mito o un magnico personaggio
inventato, un pezzo di me. Il meglio di me, quello che
posso tirare fuori se elimino tutte le gabbie di preconcetti
e di inutili schemi mentali.
In fondo, in ognuno di noi c un po di Corto, la voglia di
andare, di cercare qualcosa di diverso, di rispettare tutto o
essere padroni di ignorare tutto. Il desiderio di muoversi per
scoprire qualcosa, ma anche quello di perdersi in una situa-
zione statica, ma piacevole, il suono del vento, il fruscio di
una palma, le ombre di un deserto.
Partire con uno sguardo attento, ma anche leggero, libero e
pronto ad avventurarsi verso qualcosa dimprevisto.
Corto Maltese un personaggio cult della migliore graphic
novel europea, ma anche un vero e proprio mito letterario
del Novecento. E un viaggiatore, un ironico marinaio che
unisce aspetto e carattere mediterraneo a una cultura an-
glosassone. Corto, che in spagnolo signica svelto, fu
creato dal grande disegnatore veneziano Hugo Pratt nel
1967. Hugo Pratt spieg la genesi del personaggio di Corto
Maltese affermando che aveva bisogno di un personaggio
mediterraneo, ma inserito in una cultura anglosassone in
Corto Maltese, acquarello. 1985 Cong sa - Svizzera.
41
quanto nella tradizione narrati-
va anglosassone c pi aba, pi
leggenda. Opt perci per un
maltese, originario quindi di un
luogo dove molte culture si sono
incrociate, glio di una prostituta
di Gibilterra e di un marinaio del-
la Cornovaglia. Corto pu sem-
brare cinico, individualista, forse
perno egocentrico, affermando
che non interessato agli affari
altrui e lamentandosi se vi viene
coinvolto suo malgrado. Tutta-
via, oltre lostentato cinismo, la
personalit di Corto Maltese
contraddistinta in realt dalla
lealt e dalla solidariet umana.
Corto un romantico gentiluo-
mo di fortuna. Gianni Brunoro,
grande esperto di fumetti, lo ha
denito romantico anche nella
vera e propria accezione manua-
listica del termine, cio quella
che vuole il romanticismo come
movimento che alimenta la pro-
pensione verso lignoto, la aba,
il vago fantasticare al di fuori
dalla realt.
Il pirata Corto Maltese se ne
va spesso alla ricerca delloro,
ma di quello di tesori scomparsi,
di citt leggendarie, quello che si
trova soltanto seguendo antiche
e misteriose mappe. Ma Corto,
in fondo, un antieroe che alla
ricchezza materiale preferisce la
libert e la fantasia, un moderno Ulisse in grado di farci
viaggiare nei luoghi pi affascinanti del mondo, ma in una
maniera diversa e non scontata.
Corto un vero apritore di porte, cio un personaggio che
in qualche modo riesce a stimolarci a compiere quel passo
o quel gesto in pi. La cosa che forse non avremmo fatto.
Viaggiare secondo lo stile di Corto signica spostarsi nel
mondo con il gusto di farlo ancora, conservando una sana
passione per la scoperta e lincontro con laltro, ascoltando
un pianeta sommerso di persone, popoli e culture, luoghi mi-
steriosi, umili angoli di sincera bellezza che si nascondono
appena dietro langolo di una cartolina.
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove ter-
re, ma nellavere nuovi occhi. Diceva Proust.
Il modo di viaggiare alla Corto vuole riscoprire prima di tutto lo
spirito del viaggio. Dalla verde Irlanda al pietroso deserto della
Dancalia, da Venezia a Buenos Aires ci si pu andare con uno
spirito diverso, per scoprire quel mondo sommerso e spesso
dimenticato che invece aspetta soltanto di essere scoperto.
Viaggi che non vengono intesi soltanto come spostamenti ge-
ograci, ma anche e soprattutto come parentesi di assoluta
libert di ricerca per sentire sulla pelle una memoria delle av-
venture del mondo magico di Corto Maltese, un mare fatto di
paesaggi, di riferimenti letterari e storici, ma anche dincontri
casuali che sinseriscono in un contesto di letture, visioni, sen-
sazioni. Un viaggio come esperienza di arricchimento interiore.
Dal 2004 al 2011 ho fatto molti viaggi in compagnia del fotogra-
fo Marco DAnna sui Luoghi delle avventure di Corto Maltese,
Corto Maltese, la casa dorata di Samarcanda, acquarello.1980 Cong sa - Svizzera.
42
fra tutti ce n stato uno, quello ad Apia, nelle
Samoa. stato un viaggio davvero speciale, un
viaggio alla ricerca del Pacico di Stevenson e
di Pratt, delle loro visioni e di ricordi letterari.
Le palme, i velieri, lazzurro del mare e la sab-
bia dorata non bastano per sognare davvero.
Serve molto di pi, o forse, invece, serve sol-
tanto il profumo di un ore come il Frangipani,
il contatto con un logoro baule di cuoio pieno di libri o la bianca visione
di una casa coloniale immersa nel verde di una collina.
Oggi, per osservare il mondo, potrebbe essere sufciente un buon colle-
gamento internet, ma per vederlo davvero e, soprattutto, per riuscire a
guardare oltre, servono i sogni e una chiave di lettura speciale, una chiave
che ognuno di noi stringe in mano nel momento in cui si avventura fra le
onde o su una pista in compagnia di Corto Maltese.
Il viaggio non rappresentato dalleffettivo raggiungimento del luogo, la
realt non la meta, il racconto racchiuso nel percorso, nel cambia-
mento, nellesperienza acquisita lungo quella strada, anzi quella liquida,
instabile, rotta. Le Isole del Pacico rappresentano un sogno di bellezza e
di pace. Un ricordo letterario fatto di romanzi e di avventure, di navigatori
e di esploratori che hanno lasciato le loro tracce e hanno raccolto le perle
di quella disordinata manciata di terre abbandonate nel grande spazio blu
che separa lAmerica dallAsia.
Boungainville, Cook, La Perouse, e poi Conrad, Melville, Stevenson,
lavventura del Bounty, il Trono Nero, Marlon Brando, Corto Maltese,
i voli di Amelia Earhart, i lm, le palme, la copra, i velieri, i gabbiani.
Bastano i nomi a far partire immaginazione e ricordi, e possono essere
proprio quei ricordi ad aprire il viaggio ad una nuovo modo di muoversi.
Apia la principale citt e la capitale dellisola di Upolu, e Upolu, insieme
alla pi grande, Savaii, e a un pugno di altre isolette o scogli coperti di pal-
me, compone le Samoa occidentali, ma molto pi di questo, Apia il cen-
tro del sogno, il sogno che stato di Stevenson e di Hugo Pratt, per questo,
la vera isola del tesoro. Robert Louis Stevenson ci arriv per cercare di
continuare a vivere, per respirare con i suoi polmoni scassati. Una nave po-
stale collegava Apia con Sidney, cos i manoscritti potevano essere spediti
alleditore di Londra e RLS avrebbe potuto continuare a scrivere, a sognare
e a pubblicare le sue storie favorito da quel clima mite. Cos Stevenson ad
Apia divent Tusitala, che signica il narratore di storie, e continu a
Aggie Greys, Pacico, acquarello. 1994
Cong sa - Svizzera.
Robert Louis Stevenson, acquarello. 1994 Cong sa - Svizzera.
43
scrivere, a raccontare e a vivere qui, no alla
ne. Pi di duecento volontari, tutti i suoi amici
samoani, quelli che avevano ascoltato le sue
storie, quelli che avevano ballato e suonato
con lui, tutti insieme, strapparono alla foresta
un ripido sentiero per portarlo a riposare per
sempre in cima al monte Vaea, quello che RLS
amava tanto.
C un ricordo importante citato dallo stesso
Pratt in un intervista, lIsola del tesoro, la sua
copia personale del libro, nelledizione Hei-
nemann di Londra, fu lultimo regalo di suo
padre, ma proprio quel rigido volume nero sa-
rebbe stato linizio di tutto. Linizio di un viag-
gio, di ricerca, ma anche un viaggio divertente,
perch, in fondo, non poi cos importante tro-
vare, ma partire per cercare qualcosa.
La meta da ricercare la vera grande eredit,
perch ognuno di noi deve ricercare la propria Isola del tesoro.
Per questo, per Pratt, rendere omaggio alla tomba di Steven-
son in cima al monte Vaea era una sorta di pellegrinaggio, un
omaggio dovuto. Perch lass il colore del mare sarebbe stato
pi vivo, il profumo del vento pi intenso e la fantasia sarebbe
stata pi vera. Il momento pi bello nellIsola del Tesoro , sicura-
mente, il momento in cui Jim riesce ad impossessarsi e a condur-
re, anche se brevemente, ma da solo lHispaniola, la nave, la vita.
Lomaggio a una tomba il ringraziamento alla vita che la per-
sona scomparsa riuscita a trasmettere. Non c soltanto la
malinconia del ricordo, c la gratitudine per quel ponte sottile
che ha consentito un passaggio. Hermann Hesse, Yeates, Ste-
venson, sono le tre tombe simboliche di Pratt, gli apritori di
porte, ma Corto Maltese ha saputo bere alla loro fonte e tra-
smettere un altro segnale, trovare una chiave che, partendo
da loro, pu guidare, anzi accompagnare, in leggerezza, verso
un mondo salmastro e fantastico, un mondo fatto di vele e
tesori, dincontri e sorrisi, di silenzi e ballate, di Viaggi veri
Marco Steiner
IL CORVO DI PIETRA
UN ROMANZO TRA SCRITTURA E FUMETTO
Il corvo di pietra unavventura di mare, la ricerca
di un tesoro nascosto, un viaggio per acqua e per terra.
il romanzo del pi stretto collaboratore di Hugo Pratt,
come lui appassionato di vita e letteratura.
82
Dal Tempio dOro
dei Sikh alla festa
dei Nihang, i mistici
guerrieri del Punjab
Pellegrinaggio in unIndia fuori dal tempo,
alla scoperta di una tradizione sconosciuta
106
I MILLE VOLTI DEL PIANETA TERRA
Visti in cartolina, in un documentario o dal vero, quando
si ha la fortuna di viaggiare, alcuni paesaggi sono dav-
vero straordinari. Rocce straticate contorte e ripiegate
su loro stesse, pinnacoli di terra sormontati da rocce in
precario equilibrio, pozze di fango ribollente, distese di
dune di sabbia dalle forme in continua evoluzione e an-
cora rocce cesellate, archi naturali, efmere sculture di
ghiaccio, sono solo alcune delle forme che incontriamo
nei nostri viaggi. In queste pagine, appuntamento sso
del Magazine, cercheremo di presentare alcune delle
a cura di Marco Stoppato
Non smetteremo mai di sorprenderci
di fronte ad alcuni paesaggi
che il nostro pianeta ci offre
morfologie pi particolari che abbiamo fotografato e
raccolto durante il nostro lungo girovagare per il mondo.
Insieme a Marco Stoppato, geologo e fotogiornalista,
accompagnatore KEL12 e autore delle immagini, cer-
cheremo di spiegarne lorigine geologica e levoluzione,
indicando anche i luoghi esatti dove questi paesaggi
particolari si trovano. Cercheremo inoltre di far com-
prendere lunicit di alcuni territori e la loro estrema fra-
gilit, invitandovi a guardare il mondo e lambiente che ci
circonda con curiosit, amore e rispetto.
ETIOPIA, deserto
della Dancalia, area del
Dallol
Coordinate geograche
141312.66N 401710.32E
Altitudine -121 m. s.l.m.
Nel nord-est dellEtiopia, nel de-
serto della Dancalia, in uno dei
luoghi dalle condizioni climatiche
pi estreme del pianeta con tem-
perature che possono raggiungere
i 60C, decine di metri al di sotto
del livello del mare, sepolto da uno
spesso strato salino, si trova un
cratere che rappresenta il risulta-
to dellesplosione di una camera
magmatica di un antico vulcano
della Rift Valley. La combinazione di alte temperature, minerali e gas vulcanici disciolti nellacqua e la presenza del sale
danno origine ad un paesaggio che sembra avvicinarsi a quello immaginabile al tempo della nascita della nostra Terra;
piccoli geyser, fumarole, vaschette di soda, accumuli di zolfo, cloruro di magnesio e coreograche concrezioni saline ren-
dono questo luogo davvero unico.
107
GIAPPONE, area geotermica di Beppu
Coordinate geograche 331937.75 N 1312840.84 E
Altitudine 75 m. s.l.m.
Sullisola giapponese di Kyushu nella zona di Beppu si trova una
delle pi note e frequentate aree geotermiche del paese; qui si ha
la possibilit di osservare alcune manifestazioni idrotermali di gran-
de bellezza. Alcune di queste aree vengono chiamate Jigoku, che in
giapponese signica inferno, e sono racchiuse in parchi o piccoli
giardini privati. Allinterno del Jigoku di Chi No Ike (lago di sangue),
si trova un lago dalla particolare colorazione rossa; questa dovuta
alla presenza nelle rocce di diverse sostanze chimiche che il calore
di una massa magmatica sepolta e in lento raffreddamento discio-
glie e che vengono portate in supercie dalla sorgente calda.
COSTA RICA, area geotermica del
Rincon de la Vieja
Coordinate geograche 104855,66N
851953,78O
Altitudine 1631 m. s.l.m.
Allinterno del Parco Nazionale del Rincon de la
Vieja, alle pendici dellomonimo vulcano immerso
nella foresta, si trovano alcune aree geotermiche
caratterizzate da acque termali, emissioni di vapo-
ri e gas e pozze di fanghi ribollenti. Le acque su-
perciali ltrano attraverso le rocce, in profondit
raggiungono vecchie intrusioni magmatiche anco-
ra calde, qui si surriscaldano, si arricchiscono di
sostanze chimiche, uidi e gas e risalgono verso lalto intaccando le rocce. I fanghi mantenuti caldi dai uidi provenienti dal
basso sono sempre in continuo movimento e creano morfologie in continua evoluzione.
ISLANDA, laguna glaciale di Jokulsarlon
Coordinate geograche 640531 N 161217 O
Altitudine 255 m. s.l.m.
Nella parte meridionale dellIslanda, una delle lingue glaciali del
Vatnajokull, il pi grande ghiacciaio europeo e terza massa ghiac-
ciata al mondo, incontra un brusco cambio di pendenza che forma
un ampio e profondo avvallamento. Questa conca collegata al
mare da un canale naturale lungo poche centinaia di metri. Lac-
qua marina che penetra nella conca e quella di scioglimento del
ghiaccio hanno formato una laguna al cui interno si accumula-
no piccoli iceberg, blocchi di ghiaccio che crollano dal fronte del
Vatna. Il usso ciclico della marea richiama i blocchi di ghiaccio
verso il mare per poi respingerli nuovamente nella laguna o depositarli sulla spiaggia nera di sabbia vulcanica. Qui queste
sculture di ghiaccio si sciolgono lentamente cambiando continuamente la propria forma e dimensione.
108
RACCONTARE IL VIAGGIO
Da sempre il viaggio tende a trasformarsi in racconto.
Allinizio furono i resoconti fantasiosi e colmi di stupore dei
grandi viaggi di scoperta, come quelli di Messer Polo lungo
la Via della Seta e pi tardi dei cronisti del Nuovo Mondo,
poi le descrizioni accurate e le catalogazioni enciclopedi-
che dellepoca delle esplorazioni geograche e scientiche,
quindi le osservazioni pi personali della tradizione europea
sette-ottocentesca del Grand Tour, no ad arrivare alla mo-
derna letteratura di viaggio.
Tanti sono gli strumenti e i modi oggi possibili per racconta-
re il viaggio. Se sono sempre pi diffusi foto e video, la scrit-
tura nelle sue molteplici forme - diari, narrazioni, articoli,
reportage - continua per a mantenere un ruolo privilegiato,
sia attraverso una vastissima letteratura, sia adattandosi
ai moderni strumenti di comunicazione come nel caso dei
blog, diari personali afdati al web.
Per andare insieme alla scoperta dei diversi modi di te-
nere in memoria il viaggio, nulla di pi adatto che iniziare
con i carnets de voyage, taccuini impreziositi da dipinti. Un
genere che mescola scrittura diaristica e immagine e che
affonda le proprie radici nella tradizione illuministica e ro-
mantica, ma che ha trovato nuovi e appassionati cultori fra
quei moderni viaggiatori pi attenti alla natura e alla gente,
curiosi delle diversit culturali, desiderosi di immergersi
nella realt locale e di soffermarsi sui dettagli.
Nato come diario di viaggio a partire dal XVII secolo, il car-
net de voyage fu utilizzato da pittori illustri come Toulouse
Lautrec, Matisse, Van Gogh e Gauguin, da scrittori come
Goethe, ma anche da scienziati illuministi o pi recente-
mente da architetti come Le Corbusier e da naturalisti
come Fulco Pratesi. Inevitabilmente risent dellavvento
della fotograa, ma al posto di scomparire, si afferm come
genere a s, soprattutto nei paesi anglosassoni e in Francia.
Carnet de voyage, libreta de viajes, travel sketchbook, rei-
setagebuch. In italiano taccuini di viaggio, ma in genere
si preferisce il termine francese, forse perch da noi una
pratica ancora relativamente poco diffusa. unarte meticcia
che mescola generi e tecniche attraverso disegni, schizzi e
note diaristiche. Il tutto impreziosito da collages dei pi sva-
riati elementi: fotograe, scontrini, timbri, francobolli, fram-
menti di manoscritti, piume duccello, tessuti, monete... Non
manca la scrittura, in genere rapida, intima e frammentaria,
ma proprio per questo particolarmente allusiva ed evocativa.
Lattrezzatura necessaria essenziale e per nulla tecnologi-
ca: taccuini (in genere i mitici moleskine del tipo che si apre
a ventaglio), colori, pennelli e magari anche una macchina
fotograca per cogliere lattimo. Non deve mancare il dono
di una sensibilit artistica da coltivare e afnare, ma, come
per la scrittura, servono soprattutto tempo e pazienza per
restituire con delicatezza limmagine del mondo. I carnet-
tisti sono tutti artigiani del viaggio, ognuno con il suo stile
personale, ma capaci di racchiudere nel piccolo scrigno di
un taccuino tracce di luoghi e frammenti demozioni.
Ne nascono insoliti libri dartista, veri capolavori di grazia
e fantasia, pezzi unici che sono merce rara in un mondo in
cui tutto riprodotto o riproducibile in serie. Non solo me-
moria visiva come nella fotograa e non solo parole sem-
pre ltrate dalla mente come nei racconti, ma uno straor-
dinario esempio di letteratura disegnata, capace, nei suoi
esiti pi riusciti, di generare poesia proprio attraverso la
riessione della scrittura unita allimmediatezza dellim-
magine. Grazie ai suoi molteplici spunti, si scoprono altre
forme di percezione, sensazioni tattili e nanche profumi,
lasciando aforare ricordi, evocando la magia dei luoghi e
ricreando le emozioni del viaggio.
Se il viaggio vero la sintesi armonica tra vita attiva e vita
contemplativa, i carnet possono allora rappresentarne
lessenza pi profonda.
Straordinari viaggiatori! Quali nobili storie
leggiamo nei vostri occhi profondi come i mari
mostrateci gli scrigni delle vostre ricche memorie
quei gioielli meravigliosi, fatti di astri e detere.
Charles Baudelaire (Le voyage, Les eurs du Mal)
a cura di Anna Maspero
109
Scelta di CARNETS DE VOYAGE
pubblicati in italia
Henri Cartier-Bresson, Limmaginario dal vero,
Abscondita Editore. Unautobiograa dove si confrontano
fotograa e disegno.
Stefano Faravelli, Mali, Cina, India, Egitto, EDT, poi il
Giappone per lElefante e i piccoli taccuini in formato
originale pubblicati da Editorial Conuencias sulle citt
di Istanbul, Cairo, Jenn, Tokyo e Delhi.
Christophe Verdier, Antartide. Unestate al Polo Sud, EDT
Lorenzo Mattotti, Angkor, Nuages
Denis Clavreul, Magie dAfrica, White Star
Roberto Malfatti, Kenya Carnet De Voyage
GIANCARLO ILIPRANDI
Azalaj. Disegni e acquarelli nel Tnr Sud.
Catalogo pagine 48. Galleria Schubert, Milano.
Ottobre 1997
Orizzonte perduto. Diario dal Tibet.
Pagine 64, a colori. Grache Nava Milano.
Dicembre 2000.
Oman. Il paese dei Sultani.
Pagine 200. Collana appunti di viaggio.
Casa Editrice Polaris. 2001
Il sapore della foglia dacero. Diario dal Canada.
Pagine 64, a colori. Grache Nava Milano.
Dicembre 2001
Sahara. Tre diari di viaggio con settanta disegni
dellautore.
Pagine 144. Distribuzione Autocircuito. Aprile 2007
Il Sahara svelato. Disegni e acquarelli
dal Circo di Our.
Catalogo pagine 48, Spazioinmostra. Maggio 2007
Aria di Portono.
Pagine 48. Archinto Edizioni. Maggio 2007
Viaggio in Sahara. Carnet de voyage.
Pagine 96, a colori. Edizioni Nuages, Milano.
Settembre 2008
Nero e bianco. Disegni e acquarelli da Bali.
Catalogo pagine 24, Spazioinmostra. Maggio 2009
Viaggio in Namibia. Carnet de voyage.
Pagine 96, a colori. Edizioni Nuages, Milano.
Novembre 2011
110
Kel 12 - Swarovski Optik
TRAVEL PHOTO CONTEST 2014
CONDIVIDERE SUBITO
LE EMOZIONI DEL VIAGGIO
Raccontare un viaggio attraverso le immagini di uno scatto fotografco un po come conservare pi a lungo le emozioni e le
atmosfere che hanno scandito i giorni vissuti a scoprire nuove mete.
Per il secondo anno, Kel 12, grazie alla rinnovata collaborazione con Swarovski Optik, azienda austriaca leader nelle ottiche
da osservazione, intende riproporre un concorso fotografco riservato ai suoi clienti ma dal volto social. Al piacere di rivedere le
immagini di un viaggio come in un diario da sfogliare al proprio rientro a casa, questa volta Kel 12 e Swarovski Optik, intendono
far condividere immediatamente le emozioni dei propri clienti durante il viaggio stesso, attraverso lutilizzo dei social. In questo
caso la tecnologia a darci una mano. Infatti, cogliendo lopportunit di un nuovo accessorio per la fotografa lanciato da Swaro-
vski Optik, le foto scattate durante il viaggio potranno essere condivise con i vostri friends sulla pagina facebook kel12andswa-
rovskioptiktravelphotocontest.
COME FUNZIONA: i tour leader di Kel 12 metteranno a disposizione per alcuni viaggi il binocolo con un adattatore che consente
di abbinare lottica al proprio smartphone iPhone 5S. Il risultato di scattare foto di grande suggestione grazie allingrandimento
straordinario che regaler il binocolo Swarovski Optik nella sua funzione di potente teleobiettivo. Le foto scattate con questo
particolare kit Binocolo partecipano allo Kel 12 - Swarovski Optik Travel Photo Contest 2014.
I vincitori saranno stabiliti unicamente dal numero di Like totalizzati.
PREMIO: la fotografa che totalizzer il maggior numero di Like vincer un binocolo EL 32 Swarovski Optik con un adattatore per
iPhone 5S e un buono Kel 12 del valore di 150.00 per un viaggio della programmazione Kel 12, da utilizzare entro settembre 2015.
BUONE EMOZIONI A
TUTTI GLI ESPLORATORI
IN VIAGGIO CON KEL 12
Il regolamento completo su
www.Kel12.com
Concorso riservato ai viaggiatori Kel 12
(fotograf non professionisti)
111
Una distesa sconfnata si apre davanti a Voi. Siete estasiati dalla bellezza della
savana che si manifesta in ogni singola e immaginabile sfumatura di marrone o verde.
Nel sole splendente si pu intravedere la sagoma di migliaia di gnu, antilopi e zebre
in migrazione. E poi la vostra attenzione si sposta allistante su un giovane ghepardo
che prudentemente sta puntando una gazzella. Lanimale parte improvvisamente
allinseguimento della preda a una velocit incredibile. Grazie al binocolo EL 32
sarete vicinissimi allazione, come non vi era mai capitato prima dora. La tecnologia
SWAROVISION vi permette di godere appieno di questo incontro indimenticabile
con la fauna selvatica, restituita in immagini straordinariamente nitide, vivide e reali.
Con SWAROVSKI OPTIK il mondo appartiene a chi sa percepire il bello.
EL 32
LE VOSTRE
AVVENTURE MAI COS REALI
SEE THE UNSEEN
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PEOPLE IN THE WILD
Kenya, pescatori El molo sulle rive del lago Turkana
Mongolia, regione del lago Khovsol
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Per, Picotani, nativi in cammino
Mongolia, Altay Mountains, un cacciatore Kazako a cavallo con la sua aquila
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Cile, Rio Seco, vicino a Punta Arenas. Pescatori di alghe
India, Rajastan, ragazze nomadi danzano tra le dune di Jaisalmer
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PEOPLE IN THE WILD
India, Ladhak. Alcuni Zanskarpa nel villaggio di Nerak
Venezuela, Yanomami danzano in un villaggio lungo il fume Orinoco
116
PEOPLE IN THE WILD
Tanzania, pastori Masai sul lago Natron
Mostra fotografca realizzata da Parallelozero in collaborazione con Kel 12