Per
Regni antichi
tra le Ande
ARRIVO A BETAMPONA
DOLOMITI
Tanzania, Hadza
Per, Quechua
Mongolia, Tzaatan
5
Venezuela, Warao
Per, Uros
6
Venezuela, Yanomami
Per, Quechua
Marzo
15
Editoriale
DIREZIONE E REDAZIONE
Kel 12 Tour Operator
Via Santa Maria Valle, 7 - 20123 Milano
Tel. 02 2818111 - fax 02 28181140
A cura di Paola Artico
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:
Elena Bianco
Paolo Brovelli
Anna Canuto
Filippo Casadei
Cesare Cesa Bianchi
Stefano Faravelli
Omar Fragomeni
Paolo Ghirelli
Anna Maspero
Lorenzo Naddei
Nicola Pagano
Parallelozero
Gianluca Ranzini
Marco Restelli
Mario Romualdi
Andrea Semplici
Marco Stoppato
PROGETTO GRAFICO E CONSULENZA CREATIVA
Ad Pharm Communications
Via F. Olgiati, 30 Milano
Pubblicazione distribuita gratuitamente
kel12.com
I viaggi:
energia della vita
sommario
10
in viaggio con lesperto
16
IL MONDO CHE CAMBIA
20
Per
47
27
MOUNTAIN KINGDOM
SFUMATURE
37
55
ON THE ROAD
43
Africa equatoriale
67
sudafrica
72
58
notizie dal cielo
62
carnet de voyage
costa Rica
77
105
92
australia
82
KIRGHIZISTAN - CINA
96
indonesia
87
108
ISLANDA
100
giappone
viaggiatrici viaggianti
110
NORVEGIA
raccontare il viaggio
10
AFRICA
Uganda, Rwanda, Congo (R.D.C.), Burundi
AFRICA MON AMOUR: LINCONTRO CON I GORILLA
DI MONTAGNA E I GORILLA DI PIANURA - 15 giorni
PARTENZA 15/08/2015
una prima assoluta Kel 12, alla scoperta di nuovi confini. La perla
dAfrica: cos Winston Churchill descriveva lUganda, magico punto di
incontro di foreste, laghi, savane con unincredibile biodiversit. Qui il
Parco Nazionale Bwindi
Parco Nazionale Bwindi ospita 10 famiglie di gorilla (stima del 2012).
(foto Archivio Kel 12)
Oggi le famiglie, distribuite allinterno della foresta protetta, sono accessibili da quattro diversi trekking point: Buhoma, nel Nord-Ovest; Ruhija
nel Nord-Est; Rushaga, nel sud-est; Nkuringo, nel Sud-Ovest. Il Congo, invece, lhabitat del gorilla di pianura, che si pu vedere
nel Parco Nazionale Kahuzi Biega. Si stimano 140 individui, di cui solo tre famiglie abituate a incontrare luomo. Quando realizzi il
valore della vita, ti preoccupi di meno di discutere del passato e ti concentri di pi sulla conservazione del futuro, scrisse Dian Fossey
nellultima pagina del suo diario. Attraversando il Rwanda, si giunger in uno dei paesi pi piccoli ma paesaggisticamente pi vari,
il Burundi: pianure, foreste incontaminate, alture e corsi dacqua in unalternanza di scenari mozzafiato e il mitico lago Tanganyka.
11
AMERICHE
Il sito archeologico di Chan Chan
(foto Archivio Kel 12)
PARTENZA 13/08/2015
Viaggio-novit per chi desidera un panorama completo del Per tra
natura, etnografia e soprattutto archeologia. Intorno al 1200 d.C., periodo convenzionalmente ritenuto di fondazione dellimpero incaico,
infatti, un tessuto di piccoli regni e signorie si dividevano i territori
dellattuale Per. Popoli belligeranti tra loro, che gli Incas sottomisero iniziando un processo di unificazione politica e culturale. Gli antichi
regni lasciarono eredit preziose ai nuovi signori che acquisirono valori spirituali e religiosi, capacit espressive ed artistiche, competenze tecniche ed artigianali che portarono con loro a Cuzco.
Il viaggio va dal Nord del Paese al Sud andino per conoscere la storia
peruviana pi remota, ma di recente scoperta, delle principali e pi
importanti culture preincaiche. Si scopriranno cos citt pi antiche di Machu Picchu e culture anteriori a quella degli Incas. Dalle
tombe Moche di Sipan e Sican alla Huacas della Luna, dai tesori esposti allinteressante Museo Tumbas Reales di Chiclayo fino
alla cittadella di Machu Picchu: un percorso inedito tra capolavori umani e bellezze naturali.
Le isole Hawaii, dal 1959 50 stato federale degli Stati Uniti, sono un
affascinante crogiolo di etnie diverse: polinesiani, europei, americani,
asiatici che vivono in un clima rilassato. Ma il vero focus del viaggio
sar la geologia straordinaria delle isole, le rocce stratificate di diversi colori, le bizzarre formazioni, i fenomeni geotermici, gli sfiati di
vapore, i condotti magmatici, guidati da un vulcanologo e geologo. Di
origine vulcanica, le Hawaii si sono infatti formate da un punto caldo
nel mantello terrestre che mantiene attivi vulcani sottomarini e in superficie. Si scopriranno la Big Island, con le superbe valli di Kohala
e Pololu, il vulcano dormiente di Hualalai, nel grandioso Volcanoes
National Park, lantico Mauna Loa e il pi giovane e attivo, Kilauea.
Nellisola di Maui, si visiter lo Haleakala, il vulcano inattivo pi grande del mondo e la spettacolare strada per Hana, con i suoi
cinquantaquattro ponti a una sola corsia da attraversare.
12
ASIA
Malesia - INCONTRO CON I PRIMATI DEL BORNEO
MALESE 16 giorni - PARTENZe 13 e 27/06/2015
Il nostro itinerario, accompagnato da unetologa e primatologa, inizia dal Sarawak, una vera esperienza dellesotico Borneo Malese:
giungla e trib lungo i fiumi o allinterno della foresta. Si visiteranno
i nomadi Penan, le spettacolari grotte di Mulu a cui si accede con
un piccolo aereo, ma soprattutto gli Orang Utan, simpaticissime
scimmie antropomorfe che qui sono autoctone. Si prosegue poi per
il Sabah, con ampie e bellissime spiagge e il divertimento di unesplorazione in barca sui fiumi nella giungla per avvistare le famose
Scimmie nasiche (foto Ente Turismo Malesia)
Scimmie Proboscidate e per ammirare una fra le vette pi imponenti
del Sud-Est Asiatico, il Mount Kinabalu, patrimonio mondiale dellUNESCO dal 2000. Sukau, il fiume Kinabatangan e la Danum
Valley daranno lopportunit di incontrare elefanti pigmei che vivono nella giungla pi fitta, coccodrilli e primati di ogni genere.
E alla fine di questo appassionante viaggio nella natura, un po di relax nelle spettacolari acque a Pom Pom Island, vero paradiso marino.
13
Una prima esclusiva per Kel 12 che, in linea con la sua naturale propensione alla scoperta, desidera far conoscere un area affascinante e
poco nota dellEuropa. Tre piccoli paesi con un ricco patrimonio storico,
culturale e paesaggistico che si propongono come destinazioni nuove
e non intaccate dal turismo di massa. Larea, ora sicura politicamente,
rappresenta un vero ponte culturale, attraversato nei secoli passati da
numerosi popoli, che hanno lasciato impronte del loro cammino. Le
tracce pi significative sono proprie della cultura bizantina e della fede
ortodossa e rivelano spettacolari monasteri, le loro preziose iconostasi
dorate, mosaici e affreschi perlopi risalenti al tardo Medioevo. Culmine del viaggio saranno le chiese di Ohrid in Macedonia con la spettacolare scenografia del lago omonimo, sulle cui sponde dal X secolo inizi la fioritura artistica. Concluderemo il nostro viaggio in Albania, con la sua variet non solo storica ma anche paesaggistica. UnEuropa a volte data per scontata, ma che sa ancora sorprendere
e affascinare, anche il viaggiatore pi consumato.
14
ARTIDE
15
Mi sono organizzato per incontrare dei ragazzi sulla spiaggia nel pomeriggio, una
volta terminato il loro lavoro. Un fornaio, un
costruttore, un pescatore di sardine e uno
studente dellUniversit di Al-Azhar. Sorridono mentre passeggiano con le loro tavole da surf sottobraccio, come se fossero a
Biarritz o in California. Ma siamo a Gaza,
capitale della striscia di terra pi tormentata del mondo. Comunque le onde sono
le stesse qui come a 20 km pi a nord, in
Israele, spiegano i giovani del Gaza Surf
Club che girano con le loro vecchie tavole
da surf, tenute insieme con nastro adesivo
e colla da scarpe. La situazione a Gaza
disperata, questo isolamento lha tagliata
fuori dal resto del mondo e i Palestinesi
della Striscia sono prigionieri in casa propria. Questo il motivo per cui il surf la
nostra via di fuga, spiegano, lunico modo
in cui possiamo sognare di libert.
16
17
18
19
Racconti impossibili
Il fantasma dellisola
Suasi
Qual il paese pi bello del mondo?
A questa domanda impossibile, risponde lombra
di Francisco Pizarro, in unisola sul lago Titicaca
20
Il lago Titicaca
in arnese conquista un enorme impero, lultima grande civilt del Nuovo Mondo e a capo di tutto, a guidarli in
questa impresa poco plausibile c un uomo che partito
dal niente e che si guadagnato quello che probabilmente
resta il tesoro pi favoloso mai radunato al cospetto di un
vincitore. Non mi simpatico: ne avrei di accuse da fargli, e
anche tante delle domande, ma si sa che non sapeva scri-
Lisola di Suasi
21
con la spada in mano . Eccellenza, tutti pensano a Pizarro conquistador, ma a me invece interessa quel Pizarro
che bambino, che ragazzo: sognava gi allora di fare
il soldato?. La voce si addolcita. Sono nato a Trujillo,
ai primi di Aprile del 1478. Abitavo con mia madre e mia
nonna in Calle de Tintoreros, eravamo servi del padrone di
casa. Da bambino salivo sino alla fortezza con i miei compagni e andavamo a giocare alla guerra di Moros y Cristianos, per giornate intere. Dovevamo fare i turni, nessuno voleva fare sempre il moro perch i moros perdevano,
e poi noi eravamo tutti cristiani. Cera sole e vento sugli
spalti della fortezza, da lass lo sguardo andava lontano,
l dove mio padre combatteva per davvero contro i mori.
Dopo pochi anni, per, non mi lasciarono pi giocare: mia madre e mia nonna erano contadine senza terra e dovevo lavorare
come contadino . Ecco, ora lombra tace. Ma ora voglio sapere delle radici di figlio illegittimo che giocava alla guerra ed
arrivato a sconvolgere la storia del Sud America. Eccellenza, sua madre le parlava mai di suo padre ?
Passa qualche istante: S, mi raccontava di lui, ma quando non ci ascoltava nessuno, la sera, come per farmi addormentare. Era il nostro segreto, mi fece giurare di non
22
Un incontro fatale
S, e fu grazie al padre di mio padre, lhidalgo Hernando
Alonso Pizarro. Un giorno, avr avuto nove anni, a Trujillo
non si parlava daltro: era il 1487 e i nostri sovrani Isabella
e Ferdinando avevano preso Malaga ai moros, quando un
vecchio alto e solenne mi ferm. Sei tu Francisco, figlio
di Maria Gonzalez? Vieni con me.
Pensavo a che cosa potevo aver combinato mentre lo seguivo: la casa avita dei Pizarro era vicinissima, e lui mi
fece entrare. Cera una stanza con un grande camino e
uno stemma con un albero e due orsi rampanti, e mi disse che quello era lemblema della sua famiglia, alla quale
appartenevo anchio. Tu sei mio nipote, Francisco. Non
ho mai dimenticato quel momento. Gli chiesi di mio padre
e lui mi promise che un giorno ci avrebbe presentati. Poi
mi conged: Sii degno del tuo nome, Francisco Pizarro.
Mio padre lo incontrai cinque anni dopo, nel 1492, quando
fin cos la guerra.
Lo aspettavo con mio nonno e questuomo enorme e carico di gloria mi fiss serio, senza parlare. In quel momento non osavo nemmeno aprire bocca davanti a quelluo-
23
24
e cos siamo andati a incontrare cavalleria pesante con cavalleria e fanteria leggere in un bel campo aperto scelto dal
nemico. Che te ne pare?.
Dobbiamo scegliere noi il campo di battaglia e avere
pi notizie possibili. Non dimenticarlo mai, ragazzo.
Il giorno dopo mio padre mi diede una spada, dicendomi di
trattarla come se fosse mia figlia. stato lunico regalo ricevuto da mio padre, ma mi ha servito bene per tanti anni.
La verit di Pizarro
Marchese, credevo che la paura pi grande fosse stata
quella di Cajamarca, qui in Per, quando cattur limperatore, il Sapa Inca Atahualpa in mezzo alle sue truppe!
No, Cajamarca stato il mio capolavoro: non avevo
nemmeno cento uomini e le colline intorno brulicavano
per un esercito immenso. Le cose erano molto semplici:
o vincevamo, o morivamo tutti, ero al di l della paura.
Rovesciare un re nella polvere e metterlo in catene mentre
intorno c il suo esercito di molte migliaia di uomini, questa era la cosa inverosimile. Ma nessuno spagnolo avrebbe rotto lo schieramento. Qualcuno dei miei si pisciava
addosso nellarmatura e io dicevo che il loro coraggio li
rendeva tutti uguali, hidalgos e plebei, cavalieri e fanti.
Peccato che la Signoria Vostra se ne sia poi dimenticata al momento della spartizione dellimmenso riscatto di
Atahualpa, vero ?
Lombra ha uno scatto di stizza. Difficile rovesciare certe
consuetudini. Insomma, Marchese, dopo aver fatto versare un riscatto immenso ad Atahualpa promettendogli la vita
salva lei lo ha condannato al rogo con accuse di tradimento.
No, non ho condannato io Atahualpa, molti tra i miei ufficiali chiedevano che lInca venisse giustiziato per aver
tradito e complottato contro di noi. Io lo avrei anche tenuto in vita, ma con una battaglia in vista il sovrano diventava
un simbolo troppo importante per il nemico.
Dopo Cajamarca, per una storia di bottino, il suo esercitino era come spezzato in due, una parte legata a lei, unaltra ad Almagro, suo socio che non aveva ricevuto parte
del riscatto. E questa cosa, alla fine, le costata la pelle.
Ha preso la sua parte di bottino chi il bottino ha rischiato
la vita per prenderlo. Almagro arriv a Cajamarca a cose
fatte. Adesso il Marchese alterato. Allora mi dica, che
cosa ha fatto ad Azarpay, sorella del sovrano Inca ? ha fatto mettere alla garrota la povera ragazza.
Ora lombra sembra triste, ma non demorde: La guerra
sempre crudele. Chi ha il comando sa che si trover, purtroppo, anche a spargere sangue innocente. Io ho arrestato
il mio vecchio comandante, ladelantado Vasco Nunez de Bal-
25
Per
Picotani un piccolo villaggio che si trova a circa 80
chilometri da Juliaca, non lontano dal confine boliviano e dal Lago Titicaca.
Le popolazioni andine che vivono in questa regione si
radunano ogni anno in occasione della tosatura delle
vigogne per celebrare una grande festa denominata
Chaccu, che diventa occasione di incontro e lavoro,
condivisione delle tradizioni nonch omaggio ai tesori
della Madre Terra.
in copertina
26
di Mario Romualdi
da due anni, ha avuto una risposta certamente positiva che ci stimola a continuare convintamente.
Nel filone di viaggi Sfumature, proponiamo non pi di tre o quattro iniziative lanno, caratterizzate da aspetti che
solo noi includiamo in Italia. Infatti, in
questa impresa il nostro lavoro si concentra, oltre che nello sforzo di cercare
di costruire itinerari che crediamo siano
adeguatamente curati, proprio nel porre
speciale attenzione a certi dettagli.
Sfumature, quindi, come valore aggiunto per accentuare il piacere dincontrarsi con altri compagni di viaggio,
per stare insieme e realizzare feste
KEL 12 in posti particolarmente significativi.
La bancarella
Non vendiamo mele.
Proponiamo viaggi. Ma, come per le mele, per venderle
bene abbiamo bisogno di mettere sul mercato una merce
appetibile, con un rapporto tra qualit e prezzo che regga
il confronto con la concorrenza.
Mercato, un termine poco elegante. Per, se lo sfrondiamo da ogni interpretazione dispregiativa o ideologica, correttamente inteso, indica semplicemente il meccanismo
attraverso il quale domanda e offerta possono confrontarsi. Non regala nulla, non penalizza senza motivo e costituisce una delle occasioni in cui, in genere e alla lunga, le
proposte pi allettanti possono trovare spazio.
Anche noi in tale mercato abbiamo una bancarella. In questo
spazio propositivo offriamo viaggi con caratteristiche molto
diverse, che vogliono rivolgersi e attrarre un viaggiatore anchesso disomogeneo con esigenze altrettanto variegate.
La scommessa di Sfumature che abbiamo lanciato oramai
27
28
29
Giordania
Tra pietre, sabbie, sale, facce.
8 giorni 7 notti dal 10 al 17 aprile.
Israele e Giordania
Il Sacro e il Bello, da Gerusalemme a Petra.
11 giorni dal 4 al 14 aprile.
Giordania
Le due Petra, e non solo.
5 giorni, dall11 al 15 aprile.
30
Giordania
Tra pietre, sabbie, sale, facce.
8 giorni 7 notti dal 10 al 17 aprile.
Programma schematico: Amman 2 notti, Jerash, Madaba,
Shobak; Petra 3 notti nellhotel il cui ingresso coincide con
quello del sito, tomba di Aronne, eventi a Petra e Piccola
Petra; Wadi Rum 1 notte in campo tendato solo nostro, non
in semplici tende ma in stanze ben arredate nel deserto;
Mar Morto 1 notte nel suo aspro scenario.
assegna loro. Gerusalemme non si presenter come entit astratta lontana e concentrato di amori e conflitti. Non sar neppure
solo insieme di architetture che glorificano
diverse sfaccettature di quel Dio comunque
supposto unico.
Le pietre del Muro del Pianto, del Santo
Sepolcro e della Moschea di Al-Aqsa ci
parleranno di passioni nobilissime che ancor oggi scaldano i cuori, ma rinfocolano
pure atteggiamenti non lodevoli.
In ogni caso Salomone Cristo e Maometto
continuano ad apprezzare linteresse che
dopo migliaia di anni il luogo suscita nelle persone che giungono da ogni parte del
mondo, non importa se spinte dal credo
o da sana curiosit culturale, dotate non
solo di videocamere ma dalla voglia di tentare di comprendere. Poi, la Giordania.
Giordania breve
Le due Petra, e non solo.
5 giorni, dall11 al 15 aprile.
A Petra stiamo tre notti nellhotel proprio accanto al sito.
Ma, andiamo pure a Jerash, Madaba e in un posto trascurato ma interessantissimo, Shobak, col castello pi affascinante del Paese. Litinerario breve e corposo, con tempi
ottimizzati per visite e trasferimenti, senza fretta, aiutati da
giornate molto lunghe.
Israele e Giordania
Il Sacro e il Bello,
da Gerusalemme a Petra.
11 giorni dal 4 al 14 aprile.
Itinerario schematico: Tel Aviv 1 notte; Gerusalemme 4 notti, Masada, Betlemme, Ein Kerem, Qumran, Gerico; Amman 1 notte, Jerash, Madaba; Mar Morto 1 notte su quello
strano mare; Wadi Rum 1 notte in accoglientissime stanze
nel deserto; Petra 2 notti nellhotel pi vicino al sito, eventi
a Petra e Piccola Petra. Lintenso itinerario inizia in Israele, dove ancora oggi lOccidente, anche quello pi laicizzato, pu stupirsi di un connubio irripetibile in altre parti del
mondo tra spiritualit e materialit.
Se potessimo consigliare chi sceglier questo tragitto, diremmo di osservare le pietre che segnano fatti religiosi in
modo sfumato. La bellezza di quelle pietre non va cercata tanto nel valore artistico, ma in ci che rappresentano,
manipolate dalluomo a memoria di eventi che la tradizione
31
Sfumature
in Per e Bolivia
Due gruppi a ottobre
Certi di proporre qualcosa di gradito ai nostri compagni di
valigia, prevediamo un incontro notturno accanto ai macigni di Sacsaywaman a Cuzco, dove ogni anno si svolge la
festa dellInti Raymi.
Ma, non saremo l lo stesso giorno assieme alle tante migliaia di persone che assistono allevento.
Vi andremo dal tramonto, impossessandoci di quella radura per una cena che celebra lormai famosa arte culinaria peruviana. Dallalto, solo noi potremo osservare,
con un pizzico di soddisfatta superiorit, le infinite luci
dellOmbelico del Mondo. Sar la Sfumatura che, assieme
ad altri non marginali dettagli tra cui lIsola del Sole nella
parte boliviana del Titicaca, far incrociare gli itinerari di
due gruppi. Uno percorre il Per, laltro la Bolivia. Questo
pezzo di mondo possiede una diversificata realt che non
solo il Machu Picchu e, per fortuna, non si pu comprimere in una cartolina in cui compaiono delle rovine sparse
in un prato verde sovrastato da un dentone roccioso.
Noi proponiamo due itinerari differenti per quelli che Quechua non solo un marchio di abbigliamento sportivo, e
per coloro che vogliano guardare e vedere la realt locale
senza far diventare invisibile, come invece succede a Garabombo nel romanzo di Scorza, tutto ci che contrasti i
nostri schemi mentali e che non gratifichi il gusto estetico degli obiettivi fotografici. Una delle particolarit della
proposta sar il lago Titicaca che non identifichiamo con
le affollate isole di Taquile e degli Uros, ma con lisola del
Sole in Bolivia dove nasce tutto il mito Inca. Qui prevediamo altra occasione dincontro per tutti quelli che pensano
che il Pisco sour sia pi di un miscuglio di acquavite, albume, lime, zucchero, e che Mama Coca non sia una grassa
popolana pusher. Per questi, organizziamo itinerari che
confluiscono una notte a Sacsaywaman. Per quella notte
solo nostra.
In Per ci gratifichiamo con hotel di grande suggestione,
non a caso chiamiamo questo viaggio Per Charme, per
assorbire meglio, anche dai luoghi in cui pernotteremo,
le suggestioni dei luoghi attraversati. Ci concediamo anche una notte su una barca solo nostra nel Lago Titicaca.
Scegliamo di usare il bus per i trasferimenti e superare
gradualmente i dislivelli tra le varie localit per non risentire dellaltitudine. Lima, Paracas, Nazca, Arequipa,
Colca Canyon, Yanque, Sillustani, Puno, Lago Titicaca con
pernottamento in una nostra barca, Isla del Sol, Pucar,
Sicuani, Raqchi, Andahuaylillas, Cuzco, Sacsaywaman,
Pisac, Valle Sacra, Aguas Calientes, Moray, Maras, Ollantaytambo, Machu Picchu, Lima.
Quindici giorni intensi ma senza fretta, con pi pernottamenti in alcune localit per non rifare la valigia tutti i giorni.
La Bolivia, a torto, ma per buona sorte, tralasciata dalle
rotte del grande turismo internazionale perch presupposta parente povera del pi noto Per. Infatti, a differenza
di questultimo, non possiede un Machu Picchu e quindi
meno in grado di proporre unimmagine che immediatamente la renda riconoscibile, attraente (e affollata). Ci ha
permesso che la destinazione resti ancora di nicchia, un
po pi esclusiva di tante altre, offrendosi a quei viaggiatori
che apprezzino aspetti architettonici, culturali e naturalistici non famosi come quelli daltri Paesi ma certo degni
di grande interesse.
Noi la proponiamo con un finale allettante a Cuzco per i
particolari eventi previsti incontrando laltro gruppo che
percorre solo il Per.
Un altro aspetto della Bolivia che pur essendo un
luogo vergine dal punto di vista della massificazione,
non lo per i servizi perch in grado di offrire soluzioni
adeguate, e a volte sorprendenti, per un viaggio confortevole. Allo stesso tempo, mostra i tratti allettanti di regioni non edulcorate da un turismo superficiale attratto
essenzialmente dal gi noto. Per questo nel nostro itinerario potremo incontrare persone e non solo folclore.
Ci avvicineremo a storia cultura religione e architettura
non limitandoci a identificarle con una chiesetta coloniale ma riferendoci ad un originale sincretismo che
ancor oggi impregna la realt. Ci convinceremo che la
Bolivia paesaggio e non cartolina.
32
33
Sfumature in India
Inizia il conto alla rovescia
per lARDH KUMBh MELA del marzo 2016
vero, ci sono le mie Indie, le vostre, queste, quelle.
Non ve n una sola.
Tra le tantissime possibili questa volta abbiamo scelto quella che ne racchiude molte. Ogni sei anni, milioni e milioni
di fedeli superando ataviche divisioni di casta, filoni religiosi
del vasto panorama induista, regioni di provenienza, sincontrano sul Fiume Sacro per definizione, il Gange. Per alcune settimane larea di Haridwar, si trasforma in enorme
appuntamento spirituale e caotico.
Il cuore del viaggio sar la festa Ardh Kumbh Mela, ma
nelle nostre proposte includiamo la conoscenza di vari altri
34
L8 marzo previsto il momento pi importante e partecipato, con le processioni e il bagno sacro che ci coinvolgeranno sino allalba. Ma, noi avremo modo di immergerci
letteralmente in quelle particolari atmosfere per tre giorni. Potremo cos, non solo entrare un poco nellintimo vero
dellIndia che accosta i propri dei e le loro rappresentazioni terrestri, ma anche approfondire con la presenza di
esperti, filosofie e ritualit per meglio incontrare e capire
tale pezzo di mondo. Intorno al Ardh Kumbh Mela costruiamo cinque o sei itinerari diversi in varie regioni indiane,
ma anche in Nepal e Sri Lanka. Teniamo particolarmente
al Ardh Kumbh Mela e siamo gi impegnati nella fase organizzativa per garantire al meglio la possibilit di partecipare a tale occasione di conoscenza.
Per questo, iniziamo sul nostro sito un conto alla rovescia
che scandir lavvicinarsi dell8 marzo 2016, momento culminate della festa. A breve saranno disponibili i programmi
dettagliati, ma gli eventuali interessati possono gi darci un cenno, perch prevediamo, come in
precedenti occasioni, un numero
di partecipanti superiore alle disponibilit.
Nellestremo nord dellIndia,
dove il Gange ancora impetuoso
viene generato dallHimalaya,
assistiamo allarrivo e fondersi
del ritmo che sospinge fedeli e
sadhu, yogi e maghi, danzatori
e asceti, auto e camion, animali
e biciclette, pellegrini e risci,
uomini vestiti di cielo e altri pi
o meno nudi colorati ipnotizzati,
mendicanti e treni, vacche sacre
e ricchi uomini, autobus e malatiad avvicinarsi allacqua che
redime.
E, proprio qui a Haridwar, il moto
rallenta, un poco pi in l delle rive. Tutto ci, uomini, animali e cose che sembrano in moto perpetuo, sempre,
giorno e notte, in vicinanza del liquido sacro, pare che
vadano pi piano. Le atmosfere che vivremo in altre parti dellIndia, che la fanno apparire un fiume in piena, sul
fiume vero, quello della Madre Gange, perdono velocit e
violenza emotiva, quasi frenate dalla particolare sacralit
del Ardh Kumbh Mela.
Ma, forse, proprio Gangadhara, Shiva nelle vesti di colui
che porta il Gange, parola non a caso suadente e musicale,
a far si che sul Gange lIndia si rilassi e della sua carica
emotiva ci arrivi e si viva un eco pi pacato.
Ci sono pochi momenti di esistenza terrena e spirituale che si mescolino in modo cos vero scenico ed eclatante come lArdh Kumbh Mela. una
sintesi di quella perenne e onnipresente aspirazione alla spiritualit connessa a teorie e pratiche
sconosciute al cristianesimo e pi in generale alla
morale, alla filosofia e cultura occidentale che
tendono a separare nettamente il sacro dal profano, la terra dal cielo, il godimento dalla sofferenza,
la vita dalla morte.
Haridwar non uno dei tanti posti in cui gli indiani trovino
sacralit. Haridwar uno dei quattro luoghi pi sacri dellIndia perch legata alla tradizione pi sentita e vissuta. Perch
proprio qui cadde una delle quattro gocce di Nettare dellImmortalit, disperse sulla terra durante la battaglia combattuta
nei cieli tra le forze del Bene e del Male, che si contendevano
lurna sacra dentro cui era conservato il prezioso nettare.
Laccavallarsi del ronzio e delleco di immagini, colori, suoni,
parole, urla, odori, colori, preghiere, disperazioni, richieste,
colori, speranze, delusioni, rassegnazioni, colori, che avremo
negli occhi naso e orecchie, non ci lasceranno neppure quando ci allontaneremo da l per avvicinare altre facce, quotidianit e luoghi. Sono i diversi volti di un Paese che, per quanto lo si
frequenti, non consente mai di dire che lo si conosca.
Infatti, per esemplificare, in India qual il punto di equilibrio
individuale, sociale, etico tra il valore della vacca e delluomo? Molto difficile per noi individuarlo. A meno di non scoprire che il loro punto di equilibrio stia proprio in ci che non
condividiamo o, a volte, non capiamo.
Grandiosa, coinvolgente, eccessiva, caotica, spirituale, incomprensibile, folgorante, ascetica, formicolante, interessante, trascendente, strumentale, folcloristica, rinunciataria, liberatoria, consolatoria, la scena del Ardh Kumbh Mela
che attraverseremo non come spettatori che guardano da
lontano, ci si offrir cos. Ricca e contraddittoria. Lontana
da ogni sfumatura di banalit. Ci sono esperienze che si
presentano solo in alcuni luoghi e non frequentemente.
35
SERATE DARTE:
www.artinthecitymilano.com
via medici 15, milano
training
seminari
team building
conferenze
workshop
mostre
presentazioni di libri
progetti musicali
iniziative culturali
VIAGGIAVVENTURA
scoprire il mondo ON THE ROAD
(foto Andrea Rinone)
Sentire il viaggio, cucirselo addosso come un abito su
misura, trasformando in unopportunit di conoscenza
tutto ci che sulla strada accade, ad un mercato di un
villaggio piuttosto che in una sala dattesa di una piccola stazione ferroviaria. Interagire per capire la popolazione
locale, decidere del proprio tempo per fare un giro in risci, sedersi ad un caff o andare ad un hammam pubblico.
Con Viaggiavventura, Kel 12 vuole dare lopportunit di
tornare a viaggiare seguendo le proprie emozioni a tutti
coloro che ricordano con un po di nostalgia le loro prime
esplorazioni del Mondo, fatte con molte letture ed entusiasmo e poche prenotazioni.
Una formula flessibile, che offre la tranquillit dellorganizzazione Kel 12 e di servizi di buon livello, ma che
regaler la libert di momenti personali, in cui decidere
autonomamente la consistenza da dare allesperienza dei
luoghi in cui ci si trova. Con il valore aggiunto dello spirito
davventura di un accompagnatore blogger, un moderno
www.viaggiavventura.it
37
Stati Uniti
GRAN TOUR DEL WEST - 14 GIORNI
Partenze: 14 febbraio - 24 aprile - 25 luglio 15 agosto - 12 settembre
Un viaggio on the road fatto di contrasti a tinte forti, cos
come limmaginario suggerisce per una terra che da sem-
Centroamerica
Guatemala - Honduras - El Salvador Nicaragua - Costa Rica - Panama
TRAVERSATA CENTROAMERICANA
19 GIORNI
Civilt Maya
(foto Parallelozero)
38
www.viaggiavventura.it
Cuba
GRAN MOJITO - 16 GIORNI
Partenze: 13 febbraio - 24 aprile - 24 luglio - 14
agosto - 11 settembre
LHabana non poteva essere che lincipit e il termine di questo viaggio attraverso Cuba. Con il suo centro storico (Habana Vieja) patrimonio UNESCO, costituisce forse il pi bel
complesso architettonico coloniale del mondo. Passeggiando lentamente sul Malecon, il viale che corre lungo la costa
nord, respirerete a pieni polmoni la sua atmosfera e il suo
fascino, fatto di esplosioni di gioia di vivere e una sottile malinconia. Un viaggio fatto della bellezza dellisola, ma soprattutto
della storia del popolo cubano e della sua meravigliosa allegria. E un itinerario per la Cuba colonial, nel cuore dei Caraibi, a Trinidad, dichiarata Patrimonio UNESCO per lo splendido
centro coloniale, a Camaguey, a Baracoa il primo insediamento spagnolo e punta estrema dellisola. E un itinerario anche
nella storia recente, a Santa Clara, fulcro della rivoluzione con
il museo dedicato al Che.
Ma non mancheremo di concederci un po di relax sulle splendide spiagge, fra mare, musica e Mojito.
America Latina
Brasile
TRANSAMAZZONICA
16 GIORNI
Partenze: 16 luglio 13 agosto
10 settembre
Unavventura ricca di colori a contatto con
la realt locale. Si viagger su veicoli 4X4,
ma anche su bus e battelli pubblici, alla
scoperta della grande anima del Brasile.
Da Manaus, lantica citt portoghese dei
coloni cresciuta con la febbre del cauc-
39
Africa
Marocco
CITT IMPERIALI E
KASBAH - 11 GIORNI
Partenze: 18 marzo 25
aprile 16 maggio 13 giugno 25 luglio - 8 agosto 5
settembre
Un viaggio in Marocco sempre
sorprendente. A Marrakesh, nei vicoli della mellah, la zona ebraica, i
profumi delle spezie sono cos intensi da essere materici e la suggestione della grande Jemaa el-
fra i villaggi dei berberi, gente fiera e caparbiamente adattata alla natura. Varcheremo le gole del Todra e del Dads,
con le rocce color porpora e visiteremo Ait Ben Haddou,
la ksar, la citt fortificata lungo la via carovaniera tra il
Sahara e Marrakesh. Arriveremo allAtlantico, nel vento che
spira a Essaouira lantica Mogador e al El Jadida, lantica
Mazagan, con le loro cittadelle portoghesi fortificate, lambite dalle onde delloceano.
Sud Africa
CAPE, GARDEN & KRUGER SAFARI
13 GIORNI
Partenze: 16 giugno - 14 luglio - 4 agosto
8 settembre
LAfrica australe in un viaggio che unisce lincontro con
una natura varia, spettacolare, selvaggia, alla visita delle zone metropolitane pi suggestive. Come Cape Town,
affascinante citt allestremit del continente africano,
ai piedi della famosa Table Mountain e affacciata su una
splendida baia. Da qui, inizieremo ad esplorare la Penisola fino al Capo di Buona Speranza, risalendo poi verso
i vigneti di Paarl superando la False Bay (perch spesso
i naviganti la scambiavano per la Table Bay). Ad Hermanus, in base al periodo dellanno, si potr avvistare
dalla riva il passaggio delle balene. Seguiremo la Garden
Leopardo (foto Okavango Expeditions)
Route, un sinuoso percorso tra le scogliere a picco sul
mare e lussureggianti foreste dellentroterra. La Panoramic
di Bourke e Gods Windows, una delle pi suggestive viste
Route, invece, nella regione di Mpumalanga il luogo dove
della regione. Non poteva mancare un safari nellarea della
sorge il sole conduce ad altri spettacoli della natura: il BlyKorongwe Game Reserve, per scoprire laffascinante mondo
de River Canyon, i Pinnacles, le cascate Mac Mac, i Gorghi
animale africano.
Asia
India
RAJASTHAN, AGRA E VARANASI
15 GIORNI
Partenze: 18 aprile - 1 agosto - 12 settembre
Le straordinarie suggestioni dellIndia del Nord. Nello
Shekawati alla scoperta dei palazzi dei Marwari, i mercanti
del Rajasthan che gestivano le vie carovaniere della seta. Ora
le loro case abbandonate sono per noi fonte di meraviglia:
abituati a viaggiare per lavoro, al ritorno raccontavano quello
che avevano visto ai pittori incaricati delle decorazioni. E per
questo che in una di esse si vedono immagini di Venezia. Una
lacrima di marmo ferma sulla guancia del tempo scrisse
41
41
Oceania
Australia
BILLABONG 24 GIORNI
Partenze: 4 luglio 1 agosto - 5 settembre
Un coast to coast alla scoperta di questo giovane continente, selvaggio e spettacolare. 3000 km on the road partendo
da Perth, verso il deserto dei Pinnacoli, il Parco Nazionale di
Kalbarry, la Shark Bay con i suoi incredibili delfini di Monkey
Mia. La grande barriera corallina del West Australia, il Ningaloo Reef, invita allo snorkeling nelle lagune di Coral Bay
e Exmouth, tra squali balena (da Aprile e Giugno), mante giganti, tartarughe marine, dugonghi e milioni di pesci colorati.
Nuova Zelanda
SULLE ORME DI ABEL TASMAN
22 GIORNI
Partenze: 2 febbraio 16 marzo
Alla scoperta delle grandi isole della Nuova Zelanda, North e South Islands, tra i parchi naturali, geyser, vulcani,
foreste primarie, fiordi e ghiacciai.
Partiremo da suggestioni molto british: a Christchurch,
citt vittoriana; nelle Canterbury Plains, caratterizzate dal
Norwest arch lo spettacolare arco di nubi bianche nel cielo terso e ventoso; nella scozzese Dunedin . Al Fiordland
National Park esploreremo il mitico Milford Sound, il fiordo ottava meraviglia del Mondo secondo Rudyard Kipling
che dal mar di Tasmania si addentra per 15 km fra ripide
pareti di roccia.
Vicino alla cittadina alpina di Queenstown ci attendono
grandi spettacoli naturali: il Franz Josef, imponente ghiacciaio, unico al mondo a queste latitudini a spingersi cos
vicino al mare; lAbel Tasman National Park, con le sue
spiagge dorate e le sue sculture di granito. Dallo stretto
di Cook passeremo allisola del Nord. Da Wellington saliremo al Tongariro National Park e i suoi temibili vulcani
e a Rotorua, cuore della cultura Maori. Poi Auckland, al
centro di una baia punteggiata da numerose isole.
42
42
www.viaggiavventura.it
Per esempio, se ci spostiamo verso nord, andando in Scandinavia settentrionale o alle propaggini estreme del Canada e dellAlaska, superiamo il circolo polare artico. Questa
linea ideale, situata a 66 33, delimita la regione del Sole
di mezzanotte. Il 21 di giugno, inizio dellestate boreale,
infatti il giorno in cui il Sole sul circolo polare artico non
tramonta per 24 ore. Ma andando pi a nord il fenomeno
si accentua: per esempio a 70 N (poco sotto Capo Nord),
il Sole non tramonta per circa 65 giorni consecutivi, pi o
meno da met maggio a met luglio. A 80 N, dalle parti
delle isole Svalbard, la nostra stella rimane sopra lorizzonte per ben 130 giorni. Il fenomeno ha il suo estremo al
Polo Nord (dove per pi complicato andare da turisti), in
cui si rimane al Sole per 6 mesi consecutivi, dallequinozio di primavera (il 20 marzo) a quello dautunno (il 23 settembre). In questi luoghi, e in questi periodi dellanno, non
esiste quindi la notte. Si pu per assistere alla danza del
Per chi cerca notti stellate, conviene quindi rimanere a latitudini intermedie come le nostre, che equivalgono anche
a quelle degli Stati Uniti dAmerica e della Cina. Nelle notti
di primavera potremo allora prendere come riferimento
la figura del Leone, facilmente identificabile in cielo come
una specie di trapezio di stelle brillanti, che passa a sud
verso le ore 22. Questa costellazione zodiacale rappresenta il leone di Nemea, che secondo la tradizione viene ucciso da Ercole nella prima delle sue 12 fatiche. In basso
a sinistra del Leone si trova la Vergine, anchessa visibile
sotto forma di quadrilatero irregolare. La stella pi meridionale anche la pi brillante: si chiama Spica, che significa la spiga di grano. In molte rappresentazioni, infatti,
la figura della Vergine tiene in mano un fascio di spighe.
Lassociazione tra questa stella brillante (che
si trova a circa 250 anni luce da noi) e il grano
si perde nella notte dei tempi; deriva dal fatto che questa stella era visibile a occidente,
subito dopo il tramonto del Sole, nel periodo
dellanno in cui si mietevano i campi.
Andando avanti nei mesi, il riferimento per il
cielo della bella stagione alle latitudini medie boreali diventa il cosiddetto Triangolo
Estivo, formato da tre stelle luminosissime: Vega, nella Lira, Deneb, nel Cigno e
Altair, nellAquila. Individuare questa figura,
allinizio della notte verso sud, facilissimo,
anche se ci si trova immersi nelle luci di una
citt. Ma se ci troviamo in un luogo isolato,
privo di inquinamento luminoso, allora pos-
43
44
45
si pu sbagliare: loggetto pi brillante che si trova alto nel cielo verso sud
intorno alle 21-22. Il primo luglio sar
ancora visibile, ma solo allinizio della
notte, basso sullorizzonte occidentale.
Quella sera dar vita insieme a Venere
a un fenomeno non rarissimo ma sempre affascinante: i due pianeti saranno
infatti in congiunzione, cio vicinissimi
in cielo, uno accanto allaltro.
Non dimentichiamo poi la classica notte
estiva delle stelle cadenti: tra il 12 e il 13
agosto ci sar infatti il picco di attivit
delle Perseidi. Le sottili polveri lasciate
lungo il proprio percorso dalla cometa
Swift-Tuttle si manifesteranno in cielo
Alcune Perseidi osservate nellagosto del 2014
come scie brillanti.
(foto http://apod.nasa.gov/apod/ap120814.html)
Questanno la notte sar perfetta per
osservarle, perch senza Luna. Serve solo un cielo molto buio, lontano dallinquinamento luminoso delle citt.
46
Dolomiti,
istruzioni per luso
I Monti Pallidi via dalla pazza folla, fra sentieri,
alte vie e crode
nel 1860, un giovane di 22 anni, che noi oggi ricordiamo
con venerazione come il rivelatore delle Dolomiti, Paul
Grohmann di Vienna, vede dalle cime dei Tauri levarsi a
mezzogiorno una vasta distesa di vette pallide, fantastiche
nella loro architettura, diverse da tutte quelle che aveva
fino allora conosciute, delle quali nessun libro parlava
e sulle quali ancora si stendeva il fascino della verginit
completa. In quello stesso anno penetr tra le Dolomiti e
con attivit instancabile ne attravers in ogni senso le valli e i valichi fino al 1863, quando iniziato lassalto alle
cime, salendo la Tofana di Mezzo assieme a due alpigiani
locali, apriva con ambedue le mani i battenti della storia
alpinistica di queste nostre montagne divine.
47
48
Anche nei gruppi montuosi pi noti e frequentati non mancano sentieri straordinari che non batte nessuno, magari
perch non portano a cime o a rifugi. Per non parlare dei
tanti tracciati non segnalati a vernice, ma indicati alla vecchia maniera solo da ometti di pietra, persino nel cuore
delle valli ladine, nel Cadore o nelle celeberrime Dolomiti
di Brenta. Percorsi pressoch disertati eppure bellissimi
e appassionanti, dove muoversi ancora oggi avventuroso e appagante, dove ancora ci si pu sentire pionieri
Infine ci sono interi gruppi che - pur rientrando geograficamente nei confini dolomitici - non bazzica quasi nessuno: Bosconero, Pale di San Lucano, Vette Feltrine, Marmarole meglio cos!
Va poi fatta una precisazione geologica: ai gruppi dolomitici classici, che pure occupano una superficie tuttaltro
49
Per lestate, nellimbarazzo della scelta, cominciamo con le Alpi dello Stubai, bellissime
e relativamente poco frequentate, soprattutto dai nostri connazionali; inoltre, in nessun
altro gruppo alpino ci sono ambienti cos diversi a stretto contatto, dato che in uno spazio ristretto convivono le forme pi ardite e
limponenza di alte vette coperte di ghiacciai;
e poi c il Tribulaun, una montagna magnifica, affascinante da qualsiasi versante. Offre
unesperienza unica: camminare su un sentiero straordinario, in cengia, in cui i piedi
sono poggiati sul verde della roccia metamorfica e le mani toccano la dolomia bianca; dalla Weisswand, che racchiude un po il
carattere vario di questi monti, il panorama
abbraccia quasi tutte le Dolomiti e i monti
coperti da ghiacciai al confine tra Austria e
Sud Tirolo.
Escursionisti pi esperti non dovrebbero
farsi scappare lalta via di Fleres, che secondo chi scrive uno dei sentieri attrezzati pi belli delle Alpi, e una digressione al Tribulaun di Gschnitz non fa
che aumentarne il fascino. E a costo di sembrare degli
inguaribili romantici, nei rifugi di Stubai c ancora voglia, tra escursionisti e alpinisti di passaggio, di passare
la sera a raccontarsela davanti a un bicchiere, e non ci
sembra poco...
Ancora in estate, un classico: il Cadore, con tre magnifici
gruppi montuosi saldati insieme: Antelao, Marmarole e
Sorapiss. Qui gli spazi sono vasti, e le montagne almeno in
parte disertate dai pi: lo testimoniano lo scarso numero
di rifugi e i tanti bivacchi. Il motivo presto detto: grandi
dislivelli e pochi sentieri famosi. Basta scostarsi di poco
dalle rotte pi battute per scovare sentieri per intenditori,
a volte solo tracce segnate da ometti e valloni dove ci si
sente sperduti: strano destino, per montagne a due passi
da Cortina, e soprattutto per le Marmarole, rese celebri
gi dallepoca dei quadri di Tiziano.
Ultima proposta estiva, il Brenta: imperdibili e frequentatissime le ferrate e i rifugi delle Bocchette, il Crozzon,
il Campanile Basso, certo, ma che dire della magnifica
traversata Grost Peller che offre il massiccio settentrionale, cos poco battuto da vantare un solo rifugio?
Una natura splendida, tanti animali, nessuno in giro e un
colpo docchio magnifico verso Presanella e Ortles non
fanno rimpiangere le ferrate pi note, con cui peraltro
doveroso cimentarsi, magari allinizio dellautunno.
In autunno molti dei rifugi altoatesini prolungano la stagione di apertura: unoccasione per visitare alcune mete
51
52
SCHEDA TECNICA
TREKKING DELLE DOLOMITI
Dolomiti - Alto Adige, Veneto, Trentino
PROGRAMMA
Le Dolomiti, valli e crode ricche di storia e leggenda. Le
Tre Cime di Lavaredo e le Tofane hanno visto le incredibili gesta degli alpini e degli alpenjger durante la grande guerra 15-18, nella val di Fanes e sotto il Sasso della
Croce sono ambientate le pi belle leggende delle Dolomiti. Crode e pareti ardite e verticali, che si colorano di rosso
al tramonto, boschi verdissimi, fitti e profumati, sentieri,
vecchi camminamenti di guerra e vie ferrate.
1 giorno
Ritrovo in val Fiscalina 1450m (fine strada) entro le ore
14.00 e salita al rifugio Comici 2224m (3 ore)
2 giorno
Dal rifugio si sale alla forcella Pian di Cengia e per bella
ferrata in vetta al Monte Paterno 2744m. Discesa al rifugio
Locatelli 2405m. Prima di sera c ancora il tempo per salire sulla Torre Toblin 2617m con splendida vista sulle Tre
Cime di Lavaredo (5 ore + 2 ore per la Torre Toblin)
3 giorno
Giro delle Tre Cime di Lavaredo e ritorno al rifugio Locatelli
(si pu lasciare materiale in rifugio); discesa lungo la Innerfeldtal fino al rifugio Tre Scarperi 1617m (4 ore per il giro
delle Tre Cime + 2 ore per la discesa al rifugio Tre Scarperi)
4 giorno
Trasferimento con il nostro pulmino a Podestagno 1300m
e risalita, costeggiando la val di Fanes sotto le pareti
del Col Becchei, fino al rifugio Fanes 2024m; dal rifugio
escursione facoltativa al mitico castello dei Fanes (4-5 ore
+ 1-2 ore facoltative)
5 giorno
Dal rifugio si sale al bivacco della Pace e per i camminamenti della Grande Guerra al Monte Cavallo 2912m, si
scende in val Travenanzes fino a quota 2000 metri e lungo
lalta via della Pace o la scala Meneghel si sale al rifugio
Giussani 2600m (7-8 ore)
6 giorno
Si passa sotto limponente parete sud della Tofana di Rozes
3225m, poi lungo la ferrata Lipella se ne scala la vetta; discesa per la via normale fino al rifugio Dibona 2083m (9 ore
per il giro completo, ma possibilit di abbreviare la tappa a
8 ore o 6 ore)
7 giorno
Grandiosa attraversata ai piedi delle Tofane di Mezzo
3243m e di Dentro 3237m lungo vecchi camminamenti
con vista indimenticabile della conca dAmpezzo e discesa
finale fino a Podestagno (4-6 ore a seconda del percorso
scelto). Viaggio di rientro a casa
53
dal 1870
Ferrino & C. S.p.A. - Corso Lombardia 73 - San Mauro (Torino) - Italia - Tel 011 2230711 - www.ferrino.it
55
56
1.
Rispetto innanzitutto. In viaggio, spesso si tralasciano le pi elementari buone maniere. Il bazar di un paese
del terzo mondo non uno zoo. Chiedete sempre il permesso
prima di puntare la macchina fotografica addosso alle persone come in un safari. Conoscere i fondamenti della cultura locale indispensabile: vi sono luoghi dove si rischia
di venire linciati per aver tentato di fotografare una donna.
Spesso vi verr chiesto di spedire la foto: non promettete di
farlo se non ne avete la possibilit o lintenzione.
3.
Non infierite. Dopo essere stato fotografato a lungo, anche un modello professionista, che pagato appositamente, esausto. Il vostro soggetto non un modello
professionista, e soprattutto non percepisce un compenso.
Tenetelo a mente.
4. Attenzione ai dettagli. I particolari possono svelare molto di una persona: osservateli con cura, ma anche con
discrezione per non creare disagio (fatelo durante la conversazione di cui dicevamo sopra). Fate sempre attenzione alle
mani, agli occhi, alle rughe despressione, ai tatuaggi.
5.
57
carnet de voyage
Arrivo a Betampona
Taccuini dalla foresta pluviale del Madagascar
di Stefano Faravelli
Betampona. Uno scampolo di foresta primaria nellentroterra tropicale del Madagascar centro orientale.
Sono arruolato da una spedizione erpetologica come peintre naturaliste, con la missione di raggiungere un team di
ricercatori gi in foresta e unirmi ad essi per descrivere con
linattuale esattezza dei miei acquarelli la vita segreta della
fauna pi stravagante che esista al mondo.
Fu lerpetologo torinese Franco Andreone, un anno fa, a immaginare questa collaborazione: nel suo ufficio del Museo
Regionale di Storia Naturale di Torino mi propose di creare
un carnet de voyage che proiettasse lillustrazione scientifi-
58
59
60
61
Esplorazioni pigmee:
alla ricerca del piccolo
popolo
Leggenda e scienza. Poeti e antropologi.
Quando (e come) sopravvive il mito del buon selvaggio
62
Un pigmeo mbuti-efe si disseta usando una foglia come bicchiere nella foresta dellIturi
sta (incontri peraltro mancati fino a quando Du Chaillu non
decise di acchiappare per una gamba unanziana pigmea
che aveva tentato di nascondersi, trascinandola fuori dal suo
piccolo rifugio).
mentari. Si trattava di sicuro degli stessi Pigmei della tradizione classica, concluse Du Chaillu E del resto si sa che
la tradizione orale tende a esagerare se non a stravolgere
i fatti storici.
molti antropologi hanno frequentato con disinvoltura entrambi i generi. Un grande studioso di Pigmei, il linguista Paul Schebesta, raccolse in modo sistematico le sue
osservazioni sul terreno in opere difficilmente accessibili, anche perch mai tradotte dal tedesco (Die Bambuti-Pygmaen vom Ituri, 1938-1950), mentre vennero pubblicati in inglese, diventando assai popolari, i suoi lavori
non accademici, scritti nello stile dei racconti di viaggio
dellepoca (Among Congo Pygmies del 1933, oppure My
Pygmy and Negro Hosts del 1936).
63
Scene di vita quotidiana nel villaggio pigme mbuti-efe di Andikanga nella regione dellIturi
Pigmei mbuti-efe a caccia in foresta nella regione dellIturi
64
E fu ancora con un libro di viaggi, non certo con un trattato scientifico, che i Pigmei vennero finalmente accettati ma sarebbe pi esatto dire costruiti come oggetto
del discorso antropologico.
Forest People, del 1961, il racconto soggettivo del soggiorno di Colin Turnbull tra i Bambuti dellIturi. Turnbull
riattualizz in maniera influente il mito del buon selvaggio, descrivendo una societ egualitaria di cacciatori-raccoglitori armonicamente inseriti nel loro ecosistema forestale. Dopo questo libro diventer difficile, sul
piano concettuale, ammettere a pieno titolo nella classe
dei Pigmei quei gruppi che invece vivono ai margini della foresta, magari in un rapporto di interdipendenza con i Bantu.
Se il Pigmeo autentico quello che vive di caccia e raccolta nel cuore della foresta, laltro deve essere per forza una
sua versione degradata, deculturata. Tale ideologia tradizionalista per non emerge in modo esclusivo dal discorso antropologico. Quando Turnbull, in un testo successivo,
descrive gli orrori del turismo di massa, immaginando il
giorno in cui sarebbero state create delle riserve pigmee
per visitatori paganti, evita di dire che gi allepoca di Forest People venivano organizzati dei pygmic tours nella
regione dellIturi (e prima ancora in quella del lago Kivu e
dei monti Virunga).
Omissione comprensibile da parte di uno scienziato che
voleva bonificare il campo e il suo oggetto di studio da
qualsiasi interferenza col mondo esterno. In realt, come
ci spiega bene Frankland (v. bibliografia nel box), il turismo
pigmeo precedeva di gran lunga larrivo dellantropologia
professionale tra gli stessi popoli, dunque lidea di poter
Bibliografia
Il lettore interessato ad approfondire i ragionamenti di antropologia critica qui accennati potr farlo consultando i
seguenti testi:
Allovio, Stefano, Pigmei, Europei e altri selvaggi, Gius. Laterza & Figli, Roma-Bari, 2010.
Frankland, Stan, Pygmic Tours, African Study Monographs, Suppl. 26, Marzo 2001, pp. 237-256.
Per una storia globale dei Batwa centrata sulle regioni occidentali della foresta equatoriale (Repubblica del Congo,
Gabon), vedi Klieman, Kairn A., The Pygmies Were Our Compass. Bantu and Batwa in the History of West Central
Africa, Early Times to c. 1900 C.E., Heinemann, Portsmouth, 2003. Questo libro difficile ha il pregio di mettere in primo piano il ruolo dei Pigmei nelle loro relazioni con i popoli Bantu sulla lunghissima durata.
65
Continua la collaborazione
tra Kel 12 e Medici con lAfrica
Cuamm.
66
rappresentata dal Parco Nazionale di Table Mountain e dalla sua fantastica biodiversit, seppur affascinante, solo la
cornice della storia. Una storia di uomini, delle tradizioni
dei loro paesi dorigine e di quello che edificarono nel tentativo di costruirsi una patria nellemisfero australe. Di come
fecero nascere la civilt della vite, trovando un suolo fertile
e un clima insperatamente mediterraneo.
67
Cape Town
Una storia vinicola secolare
Il Western Cape , dunque, la terra dei vigneti e le Winelands sono le ampie, bellissime aree rigate dai filari,
vicine alla costa atlantica e a quella dellOceano Indiano,
protette dalle montagne, un clima benedetto per la vite.
68
La natura cambia sensibilmente nella regione di Paarl situata nella vallata del fiume Berg, che con le sue lunghe
estati calde e gli inverni umidi perfetta per la vite: e infatti qui si ottiene dai 18.000 ettari il 20% della produzione
nazionale. I suoi Chardonnay, Sauvignon Blanc, Riesling,
Merlot e Cabernet Sauvignon hanno ricevuto premi internazionali.
Plaisir de Merle fondata dallugonotto Charles Marais con
la sua Manor House uno dei pi begli esempi di architettura olandese del Capo. Villera e Backsberg sono in un
territorio insolitamente lunare di rocce, di incontaminata
bellezza. Nederburg la pi famosa etichetta sudafricana
e la Nederburg Auction (asta dei vini) che si tiene alla fine
dellestate, considerata uno dei massimi eventi del ge-
La raccolta delluva
Degustazione
69
Cantine
ugonotti, esperti vinificatori. Il Sud Africa vinicolo ha avuto dei
buoni maestri e ha saputo imparare la lezione.
Infine, laltra faccia del vino: la vinoterapia. In Sudafrica si
sviluppata soprattutto in alcune spa del Western Cape che
propongono trattamenti che impiegano i semi, le bucce e i
raspi duva. Le propriet antiossidanti delle uve sono eccellenti per disintossicare la pelle, mentre i polifenoli (che si trovano nei semi) combattono i radicali liberi.
Poco oltre la citt, una bellissima vallata porta un nome significativo: Franschhoek, angolo dei francesi, il luogo degli
Elena Bianco
Giornalista di viaggi, blogger
sono di grande qualit e compongono alcune fra le ricette pi popolari, come il sosatie, piedini di
agnello o maiale marinati in una
salsa di yogurt e curry e grigliati con le albicocche secche che si
accompagnano alla krummelpap,
una sorta di polenta.
70
71
Pura vida
I ticos, come i costaricensi amano farsi chiamare, sembrano aver trovato la chiave della felicit e le statistiche
lo confermano, tanto che pi dell85% degli abitanti si dichiara contento di vivere e soprattutto di vivere l.
Nella classifica della felicit delle nazioni del mondo, stilata dallONU sulla base di parametri soprattutto economici,
lItalia al quarantacinquesimo posto, surclassata dalla
Costa Rica, che allundicesimo, nonostante non sia un paese ricco se confrontato con i paesi europei. Ha per saputo
trovare un proprio modello di sviluppo in equilibrio tra consumi e risorse naturali, perseguendo
valori come la pace e la democrazia e
investendo in difesa di ambiente, sanit
e istruzione.
Infatti in unaltra statistica, lHappy
Planet Index, lindice che misura il grado di felicit in base non solo al PIL, ma
anche a benessere, aspettative di vita,
vocazione ecologica, relazioni interpersonali e libert di scelte, la Costa Rica
addirittura al primo posto, mentre
lItalia segue ancora pi distaccata al
cinquantunesimo.
Gi nel 1968 Robert Kennedy afferm
che il PIL misura tutto, eccetto ci che
rende la vita degna di essere vissuta e
anche le ricerche pi attuali confermano che, se il Prodotto Interno Lordo
direttamente proporzionale alla durata
della vita, non sembra esserlo alla felicit della stessa.
72
La chiave per capirne i motivi listruzione, spiega orgogliosamente Piero, la nostra guida tica, obbligatoria e gratuita dal 1869. Uno dei pilastri della nostra societ insieme
- e non da ora - a democrazia, ambiente, famiglia, pace e
neutralit. E la sua storia lo dimostra: gi da met Ottocento la Costa Rica una Repubblica democratica che, nel
giro di un secolo, conquista la libert di stampa, abolisce
la pena di morte, sceglie il suffragio universale e, prima
nazione al mondo, rinuncia allesercito.
Nel 1987 al suo presidente Oscar Arias Sanchez viene dato
il Premio Nobel per la Pace, mentre attualmente il paese
sede della Corte Inter-Americana dei Diritti Umani e
dellUniversit della Pace delle Nazioni Unite. Il denaro
destinato agli armamenti stato usato per costruire scuole e ospedali, con il risultato che oggi nel paese praticamente non esiste analfabetismo (il 96% della popolazione
istruita), che laspettativa di vita di 77 anni e la mortalit infantile la pi bassa dellAmerica Latina dopo Cuba.
C per anche unaltra spiegazione del milagro tico. Secondo la leggenda fu Cristoforo Colombo a battezzarla
Costa Rica, pensando custodisse immensi tesori. Ma i
73
Se sono specialmente la pace e il benessere ad attirare nuovi residenti, soprattutto pensionati e uomini
daffari americani ed europei, proprio il prezioso
patrimonio verde del paese a richiamare pi di due
milioni di turisti ogni anno. Non mancano problemi
idrogeologici e fognari, le denunce per i saccheggi
di uova di tartaruga e la pesca di frodo degli squali
per tagliarne le pinne da vendere a caro prezzo sui
mercati asiatici, ma la Costa Rica rimane una delle
nazioni pi verdi al mondo.
BANANE, CAFF E MICROCHIPS
Bastano alcuni dati: sono oltre 100 le aree preservate, il 28% del territorio occupato da parchi nazionali, riserve biologiche e aree protette collegati da una
serie di corridoi naturali; esiste una variet stupefacente di microclimi e di specie animali e vegetali con pi
del 5% di biodiversit del mondo su una superficie di soli
51.000 kmq., come Lombardia e Piemonte insieme. Non
ultimo la Costa Rica sta cercando di contenere le emissioni
di Co2 e di compensarle con la riforestazione, per diventare il primo paese carbon neutral entro il 2021. Il paese ha
differenziato le esportazioni, affiancando la tecnologia alle
produzioni agricole e oggi esporta non solo banane e caff,
ma anche microchips.
Il turismo green diventato la seconda maggiore fonte di
reddito del paese. Non solo: la popolazione coinvolta nel
business turistico, che in questo modo offre il triplo vantaggio di dare un reddito ai residenti, di preservare lambiente
intatto e di far vivere ai visitatori esperienze di qualit.
74
Intorno al 1950
un piccolo gruppo di Quaccheri,
un movimento
religioso protestante nato nel
1600 a Manchester e diffusosi negli
Stati Uniti, lasci lAlabama.
75
VOGLIA
DI
AUSTRALIA?
Il NORTHERN TERRITORY ti aspetta
per vivere una vacanza allinsegna dellavventura e della scoperta!
Escursioni adrenaliniche, tuffi nelle piscine naturali, percorsi in fuoristrada e notti sotto il cielo stellato
dellOutback! Queste le emozioni che ti aspettano nel cuore rosso dAustralia: il Northern Territory!
76
australiasoutback.it
Outback Australiano
Transaustraliana
aborigena
Attraverso il Continente Rosso, per comprendere
la spiritualit degli aborigeni
a traversata del continente australiano in un unico viaggio pu sembrare un sogno. Dalle ventose
spiagge del Western Australia alle coste tropicali
di Broome e Darwin, passando per il Kimberley e il red
centre, con il monolita Uluru e la mitica Alice Spring. La
Grande Barriera Corallina al largo delle coste del Queensland e la vivace citt di Sydney affacciata sul suo porto naturale. Climi diversi, fusi orari, paesaggi desolati e
spiagge coralline, deserti e foreste lussureggianti, paesi
dispersi nel nulla e grandi metropoli si alternano in questo travolgente viaggio che diventa realt.
77
Cambio di prospettiva
Ancora dal diario: ... la mia ricerca, ancora rinchiusa nei
parametri razionali e temporali della cultura occidentale,
continua a infrangersi contro la superficialit e lincomprensione reciproca. Gli aborigeni sono impermeabili al
mio ragionamento complicato e logico, i miei occhi non
hanno la capacit di cogliere lessenza che si cela dietro
limmagine precostituita che forse ho di loro. Ma i mesi
solitari trascorsi negli immensi spazi australiani mi stanno cambiando. Il mio ritmo sta rallentando e la volont
frenetica di trovare quello che cerco sta lasciando spazio
al fatalismo e al gioco delle coincidenze. questa la chiave per accedere al loro mondo cos diverso: abbandonare
le aspettative e lasciare che la natura ritorni a dominare
le cose. I chilometri sono giorni e poi non sono pi nulla.
Il cammino vita e respiro. Il terreno ha infinite forme. Il
silenzio telepatia. Le rigide strutture della mia cultura
sono come sabbia tra le dita... assisto a eventi straordinari,
metamorfosi strabilianti, cerimonie cruente e liberatorie.
Ormai accetto senza dubbi lesistenza della dimensione sogno e
la considero alla stregua della realt. Piango e mi commuovo con la
stessa infantile sensibilit dei miei
compagni.
Rido, canto e imito gli animali danzando senza pudore. La mia voce,
nel didjeridoo, si trasforma in tutte
le voci del mondo.
78
Solo negli anni 70 gli occidentali cominciarono a convincere i nativi a disegnare utilizzando supporti durevoli come
la corteccia e in seguito la tela. Ma questi meravigliosi
disegni, realizzati in diversi stili tradizionali (famosissimi
sono il puntiforme e le linee incrociate) erano sacri e
segreti, adatti solo a celebrare il tempo della creazione.
Cos, per affrancare larte dal suo ambito sacro, gli aborigeni decisero di rappresentare solo una parte dellintera storia (zoomando, per cos dire, solo un tratto del
79
numeri aborigeni
50.000 - 70.000 anni:
la societ aborigena
australiana
rappresenta la cultura pi
antica e continua della storia dellumanit.
Gli antenati degli aborigeni arrivarono sul
continente di Sahul, immenso territorio
che comprendeva Papua Nuova Guinea e
Australia, durante il Pleistocene. Attraversarono il mare su passaggi naturali
formatisi con labbassamento del livello
delle acque e diedero origine alle mitiche
leggende del Tempo del Sogno.
80
PERTH FREEMANTLE
Situata sulle
sponde dello
Swan River,
Perth il punto di partenza ideale per chi voglia avventurarsi
alla scoperta delle selvagge spiagge
a nord della citt e del meraviglioso
Deserto dei Pinnacoli.
Capitale del Western Australia,
il pi esteso degli stati australiani, Perth una grande e moderna
metropoli cosmopolita fondata nel
1829 e abitata oggi da quasi 2 milioni di persone.
E NEL MONDO
Etiopia, lultima Africa: i popoli della valle dellOmo partenze 01/04 e 14/10/2015
Nepal, trekking dellAnnapurna partenza 25/04/2015
Nepal, il piccolo Tibet partenza 09/05/2015
India, Ladakh partenze 10 e 23/06/2015
81
La meraviglia dell'Indonesia
Indonesia, incontri
ed emozioni
Lincanto della Natura, fra foreste pluviali popolate
da orangutan, villaggi di montagna e regni sommersi
escrivere in modo esaustivo lIndonesia difficile, per la complessit di emozioni che questo
Paese pu regalare: arte, cultura, religione, natura si offrono al visitatore con una tale forza
che si pu solo trasmettere qualche suggestione dettata da
esperienze vissute, attraverso brevi schegge di viaggio.
rive del fiume e nel silenzio interrotto solo dal rumore del
motore, risuonano improvvisi versi sconosciuti che appartengono ai tanti animali che popolano indisturbati il Parco.
un paradiso di biodiversit, con oltre 230 specie di avifauna, fra cui rari uccelli acquatici, come gli aironi bianchi,
che stagionalmente compongono i cosiddetti bird lakes,
posandosi sulle acque.
82
83
84
85
86
Viaggio al cuore
dello zen
Il Padiglione dOro riflesso nel lago, larmonia dei
giardini, il Vaticano del buddhismo zen. Scopriamo
i luoghi della tradizione accanto a una metropoli da
fantascienza: Tokyo
87
Il Monastero di Eiheiji
citt come il Castello di Nijo, residenza di uno degli Shogun
che si avvicendarono come generali in capo e dittatori del
Giappone. Ma Kyoto vi conquister anche con un esempio
perfetto di matrimonio fra arte e natura: il Padiglione dOro, o Kinkakuji, un luogo la cui magia ha ispirato uno dei
capolavori del grande romanziere Mishima Yukio (intitolato appunto Il padiglione doro). Creato come dimora privata
di uno Shogun nel 1397, il padiglione deve il suo nome alle
lamine auree che lo ricoprono ma lascia assolutamente incantati anche per la sua posizione, immerso fra gli alberi
e riflesso nellacqua del lago antistante, meraviglioso fra i
colori cangianti delle foglie in tutte le stagioni.
Questo raffinato equilibrio fra ambiente e opere delluomo,
cos tipico della tradizione giapponese, lo ritroveremo anche nella piccola e tranquilla Nara, la citt delle gazzelle,
cos chiamata perch i suoi numerosi parchi pullulano di
gazzelle che non raro incontrare nelle strade o davanti a un
semaforo, e dove ammireremo i grandi templi buddhisti ma
anche dello Shinto, lantica religione giapponese della natura,
connessa allorigine divina della dinastia imperiale.
88
Kyoto
I samurai in meditazione e i giardini zen
Nelle citt buddhiste lungo il nostro itinerario troveremo
oltre a maestosi templi e magnifiche opere darte i celebri
giardini zen.
I primi giardini di questo genere furono creati intorno al tredicesimo secolo, quando in Giappone divenne importante la
classe dei samurai. Ispirati da un codice donore che seguiva il
principio buddhista del distacco dalle emozioni, i samurai miravano a combattere come perfette macchine da guerra ma
senza odiare lavversario. Per raggiungere concentrazione e
distacco, prima della battaglia i samurai erano soliti sedersi
davanti a un giardino zen per meditare insieme ai monaci.
La tradizione giapponese sottolinea un concetto che a volte noi occidentali dimentichiamo: contemplare la Bellezza educa luomo. La contemplazione un esercizio spirituale il cui scopo incorporare le qualit di ci che si
contempla: quindi se un giardino armonioso anche chi
lo contempla diventa consapevole di quellarmonia. Cio
diventa una persona migliore.
89
Giardino fiorito
Ore giapponesi, Fosco Maraini descrive il pi famoso giardino zen, il Ryoanji, che si trova a Kyoto. Ecco cosa scrive:
Questo giardino il pi singolare, ardito, profondo di tutta
Kyoto. Una distesa di candida sabbia, rastrellata con alta
precisione in fittissime linee parallele, e quindici sassi, fra
grandi e piccoli. In quanto a vegetazione, vi sono soltanto
90
un criterio particolare: da
qualsiasi punto si osservi il
giardino, impossibile vedere tutte e 15 le pietre, perch
ce n sempre una nascosta
allocchio dellosservatore.
Perci il Ryoanji una rappresentazione del mistero
della Natura: c sempre
qualcosa in lei che sfugge
alla nostra comprensione.
N fine, n inizio:
conta solo il presente
Giunti a conclusione di questo articolo voglio svelarvi
un piccolo segreto: ho scelto di illustrarvi il viaggio a
ritroso, partendo dallultima
tappa per finire accennando
alla prima, Tokyo, la metropoli fantascientifica, creativa e
ipertecnologica che sapr stupirci di giorno e di notte, con
la sua vitalit e i suoi milioni di luci che fanno impallidire
New York.
Perch ho scelto di iniziare con la fine e terminare con
linizio? Perch la fine e linizio, come il futuro e il passato, non hanno importanza per lo zen: ci che conta solo
il presente, lattenzione assoluta al qui-e-ora, fonte di
consapevolezza. Perci puntate i vostri occhi sullattimo
Tokyo
fuggente. E ricordate questo proverbio zen: Luccello del
paradiso si posa soltanto sulla mano che non lo ghermisce. Arrivederci in Giappone.
Marco Restelli
Autore di vari libri sulle culture asiatiche,
docente allUniversit degli Studi di Milano,
giornalista specializzato sullAsia, blogger di MilleOrienti
(www.milleorienti.com)
Foto Archivio JNTO
91
92
Donna a Kashgar
gente che ha studiato il russo a scuola, ha usato il rublo,
e per molto tempo ha guardato a Mosca come al caput
mundi. Maledetta Mosca. Benedetta Mosca. Anche sugli
altipiani verdi, pascoli di infinite mandrie di cavalli e campi
di tende fumanti di kumys, il latte di giumenta. Dove si
passa lestate, tra le transumanze. Dove una yurta casa,
col pavimento di tappeti e le pareti di tessuti. E i mobiletti
logori, che gli manca una zampa. E il focolare.
Come loro, caliamo anche noi. Scappiamo da Bikek, capitale ristrutturata ma sempre scialba, rendiamo onore
alle terre di Manas e scolliniamo.
Ed subito Cina
La collina un monte. un passo a 3.900 metri. in fondo a una pista bianca lungo il filo spinato, retaggio daltri
tempi sempre pronti a ritornare. Di qui cera lUrss, di l
c ancora la RPC, la Repubblica Popolare Cinese. Spunta
irta della sua burocrazia, delle ispezioni, dei soldati senza
sorrisi, orgogliosa dei palazzetti lindi nelle lande secche
della Provincia (sempre meno) autonoma dello Xinjiang, la
terra degli uighuri, anchessi turchi e islamici come i kirghizi, ma non cos liberi di esserlo. Specie dacch ondate
di cinesi han hanno cominciato a sciabordare dallEst e ad
annacquare il fiero retaggio del loro sangue che, sgorgato
tra genti mongole del Nord, da secoli circola per le vene
del bacino del Tarim e del deserto del Taklamakan.
Scivola, la strada, dal passo fino a valle, accanto a contadini e pastori che rincasano con le zappe e con le bestie. Scivola fino a Kashgar, da secoli estremo avamposto
93
Lago Karakul
94
Yurta kirghiza
Approdiamo subito alla valle del fiume Hunza, perla sul
filo di questa strada dincanto che, gi Via della seta,
ora una Via del petrolio, quello che vi transita dal porto
pakistano di Gwadar, sul Mare Arabico, dal 2013 ceduto
ai cinesi per i traffici col Golfo Persico e il Mediterraneo.
Noi, nel saliscendi pietroso dei Territori del Nord, doasi
in oasi, tra i muretti e le scacchiere degli orti darlecchino, stringiamo mani diverse. Genti indoeuropee, ma anche turche e tibetane, filtrate, nel tempo, tra i canyon del
Karakorum, del Pamir, dellHindukush, dellHimalaya,
che qui, tra le pieghe del tetto del mondo, han costruito
regni e castelli, riuniti sotto la buona pace pakistana solo
una cinquantina danni fa.
Le antiche residenze dei mir e dei raja, i signorotti, sono
state da poco restaurate grazie allAga Khan, che qui sostiene accoliti sciiti ismailiti. E ora si visitano e in alcuni,
fatti hotel e ristoranti, ci si dorme di lusso, persino, e ci
si mangiano leccornie, come facciamo noi. Posti da favola
orientale, spesso come nidi daquila, sui picchi, per controllare i passi.Lodore di naan col montone e le spezie spira dai
fuochi delle botteghe scure, in tutti i bazar. Tessuti e berretti
a tappezzare pareti e soffitti, coi mercanti svaccati tra gli abiti-uniforme nazionale, camicioni lunghi e pantaloni larghi, i
shalwar kamiz. Ehi you, come in, vieni, entra a vedere il tappeto, i rubini, largenteria, vieni per un t con due chiacchiere.
Lago di Attabad-Pakistan
smog. Dense di miserie e carit. Lannusiamo con avidit,
quella curiosa, vorace di mondo, perch in un momento
svanisce. Lahore, per noi, gi Italia.
95
Islanda dacqua
e di fuoco
Un Paese estremo fra salti dacqua colonne di fumo
e ghiacci perenni
Quello che rende famoso questo Paese la sua attivit geologica, in particolare quella vulcanica, che dalle viscere
della Terra ha espulso una quantit immensa di materiale
fuso fino a formare lisola che oggi possiamo ammirare.
Tanto vale partire subito e, lasciata Reykjavik, dirigersi verso il famoso circolo doro, ovvero una serie di localit interessanti concentrate in unarea molto ristretta.
96
ingvellir si trova a circa 50 Km dalla capitale: unenorme cicatrice della crosta terrestre nata dalla separazione della zolla europea da quella americana.
Unaffascinante passeggiata di circa un chilometro percorre
parte di questa area martoriata dai fenomeni geologici. Da
cui si contempla un paesaggio magico, fatto di laghi, profonde
spaccature e piccole cascate, eletto Patrimonio dellumanit
UNESCO e Parco Nazionale.
enorme bolla turchese che collassa su se stessa e sparisce ingoiata dalla terra. Lesplosione che ne segue fa quasi
paura e una colonna dacqua di venti metri fa sussultare e
lascia a bocca aperta e naso allins chi la osserva.
Non paghi, ci si dirige alla volta di Gullfoss, nota per le
sue grandi cascate. Non sicuramente laltezza del salto
97
98
Omar Fragomeni
Geologo e guida naturalistica
Pulcinella di mare nei pressi delle scogliere di Vik
(foto Omar Fragomeni)
VADEMAECUM ISLANDESE
Partendo dal centro di accoglienza
dello Skaftafell
National Park,
si possono imboccare diversi
percorsi escursionistici. Interessante e molto facile, un trekking di circa
venti minuti porta proprio ai piedi di un
imponente ghiacciaio. Latmosfera
primordiale, i contrasti di bianco e blu
del ghiaccio con la sabbia nera lasciano stupefatti. Anche il breve trekking
di trenta minuti alla scoperta delle
cascate di Svartifoss, note per i basalti
colonnari che la circondano, non pu
mancare.
Full islanda
Terra di ghiaccio e di fuoco - partenze 16 e 25/05/2015; 06, 15 e 24/06/2015; 04, 13 e 22/07/2015; 01, 15 e 24/08/2015;
02/09/2015
99
Navigare in Norvegia.
Storie di uomini e di
natura
I ghiacci artici, lorso polare, i villaggi di pescatori e
le citt dei mercanti. Seguendo le orme dei grandi
esploratori e dei postali dei fiordi
100
101
102
Elena Bianco
Giornalista di viaggi, blogger
IN LIBERT
Da Bergen alle Isole Lofoten con il Postale dei Fiordi - Partenze giornaliere dal 01 gennaio al 31 dicembre 2015
Dalle isole Lofoten a Capo Nord con il Postale dei Fiordi - Partenze giornaliere dal 01 gennaio al 31 dicembre 2015
103
104
viaggiatrici viaggianti
Le calle di Tinissima
Come potuto accadere che questa donna, nata in Friuli,
vissuta in Messico, fotografa e rivoluzionaria,
abbia lasciato dietro a s tante tracce ed emozioni?
di Andrea Semplici
la resistenza spagnola durante gli anni orribili della guerra
civile. Assieme sfidarono il fascismo. Robert scatt la foto
simbolo di quella tragedia (Il miliziano morente) e quando
i suoi occhi incrociarono quelli di Tina le disse: Riprendi in
mano la macchina fotografica. Tina abbass lo sguardo, ne
immagino la malinconia e il desiderio. Capa avrebbe dovuto
prenderla per mano e farle davvero ricominciare a fotografare. Non era il suo destino. Vi era troppo alle spalle di Tina.
Erano anni terribili. Furono anche anni di passione immensa.
Tina era la pi bella. Su uno scaffale della mia libreria si
trovano i libri importanti. Le storie che vorrei avere con me
in ogni casa mi trovassi ad abitare. Ho controllato: fra questi vi sono nove libri attorno a Tina Modotti. Perfino sul mio
biglietto da visita c la riproduzione di una sua foto: una
chitarra, una falce e una bandoliera. La incontrai, la prima volta, trenta anni fa. E, da allora, non mi lascia in pace.
Come avrei voluto assistere al loro incontro. Dal tavolo vicino, da una panchina nel parco dove si erano incontrati, su
una sedia in un angolo dello studio fotografico dove lei era
andata a trovarlo. Non deve essere avvenuto cos il loro trovarsi, cera una guerra attorno a questuomo e questa donna
quando si conobbero. Avevo dimenticato che Robert Capa,
il grande fotografo dellumanit del 900, avesse conosciuto
Tina Modotti. Avrei dovuto immaginarlo: erano assieme nel-
105
106
poggiate su un badile e ritrovo la fatica del mondo dei contadini. Guardo le linee intrecciate dellinterno del campanile di Tepotzotln e vi vedo lastrazione perfetta. Osservo il
corpo nudo di Tina, fotografato da Edward, e mi sorprendo
sempre della sua vitalit dirompente. elettricit, Tina. Mi
soffermo davanti alla foto di due calle, due fiori esili sullo
sfondo di un muro bianco: la luce straordinaria, si avvolti
dalla bellezza dellerotismo.
Se Weston se ne va (se ne pentir? Molti anni dopo, il suo
diario ancora colmo di parole di amore per Tina e per quel
paese), Tina vive il Messico. Tina affolla la sua vita. Di arte
e di parole, di amori e di passione. Non passa immune attraverso il suo secolo, Tina. Vive la tragedia del trotskismo.
Diventa comunista, rivoluzionaria. Sacrifica la fotografia alla
militanza. Anche se la foto del suo nuovo compagno, Julio
Antonio Mella, comunista cubano, fiero in un profilo che si
staglia contro il cielo, lascia senza fiato per la sua forza. Julio sar assassinato (da sicari stalinisti? Da assassini pagati
dalla tirannia cubana?) mentre Tina cammina al suo fianco.
Tina attraversa lesilio, sfugge al fascismo italiano, va a Mosca, vive lincubo dello stalinismo, combatte in Spagna. la
sconfitta, il dolore. Qualcosa si spezza. Tina si perde. LEuropa non possiede la dannata luce del Messico. E non si pu
vivere senza quella luce. Tina conosce la luce, sa amarla. Perch non hai seguito linvito di Robert Capa, maledizione? La
rivoluzione si pu fare anche con una macchina fotografica.
Ma Tina ha chiuso le porte della sua vita passata. La fotografia diventata troppo veloce. Non era pi necessario
viaggiare con una pesantissima Graflex. E lei non aggressiva. Ha bisogno di una lentezza che non pi possibile. La storia terribile del 900 graffia a sangue la sua vita.
sfinita. Torna ancora in Messico, ma non cerca la sua
vecchia gente. Torna per morire. In un taxi. Sola, a 42 anni.
Pablo Neruda fa incidere parole di dolcezza disperata sulla
lapide della sua tomba, al Panten de Dolores di Ciudad de
Mexico: Tina hermana, no duermes, no, no duermespuro
es tu dulce nombre, pura es tu fragil vida
107
108
questo che ci proponiamo: di stimolare la vostra curiosit, mostrandovi immagini particolari e raccontandovi brevi stralci della vita della Terra e dei suoi mille volti.
Marco Stoppato, geologo e fotogiornalista, nasce a Milano nel 1962. Dopo la maturit classica, si laurea in
scienze geologiche e si specializza in vulcanologia con
una permanenza in Messico di 5 mesi. Parallelamente
allattivit di ricerca inizia quella di giornalista scientifico e fotografo naturalista che diventa in breve la sua
professione principale. Lavora con le maggiori riviste
italiane ed estere occupandosi anche dellorganizzazione di viaggi. Nel 1994 fonda con un collega vulcanologo
la Vulcano Esplorazioni, unAssociazione di divulgazione scientifica con la quale realizza reportage, libri, spedizioni, documentari e numerose mostre scientifiche.
109
raccontare il viaggio
Frontiere? Ho attraversato il mondo
e ho verificato che esistono,
ma solo nella mente di alcuni uomini.
Thor Heyerdahl
a cura di Anna Maspero
110
chiusura, limite e discriminazione, perch se non riusciremo abbattere quei muri invisibili costruiti nella nostra
mente da paure vecchie e nuove, se non sapremo aprirci
a percezioni e visioni diverse dalle nostre, saremo tutti pi
poveri e indifesi.
111
112
FAMIGLIA CL
ESSERCI
QUELLO CHE CONTA
Un viaggio verso Paesi lontani, una gita in campagna o unavvincente escursione sulle montagne
spalanca le porte di un mondo straordinario, che non smette mai di stupirvi. In situazioni del genere,
un binocolo compatto e leggero della famiglia CL si riveleranno molto utili. Stanno facilmente
in una tasca e non smetteranno mai di stupirvi con il loro incredibile comfort visivo. Godetevi
al massimo le piccole e grandi scoperte e rendete lincontro con la natura ancora pi
avvincente. Perch, con SWAROVSKI OPTIK, il mondo appartiene a chi sa percepire il bello.
113
114
115
Gibuti, Afar
116