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Il cerchio magico
dove saltano le regole del gioco
Viaggiatori
viaggianti
Percorrere terre di incontri, incontrando la storia,
l’arte, la religione; entrando in contatto, per
viverlo, con uno straordinario patrimonio, culturale
e umano. Non sentirsi appagati da un semplice
incontro, banale e frettoloso, o da una rapida,
seppur emozionante, visione dei luoghi. Avere,
anche individualmente, il tempo e la possibilità di
vivere quei momenti come spazi personali,
secondo le proprie esigenze e le proprie curiosità.
Viaggiare da soli comporta attenzione, nella scelta
iniziale così come nell’incontro con l’altro:
guardare, capire, senza prevaricare. Viaggiare in
gruppo richi ede lo stesso dato ma “solo” un
obbligo in più: uniformità di comportamenti tra tutti
i partecipanti quanto a umiltà (nel porsi di fronte
“all’altro”), a disponibilità e a comprensione delle
diversità. In questo Tour Leader e guide scelte
svolgono con sensibilità il loro compito di
mediatori e facilitatori, aiutando e non
prevaricando, spiegando e non imponendo una
visione personale o un approccio univoco.
E’ una visione colta del viaggio, là dove per cultura
si intende “tutto”; un tutto facilmente intuibile se si
parte dal presupposto che parliamo di viaggi di
ricerca, di scoperta, di incontro.
E’ banale dire che un viaggio è “culturale”, termine
ormai inflazionato e spesso abusato, definizione
ingenuamente generalizzata. Eppure basta
attenersi ad una regola semplice: voglia di
rispettare. Che si traduce nella volontà di vedere i
paesi non come musei, ma come un’entità in
continuo movimento, che parte dalla storia e
percorre periodi di declino e di crescita, a volte di
magnificenza, per allacciarsi all’oggi. Per questo
nei nostri viaggi facciamo irrompere la quotidianità:
mercati e feste, spirito religioso e leggende, arte
antica e creatività di oggi; e luoghi piccoli,
suggestivi, accanto alla grandiosità della natura.
Cultura come rispetto della sua integrità, come
capacità di salvaguardia. La natura è magica,
dominatrice e grandiosa. Lo è proprio perché è
integra. A noi capirlo e comportarci di
conseguenza. Lasciando solo piccole tracce del
nostro passaggio, orme che il vento possa
cancellare nello spazio di un soffio. Cultura come
dovere: di preservarne la sontuosità, di rispettarne
la magnificenza, di conservarne il fascino.
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I cataloghi sono “luoghi del viaggiare”, tra la mente e il corpo. Sono stimoli, suggestioni, racconti, piccole anticipazioni.
Se sviluppassimo sul catalogo la mole di informazioni che per ogni nostro itinerario diamo al viaggiatore avremmo cataloghi
ingestibili (e forse un po’ noiosi…). Per questo cerchiamo di sollecitarvi dando poche note e lasciando la curiosità: quando
un certo viaggio vi interessa chiedeteci i dettagli, lo svolgimento giorno per giorno, i servizi, il minimo e massimo dei nostri
gruppi. Scrivere che spesso (quando è necessario) i nostri massimi corrispondono al minimo di altri non è uno slogan.
Non è nemmeno polemica: è ribadire e valorizzare la nostra specificità. Tra le difficoltà di un catalogo di emozioni c’è
quella di far capire quante e quali tipologie di viaggio possono essere sviluppate. E in un catalogo come il nostro sappiamo
bene che risaltano soprattutto alcuni viaggi di gruppo con Tour Leader. Spesso ai viaggiatori sfugge il fatto che amiamo
e facciamo molto bene anche i viaggi individuali, quelli costruiti su misura, per il viaggiatore e con il viaggiatore.
Percorsi paralleli,
senza contraddizioni
Piccoli gruppi. Con accompagnatore. Ci sono viaggi Viaggi individuali e su misura. Si possono organizzare
che hanno “bisogno” di piccoli gruppi. Difficoltà, necessità sempre, a volte con estrema semplicità, altre studiando
che ogni partecipante sia protagonista, volontà di desideri, difficoltà organizzative, necessità. In un caso si
rispettare tempi e modi impongono che il numero di tratta di riformulare tempi e modi e fare una proposta
viaggiatori sia proporzionale alle esigenze organizzative di economica (che per altro la nostra programmazione ha già
quel certo viaggio, cosicché si formi tra i viaggiatori il spesso ipotizzato); nel secondo caso, di affidare alla
giusto spirito di coesione, di partecipazione, di scambio. programmazione e all’operativo le richieste, farle vagliare
Certo, c’è viaggio e viaggio: ci sono molti itinerari che quanto a fattibilità nei modi e soprattutto nei tempi richiesti,
raccontano luoghi e culture in regioni note, lungo piste già dare risposte che spesso sono prodighe di consigli per
lungamente battute; così come ci sono, all’opposto, e arricchire il viaggio. Sul terreno saranno poi le guide locali a
passando per spedizioni di varia difficoltà, viaggi di garantire lo svolgimento e a soddisfare quella voglia di
ricognizione, per i quali al viaggiatore sono richiesti, ancor conoscere e di incontrare che è parte essenziale del
più, attitudine al cambiamento, spirito di adattabilità e viaggio. Saranno loro a svolgere con soddisfazione quel
capacità di condivisione. Accompagnatori e guide. Sono la ruolo centrale di mediazione ed organizzazione che
chiave di volta del viaggio, la pietra angolare capace di determina la buona riuscita dell’itinerario. Guide selezionate
sostenere questo complesso edificio. A loro si chiede di negli anni, capaci di regalare quel qualcosa in più che
essere mediatori all’interno del gruppo e, allo stesso tempo e appartiene solo a chi “è” quel Paese.
soprattutto, tra viaggiatori e luoghi visitati. I Tour leader A noi il compito di capire le vostre esigenze, ma ancor più
italiani, e ancor più gli esperti, sono a volte indispensabili in i vostri desideri, i vostri sogni. Capire per consigliare: non
questo ruolo, o per la difficoltà della mediazione o per la vi diremo sempre “si può fare”, vi diremo anche
complessità del terreno. Sono un privilegio per chi viaggia. “cambiamo, cerchiamo un’alternativa al percorso,
Una grande orchestra... Alla fine, per il viaggio, cosa c’è aggiungiamo...”. Un viaggio su misura vive di tante
di meglio di un palcoscenico di luoghi e genti lontani, di componenti, ma ha il privilegio di far discutere di ogni
un buon direttore d’orchestra che aiuta e media con la aspetto e di poter scegliere secondo le proprie esigenze:
sua esperienza e la sua conoscenza del paese, di uno dal mezzo di trasporto ai lodge e agli hotel, dai tempi ai
straordinario gruppo di solisti, voi viaggiatori, che sanno modi. Lo sappiamo fare, lo vogliamo fare. Così come vi
essere anche squadra, così che tante individualità si diremo qualche garbato no, con la stessa lealtà verso i
trasformino in una grande orchestra? viaggiatori abbiamo deciso di non proporre viaggi
individuali in tutti i paesi del mondo toccati dalla nostra
programmazione, in cui operiamo. Abbiamo selezionato
solo quelli in cui il corrispondente e le guide sono in
grado di garantirci quell’ottimo livello dei servizi individuali
che sono la nostra vera garanzia nei vostri confronti.
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se il Viaggio è
uno spazio in cui formare i propri passi
I viaggi si creano insieme: Kel12 con i suoi viaggiatori, viaggiatori con viaggiatori
Nascono così gli itinerari più emozionanti e rigorosi, ricchi di tutta la poesia possibile
e di tutta la lucidità necessaria. È l’amore per il viaggio l’intonaco di questa costruzione comune
Viaggiare è...
Il Viaggio è il luogo dello smarrirsi, del ritrovamento dell’inaspettato; è il tempo dello stupore
Nel viaggio i sensi si risvegliano, diventano più vigili, si stupiscono di fronte a usanze e accadimenti
Il viaggio è umiltà: bisogna ricominciare a imparare, non si può più dare nulla per scontato
Smarrirsi di fronte a usanze e situazioni che non conoscevamo o credevamo di non conoscere
Auguste Choisy
Il Sahara: da vivere, da ascoltare
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La dicitura: “in hotel” Viaggi in Pool semplicemente pensiamo che paese per paese,
Abbiamo per lo più eliminato la distinzione tra Sono viaggi effettuati in pool con altri ope- viaggio per viaggio, stato d’animo per stato
hotel e lodge mentre conserviamo il più possibile ratori italiani e stranieri, di solito organiz- d’animo portino a scelte. Vi aiutiamo a farle, vi
quella tra gli altri vari tipi di strutture fisse. zati dal corrispondente: un modo per far sì presentiamo viaggi a volte simili o uguali, ma
Inoltre, rimandiamo alle schede del viaggio per che il viaggio raggiunga il minimo di parte- da vivere in maniera diversa. All’inizio le cate-
la distinzione tra strutture la cui definizione cipanti e parta. Una formula, lo ribadiamo, gorie erano molte di più, ma alla fine abbiamo
cambia da Paese a Paese. Esistono viaggi nei che non è di più basso profilo. semplificato: viaggi di gruppo con il Tour
quali le notti al campo sono trascorse in struttu- Leader e viaggi privati ed esclusivi. Tutti i
re fisse di alto livello, con tende fornite di lettini, Alcune norme per i voli nostri Tour Leader sono esperti dei luoghi in
lenzuola e servizi privati. Difficile non conside- L’impossibilità a modificare alcune richieste di cui vanno: accompagnano con professionalità,
rarli dei veri e propri hotel. In Mongolia, al con- voli, soprattutto per congiunzioni interne, non conoscendo i luoghi, valutando le situazioni,
trario, ci sono itinerari senza tende, ma nelle dipende certo da cattiva volontà, ma dai rego- aprendovi alla conoscenza di quel certo paese
yurte si dorme spesso in più di due e i servizi sono lamenti delle Compagnie aeree che vietano o di quella particolare popolazione. A volte
a volte in comune: come considerli un “tutto modifiche ai biglietti emessi o confermati; sono esperti di una zona del mondo o di una
hotel”? In alcuni Paesi è consigliabile portare quando lo fanno richiedono penali che a noi materia applicabile a quel viaggio. I viaggi di
sacco a pelo o sacco lenzuolo (e vi avvisiamo, dispiace di dovervi domandare e a voi di dover gruppo diventano la categoria che accumuna
specificandone la ragione), ma sono garantiti, in pagare. Così come praticamente tutti i Vettori tutti quelli accompagnati. Mentre protagonisti
albergo, i servizi privati anche se si tratta di vietano il “cambio nome”. A tal riguardo si dei viaggi individuali diventano le guide locali:
strutture locali modeste. La classificazione in prega di comunicare sempre il nome esatto e mediatori tra voi e il paese altrettanto validi
questo caso sarà comunque “in hotel”. Quale è, completo che appare sui vostri passaporti o seppur non sempre in sintonia completa con la
allora, il criterio di classificazione? Quello della documenti di viaggio: in caso contrario, il con- nostra mentalità europea.
possibilità o meno di garantire dei servizi privati trollo al check-in potrebbe portare a spiace-
o quanto meno di livello. voli inconvenienti. La stagionalità aerea può I Tour Leader: da dove
subire variazioni decise dalle Compagnie. A volte il Tour Leader parte con voi dall’Italia,
I mezzi di trasporto altre volte lo troverete in loco. In alcuni viaggi
Per altre informazioni ci affidiamo al buon In viaggio con l’esperto viene segnalato se è italiano o se “semplicemen-
senso: scrivere 4x4 tipo Toyota e farvi trovare Troverete i viaggi divisi per “categorie”: non è te” parla la lingua italiana. In questo secondo
delle Nissan, perché il corrispondente ha cam- un modo per dare classificazioni di merito, per caso si tratta quasi sempre di Tour Leader euro-
biato il mezzo, così come scrivere pulmino o privilegiarne alcuni, per dare pagelle di diffi- pei, ma che parlano un ottimo italiano; sono
minibus, o ancora pubblicare “voli di linea Thai” coltà o intensità. E’ un modo che riteniamo sempre dei grandi conoscitori dei luoghi e spesso
e farvi volare con Lufthansa (solo per fare un interessante per aiutarvi a scegliere, secondo vivono nei Paesi in cui accompagnano. Allo stes-
esempio), siamo sicuri che ce lo perdonerete. Dal desideri e necessità del momento. Non pensia- so modo segnaliamo se la guida locale parla ita-
momento che vi garantiamo lo stesso grado di mo affatto che ci siano tipologie di viaggiatori liano o se ha competenze specifiche.
sicurezza e un livello qualitativo elevato. o che i viaggiatori siano differenti tra loro:
I gruppi speciali
È possibile organizzare viaggi ad hoc, per sin-
Viaggi con esperto, con più date goli o per gruppi, della durata desiderata, an-
Troverete, nel calendario partenze così come nelle pagine che raccontano un certo viag- che modificando gli itinerari secondo le esi-
gio, itinerari con più date accompagnati da differenti Tour Leader e/o esperti. Fin qui genze dei viaggiatori. Per alcune destinazioni
abbastanza normale, ma potrebbe verificarsi il fatto che un viaggio con lo stesso titolo, è necessario valutare, per motivi organizzativi,
nello stesso paese, possa mostrare, nella lettura del day by day, delle differenze. A volte l’opportunità di utilizzare più veicoli: di conse-
minime, altre significative. O, più banalmente, che possano cambiare alcuni parametri,
guenza a volte è opportuno un numero mini-
dai giorni al prezzo. Singolare, strano, sbagliato? E’ vero solo il primo aggettivo perché
non si tratta di errori o stranezze, ma di una cosa “normale”, certamente logica. Ogni mo di partecipanti, per contenere i costi e per
esperto porta, in quello stesso viaggio, la sua esperienza, la sua cultura, la sua specifi- garantire la sicurezza senza mai snaturare lo
cità, la sua sensibilità, le sue “preferenze”: luoghi, popoli, arte, cultura, storia, archeo- spirito dei nostri viaggi. È determinante la
logia sono componenti a volte fondamentali dello stesso viaggio. E chi vi accompagna, tempestività nelle richieste.
pur non trascurandone alcuna, può raccontarvi l’anima di quel paese partendo da uno
di quegli aspetti, privilegiandolo nel racconto. E’ chiaro che non sempre lo stesso viag-
gio sarà “più viaggi”; il più delle volte la sensibilità verso luoghi e popoli è la stessa. Così
come è certo che quel certo viaggio vi permetterà di vedere comunque le cose impor-
tanti. Per cui guardate i viaggi, “leggete” le differenze, scegliete a sensazione quale
aspetto del paese vi piacerà maggiormente conoscere... e via, sacco in spalla.
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L’indice è abitualmente una pagina fredda, necessaria e utile sebbene non indispensabile. Noi Papua 쎲 190
non facciamo eccezione. E non è certo questo il luogo per tesserne l’elogio o sottoscriverne l’i- Australia 쎲 191
nutilità. Eppure quell’elenco di nomi nasconde scelte molto precise: la filosofia di viaggio, ancor Isole Marchesi 쎲 193
prima l’idea stessa che si ha del viaggio (e per un operatore, la necessità di capire l’idea degli Nuova Caledonia 쎲 192
altri, di uniformarla alla propria e se “succede” di spingere un’idea nuova). L’indice nasconde Patagonia 쎲 194
scelte, cela luoghi da vedere per la prima volta o da guardare con occhi nuovi. Scelte… Kel12 Guatemala Messico 쎲 195
ne ha sempre fatte di importanti, da quando nel lontano 1978 ha deciso di spingere un nuovo
Canada Alaska 쎲 196
modo di viaggiare a quando ha preso atto che i viaggiatori scalpitavano per viaggiare “da soli”,
per prendere sulle proprie spalle, ma senza rinunciare all’aiuto di un operatore e dei suoi esperti,
il sogno da cui parte il viaggio, la sua modulazione, la sua realizzazione sul terreno affiancati
ANTICIPAZIONI
da brave guide locali. Ha seguito il mercato? Forse, in parte. Ha seguito l’evoluzione dei suoi
viaggiatori? Di sicuro. Con la stessa determinazione ha ora ripreso in mano le modalità del viag- Di tutto un po’ 197
gio certa che i viaggiatori vogliano una distinzione netta tra viaggi di gruppo e viaggi indivi-
duali. Non più antitetici, non rispondenti alla “moda”, ma forti di una pari dignità. Non esistono
viaggiatori “da individuali” e viaggiatori di “gruppo”. Esiste un viaggiatore che di volta in volta Per viaggiare e conoscere pag. 010
ha bisogno di un itinerario tagliato su misura come un buon abito di sartoria, ricco di piccoli
Turismo e sostenibilità pag. 014
e grandi particolari-desideri personali, o di un viaggio in cui la presenza dell’esperto o del Tour
Leader danno quell’innegabile qualcosa in più. Se ci rinunciamo pur di soddisfare la voglia di Dalla parte degli altri pag. 015
costruire un viaggio personale e autonomo facciamo una scelta. Se riteniamo “inutile” il Tour I libri in valigia pag. 016
Leader sbagliamo totalmente. Noi crediamo fermamente (così siamo nati oltre 30 anni fa e non Il sonno il relax la “casa” pag. 018
abbiamo cambiato idea) che avere con sé un esperto, avvalersi di un Tour Leader, avere come Normali con brio, speciali... pag. 019
compagno di viaggio un conoscitore profondo dei luoghi e dei popoli sia un privilegio al quale In viaggio con l’esperto pag. 020
nessun viaggiatore può e deve sottrarsi: se lo fa, perde molto. Nei viaggi con Tour Leader cre-
Calendario partenze con TL pag. 022
diamo e puntiamo, perché siamo certi che siano non solo un valore aggiunto, un elemento utile
e distintivo, ma soprattutto la chiave più importante per entrare “nel paese”. Abbiamo basato Assicurazioni pag. 198
molto la programmazione su questo aspetto (e ne fa fede il Calendario partenze con Tour Regolamento pag. 200
Leader, ch per altro non contiene tutti i viaggi perché abbiamo in serbo molte novità) perché
siamo certi di aver nella squadra persone di straordinario valore, capaci di farvi conoscere luoghi
e popoli con occhi diversi, in grado soprattutto di farvi “vivere” il viaggio.
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sostenibilità
Il processo di sensibilizzazione al nei costi o nella qualità del prodotto
rispetto per l’ambiente è un patrimo- proposto; implica un lavoro di do-
nio della nostra cultura ormai pro- saggio costante per non dimenticare
fondamente radicato. Al di là del il primo dei nostri doveri: la tutela
valore delle parole ciò che conta e che dobbiamo al viaggiatore, l’at-
che ha sempre contato nelle scelte tenzione e la cura (che vuole dire
Non bisogna mai pensare a cultu-
della Kel12 è la concretezza dei pro- re diverse come a cose separate, alta qualità) per il suo benessere.
getti che sosteniamo. Il nostro impe- ma piuttosto a pareti della stessa La sostenibilità è dunque un impera-
gno per la tutela dell’ambiente ha stanza che sono necessarie perché tivo categorico a cui non intendiamo
avuto in questi anni sigle e nomi la stanza esista. (Amitav Ghosh) sottrarci, ma è anche una realtà in
diversi: TOI, Trust the Forest, Socotra movimento, che va monitorata, che
Eco-Tourism Society, Ecofac, Zar- Viaggiare vuole dire accettare il si bilancia tra operatori e viaggiatori,
ckouma, Amani. In ognuno di questi, confronto e la differenza. Vuole di- tra ambiente e risorse. Gli interventi
ed in altri abbiamo investito, e con- re essere consapevoli che chiunque che la consolidano vanno studiati
tiamo di investire, risorse ed energie, in un paese diverso dal suo è un insieme, viaggiatori ed operatori, ma
ma c’è bisogno di fare un passo ospite. Che il nostro passaggio la- anche di volta in volta corretti e cali-
avanti, una virata che sposti l’atten- scia tracce importanti. Che essere brati sul campo. Per fare questo ci
zione dall’ecologismo a mirate stra- accettati può essere gravoso per serve, come sempre, la vostra colla-
tegie di mercato e per il mercato. chi ci accoglie. E che non possia- borazione da cui attingere contributi
“Salvare l’ambientalismo” è l’inci- mo sempre pensare di “dover” in- preziosi, con cui misurarci.
pit provocatorio di un articolo in cui segnare qualcosa agli altri. La Kel12 è una realtà che si muove, si
l’Economist invitava ad abbandona- Bisogna ricordare che per impo- sposta, sceglie i sentieri e li percorre,
re le ideologie per una politica ra - stare un confronto utile si deve ma deve farlo in modo compatto e
gionata di costi e benefici. Siamo essere in due, ma che ognuna del- condiviso, perché è questo l’unico
convinti che al di là delle doverose le parti deve avere un ruolo ben modo in cui ci piace riconoscerci.
scelte etiche, sia questa la direzione preciso: solo così avranno e avre- Abbiamo anche stampato una nostra
giusta in cui andare: per salvare mo la parte migliore di tutti e due “visione” della Carta etica del viag-
l’ambientalismo e gli ecosistemi pla- questi mondi, il loro e il nostro. gio, di come tutti dovremmo viag-
netari, si deve cominciare a ragiona- giare per conoscere senza stravolge-
re, in modo non ideologico, di costi e re luoghi e culture; e senza la pretesa
benefici e soluzioni “di mercato”. Ma di voler “insegnare” (vecchio male…)
non può e non deve essere solo eco- corrispondenti locali e ai viaggiatori. sempre qualcosa ai popoli che in-
logismo o ambientalismo, deve es- Avvalersi delle strutture del luogo, contriamo: la consegneremo a tutti i
sere soprattutto sostenibilità: dei così come sostenere i “loro” progetti, viaggiatori e anche nei loro confronti
luoghi, delle persone, dei progetti lo- è un altro modo per portare e lasciare è ben lungi da noi l’idea di volere
cali. Rientra in questa strategia an- risorse alle popolazioni, per creare insegnare qualcosa. Vogliamo sem-
che la scelta e l’utilizzo di strutture e sviluppo, trasmettere know how e per plicemente condividere un modo di
personale locale, lì dove è possibile, valorizzare l’esperienza di chi è nato viaggiare che riteniamo comune.
un valore aggiunto per noi irrinun- nel luogo, ne conosce i ritmi e gli
ciabile, che vale l’impegno che com- equilibri e ne sa esaltare la bellezza. Lasciare piccole impronte
porta l’opera costante di sensibiliz- Non è sempre una scelta facile per Chiunque vada in un altro, diverso,
zazione e formazione rivolta ai nostri un operatore perché a volte incide Paese lascia sempre tracce di sé.
L’importante è che siano piccole
impronte, capaci di dare qualcosa e
Da molti anni Kel12 crede che la sostenibilità non sia solo una parola astratta o non di togliere. Bastano piccole
un atteggiamento “morale” che si può non avere... Soprattutto crede che il turi- regole, attenzioni del tutto normali.
smo possa e debba essere ideato e vissuto seguendo modelli sostenibili, che La sostenibilità non è semplice
incontrino cioè le necessità del presente senza compromettere la possibilità delle ambientalismo: è rapporto tra cultu-
generazioni future di vivere in un contesto preservato e protetto. Difendere non re e civiltà, è incontro di persone e
significa isolare i territori, ma dotarsi di strumenti che rendano il turismo compa- popoli. Ma salvaguardare l’ambien-
tibile con un approccio rispettoso. Si tratta di non consumare, ma valorizzare e te, che spesso è il vero patrimonio di
tutelare, soprattutto quei Paesi in cui la tutela dell’ambiente e della cultura non paese, è salvaguardare e aiutare quei
sono ancora una priorità. Visitare un paese significa, come prima cosa, confron- paesi e quei popoli; quindi sostenere.
tarsi con culture differenti, con altre religioni e tradizioni. Significa essere asso-
lutamente consapevoli che dovremo mettere in discussione molte delle nostre
certezze e che è necessario capire e accettare, ma soprattutto che bisogna evitare
la tentazione di modificare quella realtà piegandola alla nostra visione del
mondo. E’ un approccio estremamente delicato e da questo dipendono sia la riu-
scita di un viaggio che soprattutto la salvaguardia e lo sviluppo del mondo.
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VIAGGIO NEL MONDO DELL’IMPEGNO dalla parte CONOSCERE E SOSTENERE CHI AIUTA
degli altri
Aiutare, sostenere “in loco” senza
interferire prevaricando. Trasmettere
risorse per creare sviluppo (Padre Kizito)
Dalla parte dei popoli e dei loro progetti Dalla parte dei bambini, nel mondo
Per chi vuole conoscerla, Kel12 sostiene e collabora attivamente con l’Ecpat
l’Associazione Amani ha sede nella campagna contro la prostituzione infantile, la
a Milano in Via Gonin, 8 pornografia e la pedofilia legate al turismo sessuale.
Tel. 02.4121011-48301938 Ecpat (End Child Prostitution, Child pornograghy
Fax 02.48302707 and Trafficking) è un’Associazione attiva in 30 Paesi
e-mail: amani@iol.it e si batte contro lo sfruttamento minorile.
www.peacelink.it/amani.html Ecpat Italia 06.69380406
c.c.p. n. 37799202 e-mail: info@ecpat.it - www.ecpat.it
intestato ad Amani Una campagna attivamente sostenuta da ASTOI
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parole in
LIBRI DA METTERE IN VALIGIA DI VIAGGIO, NON SOLO DI VIAGGIO
movimento
30 pagine di emozioni, ragionamenti, tradizione araba, ma anche di pace e di silenzio, riverbero del sole
racconti, ricordi, riflessioni. Partendo da tornato sull’Algeria. Come raccontare Alberto Moravia e i suoi
Kapuscinski e parlando del Viaggio. In appunti sull’Africa, A quale tribù appartieni?, meglio di lui? Certo,
viaggio con Kapuscinski: un libretto, un consigliare un libro è darne un giudizio, raccontarne i pregi e i
libricino, un taccuino di appunti, un difetti, ma se sei “solamente” d’accordo con l’autore perchè privarvi
pamphlet? Nient’affatto, un libro. Parole del piacere di lasciare raccontare da lui un perchè? Questo libro è
di carta in continuo movimento, che stato scritto nel modo seguente: viaggiando in Africa per svago e
parlano, si fanno avanti, si ripiegano per per desiderio di estraneamento, senza fare inchieste né ricerche né
meditare e capire. Partendo dal grande nulla di tutto ciò che, quando si ha intenzione di scrivere su un viag-
giornalista e scrittore, Andrea Semplici gio, si fa apposta. In Africa ho voluto portare soltanto me stesso,
parla di viaggio, dialoga sull’arte del così come ero, con la cultura e l’informazione di cui già disponevo e
partire, ragiona sul nomadismo come niente più. Insomma, si tratta di un libro di impressioni; cioè della
ragione di vita e filosofia. La vita di Kapuscinski è stata faticosa, storia di una felice e invaghita disponibilità. Così il fine che il libro si
dura, a volte contraddittoria, sicuramente affollata di compromessi. propone è di ispirare nel lettore la setssa simpatia e lo stesso inte-
Intensa di amicizie preziose e importanti e, allo stesso tempo, è stata resse che mi hanno spinto a viaggiare per il continente nero”.
una vita solitaria. Chi parte sa che non vedrà maturare quei pomo- Leggendo Moravia ti pare di avvertire il
dori che ha appena piantato, che non vedrà le foglie delle sue betulle sottile piacere di usare parole abituali
arrossare in autunno”. Quanti chilometri ha percorso Kapuscinski? per raccontare cose normali, mentre le
E’ una domanda priva di senso: nel viaggio conta davvero la qualità pagine trattengono la forza di un con-
e non la quantità; essere parte e non partecipe. I suoi racconti non tinente niente affatto banale. Un
avevano mai veramente un fine, così beduino, ladro di professione, che inse-
come un viaggio non è mai veramente gue la libertà nei vasti spazi del deser-
finito, nemmeno quando torni a casa. to; una giovane sposa persiana in viag-
30 pagine per capire un uomo, per fare gio verso Damasco per incontare un
del suo esempio un filosofia di viaggio: marito mai visto; una serva abissina di
avere rispetto del mondo; avere anche sublime bellezza; un finto Darviscio con
dubbi e timori, ma continuare a viag- la pelle “troppo” chiara; un cadavere...
giare. Bianco d’Algeria, di Assia Djebar. colmo di saggezza. Sono I Viaggiatori dell’alba, pellegrini sulla via
Quando la scrittura va al cuore delle dalla Mecca a Medina, viandanti in cammino lungo le strade intri-
cose, per intensità di stile e per essen- cate e meravigliose dell’esistenza. Bahiyyih Nakhjavani, scrittrice
zialità dei temi, è impossibile costringe- iraniana che vive e insegna in Francia, mescola le loro voci e le loro
re un libro in un definizione di genere: esistenze per darci un racconto a più voci ricco e prezioso, sorpren-
narrazione, biografia, storia, documen- dente per la sua intensità: hanno storie, paure e sogni diversi, ma
to... Se proprio vogliamo dare una definizione, possiamo dire che senza saperlo cercano la stessa cosa. Sarà una bisaccia dal conte-
qui i confini del libro vengono dilatati fino a farne una autobiogra- nuto cangiante e imperscrutabile come il mistero della vita a deci-
fia dell’autrice ma anche di tutto il suo popolo. La perdita, la can- dere il loro destino, a salvarli e farli rinascere o a condannarli per
cellazione e il distacco, ma anche la capacità dei morti di vivere sempre. Sopra la storia, l’affresco luminoso e indimenticabile di
nell’anima di chi resta, abitano queste pagine con la solennità di un una regione del mondo in cui realtà e leggenda, mistero e fatali-
rito. E poco importa se ad essere evocati sono gli amici o gli scrittori smo ancora si sommano. Per capirla prima e poi racontarla ha stu-
di generazioni passate come Albert Camus o Frantz Fanon, o i gior- diato la sua lingua così da poter cogliere nei suoi scritti ogni vibra-
nalisti uccisi dall’estremismo islamico: zione, ogni sottinteso, ogni guizzo,
uniti da un’idea comune, dare della ogni segreto racconto. Non è facile
propria penna uno strumento di rinno- capire l’animo profondo e inquieto di
vamento. Al di là degli episodi, una una donna libera come Annemarie
scrittura spoglia e straordinariamente Scwarzenbach, scrittrice e fotografa,
suggestiva al servizio di una cultura archeologa e giornalista, viaggiatrice
millenaria e della sua rivisitazione, una curiosa al di là del limite. Eppure
cultura sospesa tra passato e presente, Melania Mazzucco c’è riuscita...Nel suo
influenzata dalle contraddizioni tipiche Lei così amata ce ne fa un ritratto che
della convivenza di popoli diversi. Una va al di là della biografia e ci regala, in
storia che sembra svolgersi in un bian- un libro che ha rigore biografico e pas-
co accecante, simbolo di morte nella sionalità da romanzo, un personaggio
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parole
...SUL VIAGGIO, CHE NON E’ SOLO MACINARE KILOMETRI
di carta
femminile straordinario, figlio del secolo come pochi altri. Ecco un itinerario, quello di Lindqvist, che è resoconto di viaggio, per-
allora la Mazzucco muoversi, tra documenti ed invenzioni fantasti- corso letterario, analisi ed autobiografia. La Strada di Smirne, libro
che, sulle orme di una donna ricca di fascino, misteriosa e il più intenso, naturale seguito della Masseria delle Allodole, libri con i
delle volte inafferrabile, la cui vita, irregolare e troppo breve, fu quali Antonia Arslan scuote le coscienza ripercorrendo la tragica
sempre appassionante. Non era facile raccontarla, soprattutto fare storia di un intero popolo: gli Armeni. Se nella Masseria si narrava
capire quella donna così audace, così libera e forse così sola. Capire la storia e la fuga dall’eccidio, in questo secondo libro la fuga è
al di là dei libri che la Scwarzenbach ci ha lasciato: lì ha travestito finita, ma non la tragedia. Al sicuro sulla nave che li porterà in
il suo Io di mille maschere, ha cercato in ogni modo di occultare le Italia, i protagonisti si lasciano alle spalle le atrocità: è il passato.
tracce che potevano portare a lei, ha cercato di essere autobiogra- Ora, mentre i giovani si adattano dolorosamente ad una nuova
ficamente impersonale, di essere solo un soggetto che attraversa realtà ma iniziano una nuova vita lontani, l’altra grande protago-
avidamente il mondo, incapace di possederlo e afferrarlo. Solo così, nista della Masseria, la lamentatrice greca che li ha strappati alla
raccontandosi in questo modo, Annemarie ha probabilmente scon- morte, cerca di salvare altre vite prendendosi cura degli orfani che
fitto il nemico che temeva di più, la solitudine. Viaggiatrice e scrit- vagano per le stradine di Aleppo. Ma proprio quando nella piccola
trice dalla penna sicura ed elegante città siriana dove tutto ha avuto inizio qualcuno torna per ripren-
poteva essere raccontata solo da una dersi quel che gli appartiene, ogni speranza di un futuro sereno
donna con le stesse capacità, libera, cade in frantumi. Non è facile narrare la tragedia, tanto più quando
viaggiatrice e scrittrice come lei: per è la tragedia di un popolo sebbene vissuta attraverso le vicissitudi-
questo la Mazzucco ci è riuscita appie- ni, i dolori, di alcune famiglie. Il pericolo è di cadere nella retorica,
no. Sven Lindqvist è pioniere, con nella banalità, nella ricerca della commiserazione e della approva-
Chatwin e Magris, di un genere lettera- zione ad ogni costo. Ci vogliono il cuore, la scrittura asciutta e
rio in cui viaggiare nello spazio è anche coinvolta e la capacità di narrazione della Arslan per testimoniare
viaggiare nel tempo. E se serve un le vicende di un popolo condannato all’esilio e per dipingere, nelle
esempio, ecco Nei deserti. Serve capire stesse righe, con tratti marcati e decisi un mondo vivo e pulsante
di cosa si parla? Eccolo nel, parole del- fatto di uomini e donne straordinari. Se
l’autore: “Qui vorrei sempre ritornare; la Arslan narra le vicissitudini cruente
qui, all’hotel El Gourara, passerei l’in- di un popolo, Nagib Mahfuz ci fa
verno con il mio computer e una piccola biblioteca dei classici del- entrare in punta di piedi, con il suo
l’egoismo moderno, da Hobbes a Huysmans. Ma soprattutto con Miramar, nelle contraddizioni, meglio,
qualche vecchio e consunto romanzo sul deserto di Pierre Loti. nelle diversità di un Egitto che ha
Eccola la mia visione romantica del deserto! Qui vivrei senza essere ancora mille anime e che continua a
disturbato dalle complicazioni umane; vivrei di pane e datteri, cercare un punto di sintesi tra le sue
osserverei la monachella e la cornacchia del deserto, ascolterei le tante contraddizioni. Mahfuz non è
tortore delle palme quando lanciano il loro grido lamentoso nel solamente un Nobel della letteratura, e
boschetto di datteri. All’alba mi metterei seduto a contemplare, gliene dà atto una scrittura forte, inci-
godendo del silenzio del deserto”. Al di là del genere letterario, un siva, elegante, ma è soprattutto un
libro vero, aperto al vento della vita, illuminato dalla poesia del rac- uomo capace di usare la scrittura per
conto; lontano da ogni esotismo, ma non privo di personaggi intri- “far capire”. Ecco allora sfilare, nella pensione Miramar, dall’elegan-
ganti e di avventure. Aiuta a scoprire l’uomo facendoci vedere cosa za decaduta ma capace di conservare le tracce di un passato gran-
c’è dentro il deserto, nella sabbia sgretolata dal vento, là dove il dioso, tutta una serie di personaggi a volte simili, il più delle volte
paesaggio - pietra e polvere, colori e suoni, terra e cielo - è un ter- contraddittori, sempre capaci di interpretare le diverse anime della
ritorio in cui l’autore sa inoltrarsi alla società egiziana. In un continuo altalenare tra passato e presente,
ricerca dell’umanità con la potenza di voce narrante in voce narrante. Scorrono le storie... il vecchio
visionaria della poesia. Un viaggio in giornalista in pensione che ha militato nel vecchio partito liberal-
compagnia di Isabelle Eberhardt e nazionalista, l’anziano esponente dell’aristocrazia, il giovane con-
Pierre Loti, campioni del romanticismo quistatore, il ricco proprietario terriero, la padrona della pensio-
del deserto, di Eugène Fromentin, cam- ne, la sua domestica, una bella ex contadina: i suoi diversi modi
pione dell’estetica del Sahara, di Michel di entrare in relazione con gli ospiti della pensione rispecchiano
Vieuchange, per il quale il deserto era simbolicamente proprio le principali realtà politiche e sociali del
ormai diventato come una magnifica Paese. A fare da scenario Alessandria, che offre un ritratto com-
ossessione, di Andrè Gide e Antonie de plesso e profondo dell’Egitto, della sua anima troppo spesso con-
Saint-Exupèrie... Un viaggio in cui l’au- traddittoria, dei suoi problemi; lo fa con un senso di nostalgia che
tore non sposa nessuno degli eccessi, sa però quasi sempre mescolarsi al sorriso.
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Sud Africa, resort nel parco Jambulani Marocco, Riad Maison Arab Kenya, Africa dell’Est, campo tendato di lusso
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TANTI MODI DIVERSI PER AVERE OVUNQUE
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il relax
il sonno
la “casa”
“QUATTRO MURA” INTORNO CHE FANNO CASA
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Africa Nera Mali Timbuctu, Dogon e fiume Niger 01/10/2010 Nicola Pagano
Africa Australe e dell’Est Namibia Ambienti africani 03/10/2010 Tour Leader in loco
Oriente Laos Cambogia Vietnam Patrimonio dell'umanità 03/10/2010 Elena Dacome
Africa Nera Ghana Togo Benin L'oro degli Ashanti 07/10/2010 Marino Bonomelli
Oriente Nepal La Valle, il Lago, la Foresta 08/10/2010 Mario Romualdi
Africa Nera Mali Paesaggi senza tempo 15/10/2010 Nicola Pagano
Asia Centrale e Medio Oriente Giordania Tra pietre, sale, sabbia e facce 15/10/2010 Francesca Serafin
Asia Centrale e Medio Oriente Siria La rivale del Paradiso 15/10/2010 David Lovelock
Penisola Arabica Oman Cultura e natura 16/10/2010 Luciana Crosazzo
Africa Australe e dell’Est Uganda Rwanda La terra dei primati 21/10/2010 Tour Leader in loco
Africa Nord e Sahara Libia Aramat, Erg Titersine, Col D'Anai, Murzuq 22/10/2010 Giovanni Dardanelli
Asia Centrale e Medio Oriente Siria Giordania Palme e ulivi 22/10/2010 Tour Leader dall'Italia
Oriente Birmania Il festival del lago Inle e i villaggi Kayan 23/10/2010 Raffaella Musso
Africa Australe e dell’Est Namibia Ambienti africani 24/10/2010 Tour Leader in loco
Africa Nord e Sahara Algeria Adrar Ahnet 27/10/2010 Luciana Crosazzo
Africa Nord e Sahara Egitto Gilf Kebir 29/10/2010 Marino Bonomelli
Oriente India Orissa quasi Africa: popoli e arte 03/11/2010 Tour Leader dall'Italia
Africa Australe e dell’Est Namibia Deserto e nomadi 06/11/2010 Tour Leader in loco
Africa Nord e Sahara Libia Murzuq, l'impero delle sabbie 06/11/2010 Gabriele Fiorese
Oriente Cina Guizhou Etnie e paesaggi: Capodanno dei Miao 07/11/2010 Tour Leader dall'Italia
Africa Nera Etiopia Venti caldi dal Kenya e dal Sudan 08/11/2010 Nicola Pagano
Africa Nera Mali Timbuctu, Dogon e fiume Niger 12/11/2010 Elena Dacome
Asia Centrale e Medio Oriente Israele La terra del nuovo millennio 13/11/2010 Fabrizio Dembech
Oriente Cambogia Thailandia La via reale Khmer 14/11/2010 Raffaella Musso
Africa Nord e Sahara Libia Traversata Rebyana Namus diretta 15/11/2010 Gabriele Fiorese
Americhe Argentina Terra selvaggia 15/11/2010 Tour Leader in loco
Africa Nera Ghana Togo Benin L'oro degli Ashanti 18/11/2010 David Lovelock
Penisola Arabica Oman Cultura e natura 20/11/2010 Luciana Crosazzo
Africa Nord e Sahara Egitto El Baz Krater 21/11/2010 Alberto Addis
Africa Nera Mali Paesaggi senza tempo 26/11/2010 Elena Dacome
Americhe Guatemala Messico Copàn (Honduras) Pietre antiche, tra foreste e fiumi 27/11/2010 Mario Romualdi
Africa Australe e dell’Est Namibia Ambienti africani 28/11/2010 Tour Leader in loco
Oriente India L'India, quella del sud 30/11/2010 Annamaria Fumagalli
Asia Centrale e Medio Oriente Giordania Tra pietre, sale, sabbia e facce 03/12/2010 Tour Leader dall'Italia
Africa Nera Etiopia Venti caldi dal Kenya e dal Sudan 20/12/2010 Giovanni Dardanelli
Americhe Argentina Terra selvaggia 21/12/2010 Tour Leader in loco
Africa Australe e dell’Est Namibia Deserto e nomadi 23/12/2010 Tour Leader in loco
Asia Centrale e Medio Oriente Siria La rivale del paradiso 24/12/2010 Tour Leader dall'Italia
Penisola Arabica Oman Cultura e natura 25/12/2010 Tour Leader dall'Italia
Africa Australe e dell’Est Bostwana In mezzo agli animali 26/12/2010 Tour Leader in loco
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Sahara
Un luogo da vivere e non solo da vedere, uno spazio da usare,
una dimensione da assaporare, una palestra per il corpo e per la mente
Libia
Mar Mediterraneo
Sabratha Tripoli
Al Bayda Darnah
Leptis Magna
Al Marj Tobruk
Yafran
Banghazi
YAFRAN Gharyan Misuratah AL FATIH DARNAH Bardiyah
Bani Walid Sirte BANGHAZI
GHADAMES SAWFAJJIN
Ajdabiya
GHARYAN Marsa al
Ghadames SURT Burayqah
ALGERIA
Al Giarabub
Hun Waddan AJDABIYA
TUBRUQ
Jalu
ASH SHATI
Birak
AI JUFRAH Waw an
Adiri Namus
SEBHA
EGITTO
Awbari Sebha
AWBARI Zawilah Tazirbu
Murzuq
Ghat AKAKUS MURZUQ
AL KUFRAH
Al Qatrun
Al Jawl
Cufra
CIAD
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Perché andare
La Libia l’abbiamo vista crescere e arricchirsi di percorsi possibili. Il deserto, la nostra passione di sempre, qui si
mostra in tutti i suoi aspetti. Le dune, gli uadi, le formazioni rocciose, l’arte semplice e preziosa delle pitture e delle
incisioni rupestri e poi i laghi, circondati di palme: l’acqua nel deserto è un miraggio che prende forma, è l’imma-
ginario che diventa realtà, emozionando ogni volta come un sogno. La gente cordiale e semplice nei vicoli della
Medina di Tripoli ti saluta, qualche volta in italiano; le città romane sulla costa sono un brivido storico ineffabile,
accentuato da contesti paesaggistici di bellezza assoluta. Il dettaglio di un mosaico, un capitello miracolosamente
preservato… i siti archeologici, si sa, sono come li ha saputi lasciare il tempo, ma la verticalità dei monumenti a
Leptis Magna lascia senza fiato. Molti percorsi possono portare a scoprire il sud e a visitare il deserto nel modo più
semplice, ponendo il campo poco prima del tramonto, dove il paesaggio invita a farlo, oppure sfruttando la como-
dità di un campo fisso, che ti accoglie ogni sera, contenitore confortevole e silenzioso delle immagini che ha rega-
lato il giorno e della stanchezza serena che si vive al ritmo del deserto. La costa può essere vissuta in modo mirato
per chi vuole cogliere i tratti essenziali dell’impero romano oppure in modo più approfondito, per chi se ne può
concedere il tempo. I viaggiatori scoprono la Libia e vi ritornano con la consapevolezza di poter ammirare nuovi
siti o ritrovare la magia del deserto, che è lì e aspetta con secolare bellezza. Per chi, come noi programma e per
chi accompagna i viaggiatori in Libia, l’emozione di chi si avvicina per la prima volta al deserto è un regalo alla vo-
glia mai sopita di proporlo in ogni modo e di farne un tesoro condiviso, fra viaggiatori.
Dune e miraggi. Gli esperti sono impietosi: per loro si chiama “accumulo dei materiali di deflazione”. Lasciamo per-
dere. Pagato il tributo alla terminologia scientifica, guardiamo con occhi diversi alla danza delle grandi, splendide
dune dei deserti libici. E scopriremo che non ci sono aggettivi per definirle. E’ uno spettacolo sensuale. Il vento è un
architetto erotico che non ha eguali. Solleva granelli di sabbia omogenei (mai meno di 0.15 millimetri, mai più di
0.40), compie una selezione perfetta, ignora i più pesanti, disperde i più fini: niente deve turbare l’equilibrio dinamico
delle dune. L’erg è davvero un mare di sabbia: le dune sono permanenti, ma mai le stesse, come le onde del mare. Le
grandi piramidi, chiamate ghurd, con le loro creste sinuose, sono punti di riferimento per i nomadi del deserto: sono
sempre nello stesso posto, ma non sono mai formate dagli stessi granelli. Sono le barcane ad essere autentiche dune
mobili che si piegano seguendo le folate dei venti dominanti. Forme, colori dalle tonalità lievi o accese e…miraggi.
Rifrazioni ottiche che ballano sugli strati più caldi dell’aria, avvicinano montagne, illudono facendo comparire laghi,
confondono con palme inesistenti. In alcuni luoghi, paradossalmente, sono talmente ripetitivi da diventare, per la
gente del deserto che li conosce, veri punti di riferimento (…) Andrea Semplici, Libia
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Libia
Cominciamo il nostro viaggio dagli antichi wady a ridosso del confine algerino. Fino agli anni 50
gli alvei di questi fiumi asciutti sono stati le vie di accesso più naturali per le carovane di asini che,
attraverso il Tassili algerino, portavano le merci da un Paese all’altro. I cacciatori ed i pastori del
periodo neolitico hanno lasciato incisioni e pitture di altissima qualità che fino a pochi anni addie-
tro i ricercatori non avevano ancora scoperto. Magnifiche le cadute di enormi stalattiti sul fianco
della falesia del wady Aramat dove una goccia antica ancora stilla e dà vita ad inaspettati e deli-
catissimi ciuffetti di capelvenere o rametti slanciati di oleandro come testimonianze di una natura
sopraffatta che ritorna viva tra la pietra e le sabbie. Da questo intreccio di wady, attraversando le
dune dell’Erg Titersine, si sbuca sul panorama più settentrionale dell’Akakus libico le cui falesie si
prolungano a perdita d’occhio verso Ghat, l’ultima oasi libica del Fezzan prima del territorio alge-
rino. Il nostro viaggio lasciandosi al fianco il complesso di rocce erose dell’Akakus, che molti hanno
già visitato, discende lungo l’Erg Ouan kasa fino al passaggio nel varco di Tilemsin che ci porta al
primo contatto con le sabbie dell’Erg Murzuq. Grandissime sabbie, rossicce, che ci accompagnano
fino al colle di Anai, il punto estremo dei confini meridionali della Libia. Dal colle di Anai, il pano-
rama si apre sulle sabbie rosse algerine di Tin Merzouga e sui contrafforti del Tassili di Djanet.
Voltiamo le spalle a questo panorama e penetriamo tra le grandi dune dell’Erg Murzuq. Comincia
la traversata meridionale dell’insieme di sabbie che in un affascinante e suggestivo alternarsi di
dune, corridoi interdunari e paleosuoli in catini nerastri ci condurrà fino al centro di Tadjari, oasi
tebu sulla linea delle carovaniere che dal Chad e dal Niger portavano le merci dell’Africa nera Come si viaggia:
verso il Mediterraneo... Qui si aprono le porte sui percorsi lenti che attraverso scorci su diatomee, • Hotel e tenda (13 notti)
legni fossili, calcari bianchi e arenarie gialle in sedimentazioni alternate e parallele, sbucano nella • Trattamento: come da programma
infinita piana del serir Tibesti che scivola liscio e veloce fino alle sabbie nere della grande caldera
• Itinerario in 4x4
di Waw an Namus. Questo percorso è stato composto in seguito alle ultime esperienze di viaggio
• guida locale
nel deserto libico. L’itinerario si sviluppa in aree la cui conoscenza, dal punto di vista turistico, è
cominciata soltanto negli ultimi due o tre anni. Grazie alla complessità dello sviluppo di tali cir-
cuiti il numero di viaggiatori che ha potuto visitare queste zone è fino ad oggi molto limitato.
2010: 22 ottobre
in compagnia di Giovanni Dardanelli Si prova rispetto per questi
paesaggi intatti che non
Da Milano a partire da € 2820 ci hanno domandato nulla
minimo 8 partecipanti e che farebbero volentieri
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 a meno della nostra presenza
e che sono là comunque,
I luoghi: semplicemente maestose.
Italia · Tripoli · Sebha · Al Aywanat · Magdar Bocha · Wady Allone · Wady Aramat · Wady
Karpentina · Attraversamento Erg Titersine · Erg Ouan Kasa · Fianco occidentale Erg Murzuq · verso
il Colle di Anai · Fascia meridionale delle sabbie dell’ Erg Murzuq · Tadjari · Valle delle Diatomee · Théodore Monod
foresta fossile · Serir Tibesti · Waw an Namus · Djebel Waddan · Tmissah · Sebha · Tripoli · Italia
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Spazi di grande respiro, rocce sedimentarie intersecate da letti disseccati di antiche vie
d’acqua, piccole e grandi dune caotiche, pianure nerastre, pareti rocciose bizzarre, archi
pietrificati, torrioni isolati emergenti dalla sabbia. Poi i cordoni di dune imponenti, altissi-
me che sembrano invalicabili. Enorme e inospitale cuore di sabbia: inizia in silenzio il viag-
gio, sottovoce e ti porta nell'ignoto. E’ l'erg Murzuq... Traversare è una scommessa con noi
stessi, una sfida con il deserto. Attacchiamo da nord, dalla cittadina di Murzuq, testimone
di storici momenti sahariani. Giornate impegnative: troveremo i difficili passaggi tra i cor-
doni, attraverso dune “vive”. Impossibile ripetere traiettorie già conosciute: occorre ogni
volta valutare le migliori sulla sabbia. Gli antichi reperti archeologici capaci di testimonia-
re l'evoluzione dell'uomo più a sud le dune si spaziano, tutto è più agevole. Ecco il col di
Anäi, siamo fuori! Ecco il Messak Mellet, l'altopiano bianco, capace di offrire paesaggi
mozzafiato. Incisioni, capolavori: un grande bufalo antico e due giraffe di rara fattura e
bellezza dopo tanta sabbia. Un passaggio roccioso: la piana di Taita preannuncia Uan Kaza;
una poderosa barriera di dune separa l'Acacus dal Messak Settafet, l'altopiano nero. Tra le
più belle e difficili avventure sahariane! Servono solidarietà collaborazione, pazienza.
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Libia
Un’esplorazione intensa dedicata al sud-est libico, una traversata “diretta”, così l’abbiamo
chiamata, affidata al “fiuto” del capo spedizione, al “senso del terreno” e alla perizia degli
autisti. Perché non dirlo? Una spedizione è anche fatica, ricerca dei passaggi, insabbiamen-
ti inevitabili; è “lavoro” nello studio del terreno, nell’osservazione del colore della sabbia
per capire quando è calda e quando è fredda, quando terrà le auto e quando le farà bloc-
care; è perizia, ma anche fatica nell’individuare i passaggi, nell’interpretare il riflesso del
sole e le risposte della sabbia. Poi il deserto ripaga di tutto! Le rotondità sinuose delle dune
di Rebyana, lo spettacolo dell’oasi abbandonata di Bzema, e ancora paesaggi mozzafiato,
rilievi sparsi di arenaria, corsi di fiumi fossili con rade acacie, piccole creste rocciose insab-
biate ci conducono all’imponente cratere nero di Uan Namus: forte il contrasto con le sab-
bie lontane. Dal bordo si dispiega una vista ineffabile: in fondo al cono, tre laghetti dalle
acque blu, verdi e rossastre circondati da palme e canneti, chiazze bianche di sale, un tap-
peto di ceneri grigie e lapilli neri. Un luogo mitico per i cammellieri che transitavano sulla
piste del Fezzan; un sogno per i geologi; uno scenario unico, dove ci accamperemo.
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La traversata del deserto libico, uno dei luoghi più aridi del In un paese dinamico dove sono rappresentati gli aspetti
mondo, eppure molto vario. Una spedizione che dall’antica oasi morfologici del deserto, l'erg di Ubari "è" uno spettacolo,
di Auglia si inoltra fino a Al Jaghbub, Giarabub. Kufra e una sorpresa della natura: forme e linee, colori delle dune
Rebianah, attraverso il Grande mare di sabbia, per raggiungere di sabbia finissima, massicci di rocce scocese, piatti fondi
Waw An Namus. Lungo le piste un’infinita varietà di paesaggi, calcarei. Una traversata dalle mille emozioni! Incontrare,
ricchi paleosuoli e curiosità geologiche. Resti di foreste pietri- inattesi, insoliti laghi fuori dalle piste battute; zigzag e
ficate, laghi salati, depositi marini abbondanti di fossili, limoniti saliscendi tra dune di sabbie spesso difficili fino a
“bizzarre”. Tra le lave di Al Haruji e le enormi distese di sabbia, Mandara e Umm el Maa. Un itinerario che sfida cordoni
un antico giacimento di amazzonite. Gli spazi incredibili e le dunari con dislivelli anche di cento metri e che “proteggo-
imponenti, alte, dune del Gran Mare di sabbia da scavalcare. Gli no” il lago Umm el Ressas: palme e giunchi, acqua... fino
spettacolari cordoni di sabbia dell’erg di Rebianah, onde alte e all'uadi Zellaf. Qui la sabbia di mescola al fondo roccioso,
lunghe, irregolari. La nera caldera di Waw An namus, al cui l'erg si appiattisce, compaiono la sebkha e ampie vallate.
interno si mostrano alcuni laghi color azzurro. Piane ruvide di Certo meno fascino, ma è il deserto, con tutte le sue diver-
sabbia e roccia sbriciolata: i letti di fiumi antichi ci indicano la sità. Poi risalire le falesie che si susseguono con continui
strada. Dalla nera caldera alle piste color oro: tra paesaggi paesaggi che rubano l'anima: montagnette erose, terreni
sahariani importanti fino a Sebha. Una spedizione, un’esperien- compatti, dune sparse, legno fossile, letti di fiumi antichi.
za sahariana da togliere il fiato: emozione allo stato puro. Eccola Ghadames: segna la fine di questa grande spedizio-
ne... ma anche l'oasi sarà una inattesa, bella sorpresa.
Come si viaggia:
• Hotel e tenda (13 notti) NOVITA’: UNA “PRIMA” KEL12.
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada; transfer in minibus
Come si viaggia:
• Guida locale
• Hotel e tenda (6 notti)
• Trattamento: come da programma
2011: 14 marzo • Itinerario in fuoristrada; transfer in minibus
• Guida locale
in compagnia di Gabriele Fiorese
2011: 19 febbraio
Da Roma a partire da € 3150 in compagnia di Sabina Migliori
minimo 8 partecipanti
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
Da Roma a partire da € 2380
minimo 8 partecipanti
I luoghi: * Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
Italia · Bengasi · Augila · Golfo della Sirte · la foresta pietrificata ·
la depressione di Giarabub · La Piana di Kalenso · Il Grande
Mare di Sabbia · Kufra · Ramlat Rebianah · Waw An NAmus · I luoghi:
Waw El Kebir · Djebel Waddan · Tmissah · Sebha · Tripoli · Italia Italia · Tripoli · Sebha · Ramla Zellaf · Idri · Ghadames · Tripoli · Italia
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Libia
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Un itinerario intenso con un livello di comfort realizzabile solo L’immersione nella storia della civiltà mediterranea è davvero
da pochi anni. È l’occasione di avvicinare e vivere il deserto totale, se si considera che l’itinerario abbraccia in un unicum
senza essere dei “sahariani itineranti” convinti, per chi non le pitture rupestri dell’Akakus e i celebri siti di Sabratha e
ama rifare i bagagli tutte le mattine e dormire in tende igloo. Leptis Magna: il viaggio nel passato dell’uomo e della civiltà
Ecco, allora, il campo fisso: grandi tende, letti con lenzuola e mediterranea è davvero totale. Accanto all’arte e alla storia,
piumino, una serie di docce nelle quali “lavare via” la sabbia, l’esperienza di un deserto bellissimo. Alcune notti nel campo
una tenda ristorante per stare assieme; insomma, la como- tendato, estremamente confortevole, ma sempre molto sug-
dità... E lo straordinario deserto libico a fare da corona, al desi- gestivo, offriranno la profondità infinita del cielo notturno,
derio di deserto finalmente appagato. Qui la natura “è” di l’immensità dei silenzi e il fascino del fuoco al bivacco. Un
assoluto rilievo: dai laghi, circondati da palme, incastonati tra viaggio comodo che riunisce elementi diversi e complementa-
alte dune, all’ambiente maestoso dell’Akakus, dalla raffinata ri. La parte archeologica è curata da professionisti, gli sposta-
arte rupestre celata tra le sue rocce agli archi pietrificati che menti nel deserto da guide e Tour Leader esperti. Lasciamoci
“sorgono” possenti dalla sabbia. Un mondo unico. andare a questo concentrato di bellezza...
Come si viaggia:
Come si viaggia: • Campo tendato fisso (3 notti) e hotel
• Campo tendato fisso (3 notti) e hotel • Trattamento: come da programma
• Trattamento: come da programma • Itinerario in fuoristrada; transfer in minibus
• TL di lingua italiana; guide locali
• Itinerario in fuoristrada; transfer in minibus
• TL di lingua italiana; guide locali
2010: 28.09 - 12.10 - 26.10 - 09.11 - 23.11
07.12 - 28.12
Da Milano a partire da € 1740
base 4 partecipanti 2011: 01.02 - 01.03 - 29.03 - 12.04 - 26.04
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200 Da Milano a partire da € 2250
base 6 partecipanti
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
Partenza ogni sabato dal 18 Settembre a 7 Maggio
In pool con altri operatori, organizzato dal nostro corrispondente.
Viaggio in pool con altri operatori, organizzato dal Viaggio in pool con altri operatori, organizzato dal
nostro corrispondente. nostro corrispondente.
Come per tutti i viaggi in pool non può essere rispet- Come per tutti i viaggi in pool non può essere rispet-
tato il massimo 16 partecipanti. tato il massimo 16 partecipanti.
I luoghi:
I luoghi: Italia · Tripoli · Sebha · Campo fisso · Leptis Magna · Sabratha ·
Italia · Tripoli · Sebha · Campo fisso · Acacus · Germa · Tripoli · Italia Tripoli · Italia
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Libia
Profili di dune
8 2
GIORNI BASE PARTEC. HOTEL PREALLESTITE
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base della data e della vostra preferenza
quanto a compagnia aerea.
NOVITA’:
Partenza cosigliata il sabato UNA ESCLUSIVA KEL12.
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Sera d'estate sul lungomare. Arrossano le mura del Castello, la Un itinerario che non deluderà le attese, una tappa obbligata
gente invade la passeggiata che costeggia il porto. Nei bar per gli amanti dell’archeologia e del mondo antico. Un viaggio
all'aperto si fuma il narghilé, si beve il té, si gioca a domino. Le che si può effettuare con guide e accompagnatori cultori della
ragazze passeggiano a braccetto, i bambini giocano alle gio- materia, per ricordare che la costa della Libia rivendica il suo
stre...". Siamo sul Mediterraneo, siamo a Tripoli nella deliziosa ruolo cruciale all’interno del mondo classico. Cirene: colonne
descrizione che ne fa Andrea Semplici in una delle ultime eleganti, capitelli fioriti e il colore delle pietre. Il teatro di
guide uscite sulla Libia. È magnifica la Medina, un dedalo di Apollonia, la perfezione dei mosaici di Sabratha. Leptis Magna,
vicoli cresciuto là dove sorgeva l'Oea romana; sono dense di pressoché intatta: una foresta di bianche colonne che si sta-
bellezza con le due perle archeologiche di Sabratha e Leptis gliano sul Mediterraneo. Sulle coste della Libia si compie la
Magna. Si resta incantanti dal teatro di Sabratha, dai mosaici, storia dello scontro tra Roma e Atene. Qui i greci esaltarono la
dalla sua posizione sul mare. Leptis Magna è di più. Si offre loro voglia di migrazione narrando leggende e storie e arric-
nella sua bellezza antica, intatta: la verticalità dei suoi monu- chendole di arte; qui trionfò l’ambizione e la forza dell’Impero
menti fa rivivere la maestosità di un tempo. romano. Due potenze imperiali erano troppe...
Come si viaggia: Come si viaggia:
• Hotel • Trattamento: come da programma • Hotel • Trattamento: come da programma
• Trasferimenti in minibus o auto • Itinerario in minibus
• Guide locali parlanti italiano • Guide locali
Da Roma Da Roma
base 2 partecipanti a partire da € 980 base 2 partecipanti a partire da € 2680
base 4 partecipanti a partire da € 870 base 4 partecipanti a partire da € 2130
base 6 partecipanti a partire da € 770 base 6 partecipanti a partire da € 1830
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
1° giorno: Tripoli. Incontro con Tripoli e il suo miscuglio di In pool con altri operatori, organizzato dal nostro corrispondente.
identità: la medina, il quartiere italiano, le mura possenti e
intatte, i ricordi della storia coloniale nonostante il tentativo 1°-3° giorno: Bengasi - Qsar Libya - Apollonia - Cirene.
di cancellare la storia; il suq animato e gli artigiani; le moder- Apollonia i preziosi resti greci e romani; Cirene, l’Atene
ne torri, il futuro. d’Africa, lo splendore dell’arte greca: sullo sfondo lo stesso
2° giorno: Leptis Magna. ...Leptis, davvero la Roma d’Africa! mare delle grandi città romane.
una città creata per cantare il potere e la forza di Roma: le terme, 4° giorno: Tripoli-Leptis Magna-Tripoli. Leptis, autentico
il teatro spettacolare con il proscenio che guarda il mare, il merca- gioiello archeologico; una dimostrazione della potenza di
to, l’arco di Settimio, l’imponente basilica. Roma in Africa attraverso lo spendore della sua arte.
3° giorno: Sabratha. La perfezione dei mosaici, i bassorilievi 5° giorno: Bengasi - Tripoli - Sabratha. Splendore di rovi-
in marmo; isolato, solitario, bellissimo il tempio di Iside; le sue ne affacciate sul mare.
colonne rossastre si alzano contro il blu del Mediterraneo... e il 6-8° giorno: Tripoli - Ghadames. La capitale e la città bian-
teatro, il più grande, il più bello: imponente. ca alle porte del deserto.
4° giorno: Tripoli. Dopo un’Africa che ci è vicina, il ritorno. 9° giorno: Tripoli.
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Egitto
Mar Mediterraneo
LE
ISRAE
Sudr
Siwah
Al Fayyum ARABIA
Al Bawiti Ra’s Gharib
Al Tur
SAUDITA
Al Minya Sharm ash Shaykh
Oasi di Baharya AL Ghardaqah
CO
Asyut
AN
Bur Safajah
Oasi di Farafra
BI
Qina
LIBIA
O
RT
Suhaj Al Qusayr
SE
Luxor
DE
Oasi di Dakla
Marsa al Alam
Mut Idfu
Oasi di Carga
Aswan
Baris Baranis
Mar
Gilf Kebir Rosso
Abu Sunbul
SUDAN
Perché con noi. Abbiamo messo a punto itinerari che consentono di scoprire nel modo migliore i vari aspetti dell’Egitto,
senza pretendere di essere esaustivi, ma con il desiderio di rispondere in modo professionale, da viaggiatori, ad esigenze
diverse. Alcuni itinerari sono volutamente (e necessariamente) complementari, perché è inverosimile pensare di poter
saziare la curiosità che risveglia l’Egitto con un solo viaggio. Abbiamo scelto diversi modi di avvicinarci all’Egitto, variabili
per durata e sistemazioni perché ci piace che tutti possano trovare una risposta ai propri desideri e alle proprie esigenze
in viaggio. E lavoriamo con più di un corrispondente in loco per soddisfare al meglio queste richieste. Itinerari in hotel,
lungo le oasi, e in tenda per spingersi per giorni all’interno del deserto e porre il campo proprio lì vicino alle pitture più
belle. O in piccoli, nuovi hotel, come a Siwa, dove l’apertura recente di una deliziosa struttura consente di passare qui più
di una notte per “gustare” il clima dell’oasi. E al deserto egiziano, tra i meno conosciuti, abbiamo dal ‘90 dedicato grande
attenzione e moltissime ricognizioni (11 nel solo Gilf Kebir prima di “aprirlo”). Fascino assoluto dell’ignoto...
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Perché andare
Parlare di Egitto senza banalizzare è quasi impossibile. Le icone della sua civiltà sono un retaggio universalmente condiviso
e ampiamente celebrato nella letteratura, nel cinema, nei reportage di viaggio, nei libri di testo, dalle elementari agli
approfondimenti accademici… Noi, semplicemente, ci siamo innamorati del suo deserto, davvero unico per vastità e
varietà, per poi scoprirne le oasi e i siti archeologici. Il deserto egiziano è vastissimo e le storie degli esploratori che l’hanno
percorso, sin dai tempi remoti, appassionanti. Ci sono enigmi del passato che in un mondo spesso dominato dall’ovvio pre-
servano uno spazio prezioso per la fantasia e la sfida. Erodoto racconta di un’armata persiana di cinquantamila uomini
inghiottita da un mare di sabbia: l’armata scomparsa di re Cambise… Il conte Almasy, che ha ispirato il film Il paziente
inglese, ha vagato in questo deserto sulle tracce della leggendaria oasi di Zarzura. Il fascino di un’esplorazione lontanissima
nel tempo o il clima di una spedizione nel deserto negli anni Trenta… queste e altre storie ci hanno portato con itinerari
sempre diversi a scoprire piano piano il Gilf Kebir, il deserto bianco, le oasi, da Siwa, già famosa nell’antichità, a Baharia,
la cui fama recente è dovuta al casuale ritrovamento delle “mummie d’oro”. Viaggi più recenti hanno permesso di scoprire
pitture antiche di pregevole fattura, che sfidano in bellezza la già nota “grotta dei nuotatori”, rinnovando l’emozione della
scoperta; una scoperta che qui, dove molto è ancora ignoto, è possibile rinnovare. Un deserto di dune, formazioni rocciose,
faraglioni di calcare, uadi, forme bizzarre di un bianco abbagliante formate da antiche diatomee, sconvolgenti opere monu-
mentali… Ma basta abbassare lo sguardo e l’attenzione è rapita da un terreno ricco di fossili, conchiglie, manufatti che
parlano di epoche diverse, frammenti del passato: dal granello di sabbia alle sfingi, un luogo intenso nella sua bellezza.
Tutti i deserti sono affascinanti e tutti possono diventare ”noiosi“, come dice chi non è abituato a guardare un
immenso vuoto, che si rivela per chi ha occhio un immenso pieno. Ora mi viene in mente il deserto egiziano occiden-
tale, che va dal Nilo alla Libia (il deserto del ”Paziente Inglese“) e in particolare il tratto dall'oasi di Siwa, la leggen-
daria oasi del tempio di Giove Ammone all'oasi di Baharia. Una volta la guida-autista che mi accompagnava lungo
questa splendida, abbastanza facile pista, volle fermarsi in una raduna disseminata di pietre grandi e piccole, alle
quali non avevo fatto molto caso. Solo quando la guida cominciò a sistemarle in cerchio come riparo dal vento per il
focolare che stava accendendo, mi accorsi che queste pietre avevano forme meravigliose, create milioni di anni fa
dai cataclismi tellurici e primordiali che sconvolsero la terra e alcune sembravano delle sculture di Brancusi, altre
erano identiche alle sculture cicladiche del museo Goulandris di Atene, altre ancora ad opere di pura avanguardia.
La natura aveva anticipato le rivoluzioni artistiche o i rivoluzionari avevano copiato. Per altro, i deserti non sono
complicati, sono solo diversi dai luoghi ai quali noi europei siamo abituati. Stefano Malatesta
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Egitto
El Baz Crater
16 10
GIORNI MIN. PARTEC. HOTEL TENDA
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Spedizione complessa, vera, nel più profondo sud del deserto occidentale dell’Egitto.
Spedizione che segue dieci ricognizioni alla fine degli anni 90 e moltissimi viaggi negli anni
successivi. Abbiamo messo a punto molti itinerari, spesso paralleli, a volte totalmente diffe-
renti. Ce lo ha permesso la particolare conformazione del Gilf, ce lo ha consentito la possi-
bilità di “attaccarlo” da più punti, ce ne ha dato la possibilità il fatto di poter completare l’e-
splorazione dell’altopiano con altri luoghi di straordinario interesse: di volta in volta la Silica
Glass o una completa risalita del Gran Mare di Sabbia, l’esplorazione degli uadi più interes-
santi e profondi che si aprono alla base del Gilf o la prosecuzione verso Uweinat, passando
dalla tomba del Principe. Navigare in una delle aree più remote e sicuramente meno esplo-
rate al mondo, “vuota”. Con un profondo conoscitore di questa distesa desertica che le carte
egiziane ignorano. L’altopiano del Gilf Kebir: ripide pareti nere fanno da sbarramento alle
dune e ai “fiordi”. La salita, le dune in movimento, la ricerca dei passaggi; la discesa dal passo
Monod. Silica Glass: misteriose pietre sfaccettate simili a giada, forse dovute a un meteorite.
Paleosuoli ricchi di testimonianze del paleolitico e del neolitico: amigdale, raschietti... I campi Come si viaggia:
dei primi esploratori; “perdersi” nell’immenso fra alte dune intriganti e cordoni. Possente, • Hotel e tenda (12 notti)
infinito, ammaliante, il Grande Mare di Sabbia: oceano di dune, disabitato; vallate sperdute, • Trattamento: come da programma
sabbia senza tracce, resti di antiche auto bloccate da un deserto difficile. La depressione di • Itinerario in fuoristrada
Farafra e la sua oasi, il piacere di ritrovare l’acqua che corre, il verde. Il Deserto Bianco: un • Volo aereo Cairo-Luxor
mondo lunare e unico nel suo genere, forme bizzarre erose dal vento.
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Egitto
Un viaggio per chi non sa fare a meno dei paesaggi gran- Un viaggio per “vivere” la vita di un’oasi. Il tempio di Ammone
diosi e silenziosi del deserto, ma senza rinunciare a capire e il celebre oracolo: per rivivere la storia di Alessandro Magno.
cosa “copre” quel deserto, quale straordinaria civiltà è qui Gioielli che hanno reso nota l’oasi di Siwa. Ancor più sorpren-
vissuta, quali resti sapranno ancora regalarci le sabbie, gli dente è scoprire, a Siwa, l’antico villaggio di Shali, addentrarsi
anfratti, le pareti di arenaria. Un viaggio tra le vestigia nel grande palmeto. Intorno a Siwa, altre emozioni: dune, pal-
dell’Egitto dei faraoni e il deserto che vide marciare le legio- meti, laghi salati; un deserto dolce come sempre lo è nell’im-
ni romane e sparire nel nulla l’armata di Cambise. Un itine- maginario. Le dune vicino alle sorgenti calde, dove provare un
rario per conoscere e capire le antiche tecniche di irrigazio- bagno inusuale; i laghi salati blu o bianchi, incrostati di sale.
ne, per incontrare gli abitanti dell’oasi e ammirare le testi- Poi Alessandria, capitale della civiltà ellenistico-romana.
monianze del passato: il Tempio di Ammone e la stanza Un’anima cosmopolita, perché forse non c’è al mondo un altro
dell’oracolo a Siwa; il Monte dei Morti e le mummie d’oro posto dove culture, lingue e religioni hanno celebrato così
di Baharia; le antiche celle della sepoltura, ai margini di intensamente la loro convivenza: i mussulmani di Cordoba e i
laghi salati, “tra” le sabbie; i ritrovamenti di Karga, l’antica pellegrini di tutto il mondo, gli europei e gli ebrei.
Hibis dei greci, e di Dakla. Poi lo spettacolo magico e irripe-
tibile del Deserto Bianco: un mondo minerale dalle forme
magiche e strane. Gran finale: i templi di Luxor e Karnak, il Come si viaggia:
Nilo, arteria d’Africa! Un viaggio vario dalle mille suggestio- • Hotel
ni, dormendo nei piccoli, graziosi alberghi delle oasi. • Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada
Come si viaggia: • Guide locali parlanti italiano
• Hotel, tenda (1 notte), campo fisso (1 notte)
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in pulmino
• Guide locali parlanti italiano
2010: 29 dicembre
in compagnia di David Lovelock
2010: 28 dicembre
2011: 21 aprile
in compagnia di Francesca Serafin
con Tour Leader
2011: 21 aprile
in compagnia di David Lovelock Da Roma/Milano a partire da € 2080
minimo 10 partecipanti
Da Roma/Milano a partire da € 2680 * Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
minimo 10 partecipanti
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
I luoghi:
I luoghi: Roma · Cairo · El Alamein · l’Oasi di Siwa · le sorgenti calde ·
Roma · Cairo · Alessandria · El Alamein · l’Oasi di Siwa · Bahariya · i laghi salati · le antiche necropoli · l’attacco del gran mare di sabbia ·
Deserto Bianco · Farafra · Dakhla · Kharga · Luxor · Roma Alessandria · Cairo · Roma
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Estreme ondulazioni nord orientali del Sahara: si affacciano tra le sabbie le fertili oasi.
Adagiate entro conche appena al di sopra del mare, interrompono l’aridità della sabbia.
Luoghi e natura, palme e sabbia, nuovi ritrovamenti archeologici e antiche necropoli. Siwa
dalla struttura di villaggio fortificato, con raffinate ed originarie tecniche di irrigazione.
Incredibili, inattesi, i laghi salati tra le alte dune e le bianche fungaie di calcari fossiliferi.
Baharia ci regala “nuove” mummie nere e la necropoli reale, Siwa le necropli rupestri. Non
solo oasi. Qui passa la storia di Alessandro, qui l’oracolo nel tempio di Ammone. Avreste
immaginato di bagnarvi nella piscina di Cleopatra prima di “attaccare” il deserto? Great
Sand Sea, “Grande Mare di Sabbia’’, una delle più grandi distese sahariane di dune.
Continuo succedersi di altissimi cordoni di dune che procedono “di traverso”, possenti.
Mondo minerale, assoluto e “vuoto”, dai contorni inquietanti, dimora del dio Seth. Un iti-
nerario emozionante, con tutto il fascino della scoperta, un ambiente di sabbia tipicamen-
te sahariano, dove si viaggia navigando a vista ma ancor più col satellitare, senza incon-
trare tracce umane o solchi di automezzi alla continua scoperta di ambienti geografici che
le carte malamente riportano. Un deserto il cui fascino risiede soprattutto nel fatto che è
“il nulla” per uno spazio quasi infinito. “Gioia penetrante, ebrezza a un tempo sottile e bru-
tale, violenta e dolce; ci si tuffa imbevuti di benessere nelle calde radiazioni che ristagnano
nell’incavo della duna; in lontananza il falso orizzonte di un miraggio. (Théodore Monod)”. Come si viaggia:
Infine il Deserto Bianco, strane formazioni di diatomee dalle forme più incredibili. • Hotel e tenda (8 notti)
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada
• Guide locali
2011: 14 gennaio
in compagnia di Gabriele Fiorese
18 marzo
in compagnia di Giavanni Dardanelli
Lo sai anche tu: una casa,
una vera casa di pietra
Da Roma/Milano a partire da € 2250 o di mattoni è come una tomba.
minimo 8 partecipanti
Si può vivere qualche volta
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 sotto una tenda: la cosa migliore
per noi è dormire sotto il cielo
e guardare le stelle negli occhi.
I luoghi:
Italia · Cairo · Baharia · Dahkla · Bir Tarfawi · Wadi Soura · Gilf Kebir · Wadi Hamra · la Silica Glass · Proverbio nomade
Great Sand Sea · Gebel El-Mawta · Fetnas Baharia · Western Desert · Cairo · Italia
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Egitto
Nelle parole di Naghib Mahfuz, premio Nobel per la letteratura Un viaggio per “vivere” la vita di un’oasi e del deserto che la cir-
nel 1988, Il Cairo che amiamo: “C’è chi ha girato il mondo, e conda. Un viaggio per vivere con calma, scandendosi i tempi,
lo descrive come fosse un vicolo. C’è chi conosce solo un vico- situazioni nuove, luoghi rilassanti e carichi di suggestioni, di
lo, e lo descrive come fosse il mondo. Il mio “vicolo” è l’Egitto; emozioni, incontri ricchi di interesse e di... sorrisi. Con la possi-
l’Egitto per me è il mondo”. Un suo consiglio: “Andate a leg- bilità di godersi tramonti infuocati sul deserto, leggendo un
gere alcune delle molte storie delle Mille e una notte ambien- buon libro, dalla terrazza di un resort, lo Shali, di classe, di gran-
tate al Cairo, come quella di Ali az-Zabaq il Cairino, o quella de comfort, perfettamente inserito nell'ambiente. Siwa va vis-
di Ma’aruf il Ciabattino. Noterete che, in fondo, lo spirito del suta, la vita dell'oasi va vissuta. Poi, intorno e dentro l'oasi cose
Cairo non è mutato mai. Visitate pure i celebri monumenti e di assoluto interesse e di grande bellezza: il verde palmeto, le
tuttavia non dimenticate i quartieri più defilati. Lì conoscerete dune, i laghi salati blu o bianchi. Le sorgenti calde, dove provare
il vero Egitto”. Una guida locale parlante italiano vi conduce a un bagno inusuale. Il tempio di Ammone e il celebre oracolo:
scoprire i luoghi dell’immaginario, dalle Piramidi al Museo per rivivere la storia di Alessandro Magno. Gioielli che hanno
Egizio, al vivace mercato di Khan El Khalily. reso nota l’oasi di Siwa. Poi Alessandria, capitale della civiltà
ellenistico-romana. Un’anima cosmopolita, perché forse non
Come si viaggia: c’è al mondo un altro posto dove culture, lingue e religioni
• Hotel hanno celebrato così intensamente la loro convivenza. I mus-
• Trattamento: come da programma sulmani di Cordoba e i pellegrini, gli europei e gli ebrei.
• Trasferimenti in minibus o auto
• Guide locali parlanti italiano Come si viaggia:
• Hotel • Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada
Dal Cairo • Guide locali parlanti italiano
base 2 partecipanti a partire da € 590
Dal Cairo
base 4 partecipanti a partire da € 530 base 2 partecipanti a partire da € 1280
base 4 partecipanti a partire da € 1080
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
1° giorno: Il Cairo. Incontro con la città, il suo traffico, la sua 1°-3° giorno: Il Cairo - Baharia-Siwa. Direzione sud ovest,
gente: insomma, la sua personalità; piccola crociera sul Nilo, subito la piccola oasi di Baharia, custode delle preziose mum-
per conoscerlo. mie dorate e dipinte e di tombe finemente affrescate; verso
2° giorno: Il Cairo. La visione delle Piramidi e della Sfinge: Siwa, l'inizio del Gran Mare di sabbia; i laghi salati, palme e
emozione forte; la visita del mitico Museo Egizio, per restare a acqua tra le dune, lo stupore entra in scena.
bocca aperta; scovare con stupore i quartieri più defilati, gli 4°-5° giorno: l’oasi di Siwa. Alla scoperta della quotidianità
angoli meno noti di una città che conquista. di un’oasi i palmeti, le coltivazioni, la gente; l’oracolo di
3° giorno: Il Cairo. L’enorme cupola colorata e i minareti Ammone, la leggenda di Alessandro; archeologia di un leggen-
della moschea nella cittadella di Saladino; ...ancora il Nilo, dario passato e i dintorni fatti di dune, laghi, sorgenti calde;
ma in feluca; colori e suoni al mercato di Khan El Khalily dove un bagno inusuale in tiepide acque termali.
acquistare o perdersi guardando. 6° giorno: Marsa Matruh - El Alamein. Dal deserto ad un
4° giorno: Il Cairo. Un buon modo per ricordare e portarsi mare poco conosciuto verde azzurro, una costa ancora selvaggia.
addosso l’atmosfera di una città rara: leggere sull’aereo “Trilogia 7°-8° giorno: Alessandria - Il Cairo. Alessandria, città mito, capi-
del Cairo” e a casa le Storie delle Mille e una notte. tale della civiltà ellenistico-romana; la biblioteca restaurata.
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L’archeologia e le oasi
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GIORNI BASE PARTEC. HOTEL
Un itinerario capace di soddisfare molte delle nostre curiosità legate alla cultura e alla sto-
ria dell'Egitto. Che spesso non combaciano perché queste terre sono state teatro di inva-
sioni, di conquiste, di passaggio di eserciti. Perché il deserto ha "vissuto" una vita e una
storia propria anche se ha "ospitato" l'Egitto dei Faraoni e le colonie romane, se ha sorretto
Alessandro, se ha seppellito l'armata di Cambise. Vivere in libertà questi luoghi e le sue
differenze permette di scegliere a cosa dedicare più tempo e più energie, quanto lasciarsi
portare dalla curiosità che spinge a vagare e quanto dalla voglia di soffermarsi e approfon-
dire. Certamente un viaggio per quanti amano diversificare. Un viaggio tra le vestigia
dell’Egitto dei faraoni e il deserto che vide marciare le legioni romane e sparire nel nulla
l’armata di Cambise. Un itinerario per conoscere e capire le antiche tecniche di irrigazione,
per incontrare gli abitanti dell’oasi e ammirare le testimonianze del passato: il Tempio di
Ammone e la stanza dell’oracolo a Siwa; il Monte dei Morti e le Mummie d’oro di Baharia,
le antiche celle della sepoltura, ai margini di laghi salati “tra” le sabbie, i ritrovamenti di
Karga, l’antica Hibis dei greci, e di Dakla. Poi lo spettacolo magico e irripetibile del Deserto
Bianco: un mondo minerale dalle forme magiche e strane. Gran finale: Templi di Luxor e
Karnak, il Nilo, arteria d’Africa! Un viaggio vario dalle mille suggestioni, dormendo nei pic- Come si viaggia:
coli, graziosi alberghi delle oasi. • Hotel, tenda (1 notte),
campo fisso (1 notte)
• Trattamento: come da programma
Da Milano • Itinerario in pulmino
base 2 partecipanti a partire da € 2300 • Guide locali parlanti italiano
base 4 partecipanti a partire da € 1850
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base della data e della vostra preferenza
quanto a compagnia aerea.
Amo i luoghi dove lo spazio
non ha né limiti né tempo,
1°-2° giorno: Il Cairo: il superbo Museo Egizio; l’arte, le moschee. ma solo memorie. I luoghi
3° giorno: Alessandria - El Alamein: Preziosa ed elegante ma Biblioteca; il vivace souk; il pas-
sato riaffiora a El Alamein.
dove noi possiamo prendere
4°-5° giorno: l’Oasi di Siwa. Nel verde del palmeto, dietro una cornice di dune: Siwa, l’oasi per il piacere di credere che ciò
eccellenza; il Bagno di Cleopatra, il Tempio di Amun...; le dune del Grande Mare di Sabbia, la che vediamo è sconfinato.
pace dell’oasi al Siwa Shali Resort.
6°-7° giorno: Bahariya - Deserto Bianco. Piccole oasi, archeologia, tombe, mummie; il bizzar-
Sconfinato come noi vorremmo
ro Deserto Bianco, abbagliante di giorno si traveste di rosa al tramonto. fossero le nostre anime.
8°-9° giorno: Farafra - Dakhla - Kharga. Di oasi in oasi: dal tempio dedicato al dio Amon, a
Karga agli ultimi ritrovamenti. Percy Bisshe Shelley
10°-11° giorno: Kharga - Luxor. L’antica Tebe, le fertili rive del Nilo; i Templi di Luxor e
Karnak, le cinte murarie, il Nilo.
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Algeria e Tunisia
Mar Mediterraneo
Algeri Skikda Annaba Tunisi
Tipaza Tizi Quzou
El Taref
Blida Bouira Costantine Souk Ahras
Stretto di Relizane Medsea
Gibilterra Oran Oum el Bouaghl
Oceano Masoara Batna
Atlantico Tlemcen M’Sila Tebessa
Tiaret Khenchels
Siada Biskra
Djelfa
NAAMA El Bayadh
TUNISIA
Laghouat El Oued Dgerba
LAGHOUAT Touggourt
Naama
MAROCCO EL OUED Ksar Ghilane
Ainsefra Tozeur
GRANDE ERG Tataouine
ELBAYADH Ouargla ORIENTALE
Bechar Tembaine
GHARDAIA
OUARGLA
Abadia
El Golea
GRANDE ERG
TINDOUF OCCIDENTALE Timimoun
ADRAR TASSILI
N’AJJER
HOGGAR
Ti-n-Zaousatene
NIGERIA
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Perché andare
Antoine de Saint-Exupery (autore del Piccolo Principe) tentò di spiegare a un vecchio tuareg algerino che grazie al suo pic-
colo aeroplano avrebbe raggiunto la meta in due ore. Le carovane avrebbero impiegato almeno due mesi per percorrere la
stessa distanza. Il vecchio attese a rispondere, quasi non si vedevano gli occhi sotto le alte fasce dello chech: “e poi cosa fai
nel tempo che ti rimane?”. E’ una delle tante storie che, tra realtà e immaginazione, raccontano il mito, i tempi, il fatalismo,
la serenità del deserto. E chi pensa al deserto, al Sahara, pensa all’Algeria. L’Algeria è tutto il deserto o, se preferite, un deserto
“fatto di tutto”: qui veramente si può dire che non esiste tipologia di deserto che non sia presente. C’è un’Algeria della costa,
ricca di vestigia, capace di riportarci agli insediamenti delle legioni romane, capace di regalarci momenti di gioia lungo le
coste e tra i vicoli delle casbah. Attimi di entusiasmo davanti alla Roma che si affaccia sul Mediterraneo e al cospetto di
città pulsanti come Algeri, con le sue case “francesi” tutte giocate tra il bianco e il blu. C’è l’Algeria delle Oasi, della geniale
distribuzione dell’acqua attraverso le foggarà e c’è l’Algeria delle antiche e mai spente tradizioni. C’è un’Algeria dei grandi
spazi silenziosi dove tutto sembra fermarsi e quella pulsante che vuole crescere, vuole “fare”, vuole recuperare il suo tempo.
Poi c’è l’Algeria lontana, il Sahara profondo, il deserto assoluto. Le guglie dei Tassili sono frammenti superstiti di quando la
morfologia del terreno era ben più dolce; e sono veramente il castello delle fate: torrioni merlati che chiudono, come un
grande sipario scuro, l’orizzonte. Le dune immense mostrano solo alla luce della luna i loro rassicuranti profili, capaci di
scomparire nel riverbero accecante del sole. Ma è anche il luogo della storia raccontata sulle ripide pareti di arenaria, in
ripari incerti: qui, diecimila anni fa, quando cambiarono le rotte dei monsoni, le savane del Sahara cominciarono a trasfor-
marsi, con lentezza inesorabile, nel deserto; e di quel periodo ci parlano le straordinarie gallerie di arte rupestre disseminate
tra i tassili algerini. Così come i quasi invisibili graffiti di Abalemma ci parlano delle Pleiadi, il simbolo dell’acqua. Un labirinto
di spirali che era una vera invocazione alla pioggia. Poi irrompe un nuovo deserto, simile e contiguo, fatto di possenti
dune: è il sud della Tunisia. Deserto poco noto, ancora inviolato, emozionante...
Niente può eguagliare lo splendore, il mistero delle notti di luna nel deserto di sabbia. Il caos delle dune, le guglie svet-
tanti, le grandi pareti, tutto sfuma e si fonde. Il deserto, di un candore di neve, si riempie di fantasmi, di riflessi ora rosa
ora azzurri, di incerte luci argentee…. Nessun contorno nitido, e preciso, nessuna forma definita e distinta: tutto riluce,
tutto scintilla all’infinito, ma tutto è vago. Le dune sembrano vapori addensati all’orizzonte. I pendii più vicini svani-
scono nell’infinita chiarità del cielo. Gli uomini, vestiti di bianco camminano simili ad apparizioni, appena distinguibili,
come vaporosi (…) E una pace profonda, infinita, scende nella mia anima. Si può, in quelle ore benedette, fare astra-
zione da ogni cosa, da ogni circostanza dolorosa, e abbandonarsi ad altre impressioni, quelle che portiamo in noi e
quelle che ci vengono dall’Ignoto, attraverso il prisma sublime del vasto Universo. Isabelle Eberhardt
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Algeria e Tunisia
ALGERIA
Djanet, incantevole angolo sperduto nel Sahara, lontano dalle Viaggio spettacolare, a partire dall’oasi di Djanet, la ”perla del
piste più battute. La quiete del villaggio, il mercatino, il palme- Tassili”, nel Tadrart Akakus, un mondo di guglie e torrioni, fun-
to, gli orti e le sue genti, i Tuareg. Una lunga camminata tra gaie di pietra, arcate, corridoi dalle forme strane. In fuoristra-
meraviglie della natura e significativi reperti dell’arte rupestre. da, con alcune piacevoli passeggiate per esplorare pitture ed
Paesaggi di straordinaria forza che lasciano senza fiato per la incisioni rupestri del neolitico. Conche sabbiose, faraglioni,
loro bellezza e varietà: valli incassate fra pareti rocciose, guglie castelli di roccia e sabbia contro un cielo di un azzurro abba-
e torrioni, sabbie dorate dalle quali spuntano neri pinnacoli. gliante. La gueltà di Adjiri, circondata da un grandioso anfitea-
Intorno il silenzio del deserto. Passo dopo passo alla scoperta tro, che si svela all’improwiso, emozionante, in fondo ad un
delle pitture rupestri, sempre emozionanti, un vero museo canyon dalle pareti scoscese. Le dune rosse di Ti-n-Merzouga,
all’aperto. La valle dei cipressi millenari, conservati nelle zone al confine con la Libia, un unicum che colpisce, una pennellata
più riparate, all’ombra di alte pareti rocciose, come veri e pro- di colore intenso sul giallo, un impasto di colori e contrasti; il
pri fossili viventi. La storia del Sahara preistorico raccontata labirinto di guglie di Alidemma, immerse in finissima sabbia; i
nelle migliaia di pitture conservate sulle pareti e nei ricoveri monti Gautier, altrettante isole emergenti come in un mare di
naturali. Cinquemila dipinti fanno di Jabbaren il santuario miraggi. I faraglioni di Tegheghart e le splendide incisioni,
archeologico più ricco e completo del mondo. Un viaggio per capolavoro delI’arte rupestre sahariana. “Les vaches qui pleu-
chi ama l’arte espressa dalla mano dell’uomo e disegnata dalla rent”, toccante scena pastorale, incisa a memoria del tempo in
natura. Un itinerario per chi ama il deserto e camminare. cui l’acqua abbondava e i buoi, in questo stesso angolo di
deserto, andavano all’abbeverata.
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Tassili Ahnet
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ALGERIA
Un viaggio nuovo in una zona sconosciuta ai più (e può essere normale…), ma anche ai
viaggiatori sahariani. Luogo sconosciuto o troppo “diverso” per accontentare gli oltranzisti
di un deserto che deve essere solo sabbia, o solo rocce o solo...? L’Anhet è un mondo a sé
o se preferite un mondo in cui convivono cose diverse, particolari; o semplicemente un
Sahara in cui, a tratti, non si è più molto convinti di essere nel deserto… Eppure ci sono
tassili possenti, grandi dune che sbarrano il cammino, pinnacoli che svettano e grotte che
custodiscono preziosi e ricchi esempi di arte rupestre, montagne dalla punta mozzata e
antichi letti di fiumi e laghi, gheltà nascoste che a volte sono solo fenditure nella roccia e
piccoli bacini e altre vere cascatelle e piscine di acqua tiepida. Ci sono, soprattutto,
“anche” improvvise visioni che non ti aspetti come l’erba che lambisce le grandi dune. Come si viaggia:
Come l’inattesa apparizione, mentre tutto parla di un deserto disabitato e silenzioso, di • Hotel e tenda (12 notti)
nomadi e grandi greggi, di gruppi di cammelli che si abbeverano in improbabili pozze, di • Trattamento: come da programma
pozzi profondi “abitati” da Tuareg che chiacchierano aspettando il turno per dare da bere • Itinerario in fuoristrada
agli animali, accampamenti che sembrano villaggi, bimbi che lasciano le greggi e corrono • Passeggiata
a sorriderti. Una natura da vivere con grande calma, lunghe passeggiate, una giornata a • Guide locali
piedi o a cammello per scoprire i tempi e i silenzi del mondo tuareg.
2010: 27 ottobre
in compagnia di Luciana Crosazzo
2011: 26 gennaio
in compagnia di Luciana Crosazzo
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Algeria e Tunisia
ALGERIA
C’è una parte dell’Algeria meno nota ai viaggiatori solo perché più Un viaggio archeologico e paesaggistico. Alla scoperta dei teso-
nascosta e preziosa. Si tratta della zona centrale del paese a sud ri custoditi lungo la costa e nell'entroterra. Si sa, gli insedia-
delle ultime propaggini dell’Atlante e a sud-est del Grande Erg menti romani piuttosto che fenici sono collocati con sapienza,
occidentale, sconfinato mare di dune, taglienti e sinuose. C’è un’ ma la meraviglia è molta, ancora oggi, nell'ammirare Timgad,
ampia mezzaluna di terra in cui l’erg concede spazio ad una vallata Djemila o Tipasa proprio per l'estrema bellezza dei luoghi in cui
disseminata di oasi e palmeti a nord del Plateau di Tademait. Un si trovano. Tipasa, lungo una costa tutta mediterranea, si
tempo vi era un enorme lago, oggi chiamato sebka, conca salina mostra con gli ulivi piegati dal vento che sembrano lottare per
asciutta sui cui bordi sorgono alcune delle più belle oasi del Sahara. proteggere la storia. Alcune località poco visitate celano mera-
I palmeti si stendono per centinaia di chilometri. Le oasi, eventi mai viglie, come Setif che conserva il più superbo mosaico pavi-
spontanei, esempio altissimo del connubio felice tra opera dell’uo- mentale di tutta l'Africa romana, il trionfo di Bacco. Il tempo si
mo e doni della natura, si annidano tra le palme o si addensano in è fermato in Algeria perché davvero le affascinanti descrizioni
posizione difensiva sui colli emergenti della valle del fiume M’zab. delle Guides Bleus sono attuali e capita di ritrovarti in pieno
Ed ecco Timimoun la rossa, dal colore dell’argilla con cui sono nella descrizione di un quartiere di Algeri o tra le remote vesti-
costruite le case, e poi Ghardaia città bianco-azzurra la cui archi- gia di Djemila. Ma c’è anche grande vivacità nell’attuale lette-
tettura funzionale e rarefatta si sposa con un urbanistica fitta ratura algerina e le montagne poco distanti da Algeri sono le
come la trama di un tessuto. Ed infine, Algeri, la “ville blanche” si stesse che ritrovi nei libri di Jasmina Kadra. C’è un Paese da
mostra di un bianco abbagliante che ben si sposa con il blu del riscoprire che dall’isolamento ha saputo trarre lo stimolo per la
Mediterraneo. E poi la Casbah, Patrimonio dell’Umanità, una tutela di tradizioni preziose e di paesaggi grandiosi.
Casbah ritrovata dagli scorci unici: preziose moschee, vivaci mer-
cati, viuzze strette... l’andirivieni vociante dei bimbi, delle donne,
della folla. Il Museo del Bardo per pregustare un viaggio nel deserto Come si viaggia:
del Sahara attraverso i suoi magnifici reperti …Passato e presente. • Hotel • Trattamento: come da programma
• Itinerario in minibus o auto
Come si viaggia: • Guide locali parlanti italiano
• Hotel • Trattamento: come da programma
• Itinerario in minibus e fuoristrada
• Guide locali parlanti italiano
2011: 27 marzo - 22 aprile - 20 maggio
2011: 9 marzo con Tour Leader dall’Italia
in compagnia di Elena Dacome
18 marzo
in compagnia di Elena Dacome
22 aprile Da Milano/Roma da definire
in compagnia di Nicola Pagano minimo 8 partecipanti
Da Milano a partire da € 1850 * Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
minimo 8 partecipanti
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
I luoghi:
I luoghi: Italia · Algeri · Tipasa · Setif · Djemila · Batna · Timgad · Tebessa ·
Milano · Algeri · Timimoun · El Golea · Ghardaia · Tipasa · Algeri · Milano Costantine · Algeri · Italia
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Weekend ad Algeri
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ALGERIA
Come si viaggia:
• Hotel • Trattamento: come da programma
• Transfer in minibus o auto
• Guide locali parlanti italiano
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Partenze il venerdì
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El Mida, Tembaine, Lago Erreched…Alzi la mano chi sa dove sono! Sulla carta (quando li
trovi…) isolati puntini, laggiù nel sud profondo, persi tra sabbie di un caldo color pesca e
oro. Non sabbia qualunque, ma dune possenti, sahariane, da aggredire, scavallare, conqui-
stare. Una conquisa che regala piaceri forti, come sempre nel deserto. Un itinerario saha-
riano vero, in fuoristrada, con molte chicche. Eccole, sebbene non in sequenza. Due sorgenti
calde (quella di Ksar Ghillane, l’oasi più estrema, spersa nel nulla, ti rapisce con le sue tame-
rici brulicanti di uccelli…), un campo fisso che ti aspetteresti (e accetteresti) essenziale e
che invece è una vera sorpresa: la cura dl particolare, la ricerca dei materiali e degli abbel-
limenti, il servizio ne fanno un luogo di classe ancor più che di lusso; maison d’hotes raffi-
nate a Tozeur, in cui riposare è bello, costruite secondo i canoni dell’architettura berbera;
bivacchi sotto le stele, tra le dune, in comode tende igloo con tappeti, materassi alti, da 20
cm, e lenzuola. Improvvisi, spettacolari, i laghi salati tra le dune, sorgenti di acque calde in
cui immergersi; gli specchi di cristalli scintillanti (gli chotts), il deserto di pietra e gli ksour. Come si viaggia:
Qui finalmente capisci che il deserto tunisino non è solo quello che ti offrono esaltando il • Hotel, maison d’hôtes, campo mobile,
fatto che è dietro la porta del tuo albergo: è deserto vero, a tratti difficile, sconfinato e campo tendato fisso di lusso
• Tende igloo per i bivacchi con tappeti,
silenzioso. Qui finalmente riscopri un paese che non ha nulla di scontato.
materassi da 20 cm e lenzuolo
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada
• Guida parlante italiano
2010: 4 dicembre
con Tour Leader dall’Italia
2011: 26 febbraio
con Tour Leader dall’Italia
Ora dopo ora,
giorno dopo giorno
abbiamo proseguito e
nulla è cambiato;
Da Milano a partire da € 1700
minimo 10 partecipanti
il deserto si incontrava
con il cielo vuoto sempre
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 alla stessa distanza,
davanti a noi.
Il tempo e lo spazio
erano una cosa sola
I luoghi:
Italia · Tozeur · Ksar Ghilane · El Mida · Le notti nel deserto · il Lago Erreched · Campo fisso di lusso Wilfred Thesiger, Sabbie arabe
a Tembaine · Douz · Tamerzà · Tozeur · Italia
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TUNISIA
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Marocco
SPAGNA
Stretto di Gibilterra
Tangeri Tetouan
Al Hoceima Nador
Chechaouene
Oceano Kenitra Taounate Oujda
Atlantico Rabat
Fes
Casablanca Meknès
Al Jadida Settat Boulemane
Khouribga Khenitra
Safi Figuig
El Kelaa des Srarhna Beni Mellal
Azjlar Kaar es Soul
Essaouira Marrarech GOLE DEL
DADES
Ouarzazate
Agadir
Zagora
Tiznit
Tan Tan
ALGERIA
MAURITANIA
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Perché andare
“La nostra maniera di viaggiare è anche questa volta molto diversa ed il paese ci appare sotto il suo vero aspetto. Non si
dispiacciano i dignitari rimasti a Fez, preferiamo girare così, come dei bravi marocchini qualsiasi, ascoltando i mille dettagli
di un Marocco intimo” (Pierre Lotti, Al Marocco)
...e così viaggiando incontrò il Marocco vero, quello che ancora oggi ti apre le porte con le sue diversità, con le sue emo-
zioni, con la sua “intimità”. L’importante è saperlo riconoscere, saperlo cogliere: lasciandosi prendere dai vecchi mercati di
grandi e piccole cittadine, lasciandosi conquistare dal fascino delle vecchie kasba; lasciandosi coinvolgere nell’aria sempre
festosa che si respira nelle grandi piazze delle antiche città imperiali; facendosi trasportare nel ritmo della musica e del
ballo. Come sempre l’emozione parte dagli occhi per arrivare al cuore e il Marocco è una fonte inesauribile di immagini e
di emozioni. Le spiagge bianche lambite dall’Oceano e le dune che corrono parallele al mare, le valli costellate di villaggi
in pietra seguendo regole antiche, le oasi di montagna e le catene montuose, i cui picchi forano le nuvole, dove i colori
cangianti della roccia e il verde della vegetazione si inseguono di continuo. Immagini ed emozioni: la verde vallata del Draa
che si scontra con il deserto in un forte contrasto di colore; le gole scavate dalla forza delle acque di fiumi impetuosi,
l’Atlante ricoperto di millenarie foreste di cedri e querce e ricco di sorgenti, cascate e laghetti; le piane colorate dai ricchi
frutteti e ricolme di palme. L’architettura marocchina, fascinoso insieme di aspetti diversi e singolari, dalla ricchezza delle
mederse di ispirazione moresca alla grandiosità delle moschee, dalla raffinatezza delle maioliche decorative alla bellezza
geometrica dei decori degli ksur. Poi il deserto, i suoi silenzi, le mille cose da scoprire e da leggere sulle sue sabbie …
In un luogo senza nome, sulla sommità di un’alta collina, davanti ad un orizzonte tranquillo, c’è una sorta di piccolo plateau
circolare, con terrazze attorniate da palme nane, come la bordura di un giardino. Su questo plateau Allah ha steso per noi un
tappeto bianco, blu e rosa, assolutamente inviolato, dove mai nessuno ha posato il suo piede; anemoni, malve e genziane qui
si stringono le une alle altre, si sormontano e si fondono come in un grande mazzo fiorito. Sul terreno un sottile velo sabbioso
che il sole fa risplendere. L’aria è dolce, ricca di profumi soavi. Davanti, sulle pendici della collina, un grande bosco di ulivi.
Nel cielo blu che inizia ad impallidire, a tornare al suo azzurro più pallido, un gioco di piccole nuvole sembra un tessuto rica-
mato posato tra cielo e terra. Non una presenza umana oltre la nostra per questa sosta, calma come mai ne abbiamo avuto.
E’ tutto solo per noi: la pace, i fiori, il gioco di nuvole, la musica degli insetti, tutto questo grande splendere di colori vivi, l’aria
stessa… Una sera di maggio così, su un plateau selvaggio, non può che essere la più pura interpretazione della vera pace
dell’Eden. E’ quello che dovevano essere le lunghe serate del tempo preistorico, quando gli uomini non avevano ancora deva-
stato la terra. (…) Pierre Loti, Al Marocco
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Marocco
Un weekend lungo, un piccolo viaggio in una città preziosa Un itinerario alla scoperta del sud del Marocco, il meno cono-
come Marrakech, a poche ore di volo. Qualche giorno senten- sciuto. La fertile valle del Draa e i suoi palmeti; il paesaggio
dosi liberi di scoprirla, senza vincoli di orari, impegni… Ma al “minerale” delle rocce, modellate, scolpite dall’erosione del
tempo stesso senza dover cercare il giusto riad, il buon risto- massiccio vulcanico del Sarhro; le gole scavate dalle acque
rante, l’hammam, perché ce ne occupiamo noi. Avvicinarsi alla impetuose del Dadès; i valichi dove le cime forano le nuvole;
vita pulsante di piazza Jemaa el Fna, nell’intreccio di stradine l’ambiente sahariano di Zagora, l’ultima oasi. Le kasbah, tradi-
strette della Medina: i giocolieri, i cantastorie, gli incantatori zionali costruzioni fortificate in terra cruda, ormai castelli
di serpenti, i souk speziati. Visitare le tombe saadiane e la senza signore. Le affabili genti berbere e i loro ritmi antichi. La
Medersa Ben Youssef per poi sorseggiare lenti un tè tra fra- regione montuosa e la mescolanza delle tonalità della roccia.
granze di gelsomino. Le luci soffuse e le ombre di viuzze intri- La mitica Marrakech, città berbera in cui si uniscono influenze
cate aprono l’orizzonte intorno al profilo bianco di un minare- magrebine, sahariane e africane; ove ancora si respira l’aria
to. Qualche giorno, per aprire le porte e intuire il cuore di delle antiche città imperiali: sontuosi palazzi e piazze con gio-
Marrakech, fascinosa città millenaria. colieri, incantatori di serpenti, musici...
Da Marrakech Da Marrakech
base 2 partecipanti a partire da € 1280 base 2 partecipanti a partire da € 1770
base 4 partecipanti a partire da € 1140 base 3 partecipanti a partire da € 1500
base 6 partecipanti a partire da € 1090
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
1° giorno: Marrakech. La “perla imperiale del sud”.
2° giorno: Tizi n’Test - Taraudant. Le vecchie casbah della
1° giorno: Marrakech. Le luci e i suoni della Medina, le prime vallata di Nfis; la strada tortuosa e il Passo che apre a sud.
emozioni; l’atmosfera di un riad e una cena tradizionale. 3° giorno: Agdz - Zagora. Mandorle, zafferano e henn; aga-
2° giorno: Marrakech. Una guida per scoprire un po’ la città dir e ksar, cortili silenziosi, la stanza della favorita, i magaz-
dalla Medina, ai palazzi dei sultani, alla vita pulsante in zini e i posti di vedetta; animati suq e palmeti nella valle del
Piazza Jemaa el Fna; poi l’hammam, momento di ristoro tra Draa; la forza lineare degli ksour: le fortezze.
aromi inebrianti; dietro l’angolo, villaggi fortificati, kasbeh 4° giorno: Nekob - Boumalne. Lo spettacolo suggestivo di
antiche, monti dell’Alto Atlante, Essaouira. montagne “nude”; i picchi verticali della porta di Alì; il passo
3° giorno: Marrakech... in libertà! Per girovagare, perdersi di Tizi-n-Tazazert, da cui spaziare.
nel suq, per tornare alla piazza Jemaa el Fna. Una cena tra- 5° giorno: Ouarzazate. Gole e casbah nell’aridità presahariana.
dizionale per custodire i sapori e gli aromi di una terra che 6° giorno: Ait Benhaddou - Marrakech. L’Alto Atlante al passo
incanta; bere un tè tradizionale tra fragranze di gelsomino. del Tizi-n-Tichka: rocce multicolori “giocano” con la vegetazione.
4° giorno: Marrakech. Leggere in volo “Al Marocco” di P. Lotti. 7°-8° giorno: Marrakech.
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Un raffinato mix di relax e cultura, tra città imperiali di raffi- I classici non hanno età nè moda perché ci sono luoghi che
nata eleganza, di intensa vita culturale ed artistica. Un viaggio non perdono il loro fascino nel tempo. Solo sette giorni per
che unisce città e natura, scoperte artistiche e luoghi dell’emo- godere in coppia o in gruppo di città ricche di storia e tra-
zione, scoperta e riposo, suk affollati e raffinati giardini esotici. dizione, per visitare alcune delle medine più antiche del
E che non disdegna alcuni giorni un una bella struttura davanti mondo arabo, i cuori immutati di città moderne che pure
al mare: eleganza, comfort e una SPA completa per rimettersi pulsano secondo i ritmi di un tempo. Da Rabat a
in forza. Da Fes, la più antica e affascinante tra le città impe- Marrakech passando per lagune, cittadelle coloniali, anti-
riali, metropoli religiosa, intellettuale ed artistica, custode delle che cisterne. Il quartiere dei tintori di Fes ha il sapore di
tradizioni ed erede della cultura arabo-andalusa, culla dell’arte un girone dantesco: colori, odori forti, vasche, uomini sono
e del sapere, Fes vanta una delle più antiche medine medievali parti di uno stesso quadro medievale. Poi Meknes e le rovi-
esistenti. Dopo Rabat, la capitale, preziosa, la costa Atlantica ne romane di Volubilis con i mosaici a cielo aperto. Infine
caratterizzata da lunghe spiagge battute dal vento, Skhirat e Marrakech, la rossa, il fitto palmeto e chilometri di vicoli
l’Amphitrite Palace, per un relax di classe. Infine Marrakech, la invasi dal profumo delle spezie. Un viaggio comodo per
rossa, che non ha certo bisogno di esser presentata. scoprire gli aspetti più classici della cultura e dell’arte.
Come si viaggia:
• Hotel e riad • Trattamento: come da programma Come si viaggia:
• Itinerario in auto o minibus (a seconda del numero degli iscritti) • Hotel e riad • Trattamento: come da programma
• Guide locali parlante italiano • Itinerario in auto o minibus (a seconda del numero degli iscritti)
• Guide locali parlante italiano
Da Fes
base 2 partecipanti a partire da € 2080 Da Casablanca
base 4 partecipanti a partire da € 1680 base 2 partecipanti a partire da € 1980
base 6 partecipanti a partire da € 1580 base 4 partecipanti a partire da € 1550
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base base 6 partecipanti a partire da € 1420
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
1°-2° giorno: Fes. La più antica delle città imperiali del
Marocco; custode delle tradizioni ed erede della cultura arabo-
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
andalusa, culla dell’arte e del sapere,
3° giorno: Fes - Rabat - Skhirat. Direzione di Rabat via 1°-2° giorno: Casablanca - Fes. Fes, città color avorio; l’intrico
autostrada. Arrivo a Rabat e visita della capitale del Regno: la infinito dei vicoli stretti, le botteghe del suq, le ceramiche verdi
Torre Hassan, il mausoleo di Mohamed V, la kasbah degli e blu, il quartiere dei tintori: un angolo di passato intatto.
Oudaya. A fine visita trasferimento a Skirat Plage 3° giorno: Fes-Meknes - Volubilis - Rabat. Le doppie mura
4°-5° giorno: Skhirat-Jardins Bouknadel. Relax al mare e di Meknes, i granai smisurati, magnifica selva di colonne; i
escursione a Bou Knadel dove si visitano i celebri giardini esotici. mosaici all’aperto della Volubilis romana stesa su colline brulle.
6° giorno: Skhirat - Marrakech. Improvvisa, magica... 4°-5° giorno: Rabat - El Jadida - Marrakech. La capitale del
7°-9° giorno: Marrakech. "La millenaria" aggredisce e sor- Regno: il mausoleo e la kasba, il famoso minareto incompiuto
prende con la sua animazione, i suoi colori, l’odore delle spezie, e la necropoli mirinide; l’eden dove regnano le cicogne; il forte
i monumenti possenti e l’arte raffinata. Il fascino della vita portoghese di El Jadida; poi verso...
pulsante della sua famosa piazza, la Jemaa el Fna. La Medina 6°-7° giorno: Marrakech. La medina, i suq, e la fumosa e
e i suoi souk, il Minareto e la Moschea della Koutoubia, le incantata frenesia della Piazza Jemaa el Fna, piazza simbolo
Tombe Saadiane, il Palazzo Bahia, la Medersa Ben Youssef, e di una città magica e vitale.
per finire i giardini Majorelle. 8° giorno: Marrakech. Volo di rientro in Italia.
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Africa Nera
Un museo di popoli, un intricato labirinto di riti, un sovrapporsi di tradizioni
Un mondo che ti scava dentro, che lascia tracce nella tua anima di bianco
La storia e la cultura dell’Africa: una sorta di memoria ancestrale del pianeta terra
Lasciarsi stordire dall’euforia dei mercati, inebriare dai colori e dagli odori della terra
Il culto degli antenati, le feste, i riti: espressioni di una religiosità primitiva, viva, intensa
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Mali e Guinea
ALGERIA
TOMBOUCTOU
KINDAL
MAURITANIA MALI
Kidal
NIGER
Tombouctou GAO
Goundam
Gao Menaka
Nampala
SENEGAL Nioro duSahel Mourdiah MOPTI
Mopti Bandiagara
Niono
Kayes Djenne
Segou
Koulikoro San
Kita
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Perché andare
Il Mali ti afferra. Più di altri paesi. Ti scava dentro, lascia tracce nella tua anima di bianco. E’ vero, verissimo. Il Mali è la
baraonda di Bamako, la città, la capitale-mercato del Paese. Il Mali è il caleidoscopio, qui quasi più inestricabile che altrove,
di popoli africani: i Bambara, contadini delle pianure, i Bozo, pescatori del fiume Niger, i Tuareg serissimi di Timbuctù, i
Peul, pastori delle savane, i Dogon della falesia di Bandiagara, i Bobo dell’altopiano screziato di rocce. Il Mali è l’intrico tra
le nuove religioni, l’Islam e il Cristianesimo, che hanno cercato (vanamente?) di svellere l’architrave delle tradizioni, degli
indovini, delle magie, delle anime nascoste in ogni creatura. I Dogon lo sanno bene, loro hanno resistito a fatica (e qualche
volta ceduto) ai predicatori mussulmani: andà è il luogo abitato dagli uomini, il villaggio recintato; ogulù è lo spazio degli
spiriti, dei mulinelli alzati dal vento, è il mondo disabitato dove finiscono le coltivazioni e dominano gli alberi, le rocce e il
vento. Qui si avventurano solo i veggenti-guaritori, gli uomini del terzo occhio, capaci di trasformarsi in falchi o coccodrilli,
pur di interpretare i segni della divinità, i pericoli dei demoni e cercare nella boscaglia le piante medicinali della guarigione.
Raccontata così sembra una favola gioiosa, il regno degli gobbi ed invece è una cultura antichissima, profonda, che va al
di là delle parole ed è regola. Perché in Mali tutto questo è realtà, è verità. Bisogna crederci. Tutto è mischiato. Tutto si
muove nel nome della tradizione. Persino la geografia ha una “visione” slegata dalla semplice morfologia e geologia dei
luoghi. Qui è antropomorfa: parola da antropologi visionari e ammattiti. Un uomo immenso è sdraiato sulla mappa del
Mali è ha il cuore che pulsa a Djénné. E’ la meraviglia, è il centro delle linee spirituali della geografia sovranaturale del
Mali. Un paese che sorride, che affascina, che è tradizione ma anche luoghi, che è il lungo Niger, che lo taglia e lo condi-
ziona, che è architettura strana e straordinaria. Il fango, l’argilla, la terra cruda è il Mali. Qui sono state costruite case mira-
colo, friabili come palazzi di sabbia, modellate dal segno affaticato delle mani, di mille mani. Che siate scettici o meno
sulle tradizioni che pulsano di magia, che siate più o meno sicuri delle vostre certezze di bianchi occidentali, questo Paese
non lascia indifferenti, né uguali. Qualcosa cambia in chiunque ci viaggi per la prima volta…
Timbuctù, la regina delle sabbie. Apparve per la prima volta in una mappa Catalana del XIV° secolo. I Tuareg che trecento
anni prima avevano fondato un insediamento ai confini del Sahara ne avevano affidato la vita quotidiana a una donna di
nome Buctu. Da allora Timbuctù ha fatto impazzire gli uomini. Città-leggenda, città-mito di ogni viaggiatore, città-frontiera,
città-mistero, “regina delle sabbie”. Cinquantadue giorni di viaggio in dromedario da Zagora, in Marocco, quindici giorni di
carovana dalle miniere di sale di Taoudéni, tre giorni di navigazione da Mopti: Timbuctù esiste sul serio. Città di sabbia e pol-
vere, città sbriciolata e diroccata. Città dove le donne mostrano un solo occhio perchè nessun uomo al mondo potrebbe reg-
gere la loro bellezza. Città senza mura: la sua bellezza fermerebbe da sola qualsiasi nemico. Andrea Semplici
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Mali e Guinea
Timbuctù, Djenné, Segou... nomi che richiamano alla mente un passato di intensi traffici.
Ricchezza culturale, ricerca architettonica, culto della bellezza, difesa delle tradizioni.
Djenné, “la regina”, isola del delta interno del Niger con i minareti della moschea in argilla.
Il paese Dogon: case antropomorfe, villaggi fortificati, minuscola moschea a Nando. Grotte
sepolcrali a Ireli, insediamenti abbarbicati alla falesia, villaggi sparsi nella piana. I caratte-
ristici Toguna dai sostegni di legno scolpito: gli anziani si vedono e decidono. La mitica
Timbuctù, la “porta del deserto”, che evoca leggende e storie del deserto. Nella città del
mito, le moschee aprono le quiete sale di preghiera al volo delle rondini. Il porto di Mopti,
brulicante di piroghe e di merci accatastate, luogo insostituibile di incontri tra le genti del
fiume e quelle dell’interno; luogo di scambi e di socialità, ricco di suoni, di voci, di profumo
di spezie. La suggestione della navigazione in piroga sul Niger: un’esperienza indimentica-
bile. Sul fiume, sospinte dal vento e dalle pertiche, le imbarcazioni dalle improbabili vele.
Dopo i villaggi rivieraschi, i bivacchi lungo le rive, arricchiti dai tramonti sulle acque calme.
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2011: 18 Febbraio
in compagnia di Marino Bonomelli
18 Marzo
in compagnia di Nicola Pagano
Gli anziani si riunirono e
accettarono di ospitarmi.
Da Milano a partire da € 2850 Da loro ho imparato la grandezza
minimo 4 partecipanti della semplicità e l’arte di non
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 prendersi mai troppo sul serio:
forse la più bella lezione
che l’Africa mi abbia impartito.
I luoghi:
Italia · Bamako · Timbuctù · Mopti · Djenné · Paese Dogon · la falesia · la Piana Dogon · Bandiagara · Marco Aime, Le nuvole dell’Atakora
Konna · Mopti · Segou · Bamako · Italia
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Un “grande viaggio” che parte dall’oceano per terminare nelle aride distese Saheliane, passando
da foreste e savane. Un itinerario in regioni ancora vergini per incontrare etnie che hanno con-
servato intatti l’uso delle maschere, delle foreste sacre ed i riti di iniziazione, ma anche molto
altro nei più bei paesaggi del West Africa. Navigando con un veloce motoscafo, dalla Guinea
Bissau all’arcipelago delle Bijagos, un vero “gioiello naturale” composto di 88 isole ed isolotti,
dichiarato “Riserva della Biosfera” dall’UNESCO per difenderne il raro ecosistema ricco di luoghi
di nidificazione e i rarissimi (unici) ippopotami d’acqua salata. Grazie al grande isolamento anche
le culture tribali sono rimaste intatte: le donne vestono ancora il gonnellino di paglia e gli uomini
passano sette anni della loro vita nella “casa degli iniziati”. Ritornati sul continente si continua
verso la Guinea Conakry, che con i maggiori insiemi montuosi dell’Africa Occidentale è alle ori-
gini dei tre fiumi che hanno dato il nome a quattro nazioni africane: Senegal, Gambia, Niger e
Nigeria. Catene montuose, foreste umide e savane del nord fanno di questo paese quello con
maggiori “diversità” di tutta la regione. I paesaggi alterneranno montagne, altipiani rocciosi
coperti da boschi, savane, praterie con valli profondissime dalle pareti verticali; sullo fondo la
vegetazione lussureggiante della foresta. Qui visiteremo le più alte cascate del West Africa che
in un unico lungo balzo congiungono la savana alla foresta. Volontà politica e barriere naturali
di montagne e grandi fiumi hanno isolato i vari gruppi etnici permettendo di conservare costumi
ancestrali come l’uso delle maschere. L’arrivo dello straniero è un’eventualità così rara che gli
stessi capi tradizionali verranno ad invitarci nella “casa dei saggi”. Più a nord i paesaggi sono Come si viaggia:
marcati dalla siluette dei Baobab e dai villaggi dagli alti tetti conici. Bouré, regione a cavallo di • Hotel e tenda
Guinea e Mali; da qui proveniva l’oro dell’impero del Mali (12° secolo), da qui partivano le caro- • Trattamento: come da programma
vane che attraversavano il Sahara verso il mare. Ancor oggi i cercatori d’oro si calano in pozzi. • Itinerario in 4x4 e barche
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MALI
I confini del Mali racchiudono ambienti diversissimi: paesaggi La civiltà cosmica dei Dogon, “popolo delle stelle” e le loro
solcati dal fiume, il cui largo letto percorre lentamente il Paese maschere, mappe del cielo di straordinaria precisione. Lo scor-
e “lo condiziona”; la savana, grande distesa punteggiata da rere lento del fiume Niger, il silenzio e i colori del deserto, la
imponenti baobab e da acacie spinose; la falesia, arida e pie- purezza delle architetture di fango, i mercati coloratissimi di
trosa muraglia che si eleva possente sulla piana sabbiosa e che Bamako, Mopti e Djennè, “regina del delta” dai suggestivi
accoglie, in grotte primordiali nella parete di roccia, le spoglie quartieri in stile arabo-africano. Timbuctù, fondata dai Tuareg,
degli antenati. Poi, architetture, mercati, città: Bamako, vivace leggendario punto d’incontro fra le carovane che scendevano
capitale, Mopti, porto animatissimo, le tipiche costruzioni in dal Maghreb e le piroghe che percorrevano il fiume Niger con
argilla e paglia di Djenné, vero spettacolo di architettura in carichi d’oro provenienti dalle miniere del Burem...
banco, e la sua moschea, l’esempio più bello e grandioso di Questo viaggio (simile a quello con TL dall’Italia ma con
architettura religiosa; i villaggi Peulh, Bobo, Bambara; gli inse- alcune differenze) così come “Culla dell’Africa Nera” verrà
diamenti Dogon della grande falesia. Un viaggio attraverso effettuato utilizzando una nuova catena di Hotel De
tradizioni radicate e riti antichissimi. Charme, che permette al Mali di avere strutture di livello.
Come si viaggia:
Come si viaggia:
• Hotel • Pensione completa eccetto Bamako
• Hotel • Pensione completa eccetto Bamako
• Itinerario in minibus e 4x4
• Itinerario in minibus e 4x4
• Guida locale-accompagnatore parlante italiano
• Guida locale-accompagnatore parlante italiano
• Escursione di 1 giorno in piroga
Da Bamako Da Bamako
base 2 partecipanti a partire da € 2180 base 2 partecipanti a partire da € 3550
base 4 partecipanti a partire da € 1580 base 4 partecipanti a partire da € 2650
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
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Etiopia
Mar
Rosso
ER ARABIA
Aksum Adigrat IT SAUDITA
Himora
TIGRAY RE
GONDER Lalibela A
Mek’ele
SUDAN Gondar
Lago Tana Debre WELO
Tabor
Dese Golfo di Aden
Bahir Dar Debre IA
AL
GOJAM Mark’os ANC
D
Asosa Dire Dawa
SHEWA
WELEGA
Nek ermte Addis Ababa
Jiliga
SOMALIA
Nazret Harare Degeh Bur
Gambela Gore Awash
ARSI HARERGE
ILUBABOR Jima
Goba
KEFA Arba Awasa Werder
Minch BALE Gode
VALLE Kibre
DELL’OMO Mendist
Negele
Kelerm
SIDAMO
Moyale
UGANDA
KENYA
Perché andarci
Un ciclope colossale ha modellato l’Etiopia, un imponente Gargantua africano ha scavato i suoi canyon, le sue gole, le sue
vallate, le sue improvvise montagne rocciose. Ha aperto, con graffi giganteschi, migliaia di ferite nelle sue “terre alte”. Ha
spianato savane senza fine. L’Etiopia è una enciclopedia geografica che racchiude i segreti di ogni era geologica. L’alto-
piano è uno sterminato tavolato equidistante tra il Tropico del Capricorno e l’Equatore. Un tavolato naturale che attraversa
tutta l’Etiopia da nord a sud e non scende mai sotto i 2000 metri. Lo storia dell’Etiopia è stata modellata da questa geo-
grafia imponente, la sua storia geologica è una sorta di memoria ancestrale del pianeta terra. Terra di luoghi e terra di
uomini. Mai come altrove le parole di studiosi, di ricercatori, di eruditi trovano immediate conferme: l’Etiopia è un museo
di popoli, un labirinto etnico intricato, un mosaico linguistico inestricabile.
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Perché andare
L’Etiopia è il paese dei ragazzi. Dappertutto ragazzi, fitti come l’erba, vispi come uccelli. Lo stesso paesaggio (parlo spe-
cialmente dell’Altopiano, dei margini dàncali e delle frontiere meridionali sembra creato apposta per fare da sfondo a
un immenso popolo di ragazzi. Direi che Dio, nel creare quelle altissime montagne, quegli enormi fiumi, quegli stermi-
nati laghi, quelle infinite distese di pascoli verdi, gialli, purpurei, non abbia mai perso d’occhio i ragazzi, perché il rap-
porto tra la natura e la giovinezza, sebbene su scala gigantesca, non risultasse sproporzionato. E i ragazzi, in quel
ciclopico paesaggio così in armonia con la loro ancor piccola statura, si muovono con una grazia e una fierezza che
sono come il ricordo di un’età antichissima e favolosa, ormai a volte, spesso, spento nella mente degli uomini, ma
tutt’ora vivo nell’istinto infantile. La mia segreta ambizione sarebbe scrivere un libro sui ragazzi d’Etiopia perché è su
loro, proprio su loro, che va fondato il futuro... Curzio Malaparte, Viaggio in Etiopia e altri scritti africani
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Etiopia
Timkat e le feste Copte Sud: venti caldi dal Kenya e dal Sudan
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GIORNI MIN. PARTEC. HOTEL
17 10
GIORNI MIN. PARTEC. HOTEL TENDA
Oltre ai grandiosi paesaggi, l’Etiopia, antico bastione cristiano La sconfinata piana del lago Turkana è spesso battuta da
in terra d’Africa, offre ai visitatori le sue tradizioni immutate. brezze che vengono da sud. I Dassanech, figure lunghe e
Quando un viaggio coincide con le feste religiose copte, sco- magre, sembrano silouettes fluttuanti nella polvere tra le
prirete anche l’aspetto biblico dell’Etiopia, con le sue proces- staccionate dei recinti delle capre e le povere capanne.
sioni, i suoi costumi di sete preziose e le danze sacre che si Quando il caldo comincia a rendere inospitale la savana, si
muovono al lento ritmo degli strumenti. La straordinaria disperdono nella lunga piana e svaniscono emigrando ve-
varietà di colori e suoni possono essere interpretati come fol- loci verso l’ acqua... Un viaggio nella valle dell’ Omo per
clore locale, ma si tratta di un folclore vero, intriso di mistici- rivisitare quelli che sono ancora realmente territori tribali.
smo e religiosità. Durante le Feste i luoghi delle celebrazioni Un itinerario in quelle che sono le vere terre dei Borana,
divengono veramente teatro di vivaccissime esplosioni di un con le voci dei “Pozzi Cantanti”, degli Hamer, dei Dassa-
misticismo quasi parossistico, che riesce a coinvolgere tutti i nech ( Galeb), dei Bume e dei Mursi. Verso le paludi del lago
presenti: religiosi, pellegrini, asceti o semplici osservatori. Poi Turkana, verso i villaggi al di là del fiume nelle terre che
ovviamente la bellezza straordinaria delle undici chiese scava- guardano il Sudan e quelli stagionali e isolati degli Omo
te nella roccia di Lalibela, luogo sacro e raro, unico. Mursi. Per ripetere emozionanti situazioni già vissute, per
viverne di nuove: perché i popoli migranti regalano sempre
situazioni, emozioni, incontri. Popoli che ancora svelano le
Come si viaggia: antiche tradizioni. Tradizioni di popoli con un passato per
• Hotel lo più importante: una lunga storia scritta sull’erba secca
• Trattamento: come da programma della savana e tra le capanne dei villaggi. A noi rileggerla...
• Itinerario in fuoristrada
• Barca sul lago Tana Come si viaggia:
• Guida locale • Hotel e tenda • Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada
• Guida locale
2010: 28 dicembre 2010: 8 novembre
con Tour Leader dall’Italia in compagnia di Nicola Pagano
20 dicembre
2011: 10 gennaio, Timkat in compagnia di Giovanni Dardanelli
in compagnia di Giovanni Dardanelli
2011: 28 febbraio
in compagnia di Marino Bonomelli
Da Roma a partire da € 2950
minimo 8 partecipanti Da Roma a partire da € 3280
minimo 10 partecipanti
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
I luoghi:
I luoghi: Roma · Addis Abeba · Langano · Awash NP · Arba Minch ·
Roma · Addis Abeba · Lalibela · le chiese nella roccia · Gondar · la valle dell’omo · Turny · Mago national park · Omo Rate ·
Lago Tana · Bahir Dar · il Nilo Azzurro · Addis Abeba · Roma Jabelo · Addis Abeba · Roma
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Alla scoperta di un territorio da esplorare e del quale esistono descrizioni molto scarse.
Colori intensi, ambienti forti, zone ricche di vegetazione ed estensioni totalmente aride.
Ma anche villaggi, mercati improvvisati o strutturati, capanne isolate, popolazioni nomadi,
uomini fieri, pendolari dell’impossibile. Verso il lago assurdo di Afrera attraverso terre di
confine tra un mondo di arsura e di vuoti. Inondati da luci e rifrazioni, abbacinati dalle
distese di sale, colpiti dalle macchie di zolfo. Dalle ambe più sacre, con chiese abbarbicate,
scavate nella roccia, alla Piana del sale. Eccolo l’inferno Dancalo, primordiale; discendendo
dall’altopiano fin sotto il livello del mare. Viaggio “nel nulla” incontrando carovane, pas-
sando da villaggi irreali, con capanne a cono. Su terreni irregolari di una depressione mac-
chiata dal giallo dello zolfo e dal verde e dal rosso delle concrezioni saline, immersi in un
ambiente difficile, forte, ostile. Dallol: iceberg sulla crosta salina, luogo di magia dove le
acque impazziscono, bollono. L’Erta Ale, “il centro”, la caldera sempre attiva cui affacciarsi:
vapori e lingue rosse. Sale e zolfo, bianco e nero di lava, luci vivide e lingue rosse che con-
trastano con la notte. Il lago Afrera, 140 metri sotto il livello del mare, uno specchio sal-
mastro tra neri basalti, una fornace umida, un luogo dove dar senso alla parola “nulla”.
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Etiopia
I grandi scenari dell’altopiano etiopico, il lago Tana e le sue isole su cui dominano gli anti-
chi monasteri con i preziosi manoscritti medioevali, le pitture sacre, i tabernacoli, le ricche
croci finemente cesellate, le stanze segrete custodi di storie e di leggende. Il Nilo Azzurro,
le verdi rive che solcano l’altopiano, la grandiosità della sua cascata. Gondar, gli antichi
castelli medioevali e i piccoli monasteri copti: due facce della stessa storia. Poi, Lalibela,
villaggio tra monti di difficile accesso, che si apre con il fascino delle sue chiese nascoste
di pietra di un intenso color rossastro: luoghi mistici in cui si rivela tutto lo splendore della
Chiesa copta. Ogni chiesa è costruita in un unico blocco di pietra ancorato alla roccia,
lavorato dall’esterno e traforato per ottenere porte e finestre. Bisogna entrare in quelle 11
chiese, bisogna sentire la potenza della pietra scavata che non si sente però violata dalla
mano dell’uomo, ma abbellita, alleggerita e resa sacra. Bisogna vedere, per capire, la
durezza del lavoro, il cesello delle aperture, l’altezza delle stanze: lì senti la forza dello
scalpello, la tenacia di uomini e monaci che per salvare le relique dalla furia dell’Islam
invasore hanno celato segreti, arte, libri della legge, fede.
Da Addis Abeba
base 2 partecipanti a partire da € 1950 Come si viaggia:
base 4 partecipanti a partire da € 1380 • Hotel
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada
• Guida locale parlante italiano
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base della data e della vostra preferenza
quanto a compagnia aerea.
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Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base della data e della vostra preferenza
quanto a compagnia aerea.
Vagabondare significa
lasciarsi portare non
1° giorno: Addis Abeba. Lo spettacolo di uno dei più grandi mercati di tutta l’Africa; intorno, dalle gambe ma dai sensi.
ondulate colline. Significa inseguire un colore,
2° giorno: Makallé - Amba Gheralta. L’aspra ed immensa regione del Tigray; le prime chiese
nella roccia; un comodo lodge costruito da italiani; amba Gheralta cela alcuni dei centri religiosi imbattersi in un odore,
più importanti. lasciarsi attirare dai suoni,
3°-6° giorno: le chiese del Tigray. Gheralta è un amba orgogliosa: qui un quarto dei grandi vivere d’aria.
monumenti di pietra della regione; centinaia di “impossibili” chiese rupestri aggrappate a mon-
tagne inaccessibili; anche la geografia è una delle più panoramiche del nord Etiopia; Maryam e
Daniel Korkor, Debre Selam, Mikael Imba, Gwahegot, la basilica di Qiat; Berhale, l’ultimo, gran- Pascal Dibie, La passione dello sguardo
de villaggio, già in terra Afar, animato punto di arrivo delle carovane del sale della Dancalia.
7° giorno: Makallé - Addis Abeba.
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BURKINA
FASO NIGER
UPPER
UPPER EAST
WEST Mango
Natitingou
Wa NORTHERN
BENIN
Tamale Sokodè
Djougou
TOGO
GHANA
O
Atakpamè
VO A
RI
NIGERIA
D’A OST
BRONG-AHAFO
VOLTA
Sunyani
Abomey
ASHANTI
C
Ho
Kumasi EASTERN Ganviè
Awaso Cotonou
Koforidua
Lomè
Oceano Atlantico
Ognuno potrebbe “inventarsi” un perché. E l’invenzione non toglierebbe nulla alla veridicità di ciò che viene scritto. In ogni
scelta ci sono molti perché possibili. A noi piace restare alle cose semplici, alle ragioni evidenti, a motivazioni che vanno al
concreto e non solo all’autoincensazione. Con noi perché siamo stati i primi “curiosi” a sviluppare questi paesi, anche grazie
all’amicizia con chi, italiano, in questi paesi si è trasferito, ha aperto un’agenzia, ha capito il paese e studiato gli itinerari più
coerenti (migliori è una parola stantia, a volte falsa). Poi la coerenza di alcune scelte. Specializzarsi in paesi simili “è” un fatto
di coerenza. Trovare un filone di studio e conoscenza antropologici tra genti solo apparentemente simili è coerenza, così come
è coerente studiare gli spostamenti di etnie che sono le stesse di qua e di là di confini “solo” politici. Per chi ha tra i suoi obiet-
tivi, da sempre, la scoperta di culture “altre”, poco conosciute, non poteva che essere di grande interesse e di enorme approfon-
dimento un’area come questa. Lo abbiamo fatto, iniziando 20 anni fa e lo facciamo ancora. Coerenza, appunto.
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Perché andare
"Intrigante" presentare non un paese, ma una zona. Di paesi tra loro a volte diversissimi, ma uniti da un filo sottile e resi-
stentissimo fatto di tradizioni e stili di vita simili; di una storia che si rincorre tra i vari paesi determinando una cultura solo
apparentemente diversa. Al di là delle evidenti diversità, una terra antica e selvaggia, dove quasi tutto ha avuto origine e
dove tutto è ancora legato alle origini; dove si sente palpitare il cuore dell'Africa profonda. Culla di imperi medievali, vera
galleria di gruppi etnici tenacemente attaccati alle proprie tradizioni. Paesi la cui storia parla di commerci, di sfruttamento
e di razzie (mettendo alcuni di questi paesi in totale conflitto), ma anche di millenarie culture che, mantenendo vive comun-
que le proprie diversità, non sono state alterate dalle influenze occidentali. I riti, le danze con le maschere, il culto degli ante-
nati; le statue rituali con le braccia levate verso un cielo del quale questi popoli sembrano conoscere i più oscuri segreti; le
pratiche magiche, gli oracoli e le divinazioni, i guaritori e gli stregoni, gli antichi feticci e tutto un labirinto di dèi poveri ma
potenti: tutto questo li unisce... Paesaggi spesso austeri, fessurati, a volte squarciati da profondi calanchi; montagne dai pic-
chi imponenti e dai grandi pianori, distese di un verde brillante. Terra varia e multicolore, terra "vera", ricca di sensualità e
di odori, ove spesso lo spazio diventa un'astrazione. Mercati vocianti e allegri, punto di incontro settimanale o mensile, o
mercati che sono quotidianamente alla base della vita stessa, in una cultura fatta di scambi. E gli uomini... popoli come gli
Ashanti del Ghana, con storie spesso ricche di una ritualità sfarzosa e piena di significati, o come i Peul Mbororo, incontra-
stati signori del Cameroun, alla cui etnia appartengono tutti i re della regione. Senza dimenticare i Pigmei, schivi abitatori
delle foreste più profonde, tenacemente avversi ad ogni forma di modernizzazione. Popoli che sanno esprimere una religio-
sità complessa, a volte "totale" e basta guardare al vudù. Con un’arte e una cultura in cui trovi un modo di pensare assolu-
tamente parallelo al nostro eppure differente: a testimoniare ed affermare l'orgoglio di una storia antica!
Le religioni africane, che operano più attraverso i sacrifici che le preghiere, cercano di captare la maggior quantità di
forza possibile, per metterla al servizio della comunità e della prosecuzione della vita. Uno dei valori e delle preoccu-
pazioni centrali dell'esistenza delle persone e di quella comunità è proprio la fecondità, tanto delle donne che degli
animali e dei campi. A questo si contrappone la stregoneria che invece persegue finalità più individualistiche, anche
a costo di mettere a repentaglio il bene comune o la vita dei parenti. Tutto ciò fa si che si guardi all'altro mondo più
nella prospettiva di un miglioramento della vita terrena che in quello di una salvezza eterna. E' significativo a questo
proposito che non vi siano immagini della divinità creatrice. Forse ciò è dovuto al fatto che si ritiene che non se ne
possa dare una rappresentazione in immagini, ma probabilmente rimanda anche alla convinzione che sia troppo lon-
tana dalle vicende umane perché se ne possa interessare. (...) Ivan Bargna, L'arte africana
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Una regione in cui il passato vive strettamente a contatto col presente. Il castello di Elmina,
imponente fortezza portoghese. L’incontro con gli Ashanti, i loro culti, le tradizioni e la capitale
del loro regno, Kumasi. Il territorio Lobi, una delle regioni più intatte dell’Africa; l’altopiano di
Tongo, sede degli déi, e il suo oracolo al quale i locali si recano in continuo pellegrinaggio; la
civiltà delle case fortificate dei Somba e dei Tamberma, singolari esempi di arte; le singolari
capanne d’argilla dalle forme rotondeggianti con i bizzarri, artistici affreschi dei Gurounsi.
Abomey, la residenza dei re negrieri, e l’arte ingenua dei bassorilievi del palazzo reale; le palafitte
di Ganvié, al centro del lago Nokwé. Le diverse espressioni della religiosità primitiva: l’animismo,
il culto degli antenati come pratica primaria, i riti frenetici di possessione vudù. Le feste tribali:
Akwasidae, ricca manifestazione ashanti; Zangbeto e Gelede e l’uscita delle policrome maschere
delle società segrete. I mercati più strani e suggestivi: sull’acqua a Ganvié, dei feticci a Lomé.
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Mousgoum, Mbororo, Goudour, Matakam, Kapsiki, Haoussa... genti diverse che si incontrano
tutte ai mercati settimanali; volti pieni di storie, bruciati dalla fatica, volti scarificati con arte,
straordinariamente tatuati. Visi paffuti, sognanti, di marmocchi avvinghiati al dorso della madre;
stravaganti acconciature e bizzarri copricapo. È una festa per i sensi, in un mosaico di razze: i
colori si mescolano agli odori delle spezie, alle nenie modulate, al continuo discutere degli uomi-
ni, al cicaleccio delle donne intente a mercanteggiare l’affare del giorno. Mercati delle cose più
varie, a volte merci incredibili: degli animali, della birra di miglio, degli utensili... Così è tra le dita
di lava dei Monti Mandara, territorio dai paesaggi grandiosi costellato di picchi vulcanici, puntati
come dita verso il cielo; così è sulle sponde del Logone tra le ultime case a forma di obice dei
Mousgoum; cosi è nella medievale Rey Bouba e sul lago Tchad, nei villaggi rivieraschi che si rag-
giungono in piroga; così è per le divinazioni dello stregone del granchio. Un viaggio in una terra
ricca di sensualità su cui regnano i “lamido’’, i sultani circondati da uno stuolo infinito di mogli
e cortigiani, un mondo dove le tradizioni ancestrali si mescolano al quotidiano: un’Africa vera e
ancora esclusa dal turismo “di massa”. Così è sui Monti Alantika tra i Koma, gli ultimi “selvaggi”,
padroni di un territorio isolato nel mondo dove raramente finora il “bianco” ha messo piede. Un
viaggio intenso in un paese che veramente merita l’appellativo di Africa in miniatura, concen- Come si viaggia:
trato di originalità, nei cui confini si succedono paesaggi disuguali e tradizioni molto diverse. • Hotel e tenda (4 notti)
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada e/o minibus
• Guide locali parlanti francese
• Trekking leggero
2010: 23 dicembre
in compagnia di Nicola Pagano
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GHANA - TOGO
Qui il passato vive strettamente a contatto col presente senza Un Paese che non ha perso identità e tradizioni. Una regio-
rinunciare alle radici. Il castello di Elmina, imponente fortezza ne in cui il passato vive strettamente a contatto col pre-
portoghese che riporta al tempo degli schiavi. L’incontro con gli sente e dove si alternano paesaggi di colline, foreste,
Ashanti, i loro culti, le tradizioni e la capitale del loro regno, spiagge incontaminate sull'oceano blu. Il castello di
Kumasi. Il territorio Lobi, tra i più intatti dell’Africa e l’altopiano Elmina, imponente fortezza portoghese. L'incontro con gli
di Tongo, sede eletta degli déi. L’ardita civiltà delle case fortifi- Ashanti, le cerimonie e il culto degli antenati, le maschere
cate dei Somba e dei Tamberma, particolari esempi di arte. in oro, capolavori d'arte. Le etnie: le capanne in argilla dei
Singolari capanne d’argilla dei Gurounsi dalle forme rotondeg- Gonja; i Dagomba e l'udienza col capo tribù dei Bassar; i
gianti. Abomey, la residenza dei re negrieri, e l’arte ingenua dei riti d'iniziazione e le architetture dei Tamberma, che gio-
bassorilievi del palazzo reale. Diverse, intense espressioni della cano e danzano col fuoco. Il palazzo reale di Abomey, nel
religiosità primitiva: l’animismo, il culto degli antenati. I riti fre- regno Dahomey dei re negrieri. Nella terra del Vudù. La
netici di possessione vudù, gli animali sacrificati, i guaritori, le cura della follia e il ritmo ipnotico dei tam-tam, le prati-
trances autentiche. Feste tribali: Akwasidae, ricca manifesta- che di possessione fino allo stato di trance, manifestazione
zione ashanti e riti dello Zangbeto, danza delle maschere delle di una profonda comunione religiosa.
società segrete. Singolarità nei mercati più suggestivi: sull’ac-
qua a Ganvié, dei feticci a Lomé. Un viaggio ricco di sorprese. Come si viaggia:
• Hotel • Trattamento: come da programma
Come si viaggia: • Itinerario in minibus
• Hotel • Trattamento: come da programma • Guida locale parlante italiano
• Itinerario in fuoristrada o minibus
• Guida locale parlante italiano Da Lomé
base 2 partecipanti a partire da € 3250
Da Lomé base 4 partecipanti a partire da € 2350
base 2 partecipanti a partire da € 4600 base 6 partecipanti a partire da € 1980
base 4 partecipanti a partire da € 3045
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
base 6 partecipanti a partire da € 2700 della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base 1°-2° giorno: Lomè - Gran Popo. I riti che sono storia e cul-
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. tura: celebrazione del vudu Koku, il vudu della guerra.
3°-5° giorno: Ouidh - Dassa - Natitongu. Navigazione sul
1°-2° giorno: Accra. La vita del quartiere indigeno, i fabbri- fiume Mono alla scoperta di piccoli villaggi; l’etnia Tofinou; il
canti di sarcofagi, dalle forme “fantasy”. palazzo reale d’Abomey; un tempio in argilla, polvere d’oro e
3°-4° giorno: Castelli della tratta. I re Ashanti, i loro spet- sangue umano; i Taneka.
tacolari funerali. 6° giorno: Kara. Trekking tra i Tamberma: castelli e feticci.
5°-6° giorno: Kumasi. Lobi, melodie e sculture; Gurunsi, case dipinte. 7°-8° giorno: Tamale - Kumasi. I popoli: incontro con i
7°-9° giorno: Oracolo di Tongo. Le possenti costruzioni dei Bassar; l’etnia Dagomba dalle case tonde; le streghe; i funerali
Moba, le case dei Tamberma e dei Somba, l’altopiano di Tongo. Ashanti, sontuoso rito collettivo.
10°-12° giorno: regione Taneka - Ganvié. La montagna dei 9°-10 giorno: Obuasi - Anomabu. La città sotterranea di
“feticheur”, i villaggi lacustri, alla scoperta dei villaggi Taneka, Obuasi: miniera d’oro degli Ashanti; il castello di Elmina,
il Palazzo di Abomey, Ganviè villaggio su palafitte, la splendida imponente e suggestiva fortezza portoghese, dichiarata
Ouidah, l’emozione e lo stupore di vedere una cerimonia vudù! Patrimonio dell’Umanità.
13°-14° giorno: Lomè. Lomè e l’incredibile mercato dei feticci. 11° giorno: Accra. Sarcofagi “fantasy” nella metropoli africana.
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Terra di vudu
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TOGO - BENIN
Come si viaggia:
• Hotel • Trattamento: come da programma
• Itinerario in minibus
• Guida locale parlante italiano
Da Lomé
base 2 partecipanti a partire da € 2600
base 4 partecipanti a partire da € 1760
base 6 partecipanti a partire da € 1470
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
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Namibia
ANGOLA ZAMBIA
Kauma
Mulilo
Oshakati Rundu
Opuwo Ondangwa Bagani CAPRIVI
OWAMBO
KAOKOLAND KAVANGO
SK
PARCO
EL
Outjo Tsumkwe
CO
Khorixas
AS
T
DAMARALAND OTJIWARONGO
Usis HEREROLAND
OKAHANDJA
Karibib Okahandja
BOTSWANA
Windhoek Gobabis
Oceano Swakopmund
NAMIB D
Atlantico Reboboth
Aranos
ESERT
Maltahohe Meriental
SOSSUSVLEI
NAMALAND
Bethanien
Keetmanshoop
Luderitz
Oranjemund Karasbung
SUD
AFRICA
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Perché andare
La Namibia l’amiamo soprattutto per la varietà incredibile di ambienti che racchiude: aspre montagne rocciose, savane
alberate, immense estensioni di sabbia e dune, praterie così vaste e selvagge da dare l’impressione di potersi perdere
in un ambiente primordiale fatto di spazi infiniti. Le dune del Namib, il “mare di nessuno”, sconfinano nell’Oceano
Atlantico, immerse nella nebbia marina che aumenta l’indecisione dei contorni. Ma un viaggio in Namibia è anche un
viaggio fra i popoli africani che nei secoli hanno incrociato i loro itinerari di migrazione in questo Paese ultimo, ai con-
fini occidentali del mondo; è il deserto, il mare, le genti, ma anche gli animali, i grandi animali dei parchi. I tour e i
safari possono avere luogo in tutte le stagioni… Ecco, una delle grandi bellezze risiede proprio nel fatto che ogni sta-
gione si presta ai safari. Ogni tour visita più aree, ognuna ha il suo microclima e le sue peculiarità. Anche se oramai è
sempre più difficile parlare di stagioni rigidamente definite, ogni periodo offre uno spettacolo unico, in generale si può
dire che l’inverno australe (da maggio a ottobre) è il periodo della stagione secca e fresca, ovvero la “yellow season”,
l’epoca in cui tutto diventa magnificamente giallo e gli animali si raccolgono numerosi vicino alle fonti di acqua.
L’estate australe (da novembre a aprile) invece è il periodo caldo e degli acquazzoni seguiti dalle veloci schiarite, ovvero
la “green season”, l’epoca in cui tutto ritorna incredibilmente verde, gli animali celebrano la vita e l’avifauna è al com-
pleto in quanto arrivano gli uccelli migratori dall’emisfero nord. Naturalmente essendo la Namibia un paese molto de-
sertico, soprattutto a sud, ci sono zone dove non piove mai o quasi. Non piove, ma ci regala alcune delle dune più alte
al mondo, sabbie che passano dal giallo al pesca, dal rosso all’ocra.
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Namibia
Deserto e nomadi
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GIORNI MIN. PARTEC. HOTEL CAMPO FISSO
Un viaggio attraverso scenari possenti, un viaggio completo, che permette di visitare le aree
più interessanti della Namibia, anche quelle che fino a poco tempo fa erano riservate sola-
mente ai viaggiatori più “smaliziati” e curiosi. L’immersione in una terra varia, complessa e
completa, in cui il deserto fronteggia il mare. La spettacolare e sconfinata Kaokoland, la
terra dei nomadi Himba, fieri ed eleganti. Scenari grandiosi, zone ancora primitive, erg
immensi, possenti monoliti di granito, deserto e dune dai colori intensi che si fondono in
giochi cromatici, piante rare. Le sabbie rosa e arancio del Namib; il Damaraland; Sossusvlei,
con le sue dune immense; la Costa degli Scheletri e la “vociante” colonia di otarie di Cape
Cross. Le cascate di Epupa, all’estremo nord. Il Parco Etosha, il suo abbagliante “Pan”, gli in-
contri ravvicinati con gli animali radunati alle pozze. La ricerca degli elefanti del deserto del
Kaokoland. Paesaggi ed emozioni, ma anche uomini. Se gli Herero rappresentano il mondo
coloniale, gli Himba sono il passato che non vuole rinunciare alle tradizioni, che non ha nes-
suna voglia di abdicare ai propri costumi. E nom meravigliatevi di vedere una donna Himba
vestita solo di pelli e di ornamenti fatti di ferro e conchiglie, con il corpo spalmato di grasso Come si viaggia:
ed ematite, aggirarsi in un supermercato di Opuwo con un bimbo al collo. • Hotel, lodge e campi tendati fissi
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in minibus e 4x4 per i safari
• Guida locale parlante italiano
2010: 16 ottobre - 6 novembre - 23 dicembre • Tasse entrate nei parchi incluse
con Tour Leader in Loco
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Ambienti africani
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GIORNI MIN. PARTEC. HOTEL CAMPO FISSO
Un viaggio comodo, con tutti i pernottamenti in hotel e lodge, che non tralascia gli aspetti più Come si viaggia:
interessanti e vari della Namibia. Un itinerario che permette di penetrare nel cuore dell’Africa • Hotel, lodge e campi tendati fissi
degli spazi e degli animali, di conoscere un mondo dove si intrecciano realtà ambientali di grande • Trattamento: come da programma
varietà: dune color rosa e arancio, oppure di un malva tenue; depressioni desertiche e oasi verdi, • Itinerario in minibus e 4x4 per i safari
distese di lava, canyon, coste battute dal vento e dalle alte onde dell’oceano. Il Parco Etosha ha • Guida locale parlante italiano
al suo centro il “Pan”: superficie di argilla e sale che riflette abbagliando, un poderoso specchio • Tasse entrate nei parchi incluse
all’interno di una natura verde e lussureggiante. Nel parco, soprattutto nei periodi secchi, attorno
a grandi pozze d’acqua, si vedono facilmente raggruppati i branchi di animali selvaggi. Le mon-
tagne di arenaria del Damaraland, tra i cui aspri rilievi si trovano le incisioni rupestri di
Twyfelfontein, sono uno spettacolo forte di una natura straordinaria. La Costa degli Scheletri e Gruppi di massimo 10 partecipanti.
il volo delle migliaia di uccelli che la popolano; le lagune di Walvis Bay, ricche di fenicotteri e
pellicani, vero paradiso degli ornitologi; le dune di Sossusvlei, le più alte del mondo: sabbie rosa
e malva dove la luce “gioca” aumentando il contrasto dei colori. Il Namib, “mare di nessuno”... e
il Kalahari, deserto rosso.
QUALCHE COSA IN PIÙ
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Namibia
Una dei molti modi in cui si presume di poter etichettare la Namibia (paese dalle molte
varietà e, a volte, complessità) è di paese “vuoto”. Lo suggerisce un rapporto popolazione-
vastità del territorio che di certo regala quella prima impressione: circa 1.500.000 di abi-
tanti, su una superficie che è quasi tre volte l'Italia. La Namibia è invece, in realtà, anche
un interessante e composito mosaico di popoli, lingue e culture. E questo itinerario va alla
scoperta di questo intreccio di culture, ma anche di umanità; intreccio di tradizioni, modi
di vivere, specificità, capacità di inserirsi in un contesto sociale che vede la Namibia sem-
pre più vicina ai “nostri” canoni piuttosto che a quelli di un Paese dove alcune etnie con-
tinuano a rifiutare qualsiasi forma di “banale ammodernamento”. Tra tutti gli Himba e i
Boscimani (passando per gli Herero e gli Ovambo), che non sono popoli “folcloristici”, ma
i rappresentanti di una cultura assolutamente integra e originaria. Un viaggio non può,
però, analizzare solo un aspetto di un paese: ecco allora i “classici, dal parco Etosha alle
immense dune, dalle coste ai terreni aridi, alle città.
Come si viaggia:
• Hotel, lodge e campi tendati fissi
• Trattamento: come da programma
2011: 10 maggio • Itinerario in minibus, safari in 4x4
in compagnia di Paolo Ghirelli • Entrate ai parchi incluse
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Dici Namibia e dici ambienti diversi, spazi a volte sconfinati, particolarità geologiche e QUALCHE COSA IN PIÙ
specie animali che si adattano e modificano per adattarsi al terreno e alle complicate
situazioni ambientali. Se un Paese merita la denominazione di “molte Afriche” questo è • Nel Kalahari e all’Etosha il safari verrà
effettuato con fuoristrada aperti
proprio la Namibia. Che non solo ha tutto, ma lo ha anche nelle sue forme migliori e a
volte più estreme: dune tra le più alte dell’Africa e quindi del mondo, sabbie di forme e • Nel Namib verrà effettuata
colori differenti, mare e deserto che ci precipita dentro, animali nella savana e animali che una escursione in Quad Bike
vanno a scorazzare sulla battigia dell’Oceano, popoli sedentarizzati ed etnie che rifiutano
caparbiamente ogni contaminazione e occidentalizzazione; città che escono dal passato e • È possibile effettuare voli scenici su
varie zone della Namibia
miniere d’oro, spazi infiniti e particolarità morfologiche, colonie di otarie ed elefanti sulle
dune. Un itinerario completo che nulla tralascia degli ambienti namibiani: Il deserto del
Kalahari, Keetmanshoop e la foresta di kokerboom (dove domina l’endemica aloe
Dichotoma), le profondità del Fish River canyon, Luderitz e la città fantasma di Kolmaskop,
il deserto del Namib e le dune rosse di Sossusvlei, Swakopmund e la costa, il Damaraland
e il Kaokoland con i villaggi Himba; il Parco Etosha…
Come si viaggia:
• Hotel, lodge e campi tendati fissi
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in minibus, safari in 4x4
2011: 10 settembre • Entrate ai parchi incluse
in compagnia di Elena Dacome
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 Il viaggio è uno spazio
in continuo movimento,
dove sembra fermarsi
soltanto il tuo tempo interiore
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Namibia
Per chi ama i safari, i deserti, i contrasti… Per chi desidera l’ insolito, per chi ha occhi dif- 1° - 4° giorno: Windhoek - Kaokoland -
Purros. Volo privato. Si parte per le grandi
ferenti. Uno sguardo impareggiabile dall’alto ma non solo, l’ottimizzazione dei tempi ed il distese della Namibia: la cordigliera, il
massimo comfort. Alla ricerca degli elefanti del deserto, tra fiumi secchi e sabbiosi nel Damaraland, le rocce rosse, le aspre distese
Kaokoland, lungo la striscia di Caprivi nel piccolo Okavango del Nord fino alle Cascate del Kaokoland. E’ un’ Africa più selvaggia,
più abbandonata. Sono qui le escursioni
Vittoria ma dalla parte dello Zambia in particolari lodge a ridosso delle cascate. Questo iti- migliori tra gorge e stretti passaggi.
nerario prevede il deserto del Namib, l’Oceano Atlantico e la parte Nord Ovest della 5° e 6° giorno: Kaokoland - Kunene
Kaokoland, l’area più selvaggia della Namibia che ancora non toccata dal grande turismo River. Sorvolo straordinario dell’area più
sperduta della Namibia sul fiume Kunene.
offre grandi emozioni in un elegante e raffinato campo. Ci si addentra nelle zone più remote 7° e 8° giorno: Caprivi - Kwando River.
alla ricerca degli elefanti da sabbia ed i famosi leoni della Skeleton Coast fuori dai parchi Ecco il Caprivi, dalla vegetazione lussureg-
nazionali. Si prosegue lungo la linea del Caprivi in un angolo di Africa lussureggiante con giante protetta ed alimentata dai grandi
fiumi: Okavango, Kwando e Zambesi.
splendidi safari tra i canneti e i papiri del piccolo delta dell’Okavango del nord. Gli ambienti 9° e 11° giorno: Botswana - Canale di
diventano più aridi quando si attraversa la steppa del Savute e arrivando alle Cascate Savuti. In volo da Susuwe a Kasane, al
Vittoria (tra lo sfavillio di tanti arcobaleni e il “canto” incessante di milioni di litri d’acqua) Savute. Due giorni in una zona di savana
arida dove si nascondono molti felini.
nella parte dello Zambia, si incontra un ambiente particolare dove Livingstone si affacciò 12° e 13° giorno: Chobe National Park.
per la prima volta nella grande spaccatura. Gioielli della natura, da vivere con il massimo Uno splendido sorvolo ed ecco il Chobe: gran-
comfort, facendo convivere il pregio delle strutture con quello dei luoghi incontaminati. Le di branchi di elefanti e molti felini...
14° e 15° giorno: Matetsi Water Lodge
notti: campi di charme, strutture capaci di rasserenare, una natura all’estremo confine… (Zimbabwe): Trasferimento via strada dal
grande parco del Chobe. Due giorni di relax
libero, con safari, in vetture aperte, notturni e
diurni, camminate, canoa.
16° e 17° giorno. Sindabezi a Living-
Come si viaggia: stone. Due notti a Sindabezi Island, piccola
• Hotel, lodge e campi tendati fissi isola sempre a ridosso delle cascate: una pic-
cola avventura elegante. Tongabezi va vissuto
• Trattamento: come da programma come parte di Africa genuina, molto elegante
• Itinerario in volo, fuoristrada e minibus e aperta completamente al fiume.
• Ranger-guide residenti parlanti inglese
• Tasse entrate nei parchi incluse
Volare è non essere
in nessun luogo
per una certa durata,
Da Windhoek una specie di vuoto nel tempo.
base 2 partecipanti a partire da € 10700 Poi appari in un luogo e
base 4 partecipanti a partire da € 9700 in un momento senza
rapporto col dove e col quando
in cui eri partito. Intanto cosa fai?
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base della data e della vostra preferenza Italo Calvino, Se una notte d’inverno
quanto a compagnia aerea.
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ESTENSIONI POSSIBILI Il volo porta dritto al cuore del Parco Etosha, per due giorni di
NEI VIAGGI IN NAMIBIA foto-safari. Seguendo piste in terra battuta si va alla ricerca di
gruppi di elefanti raccolti attorno alle pozze d’acqua, di bran-
chi di erbivori in perenne movimento, di giraffe, felini…
• IL SUD. Il canyon più grande e spettacolare Dormiremo nell’Ongava Game Reserve, un gioiello al confine
dell’Africa, la foresta più “strana” e... meridionale del Parco dedito alla protezione dei rinoceronti.
Poi in volo verso lo spettacolare Damaraland, la terra del popo-
• NAMIB RAND NATURE RESERVE. lo Damara, dove possono essere avvistati i timidi “elefanti del
deserto” e i rari rinoceronti neri. Altre immagini: l’arte rupestre
Quando la conservazione raggiunge a Twyfelfontein, la sorvolata della Skeleton Coast, l’escursione
l’eccellenza. in barca a Walvis Bay, habitat di otarie e delfini. Il fascino del
Namib, uno dei luoghi più belli del mondo: dune arancioni e
• PARCO DELLA COSTA DEGLI SCHELETRI. silenzi abissali; vertiginose dune a Sossusvlei.
Atmosfere quasi surreali: Come si viaggia:
il deserto entra nell’Oceano. • Campi tendati fissi, lodge e hotel
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in volo, fuoristrada e minibus
• MARE IN MOZAMBICO. • Ranger-guide residenti parlanti inglese
A completamento di un viaggio in Paesi • Tasse entrate nei parchi incluse
dell’emisfero australe, alcuni giorni di relax Da Windhoek
al mare nelle affascinanti isole dell’Oceano base 2 partecipanti a partire da € 4700
Indiano o lungo la costa mozambicana; base 4 partecipanti a partire da € 3400
destinazioni conosciute come...
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
“lusso a piedi scalzi”: gli arcipelaghi di della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Bazaruto e delle Quirimbas, la Penisola di
1° giorno: Windhoek. All’arrivo in Namibia ci accolgono
Barra. Durata minima consigliata 4-5 notti. architetture teutoniche e costumi Herero.
Estensione possibile solo via Johannesburg. 2°-3° giorno: Ongava G.R. - Parco Etosha. Safari no-stop;
campo/lodge ad Ongava, al confine meridionale del Parco,
dove si “proteggono” i rinoceronti; il regno della fauna nami-
biana; gli animali alle pozze.
4°-5° giorno: Damaraland. Verso sud e la terra del popolo
Damara, paesaggi mozzafiato e contrasti di colore, rocce scure
e arenarie rossastre; elefanti del deserto e rinoceronti neri.
6°-8° giorno: Swakop - l’oceano e il Namib. Dune arancio-
ni e oceano blu; con un volo spettacolare si osservano le sagome
dei relitti delle navi; escursione in barca; il Namib, immensa
distesa di silenzio.
9°-10° giorno: Windhoek. Volo tra l’altopiano e la fascia
costiera, poi imbarco su volo di linea e rientro.
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Namibia
Costruendo un catalogo si possono fare due scelte: moltipli- Con questa integrazione siamo al caso in cui un viaggio
care i viaggi o prenderne alcuni come base e poi diversificare. si trasforma in un “altro viaggio” perchè alcune gior-
Il che non vuole dire fare solo piccole estensioni o rapidi “toc- nate vanno (ancor più che possono) inserite all’interno
cata e fuga”, ma poter disegnare “viaggi altri”. Se a 11 giorni dell’itinerario base. Certo, si potrebbe immaginare una
in Namibia (viaggio completo, ma di certo non esaustivo del semplice estensione, una sorta di allungamento capace
Paese) aggiungi ad esempio il Kaokoland fai un altro viaggio di far vedere e conoscere altri aspetti del paese, ma
(per completezza e tempi); se aggiungi alcuni giorni in solo l’inserimento all’interno dell’itinerario, con una
Botswana non hai sommato alla Namibia la visione del Delta, collocazione ben precisa, permette di dare continuità,
fai un altro viaggio. E’, dicevamo, una questione di scelte: puoi evidenza e rigore al viaggio.
pubblicare 10 viaggi diversi o “solo” alcuni viaggi e trasfor-
mandoli (aggiungere, intercalare, modificare il senso stesso di A bordo di un piccolo monomotore, che ci permette di
un viaggio) renderli nuovi, diversi, più adatti alle esigenze, ai ammirare la natura, varia e “strana”, da un punto di vista
desideri, ai gusti del viaggiatore. assolutamente privilegiato, voliamo dalle rocce rosse del
Come si viaggia: Damaraland verso le aspre distese del Kaokoland.
• Hotel, lodge e campi tendati fissi Immediatamente si avverte un altro tipo di Africa, più sel-
• Trattamento: come da programma vaggia, più abbandonata, in qualche caso più desolata. La
• Itinerario in fuoristrada
sabbia a volte bianca a volte nera si alterna a sperdute
• Guida locale-accompagnatore parlante italiano
• Tasse entrate nei parchi incluse oasi di palme. Si è sulla rotta degli elefanti del deserto che
attraversano, grazie anche alla modificazione genetica,
Da Windhoek per adattarsi ad una natura difficile, delle poderose zampe,
base 2 partecipanti a partire da € 3900 immensi fiumi secchi e sabbiosi. La scelta di soffermarsi in
base 4 partecipanti a partire da € 3200 questa zona è per l’ambiente circostante e per un’escur-
base 6 partecipanti a partire da € 2800 sione inclusa con ranger e con le loro vetture alla ricerca
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base dell’elefante del deserto e spesso, quasi sempre si incon-
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. trano famiglie intere. Sono qui le escursioni migliori tra
gorge e stretti passaggi fino ai fiumi che segnano un per-
1°-2° giorno: Windhoek - Kalahari. La sabbia rossa dell’an-
tico deserto e l’incontro con i suoi abitanti “antichi”. corso importante per questi animali. E' un'esperienza indi-
3°-4° giorno: Sossusvlei - Sesriem. Le vertiginose dune menticabile seguire le loro impronte lungo fiumi secchi e
albicocca di Sossusvlei; un’Africa dei grandi spazi e dei colori. sabbiosi tra piccole oasi di verde dove questi animali tro-
5° giorno: Namib Desert - Swakopmund. Il “luogo senza nes-
suno”; gli enormi monoliti, la valle della Luna, l’Oceano a Swakop. vano sorgenti naturali. Ultimamente sono stati avvistati
6° giorno: Swakopmund - Walvis Bay. Tra oceano e dune che leoni che percorrono queste aspre piste inseguendo gaz-
si perdono nelle onde; un autentico paradiso per gli ornitologi. zelle, orici, giraffe e zebre. Sistemazione in pensione com-
7° giorno: Cape Cross - Skeleton Coast. Un ecosistema
unico e delicato; le otarie. pleta nell’elegante Okahirongo Elephant Camp.
8° giorno: Damaraland - Twyfelfontein. Il popolo Damara,
la sua antica cultura e le tradizioni; la storia nell’arte rupestre. Da Twyfelfontein
9°-10° giorno: Etosha - Windhoek. Gli animali e le pozze
d’acqua, spesso insieme; il rito quotidiano dell’abbeverata; il base 2 partecipanti a partire da € 1350
Pan, abbagliante superficie di argilla e sale. base 4 partecipanti a partire da € 1150
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Questa integrazione ha il pregio di poter essere inserita, Si può configurare come un’estensione o come un’integrazio-
come una vera estensione, alla fine del viaggio: lo arricchi- ne. Sta bene alla fine del viaggio, perchè lo completa, e allo
sce senza nulla togliere alla logica e alla continuità dell’i- stesso tempo dà la possibilità al viaggiatore di ampliare quella
tinerario base. Sicuramente trasforma il viaggio in Namibia conoscenza del paese che trasforma l’itinerario in un viaggio
in un “altro viaggio”: è in questo senso che parliamo e scri- completo alla scoperta delle tante diversità della Namibia.
viamo di integrazioni capaci di creare un viaggio nuovo.
Verso sud, direzione Sud Africa. Le prime suggestioni:
Volo di linea per Maun e successivo trasferimento in volo nel Keetmanshoop e la foresta di kokerboom con la sua endemica
Delta dell'Okavango. Il volo, che si svolge a bassa quota, offre aloe dichotoma. Ambienti desertici e montagnosi in cui domi-
l'opportunità impareggiabile di osservare un paesaggio unico al nano i beige e i marroni delle rocce, in contrasto con i violenti
mondo: solo dall’alto si riesce ad avere una visione veramente blu dei cieli sempre tersi. Improvviso il Fish River Canyon, il
d’insieme. Il Delta è un ecosistema senza uguale situato al cen- canyon più spettacolare ed esteso del continente. La cena e il
tro di una delle maggiori distese di sabbia del mondo, il Bacino pernottamento al Canon Lodge saranno il giusto relax dopo le
del Kalahari, proprio come un’oasi in un territorio inospitale. La prime, importanti emozioni. Ancora adrenalina da viaggiatore
vegetazione e’ lussureggiante e l’avifauna è tra le più ricche alle prime luci del mattino. Il Fish River Canyon si presenta in
d’Africa. Il fiume Okavango ha la propria sorgente nell'Alto- tutta la sua maestosità: 160 km di lunghezza per 27 km di lar-
piano di Benguela in Angola e prima di penetrare in Botswana ghezza con una profondità del canyon interno pari a 550 metri.
attraversa circa 1.300 km di sabbia, poi si allarga e si disperde Le gole sono il risultato di migliaia di anni di erosione da parte
formando tre corsi principali ed un infinito numero di ramifi- del Fiume Fish che ancora oggi scorre nei mesi di marzo-aprile
cazioni: rivi, pozze e lagune di acqua incredibilmente limpida e prima di gettarsi nel Fiume Orange, 70 km più a sud. Si cambia
pura che coprono una superficie di circa 16.000 kmq. I paesag- direzione: destinazione costa atlantica, costeggiando il famoso
gi dell'Okavango, le oltre 600 specie di animali e uccelli che vi “Sperrgebiet” ovvero la zona diamantifera proibita. Singolare il
abitano, la vita acquatica, tutto rende questa parte del conti- Garup dove, con un po’ di fortuna si vedono i cavalli selvaggi del
nente africano, totalmente sconosciuta ai più, una delle mete deserto del Namib, l’unica “specie” adattatasi alla vita nel deser-
più straordinarie. In questo connubio di terra e acqua è il vero to e la cui origine è fonte di varie speculazioni. Ecco Luderitz,
trionfo della natura: pellicani, egrette, cicogne, aquile pescatri- surreale e unica: un gruppetto di case in stile bavarese arroccate
ci, pesci tigre, coccodrilli, ippopotami, elefanti e anche, con un sulla ventosa costa che condividono le spiagge desolate con
po’ di fortuna, predatori. Giornate interamente dedicate ai otarie, pinguini e fenicotteri. Dormire qui è come dormire nel
foto-safari e alla scoperta di questa parte del Delta con safari passato... Si affaccia il terzo giorno con la curiosità di vedere
a piedi accompagnati dal ranger e in mokoro - le piroghe “loca- cosa rimane di Kolmanskop, la “città mineraria fantasma”:
li” condotte da esperti piroghieri - lungo i rivi e le lagune da cui curiosità appagata. Un ultimo obiettivo, Diaz Point, 22 km a sud,
emerge la ricca vegetazione: papiri e giunchi, alte palme, can- ove si ammirano il faro e la lapide che commemora il viaggio del
dide ninfee e boschetti di mopane. L’accesso alla zona è solo 1488 di Bartolomeu Diaz, navigatore portoghese.
per via aerea. Pasti e pernottamenti a Camp Okavango.
Da Windhoek
base 2 partecipanti a partire da € 1760
Da Maun a partire da € 1450 base 4 partecipanti a partire da € 1200
base 2 partecipanti base 6 partecipanti a partire da € 1000
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Botswana
ZAMBIA
Kasane
Delta Parco
dell’Okavango Chobe
Xai Xai Parco Moremi ZIMBABWE
Bacino salato
Tsau Makgadikgadi
NAMIBIA
Maun Rakops CENTRAL NORTHEAST
Orapa Francistowo
Ghanzi Letlhakane
Serowe
GHANZI Sefophe
Palapye
Mahalapye
KWENENG KGATLENG
Tshane
Molepole Mochudi
KGALAGADI Gaborone
Kanye SOUTHEAST
Deserto del Kalahari
SOUTHERN
SUD AFRICA
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Perché andare
Difficile domandarsi perché andare in Botswana. Difficile perché scontata la risposta: si può rinunciare ad un unicum? Una
rarità difficile da descrivere, un paese dominato da “elementi” quali l’acqua, il sale e la sabbia? Dove tutto parla di natura,
di animali, di Africa? Certo, pensi al Botswana e immediatamente vai con la mente al Delta dell’Okavango. Né potrebbe
essere diversamente visto che parliamo di un fenomeno che non ha eguali (almeno in queste proporzioni, con questa inten-
sità) al mondo. Eppure è difficile raccontare l’emozione, più ancora della suggestione, di questo luogo; parlare della sor-
presa, riviverne la magia, narrarne le mille diversità, le atmosfere rarefatte, le suggestioni, la prorompente vitalità. La sor-
presa, ovviamente! Di vedere l’acqua irrompere e poi sparire, ricomparire ed acquattarsi sotto un velo di sabbia, creare
canali e lagune ed abbellirli con ninfee e giochi di canne. Certo, la presenza di animali è importante, dà vita, rende tutto
più “completo”, ma nulla batte l’atmosfera, i colori pastello che tingono le acque al tramonto, il silenzio rotto solo dal con-
certo degli uccelli, veri protagonisti, “padroni” del Delta. Ma non facciamo l’errore di pensare che il Botswana sia solo il
Delta. Certo è la sua parte più nota e singolare, ma qui conta anche “la terra”. Quella dei parchi grandiosi ed abitati da
tutta la fauna africana; quella del grande deserto del Kalahari, cerniera tra più paesi, deserto vero, arido, forte, isolato,
ancor più duro perché caratterizzato da piane inospitali più che da formazioni dunarie. Deserto invivibile, ma non per i
Boscimani, i piccoli uomini del deserto capaci di adattarsi. Non ci sono più i grandi gruppi dei San, ma sopravvive la loro
cultura, antica, viva molto più di quanto si possa pensare. A questi popoli e alla loro cultura vanno ascritte le prime, in
assoluto, espressioni di arte rupestre. Più che di luoghi racconta di emozioni, trance, visioni. Infine il sale: affiorante, capace
di ricoprire di uno specchio abbacinante gli antichi laghi ormai secchi. Capace di essere cerniera tra terra e acqua.
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Botswana
Un ambiente in cui terra e acque si fondono. L’immenso Delta Il Botswana, ancora molto spesso erroneamente considerato
dell’Okavango, una distesa enorme di lagune, rivi ed isole; il come “troppo conosciuto”. Un Paese capace invece di rega-
fiume, al margine della distesa di arenaria del Kalahari, si allar- lare luoghi ancora intatti e suggestioni tutte da scoprire. Il
ga e si disperde su 16.00, Km2 formando insenature, pozze Delta dell’Okavango, confusione di terra e acque al margine
ricoperte di papiri e ninfee e limpide lagune che improvvisa- della distesa del Kalahari. l’arido regno dei San, i “boscimani”:
mente scompaiono nel sottosuolo: luogo spettacolare e unico. un deserto in cui si aggira il leone dalla criniera nera.
In barca, a piedi, con i mokoro a pertica, immersi in una natura Regalano emozioni le notti al campo, ammantate dalle mille
intatta da millenni e abitata da più di seicento specie di ani- voci di una natura forte. L’abbeverata delle zebre e degli gnu,
mali: un mondo di colori e di armonia. Il Parco Moremi, uno i nugoli di fenicotteri e pellicani, gli uccelli diversi e rari. Le
dei grandi “santuari” della natura e il Parco del Chobe, una irruzioni dei predatori intorno alle affollate pozze delle piane
vasta estensione di foresta e savana; il Savuti dove abbondano di sale di Makgadikgadi. Il Kalahari, di aspra bellezza, orizzon-
tutte le specie. Infine le Cascate Vittoria, milioni di litri d’aqua te senza fine di erbe che “si infiammano” al tramonto. In
che precipitano con rumore assordante creando suggestivi piroga fra giunchi, papiri, lagune nel Delta dell’Okavango, un
arcobaleni. Nei campi, che troveremo allestiti dallo staff, tende ambiente primordiale. Attorno a Tsodillo Hills, si tramandano
alte, lettini, materassi, doccia e wc da campo mobile. i miti e le “favole” dei Mbukushu e dei San... Su rocce solitarie
autentici tesori di arte rupestre raccontano la vita di popoli e
di luoghi. Stile di vita, metodi di guarigione, tecniche di cac-
Come si viaggia: cia dei nomadi San, cacciatori-raccoglitori.
• Campi tendati preallestiti e hotel
• Trattamento: come da programma
Come si viaggia:
• Itinerario in fuoristrada
• Hotel e campi tendati preallestiti
• Guida locale parlante inglese
• Trattamento: come da programma
• Tasse entrate nei parchi escluse
• Itinerario in fuoristrada
• Guida locale parlante inglese
• Tasse entrate nei Parchi escluse
2011: 20 aprile - 18 maggio - 8 giugno
con Tour Leader in loco 2011: 12 giugno
31 luglio - 10 agosto - 20 agosto in compagnia di Elena Dacome
in compagnia di Francesca Serafin 7 agosto
con Tour Leader dall’Italia
Da Milano a partire da € 3550 Da Milano a partire da € 4950
minimo 4 partecipanti
minimo 8 partecipanti
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200 * Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
I luoghi:
I luoghi: Italia · Maun · Nxai · Makgadikgadi · Riserva del Kalahari Centrale ·
Italia · Maun · Delta dell’Okavango · Riserva di Moremi · Savuti · Delta dell’Okavango · Xai Xai, l’incontro con i San · Tsodillo Hills ·
Parco Chobe · Cascate Vittoria · Victoria Falls · Italia Maun · Italia
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Avventura africana
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BOTSWANA - NAMIBIA - ZIMBABWE
ll viaggio è una proposta “speciale” costruita inserendo ciò che più valorizza questa parte
dell’Africa. Un viaggio che tocca tre Paesi: Botswana, Namibia e Zimbabwe percorrendo strade
che attraversano parchi e deserti. Un viaggio nell'Africa dei parchi più spettacolare, per chi desi-
dera scoprire o risentire il richiamo di una natura ancora intatta, un viaggio che permette l'in-
contro con la fauna africana. A cominciare da uno dei luoghi più magici del pianeta: dove l'acqua
si fonde con la terra e così permette la vita… Il Delta dell’Okavango: uno spettacolo unico in cui
acqua e terra si fondono; un angolo di mondo caratterizzato dalla particolarità geologica di un
fiume che scompare nel deserto dopo essersi diviso in tre rami principali ed in una ragnatela di
piccoli corsi d’acqua, rivi, lagune, pozze ricoperte di ninfee, argini ricchi di alti papiri. Un paradiso
dai mille colori da percorrere in barca, assaporandone piano tutta la calma armonia e tutto il
singolare, unico fascino. Dopo il Delta, ecco la vegetazione lussureggiante del parco Moremi; poi
il Chobe, un parco dalle mille sorprese, con il maggior numero di elefanti dell’Africa; la savana
del Savuti, dove abbondano animali di moltissime specie. Un viaggio per chi non vuole rinunciare Come si viaggia:
alla bellezza dei campi tendati mobili ma cerca anche un certo comfort. • Hotel
• Campi tendati fissi e campi tendati
mobili preallestiti
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada
• Guida locale parlante inglese
2011: 10 maggio - 10 luglio • Tasse entrate nei Parchi escluse
in compagnia di Gabriele Fiorese
7 agosto
in compagnia di Marino Bonomelli
I luoghi: Njunaj
Italia · Maun · Delta dell’Okavango · il deserto del Kalahari · Tsodillo Hills · il Caprivi · il parco Chobe ·
le Victoria Falls · Italia
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Botswana
GIORNI BASE PARTEC. HOTEL CAMPO FISSO GIORNI BASE PARTEC. HOTEL CAMPO FISSO
Un viaggio capace, grazie alla possibilità di ottimizzare i tempi, Sui grandi fiumi dell’Africa Australe. Un viaggio accompa-
di “ridisegnare” il Botswana facendolo uscire dallo stereotipo gnati dalla magia dell’acqua, seguendo e sorvolando tre grandi
di “Paese del Delta”. Perché questo paese non è solo quel mira- fiumi Africani: il Kunene, che segna il confine tra Angola e
colo sconvolgente dell’acqua che affiora e sparisce, che scorre Namibia, l’Okavango, unico fiume che “va a morire” nelle sab-
lenta o si nasconde in lagune colorate. In alcune zone non è il bie di un grande deserto, e maestoso fiume Zambesi che ci
regno di “tutti” gli animali, ma il paradiso di milioni di uccelli riporta alle prime esplorazioni di Livingstone. Le suggestioni
di specie diverse e rare; dove le zone asciutte sono maggiori, dell’acqua legate ad ambienti naturali diversissimi sebbene
diviene centro di raccolta di branchi di animali al pascolo o in legati da una natura integra, emozionante, di grandissimo
caccia, ospitandoli poi, sulle rive delle lagune. Un viaggio che respiro, regno incontrastato di tutte le specie animali. E se il
alterna safari di terra e d’acqua distinguendo le zone e non Kunene segna singolarmente il deserto, l’Okavango ci si perde
risiedendo sempre nello stesso lodge, pur esclusivo e di char- in quell’oceano di acqua e vegetazione che è il Delta, un luogo
me. Non solo il Delta, ma anche Savuti, Linyanti e Chobe. dal fascino unico. Sorvolati grandi parchi e quel Caprivi lonta-
All’insegna dell’acqua, infine le Cascate Vittoria. no da ogni meta turistica, ecco irrompere con tutta la sua
potenza il grande Zambesi e le sue rive animate.
Come si viaggia:
• Hotel, lodge e campi tendati di lusso
• Trattamento: come da programma Come si viaggia:
• Itinerario in volo con escursioni e safari in 4x4 • Hotel, lodge e campi tendati fissi
• Escursioni nel Delta in barca, mokoro e a piedi • Trattamento: come da programma
• Ranger-guide residenti parlanti inglese • Itinerario in volo, safari in barca e 4x4, trasferimenti in minibus
• Tasse entrate nei parchi incluse • Ranger-guide residenti parlanti inglese
• Tasse entrate nei parchi incluse
Da Victoria Falls a partire da € 3000
base 2 partecipanti Da Windhoek
base 2 partecipanti a partire da € 5900
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base base 4 partecipanti a partire da € 5600
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
1° giorno: Johannesburg - Victoria Falls. Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
2°-3° giorno: Victoria Falls - Parco Chobe. Il mitico fiume della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Zambesi si getta da ben 95 m. nel vuoto creando nubi di vapore
acqueo che si innalzano nel cielo come arcobaleni. Il Parco 1°-3° giorno: Windhoek - il Kaokoland - Kunene River.
Nazionale del Chobe, la numerosa popolazione di elefanti che Sorvolo nell’area più sperduta della Namibia sul fiume Kunene.
segue precise rotte migratorie. Presente tutta la “popolazione” ani- 4-5° giorno: Caprivi - Okavango River. Si sorvola il nord
male dell’Africa, anche l’avifauna è particolarmente ricca: aquile del paese, dapprima seguendo il percorso del fiume Kunene per
pescatrici, oche selvatiche, cicogne, egrette, pivieri, pellicani, etc… poi entrare nella striscia del Caprivi, zona poco conosciuta.
4° e 5° giorno: Riserva di Moremi. Volo panoramico fino alla 6°-7° giorno: Matetsi Water Lodge (Zimbabwe).
Riserva di Moremi, sulle sponde orientali del Delta dell'Okavango Trasferimento via strada dal grande parco del Chobe. Safari
di cui ne incorpora ben il 20%. Uno dei più bei parchi d’Africa sia in vetture aperte notturne e diurne, crociere in barca e canoa.
per i paesaggi che per l’abbondanza della fauna africana. 8°-9° giorno: Sindabezi a Livingstone. Fascino straordina-
6° e 7° giorno: Delta dell'Okavango. Giornate indimenticabili rio per la conclusione del viaggio. Trasferimento via terra a
in un ecosistema unico al mondo. Da vivere e non da descrivere. Tongabezi e Sindabezi Island. Due notti a Sindabezi Island:
Un connubio di terra e acqua che è un vero trionfo della natura. piccola isola sempre a ridosso delle cascate; l’ambiente è verde
8° giorno: Delta - Maun - Johannesburg. A Maun in volo: e folto. Una piccola avventura elegante.
un’ultima panoramica sull’affascinante mondo del Delta. 10° giorno: rientro in Italia.
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Come si viaggia:
• Hotel, lodge e campi tendati fissi
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in volo, safari in 4x4
• Ranger-guide residenti parlanti inglese
• Tasse entrate nei parchi incluse
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
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Sud Africa
ZIMBAWE
Messina
Parco
NORTHERN Kruger
TRANSVAAL
BOTSWANA (LIMPOPO)
Nylstroom
MOZAMBICO
Pretoria Nelspruit
Mmabatho Johannersburg EASTERN
NORTH-WEST TRANSVAAL
NAMIBIA GAUTENG
KALAHARI SWAZILAND
Klerksdem Standerton
Vryburg
DESERT Hotazel
Kroonstad Golela
Sishent
KWAZULU
Upington ORANGE FREE NATAL Ulundi
STATE
Kimbarley Ladysmith
Mt. Drakensberg Mpumalanga
Port Nolloth Bloemfontein
Springbok NORTHER LESOTHO
Durban
CAPE
De Aar
Port Shepstone
Victoria West
Calvinia Middelburg Umtata
Queenstown
Vanrhynsdorp
Oceano
EASTERN CAPE
Beaufort West
East London
Indiano
Saldanha Bisho
WESTERN CAPE
Worcester
Cape Town Garden Route
Swllwndam Port Elizabeth
Oceano
Atlantico
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Perché andare
I geografi sono pignoli: quasi il 90% del territorio del Sud Africa è coperto da foreste e savane; insomma, è territorio di
animali di ogni specie. Detta così (e se i geografi sbagliano non fa grande differenza: di riserve, parchi e savane ce n’è da
perdere la testa e il conto) pare che tutto il Sud Africa sia praticamente un grande parco, che gli animali siano dietro ad
ogni angolo, che la monotonia regni sovrana… Certo, di Africa della natura (o Africa degli animali) ce n’è una certa quan-
tità. Ma uscito dai documentari che su questo paese sono stati prodotti a migliaia, ti accorgi che il Sud Africa è “anche”
quello e molto altro ancora. Se ti aveva fatto sorridere la semplicistica definizione “l’Africa in un paese”, cominci a ripen-
sarci e a non sorridere di questo. Certo, non c’è proprio tutta, mancano i deserti sconfinati e attraversabili, quelli delle dune
come onde e del grande silenzio; non mancano i mercati, ma manca il vociare frenetico di certi paesi sub sahariani; ci sono
le etnie, ma quelle rimaste a livello primordiale non le trovi. Eppure…eppure tutto questo non ti manca. Il Sud Africa è
molto, moltissimo. E’ diversità di ambienti, diversità di situazioni. Parrà un paradosso, ma è anche diversità di parchi e riser-
ve. Quasi si specializzassero per caratteristiche morfologiche e per specie presenti. Il Sud Africa è mare, è scogliere, è capi
che si protendono tra le onde dell’Oceano ed è baie preservate, fiordi, lagune. E’ territorio di elezione per foche, pinguini e
leoni marini, ma anche luogo eletto dalle balene per “svernare”, per accoppiarsi, per far nascere i piccoli ed allenarli al mare
aperto. Il Sud Africa è singolarità geologiche, è montagne che sfidano il cielo, è altopiani; è vaste estensioni di vigne e
altrettanto numerose cantine dove il vino si fa degustare. E’ un paese che si permette persino il lusso, nonostante tanta
vegetazione, di esser per larghissima parte malaria-free. Così come ha ormai raggiunto la capacità di accogliere in strut-
ture di comfort, di classe, di lusso. In questo senso fa molto “un po’ di Europa in Africa”.
Gli uomini scendevano tra due filari lunghi, regolari di alberi. Uno degli uomini camminava avanti e, tenendo un pic-
colo fanale di bicicletta, che funzionava a pile, faceva strada mentre quelli dietro di lui danzavano al buio.
Tutt’intorno la notte era silenziosa, ora che i grilli avevano cessato il loro stridio leggero, ma in lontananza altri, che
non avevano percepito la presenza degli uomini, continuavano il loro monotono cri-cri. Da una qualche parte, ancor
più lontano, un cane abbaiò con guaiti brevi, acuti; poi all’improvviso smise. Gli uomini stavano attraversando un
frutteto di limoni e l’odore aspro, dolceamaro degli agrumi fluttuava nell’aria notturna. “Non andare così veloce –
disse l’ultimo del gruppo - qui dietro è buio come l’anima di un kaffir”. Parlò piano, come se l’oscurità richiedesse il
silenzio. Nel buio il viso dell’uomo non era che un’ombra sfuocata, più scura nelle cavità e più chiara nelle sporgenze.
L’oscurità della notte si accoccolò sul frutteto e le foglie frusciarono con un mormorio disarmonico, in contrasto con
il profumo dei limoni. Poi la luna uscì dalle nuvole bagnando d’argento le foglie degli alberi.
Alex La Guma, L’Agrumeto (da: racconti dall’Africa)
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Sud Africa
La classicità, se vogliamo, è una definizione della nostra cul- Viaggio in un Paese dai contrasti forti e dalle molte attrattive,
tura occidentale, ma quando ci riferiamo a questo viaggio tra ambienti africani veri e "mondi" occidentali. L'incontro con
intendiamo, non solo l’estetica del gusto anglosassone mesco- gli elefanti e la grande fauna africana nell'Addo National Park.
latosi nella storia delle culture sudafricane, ma anche l’incon- Ambienti selvaggi e città come Cape Town, un angolo
tro con ciò che più si identifica con il nostro immaginario. d'Europa. Un fiorire di colori e i lembi più estremi della terra
L’eclettica Città del Capo ci introduce in siti unici come il pit- d'Africa. Spunti che suscitano emozioni continue: antiche
toresco “quartiere malese” dalle case colorate con il tetto piat- città e paesaggi di terra e di mare. La forte e al contempo
to, o al Cape Castle, il più antico castello del Sud Africa o sul- dolce natura di Cape Peninsula tra passeggiate e un'uscita in
l’isola di Robben, triste prigione di Nelson Mandela; ma anche barca che porta a contatto con otarie e pinguini. La punta
alle meraviglie della Penisola del Capo, a vedere le otarie, i pin- meridionale dell'Africa e le balene australi che qui vengono a
guini, i babbuini. Da Johannesburg ad uno dei Canyon più partorire; Cape Agulhas, il punto all'estremo sud del continen-
profondi del mondo, al Kruger N.P. dove, durante i safari, i te africano; la Garden Route e le bianche spiagge, i parchi, le
grandi mammiferi dei nostri sogni compariranno liberi... vallate, le gole, le foreste che incontrano il mare.
Come si viaggia: Come si viaggia:
• Hotel 5 e 4 stelle, lodge e campi tendati fissi • Piccoli hotel 4 e 5 stelle, lodge, rest camps 3 stelle
• Trattamento: come da programma • Trattamento: come da programma
• Itinerario in minibus e 4x4 al Kruger NP • Itinerario in minibus e 4x4 • Tasse entrate nei parchi incluse
• Guida locale parlante italiano • Tasse entrate ai parchi incluse
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
1° giorno: Città del Capo. “La città madre”, la “taverna dei 1°-4° giorno: Città del Capo. Lo spirito libero e allegro della
mari”, l’incontro tra cultura Africana ed Europea. città chiamata “La taverna dei mari”; l’approfondimento cultu-
2°-3° giorno: Cape Penisula. In barca, tra otarie e pinguini; lo rale; la Penisola del Capo e la magnificenza di una natura forte
spettacolo dei “tre Capi”; la natura si adatta, ecco i pinguini africa- e varia; da qui un viaggio tra storie e culture diverse.
ni; i giardini botanici di Kirstenbosh e una natura lussureggiante. 5°-6° giorno: l’Estremo Sud. Dove vengono a partorire le
4° giorno: intorno a Città del Capo. Il quartiere malese e balene australi, la migliore base di terra al mondo per il loro
il più antico castello del Sud Africa; la baia; Table Mountain. avvistamento; Hermanus e Cape Agulhas, il punto all’estremo
5°-6° giorno: Johannesburg - Mpumalanga. “Il luogo dove sud del continente Africa.
sorge il sole”; Blyde River Canyon, tra i più profondi del 7°-9° giorno: Little Karoo - Garden Route. La panoramica
mondo; eleganti erosioni nella roccia calcarea. Route 62, suggestiva; Tsitsikamma Park: le foreste che incon-
7°-8° giorno: Kruger - Riserva privata. Il parco più famo- trano l’oceano; spiagge bianche e gite in barca.
so; 2 milioni di ettari di natura incontaminata; la Rhino 10°-12° giorno: Addo Elephant N.P. I safari fotografici
Wilderness Concession, un paradiso protetto, dove tutto è inte- nell’incontro con le icone d’Africa: elefanti, rinoceronti neri,
grato; i grandi animali africani. bufali, eland, kudu, suricate e dolci paesaggi: una natura
9°-10° giorno: Johannesburg. incontaminata dove è bello calarsi.
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COSA PUO’ ESSERCI DI “DIVERSO” Un viaggio nell'Africa in qualche caso più “classica”, ma che
NEI VIAGGI IN SUD AFRICA? merita di essere vista aggiungendo alcuni tocchi particolari: e
questa regione lo permette appieno. Non solo perché ci apre le
porte della regione più australe del Sud Africa, ma perché per-
Ne accenniamo, tra le righe, nella mette di unire in molte maniere, a volte diverse per luoghi e
presentazione, ma qui vogliamo modi, l'incontro con la natura africana, sempre spettacolare ed
sintetizzare alcuni aspetti: estremamente varia, alla visita della magnifica città simbolo del
Paese, alla scoperta di una costa dove le lunghe spiagge si alter-
nano ai ripidi pendii scoscesi che precipitano nell’Oceano, dove
• “Pochi” partecipanti, non i 20/40 “abituali” il verde lussureggiante dei parchi e delle foreste si amalgama
con ampie zone erbose, serene, ridenti. Tutto questo in un viag-
• Hotel 5 e 4 stelle, piccoli, “coccoli”, gio assolutammete confortevole, comodo, per di più in una zona
invece di hotel standard con una totalmente non malarica. Via, dunque, a questo viaggio (qui
sotto “i luoghi” toccati) che non solo apre le porte ad una natura
moltitudine di camere capace di coinvolgere, ma che regala sguardi preziosi su un
paese pronto a meravigliarci ad ogni angolo.
• Minibus veloci e non pullman, Come si viaggia:
per tempi più veloci e maggior possibilità • Piccoli hotel 4 e 5 stelle, lodge, rest camps 3 stelle
di vedere con calma • Trattamento: come da programma
• Itinerario in minibus e 4x4 • Tasse entrate nei parchi incluse
• Una guida parlante italiano sempre con voi Da Città del Capo
base 2 partecipanti a partire da € 1980
base 4 partecipanti a partire da € 1550
• Molte delle visite sono “comprese” base 6 partecipanti a partire da € 1250
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
• Una riserva privata di lusso nel Kruger NP, della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
per vivere l’esperienza di un luogo 1° giorno: la "Città del Capo". La Città Madre, la più antica
preservato e integrato dal punto del Sud Africa. Table Mountain, un massiccio blocco di arenaria.
2° giorno: Cape Town. Robben Island, la prigione di Nelson
di vista ambientale Mandela; il “quartiere malese”; Cape Castle, il più antico castello.
3° giorno: Cape Peninsula. La Penisola del Capo: le otarie a
Duiker Island; gli scenari lungo il Chapman's Peak; “i Capi”.
4° giorno: Hermanus. La punta più meridionale del continente:
tra giugno e novembre le balene australi e tutto l’anno i delfini.
5° giorno: L'estremo sud dell'Africa! Cape Agulhas, il relitto
“Meisho Maru” e “Il cimitero delle navi”.
6° giorno: la Garden Route. Un mondo di laghi, fiumi, estuari
e spiagge bianche, lagune, verdi foreste e alte montagne.
7° giorno: Tsitsikamma NP - George - Johannesburg. Il
Tsitsikamma National Park: una bellezza ancora selvaggia.
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Sud Africa
GIORNI BASE PARTEC. HOTEL GIORNI BASE PARTEC. HOTEL CAMPO FISSO
Benvenuti in questo lembo d’Africa, anzi di Sud Africa! E non vi Un viaggio nella grande Africa classica con alcuni tocchi par-
inganni il titolo, che ci ricorda uno dei momenti (tra i più sin- ticolari. Via terra per la regione di Mpumalanga, il “luogo ove
golari e suggestivi) del viaggio, la traversata di tre giorni in sorge il sole” lungo una straordinaria strada panoramica sco-
treno, il Rovos Rail appunto (treni di altri tempi, a vapore, con priamo il Blyde River Canyon, spettacolare. Il Kruger National
servizio di classe, con eleganza molto inglese...) tra Park, che ospita la fauna africana più varia e selvaggia, con-
Johannesburg, la capitale, e Città del Capo, la “città madre”, sente diverse prospettive di safari, all’alba, al tramonto, di
perché sono tanti i momenti e i motivi di piacere. Su tutto la notte, in jeep, a piedi… per immergersi nella natura e scoprirsi
straordinaria natura! L’Oceano, il terzo canyon al mondo per piccolissimi. Attraverso paesaggi grandiosi nella loro semplice
profondità, le curiose rocce a padella, le Riserve e i Parchi. Il bellezza raggiungiamo le Montagne di Soutpansberg, terra
Parco Kruger ci mostra un’imponente paese della natura, ma la delle leggende del popolo Venda. I miti dei popoli del “selvati-
chicca e il Rhino Walking Safaris, al suo interno, una conces- co” nord, il “bushveld”, sono intessuti in ogni luogo. L’angolo
sione, l’unica data nel parco: 12.000 ettari di un terreno per- sud-orientale del Botswana, il Tuli Block, è invece la “terra dei
fettamente conservato e salvaguardato dal punto di vista eco- giganti africani”: l’elefante, il leone...
logico e geografico, ricco di tutte le principali specie animali.
Come si viaggia:
Come si viaggia: • Hotel, lodge, guest house, campi tendati fissi 3 e 4 stelle
• Hotel, lodge, treno di lusso • Trattamento: come da programma
• Trattamento: come da programma • Itinerario in minibus e fuoristrada
• Itinerario in treno e minibus • Safari con vetture 4x4 • Guida locale parlante italiano
• Tasse entrate nei parchi incluse
Da Johannesburg
base 2 partecipanti a partire da € 4450 Da Johannesburg
base 4 partecipanti a partire da € 3900 base 2 partecipanti a partire da € 4150
base 6 partecipanti a partire da € 3200 base 4 partecipanti a partire da € 3400
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
base 6 partecipanti a partire da € 2950
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
1° giorno: Johannesburg e Mpumalanga. L’area di Blyde River della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Canyon nellìarea di Mpumalanga, il “luogo ove sorge il sole”.
2° giorno: Mpumalanga panoramica. Il terzo canyon più profon- 1° giorno: Johannesburg. La città e la “città dentro la città”: Soweto.
do del mondo, la roccia a forma di padella, la cittadina-museo. 2° giorno: Pretoria - Mpumalanga. La regione “dove sorge
3° giorno: Kruger National Park e Rhino Wilderness il sole”; la cittadina-museo di Pilgrim’s Rest e gli Union uil-
Concession. La Concessione Rhino Walking Safaris: ricchissima di dings di Pretoria; lungo una strada panoramica, improvviso il
fauna, unica concessione all’interno del Greater Kruger N.P. Si dorme Blyde River Canyon, il terzo più profondo del mondo.
in un elegante lodge con 8 suites costruito solo con materiali naturali. 3° giorno: Kruger National Park. 336 tipi di alberi, 49 di
4° giorno: Rhino Wilderness Concession nel Kruger N.P. pesci, 34 di anfibi, 114 di rettili, 507 di uccelli e 147 di mam-
12.000 ettari perfettamente integrato con l’ambiente naturale circo- miferi; l’esperienza del fotosafari serale.
stante del Kruger. Siamo in territorio dei “Big Five”. 4°-5° giorno: Limpopo - Soutpansberg. Le piantagioni del
5°-9° giorno: Johannesburg, “crociera” a bordo del Rovos Rail, té; le montagne custodi delle leggende del popolo Venda; i miti
“Città del Capo”. 3 giorni sul Rovos Rail attraverso altipiani e deserti dei popoli del Nord; i centri no-profit.
fino alle coste frastagliate dell’oceano atlantico ed alla “città madre”. 6°-7° giorno: Tuli Block - Mashatu G.R. Il selvaggio sud-est
10°-11° giorno: Cape Peninsula. La dolce e forte natura di questa del Botswana, alla ricerca del leopardo, la “terra dei giganti”.
regione, tra mare, flora e fauna, promontori e “Capi”, pinguini. 8°-9° giorno: Mashatu G.R. Fotosafari all’alba e partenza.
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Da Johannesburg
base 2 partecipanti a partire da € 3750
base 4 partecipanti a partire da € 3720
base 6 partecipanti a partire da € 3650
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
1°-2° giorno: Johannesburg. Zululand e Greater St. Lucia
Wetland Park; il più grande estuario marino dell’Africa.
3°-4° giorno: parchi e riserve. Safari in jeep, barca, canoa
e a piedi; dal Parco di Hluhluwe-Umfolozi, il più vecchio del
Paese, al Phinda Private Game Reserve.
5°-6° giorno: Kosi Bay Nature Reserve. La foresta di rafia;
in barca esplorando i tre laghi; in canoa discendendo il fiume
7°-8° giorno: l’Oceano. Selvaggia spiaggia del Thonga
Beach Lodge; passeggiate, immersioni, tartarughe, relax; vive-
re la natura e il mare in piena libertà.
9° giorno: Swaziland, paesaggi... Il piccolo stato ci apre le
porte…; nella Valle di Ezulwini il Milwane Sanctuary.
10°-12° giorno: il Kruger National Park. Vivere la natura in una
concessione privata, ricca di stile, la Rhino Wilderness Concession.
13°-14° giorno: Johannesburg.
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SUDAN
ETIOPIA
Lokichokio
Lago
Turkana Chalbi Ramu
Desert Moyale
Lodwar
EASTERN
RIFT
UGANDA VALLEY
Marsabit
Wajir
Kitale NORTH S O M A L I A
WESTERN
KENYA EASTERN
ZAIRE Kampala Kakamega Isiolo Mado Gashi
Queen Elizabeth
N.P. Nakuro Nyeri
Entebbe Samburu Garissa
Bwindi N.P. Lago NYANZA CENTRAL
Vittoria Narok
Mt. Kenya
Nairobi
Park des Bukoba Masai Amboseli
Volcans Musoma Mara
Kigali Magadi Lamu
L. Kivu Serengeti Garsen
Mwanza EASTERN
N.P. Kilimangiaro COAST
RWANDA MWANDA Ngorongoro Moshi Malindi
Arusha
SHINYANGA Mombasa
Manyara ARUSHA
KIGOMA Same
Kigoma Tabora Wete Pemba
Singida Kondoa Korogwe Oceano
Uvinza Urambo
TABORA TANGA Indiano
Mpanda
SINGIDA Dodoma Zanzibar
MOZAMBICO
MALAWI
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Perché andare
La terra, scaldata dal sole implacabile del giorno, al crepuscolo respira dei mille odori di una natura che si risveglia, calma
e potente, accarezzata dai colori e dalle luci indimenticabili dei tramonti africani, quelli che tingono l’anima per sempre...
La Tanzania e il Kenya, un concentrato delle Riserve naturali più belle del mondo; percorrendo le loro immense pianure e
i loro altipiani ci si imbatte in mandrie di animali selvatici che rendono un safari in queste zone un’esperienza davvero toc-
cante. Dalle sterminate pianure del Serengeti, teatro della grandiosa migrazione di un milione fra gnu e zebre, al cratere
di Ngorongoro, ottava meraviglia naturalistica del mondo, dal Masai Mara alle rive del Turcana, il lago di giada, l’impatto
emotivo è alto. Emozione alla vista degli elefanti del parco Tarangire, ad esempio, o dei leoni del Manyara che hanno la
strana abitudine di arrampicarsi sugli alberi; il lago Nakuru dove vanno in scena fenicottri e pellicani e i laghi meno noti
della Rift Valley, come il Natron, dominato dal vulcano Oldonyo Lengai; Il Masai Mara, con la più alta concentrazione di
leoni, e i crateri di vulcani sacri ai Masai. Paesi che “vanno oltre” e racchiudono anche Parchi e Riserve meno noti, ma
estremamente interessanti: per un viaggio “diverso”, alla scoperta delle aree più selvagge dove si vive in un’immersione
totale nella natura. Poi l’emozione, l’adrenalina vera nel contatto ravvicinato con loro, i grandi primati d’Africa, i gorilla di
montagna: padri, fratelli, antenati? Uganda e Rwanda sono veramente un cuore dell’Africa. Non solo gorilla, ma magiche
bellezze della natura, paesaggi grandiosi e dolci, foreste profonde e umide. Natura ma non solo: uomini, popoli, tradizioni,
culture. Una regione, quattro paesi dove anche il mare può essere splendido e dove è possibile avvalersi di un’alta qualità
delle strutture, giusto complemento ad una cornice naturale, emozionante, che non lascia indifferente nessuno.
(…) Davanti a lui si trovava il ruscello a cui era affezionato. Le acque fresche scorrevano con civetteria, brillando nella
luce del sole mattutino. Avevano il potere di rinfrescargli il cuore. Mambo contemplò l’acqua a lungo, come se volesse
berla con gli occhi. Ah, era un ruscello meraviglioso! Egli stesso lo chiamava “la fatina”, senza sapere perché. Le
acque erano celesti la mattina presto, quando il cielo si schiariva, mentre l’aria aleggiava la foschia; erano un miscu-
glio di oro e di giallo a mezzogiorno, quando il sole vi riversava i suoi raggi infuocati; erano di un color verde chiaro
la sera, quando i mogani schermavano la luce del sole al tramonto; erano d’argento la notte, quando la luna piena
diffondeva la sua luce fredda; era solo qualcosa di nascosto, bello, che intonava i canti del viandante solitario quan-
do regnava l’oscurità. Sgorgava dalla sorgente che si apriva un varco nel sottobosco; scorreva al centro della valle,
sotto gli alberi e in mezzo ai campi, bagnandoli. Era la speranza dei contadini. Per Mambo era il flusso della serenità.
Mohamed S. Mohamed, Libertà per un giorno (da: Racconti dall’Africa)
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Deserto e tribù
14 10
KENYA
Un grande itinerario, un contatto autentico con la natura. Uno dei viaggi più particolari.
Un litorale intenso nell’Africa più spettacolare, per chi desidera sentire le voci della natura
e a ritrovare, magicamente, l’Africa e il suo fascino; un viaggio in alcuni dei luoghi più
magici del pianeta, per chi è disposto a rinunciare a qualche comfort pur di non rinunciare
a tanta emozione. Una spedizione importante, fino al grande Lago Turkana che unisce il
Kenya all’Etiopia. L’Ovest e il Nord, alla scoperta di luoghi suggestivi, i più noti, ma anche
quelli sconosciuti. Lava al posto delle sabbie, dall’acqua al deserto, da un deserto all’altro;
e pozzi scavati... Dalle lagune salmastre e dai laghi della Rift Valley all’emozione forte del
Lago Turkana. Lo smeraldo uscito dal vulcano, un lago che cambia il proprio colore seguen-
do il vento. La nostra meta, un luogo di grande fascino; un mondo magico nel quale navi-
gare. Gli altopiani e le vaste pianure della Rift Valley con gli animali, le savane, le acacie.
Oasi naturali come il Lago Bogoria, grandi distese verdi, montagne, foreste tropicali, acqua.
Uomini che danno carattere ad un ambiente forte; popolazioni rudi, tradizioni radicate. I
Turkana, guerrieri e artigiani; gli El Molo, particolari pescatori; i rudi pastori Samburu. I Come si viaggia:
Rendille, che abitano le impervie regioni, i Borana, i Gabbra... Africa vera, da toccare. • Hotel e tenda
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada
• Guida locale parlante inglese
• Tasse di ingresso ai parchi escluse
2011: 6 marzo
con Tour Leader dall’Italia
7 agosto
con Tour Leader dall’Italia
Alexander Kinglake
I luoghi:
Italia · Nairobi · Lago Bogoria · Maralal National Sanctuary · Parsaloi e South Horr · Lago Turkana ·
Chalbi · Kaisut · Le “Montagne Ndotos” · Samburu National Park · Nairobi · Italia
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Un viaggio nuovo e completo nella regione Nord: mete classiche e luoghi meno noti. Per
chi vuole approfondire una regione unendo la componente naturalistica e quella etnica. Un
tour circolare che ogni giorno "vive intensamente": necessari flessibilità e adattamento.
Sulle pendici dei Monti Kilimanjaro e Meru: 4000 ettari come habitat 63 specie di mam-
miferi. Foresta, boscaglia e savana alberata: l'ambiente del lussureggiante parco del Lake
Manyara, punteggiato da folti stormi di fenicotteri rosa e paradiso di milioni di uccelli di
molte spece diverse. Il fondo della fossa tettonica: numerosi corsi d'acqua sulle pareti fil-
trando dal sottosuolo. Lago Eyasi: intorno al grande lago alcalino abitano gli Hzdapi, noma-
di cacciatori-raccoglitori. Tradizioni ancestrali per un popolo che vive ancora cacciando in
modo tradizionale: con l'arco. Allevatori Datoga: poligami, di ceppo nilotico, vivono in vil-
laggi di case fatte in sterco e argilla. Un'autentica Arca di Noé nella "infinita" caldera del
Ngorongoro: un ecosistema unico e primordiale, con alberi ad alto fusto, licheni ed orchi-
dee selvatiche. Un altro cratere, quello di Olmoti: alte pareti ricoperte di foresta "scivolano"
nel Ngorongoro. Il Serengeti, sconfinate savane ricchissime di grandi erbivori e predatori e
il Lago Natron, dalla forte concentrazione alcalina che determina l’ambiente e la vita degli Come si viaggia:
animali;passando per il Lago Vittoria, un ecosistema intenso, a tratti lunare. • Hotel, lodge e campi fissi
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada
• Guide locali
2011: 12 febbraio • Tasse dei Parchi escluse
in compagnia di Gabriele Fiorese
18 giugno
in compagnia di Marino Bonomelli
10 luglio e 8 agosto
con Tour Leader dall’Italia
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Ci sono molti viaggi ancora capaci di regalare anche al viaggiatore più esperto momenti difficil-
mente dimenticabili. Momenti di emozione, di scoperta, di approfondimento anche quando un
viaggio sembra “solo” di natura. E qui, accanto ai santuari naturali trovi in continuazione tracce di
quella cultura Kiswahili che ha nella tradizione il suo punto di forza. Poi, avvincente, la natura, con
i suoi ritmi, i suoi passaggi ora dolci ora aspri, un mondo animale fatto di momenti idilliaci e di
cacce cruenti, quando ti ritrovi a “tifare” contro i felini… Certo, tutto questo significa a volte vita
spartana, flessibilità di scelte, strutture ben organizzate e confortevoli, ma non certo di lusso.
Eppure chi rinuncerebbe? Siamo in una Tanzania meno conosciuta, eppure ricca di un Parco, il
Selous, tra i più grandi in assoluto, dal nome meno noto, ma ricco di tutto e attraversato da un
grande, placido fiume, il Rufiji, che fa da catalizzatore per tutte le specie animali, che sulle sue rive
si ritrovano per l’abbeverata, a volte con i leoni non distanti dalle timide gazzelle. Ed uno dei piaceri
sarà discendere quel fiume in barca, per osservare. Difficile dire quali sono gli animali più presen-
ti… Di certo qui la fanno da padroni gli elefanti (che guadano il fiume qui e là con inaspettata leg-
gerezza; gli ippopotami, presenti a volte in centinaia di esemplari; varie specie di sonnolenti coc-
codrilli che scivolano regali nell’acqua; uccelli di ogni colore e grandezza e capaci di modulare cose
diversissime; felini, bufali, zebre…fanno la loro parte. Ma la particolarità, nel Selous, è la possibilità Come si viaggia:
del safari a piedi: un’occasione di contatto diretto, di emozioni improvvise; per capire come rumori • Hotel, campi tendati fissi, lodges
e silenzi denuncino nello stesso modo la presenza degli animali. Un modo straordinario per immer- e guesthouses
gersi e capire la natura. Poi è l’Oceano ed è quel gioiello di Kilwa, città antica, patrimonio • Trattamento: come da programma
dell’Umanità, per tre secoli città-stato dominante sulla regione, crocevia di popoli e culture, ancora • Itinerario in fuori strada, minibus e barca
oggi capace di emozionarci con strutture architettoniche che vanno dalle moschee (qui si ammi- • Guide locali parlanti inglese
rano i resti più importanti dell’architettura islamica di tutta l’Africa a sud del Sahara) agli antichi • Tasse d’ingresso ai parchi escluse
palazzi, ai possenti castelli; qui è il trionfo della pietra a quello degli stucchi.
2011: 11 giugno
in compagnia di Gabriele Fiorese
15 luglio
in compagnia di Marino Bonomelli
13 agosto Un altro paese, altre persone
con Tour Leader dall’Italia intorno a sé, che si agitano
in un modo un po’ bizzarro.
Da Milano a partire da € 3250 L’infinito si apre soltanto per voi,
minimo 8 partecipanti un piccolo infinito
e voi ci cadete dentro.
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200
Louis-Ferdinand Cèline
I luoghi: Viaggio al termine della notte
Italia · Dar Es Salaam · Selous Game Reserve · Kilwa Masoka · Kilwa Kivinje · Kilwa Kisiwani ·
Dar Es Salaam · Italia
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Nell’Africa sconosciuta e selvaggia dell’Equatore; “il” viaggio in uno degli ultimi santuari
per vivere l’incontro con primati d’eccezione: il gorilla di montagna e lo scimpanzé.
Un’emozione unica, ma anche parchi e paesaggi, animali e vulcani, foreste dense e grandi
spazi, corsi d’acqua e grandi piantagioni, villaggi di uomini. Tra le cose di maggiore sugge-
stione, il raro rinoceronte bianco nel Ziwa Rhino Sanctuary e la Riserva del Murchison Falls
National Park, divisa in due dal lento Nilo Vittoria; i leggendari Ruwenzori, le “montagne
della luna”, e la foresta tropicale del Kibale Forest National Park. Poi il Rwanda, panorami
mozzafiato e vegetazione esuberante, un’Africa delle emozioni, spettacolare, tra santuari
di rara suggestione. Eppure un’Africa dolce e sorridente, tra quinte di un raro fascino. Il
Parc National des Volcans e “l’incontro” con i gorilla: il momento più intenso riuniti in
famiglie sono guidati da un possente maschio anziano dal dorso argenteo. Curiosi e allegri
accettano di essere avvicinati se in compagnia di rangers che riconoscono amici. Urla, boc-
cacce, parodie di assalto sono solo un modo per ricordarci che siamo “ospiti”. Il lago Kivu
e il relax nelle sue piccole, protette baie… Ci sarà pure una ragione se Winston Churchill Come si viaggia:
definì questa terra come “dall’inizio alla fine un bellissimo giardino, la Perla dell’Africa”. • Hotel e lodge
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in jeep 4x4
• Guida locale-accompagnatore
2010: 21 ottobre e 29 dicembre parlante italiano
con Tour Leader in loco • Tasse di entrata ai parchi e per l’escursione
ai gorilla e scimpanzé: escluse
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TANZANIA
GIORNI BASE PARTEC. HOTEL CAMPO FISSO GIORNI BASE PARTEC. HOTEL CAMPO FISSO
Una delle aree naturalistiche più spettacolari di tutta l’Africa. Dall’oceano alla savana, in un ambiente nel quale si inseguono
Le immense piane del Serengeti, punteggiate dalle acacie ad monti, forre, foreste, valli e depressioni, boscaglie e grandi
ombrello, dove si concentrano migliaia di animali. E ancora: la distese. Dagli scenari forti dei Monti Uluguru al Selous. Le
spaccatura della Rift Valley, un evento geologico unico; le dor- piste, difficili, lungo un percorso affascinante, fino al Ruaha
sali pietrose, le colline, gli stagni, i giganteschi baobab della National Park, una delle riserve meglio mantenute e ancora
savana: siamo nel Parco del Tarangire. L’itinerario si dispiega poco frequentate della Tanzania: uno scrigno naturale con
fra le suggestive gole dell’Olduvai e ci porta al cratere del tutta la grande fauna. Eccolo, il Selous: grandi spazi e natura
Ngorongoro, ottava meraviglia naturalistica del mondo con la lussureggiante, in cui foresta, boscaglia e savana si confondo-
sua immensa caldera, l’incredibile concentrazione di fauna no. Nella quiete del Rufiji Camp, affacciati su un fiume bruli-
africana in un ambiente primordiale, con alberi di alto fusto e cante di vita, alloggiati in grandi tende con servizi privati, a
licheni, nei quali lo sguardo si perde. Un incontro diretto con predominare e a “dominarci” sarà una natura grandiosa e
gli animali; un contatto con l’Africa più genuina, densa di sug- forte; l’emozione dei safari in barca, in jeep e a piedi, tra eco-
gestioni, con i sui ritmi e le sue leggi. sistemi che rendono rara, unica questa riserva.
Come si viaggia: Come si viaggia:
• Campi tendati fissi, lodge e hotel • Hotel, lodge e campo tendato fisso
• Trattamento: come da programma • Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada • Itinerario in fuoristrada, barca e volo
• Guida locale parlante italiano • Ranger-guide residenti parlanti inglese
• Tasse entrata parchi escluse • Trekking a Mahale • Tasse di entrata ai parchi escluse
1°-2° giorno: Arusha - Tarangire National Park. Primo incon- 1° giorno: Dar es Salaam. Un ex borgo di pescatori.
tro con la fauna selvaggia e la varietà dei paesaggi africani, safari. 2° giorno: dall’oceano alla savana. Una traversata che
fotografici fra distese di acacie, savana e baobab; il fiume richiama offre l’essenza del Paese.
all’abbeverata centinaia di animali di specie diversa. 3°-4° giorno: Ruaha National Park. Fotosafari in un vero
3° giorno: Cratere di Ngorongoro. Un ecosistema unico al scrigno naturale della fauna selvaggia africana.
mondo che preserva le specie animali, uno scenario “immenso”, 5° giorno: Isimilia e Morogoro. Isimilia: archeologia
una caldera popolata, selvaggia, primordiale. dell’Età della Pietra.
4°-6° giorno: Serengeti. Immenso santuario della fauna selvati- 6° giorno: verso Selous. Percorso tra i più affascinanti, emo-
ca: savana erbosa all’infinito, zone di boscaglie e foreste, i corridoi zionanti e selvaggi della Tanzania.
di passaggio degli gnu, un’Africa degli animali genuina e “vera”. 7°-8° giorno: Selous Game Reserve. Emozione del safari a
7° giorno: Olduvai Gorge - Arusha. Un’immensa gola: qui il piedi, in barca, in jeep; il piacere di vivere “nella” natura
ritrovamento dei primi ominidi, una svolta per l’evoluzionismo. vivendo i suoi ritmi, i suoi tempi, le sue emozioni.
8° giorno: Arusha. Si torna a casa, negli occhi il ricordo di alcu- 9° giorno: Dar es Salaam. Volo panoramico per Dar, per
ne delle aree più spettacolari dell’Africa. guardare l’Africa da un punto di vista privilegiato.
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ESTENSIONI PER TUTTI I VIAGGI IN TANZANIA Il mondo animale riproduce i propri riti: la preda e il cacciato-
re, le nascite, l’abbeverata e il pascolo. Ci sono molti modi di
avvicinarsi a questa Africa palpitante e il viaggio che propo-
• MARE A ZANZIBAR, MAFIA, PEMBA, MNEMBA niamo permette di viverla pienamente, perché le sorvolate
Relax, visite, sport, immersioni sono un modo privilegiato di ridimensionare le distanze, ma
nelle affascinanti isole dell’Oceano Indiano anche un punto di vista estremamente suggestivo. A questo si
lungo la costa. aggiunge l’emozione del safari fotografico, in una terra che al
crepuscolo si risveglia accarezzata dai tramonti africani, sol-
cata dal volo di migliaia di uccelli, resa viva dagli animali in
• PARCHI DEL SUD: caccia. E poi i lodge: esclusivi e immersi nella bellezza.
Selous e Ruaha Un’eleganza essenziale di forme che cela massimi livelli di
comfort, da prenotare con molto anticipo. Le piste d’Africa
• PARCHI DELL’OVEST: non si limitano a regalare emozioni senza fine, ma nascondo-
no e svelano anche questo.
Mahale e Katavi
Come si viaggia:
• KILIMANJARO: • Hotel, campi tendati fissi e lodge di lusso
• Trattamento: come da programma
Una settimana per salire a quota 5.892, • Itinerario in volo e fuoristrada
seguendo la via Marangu • Ranger-guide residenti parlanti inglese
o la via Machame. Da Arusha a partire da € 5700
base 2 partecipanti
• GORILLA IN RWANDA:
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
In uno degli ultimi santuari rimasti della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
per incontrare il primate d’eccezione,
il gorilla di montagna. Prenotare con largo anticipo
Minimo 2-3 notti. Inizio tour Arusha. Hotel.
Manyara National Park. Il Manyara, la fauna africana; osserva-
re il volo di migliaia di uccelli e la forza degli animali in caccia,
Prenotare con largo anticipo: permessi limitati. vivendo il lusso di una natura viva, dei suoi ritmi: un’emozione forte.
Tarangire National Park. Nel Tarangire distese di acacia,
savana e baobab, mentre il fiume richiama all’abbeverata ani-
mali di tutte le specie.
Serengeti National Park. Il Serengeti, panoramica aerea in
direzione nord; scesi a terra “tocchiamo con mano” quello che
abbiamo visto dal cielo: safari fotografici nel parco più famoso
della Tanzania; qui il mondo animale viene “vissuto” nella
intensità dei suoi ritmi.
Ngorongoro Crater C.A. La caldera del Ngorongoro: vivere
un ecosistema unico, una vera “arca di Noè”.
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Mpulungu TANZANIA
Mporokoso
LUAPULA Isoka
ZAIRE Kasama
NORTHERN
i
Mueda
Lago Malaw
Lilongwe
Catur
ZAMBIA Luangwa Katete
Nacala
Valley NAMPULA
MALAWI
ique
LUSAKA Cuamba
ico
Blantyre Nampula
WESTERN
Moc
Tete
de
za
Choma
MOZAMBICO Pebane
o
Livingstone
l M
MANICA Quelimane
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Inhaminga
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ZIMBABWE Chimoid
na
Beira
SOFALA
NovaMambone
Inhassoro
Vilanculos
Chicualacuala
INHAMBANE
GAZA
Inhambane
Massingir
SUD Chokwe Inharrime Oceano
AFRICA Xai-Xai Indiano
Maputo
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Perché andare
A volte mettere assieme paesi differenti è solo un interessante e divertente "esperimento"; a volte è solo difficile, qualche volta
semplicemente... inutile. Zambia, Malawi e Mozambico, a guardarli distrattamente sulle carte, sembrano dal punto di vista
geografico un blocco unico; se vai ad analizzarli li trovi assolutamente diversi per caratteristiche (l'unica non può sempre esse-
re il binomio parco-animali!), per interessi, per capacità di offrire ed offrirsi al viaggiatore. Cosa c'entra il Malawi, un piccolo
gioiellino che vive intorno al suo grande lago, con quel concentrato di mare e parchi, di gente e di tradizioni che è il
Mozambico? Terra d'Africa uno, terra africana che ha molto subito le influenze del colonialismo l'altro. Siccome due paesi non
bastano, ecco irrompere lo Zambia; e con lui la domanda su cosa ci sta a fare assieme agli altri due. Paese di grandi fiumi e
grandi riserve, paese dalla natura grandiosa e non ancora profanata, paese che permette agli uomini di fare safari a piedi, ma
non può impedire ad enormi mandrie di elefanti di "radere al suolo", per mangiarne la corteccia ed i rami teneri, intere foreste.
Un puzzle che sembra senza senso e senza soluzione e che invece un poco alla volta si ricompone, mostra i collegamenti, dà
vita ad un grande affresco africano. Ecco che i contrafforti del Mozambico si sposano con quelli dello Zambia; ecco che le
foreste diventano autostrade per branchi di animali che non conoscono frontiere; ecco che i grandi fiumi dello Zambia parlano
di paesi in cui l'acqua domina, così come il lago Malawi "è" il Malawi e sulle sue sponde si vive, si lavora, si sviluppano le
attività quotidiane di piccoli e grandi villaggi, si "prendono i bagni" come sulle rive del mare e come in mare si pesca, si fa
snorkeling, si... prende il sole. La natura ricompone tutto, in un grande mosaico colorato, dove il verde la fa da padrone, dove
l'azzurro di fiumi e laghi porta la vita, dove i tramonti commuovono, dove la gente sorride. Ti accorgi di mescolare Afriche
diverse, ma anche che solo così si riesce a capire l'anima profonda, vera, spesso capace di nascondersi, dell'Africa. Che al di là
dei confini politici tra stati è sempre la stessa: impareggiabile, unica, coinvolgente.
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Una spedizione per viaggiatori dal palato esigente, ma con una buona capacità di adatta-
mento. Un viaggio che non può essere all’insegna del lusso, ma che spesso offre strutture
di buon livello e di grande fascino. La varietà del percorso rende molto eterogenei gli stan-
dard ricettivi e la tipologia dei mezzi di trasporto: dalle 4x4 alla barca a motore, dagli
aeroplanini al minibus, dal treno al dhow, alla motonave. Il Parco del South Luangwa è una
chicca naturalistica: se qui gli animali di grande taglia e i felini accendono la fantasia, l’in-
credibile avifauna rallegra gli occhi e le orecchie. Poi il Lago Malawi, la prima riserva d’ac-
qua del pianeta, un autentico mare interno che attraverseremo, su acque inattese per tra-
sparenza, a bordo della storica Motonave Ilala: per i “turisti” solo cinque cabine di prima
classe e... qualche orario elastico. Poi il Mozambico del nord, una terra selvaggia e scono-
Come si viaggia:
sciuta; il viaggio in treno e minibus attraverando paesi sperduti. Fascinosa, Ilha de
• Hotel, campi tendati fissi, lodge,
Moçambique... Struggente l’oceano indiano nell’ora dolce in cui rientrano, al tramonto, le guesthouse, motonave
barche. Un incredibile fascino che deriva da un mix lusitano, arabo e africano, un’atmo- • Trattamento: come da programma
sfera sottile che avvolge e incanta. Poi Pemba, piccola città protesa verso la pesca e porta • Itinerario in fuoristrada, minibus,
d’accesso a quell’estremo nord del Mozambico ancora remoto e poco conosciuto. Qui la volo, treno, motonave, barche a motore
natura affascina, lo sguardo corre verso il canale di Mozambico, verso l’Africa. Qui la luce • Tasse di ingresso ai parchi incluse
è carica d’Africa e di mare.
2011: 6 agosto
in compagnia di Gabriele Fiorese
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Una spedizione attraverso il nord del Mozambico, in luoghi unici dal punto di vista storico
e ambientale; per scoprirlo, per conoscerlo. Da Maputo, mix di architettura portoghese e
spontaneità africana, a Lichinga, nella frescura di grandi viali alberati. Un’esperienza
diversa e ricca di stimoli: in treno da Cuamba a Nampula, verso oriente, verso il mare, in
un mondo incredibile e brulicante, fatto di uomini e luoghi. Poi Ilha de Moçambique, l’o-
ceano, il mito a portata di mano, i viali nell’ora del tramonto: un mélange di Africa e di
mondo arabo, una identità squisitamente Swahili. I profumi, le voci, l’atmosfera: tutto ti
“avvolge”. Storia e luoghi: Pemba e le Quirimbas. Pemba è proprio l’oceano con i villaggi
di capanne, la lunga attesa sulle spiagge dei pescatori, le atmosfere ora ovattate ora ricche
di voci e di intensità: un mondo che non si dimentica. Un itinerario per chi si sente pronto
a vivere varietà e flessibilità nei mezzi di trasporto e nelle sistemazioni, pur di entrare in
contatto con una vita che è ancora intatta. Uno di quei viaggi ancora capaci di regalare
momenti di suggestione e di emozione anche ai viaggiatori più esperti. Un itinerario per Come si viaggia:
viaggiatori dal palato esigente, ma anche capaci di adattarsi quando è necessario. • Hotel, lodge, guest house
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in minibus, fuoristrada e treno
• Guida locale parlante inglese
2011: 6 giugno
con Tour Leader dall’Italia
4 luglio
con Tour Leader dall’Italia
8 agosto
con Tour Leader dall’Italia
Quando ci muoviamo
Da Milano a partire da € 4350 con i nervi all’erta e ascoltiamo,
minimo 8 partecipanti osserviamo e respiriamo
in sintonia con il mondo
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 attorno a noi, creiamo un’area
o momento di natura selvaggia.
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MOZAMBICO
GIORNI BASE PARTEC. HOTEL GIORNI BASE PARTEC. HOTEL TENDA CAMPO FISSO
Per chi si sente pronto a vivere un viaggio mettendo in conto Un viaggio a contatto con una natura capace di sorprendere,
la necessità di essere flessibili, adattabili, per chi alla propria un viaggio in regioni ricche di spunti, ma che richiedono da
curiosità non mette il limite delle strutture. In cambio una parte del viaggiatore flessibilità, capacità di adattarsi, voglia di
natura incontaminata, popoli sorridenti e “antichi”, vestigia di “costruire” in viaggio alternative. Un itinerario immaginato per
una storia importante. Se Maputo offre un raffronto serrato mettere insieme paesaggi di grande suggestione, natura incon-
tra l’antica architettura portoghese e la voglia forte di moder- taminata, un Oceano (quello indiano) che qui si esprime in
nità, Lichinga, capitale del Niassa, riporta ad atmosfere ovat- tutta la sua grandiosità, luoghi e monumenti che parlano di
tate, lunghi viali alberati, ritmi africani. Poi ecco il Mozambico, una storia antica ma anche più recente. Architettura portoghe-
per soddisfare la voglia di un paese “altro”. Inizia l’itinerario in se, foreste verdi, piste di terra rossa, grandi dune di sabbia che
treno: curioso, riposante, esaltante, da Cuamba a Nmpula, si perdono nell’Oceano. Ecco Inhambane, la seconda città più
guardando, scoprendo. Ecco Ilha de Mocambique, patrimonio antica, ecco la penisola di Barra, con la lunga spiaggia bianca
dell’UNESCO: la costa, l’Oceano, il mito… Antica capitale che non che fronteggia la grande laguna. Poi le Isole Bazaruto, cinque
dimentica il suo passato: un mix lusitano, arabo, africano. Mare isole, cinque gioielli: il trionfo di un mare dai mille colori, a lam-
chiama mare: Pemba, le spiagge, il relax, le acque cristalline. bire foreste capaci di trasformare le isole in paradisi.
Come si viaggia: Come si viaggia:
• Hotel, lodge, guesthouse • Trattamento: come da programma • Hotel, lodge, guesthouse • Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada, minibus e treno • Itinerario in fuoristrada
• Guida locale parlante inglese da Maputo • Guida locale parlante inglese da Maputo
Da Maputo Da Maputo
base 2 partecipanti a partire da € 3650 base 2 partecipanti a partire da € 2750
base 4 partecipanti a partire da € 3100 base 4 partecipanti a partire da € 2500
base 6 partecipanti a partire da € 2950 base 6 partecipanti a partire da € 2350
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
1° giorno: Maputo. Architettura portoghese e spontaneità africana. 1°-2° giorno: Maputo. Architettura portoghese, spontaneità afri-
2° giorno: Lichinga. Un imprevisto senso di ordine che non ha cana, caos moderno e cucina “creola”… E’ il Mozambico.
nulla di urbano ma è identificato dall’ampiezza dello sguardo. 3°-4° giorno: Maputo - Foce del Limpopo. Bellissima la lussu-
3°-4° giorno: Cuamba. Lungo la pista, incontrando villaggi, reggiante vegetazione. La pista di terra rossa e le foce del mitico
comincia la percezione del Mozambico come di un luogo altro. fiume africano tra dune di sabbia, lunghe spiagge isolate e foresta.
5° giorno: Cuamba - Nampula - Ilha. In treno da Cuamba a 5°-6° giorno: Zongoene - Inhambane - Barra. Verso nord.
Nampula. Per un giorno presi dal mondo brulicante, per noi raro, Forte il contrasto tra il verde della vegetazione e il rosso della terra.
che si percepisce all’arrivo nelle varie stazioni. Poi Ilha de Si giunge ad Inhambane, uno dei più antichi insediamenti europei
Moçambique... la costa, l’oceano, il leggendario ponte. sulla costa dell’Africa Australe. Poi la penisola di Barra con la
6°-7° giorno: Ilha de Moçambique. Un mix lusitano, arabo e laguna da una parte e la grande spiaggia bianca dall’altra.
africano. L’atmosfera, un mélange tra l’Africa e il mondo arabo: la 7°-8° giorno: Inhambane - Vilanculos - Johannesburg.
vera identità sincretica, squisitamente Swahili di Ilha. Qualunque Vilanculos, la vivace cittadina che è la porta di accesso alle Isole
cosa facciate a Ilha vi ritroverete sull’Oceano. Bazaruto. Vegetazione tropicale, palme e baobab. Giornate di relax
8°-9° giorno: Ilha de Moçambique - Pemba, rientro. A piedi e mare soggiornando in una “casa lontano da casa” dall’atmosfera
sul ponte del Fiume Lurio: scorci ed incontri. Pemba è l’oceano, qui rilassata e tranquilla, costituita da poche camere, su un piccolo
la luce è possente e dolce, carica d’Africa e di mare. promontorio baciato da una leggera brezza, con una superba vista.
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Mozambico mare
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MOZAMBICO
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Un piccolo Paese dove la natura ha due alleati capaci di ren- Per chi ama i safari, i grandi paesaggi che lasciano senza fiato,
derla rigogliosa e verde: l’acqua e la terra. A cavallo di questi gli animali nel loro habitat, l’acqua e le foreste. Per chi ama
due elementi si snoda tutto il viaggio, tra emozioni, scenari farlo nelle maniere più disparate: in jeep scoperte e a piedi, in
forti e paesaggi riposanti. Una riserva ricca di animali, fiumi e canoa e in barca, volando in aereo o in elicottero sulla natura
laghi da navigare per vivere la natura osservandola dalle rive per coglierne mille particolari. Per chi, soprattutto, vuole un
nelle ore dell’abbeverata. Spiagge, vere, su cui rilassarsi per viaggio nuovo e completo, ma ottimizzando i tempi, “stringen-
godere di momenti di “soggiorno balneare” del tutto singolare. do” sui lunghi spostamenti. E, per finire, per chi tutto questo
Come nei campi tendati fissi sulle isole in mezzo al lago e in lo vuole con il massimo comfort. Lusso di strutture, lusso di
lodge esclusivi che garantiscono “lusso a piedi scalzi”. luoghi incontaminati. Qui non manca nulla: le cacce e le
Spostamenti in auto, in barca e in volo per “tagliare” i tempi. numerose mandrie; i grandi felini africani, i maestosi ippopo-
Uscite in kayak, immersioni, snorkelling, vela, bird-watching... tami; ...e tramonti che ti restano nell’animo! Gioielli esclusivi:
Le popolazioni, i villaggi, le missioni, il contatto vero e totale il Lower Zambesi NP, il South Luangwa NP, il Kafue NP, lo spet-
con una terra che preserva natura e tradizioni. tacolo “assordante” delle Cascate Vittoria.
Come si viaggia: Come si viaggia:
• Hotel, campi fissi e lodge esclusivi • Hotel, lodge e campi tendati di lusso
• Trattamento: come da programma • Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada, minibus, barca e in volo • Itinerario in volo, fuoristrada e barca
• Ranger-guide residenti parlanti inglese • Escursioni in barca, mokoro e a piedi
• Tasse di entrata ai parchi incluse • Ranger-guide residenti parlanti inglese
• Tasse di entrata ai parchi incluse
Da Blantyre
base 2 partecipanti a partire da € 3700 Da Lusaka a partire da € 7200
base 4 partecipanti a partire da € 3540 base 2 partecipanti
base 6 partecipanti a partire da € 3470
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
1°-2° giorno: Blantyre - Liwonde. Acqua e terra, i due 1°-3° giorno: Lusaka - South Luangwa NP. I grandi pre-
alleati di questa regione; i safari: in barca, a piedi e notturni! datori e le specie endemiche, gli uccelli e gli animali del fiume;
3° giorno: Liwonde NP e Lago Malawi. La Great Rift i safari fotografici, soprattutto a piedi, in questa riserva
Valley, Mangochi, la gente; vivere la bellezza del tramonto immensa paradiso della fauna.
sulla spiaggia del grande mare interno. 4°-5° giorno: Lower Zambesi N.P. Grandi paesaggi che
4°-5° giorno: Lago Malawi - Cape Maclear. Il Lago lasciano senza fiato; un parco, un gioiello riservato a pochi;
Malawi, di sorprendente bellezza, in un ambiente fortemente tutte le attività: barca e canoa, jeep aperte e a piedi, per coglie-
africano vissuto da un’isola esclusiva; le albe, i tramonti. re “la vita” lungo lo Zambesi.
6°-7° giorno: le rive settentrionali. La missione di Mua, la 6°-8° giorno: Kafue National Park. Godere di uno dei più
scoperta dei villaggi; battute di pesca, windsurf, la vela e la bici. remoti parchi africani; la pianura di Busanga: isole alberate
8°-9° giorno: sulla riva mozambicana. Mchenga Nkwichi, in un mare di savana; le piane alluvionali e i “dambos”; in eli-
“la sabbia che canta e squittisce” nella Manda Wilderness Reserve cottero sulle regioni settentrionali; una fauna imponente.
10°-11° giorno: Likoma Isl. - Lilongwe. La famosa cattedrale 10°-11° giorno: le Cascate Vittoria. Un tripudio di arcoba-
anglicana e “l’ospedale” dello sciamano; spiagge di sabbia dorata. leni sull’acqua, il “canto” assordante di milioni di litri d’acqua.
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Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
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Aldabra
Isole Seichelles
Diego Suarez
Antsiranana
Antsohimbondrona
Andoany
Iharana
Nosy Be Ambanja
ANTSIRANANA
co
Bealanana
bi
Andapa
Antsohihy
am
Antalaha
Mahajanga MAHAJANGA
oz
l M
Besalampy Andilamena
Maewatanana Sonaieranalvongo
le
Fenoarivo Atsinana
Kandreho
na
Maintirano Ambatondrazaka
ANTANANARIVO Toamasina
Ca
Antananarivo
Ankavandra P.N. Perinet
Miandrivazo Soavinandriana
Antsirabe Antanifotsy
Belotsiribihina
Morondava Mahabo
Mahanoro Oceano
Ambositra Varika
Mandabe FIANARANTSOA Indiano
Manja Mananjary
Fianarantsoa
Parco Ambalavao
Nazionale Manakara
Isalo Ihosy
Farafangana
Tulear
Oceano MidingyAtsimo
Beraketa Tsivory
Indiano Ampanihy
Fort Dauphin
Ambovombe
Perché con noi. Ci siamo arrivati tanti anni fa, quando pochi o nessuno vedeva in quella grande isola un luogo bello da
scoprire, da vedere, da capire. Lo abbiamo fatto anche grazie ad un corrispondente italiano che laggiù viveva e che ci aveva
fatto capire la bellezza e l'interesse del Madagascar. Poi... poi le difficoltà di trattare con un'unica compagnia aerea, che
faceva del protezionismo ancor più che dell'ostruzionismo, ci aveva fatto allontanare. Non si possono programmare viaggi
che poi rischiano di non partire; peggio, non si possono immaginare viaggi che "dovranno" subire modifiche perché i voli
non sono prenotabili ad un certo costo e in una data ben precisa. Come due innamorati che vivono in città lontane e non
riescono a vedersi quando e soprattutto come desiderano, ci siamo persi. Da 5 anni, normalizzati i voli, è ripreso l'idillio,
abbiamo riposizionato gli itinerari anche sulla base di varie ricognizioni (gli amori, in realtà, non si interrompono mai del
tutto), abbiamo ripreso a cercare, curiosare, scoprire, capire, innovare. Nel Madagascar crediamo ancora molto.
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Perché andare
Cento volti contrastanti sono troppi? Certamente sì, ma non sono comunque pochi quelli che il Madagascar sa regalare.
Paese intrigante, a volte capace di nascondere ciò che ha di diverso e di più vero, sempre ricco di suggestioni. Un paese
che proprio per queste sue diversità, continue, stordisce il viaggiatore. Siamo in un paese che si fa amare o si fa dete-
stare, senza vie di mezzo, senza condizioni intermedie, forse senza appello. Eppure è un'Isola che dà molto, che offe
molto e che si apre a chi vuole vederla con occhi nuovi, diversi; perché le differenze non vanno solo notate ed annotate,
vanno vissute con animo lieve e curioso. E' che questo sia un paese che ama i viaggiatori curiosi e che da loro si fa
facilmente amare è certo. E' questo il punto: il Madagascar si dà solo ai viaggiatori veri, a quelli che non lanciano giudizi
dopo uno sguardo furtivo, a quelli che sanno guardare con occhi complici. A quelli che non amano il mordi e fuggi, a
quelli che sentono propri anche i luoghi degli altri. Isola complessa, come sono complessi i suoi itinerari: per coglierne
lo spirito più profondo bisogna sapersi adattare ai cambi repentini di immagini e suggestioni, alla varietà e alle con-
traddizioni. Bisogna avere la capacità di passare da villaggi e mercati dove l'animazione è quasi frenetica, vociante, al
silenzio delle spiagge isolate, delle coste; dalle lagune serene alle scogliere erose dal vento: dalle piantagioni a perdita
d'occhio alle foreste lussureggianti. Un'esplosione di emozioni... Il canto delle conchiglie spostate dalle onde sulle spiag-
ge di Tulear e la severità dei paesaggi dell'Isalo, il deserto spinoso e le foreste a galleria contornate di tamerici; la poten-
za dei baobab e la sontuosa delicatezza delle orchidee e le pianure verdeggianti e il mare dalle trasparenze cristalline.
Un'Africa vera, coinvolgente. Poi l'Oceano Indiano, in barca, per capire che le Seichelles non sono solo spiagge e fondali
e che la più lontana, Aldabra, ha il fascino delle cose remote ancora tutte da scoprire.
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L’ultimo Gondwana
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MADAGASCAR
L’ultimo Gondwana: isola possente, a tratti massiccia e spesso lieve e luminosa di colori
pastello; contraddittoria quanto a paesaggi e situazioni di vita; capace di farsi scoprire solo
a tratti, sempre prodiga di luoghi nuovi; regno di profonde, dense foreste, a volte inacces-
sibili e quasi ostili, ma anche di estese piane verdi, di spiagge dove il canto delle onde e
delle conchiglie ipnotizza, di grandi lagune e di baie serene. Il Madagascar ha in sé tutti gli
aspetti capaci di farti venire voglia di viverci, o quanto meno di passarci lunghi periodi sere-
ni. La sua forza è la capacità di mostrare il volto di un angolo di mondo dove, senza eccessi,
molto è rimasto a decenni fa: il ritmo di vita, le tradizioni vissute serenamente, le lunghis-
sime piste ancora di terra rossa battuta, una sorta di serpentone che si snoda sinuoso tra
foreste a perdita d’occhio, le piccole barche a vela con pescatori che buttano le reti in un
mare che è ancora generoso, le spiagge lunghissime, di un bianco che contrasta con acque
smeraldo e blu. Un ecosistema unico al mondo, con piante e animali endemici; foreste plu-
viali e picchi montani; l’altopiano d’Isalo, segnato da canyons profondi e piscine naturali, e
la vegetazione tropicale della costa occidentale; le barriere coralline e le baie serene. E sem-
pre, ovunque, un popolo sorridente, ancorato alle proprie tradizioni, vissute in maniera sere-
na. Un viaggio “classico e confortevole”, ma ricco di spunti nuovi; un viaggio in albergo che Come si viaggia:
comunque richiede un certo spirito di adattamento. A ripagarci un’isola unica…” • Hotel e lodge
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in minibus con aria condizionata
• Escursioni a piedi
2011: 10 giugno • Guide locali
con Tour Leader dall’Italia
15 luglio
con Tour Leader dall’Italia
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Un’isola, un continente
21 10
MADAGASCAR
Un viaggio spedizione alla scoperta di paesaggi ed etnie. Alla scoperta della natura sorpren-
dente di un’isola grande come un intero paese: canyon, sorgenti calde, palme, rocce spet-
tacolari, sontuose fioriture di orchidee selvagge e possenti baobab, la foresta spinosa e le
piante endemiche. Una natura dai cento volti capace di stordire il viaggiatore. Mille sugge-
stioni, mille motivi di emozione. Una “piccola” fauna straordinaria e i simpatici lemuri.
Decine di baobab nell’Avenue des Baobabs di Morondava; l’incredibile fiume e i bizzarri pin-
nacoli di pietra, gli Tsingy, le grotte nella regione sacra. Dalle risaie dell’altopiano centrale
fino a Miandrivazo, crocevia etnico, dove inizia la navigazione dello Tsiribihina, campeg-
giando fra le sue lunghe lingue di sabbia. I giganteschi baobab della regione di Tsimafana,
luogo dei Sakalava, veneratori degli antenati, e dei Vezo, pescatori nomadi. La magia che
Come si viaggia:
incanta del suono di migliaia di conchiglie mosse dal mare a Tulear. La suggestione delle • Hotel e tenda (2 notti)
sconfinate piantagioni di agavi. L’incontro ravvicinato con i timidi lemuri. Relax e attività • Trattamento: come da programma
di fronte al reef della barriera corallina, gli altopiani centrali, l’Isalo National Park e la fore- • Itinerario in fuoristrada, barca e minibus
sta pluviale del Ranomafana National Park; poi Antsirabe e infine Antananarivo che ci sedu- • Escursioni a piedi
ce con il suo sorriso malgascio, che ci inebria di suoni, luci, colori, odori intensi di spezie. • Guide locali
2011: 5 agosto
in compagnia di Elena Dacome
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Un Paese che piace a tutti i grandi viaggiatori, che amano sco- Al di là di alcune magnificenze, qui è l’atmosfera che detta i
prire luoghi nuovi e complessi. Lascia indifferente chi al viag- tempi, è la diversità che incuriosisce, è l’intensità di situazioni e
gio chiede solo una carrellata superficiale di luoghi. Il luoghi che appaga. Pensi al Madagascar e pensi ai lemuri (a
Madagascar è complesso, i suoi itinerari lo sono; per coglierne cominciare dal più grande,l’Idri Idri, che vedremo nel suo habitat
lo spirito bisogna adattarsi alla sua varietà e alle contraddizio- migliore), ma ti ritrovi contornato da decine e decine di specie
ni: cambi repentini di immagini e suggestioni; scenari in movi- diverse di animali; così come ti accompagna, sempre, il canto di
mento, capaci di dare sensazioni belle e forti. Dal caos del migliaia di uccelli… Pensi al Madagascar e ti vengono in mente
coinvolgente mercato di Antananarivo alla bella Ambalavao, le foreste tropicali, poi incontri piante endemiche, fiori rari, sco-
con le casette colorate dai tetti aguzzi. Dal fascino austero del pri oltre cento specie diverse di orchidee, ammiri giacinti d’ac-
Parco dell’Isalo con cascate e pianure dorate a Fianarantsoa, qua così grandi da meritarsi il sopranome di “orecchie di elefan-
nel cuore di una delle regioni più fertili, fino alla Foresta te”. Le Riserve naturali, i villaggi Betsimisaraka, le persone sor-
Pluviale di Ranomafana, lussureggiante. Il Madagascar è so- ridenti, i pescatori. Relax in una splendida isola giardino, Sainte
prattutto questo; è Africa verde e remota. Marie, ricca di suggestioni, antico rifugio dei pirati.
Come si viaggia:
Come si viaggia:
• Hotel • Trattamento: come da programma
• Hotel • Trattamento: come da programma
• Auto e barca; alcuni voli interni
• Itinerario in minibus; escursioni a piedi
• Guide locali
• Guida locale parlante italiano
Da Antananarivo
Da Antananarivo base 2 partecipanti a partire da € 2480
base 2 partecipanti a partire da € 2850 base 4 partecipanti a partire da € 2250
base 4 partecipanti a partire da € 2150 base 6 partecipanti a partire da € 2150
base 6 partecipanti a partire da € 1900
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. 1°-2° giorno: Antananarivo - Andasibe. Antsiraka e le sue
ricchezze. La riserva di “Peyrieras” e il “Museo della
1°-2° giorno: Tana - Antsirabe. L’altopiano centrale ad oltre Gendarmeria”. La riserva di Vakona: il “Cryptocropta ferox”.
1800 metri; il caos coinvolgente, divertente della capitale. 3° giorno: Andasibe. Il Parco Nazionale di Analamazaotra e
3°-4° giorno: Ambositra - Ranomafana. Eucalipti fino a la più grande specie di lemuri, l’Indri Indri o “Babakoto”. Flora
Ambositra; alte case in mattoni rossi; lemuri nella lussureg- endemica, “l’albero del viaggiatore”, 100 specie di orchidee.
giante Foresta Pluviale in uno dei parchi più noti. 4° giorno: Andasibe - Manambato. Attraverso la foresta
5° giorno: Fianarantsoa. Nel cuore di una delle regioni più vergine e i tipici villaggi Betsimisaraka. I laghi salati.
fertili e rinomate per la produzione di tè e di vino. 5° giorno: Lago Rasoamasay. Palmarium, riserva privata
6°-7° giorno: Isalo - Ambalavao. La produzione artigianale su una penisola di 46 ettari: i lemuri “Varecia variegata”.
della seta; pianure dorate intervallate da grandi pinnacoli di are- 6° giorno: Lago Rasoamasay - Tamatave. In fuoribordo
naria, cascate, lenti corsi d’acqua, canyon profondi e dense foreste. nel Canale di Panganales; i giacinti d’acqua, “orecchie di ele-
8°-9° giorno: Tuléar e Ifaty. I villaggi dei cercatori di zaffiri, fante”; il mercato galleggiante del porto fluviale di Tamatave.
le tombe Mahafaly, il reef della grande barriera: scenari in 7°-9 giorno: Tamatave - Sainte Marie. L’isola-giardino,
movimento, immagini, suggestioni. antico nascondiglio dei pirati. Da giugno a settembre il pas-
10° giorno: Antananarivo. Variopinti mercati di tessuti, saggio delle balene “Megaptera Novaeangliae” per partorire.
spezie inebrianti. 10° giorno: Sainte Marie - Antananarivo. Il rientro.
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Natura e relax
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MADAGASCAR
PER TUTTI GLI ITINERARI IN MADAGASCAR Paese che può sembrare contraddittorio, ma che tale non è. Ecco
è possibile effettuare le seguenti estensioni: allora un viaggio che ha nel suo “lento” svolgimento la chiave
per farci capire le diversità di questa isola di straordinario inte-
resse e di non comune bellezza, sono i tempi scelti per vedere le
• Spiaggia e mare nelle Isole dell’Oceano Indiano: cose classiche e qualcosa di più il vero plus del viaggio. Poi ci
Nosy Be nel Canale di Mozambico, pensa il Madagascar! La capitale incanta: suoni, vociare di gente
l’Arcipelago di Ankazoberavina e quello di Mitsio, allegra, mercati animati, bellezze architettoniche: a fare da
l’Isola di Sainte Marie. quinte teatrali, montagne verdi e risaie a perdita d’occhio.
Cantano i milioni di conchiglie sulla spiaggia di Tulear quando
l’onda dolce di risacca le sposta, le sconvolge, le accarezza.
• Ancora spiaggia e mare, Attraggono l’occhio le artistiche steli funerarie che punteggiano
lungo la costa nord occidentale del Paese, la piana; affascina il Parco dell’Isalo con il suo dedalo di canyon,
con il lusso di Anjajavy. foreste primarie, cascate e corsi d’acqua. Ettari e ettari di pianu-
re dorate cosparse di pinnacoli di arenaria. Affascina il richiamo
primordiale, nella Riserva del Perinet, dell’Idri-Idri, il lemure più
• Il Sud-Est, nell’area di Fort Dauphin grande…. Poi è il mare, la barriera, le lagune calme, le spiagge
con la Riserva Privata di Berenty dorate, il gioco dei pesci multicolori. Pace e relax a Nosy Be.
ove è possibile il contatto con i lemuri, Come si viaggia:
animali “affabili” e curiosi; • Hotel • Trattamento: come da programma
l’incredibile Foresta di Spine, • Auto e barca • Guide locali
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SEYCHELLES
Un modo particolare di ammirare le uniche isole granitiche Una vera e propria spedizione in angoli raramente visitati, per
del mondo. Un viaggio itinerante alla scoperta di un arci- gli appassionati del mare e per chi apprezza il fascino dei luo-
pelago mozzafiato, dedicato agli amanti della natura ghi remoti. Si effettua solo nei mesi di marzo e aprile ed è
incontaminata. A bordo di vascelli confortevoli dal fascino quindi cruciale prenotare con ampio anticipo. A bordo di
antico (imbarcazioni d’inizio secolo costruite in Europa), imbarcazioni molto confortevoli, con tutte le cabine con
ogni giorno si visitano isole diverse, angoli di spiagge, lagu- bagno e la possibilità di una suite: i Sailing Yacht Sea Star e/o
ne, barriere coralline, parchi e foreste. Non si tratta di una Sea Bird, progettati per traversate oceaniche. Ogni giorno si
vacanza balneare classica, ma di una modalità unica, visitano atolli, spiagge, lagune, barriere coralline e lussureg-
confortevole e versatile, che consente di scoprire il meglio gianti foreste di mangrovie. Impressionante il salto oceanico,
di ogni isola. Interessante il rapporto qualità-prezzo, visto la caduta verticale e vertiginosa della barriera verso i profon-
che il bed & breakfast con escursioni in ogni isola costereb- dissimi fondali. Pesci di grandi e piccole dimensioni per gli
be di più e non consentirebbe la stessa libertà. Ogni giorno amanti dell’immersione. Una crociera riservata agli amanti
navigazione, relax, escursioni... nuotate. Su richiesta barca della natura, ai subacquei e ai “viaggiatori”.
di standard superiore.
Come si viaggia:
Come si viaggia: • Yacht (cabine con bagno privato)
• Vascelli europei dal fascino antico • Guest house a Mahé
• Guest house a Mahé • Trattamento: come da programma
• Trattamento: come da programma • Personale di bordo parlante inglese e francese
• Personale di bordo parlante inglese e francese • Naturalista di lingua inglese e francese
• Trasferimenti in minibus e in volo (estate) • Trasferimenti in minibus e in volo
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
1°-giorno: Mahé. L’allegra capitale; osservare dal mare le
uniche isole granitiche del mondo; ammirare in relax le fitte 1°-2° giorno: Mahé - Assumption. Le fitte foreste tropicali
foreste tropicali. montane, i fondali preziosi, le magnifiche spiagge costiere.
2° giorno: Isl. Curieuse. Foreste di mangrovie e tartarughe giganti. 3°-6° giorno: Aldabra. Un eden terrestre e sottomarino; il
3° giorno: Isola di La Digue. Spettacolari formazioni grani- piacere di scoprire una natura ricca di segreti. Luoghi remoti,
tiche; le magnifiche spiagge costiere. angoli raramente visitati. Razze, squali e la fregate marine.
4° giorno: Isola di Praslin. La Riserva Naturale della Vallée 7°-8° giorno: Atollo Cosmoledo. Le colonie di sule di Noth
de Mai, il coco-de-mer, il raro Black Parrot. Island. Nuotare con intorno pesci dai mille colori.
5-6° giorno: Isole Cousin e Praslin. Snorkelling 9° giorno: Isola di Astove. Tartarughe e ”l’occhio bianco del
nell’Oceano Indiano. Madagascar”. Fare il bagno tra emozioni e incontri rari.
7°-8° giorno: Praslin - Mahé. Dopo il piacere della naviga- 10° giorno: Assumption - Mahé. La capitale dominata da
zione, un poco di snorkelling, di shopping e di relax. montane lussureggenti che proiettano il proprio profilo nel
9° giorno: Mahé. Nostalgia di un mare unico. mare. La costa di spiagge con sabbia finissima.
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Come si viaggia:
• Hotel (formula open voucher)
• Trattamento: come da programma
• Itinerario secondo richiesta
• Auto a nolo, categoria A, per 7 giorni
• Briefing in italiano all’arrivo a Reunion
Da Reunion
base 2 partecipanti a partire da € 950
base 4 partecipanti a partire da € 850
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
I luoghi da scegliere:
il Piton des Neiges e quello della Fournaise · il centro termale,
l’unico nell’oceano indiano, di Cirque Cilaos · la costa ovest e
quella nord · montagne a est e a sud
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Vicino oriente
e Asia centrale
Le cupole acqua marina rimandano la luce del sole sulle pareti
piastrellate di verde e di blu, di oro e turchese...
TURCHIA
Al Hasakah
Aleppo
Idlib Ar Raqqah
Latakia
Hamah Dayr az Zaw
CIPRO Tartus
Hims SIRIA
Mar Damasco
Mediterraneo IRAQ
Al Qunayurah
ISRAELE As Suwayda
Daria
Ajlun Al Mafraq GIORDANIA
Gerusalemme Amman
Madaba
Al Karaka
Petra
SINAI
Wadi Rum ARABIA
Al Aqabah
SAUDITA
Perché con noi E’ sbagliato confessare che abbiamo avuto un approccio graduale, a volte forse sospettoso per paesi e luo-
ghi che abbiamo molto amato (e amiamo) e visitato come viaggiatori, ma che ci preoccupavano come operatori? “Troppa”
gente, troppo classico senza vie di fuga, troppa confusione. O, se preferite, poca possibilità (così ci pareva) di differenziare,
scoprire, innovare. Eppure Paesi di straordinaria cultura, di grande ricchezza artistica e ambientale, capaci di emozionare
ancor più che di suggestionare. Poco alla volta siamo entrati sotto la pelle dei paesi (da oltre 10 anni…), abbiamo elaborato
e sperimentato itinerari alternativi o rivisitato quelli più classici, abbiamo privilegiato alcuni aspetti rispetto al tutto. Dando
più tempo (e Petra ne è l’esempio più lampante) ai luoghi di maggior interesse rispetto a quel mordi e fuggi che ci aveva
tanto frenato. Da lì siamo ripartiti: rivisitando gli itinerari, rimaneggiando i tempi, scoprendo strutture di fascino e charme.
E’ quello che vi proponiamo: vedere con altri occhi “oltre” gli itinerari e i luoghi.
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Perché andare
Come la giri e la volti, per indicare questa regione si parla sempre di Medio Oriente o di Vicino Oriente. E quel termine oriente
è una sorta di ineliminabile attributo. Eppure sono mondi culturalmente distanti, artisticamente agli opposti. Qui brillano al sole
alcuni abbellimenti, molta “preziosità”, ma è architettura islamica, di una voluta nudità. Qui le pietre ricordano, possenti, piut-
tosto la Grecia e Roma che l’arte Kmer e nulla hanno a che vedere con il cesello d’Oriente. E’ un po’ come voler togliere a questa
regione una sua identità. O se preferiamo, quasi volerle regalare qualcosa, puntare ad “abbellire, arricchire” una identità artistica
e culturale (soprattutto artistica) povera. Mentre povera non è e di essere abbellita non ha alcun bisogno… Paesi che raccon-
tano… Ricchi di storia e di cultura, di eventi; al centro di tante storie, ma soprattutto della Storia, che qui ha visto i luoghi del
passaggio e spesso della mediazione tra occidente e oriente. Paesi dalle culture “molte” e dalla grande complessità. Un aggettivo
che non sempre è negativo perché spesso indica (ed è il caso) ricerca, affinamento, integrazione, arricchimento. Quanti popoli
e quante civiltà qui si sono incontrate e a volte scontrate, ma tutto ha contribuito a rendere grandi e potenti queste culture!
Che, in realtà, mai hanno avuto periodi di decadenza. Storia, cultura, tradizione, Roma sulle rive del Giordano e su quelle
dell’Eufrate. Tutto ha contribuito a rendere grande questa regione, pur nella sua specificità. Petra non ha eguali, come capacità
di esprimere potenza e complessità, ma anche poesia e mistero. E le abili e sapienti mani che l’hanno scavata e costruita hanno
sfruttato la bellezza della pietra, la sua molteplicità di colori e venature, il suo sapersi adattare sotto le mani dell’uomo. Pietra…
Balbeek è il trionfo della pietra, una magnificenza lapidaria al cui cospetto le grandi costruzioni dei giorni nostri sembrano solo
dimore di formiche. Ha la consistenza del marmo e le sue striature color oro ingentiliscono una pietra senza trasparenze. Sorge
potente Palmira, a ricordarci un passato non certo banale, a ricordo di eventi che lasciarono il segno: sfidano il cielo le colonne
e persino i basamenti nudi sembrano avere un’identità vivente. Non fanno differenza di campanile i grandi castelli che in un
paese e nell’altro sfidarono in potenza le legioni nemiche. Oggi è bello far correre lo sguardo oltre le mura, intravedere il cielo
e i monti, cogliere all’orizzonte, in Siria, i colori accesi del cielo del Libano e in Giordania sentire, oltre quei bastioni, il vuoto del
deserto, la sua aria inebriante, il suo nulla. Israele, paese giovane e vibrante, irrompe tra tanta Storia, fa capolino, chiede di
essere conosciuto e capito al di là della storia moderna, che come sempre e per chiunque non ha ancora la S maiuscola.
Damasco, 12 settembre. L’Oriente nella sua antica confusione. E’ l’alba. La gente, svegliata dagli acuti ultraterreni del muezzin sul
piccolo minareto qui di fronte, e da altri che gli fanno eco da punti lontani, comincia a muoversi. Fra non molto riprenderà il clamore
dei venditori e il calpestio degli zoccoli degli animali. I palazzi a colonnati e i castelli sulle rocce sono veri e propri paesaggi e non
semplici decorazioni, come rivela l’attenzione per l’individualità di un albero o l’energia di un ruscello. La loro fattura non può che
essere greca: denunciano infatti, molto appropriatamente, le vedute di Toledo dipinte dal Greco. Ancor oggi, mentre il sole colpisce
un frammento del muro esterno, si può immaginare l’antica magnificenza del verde e dell’oro, quando l’intero cortile risplendeva
delle magiche scene concepite dalla fantasia degli arabi per compensare le aride eternità del deserto. Lord Byron, La Via per l’Oxiana
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ISRAELE
Le vie percorse fra le “civiltà degli ulivi e palme” iniziano Nulla delle sacralità d’Israele manca nel nostro itinerario. “La
dalle fragranze nel suq di Aleppo, deviano tra le armonie Città Santa”: qui, durante le “guerre sante” la croce è divenuta
di San Simeone, proseguono nella piana dell’imprescindi- randello e spada. Gerusalemme non ci si presenterà più solo
bile Ebla. Si perdono ad Apamea fra colonne a spirale della come un insieme di strutture architettoniche che glorificano le
più maestosa via romana al mondo, ed i torrioni del Crac, diverse sfaccettature di quel Dio comunque supposto unico. I
senza paragoni in M.O. Le ritroviamo sull’Oronte nel canto blocchi di pietra del “Muro del Pianto”, del Santo Sepolcro” e
lamentoso delle norie di Hama. Proseguono sino alle deli- della Moschea di Al-Aqsa”, ci parleranno di passioni nobilissime
zie di Palmira, sostano a Bosra tra le gradinate nere del più forti e antiche che ancora oggi scaldano i cuori. Questa “Terra
integro teatro romano esistente, ci portano sino alle sab- Santa” concentra in sé elementi sociali davvero straordinari.
bie del Wadi Rum, “il più bel deserto della terra”. Sostano Durante il nostro itinerario avremo occasione di sentire parlare
due notti a Petra per apprezzarne ogni sfumatura, ricon- di ebrei, ashkenaziti, mizrahi, sefarditi, “falasha”, della dinastia
ducono a nord verso luoghi biblici. Obbligano alla tappa di hashemita, palestinesi, cristiani, samaritani, beduini, drusi, scii-
Jerash per confrontarla con Palmira. Poi Damasco che non ti, sunniti, circassi… Ascolteremo di Gesù e Islam, stupendoci di
ha rivali, se non in paradiso. alcune comunanze tra aspetti della religione musulmana e cri-
stiana. Gerusalemme, non è una città in carne ed ossa, ma un
mondo. Gerico ci parla del più antico passato, Qumran ha sve-
Come si viaggia:
lato verità bibliche, Masada emoziona ancora per l’eroismo di
• Hotel 5 stelle • Trattamento: come da programma
• Itinerario in pulmino non dimenticati ebrei… Ciò è contorno alla Città Sacra, dove
• Guida locale parlante italiano architetture e fisicità delle pietre scompaiono, sommerse dalle
emozioni dei viaggiatori anche non credenti.
2010: 22 ottobre Come si viaggia:
• Hotel e kibutz • Trattamento: come da programma
con Tour Leader dall’Italia • Itinerario in minibus • Guida locale parlante italiano
27 dicembre
in compagnia di Annamaria Fumagalli 2010: 13 novembre
in compagnia di Fabrizio Dembech
2011: 8 aprile 2011: 26 marzo
con Tour Leader dall’Italia in compagnia di Francesca Serafin
14 maggio
con Tour Leader dall’Italia
Da Roma a partire da € 2950
minimo 10 partecipanti Da Roma a partire da € 1880
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200 minimo 8 partecipanti
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
I luoghi I luoghi:
Italia · Aleppo · San Simeone · Ebla · Apamea · Crac · Hama · Italia · Tel Aviv · Cesarea · Haifa · Galilea · Cafarnao · Tabgha ·
Palmira · Bosra · Amman · Wadi Rum · Petra · Nebo · Madaba · Beit Shean · Jerico · Qumran · Mar Morto · Masada · Ein Gedi ·
Betania · Amman · Jerash · Damasco · Italia Gerusalemme · Yad Vashem · Betlemme · Tel Aviv · Italia
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Il Sacro e il Bello
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GIORDANIA - ISRAELE
2010: 28 dicembre
in compagnia di Fabrizio Dembech
2011: 23 aprile
in compagnia di Carla Diamanti
7 maggio E vanno gli uomini
con Tour Leader dall’Italia a contemplare le cime dei monti,
i vasti flutti del mare,
Da Roma a partire da € 3050 le ampie correnti dei fiumi,
minimo 12 partecipanti l’immensità degli oceani,
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 il corso degli astri.
E trascurano se stessi
I luoghi:
Italia · Amman · Jerash Madaba · Monte Nebo · Wadi Rum · Petra · Shobak · Kerak · Umm Rasas · Francesco Petrarca
Gerusalemme · Jerico · Qumran · Mar Morto · Italia
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SIRIA
Voi scegliete il paese in cui andare, noi vi suggeriamo il modo ”Se il paradiso è in terra, senza dubbio è Damasco; se è in
più opportuno e gratificante di visitarlo. Per questo proponiamo Cielo… essa rivaleggia in gloria con lui” (Ibn Battuta, XIV
“Siria Charme” pernottando tra la grazia e il fascino delle sue sec.). Ma, “la Rivale del Paradiso” non è un’isola fiorita tra
antiche residenze riconvertite in piccoli “boutique hotel”. Non desolata sabbia. Le fanno compagnia le essenze mediorien-
alberghi “in stile” ma secolari eleganti case rivisitate, lontane da tali di Aleppo e il miraggio lucente di Sergiopolis. I resti di
ogni tentazione di eccessi o banalità. Un itinerario corposo da Halabie che si specchiano nell’Eufrate e quelli di Dura
nord a sud ad est. Mete classiche e tutti i 5 siti Patrimonio Europos che cercano di sottrarsi allo strapiombo. Palmira,
Unesco, ma anche tanti luoghi ignoti ai più. Damasco ,“la Rivale che reclama ancora la presenza della sua regina, vezzosa e
del Paradiso”, non teme la concorrenza del Cielo ma dei luoghi orgogliosa non si arrende al tempo proprio come Zenobia. Il
in terra della Siria. Aleppo, vicina alla “mezzaluna fertile”, con gemere dei neri legni delle norie di Hama. La piana di Ebla
case ornate di fregi e maioliche, suq ricolmi. Così forse sarebbero e l’alta brughiera erbosa. La possanza del Crac e del teatro
Babilonia e Ur, ma solo Aleppo è riuscita a vincere la storia. di Bosra, la modestia sacrale di Mar Musa, Maalula e
L’impatto di grandiosa desolazione di Sergiopolis e Serjilla, la più Saydnaya. “La Rivale del Paradiso” non teme la concorrenza
“viva” delle “città morte”. L’Eufrate e Dura Europos che vuole del Cielo ma degli altri luoghi della Siria.
sottrarsi alle vertigini dello strapiombo sulle sue acque.
L’eleganza pietrificata delle colonne d’Apamea e la nera Bosra. Come si viaggia:
Il Crac, “il castello”. Ebla che vive grazie all’opera del professor • Hotel 5 stelle
Matthie. Palmira: fregi, tombe, colonnati, pietre intarsiate come • Trattamento: come da programma
• Itinerario in minibus
gioie protette dalle sabbie. Coccolata dall’oasi che le dà nome, • Guida locale parlante italiano
Palmira reclama ancora la presenza della sua Regina.
Come si viaggia: 2010: 15 dicembre
• Hotel 5* e strutture di charme • Trattamento: da programma in compagnia di David Lovelock
• Itinerario in auto o minibus • Guida locale parlante italiano 24 dicembre
con Tour Leader dall’Italia
2011: 16 maggio
in compagnia di Mario Romualdi 2011: 22 aprile
30 maggio con Tour Leader dall’Italia
in compagnia di Annamaria Fumagalli 13 maggio
3 settembre in compagnia di David Lovelock
con Tour Leader dall’Italia
Da Milano a partire da € 3000 Da Roma a partire da € 2450
minimo 10 partecipanti
minimo 15 partecipanti
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200 * Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
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Quanta morbida colorata durezza delle rocce rosicchiate dalla mano dell’uomo passato avremo
da raccontare, ricordando una bellezza che schiaccia e fa sentire piccoli piccoli. Petra è uno dei
dieci luoghi al mondo da non perdere. Ne conosciamo anche gli aspetti meno noti. Per questo,
con tre notti di permanenza e visite di oltre due giorni, vedremo che non ha ancora rivelato ogni
segreto perché ve n’è una che non tutti quelli che ci vanno possono conoscere. Ne percorriamo
ogni sentiero e andiamo, su un dromedario o a piedi sino alla tomba di Aronne, per osservare la
città da dove pochi l’hanno vista. Attraversiamo anche una Petra con belle architetture in cui
incontrare turisti è certo raro ma dove ancora vivono i “discendenti” dei nabatei. Lungo questo
itinerario, un’antica tomba, oggi casa per una famiglia che ancora vive a Petra, sarà interessante
sosta per apprezzare l’ospitalità locale. Non manchiamo il tramonto nel Wadi Rum, sorseggiando
tè tra le dune, dopo la ricerca su jeep dei luoghi più amati dal mitizzato Lawrence d’Arabia, (a sua
volta poco amato dagli arabi). Avremo un po’ d'insolito anche nel Mar Morto dove non faremo
solo un bagno, ma trascorreremo l’ultima notte in Giordania nell’apro scenario di questo strano
mare. Visitiamo pure Jerash, Siq al Barid, Kerak, Madaba… e poi Umm Qais, per costeggiare i
Territori Palestinesi, giungere all’estremo nord del paese e osservare il Lago di Tiberiade con il
Golan al confine siriano. Così apprezzeremo che anche una meta in preda al turismo può offrire Come si viaggia:
aspetti ancora ignoti e non stravolti dalla massificazione. Passiamo una notte tra rocce e sabbie • Hotel 5 stelle
del Wadi Rum in un campo tendato allestito solo per il nostro gruppo. Un fuoco, il suono della • Trattamento: come da programma
rababa, l’arak, la capra che gira suo malgrado sullo spiedone... Succhieremo al meglio la malia di • Itinerario in pulmino
un deserto con la seduzione di luoghi che vanno assaporati in modo esclusivo. Qui la magia è vera. • Guida locale parlante italiano
2010: 15 ottobre
in compagnia di Francesca Serafin
3 dicembre 3 notti a Petra
con Tour Leader dall’Italia
2011: 15 aprile
in compagnia di Mario Romualdi
22 aprile e 5 agosto
con Tour Leader dall’Italia Se vuoi vedere le valli
sali in vetta a una montagna;
Da Roma a partire da € 2500 se vuoi vedere la vetta, sali
minimo 15 partecipanti su una nuvola; se invece aspiri
a comprendere la nuvola, parti.
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200
Kahil Gibran
I luoghi
Italia · Amman · Umm Qais · Jerash · Amman · Madaba · Wadi Mujib · Kerak · Petra (Siti Bassi e Alti) ·
Piccola Petra · Wadi Rum · Mar Morto · Amman · Italia
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L’arenaria che attende da sempre di cambiare colore ad ogni Un viaggio concepito utilizzando strutture di charme così da
ora del giorno è lo sfondo d’un viaggio intenso di luoghi ed valorizzare quel piacere del particolare che è un po’ la
emozioni. Le jeep nel Wadi Rum col tè al tramonto, una bel- caratteristica del viaggio ma anche del paese. Qui si con-
lezza che schiaccia e fa sentire piccoli, e gli oltre due giorni a centrano suq, moschee, cittadelle, musei che coincidono
Petra ci fanno conoscere il cuore della Giordania. Un cuore con ciò che immaginiamo sia il M.O. Così Salah ad-Din non
tenero facile da scolpire per i Nabatei ed esposto alla corrosio- sarà più solo il "feroce Saladino" e "Mamelucco" non resterà
ne del tempo che deforma le linee originarie, offuscandone i sinonimo di stupido. Andando ad Ebla ci stupirà che una
contorni per consegnarli alle sensibilità di noi viaggiatori. delle note tavolette riporti l'ammenda di tre buoi per chi
Cerchiamo angoli non percorsi da turisti, incontrando i vecchi seducesse la moglie del proprio ospite. Per strada individue-
abitanti di Petra. Le tante luminarie amplificano il silenzio del remo l'etnia dei passanti dagli occhi chiari dei circassi e
nostro andare di notte nel siq di Petra. Poi il pernottamento nel dalla statura degli armeni. Scopriremo che vi sono ventimila
paesaggio del Mar Morto, Umm Qais e Jerash, i luoghi della siti archeologici, tante tracce di popoli, alcuni spersi tra gli
cristianità, il castello di Shobak... anfratti della storia altri che hanno lasciato segni gloriosi.
Conosceremo miti controversi, conflittuali religiosità... Il
3 notti a Petra termine caleidoscopio evoca la variegata realtà siriana. Ma,
Come si viaggia: forse, basta ricordare che la Siria "è" il Medio Oriente.
• Hotel 5 stelle • Trattamento: come da programma
• Itinerario in pulmino, fuoristrada nel Wadi Rum Come si viaggia:
• Guida locale parlante italiano • Hotel 5 stelle e strutture di charme
• Trattamento: come da programma
Da Amman • Itinerario in auto o minibus • Guida locale parlante italiano
base 2 partecipanti a partire da € 2100 Da Aleppo
base 4 partecipanti a partire da € 1650 base 2 partecipanti a partire da € 4100
base 6 partecipanti a partire da € 1550 base 4 partecipanti a partire da € 3100
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base base 6 partecipanti a partire da € 2950
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
1° giorno: Amman. della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
2° giorno: Umm Qais - Jerash - Amman. I panorami gran-
diosi e dolci ed il sito romano-ottomano; Gerasa ci accoglie con 1°-3° giorno: Aleppo - San Simeone. La colonna dello stilita e
la più bella piazza ovale del Vicino Oriente. i resti delle basiliche; l’arte militare islamica della cittadella; i cor-
3° giorno: Betania - Mar Morto. La “città bianca” e quella tili silenziosi e la città vecchia con i suoi suq animati e colorati.
antica; il battistero di Gesù; pernottiamo sull’enigmatico mare. 4°-5° giorno: Ebla - Apamea - Hama - Rasafa - Serjilla - Deir
4° giorno: Wadi Rum - Petra. Chiamano “deserto” un luogo Ezzor. Gli scavi più famosi; le colonne più possenti; ecco il castello
tanto affollato d’emozioni, jeep tra sabbie e rocce. per eccellenza; l’Oronte che muove le norie; il miraggio nel deserto.
5°-6° giorno: l’Altra Petra. Due giorni pieni percorrendo 6° giorno: Duro Europos - Qasr Al Sharqi. A strapiombo sul fiume.
ogni sentiero anche quelli senza turisti andando dove resistono 7° giorno: Palmira. Altezzosa e nobile, sola nel deserto, protetta
ancora i vecchi abitanti di Petra. dall’oasi che le dà nome e dall’ammirazione stupita e partecipe
7° giorno: Shobak - Madaba - Monte Nebo - Amman. Il dei viaggiatori: fregi, architravi e colonnati sparsi sulle sabbie.
più sorprendente castello giordano; mosaici e luoghi biblici 8°-12° giorno: Bosra - Mar Musa - Shahba - Damasco. Il
della cristianità. nero e non corroso teatro; le tessere del “Matrimonio d’Arianna”
8° giorno: Amman. Uno sguardo curioso alla capitale. a Shahba; luci e ombre della “capitale del Medio Oriente”.
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SIRIA
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Penisola Arabica
IRAN
Abu Dhabi
Mascate
Ibri
Fuhud Nazwa Sun
Jibal Adam Al Kamil
ARABIA
Ghabah
SAUDITA Dawwah
Nafun
OMAN Duqm
Dawkah Mamul
Thamarit
Sa’dah
AL JAWF HADRAMAWAT AL MAHRAH
Hajjah Amran Al Hazm Al Ghaydah
Ma’rib YEMEN
Al Mahwit Sanaa
Dhamar SHABWAH
Ibb Al Bayda Ataq Al Mukalla
Ad Dali
ABYAN
Mar Arabico
Ta’izz Lahij
Zinjibar
Aden
ADAN
SOMALIA
Perché con noi. Era il 1992 e una kel12 votata all’Africa decideva di aprire le porte ad un Oriente vicino, conosciuto da uno
dei suoi viaggiatori-programmatori che ne aveva fatto la terra del grande amore. C’è piaciuto negli anni scoprire villaggi
remoti, città carovaniere nel deserto, antiche vestigia sulla costa; un “inizio antico”, quando il turismo non abbandonava il
giro classico, quando lo Yemen era ancora il nord e il sud, divisi, quando l’Oman era una speranza… Prima è stato il paese
della Regina di Saba, con la sua magia, le sue leggende, la sua gente, l’architettura fatta di bellezza e contrasti; poi, molti
anni dopo, quando ha deciso di aprirsi al mondo del turismo e dei viaggi, l’Oman. Terra non solo attigua, non solo con un
cordone ombelicale possente, il deserto, che l’univa allo Yemen, ma anche paese dalle molte somiglianze: dalla natura gene-
rosa e varia alla preziosità delle architetture. In più, paesi capaci ancora, dopo anni, di svelare luoghi nuovi o nuovi modi di
vederli, capaci di regalare itinerari nuovi per nuove emozioni. Paesi, soprattutto, capaci di coniugare il passato con il futuro.
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Perché andare
Da molti è definita la più bella regione del Medio Oriente e bella lo è davvero tanto. Una ricca e preziosa architettura in
pietra, alabastro, vetri colorati e decori sontuosi; altrettanto preziosa nella sua semplicità l’architettura in argilla e fango
delle zone montuose, delle città abbarbicate alle montagne: nello Yemen così come in Oman. Singolari e molto “africane”
le capanne in paglia di alcuni villaggi della costa, quella affacciata sul continente (d’Africa). Siti archeologici suggestivi,
una natura forte e intatta (montagne con terrazze antichissime coltivate a caffè e qat, coste sabbiose, deserto, un mare
intatto brulicante di pesci, con isole vulcaniche o ricche di vegetazione rara). Yemeniti e Omaniti sono custodi di tradizioni
antiche. Sostare in una casa tradizionale gustando i piatti tipici seduti su tappeti e cuscini e sbirciare dai vetri colorati la
vita quotidiana è spesso davvero un viaggio nel tempo e nello spazio. Poi c’è l’universo femminile, un altro “contatto” tra
i due paesi e il loro modo di vivere: veli e lunghe sottane che profumano d’incenso, antica arma di seduzione! Mani e piedi
dipinti con l’henné, sguardi intensi sottolineati dal khol, sguardi da Regina di Saba… La “Venezia nella polvere”, San’a,
splendida, preziosa e irripetibile, in un tripudio di finestrelle, merletti, decori: una meraviglia più che di architettura, di arte.
Oggi si mostra splendidamente restaurata con un insieme di alti palazzi vicinissimi, viuzze strette e fresche, il suk smisurato
diviso per mercanzie. Il settore delle spezie è forse il più suggestivo, prima di scorgerlo lo annusi, i profumi intensissimi ti
avvolgono: zenzero? Curry? Cardamomo? Gli stessi profumi del suk di Muskat, dei tanti suk in terra d’Oman: noce moscata,
chiodi di garofano, cannella. E incenso e mirra e cassia e cinnamomo e ladano... Un sottile profumo di essenze rare che
incuriosì e sedusse persino Erodoto, che la considerava la “terra da cui esala un profumo di divina dolcezza”. Senza inop-
portuni paragoni con il grande storico, questa terra, sugli inaccessibili altipiani deserti, nelle aspre regioni infuocate dal
sole, lungo coste animate di pescatori, in città che incantano per bellezza e armonia, è entrata nella storia di Kel 12.
Mi imbattei nelle donne arabe che andavano al bagno. Vi si recavano sempre in gruppo, portandosi un cambio di
vesti nei cesti tra le braccia o sopra la testa. Camminavano velate, ridendo, visibili solo negli occhi. Le dita colorate
di henné reggevano i veli. Le ampie gonne bianche e le cinture pesantemente ricamate davano loro un’aria piena,
come i cuscini sui quali amavano sedere. Era carne pesante che si muoveva dentro vesti bianche, carne nutrita di
dolci e d’inerzia, di sguardi passivi dietro a finestrelle grigliate. Questo era uno dei loro pochi momenti di libertà, una
delle poche volte in cui comparivano per le strade. Si muovevano in gruppo, con le loro serve, i bambini, i fagotti di
panni puliti, ridendo, chiacchierando, strascicando i piedi nelle loro pianelle ricamate. Mi stavano nascostamente,
ma nemmeno troppo, osservando tutte, commentando la mia figura. Mi chiesero infine se ero un adolescente con-
tando gli anni sulle dita. Non avevo grasso, dovevo esser una ragazza… Anais Nin, Diario, volume II
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Penisola Arabica
Cultura e natura
9 10
OMAN
Malìa di un Paese che c'era una volta e continua ad esserci. Una terra tutta da scoprire, tra
montagne scoscese, grandi distese desertiche, coste selvagge. Ti sorprende la varietà dei
paesaggi, la possibilità di passare da scenari sereni a terre aspre e brulle, in cui improvvise
si rincorrono alte dune che ricordano il sahara più duro ma anche più autentico; ti meravi-
glia la capacità di questo paese di mostrare nel giro di pochi chilometri violente formazioni
rocciose e piccole, ridenti oasi coltivate. Qui la natura e le costruzioni dell’uomo entrano
magicamente in armonia, sia che si tratti di villaggi isolati che di alte case fortificate abbar-
bicate alla roccia. D’altra parte, con il suo mimetismo, con la sua natura prorompente, con
la preziosità dei manufatti l’Oman merita appieno la qualifica di “Oriente dell’Arabia”. La
capitale delle terre di Simbad ci riporta al tempo delle fiabe. Il vecchio porto, il mercato del
pesce, il brulichio del suq, il palazzo del sultano... Il "marinaio" salpa tra miraggi e illusioni
narrative in contrasto con la realtà di mura e torri, immutate da secoli. A Sur, la città vec-
chia offre stradine ed antiche case con porte e finestre intarsiate, e la maestria degli arti-
giani che costruiscono i dhow narra della necessità di affrontare mari. Ma il piccolo spopo-
lato Oman è famoso per le atmosfere quasi oniriche: dune alte che piombano nel mare, suq
tradizionali col fermento di voci, architetture possenti ed essenziali di forti guardiani del Come si viaggia:
nulla nel deserto, cinte murarie di pietre e argille, palmeti, dimore di sultani... • Hotel 5, 4 e 2 stelle; tenda (1 notte)
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada e minibus
2010: 16 ottobre - 19 novembre • Guida locale parlante italiano
in compagnia di Luciana Crosazzo
25 dicembre
con Tour Leader dall’Italia
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Ci sono ancora dei posti da scoprire, l’isola di Soqotra è sicuramente uno di questi. Un progetto
delle Nazioni Unite, con ricercatori italiani, la sta attivamente preservando. Ultimo paradiso
naturalistico, con una flora unica: l’incenso e la dracaena cinnabari. L’albero del drago, la pianta
dell’aloe, l’adenium obesum e innumerevoli specie grasse. Un paesaggio marino unico per bel-
lezza: coste con verdi scogliere, dune di sabbia. Sabbia bianchissima che entra in un mare di baie,
grotte, insenature, acqua cristallina. Tra le onde, pescatori dalle barche colorate, accompagnati
da delfini e pesci colorati. Montagne ora dolci ora forti, attraversate da uadi e tappezzate da
alberi di ogni tipo. Piccoli villaggi di pescatori o ben arroccati sui monti, con le case in blocchi
di corallo. Abitanti desiderosi di raccontarsi, delle razze più diverse: capelli ricci africani e... lisci.
“Miscuglio” interessante: occhi scuri o verde intenso, colori arabi, africani, soqotrini. Soqotra,
dove la lingua aumenta il mistero, è Yemen, ma non solo: è anche molto di più. E lo Yemen irrom-
pe con la sua magia a Sana’a! Per respirare il profumo di una terra le cui origini si perdono nella
notte dei tempi; una terra che fu luogo di incontro delle genti d’Oriente, di quelle di Occidente
e di quelle mediterranee e che fu capace di esprimere così una cultura unica e originale. E’ suf-
ficiente “guardare” Sana’a, alla fine o all’inizio del viaggio, per chi vorrà concedersi il piacere, la
malia che sa regalare questa città, per entrare in un mondo fatto di leggende, ricco di favole. Il
ritorno ad un Medioevo “bello”: una città preziosa di vetri colorati e di elaborate architetture, di Come si viaggia:
case di pietra e di case di argilla senza fondamenta, di elaborate finestre di alabastro. • Hotel, funduq e tenda (5 notti)
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada
• Imbarcazioni a motore per il giro dell’Isola
• Guide locali
2011: 8 febbraio
con Tour Leader dall’Italia
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RUSSIA KAZAKISTAN
Muynoq
HOVSGOL
QARAQALPOGHISTON
Ulaangom Qunghirot RESPUBLIKASI
Suhbaatar
BAYAN
OLGIY
UVS Moron BULGAN SELENGE Nukus UZBEKISTAN
Choybalsap
DZAVHN Bulgan Uchquduq TOSHKENT
Olgiy Ondorhaan
ARHANGAY Urganch NAMANGAN
Dund-Us Ulan Bator NAWAOIY Toshkent
I Uliastay TOV KHORAZM Chirchiq
HOVD DORNOD ANDIJON
JIZZAKH
Altay MONGOLIA SUHBAATAR BUKHORO SIRDARYO
FARGHONA
Mandalgovi Nawaoiy Jizzakh
Garison
GOVI-ALTAY OVORH
ANGAY DUNDGOVI Buyany-Uhaa
TURKMENISTAN SAMAROAND
Bukhoro
BAYANHONGOR Samarqand
Dalandzadgad DORNOGOVI Qarshi
CINA
Deserto del Gobi QASHQADARYO TAGIKISTAN
OMNOGOVI
SURKHONDARYO
Termiz
CINA
AFGHANISTAN
M K
RUSSIA
Mar Nero
ROMANIA
GEORGIA
U
Istanbul
Trebisonda
Kars
Bursa Monte
Erzurum Ararat
Kutahya
Ankara
Mar Izmir TURCHIA Bitlis Van
Egeo
Konya Diyarbarkir
Burdur Adiyaman IRAN
Urfa Mardin
IRAQ
SIRIA
Mar
Mediterraneo
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Perché andare
Qui si parla di una regione complessa. Da tutti i punti di vista: geografico, politico, storico, artistico, culturale. E ogni paese
è prezioso, unico, ricco di tradizioni, carico di storia, bello di cose preziose. Questo non significa che tutti i paesi citati o solo
sfiorati in questa presentazione siano presenti nella nostra programmazione. Lo sono stati, ritorneranno in catalogo, ma per
ora sono solo dedicati a quanti ci chiederanno un viaggio dedicato. Non li stiamo trascurando, ma semplicemente lasciando
in quell’ambito dei viaggi “personali ed esclusivi” dove comunque facciamo valere la nostra profonda conoscenza dei paesi.
L’Asia Centrale: spazi infiniti dove cavalcano solitari i cavalieri, eredi di un mondo, quello di Gengis Khan, che rivive nei loro
gesti; poi le dune del deserto del Gobi, le mandrie e le carovane di cammelli, i costumi dei nomadi, il bianco delle yurte. Con
questi ingredienti ci ha sedotto la Mongolia, svelandosi poi nelle zone meno conosciute: il nord ai confini con la Siberia, i
suoi laghi, le foreste, le verdi colline dolcemente ondulate, i corsi d’acqua limpidi e impetuosi, le etnie, i fieri kazaki, l’antica
capitale Kharakorum. L’Asia centrale è un connubio intenso di storia e vita, fortemente influenzati dal paesaggio, come in
Uzbekistan. Ricco di scenari forti e di grande fascino, il Paese di Samarcanda e Bukhara rappresenta un orizzonte remoto e
tuttavia accessibile, limite estremo di quell’oriente arrivato storicamente ad affacciarsi sul Mediterraneo. Altre regioni dai
paesaggi tormentati sono l’Armenia e la Georgia, con l’immenso cono del biblico Ararat che domina onnipresente; conventi
e chiese austere, templi ellenistici e vestigia urartee. È imperdibile la possibilità di raffrontare Islam e cultura cristiana nel
Caucaso: un’architettura religiosa preziosa ed una essenziale. Poi c’è l’Iran, l’antica Persia che ci riporta in un modo quasi
onirico, mitico e suggestivo. Il Gran Kevir, la piana del sale, il deserto assoluto, la terra finissima crepata in piccole foglie rico-
perte di croste di sale; gli insediamenti ai bordi del deserto, in fango o mattoni cotti, le torri “acchiappavento” che svettano
oltre i tetti e le cupole. Lussureggianti palme da dattero lungo i piccoli canali, città incantate plasmate nell’argilla; riflessi di
piastrelle blu notte nella “Casa del Sapere” di Shiraz. Con l’occhio del miraggio è possibile intuire la sagoma di persiani dalle
lunghe vesti e dai copricapo piumati, in cammino tra i cortei di dignitari achemenidi, nella magica Persepoli.
Un unico edificio e un’unica epoca sovrastano Bukhara come un deformante ricordo. Mentre mi avvicinavo alla
rampa d’ingresso, questo senso di disorientamento aumentò. Due alte torri serravano il passaggio fino a ridurlo a una
cruna d’ago. Un tempo, nella loggia soprastante, i musicanti di corte intonavano macabri rullii di tamburi e squilli di
corni. In questo punto era appeso un orologio meccanico progettato da un prigioniero italiano che, grazie a esso, nel
1851 riscattò temporaneamente la sua vita; ma adesso non c’era più. Vagavo con una sensazione di annoiata sor-
presa. Per settant’anni l’intero elaborato, apparato di sostentamento del palazzo, popolato da tremila fra cortigiani
e soldati, concubine ed efebi, si era disgregato in un mosaico di vuote corti. Stavo camminando sopra le macerie di
tutta la storia recente di Bukhara. Colin Thubron
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Gobi sconosciuto
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MONGOLIA
Mongolia, spazi infiniti dove cavalcano solitari i cavalieri, eredi di un mondo, quello di
Gengis Khan, che trova oggi in loro i personaggi di ieri. Oggi non c’è più quell’antico e remo-
to regno dell’Asia, ma i nomadi, con i loro costumi, le tradizioni ancestrali e gli sconfinati
paesaggi naturali, sono rimasti quasi come al tempo di Marco Polo. In questa terra che nei
secoli non ha cambiato le sue regole tutto appare con dimensioni diverse, quasi senza
tempo. Ma la Mongolia non è solo steppe e cavalieri: è deserto del Gobi, oceano di dune
che questo viaggio esplora in profondità, dove le carovane di cammelli dal lungo pelo per-
corrono le piste di sempre; è arte nei tesori architettonici dei palazzi di Bogd Khan e di
Chijin Lama, è atmosfera dei monasteri di Erdene Zu e di Gandan. E’ vero, la Mongolia,
anche oggi che non c’è più lo Gran Cane, come lo chiamava Marco Polo, conserva intatta
la sua storia e la sua cultura, ma rispetto ai tempi di Gengis ha imparato la dote della tol-
leranza e della convivenza tra etnie diverse, soprattutto tra religioni diverse. Dove un tempo
c’era un popolo guerriero dominante ed etnie fatte di pastori-servitori, oggi c’è un popolo
che sa vivere in armonia la sfida di una terra difficile, a volte ostica, dove il generale inverno
detta le sue leggi coprendo tutto con un grande manto di neve e ghiaccio, dove la steppa
Come si viaggia:
anche in estate è difficile, dove le foreste e i laghi sono in zone difficili, a volte impervie • Hotel e ger
sebbene capaci d’estate di ricoprirsi di un mantello fiorito e di ospitare migliaia di uccelli • Trattamento: come da programma
migratori che qui migrano, dove il nomadismo con le greggi non è sempre una scelta, ma • Itinerario in fuoristrada
un necessità. Eppure, al di là di una facile letteratura, un popolo sorridente, ospitale, sempre • guide locali
pronto a dar vita ad una festa…
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Dimenticate l’accattivante Julia Roberts che in un famoso documentario descrive le gioie della
steppa. La Mongolia è altro, non una vacanza ma un viaggio vero. C’era una volta un posto dove
gli uomini, (pochi), vivevano dell’essenziale adattandosi ad una natura, (sconfinata), a volte
amica, spesso spietata. Se andate nella steppa mongola c’è ancora. Benvenuti nel paese con la
più bassa densità abitativa al mondo, col rapporto 1 a 10 tra uomini e animali. Regala piacere a
chi ami territori non sporcati da confini. Un sogno con le sembianze di cavalli, yak, aquile e cam-
melli, veri, nel deserto del Gobi. Grandi greggi che hanno come pastore il cielo. Facce severe, sor-
ridenti e ospitali. Le rughe dei vecchi ricordano le sterrate che tagliano il paese. Solo qui quelli
“con gli occhi da mongolo” sono davvero mongoli. Gare fra abili cavalieri, lottatori e arcieri.
Convivono buddista e sciamano, dalla loro unione è nato “l’ovoo”. Dinosauri e monasteri, il “mal
d’Asia” è qui, nel Luogo del Cielo blu. Il re dell’inverno è il freddo, quello della breve estate è il
vento. Stelle alpine e vodka, cachemire e un biliardo all’aperto nella steppa accanto ad una
“ger”… Si dice che vi siano più uova di dinosauro che di gallina. Cultura e monasteri buddisti,
sorprendenti per lo scenario che li ospita. Qui, per il viaggiatore, il superfluo è ciò di cui non
dispone. Ma dormiamo in ger non sempre spartane, in luoghi solo immaginabili. Per qualche
giorno anche noi saremo nomadi, seppur privilegiati. Un’esperienza fatta di panorami mai car-
tolina, col fascino d’un incombente pieno senso di vuoto, stracolmi di piccoli eventi da raccon-
tare. Il Deserto del Gobi, tanto evocato è qui. Monotona la Mongolia? Solo per chi non possieda
il sentimento del guardare. Per giorni non si incontra un solo bipede ma gazzelle, capre, yak, asini,
lupi, mucche, pecore, marmotte, renne, avvoltoi, upupa e “mandrie di cammelli pensosi”. Questo
Come si viaggia:
e molto altro è la Mongolia e non va legata banalmente a Gengis Khan o a specifiche architet- • Hotel e ger
ture. Non esiste un Colosseo o Machu Picchu. E’ incontrare terra, sabbia e uomini, con tante • Trattamento: come da programma
semplici e forti emozioni di visioni “vuote” ma colme di cose da raccontare. La mungitura d’una • Itinerario in fuoristrada
giumenta, l’invito ad accettare un tè salato, il volteggiare d’un rapace, la cerimonia in un mona- • guide locali
stero, la visita nella nostra “ger” di chi di notte viene a ravvivare il fuoco della stufa…
2011: 15 luglio
in compagnia di Mario Romualdi Era una sensazione di
rinnovamento anche dolce,
come un ritorno alla prima
Da Milano prezzo da definire giovinezza; una sensazione
minimo 15 partecipanti
di mattino e di innocenza.
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 Questo mi dava il viaggio
ma solo nei luoghi più lontani
I luoghi:
Italia · Mosca · Ulan Bator · Khogno Khan · Karakorum · Valle Orkhon · Ongiin · Biayanzag · la Valle delle Aquile · Rudyard Kipling
Tsaagan Suvragan · Baga Chuluu · Parco Nazionale Terely · Ulan Bator · Italia
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Nelle terre alte e isolate della Turchia del monte Ararat e del lago Van. Attraverso le valli
dell’ altopiano Anatolico, tra i resti di grandi popoli antichi, gli Ittiti e gli Urartu, e la sovrap-
posizione culturale delle grandi religioni monoteiste. Snodo focale di genti e di merci tra
oriente e occidente. Terra di nascita del Tigri e dell’ Eufrate. Un mondo poco conosciuto con
il volto segnato dall’intreccio vorticoso delle più antiche culture. La conoscenza di questa
terra è un patrimonio di cultura per saper interpretare tante altre parti del mondo occiden-
tale ed orientale. Un viaggio così ricco e complesso, caratterizzato da un incontro approfon-
dito con il territorio, ma anche con la sua arte e la sua spettacolare architettura religiosa e
civile (in poche parole, con la sua storia e la sua cultura) che è necessario leggere il lungo
e articolato programma. Qui ci limitiamo ad alcuni cenni, capaci di regalarci quelle sugge-
stioni che il viaggio saprà trasformare in emozioni. I mosaici di santa Sofia, "solo" un assag-
gio dello splendore e della ricchezza di quelli di Trebisonda. Le moschee di pietra lavica, dai
singolari riflessi ai minareti in cui dominano i rivestimenti policromi. I castelli possenti e le
chiese cristiane "trasformate" dopo il passaggio a luoghi di culto dell'Islam. Può non susci-
tare stupore la chiesa armena dei santi Apostoli, un gioiello d'architettura con la cupola
sormontata da un tamburo di dodici arcate cieche e le figure scultoree dei dodici apostoli,
il tutto sormontato da un tetto conico? Lasciata Kars, la città fantasma, può non suscitare
commozione avvicinarsi alla base del Monte Ararat? Lasciamo agli archeologi la ricerca, alla
base dei ghiacciai, dell'arca di Noè che qui si sarebbe arenata, cogliamo la bellezza dei
palazzi fortezza, ma lasciamo che la mente e il cuore si aprano al cospetto della montagna Come si viaggia:
• Hotel
e delle lunghe pianure sottostanti, lasciando correre l'occhio fino ai confini dell'Armenia: • Trattamento: come da programma
verde di colline e rosso di falesie. Colate laviche e cime innevate fino al lago di Van, per poi • Itinerario in bus; con mezzi locali
navigare verso l'isola di Akdamar: la chiesa della Santa Croce, a pianta cruciforme, con fregi per la salita al monte Ararat
e bassorilievi, è un regalo del lago... Così come le sue acque azzurre che abbracciano i man- • Guide locali
dorli e i cardi selvatici. Poi le gole, il fiume. le pianure fertili...
2011: 4 maggio
in compagnia di Giovanni Dardanelli
7 settembre La terra aveva la stessa vastità
in compagnia di Giovanni Dardanelli del cielo, la stessa uniformità.
Il cielo su di essa specchiava
Da Milano a partire da € 2750 le sue luci diverse come
minimo 10 partecipanti su una superficie liquida.
La terra sempre ripeteva
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200
il suo spettacolo
I luoghi:
Italia · Istanbul · Trebisonda · Erzurum · Kars · Ani · Monte Ararat · Dogubeyazit · Van · Bitlis · Corrado Alvaro, Viaggio in Turchia
Diyarbarkir· Mardin · Harran · Urfa · Nemrut Dagi · Adiyaman · Istanbul · Italia
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UZBEKISTAN
Chiuso nel cuore dell’Asia centrale e separato dal mondo A nord-est della Persia, sopra l’Afghanistan, è situato
da aspri deserti e montagne, l’Uzbekistan affascina sem- l’Uzbekistan. Le sue genti turbolente per secoli hanno raz-
plicemente raccontando di imperi fiabeschi, tappeti capaci ziato specie nelle terre dei potenti persiani, riportando
di unire civiltà e uomini, caravanserragli. Qui, dove passa- bottino e schiavi. Ricco di scenari forti e fascinosi, il Paese
vano le carovane lungo la Via della Seta, le città hanno di Samarcanda e Bukhara evoca miti ed orizzonti remoti
nomi che aprono la mente a mille storie, ricordi, leggende: accessibili alla curiosità dei viaggiatori sensibili. Un Paese
Samarcanda, Bukara, Khiva. Qui, dove si mescolano culture con luoghi in cui storia e storie si contaminano per rac-
altrove inconciliabili, una volta si scontrarono genio e lun- contarci di pietre uomini e fantasie. Samarcanda, situata
gimiranza di Tamerlano e la furia distruttrice di Gengis nell’oasi bagnata dallo Zeravan, è una delle città più anti-
Khan. Colpiscono la bellezza delle grandi moschee e le che dell’Asia centrale: mattoni policromi, maioliche arabe-
madrasse in cui l’azzurro dei turchesi sfida le sfumature scate, decorazioni con raffinato mosaico, marmo, oro.
della volta celeste. Città di storia e mito che fonde natura Bukhara: dove preziosità architettonica e artistica si con-
e arte: la potenza della pietra e l’armonia degli spazi rega- centrano nello spazio del tappeto. Una volta talmente fio-
lano solidità e leggerezza. rente da suscitare l’odio di Gengis Kan.
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
1°-2° giorno: Urgench - Khiva. Khiva, la più bella dell’Asia 1°-2° giorno: Tashkent - Termez. Storia sulle sponde del gran-
centrale: tra i tanti minareti e moschee si rincorrono le chiamate de fiume Oxsus; sullo sfondo ci sono proprio i monti afghani.
alla preghiera; lo stile indoislamico Mughul dei mausolei di 3°-4° giorno: Baisun - Samarcanda. L’antica Via della Seta,
Said Alauddin e di Pakhlavan Mahmud con le sue preziose porte montagne e pitture rupestri; Shakhrisabz, la città verde la cui
d’avorio cesellato; città-museo tra vicoli tortuosi e accoglienti. via principale si chiama ancora Via della Seta; Samarcanda,
3°-4° giorno: Bukhara. Lungo la “Shahrah” accompagnati architetture e mito tra tetti intarsiati e ricchi bazar.
dall’Amu Darya; Bukhara, qui la contemporaneità è ancora 5° giorno: Nurata - Gijduvan - Bukhara. Nurata: tra pia-
lontana; non solo tappeti e bazar; città dai maestosi edifici e nure fertili e selvagge steppe offre ricordi di Alessandro Magno
dalle vasche di pietra, tra storia e storie di nemici illustri: e antichi “suzani”; le ceramiche di Gjiduvan e il pranzo nella
Tamerlano e Gengis Khan. casa di un artigiano.
5°-6° giorno: Bukhara - Samarcanda. A Shakhrisabz riaf- 6°-7° giorno: Bukhara. Genti, bazar, architetture, tappeti…
fiora il fascino di un tempo glorioso; Samarcanda, architetture 8°-9° giorno: Khiva. I miraggi del deserto di Kizilkum;
e mito, il volto della Via della Seta. Khiva, la corposa realtà di un integro centro antico.
7°-8° giorno: Taskhent. Taskhent, città capitale, città double 10°-11° giorno: Khiva - Tashkent. Luoghi sospesi tra passa-
face: islam e realismo. to, presente e futuro.
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Oriente
Là dove le emozioni sono profonde, umane ed estetiche, e spiritualità e
tradizioni si intrecciano all’arte
AFGHANISTAN
Valle di
Nubra Hundar
Lamayuru Alchi
Srinagar
Leh
LADAKH
Tsomoriri
Hemis
HIMACHAL
PRADESH
Shimia
CINA
Chandigarh
PUNJAB Dehradun
PAKISTAN HARYANA
UTTARANCHAL
Silgadi Jumia
Dadeldhura Dunai
Delhi Dhangadhi
NEPAL ARUNACHAL
Tulsipur Baglun Pokhara SIKKIM PRADESH
Nepalganj Kathmandu
Butawal Sindhulimadi Taplejun Gangtok
BHUTAN
UTTAR PRADESH Hetauda Dharan Ilam
Jaipur Lucknow Rajbiraj
Agra Dispur ASSAM
NAGALAND
Jodhpur RAJASTHAN Shillong
BIHAR Kohima
MEGHALAYA
Patna
INDIA Varanasi BANGLADESH Imphal
MANIPUR
JHARKHAND Argatala
Gandhinagar Alzawl
Ujjain WEST TRIPURA
Bhopal BENGAL MIZORAM
Ranchi
Hyderabad
ANDHRA
PRADESH
Mare Panaji
Arabico GOA KARNATAKA
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Perché andare
“In India ci sono nato. Se il buon Dio mi avesse consultato sull’argomento, avrei scelto un paese più autorevole e meno affol-
lato, meno rigido in materia di cibo e alcolici. La nostra rivoluzione verde ci ha reso oggi quasi autosufficienti per il cibo e
produciamo auto e PC. Ci barcameniamo tra Krishna e il Dio dei Cip.” (Khushwant Singh)
Ancora oggi nell’India pur modernizzata e in parte occidentalizzata, il divino è presente nella quotidianità della gente come
in nessun altro Paese. È nel contadino che automaticamente tocca la terra prima di uscire di casa al mattino, è nel gesto di
versare alcune gocce d’acqua sul cibo prima di mangiarlo; è nel modo stesso in cui la gente si saluta. Noi ci stringiamo la
mano dopo averla aperta per mostrare che non nascondiamo armi, qui la gente unisce le mani al petto e si dice reciproca-
mente “namasté”: saluto la divinità che è in te.
In India tutto è permeato dalla forza di una intensa sacralità; anche le immagini più crude che a volte colpiscono noi occi-
dentali come un pugno nello stomaco hanno, inserite in quel contesto, la capacità di “aprirti la mente”. Aveva ragione
Moravia quando annotava, durante il viaggio negli anni 60 insieme a Pasolini, che la religione indiana è ossessivamente pre-
sente in ogni immagine che questo paese offre al nostro sguardo: è nella folla di Calcutta, nell’odore dolciastro dei vicoli di
Benares, nelle sublimi torri dei templi del Sud. Il pensiero occidentale si snoda nell’intreccio sacro-tempo avendo cura di non
sciogliere il vincolo fondante; quello indiano si sviluppa non curandosi di dare un senso alla realtà. L’errore da non commet-
tere è di tradurre la celebrazione indiana del sacro con parametri occidentali, perché si rischia, in questa drammatica com-
mistione, di elaborare un confronto da cui Oriente e Occidente escono ugualmente impoveriti e diversamente sconfitti.
La strada di fronte a te, che è stata calcata dai piedi di milioni di pellegrini come te, è eccessivamente ripida e incre-
dibilmente ardua; e tu, che con i tuoi polmoni non hai mai respirato aria al di sopra del livello del mare, che non sei
mai salito su nulla di più alto del tetto della tua casa, che non hai mai calcato con i piedi qualcosa di più duro che
cedevole sabbia, soffrirai enormemente. Ci saranno chissà quanti momenti, quando con il respiro affannoso suderai
sette camicie su per la parete di ripide montagne, in cui ti chiederai se la ricompensa futura che cerchi vale il prezzo
che stai pagando in quel momento di sofferenza; ma essendo un buon indù ti farai forza con il pensiero che più gran-
de è la sofferenza in questo mondo, più grande sarà la ricompensa nell’altro. Stefhen Alter, Acque Sacre
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2011: 6 agosto
in compagnia di Annamaria Fumagalli
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Un viaggio due volte “speciale” come due sono i Festival ai La navigazione sul Gange, il fascino dell’India rurale, le rovine
quali si assiste: uno profano a Nagaur ed uno religioso a sconosciute del Madhya Pradesh. Il viaggio ha inizio sulle spon-
Baneshwar nei pressi di Dungarpur. Circondata da imponenti de del Gange, il grande fiume sacro, da secoli simbolo della cul-
bastioni, Nagaur è una delle città più pittoresche dei Rajput tura e della civiltà indiana. Nei pressi di Allahabad ci si imbarca
(“figli di re”), il potente ceto di principi guerrieri che governa- su una tradizionale barca locale e per quattro giorni si naviga
rono l’Hindustan occidentale a partire dal IX sec. La fiera del dolcemente verso Varanasi: è un mondo pittoresco e suggestivo
bestiame di Nagaurè una delle più importanti del Rajasthan fatto di luci e di atmosfere soffuse. Vediamo scorrere gli abba-
anche se non conosciuta come quella di Pushkar. Le varie glianti banchi di sabbia, i nugoli di uccelli che attraversano il
comunità tribali, abbigliate alla maniera tradizionale raggiun- cielo. Sbarchiamo di tanto in tanto per raggiungere a piedi i vil-
gono Nagaur con i loro carretti e il loro bestiame per conclu- laggi dei contadini che, a fatica, coltivano appezzamenti di terra
dere affari redditizi. Comprando e vendendo cammelli, buoi e resa fertile dalle grandi piene del Gange e per visitare i templi e
cavalli. Oltre alla fiera, Nagaur offre l’opportunità di visitare le i santuari che punteggiano il nostro viaggio. Per tre sere, nella
splendide vestigia della sua passata gloria. Baneshwar signifi- quiete della campagna, viene posato il campo costituito da
ca “Signore del delta” e questo nome fu conferito al Lingam di ampie tende con letti e toilette privata. L’arrivo a Varanasi è
Shiva. Il festival si tiene presso il piccolo delta formato dai segnalato dalla moltitudine di devoti giunti in occasione della
fiumi Som e Mahi. Dal momento in cui il sacerdote si bagna Festa di Mahashivaratri “la grande notte di Shiva”, dove si
nelle acque del fiume, si suppone che l’acqua divenga sacra. In festeggia anche il matrimonio fra Shiva e Parvati. Lasciato il
seguito a ciò, le persone intervenute alla cerimonia si bagnano fiume sacro, il Madhya Pradesh alla scoperta di affascinanti
insieme a lui nel fiume. E’ un festival prettamente tribale, dato testimonianze del passato: i palazzi affrescati della città-fanta-
che più della metà dei fedeli sono Bhil. Si riuniscono in occa- sma di Orcha, i grandi stupa di Sanchi, il tempio di Ujjain...
sione di questo evento e consegnano le ceneri dei propri
defunti nel punto di confluenza delle acque. Come si viaggia:
• Hotel, Palazzo nobiliare a Maheshwar
Come si viaggia: • Trattamento: come da programma
• Hotel 5 stelle, Palazzi nobiliari o regge di maharaja, • Itinerario in barca, pullman e treno
Tende spaziose con letti e bagno privato a Nagaur e Samode • Guida locale parlante italiano a Delhi
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in pullman • Guide locali parlanti italiano
2011: 25 febbraio (in occasione del Mahashivaratri)
2011: 10 marzo (in occasione dei Festival) in compagnia di Raffaella Musso
in compagnia di Raffaella Musso
Da Milano a partire da € 4380
Da Milano a partire da € 3950 minimo 10 partecipanti
minimo 10 partecipanti * Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pag. 200
I luoghi:
I luoghi: Italia · Delhi · Allahabad · Sitamarhi · Vindyachal · Mirzapur ·
Italia · Delhi · Mandawa · Nagaur · Jodhpur · Jaipur · Samode · Chunar · Varanasi · Khajuraho · Orcha · Jhansi · Bhopal · Sanchi ·
Bundi · Minal · Dungarpur · Udaipur · Kumbhalgarh · Ranakpur · Italia Ujjain · Mandu · Maheshwar · Indore · Mumbai · Italia
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Il sud "canonico" percorre il Tamil Nadu e il Kerala, questo viaggio "completa" il sud ma ha chia-
ramente bisogno di molto tempo. I grandi monumenti del'India dravidica, ma anche quelli meno
noti ma di grande pregio, le etnie (come i 5 gruppi etnici di Wayanad); l'archeologia e luoghi
sacri come il monolito di Sravanabenagola. Di certo un viaggio che non può trascurare
Vijayanagar in Karnataka, uno dei siti storici più affascinanti dell’intero sud dell’India, in uno
strano paesaggio disseminato di macigni rocciosi. Il viaggio è intenso, per questo ci prendiamo
un giorno di relax in un bel resort fra le palme ed il relax continua il giorno dopo a bordo delle
house boats nei canali del Kerala. Non è "un" viaggio nel sud India ma è "il" viaggio... Un viaggio
molto particolare in un’India del sud poco conosciuta. Una regione nella quale la presenza di un
accompagnatore esperto nell’arte e nella cultura della regione diviene indispensabile o quanto
meno determinante. Come sempre in India, ogni regione ha tali diversità da rendere necessaria
una scelta iniziale: visione di insieme o, come in questo caso, uno sguardo approfondito, già nella
stesura dell’itinerario e nel testo che accompagnerà i viaggiatori, assolutamente “indagatore”
(dire specialistico sarebbe sbagliato). Dalle città sacre dell’Induismo all’arte, scultorea e architet-
tonica, dei Pallava; i templi a torre, i santuari-grotta, i monoliti scolpiti. I templi, rari, in cui Shiva
è rappresentato come idolo e non sotto forma di lingham. L’architettura dei Chola, le città- tem-
pio e le fortezze-terriere. Città “di oggi” animate, dai mercati ricchi di colore, regioni come il
Kerala, dove l’arte si confonde con paesaggi rasserenanti. I due giorni sereni navigando a bordo
delle “kettuvalloms”, tipiche imbarcazioni per il trasporto del riso trasformate in raffinate hou-
seboats, per una crociera lungo le backwaters, le cui acque color smeraldo sono circondate da
palmizi e piccoli villaggi. Le città di mare, in cui ancora si sentono gli influssi delle dominazioni
portoghesi, poi nuovamente all’interno, tra piantagioni di tè e foreste. Uno sguardo agli interes- Come si viaggia:
santi gruppi etnici ed è nuovamente immersione in un mondo in cui arte, religiosità, spiritualità, • Hotel; kettuvalam private
tradizione si fondono e confondono, in cui all’induismo si affianca il jainismo, alla scultura su con aria condizionata
pietra fa da contraltare il caleidoscopio di vetrate colorate e specchi degli antichi palazzi nobi- • Trattamento: come da programma
liari. Un’altra India, ma sempre India: con la sua maestosa, appagante, a volte scioccante, realtà. • Itinerario in pulmino e kettuvalam
2011: 13 marzo
in compagnia di Raffaella Musso
Il viaggio può essere faticoso,
Da Milano a partire da € 4480 ma è sempre un’occasione
minimo 15 partecipanti di confronto e di arricchimento.
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 Certo, non è detto che sia
I luoghi: divertente. Ma chi ha detto che
Italia · Chennai · Mahabalipuram · Kanchipuram · Pondicherry · Chidambaram · Swamimalai · ci si deve divertire a ogni costo?
Tanjore · Trychi · Karaikudi · Madurai · Kanyakumari (Cape Comorin) · Padmanabhapuram · Poovar ·
Kumarakom (Crociera nelle Backwaters) · Allepey · Cochin · Edakkal (Wavanad) · Mysore · Carlo Oliva, Stanziali, turisti e insabbiati
Sravanabelagola · Belur · Halebid · Chikmagalur · Hospet · Hampi · Aihole · Pattadakal · Badami ·
Hubli · Bangalore · Italia
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LADAKH
L’Orissa è un luogo che affascina sia chi è interessato alle Un piccolo ex regno buddista, sempre mitizzato dai racconti dei
popolazioni tribali, ai mercati e villaggi abitati da etnie che grandi viaggiatori. Un luogo nel quale la grandiosità dei pae-
hanno culti, lingue e costumi completamente diversi dalla tra- saggi si fonde con la profonda spiritualità. Rispetto delle tradi-
dizione ariana, sia chi ricerca i segni della religione induista. zioni e della sacralità: sono ancora oggi un aspetto imprescin-
Sulla costa, infatti, nel cosiddetto "triangolo sacro", si ergono dibile. In questo Paese dalla storia antica e dai paesaggi moz-
gli antichi templi in stile Nagar di Bhubaneswar, la Pagoda zafiato, un itinerario originale. Luoghi classici e zone meno fre-
Nera di Konarak coperta di sculture erotiche, e la città sacra di quentate: la sconosciuta Valle di Nubra e la valle di Ruspo.
Puri. Costeggiando a tratti il lago Chilika, la laguna salmastra L’antico passaggio per le carovane lungo la via della seta, vali-
più grande dell’Asia, si entra nell’area tribale. Nei colorati mer- cando il Kardung-La. Visione emozionante: il passo transitabile
cati settimanali affluiscono sempre i Desia e Mallia Kondh, i più alto del mondo affacciato su valli segrete. I monasteri tibe-
Dhongariya, i Paraja e i Gadhaba per vendere e scambiare i tani, rifugio dei monaci fuggiti davanti alla furia della rivolu-
prodotti con la popolazione indiana. Le donne, molto belle e zione cinese. Castelli “appollaiati” sui monti, antichi palazzi
talvolta tatuate, indossano con innata eleganza monili in reali, piccoli monasteri sulle sponde di un lago. Pregevoli esem-
bronzo e alluminio e anelli alle narici. Ma l’etnia dell’Orissa che pi di arte indiana, nepalese e tibetana: un confronto tra culture
più di qualsiasi altra ha mantenuto gli usi e i costumi tradizio- antiche. Alle costruzioni dall’ingegno umano si contrappongo-
nali è quella dei Bonda, il “popolo nudo”. Paesaggi straordinari no quelle grandiose della natura. Nei festival, autentiche esplo-
di risaie e dolci colline fanno da cornice ai villaggi tradizionali sioni di colori, luci, suoni, canti e danze della tradizione.
con il “totem” centrale, luogo di sacrificio del bufalo. All’inizio
del viaggio la straordinaria Calcutta, senza tempo e fuori dal Come si viaggia:
tempo, un luogo che lascia il segno. • Hotel 5 e 2 stelle, campi tendati fissi
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in fuoristrada e volo
Come si viaggia: • Guide locali parlanti inglese
• Hotel 5, 4 e 3 stelle
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in pulmino 2011: 10 luglio
con Tour Leader dall’Italia
2010: 3 novembre 10 agosto
con Tour Leader dall’Italia in compagnia di Paolo Ghirelli
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Nel “Viceconsole” Marguerite Duras scrive: “Ci sono le mie Indie, le vostre, queste, quelle”. Non ve
n’è una sola. Tra le tantissime possibili, nel sud scegliamo l’itinerario che mostra più placida
distensione. Lo chiamiamo “Le Due Vie”. La prima, nel Tamil Nadu, dei templi e pellegrini, percorre
un gigantesco tracciato colmo di fedeli e punteggiato dalla religiosità edificata. La seconda, nel
Kerala, della natura e dell’ayurvedica, attraversa paesaggi con contorni di risaie ombreggiate da
palme che fanno da guard rail alle vie d’acqua. “La Via dei Templi” e “La Via della Contemplazione”
sono un miscuglio d’architetture grandiose per decoro, raffinatezza ed imponenza, natura ecla-
tante, vesti colorate, mercati, religiosità, ayurvedica, complessi rupestri, uomini… Una mescolanza,
con individualità definite, che non trovi in egual misura in nessun’altra India. Il tutto condito
anche con pernottamenti in hotel certo non casuali, piccole graziose barche in cui dormiremo, per
attraversare un Kerala verde traboccante, con canali e risaie, fiumi e palmeti, lagune e fiori… Ci
doneremo, in un periodo climatico ottimale, due giorni in un ambiente di puro piacere estetico
che riempiremo discrezionalmente con pratiche ayurvediche e relax. Nel sud che incontriamo,
l’India rallenta. Il ritmo che sospinge persone, vacche, pellegrini, risciò, carri, treni, che in altre parti
sembrano un moto perpetuo, qui vanno più piano. Le atmosfere descritte da Kipling in “Kim”,
“dell’andare e venire di bramani e facchini, calderai e banchieri, pellegrini e vasai”, che nel nord
paiono un fiume in piena, nel Kerala perde velocità e violenza emotiva. E’ frenato da quieti canali,
risaie e lagune che sfiorano le coste del “Malabar”, parola con sorgente araba non a caso suadente Come si viaggia:
e musicale. Tutto si fa più dolce. Si dice che il sud sia più “autentico” del nord perché non troppo • Hotel 5 e4 stelle
contagiato dall’Islam. Più che subìre cannonate, ha intrattenuto commerci con altri popoli, facen- • Trattamento: come da programma
do delle sue coste approdo di diverse facce e culture, non perdendo la sua personalità e imma- • Itinerario in pullman e barche private
gazzinando sensibilità che hanno modellato forme d’arte irripetibili. Forse, per questo, qui, indiani • Guide locali
e “visitatori trovano il tempo e l’atmosfera adatta per annusare i fiori”.
2010: 30 novembre
in compagnia di Annamaria Fumagalli
2011: 29 marzo
con Tour Leader dall’Italia
Da Milano a partire da € 3500 Il desiderio, la ricerca dell’assoluto
minimo 15 partecipanti sono i motivi profondi
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 che spingono ogni vero
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base della data e della vostra preferenza inguaribile viaggiatore.
quanto a compagnia aerea. E forse io sono una di loro
I luoghi:
Annemarie Schwarzenbach
Italia · Chennai · Kanchipuram · Mamallapuram · Chidambaram · Swamimalai · Kumbakonam ·
Thanyavur · Chettinat · Karaikudi · Tirichirappalli · Madurai · Riserva N. di Periyar · Alleppy · barche
per pernottamento ed escursioni nelle lagune · Kumarakom · barca sul L. Vembanad · Kochi · Italia
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La Valle, il Lago, la Foresta, (e “la Via delle Felci”) I Beatles, per completare il “periodo orientale”,
ebbero indicazione dal maestro di sitar, Ravi Shankar, di andare in Nepal perché ciò che in India
rischia d’essere anche “eccessivo” per il carico di “pesanti emozioni” cui sottopone, qui è più ovat-
tato e godibile, “meno impegnativo”. Anche in Nepal ci sono fiumi sacri, cremazioni, sadhu, l’in-
duismo permea la quotidianità e la realtà è assai diversificata in bilico tra il dolce “namaste” e i
temibili “Gurka”. Qui, però, puoi sostare sui gradini d’un tempio a Patan o Bhaktapur, con una pia-
cevolezza non sempre consentita in India. Torniamo in Nepal quando è più verde e il clima godi-
bilissimo, grazie al passato monsone. Cielo terso e montagne nitide, impossibili in altri periodi.
Visite studiate a fondo da chi conosce il paese da trent’anni, senza fretta. Servizi eccellenti, i
migliori. Trasferimenti non stressanti, soste anche in luoghi poco gettonati, tra cui la graziosa
Bandipur e Changu Narayan con il tempio più integro e artisticamente apprezzabile del Nepal.
Soggiorniamo 7 notti nell’hotel più fascinoso del Nepal, “Dwarika’s “, un po’ museo un po’ boutique
hotel. Non è il solito lussuoso 5* in cui non sai se sei a New York o Roma. Nel Dwarika’s sei in Nepal,
e te ne accorgi. Prevediamo escursioni nella Valle di Kathmandu per rientrare ogni sera nella capi-
tale. Due notti a Pokhara, nel non anonimo Shangri-La Village, per navigare sul lago e osservare Come si viaggia:
l’Annapurna che finalmente lascia le pagine delle riviste di montagna per farsi visione ravvicinata. • Hotel 5 stelle
Due giorni nel Chitwan Park, Patrimonio Unesco, nel Rhino Residence Resort accanto al Rapti River. • Trattamento: come da programma
A dorso d’elefante vedremo rinoceronti e sul fiume a bordo di canoe al mattino presto sorprende- • Itinerario in pullman
remo i coccodrilli. Gli alberghi sono molto gratificanti in sintonia con le sensazioni che il Nepal • Guide locali parlanti italiano
offre a chi visiti approfonditamente una realtà che non può essere appendice d'altri viaggi.
2011: 11 marzo
con Tour Leader dall’Italia
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base della data e della vostra preferenza Hermann Hesse
quanto a compagnia aerea.
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INDIA
L’India è un continente più che un Paese, da vivere totalmente Viaggio in una regione dell’India poco interessata dai grandi cir-
lasciandosi coinvolgere dalle sue atmosfere avvolgenti. cuiti turistici ma ricchissima di un’architettura templare dalle
Itinerario classico, che tocca i principali centri di interesse del linee purissime. Il Karnataka però non è solo storia e arte, è una
Nord, ideale per chi si affaccia per la prima volta su questo Paese terra ricca di profumi e aromi che scaturiscono dall'incredibile
di grande cultura e spiritualità. Da un lato la mano dell’uomo, varietà di piante e fiori, celebri le essenze di gelsomino e di rose,
visibile nelle città: Jaipur, la capitale del Rajasthan, attraente gli incensi a base di legno di sandalo e il caffè che in questo stato
con i suoi edifici principali dipinti di rosa; Agra, col suo forte, la crescono ovunque. Da Bangalore, cosmopolita capitale orientale
cui costruzione occupò quattro generazioni di potenti re delle nuove tecnologie, a Mysore punto di partenza per le visite
moghul e dove si trova il Taj Mahal, la più celebre struttura straordinarie alle antiche capitali della dinastia Hoysala. Non è
architettonica dell’India, dalle perfette proporzioni; dall’altro la un viaggio stancante ma richiede adattamento ad alberghi sem-
spiritualità che si fa forma ed ecco Varanasi, la città più sacra plici in un paio di località, a percorsi inesorabilmente lenti, a ritmi
all’Induismo, che non offre solo monumenti architettonici e mentalità opposte alle proprie. A conclusione del viaggio pos-
importanti, ma è essa stessa un monumento unico all’essenza sibilità di estensione al mare in un luogo che trasmette tran-
dell’India. A conclusione del viaggio possibilità di estensione quillità e benessere: il Swa Swara Resort sulla leggendaria Om
a Kathmandu. Un’integrazione vera, non una estensione Beach nei pressi di Gokarna, per chi desideri un totale relax.
mordi e fuggi solo per dire di essere stati anche in Nepal. Come si viaggia:
Nella capitale Nepalese ritroveremo molti riferimenti in ter- • Hotel • Trattamento: come da programma
mini di religiosità (valutare le differenze è utile), ma soprat- • Trasferimenti in minibus/auto • Guida locale parlante italiano
tutto di monumentalità, di arte preziosa, di cultura e storia.
Da Bangalore a partire da € 1980
Come si viaggia:
base 2 partecipanti
• Hotel 5 e 4 stelle • Trattamento: come da programma
• Itinerario in pulmino, treno e voli interni Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
• Guida-accompagnatore locale parlante italiano della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Da Delhi 1°-2° giorno: Bangalore - Srirangapatnam - Mysore.
base 2 partecipanti a partire da € 2100 Bangalore, un perfetto mix di bellezza naturale, architettura e
tecnologia. Verso Mysore: il leggendario palazzo del sultano.
base 4 partecipanti a partire da € 1800 3° giorno: Mysore. Il Palazzo del Maharaja, un caleidoscopio
base 6 partecipanti a partire da € 1600 di vetrate colorate e specchi. Somnathpur: il Tempio di Keshava.
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base 4° giorno: Sravanbelagola - Belur - Halebid - Hassan.
Sravanabelagola, uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio dei
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
Jainisti in India centrale. La gigantesca statua monolitica di
1° giorno: Delhi. Una città che pulsa, un mosaico di stili. Gomateshvara. Belur e Halebid: templi Hoysala, architettura hindu.
2°-3° giorno: Jaipur. Il pittoresco borgo di Samode, la “città rosa”, 5° giorno: Chitradurga - Hospet. Alla volta di Chitradurga
l’osservatorio astronomico, possente la fortezza-palazzo di Amber. fra valli e colline pittoresche. La fortezza che domina la citta-
4°-5° giorno: Agra. La fortezza in arenaria rossa, il mitico Taj dina. Hospet nel Karnataka centrale, poi l’antica capitale.
Mahal dalle proporzioni perfette, il mausoleo di Itimad-ud-Daulah. 6° giorno: Hampi - Hospet. Vijayanagar, uno dei siti storici
6°-7° giorno: Jhansi - Orcha - Khajuraho. Magnifici affre- più affascinanti dell’intero sud dell’India. Il Tempio di Vittala,
schi purtroppo “divorati” dalla vegetazione; una città-fanta- dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.
sma; templi e grande eleganza dell’architettura. 7°-8 giorno: Hospet - Aihole - Pattadakal - Badami.
8°-10° giorno: Varanasi - Delhi. Città “eterna”, essenza Pattadakal e Aihole: architettura religiosa dell’India del sud e
dell’India, la più sacra dell’induismo: abluzioni rituali, fuoco delle templi a torre. I santuari rupestri, le antiche fortificazioni.
pire, preghiere, spiritualità; le rive sacre e la meditazione... 9° giorno: Hubli - Mumbai.
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INDIA
Una grande varietà di paesaggi e culture racchiusi in una pic- Il giardino degli dei. Come altro potremmo definire questo
cola isola verde dell’Oceano Indiano troppo spesso sottovaluta- angolo prezioso e calmo dell’India del sud? Qui tra suggestivi
ta e considerata un’appendice ad un viaggio in India del sud. paesaggi fanno capolino città sacre all’induismo, santuari e
Sri Lanka invece offre una specifica e corposa realtà culturale, grotte, città tempio. Un itinerario attraverso i luoghi ma anche
artistica, ambientale e umana. Il santuario rupestre di Dam- attraverso il tempo. Un viaggio attraverso secoli e regni, per
bulla, con il Tempio d’oro, un monastero rupestre le cui cinque conoscerne la potenza, le divinità e il modo di strutturarne la
grotte-santuario sono interamente ricoperte di pitture murali convivenza. La ricchezza della cultura domina il Tamil Nadu:
dai vividi colori ocra e vermiglio; la passata grandezza di dagli albori della storia del popolo Tamil, nella regione sono
Anuradhapura e Polannaruwa, le antiche capitali di Sri Lanka fiorite espressioni culturali e artistiche di altissimo livello. Qui
dichiarate Patrimonio mondiale, ricche di testimonianze artisti- anche la natura è ricchissima e spazia fra coltivazioni di tè,
che e religiose; l’orfanotrofio degli elefanti di Pinnawela. Kandy, cascate e riserve naturali. L’intera vita del Tamil Nadu è ritma-
attorniata dalla foresta nel XVI sec. accolse la famosa reliquia ta dalla religione. Spesso ci si riferisce a questo Stato come “lo
del Dente del Buddha in un tempio dall’eleganza sobria. Poi la Stato dei templi”, perchè vi sono intere città la cui vita ruota
natura: il mare e la densa foresta, le piane verdi e le sterminate totalmente intorno a questi luoghi. Si passa poi al Kerala, la
piantagioni di tè a Nuwara Eliya. Non ultimo l’incontro con un bellissima terra degli Dei: mondo di templi e di arte, ma anche
popolo “provato”, ma che non ha mai perso il sorriso. di serenità. La leggenda racconta che questo luogo fu scelto
Come si viaggia: dal dio Shiva per stabilirsi e vegliare sul genere umano...
• Hotel • Trattamento: come da programma Come si viaggia:
• Itinerario in auto o minibus (secondo numero di partecipanti) • Hotel • Kettuvallam con aria condizionata nelle backwaters
• Guida locale parlante italiano • Trattamento: come da programma
• Itinerario in pulmino, aereo e kettuvallam
Da Chennai (Madras) • Guida-accompagnatore locale parlante italiano
base 2 partecipanti a partire da € 1050
base 4 partecipanti a partire da € 0980 Da Chennai
base 6 partecipanti a partire da € 0980 base 2 partecipanti a partire da € 1580
Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base base 4 partecipanti a partire da € 1180
della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea. base 6 partecipanti a partire da € 1080
1° e 2°giorno: Colombo - Pinnawela - Dambula. L’orfa- Il volo aereo verrà prenotato (da voi o tramite noi) sulla base
notrofio per elefanti feriti e abbandonati. della data e della vostra preferenza quanto a compagnia aerea.
3°giorno: Anuradhapura e Polonnaruwa. Le antiche capi-
tali dichiarate Patrimonio dell’umanità. La pietra a mezzaluna, 1-2° giorno: Chennai - Kanchipuram - Mahabalipuram.
le 4 statue rupestri del Buddha, le delicate pitture murali. Una delle sette città sacre; templi a torre e santuari nelle grotte.
4° e 5°giorno: Sigirya - Kandy. Il Tempio d’oro di Dambulla, 3°-4° giorno: Tanjore - Trichy. Tempio Brahadeeshwar, massi-
monastero rupestre con cinque grotte-santuario interamente ma espressione dell’architettura dei Chola; il Rock Fort e il
ricoperte di pitture ocra e vermiglio. La cittadella di Sigiriya, su Tempio di Srirangam, dedicato a Vishnu, esempio di città-tempio.
un monolito di pietra rossa. Kandy: il centro del buddhismo, 5°-6° giorno: Madurai - Periyar. Suggestiva cerimonia al
dell’arte, dell’artigianato e della cultura di Sri Lanka. tempio di Sri Meenakshi; il Parco Nazionale di Periyar.
6°giorno: Nuwara Eliya. Sui contrafforti del Picco di Adamo 7°-8° giorno: Kumarakom - Alleppey. Palme da cocco fra
e i terrazzamenti di Uva, il tè è il signore dell’isola. verdi distese di tè, pittoresca rete di lagune della costa.
7°giorno: Mount Lavinia - Colombo. A 12 km da Colombo, 9°-10° giorno: Cochin - Mumbai. Antico porto lungo la via
circondato da spiagge, ristorantini e boutique: in attesa del volo. delle spezie; una capitale affacciata sul Golfo del Bengala.
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RUSSIA
HEILONGJIANG
Harbin
MONGOLIA
KAZAKISTAN Urumqi
JILIN
NEI MONGOL Changchurl
Shenyang
XINJIANG LIAONING
GANSU Hohhot
Mar del
Yinchuan BEIJING Giappone
Taiyuan HEBEI TIANJIN
SHAANX Shijiazhuang
Xining NINGXIA
QINGHAI
Jinan GIAPPONE
Lanzhou SHAANXT SHANDONG
Mar Tokyo
Zhengzhou Giallo
HENAN JANGSU
TIBET
SICHUAN
CHINA ANHUI Nanjing
THAILANDIA FILIPPINE
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Perché andare
“Colui che è esperto nel prender cura della propria vita non incontrerà nei suoi viaggi né rinoceronti né tigri e nei com-
battimenti, non dovrà allontanar da sé le armi. Un rinoceronte non troverebbe in lui nessun punto dove affondare il suo
corno! Né una tigre dove piantare i suoi artigli! Né un’arma dove far penetrare la sua lama! E perché, dunque! Non vi è in
lui posto per la morte! (Lao Tzu)
Gli itinerari che sono proponibili ed effettuabili in Cina danno la possibilità di appagare il forte desiderio di scoprire un
paese che ha un grande ed illustre passato, ma un presente che, soprattutto nelle grandi città, ha subito la furia livellatrice
dei bulldozer, che hanno distrutto la sua memoria urbanistica ed architettonica. Nei luoghi dei grandi flussi turistici è pra-
ticamente impossibile riconoscere i tratti della Cina del nostro immaginario, le tappe di un turismo “classico” trascurano
l’identità millenaria e cancellano la vera forza e bellezza di questo paese straordinario. La Cina è uno dei paesi dove la
popolazione ha maggiormente perso la sua identità. I simboli del passato sono stati dimenticati, il fervore religioso è stato
spento. Soprattutto nella Cina delle grandi città. La nostra Cina si dipana principalmente nelle regioni del Guizhou, nello
Shanxi e nel Gansu, dal deserto del Gobi all’Himalaya, tutte zone dove ancora le tradizioni si sono preservate intatte, pro-
prio perché queste lontane regioni sono poco conosciute e ancora meno visitate: ancora più affascinanti! Lo stesso vale
per il Tibet. Quello classico, perché è d’obbligo visitare Lhasa e la valle di Tsetan, ma anche itinerari (nei quali non mancano
gli aspetti più noti del paese e della sua cultura) sul plateau tibetano, dove per fortuna sopravvive ancora un’autentica tra-
dizione locale fatta di costumi, di monasteri non rifatti, di popolazioni semplici e vere.
Facemmo colazione nella stanza del Lama: Ci condusse nella “Stanza dell’Universo”. Immaginai avremmo percorso chissà
quali corridoi o cunicoli, invece le due stanze erano adiacenti. “Dovere guardare il soffitto” e ci fece stendere su grandi tappeti.
Dapprima non vidi nulla, poi mi accorsi che il soffitto era costellato da piccole luci. Provai a fissarne una. Si ingrandì e sembrò
avvicinarsi. Oppure ero io ad andarle incontro? La luce aveva la forma di un fiore di loto, dal numero infinito di petali. Viaggiai
tra i petali luminosi. Ogni petalo conteneva universi e mondi abitati, che potevo osservare nei minimi particolari. Mi rituffai di
corsa tra i petali di luce. Giunsi al centro del fiore. C’era uno specchio che rifletteva il mio volto, tutti i miei volti, da quando
nacqui a quando sarei morto; contemporaneamente. E i volti delle mie vite passate e delle mie vite future, se ha un qualche
senso dire “mie” poiché vidi anche i volti di tutti gli altri esseri viventi e non mi parvero tanto diversi dal mio. Immaginai tutto
questo ed ebbi qualche problema di identità… Il suono di due campanelle tibetane che si incontrarono per mano del Lama
interruppero il viaggio. Il risveglio fu dolce. Il suono dei cimbali ci riportò alla realtà. Massimo Dusi, Il lago delle visioni
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Tesori nascosti
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CINA
La Cina è uno dei paesi dove la popolazione ha maggiormente perso la sua identità. I sim-
boli del passato sono stati distrutti, il fervore religioso è stato spento. In Cina la distruzione
delle memorie urbanistiche ed architettoniche e dei simboli religiosi, che ha lacerato le
grandi città, ha risparmiato province come lo Shanxi, una provincia ricca di storia, vera e
propria miniera di cultura e arte, scrigno di templi, monasteri e dimore sontuose. Un iti-
nerario insolito, vario, ricco di monumenti artistici e splendidi paesaggi. Non è certo per il
gusto di viaggiare in una regione della Cina ancora preservata che proponiamo questo
viaggio: sarebbe riduttivo. Qui invece si trovano cose di grande pregio che meritano di
essere viste al di là di una Cina che cambia. Dai tesori architettonici della Villa Estiva
Imperiale di Chengde, ai grandi ambienti buddisti di Datong, alle Grotte di Yungang,
tagliate nelle falesie dei Monti Wuzhou fra il 460 e il 494 d.C. Il Tempio Pensile di Hunyuan
a Wutaishan o la Pagoda Mu Ta del XI sec., torre lignea a 9 piani senza chiodi. Poi il vil-
laggio di Pinyao, concentrato d’arte e di vita autentica, una reliquia imperiale intatta. Nel
1997 questo villaggio divenne il primo luogo in Cina dichiarato dall’Unesco patrimonio
mondiale dell’umanità. Un itinerario in un mondo poco conosciuto e preservato, in cui, per
contrasto, Pechino all’inizio, con le sue strutture “contraddittorie”, e Shanghai alla fine del Come si viaggia:
viaggio ci proiettano invece nella Cina del terzo millennio: un’altra Cina, che cambia. • Hotel 5* a Pechino, Shanghai,
Wutaishan e Pinyao, 4* nelle altre località
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in treno, pulmino, voli interni
• Guida locale parlante italiano a Shanghai
2011: 18 aprile
in compagnia di Annamaria Fumagalli
Lao Tzu
I luoghi:
Pechino · Grande Muraglia · Chengde · Datong · Hunyuan · Taihuai (Wutaishan) · Taiyuan · Pinyao ·
Lingshi · Taigu · Yuci · Shanghai
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Un viaggio lontano dalla Cina che ha come primo obiettivo quello di mostrare la sua gran-
dezza e la sua preziosità con dovizia di templi, di monasteri e di dimore sontuose. Un iti-
nerario insolito, ricco di splendidi paesaggi capace di mostrarci l’altro volto della Cina. Di
una Cina più legata alla terra, alle tradizioni, all’artigianato, ad un’architettura che si fa
arte. Un viaggio forse nel poco conosciuto ma non nell’incerto, capace di appagare la
curiosità anche dei viaggiatori “che hanno visto tutto”. Un viaggio focalizzato sulle mino-
ranze etniche cinesi che vivono nel Guizhou: in virtù del secolare isolamento, hanno con-
servato i gesti della tradizione, le abilità architettoniche e un ricco artigianato.
Numericamente prioritarie le etnie Miao e Dong. Paesaggi spettacolari: verdissime monta-
gne terrazzate, colline con alberi e risaie strappate ai fianchi dei monti. Templi e singolari,
pregevoli, architetture “etniche”, come le torri dei tamburi al confine con la provincia di
Guangxi o, a Diping, il più bel “ponte del vento e della pioggia” della regione, interamente
in legno. Il volo a Shanghai ci proietta nella Cina del Terzo Millennio, in una animata
metropoli che però conserva angoli antichi. Un viaggio che, come molti altri della “nostra”
Cina, ci regala un paese ricco del fascino delle tradizioni, di una cultura millenaria, di etnie Come si viaggia:
ancora protette dal flusso dell’innovazione. La Cina che abbiamo sempre immaginato... • Hotel 4 stelle
• Trattamento: come da programma
• Itinerario in pulmino e voli interni
• Guide locali parlanti inglese
2010: 7 novembre (in occasione del capodanno dei Miao)
con Tour Leader dall’Italia
Da Milano, 11 giorni a partire da € 2790
minimo 8 partecipanti
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200
2011: 14 aprile (in occasione del festival Sister’s Meal) Coloro che partono
in compagnia di Raffaella Musso per mete lontane
si espongono a trovare
Da Milano, 13 giorni a partire da € 2890 solo quello che si aspettavano...
minimo 8 partecipanti
Il viaggio impossibile
* Per i supplementi vedere nota nel regolamento a pagina 200 è quello che non faremo,
che avrebbe potuto aprirci
lo spazio degli incontri
I luoghi
Italia · Guiyang · Kaili · Shidong · Zhenyuan · Leishan · Rongjiang · Congjiang · Zhaoxing · Sanjang · Marc Augé
Shanghai · Italia
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Sul pavimento d’accesso alla Grande Pagoda di Xi’an, il vecchio scrive una poesia con un pen-
nello intinto nell’acqua. Con un tempismo straordinario, calcolato, le prime parole scompaiono,
assorbite dalla pietra scaldata dal sole, prima che sia terminata l’ultima frase. Secondo lui le poe-
sie andrebbero solo recitate, non scritte, perché devono lasciare traccia solo nell’animo di chi le
ascolti. Lui però è muto e, non potendo declamarle, le pennella sulla pietra, certo che subito spa-
riscano per restare impresse solo in chi le legga. La Cina, terzo paese dopo Italia e Spagna per
siti Patrimonio Unesco, è però temuta come “pericolo giallo” o acclamata come grande occasio-
ne del capitalismo, mettendo in ombra questo aspetto, oltre quello di luogo dove un vecchio scri-
ve ancora poesie con l’acqua. Perché non recarci dove sono nati fuochi d’artificio e spaghetti,
Shanghai ha il doppio dei grattacieli di New York, e mostra antiche meraviglie che “si vedono
dalla luna”? Non immaginatevi un luogo ricco d’arte e storia ma con un retrogusto di socialismo
reale. Non ci faremo mancare nulla della passata supremazia e della prorompente contradditto-
ria modernità. E’ cosciente di tornare ad essere, caso unico nella storia, nuova “superpotenza”
mondiale, basandosi su un modello altrui avversato violentemente fino a pochissimi decenni fa.
A Pingyao pernotteremo nello charme antico dell’International Financiers Club, residenza dal-
l’atmosfera Ming, (“per chi non badi a spese”), con arredi particolari per un percorso indietro nel Come si viaggia:
tempo tra i suoi 18 cortili. Ci sorprenderemo pure di ciò che la “prodigiosa” modernità di • Hotel
Shanghai mette a disposizione. In Cina si concentra la possenza di grandi realizzazioni antiche, • Trattamento: come da programma
gli scenari dentati di Guilin, ma anche la grazia di piccole gioie meno note a Jinci, Pingyao, • Itinerario in pulmino, treno, aereo e barca
Shuanglin, Yangshuo, Zhuijao. Tutto ciò resta nelle mille foto scattate. A noi, però, piace pure • Guide locali
ricordare l’aquilone che ci verrà offerto di far volare nella piazza Tien An Men.
Un “viaggio 5 stelle”, molto curato, nel periodo ottimale.
2011: 9 maggio
in compagnia di Mario Romualdi
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Un viaggio in un paese emblematico, la cui essenza pare sempre sfuggire al viaggiatore “occi-
dentale”. Il Giappone si “ritrae”, pare ritrarsi ancor prima di offrirsi; forse non si offre per nien-
te! Si lascia osservare, non si nasconde, ma non apre commercialmente la propria anima, non
svela a viaggiatore poco colto la propria natura più profonda, non si dà ad occhi indiscreti.
Eppure sono passati gli anni in cui i Ryokan erano tabù per un “non giapponese”: non sarebbe
stato accolto facilmente (e in alcuni, per niente) negli hotel tradizionali. O se si veniva accolti
avveniva con un costo di riservatezza e di rigore che spesso inducevano a desistere. Sono pas-
sati quegli anni, il paese ha fatto grandi passi verso una presunta occidentalizzazione (ma per
quale motivo doveva aprirsi lui a noi?), conserva tradizioni rigidissime almeno in alcuni strati
sociali, preserva con tenacia la propria identità. Insomma, la fa vedere, si fa capire, ma non si
concede: questo è il punto. Avanzando in punta di piedi, scoprendo un traccia “saggia” da
seguire per entrare e capire ecco che il Giappone viene fuori. Paese di contraddizioni anche
negli aspetti più esteriori: antiche città rimaste a secoli fa e quartieri mostruosamente
moderni; isole sacre, ma raggiunte con avveniristici ponti; città segrete, ma collegate dal
“treno fulmine”. Eccolo dunque il nostro Giappone: che guarda, osserva, capisce, riprende
tratti di una storia antica e di usi ancora più antichi. Un itinerario che non si nega nulla di
importante e che lentamente, ma inesorabilmente scopre il Giappone più vero, più prezioso, Come si viaggia:
più autentico (e non si rinuncia a due notti nei Ryokan…). Viaggio che non tocca solo le città • Hotel 5 e 4 stelle e
classiche (Tokyo, Kyoto, Nara) ma anche Kanazawa, sulla costa del Mar del Giappone, e i pit- ryokan a Hakone e Ueno
toreschi villaggi dichiarati Patrimonio dell'Umanità della zona di Shirakawa-go nella valle di • Trattamento: come da programma
Shokawa e la valle di Kiso meta d’obbligo per avere un'idea di come doveva essere il Giappone • Itinerario in pulman e “treno proiettile”
prima dei grattacieli. Narai, è stata conservata come museo virtuale del passato feudale. Solo • Guide locali parlanti italiano
alcune delle chicche di un viaggio in Giappone, un paese tutto da scoprire.
2011: 10 settembre
in compagnia di Raffaella Musso
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2011: 10 settembre
in compagnia di Annamaria Fumagalli
Lin Yutang
I luoghi:
Italia · Pechino · Lanzhou · treno per Jiayuguan · Dunhuang · Xi’an · Lhasa · Pechino · Italia
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NEPAL - TIBET
Ci sono momenti sull’altopiano del Tibet, ormai da decenni tra- Questo viaggio è un percorso attraverso due terre combacianti
volto dal confronto politico-culturale con la Cina, in cui la sto- eppure completamente differenti: il Nepal è l’acqua, il verde, il
ria si riavvolge su sé stessa. E’ come se il tempo si fermasse, si riso, il caldo, i fiori che inghirlandano le figure sacre; il Tibet è
estraesse dalla modernità e, riavvolgendosi come un film, ritor- la pietra, il turchese dei laghi, il bianco lattescente degli im-
nasse a vivere l’antica tradizione della preghiera, delle cerimo- mensi nevai, è il lumino tremolante delle lampade a burro nei
nie religiose e del flusso “anacronistico” dei nomadi verso la templi bui. Dove per secoli sono passati solo sentieri tracciati da
città sacra, Lhasa. E’ il tempo del Saga Dawa, il momento più carovane di yak e dal cammino dei pellegrini è nata una strada
propizio per i pellegrinaggi. Centinaia e centinaia di pellegrini camionabile. E’ la “Friendship highway” la cosidetta “Strada
dalle terre lontane del Tibet si portano verso il territorio cen- dell’Amicizia” costruita, dall’accordo comune di Nepal e Cina,
tro-occidentale e si disperdono verso i centri religiosi che sono per collegare le due terre saldate dal cordone himalayano: il
stati i veri pilastri delle antiche scuole religiose medievali. Gli Tibet e il Nepal. La strada percorre il plateau tibetano e scende
atteggiamenti e le loro fogge ci raccontano dell’immensa Asia alle valli nepalesi. Quest’arteria inaugurata nel 1987 è il filo
centrale. L’altopiano del Tibet così protetto dalle sue monta- conduttore del nostro viaggio tra le città, i paesi, i monasteri, le
gne, così irraggiungibile per tanti mesi dell’anno, è stato un terre e le genti che hanno serbato l’originalità delle antiche ed
piccolo laboratorio dove l’arte, manifestandosi quasi timida- affascinanti tradizioni himalayane. Terre di agricoltori, di pasto-
mente, ha testimoniato il passaggio di tanti uomini di terre ri; terre di eremiti, di monaci, di patriarchi, terre di magia e di
lontane. Proprio questo ha dato lo spunto al viaggio: guardare preghiera. Marpa, maestro del grande eremita Milarepa, lasciò
con occhi nuovi e diversi, attraverso lo sguardo dei pellegrini, i il Tibet natale per raggiungere l’India, la madre dei testi sacri
luoghi dove le culture straniere si sono incontrate. Un viaggio buddisti. Scese dall’altopiano e soggiornò per mesi, per accli-
sull’altopiano nel periodo dei pellegrinaggi cercando i pellegri- matarsi alle basse quote, nella valle di Kathmandu presso lo
ni là dove l’arte e l’architettura ritraggono il Paese nei suoi stupa di Swayambunath detto “l’autogenerato”. Sono trascorsi
momenti più eloquenti. A dettare i nostri passi una particolare mille anni eppure i valori spirituali del popolo himalayano sono
attenzione ai rilievi pittorici e architettonici... rimasti, incredibilmente, pressoché immutati.
Come si viaggia: Come si viaggia:
• Hotel • Trattamento: come da programma • Hotel • Trattamento: come da programma
• Itinerario in Minibus • Itinerario in minibus in Nepal, in 4x4 in Tibet
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Birmania
Putao
Shingbwiyang
KACHIN
INDIA STATE
Myithyina
CINA
Katha Bhamo
SAGAING
DIVISION
BANGLADSH Shwebo Hsipaw Lashio
Haka SHAN
Sagaing STATE
CHIN Maymyo
STATE MANDALAY Ta-Kaw
Keng
DIVISION Tung
Namsang
RAKHINE Magwe
STATE Loi-Kaw
MAGWAY
DIVISION
Tuongo
Golfo del BAGO
Bengala DIVISION
KAYAH
YANGON STATE
DIVISION
Bassain
Rangoon TAHILANDIA
AYEYARWADY MOULMEIN
DIVISION Golfo di
Martaban
MON
STATE