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La storia della scuola

Dal medioevo ad oggi

PSICOLOGIA E SCIENZE DELL'EDUCAZIONE

Sintesi a cura del prof. Domenico Perla

Medioevo
Nel medioevo e fino al secolo XI listruzione in Italia, come in Europa, era affidata alla Chiesa e si pu dire che erano attive tre tipi di scuole: parrocchiali vescovile cenobiali Le scuole parrocchiali davano listruzione di base al popolo. Le scuole vescovili erano dei veri e propri seminari dove venivano istruiti i futuri parroci. Le scuole cenobiali erano dellordine Benedettino e servivano per istruire i Monastici. Quindi a parte le scuole parrocchiali che davano al popolo unistruzione di base le altre due erano scuole per religiosi. In ogni modo in tutte e tre le scuole il livello di istruzione era molto basso
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Nel XXIII secolo


Nel 1400 si assiste ad un sostanziale miglioramento e trasformazione. Per le scuole religiose tendono a sparire le scuole parrocchiali e per le scuole superiori a quelle dei Benedettini si aggiungono quelle dei Domenicani. Per le scuole laiche, si sviluppano nuove scuole organizzate su tre livelli: Primaria Secondaria Universitaria Le scuole laiche si sviluppano grazie al moltiplicarsi sia di scuole private che comunali. Ogni scuola aveva un maestro che nelle scuole private veniva pagato dalle famiglie degli studenti , in quelle comunali le famiglie pagavano una quota fissa mentre alla parte rimanente provvedeva in Comune.
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Ogni maestro poteva avere 100 e pi allievi e quando erano troppi era obbligato dal Comune a mettere il ripetitore da lui pagato. Nel XIII secolo nascono le scuole secondarie per studenti gi alfabetizzati (istruiti) ed erano di due tipi: Scuola dellabaco Scuola di grammatica Le scuole dellabaco erano scuole matematiche in cui si apprendeva il calcolo con le cifre arabe ed i metodi della matematica mercantile. Nelle scuole di grammatica veniva studiata la lingua latina e gli autori classici e medievali. Nel XIII nascono le prime Universit

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Rinascimento
Nel Rinascimento limpronta scolastica rimane essenzialmente quella del
Medioevo, basata su scuole ecclesiastiche per la formazione del clero e scuole private e comunali per i laici (cittadini) che dopo un primo livello si differenziavano tra scuola dellabaco e scuola di grammatica. Da ricordare che a Firenze, nel 1480 , il tasso di scolarizzazione maschile era del 28% tra i ragazzi dai 10 a 13 anni. Le scuole private erano pi frequentate nelle citt dove viveva il ceto pi abbiente all89% , mentre quelle comunali nei piccoli centri. Nascono in questo periodo le scuole gratuite, ad esempio a Lucca i maestri comunali non potevano richiedere denaro dagli alunni. Con la Riforma Cattolica nel 1500 ( in reazione alla Riforma Protestante) nascono moltissime scuole create dai religiosi e rivolte ai cittadini (laici).

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Sintesi a cura del prof. Domenico Perla

Nascono le scuole della dottrina cristiana rivolte a tutti i cittadini che , funzionando la domenica , avevano come scopo oltre che linsegnamento del catechismo anche quello di insegnare a leggere e scrivere. In questo periodo storico anche altri ordini monastici aprirono scuole e nascono i primi Collegi ad opera dei Gesuiti. Il primo Collegio fu inaugurato nel 1548 a Messina , alla fine del 1600 i Collegi in Italia erano ben 111. Il Collegio o Istituzione Educativa pi prestigiosa fu il Collegio Romano fondato nel 1551 . In questi Collegi allinizio veniva impartita unistruzione elementare (cio leggere e scrivere). Dopo poco tempo i Collegi abolirono linsegnamento elementare e si rivolsero a studenti gi istruiti diventando esclusivamente per i figli dei ricchi e nobili.

Gli studenti dei Collegi erano divisi in 5 classi:


3 classi di grammatica 1 classe di umanit 1 classe di retorica

Iniziavano a 11 e finivano a 17 anni, le lezioni erano in latino e non in volgare (la lingua del popolo) come nelle scuole dellabaco.
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Il 1700
Il XVIII secolo il periodo in cui iniziano a proliferare le scuole pubbliche promosse e controllate dallo Stato e non dai comuni come nel Medioevo. Il primo stato che le istitu fu il Regno di Sardegnadove Vittorio Amedeo II di Savoia attu tutta una serie di riforme in tal senso. Nel 1778 nasce a Milano la prima scuola pubblica per preparare i maestri detta scuola di metodo. Nel Granducato di Toscana la riforma scolastica fu iniziata da Pietro Leopoldo I , il quale espulse i Gesuiti e Bernabiti , affid le scuole a laici e sacerdoti secolarizzati ed apri molte scuole elementari dette minori o basse.
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La Rivoluzione Francese
Con la Rivoluzione Francese nasce un nuovo tipo di scuola con listruzione primaria concepita come pubblica, obbligatoria e gratuita per tutti i cittadini. Nellistruzione secondaria non deve esservi uguaglianza dellistruzione, ma uguaglianza di opportunit che deve valorizzare i talenti. La scuola bandisce linsegnamento religioso e deve essere laica, divisa in 4 livelli: Elementare Medio inferiore Medio superiore Universitario In Italia sul modello francese con la legge 4 settembre 1802 vengono istituiti i primi Licei che si affiancano ai Ginnasi. Nel Regno dItalia si decide con il Piano distruzione generale del 1808 di istituire un liceo per ogni capoluogo ed un ginnasio per ogni comune con pi di 10.000 abitanti.
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La Restaurazione
Con il termine Restaurazione viene indicato il periodo della storia europea, successivo alla sconfitta militare di Napoleone Bonaparte , dove vengono contrastate le idee della Rivoluzione Francese ed eliminate tutte le innovazioni che erano state portate nel sistema politico e sociale. Con la Restaurazione gran parte delle innovazioni scolastiche vengono abbandonate. Nonostante tutto ci il lavoro dei pedagogisti continuava e nello Stato Pontificio , dove in molte scuole valeva ancora la regola educativa dei Gesuiti, proclamata nella "Ratio Studiorum", il lavoro di Vitale Rosi (pedagogista, 1782-1851) serv a porre le basi di una scuola pi PSICOLOGIA E SCIENZE DELL'EDUCAZIONE Sintesi a cura del prof. Domenico Perla moderna

La scuoLa neL Regno dItaLIa


Agli inizi XIX secolo (1800) , in Italia , la secolare incuria dello Stato Pontificio e del Regno delle due Sicilie avevano consolidato una condizione di ignoranza tra la popolazione. La prima legge che cerc di porre fine a tale stato di cose fu quella che porta il nome del Ministro Gabrio Casati.
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La legge Casati
E stata fatta nel 1859 ed afferma alcuni principi generali molto importanti quali: La gratuit ed obbligatoriet della scuola elementare, provvedendo pene per i trasgressori Laffermazione delluguaglianza dei sessi di fronte alla necessit delleducazione Crea norme precise per labilitazione (diploma) per linsegnamento Da soltanto alle scuole pubbliche la possibilit di concedere diplomi e licenze La legge Casati istituiva la scuola elementare su due bienni ed il primo biennio era obbligatorio.
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Dopo la scuola elementare gli studenti potevano andare in due scuole: Ginnasio a pagamento Scuole tecniche Di fatto listituzione della scuola in Italia ebbe con la Legge Casati unimpronta classista, cio era organizzata in modo da rispecchiare le stratificazioni sociali e conservarle. Cosi al ginnasio, gestito dallo stato, andavano i figli delle classi abbienti. Alle scuole tecniche, gestite dalle province, andavano i figli del ceto medio. Alle scuole elementari , normalmente, si fermavano i giovani provenienti da ceti non abbienti.

Ginnasio

a pagamento

Scuola Elementare
di 4 anni i primi 2 obbligatori

Scuole Tecniche
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Legge Coppino
La Legge Coppino venne emanata il 15 luglio 1877 durante il periodo di governo della Sinistra storica, con a capo Agostino Depretis. Essa rendeva gratuita l'istruzione elementare e introduceva le sanzioni per chi disattendeva l'obbligo (le sanzioni non erano previste nella precedente Legge Casati). Collabor al testo della legge anche Aristide Gabelli, pedagogista seguace del positivismo . Le spese per il mantenimento delle scuole rimasero, per, a carico dei singoli comuni, i quali, nella maggior parte dei casi, non erano in grado di sostenerle e dunque la legge non fu mai attuata pienamente. Nonostante questo, la Legge Coppino, insieme alla riforma di democratizzazione dello stato con la legge elettorale del 1882, ebbe una rilevante importanza e contribu in buona misura ad una diminuzione sempre crescente dell'analfabetismo nell'Italia di fine Ottocento

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Legge Orlando
La legge Orlando (1904) prolung l'obbligo scolastico fino al dodicesimo anno di et, prevedendo l'istituzione di un "corso popolare" formato dalle classi quinta e sesta. Impone ai Comuni di istituire scuole almeno fino alla quarta classe, nonch di assitere gli alunni pi poveri ed elargisce fondi ai Comuni con modesti bilanci. I problemi della scuola sono al centro di un vivace dibattito culturale che vedono coinvolte riviste come "La voce" di Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini; principali oggetti di dibattito sono le proposte di riforma della scuola media inferiore e la questione dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole elementari
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Legge Daneo-Credaro
La legge Daneo-Credaro (1911) rese la scuola elementare un servizio statale, ponendo a carico dello stato il pagamento degli stipendi dei maestri elementari, cos da poter disciplinare l'obbligo in modo pi vigoroso. La sua applicazione fu problematica, anche per il sopraggiungere della prima guerra mondiale.
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Riforma Gentile
Per Riforma Gentile sintende la riforma scolastica varata in Italia nel 1923 ad opera del ministro dellIstruzione del primo governo Mussolini, il filosofo Giovanni Gentile. La Riforma ancora oggi alla base del sistema scolastico italiano. Le caratteristiche della riforma erano: Innalzamento dellobbligo scolastico a 14 anni Creazione dellistituto magistrale per la formazione dei futuri maestri Istituzione di scuole speciali per gli alunni portatori di handicap Insegnamento obbligatorio della religione cattolica Messa al bando dello studio della psicologia
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Il percorso scolastico era cosi diviso: Scuola elementare di 5 anni uguale per tutti con iscrizione in base allanno di et Lallievo che terminava la scuola elementare aveva la possibilit di scegliere tra 4 tipi di scuole: - Ginnasio - Istituto tecnico - Istituto magistrale - Scuola di avviamento professionale Il ginnasio aveva una durata di 5 anni e dava accesso al liceo. Listituto magistrale era per la preparazione dei maestri di scuola elementare.

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Soltanto coloro che avevano fatto il liceo potevano accedere alluniversit

Ginnasio

di 5 anni e dava accesso alluniversit

Istituto tecnico Scuola Elementare


di 5 anni obbligatoria

Istituto magistrale per la preparazione dei maestri

Scuola di avviamento
professionale

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La scuola nella Repubblica Italiana


La Costituzione italiana stata fatta nel 1948. Nella Costituzione della Repubblica Italiana viene stabilita listruzione pubblica, gratuita e obbligatoria per almeno 8 anni. Viene sancita la libert di poter istituire scuole private.

La strutturazione del percorso scolastico rimane sostanzialmente uguale a quella precedente e cio:

Scuola elementare di 5 anni Successivi tre anni divisi in : - Scuola media dove si studiava il latino e permetteva di continuare gli studi - Scuola di avviamento professionale che indirizzava al lavoro e precludeva il prosieguo degli studi

Scuola media
Scuola Elementare
di 5 anni obbligatoria

Universit

Scuola di avviamento professionale


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Nel 1962 viene approvata una legge di riforma della scuola media. Riforma della scuola media del 1962 Essa prevede labolizione della scuola di avviamento al lavoro con la creazione di una scuola media unificata che permetta laccesso a tutte le scuole superiori. Il latino diventa una materia facoltativa nellultimo (terzo) anno. Soltanto coloro che studiano il latino possono accedere al liceo mentre gli altri possono iscriversi agli istituti tecnici e professionali. Tutte le scuole post media (licei ed istituti tecnici e professionali) con durata di almeno 5 anni permetto laccesso alluniversit.
Liceo Scuola Elementare
di 5 anni obbligatoria chi ha fatto latino alla scuola media

Scuola media
di tre anni con il latino il latino facoltativo al terzo

Istituti tecnici e Professionali

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a cura del prof. Domenico Perla

Anni 70
Una novit importante rappresentata dai "decreti delegati", approvati nel 1974, che introducono nella vita della scuola una rappresentanza dei genitori, del personale ATA (Amministrativo, Tecnico, Ausiliario) e degli studenti (solo nella scuola superiore) . Negli anni 70 nasce la scuola a tempo pieno (legge 820/71) come risposta ai bisogni sociali delle famiglie dove tutti i componenti (marito e moglie) lavorano. La legge 517/77 introduce il principio della integrazione mediante assegnazione di Insegnanti di sostegno alle classi che accolgono PSICOLOGIA E SCIENZE DELL'EDUCAZIONE Sintesi a cura del prof. Domenico Perla

1997
Il Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer on la Legge 10 dicembre 1997, n. 425 riforma l'esame di maturit. Lesame di stato comprende tre prove scritte e un colloquio. La prima prova scritta riguarda la lingua Italiana, la seconda una materia caratteristica dellindirizzo di studio e la terza una serie di quiz a risposta multipla. La votazione desame passa dai sessantesimi ai centesimi e vengono introdotti i debiti formativi.
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2008
Il 29 ottobre del 2008 il Parlamento ha convertito in legge il Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini. Il Decreto Gelmini introduce delle novit quali: Torna il voto in condotta Con il 5 in condotta non si passa allanno successivo Viene introdotto il maestro unico per le elementari Viene fatto un accordo con le case editrici per mantenere, per almeno 5 anni, lo stesso prezzo dei libri Viene razionalizzato il numero di Insegnanti ed Ata Agli autori dei casi di bullismo vengono commisurate sanzioni che prevedono attivit sociali ed extrascolastiche.
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