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ex accordo del 01/09/2010 tra UNI e Wolters Kluwer Italia Srl. Riproduzione vietata.
LUGLIO 2004
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma stabilisce i requisiti per gli organismi che operano nella certifica-
zione delle persone a fronte di requisiti specificati. Essa è stata elaborata
al fine di produrre e promuovere un riferimento accettato a livello interna-
zionale per i precitati organismi di certificazione, in modo da facilitare il
reciproco riconoscimento delle stesse certificazioni tra soggetti di naziona-
lità differente.
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN ISO/IEC 17024 (edizione aprile 2003 con cor-
rezioni del 2 luglio 2003), che assume così lo status di norma nazio-
nale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "UNI-CEI Valutazione, attestazione e certificazio-
ne della conformità" dell’UNI segue i lavori europei sull’argomento
per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI CEI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le
parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
INTRODUZIONE 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 TERMINI E DEFINIZIONI 2
6 PROCESSO DI CERTIFICAZIONE 7
6.1 Domanda (di certificazione) ................................................................................................................ 7
6.2 Valutazione................................................................................................................................................... 7
6.3 Decisione sulla certificazione ............................................................................................................. 8
6.4 Sorveglianza ................................................................................................................................................ 8
6.5 Rinnovo della certificazione ................................................................................................................ 8
6.6 Uso dei certificati e dei loghi/marchi ............................................................................................... 9
BIBLIOGRAFIA 12
APRILE 2003
Evaluation de la conformité
NORME EUROPÉENNE Exigences générales pour les organismes de certification procédant
à la certification du personnes (ISO/IEC 17024:2003)
Konformitätsbewertung
EUROPÄISCHE NORM Allgemeine Anforderungen an Stellen, die Personen zertifizieren
(ISO/IEC 17024:2003)
DESCRITTORI
ICS 03.120.20
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 2003 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
PREMESSA
ll presente documento (EN ISO/IEC 17024:2003) è stato elaborato dal Comitato Tecnico
CASCO "Comitato per la valutazione della conformità" in collaborazione con il Comitato
Tecnico CEN/CLC/TC 1 "Criteri per gli organismi che valutano la conformità", la cui segre-
teria è affidata all'NSF.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-
te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro ottobre 2003, e
le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro ottobre 2003.
Il presente documento sostituisce la EN 45013:1989.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,
Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna,
Svezia, Svizzera e Ungheria.
NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della ISO/IEC 17024:2003 è stato approvato dal CEN e dal CENELEC come
EN ISO/IEC 17024:2003 senza alcuna modifica.
NOTA
I riferimenti normativi alle norme internazionali sono elencati nell'appendice ZA (normativa).
INTRODUZIONE
La presente norma internazionale è stata elaborata con l'obiettivo di conseguire e di
promuovere un "benchmark", universalmente accettato, per le organizzazioni che certi-
ficano le persone. La certificazione delle persone è un mezzo per garantire che una
persona certificata soddisfa i requisiti dello schema di certificazione. La fiducia verso ogni
singolo schema di certificazione è ottenuta da un processo universalmente accettato che
comprende la valutazione, la successiva sorveglianza e le periodiche valutazioni della
competenza delle persone certificate.
Tuttavia, è necessario distinguere fra situazioni dove schemi di certificazione di persone
sono giustificati e situazioni dove altre forme di qualifica sono più appropriate. Lo sviluppo
di nuovi schemi di certificazione di persone, in risposta alla crescente velocità dell'innova-
zione tecnologica e alla crescente specializzazione del personale, può compensare le
differenze del livello di istruzione e formazione e quindi facilitare il mercato globale del
lavoro. Possono comunque essere necessarie forme alternative alla certificazione per
posizioni lavorative riguardanti i servizi pubblici, attività pubbliche o statali.
Rispetto ad altri tipi di organismi di valutazione della conformità, quali organismi di certifi-
cazione/registrazione di sistemi di gestione, una delle funzioni caratteristiche
dell'organismo di certificazione delle persone è quella di condurre esami, che utilizzano
criteri oggettivi per la valutazione delle competenze e per l'attribuzione dei punteggi.
Sebbene sia riconosciuto che tali esami, se ben pianificati e strutturati dall'organismo di
certificazione, possono sostanzialmente servire ad assicurare l'imparzialità delle attività e
ridurre il rischio di un conflitto di interessi, nella presente norma internazionale sono stati
inclusi requisiti alternativi.
In ogni caso, la presente norma internazionale dovrebbe essere alla base del riconosci-
mento degli organismi di certificazione e dei loro schemi di certificazione, al fine di
facilitare la loro accettazione a livello nazionale ed internazionale. Solo l'armonizzazione
del sistema per lo sviluppo ed il mantenimento degli schemi di certificazione per le
persone può instaurare un ambiente per il mutuo riconoscimento e lo scambio mondiale
delle persone.
La presente norma internazionale specifica i requisiti al fine di assicurare che gli
organismi di certificazione di persone operano in modo coerente, comparabile e
affidabile. I requisiti della presente norma internazionale sono da considerare come
requisiti generali per gli organismi che certificano le persone e quindi possono dover
essere integrati per rispondere a nuove e dimostrate esigenze/richieste di mercato (quali
per esempio il miglioramento della professione) o a specifici requisiti di carattere pubblico
(quali per esempio la protezione/sicurezza dei cittadini).
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
I documenti richiamati di seguito sono indispensabili per l'applicazione del presente
documento. Per i riferimenti datati, si applica solamente l'edizione citata. Per i riferimenti
non datati si applica l'ultima edizione del documento a cui si fa riferimento (compresi gli
aggiornamenti).
ISO/IEC Guide 2:1996 Standardization and related activities - General vocabulary
ISO 9000:2000 Quality management systems - Fundamentals and vocabulary
3 TERMINI E DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma internazionale, si applicano i termini e le definizioni della
ISO/IEC Guide 2 e della ISO 9000 e i seguenti.
3.1 ricorso: Richiesta da parte del richiedente, candidato o persona certificata, per riconsi-
derare qualsiasi decisione avversa presa dall'organismo di certificazione in merito allo
stato della sua certificazione.
3.3 processo di certificazione: L'insieme di tutte le attività, con le quali l'organismo di certifi-
cazione stabilisce che una persona soddisfa i requisiti di competenza specificati, che
comprendono la domanda, la valutazione, la decisione sulla certificazione, la sorveglianza
e il rinnovo della certificazione, l'uso dei certificati e dei loghi/marchi.
3.5 sistema di certificazione: Insieme di procedure e di risorse per gestire il processo di certi-
ficazione, secondo uno schema di certificazione, che porta all'emissione di un certificato
di competenza, compreso il mantenimento.
3.6 competenza: Dimostrata capacità di applicare conoscenze e/o abilità e, ove rilevante,
dimostrate caratteristiche personali, come definito nello schema di certificazione.
3.8 valutazione: Processo che valuta il soddisfacimento dei requisiti dello schema da parte di
una persona, che conduce a una decisione sulla certificazione.
3.9 esame: Meccanismo che è parte della valutazione, che misura la competenza di un
candidato, con uno o più mezzi quali prove scritte, orali, pratiche e mezzi basati su osser-
vazione diretta.
4.1.2 L'organismo di certificazione deve definire politiche e procedure per rilasciare, mantenere
e rinnovare la certificazione richiesta, per sospenderla o revocarla, e per estendere o
ridurre lo scopo della certificazione stessa.
4.2.1 L'organismo di certificazione deve essere strutturato in modo tale da dare fiducia alle parti
interessate per quanto attiene alla sua competenza, imparzialità ed integrità morale. In
particolare l'organismo di certificazione:
a) deve essere indipendente ed imparziale nei confronti dei richiedenti, dei candidati, e
delle persone certificate, inclusi i loro datori di lavoro ed i loro clienti, e deve prendere
tutte le possibili precauzioni per assicurare attività etiche;
b) deve essere responsabile delle proprie decisioni relative al rilascio, mantenimento,
rinnovo, sospensione e revoca della certificazione, e per l'estensione e riduzione
dello scopo della certificazione stessa;
c) deve identificare la direzione (gruppo/i o persona/e) che deve avere l'intera respon-
sabilità di:
1) valutazione, certificazione e sorveglianza così come definite nella presente
norma internazionale, nelle norme applicabili sulla competenza e in altri
documenti rilevanti,
2) formulazione di politiche relative alle attività dell'organismo di certificazione con
riguardo alla certificazione delle persone,
3) decisioni sulla certificazione,
4) applicazione delle sue politiche e delle sue procedure,
5) finanze dell'organismo di certificazione,
6) delega di poteri decisionali ai vari comitati o individui per svolgere, per suo conto,
attività definite;
d) deve avere documenti che dimostrino il suo stato giuridico o come facente parte di
una entità giuridica.
4.2.2 L'organismo di certificazione deve avere una struttura organizzativa documentata che
salvaguardi l'imparzialità e che includa le condizioni per garantire l'imparzialità delle
attività dell'organismo di certificazione. Questa struttura deve consentire la partecipazione
di tutte le parti significativamente interessate allo sviluppo delle politiche e dei principi
riguardanti il contenuto ed il funzionamento del sistema di certificazione, senza che predo-
minino singoli interessi.
4.2.3 L'organismo di certificazione deve nominare un "comitato di schema", che deve essere
responsabile dello sviluppo e del mantenimento dello schema di certificazione, per
ciascun tipo di certificazione considerata. Il comitato di schema deve rappresentare in
modo equo e giusto gli interessi di tutte le parti significativamente interessate allo schema
di certificazione, senza che predominino singoli interessi. Qualora uno schema di certifi-
cazione viene sviluppato da un'organizzazione diversa dall'organismo di certificazione,
coloro che sviluppano tale schema devono aderire agli stessi principi.
4.2.5 L'organismo di certificazione non deve offrire o fornire formazione professionale, o aiutare
altri nella preparazione di tali servizi, a meno che esso non dimostri come la formazione
professionale sia indipendente dall'attività di valutazione e di certificazione delle persone,
per garantire che la riservatezza e l'imparzialità non siano compromesse.
4.2.6 L'organismo di certificazione deve definire politiche e procedure (per esempio: il codice
deontologico) per la risoluzione dei ricorsi e dei reclami ricevuti dai richiedenti, dai
candidati, dalle persone certificate e dai loro datori di lavoro, e da altre parti, in merito al
processo di certificazione ed ai criteri, come pure in merito alle politiche ed alle procedure
relative alla prestazione delle persone certificate. Queste politiche e procedure devono
assicurare che i ricorsi ed i reclami siano risolti indipendentemente, in un modo equo.
4.3.3 L'organismo di certificazione deve, ove applicabile, dare debita notizia ai rappresentanti
del comitato di schema in merito ad ogni variazione dei requisiti per la certificazione.
L'organismo di certificazione deve tenere in debito conto i punti di vista espressi dal
comitato di schema prima di decidere l'esatta forma e la data effettiva delle variazioni
suddette. A seguito della decisione in merito ai requisiti modificati ed alla loro pubblica-
zione, l'organismo di certificazione deve, ove applicabile, informare adeguatamente le
parti interessate e le persone certificate. Sentito il parere del comitato di schema,
l'organismo di certificazione deve verificare che ciascuna persona certificata soddisfi i
nuovi requisiti entro un periodo di tempo ragionevole per l'organismo di certificazione.
4.3.4 I criteri a fronte dei quali viene valutata la competenza di una persona devono essere
quelli definiti dall'organismo di certificazione in accordo con la presente norma interna-
zionale ed altri documenti pertinenti. Se è richiesta spiegazione per l'applicazione di
questi documenti ad uno specifico schema di certificazione, tale spiegazione deve essere
preparata da esperti, approvata dal comitato di schema e pubblicata dall'organismo di
certificazione.
4.3.5 La certificazione non deve essere limitata con il pretesto di indebite condizioni finanziarie
o altre condizioni restrittive, quali la partecipazione ad una associazione o ad un gruppo.
Il superamento di un corso di formazione qualificato (approvato) può essere un requisito
di uno schema di certificazione, ma il riconoscimento/approvazione di corsi di formazione
da parte di un organismo di certificazione non deve compromettere l'imparzialità o ridurre
le richieste di valutazione ed i requisiti di certificazione.
4.3.6 L'organismo di certificazione deve valutare i metodi per l'esame dei candidati. Gli esami
devono essere equi, validi ed attendibili. Devono essere definite metodologie e procedure
appropriate (quali la raccolta e la conservazione di dati statistici) per riaffermare, almeno
annualmente, l'equità, la validità, l'attendibilità e la prestazione generale di ciascun esame
e che tutte le carenze individuate siano state corrette.
4.4.1 L'organismo di certificazione deve utilizzare un sistema di gestione che sia documentato
e che copra tutti i requisiti della presente norma internazionale e che assicuri l'efficace
applicazione degli stessi requisiti.
Nota Un sistema di gestione per la qualità, basato sulla ISO 9001, che soddisfi i requisiti della presente norma inter-
nazionale potrebbe essere un metodo per soddisfare questo requisito.
4.4.3 L'organismo di certificazione deve avere in funzione sistemi di controllo della documenta-
zione, di audit interni e del riesame della direzione, ivi comprese le disposizioni per il
miglioramento continuo e per le azioni correttive e preventive.
4.5 Subappalto
4.5.1 Quando un organismo di certificazione decide di subappaltare lavori relativi alla certifica-
zione (per esempio gli esami) ad un organismo esterno o ad una persona esterna, deve
essere stipulata una convezione documentata che comprenda le intese raggiunte, incluse
la riservatezza e la prevenzione di conflitti d'interesse. La decisione in merito alla certifi-
cazione non deve essere subappaltata.
4.6 Registrazioni
4.6.1 L'organismo di certificazione deve mantenere un sistema di registrazione adatto alle sue
particolari realtà e ad essere conforme alla legislazione applicabile, incluso un mezzo per
confermare lo stato di una persona certificata. Le registrazioni devono dimostrare che il
processo di certificazione è stato efficacemente soddisfatto, particolarmente con riferi-
mento ai moduli di richiesta, ai rapporti di valutazione, alle attività di sorveglianza e ad altri
documenti relativi al rilascio, mantenimento, rinnovo, sospensione o revoca della certifica-
zione, ed anche all'estensione o riduzione dello scopo della certificazione stessa.
4.6.2 Le registrazioni devono essere identificate, gestite ed eliminate in modo tale da assicurare
l'integrità del processo e la riservatezza dell'informazione. Le registrazioni devono essere
conservate per un idoneo periodo di tempo atto a dimostrare il permanere della fiducia per
almeno un ciclo completo di certificazione, oppure come richiesto da accordi, riconosci-
menti, disposizioni contrattuali, legali o da altri obblighi.
4.7 Riservatezza
L'organismo di certificazione deve, attraverso impegni di riservatezza legalmente efficaci,
mantenere riservate tutte le informazioni ottenute durante lo svolgimento delle sue
attività. Questi impegni devono riguardare tutte le persone che lavorano all'interno
dell'organismo, compresi i membri del comitato, gli organismi esterni o le persone che
operano per suo conto. Tali informazioni non devono essere portate a conoscenza di una
parte non autorizzata senza il consenso scritto dell'organizzazione, o della persona da cui
l'informazione è stata ottenuta, fatta eccezione ove la legge richiede che tale informazione
sia divulgata. Quando viene richiesto per legge all'organismo di certificazione di fornire
tale informazione, l'organizzazione o la persona interessata deve essere informata in
anticipo in merito all'informazione che sarà fornita.
4.8 Sicurezza
Tutti i dati concernenti gli esami devono essere tenuti in un ambiente sicuro
dall'organismo di certificazione, o dai suoi subappaltatori, per proteggere la loro riserva-
tezza durante tutta la loro vita utile.
5.1 Generalità
5.1.1 Il processo di certificazione deve definire i requisiti di competenza per i dipendenti o per i
collaboratori a contratto coinvolti nel processo di certificazione.
5.2.1 Gli esaminatori devono soddisfare i requisiti dell'organismo di certificazione basati sulle
norme applicabili relative alla competenza e su altri documenti attinenti.
Il processo di selezione deve garantire che gli esaminatori assegnati ad un esame o a
parte di un esame, come minimo:
a) abbiano familiarità con lo specifico schema di certificazione;
b) abbiano una conoscenza approfondita dei pertinenti metodi e dei documenti di
esame e;
c) abbiano un'adeguata competenza nel settore relativo all'esame;
d) parlino e scrivano fluentemente nella lingua in cui si tiene l'esame;
e) siano liberi da ogni interesse in modo tale che possano formulare giudizi (valuta-
zioni) imparziali e non discriminatori.
6 PROCESSO DI CERTIFICAZIONE
6.1.2 L'organismo di certificazione deve richiedere che le domande di certificazione, firmate dal
richiedente che desidera la certificazione, siano complete di:
a) scopo della certificazione richiesta;
b) una dichiarazione in cui la persona accetta di conformarsi ai requisiti necessari per la
certificazione e di fornire qualsiasi informazione necessaria per la valutazione;
c) dettagli di qualifiche rilevanti, convalidate e supportate da evidenze; e
d) informazioni generali sul richiedente; per esempio nome e cognome, indirizzo e altre
informazioni richieste per identificare la persona.
6.2 Valutazione
6.2.2 L'organismo di certificazione deve esaminare la competenza del candidato, sulla base dei
requisiti dello schema, per mezzo di prove scritte, orali, pratiche di osservazione diretta o
con altri mezzi.
6.2.3 Gli esami devono essere pianificati e strutturati in modo tale da assicurare che tutti i
requisiti dello schema siano obiettivamente e sistematicamente verificati, con
documentata e sufficiente evidenza utile a confermare la competenza del candidato.
6.2.4 L'organismo di certificazione deve avvalersi di procedure di "reporting" per garantire che
lo svolgimento e i risultati della valutazione siano documentati in modo chiaro e appro-
priato, compresi lo svolgimento e i risultati dell'esame.
6.3.1 La decisione sulla certificazione deve essere presa unicamente dall'organismo di certifi-
cazione in base alle informazioni raccolte nel corso del processo di certificazione. Coloro
che prendono la decisione in merito alla certificazione non devono aver partecipato
all'esame del candidato o alla sua formazione.
6.4 Sorveglianza
6.4.2 L'organismo di certificazione deve avere procedure e condizioni per il mantenimento della
certificazione in accordo con lo schema di certificazione. Tali condizioni, inclusa la
frequenza ed il contenuto delle attività di sorveglianza, devono essere approvate dal
comitato di schema. Le condizioni devono essere adeguate ad assicurare che ci sia una
valutazione imparziale al fine di confermare che la persona certificata continui a
mantenere la competenza richiesta.
6.5.1 L'organismo di certificazione deve definire i requisiti per il rinnovo della certificazione in
accordo con le norme o altri documenti applicabili relativi alle competenze, per garantire
che la persona certificata continui a soddisfare i requisiti di certificazione in vigore.
6.5.2 L'organismo di certificazione deve avere procedure e condizioni per il mantenimento della
certificazione, in accordo con lo schema di certificazione. Tali condizioni, inclusa la
frequenza ed il contenuto delle attività di rinnovo della certificazione, devono essere
approvate dal comitato di schema. Le condizioni devono essere adeguate a garantire che
ci sia una valutazione imparziale al fine di confermare che la persona certificata continui
a mantenere la competenza richiesta.
6.6.2 L'organismo di certificazione deve richiedere che una persona certificata firmi un accordo
per:
a) osservare le prescrizioni rilevanti dello schema di certificazione;
b) inoltrare reclami riguardanti la certificazione, esclusivamente con riferimento allo
scopo per cui la certificazione è stata rilasciata;
c) non usare la certificazione in modo tale da arrecare discredito all'organismo di certi-
ficazione e non fare alcuna dichiarazione riguardante la certificazione che possa
essere considerata ingannevole o non autorizzata da parte dell'organismo di certifi-
cazione;
d) interrompere l'utilizzo di ogni riferimento alla certificazione o all'organismo di certifi-
cazione e restituire qualsiasi certificato rilasciato dall'organismo di certificazione a
seguito di sospensione o revoca della certificazione;
e) non usare la certificazione in modo ingannevole.
6.6.3 Gli usi inappropriati della certificazione o l'uso ingannevole dei certificati e marchi o loghi
in pubblicazioni, cataloghi, ecc. devono essere sanzionati tramite adeguati provvedimenti
quali la sospensione o la revoca della certificazione, la pubblicazione del tipo di infrazione
e, ove appropriate, anche azioni legali.
A.3 Periodicamente (almeno ogni 5 anni) dovrebbe essere condotta un'analisi delle mansioni
per produrre o confermare quanto segue:
a) una descrizione degli obiettivi della popolazione dei candidati e una dichiarazione
degli scopi o risultati attesi dalla certificazione;
b) un elenco degli importanti e critici compiti svolti da persone competenti che lavorano
nel settore professionale;
c) un elenco dei requisiti di certificazione, che comprende la motivazione e il/i mecca-
nismo/i di valutazione selezionato per ciascun requisito;
d) una descrizione particolareggiata (specifiche/istruzioni) per la predisposizione degli
esami, in cui un esame formale orale o scritto è parte del processo di valutazione,
incluso lo schema dei contenuti, la tipologia delle domande che saranno utilizzate, il
livello di difficoltà delle domande, il numero di domande per ciascun argomento, la
durata dell'esame, il metodo per la definizione del livello minimo di accettazione dei
punteggi, e il/i metodo/i per assegnare i voti;
e) commenti su come lo schema proposto sia trasparente per il mercato.
A.4 Tutti i meccanismi dovrebbero essere predisposti da persone che conoscono in maniera
approfondita il settore della certificazione professionale e le relative problematiche, e che
siano esperte nel preparare tali meccanismi.
A.5 Tutti gli esami dovrebbero essere condotti in conformità alle specifiche stabilite,
dovrebbero garantire una applicazione uniforme ed essere imparziali.
A.6 L'organismo di certificazione dovrebbe definire metodi di controllo per la rotazione degli
esami o per la loro revisione, al fine di mantenere la loro obiettività e riservatezza.
BIBLIOGRAFIA
[1] ISO 9001:2000 Quality management systems - Requirements
[2] ISO 9004:2000 Quality management systems - Guidelines for perfomance
improvements
[3] ISO 19011:2003 Guidelines for quality and/or environmental management
systems auditing
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia