villa situata a Biumo Superiore, Varese. Oggi la villa è un museo famoso per la sua collezione d'arte contemporanea. Nella seconda metà del ‘700 il marchese Paolo Antonio Menafoglio acquistò il terreno dove oggi sorge la villa e fece iniziare le costruzioni della villa nel 1755 le quali si conclusero 11 anni dopo. La villa, che non era destinata per essere abitata ma anzi come luogo di ricevimenti, nel tempo ha cambiato proprietario molte volte passando dal marchese Menafoglio, al patrizio milanese Pompeo Litta Visconti Arese (il quale nel 1829 diede l’incarico all’architetto Luigi Canonica di ampliare il fabbricato) ed infine a Giuseppe Panza di Biumo che donò la villa al Fondo Ambiente La villa e il parco La villa si presenta con un impianto ad “U” aperta verso occidente; essa è formata da un porticato a tre archi, da un giardino laterale e i due bracci laterali che si affacciano sul cortile sono collegati tramite un camminamento panoramico. All’interno della villa possiamo trovare un salone neoclassico e la sala Settecentesca utilizzata come cappella il Parco La villa inoltre presenta un parco la cui estensione raggiunge i 33.000 metri quadri; esso è diviso in tre parterre (giardino su superficie piana): la prima lungo l’asse principale della corte d’onore, il secondo sul fianco della villa e l’ultimo su un livello inferiore rispetto ai primi due. Quanto la villa venne acquistata dai Litta, il perimetro della terza e della seconda parterre venne delineato con alti alberi. Più tardi il conte Ernesto Panza fa aggiungere anche la serra e il Tempietto