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DELLA
CONVERSAZI
La conversazione è una attività dialogica co-prodotta da due o piu
interlocutori, che alternativamente assumono i ruoli di parlanti di turno
(o parlante corrente) e di destinatario (o ascoltatore),
ONE
Definizione di
conversazione
Attività dialogica in cui due o più partecipanti (interlocutori) si
alternano a parlare, adattabile a un’estesa gamma di situazioni e
contesti (amichevoli-conflittuali, occasionali-abitudinari, faccia a faccia,
mediati ecc.), caratterizzata da una considerevole variabilità per quanto
riguarda la durata (da pochi minuti a ore), i contenuti, il registro (più o
meno formale o informale) e le finalità perseguite (v. Sacks et al., 1974).
INDIC
E
Ordine
Peculiarità
conversazionale
Origini (assunti di base; Interessi recenti Note conclusive
(globale e locale;
metodo)
meccanismi)
ORIGINI ANALISI DELLA
CONVERSAZIONE
L’analisi della conversazione (AC) è un approccio sociologico allo studio
del linguaggio in uso e delle interazioni sociali, sviluppatosi negli anni
’60 in California (UCLA), a partire dai lavori di Harvey Sacks, Emmanuel
Schegloff e Gail Jefferson manifesto 1974
Garfinkel
Goffma
n
Ha condotto ricerche presso le isole Schetland
Teoria drammaturgia
(Schegloff 1988)
Garfinke
l
Ha introdotto l’etnometodologia presso l’Università della California.
• Obiettivi descrivere:
• ordine e regolarità delle interazioni sociali
• come vengano perseguiti mediante le attività di co-costruzione ad opera degli
interlocutori.
Il metodo
Prima di parlare del metodo occorre distinguere, citando
Pallotti (1999) tra:
http://www.sscnet.ucla.edu/soc/faculty/schegloff/
transcription module
[…] La singola parentesi quadrata indica, nei turni in progressione di due (o più) parlanti, il punto di inizio e di fine del parlato
in sovrapposizione.
[[ La doppia parentesi quadrata indica una partenza simultanea.
(.), (..), (…) Uno, due o tre puntini, collocati tra parentesi rotonda, indicano micropause di silenzio – sia interne al turno di un singolo
parlante sia tra turni di parlanti diversi – rispettivamente inferiori a 2 secondi, comprese tra 2 e 3 secondi, superiori a 3
secondi.
(0,0) I numeri tra parentesi rotonda indicano una misurazione approssimativa, in decimi di secondo, delle micro-pause di
silenzio.
(parole) Le parole incomprensibili o dubbie vengono trascritte tra parentesi rotonde
((commento)) Glosse e commenti del trascrittore, relativi ad esempio al contesto, vengono scritti tra doppia parentesi rotonda.
::: I due punti indicano allungamento di vocale o consonante. Più numerosi sono i due punti, più esteso l’allungamento.
, La virgola è un marcatore di continuazione, utilizzato per indicare il tono sospensivo.
? Il punto interrogativo indica il tono interrogativo.
! Il punto esclamativo indica il tono esclamativo.
. Il punto fermo indica il tono conclusivo.
mati- Il trattino indica il taglio, la troncatura di una parola in progressione.
PAROLE Il maiuscolo viene utilizzato per le parole pronunciate con un volume alto (ovviamente rispetto alla base-line del parlante
nella conversazione che si sta trascrivendo).
°parole° Le parole pronunciate con volume basso vengono incluse tra due pallini alti (il simboli del grado)
parole Le parole (o le porzioni di parola) pronunciate con enfasi vengono sottolineate. A volte l’enfasi è segnalata anche dal
parole grassetto.
>parole< Parole e porzioni di testo incluse tra i simboli di più grande di e di più piccolo di indicano discorso accelerato
<parole> Parole e porzioni di testo incluse tra i simboli di più piccolo di e di più grande di indicano discorso rallentato
= Il segno dell’uguale indica allacciamento di parlato, privo di pause. Si utilizza quando tra la fine del turno di un parlante e
l’inizio del turno dell’interlocutore non ci sono pause udibili. Si utilizza, altresì, in presenza di lunghe sovrapposizioni,
all’inizio di ciascuna linea di uno stesso turno di uno stesso parlante, per indicare il mantenimento del piano, ossia per
segnalare che gli interlocutori continuano ad occupare il turno simultaneamente, per più linee successive.
.hh Respiri udibili.
(h) Risate simultanee al parlato.
La freccia breve è utilizzata per indicare la linea o il turno in cui il fenomeno indagato si manifesta.
“parole” Le virgolette di citazione sono utilizzate per il discorso riportato.
Trascrizione gradino imprescindibile nel processo di analisi.
Numerazione Non solo gli estratti e i turni, ma anche le righe della trascrizione
vengono numerate progressivamente. L’obiettivo è quello di rendere più agevole
in fase di analisi il riferimento ai dati
Analisi
dati
Analisi ha come obiettivo identificare regolarità strutturali (e
deviazioni dalle stesse) nella manifestazione di un fenomeno
conversazionale,
Le fasi:
(1) selezione di una collezione di esempi di un particolare fenomeno,
occorso in più conversazioni
(2) presentazione di estratti in cui il fenomeno indagato si manifesta
(3) analisi degli estratti e
(4) identificazione di regolarità strutturali.
Analisi degli estratti la
pertinenza osservabile
L’analisi degli estratti (3) si effettua mediante commenti analitici di tipo
qualitativo operato riga per riga, seguendo il principio di pertinenza
osservabile si considera, ad esempio, umoristica solo la sequenza in
cui gli interlocutori ridono in seguito ad una battuta del primo parlante
o problematica l’espressione su cui il parlante stesso o l’interlocutore
agiscono delle riparazioni.
Analisi degli estratti questione di
sequenze
1.Mother: Do you know who’s going to that meeting?
2.Russ: Who?
3.Mother: I don’t know!
4.Russ: Oh, probably Mr Murphy and Dad said Mrs
5. Timpte an’ some of the teachers
(Terasaki, 1976:45)
La richiesta della madre (linea 1) poteva essere interpretata sia come una genuina richiesta
di informazione, sia come un preannuncio. Il figlio Russ la interpreta come un annuncio
(linea 2) tanto che le domanda: Chi? La madre (linea 3), rivelando di non sapere chi
parteciperà, mostra che l’inferenza effettuata da Russ non è corretta.
Identificazione di regolarità e
devianze
Esempio Galatolo et al. (2016), hanno identificato in apertura di
chiamata, la presenza di un fenomeno ricorsivo e altamente
strutturato: le parasitic apologies scuse fatte dal chiamante o dal
chiamato en passant, sussidiarie rispetto all’attività principale. Tali
scuse sono costituite, perlopiù, da 2 componenti:
1. la scusa (ad esempio, mi dispiace) e
2. la ragione per cui ci si scusa (ad esempio, per non averti chiamato
prima).
In pochi casi compare anche terzo componente:
3. la motivazione (ad esempio, sono uscito tardi dal lavoro).
Negli esempi analizzati, sia chi si scusa che chi riceve le
scuse contribuiscono a rendere le stesse en passant. Generalmente infatti
Sia le scuse, sia le repliche alle stesse tendono a non essere elaborate e, al
contrario, assumono, in questo contesto, il carattere dell’urgenza.
L’analisi vuole dunque identificare
generalizzazioni
Raggiungere ordine
Ristabilire ordine
Organizzazione complessiva
• Fase di apertura
• Fase centrale
• Fase chiusura
Generalmente c’è cooperazione in tutte le fasi.
La cooperazione = esito di complesse attività negoziali, “trattative”, che
i conversanti mettono in atto relativamente alla gestione
- dei contenuti
- dei ruoli conversazionali (ad esempio, narratore-ascoltatore) ed
epistemici
Organizzazione locale
I meccanismi di gestione locale dell’interazione
del parlante
Eteroselezion successivo
e e/o
dell’azione
Meccanismi del turn- successiva
taking
di se stesso/a come parlante
Autoselezion successivo
e e
dell’azione da compiere
Eteroselezion
euò essere esplicita o implicita (Lerner 2003).
P
Esplicita:
- sguardo (facile il fallimento);
- pronome personale;
- uso del nome o di altri termini di designazione;
Implicita
Sebbene secondo le tesi di Sacks e collaboratori, almeno nel contesto
delle lingue anglofone, solo il 5% del totale flusso dialogico proprio di
ogni conversazione viene pronunciato secondo modalità non lineari,
non rispettando cioè la regola del parlare uno dopo l’altro, altre
ricerche (cfr. C. Bazzanella, 1994) hanno mostrato come siano
frequenti le anomalie nel passaggio del turno dall’uno all’altro degli
interlocutori in base alle quali si generano sovrapposizioni,
interruzioni, silenzi (ad esempio in ambito psicoterapeutico non è raro
che terapeuta e cliente scelgano di rinunciare alla presa del turno
rimanendo in silenzio), partenze simultanee, indugi ecc.
Parlato non
lineare
Schegloff (2000, 2002) distingue le sovrapposizioni in
- non problematiche
- problematiche
Sovrapposizioni non problematiche i parlanti sembrano non registrare
l’evento, continuando ad esempio a parlare in sole production,
Mentre i saluti, come altre formule rituali, sono collocati in posizioni fisse
della conversazione; altri tipi di coppie adiacenti si collocano in posizioni variabili
Le sequenze complementari
Sono di norma:
6.Figlio: Gialli!
• la complementarietà;
• l’ordine (l’ordine tra due componenti non può essere invertito. Es. una
risposta deve seguire una domanda e non precederla);
• Alternative preferenziali
• Alternative non preferenziali (linguisticamente marcate)
Alternativa preferenziale
Variano in relazione alla prima parte della coppia complementare:
• sequenze inserto;
• Riparazione sollecitata
• Riparazione richiesta
• Eteroriparazione
Autoriparazion
e
(9)
12.Flora: Al-, all’inizio era stato proprio tragico,
13 perché lui non voleva, voleva proprio
14 lasciarmi, era intenzionato, non voleva
15 manco vedermi!
Riparazione
sollecitata
(10)
3.Figlia: Che me metto? [T1]
2.Figlio: Professione?
[T2]
3.Terapeuta:
Sì, atti[vità
4.Figlio [T3] [Eh, dunque, professione:,
: 5. ero al terzo anno di medicina.
Il turno riparabile può apparire al destinatario:
- non udibile;
- Inappropriato inadeguato;
Ristabilire l’ordine
INTERESSI RECENTI
Da alcuni anni, un gruppo di studiosi di Analisi della Conversazione sta
focalizzando il proprio interesse sulla questione della gestione
epistemica delle conversazioni.