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utilizzato per trasmettere un senso. Un senso e quel qualcosa che in un dato momento da determinati
utenti viene trasmesso attraverso un segnale. Il rapporto che intercorre tra un segnale e un senso viene
detto rapporto semiotico. Esso avviene attraverso processi che possono essere:
processi semici produttivi: da un dato senso si procede all'elaborazione di un segnale;
processi semici ricettivi: alla ricezione di un segnale viene attribuito un senso, e un processo piu
impegnativo perche mentre nel processo produttivo si e gia in possesso di un senso di partenza in
quello ricettivo il senso va estrapolato dal segnale ricevuto. Nel codice linguistico, caratterizzato dalla
vaghezza questo processo e ancor piu complicato.
Il segno e un'entita a due facce, quella del significante (piano dell'espressione. Classe cui appartiene
un segnale) e quella del significato (piano del contenuto. Classe cui appartiene un senso). Il segno puo
preesistere nella coscienza dei parlanti. CODICE: messa in relazioe di entita appartenenti a due sistemi
differenti, se tra queste due entita intercorre un rapporto semiotico si dice codice semiologico. In
sostanza un codice e un insieme di segni prevedibili o no, noti o no, in cui e possibile distinguere due
piani : piano dell'espressione (segnale, significante) e piano del contenuto (senso, significato). Lo
studio di un codice va effettuato tenendo conto delle quattro dimensioni:
dimensione espressiva: ha a che fare con i materiali utilizzati in qualita di segnale o senso;
dimensione pragmatica: in riferimento agli interlocutori;
dimensione sintattica: fa riferimento alle componenti del segno;
dimensione semantica: relativa ai sensi veicolati da un segnale.
Di queste quattro dimensioni inizialmente si parlava disparita, maggior rilievo era posseduto dalla
dimensione espressiva. De Mauro parla pero di parita delle dimensioni poiche la marginalizzata
dimensione semantica e in realta fondamentale quanto le altre. ARBITRARIETa SEMIOTICA
MATERIALE: consiste nella liberta di scelta del materiale da utilizzare in qualita di segnale o in qualita
di senso. Lo stesso materiale utilizzato per produrre un segnale puo anche essere reimpiegato come
senso (es. simbolo gestuale ok). Condizioni e limiti subentrano in base alle caratteristiche fisiche degli
utenti le quli possono interferire sulla produzione o sulla ricezione. ARBITRARIETa SEMIOTICA
FORMALE: si tratta di un'operazione di pertinentizzazione, ovvero in un infinito numero di
caratteristiche intrinseche di un'entita vanno selezionate delle caratteristiche pertinenti che devono
essere di numero limitato. L'insieme delle caratteristiche pertinenti che definiscono la classe di un
sistema viene definito FORMA. Possiamo distinguere la classe delle entita in possesso delle
caratteristiche pertinenti e la classe delle entita non dotate dlle caratteristiche pertinenti. L'insieme delle
classi viene denominato SISTEMA. Esistono due condizioni: le caratteristiche fisiche degli utenti
(percezione) e i fini che si intendono raggiungere. Ogni entita che si identifichi poiche in possesso delle
caratteristiche pertinenti viene detta REPLICA o REALIZZAZIONE DELLA FORMA. albero di porfirio
/CRITERI CODICI: 1)a segni globali 2)a segni articolati : 1)a segni finiti 2)a segni infiniti: 1)a significati
non sovrapponibili 2)a significati sovrapponibili : 1)calcolabili 2)non calcolabili
GLOBALITa/NON ARTICOLATEZZAARTICOLATEZZA/NON GLOBALITa
Codici a segni globali: non sono costituiti da monemi ma da un unico segno. I segni di un codice
globale sono finiti poiche la memoria umana non potrebbe supportarli. Sono codici semplici e fanno
parte di questi i codici seriali ovvero quei codici nei quali i segni si susseguono in un ordine preciso e
sono anch'essi di numero finito anche la posizione ne esprime il senso, ad esempio i segni zodiacali.
Unita di prima articolazione: i segni scomposti sono monemi Unita di seconda articolazione: i segni
scomposti sono fonemi FINITEZZA- NON FINITEZZA Codici a segni articolati: i segni possono
decomporsi in monemi ( parte del significante recante significato). I codici a segni articolati possono
essere di due tipi: a segni finiti o a segni infiniti. Un codice puo avere segni potenzialmente infiniti
soltanto se risponde a tre condizioni: iterazione: la ripetizione di un elemento crea un' entita differente
(1 e diverso da 11), possibilita di avere sempre n+1: data un'entita n deve essere sempre disponibile lo
spazio per aggiungere un altro elemento, economicita: attraverso il reimpiego degli stessi monemi deve
essere possibile creare entita differenti. I codici a segni finiti possono avere significati non
sovrapponibili, non c'e sinonimia, o significati sovrapponibili, c'e sinonimia. CALCOLABILITaINCALCOLABILITa SINONIMICA I codici con significati sovrapponibili possono prevedere sia la
calcolabilita della sinonima sia la sua incalcolabilita. Nel primo caso si parla di Calcolo, un codice di tal
genere e ad esempio l'algebra dove a alla seconda puo avere dei sinonimi ma questi sinonimi sono
prevedibili (a.a e -a.-a. il segno a2 ha due sinonimi= piu segni per uno stesso senso). I codici a segni
incalcolabili sono quelli del quinto tipo e tra questi rientrano le lingue storico naturali. CREATIVITa I
codici del quinto tipo e le lingue storico naturali, sono codici articolati (il cui segno e decomponibile in
monemi), potenzialmente infiniti (il numero di segni non ha limite teorico), con sinonimia incalcolabile e
creativi. La creativita consente ad un codice di avere la possibilita di innovarsi continuamente.
L'innovazione permanente avviene grazie alla possibilita di creare neologismi, che possono essere
ottenuti anche attraverso il reimpiego di materiale preesistene, allargando cosi la presenza delle
accezioni di senso (piu sensi per uno stesso segno). Una lingua, estremamente complessa per
l'incrementalita del lessico, puo generare incomprensione e ad attenuare l'incomprensione
contribuiscono la stessa creativita (la possibilita di adottare materiale nuovo per esprimere un nuovo
senso che racchiuda inizialmente un'unica accezione) e la ridondanza ovvero la presenza di materiale
maggiore rispetto a quanto in realta ne occorre (e possibile avere un'idea di ridondanza attraverso il
computo della potenziale combinazione di entita, nel caso delle lingue le quali sono formate da lettere e
possibile effettuare il computo moltiplicando il numero delle lettere dell'alfabeto per il numero di lettere
presenti in una parola es 26. 26 nel caso volessimo verificare le combinazione possibili di parole
composte da due lettere. La ridondanza e tanto maggiore quanto minore e il materiale utilizzato rispetto
a quello possibile). Un' ulteriore caratteristica delle lingue che rende la comunicazione piu
comprensibile e la funzione metalinguistica, l'autonimia ovvero la possibilita di parlare di se stessa e
degli altri codici. Gli altri codici non possiedono questa caratteristica. L'autonimia rende una lingua
biplanare poiche in essa possono distinguersi il piano delle realta linguistiche, cio a cui i significanti
rinviano, e il piano delle realta non linguistiche, dove viene preso come piano del contenuto lo stesso
codice. Puo anche definirsi pluriplanare perche il piano delle realta linguistiche si frange in ulteriori piani
laddove una parola puo avere un piano fonologico, lessicologico, dell'uso... Per la caratteristica della
creativita una lingua e dotata di un vocabolario soggetto ad oscillazioni. IL VOCABOLARIO Il
vocabolario di una lingua contiene parte del lessico. Il vocabolario di base e quello noto a tutti...ma
esistono altri tipi di vocabolario come quelli dei linguaggi speciali. Una parola puo oscillare passando da
un vocabolario a un altro: una parola appartenente ad un determinato senso puo subire nel tempo un
ampliamento semantico ricoprendo in tal modo una nuova accezione che ne provoca lo spostamento
anche in altri vocabolari. L'indeterminatezza del significato dei segni fa si che una data parola possa
assumere sfumature di senso che cambiano in base a particolari caratteristiche contestuali,
possono contribuire i liguaggi nn verbali (cinesica, prossemica...) il che rimanda al principio saussuriano
secondo cui "ogni atto di PAROLE e unico e irripetibile". "Una lingua e sempre in se in contatto", nel
senso che per saper comunicare non basta sapere un determinato modo di parlare ma e importante
saper cambiare il proprio modo di parlare in base al registro da utilizzare (che varia con il contesto). In
ogni lingua esistono in realta varieta linguistiche che si adattano appunto al registro. La lingua
presuppone dialogicita e mutua intese tra gli utenti. IL FARSI DEL LESSICO Le prime parole dei
bambini sono fortemente legate ai format, in seguito alla ripetizione dei format si giunge alla
rappresentazione di eventi. Il pensiero narrativo, ovvero la capacita di rappresentare situazioni o scene
condivise, pone le esperienze umane in un dato spazio e un dato arco cronologico, esso permette di
cogliere l'esperienza umana ed e inscidibile dalla memoria, l'uno implica l'altro, infatti non potrebbe
esserci pensiero narrativo senza la memoria degli eventi passati ne potrebbe esserci la memoria senza
la possibilita di rappresentare gli eventi. Il pensiero narrativo inoltre tiene unita la memoria agli
schemi/scipt ovvero la generalizzazione di un evento.