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Che cos’è l’idealismo

In ambito filosofico, il termine “idealismo” non ha un significato univoco e viene


riferito a posizioni anche assai differenti tra loro
tuttavia

in termini generali, sono forme di idealismo tutte le teorie che, in riferimento


all’esistenza degli oggetti fisici esterni al soggetto

la considerano ontologicamente debole


oppure
la mettono definitivamente o provvisoriamente in dubbio
oppure

la negano, quantomeno come esistenza autonoma rispetto al


soggetto

2 | L’idealismo
Platone: l’inferiorità ontologica
del mondo empirico
• Platone può essere considerato uno dei
primi pensatori idealisti

Egli non nega l’esistenza del mondo empirico;


tuttavia considera le idee, di natura
incorporea e non sensibile, più vere e più
reali degli oggetti empirici

Il mondo empirico è solo un’imitazione del


mondo delle idee

3 | L’idealismo
L’idealismo problematico di Cartesio

• All’inizio dell’età moderna, Cartesio


elabora un metodo per la ricerca della
verità il cui punto di partenza è il dubbio
radicale circa l’esistenza di ogni realtà
esterna al soggetto pensante

• Tuttavia, partendo da tale dubbio


giunge a dimostrare l’esistenza di Dio
e del mondo fisico

4 | L’idealismo
Le monadi spirituali di Leibniz

Per il filosofo tedesco Gottfried Leibniz


(1646-1716), propriamente parlando non
esistono sostanze corporee

La realtà è costituita da monadi, sostanze


semplici di natura spirituale

La materialità è solo il modo in cui si


manifestano le monadi meno perfette

5 | L’idealismo
Berkeley: esse est percipi

L’empirista inglese George Berkeley


(1685-1753) afferma che «essere
significa essere percepito»

ovvero

gli oggetti esistono nella misura in cui


sono percepiti da un soggetto

6 | L’idealismo
Kant: la problematicità della cosa in sé

Kant sostiene che gli oggetti sono


conoscibili solo come fenomeni e non come
sono in se stessi

tuttavia

non giunge mai a negare l’esistenza della


cosa in sé, che considera fonte
ineliminabile dei dati sensibili

e anzi

propone una confutazione dell’idealismo

7 | L’idealismo
L’idealismo tedesco

• Negli ultimi anni della vita di Kant, alcuni pensatori sottolineano


la contraddittorietà del concetto di cosa in sé come realtà al tempo
stesso radicalmente inconoscibile e tuttavia esistente

• Giungono così a negare l’esistenza autonoma della cosa in sé

• È questa la posizione tipica dell’idealismo tedesco, i cui maggiori


esponenti sono Fichte, Schelling e Hegel

8 | L’idealismo
Fichte e Schelling
L’idealismo tedesco assume forme specifiche nei diversi autori

Secondo Johann Gottlieb Fichte Per Friedrich Wilhelm Schelling (1775-


(1762-1814) il soggetto (Io) pone 1854) soggetto e oggetto (spirito e
l’oggetto (non-io) quale natura) sono entrambi manifestazioni
ostacolo da superare in un di un unico principio originario
continuo sforzo di concepito come identità assoluta
perfezionamento morale di soggetto e oggetto

9 | L’idealismo
Hegel contro Schelling

Hegel condivide inizialmente l’idealismo di


Schelling, ma nella Fenomenologia dello
spirito ne critica aspramente le posizioni

L’identità assoluta schellinghiana non è in


grado di rendere conto delle molteplici
differenze in cui si articola la realtà

viene paragonata da Hegel alla «notte in cui


tutte le vacche sono nere»

10 | L’idealismo
L’idealismo di Hegel

Per Hegel l’identità di soggetto


e oggetto non può essere
presupposta (come avviene in
Schelling)

ma

deve essere dimostrata Solo così è possibile


attraverso un progressivo comprendere la profonda unità
superamento di tutte le del reale e al tempo stesso la
opposizioni che si presentano ricchezza delle sue molteplici
nella realtà manifestazioni

11 | L’idealismo

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