e
-o non- a un determinato schema sia come prodotto finale, adeguato a un determinato contesto
comunicativo. Considerando quest'ultimo aspetto, le scienze cognitive offrono strumenti preziosi
per valutare la qualità del proprio operato in quanto forniscono informazioni fondamentali per lo
svolgimento della revisione. Quando un testo viene revisionato, si attua infatti una riflessione
metalinguistica sulle scelte operate e proprio per tale ragione la consapevolezza quanto più
approfondita dei fenomeni in atto all'interno del cervello si rivela quanto mai fondamentale.
Durante la riflessione metalinguistica, il traduttore si trova nelle condizioni di effettuare un percorso
s
di traduzione inversa in mentalese verificando volta volta che il testo sia aderente ai parametri
iniziali che lui stesso ha stabilito. Una revisone priva di tali riflessioni, carente degli elementi
apportati dalle scienze cognitive e basata soltanto sulle regole ortografiche, grammaticali e
stilistiche sarà sempre infruttuosa e non potrà garantire un testo di arrivo di qualità.
"il linguaggio è il mezzo che il cervello ha a disposizione per tradurre pensieri in schemi motori o
uditivi e viceversa" (Jackendoff 1998: 61) strumento di comunicazione usato dai membri di una
n
o
t
e
s
stessa comunità1
Quando si dice “scienza cognitiva” s’intende, al livello minimo, un approccio allo studio del
comportamento che abbia le seguenti tre caratteristiche: l’approccio è interdisciplinare, cioè
coinvolge oltre alla psicologia2 anche altre discipline; l’approccio in qualche modo chiama in causa
il computer; l’approccio si oppone al comportamentismo, il quale ritiene che il comportamento
degli organismi debba essere studiato limitandosi a quello che è direttamente osservabile e
misurabile, cioè gli stimoli e le risposte, mentre la scienza cognitiva ritiene di dover studiare proprio
quello che sta in mezzo tra gli stimoli e le risposte e spiega perché certi stimoli provocano certe
risposte3.
Con il termine traduzione s'intende l'insieme di tecniche e strategie volte alla conversione formale
del testo verso la lingua straniera nel rispetto delle convenzioni contestuali.
La procedura da seguire per la traduzione è adattabile a qualsiasi tipologia testuale.
Dopo una prima lettura volta a familiarizzare con il testo si procede in seconda battuta alla
comprensione del contesto di partenza. Successivamente, si passa a una suddivisione in paragrafi e
in segmenti semantici minimi4.
Il traduttore agisce in maniera diplomatica, mediando tra autore e destinatario avendo cura di
selezionare la forma più o meno marcata a seconda dei parametri contestuali nel testo di arrivo.
I parametri contestuali sono riassumibili con le 5 W di Who say What to Who Where and When. La
scelta dell'unità traduttiva si attua sul piano cartesiano della comunicazione dove si trova la
Gerarchia sull'asse verticale e l'Affettività su quello orizzontale. La qualità della comunicazione
oscilla tra Neutralità e Autoritarismo da un lato e tra Cameratismo e Paternalismo dall'altro5.
Le convenzioni contestuali, al pari di emittente, canale e destinatario sono variabili e tanto
importanti da considerare quanto il momento in cui il messaggio viene comunicato. Al variare di
uno degli elementi si verifica un'alterazione dei parametri contestuali e di conseguenza uno
spostamento sul piano cartesiano di cui tener di conto nella trasposizione.
In traduzione si va alla costante ricerca del medesimo effetto estetico riscontrato nel testo di
partenza. La difficoltà intrinseca in tale tipo di operazione deriva sia dall'interpretazione “corretta”
del testo di partenza quanto dal potenziale d'innesco ricavato nel testo tradotto. Al fine di assicurare
una traduzione di qualità, si rende necessaria non solo la conoscenza delle tecniche ma anche la
capacità di operare una riflessione metalinguistica a posteriori sul testo tradotto, di modo da
garantire la presenza tanto del medesimo potenziale d'innesco quanto delle diverse -o medesime-
interpretazioni possibili.
Ci sono due scienze cognitive, una scienza cognitiva computazionale e una scienza cognitiva neurale. Tutte e due
rispondono ai tre requisiti elencati più sopra, ma danno risposte molto diverse alle questioni veramente importanti
Parisi, D., Introduzione a Marconi, Marraffa e le due scienze cognitive in Sistemi Intelligenti, n. 2, agosto 2002,
pp.1-2
4
L. Salmon, Teoria della traduzione, 2017, Milano, Franco Angeli, p 126
5
ibidem
Siamo tutti traduttori inconsapevoli, ciò che contraddistingue un professionista è il grado di
consapevolezza raggiunto nell'espletamento delle proprie funzioni. La conoscenza di una lingua
straniera così come la conoscenza delle tecniche e strategie non sono condizioni sufficienti per
portare a termine un incarico professionale.
L'assegnazione di un incarico comporta il dovere di leggere 6, comprendere, analizzare e revisionare
il testo di partenza avendo cura di individuare non solo la dominante testuale ma anche di
interpretare correttamente il senso del testo e di mantenere costantemente il focus nell'espletamento
delle proprie funzioni. Sebbene non sia mai possibile conoscere pienamente le reali intenzioni
dell'autore è pur sempre possibile carpire le intenzioni del testo avendo cura di seguire gli indicatori
disseminati lungo tutto il corpo.
Il traduttore deve mantenere intatto il rapporto tra termine e referente selezionando l'opzione che
più si confà al contesto. Sebbene talvolta la traduzione comporti di cogliere e trasferire il significato
letterale è anche vero che solo un professionista saprà accedere al non detto e traslare anche il
sottotesto. Dopo aver scandagliato il testo in superficie, si dovrebbe concentrare la propria
attenzione sul controllo dell'emotività in quanto le emozioni giocano un ruolo fondamentale nella
modulazione dell'umore e influiscono in modo incisivo sulla resa.
Le parole non sono altro che suoni dal grande potere evocativo e proprio come la musica agiscono
sui centri cerebrali legati alle emozioni.
Traduzione come processo decisionale in cui ogni scelta provoca una serie di scelte obbligate a
cascata ad ogni livello testuale.
Etica e deontologia
A volte si teme di aver tradotto male non considerando che sebbene ci imponiamo di farne il meno
possibile questo capita e dev'essere considerato come una delle tante sfaccettature dell'essere
umano. La consapevolezza di ciò è una delle competenze necessarie per l'espletamento delle
funzioni di traduttore e interprete in quanto incide in maniera significativa sulla resa. La
consapevolezza delle naturali falle di sistema permette di prestare maggior attenzione in fase di
revisione.
6
“Efficient reading does not result from precise perception and identification of all elements, but from skill in
selecting the fewest, most productive cues necessary to produce guesses which are right the first time. The ability to
anticipate that which has not been seen, of course, is vital in reading, just as the ability to anticipate what has not yet
been heard is vital in listening.” (Goodman, 1967)
Associazioni positive L1 Associazioni negative L1
Interferenza
Lessico L1 Lessico L2
Al calare dell'attenzione e con la perdita del focus, che viene indirizzato verso il ricordo emotivo
associato al referente è possibile selezionare il traducente “sbagliato”. La polisemia intrinseca anche
nel più rigoroso dei termini è capace di innescare il potenziale estetico facendo leva sull'emotiva
che, seppur in minima misura, influisce negativamente nella pratica della professione.
Parola
Referenti
concetti
memoria emotiva
coscienza
Pensiero
Per dirla in termini medici, la traduzione dei testi tecnico-scientifici deve risultare quanto più
asettica sforzandosi mettere in luce quando più possibile il contenuto a scapito della polisemia.
Il ressort de cette étude que l'enseignement de l'interprétation n'a rien de commun avec
l'enseignement des langues ; il en ressort aussi que celle-ci n'est pas une traduction au sens de
passage direct d'une langue à une autre.
Bien qu'il existe des correspondances à tous les niveaux des langues, marques morphologiques,
syntagmes, règles syntaxiques, motivations lexicales, sémantisme, ces correspondances ne
constituent pas une méthode d'interprétation. Celle-ci établit des équivalences de sens. p.5
7
D. Seleskovitch, M. Lederer, Pédagogie raisonnée de l'interprétation, collection traductoloie n° 4, Didier Érudition,
1989, p.3-4 https://www.academia.edu/35271740/PEDAGOGIE_de_linterpr%C3%A9tation consultato il
24/07/1989
c o u t e d u s e n s s ' a p p r e n d ; o n f e r a d é m ê l e r
c e q u i d a n s u n é n o n c é e s t d u s e n s e t c e
q u i e s t d e s mots, d a n s l e s e n s c e q u i e s t
e s s e n t i e l e t c e q u i e s t s e c o n d a i r e e t o n f e r a
p r a t i q u e r j u s q u ' à c e q u ' e l l e s d e v i e n n e n t
n a t u r e l l e s , d e s a n a l y s e s r a p i d e s
d ' i n f o r m a t i o n s . P 1 6
Libre de toute nécessité d'intervenir en son nom propre, il est totalement concentré sur le vouloir
dire de l'orateur et en appréhende toutes les nuances. p. 19
Faire réentendre un passage pour en confirmer le sens est une toute première étape
le contenu de l'information peut s'en trouver occulté p.20
d'une partfaire acquérir un mode d'interprétation encore nécessaire dansl'exercice du métier car
moins onéreux pour les utilisateurs quela simultanée et plus fiable pour des discussions très
techniques,et d'autre part préparer à une simultanée intelligente p.44
faut-il retenir
les mots
voulus
p a r u n o r a t e u r e n t a n t q u e m o t s e t n o n
s e u l e m e n t e n t a n t q u e p o r t e u r s d ' u n e i d é e
r é e x p r i m a b l e à v o l o n t é p a r d ' a u t re s e x p re s s i o n s ,
l e s m o t s qui relèvent d'une certaine rhétorique, qui
d é n o t e n t l e re g i s t re d u d i s c o u r s c h o i s i p a r l ' a u t e u r,
qui nuancent, etc. On noteraaussi certains mots en
raison de leur
fréquence particulière
d a n s un discours, cette fréquence signifiant qu'ils
désignent un thèmecentral. Seront également notés
de façon générale les
temps desverbes,
pour situer l'action, les
charnières
q u i p e r m e t t ro n t d e dérouler logiquement le fil du
discours
;
on entre ici dans uneautre catégorie de notes.
Les idées.
Il
s agit
de retenir par écrit un signe, quel qu'il soit(mot,
symbole, dessin...), qui ravivera le souvenir de tout
un pande discours. Plus subtil que tel ou tel
vocable que l'on retientpar écrit pour le redire, est
le choix de ce que les interprètes a p p e l l e n t «
les
m o t s
clés
», que l'on note pour retenir l'idée quel'on
formulera ensuite librement. p. 56
un texte
argumentatif
b i e n s t r u c t u r é se prêtera à une prise de notes très
aérée, où ne figurerontquasiment que les charnières
et quelques rares indices p. 47
Abstract
Objetivo: presentación de una propuesta de traducción de un artículo científico del español al
italiano y del relativo comentario traductológico.
Texto de partida: artículo de revisión de la literatura titulado “Procesamiento cerebral del lenguaje:
historia y evolución teórica”, escrito por el Profesor Luis Herrera y publicado en 2019 en la revista
Fides et Ratio de la Universidad La Salle de Bolivia.
El trabajo está compuesto por trés capítulos. El primero se abre con la introducción de algunos
1conceptos operativos, la definición de la terminología utilizada y un análisis preliminar a la
traducción. El segundo está dedicado a la 2traducción en lengua italiana mientras que el tercero
presenta el 3comentario traductológico. Este último, se centra en los rasgos peculiares del
lenguaje científico-técnico desde el punto de vista léxico, morfosintáctico y estilístico.
En el apéndice se encuentra el texto en lengua española.
L'obiettivo della tesi è quello di proporre la traduzione dallo spagnolo in italiano dell'estratto di un
articolo di revisione della letteratura scientifica sull'elaborazione del linguaggio e il relativo
commento traduttologico.
L'elaborato è organizzato in tre parti ed è incentrato sull'analisi di alcuni fenomeni ricorrenti nella
traduzione specializzata. Si apre con un capitolo dedicato all'introduzione di alcuni concetti
operativi e alla definizione dei termini utilizzati nonché all'abbozzo di un'analisi preparatoria alla
traduzione. Il secondo capitolo presenta la traduzione in lingua italiana mentre il terzo è dedicato al
commento traduttologico. In appendice, si può visionare il testo in lingua spagnola.
Un lavoro consistente è stato fatto nella fase di elaborazione del commento traduttologico, in cui
sono stati analizzati alcuni dei caratteri peculiari del linguaggio tecnico-scientifico. In seguito
all'analisi degli aspetti lessicali, morfosintattici e stilistici con l’aggiunta di esempi, si
descrivono le tecniche traduttive utilizzate.
Dopo una prima lettura, si osserva che l'articolo affronta un argomento ascrivibile alle neuroscienze
cognitive8. In particolare, nell'estratto selezionato per la traduzione, viene descritto in dettaglio il
modello di elaborazione del linguaggio del Prof. David Poeppel. Si rileva un abbondante uso di
termini e il ricorso a particolari forme e strutture linguistiche volte a privilegiare la funzione
referenziale9.
Dopo aver inquadrato il testo e una volta presa coscienza di quale sia la dominante testuale:
aspetto irrinunciabile che deve necessariamente essere conservato e ricreato nel testo di arrivo, si
stabilisce una gerarchia di priorità che permetta di agire in maniera coerente lungo il complesso
processo di negoziazione tra diverse esigenze e vincoli, e di non perdere l'orientamento in quel
costante muoversi tra testo di partenza e testo di arrivo10.
La traduzione viene considerata come processo che ha come scopo la sostituzione di materiale
linguistico equivalente11 in un'altra lingua, non solo trasferendo l'invariante, ovvero il nucleo di
informazioni portante, ma anche ricreando soluzioni idonee al contesto nel rispetto delle
convenzioni dell'ambito considerato.
Dal punto di vista operativo si è proceduto con una prima suddivisione in paragrafi ed una
successiva in unità traduttive minime12 prima di procedere con la traduzione vera e propria. Durante
8
Si tratta di una disciplina di recente costituzione, nata in seno alle scienze cognitive, sviluppatesi in un quadro
multidisciplinare nel corso della seconda metà del XX° secolo, grazie all'impiego negli anni 80 di nuove tecniche di
neuroimaging come la Tomografia a Emissione di Positroni e la Risonanza Magnetica funzionale, che hanno
permesso di “visualizzare le strutture del cervello che si attivano e/o si disattivano durante l'esecuzione di un
compito cognitivo, emozionale e motorio.”
F. Fabbro, A., Marini, Il tema dell'identità personale alla luce delle neuroscienze cognitive, p. 17
https://www.academia.edu/48520744/Il_tema_dell_identit%C3%A0 consultato il 19/03/2022
9
Secondo il modello di Roman Jakobson, le funzioni della lingua sono 6: espressiva, poetica, conativa, referenziale,
metalinguistica e fatica.
F. Scarpa, La traduzione specializzata, 2008, Hoepli, Milano, p. 9
10
F. Ferrari. Dall’altra parte della cattedra, Filologie medievali e moderne, 2018 pp. 32-33
https://edizionicafoscari.unive.it/media/pdf/books/978-88-6969-250-5/978-88-6969-250-5-ch-
02_XmXfzyj.pdf consultato il 19/03/2022
11
“L'equivalenza traduttiva può essere definita come un concetto dinamico, ossia la massima corrispondenza
semantica, funzionale e socioculturale ottenibile tra testo di arrivo e testo di partenza”
F. Scarpa, op. cit., p. 94
12
L'unità traduttiva minima è “un segmento semantico minimo”, una stringa di parole contenente il ´nucleo`
d'informazione dell'enunciato, cioè l'invariante.
tutte le fasi di realizzazione del progetto, si è tenuto conto del rischio intrinseco alla traduzione di
lingue affini, rappresentato dal fenomeno dell'interferenza13.
Se si parte dall'assunto che il processo traduttivo è perlopiù inconscio 14 si comprende l'importanza
di una riflessione metalinguistica a posteriori, che permetta un’analisi traduttologica quanto più
approfondita del testo prodotto.
In qualche modo, durante la realizzazione del progetto, ci si muove in uno spazio le cui coordinate
sono dettate dall'autore del testo. Se è vero che non è mai possibile conoscere pienamente le sue
reali intenzioni, è pur vero che è sempre possibile conoscere le intenzioni del testo 15 di modo da
stabilire i parametri contestuali e tracciarne un profilo.
Ogni scelta traduttiva, è dettata dal proprio orientamento teorico, dal personale bagaglio di
conoscenze, dalle necessità pragmatiche e dalla fisionomia del destinatario 16, avendo sempre come
obiettivo il prodotto finale17.
Per quanto riguarda la macrostrategia traduttiva, si è agito nel rispetto delle particolarità formali del
testo di partenza, adattandolo comunque agli usi grammaticali della lingua italiana. Nel quadro
generale di una traduzione letterale, si è fatto ricorso a particolari forme e strutture in uso nella
comunicazione scientifica volte a dare risalto ai contenuti nel rispetto della neutralità, chiarezza e
precisione richiesti dalla scienza.
Il testo è un articolo di revisione della letteratura 18, pubblicato sulla rivista accademica Fides et
Ratio dell'Università La Salle in Bolivia. Una rivista accademica è un periodico in cui vengono
L. Salmon, Teoria della traduzione, 2017, Milano, Franco Angeli, pp. 126-186
13
L’italiano e lo spagnolo viaggiano su di uno spettro sonoro molto simile, la cui sonorità oscilla tra i 2.000 e i 4.000
Hz, che facilita la comunicazione rispetto a lingue con tonalità sonora diversa (inglese 4.000-11.000 Hz; francese
3.500-6.000 Hz; tedesco 3.000-8.000 Hz) ma che non costituisce affatto un vantaggio nel processo traduttivo in
quanto proprio tale similitudine sonora starebbe alla base del fenomeno dell'interferenza.
F. di Gesù, Nella mente del traduttore. La collaborazione tra neurolinguistica e traduttologia, F. Di Gesù, Nella
mente del traduttore. La collaborazione tra neurolinguistica e traduttologia in: “InVerbis”, 1/2012, gennaio-giugno,
Carocci, pp. 37-46 https://www.rivisteweb.it/doi/10.7368/70970 consultato il 18/03/2022
14
La maggior parte delle azioni che compiamo si avvale di processi che non lasciano traccia a livello della coscienza,
anche se, con un opportuno esercizio, la coscienza può “ripescare” dalla memoria implicita la registrazione di
processi e azioni inconsapevoli. La facoltà di tradurre dipende da una serie di operazioni che avvengono nel cervello
secondo un preciso ordine logico-gerarchico, ma che non hanno un riflesso cosciente.
L'intelligenza implicita produce le intuizioni, cioè soluzioni ai cui meccanismi non esiste accesso cosciente.
Come nella reazione musicale o nella stesura di versi, l'intuizione del traduttore è il risultato di calcoli combinatori
impliciti. L'unica cosa nota alla coscienza è il risultato. pp. 76-91
L. Salmon, Sulla gestione inconscia del processo traduttivo umano. Cosa sappiamo fare senza sapere come in C.
Montella, G. Marchesini (a cura di), I saperi del tradurre, Milano, Franco Angeli, 2007
15
L'Intectio Operis è la capacità del testo di essere oggetto di congetture interpretative.
U. Eco, Intentio Lectoris, in Differentia: Review of Italian Thought, Vol. 2, Article 12, 1988, p. 162
https://commons.library.stonybrook.edu/differentia/vol2/iss1/12 consultato il 10/04/2022
16
Per una resa ottimale in traduzione, è necessario tracciare un profilo del lettore modello ovvero “un lettore-tipo che
il testo non solo prevede come collaboratore, ma che anche cerca di creare”.
U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, Harvard University, Norton Lectures, Milano, Bompiani, 1994 p. 251
https://www.lettere.uniroma1.it/sites/default/files/2238/Umberto%20Eco%20Entrare%20nel%20bosco%20su
%20Nerval.pdf consultato il 14/04/2022
17
M. V. Calvi, La traduzione nell'insegnamento linguistico, p. 334
http://www.contrastiva.it/baul_contrastivo/dati/sanvicente/contrastiva/Did%C3%A1ctica%20interlengua%20y
%20errores/Calvi,%20La%20traduzione%20insegnamento%20linguistico.pdf consultato il 01/04/2022
18
Nelle revisioni narrative della letteratura scientifica, l’autore sceglie gli studi da includere e ne fornisce una
descrizione riassuntiva. Le revisioni sistematiche invece, si avvalgono di una metodologia rigorosa che permette di
elaborare un ampio numero di singoli studi, prevalentemente randomizzati e controllati, in un unico documento.
L. Caldera, F. Lazzari (a cura di), Le revisoni sistematiche, p. 25 https://www.opicomo.it/documenti/art_8_43.pdf
consultato il 19/03/2022
pubblicati contributi di scienziati ed esperti di una disciplina accademica previa revisione paritaria.
Qualsiasi testo scientifico deve rispecchiare i fondamenti epistemologici della scienza, universalità,
obiettività, neutralità e verificabilità21. Fino al XVI secolo, in Europa, il rispetto del carattere di
universalità della scienza veniva garantito dall'uso della lingua latina nei testi prodotti negli
ambienti intellettuali e universitari e ancora oggi, i termini di una scienza, che hanno in prevalenza
una funzione di tipo designatorio-classificatorio, vengono formati combinando due o più elementi
di origine greco-latina.22
Il linguaggio tecnico-scientifico presenta caratteristiche peculiari dal punto di vista lessicale,
morfosintattico e stilistico. Oltre ai più evidenti aspetti semantici, legati alla densità terminologica,
si rileva l'uso prevalente del presente scientifico, sia all'indicativo che al congiuntivo, in quanto
rappresenta un tempo non marcato e si rivela il più adeguato per esprimere l'universalità dei fatti 23.
A livello microtestuale, sono prevalenti le costruzioni nominali, impersonali e passive allo scopo di
favorire la deagentivizzazione24 e l'oggettivizzazione del discorso25. La nominalizzazione, di fatto,
depriva i verbi della loro carica semantica trasferendola sui nomi 26, a beneficio della struttura della
frase che risulta più snella, e dell'intero testo nel complesso, che risulta economico, chiaro e
conciso27. Il ricorso a questa strategia infatti, permette di non appesantire eccessivamente il testo
19
https://it.wikipedia.org/wiki/Rivista_accademica consultato il 19/03/2022
20
SIFO, Linee guida per la scrittura scientifica, p. 20,
http://www.sifoweb.it/images/pdf/pubblicazioni/altre-edizioni/Farmacista_Dipartimento/
SIFO_Linee_guida_per_la_scrittura_scientifica.pdf consultato il 20/03/2022
21
Ivi, p. 51
22
M. Săndulescu , La neologia tecnico scientifica derivativa nell'italiano contemporaneo, p. 17
https://www.ceeol.com/search/viewpdf?id=255055 consultato il 20/03/2022
23
ibidem
24
E. V. Llácer Llorca, F. Ballestrelos Roselló, El lenguaje Científico, la divulgación de la ciencia y el riesgo de las
pseudociencias, p. 52, https://ojs.uv.es/index.php/qfilologia/article/view/3373 consultato il 19/03/2022
25
P. Balboni, Le microlingue scientifico-professionali, Torino, Utet, 2000, p. 44
26
C. Lavinio, Citazione e testi, pp. 298-299 https://www.academia.edu/41125437/Citazione_e_testi consultato il
19/03/2022
27
E. V. Llácer Llorca, F. Ballestrelos Roselló, op. cit. pp. 54
ricorrendo alla subordinazione, e anche di elevare il grado di formalità del registro 28. La
predominanza della voce passiva e delle forme impersonali invece, serve a creare un alone di
imparzialità e obiettività e a segnare la distanza tra le informazioni riportate e lo studioso,
mettendolo al riparo da eventuali inesattezze nelle ricerche.29
Dal punto di vista lessicale, si rileva un abbondante uso di termini appartenenti alle neuroscienze
cognitive:
Lateralización Lateralizzazione
Inmunocitoquímica Immunocitochimica
Superficie dorsal del giro temporal Superficie dorsale del giro temporale
superior superiore
I termini sono elementi lessicali, sia parole singole che locuzioni, propri del linguaggio settoriale di
una determinata disciplina che hanno un significato univoco, solo denotativo 30. Il particolare rilievo
che assumono i termini in sede di traduzione è dovuto alla corrispondenza biunivoca tra questi
ultimi e le idee, i concetti e le definizioni31.
Per conferire uniformità al testo, si è attinto alla varietà accademica32, selezionando lessemi che
stabiliscono il loro riferimento non in enti del mondo extra-testuale, bensì in processi cognitivi che
sottostanno alla produzione stessa dei testi. Sono stati utilizzati verbi quali emergere, notare,
considerare, che fanno riferimento a processi cognitivi che ruotano attorno all'osservare. Si tratta di
forme usate regolarmente nella varietà accademica scritta dell'italiano proprio per la funzione
testuale espressa, che è quella di indicare i risultati di un'analisi o di un esperimento33.
28
F. Scarpa, La traduzione specializzata, Milano, Hoepli, 2011, p. 135
29
E. V. Llácer Llorca, F. Ballestrelos Roselló, El lenguaje Científico, la divulgación de la ciencia y el riesgo de las
pseudociencias, p. 63, https://ojs.uv.es/index.php/qfilologia/article/view/3373 consultato il 19/03/2022
30
https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/i-concetti-di-lemma-parola-e-termine/99 consultato il 23/03/2022
31
ibidem
32
I vari settori disciplinari hanno tratti linguistici comuni e trasversali, può essere preferibile isolare una
varietà/registro di lingua che, pur non avendo a che fare con le nozioni settoriali, ne costituisce comunque il
supporto indispensabile, almeno nello scritto formale.
D. Mastrantonio, L'italiano scritto accademico: problemi descrittivi e proposte didattiche in Italiano LinguaDue,
2021 pp. 348-368 https://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/15871 consultato il 19/03/2022
33
ibidem
Se ha llegado a la conclusión que Si è giunti alla conclusione che non vi siano
unificación y conexión de
Por otra parte, también se sabe que È noto inoltre che l'informazione temporale
Dal punto di vista morfosintattico, spesso non si è potuto accordare preferenza alla coordinazione e
alla giustapposizione34 senza perciò pregiudicare la chiarezza e la concisione.
Particolare attenzione è stata riservata ai connettivi in quanto garantiscono la coerenza sia a livello
di organizzazione del paragrafo sia a livello testuale, rinforzando le relazioni di conseguenza e
conclusione, elementi essenziali nella formulazione del metodo scientifico35.
34
Eusebio V. Llácer Llorca, Fernando Ballestrelos Roselló, El lenguaje Científico, la divulgación de la ciencia y el
riesgo de las pseudociencias, p. 54, https://ojs.uv.es/index.php/qfilologia/article/view/3373 consultato il 19/03/2022
35
ibidem
Por otra parte, también se sabe que È inoltre noto che l'informazione temporale
activo
Nel seguente questo caso, si è fatto ricorso al connettivo “mentre” per porre in luce il carattere di
contemporaneità dei due tipi di analisi.
El análisis de la información en las L’analisi sulla scala temporale lenta avverrebbe
escalas de tiempo lenta se realiza en nell’emisfero destro mentre quella sulla scala
In questo caso, si è scelto di utilizzare il connettivo “invece” per la sua funzione avversativa, volta a
mettere in contrapposizione le due teorie.
toda vez que ya se ha superado la tantopiù che l'annosa diatriba tra teorie
antigua discusión entre las teorías
monistas y las dualistas, es decir, moniste, per le quali l'attività mentale è un
entre las teorías que indican que las
actividades mentales realmente sólo processo puramente fisico, e teorie dualiste,
son procesos físicos o las teorías que
aceptan que la mente per se es de che ritengono invece che la mente non sia di
naturaleza no física
natura fisica, può dirsi ormai conclusa
3.5 Aspetti stilistici
Come ogni lingua ha un modo proprio di costruire il discorso, anche il linguaggio tecnico-
scientifico ha un proprio stile consacrato dall'uso e dalle convenzioni36. Da questo punto di vista,
assumono particolare rilievo la sostituzione dei termini e le ripetizioni, una pratica che viene
solitamente sconsigliata nella produzione di testi ma che nella comunicazione scientifica viene
tollerata e spesso incentivata allo scopo di garantire efficacia, concisione e chiarezza37. Anche
l'omissione dell’agente e il ricorso al passivo, preferito alla frase attiva38, sono particolarmente
ricorrenti.
Come già accennato, in traduzione si è adottato la macrostrategia di traduzione letterale: nel rispetto delle
particolarità formali del testo di partenza, lo si è comunque adattato agli usi grammaticali della lingua
italiana. In alcuni casi, sono state adoperate tecniche di traduzione, ovvero procedure formali di
trattamento testi finalizzate a trasferire l'informazione, nel rispetto delle convenzioni dettate dal contesto
e dallo scopo della comunicazione.
3.6.1 Dislocazione
In traduzione si è dovuto intervenire dal punto di vista sintattico, riorganizzando il periodo in più parti
oppure unendo più frasi originariamente separate. Questa tecnica si chiama dislocazione, o spostamento,
e viene spesso usata nel testo di arrivo per motivi eufonici, prosodici o idiomatici, nonché per evitare
stilemi asimmetrici rispetto al testo di partenza 39.
Ahora bien, a la luz de la Tuttavia, alla luce dell'evoluzione di alcuni
36
M. Fabbro, La traduzione scientifica e tecnica: dal lessico alla costruzione del discorso, p. 324
https://www.openstarts.units.it/handle/10077/21045 consultato il 19/03/2022
37
J. Gómez de Enterría, El lenguaje científico-técnico y sus aplicáciones didacticas, p. 35,
https://cvc.cervantes.es/ensenanza/biblioteca_ele/carabela/pdf/44/44_030.pdf consultato il 19/03/2022
38
L. Serianni, Italiani scritti, Bologna, Il Mulino, 2012, p. 86
39
L. Salmon, Teoria della traduzione, Milano, Franco Angeli, 2017, p. 219
prepara el terreno a una rama stanno alla base delle diverse proprietà
apoyan.
In questo caso, l'inversione sintattica mira a rendere la frase più idiomatica in lingua italiana.
L'attenzione viene focalizzata più sui “meccanismi cerebrali” che sulle “differenti proprietà” che ne
recursos neuronales
In questo caso, non solo si è fatto ricorso alla nominalizzazione, utilizzando il traducente “la
coincidenza” per rendere il sintagma “coinciden patrones de frecuencia” ma si è intervenuto anche dal
punto di vista strutturale, optando per una divisione al fine di facilitare la comprensione dei concetti
espressi.
2014)
In questo caso, si è preferito formare un unico periodo, ricorrendo alla subordinazione per una
3.6.2 Condensazione
La tecnica della condensazione mira a´condensare` due termini o due concetti in uno solo 40. In
traduzione, si è rivelata quella più frequentemente utilizzata in quanto la densità di informazione e
la sinteticità rientrano tra gli obiettivi da perseguire per rendere un testo scientifico che sia
economico, ovvero che offra il maggior numero di informazioni nel minor spazio testuale
possibile41, in accordo con le convezioni.
Este método le lleva ventajas a otras Questo metodo mostra notevoli vantaggi
están en silencio.
In questo caso si è fatto ricorso alla nominalizzazione per evitare inutili prolissità.
la evolución del estudio del nell'evoluzione degli studi sull'elaborazione
40
Ivi, p. 216
41
S. Pizziconi, La scrittura scientifica, Pisa, Pacini Editore, 2020, pp. 85-86
https://www.toscanaopenresearch.it/wp-content/uploads/2020/09/47921-Scrivere-scientifico.pdf Consultato il
06/04/2022
procesamiento cerebral del del linguaggio si è attinto anche da altre
Anche in questo caso, nel rispetto della concisione, si è preferito sintetizzare il concetto espresso dal
sintagma verbale con un aggettivo per dare maggiore respiro a un periodo troppo lungo.
Los estudios revelan que las Alcuni studi rivelano che le oscillazioni
oscilaciones neuronales descritas en
la organización temporal del análisis neuronali descritte nell’organizzazione
lingüístico, no sólo están presentes
luego de recibir señales externas temporale dell’analisi linguistica, non
(sonidos, habla), sino que son
propias de la actividad neuronal en solo fungono da recettori di segnali
el área motora y auditiva, tanto en
animales como en seres humanos esterni (suoni, parole) ma sono proprie
esseri umani.
In quest'ultimo esempio il sintagma “ están presentes luego de recibir” ha subito non soltanto un
intervento di nominalizzazione ma anche un cambiamento a livello di forma verbale per ragioni
stilistiche.
3.6.3 Omissione
Nel caso dei riferimenti ad altre sezioni dell'articolo, che non sono state oggetto di traduzione ai fini
del presente elaborato, si è scelto di ricorrere all'omissione, operazione che non ha comportato
scompenso alcuno alla resa.
Lo anterior, contrasta con lo Quanto affermato diverge dal modello
del lenguaje.
3.7 Errori e ambiguità
Il testo di partenza presenta diversi refusi nelle citazioni in lingua inglese. In traduzione, si è
ritenuto opportuno intervenire riportando la grafia corretta. Solo nel caso di “mediting” si è scelto di
mantenere l'errore, stante l'elevato grado di ambiguità evidenziabile in virtù dell'inesistenza della
trascrizione con la formula latina [sic!], sigla convenzionale per “è proprio così”.
Sempre in tema di citazioni, il testo spagnolo presenta un'incongruenza. Le citazioni che si trovano
fuori dal corpo del testo sono riportate in lingua inglese mentre nei due casi in cui si trovano
all'interno del paragrafo vengono riportate in lingua spagnola, omettendo peraltro di segnalare la
traduzione. Nel testo in lingua italiana, si è optato per la riformulazione in inglese di entrambe le
Por otro lado, hoy también se D'altra parte oggi è pacifico che le
sabe que el tamaño del área del dimensioni dell'area del linguaggio “are
2006, p. 498).
“en el control motor voluntario de “of the voluntary control of the face
498).
Nel caso del rimando alla pagina in nota si è scelto di ricorrere all'omissione, eliminando quindi
l'ambiguità.
Shannon et al. 1995; Giraud and Shannon et al. 1995; Giraud and Poeppel
Poeppel 2012; Zion Golumbic et 2012; Zion Golumbic et al. 2012; Ghitza et
al. 2012; Ghitza e al., 2013; al., 2013; Doelling e al., 2014).
In un altro caso, l'ambiguità è stata risolta con un intervento a livello sintattico e lessicale oltreché
stilistico.
De tal manera, hoy se concluye que Su questa base, oggi è possibile affermare
che Broca e Wernicke hanno chiaramente
el modelo de Broca y Wernicke sottostimato il numero e la distribuzione
delle aree cerebrali che giocano un ruolo
claramente ha subestimado el chiave nella produzione e nella
comprensione del linguaggio (Poeppel, et al.
número y distribución de las áreas 2012). Parimenti, la ricerca sulla
lateralizzazione:
cerebrales que juegan un rol clave
frente a la lateralización:
Nell'esempio citato, si è intervenuto non solo da un punto di vista strutturale operando una
scissione del periodo ma anche da un punto di vista lessicale, sfruttando l'uso non comune di un
avverbio letterario seguito dal termine ben più definito “ricerca” in luogo del più vago “lo que se
considerare nella resa. Una volta acquisiti questi indispensabili elementi, si può
metalinguistica si rivela fondamentale per una messa a punto del testo perché incide in
maniera significativa sulla qualità del prodotto finale. È indubitabile che una
conoscenza quanto più approfondita non solo delle procedure operative di un progetto
di traduzione ma anche dei processi sottesi sia essenziale per svolgere a regola d'arte la
Oggi esiste una terminologia le cui basi concettuali sono associate a nuovi referenti.