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STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA

Materia allo stato gassoso


Atomi e molecole caratterizzare da una interazione
intermolecolare debole (dell’ordine dello Joule per mole)
• Non ha forma propria
• Occupa tutto il volume disponibile
• Può essere compressa facilmente
• Esercita una pressione sul recipiente
• Due gas diffondono facilmente uno nell’altro
• Bassa densità
• aria 0.0013 g/mL
• acqua 1.00 g/mL
• ferro 7.9 g/mL
Gas ideale
Il gas ideale è un gas composto:
• da atomi (o molecole) che non
interagiscono uno con l’altro;
•Le particelle si trovano in uno
stato di caos;
•Gli urti fra le particelle sono di
tipo elastico;
•Il volume delle particelle è
trascurabile rispetto al volume a
disposizione.
Il gas ideale, in natura non esiste, però alcuni gas come l’idrogeno
o l’elio, si approssimano bene al comportamento del gas ideale;
inoltre si può considerare ideale un gas altamente rarefatto
(bassissima pressione).

I gas ideali ubbidiscono a leggi molto semplici, per cui è possibile


studiarne facilmente il comportamento, dopodichè, facendo
riferimento ai gas reali, sarà opportuno adattare i risultati che si
otterrebbero con un gas ideale, introducendo le opportune
varianti.
Parametri che definiscono lo stato gassoso:
– Pressione (P in atm) : pressione esercitata dal gas sulle pareti del recipiente
– Volume (V in L) : corrisponde al volume del recipiente nel caso di un gas
ideale
– Temperatura ( in °C o K) : contenuto di energia termica di un gas
– Numero di particelle inteso come numero di moli a prescindere dalla natura
chimica del gas

• Es. In una bombola di volume pari a 37 L alla temperature di 25°C 9,06 moli di O2
esercitano una pressione di 6 atm

I parametri sono fra loro correlati nella seguente espressione – dedotta


sperimentalmente- nota come Equazione di stato dei gas ideali

PV = nRT
Appendice: Cosa devo ricordare
Conversione tra le unità di misura della pressione

Conversione tra le unità di misura della temperatura

Conversione tra le unità di volume presenti nelle slides dell’ argomento 1


Esercitazione-equazione di stato dei gas ideali

1. Che pressione verra' esercitata da 0,3 moli di gas contenute in un recipiente di 8 L a


18°C?

2. Quante moli di gas occuperanno un recipiente di 486 cm3 a 10°C e 500 mmHg di
pressione?

3.Che pressione esercitano 50 g di O2 in un recipiente di 5 L a 25°C?


TEORIA CINETICA DEI GAS
Fornisce un’interpretazione fenomenologica delle leggi sul comportamento dei gas
formulate in gran parte sulle osservazioni sperimentali

Interpreta a livello molecolare due fenomeni macroscopici fondamentali: la pressione


esercitata da una massa gassosa e la temperatura della stessa

Si consideri 1 pallina di massa m in moto con velocità v entro


una scatola cubica di lato L

v Nell’urto elastico contro la parete di destra, perpendicolare


z
all’asse x, essa subisce una variazione della quantità di moto:
y

  
p = p f − p i = −mv x − (mv x ) = −2mv x
Lx vx
2mv x
forza agente sulla particella in 1 urto: Fx = −
v t
2mv x
forza agente sulla parete in 1 urto: Fx =
-vx
t
v ( 3° principio della dinamica)
Le espressioni delle forze si ottengono applicando al modello le leggi di Newton:

   
Δv  Δp
F = ma  F=m  F=
Δt Δt
(la risultante delle forze applicate ad un corpo è uguale alla variazione al secondo della
sua quantità di moto)
L’intervallo di tempo tra due urti consecutivi è:

2L
t =
vx
L

La forza esercitata sulla parete da 1 particella è dunque:


2
2mv x mv
Fx = = x
2L L
vx
La pressione sulla faccia (di area S=L2) della scatola (di volume V=L3) è:

Fx Fx mv 2x mv 2x
P= = 2 = 3 =
S L L V
Per 1 particella si ha dunque: PV = mv 2
x
Per un numero N0 (numero di Avogadro) particelle :

PV = N 0  m  v 2x
(dove v x2 è il valore medio del quadrato delle componenti della velocità lungo l’asse X)
➢Gli urti di un elevato numero di molecole contro la parete del recipiente, per la
conseguente trasmissione di un gran numero di impulsi elementari, hanno come effetto
macroscopico la pressione del gas.

Essendo ogni direzione ugualmente probabile

1 2
v =v =v = v
2
x
2
y
2
z
3
quindi

N0mv2 2 1 2 2
PV = = N0  mv  = N0 Ec
3 3 2  3
“il prodotto Pressione x Volume di un gas è proporzionale all’energia cinetica media delle
molecole” [Legge di Joule-Clausius]
Teoria Cinetica Equazione di stato dei gas ideali
(ipotesi teorica) (risultato sperimentale)

2 PV = nRT
PV = N 0 E c
3

2
N 0 E = nRT
3 c
3 nn
EEc c== 2 N RT
3 RT
2 N0 0
3 R 3 La temperatura assoluta risulta

EEc c== 2 6,023102323TT== 2kT


3 R 3 kT dunque, essere proporzionale alla sola
energia cinetica media del moto
2 6,02310 2 molecolare
Comportamento dei gas da un punto di vista macroscopico

Le tre leggi più importanti, anch’esse derivate sperimentalmente, che


descrivono il comportamento di un gas ideale durante una trasformazione in cui
non avviene alcuna reazione chimica sono:

- Legge di Boyle (isoterma)


- 1a Legge di Charles – Gay Lussac (isobara)
- 2a Legge di Charles – Gay Lussac (isocora)
La legge di Boyle
In una trasformazione isoterma (T = cost) di n moli di un gas pressione e volume sono
grandezze inversamente proporzionali.

P1V1 = P2V2

Interpretazione della Legge di Boyle secondo la teoria cinetica dei gas

➢A T costante la diminuzione del volume del gas aumenta la frequenza degli urti molecolari
contro la parete determinando un aumento di pressione in accordo con la legge di Boyle.
Esercitazione – Legge di Boyle

Un pallone elastico il cui volume massimo può raggiungere il valore di 4 L viene riempito alla
pressione di 1 atm con 1 L di He e lasciato libero. Supponendo che durante l’ascesa la
temperatura si mantenga costante, calcolare a quale valore di pressione il pallone scoppia.
1a Legge di Charles – Gay Lussac
In una trasformazione isobara (P= cost) di n moli di un gas il volume aumenta
all’aumentare della temperatura secondo una relazione lineare

dove :
Vt è il volume alla temperatura generica t (°C),
V0 è il volume alla temperatura di 0°C,
1
α è la costante che per tutti i gas vale °C-1
273,15
t= t è la temperatura in °C

Limite di validità : allo 0 assoluto (-273,15 °C) il V di un gas è 0


1a Legge di Charles – Gay Lussac

Vt = V 0  (1 +   t )
 273,15 + t 
Vt = V 0   
 273,15 
V0  T
VT =
T0
VT V0
=
T T0
In una trasformazione a P costante fra uno stato 1 (V0,T0) ed uno stato 2 (VT, T) il
rapporto fra V e T rimane costante

Interpretazione della 1a Legge di Charles-Gay Lussac secondo la teoria cinetica dei gas

➢L’aumento della frequenza degli urti molecolari contro la parete per effetto dell’aumento della
temperatura richiede un aumento di volume affinché la pressione rimanga costante
Esercitazione – Isobara di Charles Gay-Lussac

Un gas viene riscaldato, a pressione costante, da 30 °C a 230 °C. Se il volume iniziale è pari a
1,18 L quale sarà il volume finale del gas?

2,75 L di un gas vengono riscaldati, a pressione costante, dalla temperatura iniziale di 15 °C ad


una temperatura finale T. Nel riscaldamento si ha un aumento di volume pari al 36% di quello
iniziale. Calcolare il valore della temperatura finale T.
2a Legge di Charles – Gay Lussac
In una trasformazione isocora (V= cost) di n moli di un gas la pressione aumenta
all’aumentare della temperatura secondo una relazione lineare.

Dove Pt è la pressione alla temperatura generica t,


P0 è la pressione alla temperatura di 0°C ,
α è la costante che per tutti i gas vale 1 °C-1
273,15
t=t è la temperatura in °C.

Allo 0 assoluto (-273,15 °C) la P di un gas è 0


2a Legge di Charles – Gay Lussac

Pt = P 0  (1 +   t )
 273,15 + t 
Pt = P 0   
 273,15 
P T
PT = 0
T0
PT P0
=
T T0
In una trasformazione a V costante fra uno stato 1 (P0,T0) ed uno stato 2 (PT, T) il
rapporto fra P e T rimane costante

Interpretazione della 2a Legge di Charles-Gay Lussac secondo la teoria cinetica dei gas
➢A volume costante, l’aumento della frequenza degli urti molecolari contro la parete per effetto
dell’aumento della temperatura determina un aumento di pressione
Esercitazione – Isocora di Charles Gay-Lussac

Un bulbo di vetro di una lampadina alogena del volume di 2,5 mL contiene 1,2 mg di vapori di
I2. Calcolare la pressione nel bulbo quando la lampada è spenta ( 20 °C) e quando è accesa
(300 °C).

Uno pneumatico del volume di 9,41 L viene riempito con aria alla pressione di 2,5 atm alla
temperatura di 22 °C. Calcolare la pressione in atmosfere che si raggiunge al suo interno
quando, montato su una macchina che viaggia a 160 km/h, la temperatura raggiunge il valore
di 37 °C.
Volume molare in condizioni normali
Il volume occupato da una mole gas alla temperatura di 0°C ed
alla pressione di 1 atm (queste condizioni sono dette condizioni
normali) è sempre di 22,414 L
Altre applicazioni equazione di stato dei gas ideali

PV = nRT PV = nRT
g g
PV = nRT PV = PV =
RT RT
PM PM
g
PV = RT =
g g
PM PM
PV
RT
P  PM = RT = d 
V
g
PM = RT P  PM
PV d=
RT
Ancora applicazioni leggi dei gas

Una bombola da 30 L contiene metano (CH4) alla pressione di 150 atm e alla temperatura di
20°C. Calcolare quanti g di metano rimangono nella bombola dopo che, avendo fatto uscire
parte del gas, la pressione si è dimezzata.

Calcolare la densità in g/L dell'acido solfidrico H2S alla pressione di 2,5 atm e alla temperatura
di 5 °C.

Un campione gassoso costituito da 1,27 g di un ossido di azoto, che potrebbe essere NO


oppure N2O, occupa un volume di 1,07 L a 25 °C e 0,97 atm. Di quale dei due ossidi si tratta?
Leggi dei gas e reazioni chimiche

Data la seguente reazione


2HCl(acq) + Zn(s) → H2(g) + ZnCl2 (acq)
calcolare che volume occupa l’idrogeno prodotto dalla reazione di 50 gr di Zinco alla pressione
di 4,3 atm ed alla temperatura di 150°C?

L'ossido ferrico viene ridotto a ferro elementare dalla reazione con ossido di carbonio, il quale a
sua volta si ossida ad anidride carbonica secondo la reazione:

Fe2O3(s) + CO(g) →2 Fe(s) + CO2(g)


Calcolare:
a) Quale sarà la quantità di CO che deve reagire per produrre 18,7 g di ferro
b) che pressione sviluppa l'anidride carbonica che si forma dalla reazione in un recipiente di 5 L
alla temperatura di - 35°C.
Miscele di gas-Legge di Dalton
La pressione esercitata da un miscuglio gassoso è pari alla somma delle pressioni parziali
ovvero della pressione che ciascun gas eserciterebbe, alla stessa temperatura, se
occupasse da solo lo stesso volume del miscuglio.

+ =

I gas in miscela si comportano come se occupassero da soli un dato volume, si ha cioè


che la pressione parziale di un gas non influisce su quella di un altro.
Miscele di gas-Legge di Dalton
Si consideri una miscela gassosa di 2 componenti A e B.
Per nA moli di un gas occupano un recipiente di volume V ad una certa P e T si
ha:
n A RT
PA = Pressione parziale di A
V

Analogamente se il recipiente è occupato da nB moli di un gas alla stessa P e T si


ha:
n B RT
PB = Pressione parziale di B
V
Dalla legge di Dalton la pressione totale esercitata dai gas sarà:

RT
P = PA + PB = (n A + n B )
V
Miscele di gas-Legge di Dalton
Dividendo PA e PB per P totale nel caso dei due gas:

n A RT n B RT
PA V nA PB nB
= = = V =
P (n A + n B )  RT (n A + n B ) P (n A + n B )  RT (n A + n B )
V V
poichè:

Frazione molare del


componente iesimo

PA = P 𝜒A
PB = P 𝜒B
Esercitazione –Legge di Dalton
In un recipiente del volume di 5 L vengono introdotti:
300 mL di Cl2 misurati a 20 °C e 0,98 atm;
800 mL di N2 misurati a 15 °C e 0,92 atm;
500 mL di O2 misurati a 18 °C e 1,11 atm;
450 mL di CO2 misurati a 20 °C e 1 atm.
Calcolare le frazioni molari e le pressioni parziali dei singoli gas nella miscela e la pressione
totale della miscela alla temperatura di 25 °C.

Un recipiente di 250 mL contiene Kr a 0,66 atm. Un recipiente di 450 mL contiene He a 1,25


atm. I due gas vengono mescolati aprendo un rubinetto che collega i due recipienti.
Supponendo che la temperatura rimanga costante, calcolare la pressioni parziali dei gas nella
miscela, la pressione totale e le frazioni molari.
Solubilità di un gas in un liquido-Legge di Henry

La solubilità (moli/L) di un gas in un liquido, a T costante, è direttamente


proporzionale alla sua pressione parziale

s = KP

K (mol/L atm) f (tipo di liquido, temperatura)

1. Se la costante di Henry per l'azoto in acqua a 0°C vale 1,036*10 -3 mol L-1 atm-1, calcolare quanti g di N2 si sciolgono
in 200 ml di acqua a 5 atmosfere e 0°C.

2. A 20°C la costante di Henry per l'azoto e l'ossigeno in acqua vale rispettivamente 6,786*10 -4 mol/L atm e 1,345*10-3
mol/L atm. Calcolare quanti grammi dei due gas si sciolgono in acqua esposta all'aria a pressione di 1 atm, supponendo
che l'aria sia composta per il 21% ( O2) di O2 e per il 79% ( N2) di N2.
Gas reali: equazione di Van der Waals

T costante PV Fattore di
Z = compressibilità
nRT

•Gas reale ha un volume proprio


•Esistono interazioni fra le particelle del gas
Gas reali: equazione di Van der Waals

gas ideale gas reale


V V

volume realmente occupato dalla singola particella di gas sarà:


Vreale = V – b
b : covolume o volume escluso per mole ovvero volume proprio del gas
Gas reali: equazione di Van der Waals

gas ideale gas reale


V V

P= per una mole di gas


Gas reali: equazione di Van der Waals

Trascurabile
all’interno
dell’equazione
Gas reali: equazione di Van der Waals

T costante

Prevale l’effetto del covolume

Prevale l’effetto dell’interazione


STATO LIQUIDO
STATO LIQUIDO
•Una sostanza liquida è formata da particelle in
continuo movimento casuale, come in un gas, tuttavia
le particelle restano a contatto le une alle altre e
risentono sempre delle notevoli forze di interazione
con quelle adiacenti.
•Presenta un volume proprio.
•Non ha forma propria perchè l’energia potenziale
delle forze di coesione è contrastata dall’energia
cinetica traslazionale
•E’ incomprimibile
Tensione superficiale

Un liquido non vincolato ad un contenitore assume forma


sferica poichè la sfera è il solido geometrico che a parità
di volume presenta la minore superficie
Menisco
Menisco
convesso
concavo
La tendenza a contrarre la superficie è
definita quantitativamente dalla tensione
superficiale

gHe(l) = 0,35 dine/cm

Si definisce tensione superficiale (g) il lavoro che gH2O(l) = 72,8 dine/cm


bisogna fare per aumentare di 1 cm2 la superficie del gHg= 489,0 dine/cm
liquido.
Viscosità
La viscosità esprime la
resistenza allo
scorrimento di uno
strato di liquido su uno
adiacente

La viscosità aumenta all’aumentare della forza di coesione.

CH3OH HOCH2-CH2OH HOCH2-CH2(OH)-CH2OH

0,597 Poise 19,9 Poise 1490 Poise


La viscosità dipende dalle dimensioni delle molecole.
C6H14 (8A°) C8H18 (11 A°) C10H22 (14 A°)

0,326 Poise 0,542 Poise 0,926 Poise


T = cost
Tensione di vapore
Si osserva un aumento di
P fino ad un valore che
vapore rimane costante nel
tempo (condizione di
equilibrio)

liquido

All’equilibrio la velocità di
evaporazione e la velocità di
condensazione sono uguali

La tensione di vapore di un liquido è la PRESSIONE del vapore


in equilibrio con il liquido ed è solo funzione della temperatura
(rappresenta la volatilità del liquido)
La tensione di vapore aumenta con la temperatura

(Legge di Clausius-Clapeyron)
Δ𝑯𝒆𝒗𝒂𝒑
Pest
P = c e (- 𝑹𝑻 )
Pressione (atm)

P1 H evap  1 1 
P2 ln = −  − 
P2 R  T1 T2 
P1

T1 T2 La temperatura alla quale il liquido


ha una tensione di vapore uguale
Teboll
alla Pressione esterna rappresenta la
Temperatura (°C) T di ebollizione
Liquefazione dei gas - Diagramma di Andrews
Dato un gas seguiamone la trasformazione isoterma, in condizione di T decrescente

T diminuisce
P
liquido

Pc gas

Tc = temperatura critica

vapore saturo vapore

Vc V
STATO SOLIDO
Solidi metallici Solidi molecolari

Solidi covalenti

Solidi ionici
Nello stato solido:
- le forze attrattive fra le particelle (ioni, atomi, molecole) prevalgono
sull’effetto dell’agitazione termica

- limitata libertà di movimento: solo oscillazioni degli atomi intorno alla


posizione di equilibrio (moti vibrazionali)

- Incomprimibilità

- Rigidità

- Forma propria

- Alta temperature di fusione

- Bassa tensione di vapore (bassa volatilità)


SOLIDI METALLICI- ATOMI LEGATI DA LEGAME METALLICO
Legame forte; energia di coesione elevata; poco volatili; elevate T di fusione; elevata densità; duttili e
malleabili: sopportano notevoli deformazioni permanenti prima di giungere alla rottura (i piani
reticolari possono slittare gli uni sugli altri); elevata conducibilità elettrica e termica; reticoli cristallini
molto compatti.
SOLIDI IONICI- IONI CHE INTERAGISCONO PER INTERAZIONE ELETTROSTATICA
Legame forte; energia di coesione molto elevata (1000- 4500 KJ/mol); poco volatili; elevate T di
fusione; duri e fragili; scarsa conducibilità allo stato solido ma buoni conduttori elettrici allo stato fuso;
elevata solubilità in acqua.
SOLIDI COVALENTI- ATOMI LEGATI CON LEGAME COVALENTE CHE SI ESTENDE CON UN NETWORK
TRIDIMENSIONALE
Legame forte; energia di coesione elevata; poco volatili; elevate T di fusione; duri e fragili; scarsa
conducibilità elettrica; insolubili nei comuni solventi.

Quarzo-SiO2
Struttura del fullerene C60 con 20 esagoni e 12 pentagoni ottenuto per condensazioni di
vapori di carbonio. Contiene ibridi sp2 con angoli piegati a 108°

Fullereni C70, C74, C82


Hanno importanti applicazioni in
campo elettronico perchè formano
coi metalli alcalini complessi
superconduttori
SOLIDI MOLECOLARI- Deboli interazioni di Van der Waals tra le molecole o tra gli atomi che
costituiscono il reticolo; energia di coesione bassa; volatili (molti sublimano a Patm); facilmente
deformabili; isolanti elettrici; solubili in solventi che hanno caratteristiche di polarità simili.

I2

Ghiaccio
TIPICA CURVA DI RISCALDAMENTO DI UN SOLIDO
Diagramma di stato dell’acqua

(Legge di Clausius-Clapeyron)
Δ𝑯

P = c e (- 𝑹𝑻 )

0,0001
atm

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