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TEORIA CINETICA DEI GAS

Maria Grazia Berardo 25 ottobre 2011


La teoria cinetica la teoria che spiega le propriet macroscopiche della materia (p,V,T) partendo dalla considerazione della loro composizione a livello molecolare (propiet microscopiche).

Prerequisiti
II Principio della dinamica F = ma III Principio della dinamica: principio di azione e reazione. Se un corpo esercita una forza F su un altro corpo allora quest ultimo esercita sul primo corpo una forza uguale e contraria. Quantit di moto q = mv II Principio della dinamica e quantit di moto F = ma = m F = v = t q t

q t Urti elastici: la quantit di moto si conserva Pressione: p= F A

Modello
1. Le molecole di cui sono composti i gas sono considerate come punti materiali in moto casuale e a distribuzione uniforme nello spazio che seguono l ipotesi del caos molecolare. Esse collidono tra loro e con le pareti del recipiente con urti perfettamente elastici. 2. Il numero delle molecole grande cosicch si possano usare metodi statistici. 3. Il volume totale delle molecole dei gas trascurabile rispetto al volume del contenitore. 4. L interazione tra le molecole trascurabile

La teoria cinetica si basa sull assunzione di alcune ipotesi :

Le ipotesi precedenti descrivono accuratamente il comportamento dei gas ideali. I gas reali si avvicinano all ideale sotto condizioni di bassa densit o alta temperatura (lontani dalla condensazione). Consideriamo una particella di massa m che si muove nella direzione delle x tra le le pareti laterali1 . Quantit di moto iniziale qi = mvx qf = q = qf mvx qi = 2mvx

La forza F che la parete esercita sulla particella nell istante dell urto, e che provoca la variazione della quantit di moto, vale F = q t

2mvx t La forza f che la particella esercita sulla parete, per il III principio della dinamica, sar: 2mvx f= t F =
Dato il gran numero di particelle, statisticamente possibile studare un moto in una direzione privilegiata
1

Calcoliamo il tempo impiegato dalla particella tra un urto e l altro sulla stessa parete: s 2l = v vx quindi, sostituendo questo tempo nella relazione precedente t= f=
2 2mvx mvx : = 2l l vx

La pressione sar data da


2 2 F mvx 1 mvx p= 2 = = 3 l l l2 l

Denendo la velocit quadratica media come v2 = si pu scrivere


2 mvx 1 mv 2 1 2EC = = 3 3 l 3 l 3 V Adesso, ricordando che ci sono N particelle e che si possono indicare attraverso la relazione N = n NA

1 2 2 2 vx + vy + vz 3

p=

si pu scrivere la relazione tra pressione ed energia cinetica: 2 EC p = n NA 3 V Dall equazione di stato dei gas perfetti pV = nRT e dalla relazione precedentemente trovata 2 pV = n NA EC 3 si pu dedurre (uguagliando ambo i membri) 2 nRT = n NA EC 3 3

3 R T 2 NA Inne, considerando 1 mole di gas si pu dire che l energia cinetica di 1 mole di gas vale 3 Ec = RT 2 mentre l energia cinetica di n moli di gas sar Ec = Ec = 3 nRT 2 Questa importante relazione mette in evidenza la diretta proporzionalit tra energia cinetica di un gas e la temperatura del gas stesso.

ossia

2.1

Osservazione

Avendo supposto che l unica energia delle particelle sia cinetica, l energia totale del sistema sar dato dall energia cinetica totale, ossia 3 U = Ec = nRT 2 Perci, una variazione di temperatura implica una variazione di energia cinetica che implica una variazione di energia del sistema: 3 U = nR T: 2

Limiti del modello cinetico

Il limite del modello cinetico utilizzato che non pu spiegare i passaggi di stato dal momento che, tra le ipotesi iniziali, non sono state considerate le forze intermolecolari. Questa semplicazione necessaria per studiare e trovare la relazione tra energia cinetica e temperatura ma si deve essere consapevoli che la teoria cinetica ci dice solamente che all aumentare della temperatura aumenta l energia cinetica delle molecole e quindi la tendenza a sfuggire a legami molecolari.

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