Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Il Jazz
Il Jazz
Scott Joplin
Fin dal 1800 a New Orleans, città della Louisiana situata sul
delta del fiume Mississippi, si poteva ascoltare molta varietà di
musica: l'opera italiana e francese regnava nei teatri; nei
salotti si suonava il pianoforte, bande e fanfare animavano le
vie, i parchi, le feste sul lago. Si cantavano canzoni francesi,
inglesi, tedesche, irlandesi. In città vigeva un rigido sistema di
caste razziali: bianchi, creoli di sangue spagnolo o francese,
neri liberi, schiavi.
A volte gli schiavi suonavano nelle feste da ballo dei
padroni, e vi erano band esclusivamente di neri, istruiti e ben
pagati. Via via la musica da ballo divenne più "nera", subendo
influssi sia interni (Ragtime), sia dai Caraibi.
Dopo il 1890 il sistema di caste crollò: ne scaturì una
fusione tra musica urbana scritta (bande, pianisti) e musica
contadina orale (Blues): nasceva così il Jazz, in origine una
sorta di ragtime per banda contadina orale. In effetti il Jazz non
ha un'esatta data di nascita, ma è certo che fu una particolarità
di New Orleans. Lo stile New Orleans ha caratteri rigorosi, con un
repertorio fatto di marce, rag, canzoni e spiritual e si
concretizza in una orchestrazione del Blues, e in misura minore
del Ragtime, compiuta da formazioni nere (Jazz Band) composte
generalmente da una cornetta (piccolo flicorno) o da una tromba,
un trombone, un clarinetto, un pianoforte (che però veniva
impiegato a scopo ritmico), talvolta un banjo, un basso tuba e un
rozzo strumento a percussione, che acquista però rapidamente la
fisionomia dell'attuale batteria.
I brani si articolano su un rigoroso contrappunto mandato a
memoria dagli esecutori, nel quale la tromba svolge un ruolo
conduttore, il clarinetto ha funzione di controcanto e il trombone
di sostegno ritmico e melodico. Gli altri strumenti compongono la
sezione ritmica, adottando un tempo binario chiaramente scandito e
battuto. I momenti di assolo, inizialmente, sono rari, ma tendono
col tempo a diventare più frequenti.
Il Jazz di New Orleans si esaurì attorno al 1920, subito dopo
l'esodo dei neri verso le grandi città industriali degli Stati
Uniti.
Miles Davis
Herbie Hancock
Wayne Shorter