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HENOTIKON
documento cristologico dell´anno 482, ma dobbiamo vedere quello che sucede subito
dopo Calcedonia. Da un punto di vista teologico, quello che abbiamo letto la volta scorsa
non é un simbolo di fede o una professione di fede, ma una definizione dogmatica
relativa al secondo articolo del simbolo di fede. Vuol dire che quello articolo relativo a
Gesucristo ci fa una definizione: l´unica persona in due nature. Voi capite che non
essendo un simbolo di fede non vuol dire come un riassunto della fede, perché la
proffessio fide ha questo valore, un riassunto della fede, ma questo é solo una definizione.
Ha un valore limitato al secondo articolo di fede.
Ora, questa definizione lasciava ampli spazi alla riflessione. Molti erano i punti che
Calcedonia non aveva definito: come il modo de la unione, come le due nature
concorrono nell’unità, non si parte dal soggetto dell´unione o dell’incarnazione.
Calcedonia non si pronuncia.
Da un punto di vista storico, che era sucesso? A Calcedonia era stato condannato
Dioscoro, Patriarca di Alessandria, il capo dei rappresentanti della teologia ciriliana. Al
seguito di Dioscoro c’erano tutti i vescvi provenienti dall’Egitto e dalla Palestina. Subito
la condanna de Dioscoro nascono le rivolte. Sopratutto nella zona della Palestina c’era
stata una rivolta contro Giuvenale vescovo di Gerusalemme, che aveva appoggiato
Calcedonia. Dunque era una rivolta. Tutti i monaci avevano tessuto una rivolta perche
a Gerusalemme viveva la vedova del Imperatore Teodossio, Eudosia che favoriva i
monaci monofisiti contro la teologia filocalcedonese di Pulcheria e di Marciano.
Pulcheria era la sorella di Teodossio, che se aveva sposato con Marciano. In Palestina
fomentava la ripresa monofisita contro la cognata di Giuvenale, va a Gerusalemme e
venne deposto. In Egitto era stato deposto Dioscoro e al suo posto, Proterio, che era un
sacerdote che non si opponeva tanto.
Ma anche qui il popolo fa una rivolta e i soldati di Alessandria furono bruciati. Egitto e
Palestina non volevano stare sotto dominio dell’ Impero di Costantinopoli. Il
monofisismo era un problema per l’Oriente. Quando al VI/VII secolo arrivarono le
invasione islamiche, i monofisiti favorivono le truppe perche preferivano queste a quelle
dell´Impero.
Invece a Costantinopoli: dopo la rivolta l´imperatore invia l’esercito e fa una
strage. Nel 457 muore Marciano, l´Imperatore che favorisce Calcedonia, e va al trono
Leone I, che regna fino al 474, piu meno favorendo Calcedonia. La figlia di Leone,
Arione aveva sposato un soldato chiamato Zenone e aveva avuto un figlio, Leone II,
che alla morte del nonno va al trono durante un´anno e poi mori. Dopo un peridodo del
regno de un usurpatore; Basilisco nell 476 va al trono Zenone.... Con Zenone ci sará la
svolta anticalcedonese che durara fino all´anno 518 quando andrà fuori il trono....
Nel 476 é la fine dell´impero romano di Occidente. Ma nel 486 in Occidente veniva
deposto Romulo Augusto, l´ultimo imperatore da parte di...
La situazione dell´impero era difficile perche nell´occidente scendono i goti, i barbari,
che sono una unica stirpe. Furono i primi invasori. Poi ci furono tanti altri. Abbiamo una
disgregazione del imperio all´occidente.
Nell´anno 476 quando Zenone va al trono imperiale decide di risolvere la questione
monofisita perche sa che quelli possono disgregare l´Impero. Dunque, consigliato da
Acacio, ossìa il patriarca di Costantinopoli e anche con il consiglio del patriarca di
Alessandria, Pietro Mongo decide di EMANARE UN EDITTO che attenuasse la tensione nel
impero, sopratutto la questione con i monofisiti. Si giunse cosí all´HENOTI KON.
Ei dekai..
Se qualcuno l’avesse (un´altro simbolo un´altra professione di fede) noi lo riteniamo
eretico (estranno, fuori della comunione). Infatti, questo soltanto come abbiamo detto,
abbiamo fiducia che questo ha tenuto saldo il nostro regno. E degni del battesimo
salvifico sono battezzati accogliendo questo soltanto. Con questo hanno concordato (si
sono conformati a questo) i santi padri riuniti ad Efeso che hanno condannato l´empio
Nestorio e coloro che la pensano come lui. Cé un richiamo ad Efeso. Abbiamo gia un
richiamo ai tre concili. Quando i teologi parlano di tradizione (vera tradizione) vuol dire
questo, cio é il riferimento alla rifflessione dei primi secoli del cristianessimo. Questo é il
cesaropapismo del impero di Oriente: il trono e láltare collegatti, per cui chi fa la
politica é l´imperatore, tranne Accacio sono i fantaci nelle mani del imperatore. Roma
resiste a questo. Quando si parla di Efeso si parla di Nestorio.
Omologumen de ton...
Conffessiamo l´unigenito Figlio di Dio e Dio che e diventato uomo veramente: il Signore
nostro Gesucristo consustanziale al Padre secondo la divinità e consustanziale a noi
secondo l´umanità, disceso (dal cielo) e incarnatosi dallo Spirito Santo e da Maria la
Vergine e Madre di Dio, si trova ad essere Uno e non due: quindi, l´Unigenito Figlio di
Dio é uno e non due: si vuole condannare la posizione nestoriana che parla di due cristi e
due figli. Ce un richiamo del omousion di Nicea e anche si vede la duplice
consustanzialità con la divinità e l´umanità.
Cé –diremmo- da una parte, la richiesta del equilibrio delle due nature, di una visione
simetrica delle due nature in Cristo e d´altra parte l´esigenza di una unitá; però queste
due nature non generano due ipostasi, due figli, ma uno solo: le due nature generano un
figlio. Questo é patrimonio comune della fede cristiana. Sono cristiano se accolgo l
´equilibrio delle nature e l´unicita delle ipostasi e delle persone.
Enos gar...
Infatti noi diciamo che sono di uno solo i miracoli e i patimenti che volentieri ha
sopportato nella carne. Non accogliamo a fatto (non siamo in comunione) coloro che
dividono (nestoriani) o coloro che mescolano ( i monofisiti) o coloro che introducono
fantasie (un gruppo di monofisiti estremisti per cui l´umanità era una fantasia, un
fantasma, non esisteva veramente, monofisiti radicale, Cristo solo appare uomo) dal
momento che l´incarnazione vera impecabile, irreprensibile non ha fatto (non ha
generato) la giunta di un figlio da parte dalla Madre di Dio. Cioè, quando la Madre di
Dio ha generato un figlio non ha generato un´altro figlio; é uno e lo stesso. Non ha
generato altro rispetto a colui che é generato dal Padre. Questo é il Mistero di Dio.
Questo proteken é una agiunta, quindi la sarkosis, cioé, l´Incarnazione non ha fatto, non
ha prodotto una agiunta.
Nemene ke gar...
Infatti la Trinità é rimasta Trinitá essendosi incarnato uno della Trinitá, il Figlio di Dio.
Qui non é stato sottolineato, ma la formula “uno della Trinita” poi dará dei problemi: uno
de Trinitate, che diventerá un cavallo di bataglia dei monaci sciti che si ispirassero a
questo editto o non si sa se questo editto si ispira a una teologia gia presente. Oppure si
qui ce l´influsso di Pietro Mongo, l´egizziano. Questo sarkotentos tu enos: é una formula
sotto: unus de Trinitate, che poi riaparirá agli inizi del VI secolo con i monaci sciti.
Eidotesis un...
Sappendo, dunque, che nelle Sante Ecclesie ortodosse dovunque gli amatissimi di Dio
sacerdotti ne il nostro regno ha avuto o possiede un´altro simbolo o definizione di fede
oltre il predetto santo insegnamento, quindi: sappendo questo, noi ci siamo uniti, riuniti
senza alquna esitazione, quindi, se noi abbiamo un unico simbolo, siamo riuniti.
Una nota lessicale: c´e scritto “le sante chiese ortodosse di Dio”: alla fine della prima
parte c´e: arcivescovo della Santa Chiesa Cattolica d’Alessandria: i termine sono
equivalente: cattolico non voleva dire romano; se io dicevo “ortodosso” non volevo dire
di Costantinopoli, ma i termini sono equivalente, la stessa cosa. I termini ancora non
separano i cristiani.
Quando nascono i problemi vengono distrutte le strade e gli acuedotti per gli arabi, e non
c´erano le comunicazione all´interno.
Tauta ge gegraphasen
Abbiamo scritto queste cose non volendo rinnovare o innovare la fede ma volendo
riasicurarvi, scomunichiamo chiunque abbia pensato o pensi ora o quando voglia o in
Calcedonia o in qualsiasi altro sinodo.
Questo editto formalmente non è eretico, non contiene eressie, formalmente: un cristiano
può accogliere questo editto. Il problema è:
- 1. La accoglienza dei dodici anatematismi che Calcedonia non aveva accolto
- 2. Il sielenzio su questi temi: la formula di Calcedonia e il Tomus ad Flavianum di
Papa Leone che era stato acclamato a Calcedonia.
Questo silenzio non poteva passare inosservato a Roma e la Sede Apostolica.
Abbiamo, dunque, NELL’ ANNO 484, che Papa Felice III riunisce un sinodo romano e
rifiuta l´Henoti kon e rompe la comunione con Acacio di Costantinopoli, quindi nasce il
primo cisma della storia, cisma lungo perche gli imperatori favoriranno il regime del
Henoti kon e in un certo senso non daranno a Roma l’influire nel affare orientali.
Questo non è un testo nuovo ne un simbolo; non ci sono reali innovazione in questo
editto o Henoti kon, anche se tra i concili non si parla di Calcedonia. Ma certamente
vediamo che viene riconfirmata la duplice consustanzialità di Cristo, e ancora viene
sottolineata l’unica e unicita del soggetto.
Gesucristo e il Verbo, che rapporto hanno, sono la stessa cosa? Dire “Gesucristo” e dire
“il Verbo” é la stessa cosa? Quando dico “Gesucristo” intendo il completo uomo Dio?
Quando dico “Logos”, intendo la seconda persona della Trinita? O invece il soggetto dell
´ incarnzaione è il completo Gesucristo? Chi é il soggetto? La risposta la daremmo nel
corso delle lezioni.
Poi diremmo che il soggetto dell´Incarnazione é il Verbo. Sembra che a Calcedonia
non si era parlato del soggetto della Incarnazione. Ma sembra che a Calcedonia il
soggetto fosse il concreto Gesucristo, non il Logos, perche quando si parlava di Logos c
´era la accusa di monofisismo alessandrino.
Quale era invece il problema dei monofisiti nel accogliere Calcedonia? era che poteva
nascere una Quaternitá nella Trinitá: nemene ge trias... la Trinita e rimasta Trinita.
Zenone dice questo perche i monofisiti dicevano che se tu accogli le due nature in
Cristo, dunque nella Trinitá oltre alla natura e alla persona del Verbo ce la natura
e la persona di Cristo, dunque quatro, non tre.
Se é vero che questo editto si puo considerare dal punto di vista teologico non eretico,
tuttavia i silenzi di questo editto sono silenzi intenzionali. Perche sucederá che gli editti
teologici avevano valore civile, quindi, quando l´Imperatore emanava un editto
teologico, questo aveva un valore civile / penale. Stare contro questo editto era stare in
rischio di essere imprigionato.
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Alle domande che qualcuno ha fatto alla fine della lezione, il proffessore risponde:
Bisognava tradurre i testi greci al latino. Talvolta i testi greci non erano ben tradotti al
latino o troppo complicati per il latino. Sappiamo che tante cose, termini ed sfumature,
non trovano un termine latino essatto. Adesso il problema serio di Calcedonia, del
Tomus, de i 12 anatematismi. Roma non era disposta a fare nessun passo in dietro, che
certamente e meno grave.
C’e il problema della teologia ciriliana, como accoglierla nell; ambito della ortodossia.
Nei dodici anatematismi c’e la acentuazione della unità sintetica idiomatica del Verbo,
cioè, pratticamente si sottolinea ecesivamente l´unità nel Verbo trascurando la perfezione
dell’umanità.
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Annalizeremmo questi personaggi che sono tutti calcedonesi. Poi, a questi personaggi si
opponevano i monofisiti:
1. Severo di Antiochia
2. Giuliano di Alicarnasso
3. Sergio il Grammatico
Solitamente le correnti teologgiche che vengono riconosciute tra la fine del V secolo e la
prima metà del VI. (Cfr. Grillmeier). Grillmeier dice che ci sono tre orientementi:
I severiani monofisiti
calcedonesi di stretta osservanza
neocalcedonesi.
Dice Grillmeier che coloro che seguivano L´Henotikon erano i severiani, mentre i
calcedonesi si dividevano in due gruppi:
1. uno di stretta osservanza secondo cui esistono due nature, una sola persona e
questa persona é il concreto Gesucristo.
2. Dei neocalcedonesi, cioè coloro che identificano l’unica ipostasi con il Verbo. E
Grillmeir dice che la nostra fede è poi il neocalcedonismo perche questo giunse
alla sua vittoria nel 453.