NAMI T1 PR

LA CULTURA LA FOTO IL TENNIS

w Io, Brizzi, vi racconto la magia Kate e quel dilettantismo reale L’impresa impossibile di Nardi
ora Djokovic può perdere il trono
w w

delle mie passeggiate sabaude che getta ombre sulla corona

ENRICO BRIZZI — PAGINA 24 BILL EMMOT — PAGINA 22 STEFANO SEMERARO — PAGINA 19

TUTTO INOX!
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LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
TUTTO INOX!
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QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867

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da materiali riciclati 1,70 € II ANNO 158 II N.72 II IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) II SPEDIZIONE ABB. POSTALE II D.L.353/03 (CONV.INL.27/02/04) II ART. 1 COMMA 1, DCB-TO II www.lastampa.it
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IL MAR ROSSO studio euromedia: le urne cambiano gli equilibri tra i partiti ma non tra i poli L’INCHIESTA

Le minacce Houthi Mafia, il nuovo affare

“Nemici dell’Italia”
La nave Duilio Governo, parabola Salvini delle droghe sintetiche
e i campi di oppio

a Forza Italia i voti leghisti

abbatte due droni distrutti dai talebani
NELLO DEL GATTO DOMENICO QUIRICO

Nomine, rivoluzione Meloni: Del Fante va a Cdp, subito il nuovo cda Rai
ALESSANDRA GHISLERI
LA DIRETTIVA LE INTERVISTE
Tra Forza Italia e Lega si è innescato
un duello che, con un lavoro di timi- Casa green, sì della Ue Bonaccini: il Pd insista
do cesello, ha portato, come in
lo strappo della destra sul campo larghissimo
C ontinua a ribollire l’acqua del
mar Rosso. Il cacciatorpedinie-
re italiano “Caio Duilio” ha colpito
Abruzzo, il partito azzurro a ri-eredi-
tare parte dei voti da Salvini. – PAGINA 9 MARCO BRESOLIN Alessandro Di Matteo D al 2021, quando gli Usa deci-
sero che l’Afghanistan non
faceva più parte dei loro “interes-
due droni lanciati dal gruppo yeme-
nita, in una operazione di difesa,
parte della missione europea “Aspi-
Il gioco delle tre carte L a nuova direttiva europea sulla pre-
stazione energetica degli edifici ha Albertini: il Carroccio
al Nord non serve più
si”, è come se una fitta nebbia fos-
se calata tra il mondo conosciuto
e il Paese tornato talebano. Ten-
des” di cui la marina del Bel Paese
del nuovo Pnrr superato il penultimo scoglio. Dopo il
sì del Parlamento europeo, manca il dere la mano è come tenderla nel-
ha il comando navale. – PAGINA 3 Serena Sileoni via libera del Consiglio. – PAGINA 12 Francesco Moscatelli la nebbia. – PAGINA 15 RUSSO - PAGINA 14

IL REPORTAGE L’ATTORE POP E IL CANTANTE IMPEGNATO DALL’AMICIZIA AL PALCO INSIEME CALCIO E AFFARI IL DIBATTITO

I rabbini ai soldati
“Non abbiate rimorsi” Checco De Gregori GUIA SONCINI
“Nascosti i proprietari”
Il Milan sotto inchiesta
Quel femminismo
che esclude le donne
FRANCESCA MANNOCCHI MONICA SERRA, ANDREA SIRAVO CHIARA SARACENO

«È la lotta tra il be-

ne e il male, so-
lo il più forte sopravvi-
I l movimento delle
donne, in Italia e
nei paesi occidentali
verà». Il rabbino Yi- almeno, è sempre
shai Tzur insegna stato attraversato
nell’Accademia di preparazione da controversie, anche aspre,
militare Bnei David di Eli. «Un ra- sia sul piano teorico che dell’a-
gazzo che si arruola a 18 anni
non si è ancora posto le domande
profonde susul perché è necessa-
P er la procura di Milano, è il fon-
do d’investimento americano
Elliot ad avere il «controllo sostan-
zione pratica. Semplificando un
po’, negli Anni Settanta le contro-
versie erano tra chi si ispirava al
rio fare parte della Difesa: uccidi ziale» dell’Ac Milan e non Gerry Car- marxismo e chi era di orientamen-
sennò ti uccideranno». – PAGINE 2 E 3 dinale con la sua RedBird. – PAGINA 18 to liberale. – PAGINA 22

L’UCRAINA IL RETROSCENA LA SOLIDARIETÀ

L’allarme degli 007 Usa Perché ora rischiano I bimbi di Naser e Asma
“Kiev senza più uomini” una penalizzazione e la mia casa in regalo
ALBERTO SIMONI STEFANO SCACCHI ANTONELLA VIOLA

N el bilancio del Pen-

tagono, l’Ammini-
strazione Biden trova
D opo i pubblici ministeri di Mila-
no, potrebbero muoversi Figc e
Uefa. La Procura Federale attende
F accio un po’ fatica
a comprendere il
clamore che ha suscita-
300 milioni di dollari – le carte dalla magistratura per capi- to una famiglia che ne
crediti legati a contratti
con l’industria militare – e li destina
D iversamente dal Buffalo Bill al quale la vita presentava
i suoi 50 anni e un contratto col circo, e quello firmava,
il comico di genio ha sempre una crisi di mezz’età. – PAGINA 26
re quali profili della giustizia sporti-
va possono entrare in gioco. Il pun-
aiuta un’altra: cosa c’è
di più normale? Si resta madri per
all’Ucraina. Ma quel denaro basterà to sono gli articoli 31 e 32 del codice sempre. BERLINGHIERI – PAGINA 17
per poco. AGASSO E AGLIASTRO – PAGINE 4 E 5 di Giustizia Sportiva. – PAGINA 18

La fine dei tabù

MATTIA
BUONGIORNO FELTRI

Semplicemente, quello che valeva non vale più. Donald
Trump è nello spirito del suo tempo, del nostro nuovo tem-
po, quando dice che Adolf Hitler ha fatto cose buone («Hi-
tler did some good things»): risollevò l’economia e seppe
tenere con saldezza l’esercito a sé. La grettezza dell’analisi
non sorprende. Sorprende, e deve sorprendere sempre me-
y(7HB1C2*LRQKKN( +&!"!@!#!@
rettificano o precisano. Ma è una disinvoltura simile. Si era-
no talvolta sentite, nelle manifestazioni contro Israele, le
accuse di genocidio e di nuovo nazismo, ma ora sono la re-
gola e se ne appropriano leader sindacali, politici, analisti,
commentatori, di destra e sinistra. E non c’è imbarazzo per
Perché
l’enormità: una volta non era consentita, ora riscuote l’ap- curare i denti

Direttori sanitari nel sito web

no, la disinvoltura: mai, fino a pochi anni fa, un leader si sa-
rebbe sognato di dire scempiaggini del genere, nemmeno
se le avesse pensate. Conservavamo dei tabù. Il candore
con cui Trump ha formulato le attenuanti per il dittatore
nazista, appartiene a una nuova possibilità: essersi liberati
dei tabù. Due attori alludono alla lobby ebraica che allun-
ga le mani sull’Oscar e porge la statuetta a Jonathan Glazer
per La zona di interesse, film su Auschwitz. Poi si scusano o
.
plauso. Il ritorno al governo della destra italiana credevo
avesse certificato non il ritorno del fascismo, ma la sua fi- all’estero?
ne, cioè il ritorno della destra nella dinamica democratica.
Ma i partiti di destra che ora infuriano in Europa vanno mol-
to oltre Giorgia Meloni e aspettano Trump per dirsi l’uno 800.200.227
con l’altro che Hitler ha fatto cose buone. La fine dei tabù,
pensavo, ci avrebbe aiutato a guardare avanti, e invece ci
consente di rotolare indietro. — centridentalizanardi.it
2 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
Francesca Mannocchi
“Andate
e
uccidete”
Nell’accademia rabbinica di Eli si formano i futuri ufficiali “sionisti religiosi”
“È la lotta del bene contro il male, bisogna essere forti, a volte anche crudeli”
Sulla sorte dei civili “non bisogna farsi troppe domande, se no ci fermeremmo”
TESTO DI FRANCESCA MANNOCCHI - FOTO DI GIANLUCA PANELLA
ELI (CISGIORDANIA)
«È
la lotta tra il bene e il male, sia-
mo bloccati nello stesso posto
e solo il più forte sopravvive-
rà». Il rabbino Yishai Tzur in-
segna nell’Accademia di preparazione milita-
re Bnei David di Eli. È seduto nell’aula della
scuola, circondato da libri. Al di là delle fine-
stre l’insediamento di Eli.
«Un ragazzo che si arruola a 18 anni non si
è ancora posto le domande profonde su cosa
significhi essere ebreo e servire l’esercito, sul
perché è necessario fare parte della Difesa:
uccidi sennò ti uccideranno, sul perché Israe-
le deve essere forte, perché non abbiamo un
altro posto dove andare. Perciò qui costruia-
mo un legame in loro tra Dio e l’e-
sercito, e così costruiamo la so-
cietà che vogliamo. Perché abbia-
mo una luce da portare nel mon-
do. È per noi una questione di
moralità, che oggi, soprattutto
in questa guerra è la lotta del be-
ne contro il male».
L’Accademia Bnei David è stata la prima
scuola di preparazione militare in Israele. È
stata fondata nel 1988 a Eli dai due rabbini
Eli Sadan e Yi’gal Levinstein per incoraggiare
i giovani religiosi-sionisti ad assumere ruoli
apicali nell’esercito in un momento in cui i mi-
litari segnalavano un calo nella motivazione
delle reclute. Oggi è parte vitale dell’insedia-
mento, che ha più rabbini per metro quadra-
to di qualsiasi altro in Cisgiordania. Molti tra
gli insegnanti, gli amministratori e gli studen-
ti vivono a Eli, tra caravan dei nuovi coloni ar-
rivati e grandi progetti edilizi per l’allarga-
mento della colonia in cui oggi vivono un to-
tale di 4500 persone.
Uno dei fondatori, il rabbino Eli Sadan è
una figura controversa in Israele: è da molti
considerato la più importante e influente fi-
gura della comunità religiosa sionista degli
ultimi trent’anni, ed è visto dai più liberali co-
me un religioso militarizzato che forma i suoi
studenti per aumentare il peso del sionismo
religioso nella politica e nell’esercito. È a lui
che si deve l’impatto che oggi ha il sionismo
religioso nell’esercito e l’aumento delle scuo-
le premilitari.
Nato a Budapest nel 1948, Sadan, dopo il
trasferimento in Israele, ha prestato servizio
nella Brigata paracadutisti, ha studiato per
13 anni a Yeshivat Merkaz Harav, e poi ha fon-
dato l’accademia. Da lì, negli anni, ha diffuso
la sua influenza. Sebbene, infatti, il sionismo
religioso onorasse il servizio militare, i solda-
ti che sostenevano il sionismo religioso rara-
mente diventavano ufficiali: non solo l’eserci-
to era distante da quelle posizioni, ma pochi
ufficiali consideravano i ragazzi della yeshi-
vah validi per crescere nell’esercito.
Sadan ha trovato la formula: un anno pre-
paratorio che unisse lo studio della religione
all’addestramento psicologico e fisico prima
della leva, per aiutare i soldati religiosi a di-
ventare ufficiali senza perdere la propria
identità, considerando cioè il servizio milita-
re come una grande mitzvah (editto ebrai-
PRIMO PIANO
IL REPORTAGE
Eli (West Bank): il rabbino Yishai Tzur insegna nell'Accademia di preparazione militare Bnei David di Israele
co). «Prestare servizio nell’esercito è un dove-
re civile – ha detto – ma anche una grande mi-
tzvah della Torah». All’inizio, trentacinque
anni fa, Sadan aveva promosso il suo piano
ad alcuni diplomati delle scuole superiori, ai
loro genitori e ai vertici dell’esercito, che ac-
cettarono di posticipare di un anno il servizio
di leva obbligatorio delle reclute interessate,
mentre finanziavano il programma di studi.
Di tutti gli studenti dell’Accademia Bnei Da-
vid, usualmente 500, circa e il 40% diventa uf-
IL CASO
I medici di Gaza
“Spogliati
e picchiati
dagli israeliani”
Un video diffuso dalla Bbc mo-
stra un gruppo di palestinesi
detenuti dai soldati dopo un
raid all’ospedale Nasser co-
stretti a spogliarsi. Tra loro an-
che dei medici che hanno de-
nunciato di essere stati pic-
chiati e umiliati. Immagini
«scioccanti», secondo il mini-
stro degli Esteri britannico Da-
vid Cameron, che ha chiesto
conto dell’accaduto alle auto-
rità dello Stato ebraico. —
ficiale o entra a far parte di unità combattenti
d’élite, tra gli ex studenti ci sono il generale Avi
Bluth, comandante delle forze armate della di-
visione Giudea-Samaria, cioè le forze di occu-
pazione in Cisgiordania, i capi delle brigate Gi-
vati ed Efraim nel Nord del Paese, e il ministro
Bezalel Smotrich, molto vicino al rabbino Sa-
dan, che ha vinto anche il Premio Israele – la
più alta onorificenza civile del Paese – per il
suo contributo all’istruzione. Oggi in Israele ci
sono più di 50 scuole pre-militari, per un tota-
50
Le scuole pre-militari
in Israele, con un totale
di 3000 studenti
futuri ufficiali
500
Gli studenti
all’Accademia Bnei
David, di orientamento
religioso sionista
32
Mesi di servizio
militare obbligatorio
per gli uomini
24 per le donne
le di tremila studenti, secondo studi accademi-
ci negli ultimi vent’anni il numero di ufficiali
sionisti-religiosi nell’esercito ha visto un enor-
me aumento e da quando è iniziata la guerra le
richieste per iscriversi alla scuola si sono molti-
plicate, e il peso del sionismo religioso nell’e-
sercito è sempre più significativo.
L’Accademia e la guerra a Gaza
In un filmato del 2019, il preside della scuola,
il rabbino Eliezer Kashtiel parlando dei pale-
stinesi li aveva definiva «geneticamente infe-
riori» ritenendo «necessario che fossero ridot-
ti in schiavitù». L’altro fondatore dell’Accade-
mia, il rabbino Yi’gal Levinstein l’anno scorso
ha dichiarato che i palestinesi debbano «sen-
tirsi minacciati ancor prima di agire». Soste-
nendo la necessità di continuare a costruire
insediamenti e allargare quelli esistenti, ha
detto «si fermeranno se costruiamo un nuovo
insediamento dopo ogni attacco terroristico
e se le loro famiglie vengono esiliate a Gaza».
Non c’era stata la strage del 7 ottobre, non
era iniziata la guerra in corso. Oggi, che le le-
zioni preparano i soldati che la combatteran-
no, il rabbino Yishai Tzur ha le idee molto
chiare: «Gaza è un simbolo per noi. Nei miei
sogni i palestinesi dovrebbero andarsene tut-
ti, ne sarei molto felice, ma credo lo faranno».
Ha imparato dai testi che Gaza «è sempre sta-
ta un luogo duro per gli ebrei, e questa – dice
– è solo la continuazione di una guerra che va
avanti da qualche migliaio di anni, che oggi è
anche una guerra in cui Israele non deve di-
scutere né internamente né con gli alleati».
«Se cominciassimo a discutere se i nostri
metodi siano giusti o meno, ci fermeremmo.
Le cose nell’esercito, invece, devono essere
molto chiare. Ci sono i buoni e i cattivi. Se fai
.

Gush Etzion (West Bank): Myers Benjy, responsabile della sinagoga dell’insediamento
parte dei buoni, vinci. Se invece cominciamo
a farci domande su tutto, sui civili, sulla pove-
ra gente a Gaza, su cosa ne penserà il mondo,
ci bloccheremo e dovremo prenderci cura di
due milioni di persone. Invece dobbiamo an-
dare avanti e vincere».
La settimana scorsa il ministro della Difesa
Yoav Gallant ha visitato l’accademia. Quindi-
ci ex studenti sono morti a Gaza, e Gallant è
andato a Eli discutere con i giovani «dell’im-
portanza di bilanciare il servizio militare con
gli obblighi religiosi», così recita una nota del
suo ufficio stampa. Gli studenti dell’accade-
mia religiosa sionista, ha detto, sono la prova
che «è possibile tenere un’arma in una mano
e un libro (di studi ebraici) nell’altra». Ha det-
to loro che Israele darà la caccia a Hamas
«ovunque, in tutto Israele e in tutto il Medio
Oriente» e che la guerra a Gaza è sia l’inizio
che la fine di un’era, un viaggio che «ci guide-
rà per gli anni a venire e il modo in cui vivre-
mo in Medio Oriente». Ha ricordato agli stu-
denti che studio e lotta sono i due ambiti che
garantiscono il futuro dello Stato di Israele, e
che in entrambi c’è la garanzia della sua pro-
tezione: «Penso che la fede e lo studio della
Torah siano uno dei fondamenti più impor-
tanti del popolo di Israele, e quando vedo che
avviene insieme a simili eccellenze sul cam-
po di battaglia, voglio dirvi che come mini-
stro sono orgoglioso che ci siano soldati co-
me voi nell’Idf».
Il rabbino Yishai Tzur sostiene che la guer-
ra a Gaza, il numero delle vittime civili, le cri-
tiche che circondano la crisi umanitaria in at-
to nella Striscia, non abbiano generato nei
suoi studenti nuove domande. Nessun inter-
rogativo. Per lui, ed è questo che insegna agli
studenti dell’Accademia che andranno al
.
PRIMO PIANO
LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
La Duilio abbatte due droni
Gli Houthi: “Italia nemica”
Scontro sulla moschea Al-Aqsa
Il cacciatorpediniere guida la missione europea Aspides
Israele limita gli accessi alla Spianata, insorge la Giordania
LA SITUAZIONE SIRIA
L’assalto del 7 ottobre
Be'eri (Israele): il kibbutz più
Mar
colpito dall’attacco delle brigate
Mediterraneo
Ezzedin Al-Qassam, il braccio
armato di Hamas, il 7 ottobre
2023. Circa 400 le persone Caccia israeliani hanno colpito 4
uccise e molti gli ostaggi portati due centri di comando militare
nella Striscia di Gaza di Hezbollah a Baalbek in Libano
EGITTO
1
La nave italiana
Ma
Caio Duilio
rR
ha abbattuto
os
due droni aerei
so
nel Mar Rosso
nell'ambito
SUDAN ERITREA
dell'operazione
“Aspides”
Fonte: ISW
NELLO DEL GATTO
GERUSALEMME
C
ontinua a ribollire
l’acqua del mar Ros-
so, a causa dei conti-
nui attacchi degli
Houthi e delle risposte delle
coalizioni anglo-americana e
di quella europea. Il cacciator-
pediniere italiano “Caio Dui-
lio” ha colpito due droni lancia-
ti dal gruppo yemenita, in una
fronte, non è necessario interrogarsi sul desti- operazione di difesa, parte del-
no dei civili, nemmeno troppo sul diritto in- la missione europea “Aspi-
ternazionale. «Quando gli americani hanno des”, lanciata a febbraio insie-
sconfitto i giapponesi, hanno fatto qualcosa me con Grecia, Belgio e Germa-
di nuovo», dice evocando la Seconda Guerra nia, della quale la marina del
Mondiale, l’atomica, Hiroshima e Nagasaki. Bel Paese ha il comando nava-
«Durante la guerra succedono cose atroci. le. La stessa nave militare italia-
Per noi è duro bombardare uccidere, sapere na una decina di giorni fa ave-
che possono morire di fame. Ma quello che ve- va portato a termine una ope-
do è che Israele sta prendendo il controllo e razione simile. Subito dopo, il
che dobbiamo andare avanti». portavoce degli Houthi, Nasr
L’influenza del sionismo religioso nell’eser- al-Din Amer, aveva detto l’ope-
cito ha molto a che fare col destino di Gaza. razione italiana era «inaccetta-
Nel disimpegno dalla Striscia, nel 2005, le bile», ma che il gruppo sciita
forze armate evitarono di schierare soldati non intende prendere di mira
sionisti religiosi perché ritenevano che proba- l’Italia, avendo come obiettivo
bilmente si sarebbero rifiutati di rimuovere le navi americane, britanniche
gli insediamenti ebraici. E non c’è dubbio che e israeliane.
il disimpegno abbia costituito una ragione Gli Houthi, che continuano
importante della radicalizzazione di una par- a dire di agire in sostegno a Ga-
te del movimento dei coloni, a cui gli studenti za, hanno annunciato che in-
delle scuole di preparazione militare come tensificheranno le operazioni
quella di Eli fanno capo. militari durante il mese sacro
Già nella guerra a Gaza del 2008-2009 tra le islamico del Ramadan, come
truppe circolavano opuscoli rabbinati in cui si parte della campagna contro
diceva che non si doveva cedere «nemmeno mercantili e navi da guerra nel
un millimetro» di terra e che la battaglia a vol- Mar Rosso.
te richiedeva crudeltà verso il nemico. Era sta- L’aviazione anglo-america-
to così anche nella guerra a Gaza del 2014, na ha effettuato sei attacchi di
quando in un ordine per la brigata Givati, un’u- autodifesa contro obiettivi
nità di fanteria d’élite, il colonnello Ofer Win- Houthi solo poche ore dopo
ter aveva scritto: «La storia ci ha scelto per gui- l’ultimo attacco a una nave
dare la lotta contro il terrorista nemico di Gaza mercantile della zona. Secon-
che maledice, diffama e abomina il Dio di do fonti yemenite, gli attacchi
Israele», lettera che come riporta un’inchiesta aerei avrebbero ucciso alme-
di Reuters, concludeva con una citazione bibli- no 11 persone e ferite 14. Ma è
ca che promette protezione divina ai guerrieri caldo anche il fronte nord di
d’Israele sul campo di battaglia. — Israele, al confine libanese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA
LA GIORNATA
IRAQ
IL FRONTE NORD
Mar
Mediterraneo Baalbek
Beirut LIBANO
TIRO
KUWAIT
BAHRAIN
ISRAELE
QATAR
ARABIA SAUDITA
Hodeida Y E M E N
SAN’A’
Golfo di Aden
Aden
2 Il Comando Usa per il Medio Oriente
SOMALIA
e 18 missili anti-nave nelle aree
del Mar Rosso antistanti lo Yemen
Hezbollah ha rivendicato il lan-
cio ieri di circa 100 razzi Katyu-
sha verso il nord del Paese
ebraico, sulla Galilea e sulle Al-
ture di Golan. Il “partito di
Dio” ha comunicato che l’attac-
co è avvenuto soprattutto in ri-
sposta all’attacco israeliano di
lunedì nella zona di Baalbek, a
cento chilometri dal confine
israeliano.
L’Idf ha dal canto suo, ha col-
pito obiettivi di Hezbollah a
Odaisseh e Ayta Ash-Shab ed
effettuato ulteriori raid ieri
nell’area di Baalbek, prenden-
do di mira due centri di coman-
do del gruppo sciita. L’aviazio-
ne ha bombardato con l’arti-
glieria anche i siti di lancio de-
gli attacchi contro le aree israe-
liane di Zar’it, Shtula e Rosh
Hanikra. «Hezbollah non re-
sterà in silenzio sugli attacchi
israeliani», ha detto una fonte
del gruppo libanese filo irania-
no alla pubblicazione londine-
se The New Arab, parlando del
raid a Baalbek. Al giornale co-
nosciuto anche come Al-Ara-
by Al-Jadeed, il portavoce ha
detto che «la risposta sarà la
stessa e più forte. Tutte le op-
zioni sono aperte e Hezbollah
è preparato e pronto per qual-
siasi espansione delle ostili-
tà». L’esercito ha fatto sapere
di aver preso di mira circa
4.500 obiettivi di Hezbollah,
principalmente in Libano, ma
anche in Siria, dall’inizio del-
la guerra a Gaza. Più di 300
miliziani del gruppo sciita so-
no stati uccisi, tra cui cinque
comandanti, e altri 750 sono
rimasti feriti dagli attacchi
israeliani. Negli ultimi cinque
mesi, il Comando Nord ha
condotto attacchi aerei con-
tro più di 1.200 obiettivi e al-
3
I RAID
Yabrud
DAMASCO
IRAN
SIRIA
Esplosioni
U.A.E.
3 Un attacco con missili
OMAN
è stato messo a segno
a ovest della città portuale
di Hodeida nello Yemen
OCEANO
INDIANO
ha distrutto un sottomarino
tri 3.100 siti da terra utilizzan-
do artiglieria e carri armati.
Molto tesa la situazione a
Gerusalemme nel secondo
giorno del Ramadan. L’agen-
zia turca Anadolu risposta che
ieri mattina e lunedì mattina,
come scrive anche l’agenzia
palestinese Wafa, oltre due-
cento coloni sono stati accom-
pagnati dalla polizia sul terzo
luogo più sacro per i musulma-
ni. Il Cogat, la divisione dell’e-
sercito che sovrintende i terri-
tori palestinesi, ha emesso
nuove regole per l’accesso alla
Spianata delle Moschee in oc-
casione del mese sacro, valide
per i palestinesi della Cisgior-
dania che volessero andare a
Gerusalemme. Durante tutto
il periodo, il venerdì solo gli uo-
mini sopra i 55 anni, le donne
sopra i 50 e i bambini fino a 10
anni potranno arrivare alla
moschea di Al-Aqsa.
Non è chiaro negli altri gior-
ni e sembra non ci siano restri-
zioni per i palestinesi che risie-
dono a Gerusalemme o nel re-
sto di Israele, così come aveva
promesso Netanyahu. Il prov-
vedimento del Cogat ha susci-
tato l’aspra reazione della Gior-
dania che, in qualità di custo-
de dei luoghi sacri dei musul-
mani a Gerusalemme, ha par-
lato di «profanazione dei luo-
ghi sacri». Secondo il ministro
degli Esteri di Amman, Ayman
Safadi, Israele sta spingendo
la situazione verso «un’esplo-
sione». Domenica sera le forze
di polizia israeliane avevano
già impedito a centinaia di fe-
deli musulmani di entrare nel
complesso della Spianata, con
proteste e scontri, oltre a cari-
che degli agenti. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
PRIMO PIANO

Russia
guerra partigiana
I paramilitari russi filo-ucraini si infiltrano e prendono il controllo di due villaggi
Droni colpiscono raffinerie e fabbriche. Il fronte interno rovina la festa a Putin
LA GIORNATA
GIUSEPPE AGLIASTRO
MOSCA

I
l Cremlino assicura di aver
respinto gli attacchi, ma i
paramilitari russi che com-
battono dalla parte di Kiev
raccontano una versione dei
fatti del tutto diversa: sosten-
gono di essere penetrati in ter-
ritorio russo e di aver preso il
controllo di Lozovaya Rudka e
Tyotkino, due paesini non lon-
tani dalla frontiera. Difficile di- BATTAGLIONE SIBERIANO ESERCITO UCRAINO
re come stiano in effetti le co-
se, quante siano le eventuali
vittime. Entrambe le fazioni
proclamano di aver inflitto pe- Schede e seggi Noi non abbiamo
santi perdite al nemico.
Di sicuro c’è che gli attacchi elettorali lì sono nulla a che fare
sembrano essere stati pro- una finzione, solo con con le incursioni
grammati per la vigilia delle le armi in pugno puoi in territorio russo
presidenziali russe. Non solo
questi assalti via terra, ma an- cambiare la tua vita di questi battaglioni
che il massiccio raid di droni
con cui - stando alle stesse au-
torità russe - l’esercito ucrai- un paramilitare della “Legio- spettro politico e sono uniti lia delle presidenziali russe le presunte incursioni armate. invasa. Ma il bombardamento
no avrebbe colpito in profon- ne della Libertà della Russia”. dalla loro avversione nei con- non appare certo delle più sere- Il ministero della Difesa russo ucraino non sarebbe passato
dità in territorio russo, scate- Le forze ucraine affermano fronti di Putin. «Ma allo stesso ne. A dimostrarlo c’è la chiusu- sostiene che nella notte la sua senza conseguenze. Il gover-
nando un incendio in una di non avere nulla a che fare tempo - aveva spiegato l’anno ra delle scuole per tre giorni an- contraerea abbia abbattuto no- natore della regione di Nizhny
grande raffineria di petrolio a con le incursioni, ma diversi scorso alla Reuters - dono con- nunciata dal sindaco di Kursk, ve missili vicino Belgorod e 25 Novgorod denuncia infatti un
centinaia di chilometri dal esperti ritengono che ciò sia trollati dall’intelligence ucrai- capoluogo di una delle due re- droni in diverse altre regioni, incendio in una grande raffine-
confine. Mosca denuncia che impossibile. Secondo l’anali- na. Si affidano agli ucraini per gioni russe dove si sarebbero comprese quelle di San Pietro- ria nella zona industriale di
un drone avrebbe centrato un sta Mark Galeotti, i paramilita- armi e supporto». infiltrati i battaglioni fi- burgo e Mosca, che distano pa- Ktsov, a ben 800 chilometri
edificio comunale di Belgo- ri coprono diverse fasce dello Nelle zone di confine, la vigi- lo-ucraini. Ma non ci sono solo recchi chilometri dall’Ucraina dalla frontiera con l’Ucraina.
rod, nella cui regione sarebbe-
ro rimasti feriti almeno 10 ci-
vili e sarebbe morta una guar-
dia della difesa territoriale. In L’INTERVISTA
serata una terribile notizia è
arrivata dalla città ucraina di
Kryvyi Rih, dove un attacco Pawel Guzynski
I blitz organizzati
in vista delle elezioni,
“Bergoglio idealizza la Russia di Putin
il sindaco di Kursk
è influenzato dall’anti-americanismo”

“
chiude le scuole

missilistico russo ha colpito
due condomini uccidendo al-
meno tre civili e ferendone
36, tra cui 7 bambini.
Il religioso polacco: “Da argentino, ha assorbito il sospetto verso Usa e Occidente”
DOMENICO AGASSO nale, che è stato formato dopo che consapevoli che stiamo Perché secondo lei Bergo-
CITTÀ DEL VATICANO
la Seconda guerra mondiale e agendo nell’interesse della no- glio si è rivolto solo a una par-

«Schede e seggi elettorali in
questo caso sono una finzione.
Solo con le armi in pugno si
può davvero cambiare la pro-
pria vita in meglio», tuona il se-
dicente “Battaglione Siberia-
no”. Oltre a questo gruppo,
all’assalto oltre il confine
avrebbero partecipato altre
due formazioni paramilitari
formate da russi schieratisi
con Kiev e che già in passato
hanno rivendicato attacchi in
territorio russo: la “Legione
della Libertà della Russia” e il
“Corpo dei volontari russi”,
quest’ultimo almeno in parte
composto da estremisti di de-
stra. «Come tutti i nostri concit-
tadini, sogniamo una Russia li-
bera dalla dittatura di Putin.
(...) Toglieremo la nostra terra
al regime, centimetro per cen-
timetro», dichiara in un video
D
urante il comuni-
smo il padre domeni-
cano polacco Pawel
Guzynski è stato atti-
vista del movimento «Libertà e
Pace» e collaboratore delle
strutture clandestine di Soli-
darność. Lo hanno premiato
con la Croce della Libertà e del-
la Solidarietà. Oggi il religioso
è un volto televisivo e un edito-
rialista su vari media del suo
Paese e non solo: commenta e
scrive di questioni sociali e poli-
tiche, oltre che spirituali. Ed è
accademico a Rotterdam.
Padre Guzynski, ci descrive
la situazione ucraina dal pun-
to di vista polacco?
«La guerra in Ucraina fa parte
della lotta globale per il pote-
re. È un tentativo di cambiare
l’ordinegeopoliticointernazio-
poi modificato dopo la caduta
del Muro. Per la Polonia, che si
trovageograficamenteepoliti-
camente tra Est e Ovest, questi
cambiamenti hanno provoca-
to conseguenze molto negati-
ve. Come ha scritto Timothy
Garton Ash, solo La rivoluzio-
ne polacca: Solidarność è ricor-
databenevolmente».
Quali sono i rapporti tra i po-
poli polacco e ucraino?
«Dopo due anni di guerra i po-
lacchi desiderano ancora aiu-
taregliucraini.Lofacciamone-
gli ambiti del sostegno umani-
tarioemilitare.Molteistituzio-
ni, associazioni e amicizie per-
sonaligiocanounruoloimpor-
tante. L’“energia umanitaria”
è diminuita rispetto all’inizio
dell’aggressione russa, ma è
ancorasignificativa.Siamoan-
strasicurezza;echeirussistan-
no facendo molto per dividere
polacchieucraini».
Il Papa ha chiesto all’Ucraina
«il coraggio del negoziato,
che non è mai una resa»: che
cosa ne pensa?
«IlPontefice èinfallibileinma-
teria di fede e morale. Ma
sull’argomento della guerra in
Ucraina, Francesco è chiara-
mentecondizionatodalconte-
sto culturale in cui è cresciuto,
e ha agito come vescovo suda-
mericano.Penso cheper lapri-
mavolta nellamia vitasento la
mancanza di Giovanni Paolo
II. Il Papa polacco non avrebbe
maidetto qualcosa del genere.
Francesco sembra non com-
prendere pienamente chi sia
Putin e che cosa sia la Russia.
Questoèilsuopuntodebole».
te, l’Ucraina, e non anche al-
la Russia?
«Papa Francesco ha assorbito
il sospetto verso gli Stati Uniti
e i colonizzatori europei del
Sud America quasi dal latte
materno. Rifiuta totalmente
diessereilPapadellaNatoede-
gli Stati occidentali. Per que-
sto motivo sembra idealizzare
le aspirazioni della Russia co-
me soffocate dall’Occidente. E
così, le dichiarazioni del Papa
appaionopiù vicineallaretori-
cadelCremlino».
Come hanno reagito in Polo-
nia a queste ultime parole
del Papa?
«I polacchi ricordano che Papa
GregorioXVIcondannòl’insur-
rezione polacca contro la Rus-
siadel1830.Eccoperchélepa-
role di Papa Francesco non so-
Pawel Guzynski
È infallibile in
materia di fede e
morale, ma il Papa
polacco non avrebbe
mai parlato così
no condivise. Tali parole sono
inaccettabili per noi e, inoltre,
molto dannose per tutta la
Chiesa».
L’Ucraina secondo lei è dispo-
nibile al negoziato?
«La Russia non sta rispettando
alcun accordo. Dove c’è spazio
per la negoziazione? L’Ucrai-
nadevedifendersidall’aggres-
sionerussa,eiPaesicheposso-
nodevonoaiutarlaafarlo,per-
.

Zelensky a corto di munizioni e uomini
l’allarme dell’Intelligence americana
Mosca produce il triplo dei proiettili, Kiev può sparare solo duemila colpi al giorno contro 10 mila
Burns: momento favorevole a Mosca, servono aiuti. Biden: lo Zar va fermato o attaccherà altri Paesi
ALBERTO SIMONI
CORRISPONDENTE DA WASHINGTON
T
ra le pieghe del bi-
lancio del Pentago-
no, l’Amministra-
zione Biden trova
300 milioni di dollari – cre-
diti legati a contratti con
l’industria militare discussi
nel 2022 – e li destina all’U-
craina. Ai soldati impegna-
Colpita Belgorod
Il municipio di Belgorod, in
ti lungo i quasi 700 chilo-
metri di fronte contro la
Russia, colpito dai droni ucraini
A sinistra, i partigiani russi
Russia arriveranno muni-
zioni e artiglieria per gli Hi-
durante l’incursione oltre confine
mars. Jake Sullivan, consi-
gliere per la Sicurezza na-
STRINGER / AFP
zionale Usa, ha dato la noti-
Secondo la Reuters, sarebbe zia nel briefing del pome-
stata danneggiata la principa- riggio con i reporter ed è
le unità di distillazione del stato assai cauto nel presen-
greggio della raffineria Norsi, tare l’opzione, spiegando
cosa che avrebbe portato all’in- che «queste munizioni con-
terruzione di almeno metà del- sentiranno agli ucraini di
la produzione della struttura. continuare a sparare per
Un altro drone avrebbe invece un periodo molto breve».
mandato in fiamme un deposi- Non ha quantificato quan-
to di carburante nella regione to, si parla di «due settima-
di Oryol, a 160 chilometri dal ne», ma soprattutto Sulli-
confine. Sul fronte, le forze rus- van ha precisato che non ci
se sostengono di aver conqui- sarà probabilmente un bis.
stato il villaggio ucraino di Ne- La strada maestra sono i 60
velske. Mentre nella regione miliardi (in un pacchetto di
russa di Ivanovo, 250 chilome- 95) fermi alla Camera. Il lea-
tri da Mosca, un aereo da tra-
sporto militare Il-76 con 15
persone a bordo si sarebbe
der repubblicano al Senato
Mitch McConnell ieri ha
esortato lo Speaker Mike
schiantato poco dopo il decol- Johnson a portare al voto la
lo a causa di un incendio a un risoluzione passata con 70
motore. — voti su cento al Senato, che
© RIPRODUZIONE RISERVATA riaprirebbe i rubinetti per le
forze armate ucraine. Il pre-
sidente Biden – incontran-
do l’omologo polacco Andr-
ché l’alternativa è un conflitto
globale».
Chi definisce le responsabili- Il capo della Cia
tà della Russia e dell’Ucrai- ha invitato a sbloccare
na?
«L’Ucrainanonhainalcunmo- i fondi “per scoraggiare
doprovocatolaRussia.LaRus- anche la Cina”
sia è l’aggressore e l’Ucraina è
la vittima delle ambizioni im-
perialisterusse». zej Duda e il premier Do-
Cosa sa della possibile pre- nald Tusk alla Casa Bianca
senza di truppe Nato in Ucrai- – ha detto che «Putin non si
na? fermerà all’Ucraina, andrà
«L’Ucrainaha il sostegno mili- avanti e metterà a rischio il
tare della Nato qui in Polonia. mondo intero» e che «il Con-
Soldati giunti dall’Ucraina si gresso deve approvare subi-
stanno addestrando nei cen- to i fondi».
tri Nato. E militari della Nato Da quasi due mesi i porta-
sono già in Ucraina come con- voce e i leader dell’Ammini-
siglieri». strazione spingono lo stes-
Teme un’escalation militare so tasto, ovvero che non ci
e un confitto nucleare? sono piani alternativi e che
«Se si ha di fronte la Russia di senza aiuti americani l’U-
Putin, tutte le paure sono ra- craina non può resistere ai
zionali e completamente giu- russi. A ribadire l’urgenza
stificate». sono stati anche i capi
Crede sia possibile una tre- dell’intelligence. Williams
gua in tempi relativamente Burns, capo della Cia, in
brevi? un’udienza a Capitol Hill ha
«Una tregua è raggiungibile invitato la Camera ad appro-
solo se la Russia viene ferma- vare il pacchetto di aiuti,
ta con la forza. Pertanto, tutti non solo – il suo ragiona-
noiinEuropa abbiamoildove- mento – aiuterebbe Kiev nel-
re di contribuire a questo. È la guerra contro i russi, ma
tempo di lasciar perdere tutte scoraggerebbe anche la Ci-
le illusioni e imparare dagli na nel perseguire i suoi am-
sbagli che l’Europa ha com- biziosi piani nel Pacifico.
messo prima della Seconda Infatti, nei 95 miliardi so-
guerramondiale». — no inclusi anche gli aiuti
© RIPRODUZIONE RISERVATA per il fronte taiwanese.
Quel che Burns ha comun-
.
PRIMO PIANO
IL CONFLITTO GLOBALE
Numeri a confronto
3
Milioni di proiettili
prodotti dalla Russia
annualmente, contro
1,2 milioni di Usa e Ue
que ribadito è che la Russia
sta conquistando posizioni
sul terreno e che senza gli
aiuti americani, negli ulti-
mi mesi gli ucraini hanno
subito perdite, sul terreno e
fra i soldati, che stanno indi-
rizzando il conflitto su una
strada favorevole al Cremli-
no. Anche in caso di nego-
ziati – ha rimarcato Burns –
serve portare Kiev al tavolo
in posizione di forza.
Sul campo la sproporzio-
ne di forze è eclatante e il di-
vario si sta ampliando. Già
in gennaio John Kirby, por-
tavoce del Consiglio per la
Sicurezza nazionale, aveva
evidenziato che agli ucraini
mancavano munizioni e si-
stemi di difesa aerea.
È un gap che sta aumen-
tando. Forte anche della
conversione dell’economia
russa in economia di guer-
ra. L’Occidente non riesce a
stare al passo, indipenden-
temente dai 60 miliardi con-
gelati al Congresso. La Cnn
ha condensato questa diffe-
renza di forze in alcuni nu-
meri: la Russia produce cir-
ca 250 mila munizioni per
l’artiglieria al mese, ovvero
3 milioni all’anno.
Lo sforzo collettivo fra
Usa e Unione europea tocca
1,2 milioni annualmente,
ha riferito alla tv un funzio-
nario dell’intelligence euro-
pea. E anche le proiezioni
IL RETROSCENA
60
I miliardi di dollari
di aiuti promessi
dagli Usa ma bloccati
al Congresso
sul 2025 sono negative, il
divario di prestazioni resta
ampio, e dal quartiere gene-
rale della Nato spiegano
che il «risultato in Ucraina
dipende da come e quanto
sono bene equipaggiati» i
soldati e le forze sul terre-
no. Ogni diecimila colpi spa-
rati dai russi, gli ucraini pos-
sono rispondere con appe-
na 2 mila.
Zelensky in un’intervista
con la francese Bfm ha det-
to che la situazione è mi-
la nuova provoc azione di Medvedev
Il Cremlino riesce a unire i rivali francesi
Le Pen solidale con Macron dopo gli insulti
È un sostegno inaspettato
quello ricevuto da Macron,
che dinnanzi agli attacchi di
Medvedev ha visto correre in
suo soccorso nientemeno che
la storica rivale Marine Le
Pen. A far ribollire il sangue pa-
triottico della leader del Ras-
semblement National è stato
il tweet in francese dell’ex pre-
sidente russo e braccio destro
di Putin, che ha commentato
la prossima visita di Macron
in Ucraina: «Raccomando al
suo bureau di prendere diver-
se paia di boxer! Avrà un odo-
re molto forte... », ha scritto
Medvedev, definendo Macron
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA
PATRIK STOLLARZ / AFP
96
Elicotteri Apache che
Washington fornirà alla
Polonia dopo la visita
del presidente Duda
gliorata rispetto a tre mesi
fa, e che i russi non hanno
fatto conquiste dopo la pre-
sa di Adviivka. Eppure, di-
versi centri – come Orlovka
e Berdych, a Nord di Done-
tsk – sono quasi caduti. Il di-
spiegamento rapido di al-
meno cinque brigate serve
per evitare che Mosca pene-
tri ulteriormente verso
Ovest. Sullivan ha sottoli-
neato che il rischio è che
tutto il territorio riconqui-
stato dagli ucraini nella
un «fifone zoologico». Frasi
«inaccettabili», per Le Pen, se-
condo la quale «la ricerca del-
la pace non può che essere in-
debolita da questa politica
della provocazione». Anche
il suo delfino Bardella, favori-
to alle prossime europee, ha
definito le parole di Medve-
dev, «volgari e indegne». Ma
sulla guerra il Rassemble-
ment National resta distante
da Macron e ha annunciato
l’astensione al voto parla-
mentare sul sostegno a Kiev,
anche se simbolica perché
non vincolante. DAN. CEC. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
5
In azione
Un carro armato
Leopard 2 donato
dalla Germania
all’Ucraina
per combattere
contro le forze russe
Gli americani
hanno inviato a Kiev
i loro Abrams M1A1:
il primo lotto
è stato consegnato
a fine settembre,
in largo anticipo
controffensiva dello scorso
anno, torni in mano russa
senza un aiuto.
Alla Casa Bianca ieri ci so-
no stati il presidente polac-
co Duda e il neopremier Tu-
sk. La missione è delicatissi-
ma, per Biden la Polonia è il
Paese chiave nell’architra-
ve europea contro Mosca.
Nell’incontro i tre hanno di-
scusso del summit Nato di
luglio, dell’incrollabile ade-
sione all’Articolo 5 dell’Al-
leanza e del supporto Usa a
Asse con la Polonia
Varsavia porterà
le spese militari
al 3% del Pil
Varsavia. E ovviamente di
Ucraina. È arrivato il via li-
bera a 2 miliardi di dollari
di prestiti per la cooperazio-
ne militare e il Pentagono
offrirà a Varsavia l’acquisto
di 96 elicotteri Apache. In
un editoriale sul Washing-
ton Post poi Duda ha avan-
zato l’idea di portare al 3%
del Pil la quota di spesa di
ogni Stato per la difesa. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
JENA
REMAKE
Tajani ha sconfitto Salvini:
“Meno male che Antonio
c’è”.
jena@lastampa.it

6 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
Dopo la rottura sulla Commissione d’inchiesta sui politici spiati, la leader nega un chiarimento al ministro
Scontro tra via Arenula e Mantovano sulla nomina del nuovo capo di gabinetto dopo le dimissioni di Rizzo
Alta tensione Meloni-Nordio
E dopo le elezioni europee
può arrivare la resa dei conti
IL CASO
FRANCESCO OLIVO
ROMA
C’
è un caso Nordio
nel governo. Non
è inedito, ma con
il passare dei me-
si, si arricchisce di nuovi capi-
toli, con una corda che rischia
di spezzarsi. Giorgia Meloni è
molto seccata con il ministro
della Giustizia, che tanto ha vo-
luto all’interno del suo gover-
no, uno dei nomi “illustri” die-
tro al quale ha cercato di farsi
scudo, rincorsa com’era
dall’accusa di avere una squa-
dra inesperta.
La goccia che sta per far tra-
boccare un vaso ormai colmo
di malumori è la richiesta di
istituire una commissione par-
lamentare d’inchiesta sulla vi-
cenda degli accessi abusivi al-
le banche dati. Meloni ha rispo-
sto in maniera durissima e, co-
sa inedita nei rapporti tra i
due, ha negato a Nordio un col-
loquio per un chiarimento che
viene ritenuto inutile, almeno
in questo momento. Sostituire
il Guardasigilli non è stretta-
mente all’ordine del giorno,
«almeno fino alle Europee»,
spiegano fonti vicine alla pre-
mier, «dopo si vedrà». Per Me-
loni cambiare adesso questa
casella significherebbe un’am-
missione di colpevolezza, uno
smacco personale. E poi anche
un solo cambiamento della
squadra aprirebbe una dinami-
ca all’interno della maggioran-
za con esiti imprevedibili. For-
za Italia, infatti, già fa capire
che potrebbe chiedere un mini-
stero in più in caso di un sorpas-
so importante sulla Lega a giu-
gno. Complicato poi sarebbe
individuare un sostituto, visto
che il sottosegretario Andrea
Delmastro, il più vicino alla
premier, è imputato per rivela-
zione di segreto d’ufficio nel ca-
so dell’anarchico Alfredo Co-
spito. Il candidato naturale po-
trebbe essere il sottosegreta-
rio alla presidenza del Consi-
glio Alfredo Mantovano, un
magistrato conservatore come
Nordio, ma con maggiore tatto
ed esperienza politica. Manto-
vano però ricopre un ruolo fon-
damentale a Palazzo Chigi, spe-
cie nei rapporti con il Quirinale
e ha in mano dossier delicati co-
me quello dei Servizi. Spostar-
lo da Piazza Colonna quindi sa-
rebbe complicato. Eppure la
rabbia è tale, che nessuno
esclude più nulla da giugno in
poi. Politicamente, il ministro
è di fatto commissariato e in
questi mesi ha dovuto avallare
decine di misure lontane dalla
sua cultura giuridica, a comin-
ciare dall’introduzione di di-
versi reati e dal sostanziale ab-
bandono di battaglie di una vi-
ta, come la separazione delle
Le tappe della vicenda
1 2
La denuncia di Crosetto
L’indagine inizia con la de-
nuncia nel 2023 del ministro
della Difesa Guido Crosetto
dopo la pubblicazione di noti-
zie sulla sua attività profes-
sionale precedente
carriere, di cui Meloni non vuo-
le sentire parlare.
Quella della commissione
d’inchiesta è una proposta,
condivisa con il ministro della
Difesa Guido Crosetto, che ha
stupito, per usare un eufemi-
smo, la presidente del Consi-
glio, giudicata del tutto intem-
pestiva e sbagliata in sé, visto
che una commissione al lavo-
ro già c’è, l’Antimafia, ed è gui-
data dalla sorella d’Italia Chia-
ra Colosimo, legatissima alla
premier. La cosa che più ha
sconcertato Meloni è che una
proposta di questa portata fos-
se annunciata dal ministro sen-
za minimamente averla condi-
visa con Palazzo Chigi, né con i
capigruppo di maggioranza. E
visto che non è la prima volta,
l’elenco che fanno i fedelissimi
della premier, è lunghissimo è
De Raho prova a uscire dall’angolo
“Sui dossieraggi la destra specula”
Il deputato 5 stelle esclude un mandante: solo un servitore infedele
FRANCESCO GRIGNETTI
ROMA
N
on ci sta a passare
per capro espiato-
rio, responsabile
dello scandalo dei
dossieraggi, il deputato Fe-
derico Cafiero De Raho. Ma-
gistrato prestato al M5S, già
Superprocuratore antima-
fia dal 2017 al 2022, da de-
stra lo tirano in ballo in conti-
nuazione. E ieri è sbottato:
«Additare me è soltanto un
modo per attaccare l’opposi-
zione, che è comunque al di
fuori di qualunque conge-
gno dossieristico come quel-
lo che è avvenuto. Se effetti-
vamente è avvenuto».
L’ex magistrato intende ri-
battere punto su punto alle
accuse e alle insinuazioni.
Dicono che la falla era il suo
ufficio? «Si rileva chiara-
mente che tutti gli accessi so-
PRIMO PIANO
LA POLITICA
I primi indagati
Al centro dell’inchiesta aper-
ta dalla procura di Perugia ci
sono il tenente della Finanza
Pasquale Striano e il sostituto
procuratore antimafia Anto-
nio Laudati
normale che si cerchino delle
contromisure. La prima reazio-
ne è stata quasi istintiva, ovve-
ro suggerire (altro eufemi-
smo) a Nordio di non risponde-
re all’invito di Matteo Renzi
sul palco della Leopolda. La se-
conda, ben più pesante politi-
camente, è la nota con la quale
i capigruppo di maggioranza
di Camera e Senato hanno boc-
ciato l’istituzione della com-
missione d’inchiesta. Le ester-
nazioni continue di Nordio
che esulano dalle linea del par-
tito non sono l’unico proble-
ma, «parla come se fosse a un
convegno» , disse in un’intervi-
sta a La Stampa, Delmastro,
sottosegretario con delega a
raddrizzare la linea che Nor-
dio infrange quotidianamen-
te. Tra palazzo Chigi e via Are-
nula c’è anche un altro conflit-
IL PERSONAGGIO
no stati fatti fuori dalla Dire-
zione nazionale antimafia e
che sono evidentemente tut-
ti strumentali, perché il con-
trollo su quel settore lo ave-
vano altri».
E qui le parole di Cafiero
De Raho vanno decrittate.
Perché è vero che Pasquale
Striano, il luogotenente del-
la Finanza indagato per ave-
re effettuato migliaia di ac-
cessi abusivi alle banche da-
ti, era in forza alla Direzione
nazionale antimafia dal
2016. Ma è altrettanto vero
che Striano compulsava fre-
neticamente i terminali non
soltanto dalla sede della Su-
perprocura, ma anche dal co-
mando della Finanza dove
ogni tanto si affacciava, e pa-
re persino da casa sua.
La controprova è che Stria-
no ha sbirciato migliaia di
volte anche in banche-dati
3
Gli accessi abusivi
Molti i personagaggi illustri
spiati. Il procuratore
capo di Perugia Raffaele
Cantone: si contano
«10 mila accessi abusivi»
a varie banche dati
to in questi giorni. Il ministro
vorrebbe promuovere Giusi
Bartolozzi, da vicecapo di gabi-
netto a capo, per occupare il
posto lasciato vuoto da Alber-
to Rizzo, dimessosi due mesi
fa proprio per gli scontri conti-
nui con Bartolozzi. A questa
nomina si sta opponendo fer-
mamente Mantovano, dall’esi-
to di questo scontro si capirà
forse anche il futuro di Nordio.
Una commissione al lavoro
sui dossieraggi, come sottolinea-
to da Meloni già c’è: «Oggi sta la-
vorando l’Antimafia, che ha po-
teri d’inchiesta. Bisogna farla la-
vorare, poi valuteremo» ha det-
to. Ieri l’ufficio di presidenza ha
deciso le persone da ascoltare. I
primi tre saranno i capi della
Guardia di Finanza, della Dia e
dell’Unità di informazione fi-
nanziaria. In un momento suc-
come quella delle dichiara-
zioni dei redditi che non so-
no collegate con la Superpro-
cura. Cafiero ha spiegato an-
che che delle circa 150 mila
segnalazioni che ogni anno
gli operatori finanziari gira-
no alla Banca d’Italia, appe-
na un decimo finiscono effet-
tivamente alla Superprocu-
ra, e solo quando c’è il sospet-
to di un coinvolgimento di
mafie o di terrorismo. Il re-
sto, che siano gli affari di Ro-
naldo, di Fedez o i redditi
del ministro Guido Croset-
to, non passano proprio dal-
la Superprocura.
Il ragionamento di Cafie-
ro, insomma, ruota attorno
alla classica “mela mar-
cia”. Come si sente dire dal-
le sue parti: «Un servitore
infedele dello Stato, che
passava le giornate a spia-
re nelle più diverse banche
Distanze
La premier Giorgia
Meloni con il ministro
della Giustizia Carlo
Nordio. Nell’ultimo
periodo si sono trovati
in disaccordo
sul alcuni
dossier importanti
“ “
Carlo Nordio
Sui dossier
si deve riflettere
sulla necessità
dell'istituzione
di una
Commissione
d'inchiesta con
potere inquirente
dati. Per curiosità verso il
personaggio del giorno o
perché insufflato da qual-
cuno». Ma senza concede-
re che ci fossero coperture
o complicità, tantomeno
una regia dal vertice della
superprocura. Perché, sem-
pre secondo l’autodifesa ac-
corata di De Raho «c’è biso-
gno di fare chiarezza sulla
vicenda, soprattutto su chi
si è mosso, e su quelle parti
politiche che hanno utiliz-
zato quegli accessi».
Secondo punto cruciale
del suo ragionamento, l’e-
norme complessità della Su-
perprocura. Cafiero, parlan-
do con i giornalisti che lo ave-
vano intercettato a Napoli a
margine di una cerimonia
per commemorare don Pep-
pe Diana, prete di frontiera
ucciso dalla camorra, vi ha
fatto veloce riferimento:
R
Giorgia Meloni
Sui dossieraggi
abbiamo già
la Commissione
Antimafia che se
ne sta occupando
e bisogna farla
lavorare nel miglior
modo possibile
“
Federico Cafiero De Raho
Fare chiarezza
soprattutto su
quelle parti politiche
che hanno utilizzato
quegli accessi
«Avendo la Procura naziona-
le tante e tali articolazioni, fi-
nalità e campi in cui ci si
muove – ha detto – additare
me è solo un modo per attac-
care l’opposizione».
A chi di dovere, Cafiero ha
già spiegato che lui designò
a sovrintendere l’ufficio Sos
(le Segnalazioni di operazio-
ne sospette, ndr) il procura-
tore aggiunto Giovanni Rus-
.

cessivo nelle audizioni potran-
no comparire Guido Crosetto,
l’editore e il direttore del quoti-
diano Domani Carlo De Bene-
detti ed Emiliano Fittipaldi. Nel-
la lista non ci saranno né l’ex pre-
mier Matteo Renzi, né l’ex pro-
curatore capo Antimafia Federi-
co Cafiero de Raho, attuale de-
putato del M5S e vicepresiden-
te della commissione Antima-
fia. Colosimo ha spiegato di
aver ricevuto un parere contra-
rio da parte del presidente della
Camera Lorenzo Fontana, susci-
tando una reazione durissima
da parte della senatrice di Italia
Viva Raffaella Paita che ha attac-
cato platealmente la presiden-
te: «Dov’è la risposta di Fonta-
na? Incredibile che non si possa
ascoltare l’ex capo della procu-
ra Antimafia» . —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
so, attuale capo del Diparti-
mento penitenziario, volu-
to dal ministro Carlo Nor-
dio. E perciò era Russo il su-
periore diretto di Antonio
Laudati, il magistrato inda-
gato al pari di Striano per ac-
cessi abusivi.
Indicare il nome di Gio-
vanni Russo è un chiaro se-
gnale per gli addetti ai lavo-
ri: serissimo giudice di Cas-
sazione, vicino alle correnti
più moderate della magi-
stratura associata, fratello
di un ex deputato di Forza
Italia che è stato in Parla-
mento per ben sei legislatu-
re, Russo in quegli anni era
il numero 2 della Superpro-
cura. Ed ecco spiegata an-
che un’allusione che An-
drea Orlando, del Pd, ha la-
sciato scivolare nel corso di
una trasmissione televisiva
su La 7: «Il centrodestra ha
cavalcato questa vicenda e
gli sarà difficile scendere
perché la ricostruzione che
hanno provato a far passa-
re, che ci fosse un mandan-
te politico contro il centro-
destra, magari dalle toghe
rosse, credo che nelle pros-
sime settimane si rovescerà
contro chi l’ha costruita». A
proposito, il Pd ieri ha chie-
sto l’audizione di Russo in
Antimafia. —
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.
Cdp-Rai
sprint sulle nomine
LUCA MONTICELLI
ROMA
C
on la nuova tornata
di nomine che entre-
rà nel vivo tra mag-
gio e giugno il gover-
no di Giorgia Meloni si prepa-
ra a chiudere l’era Draghi. La
premier è reduce l’anno scor-
so da tre conferme fatte in con-
tinuità con la strategia dell’ex
banchiere che l’ha preceduta
a Palazzo Chigi: Claudio De-
scalzi all’Eni, Roberto Cingola-
ni a Leonardo e Matteo Del
Fante a Poste. Ora, si cambia.
La presidente del Consiglio
ha già detto di volersi muove-
re «libera da condizionamen-
ti», soprattutto da chi «pensa
ancora di dare le carte», mes-
saggio criptico che qualcuno
nel centrodestra ha pensato
fosse rivolto a Gianni Letta.
Proprio Del Fante è in rampa
di lancio per diventare il prota-
L’avvertimento
“C’è chi pensa
ancora di poter
dare le carte”
gonista di uno scenario com-
pletamente nuovo che si ver-
rebbe a creare nel mondo del-
le partecipate. Potrebbe esse-
re lui, infatti, il sostituto di Da-
rio Scannapieco, amministra-
tore delegato di Cassa deposi-
ti e prestiti nominato da Dra-
ghi che lo aveva voluto fortissi-
mamente al posto di Fabrizio
Palermo, ingaggiando un
braccio di ferro politico con
Pd e 5 stelle. Si tratta comun-
que di un’ipotesi molto com-
plicata, visto che Del Fante ha
iniziato da soli 14 mesi il terzo
mandato in Poste, società in
prima fila nel piano delle pri-
vatizzazioni in quanto la quo-
ta nelle mani del Tesoro è pari
al 29% del capitale. Ma quan-
do c’è la volontà politica, tutto
si può fare. C’è chi descrive il
manager fiorentino «con le va-
ligie in mano» – ha appena af-
fidato a Giuseppe Lasco la di-
rezione generale di Poste – ed
è pronto a tornare nell’azien-
da simbolo del potere econo-
mico parastatale. Cdp gesti-
sce i 300 miliardi del rispar-
mio postale e rappresenta
una leva fondamentale per la
politica, con la sua capacità di
finanziare le infrastrutture e
il sistema delle imprese.
Del Fante, classe’67, un
tempo era considerato “ren-
ziano”, quando nel 2014 gra-
zie al senatore di Italia viva
passò da direttore generale
della Cassa (con Bassanini
presidente) ad amministrato-
re delegato di Terna. Poi il tra-
sferimento a Poste, indicato
nel 2017 da Paolo Gentiloni e
confermato da Giuseppe Con-
te nel 2020.
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 7
PRIMO PIANO
LA POLITICA
IL RETROSCENA
La premier è pronta
ad accelerare sui vertici
delle partecipate pubbliche
Per la Cassa idea Del Fante
Entro il voto di giugno
la svolta in Viale Mazzini
Giovanbattista Fazzolari, il
sottosegretario più vicino a
Giorgia Meloni.
Gli altri nomi della rosa per
la successione a Cdp sono sul
tavolo già da un po’, come ad
esempio Antonino Turicchi
(presidente di Ita) e Gaetano
Micciché di Intesa Sanpaolo.
C’è però ancora tempo pri-
ma che i leader si confrontino
sul rinnovo delle partecipate
che coinvolge più di 50 società
Matteo Del Fante Luigi Corradi e oltre 500 posti, consideran-
Amministratore delegato di Poste dal 2017 È stato nominato Ad di Trenitalia nel 2020 do i consigli di amministrazio-
è in pole position per Cassa depositi e prestiti Inviso al Carroccio sarebbe però gradito a FdI ne e i collegi sindacali. Tra que-
ste ci sono le Ferrovie, l’Anas e
la Rai, giusto per citare le que-
stioni più calde. Nel caso di Fs,
c’è la volontà di mantenere sal-
do alla guida Luigi Ferraris, ri-
tenuto il profilo migliore per
gestire la privatizzazione di
una parte della quota statale.
Ma anche su questo capitolo
Salvini punta i piedi, perché
Contrasti con la Lega
che vorrebbe
Luigi Ferraris Antonio Turicchi
Da giugno 2021 è Ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Da novembre 2022 è presidente di Ita airways sostituire alcuni
La Lega vorrebbe un ruolo, ma sarebbe blindato Sarebbe anche lui in corsa per Cassa depositi uomini blindati da FdI
La partita dentro Cassa de- quali e quante carte avrà in di Meloni. Daffina, con un pas- considera Ferrovie come un
positi e prestiti coinvolge an- mano Matteo Salvini per inci- sato da militante di destra, è braccio esecutivo del suo mini-
che le fondazioni bancarie, dere nella partita delle nomi- un amico di Ignazio La Russa stero. Fs svolge un compito fon-
azioniste di minoranza dopo ne. Il nodo Cdp è destinato a e di Marcello De Angelis, l’ex damentale per garantire il col-
il ministero dell’Economia. sciogliersi dopo le elezioni eu- portavoce del governatore legamento tra porti e aeropor-
Per statuto esprimono il pre- ropee, con i partiti che si an- del Lazio Francesco Rocca. ti con il reticolo industriale del
sidente, mentre la maggio- dranno a pesare in base al ri- Nonostante il ricambio alla Paese, e ha ottenuto dal Pnrr
ranza del cda e l’ad spettano sultato delle urne. Il segreta- Cassa sia molto allettante, a ben 24 miliardi di euro da inve-
all’esecutivo. rio della Lega per il vertice di Palazzo Chigi non hanno scar- stire. Attenzione al ruolo che
Se il nome di Del Fante sem- via Goito spinge Alessandro tato l’idea di tenere Scanna- potrà giocare Luigi Corradi, at-
bra mettere d’accordo Meloni Daffina, manager di Ro- pieco, anzi, lo status quo sem- tuale vertice di Trenitalia, che
e Tajani, bisogna poi vedere tschild Italia, su cui c’è il veto bra la scelta consigliata da aveva fatto infuriare il Carroc-
cio per aver organizzato il tre-
no Roma-Sanremo che tra-
sportava al festival dirigenti e
MINIMUM PAX giornalisti.
Poi c’è il dossier Rai, le cui
Confusione Generale nomine future si reggono sul
patto tra Meloni e Salvini che
LUCA BOTTURA prevede amministratore
Giampaolo Rossi al posto di
Al Parlamento europeo il leghista Ciocca ha estratto un cartellino rosso in aula e s’è messo a Roberto Sergio. Fratelli d’Ita-
fischiare come un forsennato “contro l’Ue che ci fischia troppi falli”. Qui i giochi di parole su lia e Lega per blindare l’accor-
membro e fallo sarebbero molti, ma li lascio alla fantasia del lettore. do vorrebbero anticipare il rin-
Com’è noto, Ciocca è un toscanismo diminutivo della frase completa: “Cioccapito ‘na fava”. novo del consiglio d’ammini-
Ieri il generale Vannacci ha rivelato la sua (dis)avventura con una donna che si rivelò essere strazione dell’azienda prima
transessuale. Ancora due interviste e canta direttamente la colonna sonora di “Mamma mia”. del voto per le europee. Il ti-
La trans (“Valentina”) ha confermato le parole di Vannacci, esprimendo a sua volta more è che se dalle elezioni
sorpresa: “Non sapevo fosse eterosessuale”. dovesse uscire un risultato
Perquisizioni al Milan. La Procura di Milano, per non perdere l’abitudine, avrebbe già che vede Forza Italia stabil-
iscritto sul registro degli indagati Silvio Berlusconi. mente seconda forza del cen-
In Francia polemiche sulla cantante nera che dovrebbe cantare Edith Piaf trodestra, buona parte di
all’inaugurazione olimpica: “Non incarna la vera Francia”. Le monde au contraire. quell’intesa andrebbe rivista.
L’allenatore laziale Sarri si è dimesso da allenatore e rinuncerà allo stipendio. Gasparri: I tempi per sostituire il cda so-
“Dilettante”. no strettissimi visto che la pro-
Inspiegabili polemiche sul Ddl che prevede di rateizzare in dieci anni le pendenze col Fisco: cedura prevede una road map
perché alla Lega sì e agli altri no? che per legge dura almeno 60
Pupo parte per la Russia: “Canterò per la pace”. Ancora incertezza sulla valuta in cui gli giorni, perciò l’idea è quella di
verrà versata. farla partire il 19 marzo. Con
In arrivo multe di 5000 euro a chi vede la serie A piratata. Per chi avesse visto illegalmente le elezioni per il Parlamento
la Juve, è invece previsto un rimborso di 18,50 euro. europeo fissate il 9 giugno, re-
L’analisi dei flussi elettorali dimostra che in Abruzzo, a tradire il centro-sinistra, sarebbero sta dunque possibile che il cda
stati centristi e Cinque stelle. A ‘sto punto potrebbero fare insieme un cartello dei populisti. della Rai arrivi alla sua scaden-
Djokovic sconfitto da un italiano sconosciuto. La confessione: “All’improvviso mi sentivo in za naturale a metà luglio, con
un campo largo”. il risultato del voto destinato
Un’inchiesta rivela che sul 737 Max che perse i finestrini c’erano 97 problemi. Prenderà il ad influenzare gli equilibri po-
nome di Boeing Pd. litici dentro viale Mazzini. —
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8 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
PRIMO PIANO

LA POLITICA

Il vicepremier vuole usare gli amministratori leghisti in campagna elettorale ma teme il boicottaggio al Nord. E rinvia il congresso: “Dopo l’estate”

La Lega arruola i suoi sindaci per le Europee

del congresso. Ma Salvini non
LA GIORNATA può permettersi faide e divi-
sioni lungo il cammino per le
FEDERICO CAPURSO Europee. La prima mossa,
ROMA
quindi, è rinviare ancora una
del Veneto Luca Zaia o del col-
lega del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga. Per que-
sto Salvini, in una delle ultime
riunioni interne, ha dato man-
della campagna elettorale sia-
MATTEO SALVINI no ridotti al minimo. I timori
VICEPREMIER poggiano sul feudo di Zaia, ma
E SEGRETARIO LEGA anche sulla Lombardia e sul
Friuli Venezia Giulia. D’altron-
concentrato sull’amministra-
zione della Regione». D’altron-
de, non è questo il momento
per farsi avanti. Vuole prima
aspettare che si chiuda, per

D
opo i due brutti risul-
tati della Lega in Sar-
degna e in Abruzzo
«è naturale subire le
spinte interne di chi chiede un
segno di cambiamento ai verti-
ci», ragiona un membro di pe-
so del Carroccio. Il fedelissimo
di Matteo Salvini cerca di com-
prendere, smorzare, farsi con-
cavo di fronte alle pressioni
per un rimpasto nella squadra
dei vicesegretari, di cui abbia-
mo scritto ieri, che rappresen-
tano il primo tentativo di “de-
salvinizzare” il partito in vista
volta il congresso federale:
«Si farà quando sarà opportu-
no – dice –. Prima bisogna vin-
cere le Europee».
Una vittoria che in ottica di
governo, si traduce innanzitut-
to nel riuscire a difendere da-
gli assalti di Forza Italia il ruo-
lo di secondo partito del cen-
trodestra. Eppure, potrebbe
non bastare, perché in questa
vittoria dovrà esserci anche un
buon risultato nelle regioni
del Nord, per poter scacciare i
timori di un assalto alla leader-
ship da parte del governatore
dato ai commissari regionali
della Lega di arruolare tutti i lo-
ro amministratori locali in una
capillare campagna elettorale
per le Europee.
Non è un mistero che la Lega
abbia soprattutto al Nord la re-
te più fitta e radicata di sinda-
ci, assessori, consiglieri regio-
nali e comunali. Eppure, pro-
prio in alcuni di quei territori,
Veneto in testa, i vertici della
Lega sospettano possa esserci
una sorta di «boicottaggio» da
parte degli amministratori lo-
cali. Insomma, che gli sforzi
Non ho mai parlato di
congresso ad aprile,
prima dobbiamo
vincere le Europee
Mi piace Vannacci
de, certi sospetti erano com-
parsi anche due anni fa, al mo-
mento della campagna per le
Politiche, e da allora non sono
mai spariti. Non è un caso che
proprio dal Veneto stiano tor-
nando a sollevarsi le voci di chi
invoca il congresso, come fa
l’assessore Roberto Marcato,
un fedelissimo di Zaia. Lo stes-
so governatore deve ammette-
re che sulle prospettive politi-
che della Lega «c’è un dibattito
che è innegabile in Veneto».
Ma non commenta oltre. Anzi,
se ne tira fuori, perché «sono
lui, ogni ipotesi di un terzo
mandato. E Salvini vorrebbe
fare un nuovo tentativo per
concederglielo, ripresentan-
do in Aula un emendamento al
decreto Elezioni, ma visti i pro-
blemi incontrati fin qui, anche
con gli alleati di FdI, pare che
Zaia abbia deciso di tenere tut-
te le porte aperte. D’altronde,
come dice lui stesso, sornione:
«I sogni non si negano a nessu-
no, visto che sono sempre can-
didato dagli altri per qualun-
que posto libero ci sia». —
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L’INTERVISTA

Gabriele Albertini
L’ex sindaco
Gabriele
Albertini, a
FRANCESCO MOSCATELLI sinistra: l’ex gente cerca la serietà e l’affi-
MILANO
primo dabilità del buon padre di fa-

«C
on i numeri cittadino di miglia. Le chiacchiere da bar
attuali c’è Milano stanno a zero».
più che una sostiene È una crisi della Lega o di
possibilità Letizia Moratti Salvini?
che Forza Italia superi la Le- e Antonio «È la crisi di una leadership.
ga anche in Lombardia. Sia- Tajani (a MaSalvini, per comelo cono-
mo nel campo delle previsio- destra) sco,èpiù capace dialtri difiu-
ni che si avvereranno. Molti tare l’emoglobina del con-

“
pensavamo a un travaso di senso. Come il pescecane
voti verso gli altri partiti del che, per questa capacità, ha
centrodestra o addirittura Europee? Sono attraversato quasi intatto
verso le forze centriste oggi le ere geologiche dell’evolu-
in crisi, in realtà sta avvenen- pronto a fare da zione. Oggi forse crede di
do il contrario». L’ex sindaco scudiero di Letizia strappare qualche voto in
di Milano Gabriele Albertini Moratti se deciderà più facendo leva su sovrani-
da qualche mese è tornato a smo e anti-europeismo, ma
impegnarsi in prima perso- di candidarsi si deve ricordare che que-
na per Forza Italia. Accetta sto non vale in tutti i territo-
di fare due chiacchiere pri- ANSA/DANIEL DAL ZENNARO ri e per tutti i ceti. La Lom-
ma di correre a una riunione bardia, ovvero la comunità

“Forza Italia pronta al sorpasso

con Letizia Moratti. Segno
che l’ipotesi di un ticket fra i
due ex primi cittadini, nelle
liste azzurre per le Europee,
è sempre più concreta.
Albertini, la vittoria in Abruz-
zo vi ha galvanizzato?
«Il bel successo di Forza Ita-
lia,che tutti davano perestin-
ta dopo la morte del fondato-
re ed illuminato monarca Sil-
vio, è innegabile. Berlusconi
è stato il mio maieuta, a lui
“L’area bossiana si sta
avvicinando a noi
La leadership di Salvini
è un modello in crisi”
vanno tutta la mia stima e la
mia gratitudine, ma oggi An-
tonio Tajani sta trasforman-
do quella che era una monar-
chia-anarchica in una demo-
craziameritocratica, cioèba-
sata sul consenso degli ade-
renti. Molti elettori, che si
erano allontanati dopo il pe-
riodo pernicioso del bunga
bunga, si stanno riavvici-
nando. E lo stesso vale per
un ceto dirigente di qualità
che ha i suoi fari nell’econo-
mia sociale di mercato del
Partito popolare europeo,
Ci riprenderemo la Lombardia”
L’ex sindaco di Milano: “Il partito funziona grazie al lavoro di Tajani
Stanno tornando molti elettori che avevamo perso per il bunga bunga”
nell’europeismo, nell’atlan-
tismo, nel liberismo e nella
social-democrazia».
Si sono affacciati a Forza Ita-
lia anche alcuni ex leghisti
come Flavio Tosi, Roberto
Cota, Marco Reguzzoni. Co-
me mai?
«A parte questi nomi, c’è tut-
ta l’area bossiana che si sta
avvicinando, unsegnale diri-
presa di quell’antico sodali-
zio fra Bossi e Berlusconi che
hafunzionato peranni.Lave-
rità èche la narrazionesovra-
nista e populista, lanciata
dai Cinque Stelle ma copiata
in parte anche dalla Lega,
non funziona più. In un mo-
mento drammatico come
quello che stiamo vivendo,
dopo la tragica pandemia
con oltre 120mila morti e
con due guerre in corso, la
l ’a l l a r m e d e l l a c o m m i ss i o n e s a l u t e : m a n c a n o 1 , 2 m i l i a rd i
Le Regioni: tagli alla sanità inaccettabili
La commissione salute della
Conferenza delle Regioni ha
lanciato l’allarme: «I nostri
ospedali sono a rischio, i ta-
gli sono inaccettabili». Un
grido d’aiuto che unisce de-
stra e sinistra, lanciato al mi-
nistro della Salute Schillaci
a cui è stato chiesto un incon-
tro urgente per discutere del
«taglio di 1,2 miliardi di fon-
di del Pnrr relativi prevalen-
temente a opere per la sicu-
rezza sismica o in generale
per la sicurezza delle nostre
strutture ospedaliere». Così
Raffaele Donini, coordinato-
re della commissione salute
della Conferenza delle Re-
gioni: «Molti di questi inter-
venti sono cantieri in corso o
hanno già gare assegnate,
quindi obbligazioni giuridi-
camente vincolanti, e non so-
no sostituibili con i fondi
dell'articolo 20», vale a dire
il fondo di ristrutturazione
edilizia e di ammoderna-
mento tecnologico del patri-
monio sanitario pubblico na-
to nel 1988. «Surreale che
dal Pnrr, nato dalla pande-
mia, salta fuori che vengono
tolti soldi dalla sanità. Que-
sta è una non soluzione, tut-
te le Regioni l'hanno conside-
rata inemendabile. Il gover-
no non ci ha nemmeno chia-
mato, non siamo stati mini-
mamente coinvolti, noi sia-
mo parte lesa. Anzichè dire
alle Regioni 'tanto avete dei
fondi liberi', si accertino che
non siano già programmati.
Ci sono Regioni che dovran-
no tagliare ospedali», spiega
sempre Donini a nome degli
assessori regionali. —
composta dai lombardi per
nascita o per scelta, rappre-
senta un quarto del Pil na-
zionale ed è, per questo, an-
che qualitativamente diver-
sa dal resto d’Italia. Qui l’av-
venturismo non produce
consenso».
Cos’ha deciso: correrà alle
Europee?
«Da anziano mi dà grande
soddisfazione essere rim-
pianto prima ancora che
compianto, e di questo rin-
grazio Tajani. Di sicuro sono
pronto a fare da scudiero di
Letizia Moratti se deciderà
di candidarsi. Quanto a un
impegno in prima persona
ci sto ancora pensando per
varie ragioni: l’ampiezza
della circoscrizione elettora-
le Nord Ovest che ha 15 mi-
lioni di elettori, oltre alle
energie fisiche e all’impe-
gno economico che un’av-
ventura del genere compor-
ta. E poi, se si viene eletti,
c’è la fatica di andare tutte
le settimane a Bruxelles o a
Strasburgo. Mi avessero pro-
posto una candidatura per il
Senato o per la Camera
avrei accettato subito. In
ogni caso, fino alla presenta-
zione delle liste, non darò
nulla per scontato». —
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.
 R
A Tajani i voti di Salvini
Il crepuscolo del Capitano
I flussi delle elezioni in Abruzzo: ma negli ultimi 10 anni elettori congelati
I consensi si spostano all’interno delle coalizioni, pochi passaggi tra i poli
A
ll’indomani dei ri-
sultati del secondo
appuntamento elet-
torale regionale che
ha coinvolto i residenti in
Abruzzo è utile una riflessio-
ne sui flussi del voto. L’analisi
dei flussi del voto politico è
un’attività complessa che
coinvolge lo studio dei movi-
menti e delle tendenze nel
comportamento elettorale
dei cittadini. Può essere con-
dotta a livello microscopico,
focalizzandosi su singoli di-
stretti elettorali o gruppi de-
mografici specifici, oppure a
livello macroscopico, consi-
derando i trend
nazionali o re-
gionali. Così cer-
cando le origini
della forza e del-
la compattezza
del voto nell’al-
leanza di centro destra è ne-
cessario comprendere come
si sono mossi gli elettori all’in-
terno della stessa nelle diver-
se elezioni che si sono succe-
dute negli ultimi 10 anni. Al-
le elezioni politiche 2008 e al-
le europee del 2009 il Popolo
della Libertà registrava un
37,4% con 13.629.464 eletto-
ri e un 35,3% con
10.767.965, mentre la Lega
negli stessi eventi raccoglie-
va un 8,3% con 3.024.543 so-
stenitori e un 10,2% con
3.123.859. Nel 2008 con qua-
si 38 milioni di votanti la som-
ma dei voti raccolti dal Popo-
lo della Libertà con la Lega to-
talizzava quasi 17 milioni di
voti, mente nel 2009 si tradu-
ceva in quasi 14 milioni. Nel
turno elettorale nazionale
del 2013 Forza Italia racco-
glieva un 21,6%, la Lega un
4,1%, mentre il neonato par-
tito di Giorgia Meloni arriva-
va al 2,0% portando la som-
ma dei tre partiti dell’allean-
za a circa 9,4 milioni di voti.
Con le elezioni politiche del
2018 si conferma il sorpasso
del partito di Matteo Salvini
su quello di Silvio Berlusconi
che i sondaggi lo avevano già
registrato da tempo. Questo
trasferimento di elettorato è
stato un fenomeno significati-
vo della politica italiana degli
ultimi anni perché proprio in
quel periodo il leader della Le-
ga aveva adottato una nuova
strategia politica più asserti-
va e populista con un forte fo-
cus sull’immigrazione e sulla
sovranità nazionale, riuscen-
do a catalizzare molti elettori
che cercavano una linea più
dura su questi temi, spesso a
discapito di Forza Italia, che
comunque pur con toni più
forti manteneva una politica
moderata. Inoltre, nelle re-
gioni del nord Italia la Lega
ha sempre avuto radici stori-
.
Alessandra Ghisleri
IL SONDAGGIO
CENTRODESTRA
POPOLO DELLA LIBERTÀ
(10.767.965)
35,3
37,4
(13.629.464)
(3.123.859)
10,2
8,3
(3.024.543)
Politiche 2008 Europee 2009
CENTROSINISTRA
(8.691.406)
25,6
25,4
(8.646.034)
Politiche 2013
INTENZIONI DI VOTO
Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni
Partito Democratico
Movimento 5 stelle
Lega per Salvini Premier
Forza Italia-Berlusconi
Azione-Calenda
Alleanza Verdi e Sinistra
Italia Viva-Renzi
+Europa con Emma Bonino
Noi Moderati
Altri
INDECISI - ASTENSIONE
Fonte Euromedia Research
che profonde e una base elet-
torale consolidata e questo le
ha permesso di essere in quel
momento maggiormente at-
trattivo per molti voti “azzur-
ri”. Del resto anche se il lea-
der Silvio Berlusconi alzava i
toni, gli elettori cercavano co-
munque la parte più origina-
le del voto e non la sua muta-
zione. Con il nuovo panora-
ma politico italiano e l’avven-
to del governo “giallo–verde”
che vedeva Salvini, Di Maio e
Conte ai vertici del nostro
Paese, qualcosa ha iniziato
nuovamente a modificarsi.
L’affluenza nel 2018 sfiorava
i 34 milioni perdendo per
strada - dal 2008 - 4 milioni di
votanti. La somma dei risulta-
ti dei tre principali partiti
dell’alleanza del centro de-
stra portava comunque a sfio-
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 9
PRIMO PIANO
LA POLITICA
IL
L’ANALISI TACCUINO
In Abruzzo
non c’era
partita
MARCELLO SORGI
P
untuale come ad
ogni risultato eletto-
rale, arriva l’analisi
dei flussi di voti
dell’Istituto Cattaneo. Ma
ALESSANDRA GHISLERI le visualizzare le 3 “onde” stavolta, se si dovesse riassu-
che, nella sequenza della sto- mere in poche parole l’atten-
ria degli ultimi 15 anni, han- to studio di movimenti an-
no disegnato di volta in volta che piccoli di consensi, non si
il successo di uno dei leader potrebbe dire altro che non
del centro destra. Dalle anali- c’era match: nel senso che il
si del monitoraggio sulle in- centrodestra partiva da una
Forza Lega CON FRATELLI D'ITALIA
FdI Italia Salvini (9.153.638)
tenzioni di voto settimanali posizione solida già basan-
34,3 unitamente ai risultati delle dosi sui dati delle preceden-
urne si evince che per tutte e ti politiche, e il voto per la re-
(7.301.303) tre le principali forze del cen- gione Abruzzo non ha fatto
(7.332.134)
26,0 tro destra esiste una base soli- che consolidarla. In tutte le
21,6 (5.698.687) da del voto che è quantificabi- province (province, non cit-
(4.605.331)
16,8
17,4 le tra i 2 e i 3 milioni di elettori tà dove il centrosinistra è ri-
14,0
(4.596.956) e una parte mobile di 3-4 mi- sultato più forte nella zona
(2.344.465) lioni che fino ad oggi hanno costiera) il centrodestra ha
(2.470.318)
(1.686.556) 8,8
8,8 migrato nel perimetro di que- rafforzato le proprie posizio-
(1.390.534) 6,2 (1.429.550)
4,1 3,7 4,4 8,1 sta area politica. Questo porta ni, con una particolare pre-
6,5
(666.765) 2,0 (1.723.232)
(2.279.266) ad identificare due aree ben senza nei piccoli centri, dif-
(1.004.037)
separate, distinte e opposte - fusi sul territorio.
Politiche 2013 Europee 2014 Politiche 2018 Europee 2019 Politiche 2022
centrodestra e centrosinistra- La lezione più interessan-
che identificano due schiera- te è per gli sconfitti. E non per-
(11.172.861) Pd M5s menti ben definiti e distinti di ché il centrosinistra non aves-
40,8 elettorato tra cui non esistono se titolo per tentare, dopo la
(10.732.066)
importanti scambi di voti. Gli prova persa in partenza delle
32,7 spostamenti avvengono all’in- politiche del settembre
terno di ogni blocco dove il 2022. Ma perché i singoli
(6.050.351)
movente più importante per partner avranno da ragiona-
22,7 (5.348.676)
cambiare prospettiva è sicura- re sulle conseguenze del
mente riconducibile alla delu- “campo largo”, un’alleanza
21,2 19,0
(5.792.865) 18,8 sione della scelta effettuata sperimentata lì in questa
(6.161.896) 17,1 15,4 nella precedente tornata elet- composizione per la prima
(4.552.527)
(4.335.494) torale. Un sentimento di “ama- volta. Emerge la conferma
Europee 2014 Politiche 2018 Europee 2019 Politiche 2022 rezza” di coloro che si sono della crisi dei 5 stelle, sebbe-
sentiti illusi nelle aspettative ne, rispetto alla Sardegna, l’e-
incontrando una realtà che lettorato del Movimento ab-
11 marzo ‘24 11 marzo ‘24 Variazione % Variazione % non corrisponde alle loro spe- bia mostrato di digerire con
Ipotesi classica Ipotesi leader capolista su sondaggio su due ipotesi ranze. Nel grafico dell’evolu- meno difficoltà l’asse con il
alle europee del 26/02/24
zione dei voti per il partito De- Pd che non l’allargamento
28,0 28,7 +0,4 +0,7 mocratico e per il Movimento a Renzi e Calenda, peraltro
19,7 20,2 +0,1 +0,5 5 Stelle nelle diverse tornate presentato dai leader cen-
17,2 16,9 +0,2 -0,3 elettorali nazionali si ricava in tristi come una scelta di ne-
maniera ancora più evidente cessità, non facilmente ripe-
8,7 8,6 +0,1 -0,1
questo scambio di voti con tibile. La reazione degli elet-
7,7 8,2 -0,2 +0,5 un’alternanza secca degli tori pentastellati è stata l’a-
3,9 4,0 -0,4 +0,1 scambi. Dal 2013 una somma stensione oppure il voto
3,9 3,4 -0,1 -0,5 di circa 17 milioni di voto si so- per il centrodestra: così si
no suddivisi tra i due partiti. spiega la ridotta affluenza
3,5 3,8 +0,4 +0,3 Dal 2019 a causa dell’astensio- ai seggi che ha nociuto alla
2,7 2,5 +0,1 -0,2 ne e della nascita di nuove for- coalizione. A differenza di
0,7 0,4 -0,7 -0,3 mazioni nell’area, come Italia quelli di centrodestra che si
Viva e Azione, questa somma sono sentiti mobilitati dalla
4,0 3,3 +0,1 -0,7
– tra i due partiti - scende a cir- premier e dal suo richiamo
39,9 39,4 +4,3 -0,5 ca 10 milioni dal 2019 favo- all’elmetto nell’ormai famo-
rendo il dominio nell’area del so comizio di Pescara.
Partito Democratico. Dalle in- La principale contraddi-
rare ancora i 12 milioni distri- quisiti da Fratelli d’Italia nel- tenzioni di voto realizzate da zione del campo largo resta
buiti in maniera diversa. I cit- le europee del 2019 Euromedia Research per Por- questa: se riesce a mettere in-
tadini andando al seggio ave- -1.723.23 - sommate alla ci- ta a Porta la maggioranza di sieme tutti i possibili membri
vano cambiato cavallo, ma fra della perdita del partito di Governo mantiene il suo van- dello schieramento, perde
non scuderia. Il partito di Sal- Matteo Salvini che si è tradot- taggio con il partito della Pre- voti perché gli elettori, centri-
vini raggiunge il suo apice ta in quasi 6,6 milioni di voti. mier che difende il suo prima- sti e 5 stelle, non gradiscono
con il 34,3% nelle elezioni eu- In tutto questo il totale dei vo- to attestandosi tra il 28,0% e il l’ammasso con forze politi-
ropee del 2019 –totalmente- ti della coalizione di centro 29,0%. Per Forza Italia che di cui non condividono i
a scapito di Forza Italia a cui destra resta stabile ancora in- (7,0%-8,0%) e Lega (8,0% programmi, tra l’altro osten-
sottrae poco più di 2 milioni torno ai 12 milioni. Esiste -9,0%) si è innescato un duel- tati in aperta contraddizione
di voti e raccogliendo consen- quindi un blocco di voti tra gli lo che, con un lavoro di timido in campagna elettorale. Se
si anche tra le file dei 5 Stelle. 11 e i 13 milioni che rimane cesello, ha portato, come in invece opta per la formula ri-
A quel punto Forza Italia con- orientato nel centro destra Abruzzo, il partito azzurro a dotta – vedi Sardegna – si ri-
solida i suoi 2,5 milioni di so- tuttavia, all’interno dell’al- ri-ereditare una parte dei voti trova diviso in due, con una li-
stenitori confermandoli an- leanza si disegna un’ulterio- dalla formazione di Salvini. Il sta minore, ma fino a un cer-
che alle politiche del 2022, re area mobile di circa 3-4 mi- Partito Democratico to punto, che drena voti sullo
ma qualcosa di significativo lioni di elettori che, seguen- (19,5%-20,5%) si stabilizza a stesso terreno. In questo ca-
accade offrendo a Giorgia do nuovi input e nuove esi- scapito del Movimento 5 Stel- so solo un candidato forte e
Meloni un importante succes- genze – nel tempo - si sono le (16,5%-17,5%), mentre conosciuto, com’era Todde,
so con il 26,0% dei consensi spostati da Forza Italia alla Le- sempre in lotta per superare e come purtroppo non è sta-
che si traduce in 7.301.303 ga e da questa a Fratelli d’Ita- la soglia del 4,0% Azione to D’Amico, può servire a ri-
voti. Queste preferenze sem- lia nell’arco di 10 anni. Osser- (3,5%-4,5%) e Italia Viva mediare. —
brano corrispondere esatta- vando il grafico che riporta (3,0%-4,0%). — © RIPRODUZIONE RISERVATA
mente alla somma dei voti ac- tutti questi movimenti, è faci- © RIPRODUZIONE RISERVATA
10 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
Dialogo costante fra Schlein e Conte in vista delle regionali del 21 e 22 aprile. Il centrodestra ha già un nome sicuro: Vito Bardi di FI
In Basilicata rebus candidature a sinistra
Verso il campo largo, ma Calenda si defila
IL RETROSCENA
ANTONIO BRAVETTI
ROMA
S
toria di opportunità e
corteggiamenti. Di co-
me scegliere la perso-
na giusta. La dice be-
ne lo studente svogliato Salva-
tore Chiarelli, interpretato da
Paolo Briguglia nel bel “Basili-
cata coast to coast” di Rocco
Papaleo: «Io penso che l’idea-
le è quando trovi una brutta
che ti piace. E che ci vuole a
farsi piacere una bella! Quel-
la brutta invece agli altri non
gli piace... ma a te ti piace. E
nemmeno ti sembra brutta
perché se no... non ti piace. L’i-
deale ideale però è quando
trovi una brutta che ti piace
che tu gli piaci». Così stanno
Pd e M5S. Da Maratea a Scan-
sano, alla ricerca di un candi-
dato che piaccia. Magari non
«l’ideale ideale», non «bello»,
Roberto Fico
“Lavoreremo
fino all’ultimo
per un accordo”
al limite anche «brutto», ma
che piaccia a tutti gli alleati e
soprattutto all’elettorato di
centrosinistra e non solo.
Il dialogo tra Giuseppe Con-
te ed Elly Schlein, nonostante
la batosta in Abruzzo, è «co-
stante e febbrile», dicono dal
Movimento. «Lavoreremo fi-
no all’ultimo anche in Basili-
cata per provare a trovare un
accordo positivo. Si deve di-
scutere – osserva Roberto Fi-
co – è il sale della democra-
zia, anche all’interno di parti-
ti che vogliono essere alleati,
se non si fa questo vuol dire
che non c’è una vera alleanza
e una vera unione di intenti».
La segretaria del Pd sogna
ancora un’alleanza ampia:
«Avanti con il campo largo?
Assolutamente sì, perché uni-
ti si vince e a volte si perde pu-
Nuovo emendamento del partito di Salvini per i presidenti di Regione, allo scopo di ripresentare Zaia
Sul terzo mandato la Lega ci riprova
cercando la sponda della minoranza dem
IL CASO
ALESSANDRO DI MATTEO
ROMA
L
a Lega insiste, il partito
di Matteo Salvini ripre-
senta in aula al Senato
l’emendamento per il
terzo mandato per i presidenti
di Regione, una modifica al “Dl
elezioni” che già era stata boc-
ciata in commissione tre setti-
mane fa. I leghisti non molla-
ELLY SCHLEIN
SEGRETARIA
DEL PD
Uniti si vince e si
perde ma preferisco
perdere in coalizione
Divisi non si gioca
nemmeno la partita
re, ma preferisco perdere con
le coalizioni che non perdere
perché ci si presenta divisi.
Uniti si vince e si perde, ma di-
visi non si gioca nemmeno la
partita». La raccontano deter-
minata a tenere assieme le op-
posizioni, provando a coinvol-
gere anche Avs e Azione che a
oggi lamentano di non essere
stati interpellati.
L’ipotesi Chiorazzo non di-
spiace ad Azione. Se il candi-
dato fosse lui, il partito di Ca-
lenda sarebbe disposto a se-
dersi al tavolo col Pd. Ma quel-
lo che porta a lui, assicurano
in molti, è uno scenario supe-
no, il presidente del Veneto Lu-
ca Zaia non potrà essere rican-
didato, il prossimo anno, se
non verrà cambiata la legge e
Salvini non ha nessuna inten-
zione di scontentare proprio
ora, in un momento di difficol-
tà, uno dei big del partito. Il vi-
ce-premier sa bene che Fdi è
pronta a rivendicare la guida di
almeno una delle regioni del
nord – attualmente tutte in ma-
no a Fi e Lega – e già avverte:
«In Abruzzo abbiamo fatto vin-
PRIMO PIANO
LA POLITICA
rato. L’imprenditore sarebbe
disposto a fare un passo indie-
tro, ma bisogna trovare un no-
me giusto. La rosa esiste.
Ci sono Piero Marrese, sin-
daco di Montalbano Jonico
già presidente della provin-
cia di Matera. Poi Piero Laco-
razza, consigliere regionale
ed ex presidente della provin-
cia di Potenza. O Giacomo La-
sorella, presidente Agcom, è
stato vicesegretario generale
della Camera dei Deputati.
Nel mazzo resta Giampiero
D’Andrea, più volte sottose-
gretario. Nel fine settimana
dal Pd giuravano di aver con-
vinto sia lui che Conte, poi la
batosta in Abruzzo lo avrebbe
fatto desistere. Effetto Marsi-
lio più che il vento sardo.
Nelle ultime ore è saltato
fuori il nome di Nicola Valluz-
zi, ex esponente del Pd, sinda-
co di Castelmezzano, comu-
ne di circa 700 abitanti, inca-
stonato nelle Dolomiti lucane
e famoso per il Volo dell’ange-
lo che lo unisce a Pietraperto-
sa attraverso un filo d’acciaio.
Valluzzi è stato presidente
della provincia di Potenza e
candidato non eletto nell’as-
semblea lucana. Ha lavorato
cere il centrodestra. Il Veneto
ovviamente era – e per quello
che mi riguarda rimarrà! – orgo-
gliosamente a guida leghista».
Ma, appunto, il modo mi-
gliore per stoppare le prevedi-
bili richieste di Fdi sarebbe ri-
candidare Zaia. Fdi è fredda,
per non ha detto un no definiti-
vo a cambiare le regole, ma di
fatto rimanda la questione. Il
ministro per i Rapporti con il
Parlamento Luca Ciriani, me-
loniano di ferro, ha più volte
Leader e voti
Elly Schlein,
segretaria Pd,
con Giuseppe
Conte, presi-
dente
del M5s.
I due leader
si confrontano
sui candidati
in Basilicata
Papabile
Angelo Chiorazzo, nome su cui
si è cercato l’accordo a sinistra
con Salvatore Margiotta
quando era sottosegretario
ed ora è tra i sostenitori di
Chiorazzo nel movimento Ba-
silicata casa comune. Una per-
sonalità vicina all’imprendito-
re lucano del Terzo settore
sulla quale potrebbero con-
vergere Pd e M5S. «Valluzzi –
ha detto Chiorazzo – è unani-
memente riconosciuto come
uno dei migliori amministra-
tori di questa terra», anche se
lo stesso fondatore della coo-
perativa Auxilium ha smenti-
to di essere stato lui ad aver
fatto «nomi» per chiudere l’ac-
cordo con Pd e M5S.
spiegato che il tema dovrà esse-
re valutato non con il “Decreto
elezioni” che si vota oggi, ma
nell’ambito della riforma del
Testo unico degli enti locali,
provvedimento che non sarà
approvato prima della fine
dell’anno. Un rinvio che alla
Lega non piace, anche perché
Giorgia Meloni comunque
non ha preso nessun impegno
su questo punto.
Ieri sera quindi, all’ora di ce-
na, il capogruppo della Lega
Scadenze elettorali
1 Italia Viva col centrodestra. E
In Basilicata
Si va alle urne il 21 e 22
aprile per rinnovare il
consiglio regionale
della Basilicata. Il
centrodestra ha già
trovato l’accordo sul
forzista Vito Bardi
2 le bacino di voti. Ma il nome è
In Piemonte
La sfida per la Regione
sarà l’8 e il 9 giugno:
anche qui il centrodestra
ha già scelto di
appoggiare l’uscente
Alberto Cirio. Trattativa
in salita tra Pd e 5Stelle
3
Nelle città
Insieme alle elezioni
europee dell’8 e 9
giugno e alle Regionali
in Piemonte votano
anche 3.700 comuni:
tra questi, anche la sfida
per la città di Firenze
4 le intanto si avvicinano. Le li-
In Umbria
Le elezioni regionali si
terranno in autunno:
il centrodestra ha
trovato l’accordo per
ricandidare Donatella
Tesei, governatrice della
Lega
Massimiliano Romeo ha con-
fermato che l’emendamento
per il terzo mandato dei presi-
denti di Regione verrà ripre-
sentato oggi. «Sono i territori a
chiederci di portare avanti que-
sta battaglia di democrazia»,
ha spiegato. «È giusto dare ai
cittadini la possibilità di poter
scegliere liberamente chi vota-
re. A maggior ragione se si trat-
ta di un candidato uscente che
ha ben governato».
I leghisti provano a giocare
di sponda con una parte del Pd,
perché sanno che a favore del
terzo mandato c’è anche il presi-
dente dell’Emilia Romagna Ste-
fano Bonaccini e i sindaci demo-
cratici (perché c’è la discussio-
ne è aperta anche sui primi cit-
tadini), nonostante la contra-
rietà di Elly Schlein. Su questo i
democratici si sono spaccati,
Il campo largo, nel frattem-
po, si stringe un poco. Matteo
Renzi guarda sempre di più a
Vito Bardi, pronto a schierare
anche Azione gioca su due ta-
voli. Matteo Richetti la dice
dritta: «Un nome che farebbe
vincere le opposizioni c’è ed è
quello di Marcello Pittella.
Ma nella coalizione che han-
no in testa Schlein e Conte
non è previsto che il candida-
to non sia di loro espressio-
ne». Pittella, ex presidente
della Regione, ha un notevo-
indigeribile, tanto per i Cin-
questelle quanto per il Pd.
Per il momento, Calenda e i
suoi promuovono il suo no-
me, senza però escludere la
possibilità di sostenere il pre-
sidente uscente e di centrode-
stra, Bardi. «Un moderato per-
bene, ma niente è deciso, tut-
to da verificare», dice il lea-
der di Azione, che sarà nel fi-
Calenda non esclude
di sostenere
il presidente uscente
di centrodestra
ne settimana in Basilicata per
parlare con i suoi.
Le elezioni del 21 e 22 apri-
ste vanno presentate entro il
23 marzo, tra dieci giorni.
Chiorazzo, nel frattempo, de-
finisce «incommentabile» il
veto dei Cinquestelle nei suoi
confronti e resta saldo in cam-
po: «C’è un dialogo continuo
e aperto con la segretaria
Schlein e con il presidente
Conte. Nelle prossime ore ar-
riveremo a capire se ci sarà la
possibilità di stare tutti insie-
me». Profetico Rocco Papa-
leo, in marcia da costa a co-
sta: «La Basilicata esiste. È un
po’ come il concetto di Dio: o
ci credi o non ci credi». A dieci
giorni dalla consegna delle li-
ste, chi ci crede davvero? —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
quando si è votato in commis-
sione, ma ieri hanno trovato il
modo di evitare una nuova divi-
sione: il Pd dirà no, oggi, all’e-
mendamento della Lega, chie-
dendo però di votare un ordine
del giorno che rimanda la que-
stione dei mandati – sia per i sin-
daci che per i governatori – alla
riforma del Tuel. «Come Pd –
spiega Francesco Boccia – riba-
diamo che riteniamo necessa-
ria una discussione generale su-
gli enti locali». Schlein non vuo-
le dire no a sindaci e governato-
ri del suo partito alla vigilia del-
le Europee e apre a una discus-
sione complessiva sugli assetti
degli enti locali. Una sponda su
cui conta la Lega per i prossimi
mesi, considerando che oggi l’e-
mendamento di Romeo non do-
vrebbe passare. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.

“Alleiamoci anche con i centristi
il Pd deve parlare a tutto il Paese”
Il governatore emiliano: “Serve un centrosinistra aperto che riesca ad unire tutte le opposizioni”
ALESSANDRO DI MATTEO
ROMA
L
a strategia unitaria è
giusta, la sconfitta in
Abruzzo da questo
punto di vista non de-
ve far cambiare la linea del Pd,
ma bisogna unire «tutte le op-
posizioni», centristi compresi
e il Pd non deve limitarsi a
guardare a sinistra ma avere
«l’ambizione di parlare a tutto
il Paese». Stefano Bonaccini ri-
conosce che non è ancora ini-
ziata la parabola discendente
di Giorgia Meloni, «nessuno
può negare che la destra abbia
consenso e radicamento», ma
respinge una lettura tutta ne-
gativa del voto abruzzese: «Si
è giocata fino in fondo una par-
tita che, solo qualche mese fa,
sembrava perduta in partenza
e con venti punti di distacco».
Anche lui, come Elly Schlein,
sottolinea che «il Pd è cresciu-
to molto» e ci è riuscito «anche
perché si è speso e impegnato
ad unire. È la strada giusta, fa-
re passi indietro adesso sareb-
be folle».
Però in Abruzzo eravate in
coalizione con tutti gli alleati
possibili – da M5s a Renzi – ep-
pure non è bastato. Forse la
formula degli accordi solo
“sui temi” non basta più? Per
convincere gli elettori biso-
gna presentarsi come una ve-
ra coalizione e non solo come
compagni di strada occasio-
nali?
«Siamo d’accordo sulla difesa
della scuola e della sanità pub-
bliche, che il Governo sta
smantellando. Siamo d’accor-
do sulla difesa del lavoro, dei
dirittie sulla necessitàdisbloc-
care gli stipendi, fermi da anni
ed erosi dall’inflazione. E sia-
mo d’accordo sul fatto che ser-
va una politica industriale. So-
no però d’accordo sul fatto che
serva uno scatto: tante propo-
ste, prese in sé una ad una, non
fanno unprogetto forte ealter-
nativo per l’Italia. Che è invece
quello che serve per tornare a
vincere a tutti i livelli. Suggeri-
sco di costruire un’alternativa
seria e credibile per l’Italia,
non contro qualcuno, ma dan-
dorisposte alle persone»».
Schlein continua a dire che il
Pd non può “rappresentare
tutti”, perché altrimenti ri-
schia di non “rappresentare
nessuno”. Ma Calenda e Ren-
zi dicono no a un’alleanza
con i 5stelle e continuano a la-
vorare a un altro progetto. Se
il Pd si sposta a sinistra dov’è
la “Margherita” degli anni
2020? Non è che toccherà pro-
prio a voi lavorare per copri-
re uno spazio più ampio?
«Il Pd deve avere l’ambizione
di parlare a tutto il Paese con i
propri valori e il proprio pro-
getto di società. Io sono contro
la decrescita felice e a favore
della crescita sostenibile. Sen-
za crescita e sviluppo non si
.
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA
PRIMO PIANO
LA POLITICA
L’INTERVISTA
Stefano Bonaccini
sembra pensare che l’errore
“
Presidente
sia stato proprio fare un’al-
Stefano
leanza anche con i centristi. È
Bonaccini,
una missione impossibile te-
57 anni,
nere tutti dentro?
Stefano Bonaccini presidente
«Potrei dire che in Sardegna i
dell’Emilia
centristi non erano in alleanza
In Abruzzo Romagna,
connoiela listadei 5Stellenon
è andata bene. Ma per la prima
abbiamo saputo presidente
voltaquelMovimentohaeletto
Pd da che
giocare una partita ne è segre-
una presidente alla guida di
che pareva persa taria Schlein
una Regione. Noi dobbiamo ri-
volgerciatutteleforze dioppo-
col 20% di distacco sizione al Governo, che – visti i
numeri in Parlamento – non ha
certo bisogno di stampelle. Il
MARIA LAURA ANTONELLI / AGF Pd deve crescere e allargare la
Il Pd deve crescere sua base elettorale per essere il
ed essere il perno crea lavoro, non si redistribui- ca e digitale. Dobbiamo stare perno di un centrosinistra lar-
sce ricchezza. Un partito della accanto a chi crea lavoro, inve- go e aperto alle migliori espe-
di una coalizione sinistra europea deve battersi stire su formazione, ricerca e rienze civiche.Il nostro risulta-
aperta alle migliori certamente per i diritti civili, innovazione per avere lavoro to è stato positivo in Sardegna,
ma mai disgiunti da quelli so- di qualità e non precario, me- dove abbiamo vinto sostenen-
esperienze civiche ciali. Serve una politica indu- gliopagato». do con generosità la candida-
striale,ilsostegnoa chideveaf- Peraltro, in Abruzzo il M5s è tura autorevole di Alessandra
frontarela transizioneecologi- andato molto male e Conte Todde dei 5 Stelle. E, se possi-
11
bile, il Pd è andato ancora me-
glioin Abruzzo, sapendo unire
tutte le forze di centrosinistra.
Unire il nostro campo e cresce-
re come Pd sono due cose che
vanno insieme, non sono in
contraddizione».
Siete alla vigilia delle Euro-
pee, dalla sua area – “Energia
popolare” – è arrivato un invi-
to a fare presto le liste. Lei si
candiderà? E la segretaria sa-
rà in campo?
«Di liste ecandidature parlere-
mo a breve. Il nostro obiettivo
deve essere quello di mettere
in campo donne e uomini che
raccolgano molti voti e porta-
re al Parlamento europeo per-
sone capaci e competenti. L’ul-
timo dei problemi è cosa farò
io e credo che per Elly valga lo
stesso».
L’assemblea dei parlamenta-
ri ha ribadito che voterà no al
terzo mandato, che a lei non
dispiace. È deluso? E non te-
me sia un argomento impopo-
lare?
«La destra ha prodotto un pa-
sticcio: sindaci ricandidabili a
vita, altri per tre mandati, alcu-
ni solo per due. Sfido qualsiasi
cittadino a capirci qualcosa. La
direzione del Pd ha aperto all’i-
dea di avanzare una proposta
organicadiriordinodellamate-
ria, tenendo insieme il numero
deimandaticonunconseguen-
tebilanciamentodeipoteridel-
le assemblee elettive. Un parti-
to di opposizione che vuole es-
sere alternativa di governo de-
ve avanzare una contropropo-
sta in Parlamento. Permettere
ai cittadini di scegliere non mi
pare impopolare. Certo, in for-
meemodichevedanounbilan-
ciamento dei poteri. Ed è irre-
sponsabilemanomettereleisti-
tuzioni per decreto a ridosso
delleelezioni».
Giorgia Meloni punta molto
sul premierato, che la Lega ac-
cetta malvolentieri in cambio
dell’autonomia. Non pensa
però che lo slogan: “Scegli tu
il premier” sia efficace?
«Le riforme di cui parla la de-
stra servono solo a non parlare
dei problemi degli italiani.
Uno scambio scellerato, quel-
lo tra premierato e autonomia
di Calderoli. Il primo colpisce
le prerogative della Presiden-
zadella Repubblica, l’istituzio-
nepiùautorevoleemegliofun-
zionante del nostro ordina-
mento. La seconda mette a ri-
schio l’unità del Paese senza
migliorare il funzionamento
di Regioni e Comuni. Noi pen-
siamo che si possa rafforzare
la governabilità senza colpire
Parlamento e capo dello Sta-
to: penso al cancellierato alla
tedesca. E siamo autonomisti
nel senso che bisogna far fun-
zionare meglio Regioni e Co-
muni a vantaggio dei cittadi-
ni: bisogna sburocratizzare e
semplificare». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
12 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
La direttiva approvata dall’Europarlamento senza i voti della maggioranza. Per gli edifici non residenziali obbligo di ristrutturazione entro il 2030
Case green, centrodestra sconfitto in Ue
Vincoli più soft, ma per Salvini “è follia”
IL CASO
MARCO BRESOLIN
CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
L
a nuova direttiva eu-
ropea sulla presta-
zione energetica de-
gli edifici ha supera-
to il penultimo scoglio. Do-
po l’approvazione da parte
del Parlamento europeo,
ora manca soltanto il via li-
bera del Consiglio, poi gli
Stati dovranno recepire le
prescrizioni nei rispettivi
orientamenti nazionali.
La proposta di direttiva
sulle “case green” che era sta-
ta avanzata dalla Commis-
sione aveva scatenato forti
polemiche in Italia, ma la ver-
sione del testo uscita dal ne-
goziato interistituzionale è
molto meno vincolante e
non impone alcun obbligo ai
proprietari delle abitazioni.
Spetterà ai singoli Stati defi-
nire le misure per ridurre il
consumo energetico del pro-
prio parco immobiliare in
modo da rispettare alcuni pa-
rametri che vengono fissati a
livello europeo.
Nonostante questo, tutti
gli eurodeputati dei partiti
che fanno parte della maggio-
ranza di governo (Fratelli d’I-
talia, Lega e Forza Italia) han-
no votato contro la direttiva a
Strasburgo. Per Matteo Salvi-
ni, ministro dei Trasporti e
leader della Lega, si tratta
«dell’ennesima follia euro-
pea» e dunque «serve un cam-
bio di rotta». Il governo Melo-
ni, però, non aveva fatto
emergere la sua opposizione
a dicembre, quando il testo
frutto dell’accordo con il Par-
lamento era stato presentato
al tavolo dei 27 ambasciatori
Stop alle caldaie a gas
entro il 2040, i Paesi
decideranno come
ridurre le emissioni
per una prima valutazione.
Ma «un cambio di rotta» nella
posizione del governo è anco-
ra possibile. Il voto finale del
Consiglio dovrebbe tenersi
all’Ecofin del 12 aprile e dun-
que spetterà ai ministri delle
Finanze esprimersi. Per l’Ita-
lia di solito partecipa il mini-
stro Giancarlo Giorgetti, vi-
ce-segretario del partito di
Salvini. Per rigettare il testo
servono almeno quattro Pae-
si che rappresentino almeno
il 35% della popolazione Ue.
La direttiva è stata approva-
ta dall’Europarlamento con
370 voti favorevoli, 199 con-
trari e 46 astensioni. Il testo è
stato sostenuto dai socialisti
(compreso il Pd), dai verdi,
dalla sinistra, dalla stragran-
de maggioranza dei liberali
(tranne l’ex M5S Castaldo,
ora passato con Azione), da
buona parte del Ppe e dal Mo-
vimento 5 Stelle. Contrari i
sovranisti e i conservatori, ol-
“ “
Matteo Salvini
Grazie alla Lega
erano già state
fermate alcune
eco-follie, ora serve
un cambio di rotta
tre a metà del Ppe, che si è
spaccato. Patrizia Toia (Pd)
parla di «un accordo ragione-
vole che abbasserà il costo
delle bollette e darà più valo-
re alle abitazioni».
Nello specifico, tutti gli edi-
fici di nuova costruzione do-
vranno essere a emissioni ze-
ro nel 2030 (quelli occupati o
Luce verde in tutta fretta per evitare la perdita delle risorse legate agli obiettivi Pnrr
Via libera senza fondi al decreto anziani
L’esecutivo salta anche il sì delle Regioni
IL RETROSCENA
ALESSANDRO BARBERA
ROMA
I
l decreto legislativo che
introduce un contributo
di 850 euro a favore degli
anziani non autosuffi-
cienti su cui Giancarlo Gior-
getti ha espresso dissenso nel
governo ha una copertura di
soli 500 milioni garantiti dal
Recovery Plan. È per questa
ragione che non sono state
necessarie né una relazione
tecnica sui costi, né il parere
positivo della Conferenza
delle Regioni. Ieri il ministro
del Tesoro e la collega del La-
voro Marina Calderone si so-
no trovati seduti allo stesso
tavolo a Bruxelles, ma nessu-
no dei due ha commentato la
ricostruzione de La Stampa
di lunedì a proposito dei timo-
ri del Tesoro sul rischio di un
enorme buco nei conti pubbli-
ci. «Senza una delimitazione
precisa dei beneficiari, si po-
trebbe trasformare in un nuo-
vo reddito di cittadinanza»,
spiega una fonte di via XX set-
tembre sotto la richiesta
dell’anonimato.
L’altro ieri il Consiglio dei
PRIMO PIANO
I RAPPORTI TRA ITALIA E EUROPA
LA DIRETTIVA UE SULL’EFFICIENZA ENERGETICA
STANDARD MINIMI
DI EFFICIENZA ENERGETICA
Ristrutturazione edifici
con basse prestazioni
Almeno 26%
16% Entro 2033
Entro 2030
MISURE DI FLESSIBILITÀ
Le ristrutturazioni dal 2020
saranno conteggiate
ai fini dell’obiettivo
Clausola che mira
a premiare “gli sforzi iniziali
e tempestivi” dei governi
Caldaie
Posticipato al 2040 lo stop
alle caldaie a combustibili fossili
Stop ai sussidi per le caldaie
autonome entro il 2025
di proprietà delle autorità
pubbliche dovranno arrivar-
ci già a partire dal 2028). In
parallelo, gli Stati dovranno
assicurare una riduzione del
16% dell’energia primaria
utilizzata dai loro edifici en-
tro il 2030, per poi salire al
20-22% entro il 2035. Avran-
no però la libertà di decidere
ministri ha dato via libera de-
finitivo al provvedimento in
tutta fretta e senza il consen-
so delle Regioni, perché di-
versamente il governo avreb-
be fallito la scadenza di uno
degli obiettivi del Pnrr, e
dunque perso le risorse a di-
sposizione.
A fare muro al sì della Con-
ferenza dei presidenti di Re-
gione sono stati i quattro di
centro-sinistra. Prima si è ten-
tata una mediazione, poi si è
deciso di procedere senza il
parere, che avrebbe dovuto
essere unanime. Trattandosi
di una misura a favore dei
non autosufficienti over set-
tanta, il rischio paventato da
Giorgetti è di una platea mol-
CASE
Obiettivi riduzione consumi energetici
-16%
Entro 2030
-20/-22%
Entro 2035
LE POSSIBILI ESENZIONI
Su edifici...
storici agricoli
Obbligo di installazione
di pannelli solari sui tetti
dal 2026 nuovi edifici
edifici pubblici
dal 2030
e non residenziali
16%
La riduzione
dell’utilizzo
dell’energia negli edifici
entro il 2030
Il ministro
dell’Economia
Giancarlo
Giorgetti era
contrario al
decreto
to più ampia delle 25 mila
persone ipotizzate nella pri-
ma bozza del decreto. Tutto
dipenderà dalle norme di at-
tuazione e dall’Inps, a cui
spetterà definire i criteri.
Una relazione tecnica alle-
gata al decreto non c’è, e lo si
deve alla natura sperimenta-
le della misura, che sulla car-
ta prevede il bonus solo nel
2025 e 2026. Ma è evidente a
Giorgetti che una volta indivi-
duata la platea e introdotto il
bonus, tornare indietro politi-
camente sarà impossibile.
Ad oggi, sulla base delle ipo-
tesi fatte al Tesoro, la platea
potenziale degli over 70 con
reddito Isee inferiore ai sei-
mila euro potrebbe portare
TARGET EMISSIONI ZERO
Dal 2030 tutti i nuovi
edifici residenziali
Dal 2028 tutti gli edifici pubblici
Dal 2050 l'intero patrimonio
edilizio esistente
militari temporanei
GLI EDIFICI SONO RESPONSABILI DEL...
40% ca. 36%
del consumo delle emissioni
energetico europeo europee di CO2
su quali edifici intervenire e
quali misure imporre (a pat-
to che il 55% della riduzione
del consumo di energia deri-
vi dalla ristrutturazione degli
edifici con peggiore presta-
zione).
I valori saranno calcolati ri-
spetto ai dati del 2020, il che
dovrebbe consentire all’Ita-
a una spesa di almeno quat-
tro miliardi l’anno, otto vol-
te quanto a disposizione per
un biennio.
«Se l’efficacia della norma
restasse limitata a quei 500
milioni rischi non ne corre-
rebbero», dice Maria Cecilia
Guerra, a lungo sottosegreta-
rio al Tesoro, al Welfare e se-
natore del Pd. «Ma è eviden-
te che i fondi non basteran-
no. La mia obiezione è anzi-
tutto di merito: questa è un’e-
largizione spot e tempora-
nea. Lo spirito della delega
nata con il governo Draghi
era di una riforma che per-
mettesse di tenere insieme
profili sociali e sanitari». L’i-
dea di partenza era di ispirar-
si al modello tedesco, dove
lo Stato si fa ad esempio cari-
co dei costi di assistenza do-
miciliare per evitare l’ospe-
dalizzazione degli anziani
non autosufficienti. Spiega
Guerra: «Quel tipo di rifor-
me, se fatte con criterio coin-
volgendo il sistema sanita-
rio e gli enti locali, potrebbe
perfino produrre risparmi.
Ma all’inizio occorrono risor-
se e un coraggio che di cui
qui non vedo traccia».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Patrizia Toia
Accordo
ragionevole che
taglierà il costo delle
bollette e darà più
valore alle abitazioni
lia di far rientrare nel calcolo
anche gli interventi realizzati
con il Superbonus. Per quan-
to riguarda gli edifici non resi-
denziali, ci sarà l’obbligo di ri-
strutturare entro il 2030 al-
meno il 16% di quelli con le
peggiori prestazioni e il 26%
entro il 2033, introducendo
requisiti minimi di prestazio-
ne energetica. Le nuove nor-
me non si applicano agli edifi-
ci agricoli e a quelli storici,
mentre i singoli Stati avran-
no la possibilità di escludere
determinati immobili protet-
ti alla luce del loro particola-
re valore storico o architetto-
nico, oltre ai luoghi di culto.
Il testo dice inoltre che gli
Stati membri dovranno «ga-
rantire l’installazione pro-
Nel calcolo rientrano
anche gli interventi
realizzati
con il Superbonus
gressiva di impianti solari ne-
gli edifici pubblici e non resi-
denziali in funzione delle lo-
ro dimensione e in tutti i nuo-
vi edifici residenziali entro il
2030», ma a patto che ciò sia
«tecnicamente ed economica-
mente fattibile». Si tratta dun-
que di un vincolo condiziona-
to, mentre le caldaie alimen-
tate con combustibili fossili
dovranno essere eliminate
gradualmente entro il 2040.
Spetterà ai Paesi definire i ri-
spettivi piani nazionali, tenu-
to conto che a partire dal
2025 saranno vietati gli in-
centivi per le caldaie autono-
me a combustibili fossili (ma
non quelli per gli impianti ali-
mentati da energie rinnovabi-
li o per le pompe di calore).
Nell’Unione europea, gli
edifici sono responsabili del
40% dei consumi energetici e
del 36% delle emissioni di
gas a effetto serra. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.

I sindacati in stato di agitazione per la paura sul futuro delle concessioni: “Un tempo Meloni la pensava come noi”
E ora si apre il fronte dei balneari
“Giorgia attenta, ti togliamo il voto”
IL CASO
FLAVIA AMABILE
INVIATA A CIVITANOVA MARCHE
A
lla fine si sono deci-
si anche i sindacati
dei balneari a pren-
dere posizione con-
tro il governo e a scrivere una
lettera alla presidente del
Consiglio in cui proclamano
lo stato di agitazione in assen-
za di una norma che decida il
futuro delle concessione de-
maniali marittime in scaden-
za il 31 dicembre del 2024. È
il simbolo di un malcontento
che va avanti da tempo e che
ha portato a una rottura pro-
fonda all’interno di una cate-
goria che non ha mai fatto mi-
stero di essere di destra e che
La categoria si sente
tradita da questo
governo che riteneva
amico
sperava di avere un tratta-
mento diverso dal suo gover-
no. Ma se Sib-Confcommer-
cio e Fiba-Confesercenti si so-
no decisi ieri a ufficializzare
la rottura con Giorgia Melo-
ni, una gran parte dei balnea-
ri aveva già annunciato la
presa di distanza scendendo
in piazza a febbraio e, prima
ancora, fondando il Popolo
Produttivo, un movimento
che, partito dai balneari si è
allargato a venti altre catego-
rie di lavoratori e che in po-
chi mesi ha raggiunto i 3100
associati circa solo tra i titola-
ri di stabilimenti. Il movimen-
to è stato fondato a Civitano-
va Marche, una città guidata
dal centrodestra, in una re-
gione guidata dal centrode-
stra, ed è composto principal-
mente da elettori del centro-
destra o, meglio, di Giorgia
Meloni. È lei, infatti, il bersa-
glio contro cui si scagliano, è
lei la principale causa della
rabbia e del malcontento di
Serenamente ci ha lasciato
Carla Braghero Pasteris
amata madre, moglie
e attiva imprenditrice
Lo annunciano il figlio Gianni, i nipoti
Vittorio, Massimo e Luisa. Funerali in
Torino giovedì 14 ore 10 parrocchia
Beata Vergine delle Grazie (Crocet-
ta). Santo Rosario oggi ore 17 stessa
parrocchia.
Torino, 11 marzo 2024
Clara e Alberto Brosio, con le rispetti-
ve famiglie, partecipano al dolore per
la morte della cara cugina
Carla
Gin e Pia Martoglio con Carlotta sono
vicini alla famiglia nel ricordo del ca-
rissimo
Pier Enrico Martin
.
Lavori di restauro in vista
della stagione estiva in uno
stabilimento di Civitanova
Marche
una categoria che dal 2010 si
batte contro le regole decise
a Bruxelles che minacciano il
sistema di rinnovo delle con-
cessioni in nome di una libe-
ra concorrenza che per i tito-
lari degli stabilimenti è sol-
tanto una pratica sleale. «Un
tempo la pensava come noi
anche l’attuale presidente
del Consiglio», ricorda Da-
niele Ercoli, titolare dello sta-
bilimento Caracoles. Quan-
do era all’opposizione Fratel-
li d’Italia era stato l’unico par-
tito a votare contro il provve-
dimento del governo Draghi
che tentava di riformare il
settore adeguando le norme
al diritto europeo. In campa-
gna elettorale più volte Gior-
gia Meloni, Francesco Lollo-
brigida e gli altri esponenti
del partito che ora si è instal-
lato nelle stanze dei bottoni
avevano assicurato che si sa-
rebbero battuti corpo e ani-
ma per la difesa delle coste
italiane e avevano garantito
una soluzione. Un anno e
mezzo dopo ai balneari le
uniche soluzioni arrivate dal
Pierina Bechis
ved. Basiglio
anni 83
L’amore grandissimo che ci hai do-
nato e che noi abbiamo per te ci lega
per sempre, oltre questa nostra di-
mensione terrena. Lo annunciano i
figli Riccardo con Claudia, Marco con
Cinzia, Emanuela con Federico e gli
adorati nipoti Lorenzo, Giorgio e Va-
lentina. S.Messa in Chieri, Parrocchia
S.Luigi Gonzaga, domani ore 11,30.
Rosario questa sera ore 18,30 stes-
sa parrocchia.
Chieri, 13 marzo 2024
Bruna Mastrogiacomo
Ieri si è spenta serenamente. Lo an-
nunciano i nipoti Marco e Maurizio e i
pronipoti tutti.
Asolo, 13 marzo 2024
PRIMO PIANO
I RAPPORTI TRA ITALIA E EUROPA
15,414
le concessioni rilasciate
260,000
euro, il fatturato
ad uso turistico
per gli stabilimenti
balneari
Una protesta dei balneari contro la direttiva Bolkenstein
È mancato
Valerio Cavina
Titolare Poolgraf
anni 71
Addolorati lo annunciano la moglie
Fiorella, la figlia Barbara con Massi-
mo, il nipote Luca e la sorella Liarina.
Funerali giovedì 14 marzo alle ore
11,55 presso il Tempio Crematorio di
Torino. Non fiori ma offerte alla Cro-
ce Azzurra (Iban IT39A063050100
0000110101470).
Torino, 12 marzo 2024
È mancata all’affetto dei suoi cari
Maria Teresa Gai
ved. Godone
anni 93
La ricordano con affetto i figli Marco
con Claudia e Adriana con Gabrio, le
nipoti Martina e Yulia, parenti tutti.
Funerali in Fiano giovedì 14 marzo
ore 15,30 parrocchia San Desiderio.
Torino, 12 marzo 2024
O.F. Antares - Tel. 335.6119969
annuo medio delle
aziende
del settore
ANSA
Carlo Merani, Antonella Lauria e An-
tonella Borsero abbracciano con af-
fetto Silvia e si uniscono al dolore per
la perdita del caro papà
Luigi D’Amario
Gianandrea si stringe a Silvia e ai
suoi familiari in questo difficile mo-
mento per la scomparsa di
Luigi D’Amario
I colleghi del Dipartimento di Fisica
dell’Università di Torino e della se-
zione di Torino dell’Istituto Nazionale
di Fisica Nucleare si uniscono alla
famiglia nel dolore per la scomparsa
del
Prof.
Tullio Bressani
la cui opera scientifica ha grande-
mente contribuito allo sviluppo della
fisica nucleare e subnucleare a livello
locale, nazionale ed internazionale.
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA
La Bolkestein
1 il governo Meloni rischia di
La direttiva è nata al fine di
eliminare le barriere allo
sviluppo del settore dei ser-
vizi tra gli Stati membri
2 questione ma si è presenta-
I cittadini dei 27 Stati hanno
il diritto di partecipare alle
gare per l’assegnazione di
porzioni di suolo pubblico
3 se esiste spazio a sufficienza
I balneari sono sul piede di
guerra perché la scadenza
delle concessioni sugli are-
nili è al 31 dicembre 2024
primo, attesissimo governo
di destra sono stati l’ennesi-
ma proroga e un emenda-
mento presentato da Mauri-
zio Gasparri che – accusano i
balneari – ha reso ancora più
confusa la situazione mentre
in Veneto una legge regiona-
le ha introdotto le prime con-
cessioni attraverso i temuti
bandi. «Come era prevedibi-
le li hanno vinti le multina-
zionali e ora in tanti hanno
paura, hanno capito che la
minaccia è vera», spiega Ste-
fano Battistelli, 58 anni, li-
cenza di terza media e una
vita intera a montare e
smontare lettini, ombrello-
ni sul mare di Civitanova. «E
lo stesso accadrà nelle pros-
sime settimane in Friuli e in
Toscana», aggiunge.
La concorrenza dei grandi
gruppi è lo spettro che spa-
venta questo settore che spes-
so viene identificato con Fla-
vio Briatore e il suo Twiga
che ha un fatturato di circa
100milioni l’anno. In realtà
Briatore è un’eccezione. Se-
condo i dati più recenti pre-
Il Presidente Daniele Pelli e tutta la
Comunità degli Alumni Luiss parte-
cipano al dolore della famiglia per la
scomparsa di
Silvia Longatti
esempio di impegno appassionato
per la pace e per la difesa dei diritti
umani.
il Presidente di Sistema Moda Ita-
lia Sergio Tamborini, il Comitato di
Presidenza, il Consiglio Generale,
il Direttore Generale Gianfranco Di
Natale, il Vice Direttore Mauro Chezzi
e tutto il personale di Sistema Moda
Italia si uniscono al dolore della fa-
miglia per l’improvvisa scomparsa di
Massimo Marchi
Vice Presidente di Sistema Moda Italia
grande imprenditore e straordinario
artefice dell’industria italiana d’ec-
cellenza.
13
sentati da Nomisma lo scor-
so febbraio in Senato, sono
15.414 le concessioni rilascia-
te agli stabilimenti balneari
che occupano circa 60mila ad-
detti (di cui 43mila dipenden-
ti, circa 6,5 per impresa) e
hanno un fatturato medio di
260mila euro l’anno.
Per questo settore che dal
2010 si regge sulle proro-
ghe concesse da governi di
ogni colore e composizione
e da un affastellarsi di nor-
me e sentenze che rappre-
sentano un ginepraio inestri-
cabile di ostacoli e obblighi,
è arrivata la resa dei conti. E
rimanere con il cerino acce-
so in mano. L’Ue ha intima-
to di non poter accettare al-
tri rinvii, ora è il momento di
applicare la direttiva. L’ese-
cutivo ha preso in mano la
to impreparato al primo ap-
puntamento, la stesura della
mappatura delle coste che va
inviata all’Ue. È un documen-
to importante perché la diret-
tiva Bolkestein non si applica
per garantire il rispetto delle
norme sulla concorrenza e
quindi la possibilità anche di
altri di aprire attività lungo le
coste. «Il governo ha portato
a ottobre una mappatura in-
completa, mancavano laghi
e fiumi. Ha solo perso tem-
po e non ha voluto nemme-
no prendere la mappatura
completa e dettagliata che
abbiamo realizzato noi. So-
no un governo di incapaci o
di venduti. In ogni caso noi
siamo stanchi di aspettare.
Giorgia Meloni deve saper-
lo, prima salvi il settore e poi
il settore la voterà», sottoli-
nea Battistelli.
Non sono soltanto parole
né i ricatti tipici dei periodi
preelettorali, assicurano.
«Abbiamo già fatto saltare
Truzzu in Sardegna che si
era schierato contro di noi e
gli abbiamo fatto mancare
un migliaio di voti. Siamo in
grado di fare altrettanto an-
che altrove. Possono esserci
altre Sardegne», avverte
Claudio Maurelli, portavo-
ce nazionale del Popolo Pro-
duttivo. «In Abruzzo Marsi-
lio è stato tutelato dai sinda-
cati politicizzati ma ora la
partita si sposta sulle euro-
pee e se i balneari finiranno
all’asta - avverte -finiranno
all’asta anche coloro che do-
vevano tutelarli. Questo è il
nostro piano elettorale». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANNIVERSARI
2019 2024
Marco Besson
Altrove e presente.
1° Anniversario
Dott.
Ettore Passet
Vivi nei nostri cuori. Alessandra ed
Eugenia.
Torino, 13 marzo 2024
14 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
PRIMO PIANO

CRONACHE

Sballo
sintetico
Boom di sostanze chimiche per compensare il calo di eroina e cocaina dall’Asia
Dal governo piano contro Fentanyl ed efedrina: “Preveniamo l’emergenza”

IL DOSSIER IL FENOMENO
PAOLO RUSSO
ROMA Droghe sintetiche
sequestrate in Italia 44,38 kg

C
ome trasformare in
business lo stop al-
la produzione di op-
pio da parte di Paki-
stan e Afghanistan che met-
te in crisi la produzione di co-
caina ed eroina. ‘Ndrine&C.
non ci hanno messo molto a
capirlo realizzando le versio-
ni chimiche delle regine del
narcotraffico. Nuove dro-
ghe sintetiche che riprodu-
cono gli effetti di quelle tra-
dizionali ma con molta più
potenza e tossicità. Il tutto a
prezzi stracciati, che varia-
no dai 10 ai 30 euro la dose,
così da poter strizzare l’oc-
chio ai giovanissimi.
In Italia l’Istituto superio-
re di sanità l’allarme lo ave-
va lanciato già nel 2017.
Ora se ne è accorto anche il
governo, che proprio ieri ha
presentato il suo Piano con-
la quantità di metanfetamina sequestrata (+71,11% rispetto al 2021)
Da sola rappresenta la quota maggiore fra le droghe di sintesi
2022 sequestrate (43,11% del totale)
102,95 kg
102,95 tario alla presidenza del Con- sanitari che per riconoscere
kg 123,17 g siglio, Alberto Mantovano, le overdosi da Fentanyl.
la quantità di Fentanyl in polvere sequestrata tra il 2018 e il 2023 hanno spiegato che in Italia Ma mentre si prova a tura-
«non esiste un’emergenza re un buco fiumi di nuove so-
Fentanyl ma che il Piano ser- stanze arrivano da ogni do-
È il terzo valore più alto
10-30 euro Dark web ve a prevenirla». Allora - co- ve. A documentarlo sono i se-
dell’ultimo decennio
il prezzo di una dose
è qui che avviene me ha spiegato il ministro questri di droghe sintetiche,
dopo il 2021 (138,03 kg)
di droga sintetica
frequentemente della Salute Orazio Schillaci che rappresentano sì la pun-
e il 2017 (167,48 kg) la commercializzazione - avanti tutta con i controlli ta dell’iceberg, ma che a parti-
dei Nas per evitare i furti e re dal 2017 iniziano a volare
Fonte: Rapporto tossicodipendenze del Ministero della Salute; Relazione annuale D.C.S.A. (entrambi pubblicati nel 2023 su dati 2022) con i corsi di formazione per i con 408 kg di quantitativi se-
Mdphp Fentanyl Krokodil
La più diffusa Farmaco utile Effetto zombie
via le inibizioni ma droga letale su chi la usa

L’uso improprio
dell’antidolorifico ha
causato 100.000 morti
in un anno negli Usa
tro l’uso improprio dell’anti-
dolorifico Fentanyl, che ne-
gli Usa ha ucciso 100mila
persone in un anno, mentre
con un altro provvedimento
ha introdotto pene detenti-
ve fino a 5 anni per chi im-
porta o produce illegalmen-
te efedrina e pseudoefedri-
na. Sostanze utilizzate per
gli spray nasali ma che nei la-
boratori criminali servono
da base per sviluppare le
nuove droghe sintetiche.
Tanto la premier Giorgia
P rovate a parlare a un giovane consumatore
di catinoni sintetici e strabuzzerà gli occhi.
Mettete in fila queste 5 lettere - MDPHP - è vi
N egli Usa, dove miete 180 vittime al giorno
strizzerà l’occhio. Dietro questa sigla si nascon-
de infatti la droga più in voga del momento, so-
prattutto quando si è caccia di sesso facile, per-
ché a metà strada tra la cocaina e le amfetami-
ne genera euforia e abbatte le inibizioni. Della
stessa famiglia è il mefredone, in gergo “Mafal-
da”, due volte più potente degli oramai supera-
ti Mdma ed ecstasy. Rispetto a questi però ma-
nifesta i suoi effetti dopo appena 15 minuti e
li esaurisce altrettanto rapidamente, dopo
45, massimo 120 minuti. Può provocare la
morte per insufficienza epatica acuta o trom-
bosi. Anche i nuovi cannabinoidi sintetici
hanno poco a che vedere con la vecchia “can-
netta” perché, pur funzionando in maniera si-
mile, producono effetti allucinogeni, sedati-
vi e depressivi. Tra i nuovi oppioidi sintetici
molti sono invece derivati dal Fentanyl, si
sniffano o si iniettano con effetti ancora più
devastanti dell’eroina. PA. RU.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l’hanno battezzata “droga degli zombie”,
anche se ora questo appellativo se lo sono gua-
dagnato altre sostanze più nuove e, se possibi-
le, ancora più letali. Il Fentanyl resta un valido
farmaco usato per le cure palliative di chi soffre
di dolore cronico, come gli oncologici, ma ba-
stano solo uno o due milligrammi iniettati o in-
geriti ai fini dello sballo per uccidere. I suoi ef-
fetti sono simili all’eroina, induce alla depres-
sione del sistema nervoso centrale e alla depres-
sione del respiro che conducono alla intossica-
zione acuta. Al contempo determina un effetto
euforizzante. Proprio la depressione del siste-
ma respiratorio può provocare coma e decesso
per soffocamento. Esiste però un antidoto al
Fentanyl e agli altri oppiacei sintetici: è il nalo-
xone. Per questo Schillaci sta organizzando cor-
si di formazione per i sanitari affinché possano
riconoscere i casi di overdose dal farmaco e trat-
tarli adeguatamente. Ma basta che lo spacciato-
re sbagli anche di poco il dosaggio perché l’over-
dose diventi comunque fatale. PA. RU. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A ll’inizio era il Fentanyl, ora a trasformare in
“zombie” sono anche altre sostanze che ini-
ziano a dilagare in Europa e negli Usa. Una del-
le più pericolose è la Xilazina, un sedativo ad
uso veterinario che è però sempre più utilizzato
per tagliare eroina e Fentanyl, per abbatterne
così i costi nelle piazze dello spaccio. I consuma-
tori non lo sanno ma la Xilazina aumenta a livel-
lo esponenziale il rischio di andare in overdose.
Diffusissima anche la Flakka, uno stimolante si-
mile alla cocaina. Si presenta sotto forma di sali
maleodoranti, che possono essere sniffati, iniet-
tati o fumati con una e-cig. Provoca euforia e al-
lucinazioni, aumentando l’aggressività. Poi ar-
riva la fase down che induce a consumare nuo-
ve dosi, finché si diventa dipendenti. Dalla Rus-
sia arriva invece la popolarissima Krokodil, che
lì ha già ucciso migliaia di ragazzi che avevano
pagato 2 o 3 euro per questo mix micidiale fatto
di codeina con aggiunti benzina, olio e detersi-
vi, che genera ulcere rendendo la pelle simile a
quella di un coccodrillo. Chi la usa di solito non
sopravvive più di 3 anni. PA. RU. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Meloni quanto il sottosegre-

.

Gli effetti
Il Fentanyl è un
analgesico con
una potenza di
almeno 80
volte superiore
a quella della
morfina.
Provoca
stordimento
ed euforia
ZUMAPRESS.COM
questrati in 5 anni. Senza
contare le 14 tonnellate di
amfetamine dell’operazione
del 2020 a Salerno.
Che sia boom di nuove so-
stanze chimiche ce lo confer-
ma Simona Pichini, direttri-
ce del Centro nazionale di-
pendenze e doping dell’Iss.
«In Italia le nuove droghe più
diffuse sono i catinoni sinteti-
ci e in primis l’Mdphp, che è
una via di mezzo tra la cocai-
na e l’amfetamina, ma come
tutte le nuove sostanze sinte-
tiche molto più potente di
quelle a cui si ispira, dagli ef-
fetti più duraturi, meno cara
e molto più tossica e morta-
le». Tra le new entry più uti-
lizzate ci sono poi i cannabi-
Simona Pichini (Iss)
“Le nuove sostanze
sono meno care, più
potenti e più tossiche”
noidi sintetici. «Riproduco-
no anche qui con molta più
forza e pericolosità sostanze
classiche come cannabis, co-
caina ed eroina, ma mentre
queste provengono da pian-
te che richiedono sei mesi di
coltivazione, le altre vengo-
no prodotte in laboratorio in
un giorno e i costi diventano
stracciati». Terzi in classifica
gli oppioidi sintetici come il
Fentanyl. I meno utilizzati,
«ma - ammonisce Pichini- i
più tossici di tutti». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Addio papaveri, i nuovi talebani
puntano sulla metanfetamina
In Afghanistan coltivazione vietata per la seconda volta. Sulla droga si cercano nuove strade
D
al 2021, quando gli
Stati Uniti decisero
che l’Afghanistan
non faceva più parte
dei loro “interessi’’, è come se
una fitta nebbia fosse calata
tra il mondo conosciuto e gli
abitanti dal Paese tornato tale-
bano. Tendere la mano verso
di loro è come tenderla nella
nebbia. Ci si accontenta di fle-
bili segnali,
messaggi in bot-
tiglia da un co-
lossale disastro
a cui solo la no-
stra tirchieria
di rimorsi, dura
come la coraz-
za del coccodrillo, riesce a ren-
derci indifferenti. Eppure gli
sbirri di dio, subdoli e sguaiati,
messi al bando dalla comunità
internazionale (ormai entità
mitologica come l’olimpo di
Omero) continuano a far fun-
zionare la macchina fanatica
perfettamente organizzata
per raggiungere i loro fini. Ov-
vero tenere il Potere.
Prendiamo l’oppio. Ecco, si
apre il serraglio: perché non si
deve mai dimenticare, parlan-
done, che tutto avviene in un
Paese, talebano o non taleba-
no, in cui il novanta per cento
della popolazione vive con
due dollari al giorno. In tutto il
groviglio polimorfo di una sto-
ria millenaria solo una volta la
micidiale ma redditizia produ-
zione è scesa quasi a zero.
Era il luglio del 2000 e, si ar-
rossisce a dirlo, al potere c’era-
no i talebani, quelli della pri-
ma ora, ancora devoti aposto-
li del mullah Omar, il socio di
Bin Laden. Una fatwa del Co-
mandante dei credenti proibì
la coltivazione del papavero
da cui si ricava l’oppio. Che sa-
rebbe come dire vietar le vi-
gne nella Langa. La semina si
PRIMO PIANO
CRONACHE
Domenico Quirico
Il primato
L’Afghanistan era il primo
produttore mondiale di oppio
fa in autunno e la raccolta in
primavera. L’anno dopo la
produzione crollò, i contadi-
ni, spaventati da atroci ri-
membranze di massacri cam-
pestri, si adeguarono e il prez-
zo dell’eroina sul mercato
mondiale di cui l’Afghanistan
era il maggior produttore fece
un brusco balzo in avanti.
Riempiendo le sacocce di po-
chissimi e aumentando la di-
sperazione di moltissimi.
Quando gli Stati Uniti e i lo-
ro alleati locali in ottobre scate-
narono la caccia allo sceicco
del terrore e ai suoi impruden-
ti soci locali la draconiana in-
terdizione non incrementò cer-
to la volontà dei contadini af-
gani di immolarsi per il regime
proibizionista.
I vent’anni del protettorato
americano, invece, furono la
belle époque dei baroni della
droga che erano di casa, e alcu-
ni perfino parenti, dei belanti
tirannelli corrotti cui mancava
L’ANALISI
DOMENICO QUIRICO
la forza di esser davvero malva-
gi; messi al potere da Washing-
ton per portare il Paese alla de-
mocrazia e al mondo moder-
no. La droga fatturava tra i due
e i tre miliardi di dollari l’anno,
quasi il 10% del prodotto inter-
no lordo afgano. Le coltivazio-
ni di papavero così dilagava-
no. Si seminava e si raccoglie-
va fidando che Allah mandas-
se piogge e sole al momento
giusto. E la Dea, e le nazioni
unite, e la piaga del narcotraffi-
co e le campagne per mutare le
colture agricole? Si trangugia-
va tutto. Poiché le tonnellate
di miliardi di aiuti allo svilup-
po finivano nei conti in banca
degli amici a Kabul senza quei
soldi come sarebbero soprav-
vissuti gli afgani parcheggiati
nel Medioevo? Insomma per
vietare l’oppio ci volevano dei
folli di dio…
Nell’aprile del 2022 gran ce-
rimonia a Kabul. Tappeti pre-
ziosi, barbe fluenti, stiratissi-
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA
EPA
me zimarre da eminenza tale-
bana. Si dà lettura di un decre-
to della Guida (teoricamen-
te) Suprema Haibatullah
Akhundzada: la coltivazione
del papavero è vietata in tutto
il Paese, la droga è un peccato
contro dio.
I contadini afgani avevano
appena iniziato il raccolto e
stralunarono. Fino ad allora,
senza mescolarsi troppo, gli ze-
loti con il kalashnikov tornati
padroni di casa avevano con
gusto raccolto la tassa di mam-
mona, con cui tiravano avanti
e compravano armi. Poiché gli
affari sono affari la notizia fe-
ce balzare il prezzo dell’oppio
al chilo da 116 dollari a 203. I
contadini sparsi nei loro trulli
di pietra non ne approfittaro-
no: perché, nel frattempo, il co-
sto delle derrate alimentari
era aumentato a causa di sicci-
tà e sanzioni internazionali
del trentacinque per cento! I
contadini dovevano decidere
15
che fare in autunno: seminare
comunque sperando che l’inur-
bano vezzo di pestare i piedi ai
poveracci anche per i talebani
fosse sterile burocrazia purita-
na? E se invece quei vecchiacci
rincagnati e accovacciati face-
vano sul serio?
Le cifre della produzione
del 2023 che segnano un crol-
lo sembrerebbero indicare che
la Guida un po’ meno suprema
del suo predecessore ha veglia-
to con pugno di ferro sulla ap-
plicazione della misura mora-
lizzatrice. Tanto che i talebani
srotolano cifre trionfali della
loro lotta alla droga: in un an-
no seicento peccaminosi labo-
ratori distrutti, seimila arresti,
23 mila tonnellate di schifezze
micidiali e di vario tipo date al-
le fiamme. E esigono fine delle
sanzioni e restituzioni dei capi-
tali disinvoltamente prelevati
dagli Stati Uniti come rimbor-
so spese per i vent’anni di occu-
pazione democratica.
Dietro le cifre una realtà più
sfumata: i nuovi talebani sono
semplicemente più astuti dei
loro predecessori in turbante.
Stanno sostituendo il traffico
dell’eroina con quello più “mo-
derno’’ e redditizio della me-
tanfetamina. Da buoni mana-
ger hanno rimodellato l’offer-
ta. La pianta da cui si ricava l’e-
fedrina è abbondante in Af-
ghanistan anche se richiede
maggior fatica per raccoglier-
la. Niente suggestivi campi di
papavero, bisogna arrampi-
carsi penosamente sui pendii
più impervi delle montagne.
Una persona può raccoglierne
in un giorno al massimo tra 25
e 45 chili. Per produrre un chi-
lo di anfetamina occorrono
400 chili di materiale essicca-
to. In compenso si nasconde
più facilmente. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
16 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
A Pavia si toglie la vita l’artista detenuto per rapina e odio razziale
Un morto in carcere ogni 72 ore: da inizio anno sono già 24
Incubo suicidi in cella
L’ultimo è il trapper
Jordan Jeffrey Baby
IL CASO
FRANCESCA DEL VECCHIO
MILANO
I
n una sola giornata, quella
di ieri, due detenuti si sono
tolti la vita rispettivamen-
te nelle carceri di Pavia e di
Napoli. Con queste morti, il nu-
mero dei suicidi dietro le sbar-
re (incluso uno avvenuto nel
Cpr di Roma) nel 2024 sale a
23: un morto ogni tre giorni.
Nel penitenziario Torre del Gal-
lo a Pavia, a uccidersi è stato
Jordan Jeffrey Baby (nome
d’arte di Jordan Tinti), trapper
27enne che già aveva provato
a togliersi la vita in passato. Lo
hanno trovato in cella, impicca-
to con una corda al collo. Nel
2023 era stato condannato a 4
anni e 4 mesi per una rapina ag-
gravata dall’odio razziale ai
danni di un operaio nigeriano.
Tre mesi fa era stato trasferito
in una comunità dopo aver ot-
tenuto l’affidamento terapeuti-
co. Ma la misura era stata so-
spesa dal Tribunale di Sorve-
glianza che ne aveva disposto
il ritorno in carcere, avvenuto
Allarme
sovraffollamento
51 mila posti
per 60 mila detenuti
10 giorni fa. Al suo avvocato
Jordan aveva confidato di ave-
re subito maltrattamenti e abu-
si durante la detenzione.
Nel penitenziario di Secondi-
gliano, periferia di Napoli, si è
ucciso Robert L., detenuto stra-
niero di 33 anni. Senza fissa di-
mora, in carcere per omicidio.
Nell’agosto del 2019 la sua fu-
ga da Poggioreale – l’unica in
100 anni di storia del peniten-
ziario napoletano – era finita
su tutti i media nazionali. Si
tratta del quinto caso solo in
Campania dall’inizio del 2024
e il tasso di suicidi in carcere
nella regione «è 20 volte supe-
riore a quello delle persone li-
bere», spiega Samuele Ciam-
briello, Garante campano del-
le persone private della libertà
personale. «Occorrono rispo-
ste concrete prima che ci sia l’ir-
reparabile», aggiunge ragio-
nando sulle motivazioni che in-
ducono a gesti estremi: «Lo stig-
ma e la solitudine di chi entra
ed esce dal carcere uccidono di
più degli edifici degradati».
Gli ultimi anni hanno ripor-
tato trend preoccupanti: nel
2023 68 suicidi, nel 2022 addi-
rittura 84, l’anno peggiore dal
1992. Anche il 2024 è iniziato
malissimo: a gennaio, 13 suici-
di in meno di 30 giorni. In una
lettera congiunta firmata
dall’Associazione Antigone,
Magistratura Democratica e
dall’Unione delle Camere Pe-
nali Italiane datata 22 febbra-
io 2024 si evidenzia come i
suicidi scaturiscano «da uno
PRIMO PIANO
CRONACHE
stato di disperazione indotto
dalle miserevoli condizioni
di vita cui sono soggetti i dete-
nuti. E spesso si tratta di sog-
getti giovani, che devono
scontare condanne non lun-
ghe o addirittura prossimi al-
Il rapper Jordan Jeffrey Baby,
classe 1997, si è ucciso ieri in
carcere a Pavia. Era detenuto
per rapina e odio razziale
la scarcerazione». Il focus è
certamente sul sovraffolla-
mento: 60.637 detenuti a fron-
te di 51.347 posti ufficiali, di
cui alcune migliaia indisponi-
bili. «Il tasso di affollamento
medio è del 118,1%», e le re-
gioni più in difficoltà sono Pu-
glia (143,1%) e Lombardia
(147,3%). «Una ecatombe
Aveva già tentato
di togliersi la vita
Dopo l’affidamento
era tornato in prigione
drammatica rispetto alla qua-
le – afferma Patrizio Gonnella,
presidente di Antigone – deve
esserci l’obbligo morale e poli-
tico di intervenire. Ogni suici-
dio è un atto individuale che
non va generalizzato ma quan-
do i numeri sono così impres-
sionanti bisogna cercare le cau-
se di sistema».—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nel Bresciano
Cade dal tetto
di un’azienda
muore operaio
Il luogo dell’incidente
È caduto da un'altezza di
otto metri sotto gli occhi
dei colleghi che con lui sta-
vano lavorando sul tetto
di un capannone. Così ieri
mattina a Carpenedolo,
Bassa Bresciana, all'inter-
no dell'azienda Marmi Ghi-
rardi ha perso la vita il
43enne Andi Rexhepi. Na-
to in Albania, era dipen-
dente di una ditta esterna,
la Mo.Ca.M di Piancogno
da una decina di mesi ed
era padre di una figlia di
16 anni. L'uomo è precipi-
tato dal tetto, che era anco-
ra danneggiato dalla gran-
dine della scorsa estate, e
ha battuto violentemente
la testa a terra. Inutili i soc-
corsi chiamati tempestiva-
mente dai colleghi: Rexhe-
pi è morto sul colpo. A chia-
rire la dinamica, ed even-
tuali responsabilità, saran-
no gli accertamenti dei ca-
rabinieri e dei tecnici
dell’Asst del Garda.
La Lombardia risulta la re-
gione italiana con più inci-
denti, compresi quelli mor-
tali. E Brescia, con 55 infor-
tuni ogni milione di occu-
pati (e cinque vittime in
questo avvio di 2024), è
maglia nera in Lombardia.
«È un sistema malato, che
ha fatto prevalere la logica
di una competizione del
mercato sui diritti come
elemento di crescita», le
parole del segretario della
Cgil, Maurizio Landini. —
.
 R
La storia di una famiglia tunisina a Padova: “Non ci affittavano la casa perché stranieri”. La vicenda svelata dai benefattori: “Altri si assumevano i meriti”
“Noi costretti a vivere in auto con due figli
Salvati da Antonella Viola e da suo marito”
IL COLLOQUIO
LAURA BERLINGHIERI
PADOVA
Q
uella telefonata, rice-
vuta una domenica
d’ottobre, ha cambia-
to la loro vita: di Asma
Fneiach, 24 anni, del marito Na-
dir Haddad, 35, e dei loro figlio-
letti di quattro anni e quattordi-
ci mesi. Proveniva da un nume-
ro nemmeno salvato nella ru-
brica del cellulare. Era quello di
una signora che aveva saputo
della loro disperazione: finiti a
dormire per strada, sui sedili del-
la loro auto, perché nessun pa-
dovano era disposto a concede-
re la propria casa in affitto a que-
sta famiglia di origini tunisine.
«Perché siamo stranieri» spiega
Asma, oggi. E invece quella si-
gnora, con quella telefonata,
aveva deciso di intrufolarsi nel-
le loro vite, con un invito che a lo-
ro era apparso arrivare dall’al-
tro mondo: «Ho letto di voi. Nes-
suno dovrebbe vivere in una
macchina. Da domani vi ospite-
remo a casa nostra». E non fini-
va qui. Perché, poi, quella signo-
ra e il marito avrebbero pure
comprato una casa a Piazzola
sul Brenta, in provincia di Pado-
va, proprio per darla finalmente
in affitto ad Asma e Nadir.
Il pezzetto di storia in più è
stato aggiunto ieri. Quando si è
scoperto che l’anonima bene-
fattrice padovana altri non era
che Antonella Viola, l’immuno-
loga che per mesi ha bucato gli
schermi delle televisioni di
mezza Italia, parlando di Coro-
navirus nella maniera più sem-
plice ed efficace possibile. Lo
ha raccontato lei, su Facebook.
Non voleva, ma ha risposto a
una nota della Fillea Cgil pado-
vana, che si accreditava il meri-
to di avere trovato una sistema-
zione a quella famiglia. «E inve-
ce no, sono stati Antonella Vio-
la e suo marito. Due persone
stupende» dice Asma.
TRA MAMME È BASTATO GUARDARSI NEGLI OCCHI
F
accio un po’ fatica a
comprendere il cla-
more che ha suscita-
to la notizia di una fa-
miglia che aiuta un’altra fa-
miglia: cosa c’è di più norma-
le di questo? Una madre –
perché madri si resta per
sempre, anche se i figli sono
ormai grandi e lontani – leg-
ge un giorno di un’altra ma-
dre in difficoltà, costretta a
vivere in macchina con due
bambini molto piccoli, per-
ché nessuno affitta loro una
casa. Capita spesso, purtrop-
po, ma questa volta la fami-
glia in difficoltà non è lonta-
na e quindi si può fare molto
di più che indignarsi; questa
volta bisogna scegliere se
.
ASMA
MADRE
DI DUE FIGLI
Abbiamo reddito
fisso e permesso
di soggiorno
Un’agenzia ci ha
restituito 700 euro di
caparra: “I proprietari
non vogliono stranieri
Abbiamo scelto l’Italia
per dare un futuro ai
nostri figli
Persone come
Antonella e il marito ci
rendono fiduciosi e noi
paghiamo puntuali
chiudere il giornale e conti-
nuare la propria vita o met-
tersi in gioco in prima perso-
na. E, per me, la scelta è sta-
ta ovvia. Meno ovvio, inve-
ce, è che situazioni come
questa si ripetano ogni gior-
no nelle nostre città e che
per le famiglie, italiane o
straniere, sia sempre più dif-
ficile trovare una casa in af-
fitto. Meno ovvio è che siano
i singoli cittadini a farsi cari-
co di problemi che dovrebbe-
ro risolvere le istituzioni.
Non mi fa piacere che la
mia vita privata diventi pub-
blica e così, quando ho deci-
so di dare una mano a Na-
der, Asma e i loro bambini -
la famiglia tunisina che ho
PRIMO PIANO
CRONACHE
«Avevo deciso di tenere que-
sta cosa assolutamente privata
e riservata, ma oggi l’indignazio-
ne è tale che mi sento di raccon-
tare la verità» ha scritto Viola sui
social, raccontando l’intera vi-
cenda: «Io e mio marito abbia-
mo tolto dalla strada la famiglia
di Asma. Non ho mai visto la
Cgil, né la Caritas, né alcuna al-
tra associazione. La situazione
di questa famiglia l’abbiamo ri-
solta io e mio marito, senza rice-
vere alcun aiuto. Ho voluto farlo
in silenzio perché le cose impor-
tanti non si fanno per raccontar-
le, ma per il loro valore. E mai ne
avrei parlato se non avessi letto
queste falsità. Assurdo specula-
re sul dolore. Assurdo prender-
si meriti inesistenti». Un post al
quale ne è seguito un altro: «Ab-
biamo ricevuto le scuse da par-
te della Cgil».
Nadir è carpentiere, Asma nel
fine settimana lavora in tratto-
ria, in cucina. «Abbiamo due
bambini, uno stipendio fisso a fi-
IL COMMENTO
ANTONELLA VIOLA
ospitato a casa mia tra
ottobre e dicembre e
per la quale io e mio
marito abbiamo com-
prato l’appartamento
dove ora vivono, in af-
fitto – ho chiesto loro di non
rivelare a nessuno il mio no-
me. E così hanno fatto. Vole-
vo il riserbo – che ho dovuto
rompere io stessa a causa di
un recente articolo in cui
un’associazione si attribuiva
il merito di aver risolto il pro-
blema – per proteggere la
mia famiglia, la famiglia di
Asma e la purezza del gesto
di solidarietà che io e mio
marito stavamo compiendo.
Oggi però mi vedo costretta
a scriverne di mio pugno, do-
ne mese. Eravamo due normali
cittadini alla ricerca di una casa
in affitto» racconta la donna.
La ricerca è durata sette mesi.
Asma e Nadir hanno battuto le
agenzie immobiliari di tutta la
provincia di Padova, venendo si-
stematicamente respinti. Il moti-
vo? Nonostante il contratto a
tempo indeterminato di lui, nes-
suno voleva affittare la propria
casa a due stranieri. «Ci è persi-
no stato restituito un anticipo di
700 euro. Quando abbiamo
chiesto il motivo, l’agente immo-
biliare ci ha risposto che il pro-
prietario di casa non voleva stra-
nieri a casa sua».
Tramite la rete di assistenza
sociale, la coppia aveva trovato
provvisoriamente da dormire
in un albergo del loro quartie-
re, per 70 euro a notte. Troppi
soldi, a fine mese. E così, mam-
ma, papà e i due bambini erano
finiti a passare le notti in auto,
nel quartiere padovano di Sa-
cro Cuore. Nonostante lo sti-
po una giornata intera
trascorsa a negare in-
terviste a giornali, ra-
dio e programmi televi-
sivi. Lo faccio speran-
do di mettere fine alla
curiosità ma anche perché
in fondo coltivo la speranza
che persino dalle vicende
meno piacevoli possa nasce-
re qualcosa di buono e che
questa storia possa dare co-
raggio a chi vorrebbe aiuta-
re il prossimo ma ne è al con-
tempo spaventato.
Nader e Asma ci hanno
raccontato dei tanti “no”
che avevano ricevuto nella
ricerca di una casa in affit-
to, nonostante i documenti
in regola, il lavoro a tempo
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA
ALEANDRO BIAGIANTI / AGF
Asma Fneiach, 24 anni, il
marito Nadir Haddad, 35, con
le loro bambine di 4 anni e 14
mesi. Sopra, Antonella Viola,
immunologa e collaboratrice
de La Stampa: è stata lei con il
marito a trovare una casa alla
famiglia tunisina
Le tappe della vicenda
1 ti italiani non vogliono affittare
Una famiglia tunisina (ma-
rito, moglie e due bambine)
è costretta a vivere in auto
a Padova: nessuno è dispo-
sto ad affittarle una casa
2 glioletti hanno finalmente tro-
Una coppia di italiani li ac-
coglie in casa per un mese,
poi decide di comprare un
appartamento e di darglie-
lo in affitto a basso prezzo
3 non siano cittadini italiani:
Un articolo attribuisce ogni
merito a Fillea Cgil, Caritas
e Avvocati di strada. A que-
sto punto la coppia italiana
decide di uscire allo scoper-
to: «Nessuno ci ha aiutato»
indeterminato di Nader
presso un’azienda veneta e
la possibilità di pagare un af-
fitto equo. La ragione dei ri-
fiuti era sempre la stessa: la
mancanza di fiducia, la pau-
ra dei proprietari di affitta-
re a una famiglia straniera -
e con bambini piccoli – che
si rivelasse inadempiente o
comunque problematica. È
comprensibile, ma è anche
triste e pericoloso perché l’e-
quilibrio di tutta la nostra
società si basa sulla fiducia
reciproca.
Quando con mio marito
abbiamo deciso di aprire la
nostra casa a Nader, Asma e
ai loro bambini abbiamo do-
vuto anche noi superare
17
pendio da 1600 euro di Nadir.
Fino a quella domenica mat-
tina. «Antonella e suo marito ci
hanno prima ospitato a casa lo-
ro per un mese e dieci giorni,
poi hanno comprato una casa a
Piazzola sul Brenta, che ci han-
no dato in affitto. Sono due per-
sone straordinarie» continua a
ripetere Asma.
«Quando abitavamo da Anto-
nella, lei ci lasciava le chiavi di
casa. Nel fine settimana, pote-
va capitare che dormisse fuori
con il marito, lasciandoci a casa
da soli. E poi ci ha permesso di
andare a vivere tutti e quattro a
Piazzola. Noi le versiamo rego-
larmente l’affitto ogni mese e
non abbiamo mai sgarrato,
nemmeno di un giorno». Ma
Asma racconta che la sua storia
è uguale a molte altre, tra i suoi
L’immunologa
“Volevamo restare
anonimi, ma troppi
dicevano falsità”
connazionali: «Purtroppo, tan-
a cittadini stranieri, perché san-
no che diversi non pagano; ma
poi occupano lo stesso quelle
case ed è difficile mandarli via.
Però non è giusto che a pagare
siano le brave persone».
Adesso Asma, Nadir e i loro fi-
vato la loro dimensione. Mam-
ma e papà che lavorano, i due
bambini che crescono insieme.
«Abbiamo scelto l’Italia per da-
re un futuro ai nostri figli. Vo-
gliamo che la loro vita sia qui,
in questo Paese, nonostante
nemmeno la piccolina, pur es-
sendo nata a Padova. L’esisten-
za di persone come Antonella e
suo marito ci riempiono di spe-
ranze, guardando al futuro dei
nostri bambini». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
quella diffidenza che tutti
istintivamente proviamo
verso chi non conosciamo e
che ci fa temere subito il peg-
gio. Ma è bastato incontrar-
si, guardarsi negli occhi,
scambiare due parole per ca-
pire che sarebbe andato tut-
to bene e che questa espe-
rienza avrebbe portato gioia
e bellezza nelle nostre vite.
E così è stato. Ecco perché
non credo ci sia nulla di ecce-
zionale in quello che io e
mio marito abbiamo fatto: è
bastato abbassare le difese
per renderlo normale, per ri-
conoscersi simili nei bisogni
e nelle speranze, nelle paure
ma anche nell’amore. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
Perquisizioni in sede e negli appartamenti dei due dirigenti: sequestrate chat, mail e materiale informatico. Sotto esame la cessione a RedBird
Caos Milan, indagati Gazidis e Furlani
“Il club è ancora controllato da Elliott”
IL CASO
MONICA SERRA
ANDREA SIRAVO
MILANO
P
er la procura di Mila-
no, è il fondo d’investi-
mento americano El-
liott ad avere il «con-
trollo sostanziale» dell’Ac Mi-
lan. E non Gerry Cardinale con
la sua RedBird, a differenza di
quanto la società ha comunica-
to all’esterno e ai tifosi. Soprat-
tutto, a differenza di quanto è
stato dichiarato alla Federazio-
ne italiana giuoco calcio (Figc).
Per questo, con l’accusa di osta-
colo all’esercizio delle funzioni
di vigilanza, i pm Giovanni Po-
lizzi e Giovanna Cavalleri han-
no iscritto nel registro degli in-
dagati l’amministratore delega-
to Giorgio Furlani (ex portfolio
manager proprio di Elliott) e il
predecessore Ivan Efthimios
Gazidis. E per questo, gli uffici
in via Aldo Rossi e gli apparta-
menti dei due amministratori
delegati sono stati perquisiti ie-
ri dagli investigatori del Nucleo
speciale di polizia valutaria che
hanno sequestrato documenti,
chat, mail, contenuto di pc e
supporti elettronici.
«La società Ac Milan risulta
terza ed estranea al procedi-
mento in corso e sta prestando
piena collaborazione alle auto-
rità», ha fatto sapere il club.
Precisazione che è arrivata an-
che dagli inquirenti. L’obbligo
di comunicazione alla Figc pe-
raltro all’interno della società
spetta all’ad, non ad altre figu-
re apicali come il presidente
Paolo Scaroni. Per questo so-
no indagati solo i due dirigenti
che si sono avvicendati tra il
2022 e il 2023.
Secondo l’ipotesi della pro-
cura, il «fondo Elliott conserva
attualmente il controllo della
La nota della società
“Estranei a questo
procedimento, diamo
piena collaborazione”
società, laddove all’autorità di
vigilanza della Figc sarebbe, in-
vece, stata rappresentata l’ef-
fettiva cessione della proprie-
tà in favore del fondo Red-
Bird». Accuse definite «false»
da Elliott, che assicura: «Il Mi-
lan è stato venduto a RedBird
il 31 agosto 2022. A partire da
quella data, Elliott non ha più
alcuna partecipazione aziona-
ria o controllo sul club».
La deduzione investigativa
della Gdf arriva dall’analisi del-
la documentazione acquisita
in Lussemburgo nel corso del-
le perquisizioni di un anno fa
ai già indagati consiglieri di
amministrazione Jean Marc
McLean e Daniela Italia di Pro-
ject RedBlack, il veicolo socie-
tario che controllava indiretta-
mente il Milan fino alla cessio-
ne del 31 agosto 2022 a Red-
Bird. A rafforzare la tesi degli
Da sinistra: Mike Maignan, 28 anni, Olivier Giroud (37) e Rafael Leao (24), tre colonne del Milan
inquirenti in merito a «ulterio-
ri rilevanti profili di anomalia»
sull’effettiva titolarità del club
anche le recenti voci del possi-
bile ingresso come nuovi soci
di investitori del mondo ara-
bo, tra cui il fondo del Bahrein
Investcorp e quello saudita
Pif. Da un documento societa-
Le possibili conseguenze a livello di giustizia sportiva: anche il Lille nella galassia Elliott
Doppia proprietà vietata nelle coppe
Uefa e Figc in attesa: rischio sanzioni
IL RETROSCENA
STEFANO SCACCHI
MILANO
D
opo i pubblici mi-
nisteri di Milano,
potrebbero muo-
versi Figc e Uefa.
La Procura Federale atten-
de le carte dalla magistratu-
ra per capire quali profili
della giustizia sportiva pos-
sono entrare in gioco. La so-
cietà rossonera si dichiara
«terza ed estranea al proce-
dimento in corso». Elliott
parla di «accusa falsa» soste-
nendo di «non avere più al-
cun controllo sul Milan». La
Figc valuterà se possono es-
sere stati violati gli articoli
31 e 32 del codice di Giusti-
zia Sportiva, che disciplina-
no gli illeciti in materia ge-
stionale ed economica. Dif-
ficile, però, immaginare co-
sa rischia il Milan. Queste
norme, oltre a semplici am-
mende, prevedono sanzio-
ni severe: dai punti di pena-
lizzazione alla retrocessio-
ne all’ultimo posto in classi-
fica. Ma il presupposto è
PRIMO PIANO
CRONACHE
1,16
miliardi, il prezzo
a cui il Milan sarebbe
stato ceduto nel 2022
a RedBird
PASSAGGIO DI CONSEGNE A FINE 2022
Ivan Gazidis
Ex Arsenal, 59 anni, è
stato ad del Milan ai tempi
della gestione Elliott
molto chiaro: le false comu-
nicazioni devono essere
funzionali a ottenere l’iscri-
zione al campionato senza
averne diritto per assenza
dei requisiti economici,
ad esempio simulando di
aver pagato stipendi o con-
tributi non versati. La si-
tuazione del Milan, inve-
ce, riguarda informazioni
errate sulla reale proprie-
tà del club. Infatti la Figc
non si sbilancia. In via Alle-
NICOLA MARFISI/AGF
600
milioni versati subito,
il resto pagato
con un prestito avuto
dallo stesso Elliott
Giorgio Furlani
L’attuale amministratore
delegato, 45 anni, è in
carica dal dicembre 2022
gri hanno impiegato qual-
che ora per orientarsi.
La conseguenza in ambi-
to Uefa sarebbe quella di ri-
dare vigore agli accerta-
menti basati sull’articolo 5
che vieta a uno stesso grup-
po di controllare più club
partecipanti alla stessa cop-
pa europea. Il Milan rientra
già in questo perimetro vi-
sto che RedBird possiede
anche il Tolosa. L’effetto sa-
rebbe quello di spostare l’as-
La replica del fondo Usa: “Accuse false”
1 2
La cessione
Il 31 agosto 2022
il Milan passa dal fondo
Elliott, capitanato da
Paul Singer, alla società
d’investimento
americana RedBird
per circa 1,2 miliardi
di euro, di cui 600
milioni versati subito
3 4
I primi indagati
Nell’aprile di un anno fa
con una rogatoria
in Lussemburgo
la Guardia di Finanza
perquisisce i primi due
indagati, Jean Marc
McLean e Daniela Italia,
consiglieri di una
holding di Elliott
rio interno intitolato «Ac Mi-
lan investor presentation» ac-
quisito dai finanzieri emerge-
rebbe che il nuovo potenziale
investitore entrerebbe nel
club con il 41,7 per cento attra-
verso l’acquisto dell’80 per cen-
to del finanziamento che El-
liott ha dato a RedBird per riu-
se delle indagini Uefa in or-
bita Lille, club francese che
aveva ricevuto un prestito
da Elliott quando l’hedge
fund era azionista di mag-
gioranza del Milan. L’Uefa
sospetta che il Lille sia rima-
sto nella stessa galassia an-
che dopo la cessione a Mer-
lyn Advisor. L’inchiesta mi-
lanese potrebbe far riaprire
il dossier congelato nel
2022 per la mancata qualifi-
cazione dei francesi alle
coppe europee. Ma la disci-
plina Uefa è molto morbi-
da. Lo dimostra proprio il
via libera alla presenza di
Milan e Tolosa in questa sta-
gione di Champions ed Eu-
ropa League, seguito solo
da limitazioni di governan-
ce e operazioni di mercato
incrociate. I vertici Uefa os-
servano, senza intervenire,
il dilagare delle multipro-
prietà. Ancora più preoccu-
pante visto che i fondi finan-
ziari non chiariscono gli ef-
fettivi investitori. La perqui-
sizione nella sede del Milan
potrebbe far accendere
un’altra spia di allarme. —
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L’esposto
Il 14 settembre 2022,
due settimane dopo
il passaggio di proprietà,
arriva in procura
l’esposto della Blue Skye
(socio di minoranza)
che denuncia presunte
opacità nella cessione
delle azioni del club
La Finanza in sede
Ieri nuove perquisizioni
negli uffici di Casa
Milan: quello dell’ad
Giorgio Furlani e del
predecessore Ivan
Gazidis, entrambi
indagati per ostacolo
all’esercizio delle
funzioni di vigilanza
scire a ottenere il 99,9 per cen-
to della proprietà. Va ricorda-
to, infatti, che la società di inve-
stimento di Cardinale ha acqui-
stato il Milan al prezzo di 1 mi-
liardo e 160 milioni, con 600
milioni versati in denaro,
mentre la restante parte con
un prestito con un tasso an-
nuo del 7 per cento avuto dal-
lo stesso venditore Elliott.
Questo elemento, per la Gdf,
«sembrerebbe confermare
che il vendor loan sottoscritto
tra RedBird ed Elliott garanti-
sca a quest’ultimo la proprie-
tà di parte della società».
Qualora l’ipotesi accusato-
ria fosse confermata si deter-
minerebbe, peraltro, una «si-
tuazione di conflitto di interes-
se» in Europa. E questo perché
il fondo d’investimento capita-
Gli amministratori
delegati accusati
di ostacolo alla
vigilanza federale
nato da Paul Singer risulta an-
cora avere «un’influenza domi-
nante» sul club francese del Lo-
sc Lille. Un doppio controllo
che violerebbe l’articolo 5 del
regolamento Uefa, che impedi-
sce a uno stesso proprietario di
avere influenza su due o più
club iscritti alle stesse competi-
zioni europee.
Le verifiche della procura di-
retta da Marcello Viola sono
scattate nel settembre 2022,
in seguito a un esposto presen-
tato dalla lussemburghese
Blue Skye, socio di minoranza
nella precedente proprietà
che, oltre a denunciare una
«perdita di garanzia sul finan-
ziamento» per oltre 100 milio-
ni di euro nella cessione del Mi-
lan da Elliott a RedBird, soste-
neva presunte «opacità nei pas-
saggi societari». —
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.

Il miracolo
A Indian Wells l’incredibile favola di Nardi: batte Djokovic, numero 1 del mondo e suo idolo
Sorpresa del tennis, 20 anni di Pesaro. Lo chiamano Giotto e non ama i social. Il papà notaio
N
el tennis, il ministe-
ro per il made in Ita-
ly i giocatori se lo
fanno da soli. Gio-
vani, intelligenti, vincenti in
campo, bravi anche a raccon-
tarsi davanti ad una teleca-
mera, da Jannik Sinner a Ja-
smine Paolini sono il volto
composito del boom che
riempie i circoli e sbianca le
notti degli italiani. L’ultimo
storytelling di successo è
quello di Luca Nardi da Pesa-
ro, vent’anni e sette mesi, nu-
mero 123 del mondo, che a
Indian Wells, mentre il radar
dei guardoni professionali at-
tenzionava Sinner, si è mes-
so in tasca il Number One di
sempre, Novak Djokovic.
«Mi sembra un miracolo»,
dice l’educatissimo eversore
(«sono timido e introverso,
non guardo tanto i social») fi-
glio di un notaio napoletano
trapiantato a Pesaro ed ex pal-
lanuotista che ospita nella ta-
verna del suo studio il Napoli
Fan club della città marchigia-
na (con conseguente sfegata-
to tifo per il Ciuccio anche di
Nardi junior).
“Tutti ci ispiriamo
a Sinner. Ho la fortuna
di potermi allenare
spesso con lui”
«Fin da quando avevo 10
anni ho la foto di Djokovic ap-
pesa in camera, la guardo
ogni volta che vado a dormi-
re, per me è come un dio.
Non avrei mai immaginato
di poterlo battere, e fino a
qualche giorno fa non pensa-
vo neppure di poterlo incon-
trare». Luca, eliminato nelle
qualificazioni, è entrato nel
tabellone principale del ric-
chissimo torneo californiano
dalla porta di servizio, come
terzo lucky loser, terzo ripe-
scato, quando aveva già le va-
ligie pronte per Miami. Chia-
matelo destino. «Prima di en-
trare in campo ho detto al
mio allenatore: mi acconten-
terei di perdere 6-1 6-1, anzi,
vai tu in campo che sto tre-
mando. Poi nei primi game
ho visto che riuscivo a fare
partita, e mi sono chiesto:
perché no?». Perché non pro-
varci, a buttare giù dal piedi-
stallo l’idolo. Il Cannibale
non era nella sua miglior gior-
nata, okay, ma Nardi lo ha
prima sfiancato poi domato
in tre set (6-4 3-6 6-3) con la
consueta eleganza ma inso-
spettabile autorità, chiuden-
do la pratica come fanno i
predestinati, con un ace
.
NOVAK DJOKOVIC
TENNISTA SERBO
NUMERO 1 DEL MONDO
Si meritava
questa vittoria
Che cosa
diavolo mangiano
questi italiani?
Luca Nardi, 20 anni
di Pesaro, ha due fratelli
ora entrerà
nella top 100 dell’Atp
esterno. È la tredicesima vol-
ta che un azzurro batte un nu-
mero uno in carica, ma con
Djokovic l’accanimento è par-
ticolare: negli ultimi dodici
mesi, su nove sconfitte cin-
que gliele hanno inferte i no-
stri, tre Sinner, una Musetti e
ora Nardi. «Che cosa diavolo
mangiano, questi italiani?»,
si è chiesto indispettito il so-
vrano, vegano convinto, am-
maccato dall’età (36 anni) e
dai diritti eleganti e implaca-
nuove voci sulla concorrenza di riad per le atp f inals
Binaghi: “Il fondo arabo non fa paura”
«Gli italiani hanno una nuova
travolgente passione, quella
per il tennis e per il padel».
Con la consapevolezza del
grande lavoro svolto, Angelo
Binaghi, il presidente della fe-
derazione, illustra nelle sale
di Palazzo Madama a Torino
il bilancio record dell’edizio-
ne 2023 con un valore com-
merciale di 41 milioni. E con
una previsione di possibile
sold out dei biglietti «già pri-
ma dell’estate» per la manife-
stazione del 2024. Sono i nu-
meri a fotografare il successo
delle Finals organizzate sotto
la Mole. Secondo lo studio
commissionato a “Ern-
st&Young”, la ricaduta econo-
PRIMO PIANO
LO SPORT
IL PERSONAGGIO
di Luca
STEFANO SEMERARO
bili di un avversario sbucato,
per lui e per tanti, dal nulla.
Nardi non segue diete parti-
colari, ma per anni, come
spiega Giorgio Galimberti,
l’ex davisman che lo segue da
inizio anni, qualche disturbo
digestivo l’ha avuto. Quindi
molto sushi, la sua passione,
da abbinare a partite a padel
o a calcetto con gli amici.
Sul campo da tennis, al cir-
colo Baratoff, è arrivato a set-
te anni, ispirato dal fratello
mica sul territorio è stata pari
a 306,3 milioni di euro, suddi-
visa in impatto diretto (139
milioni), indiretto (115,6 mi-
lioni) e indotto (51,7 milio-
ni). Ed è con la forza di nume-
ri come questi che Torino ri-
parte. Necessario fare i conti
con un impianto che ha rag-
giunto la massima capienza e
sul quale sta ragionando il sin-
daco Stefano Lo Russo. L’Ita-
lia punta a tenere il torneo dei
maestri anche oltre il 2025.
Sfidando anche la possibile
concorrenza dell’Arabia, en-
trata nel mondo Atp con il fon-
do Pif. Binaghi spiega chiara-
mente: «Timore dell’Arabia?
Io sono come Sinner. Come
maggiore Niccolò, poi Luca
ci è rimasto mentre Niccolò
si è dato agli studi di design.
A 14 anni ha vinto “Les Petits
As” di Tarbes, quando in ta-
bellone c’erano Alcaraz e Ru-
ne, e perso in semifinale ai
campionati italiani contro Lo-
renzo Musetti, che ha poi ri-
trovato come compagno di
banco a Cecina. «Chi vorrei
diventare? Djokovic», rispon-
deva da cucciolo. Braccio e
‘manina’ da fenomeno del re-
lui rispetto tutti ma non ho
paura di nessuno. Abbiamo
una generazione di giovani
campioni che nessuno ha e la
capacità di gestire eventi del
genere. Stiamo lavorando,
convinti che riusciremo a te-
nere in Italia le prossime edi-
zioni della manifestazione -
afferma fiducioso Binaghi -.
Quante, dove e perché, è an-
cora troppo presto, ma que-
sta partita la vinciamo». E ag-
giunge: «In questo momento
l’Italia nel tennis mondiale è
una superpotenza. Abbiamo
una popolarità del nostro
sport difficilmente raggiungi-
bile da altri Paesi». D.COT. —
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MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA
sto non sono mai stati in di-
scussione (il suo sopranno-
me è Giotto), i dubbi (i pre-
giudizi?) piuttosto circola-
vano sulla tenuta mentale
del ragazzo di ottima fami-
glia, abituato agli agi di una
provincia ricca e coccolosa.
La frenata è arrivata pun-
tuale nell’attraversare la li-
nea ombra che separa tor-
nei giovanili dal circuito dei
grandi, complici gli infortu-
ni (5 mesi fermo per un gua-
io alla schiena nel 2018).
Con il trasloco a Cattolica,
alla Galimberti Tennis Acade-
my qualcosa si è sbloccato,
e ad agevolare la pratica ci
si ha pensato anche l’effetto
Sinner. «Tutti ci ispiriamo a
Jannik. Ho la fortuna di po-
termi allenare spesso con
lui e cerco ogni volta di capi-
re come lavora, perché è pri-
ma di tutto un professioni-
sta esemplare. Spero di po-
terlo imitare, magari non
con gli stessi risultati. Ma
non si sa mai…».
Al prossimo turno, dopo
una notte breve e memora-
bile («sono andato a letto
alle 4 e alle 7 ero già in pie-
di, non credo la scorderò
mai») lo aspetta la prova
del nove, impersonata
dall’americano Tommy
Paul, numero 17 Atp, da lu-
nedì comunque sarà fra i
primi 100. Sembra un mira-
colo, ma forse è qualcosa di
meglio. —
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19
5 DOMANDE
GIORGIO GALIMBERTI
ALLENATORE DI LUCA NARDI
“Aveva paura
e adesso
deve diventare
più cattivo”
Giorgio Galimberti, mi-
lanese, ex azzurro di
Coppa Davis, n. 115 del
mondo nel 2003, dall’u-
no gennaio è l’allenato-
re di Nardi nella sua Aca-
demy di Cattolica, dello
staff fa parte anche il vi-
deoanalista torinese Si-
mone Bertino.
l
1. Giorgio ci racconta le
emozioni della vittoria su
Djokovic?
«Il momento difficile so-
no state le 24 ore prima
della partita, dopo il
successo su Zheng al
primo turno. Aveva un
po’ di paure, il ricordo
di alcune partite perse
male: ‘E se poi mi di-
strugge?’. L’ho tranquil-
lizzato dicendo che Djo-
kovic è il più forte di
sempre, ma non ti di-
strugge. E che lui aveva
le armi adatte per af-
frontarlo».
l
2. Dicevano che Luca, fi-
glio di un notaio, non ave-
va la grinta del campio-
ne…
«Chiacchiere da bar.. È
un ragazzo serio, grande
lavoratore, molto sensibi-
le. Come tutti deve impa-
rare a uscire dalla com-
fort zone e abituarsi a
mettersi in gioco».
l
3. Djokovic alla fine era ir-
ritato, gli ha detto “così
non va bene”, come mai?
«Un malinteso su una si-
tuazione in cui Luca non
aveva colpa. Ma è talmen-
te buono che si è scusato
comunque, dimostrando
rispetto per un grande
campione».
l
4. Può ancora migliora-
re?
«Diritto e servizio se li
porta da casa, ha grandi
margini sul servizio e de-
ve venire più spesso a re-
te, a volte mette alle cor-
de gli avversari ma resta
indietro. E poi deve di-
ventare più ‘cattivello’:
ma solo in campo».
l
5. Il merito del boom ita-
liano è di Sinner?
«Jannik è un grande tra-
scinatore, ma per me ha
contribuito molto il lavo-
ro della Fitp, il soste-
gno dato ai giocatori, ai
circoli e ai coach come
me - qui con noi ad
esempio c’è il prepara-
tore Stefano Barsacchi
- i tanti tornei che si fan-
no in Italia, e il canale
Supertennis che ha avvi-
cinato tanti bambini al
nostro sport». SEME —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
20 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
EF
L’ad non scopre le carte sulla composizione delle liste: “In consiglio c’è una dialettica positiva”
I conti da record di Generali
gli utili volano a 3,6 miliardi
Donnet alza la cedola: +10%
IL CASO
FRANCESCO SPINI
MILANO
P
iù forte delle catastro-
fi naturali, Generali
nel 2023 porta a casa
conti record sia per ri-
sultato operativo, chiuso a 6,9
miliardi di euro e in rialzo del
7,9% rispetto a un anno fa, sia
nell’utile netto, che si fissa –
nel dato normalizzato, al net-
to cioè di poste non ricorrenti
– a quota 3,575 miliardi, in rial-
zo del 14,1%. Questo nono-
stante gli effetti del cambia-
mento climatico abbiano com-
portato esborsi per il Leone (ol-
tre a quanto assorbito dai con-
tratti di riassicurazione) quasi
Il costo dei disastri
naturali causati dal
cambiamento climatico
superano il miliardo
doppi rispetto all’anno prece-
dente: 1,127 miliardi contro
663 milioni di euro. I risultati
raggiunti, spiega l’ad del grup-
po, Philippe Donnet, hanno
avuto «il contributo positivo di
tutti i segmenti» e dimostrano
«l’efficace esecuzione della no-
stra strategia» espressa dal pia-
no che si concluderà a fine an-
no. Su quello nuovo «siamo
già al lavoro», assicura il mana-
ger francese che poi spiega:
«Sarà ambizioso e da portare
a casa in un contesto sfidan-
te. Lo presenteremo a inizio
2025». A trainare il risultato
operativo è però il ramo Dan-
ni, che cresce del 15,8%,
mentre quello relativo al bu-
siness Vita avanza dell’1,7%.
Confermati i bonus ai manager. Piano di azionariato per i dipendenti
Unicredit rivede gli stipendi
e premia Orcel con 10 milioni
L’OPERAZIONE
LUCA FORNOVO
U
nicredit mette ma-
no al piano di re-
munerazione dei
suoi dirigenti, co-
me richiesto dall’Eba, la vigi-
lanza Bce, e lo fa mantenen-
do inalterati i livelli di com-
penso approvati dall’assem-
blea dei soci un anno fa. Dal
bilancio pubblicato ieri sul
ECONOMIA Il punto della giornata economica
& FINANZA
ITALIA
FTSE/MIB FTSE/ITALIA
33.315 35.435
-0,27% -0,29%
Quanto ai premi totali, salgo-
no del 5,6%, a 82,5 miliardi,
trainati sempre dal comparto
Danni che fa +12%.
Nel frattempo Donnet «gra-
zie alla nostra forte posizione
di cassa e di capitale» aumenta
anche la remunerazione per i
soci (Mediobanca, Delfin, Cal-
Philippe Donnet
tagirone, Benetton, i principa-
è l’amministratore
li), verso cui è in arrivo una
delegato
pioggia di 1,98 miliardi di eu-
di Generali
ro: all’assemblea, che si terrà –
da otto anni
a porte chiuse, con l’interven-
to del solo rappresentante desi-
“
gnato – il 24 aprile sarà propo-
sta una cedola da 1,28 euro, in
crescita del 10%. Nel triennio
Siamo già al lavoro sul nuovo vengono così distribuiti 5,5 mi-
liardi agli azionisti centrando
piano industriale: lo la parte alta della forchetta-tar-
presenteremo a inizio 2025 get di piano, compresa tra 5,2
Sarà ambizioso e sfidante e 5,6 miliardi. «Da quando so-
no stato nominato, nel 2016, il
dividendo è cresciuto del
verso il voto del 4 aprile «un segnale di unità e di
compattezza». A circa tre
settimane dal voto del 4 apri-
Per Confindustria sarà una corsa a tre le è dunque certa la corsa a
Gozzi raggiunge il 20%, Marenghi fuori tre, al netto di eventuali ulte-
riori ritiri o alleanze. Lo sta-
Per la guida di Confindustria tuto di Confindustria preve-
sarà una corsa a tre. Alberto de un numero massimo di
Marenghi si è ritirato, dopo tre candidati per il voto, a
aver raccolto pochi consen- scrutinio segreto, del consi-
si. Antonio Gozzi ce l’ha fat- glio generale. Vince chi in-
ta: il numero uno di Federac- cassa almeno la metà più
ciai, fanno sapere fonti a lui uno dei voti dei presenti in
vicine, ha superato la soglia consiglio generale. Se non
di sostegno del 20% tra le ter- Antonio Gozzi si dovesse raggiungere il
ritoriali e dunque si gioche- quorum richiesto alla prima
rà la partita fino in fondo con co presenterà la documenta- votazione, in caso di tre can-
Edoardo Garrone ed Ema- zione, cosa fatta ieri da Orsi- didati, si andrà al ballottag-
nuele Orsini. I quali sarebbe- ni. Sempre ieri Marenghi gio tra i due più votati nel pri-
ro in testa: al momento con una lettera inviata ai sag- mo scrutinio. Caso mai avve-
avrebbero entrambi 186 vo- gi ha spiegato il passo indie- nuto nella storia di Confin-
ti. Giovedì il leader di Dufer- tro affermando di voler dare dustria. —
berg, ha spiegato che il cda
dell’istituto di credito ha rite-
nuto giusto che la squadra
dei dirigenti «sia equamente
remunerata per le eccellenti
prestazioni rispetto al mer-
cato». La nuova metodolo-
gia prevede che il prezzo di
conversione delle azioni
sito della banca è emerso ri a 155mila euro medi a diri- non sia aggiustato per i divi-
che l’amministratore delega- gente, cifra in aumento del dendi. Unicredit ha compen-
to Andrea Orcel ha colto tut- 12% rispetto al 2022. sato in azioni un terzo della
ti gli obiettivi nel 2023, e si è Le modifiche annunciate perdita di valore dei piani
visto attribuire un compen- dalla banca sono state decise sulla remunerazione.
so di 9,95 milioni di euro, di dal suo cda dopo che la vigi- La banca ha anche lancia-
cui 3,25 milioni in parte fis- lanza della Bce aveva solleva- to per tutti i dipendenti un
sa, il resto in bonus e quota to dubbi di conformità sulla nuovo piano di azionariato
variabile in azioni (nel 2022 metodologia di calcolo del diffuso, U-Share, da un mas-
il capoazienda guadagnò prezzo delle azioni da distri- simo di 125 milioni. Come
7,5 milioni). buire ai dirigenti per la parte emerge dai documenti
Il valore totale dei bonus variabile di stipendio. dell’assemblea, partirà tra
per gli 830 top manager del- Nella lettera agli azionisti fine 2024 e inizio 2025, sa-
la banca, compreso l’ad Or- il presidente del Comitato Re- rà volontario e la banca vi
cel, è di circa 128 milioni, pa- munerazione, Jeffrey Hed- contribuirà con 50 milioni,
SPREAD BTP 10 ANNI
132,26 3,619%
+0,98% +1,17%
GENERALI, UN ANNO IN CRESCITA
Il valore del titolo e il bilancio 2023
Utile netto
24 3.747
+67,7%
Risultato operativo lordo
22
6,9
miliardi +7,9%
20
18
16
MAG LUG
2023 2023
60%», ricorda il manager, e
«in maniera sostenibile».
Quanto a nuove, possibili ac-
quisizioni – le indiscrezioni di
recente hanno parlato anche
di importanti dossier, tra cui
Aviva e Aegon, tenuti sotto
stretta osservazione, pur sen-
za trattative in corso – Donnet
non si sbottona. «La priorità
del 2024 è l’integrazione delle
ultime acquisizioni, Liberty Se-
guros e Conning – spiega –. Poi
abbiamo preso impegno a pro-
porre un buyback da 500 milio-
ni. E lo facciamo prima della fi-
ne del piano». Più in generale,
assicura, non considera le ac-
quisizioni «un’ossessione» ma
«se si crea l’opportunità abbia-
mo la forza per coglierla». Ri-
corda che «con 7 miliardi sia-
mo stati i più attivi» nelle acqui-
sizioni nel settore.
Capitolo governance. Don-
net non scopre le carte nemme-
no su quello che sarà il suo fu-
turo, visto che il suo mandato
scade nel 2025. Preferisce par-
lare della squadra di manager,
«molto focalizzata sul presen-
te» sapendo che anche «il con-
testo di quest’anno non sarà fa-
cile». Dopo aver (quasi) com-
pletato tre piani complicati da
dettagli come brexit, covid,
due guerre, oggi «dobbiamo
considerare anche il cambia-
mento del clima». I suoi effetti
hanno provocato una frenata
in particolare nel quarto trime-
stre, in cui l’utile operativo se-
gna una frenata dell’11% ri-
spetto a un anno fa, senza tut-
Andrea Orcel, ad Unicredit
garantendo uno sconto del
20% sul valore azionario
all’acquisto e con un pre-
mio nel caso in cui l’investi-
mento venga mantenuto
per 36 mesi. —
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EURO-DOLLARO PETROLIO
CAMBIO WTI/NEW YORK
1,0927 78,13
-0,09% +0,15%
Utile netto per azione
2,32 EURO
+16%
Premi lordi
82,5
miliardi +5,6%
SET NOV GEN MAR
2023 2023 2024 2024
tavia aver pregiudicato, come
abbiamo visto, i conti annuali.
In ogni caso gli eventi catastro-
fali più impattanti sul gruppo,
spiega il general manager Mar-
co Sesana, «sono quelli accadu-
ti in Italia nel luglio scorso, ol-
tre ad altri episodi nel Sud del-
la Spagna e della Francia».
Dopo aver recentemente de-
finito «impraticabile» la lista
del cda dopo l’arrivo della leg-
ge Capitali, il manager non dà
indicazioni su quale procedu-
Il manager frena
sulle nuove acquisizioni
“Ora integriamo le
società appena rilevate”
ra verrà scelta per comporre le
liste: c’è tempo, dopotutto. Ma
non moltissimo.
In ogni caso il manager giu-
dica positiva la dialettica che si
è creata in consiglio dopo l’in-
gresso delle minoranze a esito
della combattuta assemblea di
due anni fa. «Abbiamo un otti-
mo cda che rappresenta tutti
gli azionisti e ha il doppio ruo-
lo da un lato di supportare e
aiutare l’azione del manage-
ment, dall’altro di fare challen-
ge», ossia il controcanto al ver-
tice. «Grazie a questa nuova
dialettica, siamo stati capaci di
fare ottimi risultati, di remune-
rare gli azionisti, di fare fusio-
ni e acquisizioni». —
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Numero verde: 800.93.00.66
.
 MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 21

La giornata Milano, la migliore in Europa
a Piazza Affari Toniche Mps, Bper e Amplifon
Piazza Affari segna un rialzo dell’1,3%, il
migliore risultato delle Borse europee. Toniche
le banche con Mps (+4,9%), Bper (+3%) e Intesa
Sanpaolo (+2,3%). Tra le aziende ben intonate
Amplifon (+2,6%) e Brunello Cucinelli (+2,4%).
A2a punta 22 miliardi sul green
Scivolano Erg, Iveco e Unipol
Giornata di conti per l’utility A2a , che investirà
22 miliardi nell’energia verde e termina la
seduta in Borsa a -0,2%. Nell’energia scivola
Erg (-1,8%) e nell’industria flette Iveco (-1,2%).
Nelle assicurazioni giù Unipol (-0,81%).
Le notizie di Borsa su carta e online
Gli aggiornamenti de “La Stampa” sulla giornata
finanziaria cambiano volto: al posto della pagina
“Mercati”, più spazio a notizie e approfondimenti.
Numeri e quotazioni si trovano in sintesi negli
spazi a sinistra e, integrali, sulla pagina web
raggiungibile attraverso il QR Code qui a destra.

L’ad: “Momento di emergenza per la difesa, bisogna favorire le acquisizioni”. Calano gli utili, ma raddoppia il dividendo
IN BREVE
Cingolani lancia il piano per Leonardo I conti del 2023

“Servono fusioni, allentare l’Antitrust”

ritti di voto. La Borsa reagisce
LO SCENARIO con un +0,81%. Per il titolo,
assicura il manager, «c’è un
CLAUDIA LUISE grande margine di crescita, la
ROMA
nostra capitalizzazione è anco-
rio migliora del 6,5% a 742 mi-
ROBERTO CINGOLANI lioni grazie all’incremento del
AMMINISTRATORE DELEGATO margine operativo (ebita) a
DEL GRUPPO LEONARDO 1,29 miliardi (+5,8%). Il cda,
infine, ha proposto la distribu-
Italgas, utile a 439 milioni
crescono gli investimenti
Italgas ha chiuso il 2023
con un utile netto attribui-
bile al gruppo di 439,6 mi-
lioni, in crescita
dell’11,1%. Gli investimen-
ti tecnici sono cresciuti
dell’11,3% a 906,5 milioni.
Per gli azionisti ci sarà un
dividendo di 0,352 euro

I
l primo piano industriale
di Leonardo presentato
dall’ad Roberto Cingolani
ruota sulla priorità di raf-
forzarsi a livello tecnologico
per poi espandersi in ambiti co-
me la cybersecurity e lo Spa-
zio. Il tutto guardando all’o-
biettivo di arrivare a 105 mi-
liardi di euro di ordini comples-
sivi, con una crescita media an-
nua del 4%, e ricavi cumulati
per 95 miliardi, con un incre-
mento medio annuo del 6%.
L’orizzonte temporale è il
2028. «Tra cinque anni avre-
mo una Leonardo molto digi-
tale, alimentata dall’intelli-
genza artificiale, con tecnolo-
gie che si parlano tra loro, una
presenza nello spazio interna-
zionale importante» sostiene
Cingolani. Ma si punta anche
a 1,8 miliardi di euro di rispar-
mi lordi nell’orizzonte del pia-
no e a una crescita inorgani-
ca. Il 70% degli 1,8 miliardi di
euro di risparmi deriva da mi-
sure di efficientamento. La re-
stante parte dei risparmi ver-
rà per il 20% dalla ristruttura-
zione delle sedi corporate e
per il 10% dalla cessione di at-
tività o prodotti.
Per quanto riguarda le acqui-
sizioni, Leonardo ha al mo-
mento «alcune due diligence
in corso su aziende di piccole
medie dimensioni». Mentre
«per iniziative più grandi ci
vuole tempo, sono internazio-
nali» dice l’ad. Ma specifica
che il gruppo «non ha parteci-
pato alla manifestazione di in-
teresse per Piaggio Aero» e che
al momento «non ci sono trat-
tative» con Iveco per la divisio-
ne dei veicoli militari.
Il focus dovrà essere una po-
litica di difesa comune. «Lo sce-
nario geopolitico – prosegue –
impone un nuovo paradigma
della sicurezza globale, dove
vogliamo giocare un ruolo
proattivo nell’evoluzione
dell’industria europea della di-
fesa». E mentre Cingolani con-
sidera «un primo passo positi-
vo» la nomina di un commissa-
rio europeo per la Difesa, nega
di poter essere il profilo giusto
per il ruolo («non fa per me, ho
prestato il mio modesto servi-
zio civile con il governo Draghi
ma mi trovo meglio con viti e
bulloni» ). Un punto centrale è
che «questo è un momento
emergenziale: con le guerre,
non possiamo applicare rego-
le standard come quelle anti-
trust. Bisogna favorire le acqui-
sizioni» quindi bisogna con-
centrarsi anche sulle aggrega-
zioni per piattaforme euro-
pee. La joint ventrure ita-
lo-francese Mbda «può essere
un modello», con le aziende
che pur con peso azionario di-
verso hanno pari dignità nei di-
.
ra bassa». Per il 2023, intanto,
Leonardo ha chiuso con un uti-
le netto di 695 milioni, in calo
del 25,4% rispetto al 2022 che
beneficiava della plusvalenza
derivante dalle cessioni di busi-
ness. Il risultato netto ordina-
Tra 5 anni saremo zione di un dividendo per azio-
ne di 0,28 euro, raddoppiato.
molto digitali, alimen- E per il 2024 il gruppo stima di
tati dall’intelligenza raggiungere ordini per 19,5
artificiale e forti nello miliardi, ricavi per 16,8 e un
ebita di 1,44 miliardi. —
spazio internazionale © RIPRODUZIONE RISERVATA
per azione, in crescita
dell’11% sul 2022. «Ventot-
to trimestri di crescita inin-
terrotta sono un risultato
straordinario – ha detto
l’ad Paolo Gallo –. Abbia-
mo dato un ulteriore e for-
te impulso alla realizzazio-
ne dei nostri programmi di
estensione e digitalizzazio-
ne di un network già pron-
to ad accogliere gas rinno-
vabili. Stiamo assumendo
progressivamente la for-
ma di una network tech
company».
La spinta di Cementir
Caltagirone, i profitti
salgono del 20%
Il gruppo Caltagirone, che
opera nei settori del cemen-
to, dell'editoria, dei grandi
lavori, nell’immobiliare e
nella finanza archivia il
2023 con un risultato netto
di 261,6 milioni (+20,3%
rispetto a un anno fa). Il
cda ha deliberato di propor-
re all’assemblea degli azio-
nisti la distribuzione di un
dividendo di 0,25 euro che
sarà posto in pagamento il
22 maggio 2024. I ricavi
operativi si sono attestati a
1,99 miliardi, in linea con
l’esercizio precedente. La
posizione finanziaria netta
di 237,9 milioni (negativa
per 43,1 milioni a fine
2022), è in miglioramento
di 280,9 milioni «principal-
mente per effetto del flusso
di cassa positivo dei gruppi
Cementir e Vianini Lavori».
Accordo con QuattroR
Moda, Miroglio chiude
l’acquisizione di Trussardi
Il gruppo Miroglio ha fina-
lizzato l'acquisizione di
Trussardi da QuattroR
nell’ambito di un’operazio-
ne di ristrutturazione che
si è posta l’obiettivo di valo-
rizzare il marchio e garanti-
re la continuità industriale
della casa di moda. Trussar-
di, si legge in una nota, en-
trerà a far parte del gruppo
Miroglio come brand indi-
pendente mantenendo la
sede a Milano. Il perimetro
dell’operazione include
una rete di 15 punti vendi-
ta posizionati strategica-
mente in Italia, l’archivio
storico e i diritti di licenza,
che estendono la visibilità
e l’influenza del marchio in
svariati settori. Miroglio in-
tende valorizzare il brand
milanese partendo dalle
sue categorie distintive e
mira a evolverlo nel lifesty.
22 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
CI
COMMENTI
& IDEE
QUEL FEMMINISMO
CHE ESCLUDE LE DONNE
CHIARA SARACENO
I
l movimento delle donne, in Italia e nei paesi occidentali
almeno, è sempre stato attraversato da controversie, an-
che aspre, sia sul piano teorico sia sul piano dell’azione
pratica. Semplificando un po’, negli anni settanta le con-
troversie erano tra chi si ispirava al marxismo e chi era di
orientamento liberale, tra chi pensava necessario lavorare
(anche) nelle istituzioni e chi invece professava il separati-
smo radicale, tra femminismo della differenza e femmini-
smo dell’uguaglianza nonostante le differenze. Anche l’en-
trata dei gruppi delle donne lesbiche è stata all’inizio oggetto
di controversie. Oggi ci si divide invece sulla liceità del ricor-
so alla gestazione per altri e sulla perfetta equiparazione tra
donne tali per biologia e donne nate biologicamente maschi,
ma che si identificano, appunto, come donne. Non c’è nulla
di scandaloso in queste controversie, perché le donne sono di-
verse tra loro per collocazione sociale, quindi priorità di inte-
ressi, culture, religioni, orientamenti politici, appartenenza
generazionale e così via. Ciò che ha permesso di vedere ed an-
che sperimentare il movimento delle donne e l’essere femmi-
niste come un fenomeno collettivo non è stata la cancellazio-
ne delle differenze più o meno conflittuali,
ma l’individuazione di terreni comuni, di ciò
che l’essere donna mette in gioco nelle rela-
zioni sociali al di là, e nonostante, le differen-
ze ed anche diseguaglianze che ci sono tra
donne e non solo tra donne e uomini. L’espo-
sizione alla violenza, alla discriminazione,
alla stereotipizzazione sono dimensioni im-
portanti di questo terreno comune, così come la sistematica
sottovalutazione, nelle politiche pubbliche, delle conseguen-
ze che esse hanno per la vita delle donne.
Pur nelle divergenze anche aspre, raramente nella storia
del femminismo fino agli anni recenti si è assistito al lancio di
anatemi reciproci, a pratiche di esclusione. Non ho mai fatto
parte di quelle femministe che teorizzavano che le donne so-
no per natura più buone degli uomini, o più orientate alla pa-
ce. Troppe sono le smentite della storia pubblica e privata.
Ma del femminismo e del movimento delle donne, anche
quando io stessa me ne sono sentita messa ai margini, ho sem-
pre percepito lo sforzo di lavorare sulle connessioni, sull’in-
clusione, anche a rischio di semplificazioni o di oscurare non
tanto le divergenze quanto le disuguaglianze. E si devono ad
alcuni gruppi femministi azioni coraggiose come quello del-
le donne in nero, un movimento pacifista diventato poi inter-
nazionale e presente in varie situazioni di conflitto, nato da
un gruppo di donne israeliane a Gerusalemme nel gennaio
del 1988, in seguito allo scoppio della prima intifada, per pro-
testare contro l’occupazione israeliana dei territori palestine-
si semplicemente imponendo la propria presenza fisica, si-
lenziosa, nello spazio pubblico del conflitto.
Proprio a motivo di questa storia, di questa aspirazione in-
clusiva del movimento, faccio fatica a comprendere la tra-
sformazione dei dissensi, delle divergenze in anatemi,
esclusioni, che riguardino chi, come Joanne Rowling ritie-
ne che non si possano assimilare tout court le donne transes-
suali alle donne tali anche biologicamente e dalla nascita, o
chi ha un atteggiamento possibilista nei confronti della ge-
stazione per altri (o viceversa la condanna senza appello), o
chi appartiene ad un’etnia, religione, nazione che è conside-
rata nemica, cancellando così il suo diritto non solo a ricono-
scersi come donna e femminista, ma anche a far valere, co-
me tale, la propria richiesta di solidarietà. In questo modo
non solo si chiude la porta a quel confronto, a quell’appren-
dimento reciproco, a quella capacità di uscire dalla monodi-
mensionalità del proprio punto di vista e/o posizionamen-
to, sociale che per molte di noi ha costituito una delle dimen-
sioni più importanti del movimento delle donne e del fem-
minismo. Si pongono inaccettabili gerarchie di rilevanza
tra vittime di violenza e ingiustizia.
Protestare contro la sistematica uccisione della popolazio-
ne di Gaza e l’espulsione forzata di centinaia di migliaia di pa-
lestinesi dalle loro case e dalla terra in cui abitano da secoli
non può essere in contrapposizione con la condanna delle
violenze dei seguaci Hamas, che nell’attacco del 7 Ottobre
hanno portato all’estremo la violenza di genere, gli stupri
spesso seguiti da uccisioni, che sono spesso il corollario dei
conflitti di guerra. Perché anche nelle guerre, nei conflitti tra
fazioni, l’abuso del corpo delle donne fa parte dell’armamen-
tario bellico. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL GIOCO DELLE TRE CARTE DEL NUOVO PNRR
SERENA SILEONI
N
ei giorni scorsi, si è concluso il procedimento di revi-
sione del PNRR negoziata tra il ministro Fitto e il Pre-
sidente Meloni e la Commissione, con la pubblica-
zione del decreto legge che recepisce quanto accor-
dato in sede europea. La revisione è stata una questione rile-
vante fin dall’insediamento dell’attuale governo: per se, dato il
valore non solo economico del Piano, ma anche per la necessi-
tà del primo partito di maggioranza di fare proprio un piano approva-
to con la sua astensione, dai banchi dell’opposizione. Non è quindi
una notizia secondaria il completamento della procedura, con l’indi-
viduazione dei suoi effetti finanziari. Eppure, l’impressione è che il
provvedimento non sia stato commentato come merita.
Una spiegazione semplice ma sempre valida è che il testo, soprat-
tutto per quanto riguarda le disposizioni più importanti di composi-
zione degli effetti, è pressoché incomprensibile. Nel solo art. 1, che è
dedicato proprio a questo, si contano quasi 5000 parole consistenti in
buona parte in rinvii inintelligibili ad altre disposizioni legislative. La
sola prima copertura di alcuni dei maggiori oneri è prevista in 23 voci
di riduzioni di spesa del primo decreto PNRR, tutte individuate per
rinvio. Ad essa, segue un elenco fino alla lettera u) per le altre necessi-
tà finanziarie, trovate sempre con la tecnica del rinvio. Testi normati-
vi come questo, al pari delle leggi di bilancio, scontano una oggettiva
difficoltà di interpretazione, ma è evidente che un provvedimento
inintelligibile purtroppo non fa più notizia. Ed è un peccato, perché
se, come ricorda un sornione Dostoevskij mentre parla del freddo in-
vernale a cui sono avvezzi i russi, l’abitudine è il principale motore per-
sino dei rapporti statali e politici, l’assuefazione all’oscurità delle leggi
reca con sé l’incapacità di un controllo critico della pubblica opinione,
che è il sale della democrazia. Ed è proprio in questa ottica che il decre-
to PNRR quater merita attenzione.
Il dato principale è che la revisione del Piano non si limita a spostare
le risorse: i costi aumentano di 22,74 miliardi e si riducono di 10,42,
per una differenza di più di 12 miliardi di cui trovare copertura. To-
gliendo i circa 3 miliardi di nuove risorse assegnate dall’Europa per il
RepowerEU, l’onere complessivo è dunque di poco più di 9 miliardi,
che vengono presi da altri fondi, come il Piano nazionale complemen-
tare e il Fondo di sviluppo e coesione (il definanziamento del Piano
complementare viene invece degradato a una barocca procedura
sub-legislativa che meriterebbe da sé sola di es-sere ben analizzata).
Da questo primo dato sistematico, si possono ricavare due conside-
razioni generali. La prima riguarda l’inscalfibile lezione che dalla spe-
sa pubblica è quasi impossibile tornare indietro, di qualsiasi colore sia-
no i governi e a dispetto di ciò che si dica o si voglia rappresentare al
KATE E IL DILETTANTISMO REALE
BILL EMMOT
È
abbastanza paradossale: la monarchia britannica,
un’istituzione la cui funzione dipende interamente
dai simboli e dalle immagini, è criticata dai media
britannici per aver manipolato una fotografia. A
ben pensarci, la tesi sull’editing distratto da parte della princi-
pessa Kate di una foto di famiglia è peggio che paradossale: è
ridicola. Le critiche, in verità, dovrebbero essere rivolte al di-
lettantismo di Buckingham Palace e all’ossessione della stampa per
le banalità.
L’unica cosa seria messa in luce da questo episodio assurdo è che
le agenzie di stampa hanno standard professionali rigidi e alquanto
ammirevoli. Nell’epoca dei “deep fake” generati dall’IA e dei soft-
ware di correzione delle immagini disponibili molto facilmente, fan-
no bene a esigere che le fotografie che diffonderanno siano precise e
veritiere. Di conseguenza, quando l’Associated Press si è accorta
che la foto di famiglia della principessa Kate mostrava in più punti di
essere stata maneggiata, ha fatto bene a ritirarla e ad annunciarlo uf-
ficialmente. In ogni caso, che la foto di una madre con i suoi tre figli
mostri segni evidenti di goffo editing non è lo scandalo del secolo. È
vero, la principessa Kate di recente si è sottoposta a un intervento
chirurgico e l’opinione pubblica è preoccupata per le sue condizioni
di salute. Tuttavia, l’uso da parte di Kate di un programma dozzina-
le di photo-editing su questa fotografia alquanto innocua non può
certo dirsi un reato grave.
Se sui giornali britannici o sulla stampa internazionale avete letto
che questo episodio ha in qualche modo danneggiato la credibilità
della monarchia, beh… fareste bene a farvi una risata e a ignorare
l’intera faccenda. A prescindere da qual è la vostra opinione della
monarchia, in Gran Bretagna o altrove in Europa, dovrebbe essere
ovvio che una famiglia reale come quella britannica – che negli ulti-
Contatti
Le lettere vanno inviate a
LA STAMPA Via Lugaro 15, 10126 Torino
Email: lettere@lastampa.it - Fax: 011 6568924
www.lastampa.it/lettere
proprio elettorato. Una lezione che purtroppo continueremo
ad apprendere in un clima di generale stordi-mento, se è vero
che, ad esempio, non ci siamo ancora ben resi conto di cosa ab-
bia voluto dire la spesa generata da superbonus e bonus faccia-
te, di poco inferiore per ora a quella dell’intero PNRR.
Venendo alla seconda considerazione, l’attuale governo, co-
me non ha mai smesso di nascondere Giorgia Meloni, si è trova-
to un piano scritto da altri. Chiederne una revisione serviva quindi an-
che a farlo proprio e a rendere coerente la posizione dell’allora “parti-
to di opposizione”, che si astenne dal votarlo, con quella dell’attuale
“partito di governo”. Tuttavia, più di mezzo anno di negoziati e li-
ma-ture ha portato a una modifica di modesto respiro, non molto di-
versamente da quanto è avvenuto per la revisione della governance
del Piano. Le riforme non vengono sostanzialmente toccate. La riallo-
cazione delle risorse sembra più un gioco delle tre carte tra PNRR e al-
tri fondi che non un ripensamento del Piano. Peraltro, cambiamenti
in corsa su obiettivi puntuali li avrebbe fatti qualsiasi governo, com-
preso quello che lo aveva varato, se non altro per tenere conto delle ri-
sorse aggiuntive del RepowerEU e degli effetti dell’inflazione. Non a
caso, la maggior parte dei paesi europei ha negoziato delle modifiche
ai piani nazionali, come è fisiologico che sia in programmi di spesa co-
sì vasti, profondi e complessi.
Che quella appena approvata sia una somma di modifiche al margi-
ne piuttosto che una revisione sistematica può significare due cose.
Può voler dire che al principale partito di governo piace un piano che
quando era all’opposizione ha osteggiato, confermando la differen-
za, che ha ben imparato Giorgia Meloni, tra l’arte della politica e l’arte
del governo. Oppure, al contrario, può voler dire che, nonostante la
volontà politica dell’attuale governo, il Next Generation EU, ossia il si-
stema europeo che fa da cornice regolatoria ai piani nazionali di ripre-
sa, è efficiente nel suo obiettivo generale, che è quello di blindare l’ese-
cuzione di investimenti importanti a livello nazionale e di garantire
che siano portati a compimento nonostante i cambi di governo.
Se questa fosse la spiegazione, se ne dovrebbe ricavare una doman-
da ben più profonda rispetto alle contingenze politiche: tra gli Stati e
l’Unione europea, dove si va collocando quel quarto potere costituzio-
nale – dopo il legislativo, l’esecutivo e il giudiziario – che è l’indirizzo
politico, cioè la fissazione delle finalità che assume su di sé l’azione po-
litica, di cui finora si è discusso come azione in-terna ai poteri statali?
Una domanda utile a capire non solo cosa sta diventando l’Unione eu-
ropea, ma – soprattutto – di quale vestito ha bisogno per non fare la
parte del re nudo. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
mi decenni ha dovuto affrontare molteplici divorzi, la morte
della principessa Diana in un incidente d’auto, il coinvolgi-
mento del principe Andrea nello scandalo sessuale di Jeffrey
Epstein – non sarà compromessa e neppure infangata dal ri-
tocco di una fotografia di famiglia. In verità, molti adolescen-
ti avrebbero saputo fare di meglio rispetto a quello che ha fat-
to la principessa Kate, e avrebbero reso più difficile per le
agenzie di stampa individuare le correzioni. Quello che l’opinione
pubblica, sia britannica sia internazionale, vede in questa situazio-
ne ridicola è un esempio di semplice incuria amatoriale. Se ci riflet-
tesse su e sapesse guardare aldilà dell’offesa artificiosa nei titoli dei
tabloid, l’opinione pubblica potrebbe simpatizzare con Kate o forse
essere addirittura affascinata dal suo dilettantismo.
Ciò da cui non dovrebbero essere affascinati o per cui non dovreb-
bero assolutamente provare simpatie è il dilettantismo di Buckin-
gham Palace: un’istituzione che pullula di portavoce e di esperti in
relazioni pubbliche ben rimunerati dovrebbe saper gestire molto
meglio una semplice foto di famiglia. Dopotutto, la monarchia
non ha nessuna funzione costituzionale o politica. Le immagini e i
simboli sono tutto quello che ne resta. È chiaro che Buckingham Pa-
lace non riesce a gestirli in modo professionale. Non c’è dubbio: per i
portavoce e gli esperti in pubbliche relazioni indirizzare la famiglia
reale, da re Carlo in giù, è assai complesso, per non parlare di con-
trollare. In ogni caso, non dovrebbe essere troppo chiedere che sia
la famiglia sia i funzionari seguano le direttive che seguono le agen-
zie di stampa, decidendo quali regole e principi debbano essere ri-
spettati da tutti. Non capita spesso di poter dire, in tutta sincerità,
che l’establishment dovrebbe imparare dai media. In questo scioc-
co caso, però, è così. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.

LA STAMPA
Quotidiano fondato nel 1867
DIRETTORE RESPONSABILE
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VICEDIRETTORE VICARIO
FEDERICO MONGA
VICEDIRETTORI
GIANNI ARMAND-PILON, ANNALISA CUZZOCREA,
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UFFICIO REDAZIONE CENTRALE
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ENRICO GRAZIOLI (VICE)
ANTIMO FABOZZO, NICOLAS LOZITO (COORDINAMENTO
GRAFICO), GIACOMO GALEAZZI, MARCO SODANO,
ROBERTO TRAVAN (MASTER EDITOR)
UFFICIO CENTRALE WEB
ANGELO DI MARINO, PAOLO FESTUCCIA
UCRAINA, L’ORA DEL RISVEGLIO STRATEGICO
«I
l pacifismo si trova ad Ovest
e gli euromissili ad Est. Pen-
so che si tratti di un rapporto
iniquo». Questa frase, pro-
nunciata nel 1983 dall’allora presiden-
te François Mitterrand, colpisce per il
suo carattere attuale nel contesto del di-
battito odierno sul sostegno militare
all’Ucraina. All’epoca, mentre l’Europa
assisteva allo schieramento ai suoi con-
fini di missili SS-20 sul territorio dell’U-
nione Sovietica, molte voci si alzavano
contro il fatto che l’Alleanza si dotasse
dei mezzi adeguati per difendersi da
questa minaccia, temendo che ciò
avrebbe aumentato il rischio di scon-
tro. Ma questa posizione portava a non
affrontare una questione essenziale: co-
me difendersi nel caso in cui fossimo at-
taccati, se rinunciassimo a dotarci di
mezzi adeguati per resistere, ciò in no-
me del pacifismo?
Oggi, cosa succederà se la Russia, i
cui obiettivi imperialisti sono palesi,
porterà a termine il suo piano in
.
CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA
FRANCESCA SCHIANCHI
CAPO DELLA REDAZIONE MILANESE
PAOLO COLONNELLO
ITALIA: GABRIELE MARTINI ESTERI: GIORDANO STABILE
ECONOMIA: GABRIELE DE STEFANI
CULTURA: ALBERTO INFELISE
SPETTACOLI: RAFFAELLA SILIPO SPORT: PAOLO BRUSORIO
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
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AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE:
CORRADO CORRADI
CONSIGLIERI: GABRIELE ACQUISTAPACE, FABIANO BEGAL,
MARTIN BRIENS*
Ucraina? Sarà probabilmente
troppo tardi per noi Europei,
per dire che abbiamo fatto del
nostro meglio, senza valutare
con lucidità ciò che avremmo
potuto fare in più.
Quando il presidente della Re-
pubblica francese ha esortato ad un ri-
sveglio strategico da parte degli Euro-
pei, a fare un esame sincero di ciò che è
stato fatto e di ciò che potrebbe essere
ancora fatto, e di «non escludere nulla’»
per quanto riguarda la forma che assu-
merà il nostro sostegno, non dice altro.
Quando dice che noi, Europei, non dob-
biamo essere vigliacchi, ci invita a guar-
dare con onestà a ciò che è stato fatto e a
ciò che rischiamo se non facciamo di
più. Diciamolo: non si tratta affatto di
schierare truppe oggi per combattere i
russi sul territorio ucraino. Di certo non
si tratta per l’Europa di entrare in guer-
ra contro la Russia.
Però non va trascurata l’importanza
di questa “ambiguità strategica’’,
ALESSANDRO BIANCO, GABRIELE COMUZZO,
FRANCESCO DINI
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PRECISA CHE IL TITOLARE DEL TRATTAMENTO È L’EDITORE MEDESIMO.
un’ambiguità che ci rende più
credibili e meno prevedibili per
la Russia. Non sottraiamoci al ne-
cessario dibattito su cosa possia-
mo fare di più considerando sol-
tanto la questione dell’invio o
meno di truppe sul campo. Fin
dall’inizio, Italia e Francia hanno adot-
tato una posizione molto chiara e con-
creta a sostegno dell’Ucraina. Insieme
abbiamo fornito un importante siste-
ma di difesa anti-missilistica all’Ucrai-
na, il Samp-T, e siamo tra i Paesi che
hanno consegnato armamenti utili sul
campo. Siamo inoltre tra i 7 Paesi ad
aver firmato accordi bilaterali di sicu-
rezza con Kiev. Siamo consapevoli del-
la catastrofe che rappresenterebbe
una vittoria russa, per l’Ucraina ma an-
che per l’intera Europa. I nostri due
Paesi lo dicono chiaramente: dobbia-
mo agire con maggiore decisione e ra-
pidità nel fornire sostegno.
Con questo fine sono state lanciate di-
verse iniziative. Alla conferenza per il
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 23
È POSSIBILE, QUINDI, ESERCITARE I DIRITTI DI CUI AGLI ARTT. 15 E
SEGUENTI DEL GDPR (REGOLAMENTO UE 2016697 SULLA PROTEZIO-
NE DEI DATI PERSONALI) INDIRIZZANDO LE PROPRIE RICHIESTE A:
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LITOSUD S.R.L., VIA ALDO MORO 2, PESSANO
CON BORNAGO (MI)
REG. TELEMATICA TRIB. DI TORINO N. 22 12/03/2018
CERTIFICATO ADS 9171 DEL 08/03/2023.
LA TIRATURA DI MARTEDÌ 12 MARZO 2024
È STATA DI 90.682 COPIE
sostegno all’Ucraina è stata istituita
una coalizione per i missili di medio e
lungo raggio, nonché un’iniziativa sul-
le munizioni, lo sminamento, la coope-
razione industriale e la cyber sicurezza.
Sono in discussione anche nuove idee,
ad esempio quella di un prestito euro-
peo proposto dall’Estonia e sostenuto
dalla Francia. Con i mezzi che mettere-
mo a disposizione e un migliore coordi-
namento del nostro sostegno, possia-
mo far avvenire il risveglio strategico
necessario per aiutare l’Ucraina a scon-
figgere la Russia.
Non dobbiamo lasciarci intimidire o
vincere dalla rassegnazione per il timo-
re del giudizio su di noi della Russia che
sta violando il diritto internazionale e ci
sta già colpendo con cyberattacchi e
campagne di disinformazione. Il futuro
della sicurezza dell’Ucraina nonché la
nostra sicurezza collettiva in quanto Eu-
ropei sono in gioco. —
* Ambasciatore di Francia in Italia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
24 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024

C CULTURA
Tornano le Giornate del Fai di primavera
Con 750 luoghi in 400 città e 16mila apprendisti ciceroni a raccontarli, torna-
no sabato 23 e domenica 24 marzo le Giornate Fai di primavera, 32ª edizio-
ne del più importante evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggisti-
co. Un'esclusiva opportunità di scoprire un'Italia meno nota, di luoghi solita-
mente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi. A Torino per esempio il seicen-
LIBRI • ARTE • MOSTRE • SOCIETÀ tesco Palazzo Carpano e l'Accademia di Liuteria Piemontese (nella foto). —

IL RACCONTO

Enrico Brizzi
Un cammino
da
Re
Il mio viaggio a piedi alla scoperta delle regge sabaude e di me stesso
Domenica dal centro di Torino a Stupinigi il primo di quattro percorsi
ENRICO BRIZZI

C
hi si diletta con
l’arte di cammina-
re è in confidenza
con la virtù della
pazienza, la tena-
cia e la curiosità.
È un assunto che vale per i
praticanti e, a maggior ragio-
ne, per quanti progettano gli
itinerari di domani. Il propo-
sito di unire le Residenze
Reali Sabaude attraverso
una rete pedonale che irra-
dia da Torino e solca buona
parte del Piemonte, dalle
Langhe al Monferrato, parte
da lontano.
Correva l’anno 2017 quan-
do tenemmo alla Venaria
Reale le prime riunioni dedi-
cate al progetto. Venne stabi-
lito da subito che l’operazio-
ne si sarebbe articolata, con-
venientemente, per tappe. Il
primo passo - ecco il ruolo in-
sostituibile della curiosità -
riguardò la conoscenza delle
Residenze stesse e del loro
enorme patrimonio cultura-
le. Vennero visitate una do-
po l’altra nel giro di una setti-
mana, al ritmo di due al gior-
no, con l’insostituibile appor-
to di direttrici e direttori che
si prestarono a fare da guide
e impagabili narratori; ogni
viaggio nello spazio è anche
un viaggio nel tempo, ed è
stato decisivo mettere a fuo-
co le figure di conti, duchi e
monarchi che nelle Residen-
ze erano, letteralmente, di
casa. Se la cultura nozionisti-
ca ha scarso mordente, non
c’è chi non resti affascinato
dall’immergersi nelle vicen-
de personali, e in questo sen-
so la dinastia sabauda, con la
sua storia millenaria, è un
serbatoio di storie perfette
per accompagnare il cammi-
no: i tradimenti boccacce-
schi di Vittorio Amedeo II ai
danni della legittima sposa,
o il suo rapporto conflittuale
con l’erede, tanto per citare
un esempio illustre, non figu-
rano che lateralmente nei li-
bri di Storia moderna, ma
narrati mentre si cammina
nelle sale della Venaria o
all’interno del suo maestoso
parco diventano indimenti-
cabili. Lo stesso si può dire
delle sfide dell’architetto Ju-
varra ai colleghi - in questo
“l’inventore della luce” ebbe
un degno erede nell’Antonel-
La Palazzina
di caccia
di Stupinigi,
sovrastata
dal simbolico
cervo,
è l’approdo
della prima
passeggiata
in programma
domenica
con partenza Lo scrittore Enrico Brizzi alla
Palazzo Reale Reggia di Venaria, punto di arrivo
della quarta escursione a piedi del
programma delle Camminate reali
li - relative alla statica degli
edifici. O, ancora, della visi-
ta a Racconigi dello Zar di
Enrico Brizzi, tutte le Russie, gradito ospi-
49 anni, te di Vittorio Emanuele III e
bolognese, famiglia, con la ferrovia ve-
esordì nel gliata da un servizio d’ordi-
1994 con Jack ne senza precedenti per te-
Frusciante ma di attentati.
è uscito Per il sottoscritto, incarica-
dal gruppo to di testare sul campo la fat-
e a fianco tibilità del percorso, venne
a una ventina poi il momento di censire le
di romanzi ha infrastrutture presenti sul
scritto sette territorio: sentieri già segna-
libri di viaggio. ti, argini, viottoli di campa-
Qui davanti gna e strade secondarie in
al Castello grado di essere percorsi in si-
di Agliè curezza. Gps e mappe elet-
troniche rendono questo ti-
po di lavoro agevole rispetto
a qualche anno fa, ma in nes-
sun modo possono sostituire
l’esperienza sul campo. In
questo senso - e qui veniamo
alla tenacia - nel corso della
primavera 2018 si sono per-
La Palazzina
corsi un passo alla volta, nel
di caccia
corso di dieci giorni zaino in
di Stupinigi
spalla, oltre 300 chilometri.
dista una
Tale distanza corrisponde al-
decina
la somma dei tratti che insi-
di chilometri
stono sul centro storico di To-
dal centro
rino, di quelli che dal cuore
di Torino e
della città conducono alla
l’anno scorso
“corona di delizie”, al circui-
è stata meta
to della “corona” stessa e alle
di successo
due diramazioni che condu-
delle
cono ad Asti (la stazione fer-
Camminate
roviaria più pratica per chi
reali
raggiunge Govone) ed Ivrea
(scalo di riferimento per chi
da Torino si spinge ad
Agliè). Si è camminato per i
sentieri della Mandria e quel-
li della Collina, lungo l’argi-
ne del Sangone e del Tanaro,
si sono rimpiante passerelle
pedonali non più esistenti e
si è fatto festa nello scovare
sentieri perfettamente per-
corribili che non figuravano
sulle mappe online.
Il viaggio aveva fin da subi-
to la dimensione sperimenta-
le della ricognizione. La po-
sa di segnavia o altre indica-
zioni era - e per certi versi è
ancora - prematura, l’obietti-
vo era semplicemente quello
di determinare la fattibilità
del cammino; grazie alla cor-
tesia dei volontari che mi
hanno scortato in quei gior-
ni, chi per una sola tappa e
chi per più giorni, l’esperi-
mento è stato coronato dal
successo. I frutti di quell’e-
sperienza furono una detta-
gliata relazione ad uso inter-
no e un volume, La via dei Re,
che ripercorre in forma nar-
rativa quei giorni speciali a
spasso nella Storia. Vivere in
cammino significa innamo-
rarsi un passo alla volta di un
territorio, ma anche, natural-
mente, misurarsi con le uma-
ne esigenze del dissetarsi,
sfamarsi e trovare alloggio
per la notte. Anche i più asce-
tici, dopo un giorno intero di
marcia, hanno voglia di man-
giare e bere a sazietà. L’atten-
zione all’aspetto enogastro-
nomico, comune a tutti gli iti-
nerari, dal Cammino di San-
tiago alle Alte Vie alpine - si
.
 MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 25

A Roma “Libri come” riparte dall’umanità
È “umanità” la parola guida di Libri come, l’evento letterario a cura di Michele
De Mieri, Rosa Polacco e Marino Sinibaldi che si aprirà il 22 marzo all'Audito-
rium di Roma. Cento gli appuntamenti in tre giorni, con un omaggio a Franz
Kafka nel centenario della morte e un ricordo di Franco Basaglia a cent'anni
dalla nascita. Molti gli autori internazionali a partire dalla palestinese Asmaa
Alghoul e dal libanese Selim Nassib, protagonisti del giorno d'apertura che
avrà una doppia inaugurazione con la mattina appuntamenti in otto scuole
superiori dove scrittori tra cui Giulia Caminito, Mauro Covacich, Romana Pe-
tri, Caterina Bonvicini e Annalisa Camilli incontreranno gli studenti. «La scel-
ta della parola “umanità” è un grido e una richiesta: restare umani in una si-
tuazione di conflitti sul fronte ucraino e mediorientale, in un mondo già scon-
volto dalla pandemia», spiega Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma,
che ha aggiunto: «In estate ci sarà anche quest'anno il Festival Letterature e
in inverno Più libri più liberi. Ogni stagione ha la sua riflessione». —

L’INTERVISTA

“Sinatra uomo nuovo di Hollywood

Il sogno americano mai più così vero”
Una biografia del musicologo Luca Cerchiari illumina tutte le invenzioni di “The voice”
“Fu il primo a proporre un disco con canzoni a tema e a esibirsi con un collega di colore”
FRANCESCO RIGATELLI

L
a nuova biografia di Il cantante e attore
Frank Sinatra (Fel- americano Frank
trinelli) di Luca Cer- Sinatra (1915-1998)
chiari, docente di
Storia della musica
allo Iulm di Milano,
è nata a Torino da una piccola
dispensa che il musicologo
aveva scritto per i suoi studen-
ti del Dams.

eleva nel cuore del Piemonte
ad arte, e su questo aspetto
c’è ben poco da aggiungere:
come si suol dire, si casca in
piedi. Più critica, semmai, è
in alcune aree la questione
dell’alloggio, così come quel-
la di singoli tratti in cui an-
dranno predisposte alterna-
tive all’asfalto. Un cammino
non è una linea su una map-
pa, ma un organismo viven-
te, che si nutre del passaggio
fisico delle persone e delle lo-
ro preziose indicazioni. Re-
sta ancora tanto da fare per-
ché La via dei Re raggiunga gli
standard dei cammini più ce-
lebrati a livello internaziona-
le, ma come detto la pazienza
è condizione necessaria per
trasformare un’avventura
personale in un’infrastruttu-
ra permanente a disposizio-
ne di tutti. L’ottima notizia è
che, dopo la progettazione e
il cammino pionieristico, sia-
mo entrati in una terza fase:
sin da ora, infatti, diverse tap-
pe da un giorno sono percorri-
bili in larga compagnia nel
corso delle Camminate Reali.
L’iniziativa, organizzata dal
Consorzio, è stata varata l’an-
no scorso e, visto l’enorme
gradimento, torna nel 2024
con quattro appuntamenti.
La prima sarà domenica, da
Palazzo Reale a Torino alla
Palazzina di caccia di Stupini-
gi, e le iscrizioni sono aperte
alla pagina web (www.cam-
minatereali.it). —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Perché quel materiale è cre-
sciuto?
«Si tratta di uno dei protagoni-
sti dello spettacolo del ‘900,
ma non viene sottolineata ab-
bastanza la complessità della
sua figura: cantante, attore,
produttore, uomo attivo so-
cialmente e politicamente.
Un personaggio prismatico e
all’avanguardia in molti cam-
pi. Costituisce anche un caso
di studio universitario per la
prossimità tra performance e
produzione, che negli anni
’50 era una novità».
Chiariamolo subito: non ha
mai scritto una canzone?
«No e non si è mai posto come
cantautore, ma come interpre-
te di duemila canzoni. Il punto
èche i pezzirifatti da lui aveva-
no successo. Il suo metodo si
basava su gusto personale per
sceglierli, riarrangiamento ad
opera di artisti come Nelson
Riddle, Gordon Jenkins, Axel
Stordahl e Quincy Jones, regi-
strazione con l’orchestra e la
sua voce fenomenale. Opzio-
navasessanta canzonida com-
positori del livello di George
Gershwin e Cole Porter, le pro-
vava col pianista e ne tirava
fuori dieci da risistemare e
metterein un disco.Fu l’inven-
tore del concept album, con
unfilo rossocomune».
Come diventò “The voice”?
«Prima di lui e di Bing Crosby i
cantanti usavano una voce im-
postata di tipo operistico. Lui è
stato il primo a scegliere una
vocalità pop con un fraseggio
nuovo, sintesi tra le musiche
nerejazzeblues equelled’ope-
ra italiane. Non va dimentica-
ta l’invenzione del microfono,
che gli permise di modulare la
voce, sussurrare e adottare lo
stile da “crooner”, cioè più cal-
do,romantico ecolloquiale».
Oltre al non essere un cantau-
tore a volte viene sminuito
per la sua musica leggera,
che ne pensa?
«Sulprimopunto abbiamodet-
to,e poi anche i cantanti d’ope-
ra non scrivono canzoni. Sulla
musica leggera in parte è vero.
Sinatra non si è mai aggiorna-
to.Èrimasto fedeleallo stile in-
ventatoda giovane.Ilsuomon-
do è quello che parte da Billie
Holidayedalmodelloromanti-
co anni ’30 di Broadway. Non
vanno sottovalutate alcune
“
Gli amori sue collaborazioni successive
agli anni ’60 con nuovi arran-
Il più importante giatori rhytm and blues e rock
fu Ava Gardner o con colleghi come Dylan e
Springsteen. Lui però non ha
poi Lauren Bacall mai cambiato il suo modo di
vedova del mito cantare, è stato il contesto at-
torno a lui a variare».
Humphrey Bogart Altra innovazione, si produ-
ceva da solo?
«Iniziò al top con Columbia e
Marilyn Monroe Rca,passòallaCapitol cresciu-
ta grazie a lui e a Nat King Co-
Capì che era le, poi per il suo carattere indi-
psicolabile pendente fondò la Reprise di
cuivendettedueterziallaWar-
e la presentò ner. Divenne la casa discogra-
cinicamente fica anche di Frank Zappa e di
a Giancana e JFK Jimi Hendrix. Allo stesso mo-
do nel cinema fece il produtto-
re delegato dei suoi 62 film e
questogli portò la ricchezza».
La mafia A Hollywood trovò anche tan-
ti amori...
Aveva in mano «A meno di trent’anni capì che
il mondo dello spet- il futuro era il cinema e si tra-
sferì da New York a Los Ange-
tacolo e un potere les. La prima moglie fu Nancy
ricattatorio su di lui Barbato, una cameriera, da
che rischiò la vita cui ebbe i suoi tre figli: Frank
Jr., Cristina e Nancy, l’unica a
seguire le sue orme. La secon-
da, forse la donna più impor-
tante, fu Ava Gardner. Ebbe
una relazione di nove anni an-
che con Marilyn Monroe. Poi
Lauren Bacall, vedova del suo
mito Humphrey Bogart, e Mia
Farrow con cui il matrimonio
durò un anno per via dei qua-
rant’anni di differenza e per la
gelosia perché lei era sempre
sul set. La quarta e ultima mo-
glie fu Barbara Blakeley, ex di
Zeppo Marx».
Che personalità aveva?
«Complessa, ligure di madre,
sicilianodi padre, appassiona-
to, generoso, ma permaloso e
attaccabrighe. Grandi slanci
come quando fu tra i primi a
esibirsi con il nero Sammy
Davis Jr. nel Rat pack, lo sto-
rico gruppo con Dean Mar-
tin, lo ospitò e gli comprò
una casa. E fatali cadute co-
me quando picchiò qualche
giornalista che lo attaccò».
Fu lui a presentare Marilyn ai
Kennedy?
«Una vicenda oscura tenuta
nascosta dagli stessi protago-
nisti.Lei era una donnaintelli-
gente, ma psicolabile e alla ri-
cerca di un altro uomo celebre
dopo Joe DiMaggio e Arthur
Miller. Divorziata da entram-
bi si mise con Sinatra, che cer-
cava di proteggerla. Alla fine
lui capì che era meglio lasciar-
la e cinicamente la presentò al
Il libro
Luca Cerchiari
Frank Sinatra
“The voice” tra musica
e cinema
Feltrinelli, 384 pp., 29 euro
boss mafioso Salvatore Gian-
cana e ai Kennedy, frequenta-
zionicheprobabilmentelapor-
taronoalla morte».
Che rapporto c’era tra Sina-
tra e i Kennedy?
«La conoscenzanacque dal pa-
dre Joe Kennedy, che chiese al
cantante di appoggiare il fi-
glio. Sinatra lo aiutò a prende-
re i voti degli italoamericani,
ma poi John lo scaricò perché
Bob dichiarò guerra alla mafia
e “The voice” ne odorava. Per
la delusione il cantante passò
ai repubblicani, divenendo
amico di Nixon e di Reagan at-
tore come lui».
Oggi si potrebbe dire che Sina-
tra fosse accusabile di concor-
so esterno in associazione
mafiosa?
«Suo padre veniva da vicino
Palermo e i suoi amici erano
gli italoamericani di New
York. Lui non era mafioso, ma
i mafiosi lo facevano cantare,
loproteggevano,lofinanziava-
no e lo coinvolgevano nei loro
casinò. La mafia aveva in ma-
no il mondo dello spettacolo e
un potere ricattatorio su di lui.
Giancana lo voleva perfino uc-
cidere per i suoi rapporti con i
Kennedy, Sinatra si spaventò e
preseledistanze.È statounuo-
mo coraggioso, che ha vissuto
sulfilo del pericolo».
Come nella canzone My way…
«Il simbolo di lui che si è fatto
dasolo secondoun sogno ame-
ricano mai più a quei livelli. La
canzoneinrealtàavevadueau-
torifrancesi,unmusicistaame-
ricanogliela proposee luila in-
cise.Un colpo dei suoi». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

.
26 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024

S SPETTACOLI
Con “Forte E Chiaro” il Prix Italia torna a Torino
Quando Guglielmo Marconi, premio Nobel per la Fisica nel 1909, lanciò il
messaggio “Can you hear me” attraverso l'Oceano Atlantico lo ricevettero
in modo inequivocabile, "Loud and Clear, Forte e Chiaro". E questo sarà il
simbolico titolo dell'edizione speciale del Prix Italia 2024 che celebra i 100
anni della Radio e i 70 della Televisione, un compleanno importantissimo
per la Rai, e i 150 anni dalla nascita del visionario scienziato. Il Concorso in-

L’ANALISI

De Gregori - Zalone
D
iversamente dal
Buffalo Bill al
quale la vita pre-
sentava i suoi cin-
quant’anni e un
contratto col cir- Francesco De Gregori ,
co, e quello firmava, il comi- classe 1951, e Luca
co di genio ha sempre una Medici alias Checco
crisi di mezz’età che lo indu- Zalone, 47 anni: la foto è
ce a volersi dimostrare se- di Daniele Barraco
rio e poetico e struggente.
Luca Medici va per i 47, e la
sua crisi di mezz’età è co-
minciata due anni fa, o for-
se dieci.
Era l’estate del 2022, era-
vamo a Barletta, Checco Za-
lone – il perso-
naggio pubbli-
co incarnato
dal comico Lu-
ca Medici – era
ospite del Jova
Beach Party.
L’intera spiag-
gia di Barletta che lo acco-
glieva come un’apparizio-
ne mistica e cantava Ange-
la come fosse stata una ve-
ra canzone romantica, pe-

Il Principe e il povero
rò, non lo emozionava
quanto l’idea che France-
sco De Gregori lo stimasse
come pianista.
Due giorni dopo, Zalone
sarebbe stato su un palco a
Benevento: a suonare, co-
me un turnista qualunque,
a un concerto di Venditti e
De Gregori. Era inutile dir-
gli che La prima repubblica “Pastiche”: un disco mette insieme il più aristocratico dei cantautori e il comico nazionalpopolare
poteva concepirla solo lui,
Poco ricco poteva inventar-
Il primo duetto è del 2014: “Non so se è il punto più alto della mia carriera o il più basso della tua”
sela solo lui, il genio comico
necessario per decine, centi- GUIA SONCINI
naia di guizzi di Checco Za-
lone erano solo suoi – men- nalistico vorrebbe si ripor- riduttivo: era il Vendola di smesso da Canale 5; quella My Way, cantata da Frank va in Quo vado?, film i cui
tre Rimmel al pianoforte sa- tasse che il pubblico anda- Zalone, assai meglio di di Venditti e De Gregori che Sinatra. 63 milioni d’incasso non
pevano suonarla in qualsia- va in visibilio. Trascrivo lo quello vero), e De Gregori sarebbe dovuta diventare Due anni (o dieci) dopo, bastarono a dare a Luca
si pianobar. Era inutile di- Zalone di quel pomeriggio: aveva l’aria di sapere che un documentario di Paolo eccoli qui, Zalone e De Gre- Medici la presentabilità
scutere, perché era chiaro «E io che mi preoccupavo era un momento altissimo Virzì (che con Luca Medici gori (cliché giornalistico d’una Paola Cortellesi.
che l’approvazione di De che erano freddi. Non ho vi- per tutti e tre. aveva scritto l’ultimo film vorrebbe: la strana cop- È la presentabilità cultu-
Gregori, per il più gran co- sto mai tanta sinistra in un Torniamo al 2022. I pri- zaloniano, Tolo Tolo), ma pia), in un disco, Pastiche, rale, quel che il comico cer-
mico italiano di questo seco- posto così piccolo. Non so mi giorni di studio, per il di- poi non se n’è fatto niente; dal quale manca Gli uomini ca, accompagnandosi al
lo, non era una cosa tra pa- se è il punto più alto della sco annunciato ieri, sono il tentativo (fallito) di farsi sessuali, che avevano fatto cantautore? O è il non do-
mia carriera, o il punto più stati proprio quell’estate, dare dai francesi il permes- insieme a Bari. Ci sono versi annoiare con noialtri
basso della tua». Checco poi in mezzo c’è stato di tut- so d’incidere una cover di due inediti, alcuni rifaci- che pure siamo fan da sem-
Unica certezza: il 5 Zalone procedeva poi a fa- to: la tournée di Checco Za- Comme d’habitude, il brano menti, alcuni classici; tra pre, ma poi non riusciamo a
giugno la data dal vivo re Nichi Vendola (dire «fa- lone, Amore più Iva, poi di- di cui forse qualcuno ricor- cui La prima repubblica di farlo ridere, che cerca il can-
re un’imitazione» sarebbe ventata un monologo tra- da la versione americana, Zalone, che nel 2016 sta- tautore? L’unica certezza è
a Caracalla sarà
una cosa mai vista
FULVIA CAPRARA IL PERSONAGGIO

ri: era il bambino pugliese,

quello che aveva cinque an-
ni quando Nino non doveva
aver paura di tirare il calcio
di rigore, che si ritrovava,
da grande, a suonare col
suo poster d’infanzia.
La prima volta in cui era
avvenuto in privato non ci è
dato di conoscerla, ma il pri-
mo duetto pubblico compie
dieci anni a novembre: era
il 2014. De Gregori presen-
tava un disco in una libre-
ria di Bari, e i convenuti
erano lì per lui, appagati
che cantasse Sempre e per
sempre; ma c’è un campa-
nilismo che è lo stesso per
cui il pubblico di Jovanotti
sarebbe poi andato in visi-
bilio per Angela.
Quando De Gregori an-
nunciava «un intellettuale
di Bari che voleva festeggia-
re il mio disco», cliché gior-
Nella storia del team
manager Cesare Fio-
rio, in quel 1983 che,
nell’epopea del rally, divenne
l’anno dello scontro impossibi-
le, quello in cui Lancia affrontò
Audi come Davide contro Go-
lia, Riccardo Scamarcio ha in-
travisto la possibilità di «raccon-
tare un’Italia che stiamo per-
dendo, capace di trasformare i
suoi limiti in virtù, un’Italia in
cui l’astuzia, l’ingegno, la follia,
l’incoscienza, venissero fuori al
meglio, nel segno della nostra,
inarrestabile, umanità. Mi è
sembrato il momento giusto
per rinfrescarci la memoria, per
ricordare come siamo e come
eravamo». Di Race for Glory Au-
di vs Lancia, di Stefano Mordi-
ni, Scamarcio è interprete, nei
panni di Fiorio, ma anche pro-
duttore, insieme a Jeremy Tho-
mas, quindi coinvolto fino in
Scamarcio: in “Race for glory” il genio italiano
fondo in un’impresa che corri-
sponde al suo momento esisten-
ziale: «Ho voglia di personaggi
romantici, che comunichino
coesione, vitalità, energia. Vo-
glio fare bei film, che scaldino il
cuore delle persone». Nella figu-
ra di Fiorio, torinese, classe
1939, Scamarcio ha trovato
quel che cercava: «Mi ha tocca-
to la sua statura umana, un uo-
mo mosso più dalla passione
che dall’ansia di ottenere il suc-
cesso, un idealista, che si batte
per le cose in cui crede».
Lo stupore di aver incontrato
«un torinese che si è stabilito in
Puglia e che fa l’olio proprio co-
me faccio io», una persona che
conosce bene «due parole qui
fondamentali, semplicità e one-
stà», si intreccia, per Scamar-
Scamarcio è il manager
della Lancia Cesare Fiorio
cio, con riflessioni che riguarda-
no il suo ultimo ruolo, l’artista li-
vornese Modigliani nel biopic
Modi, firmato da Johnny Depp.
Sul set, al suo fianco, c’è Al Paci-
no nelle vesti del collezionista
francese Maurice Gangant:
«Depp e Al Pacino viaggiano
agli stessi livelli di umanità».
Una forma di coraggio, «in una
società sempre più tecnocrati-
ca, che punta a vederci tutti
schiavizzati». Della squadra
Lancia, tecnologicamente me-
no attrezzata della rivale Audi,
faceva parte il pilota di punta
Walter Rohrl (Volker Bruch),
mentre in quella Audi erano
schierati il direttore sportivo Ro-
land Gumpert (Daniel Brühl) e il
campione finlandese, Hannu
Mikkola (Gianmaria Martini). In
pratica, dice Mordini, «l’artigia-
nato italiano, fatto di braccia e
cuore, contro la sofisticata tecno-
logia tedesca, un’impresa su cui
nessuno avrebbe scommesso».
Stavolta, nella parte del mana-
ger appassionato, recita un italia-
no e non un americano (Adam
Driver), come nel film di Michael
Mann Ferrari. Una scelta a suo
tempo fortemente criticata da
Pierfrancesco Favino: «Sono d’ac-
cordo con lui – dice Scamarcio -.
Mi sarebbe sembrato logico affi-
dare il ruolo a un nostro attore,
ne abbiamo tanti, capaci di recita-
.

ternazionale che dal 1948 coinvolge centinaia di broadca-
ster per premiare il meglio delle produzioni radio, tv e digital
torna a Torino in dall'1 al 4 ottobre dopo 7 anni al centro di
Produzione Rai, con uno studio allestito per l'occasione e
performance live all'interno del Museo della Radio e della Te-
levisione oltre a varie location nella città. Tante saranno le
anteprime Rai alla presenza dei talent e la possibilità di in-
contrare i registi e i produttori dei programmi finalisti. —
“Hanno detto
l’uno dell’altro
Ho capito che il
conflitto tra alto e
basso è trapassato
quando ho ricevuto
l'applauso
del pubblico
di De Gregori
Sono da sempre fan
del Checco autore
cinematografico
siamo amici da
molti anni e
non vedevo l’ora
di averlo accanto
come musicista
che la data dal vivo annun-
ciata dai due, il 5 giugno a
Caracalla, sarà una cosa
mai vista: una platea che
agita gli accendini con
struggimento, ma riden-
do. Mai vista, ma preconiz-
zata in quel vecchio duet-
to di Dalla e De Gregori in
cui, agli americani che
espatriano, «e piangendo
gli viene da ridere: ballo
anch’io, se balli tu». —
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re in altre lingue. È una questio-
ne legittima». E poi «proviamo
un po’ a ri -equilibrare il gap,
elogiamo l’italianità, basta
bandiere Usa sullo schermo,
in questo film se ne vedono tan-
te italiane». Il gusto della cor-
sa, l’obiettivo della vittoria, so-
no i due punti fermi di imprese
realizzate nello stile di Race for
Glory (da domani in sala, con
un cameo di Fiorio e uno di La-
po Elkann nei panni del nonno
Gianni Agnelli): «Correre è ec-
citante, adrenalinico, è sem-
pre attraente esporsi al perico-
lo, rischiare, mantenendo pe-
rò alto il livello di coscienza».
Quando si gareggia la sconfit-
ta è dietro l’angolo: «Sono sem-
pre stato ossessionato dalla vo-
glia di vincere, ma crescendo,
col passare degli anni, ho impa-
rato a perdere. Accettare una
sconfitta è, in realtà, un atto di
grande forza». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
Ferragni-Fedez, i fan tifano per la riconciliazione
Chiara Ferragni è appena tornata da New York e ha subito lancia-
to un nuovo messaggio in merito alla sua storia in crisi con il rap-
per Fedez. La influencer ha pubblicato su Instagram una sua fo-
to e sotto ai commenti una sua follower si è lasciata andare in
una "Stupenda ma Fede... il tuo valore aggiunto". Una frase che
ha colpito Ferragni, che ha subito risposto: "Purtroppo non è
Carlo Verdone
“Il mio Festival di Sanremo?
Morandi, Nannini e alle 11 tutti a nanna”
L’attore in “Vita da Carlo” si improvvisa conduttore all’Ariston accanto a Ema Stokholma
“In realtà sarei negato, ma uscire dalla comfort zone è la mia dinamica comica preferita”
ADRIANA MARMIROLI
C
arlo Verdone diret-
tore artistico del Fe-
stival di Sanremo.
Il suo nome cam-
peggia a caratteri
cubitali sull’ingres-
so dell’Ariston, affiancato da
quello di Ema Stokholma. Sa-
rebbe una buona idea, vista la
sua passione e competenza
musicale, e vista anche l’incer-
tezza Rai e i dinieghi di Ama-
deus per un sesto Festival. In
verità è fiction: siamo agli ulti-
mi ciak della terza stagione di
Vita da Carlo, in autunno su Pa-
ramount+. Finora delle ripre-
se, iniziate a ottobre a Roma,
era trapelato molto poco: la
partecipazione di alcuni big
della canzone italiana. La con-
ferma che sarebbe tornata la
famigliona Verdone, l’ex mo-
glie Monica Guerritore, la fi-
glia Caterina De Angelis ora
mamma e il fidanzato Antonio
Bannò, il figlio Filippo Contri,
l’amico Max Tortora, la quasi
fidanzata Stefania Rocca. Ora
però è lui a svelare qualche det-
taglio in più.
Direttore del Festival di San-
remo: bell’idea. Lo farebbe
mai?
«Unmio principiobase:mai fa-
re ciò che non sai. E il Festival
non è proprio nelle mie corde.
Soprattutto il conduttore: oc-
corre esperienza. I vari Ama-
deus, Conti, Bonolis, ne cono-
scono il ritmo e hanno il polso
del pubblico. Così però così mi
tolgolo sfizio».
Il no iniziale del suo perso-
naggio diventa un sì, proprio
come nella prima stagione
aveva accettato di diventare
sindaco di Roma: le piaccio-
no le situazioni impossibili?
«Come sindaco avrei dovuto
scappare a gambe levate. E an-
che per il Festival... Uscire dal-
la comfort zone e mettersi
nell’angolo di un ring è la mia
dinamica comica preferita.
Nella serie tutto comincia
quando, scoraggiato da quan-
to accaduto al film che sogna-
vo di fare, decido di annuncia-
re il mio ritiro. Poi però arriva
questa proposta inattesa, e ci
casco. Anch’io ho detto di no,
che era una pazzia, quando
uno degli sceneggiatori, ha
avuto l’idea».
Che festival realizza Verdone?
«Si comincia con la ricerca del
Lucio Presta della situazione,
tal Tomas Formica interpreta-
to da Giovanni Esposito. Co-
me consulente coinvolgo Ro-
berto D’Agostino, dagli Anni
60,uno che conosce tutti,sem-
pre attento ai nuovi fenomeni.
Ci sarà il giornalista e critico
musicale Ernesto Assante, un
grande amico ed esperto di
musica, scomparso proprio in
questi giorni: dedico questa
stagione proprio a lui e a Luis
Molteni, che qui ha fatto la sua
ultima apparizione, sapendo
diessere già malato».
Quali problemi incontra?
«Innanzitutto quello dei famo-
si che ti mandano una brutta
canzone: da direttore artistico
non mi è possibile accettare
compromessi. Da monarca as-
soluto, romperò con il rito ve-
tusto del festival per realizzar-
neunodi due ore emezzo, sen-
za monologhi, né ospiti, con la
musica davvero al centro. Con
me sul palco ci sarà Ema Sto-
kholma: me l’hanno consiglia-
ta sia Assante che Castaldo. È
giusta per ironia ed eleganza:
una vera sorpresa (anche se
poi il suo personaggio sarà un
po’pazzo)».
L’ANTEPRIMA
Si è parlato di vari cantanti:
Morandi, Nannini, Zucche-
ro. Cosa fanno?
«Diciamo che occupano an-
che molti miei incubi nottur-
ni. Gianni è un mito, premu-
roso e affettuoso, con il mira-
colo di questa eterna giovi-
nezza. Con Zucchero c’era il
pregresso di quando nel
1989 avrebbe dovuto farmi
la colonna musicale di Stase-
ra a casa di Alice e invece non
se ne fece nulla: ma questa
volta ce l’abbiamo fatta.
Quanto a Gianna, il mio bab-
bo, di Siena, era molto amico
del suo, così ci conosciamo
da una vita, quando ci si in-
contra è tutto un parlare di
contrade e musica»
In ogni stagione c’è una spi-
na nel fianco più spina delle
altre: qui a chi tocca?
«A Maccio Capatonda: nei
panni di sé stesso, Marcello
Macchia, fa un personaggio
surreale, via di mezzo tra un
deficiente e Carmelo Bene.
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 27
una scelta mia". E a un'altra follower, che le chiedeva: "Si avvici-
nano i compleanni dei bimbi, come vorrei che tutto tornasse co-
me prima". "Idem", la risposta lapidaria della blogger. In tanti nei
commenti fanno, comunque, il tifo perché la coppia torni insieme,
anche per amore dei bambini. Intanto, dall'altro lato, il cantante se
n'è uscito con alcune storie nostalgiche via social. Ha ricordato il
primo concerto al Leoncavallo, 2011, “ mia mamma e mio papà
che vendevano lì fuori i cd e le magliette ai fans " . —
Viene ad abitare con la ma-
dre nell’appartamento vici-
no al mio e diventa subito un
problema che non mi levo
più di torno».
L’anno scorso ha lavorato
con Sangiovanni: vi siete sen-
titi dopo il suo abbandono?
«Gli ho scritto un lungo mes-
saggio affettuoso. Con qual-
che consiglio. Anch’io all’ini-
zio, dopo il successo di Non
stop, andai in crisi, sentivo di
Vita da Carlo 3,
nonaverepiùunavitapersona-
in autunno su
le, avevo attacchi di panico.
Ma trovai un buono psicologo
Paramount+
che mi disse poche cose molto
«Dedicato
all’amico
utili:vai dovepiùhai paura, af-
Ernesto
frontala, poi complimentati
Assante e Luis
con te per averla vinta. La cosa
Molteni, che ha
incedibile èche avessimo scrit-
fatto l’ultima
to per lui esattamente quello
apparizione
che poi gli è successo. Già allo-
qui, sapendo di
ra mi aveva colpito la timi-
essere già
dezza, l’introversione. Ave-
malato»
va avuto dubbi ad accettare,
ma poi si è buttato con impe-
gno. Molto bravo e serio. Da
parte nostra l’abbiamo pro-
“
tetto e alla fine penso si sia
anche divertito».
Lei ha mai accettato di fare
qualcosa che non voleva?
«Ai tempi ricordo Antonello
Falqui: era bravissimo a estor-
cermi di scrivergli sketches an-
chesenon avevo tempo. Maal-
Sangiovanni? la fine li ricordo come alcune
Molto bravo e serio tra le mie cose migliori. E poi il
film sui carabinieri: non faccio
Lo capisco, anch’io film non miei, ma Mario Cec-
all’inizio andai in chi Gori tanto fece e tanto pre-
gò, che accettai, seppure sof-
crisi, sentivo di non frendo: fu un gran successo e
avere più una vita
venni nominato carabiniere
personale, avevo onorario»
Un’ipotetica quarta stagione,
attacchi di panico quale mission impossible vor-
rebbe raccontare?
«Forse insegnante di cinema?
Gianna Nannini? Il Sento l’esigenza di interagire
con i giovani. È un momento
mio babbo, di drammaticoperlenuovegene-
Siena, era molto razioni, tra guerre, lavoro che
amico del suo, così non si trova, stipendibassi, cri-
si di valori. Vedo un Medioevo
ci conosciamo da senza orizzonti limpidi per lo-
una vita, quando ci ro. Sono molto meglio di come
vengono dipinti».
si incontra è tutto La Roma? Potrebbe essere
un parlare di un’altra delle imprese impos-
contrade e musica sibili di Vita da Carlo?
«Nonscherziamo.Aparteilfat-
to che il calcio è un business
perverso che non riesce a esse-
re comico (e infatti al cinema
non ha mai funzionato). Per la
Roma sono contento: De Ros-
si, oltre a essere un amico, è un
arrivo che attendevo da tem-
po. E fa un gioco che piace non
solo ai tifosi ma anche a tutta
la squadra» . —
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 R

28 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024

SPORT
Toro, emergenza in difesa: Djidji si ferma per due mesi
Grave infortunio per Koffi Djidji uscito in anticipo dalla sfida con il Napoli. «Gli ac-
certamenti strumentali a cui è stato sottoposto hanno evidenziato una lesione del
tendine distale del muscolo semitendinoso sinistro», questo il comunicato del To-
rino. Il difensore franco-ivoriano resterà fuori per almeno 45/60 giorni: salterà le
prossime 6/7 partite, compreso il derby di metà aprile. La sua stagione, dunque, è
quasi finita e al suo posto ci sarà Lovato a partire dalla sfida di sabato a Udine. —

Qualificate ai quarti
CHAMPIONS: IL RITORNO DEGLI OTTAVI
Arsenal (Ing) - Porto (Por)
5 - 2 (dcr), andata: 0-1
Barcellona (Spa) - NAPOLI
3 - 1, andata: 1-1
Atletico Madrid (Spa) - INTER
BARCELLONA 3 oggi, tv: Amazon Prime, andata: 0-1

Borussia Dortmund (Ger) - Psv Eindhoven (Ola)

NAPOLI 1 oggi, tv: Sky Sport, Infinity, andata: 1-1

Barcellona (4-3-3):Ter Stegen 7; Koun- Bayern Monaco (Ger) - LAZIO

3 - 0; andata: 0-1
dé 6,5, Araujo 6,5, Cubarsi 6,5, Cancelo
7; Fermin Lopez 7 (15’ st Sergi Roberto Real Sociedad (Spa) - Psg (Fra)
6,5), Christensen 5,5 (15’ st Romeu 6), 1 - 2; andata: 0-2
Gundogan 5,5; Yamal 7, Lewandowski
6,5, Raphina 6,5 (36’ st Joao Felix sv) Manchester City (Ing) - Copenhagen (Dan)
All: Xavi 7 3-1; andata: 3-1

Napoli (4-3-3): Meret 7; Di Lorenzo 6,5, Real Madrid (Spa) - Lipsia (Ger)
1 - 1; andata: 1-0
Rrahmani 6,5, Juan Jesus 5, Mario Rui
5,5 (19’ st Olivera 5); Anguissa 5,5, Lo-
botka 6, Traore 5,5 (33’ st Raspadori
sv); Politano 6,5 (19’ st Lindstrom 5),
Osimhen 5, Kvaratskhelia 5 (48’ st
Ngonge sv). All: Calzona 5 6
le partite consecutive
1
i gol di Rrahmani
Arbitro: Makkelie (Ola) 5
Reti: pt 15’ Fermin, 17’ Cancelo, 30’ Rrah- in cui il Barça è rimasto nelle coppe europee
mani, st 38’ Lewandowski imbattuto con il Napoli In 31 presenze non
Ammoniti: Christensen, Yamal, Juan Je-
sus, Traore, Olivera
(3 pareggi e 3 vittorie) aveva mai segnato
Spettatori: 50 mila

Fuori
sta in silenzio, niente rigore
per gli azzurri. Ora c’è più Na-
poli dentro la partita, più Lo-
botka in regia, più varietà ne-
gli attacchi perché Osimhen è

due
meno spuntato e Kvaratskhe-
L’ANALISI lia più deciso.
Si vive sul filo: il pass per i
GUGLIELMO BUCCHERI quarti resta in bilico. A incro-
INVIATO A BARCELLONA
ciare i destini sono due squa-

U
n quarto d’ora, po-
co più: è il tempo
che ci mette il Napo-
li per capire dove
sta e il conto che paga è altissi-
mo. I campioni d’Italia lascia-
no la Champions per averci
messo troppo a prendere le
misure ad un Barcellona gio-
vane e coraggioso: al 17’ i ca-
talani volano sul 2-0. E i pri-
mi della classe della passata
stagione uscendo dall’Euro-
pa mandano la Juve al nuovo
Mondiale per club, 32 squa-
dre, finestra da metà giugno
a metà luglio del 2025 per
una cadenza quadriennale.
Nella gara al Montjuic c’è spa-
zio per il colpo di Rrahmani -
bello il suo tracciante che dà
un senso al duello -, per un
fallo in area su Osimhen che
Troppo Barcellona: dopo la Lazio, anche il Napoli via dalla Champions
Osimhen e Kvara deludono, decisivo il blackout nei primi 20 minuti
I ragazzini terribili di Xavi si
divertono come pazzi e dopo
poco più di un quarto d’ora
spingono i catalani al doppio
vantaggio: Cubarsí ha il meri-
to di stoppare Osimhen, Fer-
min Lopez mette a segno il
tracciante dell’1-0, Yamal av-
via, due minuti dopo, la ripar-
tenza che si chiuderà con il
raddoppio di Cancelo. E il Na-
poli? I campioni d’Italia abdi-
cano, in avvio, in modo fin
troppo fragoroso per essere
vero e, infatti, vero non lo è:
Politano ci crede più di tutti,
Rrahmani anche e, così, il
centrale si fa trovare pronto
per il colpo che improvvisa-
mente riapre i conti. Lo sta-
dio Olimpico fa da cornice
ad una partita un po’ pazza:
le difese ballano appena
messe sotto pressione, i por-
tieri sono in apnea, Ter Ste-
gen evita con un volo salvifi-
co il nuovo boato azzurro
quando manda in angolo la
testata di Di Lorenzo.
Barcellona e Napoli non
smettono di cercare la piccola
o grande magia: sul tema so-
no più bravi gli spagnoli, ma i
partenopei rispondono ad
ogni attacco. Xavi gioca con i
suoi allievi, Calzona studia le
contromosse in corso d’ope-
ra, il pubblico non si annoia e
trattiene il fiato in attesa del
verdetto dell’arbitro Makke-
lie: Cubarsí e Osimhen entra-
no in rotta di collisione, l’attac-
cante va a terra per quello che
sembra un pestone, la Var re-
dre belle, ma solo all’apparen-
za: all’appuntamento sul col-
le del Montjuic, Barcellona e
Napoli hanno legato tutta la
stagione e non potrebbe esse-
re altrimenti alla luce dei ri-
sultati nei rispettivi campio-
nati. E quando leghi un’inte-
ra stagione ad una sola sfida,
vince, spesso, la frenesia. Il
tempo sotto ai tacchetti di Lo-
botka e soci scorre veloce, ser-
ve accelerare: accelerando,
il rischio calcolato di aprirsi a
pericolose controffensive è
sempre più reale. Lindstrom
si divora il gol dei supplemen-
tari, Lewandovski fa calare il
sipario. Osimhen e Kvara-
tskhelia tradiscono nella
notte più importante, il Bar-
cellona ritrova i quarti do-
po quattro anni, la Juve il
suo Mondiale. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Negato un possibile
rigore al nigeriano
Blaugrana ai quarti
dopo quattro anni
dà la sensazione del rigore e
per il sigillo di Lewandowski
nel finale.
I ragazzini terribili di Xavi
li trovi uno per reparto: là die-
tro c’è Cubarsí, 17 anni, pri-
ma volta nell’Europa che con-
ta, in mezzo ecco Fermin Lo-
pez, 20 anni, più di venti sfi-
I tecnici compagni nella Lazio dello scudetto. I nerazzurri partono da 1-0 ma letteralmente. Se giocasse
solo nel suo stadio, sarebbe pri-
Inzaghi sfida Simeone e avvisa l’Inter mo in Liga. Sappiamo tutti che
tipo di allenatore è Diego, che è
“In casa l’Atletico Madrid si trasforma” pure un amico». Davanti al suo
pubblico vengono esaltate le ca-
ratteristiche battagliere trasferi-
te alla squadra dal Cholo, che ri-
con il Porto di Sergio Con- vantaggio ma dobbiamo com- trova Griezmann, assente per
LA STORIA ceiçao di un anno fa prosegua- portarci come se non ci fosse». infortunio nelle ultime tre setti-
no questa sera con l’Atletico Ma- Anche da questa esigenza na- mane (ultima partita proprio a
STEFANO SCACCHI drid di Diego Simeone al termi- sce la possibile scelta di preferi- San Siro): «Il ritorno di Antoine
MILANO
ne dell’ottavo di Champions re Dumfries a Darmian: l’olan- ci dà più soluzioni e possibilità

de in Liga e già un gol in
Champions, davanti spazio
per Yamal, movenze alla
Messi ad appena 16 anni. Il
Barcellona vive di adrenali-
na pura dentro ad un duello
dove, spesso, saltano gli
equilibri: ad ogni affondo,
A
ncora un successo ca-
salingo per 1-0 all’an-
data da difendere
nel ritorno in trasfer-
ta contro una squadra allenata
da un ex compagno della La-
zio dello scudetto. Simone In-
zaghi spera che le analogie
League nella capitale spagnola,
con l’obiettivo di avvicinarsi al
traguardo della finale centrata
dall’Inter nella scorsa edizione.
L’allenatore nerazzurro non
vuole impostare una partita di
attesa: «Giocheremo senza spe-
culare, abbiamo un minimo
dese attacca di più e inoltre l’as-
senza di Carlos Augusto rende
utile l’ex granata anche come
cambio in corsa per Dimarco. Il
timore principale è la metamor-
fosi dell’Atletico al Civitas Me-
tropolitano: «Affronteremo un
avversario che in casa si trasfor-
dal punto di vista tattico», spie-
ga l’argentino che cercherà di
non bissare il destino di Con-
ceiçao. Inzaghi, invece, vuole
proseguire nel filotto vincente
con gli ex compagni della Lazio
dello scudetto. —
Lautaro Martinez, 26 anni © RIPRODUZIONE RISERVATA

un sussulto.
.
 MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 29

Ciclismo: Milano-Torino con Cavendish
Arrivo adatto ai velocisti per la 105ª Milano-Torino, in pro-
gramma oggi con partenza da Rho e arrivo a Salassa do-
po 177 km (ore 14.20 su Raisport/Eurosport 2). Sul tra-
guardo nel Canavese i grandi attesi sono Cavendish, vinci-
tore nel 2022, Demare, trionfatore nell'edizione 2020, e
Kristoff. Tra gli italiani spiccano Bettiol, Cimolai e Ulissi. —
Volley, finale coppa Cev: Chieri in Svizzera
Dopo la Challenge Cup vinta da Novara, un’altra squadra italiana
di volley femminile si gioca un trofeo europeo. Stasera a Neucha-
tel (ore 19 gratis su Dazn), Chieri di capitan Kaja Grobelna sfida le
svizzere nella finale d’andata della Cev. Ieri, in Champions, Milano tra-
volge 3-0 il Fenerbahce (Egonu super: 22 punti) nella semifinale
d’andata. Domani Conegliano ospita le turche dell’Eczacibasi. —
Serie B: Procura Figc indaga sul Lecco
La Procura della Federcalcio ha aperto un'inchiesta
sulle dichiarazioni del presidente del Lecco, Paolo Leo-
nardo Di Nunno, che aveva parlato di potenziale rischio
combine da parte dei suoi giocatori, considerata la posi-
zione di ultima squadra nella classifica in Serie B. Di
Nunno sarà ascoltato a breve dalla Procura. —

L’eliminazione del Napoli vale il pass per la competizione Fifa dell’estate 2025 con le più forti squadre e un montepremi record

Juve qualificata al Mondiale per club

La delusione di Victor
Osimhen, 25 anni,
mentre il Barça esulta
per il gol di Lewandowski

Il nuovo torneo regala soldi e sogni

co perché la Roma, per esem-
IL RETROSCENA pio, non è mai stata in corsa).
La Juventus si aggiunge a
GIANLUCA ODDENINO Bayern Monaco, Borussia
TORINO
Dortmund, Psg, Inter, Porto e

D
avanti alla televisio-
ne si può perdere
uno scudetto, ma
anche conquistare
la qualificazione al Mondiale
per club. Di mezzo c’è storica-
mente il Napoli e a fare festa
è sempre la Juventus, che ieri
sera ha avuto la certezza di
partecipare all’inedito e ric-
co torneo della Fifa grazie
all’eliminazione del club di
De Laurentiis dalla Cham-
pions. Il destino era nelle ma-
ni del Napoli, visto che i bian-
coneri in questa stagione
non partecipano alle coppe,
ma il vantaggio accumulato
Barcellona nel ranking negli ultimi anni
(48 punti) non è stato intac-
Chi sale cato - salvo ricorsi legali ai li-
Yamal miti della lite temeraria - e gli
azzurri si fermano così a quo-
7 ta 42. Insieme all’Inter, dun-
Quando la sfida prende la strada di casa, que, la Juve sarà la seconda e
il 16enne catalano incanta nelle riparten- ultima società italiana pre-
ze e nel modo di innescare i compagni. sente nell’estate 2025 al
Mondiale che negli Stati Uni-
Chi scende ti coinvolgerà 32 squadre e
Christensen metterà in palio un monte-
premi da 2 miliardi di euro
5 con questa formula in pro-
L’ammonizione lo condiziona, ma là in gramma ogni 4 anni.
mezzo gira con una velocità di pensiero
ridotta a metà rispetto ai compagni.
Il Barcellona ha fatto un
FIFA gran regalo alla Juventus, vi-
ORGANIZZATORE sto quanto vale il Mondiale
DEL NUOVO TORNEO per club a livello economico e
di immagine. La sola parteci-
Congratulazioni pazione viene quantificata in
50 milioni di euro, soldi prezio-
alla Juventus per si per un bilancio in rosso (al
la qualificazione 31 dicembre 2023 la semestra-
È la 10ª squadra le era negativa per 95 milioni),
ma il business potenziale può
europea promossa raddoppiare. Senza dimenti-
care il prestigio di partecipare
La Juventus
giocherà il
Mondiale per club
negli Usa, patria
del bianconero
Weston McKennie
(al centro
tra Danilo e Milik)
LAPRESSE
ad una competizione di livello
globale con le migliori squa-
dre al mondo. La Fifa ha previ-
sto 12 club europei: ci sarà chi
ha vinto la Champions in que-
st'ultimo quadriennio (Chel-
sea, Real Madrid e Manche-
ster City sono dunque già pro-
mosse, in attesa dei campioni
di questa edizione) e i restanti
otto posti saranno decisi dal
ranking Uefa con i soli risultati
della Champions a pesare (ec-
Benfica, oltre alle già citate
squadre campioni d’Europa
nel passato, mentre le sudame-
ricane già sicure di esserci so-
no Palmeiras, Flamengo e Flu-
minense (tutte brasiliane). In
attesa di blindare la qualifica-
zione sul campo alla prossima
Champions, torneo che vale
almeno 60 milioni di euro, la
Juventus può esultare per que-
sto pass che apre le porte del
Mondiale per club. Per essere
competitivi, però, serviranno
rinforzi di qualità. Il primo del-
la lista è il centrocampista olan-
dese Koopmeiners, pronto a
lasciare l’Atalanta in estate:
la valutazione è di 50-60 mi-
lioni di euro, ma i biancone-
ri possono inserire giocatori
graditi ai nerazzurri berga-
maschi (da Soulé a Huij-
sen). Il ds Giuntoli si sta
muovendo da tempo anche
per il serbo Samardzic
dell’Udinese e per l’attacco,
invece, prosegue la trattati-
va con il brasiliano Felipe An-
derson che si svincola dalla La-
zio. Ora il futuro inizia ad ave-
re le giuste certezze. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli Epilogo clamoroso dopo il 4° ko in 2 settimane: il vice Martusciello confermato ad interim se, non scalda la promozione in-
terna dall'Under 14 di Tomma-
Chi sale
Meret
7
Lazio, Sarri si dimette e rinuncia a 5 milioni so Rocchi e sullo sfondo rimane
defilata la soluzione Cristian
Brocchi. Se, invece, la Lazio si

Tieni in piedi la nave azzurra quando,

nella ripresa, sembra un muro di gom-
Lotito guarda al futuro: Tudor o Palladino convincerà a programmare da
adesso anche la prossima sta-
gione prenderebbe consisten-
ma sotto il tiro incrociato dei catalani. za la pista Igor Tudor, proposto
più volte. Passi di un valzer del-
Chi scende le panchine che in estate riguar-
Kvaratskhelia IL CASO derà anche Sarri, accostato dal-
le frequenze di radiomercato
5 MATTEO DE SANTIS di ritorno al Napoli («Mi ha stu-
ROMA
Ci prova, a vuoto: era annunciato in gran pito - dice il presidente De Lau-

forma, si perde dentro tocchi di palla
inutili alla causa dall’inizio alla fine.
ATLETICO MADRID
INTER
Prime Video Ore 21
Inter (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 6
De Vrij, 95 Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barel-
la, 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan, 32 Di-
marco; 9 Thuram, 10 Lautaro
All.: S. Inzaghi
Atletico Madrid (5-3-2): 13 Oblak; 16
Molina, 15 Savic, 20 Witsel, 22 Herrmo-
so, 12 Lino; 14 Llorente, 6 Koke, 5 De
Paul; 7 Griezmann, 19 Morata
All.: Simeone
Arbitro: Marciniak (Polonia)
D
opo una luna di mie-
le di due anni e una
convivenza turbolen-
ta di nove mesi, rab-
bonita dai guizzi degli ottavi di
Champions e del quarto derby
vinto su sei con conseguente ap-
prodo alla semifinale di Coppa
Italia, Maurizio Sarri ha rasse-
gnato le dimissioni da allenato-
re della Lazio. Nelle tasche del
presidente Claudio Lotito reste-
ranno gli oltre 5 milioni netti di
ingaggio pattuiti da contratto fi-
no al 30 giugno 2025: l'annun-
cio della separazione, di fatto
già avvenuta, arriverà solo nel-
le prossime ore con l'accettazio-
ne formale del congedo del tec-
nico toscano. Una procedura
anomala, con congelamento di
una decisione irrevocabile pre-
sa da una parte e accettata
dall'altra, che potrebbe permet-
tere alla Lazio, nona in classifi-
ca e distante 11 punti dal 4° po-
sto (8 dal 5°), di presentarsi sa-
Maurizio Sarri, 65
anni, allenava la Lazio
dall’estate 2021
bato a Frosinone con Giovanni
Martusciello, vice di Sarri af-
fiancato dai collaboratori Ian-
ni, Pasqui e Nenci, in panchina
ad interim. L'istituto delle di-
missioni, comunicate telefoni-
camente e poi ribadite di perso-
na a Formello in un incontro
con il ds Fabiani e il club mana-
ger Bianchi, riguarda solo il
principale. Tutto lo staff, in atte-
sa di comunicazioni, accordi o
nuove disposizioni, rimane ai
posti di lavoro.
Per quanto dipenderà dalle
tempistiche con cui Lotito scan-
AURELIO DE LAURENTIIS
PRESIDENTE DEL NAPOLI
CON SARRI DAL 2015 AL 2018
Mi stupisce questa
sua scelta, ma chi si
dimette è un perdente
Bisogna prendersi
le responsabilità
daglierà il mercato dei traghet-
tatori fino a giugno, possibil-
mente e preferibilmente con
un passato da bandiere laziali,
per poi lanciare l'assalto a Raf-
faele Palladino, in scadenza col
Monza: sale l'idea suggestiva
di una chiamata a Miroslav Klo-
rentiis -, ma chi si dimette è un
perdente»), nella lista della Fio-
rentina e persino del Barça.
La prima minaccia di dimis-
sioni arrivò in estate per incom-
patibilità sul mercato (Berardi,
Zielinski, Ricci e Loftus-Cheek
tra le richieste del tecnico) e rien-
trò solo per l'empatia con il grup-
po. Evaporata, con strascichi di
rapporti deteriorati con un paio
di senatori e molti nuovi, nei 4
rovesci nelle ultime due settima-
ne con Fiorentina, Milan,
Bayern e Udinese. Lunedì notte
negli spogliatoi dell'Olimpico,
dopo la decisione societaria del
ritiro fino a Frosinone, la resa
sarriana con la squadra: «Vado
via io perché altrimenti dovrei
cacciare qualcuno di voi». Ieri
gli atti dell'epilogo: la riunione
con lo staff, la telefonata con Lo-
tito, l'incontro in sede con i diri-
genti e l'ultima sigaretta a For-
mello da laziale. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 31

TORINO E PROVINCIA
Redazione via Lugaro 15 E-mail cronaca@lastampa.it Pubblicità: A. Manzoni & C S.p.A. Telefono: 011 19.89.00.50
TORINO 10126 Facebook La Stampa Torino Via G. Giacosa, 38 Cell.: 328.983.78.60
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i l s i n d a c o n o m i n a u n s u p e r t e c n i c o p e r i c a n t i e r i e av ve r t e t re ss o s u l ve rd e p u b b l i c o : è u n a p r i o r i t à IL PERSONAGGIO

“Sulle buche sprecati vent’anni”

Indagini chiuse
per maltrattamenti
Omar verso
un altro processo
Lo Russo: “Troppi tagli alle manutenzioni”. Il Comune acquisisce le segnalazioni de La Stampa

PIER FRANCESCO CARACCIOLO

ANDREA JOLY
Sono 609 le buche che si sono aper-
te, con l’ultima ondata di pioggia,
lungo le strade torinesi. Tante ne
sono state segnalate da automobi-
listi e vigili urbani. – PAGINE 32-33
IL RETROSCENA IL CASO
Numeri record delle Finals Ok al primo progetto su Aska
ma con lo spettro di Milano Einstein, minacce al preside
FILIPPO FEMIA — PAGINA 36 DIEGO MOLINO — PAGINA 38

ANDREA BUCCI
L’ECONOMIA LA COMICA VALERIA ANGIONE SI RACCONTA: DOMANI SHOW AL COLOSSEO GIANNI GIACOMINO

Elkann da Cirio «T i sfregio con l'acido», «Ti

riduco in sedia a rotel-
“Dialogo e progetti le». E ancora: «Fai schifo», «Sei
anoressica». Sono alcune delle
per Mirafiori” frasi che Omar Favaro avrebbe
indirizzato a quella che oramai
è l’ex moglie. – PAGINA 35
CLAUDIA LUISE
GIOVANNI TURI
L’INCHIESTA
I ncontro al grattacielo della Re-
gione tra il governatore Alberto
Cirio e il presidente di Stellantis Allo Zooprofilattico
John Elkann. «Un'occasione di
confronto importante - spiega Ci-
il direttore indagato
rio - sul futuro industriale di Tori-
no e del Piemonte». Rocco Palom-
per truffa a Terni
bella, segretario generale Uilm,
giudice «positivo» l’incontro, IRENE FAMÀ
chiedendo «impegni concreti»
per il futuro. – PAGINA 37
P eculato, truffa e danneggia-
mento. Ecco riassunti i guai
giudiziari in cui è incappato
LA POLITICA
Claudio Ghittino, direttore dell’i-
stituto zooprofilattico. – PAGINA 35
Comba ai leghisti
“Pagliacciate? LA SALUTE
Resto allibito” In Piemonte
PAOLO VARETTO sono sovrappeso
60mila bambini
F “Noi giovani non siamo sfaticati”
abrizio Comba, considerato un
moderato tra i meloniani, è coor-
dinatore regionale di Fratelli d’Ita- ALESSANDRO MONDO
lia. Quando il capogruppo della Le-
ga in Regione Alberto Preioni ha det-
to di non essere più disposto ad ac-
FRANCESCA ROSSO
L e diete sostenibili, in primis
quella mediterranea, non
cettare “pagliacciate” in tema di au-
tonomia, le sono fischiate le orec-
chie? «No, gli atteggiamenti istrioni-
D iventare grandi. Un trauma. Un’avventura. Di si-
curo qualcosa su cui si può ridere perché il tempo
passa su tutto, su tutti noi. Non possiamo farci nulla.
Domani alle 21 Valeria Angione, attrice-autrice da
840.000 follower, porta al Teatro Colosseo “Binario
29 ¾”, prodotto da Live Nation, ed è sold out. – PAGINA 48
solo prevengono l’eccesso di pe-
so tra i bambini, ma aiutano
l’ambiente. – PAGINA 41
ci non ci appartengono». – PAGINA 39

LA CITTÀ DELL’ARTE

Mostre e tecnologia, le Ogr tra passato e futuro

L
a presentazione dell’Im-
pact Report 2023, intito-
lato «Una visione che diven-
ta realtà», è stata l’occasio-
ne per tracciare un bilancio
dei 7 anni di vita delle Ogr.
Ma anche una sorta di ceri-
monia degli addii per Fulvio
Gianaria e Massimo Lapuc-
ci, presidente e amministra-
tore delegato.
Le Ogr nascono nel 2011
quando l’allora sindaco Ser-
gio Chiamparino propone
alla Fondazione Crt di acqui-
sire dalle Ferrovie per 10 mi-
lioni di euro l’area. «Ci chie-
se – ha ricordato Gianaria -
ROCCO MOLITERNI
di chiudere quella ferita nel
tessuto della città. Pensam-
mo di creare una fabbrica
dei saperi che ancora non
esisteva in cui far dia-
logare cultura umani-
stica e scientifica».
Inaugurate nel 2017,
dopo alcuni anni di re-
stauri e 100 milioni di
investimento, le Ogr
hanno visto coesistere, co-
me ha ricordato Lapucci, le
due anime. Da un lato 200
eventi tra mostre, concerti e
performance, con 300 arti-
sti e 2 milioni di visitatori.
Dall’altro le nuove tecnolo-
gie con 200 start up e «un
esempio unico di venture ca-
pital», in grado di rac-
cogliere 260 milioni
di euro.
Tra poche settima-
ne, con la scadenza
del mandato di Giana-
ria e Lapucci, per le
Ogr si aprirà una nuova fa-
se. Dai nomi che indicherà il
nuovo vertice della Fonda-
zione Crt, si capirà la strate-
gia per il futuro. Il dibattito
è aperto e utile, per un luo-
go così importante per la cul-
tura e il tempo libero.
C’è chi fa notare come a
Torino con la crisi della
Gam manchi uno spazio per
le grandi mostre. E chi inve-
ce vorrebbe scommettere
sull’Artechnology per farne
il tempio europeo. Nell’atte-
sa ci si può consolare con i
plin cacio pepe e gamberi:
creazione di Snodo, il risto-
rante delle Ogr che sta cer-
cando una nuova strada con
gli chef stellati del gruppo
napoletano Manfredi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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32 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024

CRONACA DI TORINO

LE SFIDE DELLA CITTÀ

Segnala la buca

Inquadra il QR CODE e invia

le foto al giornale

PIER FRANCESCO CARACCIOLO

S
ono seicentonove le
buche che si sono
aperte, con l’ultima
ondata di pioggia, lun-
go le strade torinesi. Tante ne
sono state segnalate, dall’ini- Le strade di Mirafiori
zio della scorsa settimana, da
automobilisti e vigili urbani.
Si tratta di indicazioni arriva-
te non solo al Comune ma an-
che a La Stampa, che nelle ulti-
me ore hanno incrociato i loro
dati per avere un quadro più
chiaro delle condizioni della
rete viaria del capoluogo. Gli
operai della task force messa
in campo lunedì 4 marzo dal-
la Città, che da allora vede la-
vorare all’unisono dieci squa-
dre di operai, in questi giorni
ha provveduto a eseguire 444
rattoppi, cancellando dall’a-
sfalto il 73% delle buche. Si
tratta di un lavoro che, mal-
tempo permettendo, prose-
guirà nei prossimi giorni, con
l’obiettivo di ultimare il ripri-
stino dei tratti di asfalto dan-
neggiati e intervenire su even- Una delle voragini di corso Casale: la scorsa settimana se ne contavano 40 in un chilometro DANIELE SOLAVAGGIONE/ REPORTERS Un intervento in corso Moncalieri

Buche operazione verità

I crateri provocati dalla pioggia si aggiungono ad anni di incuria. Più critiche le vie della periferia Nord
La promessa del Comune: “Ripareremo anche le strade groviera segnalate dai lettori de La Stampa”

tuali nuove crepe. I dati del re-
port congiunto testimoniano
come, sul piano della tenuta
delle strade, la periferia Nord
abbia più di altre fette di Tori-
no accusato il colpo degli ulti-
mi rovesci. Il record di buche
spetta infatti, per distacco, al-
la Circoscrizione 5, che pure
con i suoi quindici chilometri
quadrati è la quartultima, in
termini di estensione, della
città. In questo spicchio di ter-
609 ritorio, che comprende Borgo
Vittoria, Madonna di Campa-
gna, Lucento e Vallette, in que-
I punti indicati sti giorni è stata segnalata la
al nostro sito presenza di 196 squarci
o al Comune nell’asfalto, poco meno di
un terzo del totale. Al secon-
La Città è intervenuta do posto, in questa classifica
per coprirne al contrario, si piazza la Cir-
444 (il 73%) coscrizione 6 (venticinque
chilometri quadrati), l’altra
della zona Nord (Barriera di
Milano, Regio Parco, Falche-
ra, Rebaudengo, Villaretto,
Barca e Bertolla), dove sono
state contate 95 buche.
Sul piano delle singole stra-
de, invece, quella che più di
tutte è stata bucherellata dal-
le piogge è stata via Chiesa del-
la Salute, asse commerciale di
Borgo Vittoria, dove è stata se-
gnalata la presenza di 33 bu-
che. Al secondo posto, con 27,
c’è corso Regina Margherita,
una delle strade più trafficate
di Torino.
Delle 165 buche ancora da
rattoppare, quaranta (poco
meno di un quarto) sono sul
territorio della Circoscrizione
6, quello che più di tutti ha bi-
sogno che gli interventi di ri-
pristino siano ultimati. La sin-
gola strada il cui asfalto, dopo
i primi interventi, resta più
sconnessa è invece corso Rac-
conigi, dove ieri si contavano
otto buche (delle quattordici
iniziali).
Nell’eseguire i rattoppi, in
questi giorni, gli operai stan-
no dando la priorità alle bu-
che considerate più pericolo-
se per l’incolumità di pedoni,
ciclisti e automobilisti, con at-
tenzione alle strade ad alto

L’allarme degli automobilisti: “Adesso servono interventi urgenti” Crateri profondi anche 20-30
centimetri in piena carreggia-
Da Rivoli alle statali verso le valli ta: alcuni sono ancora lì, segna-
ti con il gesso giallo per segna-

Già trenta incidenti per le voragini

vata a diversi comandi di poli-
IL CASO zia locale della provincia e an-
che alla centrale operativa del
MASSIMILIANO RAMBALDI 112. Sì perché anche i carabi-
nieri hanno raccolto le disav-
lare il pericolo. Le auto sono co-
strette a fare zig-zag. Città Me-
tropolitana già il 4 marzo ave-
va alzato l’allerta nel Ciriace-
se, Chierese, nelle zone pianeg-
una 30ina gli incidenti, o quan- gianti del Canavese, Carma-
tomeno i guasti meccanici se- gnolese e Pinerolese. Alcuni in-
gnalati nel weekend dagli au- terventi sono stati fatti, ma ne
tomobilisti lungo le strade pro- restano altri.
vinciali e alcune di quelle co- Le strade comunali non so-

«P
ronto? Sono
fermo a bordo
strada perché
ho preso una
buca. La macchina non può
proseguire e volevo segnalare
la pericolosità della strada, ol-
tre che chiedere aiuto». È stata
la telefonata tipo che nel corso
del fine settimana scorso è arri-
venture degli automobilisti al-
le prese con il disastro di bu-
che e dislivelli causati dal mal-
tempo. Nuove e vecchie vora-
gini, queste ultime «rinate» do-
po che sono saltate via le toppe
d’asfalto messe pochi giorni
prima per coprire i precedenti
danni del brutto tempo di ini-
zio mese. Sarebbero almeno
munali. E facendo un giro per
la cintura, la situazione è anco-
ra molto distante dalla sua so-
luzione completa.
Da Rivoli, dove sono piovu-
te segnalazioni dalla zona di
corso Susa-statale 25 del Mon-
cenisio per l’asfalto deteriora-
to dal maltempo e peggiorato
a causa del cantiere in corso di
Una delle buche pericolose lungo la variante di Borgaretto
Sitaf sull’autostrada. «I mezzi
pesanti stanno devastando il
fondo – spiegano i residenti
del posto –, e le piogge fanno il
resto. Se qualcuno non mette
velocemente a posto, chi va in
moto su quel tratto di strada ri-
schia di farsi male». La provin-
ciale 6 di Orbassano-Piossa-
sco, la 20 tra Moncalieri e Car-
magnola e la variante di Borga-
retto sono una groviera. Da
quelle strade sono arrivate
buona parte delle lamentele.
no esenti da guai di questo ti-
po. Una di quelle messe peg-
gio è via Juglaris, a Moncalie-
ri, dove si contano decine di
buche una di seguito all’al-
tra. Qui il Comune ha in pro-
gramma un massiccio (e ne-
cessario) intervento di riqua-
lificazione. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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scorrimento e a quelle più vici-
ne alle scuole. In quest’ottica,
sono state individuate 67 bu-
che ancora aperte su cui, nelle
prossime ore, si interverrà
con più celerità. Di queste,
trentatré sono in Circoscrizio-
ne 5 e undici sono in Circoscri-
zione 2 (Santa Rita, Mirafiori
Nord e Sud), i territori lungo i
quali il lavoro degli operai,
nel breve, sarà più intenso.
Per inviare una segnalazio-
ne al Comune occorre scrive-
re una mail all’indirizzo de-
centramento_tecnico@co-
mune.torino.it, indicando la
location (via e civico) della
buca. Anche attraverso la pa-
gina web della Stampa è
possibile indicare la presen-
za di una buca lungo le stra-
de di Torino, aggiungendo
una foto della stessa: il link
si trova scorrendo la home
page, al sito www.lastam-
pa.it/torino/ —
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La giunta delibera la nuova regia per i cantieri di manutenzione ordinaria. Il sindaco avverte Tresso sul verde pubblico
“Vent’anni di tagli alle manutenzioni”
E Lo Russo nomina un supertecnico
IL RETROSCENA
ANDREA JOLY
«C
omprendo le
lamentele
dei cittadini
per una situa-
zione frutto di scelte prose-
guite per anni che hanno tol-
to sempre più risorse alle ma-
nutenzioni». Sono le parole
con cui il sindaco Stefano Lo
Russo, ieri in onda su ToRa-
dio e radio Gtt, ha deciso di af-
frontare di petto il dossier sul-
le buche e dare una svolta al-
la cronica sottovalutazione
dell’emergenza da parte del-
la città in materia di “manu-
tenzione ordinaria” dopo
«vent’anni di tagli».
Alla luce dei dati raccolti, il
sindaco e i suoi assessori han-
no messo in campo una stra-
tegia che vedrà più capitoli
di intervento. L’ultimo, in or-
dine di tempo, è nascosto al-
la voce “revisione dell’asset-
to organizzativo dell’ente”
deliberata dalla giunta comu-
nale ieri mattina. Tra le modi-
fiche, si affidano poteri di
coordinamento dei diversi
cantieri in città al neo-nomi-
nato dirigente del diparti-
mento delle grandi opere, in-
frastrutture e mobilità Rober-
to Crova, ex Infra.To, che ha
sostituito l’ingegner Roberto
Bertasio andato in pensione
alcuni mesi fa. Una figura
che rappresenterà la cabina
di regia centrale per le opere
messe in campo, tra cui la Me-
tro 2 per la quale il suo passa-
to dentro Infra.To, per Lo
Russo, è una garanzia di com-
petenza.
L’altra risposta di Palazzo
Civico all’emergenza è pura-
mente economica: nell’ulti-
mo bilancio di previsione la
spesa per la manutenzione
ordinaria è stata alzata dai
28,4 milioni del 2022 (un da-
to sostanzialmente in linea ri-
spetto ai quattro anni prece-
denti) ai 41,6 milioni e 42,3
previsti rispettivamente per
CRONACA DI TORINO
LE SFIDE DELLA CITTÀ
Rattoppi in via Principe Amedeo: riparazioni che spesso saltano dopo il primo acquazzone
il 2023 e 2024. Un aumento
del 46% delle risorse su cui,
però, pesano altre voci dalla
manutenzione degli edifici
pubblici all’illuminazione
all’interno di una “spesa cor-
rente” comunale messa a du-
ra prova dal caro energia,
con cifre più che raddoppiate
per il riscaldamento di uffici,
scuole e centri per disabili.
“
Anche ieri il sindaco ha parla-
to di «bolletta energetica del
STEFANO LO RUSSO Comune passata dai 29 agli
SINDACO oltre 80 milioni di euro, spe-
DI TORINO sa che va garantita dalle stes-
se entrate correnti delle ma-
La città ha bisogno nutenzioni». In sintesi: l’au-
mento serve, ma può essere
di un tagliando assorbito da altro rispetto
manutentivo all’emergenza buche.
a tutto tondo, anche Un terzo passaggio chiave
per affrontare le strade disse-
sul verde pubblico state sarà l’utilizzo della tec-
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA
REPORTERS
Su La Stampa
L’intervista di ieri su La Stampa
- a firma Pier Francesco Carac-
ciolo - al presidente dell’Automo-
bile Club cittadino Piergiorgio
Re: «Il Comune sistemi le buche,
la colpa non è della pioggia ma
della scarsa manutenzione»
T1 PR
33
nologia dell’Urban Digital
Twin, il “gemello digitale” di
Torino creato con la collabo-
razione del Politecnico. Que-
sto strumento consentirà ana-
lisi urbane più avanzate e si-
mulazioni di trasformazione
del territorio, tra cui una map-
patura in tempo reale degli in-
terventi da affrontare imple-
mentando la raccolta dati in
tempi e modi differenti.
Infine, gli interventi finan-
ziati con i soldi del Pnrr. Che
non rispondono direttamen-
te alla voce “manutenzione
ordinaria”, bensì a quella
straordinaria. Ma in molti ca-
si risolvono alla radice, con
riasfaltature complete, il pro-
blema delle buche.
Più vie per trovare una so-
luzione ai disservizi che da
anni strangolano Torino. Lo
ammette anche l’assessore
comunale con la delega alla
viabilità Francesco Tresso:
«Stiamo programmando
azioni più strutturate metten-
do in campo maggiori risorse
per interventi più duraturi
nel tempo. Una programma-
zione che vogliamo mettere
a sistema anche per quanto ri-
guarda il verde cittadino». Il
riferimento agli sfalci è una ri-
sposta all’avvertimento,
neanche troppo tra le righe,
che ieri gli ha lanciato Lo Rus-
so: «Va reso più efficiente e
funzionale anche quel mec-
canismo delle manutenzio-
ni». Nell’ottica di una mag-
giore attenzione al decoro
della città, il sindaco vuole
massima attenzione anche
per quel capitolo di manuten-
zione ordinaria. Era già stato
chiaro al vertice della mag-
gioranza con tutti gli assesso-
ri di settembre 2023, a segui-
to di un’estate in cui l’assesso-
re Tresso era stato sotto asse-
dio per l’erba alta in tutta la
città, capitolo conclusosi con
il varo di un piano straordina-
rio con la protezione civile.
Nel 2024 del caso buche,
un’altra emergenza non do-
vrà ripetersi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 35

CRONACA DI TORINO

La procura di Ivrea chiude le indagini sull’omicida di Novi Ligure per violenza e maltrattamenti sull’ex moglie a milano

“Fai schifo, ti sfregio con l’acido” Chiesto il giudizio

per il pm Bucarelli
che indagava
Omar Favaro verso il processo su Demba Seck
La procura di Milano ha
chiesto il rinvio a giudizio
per il pm di Torino Enzo Bu-
sono lasciati. Di questa faccen- carelli per depistaggio e fro-
IL CASO Su La Stampa da che potrebbe trasformarsi de processuale in merito alla
in un processo non ha voglia di “vicenda Demba Seck”. Il cal-
ANDREA BUCCI parlare e aggancia il citofono. ciatore era accusato di aver
GIANNI GIACOMINO
«Ci tiene molto alla sua priva- inviato i video intimi di una

«T
i sfregio con
l'acido», «Ti ri-
duco in sedia
a rotelle». E
ancora: «Fai schifo», «Sei ano-
ressica»». Sono alcune frasi
che Omar Favaro – protagoni-
sta del “delitto di Novi Ligure”
nel 2001 - avrebbe indirizzato
a quella che ora è l’ex moglie.
Ieri la procura di Ivrea ha chiu-
so le indagini contestando i
reati di violenza sessuale (due
episodi in cui ci sarebbe stato
un rapporto non consenzien-
te) e maltrattamenti. Sarebbe-
ro in tutto una ventina gli epi-
sodi contestati a Favaro tra il
2019 e il 2021. Botte, insulti,
minacce, violenze fisiche e psi-
cologiche nei confronti della
donna dalla quale ha avuto an-
che una figlia. E, così, Omar Fa-
varo rischia di tornare di nuo-
vo in un’aula di tribunale.
«Ma finalmente ora avrem-
mo acceso agli atti e potremo
capire da quali accuse ci dob-
biamo difendere – riflette l’av-
vocato Lorenzo Repetti che tu-
Omar Favaro, intervistato nel 2011
tela il 41enne con il collega Vit-
torio Gatti – Valuterò con il
mio assistito la nostra strate-
gia, contesteremo gli addebiti
e giocheremo le nostre carte».
Omar ha sempre respinto le ac-
cuse che gli vengono contesta-
te definendole “pretestuose” e
mosse dalla sua ex solo perché
c’era in ballo l’affidamento del-
la figlia. Ora la procura epore-
diese dovrà decidere se chiede-
re il rinvio a giudizio oppure
non procedere.
C’è da segnalare però una
realtà che stride un poco con
quella che potrebbe essere
una nuova vicenda processua-
le per Favaro. Ovvero lui e l’ex
moglie, in sede civile, hanno
Nel giugno dello scorso an-
no la notizia delle indagini
sulle violenze subite dall’ex
moglie di Omar Favaro, Do-
po le chiamate ai carabinie-
ri, lei aveva negato tutto. Fi-
no alla separazione.
trovato un accordo anche per
l’affidamento congiunto della
figlioletta. Oggi Omar abita in
un palazzo di una città della
prima cintura. Esce da casa po-
co prima delle 8 e va al lavoro
in un’azienda di Torino. Fino a
qualche mese fa aveva anche
una nuova compagna, ma poi
le cose non funzionavano e si
cy ed è giusto così perché non
può essere per tutta la vita l’O-
mar del delitto di Novi Ligure»
- chiarisce il suo avvocato.
Eppure il suo matrimonio
sembrava felice. É funzionato
fino al lockdown, quando i rap-
porti si sono deteriorati.
Poi ci sarebbero le violenze
sulla bimba. Soprattutto psico-
logiche per capire se quella
che oramai era la sua ex mo-
glie avesse intrecciato un’altra
relazione: «Se non me lo dici
non vedi più nemmeno tua
nonna» - avrebbe minacciato
la piccola. La donna se ne andò
di casa nel 2021. Nel frattem-
po sono scattate le indagini e il
pm Ludovico Bosso ha rico-
struito la catena di violenze,
tanto da chiedere al gip l’emis-
sione di una misura cautelare
che vieti a Omar di avvicinarsi
alla ex. Richiesta respinta dal
Riesame: per il giudice il peri-
colo non era più attuale, dal
momento che la convivenza
era finita. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sua ex fidanzata agli amici,
dopo averla minacciata per-
ché aveva deciso di interrom-
pere la relazione. Secondo
gli inquirenti milanesi, Buca-
relli avrebbe cercato di in-
fluenzare il procedimento
con una serie di irregolarità
nelle attività di indagine.
Avrebbe avvisato il calciato-
re della perquisizione, avve-
nuta il 21 febbraio 2023 e gli
avrebbe fatto cancellare i fil-
mati dal cellulare e dalla cro-
nologia delle chat davanti a
due uomini della polizia giu-
diziaria, agli agenti del calcia-
tore e al suo legale.
Bucarelli respinge ogni
addebito. «In questa vicen-
da - dichiara l’avvocato Mi-
chele Galasso - la richiesta
del processo mi pare incom-
prensibile. Si parla di distru-
zione di filmati, ma i file dei
filmati sono agli atti. Si parla
di distruzione di prove degli
invii dei video intimi dal cal-
ciatore a terzi, ma la prova
dei tre invii è assicurata in un
verbale di perquisizione re-
datto da due militari su indi-

i n d a g i n e i n p u g l i a : “d a n n o d i 2 9 m i l a e u ro”

Zooprofilattico
bufera sul direttore
“Truffa e peculato
quand’era a Terni”
Demba Seck

cazione dello stesso magi-

IRENE FAMÀ
Peculato, truffa e danneg-
giamento. Ecco riassunti i
guai giudiziari in cui è incap-
pato Claudio Ghittino, vete-
rinario torinese dalla scorsa
estate direttore dell’istituto
zooprofilattico di Piemon-
te, Liguria e Valle d’Aosta.
La vicenda risale ad episo-
di tra il giugno 2013 e il no-
vembre 2022, quando il pro-
fessionista era in servizio
all’istituto zooprofilattico
di Umbria e Marche come di-
rettore della struttura com-
plessa della sezione territo-
riale di Terni. Lì, secondo la
procura, avrebbe fatto un
utilizzo spavaldo delle appa-
recchiature e degli spazi.
Per i suoi studi e i suoi inte-
ressi si sarebbe «stabilito
abusivamente» nella sede
dell’istituto, come se fos-
se casa sua. In particolare,
si legge nella richiesta di
rinvio a giudizio firmata
dal pubblico ministero
Raffaele Pesiri, il faro de-
gli inquirenti di Terni si
concentra sull’utilizzo di
tre locali dello stabile: la
«stanza 207 “Entomolo-
gia”, dedicata allo studio
L’ingresso dell’istituto zooprofilattico a Torino in via Bologna
degli insetti, e la stanza
208 «Ufficio del dirigente
Claudio Ghittino, con bagno annesso». Da
63 anni, direttore qui l’uso «abusivo di elet-
dalla scorsa trodomestici e forniture
estate dell’istituto di gas, luce ed acqua». E
zooprofilattico ancora. Secondo le accu-
se, Ghittino si sarebbe ser-
vito delle «apparecchiatu-
re, dei materiali e delle
utenze, fuori e durante l’o-
rario di lavoro» per studi
«privati su scarafaggi e
scarabei».
Il 23 novembre 2022, tor-
nato in istituto dopo alcune
faccende, trova la stanza
207 chiusa. Secondo le accu-
se, il professionista prima
avrebbe cercato le chiavi,
chiedendo ai colleghi pre-
senti e agli addetti alle pu-
lizie. Poi avrebbe forzato
«la porta e il chiavistello»
per riuscire ad entrare e a
recuperare alcuni prodot-
ti alimentari.
C’è poi la questione del-
la truffa. Più complessa e
delicata, ruota tutta intor-
no all’utilizzo del «servi-
zio di pronta disponibili-
tà». Quello che garantisce
in istituto la presenza di
un dirigente in caso di
emergenza. Ghittino, si
legge negli atti, si sarebbe
«timbrato in servizio per
52 giorni in maniera del
tutto arbitraria». Senza
aver ricevuto alcuna chia-
mata d’emergenza. Per ac-
cumulare ore da recupera-
re in un secondo momen-
to. Il bilancio della procu-
ra? «Assenza non giustifi-
cata dal reparto per 65
giorni» e un danno all’am-
ANSA
ministrazione che si aggi-
ra intorno ai 29mila euro.
Ghittino, ora a Torino do-
ve aveva iniziato la sua car-
riera nella rete degli Zoopro-
filattici nel 1989 come re-
sponsabile del Laboratorio
di Ittiopatologia ed esperto
referente del Centro per lo
studio delle malattie dei pe-
sci, respinge ogni accusa.
«Contesteremo ampiamen-
te e diffusamente le varie im-
putazioni e chiederemo l’as-
soluzione», dichiara il suo
difensore, l’avvocato Siro
Centofanti del foro di Peru-
gia. Il legale annuncia batta-
glia. «All’udienza in pro-
gramma il 3 aprile respinge-
remo le accuse con motiva-
zioni diversificate a secon-
da delle imputazioni». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
strato. Il pm, solo “dopo”
aver assicurato la prova dei
tre invii, ha disposto la cancel-
lazione degli ormai inutili fi-
le dallo smartphone dell’atle-
ta per evitare, come normal-
mente accade, la possibile ul-
teriore diffusione dei video
stessi. Grazie a quel verbale
si è passati, infatti, da un’ipo-
tesi di reato tentato all’accer-
tamento di un reato consu-
mato». Il legale poi aggiun-
ge: «Quanto poi all’aver in-
gannato la persona offesa,
per giunta di fronte a due mi-
litari, il mio assistito esclude
categoricamente che ciò sia
avvenuto. Senza dire che la
transazione, poi conclusa
con il giocatore, è avvenuta
tramite un avvocato libero di
richiedere copia degli atti ov-
vero di attendere la discove-
ry delle indagini».
La vicenda risale all’anno
scorso, quando la donna,
Veronica Garbolino, ex ra-
gazza immagine della disco-
teca Pick Up, aveva denun-
ciato il calciatore raccontan-
do di video intimi ripresi di
nascosto e poi condivisi con
gli amici. Tra le parti c’è sta-
ta una transazione. Quere-
la ritirata. Il pm a luglio ha
chiesto l’archiviazione. Poi
accolta dal gip. I.FAM. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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36 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
Venduti già 99 mila biglietti (+146%) per l’edizione 2024. Binaghi: “Terremo le Atp in Italia”. L’ipotesi di altre due edizioni a Torino, poi il trasloco
Finals record, ma c’è lo spettro di Milano
“L’Inalpi Arena è diventata troppo piccola”
L’EVENTO
FILIPPO FEMIA
S
e il futuro è ancora un
nodo da sciogliere, il
presente delle Atp Fi-
nals è un successo più
che tangibile. Fatto di record
bruciati edizione dopo edizio-
ne. Per dire: i biglietti vendu-
ti per il 2024 sono già 99 mi-
la, il 146% in più rispetto allo
stesso periodo dello scorso
anno. Al momento il botteghi-
no sfiora i 15 milioni di euro,
una crescita di oltre il 200%
sul 2023. «Numeri che ci au-
torizzano a pensare di rag-
giungere il sold out già prima
dell’estate», ha sottolineato
ieri a Palazzo Madama Ange-
lo Binaghi presentando i dati
della terza edizione torinese
del torneo tra i migliori tenni-
sti al mondo. L’effetto Sinner
si fa sentire: cresce la doman-
da interna, con un lieve arre-
tramento degli stranieri.
L’impatto economico, ha
ricordato il presidente della
Federtennis, è stato di 306
milioni, con 80 euro di rica-
dute sul territorio per ogni
Nella scorsa edizione Jannik Sinner è arrivato in finale
euro pubblico investito. La
copertura mediatica ha rag-
giunto 483 milioni di spetta-
tori totali (+152%), con un
raddoppio degli spettatori te-
levisivi, oltre 86 milioni, e il
164% in più di quelli sui so-
cial. In aumento anche la visi-
bilità del brand Torino, con
un valore di 41 milioni: la ci-
CRONACA DI TORINO
fra che la città avrebbe dovu-
to investire per comparire su
tv e social. «Torino – ha com-
mentato il sindaco Stefano
Lo Russo – si è dimostrata an-
cora una volta capace di met-
tere in campo quel
know-how organizzativo
fondamentale per far sì che i
grandi eventi siano realizza-
15
I milioni di euro
incassati finora
dal botteghino
per l’edizione 2024
Una crescita di oltre
il 200% sull’anno scorso
80
Gli euro di ricadute
sul territorio
per ogni euro investito
La copertura mediatica
ha raggiunto
483 milioni di spettatori
ti nel migliore dei modi».
I dati trionfali sono anche
un messaggio chiaro all’Atp
in vista dell’assegnazione del
ciclo 2025-2030 delle Finals:
lasciarsi sedurre dalle sirene
arabe sarebbe un salto nel
vuoto – seppur con un atter-
raggio lastricato d’oro – men-
tre a Torino c’è già un sistema
aveva 97 anni. Una vita insieme al marito avvoc ato
Addio a donna Giuliana
moglie di Grande Stevens
LODOVICO POLETTO
Narrava spesso, con gli amici
più intimi, del primo incon-
tro con «Lei»: casuale e a un
matrimonio, in quel di Napo-
li. Erano gli Anni ’50. Lui,
Franzo Grande Stevens allo-
ra era un giovane e brillantis-
simo avvocato del mitico stu-
dio Caracciolo di Napoli. Lei,
Giuliana Greco, era la figlia
di Paolo Greco: giurista, pro-
fessore di Diritto commercia-
le all’università di Torino, au-
tore di un manuale usatissi-
mo dagli studenti. Quel che è
venuto dopo, invece, è la sto-
ria di una vita insieme, di tre
figli che ormai sono diventati
a loro volta genitori, delle car-
riera indiscussa di lui, dei sa-
lotti della buona - anzi dell’ot-
tima - borghesia subalpina.
Giuliana Greco, è manca-
ta ieri all’età di 97 anni. E
parlare di lei adesso signifi-
ca raccontare «dell’avvoca-
to dell’Avvocato» - Franzo
Grande Stevens appunto -
ma prima ancora del padre
di Giuliana, quel Paolo Gre-
co nato anch’egli a Napoli
quando l’Ottocento stava or-
mai volgendo al termine. E
sbarcato in Piemonte inse-
guendo quella che sarà poi
una brillante carriera univer-
sitaria all’ombra di Palazzo
Madama.
Liberale di forte convinzio-
ne, antifascista sempre e sen-
za alcun tentennamento,
la novità
Gtt, tessera “alias”
per persone trans
Le persone trans potran-
no avere la tessera per i
mezzi Gtt con identità
alias, usando il nome
d’elezione, corrispon-
dente alla propria iden-
tità di genere, quando è
diverso da quello ana-
grafico. «È un passo
avanti nella strada dei di-
ritti per l’autodetermina-
zione di genere», ha com-
mentato l’assessore ai Di-
ritti Jacopo Rosatelli. —
vincente, apprezzato anche
dai fuoriclasse che vanno in
campo. «Stiamo lavorando,
convinti che riusciremo a te-
nere in Italia le prossime edi-
zioni della manifestazione –
ha chiarito Binaghi –. Quan-
te, dove e perché, è ancora
troppo presto, ma questa par-
tita la vinciamo. Anche per-
Giuliana Greco con il marito Franzo Grande Stevens
Paolo Greco è stato fino alla
primavera del 1943 presiden-
te del Comitato di Liberazio-
ne Nazionale piemontese,
succeduto poi da Franco An-
tonicelli. Ma ciò che lo ha con-
Era la figlia di Paolo
Greco, giurista
e presidente
del Cln piemontese
segnato ai libri di storia è il
grande lavoro fatto sul fron-
te giuridico. Lui, infatti era il
legislatore del Cln, l’uomo
che preparò ordinanze, circo-
lari e documenti che consen-
tirono il passaggio dal fasci-
smo alla vita democratica
del Paese.
ché c’è un grande sostegno
del governo».
In campo c’è ancora l’ipote-
si che non si vada a gara, con
l’Atp che assegna “d’ufficio”
il pacchetto 2026-2030 alla
Fitp. La soluzione salomoni-
ca al vaglio di Binaghi preve-
de due edizioni a Torino, una
sorta di risarcimento per i pri-
mi due anni ostacolati dal Co-
vid, prima di traslocare a Mi-
lano per tre anni. Lì la nuova
Arena Santa Giulia, in costru-
zione per le Olimpiadi 2026,
garantirebbe infatti 4 mila po-
sti in più (60 mila in totale
sommando le 15 sessioni) ri-
spetto all’Inalpi Arena. «Quel-
lo che sembrava un palazzet-
to sterminato, è diventato pic-
colissimo. Nessuno nel no-
stro Paese potrà battere i re-
cord di questi anni finché
non verranno costruiti palaz-
zetti di maggiore capienza»,
ha aggiunto Binaghi. Come
sta avvenendo, appunto, a
Milano. Non a caso una dele-
gazione Fitp ha visitato nei
giorni scorsi i cantieri dove
sorgerà l’arena meneghina.
Un sopralluogo che sembra
aver soddisfatto tutti. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’incontro tra Franzo e
Giuliana era spesso nelle pa-
role dell’avvocato. E la sto-
ria è più o meno questa. Pao-
lo Greco e Franzo Grande
Stevens avrebbero dovuto
incontrarsi per la prima vol-
ta a Napoli, al matrimonio
del figlio di Barra Caraccio-
lo. Si conoscevano di nome,
non di persona. Greco era il
direttore della «Rivista di Di-
ritto commerciale», Grande
Stevens un abile collaborato-
re. La morte del partigiano
cuneese Dante Livio Bianco
sparigliò le carte. Greco ri-
mase in Piemonte per il fune-
rale. E alle nozze andò Giu-
liana. Tutto iniziò lì. Per ca-
so. Slinding doors. Implaca-
bile, la morte, ieri s’è portata
via Giuliana. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 37

CRONACA DI TORINO

apprezzamento per il “ metodo torino” fondato sulla concorda tra le istituzioni del territorio

“Mirafiori, dialogo costruttivo sui progetti”

Incontro al grattacielo tra Cirio ed Elkann. Ribadito il ruolo dello stabilimento nel sistema Stellantis
L’azienda: l’obiettivo è trasformare il sito in un polo innovativo per la mobilità sostenibile entro il 2038

CLAUDIA LUISE patore delle linee guida della

Dialogo costante e atteggia-
mento costruttivo, per realizza-
re insieme progetti concreti e
proseguire l’evoluzione già in at-
to di Mirafiori. È con questo spiri-
to che il presidente del Piemon-
te, Alberto Cirio, ha incontrato
ieri al Grattacielo Piemonte il
presidente di Stellantis John El-
kann. L’appuntamento è stata
l’occasione per Elkann di visita-
re il grattacielo che non aveva
mai visto dopo l’invito che Cirio
gli aveva rivolto nella nuova se-
de, all’interno di un dialogo tra
azienda e istituzioni che è sem-
pre stato portato avanti in que-
sti mesi. Osservare Torino
dall’alto del 40esimo piano, ha
offerto l’opportunità di fare il
punto sui progetti avviati e in
corso in città, nel contesto della
transizione elettrica e di cui
esempi recenti sono 500 bev,
Green Campus, Battery Lab,
Circular Economy Hub. «Esem-
pi concreti che evidenziano
l’importanza del percorso fatto
finora, e di un dialogo che deve
proseguire in modo costruttivo
per realizzare iniziative concre-
te sul territorio», fanno sapere i
protagonisti. «Un’occasione di
Il presidente della Regione Alberto Cirio insieme al presidente di Stellantis John Elkann
confronto importante sul futu-
ro di Torino e del Piemonte»,
aggiunge Cirio.
Durante l’incontro è stato ri-
badito il ruolo di Mirafiori nel si-
stema Stellantis e in generale
nel panorama automotive: un
tema che la Regione metterà al
centro dell’audizione a Roma
all’interno del Tavolo per lo svi-
luppo del settore attivato al mi-
nistero delle Imprese e del Ma-
de in Italy. Sullo sfondo, la si-
tuazione di mercato sfavorevo-
le, che ha portato al recente an-
nuncio delle settimane di cassa
integrazione a Mirafiori fino al
20 aprile.
L’obiettivo, come evidenzia-
to da Stellantis, resta però con-
fermato: «trasformare il sito in
un polo innovativo per la mobili-
tà sostenibile entro il 2038». La
base di partenza sono, appunto,
il centro di ricerca sulle batterie
elettriche, la produzione dei mo-
duli cambio elettrificato eDCT e
l’hub di economia circolare. A
questo va aggiunto anche l’inve-
stimento di milioni di euro a tre
1 nuova era della mobilità sosteni-
Green Campus
È il luogo in cui
si concentreranno
circa 10mila colletti
bianchi suddivisi
in tre macro aree:
finance, attività
di design e
ricerca/sviluppo
2 scorsi era stato ribadita l’impor-
Economia circolare
L’hub di economia
circolare si occupa
della rigenerazione
di motori, di
cambi e batterie
per veicoli elettrici
ad alta tensione
cifre nel “grEEn-campus”. Co-
me aveva spiegato l’azienda an-
che nel corso dell’ultimo tavolo
organizzato in Comune, per
Stellantis i timori sul futuro di
Mirafiori sono infondati perché
«l’obiettivo è trasformare un
complesso dalle radici storiche
e iconico in un esempio di polo
produttivo innovativo e antici-
bile». Proprio in occasione della
recente inaugurazione del cen-
tro per l’economia circolare, El-
kann aveva già avuto modo di ri-
conoscere anche l’efficacia del
“metodo Torino”, quella concor-
dia istituzionale tra il sindaco Lo
Russo e il presidente Cirio che
ha avuto come primo banco di
prova il protocollo firmato con
l’ad di Stellantis Carlos Tavares
a settembre del 2022. Nei giorni
tanza del centro strategico per
lo stile dei brand italiani, per le
competenze globali in compo-
nenti plastici e progetti chiave
per Alfa e Maserati grazie alla
collaborazione con istituzioni
come il Politecnico. Ottimismo
anche per la ripresa della 500
elettrica: con l’avvio del nuovo
piano incentivi italiano, l’azien-
da è convinta che ci sia la possibi-
lità di aumentare la produzione
e che il futuro di questa iconica
vettura elettrica «sarà sempre le-
gato alla città di Torino che va
considerata la Casa della 500».
Resta lo sciopero proclamato
unitariamente da tutti i sindaca-
ti per il 12 aprile. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

ROCCO PALOMBELLA Segretario generale Uilm, oggi arriva in città

L’INIZIATIVA ALL’UNIONE INDUSTRIALI
per un vertice del sindacato su automotive e rinnovo dei contratti

“Un incontro positivo

ma ora impegni concreti
Servono nuovi modelli”
per discutere del futuro del
L’INTERVISTA gruppo ex Fca in Italia. Fino-
ra non abbiamo avuto rispo-
GIOVANNI TURI sta. Servono progetti e nuovi
modelli, a maggior ragione

«B
ene l’incontro dopo lo stop della Maserati
tra Alberto Ci- Levanti e il rallentamento
rio e John El- della 500 elettrica, oltre alla
kann ma ci riduzione dell’uso della cas-
aspettiamo impegni concreti sa integrazione».
su Mirafiori per garantire un A cavallo tra il 2023 e il 2024,

“
futuro solido allo stabilimen- a Torino e provincia le ore to-
to, a partire da un modello ag- tali di cassa sono cresciute

La sfida per i giovani imprenditori

giuntivo nella produzione». Il
segretario generale Uilm Roc-
co Palombella arriva oggi in cit-
tà per il consiglio regionale del
sindacato. Ma l’eco del con-
fronto tra il presidente della
Regione e il presidente di Stel-
lantis si fa sentire. Palombella
ha le orecchie tese, anche per-
ché sullo sfondo c’è il 12 apri-
le, data dello sciopero unitario
delle sigle sindacali per il rilan-
cio dell’automotive nelle stra-
de cittadine.
Che idea si è fatto dopo le ras-
sicurazioni di Elkann sulla
centralità di Mirafiori?
«È il momento di passare dal-
le parole ai fatti. Da oltre un
mese abbiamo chiesto un in-
contro urgente all’ammini-
stratore delegato di Stellan-
tis Carlo Tavares e al governo
ROCCO PALOMBELLA del 142%.
SEGRETARIO «Il sostegno alla manifattura
GENERALE UILM torinese è in codice rosso. Le
imprese sono a un bivio tra in-
Lo sciopero unitario certezza e gravità, temporeg-
giano ogni investimento sul
del 12 aprile? territorio. Ne è emblema il
La crisi torinese è prolungamento della cassa
sistemica. Servono integrazione fino al 20 aprile
ai 2.240 lavoratori del repar-
accordi nazionali to Carrozzeria di Mirafiori, a
cui si aggiungono le oltre
300 persone del reparto Pres-
se. Il grande assente è il deci-
sionismo della politica nel
rendere Torino una città ma-
nifatturiera moderna».
Lo sciopero unitario farà pre-
sente questi problemi?
«Coinvolgerà l’intera città e
vuolefar capireche lacrisi tori-
nese è sistemica. Una città in
cuisisusseguono crisiazienda-
Dalla piattaforma per gestire l’over tourism prenditori, provenienti da tutta Italia, per
alla startup per il trasporto delle merci in cit- partecipare alla “Start hack ”, la sfida fra aspi-
tà. In una Torino in cui, stando ai dati della ranti startupper al Centro Congressi dell’U-
Camera di Commercio, le aziende a guida un- nione Industriali, promossa con Will Media.
der 40 sono meno del 10%, la voglia di fare A vincere il progetto “HUBby” di Fede, Man-
impresa è molta. A dimostrarlo i giovani im- gione, Pizzocchero e Zanatto. C.STA. —
li evidenzia la totale mancan- tegico per il Piemonte che ha rà il consiglio regionale Uilm
za di politiche industriali di re- visto un incremento di 15 mi- di oggi?
spiro nazionale. Ecco perché il la lavoratori dal 2020 al «Dirinnovodeicontratti.Sulta-
governo deve puntare su ac- 2023, per un totale di 35 mi- volo ci sono i temi dell’aumen-
cordi di sviluppo per rilanciare la impiegati. La regione non to salariale e della riduzione
l’indotto e questo esempio do- può vincolarsi ai soli investi- dell’orariodilavoroperimetal-
vrà essere esteso a tutte le altre menti di aziende come Leo- meccanici. Rivendichiamo 35
realtàitaliane». nardo sul territorio. Deve ore settimanali, invece di 40,
Torino sta investendo anche preservare e salvaguardare per una maggiore conciliazio-
sull’aerospazio. Cosa pensa? la sua vocazione nell’auto- ne fra vita e lavoro e attrarre i
«Non è il futuro della città. motive». piùgiovaniversoilsettore».—
Si tratta di un comparto stra- Oltre a Mirafiori, cosa tratte- © RIPRODUZIONE RISERVATA

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38 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
Il Comune approva in giunta il patto di collaborazione con i garanti della rigenerazione dell’edificio
Il dirigente scolastico è stato preso di mira per aver denunciato alcuni allievi vicini agli antagonisti
Aska, via al progetto nel cortile
Minacce al preside dell’Einstein
IL CASO
DIEGO MOLINO
I
l percorso di regolarizza-
zione dello stabile in cor-
so Regina Margherita 47,
per quasi trent’anni sede
del centro sociale Askatasu-
na, parte dagli spazi all’aper-
to del giardino e del cortile.
Qui si svolgeranno attività di
aggregazione socio-culturali
ed educative per cui sono sta-
ti coinvolti la dirigenza sco-
lastica del nido “Il Giardino
delle Fiabe” e gli abitanti del
quartiere. Ieri in giunta, su
proposta della vicesindaca
Michela Favaro, è arrivato il
via libera al patto di collabo-
razione con il gruppo spon-
taneo di cittadini garanti
del processo di rigenerazio-
ne. Promotori dell’iniziativa
sono lo psichiatra Ugo Zam-
burru, il fondatore dei Sub-
sonica Max Casacci, Elisa
Turro, Rosa Lupano e Lore-
dana Sancin.
La proposta prevedeva ini-
zialmente la gestione condivi-
sa come Bene Comune del pia-
no terra e del giardino, per
cui i garanti si impegnavano a
farsì che i locali fossero lascia-
ti liberi dagli occupanti. In
questa prima fase però il pat-
to di collaborazione, della du-
rata di un anno, sarà attuato
solo in cortile e giardino: nel
fabbricato qualunque attività
rimane interdetta, in attesa
dell’esito delle verifiche strut-
turali. «Confidiamo che la so-
spensione della collaborazio-
ne sull’immobile diventi uno
stralcio definitivo – dicono gli
assessori regionali di centro-
destra, Fabrizio Ricca e Mau-
rizio Marrone – Altrimenti
pretenderemo l’applicazione
del comma anti-occupazioni
della nuova legge regionale
in ogni sede opportuna, Tar
compreso». Un’ipotesi che il
sindaco Stefano Lo Russo
commenta così: «Non sono
un giurista, la Regione ha scel-
to di mettere la discussione
su un piano formale e non po-
litico, è una scelta di cui non
capisco le ragioni, ma ne pren-
Comincia il percorso di regolarizzazione dello stabile in corso Regina Margherita 47
Su La Stampa
La proposta prevedeva inizial-
mente la gestione condivisa co-
me Bene Comune del piano ter-
ra e del giardino, per cui i garanti
si impegnavano a farsì che i lo-
cali fossero lasciati liberi dagli
occupanti.
CRONACA DI TORINO
diamo atto. Al momento la
legge regionale non è ancora
vigente. Ma non credo che la
questione si affronti nei tribu-
nali amministrativi. La nostra
è una scelta coraggiosa e pro-
va a superare una situazione
di illegalità che andava avan-
ti da decenni».
Sullo sfondo si inseriscono
le minacce di morte compar-
se a Madonna di Campagna
contro il preside del liceo Ein-
stein. La scritta «Chiauzza
morto», con un simbolo simi-
le a quello dell’Autonomia. A
fine gennaio il dirigente scola-
stico annunciò di voler denun-
ciare una ventina di allievi
del collettivo studentesco Ein-
stein vicini all’antagonismo,
dopo l’occupazione di una
succursale. «Ringrazio chi mi
ha manifestato la sua solida-
rietà a fronte dei vergognosi
attacchi personali che subi-
sco da quasi due anni da parte
di vari gruppi di fascistelli ros-
si – ha commentato Marco
Chiauzza sui social – Sul pia-
no politico esprimo un ringra-
ziamento particolare ai com-
pagni socialisti e agli amici ra-
dicali, nonché ad una parla-
mentare che mi ha manifesta-
to vicinanza. Sinistra radica-
le silente, Partito Democrati-
co pure». La vice capogrup-
po di FdI alla Camera, Augu-
sta Montaruli, dice: «Le mi-
nacce di morte riportano ad
anni bui. Sarebbe gravissi-
mo se le indagini confermas-
sero una relazione fra que-
sto episodio e quella galas-
sia con cui il sindaco Lo Rus-
so vorrebbe dialogare». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La proposta ha raccolte le firme di oltre 11 mila piemontesi
POCHI GIORNI PER APPROVARE IL TE STO
Legge sul fine vita
Dalla maggioranza
l’ennesimo rinvio
ALESSANDRO MONDO
Finora non sono bastate le
firme dei piemontesi, le rac-
colte-firme e gli appelli dei
testimonial, i solleciti
dell'Associazione Luca Co-
scioni, nè le polemiche dei
partiti di opposizione. Fi-
nora e ancora per poco,
considerato che ormai c’è
tempo fino al 26 marzo per
approvare la legge di inizia-
tiva popolare sul fine vita.
E poi? Dopo quella data il
Consiglio chiude ufficial-
mente, nel mese di aprile
sarà possibile convocare le
sedute per atti fondamen-
tali, come il bilancio.
Tempus fugit. A maggior
ragione, considerata la so-
stanziale impermeabilità
della maggioranza. Ieri ha
bocciato la proposta da par-
te di tutte le minoranze di
invertire l’ordine dei lavori
dell’Aula per discutere su-
bito la proposta di legge di
iniziativa popolare “Liberi
Subito” sul suicidio medi-
calmente assistito. Una ver-
gogna, attaccano i partiti
di opposizione, sempre più
preoccupati.
«Il presidente Cirio e la
maggioranza, come sul gio-
co d'azzardo, non rispetta-
no la volontà popolare e
mandano la palla in tribuna
forse per paura del voto -
protestano i consiglieri del
Pd Raffaele Gallo e Diego
Sarno .- Si prendano la re-
sponsabilità della decisio-
ne: oggi (ndr: ieri per chi leg-
ge) potevamo discutere la
proposta di legge di iniziati-
va popolare con più di 11 mi-
la firme raccolte e invece
nulla, rinviano il punto
all'ordine del giorno. Si di-
scuta e si voti nella prossima
seduta d'Aula prima della fi-
ne della legislatura. È no-
stro dovere farlo». «E’ una
grave mancanza di rispetto
verso chi si è speso in que-
sta battaglia di civiltà e so-
prattutto per i firmatari
che, anche con fatica, si so-
no recati a firmare questa
proposta di legge, e che ri-
schia di non essere mai di-
scussa e votata», rimarca
Silvana Accossato Presiden-
te di Liberi Uguali Verdi.
Marco Cappato, tesoriere
dell'Associazione Luca Co-
scioni, ieri in presidio con il
coordinatore della cellula
Piemontese Davide di Mau-
ro e alcune decine di manife-
stanti davanti alla sede del
Consiglio, spera in uno scat-
to: «Sarebbe da irresponsa-
bili e minerebbe la credibili-
tà della Regione Piemonte
se in otto mesi non si fosse
trovato il tempo per discute-
re della sofferenza delle per-
sone, mentre quando si trat-
ta di appalti, soldi e nomine
si trova sempre il tempo per
discuterne». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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“Pagliacciate? Non le facciamo
Allibito dalle accuse leghiste”
La replica del coordinatore di FdI a Preioni (Lega): “Noi siamo sempre fedeli con gli alleati”
PAOLO VARETTO
F
abrizio Comba, clas-
se 1966, ex Pdl, oggi
deputato, considera-
to un moderato tra i
meloniani geograficamente
e culturalmente vicino al mi-
nistro della Difesa Guido Cro-
setto, è oggi coordinatore re-
gionale di Fratelli d’Italia.
Onorevole Comba, quan-
do il capogruppo della Lega
in Regione Alberto Preioni
ha detto di non essere più di-
sposto ad accettare «pagliac-
ciate» in tema di autonomia,
soprattutto da parte degli al-
leati del centrodestra, le so-
no fischiate le orecchie?
«No, anche perché gli at-
teggiamenti istrionici non ci
appartengono. Sono in parte
legittime aspettative, molte
sono forzature, parole che ci
“La lista del
presidente è logica:
arriva dove i partiti
non riescono”
hanno lasciato abbastanza
basiti perché prive di fonda-
mento. I rapporti tra di noi so-
no solidissimi: vogliamo re-
plicare il rapporto tra Gior-
gia Meloni e Matteo Salvini
in salsa piemontese».
Ma voi ci credete all’autono-
mia differenziata di cui par-
la Preioni?
«È un tema complesso. Va ap-
profondito, altrimenti si ri-
schia di allontanare ancora
di più iterritori ricchi da quel-
li poveri».
Sì, ma sul Piemonte?
«Lo approfondiremo. Ma at-
tenzione: noi non siamo pa-
gliacci su alcuna questione.
Piuttosto siamo alleati, e co-
me tali siamo pronti al con-
fronto,alla concertazione, al-
la condivisione».
Ma Preioni a La Stampa ha
La Città di Torino scrive:
«I lavori in corso all’interno del
sottopasso Lingotto, cui fa rife-
rimento il signor Francesco Ar-
dito nella sua lettera, prevedo-
no il risanamento conservativo
e rinforzo strutturale di un’in-
frastruttura costruita in più fa-
si, tra il 1930 e il secondo dopo-
guerra. Un’opera di grande qua-
lità tecnologica per l’epoca che
ha però risentito del trascorre-
re del tempo e per questo, nel
2018 è stata inserita nell’elenco
delle infrastrutture cittadine in
attesa di riqualificazione urgen-
te per una spesa di 10 milioni di
euro. Lavori che sono stati sud-
divisi in vari lotti sia in ragione
dei tempi di disponibilità delle
risorse per bandire i vari appalti
SPECCHIO DEI TEMPI LOTTA CONTRO IL CANCRO: IBAN IT67 L0306909 6061 0000 0117 200 - www.specchiodeitempi.org – specchiotempi@lastampa.it
.
Fabrizio Comba
La presidente Giorgia Meloni con il Governatore Alberto Cirio
“
FABRIZIO COMBA
FRATELLI D’ITALIA
Con la Lega rapporti
solidissimi: non
siamo in gara con
loro su percentuali
e assessori
Specchio dei tempi
«Il Comune: perché i lavori del sottopasso Lingotto sono così lenti…»
«Rattoppi fatti male» – «Se il diario segreto di una ragazza finisce in prima pagina»
che di quelli di svolgimento del-
le gare stesse. Intervenire su
più lotti permette inoltre di ri-
durre, per quanto possibile, i
tempi degli interventi che do-
vranno comunque riguardare
tutti i tratti di galleria che com-
pongono il sottopasso. Dall’ini-
zio dei lavori sono intervenuti
due diversi cantieri sugli impal-
cati all’altezza delle via Nizza e
Genova, mentre un terzo è ora
attivo in un tratto particolar-
CRONACA DI TORINO
L’INTERVISTA
detto anche un’altra cosa:
che l’autonomia differenzia-
ta val bene una crisi di gover-
no, a Torino come a Roma…
«Io so una cosa: che Salvini è
un uomo avveduto e che con
Giorgia Meloni ha un buon
rapporto. Preioni rappresen-
ta bene oggi il suo nutrito
gruppo, ma credo non debba
uscire dal suo perimetro».
Quindi la vostra fedeltà ver-
so l’alleato non è in discus-
sione?
«Ma certo che no, e questa
acredine ci lascia basiti: non
ce n’è motivo. In cinque anni
la nostra lealtà non è mai ve-
nuta meno, a Roma andiamo
d’amore e d’accordo: non ve-
do motivi per alzare i toni».
E questo varrà anche tra
qualche mese, quando in
Piemonte il vostro principa-
* una storta nelle buche, o in-
* Una lettrice scrive:
mente esteso della galleria sot-
tostante via Ventimiglia e il giar-
dino Levi in direzione corso Uni-
tà d’Italia. Ma non solo: attual-
mente il sottopasso è interessa-
to anche dalle opere inderoga-
bili per la realizzazione del col-
lettore fognario mediano (Idro-
politana) che hanno portato al-
la riduzione a una sola corsia
della carreggiata nord. A breve
verrà avviata la nuova gara
d’appalto per l’affidamento del
Su La Stampa
Su La Stampa in edicola ieri è
apparsa l’intervista al Capo-
gruppo del Carroccio in Regio-
ne, Alberto Preioni. Che aveva
definito «pagliacciate» le stra-
tegie degli alleati sul tema
dell’autonomia
quarto lotto di lavori relativi al
tratto sottostante il parco Mille-
fonti e corso Unità d’Italia».
UFFICIO STAMPA
Una lettrice scrive:
«Un piccolo esempio di come
vengono eseguiti i lavori a Tori-
no. Corso Regina Margherita,
dall’angolo di via Sondrio verso
l’incrocio con via Don Bosco,
marciapiede vergognoso tra bu-
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA
le competitor sarà appunto
la Lega?
«Il nostro unico avversario è
il centrosinistra. E al di là
delle parole del suo capo-
gruppo, sono certo lo sia
chiaro anche alla Lega. Ma
comunque per me le ester-
nazioni di Preioni sono già
lettera morta».
Allora che strategia comu-
ne metterete in campo?
«La strategia dei contenuti,
come ovunque. Dare rispo-
ste sul lavoro, la sanità, il ter-
zo settore».
Metterete dei veti alla lista
del presidente Cirio?
«La lista del presidente è logi-
ca. Ma deve raccogliere so-
prattutto dal mondo della so-
cietà civile, delle professioni.
Dialogando con lui trovere-
mo un punto di caduta».
Quale?
«Deve riuscire ad allargare il
perimetro dove i partiti non
arrivano. È evidente ci siano
dei profili, come il professio-
nista o l’imprenditore, che
possono essere attratti da
una formazione di questo ti-
po e non dai partiti. E non
guardiamo di malocchio
nemmeno amministratori di
comuni sotto i15mila abitan-
ti, dove le appartenenze non
sono così esasperate».
Torniamo alla Lega: loro
dicono di voler fare alme-
no dieci consiglieri regio-
nali. E voi?
«Non siamo in gara con nes-
suno, tanto meno che con i
nostri alleati. Noi vogliamo
fare semplicemente il massi-
mo risultato».
Ma un obiettivo minimo lo
avrete pure, considerando
che la Lega di consiglieri ne
avevi eletti 23…
«Sono convinto che fare-
mo un risultato molto impor-
tante. Ma non chiedetemi di
giocare ai numeri, oppure di
lanciare i dadi. Apriamo le ur-
ne e contiamo i voti». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
che e montagnole da ormai tem-
po immemorabile. Un giorno
tornando a casa vedo un vigile e
una vigilessa che studiavano il
selciato annotando le varie bu-
che. Arrivando a casa, dico a
mio marito che probabilmente
rifaranno il marciapiede. In ef-
fetti il marciapiede è sempre
uguale, l’unica differenza è che
deve essere passato qualcuno,
molto velocemente che neppu-
re me ne sono accorta, che ha
T1 PR
39
verso l ’Assemblea Pd
Il monito ai Dem
dei pentastellati
“Serve una figura
come la Todde”
Oggi alle 9 e mezza devono es-
sere presentati tutti gli atti
per la composizione dell’ordi-
ne del giorno dell’assemblea
regionale del Pd in program-
ma sabato. Comprese le mo-
zioni di candidatura alla presi-
denza del Piemonte da discu-
tere oggi pomeriggio in segre-
teria. A ieri sera, né Daniele
Valle né Chiara Gribaudo han-
no annunciato ripensamenti:
entrambi restano in campo
per correre. Ma questo non si-
gnifica che le loro richieste di
sfidare Alberto Cirio dovran-
no essere necessariamente vo-
tate nella riunione convocata
all’hotel Fortino. Trecento de-
legati di un parlamentino che
è più frastagliato di quanto si
è andato raccontando in que-
sti giorni: il 50% sono espo-
nenti dell’area bonacciniana,
il 35% rappresentanti della se-
gretaria Schlein, il 15% di
Gianni Cuperlo, forse dimen-
ticato ma ancora con un suo
peso specifico. Andare alla
conta porta con sé almeno tre
ordini di problemi. Il primo è
che una maggioranza che sul-
la carta pare solida potrebbe
finire impallinata dai franchi
tiratori. Il secondo è che un vo-
to in assemblea sarebbe più
dilaniante di una riedizione
del congresso. Il terzo (ed è il
più importante) è che qualsia-
si nome possa uscire dall’assi-
se - Valle, Gribaudo o uno del-
la terna di garanzia composta
dal segretario Mimmo Rossi,
dal capogruppo in Consiglio
regionale Raffaele Gallo, dal-
la presidente del partito Na-
dia Conticelli - non verrà mai
appoggiato dal Movimento
5 Stelle, portando con sé la
fine del campo largo. «Come
in Sardegna, anche in Pie-
monte serve una figura alla
Todde, bisogna spaccare gli
schemi per allargare la coali-
zione» avvertono i vertici
pentastellati. Nessuna ado-
zione di candidature figlie
di altrui liturgie, insomma.
Antonino Iaria, ex assesso-
re, oggi deputato, vicinissi-
mo a Chiara Appendino nel
frattempo diventata nume-
ro 2 di Giuseppe Conte la
spiega così: «Se gli elettori
non percepiscono qualcosa
di nuovo, a votare neppure
ci vanno». P. VAR. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
riempito di catrame le buche,
senza perdere tempo a spianar-
lo. Quando passo mi chiedo
sempre se è meglio prendere
ciampare nelle montagnole!».
SILVIA B.
«Quando, settant’anni fa, ero ra-
gazzina, la mia mamma mai si
sarebbe permessa di leggere il
mio amato e segretissimo dia-
rio. Perché oggi il diario di una
giovane, di pochi anni in più di
me allora e colpevole di parrici-
dio, è letto da tutti, schiaffato in
bella mostra sui giornali? Mi ha
fatto molto male. Sicuramente
non sarò l’unica».
PAOLA MARIANI ANDOLFI
40 T1 PR

.

I risultati di uno studio a cui ha partecipato la Città della Salute: la dieta mediterranea soddisfa i bisogni nutrizionali ed energetici in fase di crescita
“La salute si costruisce con l’alimentazione”
In Piemonte 60 mila bambini sovrappeso
IL CASO
ALESSANDRO MONDO
L
e diete sostenibili, in
primis quella mediter-
ranea, non solo pre-
vengono l’eccesso di
peso tra i bambini, e le malat-
tie di cui potrebbero soffrire
da adulti, ma aiutano l’am-
biente. Un nesso non sconta-
to, anche se, va da sè, l’aspet-
to prioritario resta il primo.
E questo, in una regione e in
un Paese dove l’obesità ha
smesso da tempo di essere
un problema per diventare
un’emergenza.
Per rendere l’idea, e stando
al profluvio di dati disponibi-
li, secondo un’indagine della
Regione, in Piemonte com-
plessivamente il 25,5% dei
bambini presenta un eccesso
ponderale che comprende sia
sovrappeso che obesità. Se ri-
portiamo la prevalenza di so-
vrappeso e obesità a tutto il
gruppo di bambini di età
6-11 anni riscontrato nello
studio, il numero di bambini
sovrappeso e obesi nella Re-
gione Piemonte sarebbe pa-
Aiutalo a diventare
un vero uomo,
insegnagli il
rispetto per le donne
è un’iniziativa per promuovere la campagna a favore della sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, a cura di
.
ri ad oltre 58 mila di cui al-
meno 16 mila obesi.
In questo perimetro, l’ulti-
ma novità rimanda ad uno
studio scientifico, primo nel
suo genere, che dimostra il
nesso tra una dieta a basso im-
patto ambientale e l’eccesso
di peso nei bambini. In altri
termini, una giusta dieta so-
stenibile migliora sia il nostro
ambiente sia la salute e la cre-
scita dei più piccoli.
E’ la sintesi di " Examining
the relationship between the
environmental impact of diet
Eliminare i “cibi
spazzatura” riduce
anche l’impatto
ambientale
and child growth from a
co-benefit perspective”. Con-
dotto da Silvia Maritano, Gio-
venale Moirano, Elena Isaev-
ska, e appena pubblicato sul-
la rivista scientifica interna-
zionale Environmental Re-
search , lo studio è stato realiz-
zato tra i partecipanti della
coorte multicentrica “Piccoli-
piccolo o grande, combatti la #violenzasulledonne
CRONACA DI TORINO
Frutta e verdura fresca, i pilastri del mangiar e sano
più”, progetto che coinvolge
diversi enti e istituzioni: dalla
Epidemiologia dei Tumori
della Città della Salute di Tori-
no all’Istituto Superiore di Sa-
nità, dall’Irccs materno-infan-
tile Burlo Garofalo all’Irccs
Azienda ospedaliera universi-
taria Meyer, dall’Asl di Viareg-
gio al Dipartimento di Epide-
miologia del servizio sanita-
rio del Lazio.
Premessa: oggi il cambia-
mento climatico rappresenta
un’importante minaccia alla
salute globale. Ècco perchè è
di estrema importanza pro-
muovere strategie volte a ri-
durre le emissioni e ad adat-
tarsi alle conseguenze del
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA
cambiamento climatico. Tra
queste emergono i “ co-benefi-
ci”, che oltre a contribuire al-
la mitigazione del cambia-
mento climatico portano be-
nefici anche in altri ambiti, co-
me la salute.
La dieta sostenibile, nella
misura in cui limita l’assunzio-
ne di alimenti la cui produzio-
ne, trasporto e consumo ha al-
te emissioni di gas serra, tra
cui grassi e proteine di origi-
ne animale e cibi altamente
processati (salumi, dolciumi,
caramelle, ecc.), rientra nel
quadro. L’adozione di una die-
ta di questo tipo, si sa, è in
grado di migliorare la salute
metabolica e cardiovascola-
re in età adulta. Poche, inve-
ce, le evidenze scientifiche
per i più giovani, nonostan-
te alcune condizioni stretta-
mente legate alla dieta, co-
me l’obesità infantile, desti-
no preoccupazione.
Da qui l’interesse della ri-
cerca. I risultati pubblicati
suggeriscono che diminuire
l’impatto ambientale della
dieta dei bambini potrebbe
contribuire a ridurre la preva-
lenza di sovrappeso e obesità
infantile. E dato che, in ogni
T1 PR
41
caso, bisogna considerare le
esigenze energetiche e nutri-
zionali dei bambini in fase di
crescita, e pianificare le diete
di conseguenza, quella medi-
terranea emerge come un’op-
zione promettente. Perchè?
Perchè, si spiega, è associata
ad una maggior altezza nei
bambini, ma non ad un ecces-
so di peso.
Ne conviene Andrea Pezza-
na, direttore Nutrizione Clini-
ca dell’Asl di Torino: «La die-
te mediterranea, alla luce di
una esperienza millenaria sul
campo supportata oggi da cre-
scenti evidenze scientifiche,
si conferma ottimale per pre-
servare la salute in termini di
riduzione del rischio di malat-
tie non trasmissibili. Parlia-
mo di diabete, cardiopatie,
patologie neurodegenerative
e di obesità in tutte le fasce d'e-
tà, inclusa l'area infantile».
Quanto all’impatto ambien-
tale, «pur senza demonizza-
re nessun gruppo di alimen-
ti, risulta contenuto rispetto
a diete basate su cibi forte-
mente processati». I famosi
due piccioni come una fava,
insomma. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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42 T1 PR

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Le note di Giuseppe Verdi

Ratafià d’ Andorno Jeantet

.

Scientology alla torinese
La Città Metropolitana dà il patrocinio a una controversa mostra sui manicomi al Palazzo della Luce
Tra gli organizzatori c’è il CCDU, realtà legata a doppio filo al culto che rifiuta la psichiatria medica
IL CASO
FABRIZIO GORIA
ANDREA JOLY
S
i scrive Comitato dei
Cittadini per i Diritti
Umani (CCDU), ma si
legge Scientology. A
Torino, con il patrocinio della
Città Metropolitana, la onlus
fondata nel 1974 in Italia, fa-
cendo riferimento all’omolo-
ga statunitense fondata dalla
controversa chiesa di Ron
Hubbard, sta organizzando
una serie di incontri sulla psi-
chiatria.
Al Palazzo della Luce di via
Bertola 40 si sta concludendo
la settima edizione di “Oltre il
manicomio”. All’ingresso, la
locandina della mostra
(dall’1 al 15 marzo) riporta in
serie i loghi di CCDU, l’associa-
zione Terra di Libertà e Tori-
no Metropolitana. Al taglio
del nastro erano presenti Sa-
ra Zambaia, consigliere della
Regione Piemonte, Domeni-
co Garcea, Vicepresidente Vi-
cario del Consiglio Comunale
di Torino, Tommaso Varaldo,
della Fondazione Aife per l’In-
fanzia e l’Adolescenza, e Patri-
zia Reviglio, in rappresentan-
za della società proprietaria
del Palazzo. Ancora ieri, al do-
dicesimo giorno di apertura,
erano presenti decine di curio-
si. Il calendario di incontri si
chiuderà oggi, con la proiezio-
ne del docufilm «Portami su
quello che canta, Storia di un
libro guerriero» alle ore 10.
Il ciclo di eventi si pone l’o-
biettivo di fornire una visio-
ne alternativa alla medicina
tradizionale. Nella tradizio-
ne dell’organizzazione Citi-
zen Commission on Human
Rights (CCHR), creata nel
1969 da Scientology e Tho-
mas Szasz, professore di psi-
chiatria alla State University
of New York. Non poche le
polemiche sul proselitismo
in favore di Scientology.
Non è la prima volta che
CCDU finisce al centro delle
polemiche per opinioni con-
tro la psichiatria condotta se-
condo il metodo scientifico.
Tavola rotonda sull’intelligenza artificiale all’Environment Park
“Difendersi dal negazionismo climatico”
Nasce il primo corso per gli studenti
IL PROGETTO
GIULIETTA DE LUCA
C
he cosa rappresenta-
no nella nostra con-
temporaneità la tran-
sizione ecologica e
l’intelligenza artificiale? Una
domanda complessa, a cui
hanno cercato di rispondere i
partecipanti al think-tank te-
nutosi ieri presso l’Environ-
ment Park. Riuniti alla tavola
.
I visitatori alla mostra “Oltre il manicomio” al Palazzo della Luce di via Bertola 40
All’ingresso della mostra, la locandina coi tre loghi
rotonda c’erano volti della poli-
tica, come l’assessora all’Am-
biente Chiara Foglietta e l’as-
sessore regionale all’Interna-
zionalizzazione Fabrizio Ric-
ca, ma anche esponenti del
mondo dell’imprenditoria e di
quello ecclesiastico. Personali-
tà di spicco provenienti da real-
tà diverse unite nella ricerca di
un modo per avvicinare i citta-
dini alla comprensione di que-
stioni etiche e scientifiche su
cui ci sono troppi preconcetti.
Un’ottima arma contro questa
CRONACA DI TORINO
REPORTERS
mentalità è stata presentata
da Giacomo Portas, presiden-
te di Environment Park, che ha
annunciato un corso di autodi-
fesa personale contro il nega-
zionismo climatico rivolto ai
giovani delle scuole superiori
per renderli in grado di distin-
guere tra informazioni accura-
te e fake news e adottare un
approccio critico verso di es-
se. Le lezioni avranno come
obiettivo quello di fornire ai
ragazzi strumenti per il rico-
noscimento del negazioni-
Il pensiero di Szasz, sposato
da Scientology, è che - per
esempio - le persone con ma-
lattie mentali hanno una
«malattia falsa». Nello speci-
fico, la schizofrenia è «il Sim-
bolo Sacro della Psichiatria»,
senza evidenze «misurabili»
in quanto non esiste lo «schi-
zococco». Di conseguenza,
agire sui pazienti attraverso
diagnosi specializzate ha
ben poco senso, secondo il
docente ungherese naturaliz-
zato statunitense.
Ipotesi abbracciata da
Scientology, specie negli
Usa, dove utilizza CCHR per
aumentare il raggio d’azio-
ne. È comune, nelle metropo-
li statunitensi, imbattersi in
convegni o mostre fotografi-
che, come quella di Torino,
in cui si entra spinti dalla cu-
Il think-tank all’Environment Park
smo sottolineando il ruolo dei
social network, della comuni-
cazione efficace e di azioni in-
dividuali collettive.
Si punta quindi sulle nuove
generazioni, che sono state
ben rappresentate da Omar El
T1 PR
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 43
riosità e poi si viene avvicina-
ti da persone affiliate a Scien-
tology, se non facenti diretta-
mente parte del culto.
Nonostante sia stata fonda-
ta dal culto di Hubbard, CC-
DU si proclama «un’organiz-
zazione indipendente». Ma,
soprattutto negli Stati Uniti,
sono netti i legami con l’Inter-
national Association of Scien-
tologists (IAS), che in più oc-
casioni ha finanziato sia CC-
DU sia CCHR. Negli Usa,
CCHR viene definita dalle au-
torità «un’espansione di
Scientology». E lo stesso Hub-
bard in plurime occasioni ha
abbracciato il pensiero di
Szasz. Affermando che la mo-
derna psichiatria medica
non fa il bene del paziente,
ma rappresenta solo un meto-
do per trarre profitti dai pro-
blemi dei singoli. Valutazio-
ne rigettata dalla comunità
scientifica internazionale.
Ma com’è finito il patroci-
nio della Città Metropolitana
a un evento collegato a Scien-
tology? «Abbiamo ricevuto do-
cumentazione in regola dal
Coordinamento Regionale
Terra di Libertà Odv», rispon-
dono dalla Città Metropolita-
na. Nessun collegamento di-
retto con CCDU, che nella do-
cumentazione «non era mai
“
MAURIZIO BOSIO/REPORTERS
stato indicato» ma pur compa-
re in ogni angolo della mo-
GIUSEPPE CICOGNA stra. E la stessa associazione
PORTAVOCE CHIESA Terra di Libertà è ospitata nel-
SCIENTOLOGY TORINO la sede della Chiesa di Sciento-
logy di Torino, in via Villar 2.
Questa mostra è «A corredo della richiesta for-
male alla Città Metropolitana
una delle numerose fatta da Terra di Libertà c’era
attività laiche, lecite la locandina col logo del CC-
e alla luce del sole DU e i suoi riferimenti - preci-
sa Giuseppe Cicogna, portavo-
fatta da persone ce della Chiesa di Scientology
legate alla chiesa torinese - Questa mostra è
una delle numerose attività
Proselitismo? laiche, lecite e alla luce del so-
Assolutamente no le, in cui da anni collaborano
Si parla soltanto persone che sono membri del-
la chiesa e non. La mostra trat-
di diritti umani ta esclusivamente il tema dei
diritti umani tra i quali il dirit-
to alla vita e il diritto alla salu-
te. Basta andare a visitarla per
rendersene conto». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
abituarci ad uno stato di sottoc-
cupazione perenne, che pos-
siamo però tamponare crean-
do nuovi corsi di studi: non ser-
vono più puri ingegneri e puri
umanisti, sono necessarie com-
petenze in entrambi i campi».
E da non dimenticare è an-
che la dimensione etica, come
ha sottolineato don Andrea
Ciucci, segretario generale del-
la Fondazione vaticana Re-
nAIssance: «Si deve cambiare
il tipo di narrativa. Basta rap-
presentare l’IA con i robot nei
MAURIZIO BOSIO/ REPORTERS media e basta contrapporre la
natura alla tecnologia. Dobbia-
Hamdani, CEO dell’azienda di mo saper riconoscere le priori-
cybersecurity Sicuranext. tà e capire che viviamo in un
«L’IA è un’estensione dell’uo- mondo piccolo con responsa-
mo, ma creerà dei disagi per i bilità grandi che ci impone di
quali dobbiamo educarci ed ampliare le nostre vedute e sa-
educare - ha affermato il giova- per scegliere». —
ne imprenditore. – Dovremo © RIPRODUZIONE RISERVATA
44 T1 PR

.

Q QUARTIERI
L’appello alle forze dell’ordine per un nuovo piano di sicurezza “che metta i negozi e i locali in cima alla lista dei luoghi da proteggere”
Boom di spaccate, negozianti in allarme
“Ogni giorno a Torino oltre dieci furti”
IL CASO
PIER FRANCESCO CARACCIOLO
U
n appello a istituzio-
ni e forze dell’ordi-
ne è stato lanciato
ieri da Ascom Conf-
commercio, associazione di
commercianti che, a Torino
e provincia, conta tredicimi-
la iscritti. La richiesta è di
mettere a punto, nel capoluo-
go, «un piano di sicurezza
che metta i negozi e i locali in
cima alla lista» spiega la presi-
dente, Maria Luisa Coppa.
L’obiettivo è fermare l’escala-
tion di furti nelle attività com-
merciali, che nel 2023, a Tori-
no, erano stati 3.977, pari a
Sono quasi 4.000
gli episodi
denunciati
nel corso del 2023
10,8 al giorno, con un au-
mento dell’11,78% rispetto
all’anno precedente.
Un crescendo che non si è
interrotto nei primi mesi di
quest’anno, come dimostra
la spaccata dell’8 marzo ai
danni della libreria «Il ponte
sulla Dora», in via Pisa 46,
nel cuore di borgo Rossini.
Dal punto di vendita libri di
Rocco Pinto i ladri, rimasti
ignoti, hanno portato via la
cassa con il denaro all’inter-
no, come in gran parte delle
effrazioni di questo ultimo
anno abbondante. Chi ha as-
saltato i negozi lo ha fatto di
notte, in gran parte dei quar-
tieri della città, spesso dan-
neggiando porte e vetrine,
utilizzando anche tombini,
per poi rubare cifre irrisorie,
il che si è tradotto in «danni
i problemi dopo lo sc avo di ireti davanti all ’ing resso
Inquilini “sequestrati” a Palazzo Crispi
“Ogni volta che piove la porta si blocca”
Restano bloccati in casa,
ogni volta che piove, i resi-
denti di Palazzo Capris, stori-
co stabile di quattro piani in
via Santa Maria 1, nel cuore
di Torino. Accade dallo scor-
so novembre, quando lungo
la strada in porfido, nel trat-
to davanti al portone d’in-
gresso, si è creato un avvalla-
mento lungo un metro e lar-
go una quarantina di centi-
metri, che con la pioggia si
trasforma in una pozzanghe-
ra. A bloccarsi è il portone, il
.
L’ingresso sfondato, l’8 marzo scorso, nella libreria “Il ponte sulla Dora” di Rocco Pinto, ideatore di Portici di carta
san salvario
Furti alla materna “Barriera di Nizza”
razziati i soldi per i laboratori e del cibo
Quattro furti in poco meno
di quattro mesi. Tanti se ne
sono registrati nella scuola
materna Barriera di Nizza,
in via Leonardo da Vinci 8,
quartiere San Salvario. Si
tratta di episodi avvenuti
tra la fine di novembre e il
10 marzo scorso, gli ultimi
due nel giro di quattro gior-
ni. I ladri si sono intrufolati
nell’istituto, frequentato
da 68 bambini, sempre di
notte, dopo aver forzato la
porta d’ingresso. Di volta in
cui legno si gonfia entrando
in contatto con l’acqua di cui
si inzuppa al passaggio dei
veicoli, che con i propri pneu-
matici fanno partire robusti
schizzi ogni volta che transi-
tano su quell’avvallamento. I
residenti, una quarantina,
per uscire di casa sono ogni
volta costretti a chiamare un
falegname, che lima di qual-
che millimetro il portone nel-
la parte bassa, che dopo es-
sersi gonfiato tocca il selcia-
to rendendo vano il meccani-
volta hanno rubato il dena-
ro in cassa, compreso quel-
lo raccolto dai genitori per i
laboratori per i figli, e gli ali-
menti a lunga conservazio-
ne custoditi nella mensa.
Delle effrazioni, denuncia-
te dalla direzione dell’istitu-
to alle forze dell’ordine, si
discuterà nelle prossime
settimane in Consiglio co-
munale, dove Pierlucio Fir-
rao (Torino Bellissima) a
breve depositerà un’inter-
pellanza. PF. CAR. —
smo elettrico di apertura.
Per tre volte negli ultimi
quattro mesi i residenti di Pa-
lazzo Capris, che ospita an-
che la sede della fondazione
Fulvio Croce, sono rimasti
prigionieri in casa per alcune
ore, il tempo cioè dell’inter-
vento del falegname. Dopo
la prima, a novembre, le al-
tre due si sono registrate nei
giorni degli ultimi rovesci, il
29 febbraio e il 4 marzo scor-
so. Le tre riparazioni, a cari-
co dello stabile, finora sono
Farmacie
Aperte tutti i giorni: p.zza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24); atrio Stazione Porta Nuova dalle 7 alle
20; c.so Romania 460 (c/o c.c. Porte di Torino) dalle 9 alle 20; c.so Vitt. Emanuele II 34 dalle 9 alle 20.
Di sera (fino alle 21,30): c.so Belgio 97; c.so Traiano 73; c.so Vitt. Eman. II 66; p.zza Galimberti 7; via Foli-
gno 69; via Nizza 65; via Sacchi 4.
Di notte: p.zza C. Bozzolo 11; p.zza Massaua 1; via XX Settembre 5.
Informazioni: www.federfarmatorino.it.
per migliaia di euro per i ne-
gozianti». Le effrazioni sono
state così tante che ora «i ne-
gozianti sono esausti – spie-
ga Coppa – Riteniamo essen-
ziale adottare misure di sicu-
rezza più rigide per protegge-
re le attività di tutta la città e
garantire la sicurezza dei no-
stri imprenditori e dei loro
clienti». Una richiesta di aiu-
to cui Ascom accompagna la
propria disponibilità a colla-
borare attraverso il proprio
comitato antidegrado e sicu-
rezza, nato la scorsa estate, i
cui esercenti si occupano di
monitorare le aree davanti al-
le vetrine e segnalare le situa-
zioni considerate a rischio.
«Chiediamo alle istituzioni
di coinvolgerci nelle loro
iniziative per ribaltare il pa-
radigma di violenza a cui da
Il palazzo ospita anche la sede della fondazione Fulvio Croce
costate un migliaio di euro.
Si è trattato di interventi indi-
spensabili, che però hanno fi-
nito per danneggiare, sia pu-
re in parte, un portone che,
come il palazzo, è sotto il vin-
T1 PR
MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 45
mesi assistiamo impotenti»
dice Coppa.
Il centro di Torino, la Cro-
cetta, San Salvario, San Do-
nato, Cit Turin, Aurora, Bor-
go Vittoria, Mirafiori. Questi
i quartieri presi di mira con
maggior decisione nell’ulti-
mo anno abbondante dai la-
dri. Gli episodi più recenti si
dono registrati a San Salva-
rio, nell’area tra via Belfiore,
corso Raffaello, piazza Nizza
e via Madama Cristina, dove
i commercianti il mese scor-
so hanno preparato un espo-
sto da recapitare al commis-
sariato Barriera Nizza con le
firme dei cittadini del quar-
tiere, la cui raccolta è in cor-
so in questi giorni. Nella zo-
na di San Donato, nel perio-
do post Natale, si erano con-
tati otto furti nel giro di un
mese, in gran parte da parte
di baby gang. Alla Crocetta,
borgo San Secondo compre-
so, altra area chic martoria-
ta, si sono registrate effra-
zioni per gran parte dello
scorso anno, non solo di not-
te ma anche al mattino. Nel
cuore della città l’area più
esposta è stata, lo scorso an-
no, quella di via Mazzini, as-
se lungo il quale la maggior
parte delle attività ha su-
bìto almeno un furto.
Non sono state risparmia-
te da episodi di micro-crimi-
nalità, nell’ultimo periodo,
le strade di Barriera di Mila-
“
no, che dalla fine di gennaio
sono presidiate dall’Eserci-
MARIA LUISA COPPA to. Le mimetiche, da cinque
PRESIDENTE giorni, monitorano anche i
ASCOM portici di via Nizza, i ponti
Mosca e Carpanini e Porta
I commercianti sono Palazzo. «Apprezziamo gli
sforzi compiuti dalle istitu-
esausti. Nessun zioni locali nei mercati e nel-
quartiere è al sicuro e le aree più difficili della città
– dice Coppa – Ma nessun
le razzie continuano quartiere è al sicuro». —
a crescere © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ireti. Negli ultimi quattro me-
si l’amministratore di Palaz-
zo Capris ha più volte segna-
lato la problematica agli uffi-
ci comunali, l’ultima il 4 mar-
zo scorso. L’altro ieri gli ope-
rai incaricati da Ireti sono in-
tervenuti per livellare il porfi-
do, il che ha impedito ai resi-
denti, per gran parte della
giornata, di uscire dal cortile
con la propria auto. Per ese-
guire l’intervento, iniziato al-
le 8 e finito dopo le 17, è stato
infatti bloccato quell’isolato
di via Santa Maria, con il di-
vieto di passare con un veico-
lo da quel punto. Ireti assicu-
colo della Soprintendenza. ra di aver eseguito la manu-
L’avvallamento, lo scorso tenzione a regola d’arte, i
novembre, si era formato in condomini non concordano:
un punto di porfido in cui a i cubetti di porfido, ieri, era-
giugno 2022 era stato effet- no instabili. PF. CAR. —
tuato uno scavo da parte di © RIPRODUZIONE RISERVATA
T1 PR
46 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
M METROPOLI
A due mesi dalla riapertura della linea ferroviaria Torino-Ceres locali fatiscenti e binari inaccessibili ai disabili
Ascensore e scale mobili ferme
Il degrado alla stazione di Caselle
IL CASO
NADIA BERGAMINI
H
anno aspettato il ri-
torno del treno pa-
zientemente e quan-
do la linea ferrovia-
ria è tornata operativa lo scor-
so 19 gennaio non hanno nep-
pure potuto festeggiarla, co-
me invece è accaduto in tutte
le stazioni da Ciriè a Venaria
Reale e hanno lasciato corre-
re. Ma ora le condizioni della
stazione, interrata tra la fine
degli anni ’90 e l’inizio del
2000, non possono più essere
taciute: quattro scale mobili
ferme e uno dei due ascensori
inutilizzabile.
Per anziani e persone
con difficoltà
è impossibile
raggiungere i binari
Che significa impossibilità
per anziani e disabili di rag-
giungere i binari e di utilizza-
re il servizio.
La stazione è quella di Casel-
le Torinese, ubicata nel cen-
tro cittadino, rimasta in stato
di abbandono ormai da tem-
po e in una situazione decisa-
mente inaccettabile.
Eppure, a Caselle gli utenti
della Torino-Ceres, ora Sfm A
sono sempre stati tanti, tra
pendolari e studenti costretti
ai molti disagi in questi anni
per la chiusura della linea fer-
roviaria. La riapertura era,
quindi, attesa con una certa
trepidazione e il passaggio
della gestione da Gtt a Trenita-
lia aveva sempre fatto ben spe-
rare in un trasporto pubblico
efficiente, puntuale e degno
di un paese civile, come pure
città metropolitana , viste le iscrizioni, asseg na più spazi
A Caluso scoppia la guerra delle aule
tra il liceo Martinetti e l’alberghiero
Città metropolitana destina ot-
to aule in più al liceo Martinet-
ti, ora in uso all'Istituto Supe-
riore Ubertini, l'alberghiero.
Apriti cielo perché dalla dire-
zione dell'istituto Ubertini, la
prima scuola Regia del Pie-
monte con 155 anni di storia,
parlano di «sottrazione ingiu-
stificata». Di questo si è parla-
to lunedì sera quando in una
conferenza gli insegnanti han-
no informato i genitori di quan-
to sta accadendo. Alla riunio-
ne era presente anche il consi-
Le scale mobili ad oggi non sono funzionanti, il sindaco spiega che dovranno essere sostituite
“
GIUSEPPE MARSAGLIA
SINDACO
DI CASELLE
Le scale mobili non
rispondono agli
standard di Rfi
e quindi andranno
sostituite
gliere regionale in quota Lega,
Gianluca Gavazza. Le aule in
questione si trovano in una
struttura prefabbricata in via
Montello, ma adiacente all'Isti-
tuto alberghiero. Un comples-
so messo a disposizione dal Co-
mune di Caluso e utilizzato pe-
rò da entrambe le scuole: 12
aule (attualmente 8 dall'Uber-
tini e 4 dal Martinetti) e in co-
mune i servizi igienici per alun-
ni diversamente disabili. Dal
prossimo anno 8 aule saranno
destinate al Martinetti e 4 all'U-
ad avere una stazione ferro-
viaria pulita e funzionale.
E invece, si sono ritrovati a
partire ed arrivare in locali
sporchi e fatiscenti, senza sca-
le mobili e con un ascensore
fermo che impedisce a chi ha
difficoltà deambulatorie di
raggiungere il binario 1. Le
condizioni della stazione so-
no piombate lunedì sera sui
banchi del Consiglio comuna-
le grazie all’intervento del
consigliere di «Caselle per tut-
ti», Luca Baracco, che ha de-
scritto una situazione non più
tollerabile dopo quasi due me-
si dalla riapertura della linea.
«Tutte e quattro le scale mo-
bili sono ferme, come pure un
ascensore – ha detto -. Per an-
ziani, disabili o chiunque ab-
bia un problema è praticamen-
te impossibile scendere al pia-
bertini. E' un problema di nu-
meri, e dunque anche di spazi.
E lo spiega la consigliera all'I-
struzione della Città metropo-
litana, Caterina Greco: «Dob-
biamo dare delle risposte con-
crete in base alle esigenze del-
la popolazione scolastica. Per
il prossimo anno scolastico i
numeri di iscritti al Liceo Marti-
netti sono in crescita del 120%
(1129 alunni) con un incre-
mento di 294 iscritti alle classi
prime; 83 è il numero degli stu-
denti iscritti all'Ubertini per il
Cuorgnè, una stele per ricordare il maresciallo
Una stele in terra rossa di Castellamonte, installa sotto il portica-
to del municipio di Cuorgnè, ricorda il maresciallo dei carabinieri
Enzo D’Alessandro nel ventennale della scomparsa. L'inaugura-
zione l'altro giorno, alla presenza degli studenti delle scuole e del-
la famiglia del maresciallo. L'opera, oltre a ricordare l'ex coman-
dante, rappresenta un omaggio a tutti i carabinieri. A. PRE. —
no del ferro e utilizzare, quin-
di, il servizio. Così non si può
andare avanti».
E, invece, a quanto pare si
andrà avanti così, eccome.
La cattiva notizia l’ha data il
sindaco Giuseppe Marsaglia:
«Quelle scale mobili non sa-
ranno rimesse in funzione per-
ché non rispondono agli stan-
dard di RFI e quindi dovranno
essere sostituite». Quando?
Nessuna risposta. E l’ascenso-
re? Anche in questo caso nes-
suna risposta. L’unica cosa cer-
ta è che a giugno la linea chiu-
derà nuovamente per lavori.
Baracco ha invitato l’Ammi-
nistrazione quindi a pungola-
re RFI, tutte le settimane se ne-
cessario, perché anche i citta-
dini di Caselle hanno diritto
ad un servizio di trasporto
pubblico e ad una stazione al-
Il prefabbricato con le aule oggetto della contesa tra scuole
BERGAMINI
meno accessibile. Se poi a tut-
to ciò si aggiunge il fatto che
i ticket di viaggio possono es-
sere acquistati solo in stazio-
ne dall’apposita macchinet-
ta e che il costo del biglietto
e degli abbonamenti per pen-
dolari e studenti è addirittu-
ra superiore alla linea bus di
Arriva (ex Sadem) la delusio-
ne è totale.
«Per questo è importante
aderire con gli altri Comuni
all’Osservatorio – ha conclu-
so Baracco – perché da soli
non si va da nessuna parte,
tutti insieme è possibile far
sentire la propria voce e ma-
gari condurre battaglie per
migliorare il servizio e spe-
riamo anche le condizioni
drammatiche in cui versa la
nostra stazione». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
BUCCI
NICHELINO
Gtt requisisce
i nuovi bus doppi
sulla linea 35
Servono altrove
Nichelino resta senza gli auto-
bus doppi inseriti tre anni fa da
Gtt sulla linea 35. Quelli blu,
nuovi di zecca, che la prece-
dente amministrazione era riu-
scita a strappare per rinnovare
i vecchi, inquinanti e scassati
35 grigi. A Gtt ora servono su
Torino, per coprire altre linee
rimaste a secco di veicoli dop-
pi. «L'azienda che doveva for-
nire i nuovi autobus per il ri-
cambio su Torino ha avuto pro-
blemi – spiega l'assessore ai tra-
sporti di Nichelino, Francesco
Di Lorenzo -, il guaio è che da
noi sono stati messi autobus
singoli, cosa che mette in diffi-
I nuovi bus doppi della Gtt
coltà gli utenti in alcuni orari
del giorno». La mancanza del
mezzo doppio, infatti, equiva-
le ad un bus in meno e di conse-
guenza in alcuni momenti è il
caos. Situazione che Gtt prove-
rà a risolvere dal 3 aprile, visto
che l'azienda ha previsto un'in-
tensificazione dei passaggi. Il
35, per fare un esempio, racco-
glie gli alunni che vanno al Pi-
ninfarina di Moncalieri: gli stu-
denti oggi fanno fatica a salire
in orari di uscita da scuola.
«Molti sono di Nichelino – spie-
ga Di Lorenzo - Gtt ha promes-
so che la situazione dovrebbe
sbloccarsi entro giugno con
l'arrivo dei mezzi nuovi. In-
tanto abbiamo necessità di
adeguare i bus alla richiesta
della popolazione, aumen-
tando le corse». M. RAM. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
prossimo anno (attualmente
sono 403)».
La dirigente dell'Ubertini,
Laura Fois, però, non nascon-
de la sua preoccupazione: «Ta-
le situazione minaccia seria-
mente il benessere degli stu-
denti, in particolare i più fragi-
li, e la qualità del processo edu-
cativo». Gioca in difesa, inve-
ce, Katia Milano, la dirigente
del Liceo Martinetti: «La nuo-
va attribuzione all'istituto Mar-
tinetti, che viene interpretata
dall'istituto Ubertini come una
sottrazione ingiustificata, in
realtà non lo è. L'attribuzione
delle aule all'Ubertini per l'at-
tuale anno scolastico non è un
diritto acquisito». Prova a spe-
gnere le polemiche la sindaca,
Mariuccia Cena invitando ad
un confronto. A. BUC. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
.
 T1 PR

MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 47

Buriasco, scende dall’auto Una giovane donna nata in Albania e resi-

dente a Vigone è morta l’altra sera poco do-
e viene investita po le 21 dopo essere stata investita sulla stra-
da che collega Buriasco a Macello. La vitti-
Muore una donna ma si chiamava Boka Edmonda, aveva 42 an-
ni, sposata con Piero Carcioppo, abitava in
piazza Clemente Corte 10 a Vigone. Sulla di-
namica sono al lavoro i carabinieri della sta-
zione di Villafranca, che sono intervenuti
per i rilievi di legge, non è ancora stato chiari-
to il motivo per il quale la donna sia scesa dal-
la sua Audi 3 in un tratto di strada disabitato
e non illuminato, ad investirla è stato un gio-
vane neopatentato che se l’è vista apparire
di colpo davanti all’auto. Immediati i soccor-
si chiamati dal giovane automobilista, è an-
che arrivato l’elicottero del 118, in volo not-
turno, ma il medico che era bordo del velivo-
lo ha solo potuto constatare il decesso.
Per un paio d’ore la provinciale 129 è rima-
sta chiusa al traffico per rimuovere i mezzi
che sono stati sequestrati, sembra da esclu-
dere che la donna sia scesa dall’auto per un
improvviso guasto del mezzo. A.GIA. —

I disguidi e le segnalazioni iniziati in concomitanza con il maltempo

Piossasco nella morsa

dei blackout, strade
al buio da 10 giorni
IL CASO
MASSIMILIANO RAMBALDI
un lampione acceso: questio-
ne di sicurezza non solo per
chi cammina e torna a casa,
ma anche per le automobili.
«La prima segnalazione in-
da inizio mese è scoppiato il
maltempo, che a Piossasco
ha creato non pochi disagi
per la fuoriuscita d'acqua da
bealere e piccoli allagamenti

D
a oltre una settima-
na, in alcuni quartie-
ri siamo già a dieci
giorni, Piossasco ha
gravi problemi di illuminazio-
ne pubblica durante le ore se-
rali. Strade completamente
al buio anche in pieno centro
storico, oltre che in zona
Coop e Beccaria. All'inizio si
pensava a un problema
estemporaneo, invece i citta-
dini hanno cominciato a la-
mentarsi in modo deciso vi-
sto che il guaio non è ancora
stato risolto. Non è simpatico
percorrere intere vie senza
viata in Comune e alla socie-
tà che gestisce gli impianti è
del 2 marzo – spiegano alcuni
residenti -, nessuno ci ha ri-
sposto. Alcuni sono andati in
Comune, negli uffici tecnici,
e a domanda specifica è stato
risposto che sono in corso dei
lavori in via Gaudenzio Ferra-
ri. Peccato che la luce non sia
ancora tornata». Problemi an-
che per chi abita vicino al pa-
lazzo comunale: «Dietro al co-
mando della polizia locale la
strada non è illuminata, non
si capisce come mai». I proble-
mi sono cominciati quando
nella zona di Garola. E pro-
prio l'acqua dal cielo sarebbe
la causa del problema-luce,
almeno a sentire l'assessore
alla manutenzione ed illumi-
nazione pubblica, Michele
Bechis: «In questa prima par-
te di marzo sono caduti 300
millimetri di pioggia, quanto
la metà di un semestre norma-
le in una zona come il Piemon-
te. L'acqua ha bagnato i no-
stri impianti che sono oggetti-
vamente vecchi. I fili che cor-
rono sotto terra sono stati
messi a dura prova e purtrop-
po questo è il risultato. Stia-
Lampioni dell’illuminazione pubblica spenti in intere zone di Piossasco
mo comunque seguendo il
problema, cercando di risol-
verlo il prima possibile: sap-
piamo che diverse persone
hanno segnalato il disservi-
zio e non è piacevole restare
senza luce per le vie». In alcu-
ne zone la visibilità viene aiu-
tata dalle luci dei negozi, ma
quando anche le insegne si
spengono diventa davvero
complicato. E per fortuna che
almeno le giornate si sono un
po' allungate con l'arrivo di
marzo, altrimenti il proble-
ma sarebbe stato ancora più
complicato.
Il caso di Piossasco non è
stato comunque l'unico negli
ultimi giorni. Non ci sono sta-
RAMBALDI
ti guasti altrettanto gravi, ma
(ad esempio) anche Nicheli-
no e Moncalieri hanno dovu-
to correre ai ripari per segna-
lazioni di blackout in alcuni
quartieri: come la zona del
poliambulatorio nichelinese,
via Debouchè, oppure borgo
Mercato nella città vicina. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINOSETTE
SI METTE IN MOSTRA

TORINO DELLA CULTURA E DEI GRANDI EVENTI

ATTRAVERSO 36 ANNI DI COPERTINE
La città del teatro, della musica, delle idee, si rispecchia nel suo magazine.
I Magnifici TorinoSette, 36 anni di copertine in mostra, offre uno sguardo re-
trospettivo unico su quello che abbiamo amato, applaudito, che ci ha divertiti
e ha reso memorabile il nostro tempo, insieme al carattere inconfondibile di
una grande città.

16 FEBBRAIO – 1 APRILE 2024

MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO | TORINO

Accesso gratuito, previo acquisto del biglietto d’ingresso del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

Un progetto di: In collaborazione con: Partner Unico: Con il patrocinio di:

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48 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024
SC&S
FRANCESCA ROSSO
D
iventare grandi. Un
trauma. Un’avventu-
ra. Di sicuro qualco-
sa su cui si può ride-
re perché il tempo passa su tut-
to, su tutti noi. Non possiamo
farci nulla. Domani alle 21 Va-
leria Angione, attrice-autrice
da 840.000 follower, porta al
Teatro Colosseo “Binario 29
¾”, prodotto da Live Nation,
ed è sold out.
Come la fa sentire il tut-
to-esaurito?
«Sono felicissima perché è
una città che adoro. Ho girato
una miniserie a giugno dello
scorso anno e me ne sono inna-
morata. Per l’altro tour non
ero riuscita a venire».
Che cosa in particolare l’ha
fatta innamorare di Torino?
«Amo la notte. Torino è una
città accogliente. Mi piaccio-
no i portici, le piazze, le luci,
l’atmosfera, l’ambiente, i vico-
li. Qui la gente è calda e ha un
grande amore per il caffè».
Cosa porta sul palco?
«Ci sono io e 4 personaggi
(che interpreto sempre io) sui
led dietro di me, le nostre bat-
tute si intersecano. Sono mo-
nologhi della vita di una ragaz-
za che sta per affrontare i fa-
mosi 30. “Il binario 29 ¾” è
quello che porta alla fase adul-
ta come quello 9 ¾ di Harry
Potter porta dal mondo reale
a quello magico. I 30 sono l’ini-
zio di una nuova avventura
con un bagaglio di esperienze,
conquiste, fallimenti. Il mes-
saggio è che non si è mai vec-
chi per realizzare un sogno».
Quali sono le cose più difficili
di diventare grandi?
«Le responsabilità, la casa, le
relazioni, gestire il tempo libe-
ro fra amici e famiglia, la car-
riera, la salute fisica e menta-
le. Anche solo rinnovare la pa-
tente può essere un trauma
perché gli anni passano senza
che ce ne rendiamo conto,
l’appuntamento col dottore
GABRIELE CIRILLI Il comico con “Nun te regg più” al Teatro Gioiello
“Dai call center al lavoro da remoto
porto sul palco l’insopportabile”
IL COLLOQUIO
L’
idea è arrivata per
caso, in un mo-
mento di relax e a
dargliela è stata la
tv. Così Gabriele Cirilli ha de-
ciso di realizzare “Nun te
regg più”, spettacolo comico
in cui riflette sulla contempo-
raneità, prendendo in presti-
to il titolo di una celebre can-
zone di Rino Gaetano e oggi
alle 21 sbarcherà al Teatro
L’attrice porta al Colosseo “Binario 29 ¾”, spettacolo sold out prodotto da Live Nation
Valeria Angione
“Noi giovani vogliamo creare
siamo tutt’altro che sfaticati”
L’attrice domani al Colosseo: “Racconto i 30 anni tra conquiste e fallimenti”
“ “
Torino è una città
accogliente
Mi piacciono le luci
i portici e le piazze
Qui la gente è calda
Gioiello. «Una sera ero a casa
sul divano e guardavo una di
quelle trasmissioni che fan-
no vedere spezzoni ed è pas-
sata l’esibizione del cantauto-
re crotonese – racconta –. Ho
trovato il brano geniale e mi
sono detto, accidenti, sareb-
be fantastico avere la possibi-
lità di esprimere tutto quello
che non si sopporta. Quindi
ho costruito la pièce sulle co-
se che non reggo».
Sul palco prenderà forma
una sorta di flusso di coscien-
SOCIETÀ
CULTURA &
SPETTACOLI
L’INTERVISTA
mette ansia. Non è mai trop-
po tardi, lo dico nello spetta-
colo e lo dico a me: ho biso-
gno di sentirlo».
Ha parlato di salute mentale.
Cosa dobbiamo fare per stare
bene?
«Parlare con qualcuno quan-
do abbiamo bisogno: fami-
glia, amici o psicologi. An-
che solo un incontro con una
persona che capisce quello
za. «Le cose insopportabili al
giorno d’oggi sono veramen-
te tante. A cominciare dai
call center passando dal fare
le cose da remoto, tutti quelli
che mi dicono cosa devo e
non devo fare, il web che ha
dato la possibilità a gente in-
capace di avere dei risultati
incredibili. Insomma raccon-
to, ridendo assieme al pubbli-
co, quelli che sono i nostri di-
fetti. È un vero e proprio pat-
chwork di comicità, quindi
c’è dentro di tutto, canzoni,
Tamietto in scena con “Lady Comedy Show”
Luisella Tamietto è la regina delle performance comiche basate sul
“quick change”. L’attrice torinese è una delle massime esponenti del
cambio veloce e per rendersene conto basta vederla sul palco. Oggi al-
le 21 con “Lady Comedy Show” sarà al Tangram Teatro, nell’ambito di
“Meravigliosa creatura”. Una quindicina i personaggi che sfileranno,
accompagnati dalle musiche di Aldo Rindone. F.CAS. —
che proviamo è utile, a me è
servito tantissimo, lo consi-
glio a tutti».
E per la salute fisica?
«Unmonologo è sulla prima vi-
sita dal ginecologo. Bisogna
vincere il disagio e fare preven-
zione. Ragazze e ragazzi devo-
no fare i controlli oltre all’atti-
vità fisica».
Come vede la sua genera-
zione?
imitazioni, gag, satira socia-
le e di costume».
La messa in scena, che ha
la regia di Valter Lupo, è sta-
ta scritta anche dal figlio Mat-
tia. «Di questo ne sono parti-
colarmente orgoglioso per-
ché scrive benissimo. È un ra-
gazzo in gamba, fa il critico ci-
nematografico, realizza sce-
neggiature e copioni teatrali,
ha appena terminato la trien-
nale e si deve laureare nella
magistrale». Tra gli autori c’è
pure e la moglie Maria De Lu-
ca. «Lei è molto ironica e il fat-
to di lavorare insieme mi pia-
ce parecchio. Sono legato al-
la famiglia, tant’è che il pros-
simo spettacolo si chiamerà
“Cirilli and Family”. A idear-
lo è stato Carlo Conti proprio
perché ha visto che siamo af-
fiatati e inseparabili».
«Vuole mettersi in gioco. Di-
cono spesso che siamo sfatica-
ti ma è l’esatto contrario. Non
vogliamo fare lo stesso lavoro
tutta la vita ma vogliamo crea-
re, fare, essere migliori ma
non ce lo permettono. Ad
esempio aprire un mutuo è
difficile: le banche chiedono
troppe garanzie, bisogna tro-
vare un modo per aiutarci,
magari abbassando gli inte-
ressi. Quando mi dicono “bea-
ta te che hai comprato casa”
mi fa male».
Attrice, comica e donna. Come
vive la disparità di genere?
“Ai ragazzi dico che
non è mai troppo tardi
Non si è mai vecchi per
realizzare un sogno”
LORENZO RIGHI
«Un temadelicato. Vedo ladif-
ferenza e, rispetto ad altri
Paesi, siamo indietro. Le don-
ne devono sempre dimostra-
re qualcosa in più. Una comi-
ca è rara. Mi chiedo: stiamo
lavorando bene? E perché
una donna non può sostitui-
re Amadeus alla conduzione
di Sanremo?».
Cosa pensa del femminismo?
«Sono sempre dalla parte del-
le donne. Farò sempre il tifo
per noi».
Cosa significa per lei fare ri-
dere?
«Amo quando mi dicono “mi
hai fatto un regalo, mi hai
fatto divertire, mi fai dimen-
ticare i problemi”. Io parlo
di quello che mi capita tutti
i giorni ed è comico perché i
contrasti fanno ridere. L’im-
portante è essere sempre
auto-ironici e ridere di sé
Le donne devono stessi».
Vuole aggiungere qualcosa?
sempre dimostrare «Un grande grazie a tutta la
qualcosa in più squadra che nessuno vede e fa
Mi chiedo: stiamo un lavoraccio dietro di me e ai
ballerini. Straordinari». —
lavorando bene? © RIPRODUZIONE RISERVATA
Confessa poi di aver prepa-
rato una sorpresa per Tori-
no. «Come me sul palco ci sa-
ranno degli ospiti d’eccezio-
ne – conclude –. Per l’occasio-
ne ho deciso di farmi accom-
pagnare da alcuni degli atto-
ri della Factory di Gabriele Ci-
rilli, la scuola di recitazione
che ho istituito in Abruzzo.
Credo fermamente nelle po-
“
tenzialità dei giovani, mi pia-
ce trovare talenti e offrire lo-
GABRIELE CIRILLI ro un’opportunità. Fare l’at-
COMICO tore è sempre stato difficile,
oggi ancora di più perché, se
per certi versi è facile farsi co-
Racconto, noscere attraverso i social, è
complicato andare avanti se
ridendo assieme mancano le basi. Una giusta
al pubblico, preparazione è fondamenta-
le per ritagliarsi uno spazio
quelli che sono duraturo». F. CAS. —
i nostri difetti © RIPRODUZIONE RISERVATA
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MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 49

Una trentina tra live e dj set Il festival torinese “Jazz Is Dead!” ha conqui-
stato da tempo un posto fisso nel gotha del-
in cinque palchi cittadini le kermesse musicali d’avanguardia italia-
ne e si accinge a consolidarlo con una setti-
Torna “Jazz Is Dead!” ma edizione più che mai varia e articolata.
Dal 24 al 26 maggio epicentro del tellurico
flusso sonoro sarà il Bunker, dove sfileran-
PAOLO FERRARI no big di fama mondiale come il tedesco
Moritz Von Owsald, lo statunitense Wil-
liam Basinski, la franco camerunense Cin-
dy Pooch, i fragorosi I Hate My Village o il
duo Optimo di Manchester. In cartellone vi-
bra tanta giovane Africa, dal nigeriano Aun-
ty Rayzor agli egiziani Le Cri du Caire. Spa-
zio anche a griffe italiane à la page come Da-
niela Pes e Massimo Silverio. Il mostro sa-
cro John Zorn firmerà invece l’anteprima
del 28 aprile in combutta con il Torino
Jazz Festival. Una trentina tra live e dj set
coinvolgeranno cinque palchi cittadini.
Per consentire questo ampliamento, lo
staff guidato da Alessandro Gambo chie-
de per la prima volta un contributo di 10
euro a giornata. —

DA NON PERDERE

KONTIKI
Eventi, workshop e proiezioni
al festival dedicato alle culture slave

Eventi, workshop e proiezioni. Ritor-

na “Slavika”, il festival dedicato al-
le culture slave organizzato da Pol-
ski Kot che, giunto alla settima edi-
zione, da oggi a domenica accoglie-
rà numerosi ospiti provenienti prin-
cipalmente dall’aera balcanica. Nu-
merose le sedi in cui si svolgerà, a
cominciare dal Kontiki di via Ciglia-
no 7B, dove oggi alle 19 si inaugure-
rà la kermesse con la presentazione delle inizia-
tive. Domani alle 10 ci saranno alcuni laboratori
di traduzione, mentre alle 21 al Circolo dei letto-
ri lo scrittore Witold Szablowki presenterà il suo
libro con Monica Perosino. F. CAS. —

HIROSHIMA MON AMOUR

Modena City Ramblers, effetto nostalgia
tutto esaurito per il concerto di Cisco

Sono passati 30 anni da quando

Bozzetto di Silvia Aymonino per il personaggio di Minnie emerse come voce dei Modena City
Ramblers ma la popolarità di Cisco
non accenna ad appannarsi. L’enne-
L’opera in scena al Teatro Regio dal 22 marzo al 2 aprile, con l’anteprima giovani giovedì 21 sima conferma arriva da Hiroshima
Mon Amour, che ha da tempo annun-
Il sovrintendente: “Un titolo non rappresentato con frequenza che racconta una storia d’amore” ciato il tutto esaurito per lo spettaco-
lo che il cantante emiliano propone

Puccini, Leone e Morricone

questa sera alle 22 in via Bossoli 83.
Il titolo rimanda proprio alle stagioni
più esplosive dei Modena: “Riportando tutto a ca-
sa… trent’anni dopo”, cita esplicitamente l’al-

ecco “La fanciulla del West”

bum del 1994 che rappresentò per il gruppo un
salto di qualità e di quantità nel gradimento del
pubblico. P. FER. —

trovarsi su di un set – dice anco-
L’EVENTO ra Carrasco –. Si vedrà il backsta-
ge e ci sarà una telecamera che,
FRANCA CASSINE in tempo reale, riprenderà quel-
lo che sta succedendo. In parti-
OSTERIA RABEZZANA
I duetti e i quartetti più celebri
delle opere di Rossini e Donizetti
Stasera all’Osteria Rabezzana, via

I
l cinema western racconta- colare, ci siamo ispirati a “C’era San Francesco d’Assisi 23/c, ore
to attraverso l’opera lirica una volta il West”, con riprese ca- 21, 30, si ascoltano i brani solisti-
con tanto di segreti da ratterizzate da piani corti per ci, i duetti e i quartetti più celebri
backstage e telecamera quella che è una riflessione sul delle opere di Rossini e Donizetti:
che riprende in tempo reale genere western. Anche i costu- presentati dal soprano Caterina
ciò che avviene sul palco. Un mi ricreano quell’atmosfera. Il Borruso, dal mezzosoprano Rober-

omaggio a Giacomo Puccini
quale innovatore del linguag-
gio musicale è “La fanciulla
del West”, nuovo allestimento
del Regio. Con la regia dell’ar-
gentina Valentina Carrasco e
con Francesco Ivan Ciampa
sul podio di orchestra e coro
del Teatro, lo spettacolo sarà
accolto nella sala di piazza Ca-
stello da venerdì 22 per otto re-
cite fino a martedì 2 aprile,
con anteprima giovani giovedì
21. «Proseguiamo il percorso
pucciniano nell’anno delle ce-
lebrazioni del centenario con
un titolo non rappresentato
con frequenza – dice il sovrin-
tendente Mathieu Jouvin –.
Un legame che si salda anche
con Torino città del cinema, ol-
tre al tema della stagione di
quest’anno, “Amour Tou-
jours”, visto che racconta una
storia d’amore bellissima».
La connessione con il gran-
de schermo è amplificata
dall’impostazione registica.
«Quando mi è stato proposto
di lavorare su “La fanciulla del
West”, mi è venuto naturale
pensare a ciò che Puccini trovò
“ “
VALENTINA CARRASCO
REGISTA
Puccini ridefinì
il genere western
estremamente
popolare donandogli
rispettabilità
quando arrivò negli Stati Uniti
– spiega Valentina Carrasco –.
Era il 1910 e i primi film di am-
bientazione western, brevissi-
mi e muti, facevano furore. Lui
pensò di trasferire una di quel-
le storie di pistoleri e di dispe-
rati sul prestigioso palcosceni-
co del Metropolitan Opera di
New York. Così ridefinì quello
che era un genere estrema-
mente popolare, se non addi-
rittura di bassa qualità, con
personaggi semplici, donando-
gli rispettabilità». Il risultato
fu un’opera del tutto originale
sia per soggetto sia per stile.
«Un ulteriore collegamento è
FRANCESCO IVAN CIAMPA
DIRETTORE
D’ORCHESTRA
Ad affascinare
è la gestione
del tempo
che è geniale
e innovativa
stato spontaneo – prosegue –.
La risonanza era forte con un
altro italiano: Sergio Leone. Il
regista ha messo al centro del
suo lavoro i perdenti, le perso-
ne senza terra e senza fortuna,
facendo riscoprire il genere. E
Leone non viene da solo, ma in
coppia con Morricone, grande
compositore i cui temi sono puc-
ciniani all’ennesima potenza.
Questa simbiosi crea una specie
di magia, tutti e tre hanno ridato
dignità al western».
Il linguaggio cinematografi-
co è posto al centro a livello con-
cettuale e pure concreto. «L’i-
dea dalla quale siamo partiti è di
testo pucciniano è parecchio
dettagliato e nelle didascalie tro-
viamo tutto».
La fanciulla del titolo è Min-
nie, una giovane energica e ge-
nerosa che gestisce il saloon di
un villaggio di cercatori d’oro
in California. Nel numeroso ca-
st spiccano i ruoli principali:
Jennifer Rowley debutta in
Minnie, Roberto Aronica è il
bandito Johnson e Gabriele Vi-
viani lo sceriffo Jack Rance. «È
una delle opere più complesse
da dirigere, suonare, cantare –
afferma Francesco Ivan Ciam-
pa –. La cosa affascinante di
questa partitura è la gestione
del tempo che è geniale e inno-
vativa. Questo rende tutto vi-
vo, carnale e unico. Inoltre, Puc-
cini inventa parecchi effetti, co-
me il vento e inserisce addirittu-
ra della carta in mezzo alle cor-
de dell’arpa per imitare le sono-
rità del banjo». «Possiamo affer-
mare che Puccini abbia inventa-
to il concetto di colonna sonora
– conclude Carrasco –. Perché
l’azione e la musica sono total-
mente sincroniche». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ta Garelli, dal tenore Alejandro
Escobar, dal baritono Marco To-
gnozzi del Teatro Regio di Torino. I
due compositori con il trionfo del bel canto han-
no definito un periodo musicale diventato pun-
to di riferimento per tutti i compositori. Com-
pleta l’ascolto la narrazione dell’ambiente e de-
gli aneddoti dei vari brani. M. B. —
CONSERVATORIO
Da Chopin a Beethoven e Musorgskij
lo show del pianista Alexander Gadjiev
Un percorso segnato sin dall’infan-
zia quello di Alexander Gadjiev. Il bril-
lante pianista nato nel 1994 a Gori-
zia in una famiglia di didatti e musici-
sti, ha respirato note già da bambi-
no e ha soli 9 anni si è esibito con
un’orchestra. Vincitore di numerosi
riconoscimenti, oggi alle 20, 30 al
Conservatorio con il suo recital soli-
stico sarà ospite dell’Unione Musica-
le, del quale è diventato artista in residenza. Per
l’occasione si cimenterà con un programma che
è un articolato viaggio all’interno dell’universo
pianistico, a cominciare da Chopin, passando
per Beethoven e Musorgskij. F. CAS. —

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50 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024

SPORT
Rafting, medaglie a raffica per Ivrea
L’Eporedia Rafting Center si aggiudica un ricco bottino di meda-
glie nel campionato italiano rafting slalom e discesa classica. Nel-
le due gare in programma disputate sul fiume Lima nell’Appenni-
no Tosco Emiliano sono state dieci le medaglie, quattro d’oro,
una d’argento e una di bronzo nella gara di slalom rafting e due
ori con due argenti nella discesa classica. —

L’esterno a segno contro l’Atalanta prepara la sfida da ex con il Genoa Lesione al tendine per il difensore: Juric l’ha schierato solo otto volte
Ieri straordinari per Vlahovic e Bremer: palestra nel giorno di risposo Lovato in pole per sostuirlo anche se non è al top. Pronto Sazonov

Sorpresa Cambiaso La maledizione Toro

Da possibile esubero Djidji va di nuovo ko
a pedina inamovibile Stagione (quasi) finita
IL PERSONAGGIO/1 IL PERSONAGGIO/2

NICOLA BALICE FRANCESCO MANASSERO

E L
pensare che in estate
poteva quasi sembra-
re di passaggio. Con
la fascia sinistra inta-
sata da Kostic e Iling-Junior,
inizialmente Andrea Cambia-
so si trovava sotto esame per
capire come e se poter essere
utilizzato sulla fascia destra
che teoricamente doveva esse-
re roba di Weah o in seconda
battuta del redivio McKennie.
Un esame in realtà superato
ben presto a pieno voti, appe-
na Allegri ha avuto modo di va-
lutarlo quotidianamente in al-
lenamento (nella scorsa sta-
gione non aveva trascorso
nemmeno un giorno alla Conti-
nassa dopo il suo arrivo dal Ge-
noa) era subito sparito ogni
dubbio sul suo profilo. E alla fi-
ne il ruolo giusto è sempre
quello che serve alla Juve: pri-
ma scelta a sinistra, prima scel-
ta a destra, anche mezzala se
necessario, attaccante esterno
quando si parla di tridente.
Così Cambiaso è diventato
l’uomo del momento. Autore
contro l’Atalanta di un gol da
manuale per quel che riguar-
da i tagli in profondità degli
esterni, oggi è un punto di rife-
rimento totale negli equilibri
della Juve anche in termini di
leadership, pur essendo lui
uno dei tanti classe 2000 di
questo gruppo. Domenica poi
ritroverà il suo Genoa, club do-
ve è nato e cresciuto, dove è pu-
re diventato grande in serie A
ma solo dopo anni di gavetta
iniziati in serie D e passati dal-
Andrea Cambiaso contro l’Atalanta: suo il gol del momentaneo 1-1
la C e serie B. Una partita spe-
ciale per Cambiaso, che affron-
ta il suo passato con il piglio di
chi pensa solo al suo presente
e quindi alla Juve, per conti-
nuare a costruirsi un grande fu-
turo. Sempre in bianconero,
prima di tutto: le trattative per
il suo rinnovo di contratto par-
tiranno tra un po’, ma i messag-
gi al suo entourage sono già ar-
rivati forti e chiari da parte del
club. La Juve vede in Cambia-
so uno degli elementi su cui
puntare con forza, vede in
Cambiaso un giocatore da blin-
dare. Provando a resistere an-
che a quelle sirene di mercato
che stanno vedendo muoversi
addirittura il Real Madrid. E se
si parla di futuro, l’altro colore
sognato dall’esterno è l’azzur-
ro della Nazionale: il primo
gettone arriverà con ogni pro-
babilità durante l’imminente
giro di amichevoli, la sua can-
didatura per l’Europeo è seris-
sima e Luciano Spalletti lo se-
gue con grande attenzione.
Intanto oggi alla Continas-
sa riparte la preparazione del-
la Juve in vista del match con
il Genoa. Da valutare le condi-
zioni di Adrien Rabiot e Mat-
tia Perin, mentre ieri c’è stato
anche chi ha preferito gli
straordinari al giorno di ripo-
so. Il caso per esempio di Du-
san Vlahovic e Gleison Bre-
mer, che via social hanno suo-
nato la carica pubblicando le
foto dei rispettivi allenamenti
in palestra. «Il talento è il risul-
to del duro lavoro», ha scritto
il difensore brasiliano. «Total-
mente concentrato», il mes-
saggio di Vlahovic. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
esione del tendine e
campionato (quasi) fi-
nito. Le brutte sensa-
zioni sono diventate
un mattone, quando all’ora di
pranzo il Torino ha comunica-
to l’esito di due giorni di esami
toccati a Djidji per andare a
fondo del dolore avvertito al
Maradona contro il Napoli.
«Gli accertamenti strumentali
a cui è stato sottoposto hanno
evidenziato una lesione del
tendine distale del muscolo se-
mitendinoso sinistro», la dia-
gnosi che suona come una bef-
fa per un giocatore aspettato
tanto e di nuovo fuori dopo tre
mesi. Un danno in primis per Koffi Djidji, classe 1992, è arrivato al Toro nel 2021
Juric che perde di nuovo il per-
no di centro destra per tanto bloccato Ilic, adesso (ri)tocca –, questa continua mancanza
tempo: di solito occorrono cir- a un elemento che il tecnico ha di certezze alla lunga può di-
ca due mesi per guarire, ma in sempre considerato titolare ventare un’insidia in più per il
questa fase della stagione suo- della sua linea ideale, ma che Torino, che ha problemi più
nano quasi come una condan- in verità quest’anno ha giocato importanti da risolvere, come
na. Mancano dieci partite e il pochissimo, appena 8 partite. la sterilità in attacco.
francese rischia di saltare le Una stagione davvero sfortu- Intanto, contro l’Udinese è
prossime sette. Potrebbe rien- nata per Djidji, già fuori fino a costretto di nuovo a cambiare,
trare nelle ultime tre sfide del dicembre a causa di una dop- visto che Tameze è ancora in-
campionato, quando i giochi pia operazione. È stata un’as- fortunato e difficilmente può
per il Torino rischiano di es- senza che ha condizionato an- recuperare per giocare dal 1’.
sersi già chiusi. Infatti, l’ulti- che il volto della difesa. Quella È probabile sia Lovato a sosti-
mo treno da prendere per po- che aveva in testa Juric dopo il tuire Djidji: tra oggi e domani
ter ambire all’Europa passerà grave infortunio di Schuurs, tornerà in gruppo dopo il pro-
con i prossimi tre turni. Udine- cioè con Buongiorno e Rodri- blema muscolare. Altrimenti,
se, Monza ed Empoli sono oc- guez assieme a Djidji, ha gioca- spazio a Sazonov. In ogni ca-
casioni da sfruttare al massi- to appena tre volte. Lo stesso so, sarà l’undicesima trincea
mo per arrivare al derby e al numero della versione con Dji- diversa del campionato. La più
rush finale con ancora una dji assieme alle novità di gen- utilizzata finora è la linea con
possibilità. naio Lovato e Masina. Insom- l’ex del Verona, Buongiorno e
Juric, però, deve di nuovo ma, se l’allenatore ha dimo- Rodriguez (9 volte). Sembra-
giocare anche contro l’emer- strato di cavarsela comunque va quella d’emergenza, tra po-
genza che continua a tormen- bene – ha la quarta retroguar- co tornerà di moda. —
tarlo. Una settimana fa si è dia meno battuta della Serie A © RIPRODUZIONE RISERVATA

e c c e l l e n z a , c a p o l i s t a a + 1 s u l vo l p i a n o PAROLA DI GRANATA

L’ex bomber blinda la difesa ROBERTO POLICANO

Borgaro vola con Lanzafame Investire per avere una panchina di livello
Solo così i granata potranno alzare l’asticella

PAOLO ACCOSSATO
A Borgaro non lo dicono ma in
cuor loro ci sperano. Anche
perchè gli anniversari sono fat-
ti per essere festeggiati.
Vent’anni fa, Pasqua 2004, Da-
vide Lanzafame era un 16en-
ne di bellissime speranze, ve-
stiva la maglia degli Allievi Ju-
ve e timbrava con i suoi gol l’ul-
tima vittoria bianconera al
“Maggioni-Righi”, lo storico
torneo gialloblù. Un “ciao” da
gari, un giorno di rincontrarsi,
chissà come. In mezzo una car-
riera in giro per l’Italia e l’Euro-
pa (Ungheria e Turchia), oggi
il ritorno in via Santa Cristina,
per certi versi dove tutto era
iniziato e dove tutto può rico-
minciare. Perché Lanzafame,
da quest’anno sulla panchina
del Borgaro, alla sua prima
esperienza da allenatore ri-
conferma la sua naturale pre-
disposizione al successo: a set-
te giornate dal termine del
Lanzafame e il patron Perona
suo Borgaro guida la classifica
con 45 punti, uno in più del
Volpiano e con la migliore dife-
sa (23 gol al passivo) perché
anche un attaccante di razza
sa che ogni successo inizia dal-
la retroguardia. —
P
er il salto in alto bisogna creare un
organico più ampio e completo. Si
giocano tante partite in turni molto
ravvicinati e gli infortuni so-
no aumentati: anche la panchina de-
ve essere all’altezza. Per migliorare il
livello in cui sono arrivati, i granata
devono fare più acquisti delle squa-
dre che li precedono. E devono essere
di qualità. Occorre investire, so che
non è semplice, di solito i grandi gruppi han-
no grandi società alle spalle. Adesso sono
soprattutto i gol che mancano, quando non
li fai è dura per tutti. Mi aspettavo qualcosa
in più, quattordici reti dall’attacco sono po-
che, ma Zapata, Sanabria e Vlasic me li ter-
rei ben stretti. Capitano annate così. Ades-
so chi manca un po’ è il croato, da uno
come lui è lecito attendersi un altro ti-
po di rendimento. Anche la linea dei
centrocampisti può fare meglio. Ricci
e Ilic hanno talento, ma non sempre
riescono a dimostrarlo, frenati da
troppi infortuni. E poi le fasce, erano
la mia zona. A destra Bellanova sta facendo
molto bene, sull’altro lato invece Juric non
ha ancora trovato la soluzione giusta. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

vincente con la promessa, ma- campionato di Eccellenza, il © RIPRODUZIONE RISERVATA

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MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 51

Nuovo record sul miglio Vernissage Grif scrive una nuova pagina del
trotto europeo. L’esuberante figlio di Varen-
mando della corsa e ha replicato la vittoria
del padre avvenuta nel 2002. Grande soddi-
In Costa Azzurra ne è diventato il “biondo” più famoso d’Italia
con il record continentale sul miglio: 1’08”1,
sfazione per gli allevatori Brischetto di Vigo-
ne e Riccio. A 10 anni il fuoriclasse è in forma
show del figlio di Varenne in sulky Alessandro Gocciadoro. Un cavallo smagliante e il successo in Francia mancava
che non ha bisogno di dimostrare nulla dopo nel ricco palmares. “È un orgoglio nazionale
la prestazione di Cagnes Sur Mer nel Gran per l’ippica» ha sottolineato il ministro dell’A-
ALMA BRUNETTO Prix De Vitesse. È stato sin dall’inizio al co- gricoltura Francesco Lollobrigida. —

L’INTERVISTA ciclismo

Giulio Bregoli Milano-Torino

per velocisti
Cavendish & C.

“Dal 2020 tra le prime otto in Italia scaldano i motori

La mia scommessa vinta a Chieri”

FRANCO BOCCA

Si scrive Milano-Torino, si leg-

ge Rho-Salassa. La classica in
linea più vecchia del mondo
oggi si disputa su un tracciato
di 177 chilometri che parte al-
Il coach oggi in Svizzera per la finale d’andata di Cev: “Serve pazienza, vince chi ha nervi saldi” le 11,45 dall’hinterland mila-
nese e si conclude in Canave-
se. I corridori transiteranno
OSCAR SERRA to, vuol dire che anche il pros- una prima volta da Salassa tra
simo anno sarete in Europa, le 14,45 e le 15 e poi percorre-

S
ei mesi come in un frul-
latore, 34 partite fin
qui giocate tra campio-
nato e coppe e ora le
due che valgono una stagione.
Finale di Coppa Cev: questa se-
ra alle 19 (diretta streaming
su Dazn Premium) la Reale
Mutua Fenera Chieri affronta
il Vitéos Neuchâtel. Gara d’an-
data in Svizzera, ritorno al Pa-
la Gianni Asti di Torino (già
tutto esaurito) mercoledì pros-
simo. «È la seconda finale euro-
pea in due anni, un risultato
tutt’altro che scontato» dice il
tecnico Giulio Bregoli alla vigi-
lia, guardandosi per un attimo
indietro. L’autobus con la squa-
dra è arrivato lunedì sera, ieri
giorno di allenamenti e video,
oggi il fischio d’inizio.
Coach Bregoli, un’altra fina-
le, dopo quella vinta l’anno
scorso in Challenge a Timi-
soara: se l’aspettava?
«Era difficile fare previsioni
quest’anno. Abbiamo cambia-
to molto in estate e non sempre
pernostravolontà.Inparticola-
re quando sostituisci il palleg-
giatore hai bisogno di tempo
perstabilizzarelasquadra».
molto probabilmente Chal- ranno un ampio circuito di 44
lenge Cup. chilometri sulle strade del Ca-
«Un altro risultato tutt’altro navese, comprendente le sali-
che scontato: sono cinque an- te di Prascorsano e di Colleret-
ni di fila che Chieri è tra le pri- to Castelnuovo. Ma gli ultimi
me otto d’Italia. Trovo curiosa 18 chilometri di discesa e pia-
la regola per cui se vinco la Cev nura sembrano sorridere ai ve-
non ho diritto a difendere il ti- locisti, tra i quali spiccano il bri-
tolo l’anno dopo, come avvie- tannico Mark Cavendish, il
ne per tutti gli altri sport».
Il Chieri potrebbe vincere
questa competizione e l’anno
prossimo trovarsi a giocare
una coppa europea meno pre-
stigiosa.
«È così. Se poi facciamo un mi-
racolo e andiamo in finale scu-
detto potremmo accedere alla
Champions».
Veniamo alla partita: le vo-
stre avversarie vantano tre
delle migliori sei realizzatrici
della Cev: le schiacciatrici L’arrivo dell’edizione 2023
Scambry e Haynes e l’oppo-
sto Grubbs. Che squadra si francese Arnaud Demare e il
aspetta? norvegese Alexander Kristoff.
«Sarà dura. Loro sono una L’arrivo è previsto intorno alle
squadramoltofisica, conquali- 16. Confermata l’assenza dei
tà a muro e che sa giocare mol- principali favoriti della Mila-
tobene suilateralicongiocatri- no-Sanremo di sabato, vale a
ci in grado di variare molto i dire Pogacar, Van der Poel,
propri colpi». Alaphilippe, Milan e Ganna.
Giulio Bregoli, classe 1974, è al quinto anno sulla panchina della Reale Mutua Fenera Chieri Il Neuchâtel ha vinto per tre Tra gli italiani oggi in gara spic-

A maggior ragione è soddi-
sfatto di quanto fatto finora?
«Sullivello del gioco siamosta-
ti un po’ altalenanti, ma abbia-
mo dimostrato di avere un
grande carattere, sia nel lavo-
ro in palestra sia dal punto di
vista della tenuta mentale in
partita. A volte è stato proprio
il carattere e la volontà ad arri-
vare laddove il gioco manca-
va, per questo non posso che
elogiare queste ragazze».
“
Questo è il suo quinto anno in
GIULIO BREGOLI collina. Cos’è oggi Chieri per
COACH lei?
DI CHIERI «Fu una scommessa, che feci
io ma anche la società. Il club
Spesso le finali era ambizioso e voleva cresce-
re, io per contro non avevo
non si giocano bene maiallenatoin Italia,perquan-
Dobbiamo avere to avessi fatto bene in Francia
consapevolezza (la Coppa di Francia con il St.
Raphaelndr)e poiero il secon-
di noi stessi dodi Mazzanti in Nazionale».
Una scommessa vinta?
«Qui sto bene, ho trovato una
societàchesa ascoltare,con di-
rigenti che hanno passione e
competenza. Abbiamo sem-
pre deciso tutto insieme, con-
diviso soddisfazioni e difficol-
tà. Ho sposato questo progetto
esonocontentodi comesta an-
dando».
Intanto è arrivato il quinto po-
sto matematico in campiona-
anni consecutivi lo scudetto
svizzero ma voi siete la squa-
dra favorita. C’è tensione?
«Dovremo gestirla. Dobbia-
mo avere consapevolezza di
noi stessi, sapere che le finali
spesso non si giocano bene
proprio perché c’è una posta
in palio altissima. Servirà pa-
zienza perché queste partite
spesso le vince chi ha i nervi
saldi». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
cano Alberto Bettiol, Davide
Cimolai e Diego Ulissi.
Nel gruppo dei 126 parten-
ti, in rappresentanza di 18
squadre, non ci sarà neppure
un corridore piemontese. Gli
appassionati canavesani faran-
no il tifo per il giovane colom-
biano German Gomez, 23 an-
ni appena compiuti, che corre
per la Polti-Kometa e vive pro-
prio a Salassa. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

SUDOKU
La soluzione dei giochi
Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle Medio Difficile
in modo tale che ogni riga, ogni colonna
di martedì
e ogni settore contenga tutti i numeri senza Medio Junior 1
alcuna ripetizione: negli junior sudoku 5 1 4 9 2 8
5
3
6
4
1
1
3
7
9
2
8
6
7
9
4
5
2
2 4 3 1
sono in gioco i numeri da 1 a 4 e da 1 a 6, nel 9 7 2 4 5 6 8 3 1 1 3 2 4
sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9. 1 8 5 9 2 6 9 7 9 5 8 1 4 2 6 3
2 4 6 7 3 5 9 1 8 3 1 4 2
Junior Sudoku 2 4 8 7 8 4 1
6
8
1
3
9
6
2
2
8
9
3
4
5
5
7
7
4 4 2 1 3
9 6 4 8 2 3
4
5
2
8
7
9
5
4
6
7
1
1
3
2
8
6
9

2 3 4 5 8 6 3 2 5 2 9 6 Difficile Junior 2
5 1 3 9 7 6 2 4 8 3 4 1 2 6 5
2 6 3 2 7 6 5 7 2 9 6 8 5 4 1 7 3 5 2 6 3 1 4
2 3 6 5 4 8 7 3 2 1 6 5 9 2 6 3 5 4 1
6 2 7 7 1 5 6 3 5 4 1 9 7 8 2
4 1 5 6 2 3
4 4 6 3 7 4 9 2 8 5 3 6 1
1 3 2 4 5 6
1 5 3 1 4 5 6 3 7 9 1
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4 6 5 4 1 3 2
3 5 4 7 9 2 8 1 6
3 4 4 1 3 1 8 1 2 8 6 1 5 4 3 9 2 7

.
T1 PR

52 LA STAMPA MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024

TRAME Trame a cura

di Daniele Cavalla
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HHHH Drammatico. Regia di Iler Catak, prendono un lungo viaggio on the road attra- rid.; e 5,00 over 65
con Leonie Benesch. Durata 98 minuti. In verso gli Stati Uniti: durante il percorso s’im-
battono all’improvviso in una strampalata
Lazonad’interesse P 17.30-19.30-21.30
una scuola di prima media in Germania una
giovane insegnante al primo incarico comin- banda di criminali. Unaltroferragosto P 15.15
cia a indagare su una serie di piccoli furti av- CARACAS EstraneiVM14 P 17.30-19.30
venuti all'interno dell'istituto. Numerose le H Drammatico. Regia di Marco D'Amore, con EstraneiVM14V.O. P 21.30 (sott. it.)
complicazioni. Candidato all'Oscar quale mi- Toni Servillo e D'Amore. Durata 110 minuti. In Lazonad’interesse 15.15
glior film straniero. una Napoli degradata s'incrociano all'improv- Unaltroferragosto 17.00-19.10
TOTEM - IL MIO SOLE viso le vite di uno scrittore famoso tornato in Poverecreature!VM14V.O. 21.20 (sott. it.)
HHH Commedia drammatica. Regia di Lila città dopo anni di assenza e di un uomo di
CENTRALE
Avilles, con Naima Senties. Durata 95 minu- estrema destra affascinato dall’Islam. Via Carlo Alberto, 27, tel. 011/540110. Prezzi: e6,00 intero;Ridotto 6 euro
(over 65, under 18, universitari under 26, militari). Ridotto Aiace: 6 euro. Abbo-
ti. Sol è una bambina messicana di 7 anni che PERFECT DAYS namento 14: 5,50 Abbonamento 14
si prepara a festeggiare con la famiglia l’ulti- HHHH Commedia drammatica. Regia di
mo compleanno del papà, affetto da una gra- Wim Wenders, con Koji Yakusho. Durata 122
Lazonad’interesse P 15.15
ve malattia. Opera pluripremiata ai festival. minuti. L’autore di “Paris Texas” narra la sto- Lazonad’interesseV.O. P 17.15-19.15 (sott. it.)
MEMORY ria di Hirayama, un abitante di Tokyo dalla vi- Dune-Parte2V.O. P 21.15 (sott. it.)
HHHH Drammatico. Regia di Michel Fran- ta solitaria che lavora come addetto alle puli- CITYPLEX MASSAUA
co, con Jessica Chastain e Peter Sarsgaard. zie dei bagni pubblici e trascorre il tempo libe- Piazza Massaua, 9, tel. 011/19901196. Prezzi: e4,90 intero;Ridotto e 5,90.
Over 65 e 5,90. Bambini fino ai 12 anni e 4,90
Durata 100 minuti. A New York l’assistente ro tra musica, libri, fotografia. Dal pluripre-
miato autore di “Paris Texas”. Unaltroferragosto P 16.45-19.00
sociale Sylvia, madre single, un giorno incon-
tra Saul, un uomo che anni prima aveva ac- UN ALTRO FERRAGOSTO Oppenheimer P 21.10
cusato di averla violentata al liceo. Lui soffre H Commedia. Regia di Paolo Virzì, con Silvio DriveAwayDollsV.O. P 16.00 (sott. it.)
di una malattia che ne intacca la memoria. Orlando e Christian De Sica. Durata 123 mi- BobMarley-OneLove P 17.50
ESTRANEI nuti. Dopo 28 anni si ritrovano a Ventotene i Poverecreature!VM14 P 21.25
HHH Drammatico. Regia di Andrew Haigh, Molino e i Mazzalupi, due famiglie ideologica- Emmaeilgiaguaronero P 16.00
con Andrew Scott e Paul Mescal. Durata 105 mente assai diverse, e si rinnova in pratica UominieDeilemeraviglie... P 16.30-18.00-19.45
minuti. La monotona esistenza di Adam tra loro la lotta di classe di un tempo. Seguito
Lazonad’interesse P 16.00-19.35-21.30
cambia quando una notte a Londra conosce di “Ferie d’agosto”.
Dune-Parte2 P 17.30-20.30
il vicino di casa Harry: fra i due nascerà una DUNE - PARTE 2
Dune-Parte2ATMOS P 18.30-21.30
profonda relazione. HHHH Fantascienza. Regia di Denis Ville-
neuve, con Timothée Chalamet e Zendaya. CLASSICO
LA ZONA D’INTERESSE Piazza Vittorio Veneto, 5, tel. 011 /5363323. Prezzi: e6,00 intero;6,oo euro -
Durata 165 minuti. Il mitico viaggio di Paul ridotti (studenti unviersitari under 26 / over 60 / tessera aiace)
HHHH Drammatico. Regia di Jonathan Gla- Atreides che si unisce a Chani e ai Fremen
zer, con Sandra Huller e Christian Friedel. Du- PastLives 16.00-18.15
sul sentiero della vendetta contro i cospirato-
rata 105 minuti. Durante la seconda guerra ri che hanno distrutto la sua famiglia. Dal be- PastLivesV.O. 20.30 (sott. it.)
mondiale vicino al campo di concentramento st seller di Frank Herbert. DUE GIARDINI
Via Monfalcone, 62, tel. 011/3272214. Prezzi: e6,00 intero;Ridotto 6 euro
di Auschwitz c’è la casa con giardino e pisci- ANCORA UN’ESTATE (over 65, under 18, universitari under 26, militari, Aiace) Abbonamento 14:
na dove il comandante nazista Hoss e la mo- HHH Drammatico. Regia di Catherine Breil- 5,50 Abbonamento 14 Under 26: 4,00
glie conducono una vita serena con i figli. Dal lat, con Lea Drucker e Samuel Kircher. Dura- Lazonad’interesse P 16.00-18.10-21.00
romanzo di Martin Amis. ta 104 minuti. Nella vita di una stimata avvo- Dune-Parte2 P 16.15-20.30
LOS COLONOS catessa parigina, sposata e con figli, irrompe ELISEO
HHH Drammatico. Regia di Felipe Gálvez, all’improvviso il diciassettenne Thèo e ne Via Monginevro, 42, tel. 011/4475241. Prezzi: e10,00 intero;Abb.14 e
con Alfredo Castro. Durata 97 minuti. All'ini- sconvolge la tranquilla esistenza. Rifacimen- 5,50 – Abb. Under 26 e 4,00 Over65/Under18/Universitari/Militari e 6,00
Aiace e 6,00
zio del XX secolo, tre uomini a cavallo vengo- to di un film danese.
no incaricati da un ricco proprietario terriero Lasalaprofessori 16.00-18.30-21.00
THE HOLDOVERS – LEZIONI DI VITA
di mettere in sicurezza la sua vasta proprietà HHHH Commedia drammatica. Regia di
Dune-Parte2 P 15.45-21.00
nella Terra del Fuoco. Alexander Payne, con Paul Giamatti e Domi- Ilragazzoel’airone P 18.45-21.30
ANATOMIA DI UNA CADUTA nic Sessa. Durata 133 minuti. Durante le va- UominieDeilemeraviglie... P 15.45-19.45
HHHH Giallo. Regia di Justine Triet, con canze di Natale del 1970 rimangono al colle- PastLives P 17.30
Sandra Huller e Samuel Theis. Durata 150 ge due senza una famiglia: il burbero profes- FRATELLI MARX
minuti. Sandra è una scrittrice che vive con il sor Hunham e lo studente ribelle Paul. Con Corso Belgio, 53, tel. 011/8121410. Prezzi: e6,00 intero;Ridotto 6 euro (over
65, under 18, universitari under 26, militari, Aiace) Abbonamento 14: 5,50
marito e il figlio non vedente in uno sperduto loro, la cuoca del collegio. Abbonamento 14 Under 26: 4,00
chalet sulle Alpi francesi. Un giorno l’uomo PAST LIVES
viene rinvenuto cadavere, la polizia indaga.
Dune-Parte2 P 16.20
HHHH Drammatico. Regia di Celine Song, Dune-Parte2V.O. 20.45 (sott. it.)
Palma d’Oro al Festival di Cannes, cinque con Greta Lee. Durata 106 minuti. Amici d’in-
P

candidature all’Oscar. fanzia a Seul, Nora e Hae Sung si ritrovano Lazonad’interesse P 16.00-18.35-21.00
DRIVE-AWAY DOLLS dopo oltre due decenni di lontananza a New Sull’Adamant-Dove... P 18.30
HHH Commedia nera. Regia di Ethan Coen, York e si confrontano sul destino, l’amore, le Poverecreature!VM14 P 16.00
con Margaret Qualley e Matt Damon. Durata scelte. Opera pluripremiata ai festival Poverecreature!VM14V.O. P 21.00 (sott. it.)

DEL 13 MARZO
2024

Alfieri Cineteatro Baretti Hiroshima Mon Amour Teatro della Caduta

Piazza Solferino, 2, tel. 011/5623800.
“Amanti” e diretto da: Ivan Cotroneo con
Massimiliano Gallo, Fabrizia Sacchi.
Giovedì 14 marzo Ore 20.45
Astra - La Casa di TPE
via Rosolino Pilo, 6 Area X “Le mie parole
vedranno per me” con Marco Bongi. Regia di
Marco Corsucci. Ore 19.00
Auditorium G. Agnelli/Lingotto
Via Nizza, 280, tel. 011/6313721.
“MusicaEterna” diretto da Teodor Currentzis
con Olga Pashchenko fortepiano, Elizaveta
Sveshnikova soprano, Andrey Nemzer
controtenore, Egor Semenkov tenore, Alexey
Tikhomirov basso.
Sabato 16 marzo Ore 20.30
Auditorium Rai - A. Toscanini
Piazza Rossaro, tel. 011/8104961. “Concerto”
diretto da Han-Na Chang con Orchestra
Sinfonica Nazionale della Rai, Mischa Maisky
violoncello. Giovedì 14 marzo Ore 20.30
Cardinal Massaia
Via Sospello, 32/c, tel. 011/2216128. “Little
Shop of Musicals” di The Barry’s diretto da
musicale: Angelo Fernando Galeano.
Sabato 16 marzo Ore 21.00
Carignano - Teatro Stabile Torino
Piazza Carignano, 6, tel. 011/5169555 -
800235333. “La ragazza sul divano” di Jon
Fosse con Pamela Villoresi, Valerio Binasco,
Michele Di Mauro, Giordana Faggiano,Fabrizio
Contri, Giulia Chiaramonte. Regia di Valerio
Binasco. Ore 20.45
Via Baretti, 4 , tel. 011/655187. “Harold
- Long Form di improvvisazione teatrale”
coordinamento: Marzia Maccarini, Roberto
Zunino musiche di dal vivo: Enrico Messina.
Giovedì 14 marzo Ore 20.00
Colosseo
Via Madama Cristina, 71, tel. 011/6698034.
“Pio & Amedeo in “Felicissimo Show””
Ore 21.00
Conservatorio Giuseppe Verdi
via Mazzini - piazza Bodoni, tel. 011/888470.
“Concerto” con Alexander Gadjiev pianoforte.
Ore 20.30
Erba
Corso Moncalieri, 241, tel. 011/6615447. “La
vita al contrario - Il curioso caso di Benjamin
Button” di Francis Scott Fitzgerald con
Giorgio Lupano, Lucrezia Bellamaria. Regia di
Ferdinando Ceriani.
Venerdì 15 marzo Ore 10.00
Gioiello
Via C. Colombo, 31/bis, tel. 011/5805768.
“Nun te regg più” di Gabriele Cirilli, M. De Luca,
M. Cirilli, G. Gugliarelli, V. Lupo con Gabriele
Cirilli. Regia di Valter Lupo.
Ore 21.00
Gobetti
Via Rossini, 8, tel. 011/5169555 - 800 235
333. “De Gasperi: l’Europa brucia” di Angela
Dematté con Paolo Pierobon, Giovanni Crippa,
Emiliano Masala, Livia Rossi, Francesco
Maruccia. Regia di Carmelo Rifici.
Ore 20.45
Via Bossoli, 83, tel. 011/3176636.
“Karamamma in concerto”
Giovedì 14 marzo Ore 21.00
Monterosa
Via Brandizzo, 65, tel. 011/2304153. “Róbe da
mat!” di Tremagi con Companìa Teatral Carla S..
Sabato 16 marzo Ore 21.00
Officine Caos
Piazza E. Montale, 18/a, tel. 011/7399833.
“Island” con Rita Góbi, Milán Maurer.
Venerdì 15 marzo Ore 21.00
Piccolo Teatro Comico
Via Osoppo, 55, tel. 011/364859. “La gente
strana... che stran gente” . Regia di Antonello
Driutti.
Venerdì 15 marzo Ore 21.00 tess. soci
Sala Scicluna
Via Renato Martorelli, 78 “Un viaggio musicale
nel tempo, partendo dal Rinascimento” con
Trio Sona: Franco Cavallone, Massimo Iamone e
Rodolfo Mezzino chitarre classiche.
Sabato 16 marzo Ore 20.45
San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Via San Pietro in Vincoli, 28, tel. 011 484944 -
347.23.77.312. “La chiave dell’ascensore” di
Agota Kristof con Anna Paola Vellaccio. Regia di
Fabrizio Arcuri.
Giovedì 14 marzo Ore 21.00
Spazio Kairòs
via Mottalciatta 7, tel. 3517343492.
“Legomagic” di e con: Filippo Mugnai.
Domenica 17 marzo Ore 16.30
via M. Buniva, 24, tel. 011/5781467. “La
Caduta Comedy Night - Si torna a cadere”
con Emanuela Currao, Stefano Gorno, Special
Guest: Renato Minutolo.
Giovedì 14 marzo Ore 19.00 e 21.00
Teatro Educatorio della Provvidenza
Corso Govone, 16 (isola pedonale della
Crocetta), tel. 347 76.27.706. “Truciolo e il
Cavallo a dondolo” e con: Compagnia Teatro dei
Burattini di Ivano Rota.
Domenica 17 marzo Ore 17.00
Teatro Vittoria
via A. Gramsci, 4, tel. 011/5171815. “Solo per
le tue orecchie (6)” con Antonio Valentino
pianoforte. Sabato 16 marzo Ore 18.00
Teatro Superga
Via Superga 44, tel. 011/6279789. “Davide
D’Urso “Metadurso””
Venerdì 15 marzo Ore 21.00
Accademia di Musica onlus
viale Giolitti, 7, tel. 0121/321040. “Lezioni
concerto per le scuole” Ore 10.30
Teatro il Mulino
via Riva Po, 9, tel. 011/9041995. “Otello: di
precise parole si vive” di Lella Costa, Gabriele
Vacis con Lella Costa. Regia di Gabriele Vacis.
Domenica 17 marzo Ore 21.00
Teatro della Concordia
Corso Puccini, tel. 011/4241124. “La sorella
migliore” di Filippo Gili con Vanella Scalera.
Regia di Francesco Frangipane.
Giovedì 14 marzo Ore 21.00
.
 T1 PR

MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 53

DEL 13 MARZO
2024

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Memory 15.40 Lazonad’interesse P 19.20 KinaeYukallascoperta... P 16.00-18.00 Via Martiri..., 42, tel.0124/617122.
PastLivesV.O. 21.30 (sott. it.) Poverecreature!VM14 P 21.50 Oppenheimer P 20.45 Riposo
PerfectDays 16.00-21.30 Red P 16.30 Emmaeilgiaguaronero P 16.40 VENARIA REALE
Memory 18.30-20.30 Dune-Parte2V.O. P 19.00 Dune-Parte2V.O. P 19.00 SUPERCINEMA VENARIA REALE
PerfectDaysV.O. 21.00 (sott. it.) NightSwim P 22.30 Caracas P 22.25 Piazza Vittorio Veneto, 5, tel.011/4594406. Prezzi: e5,00 intero;
Ancoraun’estate 16.30-18.30 CINEMA: TORINO ALTRE VISIONI Volare P 17.40 Emmaeilgiaguaronero P 18.00
REPOSI
Via XX Settembre, 15, tel. 011/531400. Prezzi: e5,50 intero;Milit., Under 18, Univ., AGNELLI EstraneiVM14V.O. P 20.00 Dune-Parte2 P 18.00-21.00
Io studio; 5e +65; e 30,00 abb. 6 ingr.; e 57,00 abb. 12 ingr.; 3D rid. Aiace 6,50 Via P. Sarpi, 111, tel. 011/6198399. Prezzi: e5,00 intero;4 BobMarley-OneLove P 19.20-22.20 Unaltroferragosto P 21.00
Red P 15.30 Dieciminuti P 21.00 Dune-Parte2 P 17.30-19.25-21.00-21.30 Lazonad’interesse P 18.00-21.00

MUSEI
ACCADEMIA ALBERTINA – PINACOTECA
(Via Accademia Albertina 8; telefono 011
0897370). Lunedì-domenica 10-18;
mercoledì chiuso. Ultimo ingr. alle 17, 30.
A. ..COME AMBIENTE
(Corso Umbria 90, tel. 011 0702535). Ora-
rio. Lunedì-venerdì 9-17; sabato-domeni-
ca 14-19 con prenotazione obbligatoria.
ARCHIVIO DI STATO
(Piazza Castello 209, tel. 011 5624431)
Sale studio: Sezione Corte (Piazza Castello
209), Sezioni Riunite (Via Piave 21).
Per orari e avvisi: https: //archiviodistato-
torino.beniculturali.it/
BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI
CASA SAVOIA
La Basilica è aperta dal lunedì al venerdì
dalle 10 alle 13 e dalle 14, 30 alle 17. Saba-
to, domenica e festivi chiusura ore 18. Tel.
011/898008. Le Tombe Reali Sabaude e la
salita alla Cupola: dal lunedì alla domenica
(mercoledì chiuso) ore 10, 30– 13,30 (ulti-
mo ingresso ore 13) e dalle 14,30 alle 18
(ultimo ingresso 17,15). Telefono:
011/8997456.
BIBLIOTECA REALE
(Piazza Castello 191, tel. 011 543855).
Orario: lun-ven 9-13 e 14-18; sab 9-13.
BORGO MEDIEVALE
(Viale Virgilio – Parco del Valentino, tel.
011 4431701; 011 5211788). Orari Borgo:
lun-dom. 9-19. Ingresso libero.
CAMERA – CENTRO ITALIANO
PER LA FOTOGRAFIA
(Via delle Rosine, 18 – tel. 011 0881150).
Or.: lunedì-domenica 11-19; giovedì
11-21; Martedì chiuso.
CASTELLO DELLA MANDRIA
(Viale Carlo Emanuele II, 256 – Parco La
Mandria – Venaria Reale. Tel. 011
4992333). Apertura degli Appartamenti
Reali: mar-ven; 10-17; sab-dom e festi-
.
vi: 10-18. Lunedì chiuso. Info. www.lave-
naria.it – www.residenzereali.it
FONDAZIONE ACCORSI-OMETTO
MUSEO DI ARTI DECORATIVE
(Via Po 55, tel 011/837 688 int. 3) Orari: lunedì
chiuso; martedì, mercoledì e venerdì 10-18; gio-
vedì 10-20, sabato, domenica e festivi 10-19.
FONDAZIONE MERZ
(Via Limone 24, tel. 011 19719437). Mar-
tedì-domenica 11-19. Lunedì chiuso.
FONDAZIONE SANDRETTO
(Via Modane 16, tel. 011 3797600). Vener-
dì-domenica 12-19.
GAM
(Via Magenta 31, tel. 011 4429518). Martedì –
domenica 10-18. Lunedì chiuso. Le biglietterie
chiudono un’ora prima. www.gamtorino.it
JUVENTUS MUSEUM
(Via Druento 153 int. 42). Lunedì, marte-
dì, mercoledì, giovedì e venerdì 10,
30-18, sabato, domenica e festivi
10,30-19,30. Info. www.juventus.com.
MAO – MUSEO D’ARTE ORIENTALE
(Via San Domenico 11, t. 011 4436927).
Martedì – domenica 10-18. Lunedì chiu-
so. Le biglietterie chiudono un’ora prima.
Visite guidate alle collezioni. Info.
www.maotorino.it.
MUSEI REALI
(Palazzo Reale, Galleria Sabauda, Museo di
Antichità, Armeria Reale, Biblioteca Reale,
Giardini Reali e Sale Chiablese – piazzetta
Reale 1, telefono 011 5211106). Biglietteria
unica a Palazzo Reale aperta fino alle 18.
www.museireali.beniculturali.it.
MUFANT – MUSEOLAB DEL FANTASTICO E
DELLA FANTASCIENZA
(Piazza Riccardo Valla 5 – telefono 349
8171960). Da giovedì a domenica:
15,30-19.
MUSEO DEL RISPARMIO
(Via San Francesco d’Assisi, 8/A, telefono
800167619) Tutti i giorni 10-19; martedì
chiuso. Sabato e domenica prenotazione ob-
bligatoria.
MUSEO DELLA SINDONE
(Via San Domenico 28, tel. 011
4365832). Lunedì-domenica ore 15-18.
Il percorso include l’accesso alla chiesa
barocca del SS. Sudario.
MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE
CESARE LOMBROSO
(Via P. Giuria 15, 011 6708195). Lunedì-sa-
bato 10-18, ultimo ingresso ore 17,30.
MUSEO DI STORIA NATURALE DON BOSCO
DELL’ISTITUTO VALSALICE
(Viale Thovez 37, telefono 011 6300611).
Sabato. e domenica 14, 30-18, 30. Previa
prenotazione lunedì-venerdì 9-12,30 e 14,
30-18,30.
MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA
(Corso Valdocco 4/A, tel. 011 01120780).
Martedì-domenica, 10-18. Prenotazione
obbligatoria.
MUSEO DIOCESANO E SALITA AL CAMPANILE
DEL DUOMO
(Piazza San Giovanni 4, telefono 011
5787018). Orario invernale, ottobre – fine
aprile, venerdì-sabato-domenica-lunedì
10-18; ultimo ingresso ore 17,15. Orario esti-
vo, maggio – fine settembre, venerdì-saba-
to-domenica-lunedì 11-19. Ultimo ingresso
entro 18, 15.
MUSEO EGIZIO
(Via Accademia delle Scienze 6, telefono 011
4406903). Lunedì: 9-14; martedì-domeni-
ca. 9-18,30. Ultimo ingresso un’ora prima.
MUSEO ETTORE FICO
(Via F. Cigna 114, 011 853065). Venerdì
14-19; sabato-domenica 11-19. Visita gui-
data sabato-domenica alle 16,30.
MUSEO LAVAZZA
(Via Bologna 32A, 011 2179621. Mercole-
dì-dom: 10-18. Ultimo accesso alle 17, 30.
MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO
(Corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Lun
10-14, da mar a dom 10-19. La biglietteria
chiude un’ora prima. www.museoauto.it.
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
ALLA MOLE ANTONELLIANA
(Via Montebello 20, tel. 011 8138560).
Museo e ascensore panoramico: lune-
dì-domenica 10-18. Martedì chiuso.
MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
(Piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011
6604104). Martedì, mercoledì, giovedì, ve-
nerdì, sabato e domenica 10-18. Lunedì
chiuso.
MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO –
PALAZZO CARIGNANO
(Piazza Carlo Alberto 8, 011 5621147). Ora-
rio: martedì-domenica 10-18 (ultimo in-
gresso 17,30).
MUSEO PIETRO MICCA
(Via Guicciardini 7/a tel. 011 546317).
Mar-dom 10-17 (ultimo ingresso). Lun chiuso.
Il primo venerdì del mese, ingresso alle ore 13.
MUSEO STORICO REALE MUTUA
(Via Garibaldi 22, tel. 011 4312320).
Lun-mer 10-18 su prenotazione; gio-ven
15-18 ingresso libero, mattino su prenota-
zione; sab-dom 10-18 ingresso libero.
MUSLI – MUSEO SCUOLA E LIBRO PER
L’INFANZIA
(Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/c,
telefono 011 19784944). Orari. Sab e
dom. 14,30-19. www.fondazionetancredi-
dibarolo.com
MIIT – MUSEO INTERNAZIONALE ITALIA ARTE
(Corso Cairoli 4. Info: 011.8129776). Colle-
zione permanente e mostre temporanee.
Orario: mar-sab 15,30-19,30. Su appunta-
mento per visite guidate, gruppi, scolare-
sche. Info@museomiit.it.
OGR
(Corso Castelfidardo 22, telefono 011
0247108). Giovedì-venerdì 12-20; saba-
to-domenica 10-20. www.ogrtorino.it.
PALAZZO FALLETTI DI BAROLO
(Via delle Orfane, 7, tel. 011 2636111. Preno-
tazione consigliata al 338 1691652). Marte-
dì-venerdì 14, 30-18, sabato-domenica 14,
30-19. http: //www.operabarolo.it
PALAZZO MADAMA
(Piazza Castello, tel. 011 4433501). Lune-
dì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e do-
menica 10-18. Martedì chiuso. Info:
www.palazzomadamatorino.it
PALAZZO SALUZZO PAESANA
(Via della Consolata, 1 bis. tel. 347 0103021).
Giovedì-domenica 15,30-19,30.
PAV PARCO ARTE VIVENTE
(Via Giordano Bruno 31, telefono 011 3182235).
Mer-gio-ven. 16-19, sab-dom 12-19.
PINACOTECA AGNELLI
(Via Nizza 230, tel. 011.0925011). Orari: da
martedì a domenica dalle 11 alle 21. Ultimo
ingresso alle 20.30.
PROMOTRICE BELLE ARTI
(Viale Crivelli 11, telefono 011 6692545).
Martedì-sabato 11-13 e 16,30-20, festivi
10,30-12,30.
CASTELLO DI RIVOLI – MUSEO D’ARTE
CONTEMPORANEA
(Piazza Mafalda di Savoia, telefono 011
9565280). Orari: giov.-dom. 11–19. La
Collezione Cerruti è aperta al pubblico il sa-
bato e domenica 11-19.
OFFICINA DELLA SCRITTURA
(Strada da Bertolla all’Abbadia di Stura 200)
Orari: Lu-ve 9 –12,30 e 13,30–18. Ogni ulti-
mo week end del mese: 10–12,30 e
13,30–19. Prenotazione obbligatoria a in-
fo@officinadellascrittura.it
CASTELLO DI MONCALIERI
(Piazza Baden Baden 4, Moncalieri) ingresso
su prenotazione al 348 9023203, con visite
guidate ogni venerdì, sabato e domenica
10-18.
FORTE DI FENESTRELLE
Prenotazione obbligatoria. Telefono 0121
83600.
MUSEO DEL GRANDE TORINO
(Via G.B. La Salle 87, Grugliasco). Dom:
10-19, con partenza dell’ultima visita alle
17. Prenotazione obbligatoria. Tel. 333
9859488. Info: www.museodeltoro.it.
MUSEO DELLO SPAZIO
E PLANETARIO DIGITALE
(Via Osservatorio 8, Pino Torinese, telefono 011
8118740, www.planetarioditorino.it). Sab e
dom con turni di visita contingentati alle ore
14,15 e 16,45. Solo il sabato ore 19,15.
REGGIA DI VENARIA REALE
(P. della Repubblica – Venaria Reale. Tel.
(011 4992333). Aperture di Reggia piano
nobile e mostre: mar-ven: 9,30-17,30;
sab-dom e festivi: 9,30-19,30. Lun chiu-
so. Giardini. mar-dom e festivi:
9,30-19,30. Lun chiuso.
GALLERIE D’ITALIA
(Piazza San Carlo 156, Tel: 800 167 619).
Martedì, giovedì, venerdì, sabato e domeni-
ca dalle 9.30 alle 19.30. Mercoledì dalle
9.30 alle 22.30. Lunedì chiuso. Info:
www.gallerieditalia.com
PALAZZINA DI CACCIA DI STUPINIGI
(Piazza P. Amedeo 7, Stupinigi). martedì-ve-
nerdì 10-17,30 (ultimo ingresso 17); saba-
to-domenica e festivi 10-18,30 (ultimo in-
gresso 18). Prenotazione obbligatoria solo
per i gruppi (da 10 persone in su). Tel. 011
6200634, www.ordinemauriziano.it.
MUSEO ALESSANDRI A GIAVENO
Sede espositiva della donazione Foppa /
Via XX settembre, 29 – Giaveno. Telefono
011.9374053).
CAPPELLA DEI BANCHIERI E MERCANTI
(Via Garibaldi 25) sabato 15– 18, domeni-
ca 10– 13. Ingresso libero. Per prenotazio-
ni 3484930676 o 3473068680.
54 T1 PR

.
 T1 PR

MERCOLEDÌ 13 MARZO 2024 LA STAMPA 55

DEL 13 MARZO
2024

6.00 RaiNews24. ATTUALITÀ 8.30 Tg 2. ATTUALITÀ 10.40 Elisir. ATTUALITÀ 6.00 Prima pagina Tg5. ATTUALITÀ 6.20 The Middle. SERIE 6.25 Tg4 - Ultima Ora Mattina. 6.00 Meteo - Oroscopo - Traffico.
6.30 TG1. ATTUALITÀ 8.45 Radio2 Social Club. 12.00 TG3. ATTUALITÀ 7.55 Traffico. ATTUALITÀ 6.40 C’era una volta...Pollon. 6.45 Prima di Domani. ATTUALITÀ ATTUALITÀ
6.35 Tgunomattina. 10.00 Tg2 Italia Europa. ATTUALITÀ 12.25 TG3 - Fuori TG. ATTUALITÀ 8.00 Tg5 - Mattina. ATTUALITÀ 7.05 L’incantevole Creamy. 7.45 Brave and Beautiful. SERIE 7.00 Omnibus news.
ATTUALITÀ 10.55 Tg2 - Flash. ATTUALITÀ 12.45 Quante storie. ATTUALITÀ 8.45 Mattino Cinque News. 7.30 Pollyanna. CARTONI ANIMATI 8.45 Bitter Sweet - Ingredienti ATTUALITÀ
8.00 TG1. ATTUALITÀ 11.00 Tg Sport. ATTUALITÀ 13.15 Passato e Presente. ATTUALITÀ 8.00 Georgie. CARTONI ANIMATI d’amore. TELENOVELA 7.40 Tg La7. ATTUALITÀ
8.35 UnoMattina. ATTUALITÀ 11.10 I Fatti Vostri. SPETTACOLO 14.00 TG Regione. ATTUALITÀ 10.55 Grande Fratello. SPETTACOLO 8.30 Chicago Fire. SERIE 9.45 Tempesta d’amore. SOAP 7.55 Omnibus Meteo. ATTUALITÀ
9.50 Storie italiane. ATTUALITÀ 13.00 Tg 2 Giorno. ATTUALITÀ 14.20 TG3. ATTUALITÀ 11.00 Forum. ATTUALITÀ 10.15 Chicago P.D.. SERIE 10.55 Mattino 4. ATTUALITÀ 8.00 Omnibus - Dibattito.
11.55 È Sempre Mezzogiorno. 13.30 Tg2 - Costume e Società. 14.50 Leonardo. ATTUALITÀ 13.00 Tg5. ATTUALITÀ 12.15 Grande Fratello. SPETTACOLO 11.55 Tg4 Telegiornale. ATTUALITÀ ATTUALITÀ
LIFESTYLE 13.50 Tg2 - Medicina 33. 15.00 In diretta dalla Camera dei 13.40 Grande Fratello. SPETTACOLO 12.25 Studio Aperto. ATTUALITÀ 12.25 La signora in giallo. SERIE 9.40 Coffee Break. ATTUALITÀ
13.30 Telegiornale. ATTUALITÀ 14.00 Ore 14. ATTUALITÀ Deputati “Question Time”. 13.45 Beautiful. SOAP 13.00 Grande Fratello. SPETTACOLO 14.00 Lo sportello di Forum. 11.00 L’Aria che Tira. ATTUALITÀ
14.05 La volta buona. ATTUALITÀ 15.25 BellaMà. SPETTACOLO 16.00 Piazza Affari. ATTUALITÀ 14.10 Endless Love. TELENOVELA 13.20 Sport Mediaset. ATTUALITÀ 15.25 Retequattro - Anteprima 13.30 Tg La7. ATTUALITÀ
16.00 Il paradiso delle signore 17.00 Radio2 Happy Family. 16.10 TG3 - L.I.S.. ATTUALITÀ 14.45 Uomini e donne. SPETTACOLO 14.05 The Simpson. Diario Del Giorno. ATTUALITÀ 14.15 Tagadà
Daily. SOAP 18.00 Rai Parlamento Telegiornale. 16.15 Rai Parlamento Telegiornale. 16.10 Amici di Maria. SPETTACOLO CARTONI ANIMATI 15.30 Diario Del Giorno. ATTUALITÀ Tutto quanto fa politica.
16.55 TG1. ATTUALITÀ 18.10 Tg2 - L.I.S.. ATTUALITÀ 16.20 Aspettando Geo. ATTUALITÀ 16.40 La promessa. TELENOVELA 15.30 N.C.I.S. Los Angeles. SERIE 16.25 La veglia delle aquile. FILM ATTUALITÀ
17.05 La vita in diretta. 18.15 Tg 2. ATTUALITÀ 17.00 Geo. DOCUMENTARI 16.55 Pomeriggio Cinque. 17.20 The mentalist. SERIE (Comm., 1963) con Rock 16.40 Taga Focus. ATTUALITÀ
ATTUALITÀ 18.35 TG Sport Sera. ATTUALITÀ 19.00 TG3. ATTUALITÀ 18.45 Avanti un altro!. SPETTACOLO 18.15 Grande Fratello. SPETTACOLO Hudson, Barry Sullivan. 17.00 C’era una volta... Il Nove-
18.45 L’Eredità. SPETTACOLO 19.00 N.C.I.S.. SERIE 19.30 TG Regione. ATTUALITÀ 19.55 Tg5 Prima Pagina. ATTUALITÀ 18.20 Studio Aperto. ATTUALITÀ Regia di Delbert Mann. ++ cento. DOCUMENTARI
20.00 Telegiornale. ATTUALITÀ 19.40 S.W.A.T.. SERIE 20.00 Blob. ATTUALITÀ 20.00 Tg5. ATTUALITÀ 19.00 Studio Aperto Mag. 19.00 Tg4 Telegiornale. ATTUALITÀ 18.55 Bull. SERIE
20.30 Cinque minuti. ATTUALITÀ 20.30 Tg2 - 20.30. ATTUALITÀ 20.20 Caro Marziano. ATTUALITÀ 20.40 Striscia La Notizia - La Voce 19.30 CSI. SERIE 19.40 Terra Amara. SERIE 20.00 Tg La7. ATTUALITÀ
20.35 Affari Tuoi. SPETTACOLO 21.00 Tg2 Post. ATTUALITÀ 20.40 Il Cavallo e la Torre. Della Veggenza. SPETTACOLO 20.30 N.C.I.S.. SERIE 20.30 Prima di Domani. ATTUALITÀ 20.35 Otto e mezzo. ATTUALITÀ

21.30 Poli opposti ++
FILM. (Comm., 2015) con
Luca Argentero, Sarah Felberbaum.
Stefano e Claudia sono due poli oppo-
sti che entrano in conflitto sin dal primo
appuntamento, ma si innamorano....
21.20 Mare Fuori
SERIE. Rosa è determinata
ad accettare Carmine e il loro amore
sembra potersi compiere. Beppe so-
spetta che Mimmo possa essere im-
plicato nell`aggressione di Consuelo.
21.20 Chi l’ha visto?
ATTUALITÀ. Proseguono gli
appelli per le persone scomparse, gli ag-
giornamenti sui casi di cronaca e la ricerca
delle proprie origine nei “dove sei”, dove si
cercano i pezzi mancanti della propria vita.
21.20 Michelle Impossible...
SPETTACOLO. Appuntamento
con l”one woman show” musicale
condotto da Michelle Hunziker. Tra gli
ospiti della prima puntata Renato Zero,
Raf, Umberto Tozzi e Diletta Leotta.
21.20 Suicide Squad +++
FILM. (Az., 2016) con Will
Smith, Margot Robbie.. Un gruppo di
criminali, al comando del colonnello
Flag, viene impiegato per fermare
una malvagia entità.
21.20 Fuori Dal Coro
ATTUALITÀ. Appuntamento
con Mario Giordano che, con il suo
programma di attualità e approfon-
dimento, dà voce alle opinioni più
controcorrente, “fuori dal coro”.
21.15 Inchieste da Fermo
ATTUALITÀ. Prosegue il viag-
gio alla scoperta imperi del nostro
tempo. Perché Trump è ancora così
popolare? Federico Rampini ne parla
con tanti ospiti in studio.

23.15 Porta a Porta. ATTUALITÀ 22.20 Mare Fuori. SERIE 20.50 Un posto al sole. SOAP 0.40 Tg5 Notte. ATTUALITÀ 23.50 Hellboy II - The Golden 0.50 Chi ha ucciso mio marito?. 23.30 La7 Doc. DOCUMENTARI
1.00 Viva Rai2! ...e un po’ anche 24.00 Stasera c’è Cattelan su 24.00 Tg3 - Linea Notte. ATTUALITÀ 1.15 Striscia La Notizia - La Voce Army. FILM (Fant., 2008) con FILM (Dr., 2016) con Andrea 1.15 Tg La7. ATTUALITÀ
Rai 1. SPETTACOLO Raidue. SPETTACOLO 1.05 Tg Magazine. ATTUALITÀ Della Veggenza. SPETTACOLO Ron Perlman, Selma Blair. Bowen, Yasmeene Ball. 1.25 Otto e mezzo. ATTUALITÀ
1.55 Sottovoce. ATTUALITÀ 1.10 Storie di donne al bivio. 1.15 Sorgente di vita. ATTUALITÀ 2.00 Uomini e donne. SPETTACOLO Regia di Guillermo del Toro. Regia di David Winning 2.05 Camera con vista. ATTUALITÀ
2.25 Che tempo fa. ATTUALITÀ LIFESTYLE 1.45 Sulla Via di Damasco. 3.25 Riverdale. SERIE +++ 2.40 Tg4 - Ultima Ora Notte. 2.35 Like - Tutto ciò che Piace.
2.30 RaiNews24. ATTUALITÀ 1.58 Meteo 2. ATTUALITÀ ATTUALITÀ 4.25 Vivere. SOAP 2.00 The Goldbergs. SERIE ATTUALITÀ ATTUALITÀ

RAI 4 21
17.35 Hawaii Five-0.
SERIE
19.05 Senza traccia.
SERIE
20.35 Criminal Minds.
SERIE
21.20 Trauma Center
- Caccia al testi-
mone. FILM
23.00 Babylon Berlin.
SERIE
0.50 Terminator: The
Sarah Connor
Chronicles. FICTION
2.55 La Unidad. SERIE
RAI 5 23 RAI STORIA 54 RAI MOVIE 24 NOVE 9 CIELO 26 TV8 8 REAL TIME 31 DMAX 52
18.20 Il secolo d’oro del 17.40 Italia viaggio 14.10 È tornato Saba- 17.40 Little Big Italy. 17.15 Buying & Selling. 17.15 Guida per cuori 12.50 Casa a prima 17.40 La febbre dell’oro.
melodramma ita- nella bellezza. ta... hai chiuso 19.15 Cash or Trash - SPETTACOLO regali. FILM vista. SPETTACOLO DOCUMENTARI
liano. DOCUMENTARI 18.30 Questo secolo. un’altra volta!. Chi offre di più?. 18.15 Piccole case per 19.00 Alessandro 15.00 Abito da sposa 19.30 Vado a vivere nel
19.25 Rai News - Giorno. 1935 e dintorni. 16.00 Per un pugno di SPETTACOLO vivere in grande. Borghese - 4 ri- cercasi. bosco. SPETTACOLO
19.30 Art Rider. 19.20 Rai News - Gior- eroi. FILM 20.25 Don’t Forget the SPETTACOLO storanti. LIFESTYLE 16.45 Quattro matrimo- 21.25 La febbre dell’oro:
20.20 Divini devoti. no. ATTUALITÀ 17.35 Piedone a Hong Lyrics - Stai sul 18.45 Love it or List 20.15 100% Italia. SPET- ni USA. SPETTACOLO SOS miniere. SERIE
21.15 Art Night. 19.25 Biografie. Kong. FILM pezzo. SPETTACOLO it - Prendere o la- TACOLO 17.45 Primo appunta- 22.20 La febbre dell’oro:
DOCUMENTARI 19.55 Argo. DOCUMENTARI 19.35 Un uomo e una 21.25 Con Air. FILM sciare. SPETTACOLO 21.30 Italia’s Got Talent. mento. SPETTACOLO SOS miniere. SERIE
22.15 Appresso alla 20.10 Il giorno e la sto- colt. FILM 23.40 Redemption - 19.45 Affari al buio. SPETTACOLO 19.25 Casa a prima 23.15 WWE NXT. WREST-
musica. ria. DOCUMENTARI 21.10 Una giusta causa. Identità nascoste. DOCUMENTARI 22.45 Italia’s Got Talent. vista. SPETTACOLO LING
23.10 David Bowie - 20.30 Passato e Presen- FILM FILM 20.15 Affari di famiglia. SPETTACOLO 21.30 Matrimonio a 0.10 Quei cattivi ra-
Ziggy Stardust te. DOCUMENTARI 23.10 Movie Mag. 1.40 Naked Attraction SPETTACOLO 2.30 American Pie - Il prima vista Italia. gazzi. DOCUMENTARI
and The Spiders 21.10 Steno. ATTUALITÀ UK. SPETTACOLO 21.15 Star Trek - Il futu- manuale del ses- SPETTACOLO 1.05 Bodycam - Agenti
From Mars. 22.10 Tunnel of Free- 23.35 Nelle tue mani. 5.05 Ombre e misteri. ro ha inizio. FILM so. FILM 23.00 La clinica del pus. in prima linea.
DOCUMENTARI dom. DOCUMENTARI FILM LIFESTYLE 23.30 Le Dolci zie. FILM 4.15 Delitti. SERIE LIFESTYLE DOCUMENTARI

Pressione in deciso aumento, venti di Maestrale al Sud. Da segna-

SORGE ALLE ORE 06.45 SI LEVA ALLE ORE 08.10
lare alcuni rovesci/temporali pomeridiani sui rilievi e zone vicine CULMINA ALLE ORE 12.39 CALA ALLE ORE 22.55

del Sud. TRAMONTA ALLE ORE 18.33 PRIMO QUARTO 17 MAR

IL NOSTRO SITO

La giornata sarà contraddistinta da gene-
rali condizioni di bel tempo con cielo sereno
o poco nuvoloso su gran parte delle regioni.
Temperature in aumento con clima grade-
volmente primaverile dappertutto. Mari solo
localmente mossi.
La pressione è in aumento pertanto la
giornata trascorrerà con condizioni di
bel tempo, il cielo si presenterà sereno o
poco nuvoloso.
La giornata trascorrerà con il sole preva- Giornata con isolate precipitazioni sol-
lente, infatti il cielo si presenterà sereno o tanto sui settori appenninici e zone vicine
poco nuvoloso su tutte le regioni. Clima ad essi, sarà soleggiato altrove con cielo
mite. nuvoloso.
Le ultime notizie, il meteo,
la tv e il cinema sul nostro sito
lastampa.it

IL LOTTO
Concorso n° 40 di martedì 12 marzo 2024

Bari 67 16 76 38 32
7 16 Cagliari 33 38 13 88 75
7 15 Firenze 23 64 13 81 47
6 17 8 14 Genova 79 36 29 5 4
4 17
Milano 69 36 9 33 82
5 17
Napoli 57 28 27 12 64
4 17 Palermo 31 68 11 36 51
10 14
6 18 Roma 56 87 75 39 11
8 16 Torino 39 25 59 9 34
3 15 Venezia 17 89 12 70 37
Nazionale 20 54 44 48 40
2 14
Alta pressione prevalente. La gior- Alta pressione modesta. Giornata con SUPERENALOTTO
9 16 1 14 nata sarà contraddistinta da generali più nubi al Nord e in Toscana, ma sen-
8 16
condizioni di bel tempo. za precipitazioni. Clima mite. Combinazione vincente
25 69 67 numero jolly 23
10 15 QUALITÀ DELL’ARIA 46 86 7 superstar 77
8 16
PM10 PM2.5 NO2 SO2 PM10 PM2.5 NO2 SO2
MONTEPREMI 4.563.060,00 €
11 16 2 12
Ancona 22.8 20.5 9.0 1.2 Milano 29.9 27.0 35.3 2.8 72.778.760,70 €
JACKPOT
Aosta 7.0 5.7 5.3 0.3 Napoli 33.9 31.1 44.7 4.4
nessun 6 -
Bari 10.1 7.0 3.6 0.6 Palermo 12.5 6.2 4.1 0.5
nessun 5+1 -
Bologna 27.3 25.7 18.0 1.4 Perugia 23.0 21.3 8.5 0.7
11 17 ai 4 con punti 5 47.912,13 €
6 16 Cagliari 12.0 6.8 4.7 0.5 Potenza 10.2 9.0 2.9 0.3
ai 613 con punti 4 318,92 €
Campobasso 12.1 10.8 4.7 0.3 Roma 22.1 19.7 19.2 1.6
11 17 ai 23.125 con punti 3 25,42 €
11 17 Catanzaro 8.3 5.7 2.1 0.3 Torino 35.7 32.6 32.6 2.6
ai 363.088 con punti 2 5,02 €
Firenze 32.4 30.2 19.5 1.2 Trento 16.5 15.4 11.0 0.6
9 19
Genova 14.9 12.6 21.3 4.9 Trieste 22.1 20.1 19.6 3.2 10 e LOTTO
L’Aquila 13.7 12.8 4.6 0.4 Venezia 34.3 32.0 13.0 1.7 Numeri Vincenti
Valori espressi in µg/m3 16 17 23 25 28 31 33 36 38 39
56 57 64 67 68 69 76 79 87 89
.
 56
T1 PR

PREZZI TANDEM NELLE AREE DIFFUSIONALI INDICATE SUL GIORNALE LOCALE: EURO 1,60 CON IL CORRIERE DI ROMAGNA – SABATO CON CORRIERE DI ROMAGNA E TUTTOLIBRI EURO 2,00 - DOMENICA CON CORRIERE DI ROMAGNA E SPECCHIO EURO 2,00 -
GIOVEDÌ CON CORRIERE DI ROMAGNA E SALUTE EURO 2,10 – GIOVEDÌ CON CORRIERE DI ROMAGNA E PIACERI DEL GUSTO EURO 2,10 - FRANCIA (COSTA AZZURRA) EURO 3