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Come si

genera un
campo
magnetico
al passare
della
corrente in
un cavo?
Senza movimento di cariche elettriche non potrebbe esistere un campo
magnetico. Il passaggio di corrente elettrica e il variare della quantità
di corrente genera un campo magnetico.
Da due campi magnetici in movimento si può generare un flusso di
corrente.
Il campo elettromagnetico è costituito dalla combinazione del campo
elettrico e del campo magnetico, il quale è generato localmente da
qualunque distribuzione di carica elettrica e corrente elettrica variabile nel
tempo.
La corrente elettrica si propaga sotto forma di onde elettromagnetiche.
Bisogna considerare un filo rettilineo, che viene percorso da una corrente
di intensità I e tale punto prenderà posto in un campo magnetico, dotato di
modulo, dimensione e verso.
Definiamo il campo elettromagnetico direttamente proporzionale alla
corrente nel filo, ma inversamente proporzionale alla distanza tra il punto e
il filo.
È noto che un filo conduttore percorso dalla
corrente elettrica costante genera un campo
magnetico. Tale congettura fu scoperta dal fisico
danese Orsted, ottenendo la soluzione da un famoso
esperimento.
Il fisico danese ha dimostrato per la prima volta che
la corrente elettrica esercita forze sui corpi
magnetizzati, stabilendo una correlazione tra
fenomeni elettrici e magnetici. L’esperienza consisteva nell’allineare un
filo conduttore rettilineo sopra un ago.

La rappresentazione del campo magnetico è quella che usa le linee di


campo: le linee si possono osservare grazie alle proprietà magnetiche della
limatura di ferro, che si dispone secondo il campo magnetico, dato che
ogni minuscola scheggia di ferro funge da ago magnetico.
Le linee di campo assumono la forma di circonferenze concentriche, che
hanno come centro proprio il cavo elettrico. Da ciò si intuisce che la
direzione del campo magnetico B sarà una tangente, ma essendo un
vettore, bisogna le informazioni sul suo modulo e verso siano descritte
correttamente.
In questa immagine si può riassumente il
concetto dell’uso del prodotto vettore.
Consideriamo il piano perpendicolare al filo
e che passi per P: questo piano lo chiamiamo
α , ed il punto in cui esso interseca il filo lo
chiamiamo Q.

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