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CLASSIFICAZIONE DELLE EMORRAGIE

Classificazione E. Arteriose E. Venose E. Capillari E. Miste


Classificazione E. Esterne E. Esteriorizzate E. Interne
Classificazione E. Semplici E. Gravi E. Gravissime

EMORRAGIE ESTERNE SEMPLICI


Primo Soccorso AUTOPROTEZIONE!
- far sedere o sdraiare il ferito
- sollevare l’arto leso
- ghiaccio sulla ferita
- compressione DIRETTA sulla ferita
- bendaggio compressivo
- NON somministrare alcolici!

EMORRAGIE ESTERNE GRAVI/SSIME


Primo Soccorso AUTOPROTEZIONE!
- allertare il 112
- tranquillizzare il ferito
- sdraiarlo a terra con arti inferiori sollevati (posizione antishock)
- Compressione LOCALE, se non sufficiente, compressione A DISTANZA
- ECCEZIONALMENTE laccio emostatico (L.E.A.)
- NON somministrare alcolici!
- tenere sotto controllo le funzioni vitali

Punti di compressione a distanza arteria carotide (Manovra pericolosa sconsigliata al soccorritore laico),
a. succlavia, a. ascellare a. omerale a. femorale

LACCIO EMOSTATICO ARTERIOSO (L.E.A.)


SOLO ECCEZIONALMENTE, IN CASO DI ESTREMA NECESSITA’ COSA SI USA?
- striscia o cintura di stoffa, cravatta, foulard
- NO spago, NO cordone, NO filo di ferro, NO calze di nylon
DOVE SI APPLICA? A monte della ferita, tra la ferita e il cuore
Sempre SOPRA il gomito e SOPRA il ginocchio
SEGNALARE LACCIO E ORARIO!

EMORRAGIE ESTERIORIZZATE
Otorragia Rinorragia Epistassi Emoftoe Emottisi Ematemesi Rettorragia Melena Ematuria Metrorragia

EPISTASSI
1. tenere la testa inclinata in avanti
2. comprimere esternamente la narice
3. (applicare un impacco freddo sulla fronte)
• non far rovesciare la testa all’indietro
• non inserire tamponi nel naso
EMORRAGIE INTERNE GRAVI
Segni e sintomi
- cosciente o incosciente
- agitato o torpido
- pallido, sudato, freddo
- respiro rapido e superficiale
- polso debole e frequente
- ha freddo
- ha sete

Primo Soccorso
- allertare il 112
- infortunato a terra con arti inferiori sollevati (posizione antishock)
- favorire la respirazione
- coprire l’infortunato
- non somministrare liquidi (NO alcol, NO caffè!)
- soccorso psicologico
- tenere sotto controllo le funzioni vitali

LO SHOCK
Stato di sofferenza dell’organismo, grave e progressivo, potenzialmente mortale, dovuto alla
diminuzione della disponibilità o dell’utilizzo dell’ossigeno nei tessuti

Primo Soccorso
- allertare il 112
- rimuovere la causa scatenante (se possibile)
- posizione antishock
- favorire la respirazione
- coprire l’infortunato
- non somministrare liquidi ( NO alcol ! NO caffè !)
- soccorso psicologico
- tenere sotto controllo le funzioni vitali

Lesioni della cute


LA CUTE
Funzioni
- protettiva
- termoregolatrice
- depuratrice
- percettiva/sensitiva

LE FERITE
Tipi di ferite
- abrasione, escoriazione, f. da punta, f. da taglio, f. da punta e taglio, f. lacera, f. lacero-contusa, f. da arma
da fuoco

Primo Soccorso delle ferite superficiali AUTOPROTEZIONE !

- lavarsi bene le mani


- far sanguinare la ferita sotto l’acqua corrente fredda - pulire la ferita (acqua e garze)
- rimuovere corpi estranei (solo se di piccole dimensioni)
- disinfettare
- tamponare l’emorragia (compressione diretta)
- coprire con cerotto medicato o garza sterile e bendaggio
NO cotone idrofilo!
NO alcool!
NO pomate e polveri!

Primo Soccorso delle ferite gravi AUTOPROTEZIONE!


- arrestare l’emorragia (compressione diretta o a distanza)
- coprire con garza sterile o telo pulito
- NON rimuovere eventuali oggetti conficcati, ma favorirne la stabilità
- trasportare o far trasportare in P.S. (112)

AMPUTAZIONE
amputazione parziale
- arrestare l’emorragia (compressione a distanza)
- coprire il punto di amputazione
- trasportare o far trasportare in P.S.

amputazione completa
- arrestare l’emorragia (compressione diretta o a distanza)
- lavare rapidamente (solo se il segmento è molto sporco)
- coprire con un telino umido e inserire in un sacchetto di plastica
- inserire il sacchetto in un contenitore con ghiaccio e acqua
- consegnarlo in P.S. o al personale dell’ambulanza

Tempo utile per un eventuale reimpianto:


- entro 6 - 8 ore per i segmenti di grandi dimensioni
- entro 12 - 14 ore per i segmenti di piccole dimensioni

LE USTIONI
Cause
- ustioni termiche (da calore secco o umido)
- ustioni da radiazioni
- ustioni elettriche
- ustioni chimiche (o causticazioni )

Profondità
a) Le ustioni lievi o di I grado interessano solo l'epidermide. La cute è arrossata e dolorante,
ma integra
b) Le ustioni medie o di II grado interessano l'epidermide e lo strato dermico del tessuto cutaneo. Sono
molto dolorose e sono presenti vesciche ripiene di liquido (fittene)
c) Le ustioni gravi o di III grado interessano il tessuto sottocutaneo e a volte il tessuto muscolare, i tendini
e le ossa. Il colore dell’ustione è nerastro

Estensione
Regola del nove

Ustioni semplici
- raffreddare con acqua corrente fresca per almeno 10 min.
- NON forare le bolle, se sono integre
- coprirle con garza
- se si rompono, trattarle come ferite
- accompagnare in P.S. se estese e/o numerose

Ustioni gravi
- allertare il 112
- raffreddare con acqua corrente fresca (entro i primi 15-20 min.)
- NON rimuovere gli abiti (se fuoco vivo)
- rimuovere solo gli strati esterni (se liquido bollente)
- coprire con garze umide o lenzuolo asciutto
- non somministrare bevande
- posizione antishock
- tenere sotto controllo le funzioni vitali
Meglio non fare che fare male

IL TRAUMA
Lesioni provocate da forze esterne:
- meccaniche
- termiche
- elettricità
- agenti chimici
- radiazioni

Possono coinvolgere:
1. tessuti molli
2. muscoli/scheletro

LESIONI MUSCOLARI
- contusione (trauma diretto)
- stiramento (elongazione)
- strappo (distrazione)
Una contusione è una lesione prodotta da trauma effettuante pressione senza lacerazione della cute
(ferita chiusa)
La rottura di vasi sanguigni comporta stravaso ematico nei tessuti superficiali (ecchimosi) e profondi
(ematoma)

Protocollo RICE
1. Riposo
2. Impacchi di ghiaccio
3. Compressione
4. Elevazione

TRAUMI ALLE ARTICOLAZIONI


DISTORSIONE
Una distorsione è una lesione dell'apparato capsulo legamentoso di un'articolazione senza spostamento
delle superfici articolari, causato da un movimento forzato
Segni e sintomi
- dolore spontaneo e al carico
- gonfiore
- impotenza funzionale (il movimento può essere ancora possibile, ma limitato)
Primo Soccorso
- NON tentare nessuna manovra
- immobilizzare l’articolazione nella posizione in cui si trova
- applicare ghiaccio
- (provvedere per una visita in Pronto Soccorso)

LUSSAZIONE
Una lussazione è uno spostamento permanente delle superfici articolari l'una rispetto all'altra
Segni e sintomi
- dolore acutissimo
- gonfiore
- impotenza funzionale assoluta e immediata
- possibili formicolii
- deformità articolare

Primo Soccorso
- NON tentare di “rimettere a posto” l’articolazione
- immobilizzarla nella posizione in cui si trova
- applicare ghiaccio
- provvedere a una rapida ospedalizzazione (entro 6 ore) - ospedalizzare con urgenza, se presenti formicolii

FRATTURE
Una frattura è un'interruzione della continuità di un osso che si verifica solitamente in seguito a un evento
traumatico
Classificazione
1. Completa - incompleta
2.Composta - scomposta
3.Chiusa - aperta

Segni e sintomi
- dolore spontaneo che si accentua con il movimento
- gonfiore
- impotenza funzionale
- crepitío / scrosci
- possibile deformazione dell’arto

Primo Soccorso
Nel dubbio, comportarsi SEMPRE come se fosse una frattura !!!
- allertare il 112
- valutare le funzioni vitali
- controllo secondario (osservare, toccare, domandare)
- sospettare sempre una lesione della colonna: prudenza!!!
- NON sollecitare l’infortunato a muovere la parte O
- NON tentare una “riduzione” della frattura
- eventuale immobilizzazione
- fratture esposte:
- NON toccare la sede di lesione
- controllare l’emorragia (compressione a distanza)

STECCAGGI
arto superiore
arto inferiore

I MALORI
Sincope e lipotimia
La sincope è una perdita di conoscenza momentanea e transitoria
A causa di una diminuzione dell’irrorazione cerebrale viene fatto perdere tono alla muscolatura posturale,
per migliorare il flusso sanguigno al cervello

1. Fattori scatenanti
• stanchezza e fatica
• calore eccessivo
• cattiva ossigenazione nell'ambiente
• traumi fisici od emotivi
• abbassamento della pressione
• (ipoglicemia)

2. Sintomi premonitori
→ cute pallida e sudata
→ cianosi delle labbra
→ senso di malessere
→ nausea
→ capogiro e vertigini
→ senso di freddo
→ disturbi di vista e udito

3. Perdita di conoscenza breve


La perdita di coscienza è superficiale (V), di breve durata
NB: la lipotimia non presenza perdita di coscienza pre-sincope
1. sdraiare il soggetto
2. favorire la respirazione
3. aerare l’ambiente
4. posizione antishock
5. misurazione della pressione
Non somministrare alcolici, sono vasodilatatori
Se lo stato di coscienza è alterato usare la posizione laterale di sicurezza

4. Rapida ripresa
Dopo pochi minuti si ha la ripresa regolare di tutte le funzioni vitali con un recupero della lucidità Dopo
una decina di minuti la persona si potrà rialzare in piedi con estrema gradualità
Se dopo una decina di minuti il malore non si è risolto allertare il 112

EPILESSIA
L'epilessia è un'affezione nervosa cronica caratterizzata da “corto circuiti” a livello cerebrale
Può manifestarsi con crisi convulsive
CRISI TONICO-CLONICHE
Primo Soccorso
Fasi:
- allertare sempre il 112
- aura epilettica (non costante)
- allontanare i pericoli
- perdita di coscienza
- attutire gli urti

- fase tonica (rigidità muscolare)


- se possibile, slacciare ciò che stringe

- fase clonica (scosse muscolari generalizzate)


- NON ostacolare i movimenti convulsivi
- NON infilare le dita nella bocca dell’epilettico
- fase del rilassamento o coma post critico (rilassamento muscolare, sonno profondo, incontinenza)
- NON cercare di risvegliarlo
- progressiva, lenta ripresa dello stato di coscienza - fornire supporto psicologico al risveglio

ASSENZE
Brevi episodi di sospensione della coscienza, ripetuti nel corso della giornata, in cui la persona:
- non cade a terra
- perde contatto con la realtà
- ha lo sguardo fisso (“si incanta”)
- non risponde
- ha possibili rapidi movimenti delle palpebre e delle labbra (es. suzione) può continuare le attività
automatiche in atto (es. il bambino in bicicletta può continuare a pedalare) esordio in età infantile

Ictus cerebri
Un ictus è causato da un'interruzione dell'afflusso di sangue in una zona del cervello, che può avvenire
per un'emorragia e la rottura di un vaso o per un trombo, un'occlusione di un vaso per un coagulo
di sangue.

ICTUS ISCHEMICO Ischemia


Ogni anno si verificano in Italia (dati sulla popolazione del 2001) circa 196.000 ictus, di cui circa il 20% è
costituito da recidive (39.000).

L’ictus è la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, causando il 10%-12% di tutti
i decessi per anno, rappresenta la principale causa d’invalidità e la seconda causa di demenza.

→ afasia (non riuscire a parlare nel modo corretto)


→ emiplegia o emiparesi (perdere la forza in metà corpo)
→ parestesie (sentire dei formicolii o perdere la sensibilità in metà corpo)
→ emianopsia (non vedere bene in una metà del campo visivo)
→ forte cefalea (mal di testa)
→ alterazioni della mimica

FAST (face, arm, speech, time)


1. allerta del numero di emergenza 112
2. posizione laterale di sicurezza se incosciente

La gravità dell'ictus dipende dalla parte del cervello che viene lesa

DIABETE MELLITO
Il diabete è una condizione nella quale la glicemia è troppo elevata

Diabete mellito
Tipo I Persone molto giovani, in cui non viene più prodotta insulina
Tipo II Persone di mezza età sovrappeso, in cui l’insulina prodotta è insufficiente rispetto alle richieste
dell’organismo

L'insulina è una sostanza prodotta dal pancreas che interviene nel metabolismo del glucosio.
Se è carente, il glucosio tende ad accumularsi nel sangue e compare nelle urine
A lungo temine la glicemia troppo elevata può causare serie complicanze a carico del microcircolo:
vasculopatia, retinopatia, neuropatia, nefropatia...

Variazioni repentine della glicemia possono portare a dei problemi a breve termine: ipoglicemia ed
iperglicemia che possono portare anche al coma

L’iperglicemia si può instaurare quando viene assunta una dose troppo bassa di insulina o quando viene
introdotta una quantità eccessiva di carboidrati
L’ipoglicemia si può verificare con estrema facilità, a seguito di eccessiva somministrazione di insulina,
aumento dell’attività fisica, diminuzione dell’apporto di carboidrati

1. Di fronte ad una persona priva di conoscenza vengono sempre seguiti i protocolli di BLS
2. Se si è certi che questa persona sia diabetica si può somministrare zucchero per via sublinguale, in quanto
l’ipoglicemia è la situazione più frequente e pericolosa

Crisi asmatica
La crisi asmatica viene scatenato da uno stimolo acuto e consiste in una contrazione spasmodica dei piccoli
bronchi che produce dispnea, cioè difficoltà di respirazione

Le persone con asma cronico hanno una maggiore probabilità andare incontro ad una crisi asmatica, ma
anche un individuo non asmatico può avere un attacco

Sintomi e segni
→gravi difficoltà respiratorie (dispnea): ispirazione breve seguita da una prolungata espirazione difficoltosa,
rumorosa e sibilante
→torace bloccato in uno stato di inspirazione forzata
→cute pallida con labbra e unghie cianotiche
Crisi asmatica pericolosa quando:
• mancanza del farmaco adeguato
• inefficacia del farmaco

PRIMO SOCCORSO
1. portare l’infortunato in un ambiente diverso
2. posizione confortevole
3. tranquillizzare e confortare l’infortunato
4. agevolare l’assunzione del farmaco broncodilatatore

Se la crisi è leggera e passeggera non richiede particolari accorgimenti


Se il paziente è cianotico, agitato e la dispnea è preoccupante è necessario un immediato trasporto al pronto
soccorso

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