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DEFINIZIONE DEL PRIMO SOCCORSO

Il primo soccorso è l’insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà
nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi qualificati. Chi trova una persona priva di coscienza, ferita o in pericolo
deve innanzitutto valutare la scena, per evitare di mettere ulteriormente in pericolo l’incolumità
dell’infortunato e la propria. Dopo aver compiuto una prima valutazione dell’infortunato, è necessario fare
una chiamata di emergenza per attivare la catena del soccorso, e attendere l’arrivo dei soccorsi senza
allontanarsi. Oltre a ciò si potranno mettere in atto semplici manovre aventi lo scopo di prevenire il
peggioramento di ferite o malesseri e in alcuni casi risolvere situazioni che mettono in pericolo la vita
dell’infortunato.

Cosa non fare cosa fare


Non spostare l’infortunato a meno che
non esistano motivi gravi per farlo Accertarsi che la scena sia sicura

Correre rischi personali


Cercare di capire la dinamica
dell’incidente

Farsi prendere dal panico

Allontanare le persone non


Indispensabile
Agire senza il consenso
dell’infortunato, salvo casi di grave
necessità

Valutare l’infortunato
Dare medicinali, effettuare diagnosi o
eseguire manovre di competenza
medica

Rassicurare l’infortunato se è cosciente.


Evitare commenti sul suo stato anche se
pare incosciente

Considerare morto l’infortunato

Chiamare il pronto intervento qualora


necessario

Praticare le manovre previste. Se la


situazione non è urgente fare il minimo
indispensabile

Porre l’infortunato nella posizione di


attesa più idonea

Non lasciare l’infortunato


ASPETTI LEGALI DEL PRIMO SOCCORSO
Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un'altra persona
incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette
di darne immediato avviso all'autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500
euro. Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una
persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza
occorrente o di darne immediato avviso all'autorità.
Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal
pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né
altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.

VARI TIPI DI SOCCORRITORI:

Soccorritore occasionale: il suo unico obbligo è quello di avvisare il 118 senza allontanarsi fino all’arrivo dei
soccorsi;
Il conducente in un’autovettura che abbia provocato un incidente è obbligato a soccorrere direttamente
l’infortunato, nei limiti delle sue capacità, avvisare e mettersi a disposizione delle autorità;
Un medico o un infermiere anche se fuori servizio è obbligato a soccorrere direttamente l’infortunato in
base alle sue competenze;
Un volontario o professionista in servizio di soccorso è tenuto a intervenire secondo le sue competenze;
Un volontario fuori servizio o un volontario sprovvisto dell’attrezzatura di primo soccorso e auto-
protezione necessarie si comporterà come un soccorritore occasionale.

L’ARRESTO RESPIRATORIO
COS’E’?
Un infarto è una prolungata sofferenza del cuore, che porta alla necrosi, cioè alla morte di parte del
miocardio, il tessuto che lo rivestono. Si verifica quando un'arteria oronarica subisce un'occlusione totale o
parziale. In altre parole, muore e non può più rigenerarsi. Per questa ragione, le complicanze dell'infarto
sono di norma piuttosto gravi. In circa l'11% dei casi, si arriva alla morte.
SINTOMI:

DOLORE AL PETTO.SENSO DI OPPRESSIONE. DIFFICOLTA’ RESPIRATORIE. SENSO DI NAUSEA. VERTIGINI


SUDORAZIONE. FREDDO

LA RIANIMAZIONE
1) Posizionare le mani al centro del torace della vittima e, con il palmo della propria mano, applicare una
pressione verso il basso (5-6 cm). Dopo 30 compressioni del torace (ad un ritmo di 100-120 al minuto)
effettuare 2 insufflazioni d'aria.
2) Chiudere il naso della vittima. Posizionare la propria bocca sulla sua bocca e, con un espirazione costante,
effettuare 2 insufflazioni nella bocca della vittima, ognuna della durata di un secondo.
3) Continuare con cicli di 30 compressioni e 2 insufflazioni sino all’ arrivo dei soccorsi.

IL TRAUMA
Il trauma è una lesione o una ferita più o meno estesa, prodotta da un'azione violenta
esterna all'organismo. Può riguardare qualsiasi organo o tessuto dell'organismo.
REGOLE GENERALI:
Nel soccorrere un traumatizzato è particolarmente importante l'autoprotezione;
Importante è anche capire la dinamica dell'incidente;
Oltre a valutare la coscienza e la pervietà delle vie aeree occorre evitare movimenti, soprattutto del capo,
che possano aggravare la lesione già presente;
Valutare eventuali alterazioni della respirazione , soprattutto come
conseguenza di traumi toracici.
Valutare la circolazione;
Ovviamente chiamare il 118;
Nella valutazione secondaria, è utile esaminare l'infortunato dalla testa ai
piedi, toccando le parti che vengono esaminate per identificare eventuali
ulteriori lesioni che erano sfuggite

TRAUMA SPINALE
Le lesioni della colonna vertebrale rappresentano, insieme ai traumi cranici, i più pericolosi eventi
traumatici di fronte ai quali ci potremo trovare. Se si sospetta una lesione del midollo spinale, non bisogna
permettere alla vittima di muoversi in alcun modo. La testa, il collo e il tronco devono essere immobilizzati.
Bisogna esaminare il paziente, per verificare l’eventuale presenza di un danno neurologico.

TRAUMA ALLA TESTA


Per trauma cranico si definisce qualunque evento che abbia contribuito ad alterare l'equilibrio anatomo-
funzionale sia del cranio che del cervello. Può coinvolgere sia i tessuti di superficie (cuoio capelluto o ossa
craniche) o interessare anche le strutture interne (massa cerebrale). In questo secondo caso le lesioni sono
sicuramente più gravi e possono causare, in breve tempo, effetti letali sulla vittima.
COMPORTAMENTO:

1)Posizione laterale di sicurezza;

2)Coprire eventuali ferite;

3)Chiamare soccorso qualificato.


Portare SEMPRE in ospedale chiunque abbia ricevuto un colpo alla testa.

TRAUMI AGLI ARTI


LUSSAZIONE E DISTORSIONE
Lussazione quando in un‟articolazione il capo articolare esce dalla sua sede e non rientra spontaneamente
nella propria sede;

Distorsione il capo articolare è uscito dalla propria sede ma è rientrato spontaneamente vi può essere una
lesione parziale o totale dei legamenti.
Queste tipo di lesioni ai tessuti molli sono molto pericolose.

COS’E’?

Lo strappo muscolare provoca una rottura delle fibre muscolari, che può essere più o meno seria a seconda
di quante fibre vengono coinvolte. Lo strappo può riguardare qualsiasi muscolo del corpo e possono essere:
lesione di I° grado in cui vengono danneggiate poche fibre muscolari;lesione di II grado in cui sono
danneggiate un maggior numero di fibre muscolari; lesione di III° grado che causa una vera e propria
lacerazione del muscolo.

EMORRAGIE
COS’E’?

L’emorragia è una fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni. Perché abbia luogo un’emorragia è
necessario che si verifichi una lesione a piena parete di un vaso sanguigno e che la pressione
del sangue circolante superi la pressione dell’ambiente.

Le emorragia possono essere suddivise in:

emorragie esterne che sono evidenti per la fuoriuscita di sangue

emorragie interne che possono rimanere silenti anche per ore

Se il sanguinamento interno si verifica in una cavità comunicante con l’esterno il sangue perduto può essere
visibile se viene espulso. Se il sanguinamento avviene in cavità chiuse il sangue rimane nascosto all’interno
del corpo.
PRIMO SOCCORSO:

stendere l'infortunato per terra e scoprite la ferita

1)tamponare fortemente con un tessuto assorbente pulito o anche con le mani nude coprire poi la ferita
con un panno assorbente e fasciare bene ma non troppo strettamente;

2)chiamare poi un'ambulanza o portare l'infortunato a un Pronto Soccorso o


all'ospedale più vicino.

SVENIMENTO
Rappresenta il primo grado della perdita di coscienza. Appartiene al quadro delle “sincopi” ma è un
fenomeno leggero e transitorio. Si manifesta con un senso di debolezza generale, obnubilamento visivo e
ottundimento sensoriale.
Se ci sono segni premonitori e non ha ancora perso i sensi, invitare la persona a respirare profondamente e
metterlo seduto con la testa e il busto ben protesi verso il pavimento, altrimenti stenderlo a terra e
sollevargli gli arti inferiori; Slacciare tutto ciò che stringe e arieggiare l‟ambiente;

NON somministrare alcoolici, NON schiaffeggiare, NON usare sali o spruzzi d‟acqua sul viso, NON lasciarlo
mettersi in piedi subito appena si riprende.

LE DROGHE
È "droga" qualsiasi sostanza estranea all'organismo che, introdotta nell'organismo stesso, è capace di
modificarlo.
SINTOMI di ASTINENZA: midriasi (pupille dilatate), agitazione, irrequietezza, tachicardia,
insonnia.
La midriasi accompagnata da agitazione ed irrequietezza sono sintomi che fanno parte di
un quadro generale non confondibile con altre situazioni di emergenza! Qui il Primo Soccorso si riduce
soltanto ad un soccorso psicologico.

SINTOMI di INTOSSICAZIONE: miosi (pupilla contratta) anche al buio,calma, tranquillità.

La miosi da intossicazione normale in questo caso diventa midriasi Primo soccorso


La midriasi, in questo caso, significa arresto delle funzioni vitali.
E’ necessario attuare le manovre di rianimazione: o Allertare il 118.ù
Respirazione Artificiale più Massaggio Cardiaco Esterno.

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