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L'EMERGENZA è una condizione che pone il paziente in imminente pericolo di vita e richiede un
intervento immediato, sono compromessi i parametri vitali. L'URGENZA è una condizione che, in
assenza di adeguato trattamento, può diventare critica, inizialmente non sono compromessi i
parametri vitali
Il primo soccorso è l’immediato intervento di un qualsiasi soggetto in aiuto ai feriti o a chi si sente
improvvisamente male prima che intervenga un esperto (medico o infermiere) o che arrivi
l’autoambulanza.
Lo scopo del primo soccorso è quello di salvare la vita, prevenire il peggioramento delle ferite o dei
malori, aiutare la ripresa del paziente.
Le indicazioni che seguono fanno diretto riferimento al protocollo di BLS-D (basic life support and
defibrillation), il complesso delle manovre di primo soccorso da mettere in pratica per aumentare
le possibilità di sopravvivenza di una persona colpita da arresto cardiaco o da arresto
cardiorespiratorio.
Ognuno di noi pur non essendo uno specialista ha l’obbligo morale e civile di assistenza a qualsiasi
persona ferita o in situazione di pericolo. Dal 2011 la legge disciplina i criteri per diffondere al
meglio su tutto il territorio nazionale i DAE (defibrillatore semiautomatico esterno). In base a
queste nuove disposizioni il trattamento dell’arresto cardiaco avviene immediatamente sul posto
attivando i 5 anelli della catena di sopravvivenza.
L’organo che subisce più danni per la mancanza di circolo sanguigno e la conseguente mancanza di
ossigeno è il cervello, questo può subire lesioni anche irreversibili se non si riesce a prestare un
soccorso adeguato entro i primi 10 minuti dall’arresto cardiaco o cardiorespiratorio. Perciò è
fondamentale intervenire tempestivamente.
1) PRIMO ANELLO: Per prima cosa si deve valutare l’ambiente in cui la vittima si è sentita
male e metterla in sicurezza; dobbiamo valutare che non ci siano situazioni di rischiose
possono mettere a repentaglio l’intervento dei soccorritori e dare l’allarme alle strutture
di emergenza, richiedendo l’intervento del 118.
A questo punto si valuta l’attività respiratoria (GAS), è importante eliminare tutto ciò che
può rendere difficoltosa la respirazione (cinture, indumenti stretti…), è opportuno
esplorare la bocca ed eventualmente rimuovere corpi estranei solo se visibili e facilmente
raggiungibili. Per aprire le vie aeree iperestendere con estrema cautela la testa e il collo
spingendo indietro la fronte e sollevando il mento (per evitare che la lingua blocchi
l’entrata dell’aria). GAS: Guardare il torace della vittima per vedere se si alza, ascoltare il
respiro della vittima e Sentire il flusso del respiro avvicinando il proprio orecchio alla
guancia della vittima. Il respiro anomalo, rantoloso (gasping) è considerato assenza di
respiro.
https://www.youtube.com/watch?v=AwhrivV44nI