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CODICE COMPORTAMENTALE
Primo soccorso è l’aiuto che il soccorritore presta al ferito in attesa dell’arrivo del medico.
Qualsiasi persona coinvolta in un incidente è tenuta a fermarsi, in caso contrario si commette il
reato di omissione di soccorso (art. 593 del codice penale), obbliga ad avvertire il servizio per le
emergenze sanitarie.
Se si ritiene intervenire in prima persona, lo si fa assumendosi la piena responsabilità e SOLO se
si possiede un’adeguata preparazione e quando qualsiasi ritardo potrebbe essere di grave
pregiudizio all’infortunato.
In attesa del soccorso:
- rendere l’ambiente sicuro.
- valutare lo stato di coscienza del soggetto infortunato.
LA VALUTAZIONE
Se l’infortunato NON risponde: coricare l’infortunato supino, aprire le vie aeree, valutare se c’è
la presenza o meno del respiro (manovra GAS)
Se respira porlo in posizione laterale di sicurezza
Se NON respira intervenire con la rianimazione polmonare (RCP), NON può essere interrotta!!!!
CLASSIFICAZIONE:
EMERGENZA è una condizione che pone il paziente in imminente pericolo di vita e richiede
un intervento immediato. Situazioni in cui è compromessa la capacità
respiratoria o/e circolatoria
URGENZA Traumi e situazioni meno gravi, è una condizione che, in assenza di adeguato
trattamento, può diventare critica
Prevenzione attiva: consiste nel mettere in atto comportamenti che possono prevenire il verificarsi
di un trauma durante un’attività (riduce le probabilità di farsi male, preparazione psicofisica,
progettazione del movimento da eseguire valutando forza, velocità ed intensità da imprimere al
movimento).
Prevenzione passiva: consiste nel mettere in atto corrette abitudini di vita, come l’alimentazione, il
riposo, indumenti e attrezzature adeguate o calzature idonee.
Controllare sempre l’efficienza delle attrezzature e degli oggetti impegnati e la disponibilità di
materiale di pronto soccorso.
Come intervenire: ghiaccio o garze bagnate con acqua fredda, per creare vasocostrizione e
limitare il versamento. Riposo.
* FERITE: in seguito a un trauma con un corpo tagliente o aguzzo, si crea una rottura nei tessuti.
Come intervenire: se è lieve, lavarla con garze e disinfettante, con movimenti semicircolari, dal
centro verso la periferia, per eliminare eventuale sporco o corpi estranei, mettere poi una benda
non troppo stretta o un cerotto. Se la ferita è profonda, cercare di fermare l’emorragia con
medicazione compressiva con garze sterili e portare in ospedale.
3 tipi di emorragie:
1. emorragia arteriosa: la più grave, sangue di rosso vivo, proveniente dal cuore, esce
zampillando a getti intermittenti in sincronia con il battito cardiaco.
2. emorragia venosa: sangue rosso scuro, esce in modo costante e uniforme.
3. emorragia mista: interessa piccoli vasi venosi e arteriosi, la più frequente.
Come intervenire: medicazione compressiva per mezzo di garze sterili o comprimere a distanza
l’arteria principale che irrora la parte.
* EPISTASSI: perdita di sangue dal naso, a seguito di un colpo, un trauma o un intenso sforzo
muscolare.
Come intervenire: fare leggermente inclinare avanti, esercitare una leggera pressione ai lati del
naso, in caso applicare del ghiaccio sulla fronte ( se non c’è ghiaccio anche acqua fredda), per
creare vasocostrizione.
* LUSSAZIONE: spostamento permanente dei capi articolari fuori dalla propria sede fisiologica,
SE i rapporti articolari hanno ancora dei punti di contatto, allora si ha una sub-lussazione.
Causato da un colpo violento. Sintomi: forte dolore, incapacità funzionale, edema.
Come si interviene:
- non muovere l’infortunato, cercare posizione di sollievo.
- tagliare gli abiti che coprono la parte fratturata, ricercare sintomi.
- in caso di fratture esposte, limitarsi a coprirle con garze sterili.
- applicare il ghiaccio (per attenuare dolore ed edematoma).
- attendere il medico, se possibile immobilizzare le due articolazioni a monte e a valle della
frattura. Esempio: frattura del radio, immobilizzo gomito e polso.
Prima della crisi: sudorazione abbondante, freddo, nausea, offuscamento della vista.
Come si interviene: in entrambi i casi: mettere in posizione antishock, disteso a terra con i piedi
sollevati (circa 30cm), per favorire l’afflusso di sangue al cervello. Mantenere la posizione 10
minuti circa, anche se cosciente. Non somministrare bevande alcoliche, al massimo qualche
sorso d’acqua dopo che il soggetto ha ripreso coscienza.
ARRESTO CARDIACO:
Il cuore non batte o non batte in maniera efficace.
segnali: nei primi minuti possibili contrazioni dei muscoli facciali, rari atti respiratori e lenti
movimenti degli occhi. Dopo qualche minuto dall’arresto: