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Odissea

LIBRO XIII
Ulisse termina il racconto delle sue peripezie. Finalmente può ritornare a casa, con l’aiuto
dei Feaci. Ad Itaca, Atena, la sua dea protettrice, si presenta ad Ulisse in veste di pastore e
insieme decidono come affrontare i Proci.
La dea trasforma il suo protetto in un vecchio mendicante e gli consiglia di recarsi dal
porcaio Eumeo.

LIBRO XIV
Ulisse racconta ad Eumeo di essere un ricco cretese derubato; riceve ospitalità e viene
informato delle prepotenze dei Proci e della fedeltà di Penelope.

LIBRO XV
Eumeo racconta ad Ulisse del padre Laerte. Intanto Telemaco è a Sparta: Atena gli
suggerisce di tornare a Itaca e recarsi da Eumeo e gli indica come sfuggire alle insidie dei
Proci. Telemaco segue il suo consiglio.

LIBRO XVI
Ulisse svela la sua identità al figlio e i due meditano insieme la vendetta. Eumeo va da
Penelope ad annunciarle il ritorno del figlio, poi torna alla capanna.

LIBRO XVII
Il giorno seguente Eumeo, Ulisse e Telemaco si recano alla reggia. Ulisse viene riconosciuto
dal vecchio cane Argo, che dopo averlo salutato muore ai suoi piedi. Lo stesso eroe
mendica tra i Proci e Antinoo, sprezzante, gli lancia uno sgabello e lo colpisce.

LIBRO XVIII
Ulisse vince al pugilato il mendicante Ire. Penelope si mostra e illudendo così i presenti sulla
possibilità di un nuovo matrimonio riceve ricchi doni.

LIBRO XIX
Mentre la vecchia nutrice Euriclea lava i piedi di Ulisse, lo riconosce. L'eroe la costringe a
tacere. Penelope svela al mendicante la sua decisione di proporre ai Proci il giorno seguente
una gara con l'arco per scegliere il pretendente alle nozze.

LIBRO XX
Ulisse è addolorato per quello che accade, ed è accaduto durante la sua assenza in casa e
medita di vendicarsi.
Il giorno dopo, mentre si allestisce il banchetto, Ulisse è insultato da Melanzio e Ctesippo gli
lancia contro senza colpirlo un piede di porco.

LIBRO XXI
Penelope porta l'arco di Ulisse perché i Proci si sfidino nel lanciare una freccia e farla
passare attraverso gli anelli di dodici scudi. Telemaco dispone a terra le scuri. I Proci tentano
invano di tendere l'arco.
Ulisse ottiene finalmente di provare e riesce facilmente a scoccare la freccia. I Proci
impallidiscono mentre Telemaco impugna la spada.
LIBRO XXII
E’ il momento tanto atteso della vendetta: uno dopo l'altro soccombono tutti i Proci. Le
ancelle che avevano frequentato i loro letti sono impiccate. Solo il cantore Femio e l'araldo
Medonte vengono risparmiati.

LIBRO XIII
Penelope non riesce ancora a credere che Ulisse sia tornato. Quando l'eroe, lavato e reso
più bello da Atena, svela alla moglie il segreto della costruzione del loro letto nuziale, i suoi
dubbi svaniscono. Marito e moglie si raccontano le passate sventure.

LIBRO XIV
Ermes conduce nell'Oltretomba le anime dei Proci, che parlano con Achille e Agamennone.
Intanto Ulisse si reca dal padre Laerte e lo riconduce con sé alla reggia.
Dichiara guerra alle famiglie dei proci ma interviene Atena che ristabilisce la pace tra Ulisse
e il suo popolo.

ODISSEA: COMMENTO
I Libri XIII-XXIV raccontano della volontà di Ulisse di riprendersi ciò che gli appartiene per
diritto: riconquistare la sua casa e i suoi affetti. È un racconto fatto di vendetta e di intrighi in
un susseguirsi di colpi di scena.
Alla fine, dopo lungo peregrinaree attese infinite , Ulisse riconquisterà la sua amata casa e
con essa sua moglie, i suoi familiari e il suo popolo. Si conclude così il lungo viaggio
dell’eroe: dopo ostacoli e avventure in giro per il Mediterraneo torna nel luogo amato che più
ha desiderato nei lunghi anni lontano da casa.

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