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BRUNO MUNARI

Bruno Munari nasce nel 1907 a


Milano. Studiò all'Istituto
Tecnico di Napoli e dal 1927 fu
pittore e scultore a Milano e
Roma.

Conosce Marinetti ed inizia a


far parte della corrente
futurista.

Collaborerà con Olivetti, Pirelli,


Campari: disegnerà i manifesti
e lì sarà il suo 1^impatto sulla
grafica.

Nel 1948 fondò insieme ad altri


il Movimento per l'Arte
Concreta: volevano incrementare l'astrattismo a 360 gradi. Due anni dopo iniziò a sperimentare
l'interazione del colore usando immagini positive e negative: vuole dare sempre più forme quindi crea
una serie di quadrati negativi e positivi.

Munari è stato uno dei protagonisti della scena artistica italiana del Novecento.

E' un'icona e una delle figure più influenti del


design: crea le basi per una società migliore.

All'inizio degli anni '70 tenne corsi di basic


design e comunicazione visiva avanzata alla
Harvard University ed ebbe una cattedra al
Politecnico di Milano.

Nell'ultima parte della sua vita si concentra


sul tema del gioco: studierà la creatività
dell'infanzia e del bambino.

Negli anni 80 continua la sua ricerca del


design, nel 1997 genera con la Swatch
"Tempo libero": disegna questo orologio un
anno prima della sua morte. In questo
orologio i numeri si muovono liberi: Munari
voleva provocare per incuriosire.

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SEDIA PER VISITE BREVISSIME
Questa sedia nacque nel 1945 come disegno e in seguito come oggetto per l’azienda Zanotta: con
questo lavoro Munari mostra a pieno il suo approccio al design ironico e giocoso.

La produzione di questa sedia continua ancora oggi su


richiesta.

Munari l’ha chiamata sedia ma in realtà non è una vera e


propria sedia dato che non permette di sedersi: da un
significato completamente diverso al concetto “siedi pure”.
Dall’apparenza di inutilità dell’oggetto, la trasforma in un
oggetto affascinante e pieno di significati.

Guardandola in vista prospettica sembra una normalissima


sedia ma non lo è: la seduta ha tutte le caratteristiche di una
sedia classica, ovvero il legno di noce con intarsi.
A livello tecnico presenta una seduta inclinata di 45° che
viene definita da Munari "una destabilizzazione
risposta alla vita che corre veloce, alla frenesia che ruba il tempo".

Con il nome della sedia, il designer sembra quasi invitare l’ospite


ad andarsene presto: dato che la visita è breve non hai bisogno di
una sedia per sederti.

L'architetto Mauro Bellei afferma: "Tutti vorremmo una sedia da offrire gentilmente a chi non
sopportiamo"

Munari in una sua intervista dice “La sedia per visite brevissime non era una vera seduta ma un
oggetto d’arte a forma di sedia”: il significato del nome invita ad andarsene in breve tempo.

Per la critica non fu facile accettare questa seduta, ma Munari rispose ai loro giudizi in modo
provocatorio, riferendosi in modo indiretto a chi realizza oggetti di design industriale senza divertirsi.

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LA PENNELLESSA
Munari ci dice che alcuni oggetti perdono il loro
significato per assumerne un altro, quest'ultimo
deriva dal modo in cui viene usato.

Questo ci induce a considerare come ogni


cosa può essere vista in altri modi, grazie alla
nostra fantasia.

Se osserviamo bene questa pennellessa


possiamo facilmente immaginare che i peli
lunghi così ben pettinati, siano i capelli e fare
due treccioline chiuse con un piccolo nastro
colorato.

Noteremo che la femminilità della pennellessa


è data dalle due linee sinuose che determinano
il manico, come due fianchi di torso femminile,
invece la cintura è di latta tenuta da chiodini.

Da quel momento la pennellessa smette di


essere usata per verniciare: perde la sua
funzione originaria.

A Parigi, all'inizio di
quest'anno, viene
inaugurata una mostra
intitolata "Duchamp-
Munari" per inaugurare
la nuova sede della
galleria parigina
Loeve&Co nel quartiere
Marais.

Questa mostra
confronta e mette in
dialogo il lavoro di
Duchamp e Munari:
entrambi mossi da
preoccupazioni
estetiche e teorie simili,
quasi parallele e
coincidenti.

In questa mostra vengono affiancati "Moustache ed barbe" di Duchamp e "La Pennellessa" di


Munari.

Questo accostamento mostra la predilezione di un verso per l'altro e la più che possibile
conoscenza dei due creatori.
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IRELAND
Ireland sono delle cornici di gomma
per le opere d'arte come disegni o
stampe o dipinti, prodotte da Danese
su progetto di Munari.

Queste cornici non sono delle cornici


classiche: è stata cambiata la materia.

Invece di essere rigide sono diventate


elastiche e in questo modo eliminano
diversi inconvenienti.

La cornice è stampata in un sol pezzo


già in forma quadrata con gli angoli
arrotondati.

Per montarle non occorrono chiodi,


l'elasticità permette una tenuta
perfetta per la polvere che non la
può più penetrare tra il vetro e il
dipinto.

Il formato di questa cornice è di


70x70 ma può essere adattata
anche a formati più grandi fino a un
metro di lato, grazie alla sua
elasticità.

La cornice si applica su un foglio di


masonite * al quale è fissato un
pezzo di legno per appenderla, dato
che non si può appendere la
cornice elastica.

Lo spessore del pezzo di masonite


e del relativo vetro stanno dentro la
sezione della cornice la quale serve
anche da ammortizzatore durante
le spedizioni.

Il montaggio è di estrema facilità: si


monta come un pneumatico su una
bicicletta, cioè senza alcun chiodo.

* la masonite è un materiale composto da fibre di legno pressate


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ORA X
Nel 1945 Munari progetta un oggetto cinetico
chiamato l'Ora X: applica 3 semidischi
colorati e trasparenti alle lancette di una
sveglia. Sono tutti a tinta piatta: arancio,
giallo e blu. Sullo sfondo bianco è presente
anche un semicerchio fisso di colore nero.

Tutti i semidischi colorati sono di diametro


differente: muovendosi con velocità distinte
creano, grazie alla loro sovrapposizione,
forme colorate sempre mutevoli.

Nel 1963 l'Ora X diventa un oggetto a


funzione estetica prodotto da Danese. La
sveglia viene sostituita da un orologio di
diametro di 20 centimetri con cassa in
alluminio. Le lancette diventano la sede dove
inserire le parti trasparenti, lo sfondo invece
diventa avorio.

I quattro semidischi muovendosi


producono una combinazione
dinamica e mutevole di colori,
ottenuti per sovrapposizione di
materiale plastico colorato e
trasparente.

E' una forma instabile ottenuta


dalla composizione e
scomposizione dei colori.
Quest'instabilità diventa
metafora dell'insicurezza e della
precarietà in un mondo
governato da leggi complesse,
stimola un adattamento nei
confronti di un mondo che muta
in continuazione.

L'Ora X è la scomposizione del tempo in colori, è un gioco, è arte.


Munari disse:
"è il colore degli attimi,
è la macchina delle eclissi,
è l'ora del relax,
è l'ora X"
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LIBRO ILLEGGIBILE
Normalmente quando si pensa ai libri, si pensa a dei
testi letterari, filosofici, storici da stampare sulle pagine.
Viene portato poco interesse alla carta e alla rilegatura
del libro, cioè a tutti quegli elementi con i quali si
realizza il libro come oggetto.
Viene dedicato poco interesse ai caratteri di stampa,
agli spazi bianchi, ai margini e a tutto il resto.

Munari ha fatto una sperimentazione in modo da


vedere se è possibile usare il materiale col quale si fa
un libro come linguaggio visivo.
Munari si chiese: "Il libro come oggetto,
indipendentemente dalle parole stampate, può
comunicare qualcosa?"

Munari quindi pensò che per sperimentare le possibilità


di comunicazione visiva era necessario provare con
tutti i tipi di carte, tutti i tipi di formati, rilegature diverse,
carte di materie diverse.

A questo punto si mette alla ricerca di tutte le carte


possibili: scopre che se una carta è trasparente
comunica la trasparenza, se è ruvida comunica la
ruvidità.
Ogni carta comunica quindi la sua qualità e questo
è un elemento utile per la comunicazione.

Analizzando i formati delle pagine si accorge che le


pagine tutte uguali comunicano un effetto di
monotonia mentre le pagine di diversi formati sono
più comunicative.
Se i formati vengono organizzati in modo ritmato, si
può ottenere un'informazione visiva ritmica.
Se invece usiamo fogli alternati di due colori diversi
(bianco e nero), l'effetto ritmico viene accentuato.

Successivamente vengono fatti dei tagli in verticale,


orizzontale e diagonale, ottenendo cosi effetti diversi
tra loro a seconda delle pagine.

Questo modello di libro illeggibile si può usare


aprendo le pagine a caso, cominciando da dove si
vuole, andare avanti e tornare indietro.

Questo libro è stato pubblicato da un editore


olandese nel 1955, il quale disse a Munari: "Noi non
abbiamo problemi di quantità, nelle nostre edizioni,
ma di qualità". Martina Nicolini 1°ID
sitografia e bibliografia

https://tempsarts.cat/general/duchamp-i-munari-o-munari-i-duchamp/

https://www.munart.org/index.php?p=0

https://www.danesemilano.com/it/searchTag/22

https://www.munart.org/index.php?p=21

https://www.archiproducts.com/it/designer/bruno-munari

Da cosa nasce cosa


Editori Laterza, 1981

su Munari
Abitare Segesta, 1999

Fantasia
Editori Laterza. 1998

Libro illeggibile "MN 1"


Corraini, 2000

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