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Maggio 2002
INDICE
1 Premessa 1
1 Premessa
L’industria casearia produce quantitativi di siero di latte compresi tra l’80 e il 92% in volume
del latte lavorato, in funzione del tipo di formaggio e della tecnologia di caseificazione utilizzata.
Lo smaltimento del siero di latte, trattato come sottoprodotto inquinante, risulta problematico
ed economicamente svantaggioso, considerate le attuali limitazioni di tipo ambientale imposte
dalla comunità internazionale. L’alternativa è, dunque, utilizzare il siero di latte come materia
prima per il recupero di prodotti con un buon prezzo di mercato. Tale soluzione è suggerita dalla
presenza nel siero di una consistente quantità di sostanze, quali lattosio e proteine, dotate di
proprietà particolarmente apprezzate nel settore alimentare.
In Tab. 1.1 è riportata la composizione chimica media del siero di latte, con riferimento alle
sostanze presenti in maggiore percentuale e, dunque, oggetto di interesse per il loro possibile
recupero.
Lattosio 4,5 %
Proteine 0,8 %
Ceneri 0,5 %
Grassi 0,35 %
Acqua 93,85 %
Il recupero di proteine e lattosio da una soluzione acquosa diluita come il siero di latte (cfr.
Tab. 1.1) può coinvolge l’uso di differenti tecnologie, variabili secondo il prodotto d’interesse. In
Tab. 1.2 vengono riassunti i possibili prodotti ottenibili, unitamente alla purezza e ai relativi
prezzi di mercato:
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La purezza è calcolata sul prodotto con umidità residua del 4%
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prevede il pretrattamento del siero nel caseificio di provenienza, mediante l’uso della moderna
tecnologia di Nanofiltrazione (NF), previa scrematura per centrifugazione. Tale trattamento
riduce il volume di siero del 50%, eliminando contemporaneamente il 50% delle ceneri e la quasi
totalità dei grassi. L’eliminazione di tali costituenti del siero permette di ottenere dei prodotti
finiti con maggiore purezza e, conseguentemente, con un più alto prezzo di mercato.
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Lo schema del processo in esame è illustrato nella Tav.2.1. La corrente d’alimentazione S-1,
costituita da siero scremato preconcentrato nei caseifici di provenienza viene alimentata
all’ultrafiltro e separata nella corrente di permeato S-2 e nella corrente di ritenuto S-3.
Quest’ultima, essendo ancora particolarmente ricca di lattosio, viene sottoposta ad un processo di
diafiltrazione, previo mescolamento con la corrente di acqua di lavaggio S-13. Il ritenuto S-6
della DF è una soluzione acquosa particolarmente ricca in proteine: essiccandola nello spray
dryer SPD-101, si ottiene un WPC80 (corrente S-7) con umidità residua non superiore al 4%.
I permeati dell’UF-101 e della DF-101, contenenti buone percentuali di lattosio (90g/L e
18g/L rispettivamente), vengono mescolati nel serbatoio V-101, unitamente ad un opportuno
pool di nutrienti, per preparare il terreno di coltura necessario alla fermentazione del
Kluyveromyces Lactis. Il terreno (corrente S-10) viene concentrato nella sezione di Osmosi
Inversa RO-101 ed alimentato al fermentatore R-101, all’interno del quale il lattosio viene
utilizzato dal lievito per accrescere la sua massa. Il brodo di fermentazione S-15, impoverito di
lattosio e arricchito di lievito, viene centrifugato in CF-101. Il centrifugato S-17 è costituito
prevalentemente dal lievito che, essiccato in SPD-102, costituisce il secondo prodotto del
processo. Il surnatante S-16, contenente ancora buone percentuali di lattosio, viene ricircolato al
serbatoio di preparazione del terreno di coltura per la fermentazione, previo spurgo di una
piccola frazione.
Il modulo di Osmosi Inversa RO-101 produce un permeato S-11 assimilabile ad acqua per le
basse concentrazioni dei soluti presenti. Una frazione di tale corrente viene utilizzata per
effettuare il lavaggio nella DF-101; la restante parte (corrente S-14) viene scaricata o utilizzata
per altri scopi.
A parità di quantità di siero alimentato, l’impianto in esame può subire variazioni nelle
dimensioni di alcune apparecchiature e nelle caratteristiche quali-quantitative del prodotto al
variare di alcuni parametri operativi, quali:
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Il VCR è definito come rapporto tra la corrente alimentata nel filtro e la corrente di ritenuto;
in sostanza, tale parametro è la misura del numero di concentrazioni effettuate sulla corrente
alimentata. Aumentando il suo valore nelle operazioni di UF e DF, aumenta la dimensione delle
membrane, ma si ottiene un WPC più ricco di proteine, seppure in quantità inferiore.
Aumentando il VCR nell’operazione di RO, si ottiene una consistente riduzione di volume del
fermentatore, essendo quest’ultimo alimentato da una corrente di ritenuto più concentrata. La
dimensione delle membrane del modulo di RO aumenta, ma si ottiene una maggiore quantità di
lievito disidratato.
Il Vd è definito come il numero di volumi di acqua utilizzati per “lavare” il ritenuto
dell’operazione di UF. Aumentando il suo valore, il modulo di DF deve trattare portate
considerevolmente maggiori e quindi sono necessarie aree di membrana più grandi. Il lavaggio
del prodotto risulta complessivamente più efficace e il WPC ottenuto ha un alto tenore di
proteine. La quantità totale di prodotto risulta, al contrario, inferiore, perché una frazione del
prodotto utile viene persa nell’acqua di lavaggio
In Tab. 2.1 sono riassunti schematicamente i parametri di processo in esame e il loro effetto
sul prodotto e sulle dimensioni delle apparecchiature
Tab. 2.1 Effetto dei parametri operativi sui prodotti e sulle apparecchiature
VCR
WPC con maggiore
Aumento delle aree di
tenore di proteine
Rapporto di UF-101 / DF-101 aumento membrana dell’UF e
concentrazione della DF
Minore quantità di WPC
volumetrica
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La composizione media dei prodotti ottenuti con tale processo è indicata nella Tab. 2.2.
L’analisi economica di massima dei due impianti di trattamento (Castel Volturno e Altavilla
Silentina) è riportata nelle Tab. 2.3 e Tab. 2.4
Lievito
WPC80
disidratato
Proteine 86,6 % 4,5 %
Lattosio 7,75 % 1,4 %
Lievito - 89,0 %
Ceneri 1,65 % 1,1 %
Umidità 4,0 % 4,0 %
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Tav. 2.1 Processo per la produzione di WPC80 e lievito disidratato (I bilanci di materia sono relativi all’impianto di Castel Volturno)
S-1
UF-101
S-3
S-4
DF-101 S-6
S-2
S-22
S-5
S-13 WPC
S-21
S-7
SPD-101
S-11 S-8
S-14
RO-101
S-12
S-18 S-9
S-24
S-10
S-16
S-23
S-15
R-101
S-19
S-17
S-26 V-101
Lievito CF-101
S-25
S-20
SPD-102
CORRENTE S-1 S-7 S-14 S-18 S-20 S-21 S-22 S-25 S-26
Siero Acqua di Aria secca Aria secca
DESCRIZIONE WPC80 Spurgo Lievito Aria umida Aria umida
concentrato scarico calda calda
Portata totale [kg/h] 9183 107,9 7412,9 495,0 319,5 2693,9 3232,7 728,0 873,6
Acqua [kg/h] 8163,7 4,3 7386,1 434,0 12,8 - 538,8 - 145,6
Ceneri [kg/ 45,9 1,8 11,1 9,6 3,5 - - - -
Lattosio [kg/h] 826,5 8,1 12,0 11,7 4,3 - - - -
Lievito [kg/h] - - - - 284,5 - - - -
Proteine [kg/h] 146,9 93,4 - 39,2 14,3 - - - -
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PRODOTTI:
Lavoro 35,67 %
Utilities 15,64 %
ROI 12 %
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PRODOTTI:
Lavoro 22,52 %
Utilities 24,69 %
ROI 39 %
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ottenere lattosio in polvere (corrente S-13). Il permeato S-11, corrente assimilabile ad acqua,
viene in parte utilizzato per effettuare il lavaggio del WPC nel modulo di diafiltrazione (corrente
S-11), mentre la restante parte (corrente S-12) viene scaricata o utilizzata per altri scopi.
Anche in questo processo, la purezza dei prodotti e la dimensione delle apparecchiature
dipendono dai valori dei parametri operativi descritti nel paragrafo precedente.
I rapporti di concentrazione volumetrica nella UF e nella DF hanno gli stessi effetti già
illustrati in precedenza, come anche il volume d’acqua di diluizione della DF.
Aumentando il rapporto di concentrazione volumetrica nella RO, aumentano le aree di
membrana, diminuisce la quantità totale di prodotto, ma il tenore di lattosio aumenta.
La composizione media dei prodotti ottenuti con tale processo è indicata nella Tab. 2.5.
L’analisi economica di massima dei due impianti di trattamento (Castel Volturno e Altavilla
Silentina) è riportata nelle Tab. 2.6 e Tab. 2.7
Lattosio in
WPC80
polvere
Proteine 87,1 % 5,7 %
Lattosio 7,8 % 85,9 %
Ceneri 1,1 % 4,4 %
Umidità 4,0 % 4,0 %
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Tav. 2.2 Processo per la produzione di WPC80 e lattosio in polvere (I bilanci di materia sono relativi all’impianto di Castel Volturno)
S-1
UF-101
S-3
S-4
DF-101 S-6
S-15 S-2
WPC
S-14 S-5
SPD-101 S-7
S-11
S-9
S-12
S-8 V-101
RO-101
S-10
S-17
Lattosio in polvere
S-16
S-13
SPD-102
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PRODOTTI:
Lavoro 41,27 %
Utilities 9,40 %
ROI 31 %
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Consorzio Parco Scientifico e Tecnologico d’Abruzzo
PRODOTTI:
Lavoro 27,28 %
Utilities 16,94 %
ROI 79 %
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