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Norma lr«li4Jt« T>ata Pubblica?

;ione

CEI EN 60204-1 2018-12


La seguente Norma è identica a: EN 60204-1:2018-09.

Sicurezza del macchinario - Equipaggiamento elettrico delle macchine


Parte 1: Regole generali

Tilt~

Safety of machinery - Electrical equipment of machines


Part 1: Generai requirements

SommarilJ
La p resente lìlorma s1 apphca agli equipagg1amenl1e sistemie lettnCi, elettronici e programmab,11 eh
macchine non portatili quando sono in moto, inclusi i gruppi di macchine che lavorano in modo coordinato.
L'equipaggiamento considerato inizia dal punto di connessione dell'alimenlazione all'equipaggiamento
elettrico della macchina. La presente Norma si applica agli equipaggia·menti elettrici o a parti di
equipaggiamenti elettrici alimentati con tensioni nominali non superiori a 1 000 V in corrente alternata o
1 500 V in corrente continua e con frequenze nominali non superiori a 200 Hz. Essa non copre tutte le
prescrizioni (per es. protezioni, interblocchi o comandi) necessarie o richieste da altre norme o regolamenti
al fine di proteggere le persone da pericoli diversi da quelli elettrici.
Questa edizione annulla e sostituisce la precedente CEI EN 60204-1 :2006-09 che rimane in vigore fino
al 14-09-2021 e ne costituisce una revisione tecnica. Questa nuova edizione include le seguenti modifiche
tecniche rispetto alla precedente:
• aggiunta di requisiti per affrontare le applicazioni che coinvolgono i Power Drive System (PDS);
- cambiamento nell'elenco delle differenze nazionali;
- chiarimenti sui dispositivi di sezionamento dell'alimentazione,
- revisione dei requisiti di compatibilità elettromagnetica (EMC);
- chiarimenti sui requisiti per la protezione contro le sovracorrenti;
- requisiti per calcolare la corrente nominale di corlocircuito;
- revisione dei requisiti dei collegamenti dei conduttori di protezione ed equipotenziali;
- riorganizzazione e revisione dell'articolo 9 relativo ai circuiti e runzioni di comando e controllo, compresi i
requisiti relativi all'arresto del PDS all'arresto di emergenza e alla protezione del circuito dalle
sovracorrenti;
- revisione dei requisiti della documentazione tecnica;
• aggiornamento generale in relazione agli standard normativi e ai riferimenti bibliografici.
La presente Norma riporta la traduzione completa della EN 60204-1 ; la versione inglese è riportata nel
fascicolo 16548E di novembre 20 18.

© CEI COMIT/,TO ELETTROTECNICO ITALIANO· Milano 2018. Riproduzione vieiata


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INDICE
INTRODUZIONE..................................... ...................... . .. ..... 7
1 Campo di applicazione ............................................................ .. .. . .. ...... 9
2 Riferimenti normativi ................................................... ............................................ ..... 1O
3 Termini, definizioni e abbreviazioni ............................................................................... 1O
3.1 Termini e definizioni ............................................................... ..... .... ................... 1O
3.2 Abbreviazior1i .................................................................................................... 18
4 Prescrizioni generali ..................................................................................................... 19
4 .1 Generalità ........................................................ ................................................ .. 19
4.2 Scelta dell'equipaggiamento ................................................................ ......... .. .... 20
4.3 Alimentazione elettrica ...................................................................................... . 20
4.4 Ambiente circostante e condizioni di funzionamento ........................................... . 21
4.5 Trasporto e magazzinaggio......................................................................... .22
4.6 Precauzioni per la movimentazione.................................................................... . 22
5 Morsetti dei conduttori di alimentazione in ingresso e dispositivi di sezionamento e
interruzione ................................................................................................................ . 22
5.1 Morsetti dei conduttori di alimentazione in ingresso ... .......................................... 22
5.2 Morsetto per il collegamento del conduttore di protezione esterno ........................ 23
- -~5~.31Jisposi tivìaiaisconness1one (sez,onamento)aeff'al'imentazione ................ .......... 2'3~ - -
5.4 Dispositivi di rimozione della potenza per la prevenzione di avviamenti
inattesi ................................................................................................................ 26
5.5 Dispositivi per il sezionamento dell·equipaggiamento elettrico .............................. 27
5.6 Protezione contro la richiusura non autorizzata, non intenzionale e/o erronea ...... 27
6 Protezione contro la scossa elettrica .... .................................... .. ...................... 27
6.1 Generalità ..................................................................... . ........................ 27
6.2 Protezione principale ....................................................... .................... 28
6.3 Protezione in caso di guasto ...............................................................................30
6.4 Protezione mediante l'uso del PELV (bassissima tensione di protezione) ............. 32
7 Protezione dell'equipaggiamento .................................................................. ................ 32
7. 1 Generalità ........................................................................... ,..... ,...... ..,...... , ......... 32
7.2 Protezione contro le sovracorrenti .................................................... ................... 33
7.3 Protezione dei motori contro il surriscaldamento .................................................. 35
7.4 Protezione contro le temperature anormali................................................... . 36
7.5 Protezione contro gli effetti dell'interruzione di alimentazione o la riduzione
di tensione e il successivo ripristino ....................................... . 36
7.6 Protezione contro la sovravelocità del motore ...................................................... 36
7.7 Protezione supplementare contro la corren te (diffe renziale) di guasto verso
terra ........................................ .... .................................. ........................ .............. 36
7.8 Protezione della sequenza delle fasi ............................... .................................... 37
7.9 Protezione contro le sovratensioni di origi ne atmosferica e di manovra ................ . 37
7.10 Corrente nominale di cortocircui to ...................................................................... 37
8 Collegamenti equipotenziali........ ................................ .. ......................................... 37
8.1 Generalità............................................................... .. .............. 37
8.2 Circuito equipotenziale di protezione... ..................................... .. .............. 39
8.3 Misure per limitare gli effetti di correnti di dispersione elevate... .. ............. .42
8.4 Collegamento equipotenziale funzionale ............. .................... . ............... . .... .. 42
9 Circuiti e funzioni di comando e controllo ..................................... ................................. 42
9. 1Circuiti di comando e controllo ................................. . .............. 42
9.2 Funzion i di comando e controllo .............................. . . .. ....... .43
9.3 Interblocchi di protezione ....... ................................. . . . .... ... .... ... 49
9.4 Funzioni di comando in caso di guasto ..................... .... 50
1O Interfaccia con l'operatore e dispositivi di comando montati sulla macchina ............... ... 58
10.1 Generalità ..................................... . . ... 58
1O.2 Attuatori ...... ............................. . ....... ................................................59
10.3 Indicatori luminos i e visualizzatori ..... .. ............... ................. ................. .. 60
10.4 Pulsanti luminosi ............................ . ······ ·············· ··························61
10.5 Dispositivi di comando rotanti ............. . ......................... ..... 61
10.6 Dispositivi di awiamento .. ................. . ·····•·························62
10.7 Dispositivi per l'arresto di emergenza . ......................... ..... 62
10.8 Dispositivi per l'interruzione di emergenza ... .............................................. 62
10.9 Dispositivo per il comando di abilitazione .... .
11 Apparecchiature di comando: ubicazione, montaggio e involucri .................................... 63
11.1 Prescrizioni generai i. .. ......... ........ .... ....... .................•..........•..................... .... ..... .. 63
11 .2 Collocazione e montaggio.. .......................... ............................................. .. 63
11 .3 Gradi di protezione ............ ..........................•....... ........ .............. ............... •.......... 65
11.4 Involucri . porte e aperture ................................................................................ .. 65
11 .5 Accesso ali' equipaggiamento elettrico .............................................................. .. 66
12 Conduttori e cavi .... .... ..... .... .... ... ... .... ... .... ... ..... .... ..... ... ..... ... .... .... ... . ... .. 66
12.1 Prescrizioni generali................................................................ ..... 66
12.2 Conduttori..... ....................... ... ................................................ ...... 66
12.3 Isolamento ................................................. . ...... 6 7
12.4 Portata (capacità di portare corrente) in servizio normale ........ . ...... 67
12.5 Caduta di tensione dei conduttori e cavi .................................. . ...... 68
12.6 Cavi flessibili ...................................... .................................................... . . .. 69
12.7 Cavi conduttori. sbarre conduttrici e assiemi di anelli collettori ............................ 70
13 Tecn iche di cablaggio .......... .........................................................................................72
13 .1 Connessioni e percorsi..................... .............. ................................... 72
13.2 Identificazione dei conduttori ....................... ........... ................. .......................... 73
13.3 Cablagg io all'interno degli involucri... ........................................75
13.4 Cablaggio all' esterno degli involucri ......................... ........................................... 75
13.5 Condotti. scatole di connessione e al tre scatole .................................................. 78
14 Motori elettrici ed equipagg iamenti associa ti ................................................................. 80
14.1 Prescrizioni generali .... .............................................................. ........................ . 80
14 .2 Involucri del motore ........................................................................................... . 80
14.3 Dimensioni del motore .............. ................................ ....... .................................. . 80
14.4 Montaggio del motore e vani del mo tore ........................................... ........... ....... 80
14.5 Cr iteri di selezione del motore ................................................... ........................ . 80
14.6 Dispositivi di protezione per i freni meccanici................................................ .81
15 Prese e illuminazione ................................................................................................. . 81
15.1 Prese per accessori ............................................. .............. ................ . .81
15.2 Illuminazione locale della macchina e dell'equipaggiamento ................................. 81

....

16 Marcatura, segnali di avvertimento e desig nazioni di riferimento .................................. . 82
16.1 Generalità ........... ...................................................... ... ................................... ... 82
16.2 Segnali di avvertimento ............................ ............. ......... ................................... 83
16.3 Identificazione funzionale .... ..................... ,.. ................................ . .. 83
16.4 Marcatura di involucri per equi paggiamenti elettrici............ ........... ........... ....... 83
16.5 Designazioni di riferimento....... .................................................... ...84
17 Documentazione tecnica. ............................................... ............ ....... 84
17 .1 Generalità ............................................................ .................. ............................ 84
17.2 Informazioni relative all'equipaggiamento elettrico ...... ....................................... .. 84
18 Verifiche .............................. ................. ............................... , .......................... ............ 85
18.1 Generalità ........................................................... .......... .......... .................... ..... .. 85
18.2 Verifica delle cond izioni per la protezione mediante interruzione automatica
dell'alimentazione.......................... .. ......................... .......................... ........ ... 86
18.3 Prove di resistenza dell'isolamento ..................................................................... 89
18.4 Prove di tensione ........................................................................................... ... 90
18.5 Protezione contro le tensioni residue ........................................................... .. .. 90
18.6 Prove funzionali ......... ........... ............................... ..... ,.. ,,.. ,.............. ........ .... . .. 90
18.7 Ripetizione delle prove ... ................................................................. ................ ... 90
Allegato A (normativo) Protezione in caso di guasto med iante interruzione automatica
de11 :a1.imeAtazior:1e .......... = ·..................... .... . .. .. ... .. .. .. . . .. .. .. .. . .. . .. . .. .. .. .. .. . .. ...~ 9-1
Allegato B (informativo) Questionario per l' equipaggiamento elettrico delle macchine .......... 99
Allegato C (inrormalivo) Esempi di macchine trattate nella presente parte della
IEC 60204 ......... .................................... ................................................................. 103
Allegato D (informativo) Portata e protezione contro le sovracorrent i di conduttori e
cavi nell'equipagg iamento elettrico delle macchine ......................... ... .............................. .. 105
A llegato E (informativo) Spiegazione delle funzion i per le operazioni di emergenza.. . 111
Allegato F (informativo) Guida all'uso della presente parte della IEC 60204 ...................... 112
Allegato G (informativo ) Confronto delle sezioni di conduttori ti pici ................................... 11 4
Allegato H (informativo ) Misure per rid urre gli effetti delle influenze elettromagnetiche ...... 115
Allegato I (informativo J Documentazione/Informazioni. ................................. ..................... 121
Bibliografia .............................................................................. ... ...................................... 123
Allegato ZA (normativo) Riferi men ti norma tivi alle Pubblicazioni Internazionali con le
corrispondenti Pubblicazioni Europee .......................... ...................................................... 128
Allegato ZZA (i nformativo) Corrispondenza tra la presente Norma Europea e i requisiti
essenziali della Direttiva 2006/42/EC [2006 OJ L 157) destinati ad essere soddisfatti ......... 132
Allegato ZZB (informativo) Corrispondenza tra la presente Norma Europea e gli
obiettivi di sicurezza della Direttiva 2014/35/EU (2014 OJ L96) destinati ad essere
soddisfatti .. ................................ .......................................................................... .. .......... 134
INTRODUZIONE
La presente Parte della IEC 60204 fornisce le prescrizioni e le raccomandazioni relative
all' equipaggiamento ele ttrico delle macchine in modo da persegu ire:

- la sicurezza delle persone e d ei beni;


- la cong ruenza delle risposte ai comandi;
- la facilità di utilizzo e manutenzione.
Ulteriori linee guida sull'utilizzo della presente Parte della IEC 60204 sono fornite
nell'Allegato F.

La Fig. 1 è stata riportata per facilitare la com prensione delle relazioni tra i diversi elementi di
una macchina e dei suoi equipaggiamenti associali. La Fig. 1 mostra la rappresentazione
schematica di una macchina tipica e dell'equipaggiamento associato che mostra i diversi
elementi dell'equipaggiamento elettrico riportati nella presente Parte della IEC 60204. I numeri
Ira parentesi () si riferiscono agli articoli e ai paragrafi della presente Parte della IEC 60204.
Nella Fig. 1 è inteso che lutti gli elementi presi insieme, com prese le protezioni , l' attrezzatura ,
il softwa re e la documentazione , costituiscono la macchina. e che una macchina o più macchine
che lavorano insieme, generalmente con almeno un controllo d el livello di supervisione,
costi tuiscono un sistema o una cella di produzione.
NORMA T ECNI CA
- ~-....-:.r,,: - · - - - ~ ,.... ~
' --"-,.,.---'-"'--'-:\..--------~---

Se,gnali di 3'."1e11imento, eleme1U


/\mòleote d1!~1ontticazior.e (wi. 16) Controllore
é:1ccs!ante sistem9lcefls
(4.A) Oocumeniaziora
tecnb3 (art. 17}

Dispositivo di sezionamento dell'al imanlazior,a


{5.3)
Prctezicne contro la s~ossa elen ri ca
iM .6)
Proiezione dell'equiçaggiar.;enl o
Al imenfa.zione (art. 1:1
(4.3) Morsetto di terra (PE;
(5.i) Coltegamento dati
Circuiio eqvipotenZlale di F<ila2:ione
(8.2)

0--
(Conn:ssione del
Circuli e funzicni di coman do e con trollo
(3-1, 9:,
Furu:icl"le di ;:irresto d, emo,gonza
i9.2.2.4ì
-ccn:iuttore eh A~p ar,acchiatur e di comando
prote2iono <rstamc) (art, 11}
Accessl'.lri e illumlna2ionè
(art. 15j
Condu ttori DispcG:tivo di a1res!o
eca•,i ~ di ~m~!se~
(.irf:12) (10.7j
Tecniche di
cablagi}io
(art
Prow)
{art.
13:,
1a;
Equipaggiamento di
oom ando e contrc llc
:ie,I t""Oio:e
~
Con!rollo1e
progr.;immabile
- Pos!azfOr.e di comando
dell'opers1ore
(art 10:,

t
ln terfoccia
Entrato/Uscite

t
- Protezioni e
<tisposili\'i di
avvertimemo

Motori (a,t. ";;4j


e irasduttori Attua t!lri e 1'1ensali

Equi;:,agg'am ~nto <:li prcceu o


-
Figura 1 - Rappresentazione schematica di una macch ina tipica

... ,..___. ........


SICUREZZA DEL MACCHINARIO -
EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO DELLE MACCHINE -

Parte 1: Regole generali


1 Campo di applicazione
La presente Parte della IEC 60204 si applica agli equipaggiamenti e sistemi elettrici, elettronici
ed elettronici programmabili per macch ine non portatili quando sono in moto, inclusi i gruppi di
macchine che lavorano in modo coordinato.
NOTA 1 Lcl presente Parte della IEC 60204 è una Norma. 8pplicaiiva e non è imosa a hm1la re o a impedire il
progre$SO tecn ologico.
NOTA 2 Nella presente Patta dèlla IEC 60204. il termine ' elettrico" ccmprende gli aspetci elettrici. eletuonici od
elettronici programmabili { per es. ·'equipaggiamontc ~lellrk:o' significa equipaggiamer,1o elettrico. equipaggiamento
èléttronico ed equipaggiamento elettronico p;ogrammabile).
NOTA 3 Net contesto della presentè Parie della IEC 60204. il termine "pétsona• si riferisce a qualsiasi individuo e
comprende le persone incaricate e addestrate dall'utilizzato,é o da un suo rappresentante per ruso e la cwa deUa
macchina in questione.

L'equipaggiamento considerato dalla presente Parte della IEC 60204 inizia dal punto di
connessione dell'alimentazione all'equipaggiamento elettrico della macch ina (vedere 5.1 ).
NOTA 4 Le presctizioni rolative all'alimentazione degli impianli él.?llncr utilizzatori sono indicate nellJ sarlé
IEC 60364.
ba pr-esen-te P-arte della IEG 60·204 si - applica agli equipaggiamenH elettrici- o - a par ti -di
equipaggiamenti elettrici ali mentati con tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente
alternata (AC) o 1500 V in corrente continua (DC) e con frequenze nominali non superiori a
200 Hz.
NOTA 5 lnforn1az1oni sugli equipaggiamenti élélUid o parti tli equipaggiamenti elettrici opGranti con tensioni di
alimentazione nominali superiori sono disponibili nella JEC 602ù4•11.
La presente Parte della IEC 60204 non copre tu tte le prescrizioni (per es. protezion i,
interblocch i o comandi), necessa rie o richieste da altre norme o regolamenti al fine di
proteggere le persone da pericoli diversi da quelli elettrici. Ogn i tipo di macchina ha un insieme
unico di requisiti di cui si deve tener conto per fornire un'adeguata sicurezza.

La presente Parte della IEC 60204 include specificatamente_ ma non è limitata, agli
e quipaggiamenti elettrici di macchine, come definito in 3.1.40.
NOTA 6 l'Allegato C elenca esempi dr macchine al c1.1i equipaggiamonto élettnco può applicarsi la presente Parto
della IEC 60204 .
La presente Parte della EN 60204 non specifica prescrizion i supplementari e speciali che
possono essere applica te ag li equipagg iamenti elettrici di macchine comprese per es_ quelle
che:

- sono destinate all'uso all'aria aperta (cioè all'esterno di edifici o di altre str utture di
protezione) ;
utilizzano, trattano o producono materiale potenzialmente esplosivo (per es. vernice o
segatura);
- sono desti nate all'uso in atmosfere potenzialmente esplosive e/o infiammabil i;
- danno luogo a rischi specifici nella produzione o nell'utilizzo di determinati materiali:
sono destinate all'uso in miniere;
- sono macchine, unità e sistemi per cucire (che sono tratta te nella IEC 60204-31 );
- so no macchine di sollevamento (che sono trattate nella IEC 60204-32) :
- sono equ ipaggiamenti per la fabbricazione di semiconduttori (trattati nella IEC 60204-33)_
I circuiti di potenza. nei quali l'energia elettrica viene usata direttamente come mezzo di lavoro,
sono esclusi dalla presente Parte della IEC 60204.
9
- -~:'!'::Z ::-:-· --. --- -
...,..,.,.._._,,..,.__ - - - ..... :•;:- --·.- ....;,:::::;::::zi;~~~-~-...;:,:;·::

2 Riferimenti normativi

I documenti citati nel seguito• ai quali viene fatto riferimento in tutto o in parte, nel presente
documento sono indispensabili per la sua applicazione. Per quanto riguarda i rifer imenti datati,
si applica esclusivamente l'ed izione citata. Per quanto rigua rda i riferimenti non d atati, si
applica l'ultima edizione del documento al quale vien e fatto riferimento (comprese eventuali
Modifiche).

3 Termini , definizioni e abbreviazioni


3.1 Termini e definizioni
Per gli scopi del presente documento, si applica i seguenti termini e definizioni.
3.1 .1
attuatore
parte di un dispositivo alla quale applica un'azione esterna
NOTA 1 L'attuatore può a ssumere la forma di una maniglia, un pcmello, un putsanta, un tullo, un pistone ecc,
N OTA 2 Esistono alcuni mezzi di ath Iazione che non richiedono una forza e sterna, rr,à solàmenle un'a zione, -,d es.
schermi sensibili.
NOTA 3 Vedere anche 3.1. 39.
3 .1.2
temperatura ambiente
tem~er~ tura ~elf'ari ~ od~ altro_me~zo dove l'e_gu~pa!!_giam=.n~~ ie_n.:...util~ z~to_
3. 1.3
barriera
parte che assicura la protezione contro i contatti con parti attive da tutte le direzioni abituali
d'accesso

3.1.4
protezione principale
protezione contro la scossa elettrica in condizioni di assenza guasto
NOTA Precedentemente indicata come ''protezione contro i contatti diretti"

[IEC 60050-195 :1998, 195-06-01 , modificata - La nota è stata aggiunta.]

3.1 .5
passerella
supporto per cavi costituito da una base continua, munito di bordi rialzati e senza coperchio
NOTA Una passerella può essere perforata o non per forata.

[IEC 60050- 826:2004, 826-15-08]

3 .1 .6
sistema di canali
sistema d ì involucri chiusi, muniti di una base con un coperchio amovibile, destinato alla
protezione completa di conduttori isolati o cavi

3 .1.7
concomitante
che si verifica o opera contemporaneamente (ma non necessariamente in sincronismo)

3.1.8
cavo conduttore
sbarra conduttrice
cavo conduttore o sbarra conduttrice di un sistema di alim entazione con un collettore di corrente
a contatti striscianti

(• ) N.d.R. Per l'e lenco delle Pubblicazioni , si rimand a all'Allegalo ZA.


-----
_ ,.. ____ 10
·-..:::;::-
. .......-.---..- - _
-_-_.._-_-_.,__.,_.,._.._.._-_,._.,_.~-= =-=-== ~ · -~-~
CEI F.N 60204-1:2018-12
~-'- --~-----=--•= .. :~
3.1.9
tubo protettivo
parte di un sistema di cablaggio chiuso , di sezione circolare o non circolare, usato per condu ttori
isolati e/o cavi nelle installazioni elettriche
NOTA I tubi protettivi dow ebbero essere .sufficientemente uniti per conseri:ire ai conduttori isolati o/o ai cavi di
essere soltanto :ira1i ma non inseriti la ce, a hner.!e .

[IEC 60050-442: 1998, 442-02-03, modificata - La defin izione è stata modificata e la nota è
sta ta aggiunta.]
3.1.10
circuito di comandof1i, <di una macchina>
circuito uti lizzato per il comando e il controllo, incluso il monitoraggio, di una macchina e
dell 'equipagg iamento elettrico
3 .1 .11
dispos itivo di comando
dispositivo inserito in un circuito di comando e controllo e utilizzato per il comando del
funzionamento della macchina
ESEMPIO Sensore di posizione. interrutto,e di comando manual=. rele, contattore, val'lola a comando
elettromagnetico.
3.1 .12
postazione di comando
postazione di comando dell'operatore
assieme di ono·o più·attoatori·di comando (veùere· 3.1.1·) fissati so lto· stesso pan-nello-o a11·o·g·gi'ati-
nello stesso involucro
NOTA Una postazione di comando può con1enere anohe il rela tivo equipaggiamento. ad e sempio potenz.iomatl'i,
farnpade di Ségnola z1one strumeotaz.ioni. dispositivi di visualizzazione (displtl)•), ecc.
[IEC 600 50-44 1 :1984, 441-12-08, modificata - È stato aggiunto il secondo miglior termine, nella
definizione la parola "interruttori" è stata sostituita da "attuatori' e la nota è stata aggiunta.J

3.1.13
apparecchiatura di comando
apparecchi di manovra e loro combinazion i con apparecchi di comando, misura , protezione e
regolazione, e insiemi di tali dispositivi ed equipaggiamenti con le relative interconnessioni, gli
accessori, gli involucri e le strutture di supporto associate , destinati principalmente al comando
di apparecchi utilizzatori di energia elettrica
[IEC 60050-441: 1984, 441-11-03)

3.1 .14
arresto controllato
arresto del movimento di una macchina mantenendo la potenza agli attuatori della macchina
durante la procedura di arresto
3.1. 15
contatto di retto
contatto di persone o animali con parti attive
NOTA Vedere 3. 1.4.
[IEC 60050-826:2004, 826-12-03. modificata - La nota è stata aggiunta.J

(1j NdR.: il termine inglcso ''contrai' può avere il significato di ··comando'. ·•conUdlo'' o 'comando e controllo·•. Nél
testo si è cercato di tradmlo di volta in volta nel modo ritenuto più idoneo.
11
3.1 .16
azione di apertura diretta, , di un elemento di contatto>
realizzazione della separazione dei contatti per effetto diretto di un movimento specificato
dell'attuatore del dispositivo di manovra a ttraverso elementi non elastici (per es. non di pendenti
da molle)

[IEC 60947-5-1 2003, K.2.2 J

3 .1.17
condotto
canale chiuso destinato espressamente a contenere e pro teggere conduttori elettrici . cavi e
sbarre

NOTA I tubi proieitivi {vedere 3 .1.9). i siste mi di canall (vedere 3 , 1,6) e i cana li sottopavimento sono tipi di condotti.

3.1 .1 8
t erra12l
terra loca le
parte della terra che è in contatto elettrico con un dispersore il cui potenziale elettrico non è
necessariamente uguale a zero

[IEC 60 050-195: 1998, 195-01-03]

3.1.19
area di servizio elettrico
l<1.c11I~ oJuo_gQ. p_eL)'eq uiP-~g_gj aro~otQ.e.l!allJ(ic_o., l'Jil.CQesso_11I QJJaJe _è rj se.r_v_at.o a p_etson.e_is_truite
o avvertite, che a vviene mediante apertura di una porta o rimozione di una barriera senza uso
di chiavi o utensili. ed è chiaramen te contrassegna to da segnali di avvertimen to adeguati

3.1 .20
equipaggiamento e lettronico
par te dell'equipaggiamento elettrico contenente circui ti basati principalmen te su dispositivi e
componenti elettronici per il suo funzio namento

3.1.21
dispositivo di arresto di emergenza
dispositivo di comando ad alluazione manuale utilizzato per avviare una funzione di arresto di
emergenza
NOTA Vedere 9.2.3.4.2.
[ISO 13850:2006 , 3. 2. modificata - La nota è stata aggiunta.]

3.1 .2 2
dispositivo di interruzione di emergenza
dispositivo di comando ad attuazione manuale utilizzato per interrompere o avviare
l'interruzione dell'alimentazione di energ ia elettrica a un'installazione intera, o a parte di essa.
in caso di rischio di scossa elettrica o di altro rischio di origine elettrica
NOTA Vedere 9.2.3.4 .3.
3 .1.23
area di ser vizio elettrico chiu sa
loca le o luogo per l'equipaggiamento eleitrico, l'accesso al quale è riservato a persone istruite
o avvertite che avviene mediante utilizzo di una chi ave o utensile per aprire una porta o
rimuovere una barri era, ed è chiaramente contrassegnato da segnali di avvertimento adeguati

(2) N .d.R: Nel testo In inglése compaiono sia i termini "earth~ e •·toca i earth'. che "ground'' e 'local ground''; quèsti
ultimi utilizzaii negli USA.

12
NORMA TEC NICA
....s:....,_._...,._
,r; _ _..,. _ __ ~-
,c . --. .... - - - · - · - - - - - - -

3.1.24
involucro
elemento in grado di fornire la protezione dell'equipaggiamento contro alcune influenze esterne
e la protezione principale contro il contatto diretto da ogni direzione
NOTA La definizicne osistonté tratta dall'I EV richiede i segventi chiarimenti ai fini della presente Parte della
IEC 60204.
a) Gli involucri assicurano a persone e ad animali la protezior,8 contrò l'accasso a parti pericolose.
b) Le barriere, le ei.perture sagoma1e. o qualsiasi ahro mezzo .atto a irnpédlre o limitare la penetrazione dei
dispositivi di prova si::eci ficati, sono considerati parte integrante delfinvolucro. sia che risultino fissati
all'involucro, sia che facciano par1e dell'equipaggiamento contenuto nell'involucro. a meno che la rimozione di
tali mezzi sia possibile senza l'uso di una chiavé o di un utensile.
e; Un involucro può essere:
un armadio o una c"sseua, monlati sulla macchina o $eparati da essa:
un•~ scomparto, costituito da uno spazio chiuso çhe fa parte òella struttura della macchina.
[IEC 60050-195:1998. 195-02-35, modificata - La definizione è stata modificata.)

3.1.25
equipaggiamento e lettrico
elementi utilizzati congiuntamente all'impiego dell'elettricità da parte di macchine o parti di
macchin e, ad esempio material i, dispositivi, componenti. apparecchi, accessori e sim ili

3.1.26
col~ gamento eq.1tlpot_en~lale
realizzazione di connessioni elettriche tra parti conduttrici esposte (masse) destinate a ottenere
l'equipotenzialità

[IEC 60050-195:1998 , 195-01-1 O)

3.1 .27
massa (parte conduttrice accessibile)
parte conduttrice di un equipaggiamento elettrico che può essere toccata e che non è in
tensione in condizioni ordinarie di funzionamento, ma che può andare in tensione in condizion i
di guasto

[IEC 60050-826:2004, 826-12-1 O, modificata - La definizione è stata modificata.]

3.1.28
massa estranea (parte conduttrice estranea)
parte conduttrice non facente parte di un'insta lla zione elettrica e in grado di introdurre un
potenziale elettrico, generalmente il potenziale elettrico di una terra locale

[IEC 60050-1951998, 195-06-1 1]

3.1.29
guasto
cessazione dell'attitudine di un elemento a eseguire una funzione richies ta
NOTA 1 A seguilo del gu'1sto l'elemento è in avaria.
NO TA 2 Il ·guasto" é vn evento. diversamente dall"'avaria' che è uno stato.
NOTA 3 Questo concetto -cosi definito non si applica a e!emonti costituiti unicamén1e da software.
NOTA 4 In pratica i termini avaria e guasto sono spGJsso utiliuati come smonimi,
[IEC 60050-191 :1990. 191-04-01)

13

3.1 .30
avaria
stato di un elemento caratterizzato dall'incapacità di eseguire una funzione richiesta , esclusa
l'inabilità durante la manutenzione preve ntiva o altre azion i programmate, o dovuto alla
mancanza di risorse esterne
NOTA 1 Un'avaria è spesso il risultato di un guasto dell'olcmc"I0 stesso, llla può asis!et è anche seriza un
precedente guasto.
NOTA 2 Il termine inglese 'fault' é la sua definizione sono identici a quelli dati nell'IEC 60050 19·1:1990, 4

191 -05-01 . Nel campo delle macchine. il termine francese "défaut' e quello tedesco 'Fahlar~ vengono utilizzali di
preferenza al posto dei termini ''panne• 8 ' Féhl2.ustand" ché vengono tormti con la medesima definizione,
3.1.31
protezione in caso di guasto
protezione contro la scossa elettrica in condizioni di singolo guasto
NOTA Ptecedentemente inèicata come "protezione contro i contatti indiretti'
(IEC 60050-195: 1998, 195-06-02, modificata - La nota é stata aggiunta.]

3.1 .32
collegamento funzionale
collegamento equipotenziale necessario al regolare funzionamento di un equipaggiamento
elettrico

3.1.33
pericolo
potenziale sorgente di lesioni fisiche o danni alla salute
NOTA 1 Il termine pericolo può essere qualificato pér définirne I origine (per esempio: pericolo meccanico, pericolo
èlel!rico) o la r1a.turn del danno potenziale (per esempio: pericolo di s:;-~ssa elettrica. pericolo di lesioni da taglio,
pericolo di tossicité. pericolo di incendio).
NOTA 2 Il pericolo considerato nella prnsanté dénnltlonè:
è costantemente presente durante l'utilizzo previsto della macchina (es . 8lémantl pericolosi lr>i movlrrlèrlto, arco
elettrico durante una fase di saldatura, postura insalubre, emissione di rumore. temperatura ele'lata): oppme
può 'lerificarsi inaspettatamente (es. esplosione, pericolo di schiacciamento conseguente e un av•,iamento
accider1talelimprovisto, espulsione conseguente a una rottura, caduta conseguente a una
accelerazione/decelerazione).

(ISO 12100:2010, 3.6, modificata - Nella definizione il termine "danno· è stato sostituito da
"lesioni fisiche o danni alla salute" e la Nota 3 è stata eliminata]

3.1.34
contatto indiretto
contatto di persone o animali con masse che risultano in tensione in condizioni di avaria
NOlA Vedere 3 .1.31 ,
(IEC 60050-826 :2004, 826-12-04, modificata - La definizione è stata modificata.]

3.1 .35
sistema Induttivo di alimentazione
sistema di trasferimento induttivo di potenza, costituito da un convertitore mobile e da una
rotaia conduttrice, con uno o più trasduttori e convertitori-trasduttori in grado di trasferire
potenza elettrica senza contatto galvanico o meccanico, per esempio ad una macchina mobile
NOTA La rotaifl conduttrice e ,1 trast:utiore corrispondono rispettivamente al primario e al secondario di un
trasi ormatore.

3.1 .36
persona avvertita, <in ambito elettrico>
persona adeguatamente informata o sorvegliata da una persona istruita in ambito elettrico in
modo da consentirle di percepire i rischi ed evitare i pericoli che possono derivare dall'elettricità

[IEC 60050-826:2004 , 826-18-02, modificata - la definizione · una persona istruita in ambito


elettrico" è stata utilizzata al posto di "persone istru ite in ambito elettrico"]
.:.::;:;;:::::~.
14 ---•r-..._~~•~••-~• ••-••••-••••••--•••
• _._'- J.!...11.-t.: ~ - ·~- · - ... ~ ... · ~ - · __ .._.._i.x-...:.....:._...........:.;,..,;;.i
"'
3.1.37
interblocco
sistema di dispositivi che operano insieme per:

- evitare il verifica rsi di situazioni pericolose, o


- evitare danni all'equ ipaggiame nto o ai materia li, o
- evitare operazioni specifiche, o
- assicurare manovre corrette
3.1 .38
parte attiva
condu ttore o parte conduttrice destinata a essere in tensione durante il se rvizio ordinario,
compreso il conduttore di neutro ma, per convenzione. escluso il conduttore PEN
3.1 .39
attuatore di macchina
organo di potenza della macchina utilizzato per realizzarne il movimen to (ad esempio mo tore,
solenoide, cilindro pneumatico o id raulico)
3.1.40
macchina rio
m acchina
insi eme di par ti o componenti, di cui almeno uno mobile, collega ti tra loro, con idon ei attuatori
d ì ma~ ch ìna, cìrcuìJì c:lì C.9!)'Hlndo e dj potenza, per _un'applicazione ben_ determìnaJa, ln
par ticolare per la trasformazione , il trattamento, la movimentazione o l'imballaggio di un
materiale
NOTA 1 Il tarmine ·macchinario' comprende anche un i nsieme di macchine che, pot raggiungeté uno stesso
risultato, sono disposte e comandate in modo da avéré un funzionamento solidale
NOTA 2 Il termine 'componente'' è qui utilizzato in s&nso gemuale e non si riferisce es::lusivamente ai componenti
elettrici.
[ISO 12100:201 O. 3 .1 , modificata - La definizione è stata modificata e la No ta 2 facente
riferimento all'Allegato è stata eliminata e sostituita dalla presente Nota 2.)
3.1.41
marcatura
segni o scritte con lo scopo primario di identificare l'equipaggiamento, componenti e/o
dispositivi

3.1.42
conduttore di neutro
N
conduttore elettricamente collegato al punto di neutro e in grado di contribu ire alla distribuzione
di energia elettrica

[IEC 60050-1951998, 195-02-06)

3.1 .43
ostacolo
elemento inteso a impedire un contatto diretto involontario con parti attive, ma non a impedire
un contatto diretto intenzional e

(IEC 60 050-195:1998, 195-06-16. modificata - La dicitura · protezione (elettrica)" è stata


eliminata dalla defin izione.)

3.1 .44
sovracorrente
corrente che supera il valore nominale
NOTA Per i conduttori. il valore nominale li co n s1déra10 uguale alla portata di corrente.
[IEC 60050-826:2004, 826-11-14, modificata- la definizione è stata riformulata.)
15
3.1.45
sovraccarico (di un circuito)
relazione tempo/corrente che supera il carico massimo nominale in un circuito, quando questo
non è in condizione di avaria
NOTA Il termine sovt accarico non dovrebbe essere usato come sinonimo di sovracorrente.

3.1.46
combinazione spina/presa
com ponente e componente di accoppiamento idoneo, adatto a terminare i conduttori e destinato
alla connessione o al sezionamento di due o più conduttori
NOTA Tra gli e sempi di combinazione spina/presa vi sorio:
- connettori che rispettano le prescrizioni della IEC 61984;
- una spina e una presa. lJO dispositivo di accoppiamento per cavi o connettori conformi alla IEC 60309-1:
una spin-a è una présa conformi alla IEC 50884-1 o un connettore conforme alla ICC 60320-1 .

3.1.47
circuito di potenza
circuito usato per fornire la potenza agli elementi dell'equipaggiamento utilizzati per il processo
produttivo e ai trasformatori che alimentano i circuiti di comando

3.1 .48
corrente di cortocircuito presunta
Tcp
valore efficace- della corrente· ch e -crrcol·e re·IJbe nel- caso in- cui i con-dottori ·di ·alimentazione
dell'equipagg iamento elettrico fossero cortocircuitati da un conduttore di impedenza
trascurabile posto il più vicino possibile ai morsetti di alimentazione dell'equipaggiamento
elettrico

(IEC 61439-1: 2011. 3.8 .7, modificata - "assieme" è stato sostituito da ' equipaggiamento
elettrico"[

3.1 .49
collegamento equipotenziale di protezione
collegamento equipotenziale per la protezione contro la scossa elettrica
NOTA 1 Le misure per la protezione contro la scossa ete tu ica possono anche ridurre i rischi di ustioni o di incondi.
N OTA 2 Il collegamento equipotenziale di protezione può essere ottenuto con condutton di proteziono e conduttoti
e quipotenziali di protoziono e m0dianla I' accoppiameoto conduttivo di parti condut!i'le della macchina e del relativo
equip1:199iamento elettrico.

3.1 .50
c ircuito equipot enziale di protezione
conduttori di protezione e par ti conduttrici collegati insieme per la protezione contro la scossa
elellrica in caso di guasto dell'isolamento

3.1.51
conduttore di protezione
conduttore che fornisce un percorso primario della co rrente di guasto dall e masse (parti
conduttrici accessibili) dell'equipaggiamento elettrico a un morsetto di terra di protezione (PE)

3.1 .52
ridondanza
applicazione di più di un dispositivo o sistema, o di una par te di un dispositivo o sistema, al fine
di garantire che, in caso di guasto nelle fu nzio ni di uno di essi, un altro sia disponibile per
svolgere tali funzioni

3.1.53
designazione dì riferimento
codice distintivo utile a identificare un elemen to nella documentazione e sull' equipaggiamento

16
JJ<;lRMA Tl;.CN LCA _ _ __ _CEI EN 60204 -1:20 18-12

3.1.54
rischio
combinazione della probabil ità del verificarsi di un danno (cioè lesioni fisiche o danni alla salute)
e del grado di gravità di tale danno

!ISO 12100:2010, 3 .12, modificata - Il testo in parentesi è stato aggiunto]


3.1.55
protezione di sicurezza
riparo o dispositivo di protezione u tilizzato come mezzo per la protezione delle persone da un
pericolo

[ISO 12100:2010, 3.26, modificata - È stata aggiunta la dicitura "utilizzato come mezzo per la
protezione delle persone da un pericolo".]

3.1.56
misura di s icurezza
misura che utilizza protezioni di sicurezza per proteggere le persone contro i perico li che non
possono essere ragionevolmen te eliminati, o i rischi che non possono essere sufficientemente
limitati da misure di integrazione della sicurezza nella progettazione

[ISO 12100:2010 . 3.21]

3.1 .57
_ funzione di s i_curezza _ _ _ _
funzione di una macchina il cui guasto può causare un immediato aumento d el(i) rischio(rischi)

ilSO 12100:2010, 3 .30; IEC 62061 :2005, 3 .2.15]


3.1.58
piano di servizio
piano su cui si trovano norma lmente le persone quando lavorano o fanno manutenzione
all'equipaggiamento elettrico

3 .1.59
corrente di cortocircuito
sovracorrente derivante da un cortocircuito dovuto a un guasto o a una connessione non
corretta in un circuito elettrico

[IEC 60050-441 :1984, 441-11-07)

3.1.60
corrente nominale di cortoci rcuito
valore della corrente di cortocircuito presunta che un equipaggiamento elettrico può sopportare
per il tempo totale di funzionamen to (durata di interruzione) del dispositivo di protezione contro
il cortocircu ito (SCPD) nelle condizioni specificate

[IEC 61439-1: 2011, 3.8.10.4, modificata - La parola inglese ·rated" (nominale) è stata
eliminata dal termine e il riferimento ad "assieme" è stato eliminalo dalla definizione.]

3.1.61
persona i struita
persona istruita in ambito elettrico
persona con formazione, conoscenze ed esper ienze tali da consentirle di percepire rischi ed
evitare pericoli che possono derivare dall'elettricità

[IEC 60050-826:2004, 826-18-01 , modificata - Le parentesi sono state eliminate ed è stato


aggiunto il termine "formazione".]
NORl~A TECN l~ A

3.1 .62
fornitore
soggetto (per es. costruttore, appa ltatore, installatore, integratore di sistem i) che forn isce
l' equipaggiamento o i servizi associati all a macch ina
NOTA L'utilizzatore può anche agire in quaM à d1 fornito, e di se s1esso.
3.1.63
appare cch io d i manovra
apparecchio desti nato a stabilire e/o inte rrompere la corre nte in uno o più circuiti elettrici
NOTA Un apparecchio di manovra può osogu,,a una dt ques!e funzioni o entrambe.
[IEC 60 050-4411984, 441 -14-01]

3.1.64
arresto non controllato
arresto di un movi men to della macchina ottenuto interrompendo l'ali mentazione elettrica agli
attua tori di macchina
NOTA La presente definizione non implica aie.uno st~to particolare di altri dispositivi di arresto per esempio fréni
maccaoici e idraulici.
3.1.65
util izzatore
soggetto che utilizza la macchina e l'equipaggiamento ele ttrico associato

- -3.2- -Abbr.e.v.iazion.i.
AWG American Wire Gauge
AC Corrente Alternata (e.a.)
BDM Modulo base di azionamento
ccs Sistema di comando senza fil i
DC Corrente continua (e.e. )
EMC Compati bilità Elettromag netica
EMI Interferenza Elettromagnetica
IFLS Sistema di localizzazione guas ti d 'isolamento
MMI Inter faccia uomo -macchina
PDS Sistema di azionamento
PELV Bassissima tensione di protezione
RCD Interruttori differenziai i
SPD Dispositivi di protezione dalle sovratensioni
SCPD Dispositivo di pro tezione contro i cortocircuiti
SELV Bassissima tensione di sicurezza
SLP Posizione lim itata in sicurezza
STO Coppia disinserita in sicurezza (Sale Torque O ff)
4 Prescrizioni generali

4.1 Generalità
La presente norma specifica le prescrizioni relative all'equipaggiamento elettrico delle
macchine.

I rischi associati ai pericoli relativi all'equipagg iamento elettrico devono essere considerati
come parte delle prescrizioni globali per la valutazione dei rischi della macchina. Questo
permette di:

- identificare l'esigenza di ridurre il rischio; e


- stabilire un livello adeguato di riduzione del rischio: e
determ inare le misure di protezione necessarie
per le persone che possono essere esposte a tali pericoli, pur mantenendo prestazioni
adeguate della macchina e del suo equipaggiamento.

Le situazioni pericolose possono derivare dalle seguenti cause, ma non sono limitate a esse:

- guasti o avarie all'equipaggiamento elettrico che deter minano la possibilità di scosse


elettriche, archi o fiamme;
guasti o avarie in circuiti di comando (o componenti e dispositivi associati a tali circuiti) che
provocano un malfunzionamento della macchina:
- disturbi o in terru zioni nelle sorgenti di alimentazione, nonché guasti o avarie nei circuiti di
potenza, che provocano un malfunzionamento della macchina:
- perdita di continuità dei circuiti che può generare un guasto della funzione di sicu rezza. ad
esempio dovuta a contatti striscianti o rotanti;
- disturbi elettrici, per esempio elettromagneti ci, elettrostatici, provenienti dall' esterno o
generati all'in terno dell'equipaggiamen to elettrico, che provocano un malfunzionamento
della macchina: ·
- r ilascio di energia (elettrica o meccanica) accumulata che provoca, per esempio, scosse
elettriche o movimenti inattesi in grado di procurare lesioni:
- rumore e vibrazione meccanica a livelli che possono causare problemi di salute per le
persone:
- temp erature di super ficie suscettibili di provocare lesioni.
Le misure di sicurezza sono una combinazione delle misure integrate ne lla progettazione e di
quelle prescritte che devono essere messe in atto dall'utilizzatore.

Il processo di progettazione e di svi luppo deve identificare i pericoli e i rischi da e ssi derivanti.
Quando i pericoli non possono essere rimossi e/o i rischi non possono essere sufficientemente
ridotti da misure di integrazione della sicurezza nella progettazione, devono essere fornite
misure di protezione (per es. misure di sicurezza ) per ridurre il rischio. Ove sia necessaria
un'ulteriore riduzione del rischio, devono essere forniti mezzi supplementari (per es. mezzi atti
a richiamare l'attenzione). Inoltre, possono essere necessarie procedure operative in grado di
ridurre i rischi.

Si raccomanda, laddove l'utilizzatore è noto , di usare l'Allegato B per facilitare uno scambio di
informazioni tra l'uti lizzatore e il(i) forn itore(i) sulle condizioni di base e sulle prescrizioni
supplementari dell'utilizzatore relative all' eq uipaggiamento elettrico.
NOTA Tali prescnzioni supplementari possono:
- fornire funzioni ~ggiun live che dipendono dal tip~ di macchina (o gruppo di macchine) e dall',;1pplicazione:
facilitare la manutenzione é la ripa razione; e
- migliorare l'affidabilita e la facilita d'impiego.
4.2 Scelta dell'equipaggiamento
4.2.1 Generalità
I componenti e i dispositivi elettrici devono:
- essere adatti per l'uso a cu i sono destinati; e
- essere conformi alle relative Norme IEC, se d isponibili; e
- essere applicati in conformità alle istruzioni del fornitore.
4.2.2 Apparecchiatura d i manovra
In aggiunta alle prescrizio ni contenute nella IEC 60204-1 . in funzione della macchina, dell'uso
previsto e del suo equ ipaggiamento e lettrico, il progettista può scegliere parli di quest'ultimo
conformi alle parti pertinenti della serie EN 61439 (vedere anche Allegato F).

4.3 Alimentazione elettrica


4.3.1 Generalità
L'equipaggiamento elettrico deve essere progettato per funzionare correttamente nelle
condizioni di alimentazione:

- come specificato in 4.3.2 o 4.3.3, oppure


- come diversamente specificato dall'utilizzatore, oppure
- com~. sp_e cifiç~to_<:!al f9r_!1it-9,:_e Qi ',!n_a sorg_ente C[j alim~ntaziQf!.~ p_artiço!ar e 1ved~r e__±l~
- 3.~}
4.3.2 Alimentazione In corrente alternata (AC)
Tensione Tensione a regime: da 0,9 a 1, 1 volte la tensione nominale.
Frequenza Da 0,99 a 1,01 volte la frequenza nominal e in modo co ntinua tivo;
da 0,98 a 1,02 volte pe r un breve periodo.
Armoniche Distorsione armonica dovuta alla somma delle armoniche dalla
seconda alla trentesima che non superi il 12 % del valore efficace
della tensione totale tra i conduttori attivi.
Squilibrio della tensio ne Né la componente di sequenza inversa, né la componente di
sequenza zero della tensione di alimentazione trifase deve essere
superiore al 2 % della componente a sequenza diretta della
tensione.
Interruzione della tensione Tensione di alimentazione interrotta o azzerata per un tempo non
superiore a 3 ms, in un qualsiasi istante del ciclo d i alimentazione
con più di 1 s tra due interruzioni successive.
Buchi di tensione Buchi di tensione che no n superino il 20 % della tensione efficace
dell'alimentazione per più di un ciclo con più di 1 s tra du e buchi
successivi.
4.3.3 Alimentazione i n corrente continua (DC)
Da batterie:

Tensione Da 0,85 a 1, 15 volte la tensione nominale;


da O, 7 a 1,2 volte la tensione no minale per i veicoli funzio na nti a
batterie .
Interruzione della tensione Non supe riore a 5 ms.
.NORMA TECNICA,,- -; : : : ;:;:; ;:1.:3:s: :;~ : :;:;~◄
:;_: ~-~-:..: ::•-::•:•:• _________ .
1
CEI. EN 60204-1:2018-! 2

Da convertitore:

Tensione Da 0,9 a 1, 1 volte la tensione nominale.


Interruzione della tensione Non superiore a 20 ms con più di 1 s tra due interruzioni
successive.
NOTA Questa è una variarite alla Guida IEC 106, necessaria per assicura.re un funzionamemo corretto
dell'equipaggiamento eleHconico.

Ondulazione (da picco a picco) Non superiore a O, 15 volte la tensione nomi nale.
4.3.4 Sistemi speciali di alimentazione
Per sistemi di alimentazione particolari, (ad es . generatori a bordo macchina , bus in e.e., ecc.)
si possono superare i limiti indicati in 4.3.2 e 4.3.3, purché l'equ ipagg iamento sia concepito per
funzionare corretta mente in tali condizioni.

4.4 Ambiente circostante e condizioni di funzionamento


4.4. 1 Generalità
L'equipaggiamento elettrico deve essere adatto all'impiego nell'ambiente circostante e alle
condizioni di fun zionamento specificate per l'u so previsto. Le prescrizion i indicate da 4.4.2 a
4.4 .8 si riferiscono all'ambiente circostante e alle condizioni di funzionamen to della maggior
parte delle macchine trattate nella presente Parte della IEC 60204. In presenza di condizioni
particolari o di superamento dei limiti speci ficati, si raccomanda uno scambio di in formazioni
tra fornitore e utilizzatore (vedere 4.1 ).

4.4.2 Compatibilità elettr omagnetica (EMC)


L' equipaggiamento elettrico non deve generare disturbi elettromagnetici superiori ai livelli
indicati per i luog hi previsti per l'ambiente di funzionamento. Inoltre, l'equipagg iamento elettrico
deve avere un livello sufficiente di immunità ai disturbi elettromagnetici, in modo da poter
funzionare nell'ambiente previsto.

NOTA Le i'lormo gonariche sulla EMC, IEC 61000-6-1 o IEC 61000•6•2 e IEC 6 1000-6-3 o IEC 6 1000-6-4 indicano
i limiti generali relativi alle emissioni e all'immunità EMC.

4.4.3 Tem peratura dell'aria ambiente


Gli equipagg iamenti elettrici devono essere in grado di funzionare correttamente alla
tempera tura dell' aria ambiente prevista. Il requisito minimo per tutto l'equipaggiamento elettrico
è il corretto funzionamento a temperature ambiente . esterne agl i involucri (armadio o cassetta)
comprese tra +5 'C e +40 •c.

4.4.4 Umidità
L'equipaggiamento elettrico deve essere in grado di funzionare correttamente quando l'umidità
relativa non supera il 50 % a una temperatura massima di +40 ·c. Umidità relative superiori
sono ammesse a temperature inferiori (per es. 90 % a 20 'C).

Gli effetti dannosi di condensazioni occasionali devono essere evitati mediante una
progettazione adeguata dell'equipaggiamento, oppure, se necessario, med iante opportune
misure aggiuntive (per es . apparecchi incorporati per il riscaldamento o il condizionamento
dell'aria, fori di drenaggio).
f OJ:lM~ 1,_ECNICA
~._l.;è__._,......__ _ _ _ ..,

4 .4. 5 Altitudine
L'equipaggiamento elettrico deve essere in g rado di funzionare correttame nte ad a ltitudini fino
a 1000 m sopra il livello del mare .

Per equipaggiamenti da utilizzare ad altitudini maggiori, é neces sario tenere con lo le variazion i
dei parametri quali ad esempio, la riduzione di:

rigidità dielettrica, e;
- capacità d i interruzione dei d ispos itivi, e;
- e ffe tto di raffreddamento dell' aria.
Altri parametri di componenti diffe renti possono varia re con l'altitudine. Si consig lia di
consultare il costruttore in merito ai fattori di correzione da utilizzare, se tali fattori non sono
specificati nei dati del prodotto.

4.4.6 Contaminanti
L'equipagg iamento elettrico deve essere adeguatamente protetto contro l' ingresso di corpi
solidi e liquidi (vedere 11 .3).

L'equipagg iamento elettrico deve essere adeguatame nte protetto contro gli agenti contaminanti
(per es. polveri, acid i, gas corrosivi, sali) che possono essere presenti nell'ambiente circostante
in cui deve essere installato.

4.4.7 Ra<!_iazioni lonizz.an~i e. non iol)iZZll_nti


Quando l'equipaggiamento é sottoposto a radiazioni (per es. microonde, raggi ultravioletti,
lase r, raggi X). devono essere prese misure aggiuntive per prevenire il malfunzionamento
dell'equipaggiamento e il deterioramento accelerato dell'isolamento.

4.4.8 Vibrazion i e urti


Gli effetti indesiderati delle vibrazioni e degli urti (compresi quelli causati dalla macchina e dal
suo equipaggia me nto associato e quelli provocati dall'ambiente circostante) devono essere
evitati con la scelta di un adeguato equipaggiame nto, il montaggio dello stesso lon tan o dalla
macchina, oppure l' uso di supporti antivibranti.

4.5 Trasporto e magazzinaggio


l'equipaggiamento elettrico deve essere progettato per resistere agli ef fetti delle temperature
di trasporto e di magazzinaggio, comprese nel campo tra - 25 ·e e +55 ·e e, per brevi periodi
non superiori a 24 h, fino a +70 ·e,
oppure devono essere prese adeguate precauzioni per
proteggerlo. Si devono prevedere mezzi adeguati per evitare danni causati dall'umid ità , dalle
vibrazioni e dagl i urti.
NOTA l 'equipaggiamento elettrico che può danneggiarsi alle basse temperature comprende i cavi isolati in PVC.

4.6 Precauzioni per la movimentazione


L'equipaggiamento elettrico pesante e voluminoso che deve essere rimosso dalla macchina per
il trasporlo, o che è indipendente dalla macchina. deve essere munito di mezzi adatti per la
movimentazione, inclusi, se necessario, mezzi per la movimentazione con gru o mezzi analoghi.

5 Morsetti dei conduttori di alimentazione in ingresso e dispositivi di


sezionamento e interruzione
5.1 Morsetti dei conduttori di alimentazione in ingresso
Si raccomanda, ove possibile, che l' equipaggiamento elettrico di una macchina sia collegato a
un'unica sorgente di alimentazione. Se è necessario usare un'altra alimentazione per
determinate parli dell'equipaggiamento (per es. equipaggiamenti elettronici funzionanti a
tensioni diverse), questa alimentazione dovrebbe essere fornita, per quanto possibile, da
apparecchi (come trasformatori, convertitori) che fanno parte dell'equipaggiamento elettrico
della macchina. Per grandi macchinari complessi possono essere necessarie più alimentazioni,
a seconda del posizionamento in loco dell'alimentazione (vedere 5.3.1 ).
22
A meno che la macchina sia munita di una spina per il collegamento all'alimentazione (vedere
5.3.2.e)), si raccomanda di collegare i conduttori provenienti dalla sorgente di alimentazione al
dispositivo di sezionamento dell'alimentazione.

Nel caso in cu i venga utilizzato un conduttore di neutro, questo d eve essere chiaramente
indicato nella documentazione tecnica della macchi na, per esempio, nello schema
d'installazione e nello schema circuitale, e. per il conduttore di neutro, d eve essere previsto un
morsetto isolato separato, marcato con la lettera N, in conformità a 16.1. Il morsetto di neutro
può essere fornito come parte del dispositivo di sezionamento dell'alimentazione.

Non deve essere presente alcuna connessione tra il conduttore di neutro e il ci rcuito
equipotenziale di protezione all'interno d ell'equipaggiamento elettrico.

Eccezione: è possibile effettuare una connessione tra il morsetto di neutro e il morsetto PE nel
punto di collegamento dell'equipaggiamento elettrico al sistema di al imentazione TN -C.

Per le macchine ali mentate da sorgenti in parallelo, si applicano i requisiti della IEC 60364-1
pe r sistemi a più sorgenti.

I morsetti per il collegamento dell'alimentazione devono essere chiaramente identificati


conformemente alla IEC 60445. Il morsetto del conduttore di protezione esterno deve essere
identificato in accordo con 5.2.

5.2 Morsetto per il coll egamento del conduttore di protezione esterno


P_er p_g ni.ing r.esso. del l'ali n:ieotazi.o.ne, deve_es.s.eJe pr.ev.isto un_mors.e.tto..nello_s.Less.o..s.compar to
dei morsetti dei co nduttori di linea associati per collegare la macchina al conduttore di
protezione esterno.

Il morsetto deve essere di dimensioni sufficienti a permettere la connessione di un co nduUore


di protezione esterno in rame con una sezion e determinata in funzione delle dimensioni dei
conduttori di linea associati secondo la Tab. 1 .

Tabella 1 - Sezione minima dei conduttori di protezione di rame

Sezione dei conduttofi di linea S Sezione minima del çonduttore- di


protezione corrispondente {PE) s,
mm2 mn,t

s$ 16 s
16 <S<35 16
S ,,35 S!2

Se vien e utilizzato un conduttore di protezione esterno di materiale diverso dal rame, la


dimensione e il tipo del morsetto devono essere scelti di conseguenza.

In ciascun punto di ingresso dell'alimentazione. il morsetto di connessione del conduttore di


protezione esterno deve essere marcato o contrassegnato con le lettere PE (vedere
IEC 60445).

5.3 Dispositivi di disconnessione (sezionamento) dell'alimentazione


5.3.1 Generalità
Un dispositivo di sezionamento dell'alimentazione deve essere fornito:

- per ciascuna alimentazione di (una) macchina/e;


NOTA l'alimentazione di i1'igresso può essere collsgs!a dire1tamente al dispositivo di sezionamento
dell'alimentazione della macchina o a quello di un sistema di alimentazione della macchina. I sistemi di
alimentazione delle macchine possono comprendere e.avi condultod, sbarré con.duth 1c1, ass1em1 di anelli
ccllettcri, sistemi di cavi tléss1bili (con bobina di av ... olgimenio e s•1:>lgimento. o a testoni) . o sistemi di
alimentazione a i nduzione.

- per ciascuna sorgente di alimentazione a bordo macchina.

~- -·----- . - ,.._ --- ·-- ·---· ..,. .


'
·-----· 23
•!",,-... ........ - -- ----..- -,,.......,....--:-.......
~
Il dispositivo di sezionamento dell'alimentazione deve permettere di disconnettere (sezionare)
l'equipagg iamento elettrico della macchina dall'alimentazione, quando ciò è richiesto (per es.
durante lavori sulla macchina, compreso l'equipaggiamento elettrico).
Se sono previsti due o più dispositivi di sezionamento dell'alimentazione, per il loro corretto
funzionamento devono essere forniti anche interblocchi protettivi per evitare una situazione
pericolosa, compresi i danni alla macchina o alla produzione.
5.3.2 Tipo
Il dispositivo di sezionamento dell'alimentazione deve essere uno dei seguenti tipi:
a) un interruttore-sezionatore, con o senza fusibili, conforme alla IEC 60947-3, nella categoria
d'impiego AC-23B o DC-23B;
b) un dispositivo di manovra, di controllo e protezione atto al sezionamento conforme alla
IEC 60947-6-2;
c) un interruttore automatico atto al sezionamento conforme alla IEC 60947-2;
d) qualsiasi altro apparecchio di manovra conforme a una norma di prodotto IEC relativa allo
stesso, che soddisfi le prescrizioni di sezionamento, una categoria di utilizzazione
appropriata e/o requis iti di durata specifici definiti nella norma di prodotto;
e) una combinazione spina/presa per l'alimentazione mediante cavo flessibile.
5.3.3 Prescrizioni
Se il dispos itivo di sezionamento dell'alimentazione è uno d ei tipi specificati in 5. 3.2 da a) ad),
esso deve sodclisl are fulté le seguenti prescrizioni: ·- - -- - -- - - - .

sezione l'equipaggiamento elettrico dall'alimentazione e avere una sola posizione di


aperto (OFF) (sezionato) e di chiuso (ON), chiaramente marcate con "O" e "I" (segni grafici
IEC 60417-5008 (2002-1 O) e IEC 60417-5007 {2002-1 O), vedere 1 O. 2.2);
- avere un'apertura dei contatti visibile, oppure un indicatore di posizione in grado di indicare
la posizione di aperto (seziona} soltanto se tutti i contatti sono effettivamente aperti e se le
prescrizioni per la funzione di sezionamento sono state soddisfatte;
avere mezzi di comando (vedere 5.3.4);
essere munito di un mezzo che permetta di bloccarlo nella posizione di aperto (sezionato)
(per es. mediante lucchetto). Quando è bloccato nella posizione di aperto, la sua chiusura,
sia locale che a distanza, deve essere imped ita;
- interrompere tutti i conduttori attivi del suo circuito di alimentazione. Tuttavia, per sistemi
di alimentazione TN , il conduttore di neutro può essere sezionato o meno salvo nei paesi
nei quali il sezionamento del conduttore di neutro (quando viene utilizzato) è obbligatorio;
- avere un potere di interruzione sufficiente a interrompere la corrente a rotore bloccato de l
motore di maggior potenza più la somma delle correnti di funzionamento normali di tutti gl i
altri motori e altri carichi. Il potere di interruzione calcolato può essere ridotto utilizzando
un fattore di contemporaneità comprovato. Quando uno o più motori sono alimentati da
convertitori o dispositivi simili, il calcolo dovrebbe considerare il possibile effetto sul potere
di interruzione richiesto .
Nel caso in cui il dispositivo di sezionamento sia una combinazione spina/presa, esso deve
essere confo rme alle prescrizioni indicate nel par. 13.4.5 e avere il potere di interruzione, o
essere interbloccato con un apparecchio di manovra con un potere d'interruzione sufficiente a
interrompere la corrente a rotore bloccato del motore di maggior potenza più la somma delle
correnti di funzionamento normali di tutti gli altri motori e altri carichi. Il potere di interruzione
calcolato può essere ridotto utilizzando un fattore di contemporaneità comprovato. Laddove
l'apparecchio di manovra interbtoccato è azionato elettricamente (per es. un contattore) deve
essere di categoria di impiego adeguata. Quando uno o più motori sono alimentati da
convertitori o dispositivi simili, il calcolo dovrebbe considerare il possibile e ffetto sul potere di
interruzione richiesto.

NOTA Una correaa scelts di una spina e presa di corrente, o di un dlsposihvo di accoppiamento per cavi o per
apparecchi in conformità ~Ila IEC 60309- 1, può soddisfare tali prescrizioni.
24
NORMA TECNICA~

Quando il dispositivo di sezionamento dell'alimentazione è una combinazione spina/presa, deve


essere forn ito un apparecchio di manovra di categoria di impiego idonea per l'inserzione e la
disinserzione della macchina. Questo può essere ottenuto impiegando gli apparecchi di
manovra interbloccati sopra citati.

5.3.4 Mezzi di comando del dispositivo di sezionamento dell'alimentazione


t mezzi di comando (per es. una maniglia) del dispositivo di sezionamento dell'alimentazion e
devono essere esterni all'involucro dell'equipaggiamento elettrico.

Eccezione: se esistono altri mezzi che provocano l' apertura del dispositivo di sezionamento
dell'ali mentazione dall'esterno dell'involucro. non è necessario che l'apparecchiatura di
manovra azionata da un servocomando sia provvista di una maniglia esterna all'involucro.

I mezzi di comando del dispositivo di sezionamento dell'alimentazione devono essere


facilmente accessibili e posti fra 0,6 m e 1,9 m sopra il piano di servizio. Si raccomanda un
lim ite massimo di 1,7 m.
NOTA Il senso di manovra è indicato nella IEC 61310-3.
Se i mezzi di coma ndo esterno sono destinati a una manovra di emergenza, vedere 1O. 7.3 o
10.8.3.

Se i mezzi di comando esterno non sono destinati a manovre di emergenza:

- è consigliato che siano colorati di NERO o GRIGIO (vedere 10.2),


può essere prevista una copertura o una porta supplementare che possa essere
immediatamente aperta senza l'uso di chiavi o attrezzi, per esempio per la protezione dalle
condizioni ambientali o dai danni meccanici. Tale copertura/porta deve mostrare
chiaramente di fornire l'accesso a i mezzi di comando. Ciò può essere ottenuto, ad esempio,
utilizzando il rispettivo segno grafico IEC 60417-6169-1 (2012-08) ( Fig. 2) o
IEC 60417-6169-2 (2012-08), (Fig.3).
r 7

L.
~ .J

Figura 2 - Sezionatore

L _J

Figura 3 - Interruttore con sezionamento

5.3.5 Circuiti esclusi


I seguenti circuiti possono non essere interrotti dal dispositivo di sezionamento
del l' ali rnentazione:

- i circuiti di illuminazione che alimentano le lampade utilizzate durante i lavori di


manutenzione o di riparazione:
- prese di corrente utilizzate esclusivamente per collegare utens ili ed equipaggiamenti di
riparazione o di manutenzione (per es. trapani portatili, apparecchiature di prova)
(vedere 1S.1 );
- i circuiti di protezione di minima tensione utilizzati unicamente pe r le disinserzioni
automatiche in caso di guasto all'alimentazione;
- i circuiti di alimentazione degli equipaggiamenti che dovrebbero normalmente restare in
tensione per un funzionamento corretto (per es. apparecchi di misura per il controllo della
temperatura di riscaldamento, di memorizzazione di programm i).
Si raccomanda , tuttavia, che tali circuiti siano mun iti dei propri dispositivi di sezionamento.

I circuiti di comando e controllo ali mentati da un altro dispositivo di sezionamento


dell'a limentazione, indipendentemente dal fatto che tale dispositivo di sezionamento sia ubicato
nell'equipaggiamento elettrico o in un' altra macchina oppure in altro eq uipaggiamento elettrico,
devono essere scollegati dal dispositivo di sezionamento dell'alimentazione dell'equipaggiamento
elettrico.

Quando i circuiti esclusi non sono scollegati dal dispos itivo di sezionamento dell'alimentazione:

- deve essere posizionata in modo permanente una targhetta di avvertimento in prossimità


del dispositivo di sezionamento dell'alimen tazione per richiamare l'attenzione sul pericolo;
- deve e ssere riportato un avvertimento corrispondente sul manua le di manutenzione e deve
essere applicato uno o più dei seguenti provvedimenti:
• i conduttori sono identificati da un colore diverso. tenendo conto delle raccomandazioni
di 13.2.4;
• i circuiti esclusi sono separati dag li altri circuiti;
• i circu iti esclusi sono identi ficati da targhette di avvertimento posizionate in modo
permanente .
5.4 Oisp◊-sitivi di rimozio•ne della potenza pèr la prevenzione di avviamenti inattésl
Devono essere previsti dispositivi di rimozione della po tenza per la prevenzi one di avviamenti
inattesi, qua ndo un avviamento della macchina o di parte di essa può causare un pericolo (per
es. durante la manutenzione). Tali dispositivi devono essere adatti e appropriati all'uso cui sono
destinati, correttamente posizionati e chiaramente identificabili per le loro funzion i e scopi. Se
la loro fu nzione e il loro scopo non sono evidenti altrimenti (ad es. per la loro ubicazione) que sti
dispositivi devono essere contrassegnati per indicare l'estensione della rimozione
dell'alimentazione.
NOTA 1 La presente parte della IEC 60204 non affronta tutti i provvedirnenh per la pre \'enzione di avviamenti
inatie si. Ulteriori informazioni sono disponibili nella ISO 141 18,
NOTA 2 Rimozione dell'alimemazioné significa rimozione del collegamento alla sorgente di energia oletu ica, ma
non implica il S8Zionaniento.

Il dispos itivo di sezioname nto dell'alimen tazione o altri dispositivi conformi a 5.3.2 possono
essere utilizza ti per evitare avviamenti inattesi.
Sezionatori, cartucce per fusibi li estraibili e connessioni estraib ili possono essere usati come
mezzi di protezione contro avviamenti inattesi solo se ubicati in un'area di servizi o elettrico
chiusa (vedere 3.1 .23).
I dispositivi che non soddisfano le funzioni di sezionamento (per es. un contattore aperto tramite
un circuito di comando oppu re un PDS (sistema di azionamento) con funzione STO (Safe
Torque Off) con forme alla IEC 61800-5-2) possono essere utilizzati solo per evitare avviamenti
inattesi durante operazion i quali:
- ispezioni;
- regolazioni;
- lavor i sull'equipagg iamento elettrico nei quali:
• non vi è rischio di sco ssa elettrica (vedere l'art. 6) e di ustion i;
• i mezzi di interruzione rimangono efficaci per tutta la du rata dei lavori:
• i lavori sono di lieve entità (per es . sostituzione di dispositivi a innesto senza interferire
con i cablaggi esistenti ).
La scelta di un dispositivo dipenderà dalla valutazione del rischio, tenendo in considerazione
l'uso p revisto del di spositivo e le persone destinate a utilizzarlo.
26
5.5 Dispositivi per il sezionamento dell'equipaggiamento elettrico
Devono essere forniti dispositivi per il sezionamento (disconnesione) dell'equipagg iamento
elettrico o parte di esso, al fine di consentire l'esecuzione di lavori quando esso non è in
tensione ed è sezionato. Tali dispositivi devono essere:
- adeguati e utili all'uso previsto;
- collocati correttamente;
- facilmente identifica bili relativamen te a quale(i) parte(i) o circuito(i) dell'equipaggiamento
sia( no) interessala(e). Se la loro funzione e il loro scopo non sono eviden ti altrimenti (ad
es. per la loro ubicazione) questi dispositivi devono essere contrassegnati per indicare
quale parte dell'equipaggiamento devono sezionare.
Il dispositivo di sezionamento dell'alimentazione (vedere 5.3) può, in alcuni casi, soddisfare
questa funzione. Tuttavia, nel caso in cui sia necessario intervenire su singole parti
dell'equipaggiamento elettrico di una macchina, o su una delle macchine che fa nno parte di un
insieme di macchine alimentate d a un a sbarra conduttrice comune, da un sistema di cavi
conduttori o da un sistema di alimentazione a induzione, deve essere fornito un dispositivo di
sezionamento per ciascuna parte o per ciascuna macchina ch e richieda un sezionamento
separato.
Oltre ai dispositivi di sezionamento dell'alimentazione, che soddisfano la funzione di
sezionamento, possono essere forn iti per tale scopo i seguenti dispositivi,

- ~ispositivi d~sc_ritti i n ~.._3~~


- sezionatori, cartucce per fusibili estraibili e connessioni estraibili solo se collocati in un'area
di servizio elettrico chiusa (vedere 3.1 .23), e purché le informazioni relative siano fornite
con l'equipaggiamento ele ttrico (vedere l'art. 17).
5.6 Protezione contro la richiusura non autorizzata, non intenzionate e/o erronea
Se i dispos itivi descritti in 5.4 e 5.5 sono posti all'esterno di un'area di servizio elettrico chiusa,
devono essere muniti di mezzi di blocco nella posizione di aperto (OFF) (stato di
sezionamento), (per es. mediante lucchetto, interblocco mediante chiave in trappolata). Una
volta bloccati in questo modo, deve essere impedita la richiusura da remoto e locale.
Se i dispositivi descritti in 5.4 e 5.5 sono posizionati all'interno di un'area di servizio ele ttrico
chiusa, possono essere sufficienti altri mezzi di protezione contro la chiusura (ad esempio
targhe tte di avvertimento).

Tuttavia, quando una combi nazione spina/presa, conforme a 5.3.2 e). è collocata in modo tale
da poter essere sotto la sorveglianza immediata dell'operatore. non è necessario fornire i mezzi
di blocco nella posizione di aper to.

6 Protezione contro la scossa elettrica

6.1 Generalità
L'equipaggiamento elettrico deve assicurare la protezione delle persone contro la scossa
elettrica derivante da:

- p rotezione principale (vedere 6.2 e 6.4) e;


- in caso di guasto (vedere 6.3 e 6.4).
Le misure di protezione indicate in 6.2, 6.3 e, per il PELV, in 6.4, sono una selezione dalla
IEC 60364-4-41. Qualora non fosse possibile adottare tali misure, per es. a causa di condizioni
ambientali o di funzionamento, si possono utilizzare altre misure indicate nella IEC 60364-4-41
(per es. SELV).

..
CEI_ EN !30204-1;20 1.~· 1.?.,

6.2 Protezione principale


6.2.1 Generalità
Per ogni circuito o parte dell'equipaggiamento elettrico devono essere applicate le misu re
indicate in 6 .2.2 o 6 .2.3 e, ove applicabile, in 6.2.4.
Eccezione: qualora tali misure non siano realizzabili, si possono adottare altre misure per la
protezione principale (per es., utilizzando barriere, mettendo fuori dalla portata, utilizzando
ostacoli, tecniche di costruzione o d i installazio ne che imped iscano l' accesso). come indicato
nella IEC 60364-4-41 (vedere anche 6.2 .5 e 6.2.6).

Se l'equipaggiamento è situato in luoghi di libero accesso a tutte le persone, compresi i bambini,


si devono adot tare le misure indicate in 6.2.2, con grado di protezione minimo contro i contatti
c0r1 parti attive pari a IP4X o IPXXD (vedere IEC 60529), oppure in 6.2.3.
6.2.2 Protezione mediante involucri
Le parti attive devono essere sistemate dentro involucri che forniscano un grado di protezione
contro i contatti con par ti attive pa ri almeno a IP2X o IP XXB (vedere IEC 60529).
Quando le parti superiori dell'involucro sono facilmente accessibili, il grado minimo di
protezione contro i contatti con parti attive forni to dalle parti superiori deve essere IP4X o
IPXXD.

L'apertura di un involucro (cioè apertura di porte, coperchi. piastre d i chiusura e simili ) deve
essere possibile solo a una delle seguenti condizioni:

a) È necessario l' uso di una chiave o di un utensile per l'accesso.


NOTA 1 L'uso di una chia,..e o di on mensile é destinato a limitar& l'accesso a pèrsoné islrui!e o a'lvertite
(vedere 17.2 !)).
Tutte le parti attive (incluse quelle montate sulla faccia interna delle porte) che possono
essere toccate durante il ripristino o la regolazione di dispositivi che prevedano tali
operazioni quando l'equipaggiamento è ancora in tensione, devono essere protette contro i
contatti con un grado di protezione almeno pari a IP2X o IPXXB. Altre parti attive montate
sulla faccia interna delle porte devono essere protette contro i contatti diretti involontari con
un grado di protezione almeno pari a IP1 X o IPXXA.
b) Sezioname nto delle parti attive situate all'interno dell'involucro prima della sua apertura.
Questo può essere realizzato mediante un inlerblocco fra la porta e un dispositivo di
sezionamento (per es. , il dispositivo d i sezionamento dell'alimentazione), in modo che la
porta possa essere aperta solo quando il sezionatore è aperto e che il dispositivo di
sezionamento possa essere chiuso solo quando la porta è chiusa.
Eccezione: per neutralizzare l'interblocco può essere utilizzalo un utensile o una chiave
corrispondente alle prescrizioni del fornitore, a condizione che si rispettino le seguenti
condizioni:
- sia possibile in ogni momento apr ire il sezionatore mentre l'interblocco è neutralizzato
e bloccare il sezionatore nella posizione di aperto (sezionato) o prevenire in altro modo
la chiusura non autorizzata del d ispositivo d i sezionamento;
- alla chiusura della porta, l'interblocco sia automaticamente ripristinato;
- tutte le parti attive (incluse q uelle montate sulla faccia interna delle porte) che possono
essere toccate durante il ripristino o la regolazione d i dispositivi che prevedono tali
operazioni quando l'equipaggiamento è ancora in tensione, siano protette contro i
contatti accidenla li con parti attive con un grado di protezione almeno pari a IP2X o
IPXXB e le altre parti attive montate sulla faccia interna delle porte siano protette contro
i contatti accidentali con un g rado di protezione almeno pari a IP1 X o IPXXA;
- le informazioni relative alle procedure di neutralizzazione dell'interblocco siano fornite
insieme alle istruzioni per l' uso dell'equipaggiamento e lettrico (vedere l'art. 17);
- devono essere forniti mezzi per limitare l' accesso a parti attive, dietro a porte non
direttamente interbloccate con i mezzi di sezionamento, alle persone istruite o avvertite.
(Vedere 17 .2 b) ).
Tutte le parti che rimangono ancora attive dopo l'aper tura del o dei dispositivi di
sezionamento (vedere 5.3.5) devono essere protette contro i conta tti diretti, con un grado
di protezione almeno pari a IP2X o IPXXB (IEC 60529) . Tali pa rti devono essere marcate
con un segno grafico d' avvertimento, conforme a 16.2.1 (vedere anche 13.2.4 per
l'identificazione dei conduttori median te colore). ad eccezione di:

- parti che possono essere attive solo a causa di un collegamento ai circuiti di interblocco
e che si distinguono dal colore come potenzialmente attive, in conformità a 13.2.4:
- morsetti di alimentazione del dispositivo di sezionamento dell 'alimentazione, quando
questo é montato da solo in un involucro separato.
c) L'aper tura senza l'aiuto di una ch iave o di un utensile e senza il sezionamento delle partì
attive deve essere possibile solo quando tutte le parti attive sono protette contro i contatti
con un grado di protezione almeno pari a IP2X o IP XXB (vedere IEC 60529). Se tale
protezione è assicurata da barriere, esse devono richiedere l'uso di un utensile per la loro
rimozio ne oppure lutte le parti attive protette dalle stesse devono essere automaticamente
sezionate quando viene rimossa la barriera. Quando la protezione contro i con tatti diretti é
realizzata in conformità a 6.2.2 c) e un pericolo può essere causato da un'attuazione
manuale dei dispositivi (per es. , chiusura manuale di contattori o relè). tale attuazione
dovrebbe essere impedita da barriere o ostacoli per la cu i rimozione è necessario un
utensile.
6.2.3 Protezione mediante isolamento delle parti attive
Le partì attive protette medi ante isolamento devono essere completamente ricoperte con un
- isolamento che poò ess·ere r imos·so s-010-me-dfante d•istrut io-ne. T alinsolamento- deve- essere in -
grado di sopportare le sol lecitazioni meccan iche. chimiche, elettriche e termiche alle quali esso
può essere soggetto durante le normali condizioni operative.
N OTA Vernici. smalti, laccho 8 prodotti s1mih, u1ilizzati da soli. sono generahner,to considerati inadeguati per la
protezione contro la sccssa elettrica nelle normali condiziorn operati\le.

6.2.4 Protezione contro le tension i residue


Le parli attive che, dopo l'interruzione dell'alimentazione. mantengono una tensione residua
superiore a 60 V devono essere scaricate a 60 V o meno entro 5 s, facendo attenzione che la
caratteristica di scarica non interferisca con il funzionamento corretto dell'equipagg iamenlo.
Questa prescrizione non si applica ai componenti aventi una carica immagazzinata minore o
uguale a 60 ftC . Quando questa scarica può interferire con il funzionamento corretto
dell'eq uipaggiamento . deve essere posto in modo durevole un avviso che attiri l'attenzione sui
pericol i e che ind ichi il ritardo richiesto prima che l' involucro possa essere aperto: esso deve
essere posto in posizione facilmente visibile o nelle immed iate vicinanze dell'involucro
contenente le parti a ttive.

In caso di spine, o dispositivi analoghi , la cui estrazione comporta l'esposizione al contatto di


conduttori (per es., gli spinotti), il tempo di scarica a 60 V non deve superare 1 s. allrimenti tali
conduttori devono essere protetti con un grado di protezione pari almeno a IP2X o IPXXB. Se
non si riesce ad ottenere un tempo di scarica pari a 1 s. né un grado di protezione pari almeno
a IP2X o IPXXB (per es ., nel caso di collegamenti amovibili su cavi conduttori, sbarre conduttrici
o assiemi di anelli collettori, vedere 12.7.4). si devono prevedere apparecchi di interruzione
supplementari , oppure un avvertimento adeguato, ad esempio un segnale di avvertimento , che
attiri l'attenzione sui pericoli e che indichi il ritardo richiesto. Se l' equipaggiamento é situato in
luoghi di libero accesso a tutte le persone, compresi i bambini, i segnali di avvertimento non
sono suflicienti ed è quindi necessario un grado di protezione minimo contro i contatti con parti
attive pari a IP4X o IPXXO.
NOTA Tipicamente, i convertitori d1fréQuenz.a e i sistemi cfi alimentazione bus in e.e. potrcbborc avere un t;;>mpo di
scarica superiorn a 5 s.

6.2 .5 Protezione mediante barriere


Per la protezione mediante barriere, si applicano le prescrizioni della IEC 60364-4-41.
6.2.6 Protezione mediante messa fuo ri portata o mediante ostacoli
Per la protezione mediante messa fuori portata, si applicano le prescnz,oni d ella
IEC 60364-4-41. Per la protezione mediante ostacoli, sì applicano le prescrizioni della
IEC 60364-4-4 1.

Per sistemi con cavi conduttori o sbarre conduttrici con grado di protezione inferiore a IP2X o
IPXXB, vedere 12.7.1 .

6.3 Protezione in caso di guasto


6.3.1 Generalità
La protezione in caso di guasto (3.31) è destinata a impedire condizion i pericolose in caso di
gu asto dell'isolamento tra le parti attive e le masse.

Per og ni circuito o parte dell' equipaggiamento elettrico , deve essere applicata almeno una delle
misure in conformità a quanto indicato da 6.3.2 a 6 .3.3:

- misure per impedire la comparsa di una tensione dì contatto (6.3.2): oppure


- interruzione automatica dell'al imentazione prima che la d urala del contatto con una parte
in tensione diventi una condizione pericolosa (6.3.3).
NOTA 1 Il rischio di effetti iisiologi~i dannosi dovuti a una ténsione di •::ontatto dipende da una serie di fattori.
Questi includono. ma non si limitano a questi, valore della tensione di contatto. durata della po1onzialQ esposizione,
r~ttori ambieo1ah, condizioni della pelle.
NOTA 2 Per le classi degJi equipaggiamenti e le pre scrizioni d1protezione vedere la IEC 61140.

6.3 .2 Misure per impedire la comparsa di una tensione di contatto


6.3.2.1 General ità
Le misure per impedire la comparsa di una tensione di contatto comp rendono:

- uso di equipaggiamenti di Classe Il o isolamento equivalente;


- separazione elettrica.
6.3.2.2 Protezione mediante l'impiego di equipaggiamenti d i Classe Il o mediante
isolamento equivalente
Questa mistira è intesa a impedire la comparsa di tensioni di contatto sulle parti accessibili in
caso d i guasto all'isolamento principale .
Tale misura di protezione è ottenuta mediante uno o più dei seguenti mezzi:

- uso di dispositivi o apparecchiature elettriche di Classe Il (doppio isolamento, isolamento


rinforzato o mediante isolamento equivalente, conformemente alla IEC 61140);
- uso di apparecchiature assiemate di manovra e di comando (quadri) che possiedono un
isolamento tota le conforme alla IEC 61439-1;
- applicazione di un iso lamento supplementare o rinforzato conforme alla IEC 60364-4-41.
6.3.2.3 Protezione mediante separazione elettrica
La separazione elettrica dì un singolo circuito è intesa a impedire che si generi una tensione di
contatto attraverso il contatto con le masse, che possono di essere messe in tensione in caso
di guasto all'isolamento principale delle pa rti attive di tale circuito .
Per questo tipo d i protezione, si applicano le prescrizioni della IEC 60364-4-41.
6.3.3 Protezione med iante interruzione automatica dell ' alimentazione
L'interruzio ne automatica dell'alimentazione di un qualsiasi circuito colpito da un guasto
all'isolamento è destinata a evitare una situazione pericolosa derivante da una tensione di
contatto.

Tale misura consiste nell'interruzione d i uno o più conduttori d i linea mediante l'intervento
automatico di un dispositivo di protezione in caso di guasto. Tale inte rruzione deve verificarsi
in un tempo sufficientemente breve da limitare la d urata della tensio ne di contatto a un periodo
entro i limiti specificati nell'Allegato A per i sistemi TN e TT.
Questa misura necessita di un coordinamento tra:

- il tipo di sistema d i alimentazione, l'impedenza della sorgente di alimentazione e il sistema


di messa a terra;
- i valori di impedenza dei diversi e lementi della linea e dei percorsi della corrente di guasto
associata attraverso i I circuito equipotenziale di protezione;
- le ca ratteristiche dei dispositivi d i protezione che rive lano guasti a ll'isolamento.
NOTA 1 Informazioni deHagliate sulln vorifica délle condi2.ioni par la prolaz.ione rm:d1anle mlarruziona automatica
dell'alirnenlazione sono disponibili in 18.2.
Tale misura di protezione comprende:

il collegamento equipotenziale di protezione delle masse (vede re 8.2.3),


- e una delle seguenti misure:
a) Nei sistemi TN possono essere utilizzati i seguenti dispositivi di protezione:
• dispositivi di protezione contro le sovracorrenti;
• interruttori differenzial i (RCD) e dispositivi di protezione contro le sovracorrenti
associati.
N OTA La manutenzione pre•,entiva può essere migliorata utilizzando un dispositivo di monitoraggio della
corrente differenziale. RCM. in conformité a IEC 62020.

b) nei sistemi TT. o:


• interruttori differenzial i (RC D) e dispositivi di protezione contro le sovraco rrenti
associati per avviare l'interruzione automatica dell'alimentazio ne in caso di un guasto
d'isolamento di una parte attiva verso le masse (parte conduttrice accessibile) o
verso terra; oppure
• d ispositivi di protezione contro le sovracorrenti possono essere usati per la
protezione in caso di guasto a condizione che un valo re adeguatame nte basso
dell'impedenza dell'anello di guasto z. (vedere A.2.2.3) sia garantito in modo
permanente ed affidabile;
NOTA 3 La manutenzione preventiva può éSSé(é mlglrora!a utilizzando un d1sposihvo d1moniloragg,o della
coerente difierenziale, RCM, in conformita a IEC 62020.

c) Nei sistemi 1T devono essere soddisfatte le relative prescrizio ni di IEC 60364-4-41 .


Durante un guasto all'isolamento, deve essere mantenuto un segnale acustico e visivo.
Dopo l' annuncio, il segnale acustico può essere silenziato manualmente. Questo può
richiedere un accordo tra il forni tore e l'utilizzatore in merito alla presenza di dispositivi
di monitoraggio dell'isolamento e/o sistemi dì localizzazione dei guasti d'isolamento.
NOTA ~ Nelle macchine di grandi dimensioni, I.a presenza òi un sistema di localizzazione dei guasti
<l'isolamento (IFLS) ai sensi di IEC 61557- & può facih1a10e I~ rnan:Jlenz1one.

Quando è presente un'interruzione auto matica conforme ad a), e non può essere garantita
l'interruzione entro il tempo specificato in A.1.1 , deve essere fornito un collegamento
equipotenziale protettivo supplementare, se necessario, per sodd isfa re le prescrizio ni di A. 1.3.

Quando è presente un PDS (sistema di azionamento). la protezione in caso di guasto deve


essere garantita per quei circuiti del sistema d i azionamento che so no alimentati dal
convertitore. Se questa protezione non è presente nel convertitore, le necessarie misure di
protezione devono essere confor mi alle istr uzioni del produttore del convertitore.

31

6.4 Protezi one med iante l'uso del PELV (Bassissima Tensione di Protezione)
6.4.1 Prescrizioni general i
L'uso del PELV (Bassissima Tensione di Protezione) è destinato a proteggere le persone contro
la scossa elettrica derivante dai contatti diretti in una zona limitata e dai contatti ir)diretti (vedere
8.2.1 ).
I circuiti PELV d evono sodd isfare tutte le seguenti condizioni:

a) la tensione nominale non deve superare:


• 25 V (valore efficace) in corrente alternata, o 60 V in corrente continua senza
ondulazione residua, se l'equipaggiamento è normalmente utilizzato in luoghi asciutti e
quando non si prevede un'ampia area di contatto tra le parti attive e il corpo umano;
oppure
• 6 V (valore efficace) in corrente alternata o 15 V in corrente continua senza ondulazione
residua in tutti gli altri casi;
NOTA Il tarmina '',5~nz8 onduittzione residua•· é definito convenzicocllmén1e per una tensione di ondulazione
sinusoidale come un contenuto di ondulazionè infetiore al 1O % del valore etricace.
b) un lato del circuito o un punto della sorgente di alimentazione di tale circuito deve essere
collegato al circuito equipotenziale di protezione;
c) le parti attive dei circuiti PELV devono essere elettricamente separate dagli altri circuiti
attivi. La separazione elettrica non deve essere inferiore a quella prescritta tra il circuito
primario e il circuito secondario di un trasformatore di isolamen to di sicurezza (vedere
IE-è 61558-1 -è IÉC 61558:2-6); - .- - - - - .. - .. - - -
d) i conduttori di ciascun circuito PELV devono essere fisicamente separati da quelli di ogni
altro circu ito. Qualora questa prescrizione non sia praticabile, si devono applicare le
disposizioni relative all'isolamento indicate in 13.1.3:
e) le spine e le prese di corrente per un circuito PELV devono soddisfare le seguenti condizioni:
• le spine non devono poter entrare in prese di corrente di altri sistemi a tensione diversa;
• le prese non devono ricevere le spine di altri sistemi a tensione diversa.
6.4.2 Sorgenti per circuiti PELV
La sorgente per un circuito PELV deve essere una delle seguenti:

- un trasformatore di isolamento di sicurezza, conforme alla IEC 61558-1 e alla IEC 61558-2-6;
- una sorgente di corrente che forn isca un grado di sicurezza equivalente a quello del
trasforma tore di isolamento di sicurezza (per es., un moto-g eneratore con avvolgimento che
fornisca un isolamento equivalente);
- una sorgente elettrochimica (per es., una batteria) o altra sorgente non dipendente d a un
circuito a tensione più elevata (per es. , generatore a motore diesel);
- un alimentatore elettronico conforme alle norme appropriale che specificano le misure da
adottare per garantire che , anche in caso di guasto interno, la tensione ai morsetti di uscita
non possa superare i valori specificati in 6.4.1.

7 Protezione dell'equipaggiamento
7.1 Generalità
Il presente art. 7 riporta le misure che devono essere prese per proteggere l'equipaggiamento
contro gli effetti di:

- sovracorrenti derivanti da un cortocircuito;


- sovraccarico e/o perdita di raffreddamento dei motori;
- temperature anorma li;
- interruzione o diminuzione della tensione di alimentazione;
32
- "-""- - ----------· ..
_,__ _ _,.,.....,_...,._ _ _c,,E,01"'E"'N_,,,6-!)20i-1 :201.§.;tz ,

velocità eccessiva di macchine/elementi di macchina;


guasto verso terra/corrente residua;
- errata sequenza delle fasi;
sovratensioni di origine atmosferica o dovute a manovra.
7.2 Protezione contro le sovracorrenti
7.2.1 Generalità
La protezione contro la sovracorrente deve essere prevista quando la corrente in un circuito
qualsiasi può superare il valore nomina le di qualsiasi componen te, oppure la portata
ammissibile dei conduttori, tenendo conto del valore più basso. Il dimensionamento o le
regolazioni da effettuare sono riportati in 7.2.1 O.

7.2.2 Conduttori di alimentazione


Se non diversamente specificato dall'utilizzatore, il forn itore dell'equipaggiamento elettrico non
è responsabile della fornitura dei cond uttori di alimentazione del dispositivo di protezione contro
le sovracorrenti per i conduttori d'alimentazione dell'equipaggiamento elettrico.

Il fornitore dell'equipaggiamento elettrico deve indicare nei documenti di installazione i dati


necessari per il dimensionamen to dei conduttori (inclusa la massima sezione del conduttore di
alimentazione che può essere collegato ai morsetti dell'equipaggiamento elettrico) e per la
selezione del dispositivo di protezione contro le sovracor ren ti (vedere 7.2.1O e art. 17).

7.2.3 Circuiti di potenza


Dispos itivi per la rilevazione e l'interruzione delle sovracorrenti, scelti conformemente a 7.2.1 O.
devono essere inseriti su ciascun condutto re attivo, inclusi i circuiti che alimentano i
trasformatori dei circuiti di comando.

A seconda dei casi, i seguenti conduttori non devono essere sezionati senza sezionare tutti i
conduttori attivi associati:

- il conduttore di neutro dei circuiti di potenza in e.a .;


- il conduttore messo a terra dei circuiti di potenza in e.e.;
- i conduttori di potenza in e.e. con collegamento equipotenziale alle masse delle macchine
mobili.
Se la sezione del conduttore di neu tro é almeno uguale o equivalente a quella dei conduttori di
linea, non è necessaria la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro, né l'utilizzo
di un dispositivo di sezionamento per lo stesso. Per un conduttore di neutro con una sezione
inferiore a quella de i conduttori di linea associati , si devono applicare le misure riportate
nell'art. 524 della IEC 60364-5-52:2009 .

Si raccomanda di non utilizzare il conduttore di neutro nei sistemi IT. Tuttavia, quando viene
usato un conduttore di neutro, si devono applicare le misure specificate in 431.2.2 della
IEC 60364-4-43:2008.

7.2.4 Circuiti di comando e controllo


I conduttori dei circuiti di comando e controllo direttamente collegati alla tensione di
alimentazione devono essere protetti contro le sovracorrenti. in conformità a 7.2.3.

I conduttori dei circuiti di comando e controllo alimentati da un trasformatore o da


un' alimentazione in e.e. devono essere protetti contro le sovracorrenti (vedere anche 9.4.3.1.1 ):

- nei circuiti di comando e controllo collegati a un circuito equipotenziale di protezione.


mediante l'inserimento di un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti nel conduttore
seziona to;

3:,
3 _..,.,..,.,.....................- - ~ - - . . , . . . , - , • • • - · _
..., _.,._.~v._ •.. · ---·· ----- ----~.... . . ...... ..
I
NORMA
.... ~.-
T ECN ICA
'-"-'-

- nei circuiti di comando e controllo non collegati a un circuito equipotenziale di protezione:


• quando tu tti i circuiti di comando e controllo dell'equ ipaggiamento hanno la stessa
portata, inserendo un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti nel conduttore
sezionato o:
• quando diversi circuiti di comando e controllo dell'equipaggiamento hanno diverse
portate, inserendo un dispositivo di protezione contro te sovracorrenti sia nel conduttore
sezionato sia nei conduttori comuni di ogni circuito di comando.
Eccezione: se l'unità di alimentazione offre una limitazione di corrente inferiore alla por tata
ammissibile dei conduttori in un circuito e inferiore alla corrente nominale dei componenti
connessi, nessun dispositivo di protezione contro le sovracorrenti è necessario.

7.2.5 Prese e conduttori ad esse associati


Deve essere fornita la protezione contro le sovracorrenti per i circuiti che alimentano le prese
generiche destinate essenzialmente a fornire l'energia alle apparecchiature di manutenzione.
Ogni circuito che alimenta tali prese deve essere provvisto di dispositivi di protezione contro le
sovracorrenti sui conduttori attivi non messi a terra. Vedere anche 15.1.
7.2 .6 Circuiti di illuminazione
Tu tti i conduttori non messi a terra dei circuiti di illuminazione devono essere protetti c0r1tro gli
effetti dei cortocircuiti mediante dispositivi di protezione contro le sovracorrenti indipendenti da
quelli che proteggono gli altri circuiti.

'7-.-2, 7 =rrasformatori
I trasformatori devono essere protetti da un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti
avente tipo e regolazione conformi alle istruzioni del costruttore del trasformatore. Tale
protezione deve (vedere anche 7.2.10):

- evitare l'intervento intempestivo dovuto alle correnti magnetizzanti di inserzione dei


trasformatori;
- evitare il riscaldamento degli avvolgimenti oltre i valori ammessi per la classe di isolamento
del trasformatore. quando è sottoposto agli effetti di un cortocircuito ai morsetti del
secondario.
7.2.8 Collocazione dei dispositiv i di protezione contro le sovracorrenti
Un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti deve essere posto nel punto in cui una
rid uzione nella sezione dei conduttori o un'altra variazione riduca la portata dei conduttori, salvo
quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

la por tata ammissibile dei conduttori è almeno ug uale a quella richiesta dal carico:
- la parte del(i) conduttore(i) tra il punto di riduzione della portata ammissibile e la posizione
del dispos itivo di protezione contro le sovracorrenti non supera 3 md i lunghezza;
i conduttori sono installati in modo da ridurre la possibilità di un cortocircuito. per es.,
protetto da un involucro o da un condotto.
7.2.9 Dispositivi di protezione contro le sovracorrenti
Il potere di interruzione nominale di cortocircuito deve essere almeno uguale alla corrente di
guasto presunta al punto di installazione. Se la corrente di cortocircuito nel dispositivo di
protezione contro le sovracorrenti può includ ere altre correnti, diverse da quella proveniente
dall'alimentazione (per es., di motori, di condensator i di r ifasamento), si deve tenere conto di
tali correnti.
NOTA Informazioni sul coordinamento in condizioni di cortocircuito tra on interrullore e un altro dispositivo di protezione
contro i : ortocircuiti sono disponibili néll'Allegato A delfe IEC 60947-2:2006. IEC 60947•2:2006/AMO1 :2009 e
IEC 60947-2.20061AMD2:2013.

Se vengono usati fusibili come dispositivi di protezione contro le sovracorrenti, deve essere
scelto un tipo facilmente disponibile nel paese di utilizzo, oppure si devono prendere accordi
per la fornitura di parti di ricambio.
7.2.10 Dimensionamento e regolazione del dlsposìt ivi di prot ezione contro le
sovracorrenti
La corrente nominale scelta per i fusibili o la corrente di regolazione degli altri dispositivi di
p rotezione contro le sovracorrenti deve essere la più bassa possibile. ma adeguala alle
sovracorrenti previste (per es .. durante l'avviamento dei motori o la messa in tensione de i
trasformatori). Al momento della scelta di tali dispositivi di protezione , si deve lener conio della
salvaguardia degli apparecchi di manovra in caso di sovracorrente.
La corrente nominale o la regolazione di un dispositivo di proiezione contro la sovracorrente
per i conduttori è d eterminala dalla portata dei conduttori da proteggere mediante tale
dispositivo, conformemente a 12.4, all'art. D.3 e al lempo massimo consentito di interruzione t
in conrormità all'arl. D.4, tenendo conto della necessità di coord inamento con gli altri
apparecchi elettrici nel circuito protetto.

7.3 Protezione de i motori contro il surriscaldamento


7.3.1 Generalità
Deve essere fornila la protezione dei motori contro il surriscaldamento per ciascun motore di
potenza maggiore di 0,5 kW.
Eccezione: Per le applicazioni in cu i è inaccettabile un'interruzione aulomatica del
funzionamento del motore (per es., pompe antincendio), i mezzi di rilevazione devono generare
un segnale di avvertimen to al quale l' operatore possa rispondere.
La protezione contro il surriscaldamento dei motori può essere ottenuta mediante:
. -.
- protezione contro i sovraccarichi (7.3.2),
NOTA 1 I dispositivi di protezione centro i sovraccarichi rilavano i '.'alori della relazione tempo/corrente(,"~:) in
un circui1o. superiori ai \•alori a pieno carico nominali del circuito, e avviano le azioni correttive appropria{e.
- protezione contro le sovratemperatu re (7.3.3); oppure
NOTA 2 I dispositivi di rilevazione della temperat'Jra rilevano le sovr~temporature o avviano le azioni corrottivé
appropriate.
protezione per mezzo di limitatori di corrente.
Deve essere impedito il riavviamento automatico di qualsiasi motore dopo l'intervento della
protezione contro il surriscaldamen to quando può provocare una situazione pericolosa o un
danno alla macchina o alla produzione .

7.3.2 Protezione contro i sovraccarichi


Qua ndo viene fornita una protezione contro i sovraccarich i, essa deve essere fornita per ogni
conduttore attivo con l'eccezione del neutro.

Tuttavia, quando il rilevamento del sovraccarico dei motori non è utilizzato per la protezione
contro il sovraccarico dei cavi (vedere anche l'art. D.2) , il rilevamento del sovraccarico può
essere omesso in uno dei conduttori attivi. In caso di motori monofase o alimentati in e.e., è
ammessa la rilevazione su un solo conduttore attivo non messo a terra.

Se la protezione contro il sovraccarico è assicurata da un'i nterruzione, l'apparecchio di


manovra deve inter rompere tutti i conduttori attivi. L'interruzione del condu ttore di neutro non
è necessaria per la protezione contro il sovraccarico.

Nel caso di motori aventi caratteristiche speciali di servizio, destinati a frequenti avviamenti o
arresti (per es .. motori usati per spostamenti ra pidi , bloccagg i, inversioni rapide, foratura
sensibile , ecc.), può essere difficile prevedere una protezione contro il sovraccarico con una
costante di tempo comparabile con qu ella dell'avvolgimento da proteggere . Può essere
necessario l'uso di dispositivi di protezione appropriati per motori che devono essere utilizzati
in servizio speciale, o come protezione contro la sovratemperatura (vedere 7.3.3) .
Per i motori che non possono essere sovraccaricati (per es. , motori generatori di coppia,
azionamenti protetti mediante dispositivi meccanici di protezione contro i sovraccarichi o
adeguatamente dimensionati). non è prescritta la protezione contro i sovraccarichi.
35
--·-
7.3.3 Protezione contro le sovratemperature
La fornitura di motori con protezione contro le sovratemperature in conformità alla IEC 60034-11
è raccomandata in situazioni nelle quali il raffreddamento può essere peggiorato (per es., in
ambienti polverosi). A seconda del tipo di motore, la protezione in condizioni di stallo del rotore
o di perdita di fase non è sempre garantita dalla protezione contro la sovratemperatura, e
dovrebbe quindi essere fornita una protezione supplementare.

La protezione contro la sovraternperatura è raccomandata anche per i motori che non possono
essere sovraccaricati (per es., motori generatori di coppia, azionamenti protetti mediante
dispositivi meccanici di protezione contro i sovraccarichi o adeguatamente dimensionati),
quando esistono possibilità di sovratemperature (per es. , a causa di raffreddamento ridotto).

7.4 Protezione contro fe temperature anormali


L'equipaggiamento deve essere protetto da temperature anormali che possono generare una
situazione pericolosa.

7.5 Protezione contro gli effetti dell'interruzione di alimentazione o la riduzione di


tensione e il successivo ripristino
Quando un'interruzione delralimentazione o una riduzione di tensione può causare una
condizione pericolosa, danneggiamento alla macchina o alla produzione, deve essere previsto
un dispositivo di minima tensione, che provochi , pe r esempio, l'interruzione dell'alimentazione
della macchina a un livello di tensione predeterminato.

Se il funzionamento .della macchina .può sopportare un'interr.uzione O- u.na riduzione della


tensione per un breve periodo, può essere forn ito un dispositivo ritardalo di minima tensione.
Il funzionamento del dispositivo di minima tensione non deve compromettere il funzionamento
di un qualsiasi comando di arresto della macchina.

Dopo il ripristino della tensione o dell'alimentazione, deve essere impedito il riavviamento


inaspetlato o automatico della macchina se tale riavviamen lo può causare una condizione
pericolosa.

Nei casi in cui solo una parte della macchina, o di un gruppo di macchine che lavorano insieme
in maniera coordinata, è soggetta a una riduzione di tensione o all'interruzione
dell'alimentazione, il dispositivo di minima tensione deve provocare comandi di controllo
appropriali per garantire il coordinamento.

7.6 Protezione contro la sovrave locità del motore


Deve essere prevista una protezione nei casi in cui può verificarsi una sovravelocità e causare
una condizione di pericolo, tenendo conto delle misure riportate in 9.3.2. La protezione contro
la sovravelocità deve provocare le risposte appropriale e deve impedire il riavviamento
automatico.

La protezione contro la sovravelocilà dovrebbe funzionare in modo da non superare il limite


meccanico di velocità del motore o del suo carico.
NOTA Questa pro1&21onè può essere fornita. per es . . da un interruttore centrifugo o da un limitatore d1valocitll.
7.7 Protezione supplementare contro la corrente (differenz.iale) di guasto verso terra
In aggiunta alla protezione contro la sovracorrente per l'interruzione automatica, descritla in
6.3, può essere fornita una proiezione contro la corrente (differenziale) di guasto verso terra
per ridurre il danno all'equipaggiamento provocato da correnti di guasto verso terra inferiori al
livello di rilevazione del dispositivo di protezione contro le sovracorrenti.

La regolazione dei dispos itivi deve essere sui valori più bassi possibili, compatibilmente con il
funzionamento corretto dell"equipaggiamento.

Se sono possibili correnti di guasto con componenti in e.e. , può essere richiesto un differenziale
(RCD) di tipo B in conformità alla IEC TR 60755.

7.8 Protezione della sequenza delle fasi
Quando una scorretta sequenza delle fasi della tensione d i alimentazione può c ausare una
condizione pericolosa o un danno alla macchina, deve essere fornita una protezione.
NOTA lé condizioni d'uso che possono portare a una sequenza 0rrata déllè fasi comprendono:
• una macchine che \•iene trasferita da una sorgente di alimentazione a url'alt(a;
• una macchina .nobile con possibilita di collegamento a un'alimentazione esterna.

7.9 Protezione contro le sovratensioni di origine atmosfe rica e di manovra


Possono dover essere previsti dispositivi di protezio ne dalle sovratensioni (SPD) contro gli
effetti delle sovratensioni di origine atmosferica o di manovra.

Ove forniti:

- gli SPD per l'eliminazione delle sovratensioni di origine atmosferica devono essere collegati
ai morsetti di ingresso del dispositivo di sezionamento dell'alimentazione :
- gli SPD per l'eliminazione delle sovratensioni di manovra devono essere collegati. se
necessario per l'equipaggiam ento che richiede tale protezione.
NOTA 1 lnform3zicni sulla scelta corr&Ha é sulrmstallaz.ione degli SPD sono disponibili ad esempio nella
IEC 60364-4-44. IEC 60364-5-53, IEC 61643-12, IEC 62305-1 e IEC 62305-4 .
NOTA 2 Il collogam0nto equipoten~i~le della macchina. del suo equipaggiamento elettrico~ déllé massé estranee
(parli conduttrici esterne} ad una rete di collegamento comune d ell'édif1c 10/s1!0 possono çontribvire .:, ridurre
l'interte{enza elettro~agnQtica, inclusi gli effe_tli dei fu~mini, S.\lll'eqvipaggiament<>.
7.10 Corrente nominale di cortocircuito
La corrente nominale di cortocircuito dell'equipaggiamento elettrico deve essere determinata.
Ciò può essere fallo applicando le regole di progettazione oppure mediante calcolo o prove.

NOl A La corrente nominale di cortocircuito può essere cfotarmilH~ta, ad esempio, in conformité ~ IEC 6 1439-1,
IEC 60909-0, IEC/TR 60909-1 o IEC/TR 61912- 1

8 Collegamenti equipotenziali
8.1 Generalità
Il presente art. 8 riporta le prescrizioni per i collegamenti equipotenziali di protezione e
funzionali. La Fig. 4 illustra questi concetti.

Il collegamento equipotenziale di protezione è una misura fondamentale per la protezione in


caso di guasto, per consentire la protezione delle persone contro la scossa elettrica (vedere
6.3.3 e 8.2).
L'ob iettivo del collegamento equipotenziale funzionale (vedere 8.4) è r idurre:

- le conseguenze di un guasto all'isolamento suscettibile di influenzare il funzionamento della


macchina:
i disturbi elettrici a equipaggiamenti elettrici sensibili suscettibili di influenzare il
funzionamento della macchina;
- le correnti indotte da fulmini che potrebbero danneggiare l' equipaggiamento elettrico.
Il collegamento equipotenziale funzionale si ottiene mediante un collegamento con il circuito
equipotenziale di protezione ma, quando il livello dei disturbi elettrici sul circuito equipotenziale
di protezione non è sufficientemente basso per un funzionamento adegualo
dell'equipaggiamento elettrico, può essere necessario utilizzare conduttori separati per un
collegamento equipotenziale di protezione e funzionale.

.
1_1_!:,J_ __ _'t_)_ _ ~ . ~
-· ........ ---
.. _.,.. . . .,.. ..
... -- .-.,..,.-__..,._,
NORMA TECNICA
~-
~...... ---
- ,,__.._.._,

Macchina

Equipaggiamento elettrico

L1 u
L V

Circuito cqulpotenzlafe di prote:z:lona!


{ 1) Interconnessione dei conduttori di proiezione e del morsetto PE
(2) , Connessione delle masse (parti conduHrici accessibili)
(3) Conduttore di protezione connesso a una pià-S tra di montaggio dell'equipaggiamento elettrico
utilizzata come conduttore di protezione
(4) Connessione di parti strutturali conduttrici dell'equipaggiamer-i!o elettrico
(5) Parti strutturali conduttrici Calla mac:;:hina
-
Patti connesse al circuito equipotenziale di protezione cho non devono essere .usate come conduttore di
protezione:
(6) Condotti metallici di tipo rigido o flessibile
(7) Guaine metalliche o armature dei cavi
(8) Tubazioni metalliché contenenti materiali infiammabili
(9) Masse estranee (parti conduttrici estranee), se messe a torra indipendén, emenle dall"alimentazione
della macchina e in grado di introdur ré un potenziale, generalmente il potenziale di terra. (vedere
17.2 d)), ad esempio:
tubaz,oo, metalliche,
recinz,orn ,
scale
corrimano.
(1 0) Tubi protettivi metallici piaghevoli o flessibili
(11) Collegamento eqoipotenziale di protezbne dei sostegni doi cavi. passérélle e scale portac~vi
Connessi.on! al circuito oquipoténziale di protezione per ragioni funzionali:
(12) Ccllagamento equipotenziale funzionale
Legonda dell& designazioni di r i ferimento:
T1 Trasformatore ausiliario
U1 Piastra. di montaggio per equipaggiamento elettrico

Figura 4 - Esempio di collegamenti equipotenziali pe r l'equ ipaggiamento elettrico di


una macchina
_
.......
-~--~--- C
0 EI EN 60204; 1:201~-) J _
- --------'-'••---- -- -- ...

8.2 Circuit o equ ipotenziale di protezione


8.2 .1 Generalità
Il circuito equipotenziale di protezione è costituito dall'i nterconnessione di:

- morsetto(i) PE (vedere 5.2);


- conduttori di protezione (vedere 3.1.51) nell'equipaggiamento della macchina , compresi i
contatti striscianti se fanno parte del ci rcuito;
- p arti strutturali conduttrici e masse (parti conduttrici accessibili) dell'equipaggiamento
elettrico;
Eccezione: vedere 8.2.5.

- parti strutturali conduttrici della macch ina.


Tutte le parti del circu ito equipotenziale di protezione devono essere progettate in modo da
essere in grado di sopportare le sollecitazioni termiche e meccan iche più elevate suscettibili
di essere causate da correnti di guasto verso terra che po trebbero circolare in quella parte
del circuito di pro tezione equipotenziale.
La sezione di ogni conduttore di protezione che non fa par te di un cavo o che non si trova in un
involucro comune con il conduttore di linea non deve essere infer iore a
- 2,5 mm 2 Cu o 16 mm 2 Al, se è prevista un a protezione contro i danni meccanici,
- i mm2 Cu o 16 mm 2 Al, se no_!1 ~ er~vi_sta u_ri_a_prot~zione c_o_ritr_? i _d~ n_i:i i i:necca~ cL
NOTA L ·uso di acciaio per un condutlore di p1olezione non è escluso.

Un conduttore di protezione che non fa parte di un cavo è considerato protetto meccanicamente


se è installato in un tubo protettivo, un canale o è dota to di una protezione simile. Le parti
struttura li condu ttrici dell'equipaggiamento, in conformità a 6.3.2.2, non necessitano di
collegamen to al circuito equipotenziale di protezione. Le parli strutturali conduttrici della
macchina non necessitano di un collegamento al circuito equipotenziale di protezione se tutti
gli equipaggiamenti forniti sono conformi a 6.3.2.2 .

Le masse dell'e quipaggiamento, in conformità a 6.3.2 .3, non devono essere collegate al ci rcuito
equipotenziale di protezione .

Non è necessario collegare le masse (parti conduttrici accessibili) al ci rcuito equipotenziale di


p rotezione se tali parti sono montate in masse modo da non costituire un pericolo, poiché:

- non presentano grandi superfici di contatto o non possono essere afferrate con la mano e
sono di piccole dimensioni (approssimativamente minori di 50 mm x 50 mm); oppure
- sono collocate in modo che il contatto con le parti a ttive o un guasto dell'isolamento risultino
im probabili.

Tale prescr izione si applica a par ti piccole quali viti, rivetti e targhette, e all e parti all'interno di
un involucro, qualunque siano le loro di mensioni (per es., elettromagneti di contattori o relè e
parti meccaniche di dispositivi).

8.2.2 Conduttori di protezione


I conduttori di protezione devono essere identificati conformemente a 13.2.2.

È preferibile u tilizzare conduttori di rame. Se viene utilizzato un conduttore di materiale diverso


dal rame, la sua resistenza elettrica per unità di lunghezza non deve essere superiore al valore
ammesso per un conduttore in rame , e la sua sezione non deve essere inferiore a 16 mm2 per
motivi di resistenza meccanica.
♦----.-,-,. -_,.....;
,..,,.,.._.,._,,._,,.,.._

Involucri o telai metallici oppure piastre di montaggio per equipaggiamento elettrico, connessi
al circuito equipotenziale di proiezione, possono essere utilizzali come conduttori di protezione
se soddisfano i tre seguenti requisiti:

- la loro continuità elettrica deve essere assicurata dalla loro struttura o da un'adeguata
connessione in modo tale da garantire una protezione contro il deterioramento meccanico,
chimico o elettrochimico;
- conformità alle prescrizioni indicate 543.1 della IEC 60364-5-54:2011;
devono permettere la connessione ad altri conduttori di protezione in ogni punto di
derivazione predeterminato.
La sezione dei condullori di proiezione deve essere calcolata in conformità a 543.1.2 della
IEC 60364-5-54:2011 oppure selezionata dalla Tabella 1 (vedere 5.2). Vedere anche 8.2.6. e
17.2 (d) del presente documento.

Ogni condullore di protezione deve:

- essere parte di un cavo multipolare o;


- trovarsi in un involucro comune con il conduttore di linea o;
- avere una sezione minima di almeno;
- 2,5 mm2 Cu o 16 mm2 Al, se è prevista una protezione contro i danni meccanici;
- 4 mm 2 Cu o 16 mm 2 Al, se non è prevista una protezione contro i danni meccanici.
NOTA 1 L'uso di acciaio per un conduttor& di prot&zioné non è escluso.
Un condultore di protezione che non fa parte di un cavo è considerato protetto meccanicam ente
se è installato in un tubo protettivo, un canale o è dotato di una protezione simile.

Le seguenti parti della macch ina e del suo equipaggiamento elettrico devono essere connessi
al circuito equipotenziale di protezione ma non devono essere usate come conduttori di
protezione:

- parti strutturali conduttrici della macchina;


- condotti metallici di tipo rigido o flessibile;
- guaine metalliche o armature dei cavi;
- tubazioni metalliche contenenti materiali infiammabili come gas, liquidi, polvere.
- tubi protettivi metallici pieghevoli o flessibili;
- parti costruttive soggette a sollecitazioni meccaniche in servizio normale:
- parti metalliche flessibili; cavi di sostegno: passerelle e scale portacavi.
NOTA 2 Informazioni sulla protezione catodica. sono disponibili in 542. 2.5 e 542.2.6 della IEC 60364-5-54:2011.

8.2.3 Continuità del circuito equipotenziale di protezione


Se, per qualsiasi ragione, viene rimossa una parte (per es., per la manutenzione ordinaria}, il
circuito di protezione per le parti rimanenti non deve essere interrollo.

I punti di connessione e di collegamento equipotenziale devono essere progettati in modo tale


che la loro portata non risulti alterata da influenze meccaniche, chimiche o eletlrochimiche.
Quando vengono usati involucri o conduttori in alluminio o in leghe di alluminio, si dovrebbe
prestare particolare allenzione alla possibilità di corrosione elellrolitica.

Se l'equ ipaggiamento elettrico viene montato su sportelli, porte o piastre di chiusura, deve
essere assicurata la continuità del circuito equipotenziale di protezione e si raccomanda l' uso
di un conduttore di protezione (vedere 8.2.2). Se non è previsto un conduttore di protezione, si
devono utilizzare sistemi di chiusura, cerniere o contatti striscianti previsti per avere una bassa
resistenza (vedere 18.2.2, Prova 1 ).
f>!ORMA TEC NIC1\

La continuité dei conduttori nei cavi esposti a danneggiamento (per es. , cavi flessibili
trascinabili) deve essere garantita da misure oppor tune (per es., monitoraggio).

Per le prescrizioni relative alla continuità dei conduttori utilizzando cavi conduttori, sbarre
conduttrici e assiemi di anelli collettori, vedere 12.7.2.

Il circuito equipotenziale di pro tezione non deve incorporare apparecchi di manovra o dispositivi
di pro tezione con tro le sovracorrenti (per es., interruttori, fusibili), o altri mezzi di interruzione.

Eccezione: i collegamenti che non possono essere aperti senza utilizzare un ute nsile e ch e
sono posti in un'area di servizio elettrico chiusa possono essere predisposti per effettuare prove
o misure .

Quando la continuità del circuito equipotenziale di protezione può essere interrotta mediante
colle tto ri di corrente asportabili o comb inazioni spina/presa, il circuito equipotenziale di
protezione deve essere interrotto da un contatto anticipato in chiusura e ritardato in apertura.
Questo si applica anche alle unità asportabili o estraib ili (vedere anche 13.4.5).

8.2.4 Punti di connessione del conduttore di p rotezione


Tutti i conduttori di protezione devono essere collegali conformemente a 13.1 .1 . I punti di
connessione del conduttore di protezione non devono essere utilizzati, per esempio, per fissa re
tra loro apparecchi o parti.

Ogni punto di connessione del conduttore di protezione deve essere marcato o e tichettato
utilizzando j l s.e.goo grafico IEC 60417-5019:2006-08 come illustrato in FJg.. 5:

Figura 5 - Segno grafico IEC 60417-5019: Terra di protezione

oppure, con le lettere PE, preferendo il segno grafico, o utilizzando la comb inazione bicolore
GIALLO-VERDE o qualsiasi combinazione dei precedenti .

8.2.5 Macchine mobi li


Sulle macchine mobili con alimentazione a bordo macchina, i conduttori di protezione, le parti
strutturali con duttrici dell'equipaggiamen to el ettrico e le masse estranee che costituiscono la
struttura della macchina devono e ssere tutti collegati a un morsetto equipotenziale di protezione
per fornire protezione contro la scossa elettrica . Quando una macchina mobile può anche
essere connessa a una sorgente di alimentazione esterna, tale morsetto equipotenzia le di
protezione deve e ssere il punto di contatto per il conduttore di protezione esterno.
NOTA Quando l'alimoota2:kma elettrica é incorporata in elementi statici, mobili o trasportablll
éell'equipaggiamento, e in assenza di alimentazione esterna collégata (per es., quando un caricabatteria a bordo
macchina non è collegato). non à neci:ssario collegare tale equipaggiamenio a un conduttore di protezione esterno.
8.2 .6 Prescrizioni supplementari per equipaggiamento elettrico con correnti di
d ispersione a terra superiori a 10 mA
Quando l'equipaggiamento elettrico ha una corrente di dispersione a terra superiore a 10 mA
in e.a. o in e.e. in qualsiasi conduttore di protezione, deve essere rispettata una o più delle
seguenti condizioni per l'integrità di ogni sezione del circuito equipotenziale di protezione
associato che porta la corrente di dispersione a terra:

a) il conduttore di protezione è completamente racchiuso all'i nterno degli involucri


dell'equipaggiamento elettr ico o protetto in altro modo contro i danni meccanici su tutta la
sua lunghezza;
b ) il conduttore di p rotezione ha una sezione di almeno 10 mm 2 Cu o 16 mm 2 Al;

41
··· -··· ----- -·-·----···· .........
=-~~~~--•~--~~-:a..•~•••r••• -•p •
~ ORM~ .{ECt•i tCA

u-- CEI EN 60204-1:20 18-12

c) quando il conduttore di protezione ha una sezione inferiore a 1O mm2 Cu o 16 mm2 Al, è


fornito un secondo conduttore di protezione, di sezione almeno uguale, fino al punto in cui
il conduttore di protezione ha una sezione di 10 mm 2 Cu o di 16 mm 2 Al. Questo può
r ichiedere la prese nza di un morsetto separato per un secondo conduttore di pro tezione
dell'eq uipaggiamento elettrico.
d) l'alimen tazione è automaticamente interrotta in caso di perdita di continuità de l conduttore
di p rotezione;
e) quando viene usata una combinazione spin a/presa, è previsto un connettore industriale in
conformità alla serie IEC 60309, con adeguato dispositivo di ritenuta e una sezione minima
del conduttore di protezione di 2.5 mm 2 che fa parie di un cavo di potenza multiconduttore.
Nelle istruzioni per l'installazio ne è riportata una dichiarazione secondo la quale
l'equipaggiamento deve essere installato come descritto nel presente par. 8.2.6.
NOTA Accanto af motsetto PE può esse,e applicata anche una targhetta di awertimento dichiarante che la corrente
del conduttore di protezione supera 1OmA.

8.3 Misure per limitare gli effetti di correnti di dispersione elevate


Gli effetti di elevate correnti di dispersion e possono essere limitati all'equipaggiamento con
elevata corrente di dispersione collegandolo a un trasformatore di alimentazione d edicalo,
dotato di avvolgimenti separati. Il circuito equipotenziale di protezione deve essere collegato
alle masse dell'equipaggiamento nonché all'avvolgimento secondario del trasformatore. Il o i
conduttori di protezione tra l' equipaggiamento e l' avvolgimento secondario del trasformatore
devono essere conformi a una o più delle configurazioni descritte in 8.2 .6.

8.4 Collega mento equipotenziale funzionale


La protezione contro un erroneo funzionamento derivante da guasti all'isolamento può essere
ottenuta con un collegamento a un conduttore comune in conformità a 9.4.3.1.1 .

Per le raccomandazioni relative ai collegamenti equipotenziali funzionali, per evitare


funzio namen ti erronei dovuti ai disturbi elettromagnetici , vede re 4.4.2 e l'Allegato H.

I pun ii di collegamento equipotenziale funzionale dovrebbero essere marcati o etichettati


utilizzando il segno grafico IEC 60417-5020:2002-1 O (vedere Fig. 6).

L J

Figura 6 - Segno grafico IEC 6041 7-5020: Telaio o chassis

9 Circuiti e funzioni di comando e controllo


9.1 Circuiti di comando e controllo
9.1.1 Alimentazione del circuito di comando e controllo
Quando i circuiti di comando e controllo sono al imentati da una sorgente in e.a., devono essere
utilizzati trasformatori con avvolgimenti separati per separare l'alimentazione di potenza
dall'alimentazione di comando e controllo.

Esempi includono:

- t rasformatori di comando aventi avvolgimenti separati secondo la IEC 61558-2-2 ,


- alimentatori a commutazione secondo la IEC 61558 -2-16 dotati di trasformatori con
avvolgimen ti separati ,
- alimentatori a bassa tensione secondo la IEC 61204-7 dotati di trasformatori con
avvolgimenti separati.

........
Se vengono usati più trasformatori, si raccomanda che gli avvolgimenti di tali trasforma tori
siano collegati in modo tale che le tensioni dei secondari siano in fase.

Eccezione: I trasformatori o gli alimentatori a commuiazione dotati di trasformatori non sono


obbligatori per macchi ne con un singolo avviatore di motore e/o un massimo di due dispositivi
di comando e controllo (per es., dispositivo di interblocco, postazione di comando
avviamento/arresto).

Se i circuiti di coma ndo e controllo in e.e. derivati da un' al imentazione in e.a. sono collegati al
circuito equ ipotenziale di protezione (vedere 8.2.1 ), essi devono essere alimentati da un
avvolgimento separato del trasformatore del circuito di comando e controllo in e.a. oppure da
un altro trasformatore del circu ito di comando e controllo.

9.1 .2 Tensioni del circuito di comando e controllo


Il valore nominale della tensione di comando deve essere adatto al corretto funzionamento del
circuito di comando e controllo.

Preferibilmente la tensione nominale dei circu iti di comando e controllo in e.a. non deve essere
superiore a:

230 V per circuiti con frequenza nominale di 50 Hz,


277 V per circuiti con frequenza nominale di 60 Hz.
Preferibilmente la tensione nominale dei circuiti di comando e controllo in e.e. non deve essere
superiore a 220 ·V.

9 .1.3 Protezione
I circuiti di comando e controllo devono prevedere una protezione contro le sovracorrenti.
conformemente a 7.2.4 e 7.2.10 .

9 .2 Funzioni di comando e controllo


9.2 .1 Generalità
N OT/-. IJ para.grafo 9.2 non specifica le pres~rizioni par i dispositivi utilizzaH per fa realizzazione di funt.ioni di
comando e controllo. Esempi di prnscrizkmt per questi dispositivi sono contenuti nell'a,t. 10.

9.2 .2 Categorie di funzioni di arresto


Esistono tre categorie di funzioni di arresto:

- Categoria di arresto O: arresto med iante rimozione immediata dell'alimentazione di potenza


agli attuatori di macchina {cioè arresto non controllato, vedere
3.1.64);
- Categoria di arresto 1: arresto controllato (vedere 3.1.14) mantenendo l' alimentazione di
potenza agli attuatori di macchina fino all'arresto, e r imuovendo poi
la potenza ad arresto avvenuto;
- Categoria di arresto 2: arresto controllato mantenendo l'alimentazione di potenza agli
attuatori di macchina . ·
NOTA Pat la rimozione detra limentazione di po1à n2a può essere sutiicieni e rimuovora l'allrnentazione ne cessaria a
generare una coppia o una for2a. C 16 è possibile mediante disinnesto della frizione, s~zionamento, spegnimento o
mediante mezzi aleltrornci (ad es. un PDS in conformit~ alla serie IEC 6 1&00). ecc.
9.2.3 Funzionamento
9.2.3.1 Generalità
Funzioni di sicurezza e/o misure di protezione (ad esempio gli interblocchi (ved ere 9.3)) devono
essere predisposte laddove necessario per ridurre la possibilità che si verifichino situazion i
pericolose.

Quando una macchina ha più di una postazione di comando e controllo, devono essere previste
misure per garantire che l'avvio dei comandi da postazioni di comando e controllo diverse non
provochi una situazione pericolosa.

9.2.3.2 Avviamento
Le funzioni di avviamento devono operare energizzando il circuito corrispondente.

L'avviamento di un 'operazio ne deve essere possibile soltanto se tutte le pertinenti funzioni di


sicurezza e/o le misure di protezione sono presenti e operative, ad eccezione delle condizion i
descritte in 9.3.6.

Per quelle macchine (per es. , macchine mobili) dove per determinate funzio ni non possono
essere applicate misure di sicurezza e/o misure di protezione, l'avviamento di tali operazioni
deve avvenire, a seconda dei casi, mediante dispositivi di comando ad azione mantenuta,
insieme a dispositivi di consenso.

Si deve considerare la fornitura di segnati di avvertimento acustici e/o visivi prima di avviare il
funzionamento pericoloso della macchina durante la valutazione del rischio. Se la valutazione
del rischio determina che uno di questi tipi di segnali o entrambi sono necessari, il livello di
emissione sonora/luminosa deve essere adeguata all'ambiente di utilizzo previsto.

Devono essere previsti interblocchi adatti, dove necessario, per il corretto avviamento
sequenzia le.

Nel caso d i macchine che richiedono l'uso di più postazioni di comando per iniziare un
avviamento , ognuna d i queste postazione di comando deve avere un dispositivo di comando di
avviamento separato azionato manualmente. Le condizioni per iniziare un avviamento devono
essere:

- lufle le condìzion·i richieste per il funzionamento della macchina devono essere soddisfafte,
e
- tutti i dispositivi di comando d i avviamento devono essere in posizione di rilascio (off), quindi
- tutti i dispositivi di comando di avviamento devono essere azionati in modo concomitante
(vedere 3 .1. 7).

9.2.3.3 Arresto
Devono essere previste funzioni di categoria di arresto O, di categoria di arresto 1 e/o di
categoria di arresto 2 in base alla valutazione del rischio e ai requisiti funzionali della macchina
(vedere 4.1 ).

NOTA 1 Il dispositivo di interruzione dell'alimemazionc (vedero 5.3;, quando atti-1:1lo, realizza un arresto di
catogoria O.

Le funzioni di arresto devono essere prioritarie rispetto alle funzioni di avviamento associate.

Dove è prevista più di una postazione di comando e controllo, i comandi di arresto da qualunque
postazione di comando devono essere efficaci quando è richiesto dalla valutazione del risch io
del la macchina.

NOTA 2 Quando vengono avviate funzioni di arréslo, può essere necessario interrompere funzioni della macchina
di•,erse dal movimento.

9.2.3.4 Operazioni di emergenza (arresto di emergenza, interruzione d i emergenza)


9.2.3.4.1 Generalità
L'arresto e l'interruzione di emergenza sono misure di protezione complementari che non
costituiscono mezzi primari di riduzione del r isch io per i pericoli (per es .. intrappolamento,
aggrovigliamento, scosse elettriche o ustioni) di una macchina (vedere ISO 12100).

La presente pa rte della IEC 60204 specifica le prescrizioni relative alle funzioni di arresto di
emergenza e di interruzione di emergenza delle operazioni di emergenza elencate
nell'Allegato E, entrambe destinate ad essere avviate da una singola azione umana.
Una volta cessata l'operazio ne attiva di un attuatore di arresto di emergenza (vedere 10.7) o di
interruzione di emergen za (ved ere 10.8) a seguito di un comando di arresto o di spegnimento.
l'effetto di tale comando deve essere mantenuto fino al ripristino. Tale ripristino deve esse re
possibile solo mediante una azione manuale sul dispositivo nel qu ale è stato avviato il
comando. Il ripristino del comando non deve riavviare la macchina, ma solo consentirne il
riavvia mento.

Non deve essere possibile riavviare la macchina fino a quando tutti i comandi di arresto di
emergenza non siano stati ripristinati. Non deve essere possibile rime ttere in tensione la
macchina fino a che siano stati ripristinati tutti i comand i di interruzione di emergenza.

9.2 .3.4. 2 Arresto di emergenza


I reqisiti per gli aspetti funzionali delle apparecchiature di arresto di emergenza sono indicati
nella ISO 13850.

L'arresto di emergenza deve funzionare come categoria di arresto O o come categoria di arresto 1.
La scelta della categoria dell'arresto di emergenza deve essere determinata dalla valutazione del
rischio della macchina.

Eccezione: In alcuni casi, per evitare di creare ul teriori rischi, può essere necessario eseguire
un arresto controllato e mantenere alimentati gli attuatori di macchina anche dopo l' arresto. La
condizione di arresto deve essere monitorata e, al rilevamento di un guasto della condi zione di
arresto, la potenza deve essere rimossa senza creare una situazione pericolosa.

In aggiunta alle prescrizioni per l'arresto-indicate in 9.2.3.3, la-funzione di arresto di·emergenza


ha i seguenti requisiti:

- deve prevalere su tutte le altre funzioni e operazioni per ogni modo di funzionamento;
- deve arrestare il movimento pericoloso il più rapidamente possibile senza creare altri
pericoli;
- il ripristino non deve in iziare un avviamento.
9.2.3.4.3 Interruzione di emergenza
Gli aspetti funzionali relativi all'interruzione di emergenza sono indicati in 536.4 della
IEC 60364-5-53:2001.

Dovrebbe essere fornita un'interruzione di emergenza nel caso in cu i:

- la protezione principale (per es., per cavi conduttori. sbarre conduttrici, assiemi di anelli
collettori, apparecchi di comando in aree di servizio elettrico) sia effettuata solamente
me ttendo fuori portata o med iante oslacoli (vedere 6.2.6); oppure
- esista la possibilità di altri pericoli o danni provocati dall'elettricità.
L'interruzione di emergenza si realizza interrompendo l'alimentazione relativa mediante
apparecchi di manovra elettromeccanici, effettuando un arresto di categoria O degli attuatori di
macchina collegati a tale alimentazione. Qualora una macchina non possa tollerare questo
arresto di categoria O, può essere necessario forn ire al\re protezioni, per es., protezione
principale. in modo da rendere non necessaria l'interruzione di emergenza.

9.2.3.5 Modi di funzionamento


Ogni macchina può avere uno o più modi di funzionamento (ad esempio manuale, automatico,
impostazione, manutenzione) determinati dal tipo di macchina e dalla sua app licazione.

Quando il macchinario è stato progettato e costruito per consentire il suo uso in diversi modi di
comando o di funzionamento che richiedono differenti misure di protezione e che hanno un
impatto diverso sulla sicurezza. esso deve essere dotato di un selettore di modalità il quale
possa essere bloccato in ogni posizione (per esempio interru ttore a chiave). Ogni posizione del
selettore d eve essere chiaramente identificabile e corrispondere ad una sola modalità di
comando o di fu nzionamento.
NORMA TECNICA

Il selettore può essere sostituito da altro metodo di selezione che limiti l'uti lizzo di talune
funzioni della macchina a talune categorie di operatori (per esempio codici di accesso),
La selezione della modalità di funzionamento non deve di per sé avviare il funzionamento della
macchina. Deve essere richiesta un'attuazione separata del comando di avviamento.
Per ogn i modalità di funzionamento specifica, devono esse re implemen tate le relative funzioni
di sicurezza e/o misure di protezione.
Deve essere forn ita l'indicazione del modo di funzionamento scelto (per es., la posizione di un
selettore di modo, la fornitura di un indicatore luminoso, una indicazione su visualizzatore).
9.2.3.6 Monitoraggio delle operazioni dì comando
I movimenti o le azioni di una macchina o di una parte di una macchina che possono portare a
situazioni pericolose devono essere controllati fornendo, per esempio, limitatori di extracorsa,
ri levamento della sovravelocità del motore, rilevamento di sovraccarico meccanico o dispositivi
anti-collisione.
NOTA Pé( alcuné macchine a comando manuale (ad esempio. pertoratrici manuali), gli operatori effatluano il
monitoraggio.

9.2.3.7 Comandl che ric hiedono un'azione mantenuta


i comandi ad azione mantenuta devono richiedere l' attivazione continua del (i) dispositivo(i) di
comando per effettuare l'operazione .

9 .2,3.8 Comando a due mani


Tre tipi di comandi a due mani sono definiti nella ISO 13851 , la cui scelta dipende dalla
valutazione del rischio. Questi devono avere le caratteristiche seguenti:
Tipo I: questo tipo richiede:

- la fornitura di due dispositivi di comando e la loro simultanea attivazione mediante entrambe


le mani;
- attivazione simultanea mantenuta durante le situazioni pericolose;
- il funzionamento della macchina deve cessare al momen to del rilascio di uno o di entrambi
i dispositivi di comando quando le situazioni pericolose sono ancora presenti.
Un dispositivo di comando a due mani di Tipo I non è considerato adatto all'avvio di operazion i
pericolose.

Tipo Il: un comando di Tipo I che richiede il rilascio di en trambi i dispositivi di comando prima
che il funzionamento della macchina possa riiniziare.
Tipo lii: un comando dì Tipo Il che richiede un'attivazione simultanea dei dispositivi di comando
come segue:

- deve essere necessario attivare i dispositivi di comando entro un determinato tempo limite
l'uno dall'altro, non superiore a 0,5 s;
- quando viene superato il tempo limite, entrambi i dispositivi di comando devono essere
rilasciati prima che il funzionamento della macchina possa essere riiniziato.
9 .2.3.9 Comando dì abilitazione
Il comando di abilitazione (vedere anche 10.9) é un interblocco della funzione di comando e
controllo azionato manua lmente che:

a} quando attivato consente l' avvio di una operazione della macchina mediante un comando
separato di avviamento. e
b) quando disattivato
• avvia una funzione di arresto, e
• impedisce l'avvio del funzionamento d ella macchina.

---·----·--;;·;.
-""-'-~-~---.........
46
,..__._,. · ·;:;·;;;-;.;:;~:;-~-:::-;::::::;:;:::'::~~:".::~,::::: ··-··
-~ ~----.>.:.-~_.,,_u..x.;:__..__...... ••'
CEI EN 60294-1:201~~1_2,
..,,.. __ _ -44-

Il comando di abilitazione deve essere disposto in modo da ridurre al minimo la possibili tà di


neutralizzazione, per esempio richiedendo la disattivazione del dispositivo per il comando di
abilitazione prima che il funzionamento della macchina possa esse re riavviato.

9.2.3.10 Comandi avviame nto-arresto combinati


Pulsanti e disposi tivi di comando similari che, quando attivati, avviano e arrestano
alternativamente il movimento, devono essere forniti solo per funzioni che non possono
provoca re situazioni pericolose.
9.2 .4 Sistema di comando senza cavi (CCS)
9.2.4.1 Prescrizioni generali
Il par . 9.2.4 tratta le prescrizioni funzionali dei sisterili di comando che utilizzano tecniche senza
cavi (per es . radio, infrarossi) per trasmettere segnali di comando e dati lra postazioni di
comando dell'operatore e altre parti del sistema di com ando.
NOTA 1 Il riferimento a una macchina in 9.2.4 deve essere inteso coma ''macchina o pat!e(i:, dt una macchina··.

Quan do una funzione di sicurezza di un CCS si basa su una trasmissione dati l'affidabilità della
trasmissione deve esse re considerata.

I sistemi di comando senza cavi (CCS) devono avere una funzionalità e un tempo di risposta
adatti all'applicazione in base all'analisi del rischio .
NOTA 2 L.a I EC S1784~3 descrive i guasti dèllà comun)cazione tra reti di comunicazi.one e i requisiti per la
trasmissione dati di sicurezza
NOTA 3 Ulteriori taq,uisili per ì sistemi di comando senza ca\'i sono in corso di sviluppo -da parte dell' ll:C TC 44 nella
bozza òel documento IEC €-2745 11:•.
9.2.4.2 Monitoraggio della capacit à di un s istema di comando senza cavi di
comandare una macchina
La capacità di un sistema di comando senza cavi (CCS) di comandare una macchina deve
essere monitorata in modo automatico o continuativamente o ad adeguati intervalli. Lo stato di
questa capacità deve essere ch iaramente indicato (ad esempio mediante un indicatore
luminoso, un'indicazione su visualizzatore ecc.)

Se il segnale di comunicazione è deteriorato al pu nto tale da causare la perdita della capacità


di un CCS di comandare una macchina (ad es. ridotto livello del segnale, bassa potenza di
batteria). deve essere inviato un avviso all'operatore p rima che la capacità di comandare una
macchina del CCS sia persa.

Quando la capacità del CCS di comandare una macchina è persa per un periodo di tempo
determinato da una va lutazione del risch io dell'applicazione, deve essere attivato un arresto
automatico della macchina.
NOTA In alcuni casi, ad esempio. per ovita<E! ché questo arresto automatico generi una condizione pericolosa
imprevista. può esscrn na-cessario che la macchina vada in uno stato predetetmina10 pnma déll' arres1o.

Il ripristino della capacità di un CCS di comandare una macchina non deve r iavviare la
macchina. Il riavvio deve richiedere un'azione deliberata , ad esempio l'attivazione man uale di
un pulsante di avviamento.
9.2.4.3 Limitazione di comando
Devono essere adottate misure (ad es. trasmissione cod ificata) per evitare che la macch ina
risponda a segnali diversi da quelli provenienti dalla/e postazione/i di comando senza cavi
dell'operatore destina ta/e a questo scopo.

La postazione di comando senza cavi dell'operatore deve esclusivamente comandare la


macch ina prevista e deve ag ire solo sulle funzioni della macchina interessata.

i 1) Allo studio.
9.2.4.4 Utilizzo di postazioni multiple di comando senza cavi dell'operatore
Se più postazioni di comando senza cavi dell'operatore vengono utilizzate per comandare una
macchina, allora :

- una sola postazione di comando senza cavi dell'operatore alla volta deve e ssere abilitata
salvo se necessario per il funzionamento della macchina;
- il trasferimento del comando da una postazione di comando a un'altra deve richiedere
un' azione manuale deliberata sulla postazione di comando che ha il controllo:
- durante il funzionamento della macchina , il trasferimento del comando deve essere
possibile solo quando entrambe le postazioni di comando senza cavi dell'operatore sono
impostate alla stessa modalità operativa e/o funzioni della macchina;
- il trasferimento del comando non deve modificare la modalità operativa selezionata della
macchina e/o le sue funzioni;
- ogni postazione di comando senza cavi d ell'operatore che ha il controllo della macch ina
deve essere dotata di un'indicazione che è in controllo iad esempio. mediante la fornitura
di un ind icatore luminoso, un'indicazione su visualizzatore (display).
NOTA Indicazioni in altre posizioni possono essere necesstnie in funzior:e della valutazione del rischio.
9 .2.4.5 Postazion i portatili di comando operatore senza cavi
Le postazioni portatili di comando senza cavi per operatori devono essere d otate di mezzi (per
esempio interruttore a chiave, codice di acce sso) per impedire l'uso non autorizzato.

Ogni macchina nella modalità di comando senza cavi dovrebbe essere provvista di
un'indicazione quando è in uso di un comando senza cavi.

Quando una postazione portatile di comando operatore senza cavi può essere collegata a una
o più macchine, sulla postazione di comando operatore devono essere forniti mezzi per
selezionare a quale macchina deve essere collegata. La selezione di una macch ina che deve
essere collegata non deve avviare i comandi di controllo.

9.2.4.6 Disabilitazione deliberata delle postazioni di comando senza cavi


Se una postazione di comando senza cavi dell'operatore viene disabilitata quando e ,n
controllo, la macchina associata deve sodd isfare le prescrizioni relative alla perdita della
capacità di un CCS di comandare una macchina di cui in 9.2.4.2.

Quando è necessario disabilitare una postazione di comando dell'operatore senza cavi senza
interrompere il funzionamento della macchina, devono essere previsti dei mezzi (per esempio
sulla postazione di comando senza cavi dell'operatore) per trasferire il comando a un'altra
postaz ione di comando fissa o portati le.

9.2.4.7 Dispositivi di arresto di emergenza su postazioni di comando senza cavi


portatili per operatori
I dispositivi di arresto di emergenza su postazioni di comando senza cavi portatili per operatori
non devono essere gli unici mezzi per attivare la funzione di arresto di emergenza di una
macch ina.

La confusione tra dispositivi di arresto di emergenza attivi e inattivi deve essere evitata
media nte un'appropriata progettazione e informazioni d'uso. Vedere anche la ISO 13850.

9.2.4.8 Ripristino dell'arresto di emergenza


Il riavvio del comando senza cavi dopo un'interruzione dell'alimentazione, la disabilitazione e
riabilitazione, la perd ita di comunicazione oppure dopo i guasti a parti del CCS. non deve
generare un ripristino della condizione di arresto di emergenza.

Le istruzioni per l'uso devono specificare che il ripristino di una condizione di arresto di
emergenza attivata da una postazione portatile di comando operatore senza cavi , deve essere
eseguito solo quando può essere accertato che le ragioni dell'attivazione sono state rimosse.
48
e===~.--.:;.-==----------.·-.--=~-;.;;;;;;;;;;;,;::;:;~~~=:=,,;;.;.;..;.::.:..::::==-::::;::.~~~-~~:::-::-.~~~~-~--~~~;
~~-91V~b.1SY-t-J!ç~-..
\;- .... --,._......, ___ :"'1:.--...-~

Se la valu tazione del rischio mostra che il ri pristino dell'attuatore di un arresto di emergenza
su di una postazione porta tile di comando operatore senza cavi non è adeguata, allora devono
essere forniti uno o più sistemi fissi di ri pristino supplementari

9.3 Inter b lo cc hi di protezione


9.3.1 Richi usur a o riatti vazione de lle p r otezioni di interblocco
La rich iusura o la riattivazione di un a protezione di interblocco non deve avviare un
funzionamento pericoloso della macchina.
NOTA Le prescrizioni per le protezioni di interblocco con una runzione d1 avviamento (protezioni di com~n:lo) sono
specificate in 6.3.3.2.S dolla ISO 12100:2010.
9.3 .2 Superamento dei limiti di funzion ament o
Quando è possibile superare un limite di funzionamento (per es. , ve locità. pressione , posizione)
che può portare a una situazione pericolosa, devono essere forniti i mezzi per rilevare quando
un predefi nito lim ite(i) è superato e avviare un'azione di comando adeguala.

9.3.3 Funzionamento delle funzioni ausili arie


Il corretto funzionamento delle funzioni ausiliarie deve essere controllato mediante dispositivi
appropriati (per es. , sensori di pressione),

Quando il mancato funzionamento di un motore o di un dispositivo per una funzione ausiliaria


(per es .. lubrificazione, refrigerazi one o rimozione di trucioli) può causare una situazione
p~ricolosa, o c_ausare danni .;ilJa macchina o alla produzione, dev_e essere previsto un adeguato
interblocco.

9 .3.4 Interblocchi tra operazioni diverse e movimenti contrari


Tutti i contattori, i relè e gli altri dispositivi di comando che controllano elementi di macchina e
che possono causare una situazione pericolosa quando attuati contemporaneamente (per es .,
quelli che comandano movimenti contrari) devono e ssere in terbloccati per imped ire manovre
errate.

I contattori di inversione (per es., quelli che determinano il senso di rota zione di un motore)
devono essere interbloccati in modo che, in servizio ordinario , non si verifichino cortocircuiti
quando commutano.

Se, per rag ioni di sicurezza o per la conti nu ità del funzionamento, de terminate funzioni d ella
macchina devono essere correlate , deve essere assicurato un coordinamento adeguato
mediante idonei interblocchi. Per un gruppo di macchi ne funzionanti insieme in modo coordinato
e dotate di più di un 'unità di comando, per quanto necessario devono essere prese misure per
coordinare le operazioni di queste unità di comando.

Qualora un guasto all' attuatore del freno meccanico può provocare l'entrata in funzione del
freno quando l'attuatore di macchina corrispondente è eccitato e può verificarsi una situazi one
pericolosa, devono essere previsti interblocchi per spegnere l'attuatore di macchina.

9.3.5 Fre natura in controcorrente


Quando la frenatura di un motore è ottenuta con inversione di corrente, d evono essere fornite
misure per evitare che il motore parta nel senso opposto alla fine della frenatura qua ndo tale
inversione possa causare una situazione pericolosa oppure danne ggiare la macchina o la
p roduzione. A questo fine non è pe rmesso l'uso di un dispositivo operante esclu sivamente in
funzione del tempo,

I circuiti di comando devono essere dispo sti in modo che la rotazione deU:al bero motore, per
esempio applicando una forza manuale o qualsiasi altra forza che induca la rotazione
dell'albero dopo l' arresto, non causi u na situazione pericolosa.
9. 3.6 Sospensione delle funzioni dì sicurezza e/o delle misure di protezione
Se è necessario sospendere le funzioni di sicurezza e/o le misure di protezione (per es., per
necessità di regolazione o manutenzione), il comando o selettore di modo deve
simultaneamente:

- disabilitare tutte le altre modalità di funzionamento (comando);


- consentire il Funzionamento solo mediante l'uso di un dispositivo ad azione mantenuta o
dispositivo di comando analogo posizionato in modo tale da consentire la vista degli
elementi pericolosi;
- consentire il funzionamento degli elementi pericolosi solo in condizioni di rischio ridotto (per
es. velocità ridotta , potenza I forza ridotta. funzionamento passo-passo, ad esempio con un
dispositivo di comando a movimento limitato);
- impedire l'implementazione di funzioni pericolose mediante intervento volontario o
involontario sui sensori della macchina.
Se queste quattro condizioni non possono essere soddisfatte simultaneamente, il comando o
selettore di modo deve attivare altre misure di protezione progettale e realizzale per garantire
una zona di intervento sicura. Inoltre. l'operatore deve essere in grado di controllare il
funzionamento degli elementi sui quali sta lavorando dal posto dì regolazio ne.

9.4 Funzioni di comando in caso dì guasto


9.4.1 Prescrizioni generali
Qua·ndo guasti o disturbi in un equipaggiamento elettrico possono p-o-rrare a una -s,t□azione
pericolosa o causare un danno alla macchina o alla produzione, devono essere prese
appropriate misure per ridurre le probabilità che si verifichino tali guasti o disturbi. Le misure
prescritte e la misu ra in cui sono implementate, sia individualmente sia in comb inazione tra
loro, dipendono dal livello di rischio relativo alla rispettiva applicazione (vedere 4.1 ).

Esempi dì tali misure che possono essere appropriate includono ma non sono limitate a:

- interblocco di protezione del circuito elettrico:


- uso dì tecn iche circuitali e componenti sperimentati (vedere 9.4.2.2);
- azione completa o parziale di r idondanza (vedere 9.4.2.3). o diversità (vedere 9.4.2.4);
- prove funzionali (vedere 9.4.2.5).
I sistemi elettrici di comando devono avere un livello di prestazione adeguato, determinato in
base alla valutazione del rischio della macchina.

Si applicano le prescrizioni per le funzioni di comando relative alla sicurezza della IEC 62061
e/o della ISO 13849-1, ISO 13849-2.

Quando le funzioni svolte dai sistemi elettrici di comando hanno ripercussioni sulla sicurezza
ma l'applicazione della IEC 62061 porta a un livello di integrità della sicurezza inferiore a quello
richiesto da Sll 1, la conformità alle prescrizioni dì questa parte dì IEC 60204 può condurre a
prestazioni adeguate dei sistemi elettrici di comando.

Quando la conservazione della memoria si realizza, per esempio, con alimentazione a batteria,
devono essere prese misure per evitare il verificarsi di situazioni pericolose derivanti da guasto.
abbassamento di tensione o rimozione della batteria.

Devono essere forniti mezzi per evitare un'alterazione non autorizzata o accidentale della
memoria, per esempio, tramite l'uso di una chiave, dì un codice di accesso o di un utensile.
9,4.2 Misure per ridurre i rischi in caso di guasto
9.4.2.1 Generalità
Le misure per ridurre i risch i ìn caso dì guasto includono, ma non sono limitate a:

- uso di tecniche circuitali e componenti sperimentati:


- misure per la ridondanza parziale o completa;
misure per la diversità;
- misure per prove funzionali.
9.4.2.2 Uso di tecn iche circuitali e componenti sperimentati
Ta li misure includono, ma non sono limitate a:

- collegamento dei circuiti di comando al circuito equipotenziale di protezione a scopo


funzionale (vedere 9.4.3.1.1 e Fig. 4);
- collegamento dei dispositivi di comando conformemente a quanto indicato in 9.4.3.1.1;
- arresto mediante interruzione dell'energia;
- interruzione di tutti i conduttori del circuito di comando (per esempio entrambi i lati di una
bobina) del dispositivo che viene azionato;
- uso di apparecchi di manovra ad azione di apertura diretta (vedere la IEC 60947-5-1);
monitoraggio mediante:
- uso di contatti collegati meccanicamente (vedere la IEC 60947-5-1):
uso di contatti a specchio (vedere la IEC 60947-4-1);
progettazione del circuito per ridurre la possibilità di guasti che causano operazioni
indesiderate.
9 .4.2.3 Misure per la ridondanza parziale o completa
Mediante la ridondanza parziale o completa è possibile ridurre la probabililà che un singolo
guasto nel circuito elettrico possa portare a una situazione di pericolo. La ridondanza può
essere operante in funzionamento normale (ridondanza "on line") o progettata con circuiti
speciali che assumono la funzione di protezione (ridondanza •off line") solo quando la funzione
operativa fallisce.

Se viene fornita la ridondanza off line, che non è attiva durante il funzionamento normale,
devono essere prese misure adalle per assicurare che tali circuiti di comando e controllo siano
disponibili quando richiesti.

9 .4.2.4 Misure per la diversità


L'uso di circuiti di comando aventi principi di funzionamento diversi, o che utilizzano differenti
tipi di componenti o dispositivi. può ridu rre la probabilità di pericoli generati da avarie e/o guasti.
Esempi includono:

- l'uso di una combinazione di contatti normalmente aperti e norma lmente chiusi;


- l'uso di diversi tipi di dispositivi di comando nel(i) circuito(i);
- la combinazione di equipaggiamenti elettromeccanici ed elettronici in configurazioni
ridondanti.
La combinazione di sistemi elettrici e non elettrici (per es., meccanici, idraulici, pneumatici) può
real izzare la funzione ridondante e introdurre la diversità.

9.4.2.5 Misure per prove funzionali


Le prove funzionali possono esse re effettuate automaticamente dal sistema di comando, o
manualmente mediante esame a vista o prove all'avviamen to e a intervalli predeterminati,
oppure o una combinazione appropriata (vedere anche 17.2 e 18.6).
.., 51
9.4.3 Protezione contro il malfunzi onamento dei circuiti di comando
9.4.3.1 Guasti d'i solamento
9.4.3.1.1 Generalità
Devono essere adottate misure per ridurre la probabilità che guasti d'isolamento su un qualsiasi
circuito di comando possano causare un malfunzionamento, come ad esempio avviamento
involontario, movimenti potenzialmente pericolosi, o imped ire l' arresto della macchina.

Le misure per soddisfare tali prescrizioni comprendono ma non sono limitate ai seguenti metodi:

- metodo a) Circuiti di comando collegati a terra alimentati da trasformatori;


- metodo b) Circuiti di comando non collegali a terra alimentati da trasformatori;
- metodo c) Circuiti di comando alimenta ti da trasformatori con un avvolgimento a presa
centrale collegato a terra;
- metodo d) Circuiti di comando 11011 alimentati da un trasformatore.
9.4.3.1.2 Metodo a) - Circuiti di comando collegati a terra alimentati da trasfo rmatori
Il condutto re comune deve essere collegato al circuito equipotenziale di protezione nel punto
di alimentazione. Tutti i contatti, gli elementi a stato solido, ecc., destinati a funzionare in un
dispositivo elettromagnetico o di altro dispositivo (per es., un relè, una spia di indicazione)
devono essere inseriti tra il conduttore interro tto dell'alimentazione del circuito di comando e
un morsetto della bobina o del dispositivo. L'altro morsetto della bobina o del dispositivo è
collegato direttamente al conduttore comune dell'alimentazione del circuito di comando senza
alcun elemento di commutazione (vedere Fig. 7).

]i...___
3

2 2

I Conduttori commutati
2 j Conduttori comuni
3 j 1nterrut1ori di comando
Fig ura 7 - Metodo a) Circuito di coma ndo collegato a terra alimentato da un
trasformato re
NOTA Il metodo a) può essere csato ancho per circuiti di comando ç.,c. In ques.i:o caso il trasformatore illustrato
nèlla Fig. 7 è s oshtu,10 da un alimentatore in e. e..

Eccezione: I contatti dei dispositivi di protezione possono essere collegati tra il conduttore
comune e le bobine , purché il collegamento sia molto breve (per es ., nello stesso involucro} in
modo che un guasto verso terra sia improbabile (per es. , relè di sovraccarico montati
direttamente sui contattori).
,NORMA TECNICA
'..:.-. .. CE I EN 60204-1:2018·12
-~_..____-...::::.,

9.4.3.1 .3 Metodo b) - Circuiti di comando non collegati a terra alimentati da


trasformatori
I circuiti di comando alimentati da un trasformatore di comando che non è collegato al circuito
equipotenziale di protezione devono:

1) avere interruttori di comando a 2 poli operanti su entrambi i conduttori, vede re Fig. 8: oppure
2) essere muniti di un dispositivo, per esempio un dispositivo di monitoraggio dell'isolamento ,
che interrompe automaticamente il circuito in caso di un guasto verso terra, vedere Fig. 9;
oppure
3) se un'interruzione di cui al punto 2 precedente dovesse aumentare il rischio, per esempio
quando è richiesto il funzionamento in continuo durante il primo guasto verso terra, può
essere sufficiente predisporre un dispositivo di monitoraggio dell'isolamento (per esempio
in conformità alla IEC 61557-8) che attiverà un segnale visivo e acustico sulla macchina,
vedere Fig . 1O. Le prescrizioni per la procedura che l'utilizzatore della macchina dovrà
implementare in risposta a questo allarme devono esse re descritte nelle informazioni d'uso.

,..... ....


•• •'

]i ••'
••
••'

••,'.......
'
•'
'
•'
'
•'
'
•''..... 3

1 C onduttori commut3ti

2 Conduttori comuni

3 lnhmuttori di comando

Figura 8 - Metodo b1) Circuito di comando non collegato a terra al imentato da un


trasfor matore
N0 1 A 1 Il metodo b1) può éS!ii:re usato anche per circuiti di comando in e.e. In qué.sto caso il trasformatore illustrato
nèlla Fig. 8 e s::>stituito da un alimentatore in e.e.
. NORl4A TECNICA

I
--' 2

1 Conduttori commutati

2 Conduttori comuni

3 Interruttori di comando

Figura 9 - Metodo b2) Circuito d i comando non collegato a terra alimentato da un


trasformatore
N OTA 2 Il metodo b2j può essere usato ancho pér c ircuiti d1 comando m e.e. In questo caso il trasformatcre illustrato
nella Fig. 9 è sostituito da un alimentatore in c-.c.
NOTA 3 La Fig. 9 oon rnosha i dispos.iti'1i di protezione contro le sovracorrenti nei circuiti di inisurazioné pe t la
profe~ione del dispositivo di monitoraggio dell'isolamento.

--- 1

J.-1.L~
3
~ I 3 '. I

2 2

1 Conduttori commutati
2 Conduttori comuni

3 lnlerrutton e, comando

Figura 10 - Metodo b3) Circuito di comando non collegato a terra alimentato da un


tr asformator e
NOTA 4 Il metodo b3} può ess&té usato anche per circuiti di comando in c.-~. In questo case il trasformatore
illustrato nella Fig. 10 è sostituito da un alimentatore in e.e.. Quat1.do si ul 1hzza una combinazione trasformatore/
raddrizzatore. il dispositivo di monitoraggio de11'1 solamento è collegato al circuito equipotenziale di protezione n olla
por2iono in e.e. dél circuito d1comando, qui ndi dopo il raddrizzatore.
NOTA 5 L a Fig. 10 non m ostra i dispositivi di protezione con tro le sovracorrnnti nei circuiti d1 misurazione per la
protezione del dispositivo di monitoraggio dell'isolamento.

-
__,...~~ ·- -".#..:.~~-..........
••
9.4.3.1.4 Metodo e) - Circuiti di comando alimentati da trasformatori con un
avvolgimento a presa centrale collegato a terra
I circuiti di comando alimentati da un trasformatore di comando con avvolgimento a presa
centrale collegati al circuito equ ipotenziale di protezione devono essere provvisti di dispositivi
di protezione contro le sovracorrenti che interrompano entrambi i conduttori.

Gli interruttori di comando devono essere del tipo a 2 poli che funzionano su entrambi i
conduttori.

,...... ,.....
•• •••
• 2
•••
••
••
-= ••
••
'••· • ,......

1 ConduUori commutati
I-
2 Conduttori comuni
3 lmerruttori di comando

Figura 11 - Metodo c) Circuiti di comando alimentati da trasformatori con un


avvolgimento a presa centrale collegato a terra

9.4.3.1.5 Metodo d) - Circuiti di comando non alimentati da un trasformatore


I circu iti di comando che non sono alimentati da un trasformatore di comando o da alimentatori a
commutazione dotati di trasformatori aventi avvolgimenti separati secondo la IEC 61558-2-16
sono permessi solo per macchine con massimo un solo avviatore di motore e/o un massimo di
due dispositivi di comando, conformemente a 9.1.1 .

In funzione della messa a terra del sistema di alimentazione i casi possibili sono:

1) collegato direttamente a un sistema di alimentazione collegato a terra (sistema TN o TT) e:


a) essendo alimentato tra un conduttore di linea e il conduttore di neutro, vedere Fig.12; o
b) essendo alimentato tra due conduttori di linea, vedere Fig. 13; o
2) collegato direttamente a un sistema di alimentazione non messo o messo a terra attraverso
un'impedenza elevata (sistema IT) e:
a) essendo alimentato tra un conduttore di linea e il conduttore di neutro , vedere Fig. 14;
o
b) essendo alimentato tra due conduttori di linea, vedere Fig. 15.
Il metodo d1 b) richiede interruttori di comando multipolari che interrompano tutti i conduttori
attivi al fine di evitare un avviamento involontario in caso di un guasto verso terra nel circuito
di comando.
Il metodo d2} richiede ch e venga fornito un dispositivo in grado di interrompere
automaticamente il circuito in caso di un guasto verso terra.

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N
i--t----

:--I:----- B M
.__../
·1

ln!erruifare
di comand,o

Figura 12 - Metodo d1a) Circuito di comando senza trasformatore collegato tra una fase
e Il conduttore di neutro d i un s istema d i alimentazione messo a terra
NOTA 1 La Fig. 12 mostra il .caso- in...cui il sistema di alimentazione- è un sistema -:J"N . Il ci-rcuito di comando e lo
si esso ultllzzat.o neJ caso di un sistema TT.
NOTA 2 La Fig.12 non mostra alcun dispositivo di protozion.é dél circuito di potenza e del circuito di comando. le cui
disposizioni sono indicate in 6.3 é 7.2.

lnterrut~Ofe
di comando

I
I
--- - - - _ 1

Figura 13 - Metodo d1b) Circuito di comando senza trasformatore collegato tra due fasi
di un sistema di alimentazione messo a terra

NOTA 3 La Fig. 13 mostra il caso in cui il sistGma di alimentazione é un sistem3 TN. Il circuito di comando è lo
stesso utilizzato nel caso di un s istema TT,
NOTA 4 La Fig. t 3 non mostra i dispositivi di protezione necessari per il circuito di potenza é Il cifcuito di comando,
lé cui disposizioni sono indica.te in 6.3 e 7.2.
• NQRMA TECtjJçt\, ... __,.. -..-
- -"-'-- -'-. -·---
• ____ ___ _. ......
--" ------- ~ ----· · - - -
CEI EN 60204-1:2018-12
~

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I

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I
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'-------'N---+rtl
I
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I

lnterruuo,e
I di comaMo
I
I

Fig ura 14 - Metodo d2a) Circuito di comando senza trasformatore collegato tra fase e
neutro di un sistema di alimentazione non messo a terra
NOTA 5 La Fig . 14 non mostra i dispositivi di protezione nccéssari per il circuito di potenza e 11 circ1.1ito di comando,
le cui dispcsizioni sono indicate in 6.3 e 7.2.

11----
f---+----J,--,, M)
,-+--t-----J.---->-_/
I
I
I
I
I
lntetruHote
di comando

Figura 15 - Metodo d2b) Circuito di comando senza trasformatore collegato tra due fasi
di un sistema di alimentazione non messo a terra
NOTA 6 La Fig. 1 S non rnostra i dispositivi di protezione necessari per il circuito di polén-za é U circuito di comando.
18 cui dtspos,zioni sono indicate in 6.3 e 7.2.
9.4.3.2 Interruzioni di tensione
Vedere anche 7.5.

Se il sistema di comando utilizza uno o più dispositivi di memoria, il corretto funzionamento in


caso di guasto dell'ali mentazione di potenza deve essere assicurato {per es., uti lizzando una
memoria non volatile), per prevenire una qualsiasi perdita di memoria che può causare una
condizione pericolosa.

9.4.3. 3 Perdita di continuità del ci rcuito


Se la perdita di continuità di circuiti di comando dipendenti da contatti striscianti può generare
una situ azione di pericolo, si devono adottare misure adeguate (per es .. duplicando i contatti
stri scianti).

~.-.-.-....-.~~·--·
_,.. _.. __.................···-~--
10 Interfaccia con l'operatore e dispositivi di comando montati sulla macchina

10.1 Generalità
10.1.1 Prescrizioni generali
I dispositivi di comando per l'interfaccia opera tore devono essere, per quanto possibile,
selezionati. montati e identificati o codificati in conformità alla serie tEC 6131 O.

La possibilità di un funzionamento accidentale deve essere minimizzata, per esempio, mediante


il posizionamento dei dispositivi, una progettazione adeguata o la presenza di misure
supplementari di protezione. La scelta, la disposizione, la programmazione e l'uso dei
dispositivi di input da parte dell' operatore, quali schermi sensibili, tavolette. e tastiere per il
controllo di operazioni pericolose della macchina e di sensori (per esempio sensori di posizione}
che possono attivare il funzionamento della macchina necessitano di un'attenzione particolare.
Ulteriori informazioni sono contenute nella IEC 60447.

Nel posizionamento dei dispositivi di interfaccia operatore devono essere considerati i principi
ergonomici.

10.1.2 Collocazione e montaggio


Per quanto possibile, i dispositivi di comando montati sulla macchina devono essere:

- facilmente accessibili per il servizio e la manutenzione;


- montati in modo ta le da minimizzare la possibi lità di danneggia mento a causa di attività,
quali la movimentazione dei materiali. . - ... .

Gli attuatori dei dispositivi di comando azionati a mano devono essere scelti e installati in modo
che:

- essi si trovino a un' altezza non in feriore a 0,6 m sopra il piano di servizio e siano facilmente
ragg iungibili dall'operatore quando si trova nella sua posizione normale di lavoro;
- l'operatore non venga a trovarsi in una situazione pericolosa quando li manovra.
Gli attuatori dei dispositivi di comando azionati a pedale devono essere scelti e installati in
modo che:

- siano facilmente raggiung ibili dall'operatore quando si trova nella sua posizione normale di
lavoro:
- l'operatore non venga a trovarsi in una situazione pericolosa quando li manovra.
10.1 .3 Protezione
li grado di protezione (classificazione IP conformemente alla IEC 60529) assieme ad altre
misure appropriate deve assicurare la protezione contro:

gli effetti di liquidi, vapori o gas presenti nell'ambiente circostante o utilizzati sulla macchina:
- l'ingresso di agenti contaminanti (per es. , trucioli, polvere, particelle).
Inoltre, i dispositivi di comando e controllo di interfaccia dell'operatore devono avere un grado
minimo di protezione contro i contatti con parti attive di IPXXD conformemente alla IEC 60529.

10.1.4 Sensori di posizione


I sensori di posizione (per es .. finecorsa . interruttori di prossimità) devono essere disposti in
modo da non poter essere danneggiati in caso di ollrecorsa.

I sensori di posizione utilizzati in circuiti aventi funzioni relative alla sicurezza (ad esempio, per
mantenere le condizioni di sicurezza della macch ina o evitare il verificarsi di situazioni
pericolose sulla macchina} devono avere un azion e di apertura diretta {ved ere IEC 60947-5-1)
o garantire un'affidabilità equivalente (vedere 9.4.2}.
NORMA T EC NICA
('"

10.1.5
- ~;,_-
. ...
- ..
-_-_.._-_.._-_-_:._ __ ., ___ ,.. --.-..-

Postazioni di comando portatili e pensili


..

. ........................ CE I EN 60 204• 1:201 8· 12
- __ ,.,.____.,,.._.~-""~"'

Le postazioni di comando operatore, portatili o pensili, e i loro dispositivi di comando de vono


essere scelti e predisposti in maniera da minimizzare la possibilità di funzionamento della
macchina provocata da un'attivazione non intenzionale, ur ti e vibrazioni (per es., nel caso in
cui la postazione di comando dell'operatore venga falta cadere o sia urtata da un ostacolo)
(vedere anche 4.4.8).

10.2 Attuatori
10.2.1 Colori
Gli attuatori (vedere 3.1.1} devono essere codificati mediante colori come segue.

I colori per gli attuatori di AVVIAMENTO/INS ERZIONE dovrebbero essere il BIANCO. il


GRIGIO, il NERO o il VERDE con una preferenza per il BIANCO. Il ROSSO non deve essere
usato.

Il colore ROSSO deve essere usato per gli attuatori di arresto e di interruzione di emergenza
(inclusi i dispositivi di interruzione dell' alimentazione quando si prevede che vengano utilizzali
in caso di emergenza) . Se esiste uno sfondo immediatamente dietro l'attuatore del dispositivo.
esso deve essere colorato di GIALLO. La combinazione di un a ttuatore ROSSO con sfondo
GIALLO deve essere usata solo per i dispositivi per operazioni di emergenza.

I colori per gli attuatori di ARRESTO/DISI NSERZIONE dovrebbero essere il NERO. il GRIGIO
o il BIANCO, con una pre ferenza per il NERO. Il VERDE non deve essere usato. È ammesso
anche il ROSSO, ma si -raccomanda che il rosso nen sia utilizzato vicino a un dispositivo per
operazioni di emergenza.

Il BIANCO, il GRIGIO o il NERO sono i colori preferiti per gli attuatori che agiscono
alternativamente come attuatori di AVVIAMENTO/INSERZIONE e ARRESTO/DISINSERZION E.
I colori ROSSO, GIALLO o VERDE non devono essere usati.

Il BIANCO, il GRIGIO o il NERO sono i colori preferiti per gli attuatori che provocano il
funzionamen to quando sono premuti e l' arresto quando sono rilasciati (per es., ad azione
mantenuta). I colori ROSSO, GIALLO o VERDE non devono essere usati.

Gli attuatori di ripristino devono essere BLU , BIANCHI, GRIGI o NERI. Quando sono utilizzati
anche come attuatori d'ARRESTO/DISINSERZIONE vengono preferiti il BIANCO, il GRIGIO o
il NERO, con una preferenza principale per il NERO. Il V ERDE non deve essere usato.

Il colore GIALLO è riservato per l'uso in condizioni anomale, ad esempio in caso di condizione
anormale del processo o per interrompere un ciclo automatico.

Quando viene utilizzato lo stesso colore BIANCO, GRIGIO, o NERO per funzioni diverse (per
es ., BIANCO per a ttuatori di AVVIAMENTO/INSERZIONE e di ARRESTO/DISINSERZ IONE) per
l'identificazione degli attuatori deve essere utilizzato un metodo di codifica supplementare (per
es., forma. posizio ne. simbolo).

10.2.2 Marcature
In aggiunta all' identificazione funzionale riportata in 16.3, i seg ni grafici raccomandati per
essere posti vicino o preferibilmente sopra determinati attuatori, sono indicati in Tab. 2 o 3.
CEI EN 60204-1:2018-12
:.-..:::~
Tabella 2 - Simboli per gli attuatori (Potenza)

Potenza
ON (inserzione} OFF (disinserzione) ON/OFF ON
{inserzione- (azione mantenuta)
disinserzione)
IEC 60417- 50J7 IEC 60417-5008 IEC 60417-5010 IEC 60417-5011
(2002-10) (2002-10) (2002-10) i2002-10)

r 7 r 7 r 7 r 7

L ...) L
o Q) ...) L _J L
@ _J

Tabella 3 - Simboli per gli attuatori (Funzionamento della macchina}

Funzionamento della macchina


AVVIAMENTO O ARRESTO O AZIONE ARRESTO DI
INSERZIONE DISINSERZIONE MANTENUTA EMERGENZA
IEC 60417-5104 IEC 60417-5110A IEC 604 17-5011 IEC 60417-5638
(2005-08; (2004-06) (2002-10) (2002"-10)

10.3 Ind icatori luminosi e visualizzatori


10.3.1 Generalità
Gli indicatori lumi nosi e i visualizzatori servono per fornire le seguenti informazioni:

- segnalazione: per attirare l'attenzione dell'operatore o per ind icargli che dovrebbe eseguire
una determinata azione. I colori ROSSO, GIALLO, BLU e VERDE sono abitualmente usati
per questo scopo; per gli indicatori luminosi lampeggianti e i visualizzatori vedere 1 0.3.3.
- conferma: per confermare un comando, o una condizione, o per confermare la fine di un
periodo di cambiamento o di transizione. I colori BLU e BIANCO sono abitua Ime11te usati
per questo scopo in alcuni casi si può usare anche il colore VERDE.
Gli indicatori luminosi e i visualizza tori devono essere scelti e installati in modo da essere visibili
dalla posizione normale dell'opera tore (vedere anche IEC 61310-1 ).

I circuiti dei dispositivi acustici o ottici utilizzati per avverti re le persone di un imm inente pericolo
devono essere dotati di mezzi per verificarne il funzionamento.
CEI EN 60204-1 .2018-12

10.3.2 Colori
Le lampade deg li indicatori luminosi devono se guire il cod ice dei colori relativo alla condizione
(stato) della macchina, in conformità alla Tabella 4.

Tabella 4 - Colori degli indicatori lu mi nosi e loro s ignificato ri spetto alle condizioni
della macchina

Colore Slgnifieàto Spi egazione Azione de ll'operatore


ROSSO Emergenza Condizione poricolosa. Azione immediata per trattare una condizione
pericolosa (por es., intérrompéodo
l'a1,ménta zione de lla m acchina prestando
attenzione alla condizione pericolosa e
rima"Cl)dO a dis1à :1zà dalla macchma)
GIALLO Anormale Condizione ano,male Controllo e/o inter•1ento (per es.. ristabilendo fa
Condizione c ritica immine nte funzione desiderata)
BLU Obbligatorio lndicazbne di una condizioné Azione obbligatoria
che richiedé un'azione
dell'opera tore

VERDE Normale Condizione nonnalé Facoltativa


BIANCO Neutro Altre condizioni· può essere Controllo
usato ogni volta che si ha un
dubbio sull'impiego dei colori
ROSSO GIA LLO . VERDE.
BLU

Le segnalazioni a torre( 'i sulle macchine dovrebbero riportare i colori applicabi li nell'ordine
seguen te partendo dall'alto: ROSSO, GIALLO , BLU, VERDE e BIANCO.

10.3.3 Luci e visualizzatori intermittenti


Per ulteriore distinzione o informazione, e specialmente per dare maggiore risalto al segnale,
si possono usare luci e visualizza tori inte rmittenti nei seguenti casi:

- per altirare l'attenzione;


- per r ichiedere un'azione immediata;
- per indicare una discordanza tra il comando dato e lo stato reale dell'apparecch iatu ra;
- per indicare un cambiamento in corso (interm ittenza durante il periodo di transizione).
Si raccomanda di u tilizzare frequenze di intermitlenza pi ù elevale per l'informazione avente
priorita super iore (vedere la IEC 60073 per i valori di intermitlenza raccomandati e per i rapporti
impulso/pausa).

Quando si utilizza no luci o visualizzatori intermitlenti per forni re informazioni a priori la elevata,
dovrebbero essere considerati anche avvertimenti acustici aggiun livi.

10.4 Pulsanti lum inosi


Gli attuatori dei pulsanti luminosi devono essere colorati conformemente al codice di 10.2.1 .
Quando risulta difficile assegnare un colore appropr iato , deve essere usalo il BIA NCO.

Il colore ROSSO per l'altuatore di arresto di emergenza non deve dipendere dall 'illuminazione
della sua 1am pada.

10.5 Dispositivi d i comando rota nti


I dispositivi di comando aventi un elemen to rotante , come i potenziometri e i seletlori, devono
possedere mezzi di prevenzione della rotazio ne della parte fissa . La sola resistenza di atlrito
non deve essere ritenuta sufficiente.

( 1} N .d.R: colonne luminoso


CEI EN 6_()204-1:2018-12

10.6 Dispositivi dì avviamento


Gli attuatori utilizzati per produrre una funzione di avviamento o il movimento degli elementi
della macchina (per es., cursori, mandrini. elementi trasportatori) devono essere costruiti e
montati in modo da minimizzare il rischio di manovre non intenzionali.

10.7 Dispositivi per l'arresto di emergenza


10.7.1 Collocazione dei dispositivi di arresto d i emergenza
I dispositivi per l'arresto di emergenza devono essere facilmente accessibili.

I dispositivi di arresto di emergenza devono essere previsti in ogni posizione in cui può essere
rich iesta l'attivazione di un arresto di emergenza.

Possono verificarsi casi di possibile confusione tra dispositivi di arresto di emergenza attivi e
inattivi causati, ad esempio, dallo scollegamento o dall'inibizione della postazione di comando
dell'operatore. In tali casi_
. devono essere forniti mezzi (per es., progettazione e informazioni
per l'uso) per minimizzare tale confusione.

10.7.2 Tipi di dispositivi di arresto di emergenza


I tipi di dispositivi di arresto di emergenza includono, ma non sono limitati a:

- un dispositivo a pulsante per l'attivazione con il palmo della mano o con il pugno (ad es. di
tipo con testa a fungo);
- _un interruttore azionato. dalla trazione di una corda.;
- un interruttore con comando a pedale senza protezione meccanica.
I dispositivi devono essere conformi alla IEC 60947-5- 5.

10.7.3 Funzionamento del dispositivo di sezionamento dell'alimentazione per


effettuare un arresto di emergenza
Quando è indicata una categoria di arresto O, il dispositivo di sezionamento dell'alimentazione
può fu ngere da dispositivo di arresto di emergenza, quando:

- è facilmente accessibile ali' operatore: e


- è del tipo descritto in 5.3.2 a), b), c) od).
Quando è destinato a usi di emergenza, il dispositivo di sezionamento dell'alimentazione deve
soddisfare le prescrizioni sul colore di cui in 10.2.1.

10.8 Dispositivi per l'interruzione di emergenza


10.8.1 Collocazione dei dispositivi di interruzione di emergenza
I dispositivi di interruzione di emergenza devono essere collocati a seconda delle necessità
dell'applicazione data. Generalmente. tali dispositivi sono collocali separati dalle postazioni di
comando dell'operatore. Quando può verificarsi confusione tra dispos itivi di arresto e di
interruzione di emergenza devono essere forniti mezzi per minimizzare la confusione.
NOTA Questo può essere ottenuto, per &sempio, median1e un in•1olucro a vetro frangibile per il dispositivo di
interruz.ioné di àmergenza.

10.8.2 Tipi di dispositivi di interruzione di emergenza


I tipi di dispositivi per attivare un interruzione di emergenza includono:

- un interruttore con comando a pulsante con testa di tipo a palmo o a fungo;


- un interruttore azionato da Ila trazione di una corda.
Tali dispositivi devono essere del tipo ad azione di apertura diretta (vedere Allegato K della
IEC 60947-5-1:2003 e IEC 60947-S-1 :2003/AMD1:2009).
10.8.3 Funzionamento locale del disposi tivo di sezionamento dell'alimentazion e per
effettuare un'interruzione di emergenza
Nel caso in cui il d ispositivo di sezionamento dell'alimentazione debba essere azionato
localmente per un'interruzione d i emergenza. esso deve essere facilme nte accessibil e e deve
soddisfare le prescrizioni sul colore indicate in 10.2.1.

10.9 Dispositivo per il comando di abilitazione


La funzione di controllo del comando di ab litazione è descritta in 9 .2 .3.9.

I dispositivi per il comando di abilitazione devono essere scelti e disposti in modo da


minimizzare la possibilità di neutralizzazio ne.

I dispositivi per il coma ndo di abilitazio ne devono essere scelti con le seguenti caratteristiche :

progettazio ne secondo principi ergonomici;


pe r i tipi a due pos izio ni:
• posizione 1: funzione di disinserzione dell'interr uttore (l'attuatore non è attivato):
• posizione 2: funzione di consenso (l'attua to re è attivato).
per i tipi a tre posizioni:
• posizione 1: funzione di disinserzione dell'interruttore (l'attuatore non è attivato):
• posi~ione 2: fl!~ZiQne ((i co nsenso (l'aJtlJ_ator~ è a_tti~_!l!.o in P..O~izjone f~nt'5'~);
• posizione 3: funzione d i disinserzione (l'attuatore è attivato oltre la posizione centrale);
• al ritorno dalla posizione 3 alla posizione 2, la funzione di c onsenso non è attivata.
NOTA La IEC 60947-5- B specifica le prescrizioni per interruttori di abilitazione a t.re posizioni.

11 Apparecchiature di comando: ubicazione, montaggio e involucri

11.1 Prescrizioni generali


Tutte le apparecchiature di comando devono essere ubicate e montate cosi da facilitare:

la loro accessibilità e manutenzione ;


la loro protezio ne contro le influ enze o le condizioni esterne in cui la macchina è destinata
a operare;
- il funzionamento e la manutenzione della macchina e del suo equipaggiamento associato.

11.2 Collocazione e montaggio


11.2.1 Accessibilità e manutenzione
Tutte le parti delle apparecchia ture di comando e controllo devono essere posizionate e
orientate in modo da essere identificate senza che esse o il cablaggio debbano essere spostati.
Per le parti che richiedono una verifica di buon funzionamento o che possono dove r essere
sostituite, tali azioni dovrebbero essere possibili senza smontare altri equipaggiamenti o parti
della macch ina (ad ecc ezione dell'apertura delle porte o della rimozione di coperchi, ba rriere o
ostacoli) , I morsetti che non fanno parte di componenti o dispositivi di comando e controllo
devono anch'essi essere conformi a ta li prescrizioni.

T utte le apparecchiature di comando e controllo devono essere montate in modo da facilitarne


il fu nzionamento e la manutenzione. Se è necessario un utensile speciale per regolare,
manutenere, o rimuovere un dispositivo, tale utensile deve essere fornito. Se è richiesto un
accesso per la regolare manutenzione o per la regolazione, i relativi dispositivi devono essere
posizionati tra 0,4 m e 2,0 m sopra il pia no di servizio. Si raccomanda che i morsetti siano
almeno 0,2 m sopra il piano di servizio e siano posizionati in modo che i conduttori e i cavi
possano essere facilmente collegati agli stessi.
••
Nessun dispositivo, ad eccezione di quelli di funzionamento, di indicazione, di misura e di
raffreddamento, deve essere montato su porte o su coperchi di accesso degli involucri che
prevedibilmente andranno rimossi.

Quando dispositivi di comando sono collega ti mediante sistemi a innesto, la loro associazione
deve e ssere resa evidente mediante il tipo (forma), la marcatura o la designazione di
riferimento, utilizzando una o più di tali soluzion i (vedere 13.4.5 ).

I dispositivi a innesto che sono manovrati durante il funzionamento nor male devono avere
caratteristiche di non intercambiabilità, se la mancanza di tale caratteristica può portare a un
malfu nzionamento.

Le combinazioni di spina/presa che sono manovrate du ra nte il funzionamento ordinario devono


essere pos izionate e montate in modo che il loro accesso non sia ostruito.

I punti di prova per la connessione delle apparecchiature di prova, se esistenti , d evono essere:

montati in modo da conse ntire un libero accesso:


chiaramente identificati in modo da corrispondere alla documentazione;
- adeguatamente isolati;
- sufficientemente distanziati.
11 .2.2 Separazione fi sica o raggruppamento
Le parti -e i dispositivi non elettrici, non direttamente ·associati all"equipagg iamento ·elettrico,
non devono essere posizionali all'interno di involucri contenenti apparecchiature di comando e
controllo. Dispositivi, come le elettrovalvole, dovrebbero essere separati dagli altri
equipaggiamenti elettrici (per es., in un vano separato).

I dispositivi di comando montati in uno stesso luogo e collegati ai circuiti di potenza, o a


entrambi i circuiti di potenza e di comando, devono essere raggruppati separatamente da quelli
collegati solo ai circuiti di comando.

I morsetti devono essere separati in gruppi per:

i circuiti di po tenza;
- circuiti di comando della macchina;
- gl i altri circuiti di comando, alimentati da sorgenti esterne (per es ., interblocco) .
I gru ppi possono essere montati vicini , a condizione che ogni gruppo possa essere facilmente
identificato (per es., mediante marcatura, util izzando dimensioni diverse, utilizzand o barriere o
colori).

Nella collocazione dei dispositivi (comprese le con ne ssioni) . d evono essere mantenute le
distanze di isolamento in aria e super ficiali specificate dal fornitore, tenendo conto delle
influenze e sterne o delle condizioni dell'ambiente circostan te.

11.2.3 Effetti del riscaldamento


La sovratemperatura all'interno degli involucri dell'equipaggiamento elettrico non deve
superare la temperatura ambiente specificata dai costruttori dei componenti.
NOTA 1 La IEC/TR 60890 può esso,a usata per il calcolo della sovratemperatura all'interno degli involucri.

I componenti g eneratori di calore (per es., dissipatori di calore, resistori di potenza ) devono
essere posizionati in modo che la temperatura di ogni componente nelle vicinanze rimanga
entro i limiti ammessi.
N OTA 2 Informazioni sulla selezione déi maténall lsolan1i in grijdO di sopporiare le sollecitazioni termiche sono
disponibili nella IEC 60216 e IEC 60085.
11.3 Gr adi di pr otezione
La protezione delle apparecchia ture di comando e con trollo contro l'ingresso di oggetti estranei
solidi e di liquid i deve essere adeguata, lenendo conto delle infl uenze esterne sotto le qual i la
macchina è destinata ad operare (cioè la sua collocazione e le condizioni ambien tali ) e deve
essere sufficiente contro la polvere, i liquidi refrigeranti, i lubrificanti e i trucioli.
NOTA 1 I gradi di protezione contro la penetrazione di acqua sono trattati nella IEC 60529. Contro Ja penetra zione
di altri liquidi possono éSSere necessarie misure di protcziona supplemen1ari.
Gli involucri delle apparecchiature di comando e controllo devono avere un grado di protezione
pari alm eno a IP22 (vedere la IEC 60529).

Eccezione: un involucro con grado di pro tezione minimo IP22 non è necessario quando:

a) un'area di servizio elettrico offre un grado di protezione adeguato contro l'ingresso di corpi
solidi e liquidi, o:
b) si utilizzano collettori amovibili su cavi conduttor i o sistemi di sbarre conduttrici e si
applicano le misure di cu i in 12. 7.1 .
N OTA 2 Alcuni esempi di a pplica zioni. insieme ai gta di di prote zione tipicamente forniti dal loro hw olucro, sono
elencati net seguito:

involucti venlilatl, contenenti solo i resistori di avviamanlo malore eè altri equipaggiamenti


di grandi dimensioni I P1o
involucri ventilati. contenenti a ltn &qu1pa99iamenti I P32
involucri di uso industriale genota lé I P32. IP43 e IP54
- involucri utilizza ti in luoghi ché vengono puliti con getti d'acqua a bassa pressione I P55
involucri che forniscono una protezione contro la polvere fino I P65
involucri che contongcmo a-ss1emi di ane lli collettori I P2X

A seconda delle condizioni di installazione può essere necessario un grado di ptoteziono cfivérso.
11.4 Involuc ri , p orte e ap erture
Gli involucri devono essere realizzali utilizzando materiali in gra do di sopportare le
sollecitazioni meccaniche, elettriche e termiche , nonché gli effetti dell'umidità e di allri fattori
ambientali che si possono riscontrare durante il servizio normale,

I mezzi di fissaggio utilizzati per assicurare porte e coperchi dovrebbero essere di tipo
imperd ibile .

Le fi nestre deg li involucri devono essere di materiale adatto a sopportare le sollecitazioni


meccaniche e i prodotti chimici previsti.

Si raccomanda che le porte degli involucri abbiano cardini verticali di larghezza non superiore
a 0,9 m e angol o di apertura di almeno 95°.

Le giunture o le guarnizioni delle porte , dei coperchi, delle piastre di chiusura e degl i involucri
devono resistere agli effetti ch imici di liquidi, vapori o gas agg ressivi usati nella macchina. I
mezzi forniti per mantenere il grado di protezione di un involucro su porte, coperchi e pias tre di
chiusura, che richiedono l'apertura o la rimozion e per il funzionamento o la manutenzione:

- devono essere applicati in modo sicuro alle por te, ai coperchi o all'involucro :
- non devono deteriorarsi in seguito a rimozione o sostituzione di porte o coperch i, e quindi
alterare il grado di protezion e.
Quando sono presenti aperture negli involucri (per es., per l'accesso dei cavi), comprese quelle
orientate verso il pavimento, le fondazioni , o altre parti della macchina, devono essere forniti
mezzi per assicurare il grado di protezione specificato per l'equipagg iamento. Le aperture per
il passagg io dei cavi devono essere riapribili facilmente sul posto. Può essere prevista
un'apertura adatta nella base degli involucri all'interno della macchina, in modo che l'umidità
dovu ta alla condensazione possa essere drenata .
Non devono essere presenti aperture fra gli involucri contenenti apparecchiature elettriche e gli
scomparti contenenti liquidi refrigeranti, fluidi lubrificanti o idraulici, o gli scomparti nei quali
possono penetrare oli , altri liquidi o polvere. Questa prescrizione non si applica agli apparecch i
elettrici specificamente proge ttati per funzionare immersi in olio (per es., frizioni
ele ttromagnetiche). né all'equi paggiamento elettrico in cui vengono usati liquid i refrigeranti.

Se in un involucro vengono praticati fori per il suo montaggio, possono essere necessari mezzi
per assicurare che, dopo il montaggio, i Fori non riducano il grado di protezione richiesto.

Gl i equipaggiamenti che, durante il funzionamento normale o anomalo, possono ragg iungere


una temperatura superficiale sufficiente a generare un rischio di incendio , o effetti dannosi al
materiale dell'involucro devono:

- essere collocati in un involucro in grado di resistere, senza rischi di incendio o di


danneggiamento, alle temperature ch e possono svilupparsi; e
- essere montati e collocati a una distanza dall'equipaggiamento a diacente sufficiente a
consentire una dissipazione del calore in sicurezza (vedere anche 11.2.3); oppure
- e ssere protetti in altro modo con materiale adatto a sopportare. senza ri sch io di incendio o
di danneggiamento. il calore emesso da ll'equipaggiamento.
N OTA Può essere ncccssatia una targa di avvertimento conforme a 16.2.2.

11.5 Accesso all'equipaggiamento elettrico


Le _porte_nei passaggi e qu_elle di accesso alle aree di servizio _el~ttrico <!_evo_!'lo,

- essere larghe almeno 0,7 me alte almeno 2,0 m;


- aprirsi verso l'e sterno;
disporre di mezzi (per es. , man igl ie antipani coJ per consentire l'apertura dall'interno senza
l'uso di chiavi o attrezzi.
NOTA Ulteriori informat ioni sono contenute nella IEC 60364-7-729.

12 Conduttori e cavi
12.1 Prescrizioni generali
I conduttori e i cavi devono essere scelti in modo da essere adatti alle condizioni di
funzionamento (per es., tensione, corrente . protezione contro le scosse elettriche,
raggruppamento di cavi ) e alle influenze esterne (per es., temperatura ambiente, presenza di
acqua o sostanze corrosi ve, sollecitazioni meccaniche (comprese le sollecitazioni durante
l'installazione), rischi di incendio) che possono verificarsi.

Queste prescrizioni non si applicano ai cablaggi integrati di apparecch iature a ssiema te.
sottoassiemi e dispositivi , che sono fabbricati e provati conformemente alle relative Norme IEC
(per es .. serie IEC 61800).

12.2· Conduttori
I conduttori dovrebbero essere di rame . Se viene utilizzato l'all uminio , la sezione d eve essere
di almeno 16 mm2.

Per garantire una resistenza meccanica adeguata, la sezione dei conduttori non dovrebbe
essere inferiore a quella indica ta in Ta be lla 5. Tuttavia, possono essere utilizzati conduttori con
sezioni inferiori o con costruzioni diverse da quelle indicate in Ta bella 5, purché si ra ggiunga
una resistenza meccanica adeguata con altri mezzi e non sia ostacolato il funzionamento
corretto.
N OTA La classificazione déi conduttori è contenuta in Tab. 0 .4.

66
....... -
... ,.--..,.-..,. _ ,. ...._ ... --------·-----
--·---~---
___ .... _
......._..__ •• _ç1;1 !;JIL<l_Q2_0.1:;!-'<<l18-12
~

Tabella S - Sezioni minime dei conduttori di rame

Tipo di conduttore, cavo


Unipolare Multipolaro
Flesslbile A filo un ico Due poli, Duo poli, Tre o più
Luogo Applicazlon& Classe (Cl asse 1) o schermato non poli,
506 cordato schermato schermato o
(Classe 2) non
schermato
Circuih di poienza.
fissi 1,0 1,5 0, 75 0,75 0. 75

Circuiti -::li potenza,


-
Cablaggi so_ggetti a
a ll'esterno degli movimenti
1,0 - 0 , 75 0,75 0,75
involucri {di frequenti
protozio1\é)
Circuiti di coinando ,,o 1.0 0. 2 0,5 0,2
Comunicazione
dati - - - - 0,08

Circuiti di potenza
(connessioni flon
sogge1le a
o.75 0,75 0,75 0 ,75 0 ,7~
Cablaggio mutamenti)
all'intorno degli
involucri 111: Circuiti di comando 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2
-
Comunicazione
-
da!i - - - - 0,08
NOTA TuHé le sezioni sono in mmz.
(a) Salvo prescriz1om speciali di norme specifiche. vedere aoché 12.1.

Conduttori di classe 1 e di classe 2 sono principalmente destinati a essere utilizza ti tra parti
rigide, non in movimento, dove le vibrazioni non sono considerate probabili cause di danni.

Tutti i conduttori sottoposti a un movimento frequente (per es., 1 movimento/ora di


fu nzionamento della macchina) dovrebbero avere una cardatura flessibile di classe 5 o 6.

12.3 Isolamen to
Se l'isolamento dei conduttori e dei cavi può generare un pericolo dovuto ad esempio all a
propagazione del fuoco o all'emissione di fumi tossici o corrosivi, deve essere seguita una
guida del costruttore del cavo. È importante prestare particolare attenzione all'integrità dei
circuiti aventi una funzione relativa all a sicurezza.

L'isolamento dei cavi e dei conduttori utilizzati deve essere adeg uato a una ten sione di prova:

- non infe riore a 2000 V in e.a. per 5 min per funzionamento a tensioni superiori a 50 V in e.a.
o 120 V in e.e., oppure
- non inferiore a 500 V in e.a. per una durata di 5 min per i circuiti PELV (vedere IEC 60364-4-41,
equipaggiamento di classe 111).
la resistenza meccanica e lo spessore dell 'isolamento devono essere tali che l'isolamento non
possa essere danneggiato durante il funzionamento o l'esecuzione del cablaggio, in particolare
per i cavi tirati nei condo tti.

12.4 Portata (capacità di p ortare corrente) in servizio nor male


La portata dei cavi dipende da vari fattori, per esempio, dal ma teriale dell 'isolamento, dal
numero di conduttori in un cavo, dalla progettazione (guaina}, dai metodi di installazione, dal
raggruppamento e dalla temperatura amb iente.
N OT A 1 Informazioni dettagliate e ulteriori lino& guida sono disponibili nella I EC 60364-5-52. in alcune norme
nazionali o sono fornite dal cost, ot!ote.

67
--·•~•T..-:-._-• •--••---•-•• -~~~
~- ~- --------···· - _,
Un esempio tipico della portala dei cablaggi isolati in PVC tra involucri ed elementi singoli
dell'equ ipaggi amento in condizioni di regime continuativo è ind icato nella Tab. 6.
NOTA 2 Per applicazioni spécifiché nelle quali un dimensionamento corretk> del cavo può dipendere da l rapporto
tta il pétiodo del ciclo di funzionam ento e la costante di te mpo termica dQI cavo (pér e s., avv1amenlo con carichi a
inerzia e levata, servizio inte rmittente;, il costruttòre del cavo può fornire informazioni.

Tabella 6 - Esempi di portata (/,) di conduttori in r ame isolati in PVC o d i cavi In


condizioni di regime continuativo e alla tempe ratura dell'aria ambiente di +40 •e per
differenti metodi di installazione

Mètodo di installazione (vedere 0 .2.2}


81 82 c E
Sezione Portata f: per circuiti trifase
mm 2 A
0,75 8 ,6 8.5 9,8 10,4
1,0 10.3 10, 1 11,7 12,4
1,5 13,5 13, 1 15,2 16, 1
2,5 18.3 17,4 21 22
4 24 23 28 30
6 31 30 36 37
10 44 40 50 52
16 59 54 66 70
25 77 70 84 88
35 95 86 104 110
50 117 103 125 133
70 149 130 160 171
95 180 156 HM 207
120 208 179 225 240
Coppie di ci rcuiti di comando (cavi a due conduttori 11i)

0,20 4,5 4 ,3 4.4 4,4


0,5 7,9 7.5 7,5 7,8
0, 75 9,5 9.0 9,5 10
NOTA 1 I valori della portata dèlla Tabella 6 sono basati su:
- un circuito ttifase simmottico per sezioni di O, 75 mm2 e superiori;
- una coppia di circuiti di comando pé c sezioni comprese tra O 2 mm 2 e 0.75 mm 2.
Quando s ono i"sta lfa h piU cavi/coppie caricati. i fa ttorj di declassamento p8 r i valori della Tab. 6 sono disponibili
nelle Tab. D.2 o 0 .3.
NOTA 2 Per le tempe rature ambiente divarsé da 40 "C . i fattori di correzione delle por~ate sono disponibili nella
Tab. 0 .1.
NOTA 3 Tait valori non si applicano ai ca\•i flessibili avvolti su tamburi (\•&d&té 12 .6 .3j.
NOTA 4 Per le portate di a ltri CB\•i, vedere la IEC €0364-5•52.

12,S Caduta di tensi one dei conduttori e cavi


la caduta di tensione dal punto di ingresso dell'alimentazione al carico in qualsiasi cavo del
circuito di potenza non deve superare il 5 % della tensione nominale in condizioni normali di
funziona mento. Al fine di essere conformi a tale prescrizione, può essere necessar io usare
conduttori aventi una sezione maggiore di quelle indicate dalla Tab. 6.

{1) NdR: Cavo a due conduttori {coppia)


N A
(~: ·~ ---·~:..-~----_--'-_-'-_-'-_.:.::.:.::e==
Nei circuiti d i comando, la caduta di tensione non deve ridu rre la tensione in un qualsiasi
d ispositivo al di sotto delle specifiche del costruttore di tale dispositivo, tenendo conto delle
correnti di inserzione.

Vedere anche 4.3.

Dovrebbe essere considerata la caduta di tensione nei componenti. per esempio dispositivi di
protezione contro le sovracorrenti e apparecchi di manovra.

12.6 Cavi flessibili


12.6.1 Generalità
I cavi flessibili devono avere conduttori di Classe 5 o di Classe 6.
NOTA 1 I cor.duHcri di Classe 5 hanno trecce di dic1meuo inferiore e sono più flessibili dGi ccndultòri di Classe 5
(vedere Tabella D.4).

I cavi sottoposti a condizi oni di servizio gravose devono essere costruiti in modo da proteggere
contro:

l'abrasio ne dovuta a manovre meccaniche e al trascinamento su superfici ruvide:


l'attorcigliamento dovuto al funzionamento senza guide;
la sollecitazio ne causata dai rulli di guida e da una guida forzata, durante l'avvolgimento e
lo svolgimento sui tamburi dei cavi.
-NOTA 2 I cavi relativi a tali <:ondizioni -.sono specificati in alcune norme nazionali.
N OTA 3 La dura ta di vita del cavo si reduce se concorrono condizioni di funzionamemo sfavorevoli, quali
sollac1tazion1 cl tra zione elevate, piccoli raggi. curvatura su di u" a l1ro p1tH'\O eio cicli d1 funzionamento frequenti.

12.6.2 Dimensionamento meccanico


Il sistema di movimentazione del cavo della macchina deve essere concepito per mantenere la
sollecitazione di trazione dei conduttori al livello più basso possibile du ra nte il funzionamento
della macchina. Se si utilizzano conduttori in rame, la sollecitazione di trazione applicata ai
conduttori non deve superare 15 N/mm 2 riferiti alla sezion e del rame. Qualora l'applicazione
richiedesse una sollecitazione di trazione superiore al limite di 15 N/mm2 si dovrebbero usare
cavi con particolari caratteristiche costruttive, e il valore massimo ammesso della sollecitazio ne
di trazione dovrebbe essere concordato con il costruttore del cavo .

Il valore massimo applicato per la sollecitazione relativa ai conduttori di cavi flessibili in


materiale d iverso dal rame deve essere conforme alle specifiche del costruttore del cavo.

NOTA Le condizioni che seguono influonzano la sollocitazione d1 lrazions dei conduttori·


forze d1 accelerazione:
velocità di rnovirnento;
poso morto dai cavt (sospesi);
metodo di guida:
concezione del tamburo del cavo.

12.6.3 Portata di cavi avvolti su tamburi


I cavi da avvolgere su tamburi devono essere scelti con conduttori aventi una sezione tale che,
quando completamente avvolti sul tamburo e a lime ntati al carico in servizio normale, non sia
superata la temperatura massima ammessa del conduttore.

Per i cavi di sezione circolare installati su tamburi , il valore massimo della por tata in aria libera
dovrebbe e ssere ridotto conformemente alla Tab. 7
N OTA Il valore della po.tata in aria libera dei cavi può essere trovato nello specifiche del cosUul!ore o nelle norme
naziona.li corrispondenti.
NORMA TECNICA

Tabella 7 - Fattori di riduzione per i cavi avvolti su tamburi

Tipo di tamburo Numero di $Irati dei cavi

Qualsiasi 1 2 3 4
numero
Cilindrico ventilato - 0 ,85 0,65 0,45 0,35
Radiale ventilato 0 .85 - - - -
Radiale non ventilai o 0, 75 - - - -
Si raccomanda che l'uso de:.1 !attori di riduzione venga discusso con i costruttori del cavo e del tamburo. Ciò può
condurre a ll utilii:i:o di altri fattori.
NOTA 1 Un tamburo di tipo radiale è quello in cui gli strati a spiralé del cavo sono disposti tra flange molto
ravvicinate: nel caso di flange pi8no. il tamburo 'iiene denominato non ventilato e, nel caso di flange con aperture
ldoneé, Il lamburo viene denominato ventilato.
NOTA 2 Un tamburo di tipo cilindrico ventilato é quello in cui gli strati del cavo sene d1spO$li 1ft, flanQé ampia mente
distanziate e il tamburo e le flange di ostr0mltii hanno aper1ure di ventilazione.

12.7 Cavi conduttori, sbarre conduttrici e assiemi d i anelli collettori


12.7 .1 Protezione principale
I cavi conduttori. le sbarre conduttrici e gli assiemi di anelli collettori devono essere installati o
racchiusi nell'involucro in modo tale che, durante l'accesso normale alla macchina, si ottenga
la protezione pri ncipale applicando una delle seguenti misure di protezione :

protezior.ie -med-iar.,le isolamento parziale delle parti attive, oppuFe ,- ove non •("raticaeile;
- protezione mediante involucri o barriere con un grado di protezione di almeno IP2X o
IPXXB.
Le superfici orizzontali superiori delle barriere o degli involucri facilmente accessibili devono
garantire un grado di protezione di a lmeno IP4X o IPXXD.

Qualora non venga raggiunto il grado di protezione richiesto, la protezione deve essere
realizzata ponendo le parti attive fuori portata di mano, in combinazione con un dispositivo d i
interruzione di emergenza conforme a quanto indicato in 9.2.3.4.3.

I cavi conduttori e le sbarre conduttrici devono essere collocati e/o protetti in modo da:

impedire il contatto, specialmente per i cavi conduttori e le sbarre conduttrici senza


protezione, con eleme nti conduttori, quali, per es., i cavi degli interruttori azionati dalla
trazione di una corda, dei dispositivi a ritenuta e delle catene d i trascinamento;
impedire il danneggiamento a causa di carichi sospesi.
Vedere inoltre 6 .2.6.

12.7.2 Conduttori di protezione


Se i cavi conduttori. le sbarre conduttrici e gli assiemi d i anelli collettori sono installati come
parti del circuito equipotenziale di protezione , essi non devono essere percorsi da corrente
durante il funzionamento ordinario. Perciò, il conduttore di pro tezione (PE) e il condu ttore di
neutro (NJ devono utilizza re ciascuno un cavo conduttore, una sbarra conduttrice o un anello
collettore separato .

La continuità dei conduttori di protezione che usano contatti striscianti, deve essere garantita
adottando misure adeguale (per es., d uplicazione del collettore di corrente, monitoragg io della
continu ità).

12.7.3 Collettori di corrente del conduttore di protezione


I collettori di corrente del conduttore di protezione devono avere una forma o una struttura ta le
da non poter essere intercambiabili con gli altri collettori di corrente. Tali collettori di corrente
devono essere del tipo a contatto strisciante.
CEI EN 60204·1~2.0J §: 1.2.

12.7.4 Collettori di corrente amovibili con funzione di sezionamento


I collettori di corrente amovibili con funzione di sezionamento devono essere concepiti in modo
che il circuito del conduttore di protezione sia interrotto solo dopo che i conduttori attivi siano
stati sezionati, e che la continuità del circuito del conduttore di protezione sia ristabilita prima
che qualsiasi conduttore attivo sia ricollegato (vedere anche 8.2.3).
12.7.S Distanze in aria
le distanze in aria, tra i rispettivi conduttori e tra sistemi adiacenti, de i cavi cond uttori, delle
sbarre conduttrici e degli assiemi di anelli collettori e loro collettori di corrente, devono essere
adeguate almeno per una tensione a impu lso nominale di categoria di sovratensione l ii, in
conformità alla IEC 60664-1.

12.7.6 Distanze superficiali


le distanze superficiali, tra i rispetlivi conduttori e tra sistemi ad iacenti dei cavi conduttori, delle
sbarre conduttrici e degli assiemi di anelli collettori e i loro collettori di corrente, devono essere
adatte al funzionamento nell'ambiente previsto, per esem pio. all'aria aperta, all'interno di
edifici, e protetti da in voi ucri.

In ambienti particola rmente polverosi. umidi o corrosivi si applicano le seguenti prescrizioni


sulle distanze superficiali:

- i cavi conduttori, le sbarre conduttrici e gli assiemi di anelli col lettori senza protezione
devono essere muniti di isolatori con una distanza superficiale minima di 60 mm;
i cavi cond uttori chiusi in involucri. le sbarre conduttrici multipO'lar i isolate e le sbarre
conduttrici isolate individualmente devono avere una distanza superficiale minima di 30 mm.
le raccomandazioni del costruttore devono essere seguite in relazione alle misure speciali per
impedire una riduzione graduale dei valori dell'isolamento dovuta a condizioni ambientali
sfavorevoli (per es., deposito di polveri conduttrici, aggressioni chimiche).

12.7.7 Suddivisione del sistema conduttore


Se i cavi conduttori o le sbarre conduttrici sono disposti in modo tale da poter essere suddivise
in sezioni separate, si devono adottare misure dì progettazione adeguate per prevenire la
messa in tensione delle sezioni adiacenti a causa dei collettori di corrente stessi.

12.7.8 Costruzione e installazione di cavi conduttori, sistem i di sbarre conduttrici e


assiemi di anelli collettori
I cavi conduttori, le sbarre conduttrici e gli assiemi di anell i collettori utilizzati per i circuiti dì
potenza devono essere raggruppati separatamente da quelli utilizzati per i circuiti di comando
e controllo.

I cavi conduttori. le sbarre conduttrici e gli assiemi di anelli collettori , inclusi i loro collettori di
corrente . devono essere in grado di sopportare. senza danni. le forze meccaniche e gli effetti
term ici delle correnti di cortocircuito.

I coperchi amovibili per cavi conduttori e sistemi di sbarre conduttrici posti sotto il suolo o sotto
il pavimento devono essere progettati in modo tale da non poter essere aperti da una persona
senza l'aiuto di un attrezzo .

Se le sbarre co nduttrici sono installate in un involucro metallico comune. le singole sezioni


dell'involucro devono essere collegate tra lo ro e al circuito equipotenziale di protezione. Anche
i coperchi metall ici delle sbarre conduttrici poste sotto il suolo o sotto il pavimento devono
essere collegati tra loro e al circuito equipotenziale di protezione.

Il circuito equipotenziale dì protezione deve includere i coperchi o le piastre di copertura di


involucri meta llici o condotti posti sotto il suolo. Quando le cerniere metalliche fanno parie del
circu ito equipotenziale di protezione, la loro continuità deve essere verificata (vedere art. 18).
I condotti per sbarre cond uttrici che possono essere soggetti all'accumulo di liquido, ad esempio
olio o acqua, devono essere provvisti di mezzi di drenaggio.
71
NORMA TECNIC
~.A ___..,
l.'- - - - - ~ -
_...,_.,__

13 Tecn iche di cablaggio


13.1 Connessioni e percorsi
13.1.1 Prescrizioni generali
Tutte le connessioni, specialmente quelle del circuito equipotenziale di protezione, devono
essere assicurate contro l'allentamento accidentale.

I mezzi di connessione devono essere adatti alla sezione e alla natura dei conduttori che
devono essere connessi.

la connessione d i due o più conduttori a un morsetto è permessa solo ne i casi in cu i il morsetto


è progettato per q uesto scopo , Tuttavia, a un punto di connessione d i un morsetto deve essere
collegato un solo conduttore d i protezio ne.

Le connessioni saldate sono permesse solo quando i morsetti sono adatti per la saldatura,

I morsetti delle morsettiere devono essere ch iaramente marcati o etichettati al Fine di


corrispondere all'identi ficazione utilizzata negli schemi.
NOTA La IEC S1666 fornisce regole che possono essere usat8 pér r~ designazione di morsett, all'interno
dell'equipaggiamento elettrico.
Quando un'errata connessione e lettrica (per es., derivan te dalla sostituzione d i d ispositivi) è
identificata come causa d i rischi che devono essere mitigati e no n è possibile ridurli con misure
di progettazione, la possibili tà d i un collegamento erroneo, i conduttori e/o le terminazioni
devono essere fdentrficati. • · • •

l'installazione d i cavi e tubi protettivi flessibili deve essere tale da consentire il deflusso dei
liquidi dagli accessori.

Devono essere forniti mezzi di bloccaggio delle terminazioni dei conduttori quando le loro
estremità devono essere collegate a dispositivi o morsetti che non sono dotali di tal i mezzi. A
ta le scopo non deve essere utilizzata la saldatura,

I conduttori schermati devono essere preparati in modo da evitare la sfrangiatura dei fili e
consentire una facile sconnessione.

Le etichette di identi ficazione devono essere legg ibili, permanenti e idonee all'ambiente
circostante.

Le morsettie re devono essere montate e collegate in modo tale da evitare che i cablaggi
passino sopra i morsetti.

13.1 .2 Percorso dei cavi e dei conduttori


Il percorso de i cavi e dei conduttori da un morsetto all'altro deve essere privo di giunzioni o
saldature. Le connessioni mediante combinazioni spina/presa con protezione idonea contro lo
scollegamento accidentale non sono considerate g iunzioni o saldature per gli scopi di 13.1.2.

Eccezione: Se non è possibile alloggiare i morsetti in una scatola di giunzi one (per es., su
macchine mobili, su macchine provviste di lunghi cavi flessibili, in caso di connessioni di cavi
d i lunghezza superiore a quella fornibile dal costruttore dei cavi su un tamburo), è ammesso
l'uso d i giunzion i o saldature.

Se è necessario collegare e scollegare i cavi e gli assiemi di cavi, essi devono avere una
lunghezza supplementare sufficiente a ta le scopo.

Le estremità dei cavi devono essere adeguatamente fissate in modo da impedire le


sollecitazioni meccaniche sulle estremità dei conduttori.

Quando possibile, il conduttore di protezione deve essere posto in prossimità dei conduttori
attivi corrispond enti a l fine di diminuire l' impedenza dell'anello di guasto.

72
13.1 .3 Conduttori di circuiti diversi
Conduttori di circuiti diversi possono essere disposti fianco a fianco, oppure possono essere
messi nello stesso condotto (per es., tubo protettivo, sistema di canali), o possono essere posti
nello stesso cavo multipolare o nella stessa combinazione spina/presa, purché la disposizione
non pregiudich i il corretto funzionamento dei rispettivi circuiti e:

- quando tali circuiti operano a tensioni diverse, i conduttori sono separati da idonee barriere o;
- i co nduttori sono isolati per la tensione più e levata alla quale può essere sottoposto un
qualsiasi conduttore , per esempio tensione fase-fase per sistemi non messi a terra e fase-
terra per sistemi messi a terra.
13.1.4 Circuiti in e.a. -Effetti elettromagnetici (prevenzione di correnti parassite)
I conduttori di circuiti in e.a. installati in involucri ferromagnetici devono essere disposti in modo
tale che tutti i conduttori di ogni circuito, incluso il conduttore d i protezione di og ni circuito,
siano alloggiati nello stesso involucro. Quando tali conduttori entrano in un involucro ferroso ,
essi devono essere disposti in modo tale da non essere circondali, singolarmente , da materiale
ferromagnetico.

I cavi unipolari con armatura di fili o nastro in acciaio non devono essere usati per i circuiti in
e.a.

NOTA 1 L'armatura di fili o nastro in .acciaio di un ca·.•o unipolare è considerata un in..,olucro ferromagnetico. Per
cavi unipolari con armatura di fili. e consigliato l'uso dell'alluminio.
NOTA 2 Ttallo dalla IEC 60364·5·52.
13.1 .5 Connessione tra trasduttore e trasduttore-convertitore in un sis tema di
alimentazione a induzione
Il cavo tra il trasd uttore e il trasduttore-convertitore deve essere:

- più breve possib ile;


- adeguatamente protetto co ntro i danni meccanici.
NOTA L'uscita del trasduttore può essere una sorgente di corrente. pertanto, un danno al cavo può comportare un
pericolo di 1e nsione elevata.

13.2 Identificazione dei conduttori


13.2. 1 Prescrizioni generali
Ogni conduttore deve essere identificabile a ogni estremità conformeme nte alla
documentazione tecnica.

Si raccomanda (per esempio. per facilitare la manutenzione) che i co nduttori siano identificati
mediante numer i, codici alfa numerici, colore (unico o con una o più strisce) o media nte una
combinazione di colori e numeri o codici a lran umerici. Se sono utilizzati numeri, devono essere
in caratteri arabi , le lettere devono essere in caratteri latini (maiuscole o minuscole).
NOTA 1 Per un accordo tra fornitore e utilizzatore circa il metodo preferibile di identificaziono si può uhlizz.are
l'Allegato B.
NOTA 2 La I EC 62491 fornisce regole e linee guida pér l'eti::heHatura di cavi e poli/conduttori utilizzata in
installazioni, equipaggiamenti e prodotti per l'indusbia.

13.2.2 Identificazione del conduttore di protezione/ conduttore equipotenziale di


protezione
Il conduttore di protezione / conduttore equipotenziale d i protezione deve essere facilmente
distinguibile da altri conduttori per forma, posizione , indicazione o colo re. Se l'identificazione
avviene solo med iante il colore, deve essere usata la combinazione GIALLO-VERDE per tutta
la lunghezza del conduttore. Questo colore di identificazio ne è strettamente riservato ai
conduttori d i protezione/cond uttori equipotenziali di protezione.

Per conduttori isolati, la combinazione GIALLO-VERDE deve essere tale che su ogni tratto di
15 mm di lur1ghezza uno dei colori copra a lmeno il 30 % e non più del 70 % della superficie del
conduttore, e l'altro colore copra la superficie rimanente.
'- - - ....-......... . .------
· - -----.. - -.._,.J,1,...
73
Quando il conduttore di protezione può essere facilmente identificato dalla sua forma, posizione
o costruzione (per es. conduttore intrecciato, conduttore cordato non isolato), o quando il
conduttore isolato non è facilmen te accessibile o è parte di un cavo multipolare, non è
necessa ria la codifica mediante colore su tutta la sua lunghezza. Tuttavia se il conduttore non
è chiaramente visibil e per tutta la sua lunghezza, le estremità o le parti accessibili devono
essere chiaramen te identificate mediante il segno grafico IEC 60417-5019:2006 -08 (vedere
Fig. 16) o con le lettere PE oppure mediante la combinazione bicolore GIALLO-VERDE.

Figura 16 - Segno grafico IEC 60417-5019

Eccezione: I conduttori equipotenziali di protezione possono essere marcati con le lettere PB


e/o il segno grafico IEC 60417-5021 (2002-10) (vedere Fig. 17).

Figura 17 - Segno grafico IEC 60417-5021

13.2.3 Identificazione del conduttore di neutro


Se un circuito include un conduttore di neutro identificato mediante il solo colore, il colore per
ta le conduttore deve essere BLU. Per evitare confusione con altri colori si raccomanda l'utilizzo
di un colore blu non saturo, qui chiama.l o "blu chiaro" (vedere 6.2 .2 della IEC 60445:2010).
Quando il colore prescelto costituisce l'unico mezzo di identificazione del conduttore di neutro,
tale colore non deve essere utilizzato per l'identificazione di allri conduttori dove ciò possa
generare confusione.

Quando viene utilizzata l'identificazione mediante colore. i conduttori nudi usati come conduttori
di neutro devono essere identificati da una banda colorata da 15 mm a 100 mm di larghezza in
ogni vano o unità e a ogni posizione accessibile, oppure devono essere colorati per tutta la loro
lunghezza.

13.2.4 Identificazione mediant e il colore


Se vengono utilizza ti i colori per l' identificazione dei cond uttori (diversi dal conduttore di
protezione (vedere 13.2.2) e dal conduttore di neutro (vedere 13.2.3)), possono essere usati i
seguenti colori:

NERO, MARRONE, ROSSO, ARANCIO, GIALLO, VERDE, BLU (compreso il BLU


CH IARO). VIOLA, GRIGIO, BIANCO, ROSA. TURCHESE.
NOTA Il presente elenco di colori è tratto dalla IEC 60757.

Quando viene utilizzato un colore per l'identificazione. si raccomanda che lo stesso sia
utilizzato su tutta la lung hezza del conduttore, o con la colorazione dell'isolante o con marcatori
colorati a intervalli regolari e alle estremità o nei punti accessibi li.

Per motivi di sicurezza, il colore VERDE o il colore GIALLO non dovebbero essere uti lizzati
dove si presenta la possibilità di confusione con la combinazione GIALLO-VERDE (vedere
13.2.2).
L'identificazione tramite le combinazioni di colori sopra elencate può essere utilizzata purché
non si generi confusione e non vengano usati il VERDE o il GIALLO, ad eccezione della
combinazione GIALLO-VERDE.

Se vengono utilizzati i colori per l'identificazione dei conduttori si raccomanda che siano
codificati med iante i colori come segue:

- NERO: circu iti di potenza in e.a. e e.e.;


- ROSSO: circuiti di comando in e.a.;
BLU: circuiti di comando in e.e.;
- ARANCIO: circuiti esclusi conformi a 5.3.5.
Sono ammese eccezioni a quanto sopra se l'isolamento non è disponi bile nei colori
raccomandati (per esempio in cavi multipolari) .

13.3 Cablaggio all' interno degli involucri


I conduttori all'interno deg li involucri devono, se necessario, essere fissati per mantenere la
loro posizione. I condotti non metallici devono essere permessi solo quando sono di materiale
isolante non propagante la fiamma (vedere la serie IEC 60332).

Si raccomanda che gli equipaggiamenti elettrici montali all'interno degli involucri siano
progettati e costruiti in modo da permettere la modifica del cablaggio dalla parte frontale
dell'involucro (vedere anche 11.2.1 ). Dove ciò non è possibile e i dispositivi di comando sono
còlle-gati dalla parte posteriore dell'involucro;· devono essere previste porle di accesso o
pannelli asportabi li.

Le connessioni ai dispositivi montati su porte o su altre parti mobili devono essere effettuate
utilizzando conduttori flessibili conformemente a 12.2 e 12.6, per permettere il movimento
frequente delle parti. I conduttori devono essere ancorati alla parte fissa e alla parte mobile
indipendentemente dalle connessioni elettriche (vedere anche 8.2.3 e 11 .2.1 ).

I conduttori e i cavi che non passano nei condotti devono essere adeguatamente supportati.

Le morsettiere o le combinazioni spina/presa devono essere usate per cablaggi di comando


che escono fuori dall'involucro. Per le combinazioni spina/presa vedere anche 13.4.5 e 13.4.6.

I cavi di potenza e quelli dei circuiti di misura possono essere direttamente collegati ai morsetti
dei dispositivi a cui devono essere collegati.

13.4 Cablaggio all'esterno degli involuc ri


13.4.1 Prescrizionì generali
I mezzi per il passaggio dei cavi o dei condotti con i lo ro accessori di tenuta e di isolamento,
ecc., all'interno di un involucro, devono assicurare che il grado di protezione non sia ridotto
(vedere 11. 3).

I conduttori di un circuito non devono essere distribuiti su diversi cavi multipolari, tubi protettivi ,
sistemi di canali e condotti. Ciò non è richiesto quando numerosi cavi multipolari, che formano
u n circuilo, sono install ati in parallelo. Quando i cavi multipolari sono installali in parallelo. ogni
cavo deve contenere un conduttore di ogni fase e il neutro, se presente.

13.4.2 Condotti esterni


I conduttori e le loro connessioni esterne all'involucro del l'equ ipaggiamento elettrico devono
essere racchiusi in condotti adatti (per es. , tubi protettivi o sistemi di canal i), come descritto in
13.5, ad eccezione dei cavi adeguatamente protetti che possono essere installati senza l'uso
di condotti e con o senza l'uso di passerelle o altri mezzi di supporto per cavi. Quando dispositivi
quali interruttori di posizione o interruttori di prossimità sono alimentati con un cavo dedicato,
non è necessario racchiudere tale cavo in un condotto se esso è idoneo allo scopo,
sufficientemente breve, e posto o protetto in modo da minimizzare il rischio di danni.
Gli accessori utilizzati con condotti o con cavi devono essere adatti all'amb iente circostante.

Quando è necessario l'uso di connessioni flessibili a pulsantiere pensili deve essere usato un
tubo protettivo flessibile o un cavo multipolare flessibile . Il peso delle pulsantiere pensili deve
essere sostenuto da mezzi diversi dal tubo proiettivo flessibile o dal cavo multipolare flessibile,
eccetto quando il tubo protettivo o il cavo è specificatamente progettato per tale scopo.

13.4.3 Connessioni a elementi mobili della macchina


la progettazione dei collegamenti alle parti mobili deve tenere conto della frequenza prevedibile
di movimento e deve essere effettuata utilizzando conduttori conformi a 12.2 e 12.6. I cavi
flessib ili e i tubi protettivi flessibili devono essere insta llati in modo da impedire flessioni e
sollecitazioni eccessive, in particolare ai loro accessori.

I cavi sottoposti a movimenti devono essere sostenuti in modo tale da evitare sollecitazion i
meccar1iche nei punti di connessione o brusche curvature. Quando ciò viene real izzato
mediante anello, esso deve avere una lunghezza sufficiente a consentire un raggio di curvatura
del cavo come specificato dal costruttore del cavo o, se ta le specifica non è disponibile. di
almeno 10 volte il diametro del cavo.

I cavi flessibili delle macchine devono essere installali o protetti in modo tale da ridurre al
minimo la possibilità di danneggiamento este rno, dovuto a fattori che comprendono il seguente
uso o potenziale uso improprio dei cavi:

- passaggio della macchina sui suoi cavi;


passaggio di veicoli o dì altre macchine sui cavi;
contatto con la struttura della macchina durante i movimenti:
entrata e uscita dalle guide o dai tamburi del cavo:
- forze di acce lerazione e forze dovute al vento sui sistemi a festoni o sui cavi sospesi;
- sfregamento eccessivo sul collettore del cavo;
- esposizione a un eccessivo calore irradi ato.
La guaina del cavo deve essere resistente alla nor male usura che può verificarsi con il
movimento e agli effetti di agenti ambientali contaminanti (per es .. olio, acqua, liquidi di
raffreddamento, polvere).

Quando i cavi sottoposti al movimento sono posizionati vicino a parti in movimento, devono
essere prese precauzioni per mantenere uno spazio di almeno 25 mm tra i cavi e le parli in
movimento. Quando tale distanza non è realizzabile, devono essere fornite barriere fisse tra i
cavi e le parti in movimento.

Il sistema di movimentazione del cavo deve essere concepito in modo tale che gli angoli laterali
del cavo non superino 5', evitando la torsione nel cavo, durante:

- l'avvolg imento e lo svolgimento sul tamburo del cavo; e


- l'avvicinamento e l'allontanamento dai dispositivi di guida del cavo.
Si devono adottare misure per garantire che almeno due giri di cavo flessibile rimangano avvolti
sul tamburo.

I dispositivi ch e guidano e sostengono un cavo flessibile devono essere concepiti in modo tale
che il raggio di curvatura interno , in tutti i punti di curvatura del cavo, non sia inferiore ai valori
indicati nella Tabella 8, se non diversamente concordato con il costruttore del cavo, tenendo in
considerazione la tensione ammessa e la durata di vita attesa.

76
NOR MA T ECNI CA ♦
Tabella 8 - Raggi di curvatura minimi ammessi per la guida forzata dei cavi flessibili

Diametro del cavo o spessore del cavo piatto (d) mm


Appllcaz.ione
d ..S. 8 8 <d ,- 20 d> 20
Tambi.:ri del cavo 6d 6d Sd
Supporti a rulli 6J 8d Sa
portanti delle guide
Sistema a festoni 6d 6d 8 ::
Tu1te le altre 6d 6d 8 (/

Il tratto diritto tra due curvature deve essere almeno 20 volte il diametro del cavo.

Quando il tubo protettivo flessibile è adiacente alle parti in movimento. la sua costruzione e i
suoi mezzi di supporto devono prevenire danneggiamenti al tubo protettivo flessibile in tutte le
condizioni di fun zionamento.

Il tubo protettivo flessibile non deve essere usato per connessioni soggette a movimenti rapidi
o frequenti, eccello quando è destinato specificatamente a questo scopo.
13.4.4 Interconnessione di dispositivi sulla macchina
Nel caso in cui più dispositivi montati sulla macch ina (come sensori di posizione, pulsanti) siano
collegati in serie o in parallelo, si raccomanda che i collegamenti tra tal i dispositivi siano
effettuati mediante morsetti, realizzando punti di prova intermedi. Tali morsetti devono essere
posizionati conven ientemente, ad·eguatamente prote\ti, e riportati sui relativi schemi.
13.4.5 Combinazioni spina/presa
I componenti o i dispositivi all'interno di un involucro, connessi mediante combinazioni
spina/presa fisse (senza cavi flessib ili), o i componenti collegati a un sistema bus mediante una
combinazione spina/presa, non sono considerati combinazioni spina/presa per gli scopi del
presente paragrafo 13.4.5.

Dopo l'installazione in conformità ad a), le combinazioni sp ina/presa devono essere di tipo tale
da evitare un contatto accidentale con parti attive in qualsiasi momento, compresa l'inserzione
o la disinserzione delle prese - connettori. Il grado di protezione deve essere almeno IP2X o
IPXXB. I circuiti PELV sono esenti da questa prescrizione.

Quando la spina/presa contiene un contatto per il circuito equipotenziale di protezione, esso


deve avere un contatto anticipato in chiusura e ri tardato in apertura (vedere anche 8.2.4).

Le combinazioni spina/presa destinate a essere connesse o disconnesse sotto carico devono


avere un sufficiente potere di interruzione. Quando la combinazione spina/presa è per corrente
nominale di 30 A o maggiore, essa deve essere interbloccata con un dispositivo di interruzione
cosi da consentire l'inserimento e il disinserimento solamente quando il dispositivo di
interruzione è nella posizio ne di aperto.

Le combinazioni spina/presa con correnti nominal i magg iori di 16 A devono avere mezzi di
ritenuta per prevenire il disinserimento involontario o accidentale.

Quando un disinserimento involontario o accidentale delle combinazioni spina/presa può


provocare una situazione pericolosa, queste ultime devono essere provviste di mezzi di
ritenuta.

Per quanto applicabili, l'installazione di combinazioni spina/presa deve soddisfare le presenti


prescrizioni:

a) Il componente che rimane attivo dopo il disinserimento deve avere un grado di protezione
almeno pari a IP2X o IPXXB, considerando le distanze in aria e superficial i prescritte . I
circuiti PELV sono esenti da questa prescrizione.
b) Le combinazioni spina/presa con custodie metalliche devono essere collegate al circuito
equipotenziale di protezione.
c) Le combinazioni spina/presa destinate a carichi di potenza ma non destinate a essere
disinserite in condizion i di carico devono avere mezzi di ritenuta per prevenire il
disinserimento involontario o accidentale e devono essere ch iaramente identificate
specificando che non sono destinate a essere disinserite sottocarico.
d} Quando è presente più di una combinazione spina/presa nello stesso equipaggiamento
elettrico, le combinazioni associate devono essere chiaramente identificabili. Si
raccomanda l'uso di una codifica meccanica per evita re inserzion i errate .
e} Le combinazioni spina/presa utilizzate in circuiti di comando devono soddisfare le
prescrizioni applicabili della IEC 61984.
Eccezione: Nelle combinazioni spina/presa conformi alla IEC 60309-1, per i circuiti di comando
e controllo devono essere utilizzati esclusivamente i contatti destinati a tale scopo. Questa
eccezione non si applica ai circuiti di comando che u tilizzano segnali ad alta frequenza
sovrapposti ai circuiti di potenza.
13.4.6 Smontaggio per il trasporto
Quando è necessario scollegare il cablaggio per il traspor to, nei punti di frazionamento devo no
essere previsti morsetti o combinazioni spina/presa. Tali morsetti devono essere
adeguatamente racchiusi in un involucro e le combinazioni spina/presa devono essere protette
dall'ambiente circostante durante il trasporto e il magazzinagg io.

13.4.7 Conduttori supplementari


È opportuno prevedere conduttori supplementari per la manutenzione o la riparazione. Quando
vengono forniti tali conduttori di ~iserva, essi devono esse re collegati a mor-setti di riserva o
isolati in modo tale da evitare il contatto con le pa rti attive.

13.5 Condotti, scatole di connessione e altre scatole


13.5.1 Prescrizioni generali
I condotti devono fornire un grado di protezione idoneo all' applicazione (vedere IEC 60529).

Tutti gli angoli vivi. le schegge, sbavature, superfici ruvide, o i filetti. con i quali l'isolamento dei
conduttori può venire in contatto, devono essere rimossi dai condotli e dag li accessori. Se
necessario per proteggere l'isolamento del conduttore, devono essere previste p rotezioni
aggiuntive, come materiali non propaganti la fiamma e resistenti all'olio.

Sono ammessi fori di drenaggio del diametro di 6 mm in sistemi di canali, scatole di connessione
e allre scatole, utilizzati per i cablaggi che possono essere soggetti all 'accum ulo di olio o
umidità.

Al fine di evitare confusione tra i tubi protettivi elettrici e le tubazioni dell'olio, dell'aria. o
dell'acqua. si raccomanda che i tubi protettivi siano separati fisicamente o chiaramente
identificali.

I condotti, i canali e le passerelle per cavi devono essere fissati r igidamente e posizion ati a una
distanza sufficiente dalle parti in movimen to in modo da ridurre la possibilità di danneggiamento
o di usura. Nelle zone in cui è richiesto il passaggio di persone, i condotti e le passerelle per
cavi devono essere montati a un'altezza minima di 2 mal di sopra dell'area di lavoro.

Le passerelle per cavi che sono parzialmente co per te non dovrebbero essere considerate
condotti o sistemi di canali (vedere 13.5.6) e i cavi utilizzati devono essere di tipo adatto
all'installazione su passerelle aperte.

Si raccomanda che le dimensioni e il pos izionamento di condotti sia tale da facilitare


l'inserimento dei conduttori e d ei cavi.

13.5.2 Tubi protettivi metallici rigidi e accessori


I tubi protettivi metallici rigidi e gli accessori devono essere di acciaio zincato o di materiale
resistente alla corrosione adatto alle condizioni d'uso. Se si può generare corrosione galvani ca
tra due metalli differenti, allora queste combinazioni di metallo non devono essere usate.

...
o ,. _... _.... ____.._"""••:••:.-;;A:;:•:•:.•.::~.::-:.•====---M- "
78
- · ...... ____............. . . ..__.,.. .., ,-...-.....,. - _,.. •- • -
'-"-----~•~A,1'.,. --
-.- - CEI
- - EN 60204-1 :2018-12
. ----
I tubi protellivi devono essere mantenuti in posizione in modo sicuro e fissati a ogni estremità .

Gli accessori devono essere compatibili con i tubi protettivi e adatti all'applicazione. Gli
accessori dovrebbero essere filettati, a meno che difficoltà strutturali ne impediscano
l'assemblaggio. Se vengono utilizzati accessori non filettati. i tubi protettivi devono essere
fissati in modo sicuro all'equipaggiamento.

Le curve dei tubi protettivi devono essere realizzate in modo che il tubo protettivo non sia
danneggiato e il diametro interno del tubo protettivo non sia ridotto in maniera significativa.

13.5.3 Tubi protettivi metallici flessibili e accessori


Un tubo protettivo metallico flessibile deve essere costituito da una tubazione metall ica
flessib il e o da un'armatura di fili intessuti. Esso deve essere adatto alle cond izioni previste
nell'ambiente circostante.

Gli accessori devono essere compatibili con i tubi protettivi e adatti all'applicazione.

13.5.4 Tubi protettivi non metallici flessibili e accessori


Un tubo protettivo non metallico flessibile deve essere resistente all'attorcigliamento e deve
avere caratteristiche fisiche simili a quelle della guaina dei cavi multipolari.

Il tubo protettivo deve essere adatto all'uso nelle condizioni previste nell'ambiente circostante.

Gli accessori devono essere compatibili con i tubi protettivi e adatti all'applicazione.

13.5.5 Sistemi di canali


I sistemi di canali esterni agli involucri devono essere fissati rigidamente e non esposti a parti
in movimento della macchina o fonti di contaminazione.

I coperchi devono avere una forma tale da ricoprire i lati; sono permesse guarnizioni. I coperchi
devono essere fissati ai sistemi di canali con mezzi idonei. In sistemi di canali orizzontali, il
coperchio non deve essere posto sulla parte inferiore se non specificatamente progettalo per
tale installazione.
NOTA Le prescrizioni per i sistem, d1 canali e di condctti per cavi in instaflazioni elettriche sono .::ohténuté nella
serie IEC 6 1084.
Se il sistema di canali viene fornito in sezioni, le giunzioni Ira le sezioni devono aderire
perfettamente, ma non necessitano di guarnizioni.

Le sole aperture ammesse devono essere quelle richieste per il cablaggio o per il drenaggio. I
sistemi di canali non devono avere parti sfondabili aperte ma non utilizzate.

13.5.6 Vani della macchina e sistem i d i canali


È permesso l'uso di vani o di sistemi di canali per racchiudere conduttori all'interno della
colonna o del basamento della macchina, purché essi siano isolati da contenitori di liquido
refrigerante o olio e siano totalmente chiusi. Il percorso dei conduttori in vani chiusi e in sistemi
di canali deve essere sicuro e disposto in modo tale da non subire danneggiamenti.

13. 5.7 Scatole di connessione e altre scatole


Le scatole di connessione e le altre scatole utilizzate per il cablaggio devono essere accessibili
per la manutenzione. Tali scatole devono offrire protezione contro l'ingresso di corpi solidi e
liquidi, tenendo in considerazione le influenze esterne nelle quali é previsto il funzionamento
della macchina (vedere 11.3).

Tali scatole non devono avere parti sfondabili aperte ma non utilizzate, né altre aperture, e
devono essere concepite in modo tale da escludere materiali quali polvere, particelle sospese
in ar ia, olio e refrigerante.
13.5.8 Scatole di connessione del mot ore
Le scatole di connessione del motore devono contenere solo le connessioni al motore e ai
dispositivi mon tati sul motore (per es., freni, sensori di temperatura, dispositivi di connessione
a spina, generatori tachimetrici ).

14 Motori elettrici ed equipaggiamenti associati


14.1 Prescrizioni generali
I motori elettrici dovrebbero essere conformi alle partì pertinenti della serie IEC 60034.

l e prescrizioni relative alta protezione dei motori e degli equipaggiamenti associati sono
indicate in 7.2 per la protezione con tro le sovracorrenti, in 7.3 per la protezione contro il
surriscaldamento dei motori, e in 7.6 per la protezione contro la sovravelocità.

Poiché molte unità di comando non in terrompono completamente l'a limentazione di un motore
quando questo è a riposo. è necessario assicurare la conformità alte prescrizioni di cui in 5.3.
5.4. 5.5, 7.5, 7.6 e 9.4. L'equipaggiamento di comando e controllo del motore deve essere
collocato e montato conformemente all'art. 11.

14.2 Involucri del motore


Gli involucri per motori dovrebbero essere conformi alla IEC 60034-5.

Il grado di protezione deve essere dipendente dall'applicazione e dall'ambiente circostante


(vedere 4,4). Tutti i_motori devono e.ss.e re adeguatamente pro.t ettLdai danoi meccanic.i .

14.3 Dimensioni del motore


Per quanto possibile, le dimensioni dei motori devono essere conformi a quelle ripor tate nella
serie IEC 60072.

14.4 Montagg io del motore e vani del motore


Ogni motore e i suoi dispositivi di accoppiamento alla macchina, cingh ie, pulegge o catene,
devono essere montati in modo da essere adeguatamente protetti e facilmente accessibili per
l'ispezione. la manutenzione, la regolazione e l' allineamento, la lubrificazione e la sostituzione.
Il montaggio del motore deve essere ta le che tutti i suoi mezzi di montagg io possano essere
rimossi e che le morsettiere siano accessibili.

Il motore deve essere montato in modo che sia assicuralo il suo adeguato raffreddamento e
che la sovratemperatura rimanga entro i limiti della classe di isolamento (vedere IEC 60034-1).
Per quanto possibile, i vani del motore dovrebbero essere puliti e asciutti e, se richiesto, devono
essere ventila ti direttamente verso l' esterno della macchina. Gli orifizi di ventilazione devono
esse re tali da limitare l'ingresso di truciol i, polvere o schizzi d'acqua a un livello accettabile.

Non devono essere presenti aperture tra il vano del motore e ogni altro vano se non sono
conformi alle prescrizioni per il vano motore. Se un condotto o una tubazione passano all'interno
del vano motore da un altro vano non conforme alle prescrizioni per il vano motore , qualsiasi
interstizio intorno al condotto o alla tubazione deve essere sigillato.
14.S Crite ri di selezione del motore
Le caratteristiche dei mo tori e degli equipaggiamenti associati devono essere scelte
conformemente alle previste condizioni di servizio e dell'ambiente circostante (vedere 4.4) . A
tale scopo , i parametri che devono essere presi in considerazione includono:

- il tipo di motore;
- il tipo di ciclo di funzionamento (vedere IEC 60034-1);
- il funziç,namento a velocità fissa o variabile (e di conseguenza la diversa influenza d ella
ventilazione);
- la vibrazione meccanica;
--~
,NO$M6;!:E_Ql>/l_ç_A

il tipo di comando e controllo del motore;


l'incremento della temperatura e altri effetti dello spettro di frequenza della tensione e/o
della corrente che alimenta il motore (in particolare quando è alimentato da un convertitore);
- il metodo di avviamento e l'influenza possibile della corrente di inserzione sul
funzionamento degli altri utilizzatori della stessa alimentazione, tenendo presenti anche le
possibili considerazioni speciali stabilite dagli enti che forniscono l'energia;
- la variazione della coppia resistente del carico in fu nzione del tempo e della velocità:
- l'influenza dei carichi con inerzia elevata ;
- l'influenza del funzionamento a coppia costante o a potenza costante:
- la necessità eventuale di reattori induttivi tra il motore e il convertitore.
14.6 Dispositivi di protezione per i freni meccanici
L'intervento dei dispositivi di protezione contro il sovraccarico e contro le sovracorrenti per gli
attuatori dei freni meccanici deve attivare la simultanea diseccitazione (rilascio) degli attuatori
associali della macchina.

NOTA Gli ~ttuatori as~ociati di macchina seno quelli associati allo si esso movimct'i!O, par es., i ta.mburi avvolgiioti
per cavi e le relati'.re guide.

15 Prese e illuminazione
15.1 Pres11 per accessori
Quando la macchina o il suo equipaggiamento associato é dotata d i prese di corrente che
devono essere usate per l'alimentazione di materiale accessorio (per es., utensili elettrici
portatili, equipaggiamenti di prova), si applicano le seguenti condizioni:

- le prese di corrente dovrebbero essere conformi alla IEC 60309-1. Quando questo non è
possibile, esse dovrebbero essere chiaramente marcate con i valori nom inali della tensione
e della corrente;
- la continuità del circuito equipotenziale di protezione per le prese di corrente deve essere
garantita ;
tutti i conduttori non messi a terra connessi alla presa di corrente devono essere protetti
contro le sovracorrenti e, se richiesto , contro i sovraccarichi, conformemente a 7.2 e 7.3,
indipendentemente dalla protezione degli altri circuiti;
- nei casi in cui l'a limentazione alla presa di corrente non è interrotta dal d ispositivo di
sezionamento dell'alimentazione per la macchina o per la sezione della macchina, si
applicano le prescrizioni di 5.3.5;
- quando la protezione in caso di guasto é garantita dall'interruzione automatica
dell'alimentazio ne, il tempo di interruzione deve essere conforme alla Tabella A .1 per i
sistemi TN o alla Tabella A.2 per i sistemi TT:
- i circuiti che alimentano le prese con una corrente nomin ale non superiore a 20 A devono
essere provvisti di interruttori differenziali (RCD) con una corrente di esercizio nom inale
non superiore a 30 mA.

15.2 lllumina2.lone locale della macchina e dell'equipaggiamento


15.2.1 Generalità
L'interruttore acceso/spento non deve essere incorporato nel portalampade e nemmeno nei
cavi flessibili di connessione.

Devono essere evitati gli effetti stroboscopici dell'illuminazione, utilizzando apparecchi di


illum inazione adeguati.

Se in un involucro è prevista l'illuminazione fissa, si deve tener conto della compatibilità


elettromagnetica utilizzando i principi delineati in 4.4.2.
CEI EN 60204-1 :2018-12

15.2.2 Alimentazione
La tensione nominale del circuito di illuminazione locale non deve superare 250 V tra i
conduttori. Si raccomanda una tensione non superiore a 50 V tra i conduttori.

I circuiti di illuminazione devono essere alimentati da una delle seguenti sorgenti (vedere anche
7.2.6):

- un trasformatore di isolamento dedicato, connesso al lato carico del dispositivo di


sezionamento dell'alimentazione . La protezione contro le sovracorrenti deve essere
prevista nel circuito secondario;
- un trasformatore di isolamento dedicato, connesso al lato linea del dispositivo di
sezionamento dell'alimentazione. Questa sorgente deve essere permessa solo per circuiti
di illuminazione per la manutenzione nei quadri di comando. La protezione contro le
sovracorrenti deve essere prevista nel circuito secondario (vedere anche 5.3.5);
un circuito dell'equipaggiamento eletlrico della macchina per l'illuminazione, con protezione
contro le sovracorrenti dedicata;
un trasformatore di isolamento connesso al lato linea del dispositivo di sezionamento
dell'alimentazione, provvisto di dispositivi dedicati di sezionamento sul prima rio (vedere
5 .3 .5) e di protezione contro le sovracorren ti sul secondario, e montato entro il quadro di
comando adiacente al dispositivo di sezionamento dell'alimentazione;
un circuito di illuminazione alimentato esternamente (per es., dall'alimentazione di
illuminazione di officina). Queslo è ammesso solamente in quadri di comando e per
l'illuminazione di lavoro ai una macch ina quando la potenza nominale totale non supera
3 kW;
- alimentatori, per alimentazione in e.e. di sorgenti luminose a LED, dotati di trasformatori di
isolamento (per esempio, in conformità a IEC 61558-2-6).

Eccezione: qualora l'illum inazione fissa sia fuori dalla portata degli operatori durante il
funzionamento normale, non si applicano le disposizioni di 15.2.2.

15 .2.3 Protezione
I circuiti di illuminazione locale devono essere 11rotetti conformemente a 7.2.6.

15.2.4 Supporti
I supporti di illuminazione regolabili devono essere adatti all'ambiente circostante.

I portalampade devono esse re:

- conformi alla relativa Norma IEC;


- costruiti con un materiale isolante che protegga completamente l'attacco della lampada. in
modo da evitare un contatto involontario.

I riflettori devono essere supportati da una staffa e non dal portalampade .

Eccezione: qualora l'il luminazione fissa sia fuori da lla portala degli operatori durante il
funzionamento normale, non si applicano le dispos izioni di 15.2.4.

16 Marcatura, segnali di avvertimento e designazioni di riferimento

16.1 Generali tà
I segnali di avvertimento, le targhe dati, le marcature , le etichette e le targ he di identificazione
devono avere una resistenza sufficiente a sopportare le cond izioni ambienta li previste. Le
marcature devono essere sufficientemente durab ili da rimanere leggibili per la durata d i vita
prevista del macchinario.
NORMA 1_E.C!IIJ7Cc'A
,,__ =:::=:::::::::.::::::::::::::=- ♦ CEI EN 60204-1:20! 8-·1 2

16.2 Segnali di avvertimento


16.2.1 Pericolo di scossa elettrica
Gl i involucri che non mostrano chiaramente in altro modo di contenere equipaggiamenti elettrici
che possono generare un rischio di scossa elettrica, devono essere marcati con il segno grafico
ISO 7010-W012 (vedere Fig. 18).

Figura 18 - Segno grafico ISO 7010-W012

Il segnale di avvertimento deve essere chiaramente visibile sulla porta o sul coperchio
dell'involucro.

Il segna le di avvertimen to può essere omesso (vedere anche 6.2.2 b )) nel caso di:

involucro equipaggiato di dispositivo di sezionamento dell'alimentazione:


interfaccia operatore-macch ina o postazione di comando:
- singolo dispositivo con il suo proprio involucro (per es. , sensore di posizione).
16.2.2 Pericolo di superfici calde
Quando la valutazione dei rischi indica la necessità di avvertire in mer ito alla possibilità di
temperature superficiali pericolose del l'equ ipagg iamento elettrico , deve essere utilizza to il
segno grafico ISO 701 0-W01 7 (vedere Fig. 19).

Figura 19 - Segno grafic o ISO 7010-W017


N OTA La ISO 13732- 1 forniscé lu'lèe 9u1dà Pér la valutaz1on .:t del ri:c.ch, tic ustioni in caso di contatto dàlla pélle non
protetta con superfici calde.

16.3 Identificazione funzionate


I dispositivi di comando e gli indicatori visivi devono essere marcati in maniera chiara e duralura
sug li apparecch i stessi o in loro prossimità. Si raccomanda di esegui re tali marcatu re in
conformità alla IEC 604 17 e ISO 7000.

16.4 Marcatura di involucri per equipaggiamenti elettric i


Le seguenti informazioni devono essere marcate in man iera leggibile e duratura, in modo da
essere chiaramente visibili dopo l'installazione dell' equ ipaggiamento sugli involucri che
ricevono le alimentazioni in ingresso:

- nome o marchio di fabbrica del forn itore;

designazione del tipo o modello, ove appl icabile;


numero di serie dove applicabile:

83
NORMATEç.~N~IC~A
,,__====::::::::::::=- ♦ CEI EN 60204-1 :201 8-12

numero del documento principale (vedere IEC 62023) dove applicabile;


tensione nominale, numero delle fasi e frequenza (se in e.a.) e corrente a pieno carico per
ogni alimentazione.
Si raccomanda di apporre le seguenti informazion i in prossimità delle alimentazioni di ingresso
p rincipale.

16.5 Designazioni di riferimento


Tuili gli involucri, gli assiemi, i dispositivi di comando e controllo e i componenti devono essere
chiaramente identificati con la stessa designazione di riferimento riportata nella
documentazione tecnica.

17 Documentazione tecnica
17.1 Generalità
Devono essere fornite le informazioni necessarie all'identificazione, trasporto, installazione,
uso, manutenzione, smantellamento e smaltimento dell'equipaggiamento elettrico.
NOTA ·1 l a documentazione e fornita talvolta in formato cartaceo, dal momento che nor1 si può presumere che
l'utilizzatore .abbia accesso a mezzi Chè consentano d1 leggere le ishuzioni fornite in formato elettronico o rese
disponibili su un sito Internet. T,1t!avia, può essere utile fornire la doci.1mentazione in formato elettrcnico e su Internet
oltre che su carta. poiché ciò permette all'utilizzatore di scaricare il file elettronico so lo dcsideta e di recuperare I.a
documentazione qualor.a fa copia cat1a.cea sia andata persa. Questa prassi facilita anche l'ag91omamento della
documentazione qu<1ndo necessario.
NOTA 2 In alc1.1ni paesi. presct izioni legali impongono l'uso di una o più lingue specifiche.

l 'Allegato I dovrebbe essere considerato come una linea guida per la preparazione delle
informazioni e dei documenti.

17.2 Informazion i relative all'equipaggiamento elettrico


Deve essere fornito quanto segue:

a) qualora sia tornito più d i un documento, un documento principale per l'equipaggiamento


elettrico nel suo complesso, contenente l'elenco dei documenti complementari associati
all'equipaggiamento elettrico :
b) identifica zione dell'equipaggiamento elettrico (vedere 16.4);
c) informazioni sull'installazione e il montaggio comprendenti:
• una descrizione dell'installazione e del montagg io dell'equipaggiamento elettrico e il suo
collegamento alle alimentazioni e lettriche e, ove rilevante, altre alimentazioni:
• corrente nominale di cortocircuito dell'equipaggiamento elettrico per ogni alimentazione
in ingresso;
• tensione nominale. numero delle fasi e frequenza (se in e.a.), tipo di sistema di
distribuzione (TT, T N, IT) e corrente a pieno carico per ogni alimentazione;
• eventuali altre prescrizioni per l'alimentazione elettrica (ad es. massima impedenza
della sorgente di alimentazione, corrente d i dispersione) per ogni alimentazione in
ingresso;
• spazio necessario per la rimozione o la manutenzione dell'equipaggiamento elettrico;
• prescrizioni di installazione, ove necessarie, per garantire che gli allestimenti per il
raffreddamento non siano ostacolali;
• limitazioni ambientali (ad es. illuminazione, vibrazioni, ambiente e lettromagnetico .
agenti inquinanti atmosferici), ove appropriato;
• limitazioni funzionali (ad es. correnti per l'avviamento di picco e cadute di tensione
ammesse) per quanto applicabile;
• precauzioni da adottare per l'installazione dell'equipaggiamento elettrico. rel ative alla
compatibilità elettromagnetica;

84
CEI EN 6020.4,;J ~2.oJ,?:12
- '-""-"- - . '

d) un'istruzione per il collegamento delle masse estranee simultaneamente accessibili in


prossimità della macchina (ad es. entro 2.5 metri) al circuito equipotenziale di protezione
come segue:
• tubazioni metalliche;
• recinzioni;
• scale;
• corrimano.
e) informazioni su l funzionamento comprendenti, ove applica bile:
• una panoramica della struttura dell'equipaggiamento elettrico (ad esempio schema
stru tturale o schema globale):
• procedure per la programmazione o la configurazione , se necessario per lo scopo
previsto;
• proced ure per il r iavvio dopo un arresto imprevisto;
• sequenza di funzionamento;
f} informazioni sulla manutenzione de ll'equipaggiamento elettrico, a seconda del caso .
comprendenti :
• frequenza e metodi di prova funzionali ;
• istruzioni sulle procedure per una man utenzione sicura e, se necessario, pe r
- sospender-e-una funzione ·di ·sicurezza eio·una misura· di·protezione (vedere 9.3.6);
• linea gu ida sulla rego lazione, riparazione, freq uenza e metodo di manutenzione
preventiva;
• dettagli circa le interconnessioni dei componenti elettrici soggetti a sostituzione (ad
esempio schemi circuitali e/o tabelle delle conn essioni);
• informazioni su speciali dispositivi o strumenti necessari;
• informazioni sulle parti di ricambio;
• informazion i sui possibili rischi residui, indicazione dell'eventuale necessità di una
formazione particolare e specifiche dei dispositivi individuali di protezione :
• ove applicabile, istruzioni per limitare la disponibilità di chiave/i o utensile/i
esclusivamente a persone istruite o awer tite;
• impostazioni (DIP switch , valori di parametri programmabili , ecc.);
• informazioni per la validazione delle funzioni di coma ndo relative alla sicurezza a
seg uito di r iparazione o modifica e se necessario per la prova periodica,
g) informazioni sulla movimentazione, il trasporto e il magazzinaggio a seconda dei casi (per
esempio dimensioni, peso, condizioni ambientali, possibili vincoli derivanti dall'invecchiamento);
h) informazioni su un adeguato smontaggio e un'adeguata movimentazione dei componenti
(ad esempio per il riciclaggio o lo smaltimento).

18 Verifiche
18.1 Generalità
L'ambito delle verifiche è solitamente indicato nella norma di prodotto specifica per una
macchina particolare. Qua lora non esistano norme specifiche di prodotto per la macchina, le
verifiche devono sempre incl udere le voci a), b}, c) e h), e possono includere una o più delle
voci da d) a g):

a) verifica che l'equipaggiamento elettrico sia conforme alla documentazione tecnica;


b) verifica della conlinuità del circuito equipotenziale di protezione (Prova 1 di 18.2.2);
91:,1 EN_50204-.1:2018-12

c) in caso di protezione per un guasto mediante interruzione automatica dell'alimentazione,


devono essere verificate le condizioni per la protezione mediante interruzione automatica
conformemente a 18.2;
d) prove di resistenza dell'isolamento (18.3);
e) prove di tensione (18.4):
f) protezione contro le tensioni residue (18.5);
g) verifica che le relative prescrizioni di cui in 8.2.6 siano soddisfatte;
h) prove funzional i (18.6) .
Quando vengono eseguite tali prove, si raccomanda che seguano la sequenza sopra indicata.
Se non è possibile seguire la sequenza, devono essere eseguite per prime le verifiche de i punti
a) e b)

Quando viene modificato l'equipaggiamento ele ttrico, devono essere applicate le prescrizioni
riportate in 18.7.

Per le verifiche che includono le misure , si raccomandano apparecch i di misura conformi alla
serie IEC 61557.

I risultati della verifica devono essere documentati.

18.2 Verifica delle condizioni per la protezione mediante Interruzione automatica


dell'alimentazione
18.2.1 Generalità
Le condizioni per l'interruzione automatica dell'alimentazione (vedere 6.3.3) devono essere
verificate med iante prove.

La Prova 1 verifica la continuità del circuito equ ipotenziale di protezione.

La Prova 2 verifica le condizioni per la protezione mediante interruzione automatica


dell'al imentazione nei sistemi TN.

Per i sistemi TN, tali metodi di prova sono descritti in 18.2.2 e 18.2.3; la loro applicazione per
condizioni di alimentazione diverse è specificata in 18.2.4.

Per i sistemi TT, vedere l'Ari. A.2.

Per i sistemi IT, vedere IEC 60364-6.

Se nell'equipaggiamento elettrico vengono impiegati differenziali (RCD), la loro funzione deve


essere verificata in conformità alle istruzioni del costruttore. La procedura di prova e l'intervallo
tra una prova e l'altra devono essere specificati nelle istruzioni sulla manutenzione.

18. 2.2 Prova 1 - Verifica della continuità del circuito equipotenziale di protezione
La resistenza tra il morsetto PE (vedere 5.2 e Fig . 4) e i punti corrispondenti, facenti parte del
circuito e quipotenziale d i protezione deve essere misurata con una corrente compresa tra
almeno 0.2 A e circa 1O A, proveniente da una sorgente di alimentazione separata
elettricamente (per es. , SELV, vedere 414 della IEC 60364-4-41 :2005), con una tensione
massima a vuoto di 24 V in e.a. o in e.e.

La resistenza misu rata deve essere nel campo previsto conformemente alla lunghezza, alla
sezione e al materiale dei conduttori di protezione corrispondenti e de i conduttori equipotenziali
di protezione.

Le alimentazioni PEL V possono condurre a risultati fuorvianti in tale prova, pertanto non devono
essere utilizzate.

NOTA Corranti ma~giori utilizz~le per la prova di continuilé a.vmentan::> la precisione dei risultati della prova,
specialmente <:on bassi \•alori di resistenza, cioè con sezioni maggiori 0/0 lunghéz2:é minori dél conduHorL
18.2.3 Prova 2 - Verifica dell'impedenza dell'anello di guasto e idoneità del
corrispondente dispositivo di protezione contro le sovracorrenti
Le connessioni di ogni alimentazione, inclusa la connessione del conduttore di protezione
associato al morsetto PE della macchina devono essere verificate mediante esame a vista.

Le con dizioni per la protezione mediante interruzione automatica dell"alimentaz ione in


conform ità a 6.3.3 e all'Allegato A devono essere entrambe verificate con:

a) verifica dell'impedenza dell'anello di guasto mediante:


- calcolo. oppure
- misura in conformità ad A.1.4, e
b) conferma che la regolazione e le caratteristiche del corrispondente dispositivo di protezione
contro le sovracorrenti siano conformi alle prescrizioni dell"Allegato A e, quando viene
utilizzato un PDS (sistema di azionamento). conrerma che la regolazione e le caratteristiche
del d ispositivo di protezione associato a un PDS siano conformi alle istruzioni del costruttore
del convertitore e del costruttore del dispositivo di protezione.
18.2.4 Applicazione dei metodi di prova per i sistemi TN
Quando la Prova 2 di 18.2.3 è eseguila mediante misura. essa deve sempre essere preceduta
dalla Prova 1 di 18.2.2.

NOTA Una disconiinuité noi circuito equipotenziale di protezione può provo~are una situazione pericolosa par
l'addetto alla prova, o per altre persone. oppure danneggiare l'equipaggiam0nto élèllrico durante la prova (li
impeò'enzei delranelk> di guas·to.
Le prove necessarie per le macchine ne ll e diverse situazioni sono specificate nella Tab. 9.
· NORMA T ECNICA
- -,-·-.'l,.•---v-~- ....

Tabella 9 - Applicazione del metodi di prova per i sistemi TN

Procedura Situazione della macchina Verifica sul posto


A Equipaggiamento elettrico di macchine Prova 1 {vedere 18.2.2} e pi ova 2 (vedore
moni ate e collegate sul posto. nelle quali la 18.2.3)
continuità dei circuiti oquipolenziali di Eccezione; la prova 2 non é necessaria
prolétlonè non è stata. C(lnfermata dopo il quando:
montaggio e il collegamento sul posto.
- la prova 1 è eséguita sul conduttori
equipotenziali di protezione òella
macchina che sono collegati sul posto, e;
le connessioni di ogni alimentazione in
ingresso 0 dal conduttore di protezione
essociato (PE) al morsetto PE d ella
macchina sono verificate mediante esame
a vista 8 sono disponibili da parte del
costruttore precedenti calcoli
dell'impedenza (o della resistenza)
dell'anello- di guaisto, e:
la confi;;turazmnè delle inslaliazioni
consente la verifica della lunghezza e
della sezione dei conduttori utilizzati per il
calcolo, e;
e possibile confermare mediante calcolo o
misura, o medU:rnte lè informazioni fornite
dal cliente che rimpedenza della sorgente
di alimentazione sul posto non superi Il
valore Spéc1ficato dal costruttore
dell'equipaggiamento elettrico. Vedete
1 7.2 e), quarto punto).
B Macchina fornita con la conferma d;lla Prova 2 (vedere 18.2.3)
verifica (vedere 18.1} della continuita dei Eccozione:
circuiti equipotenziali di ptota2:ione, mediante
la Prova 1 o con i nsultati di una Prova 2 Quando è coni ermato mediante calcolo o
1ramile misura. con circuiti equipotenziali di misura. o mcdianto le informazioo, forr,11i:r dal
protezione di lunghezza superiore a quella del cl:énte ·che l'impedenza della sorgente di
cavo par la quale sonc forniti esempi i n alimentazione sul posto non supera il valote
Tabella 10. specificato dal costruttOfé
dell'eq uipaggiamento elett rico o quella
dell'alimentazione df prova ottenuta durante
tJl)él prova 2 mediante misura, non é richiesta
alcuna prova sul posto, eccetto la verifica
delle connessioni:
Caso B1) fornita completamente montata e nel caso B1} di ogni alimentazion0 in
non smontata per la spedizione, ingresso é del conduttore di protezione
associato al morsetto PE della macchina:

Caso 82) fornita smontata per la spedizione, nel caso B2} di ogni alimentazione in
in cui la continuità dei conduttori d1 protezione ingresso e del conduttore di protezione
à garan11ta dop o lo smontaggio. il trasporto e associato al morsetto PE della macchina a
il r imontaggio (per es .• mediante l'uso di di tutto la connèssioni dei conduttori di
connessioni spina.'presa ) . protezione sezionati per la spedizione.

e Macchina con circuiti equipotenziali d i Per il caso C1 o C2, l)On é d chiésta alcuna
protezione di lunghezza non superiore a prova sul posto. Per una macchina non
quella del cavo pér la quale sono forniti collegata all'a.limentazione con una
esempi m Tabella 1O. fornita con la conferma combinazione spina/presa, l,:;1 corretta
della verifica {vedere 1a.1) dolla continuitll connessione del conduttore di protezione
dei circuiti equipoténz.ial1 di protei:ione esterno al morsetto PE della macchina -dova
mediante la Prova 1. osseré vénficata con esame a vista.
Caso C1) fornita comple1amante montala e
non smontata per la spedizione.
Caso C 2) fornita smontata per la spedizione. Nel caso C2) i documenti di ins!allazione
in c1.1i la continuità dei conduttori di protézione (vedere 17.2) devono prescrivere che tutte le
è garantita dopo lo smonteggio. il trasporto e connessioni dei conduttoti di protezior,e
il rimontaggio (per es .. mediante l'uso di se2:ionali per la spediz ione siano verificate,
combinazi.oni spina/prosa}. per esempio. con esame a visi a.

.. 88
._.._."
..14.#-J• ...................
- ..... ~,.-,-- '
NORM~J_E,C_NJQ.A
_..... _...........

Tabella 10 - Esempi di lunghezza massima dei cavi dai


dispositivi di protezione al loro carichi per sistemi TN

1 2 3 s 6 7 8 9
Massima
impadanz.a
Sezione
minima
Massima
caratteristica
ITe~po Tempo di Interruttore
di intorru-
lnterrvttore lnterruttoré Interruttore
automatico automatJco automatico automatico
della nominalo o lntarru- zione del car.8 car.C car.O regolabile
sorgente di regolazione zione fusibile 1.=Sxl"' 1~=10xJ11 J,. = 20 x IN l a =8x/11
allmenta- del dispositivo del 0,4 s
zione al
dispositivo
di protezione
,.
di protezione fusibile
Ss

mù A Massima lunghezza del cavo in m da ogni dispositivo di

~
protezione al suo c arfco
1,5 16 97 53 I 76 30 7 31
2,5 20 115 57 94 34 3 36
500 •.o 25 135 66 114 35 I 38
6,0 32 145 59 133 <O 42
10 50 125 41 132 33 37
16 63 175 73 1 79 5S 61
-
~
25 (linea)i l6 80 133 38
(PE)

L 100 35 (l;nea )/16


(PE)
100 135 73

100 50 {linea)/25 125 141 66


(PE)
100 70 (linea)/35 150 138 45
(PE)

50 95 (linca}iSO 200 152 98


( PE)
50 120 (lilléa)170 250 157 79
(PE)

I valori di lunghezza massima dél cavo in Tab. 10 sono basati sulle seguenti ipotesi :
ca•10 in PVC con conduttore in rame. ~emperatura dal conduttore in condizioni d, cortocircuito 160QC
{vedere Tab. D. 5};
i cavi con condu!lori di linea fino a 16 mm~ comprendono un condut1orn di protezione di sezione
uguale a qvella dei conduttori di hnea;
i cavi oltre 16 mm" comprendono un ::;.::;nduttore di protezione di dimensione ridotta come indica1o:
sistema trifase a tensione nominale dell'alimentazione pari a 400 V ( V<J-= 230 V ;;
i valori délla colonna 3 sono correlati con la Tat:. 6 (vedere 12.4).
il tempo di interruzione per gli inteuuttori automatici é:;: 0.4 s {colonne 6 - 9)
Uno scos-tamènlo dai queste ipotesi può richiadere un calcolo comploto o una misura :lell'impodènza
dell'anello òi guasto. Ulteriori informazioni sono disponibili nGlla IEC 60228 e IEC/TR 61200-53,
- - - -"-- - - --·
18.3 Prove di res istenza dell'isolamento
Quando si eseguono le prove di resisten za dell'isolamento, la resiste nza di isolamento misurata
a 500 V in e.e. tra i conduttori del circuito di potenza e il circuito equipotenziale di protezione
non deve essere inferiore a 1 MQ. La prova può essere effettuata su singole sezioni
dell'installazione elettrica completa.

Eccezione: per alcune parti dell'equipaggiamento elettrico, comprendenti, per es., sbarre
collettrici , cavi conduttori o sistemi di sbarre conduttrici, o assiemi di anelli collettori, si deve
ammettere un valore minimo più basso. ma tale valore non deve comunque essere inferiore a
50 kO.
Se l'equipaggiamento elettrico della macchina contiene dispositivi di protezione contro le
sovratensioni suscettibili di intervenire durante la prova, è ammesso:

- scolleg are tali dispositivi, oppure


- ridurre la tensione di prova a un valore inferiore alla tensione di protezione del dispositivo,
ma non inferiore al valore di picco del limite superiore della tensione di alimentazione (fase-
neutro).
18.4 Prove di tensione
Nell'esecuzione delle prove di tensione, sia le prove sia le apparecch iature di prova devono
essere in conformità alla EN 61180.

La tensione di prova deve essere a frequenza nomina le di 50 Hz o 60 Hz.

La tensione massima di prova deve avere un valore doppio della tensione di alimentazione
nom inale dell'equipaggiamento, o 1ODO V, sceg liendo il valore più elevato. La tensione massima
di prova deve essere applicata tra i conduttori del circuito di potenza e il circuito equipotenziale
di protezione per almeno 1 s. Le prescrizioni sono rispettate se non si verificano scariche
disruptive.

Durante la prova. i componenti e i dispositivi che non hanno ca ratteristiche nominali tali da
resistere alla tensione di prova e i dispositivi di protezione contro le sovratensioni suscettibili
di intervenire duran te la prova devono essere scollegati.

I com.ponenti e i dispositivi sotto.posti a prova di tension~ in conformità alle loro norme di


prodotto possono essere scollegati durante la prova.

18.5 Protezione contro le tensioni residue


Quando è il caso, le prove devono essere effettuate per assicurare la conformità a 6.2.4.

18.6- Prove funzionali


Devono essere provate le funzioni dell'equipaggiamento elettrico.

18.7 Ripetizione delle prove


Quando una parte della macch ina o il suo equipaggiamento associato vengono sostituiti o
modificati , deve essere considerata la necessità di sottoporre l'equ ipaggiamento elettrico a
ulteriore verifica e prova.

Dovrebbe essere prestata particolare attenzione ai possibili effetti negativi che una nuova prova
può avere sull'equipaggiamento (per es. , eccessiva sollecitazione dell'isolamento,
sconnessione/riconnessione dei dispositivi).
.tJORMA TEC:,N ICA

Allegato A
(normativo)

Protezione in caso di guasto mediante interruzione automatica


dell'alimentazione
A.1 Protezione in caso dì guasto per macchine alimentate da sistemi TN

A.1.1 Generalità
Le disposizioni contenute nell'Allegato A sono tratte dalla IEC 60364-4-4 1 :2005 e
IEC 60364-6:2006.

La protezione in caso di guasto deve esse re assicurata mediante un dispositivo di protezione


contro le sovracorrenti che interrompa automaticamente l'al imentazione al circu ito o
all'equ ipaggiamento in caso di guasto tra u na parte attiva e una massa o un conduttore di
protezione del circuito o dell'equ ipaggiamento entro un tempo d'interruzione sufficientemente
breve. Un tempo d'interruzione non superiore a 5 s è considerato sufficientemente breve per le
macchine che non sono traspor tabili e nemmeno portatili.

Quando non è possibile garantire un tale tempo di interruzione, deve essere previsto un
collegamento equipotenziale di protezione in conformità a A.1. 3 che possa prevenire una
tensione di contatto presunta superiore a 50 V in e.a. o 120 V in e.e. non ondulata tra parti
conduttrici accessibili simultaneamente.
NOTA L'uso di un collegamento equipotenziale di prol e:l:ione supplementare non preclude l'esigenza di interrompere
l'alimentazicne per altri moti\•i, ad esempio per protezione contro incondio, sollecitazioni termiche
nell'equipaggiamento, ecc,
Per i circuiti che alimentano, tramite prese o direttamente senza prese, gli apparecchi portatili
di Classe 1 o trasportabili (per es ., prese su una macchina per equipaggiamenti accessori,
vedere 15.1), la Tab. A.1 specifica le durate massime di interruzione considerale
sufficientemente brevi.

Tabella A .1 - Tempi massimi di interruzione per s istem i TN

Sistema 50 V< u0 ,;. 120 V 120 V < 0 0 < 230 V 230 V<. ti0 s 400 V U0 > 400V
s s e.a. s

e.a. e.e. e.a. I e.e. e.a. e.e. e .a. e.e.


TN 0.8 NOTA 1 0.4 5 0,2 0,4 0, 1 o.,
U., è la tensione norninale verso terra in e.a. o in e.e.
NOTA 1 l'it\hmuzione puO essere necessaria per motiv, diversi dalla protezione contro le scosse elettriche.
NOTA 2 Per le- tensioni comprese nel campo dello tollérnnze ind icalo nella IEC 60038, si applicano le dura 18 di
interruzione adatte alla tensiona nominale.
I NO TA 3 Per i •,alori imermcdi dona lens,one, deve essere utilizzato il valore s uporioro successivo della lobelia
ptecedcnto.

A.1.2 Condizioni per la protezione mediante interruzione automatica


dell'alimentazione per mezzo di dispositivi di protezione contro le
sovracorrenti
Le caratteristiche dei dispositivi dì protezione contro le sovraco rrenti e le impedenze del circuito
devono essere tali che, in caso di guasto di impedenza trascurabile tra un conduttore dì
linea e un conduttore di protezione o una massa in qualunque punto dell'equipaggiamento
elettrico, l'interruzione automatica dell'alimentazione si verifichi entro un tempo specificato
(cioè s 5 so s valori conformi alla Tab. A.1 ).

91

La seguente condizione generale soddisfa tale prescrizione:

dove
z, Impedenza dell'anello di guasto comprendente la sorgente, il conduttore attivo fino al punto
del guasto e il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la sorgente;
13 Corrente che provoca l'intervento automatico del dispositivo di interruzione di protezione
entro il tempo specificato;
Uo Tensio ne nominale verso terra in e.a.

L' aumento della resistenza dei condtitlori con l'aumento della temperatura dovuto alla corrente
di guasto deve essere considerato nell'equazione seguente:

dove Zs(n) è il valore misurato o calcolato di Zs in condizioni normali di funzionamento.

Quando il valore dell'impedenza dell'anello di guasto è superiore a 2Uo/3J,, può essere


condotta una valutazione più precisa in conformità alla procedura descritta in C.61.3.6.2 della
IEC 60364-6 2006.

A.1.3 Condizione per la protezione mediante ri duzione della tensione di contatto a


meno di 50 V
Quando non è possibile garantire le prescrizioni di A.1.2, può essere scelto un collegamento
equipotenziale di protezione supplementare come mezzo per garantire che le tensioni di
contatto non superino 50 V. Ciò è ottenuto quando l'impedenza del circuito equipotenziale di
protezione (Zre) non supera:

dove z,. è l'impedenza del circuito equipotenziale di protezione tra l'equipaggiamento in


qualunque punto dell'installazione e il morsetto PE della macchina (vedere 5.2 e Fig. 4 ), o tra
parti conduttrici accessibili contemporaneamente e/o parti conduttrici estranee.

Confe rma di tale condizione può essere ottenuta utilizzando il metodo della Prova 1 di 18.2.2
per misurare la resistenza f<PE· La condizione di protezione è raggiunta quando ii valore
misurato di Ree non supera:

50
Rpe , ; ; - - -
1a(5s)

dove

Ta,ss; Corrente di intervento in 5 s del dispositivo di protezione;


R•• Resistenza del circuito equipotenziale di protezione tra il morsetto PE (vedere 5.2 e
Fig. 4) e l' equipaggiamento in qualunque punto della macchina, o tra masse accessibili
contemporaneamente e/o tra masse estranee .
NOTA 1 Il collegamento equipotenziale- di protezione supplementare è considerato un'agg iunta cllla protezione in
caso di guasto.
NOTA 2 Il collegamento equipotenziale di pro1éztone supplementare può in~eressare tutta l'installazione. una parte
di assa, un élemento dell'apparecchiatura o un luogo.
A.1.4 Verifica delle condizioni per la protezione media nte i nterruzione au tomatica
dell'alimentazione
A.1 .4 .1 Gen era lìt à
L'efficacia delle misure di protezione in caso di guasto mediante interruzione automatica
dell'alimentazione, in conform ità ad A.1 .2. si verifica nel mo do seguente:

- ve rifica delle caratteristiche del dispositivo di protezione associato mediante esame a vista
della corrente di regolazione nominale per gli interruttori, e delle caratte ristiche nominali di
corrente per i fusibili, e;
misura dell'impedenza dell'a nello di guas to (.ts). Vedere Fig. A.1 .
Eccezione: la verifica della continuità dei conduttori di protezione può sostituire la misura
quan do sono disponibili i calcoli del l'impedenza dell'anello di guasto e quando la disposizione
delle installazioni permette la verifica della lunghezza e della sezione dei conduttori.

Quando viene util izzato un PDS (sistema di azionamento) , il tempo di interruziOrle per la
pro.lezione in caso di guasto deve soddisfare le relative prescrizioni del presente Allegato A
su i morse tti di alimentazione di ingresso del modulo di azionamento base (BDM) del PDS.
Vedere Fig. A.2.

A.1 .4.2 Misur a dell'Impe denza dell' anello di guasto


Per l' esecuzione della rnisura dell'impedenza dell'anello di guasto . si raccomandano apparecchi
di misura conformi a IEC 61557-3. Devono essere considerate le informazioni relative alla
precisione d e'i rrsulta'ti di misura e le procedure- da s eguir e presenti nella documentazione
dell'apparecchio di misura.

Devono essere condotte misure con la macchina collegata a un'alimentazione di freque nza pari
a quella nominale dell'alimentazione nell'installazione prevista.
NOTA La Fig. A.1 illustra una configurazione tipica per la misura dell'impedenza dell'anello di guas10 di una
macchina.
Se non è possibi le collegare il motore du rante la prova. i due conduttori di linea non utilizzati
nella prova possono essere aperti, per esempio, rimuovendo i fusibili.

Il valore misurato dell'impedenza dell'anello di guasto deve essere conforme ad A.1 .2.
.... Macchina

M
3-

L1§
L2
Alimentazione

____ryyy-J
Misuratore
dell'impedenza
dell'anello di guasto
In conformi1à ~Ila
IEC 61557•3
!~
~
z,
·-
PE

L3

Agli altri ci,cuiti


= PE deff eqt.1ipaggiamento
:.----~ elettrico

Figura A.1 - Configurazione tipica per la misura dell' impedenza


dell'anello di guasto {Z.) nei sistemi TN
Macctiina
,-·- · - · - · - · - ·Sistema di azionamento -.
I - ~..:: , ,,

I . ''
'
' M
'''
I
r• *
.
' 3-
/ T \. '''
I ' PE -
·'''
._ [ ~. -- -Misuratore -- - - - - -- - - ·
Alimentaz.ione
I
1 !
L1 § . . dell'impedenza
_, y' y
I z, I dell'anello di guasto
L2
L_J ""V-.. -y
. .
- ·- ·- in conformltA a lla
L3 L......I y ' l .
l IEC 61557-3

I
1
-:- PE
I
L
•1---

~----,
, Agli altri circuiti
del l'eq uipaggiamento
elettrico

Figura A.2 - Configurazione tipica per la misura dell'impedenza dell 'anello di


guasto (L,) per i circuiti con sistema di azionamento elettrico nel sistemi TN
A.2 Protezione in caso di guasto per macchine alimentate da sistemi TT
A.2.1 Connessioni a terra
Tutte le masse (parti conduttrici accessibili) e tutte le masse estranee (parti conduttrici
estranee) devono essere collegate al circuito equipotenziale di protezione.

Eccezione: vedere 8.2.5.

Oltre alle prescrizioni riportate in 5.2, può essere prevista un'ulteriore messa a terra degli
elementi della macchina elo del conduttore PE dell'equipagg iamento elettrico.
NOTA In un sistem.a TT. il punto d1 neutro o il punto centtal& del sistema òi aliméntazione e collegato a terra.
o,opure Sé non è presente un punto di neutro o punto centrale, un conduttore: di line~ è collegato a tarra {traao dalla
IEC 60364•4-41:2005, 411 .5.1).
A.2.2 Protezione in caso di guasto per sistemi TT
A.2.2.1 Generalità
Per la protezione in caso di guasto nei sistemi TT si devono usare generalmente i differenziali
(RCD). In alternativa, possono essere usati dispositivi di protezione contro le sovracorrenti a
condizione che un valore adeguatamente basso di Z, sia garantito in modo permanente e
a ffidabile. 7., è l'impedenza dell'anello di guasto.
NOTA In alcuni paes, l'uso di dispositivi di protezione contro le sovracorrenti non è porrnesso come mezzo di
protezione in esso di guasto noi sistemi TT.
Quando l'interruzi.one automatica dell'alimentazione viene utilizzata-c.ome misura di protezione
in caso di guasto, il progettista dell'equipaggiamento elettrico può:

a) usare nei calcoli di progetto un valore di resistenza del dispersore o di impedenza dell'anello
di guasto verso terra misurato in conformità a IEC 60364-6 oppure dichiarato
dall'utilizzatore a cui è destinato l'equipaggiamento (vedere Allegato B); oppure
b) per macchine prodotte in serie, specificare un valore di resistenza del dispersore o dì
impedenza dell'anello di guasto verso terra adatto per le installazioni previste;
e deve indicare nelle istruzioni di installazione il valore di resistenza del dispersore o di
impedenza dell'anello di guasto verso terra utilizzato per la progettazione dell'equipaggiamento
elettrico, specificando che si tratta del valore massimo a cui la macchina può essere collegata.

Quando viene utilizzato un PDS (sistema di azionamento), il tempo di interruzione per la


protezione in caso di guasto deve soddisfare le relative prescrizioni del presente Allegato A
ai morsetti di alimentazione di ingresso del modulo di azionamento base (BDM) del PDS.
Vedere Fig. A.4.

A.2.2.2 Protezione mediante interruttore differenziale (RCO)


Quando si utilizza un interruttore differenziale (RCD) per la protezione in caso di guasto, le
seguenti condizioni devono essere soddisfatte:

a) tempo di interruzione come richiesto nella Tab, A.2, e


b) R,, X h n:, 50 V
dove:

R,,, è la somma delle resistenze del dispersore e del conduttore dì protezione di og ni massa
(parte conduttrice accessibile),
h- é la corrente nominale differenziale dell'RCD
Eccezione: un tempo di interruzione non superiore a 1 s è consentito per i circuiti di
distribuzione e per i circuiti non compresi nella Tab. A.2.
NOTA 1 I n questo caso la protezione in caso di guasto é- garantita anche se l'impedenza di guasto non é trascurabile.
NOTA 2 Quando è necessario discriminare 1ra RCO, le rel0tive informazioni sono riportate in 535.3 della
IEC 60364-5-53:2001.
NOTA 3 I tempi di imerruzione secondo la Tab, A. 2 si rife tiscono a correnti di guasto differonzia li residue ptosunta
sensibilmente superiori alla coHente differenzia le nominale doll'RCO (tipicamenta 5 ,.-..,).
NOTA 4 La definizior.e di R~ e estratta da IEC 60364---4-41 . In questa patte délla IEC 60204, con il 1e , mine
"d1spe1s0ce• nella definizione daRt. si intende il "circuito con ritorno a terra·· come definito dalla IEC 6 0050-195:1998.
195-02-30.
A.2.2.3 Protezione mediante dispositivi di protezione contro l e sovracorrenti
Quando si utilizza un dispositivo di protezione contro le sovracorrenti, le seguenti cond izioni
devono essere soddisfatte:

dove:
z. è l' impedenza dell'anello di guasto comprende nte:
- la sorgente.
- il conduttore di linea fino al punto del guasto,
il conduttore di ~rotezione di ogn i ma_s sa (p~rte co~d ~ttr! c_e acce_:ls~b!le).
il conduttore di messa a terra,
il dispersore dell'installazione e il dispersore della sorgente;
I, è la corrente che provoca l'intervento automatico del dispositivo di interruzione entro il
tempo specificato nella Tab. A.2.
Eccezione: un tempo di interruzione non superiore a 1 s è consentito per i circuiti non compresi
nella Tab. A.2 .

Uo è la tensione nominale verso terra in e.a. o e.e.


I tempi massimi di interruzione indicati nella Tab. A.2 devono essere applicati ai circuiti che
non superano 32 A . I tempi massim i di interruzione non devono superare 1 s per i circu iti a
partire da 32 A.
, t!9r,M6 TEC NICf'.

Tabella A.2 - Tempo massimo d ì interruzione per sistemi TT

Sistoma SOV< u.s12011 120V<1!0 S 230V 230 V < fJ0 < 400 V

s s
I s
L.'0 > 400 V

s
e .a. c-.c. e.a. e .e, e.a. I e.e. e.a . e.e.
'
TT 0.3 NOTA 0.2 0,4 O.o? I 0.2 0,04 ,J, 1
Qvar.do nei sistemi TT l'interruzione viené r&alizzata mediante un disposi1ivo d1 protezione contro le scvracorrenti
e tutte le masse saranno collegate al circuito equipotenziale di protezione. è possibilè utilizzare i tempi di
interruzione massimi specificati nella T ab. A .1.
V'o e la tensione rlominale verso te rra in e.a . o in e.e;.
NOTA l'intouuziona può essere necQssaria per moii>,•i diversi dalla pwtezione contro le scossa e lètlriche.

A.2.3 Verifica del la protezione media nte i nterruzione automatica dell'alimentazione


uti lizzand o un interruttore differenziale
La protezione in caso di guasto in un sistema TT med iante inteuuzione automatica
dell'alimentazione con un interruttore differenziale deve essere verificata con quan to segue:

controllo del valore di intervento della co rrente nominale differenziale e del valore del tempo
di interruzione dell'interruttore differenziale, e
verifica che l'interruttore differenz iale sia stato provato in conformità alla relativa norma IEC.
e
controllo dei collegamenti con l'interruttore differenziale e il circuito equipotenziale di
protezione.
A.2.4 Misura dell'impedenza dell 'anello di guasto (Z,)
Per l'esecuzione della misura dell'imped enza dell'anello di guasto. l'apparecchio di misura
dovrebbe essere conforme al la lEC 61557-3 . Devono essere considerate le informazioni
relative alla precisione dei risultati di misura e le procedure da seg uire presenti nella
documentazione dell'apparecchio di misura,

La misura deve essere eseguita con l'equipaggiamento elettrico collegato a un'alimentazione


con frequenza dell'alimentazione nell'installazione prevista. compresa tra 99% e 101 % di quella
nominale.

NOTA 1 La Fig. A.3 illustra una configurazione tipica per la misura zione dell'impedenza dell'anello di guasto di una
macchina .

Se non è possibile collegare il motore durante la prova, i due conduttori di linea non utilizzati
nella prova possono essere aperti, per ese mpio, rimuovendo i fusibili.
NOTA 2 La Fig, A.4 illustra una configurazione tipica per la misura dell'impedenza dell'ant-.llo di guasto quando si
utilizza un sistema di azionamento elettrico.

Il valore misurato dell'impedenza dell'ane llo di guasto deve essere conforme ad A.2.2.3.
NOTA 3 Le informazion, sulla verifica delle prestazioni delrinterruUore differonz,a le e sulla misura delri01péden~a
dell'anello di guàslo ·.•erse terra sono rep&rrbili nella IE C 60364-6.
Macchina
r-. - . - . - . - . - . - . - . - • -.

M
3~

Misuratore PE
dell'impedenza
Alimentazione
dell'anello di guasto f· · - ·I
in conformità alla
IEC 6 1557-3 Zt

Agli altri circuiti


= PE -= PE I dell'equipegg,amento
elettrico

Figura A.3 - Configurazione tipica per la misura dell'impedenza dell'anello di guasto


(.t,) nei sistemi TT

Macchina
Sistema di azionamento
:~-"'-~ ·-----------~:
------------
l----l--+_J''--E3----il''
1---+---Ea----.;i, * 1---< M
3~
:'

'
'J
PE
L-----------------------J
Misuratore

l1-,fYS
Alimantaz1or'lè dell'impedenza
dell'anello d1 guasto
in conformita alla
l2 ~ ] IEC 61557-3
t3 J

Agh altri circuih


= PE del!' equipaggiamento
elettrico

Figura A.4 - Configurazione tipica per la misura de ll'impedenza dell'anello di guasto


(Zs) per I circuiti con sistema di azionamento nei sistemi TT
CEI EN 60204-1 2016- 12

Allegato 8
(informativo)

Questionario per l'equipaggiamento elettrico delle macchine


L'uso del presente questionario può facilitare uno scambio di infor mazioni tra utilizzatore e
fornitore sulle condizion i di base e altre esigenze supplementari dell'utilizzatore, per consentire
una progettazione , realizzazione ed utilizzo adeguati dell'equipaggiamento elettrico della
macchina (vedere 4.1), in particolare quando le condizioni sul posto possono essere diverse
da quelle generalmente previste.

L'Allegato B può servire anche come lista di controllo interna per macchine fabbricate in serie.

Nome del costtuuoce!fotnìlore

NomQ doll'utili22:atore finale


N umato dell'offed aiordine Data
Tipo della macchina Designazione Numero di serie
del tipo
1, Requisiti spcclall (ved&ré art. 1)
a) La macchina ò deslinata all'uso all'aria aperta? SHNo Sé si , specific,13re
b; È previsto Ch é la macchina usi, trasformi o produca SìlNo Se si , specificare
materiati esplosivi o infiammabili?
cj La macchina è destinata all'uso in atmosfera Si/No Se sf. speciiicare
potenzialmonté esplosive o infiammabili?
d) La macchina può comportare pericoli particolari SI/No Se si, specificare
durante la produzione o il consumo di atconi matériah?
e) La macchina è destinata all'uso in minieré? Si/Ne Se sì. specificare
2. Alimentazioni c fctlriche e relativé condizioni
-
(vodor• 4.3)
a) Fluttuazioni di tons1one previste (se superiori 3 ±10 %;

b) Variazioni di frequonza pté\'iste { se superiori a ±2 %j Continua D i breve dvrata


e) Indicare possibili variazioni future
nèll'equipaggiamento elettrico suscettibili di richied<Hé
un aumento def fabbisogno di alimentazione elet!rica

dJ Spec ificare se le interruzioni di 1ensione


dall'allrnén!azione sono superiori a quelle specificate
nell'art. 4 nei casi in cui l'equipaggiamento élétlrico
deve con1inuare a funzionare in tali condizioni
3. Ambiento circostanté è condizioni di
funzionamento {vedere 4.4)
a) Ambiente elettromagnetico (vedere 4.4.2) Ambiente Ambiar1t8
residenzisie, industriale
commerciale o
dell'industria
leggera
Condizioni o requisiti speciali EMC
bj Limiti della temperatura ambiente
e) Limiti doll'umidit~
d) Altitudine

e) Cond1z1om ambientali speciali (per es., atmosfere


corrosive. polveri, ambienti umidi)
f) Radiazioni
g) Vibrazioni. urti
h) lflstallazioni o proscriziont di funzionamento speciali
(per es. , cavi e conduttori non propaganti la fiamma)
Trasporto e magazzin aggio (per es .. temperature oltre
-
i}
i limiti specificati in 4.5)
kj Um_itazioni relative a dimensione peso o punto di
-canco
4. Alimentazi,oni ele-t tr~che. in ingresso
- -
Specificare per ogni sorgente di alimentazione:
a; Tensione nominale (V} e.a. e.e
Se e.a., numero Frequenza { Hz)
di fasi
Valore déll'impedenza della sorgente di alimentazione (Q)
nel punto di connessione all'equipaggiamento olottrico I
Corrente di cortocircuito p;esunta (kA valore éfficacé} nél
punto di connessioné alrequipaggiamento elettr ico (vedere I
anche punto 2)

b) Tip o di sistema di distribuzione (vedere IEC 60364-1) TN {sistéma TT {sistema con


con un punto un punto
direUamente direuaménte
messo a 1en s messo a terra ma
con un con il conduttore
conduttore di : h proiezione
protez:ione (PE} (PEJ della
direttamente macchina non
collega1o a tale collegato a tale
punto): punto di terra del
specificare so il si.s lémà)
punto messo a
1erra è il neutro
{centro stella) o
un altro punto
IT (sistema non
diretta.mento
messo a terra)
Nel caso dei sistemi IT. il forn,toté dell'equ,;::aggiamento s; No
elellrico deve me11ere a disposit ione if sistema di
monitoraggio dell'isolamento/localizzazione dei guasti?
e) L·equipaggiamento elettrico deve osséfè collegato a Si No
un condullote di alimentazione di neutro {N}? (vedere
5.1)
Massima corrente {A) ammessa
d) Dispositi,•o di sezionamento déll'alimentazione
È prescri11o il sezionamento del conduttore di ne1.1tro {Nj? Sl No
È prescritto un collegamento amovibile per il sezionamemo SI No
del neutro (N)?
Tipo di dispcsitivo di sezionamento dell'alimentazione da
fornire
•i Sezione- e materiale del conduuore di protezione
e st erno (PE)
f) E previsto un o'ifforenziale (RCD) nell'installazioné? Si/No Se si. tipo e
-
corrento di
osarcizio nominale
residua
s. Protezione contro féi scossa elettrica (vedere art. 6)
a) Per quali délle seguenti classi di pérsone e prescriUo Personer Persone avvertii;:.
l'accesso all'interno degh Involucri durante il
funzionamento normale dell'equipaggia,r uanto?
istr uite {in
ambito
I (in ambito elettrico)
efettric::;;
I
bi Devono essere fomite delle seu ature con chiavi
Sl No
amo•1ibili per la chiusura di porte? (vedere 6.2.2:,
Tipo di dispositivo di bloccaggio
Serratura base (ad eccezione del cilindro della chiave; da
fornire e·installara a ·cara dt - - -
Cilindro della chiave da rornire e installare a cura di
6. Protezione dell'equipagglam,mto {vedere art. 7)
a) L'utilizzatore o il tornitore d'éll'equipaggiamento
eleHtico fornirti condu!lori di alimentazione e
proi ezione contro le sovracorrenti por i conduHon d,
afonéntazione? (vedefe 7.2.2}
Tipo é caralteristiche nominali de, dispositivi di protezione
contro le SOW.JCOU Gnti
I
b) Motore trifase in e.a. piU grande (k\.V) ché può essere
avviato direttamente dalla linéa
ci È possibile ridurre il numero di dispositivi rivelatori dei SI No
si:,vraccarichi dol motore? (•,edere 7.3.2}
d) È prevista la ptolezione dalle S•ovratcl'sioni? Si.'No Se si. specificare
,--
1. Funzionamento
I
Per i sistemi di comando o controllo senza fili. specificare il
rii.ardo prima delrinizio dell'arresto automatico della
I
macchina in assenza di un segnalé valido. I
8. Jnt&rfaccia çon l'operatore e dispositivi di
ç omando montati sulla macchina {vodere art. 10)
Preferenze particolari p e r i colori (per es., por adattarsi al Avv,amento I Arresto
macchinario esistente}:
Altro
I
9. Appareçchiaturc di comando
Grado di protezione degli involucri (vedere 11.3) o
condizioni sp1:1ci~li:
I
10. Tccnlcho di cablaggio (vodero art.13)
È previsto un metodo specifico di idéntificazione per i Si No
conduHorc? (vedere 13, 2, 1)

Tipo

11. Accessori e illuminazione (vedere art. 15}

•i E prescritto un tipo particolare di prese? Sl No

So si . quale tipo?

bi Quando la macchina è dotata d i illuminazione Massima Se la tensione del


locale: tonsione citcuito di
ammessa (V} illuminazionF. non
proviene
diréttam&n lé
dall'alimentazione.
indicare la tensione
preferita

12. Marcature, avvertenze e designazioni di


riferimento (vedere art. 16)

a) Identificazione funzionale (vedere 16.3) I
Specifiche:
.
bJ lscrizioni:marcature speciali Sull'oquipaggia- In quala lit1gua?
mento elettrico?
e) Rogotamcnti focali sp ac1fici che devono essere Si No
rispetiaU
Se si, quale?
13. Documentazione tecnica (vedere art. 17)
-
a} Documentazione tecnica (vedor& 17.1 } Su che supporlo? In quale hngua?
Formato file?
b) Istruzioni pe, l'uso (vodore 17.1} Su che suppor1o? In quale lingua?
Formato file?
e) Oiménsioni, ubicazione e impiego dei 1vbi, delle
passerelle aperte per cavi o dei supporti per cavi
da fornire a cura déll'utiliuator8

di Indicare s& limitazioni particolar, delle dimensioni o Dimensioni Peso massimo


del peso influenzano il trasporto di una specifica massime
macchina o di assiemi di comando o controllo sul
luogo dell'installazione:

e) In caso di macchine di cosi ruzione speciale. deve Si No


essere fornite un certificato delle prove di
funzionamento con la macchina a carico?
f) In caso di alltè macchine, deve essere fornito un Si No
certificato delle prove di tipo di funzionamento su
una macchina prot::>tipo a carico?
Allegato e
(informativo)

Esempi di macchine trattate nella presente parte della IEC 60204


Il seguente elenco riporta esempi di macchine il cui equipaggiamento elettrico dovrebbe essere
conforme alla presente Parte della IEC 60204. L'elenco non intende essere completo ma è
coerente con la definizione di macchinar io (3.1.40) . Non è necessario applicare la presente
Par te della IEC 60204 a macchine per uso domestico e apparecchi domestici e similari ,
compresi nel campo di applicazione della serie di Norme IEC 60335.

Macchine per la lavorazione dei metalli Macchin e alimentari

- macchine per il taglio dei metalli - macinatori, impasta tori


- macchine a deformazione miscelatori
- macchi ne per pasticceria
- macchin e per la lavorazione della carne

Macchine per la plastica e la gomma Macchine per stampa, carta e ca rtone

- macch ine per lo stampagg io mediante - stampatrici


iniezione
macchin.e per la rifinitu ra , tranciatrici.
- macchine per l'estrusione piegatrici
- macchine per lo stampaggio mediante - bob i natrici e macchi ne per il taglio
soffiatura longitudinale
- macchine a stampaggio termoindu rente - incollatrici di scatole pieg hevoli
- macchine di riduzione della grandezza - macchine per la formatura della carta e
cartone

Macchine per legno Macchine per verifica o prova

- macchin e per la lavorazione del legno - macchine per la misura delle coordinate
- macchine di laminazione - macchine per le verifiche dimensionali
durante la fabbricazione
- macchine per segher ie

Macchine da assemblaggio Compressori

Macchine per movimentazione dei materiali Macch ine per imballaggio

robots - patlettizzatori/depallettizzatori e
confezionatrici
- convogliatori
- avvolgitrici e macchine per imballaggio in
- macch ine di trasfer imento (transfer)
pellicole termoretraibili
- macchine per l'immagazzinaggio e il
recupero

Macchi ne tessili Macchine per lavanderie

Climatizzatori e macchine per la Macchine per il riscaldamento e la


refrigerazione ventilazione
Macchine per articoli in pelle o similpelle e Macchine per materiali da costruzio ne
calzature
- scavatrici
- macch ine per il taglio e la punzonatura
- betoniere
- macchine per sgrossatura, lavaggio,
- macchine per la preparazione dei laterizi
lucidatura, rifilatura e spazzolatura
- macchine per la lavorazione di pietra,
- macchine per stampaggio delle
calzature ceramica e vetro

- formatrici di calzature

Macchine per sollevamento Macchine trasportabili


(vedere IEC 60204-32)
- macchine per la lavorazione del legno
- gru
macchine per la lavorazione del metallo
montacarichi

Macchine per il trasporto delle persone Macchine mob ili

- scale mobili - piattaforme per sollevamento


- macchine a fune per il trasporto delle - carrelli elevatori a forca
persone, per es., seggiovie, skil ift
- macchine da costruzione
- ascensori

Porte o cancelli automatizzati Macchine per la lavorazione del metallo a


caldo

Macchine per il tempo libero Macchine per la conciatura

- luna park e giostre - macchine a rulli multipli


- macchi ne a lama circolare
- macchine idrauliche di conciatura

Pompe Macchine per miniere e cave

Macchine agr icole e forestali


NORM~ T.E.CNICA ♦
Allegato D
(informativo)

Portata e protezione contro le sovracorrenti di conduttori e cavi


nell'equipaggiamento elettrico delle macchine
0.1 Generalità
Scopo del presente Allegato D è fornire informazioni aggiuntive sulla scelta delle dimensioni
dei conduttor i, quando le condizioni riportate nella Tabella 6 (vedere ar t. 12) devono essere
modificate (vedere note alla Tabella 6).

0.2 Condizioni generali di funzionamento


D.2.1 Temperatura dell'aria ambiente
Le portate per i conduttori isolati in PVC, riportate nella Tabella 6, si riferiscono a una
temperatura dell'aria ambiente d i - 40 •c. Per temperature dell'aria ambiente diverse, i fattori
di correzione sono indicati nella Tabella D.1.

I !allori di correzione per i cavi con isolamento ìn gomma sono forniti dal costruttore.

Tabella D.1 - Fattori di correzione

Témperatura dell'aria ambiente Fattore di correzione


·e
40 1,0 0

45 0,91
50 0,82

55 0,71
60 0,58
NOTA I fatton d 1 correzio1)a cen\'ano dli la IEC 6036'1 -5-52
l s tempe, atura massima in condizioni normali per il PVC e 70 "C.
0 .2.2 Metodi di installazione
Nelle macchine, i metod i di instal lazione di conduttori e cavi fra gl i involucri e i singoli elementi
dell'equipaggiamento indicati nella Fig. D.1 (le lettere utilizzate sono conformi alla
IEC 60364-5-52)

Metodo B1: uso di tubi protettivi (3 . 1.9) e sistemi di canali (3 .1 .6) per sorreggere e
proteggere i conduttori o i cavi unipolari ;
Metodo 82: come 81, ma utilizzato per cavi multipolari;
- Metodo C: cavi multi polari installati in aria libera , orizzontali o verticali , senza spazi tra i
cavi sul le pareti;
- Metodo E: cavi multipolari installati in aria libera, orizzontali o verticali, su passerelle
aperte (3.1.5).

105
NORMA TECNICA ♦ CEI EN 6020<-l:201 8-12

"•\
'
( .... .
. .I

a) Conduttori/cavi unipolari in sistemi di tubi protettivi e di canali

B2

b) Cavi in sistemi di tubi protettivi e d i canali

+ • •• • • I \
. ' I
•~ • ' • I:

c) Cavi su pareti

d) Cavi su passerelle aperte

Figura D, 1 - Metodi di installazione d i conduttori e cavi


Indipendentemente dal numero di conduttori/cavi

106
D.2.3 Raggruppamento
Quando è instal lato un numero maggiore di conduttori funzionan ti a pieno carico nei cavi o nelle
coppie di conduttori, declassare i valori di /z forn iti nella Tabella 6 o dal costruttore
conformemente all e Tab. 0.2 o D.3.
NOTA Circuiti C•~n !.,. < 30 % di /; non necessitano di declassamento.

Tabella 0 .2 - Fattori d i declassamento di lz per raggruppamento

Metodi di in$talla.tion& (vedero Flg. 0.1} (vodorc Nota 3) Numero di circuiti/cavi caricati
2 4 6 9

81 (conduttori o cavi unip olari) e B2 {cavi multipolari) 0.80 0,65 0,57 o.so
e singolo strato senza spazio tra i cavi 0,85 0,75 0.72 0.70
E singolo strato su una passérélla potforat.a senza spazi 0.88 0. 77 0 , 73 0.72
tra i ca\•i
E coma sopta ma con 2 o 3 passerelle. con una distanz3 0,86 0,76 0. 71 0.66
verticale di 300 mm tra ogni passerella (\'édéfé Nota 4)

Coppie di circuiti di coman do ,: O.Smmi indipendentemente 0,76 0, 57 0.48 0,40


dal metodo di installazione
NOTA 1 Tali fattori s i apphcano a·
- cavi, tutti ugualmente caricati. con il circuito stesso caricato simme!ricarnénto;
- gruppi di ç ircuit, di conduttori o ca•11 isolati, con la stessa temperatura massima di funzionamen to ammissibile.
NOTA 2 Gli stessrfattori si applicano a:
- gruppi di due e tre cavi unipolari:
- cavi multipolari.
NOTA 3 Fattori 1rotti dalla IEC 60364-5-52:2009.
NOTA 4 Una passerella perlorata è una passere11a nella quale i ton occupar.o più del 30 % dell'area della base.
(Tratto dallo IEC 60364-5-52· 2009).

Tabella D.3 - Fattori di declassamento di lz per cavi multipolari fino a 10 mm 2

Numero d i conduttori o di coppie Conduttori (?: 1 mm 2 ) Coppie


caricati (vedere Nota 3) (eia 0,25 mm 2 a 0,75 mm 2)

1 - 1.0

3 1.0 0.5
5 0.75 0.39
7 0. 65 0.34

10 0.55 0.29
24 0.40 0,21

NOTA 1 Applicabile a. cavi multipolari con coppie/conduuori ugualmente caricati.


NOTA 2 Pér i raggruppamenti dei cavi multipolari, vedere i tatiori di declassamento della Tab-. 0 .2.
NOTA 3 Fattori tratti dalla IEC 60364-5-52.2009.
. . EN--60204-1:2018-12
""'CEI -

D.2.4 Classificazione dei conduttori


Tabella D.4 - Classificazione dei conduttori

Classe OèSCrizione Uso/applicazione


1 Conduttori a tilo unico in- ramo o alluminio
Per installazioni fisse
2 Conduttori cordati in rame o alluminio
5 Conduttori cordati flessibili i n rame Per installa2.loni di macchine con vibrazioni;
connessione a parti mobili
6 ConduU011 corda!i flessibili in rame più flessibili
della Classe 5 Per movimenti frequenti

NOTA Tratto dalla IEC 50228.

D.3 Coordinamento tra i conduttori e i dispositivi di protezione che


forniscono protezione contro i sovraccarichi

La Fig. 0.2 illustra la relazione tra i parametri dei conduttori e dei dispositivi di protezione che
forniscono protezione contro i sovraccarichi.

Corrente di progetto b
Portata di correote h~
1.45 X/,
l~arametri dei oonduttori I

-
' ' ' •
- /(A)

I
~

Campo acceUabile per la


Parametri dei dispositivi I corrente di intervento ~
d1protezione

Corrente r,ominale o
Impostazione della
corrente'"

Figura D.2 - Parametri dei conduttori e del dispositivi di protezione

La corretta protezione di un cavo richiede che le caratteristiche di funzionamento di un


dispositivo di protezione (per es., dispositivi di protezione contro le sovracorrenti, dispositivi di
protezione contro i sovraccarich i dei motori) che protegge il cavo contro i sovraccarichi
rispeltino le due seguenti condizion i:

lb S In~ lz

)2 :s1.4Sx/2

dove
lb è la corrente per la quale è progettato il circuito;
/z è la portata effettiva di corrente in ampere di un cavo per servizio continuo, secondo la
Tab. 6, nelle par ticolari cond izioni di installazione:
temperatura. declassamento di fz vedere Ta b. D.1:
raggruppamento, declassamento di h vedere Tab. 0 .2;
cavi multipolari, declassamento di /z vedere Tab. 0.3.
ln è la corrente nominale del dispositivo di protezione;
NOTA t Per i dispositivi di protezione regolabili, la corrente nomioale 111 è la corrente di rogolazioné sélezionata.
108
( _:.i<..--·. - • -~;:;;::;;,,;,;.;.;.;.;.;:;;;;.._.__ ,..,;.,;.-~. ·- . . .. ....::: .. . - · - · ... . ..... .
!'j.O~M[I._Jj:CNICA CEI EN 60204- 1:2018·12
~ -~_-......._..____~_ - -- _...Jll.._-. ___ ,.. __ J

h è la corrente minima che garantisce un funzionamento efficace del dispositivo di protezione


entro un perio do specificato (per es. , 1 h per i dispositivi di protezione fi no a 63 A).
La corrente 1, che garantisce il funzionamento efficace del dispositivo di protezione è indicata
nel la norma di prodotto o può essere forn ita da I costruttore.
NOTA 2 Per i conduttori dei c·rcuiti del motore. la protezione contro i sovraccarichi dei conduttori può essere fornita
dalla protezione contro i sovtaccarichi del motoro. lllén t,e la pr•0tézioné cont ro I cor!ocircuiti e fornita da dispositivi
di protezione co11tto i co, 1ocircu11L
Quando s i utilin~, 1n cooform1là alrart, O. 3, per la protezione dei conduttori contro i sovraccarichi un disposiii'lo che
fornisce sia la protezione contro i sov caccarichi che contro i cortociccuiti, esso non garantisce una proteziot1è
completa in luUi i casi {per es., sovraccarichi con correnti inferiori a i~). né porta necessariamente a una soluzio.né
economica. Pertanto, tale disp ositivo pt1ò non essere idoneo quando sonc probabili sovraccarichi con correnti
inferio1i c1 lz.

D.4 Protezione dei conduttori contro le sovracorrenti


Tutti i conduttori devono essere protetti contro le sovracorrenti (vedere 7.2) mediante dispositivi
di protezione inseriti su tutti i conduttori attivi, in modo che tutte le correnti di cortocircuito che
attraversano il cavo siano interrotte prima che il cond uttore abbia raggiunto la temperatu ra
massima ammissibile.
NOTA Informazioni sui conduttori di neutro sono reperibili in 7.2.3. terzo para9Iafo.

Tabella D.5 - Massime temperature ammissibili del conduttore


in condizioni normal i e di cortocircuito

T ipo di isol amonto Massima temperatura in Temperatura massi ma di breve


condizioni normal i durata del conduttore da non
super.ne mal nelle condizioni di
cortocircuito~)
·e ·e
Polivulilcloruro (PVC} 70 160
Gomma 60 200
Polietilene reticolato (XLPE} 90 250
Mescola e;il;;?ne- propilene (EPRj 90 250
Gomma siliconi~a (Si R) 180 35,:1

NOTA Per le temperature massime dl breve durata del conduttore superiori a 200 ~c.
non sono adatti conduttori
stagnati né conduttori nudi in rame. I conduttori in rame ri~cporti di arçénto o nickel sono adatti a lémpera1ure
superiori a 200 "C .

(a j Questi valori si basano sul presupposto di comportamento adiabatico per un periodo non superiore a 5 s.

In pra tica le prescrizioni di 7.2 sono soddisfatte quando il dispositivo di protezione. per una
corrente 1, provoca l'interruzione del circuito in un tempo che in nessun caso supera il tempo,,
dove i< 5 s.

1 09
CEI EN 60~04-1 :_2QJ8 -12

Il valore del tempo r in secondi può essere calcolato utilizzando la seguente formula:

t = (k x Sif)2

dove:
S è la sezione, in millimetri quadrati ;
1 è la co rrente e ffettiva di cor tocircuito, in ampere, espressa per la corrente alternata, in
valo re efficace;
k è il fattore indicato, applicabile a i conduttori d i rame isolati con i materiali che seguono :
PVC 115
Gomma 141
SiR 132
XLPE 143
EPR 143

0.5 Effetto delle correnti armoniche su sistemi trifase bilanciati


In caso di circuiti che al imentano ca richi monofase con correnti di carico che includo no
armoniche. il conduttore di ne utro del circuito potrebbe essere soggetto a un ulteriore carico e
potrebbe essere necessaria una riduzione de lla portata di tale cavo. Come riferimento, vedere
la IEC 60364-5-52:2009, Allegato E.
. NORMA) ECNIC-!,

Allegato E
(informativo)

Spiegazione delle funzioni per le operazioni di emergenza


NOTA I se-fluenti conceui ,,engono inclusi qui di seguito per fornire al lettere una comptensioné del termmi, sebbene
nella presente Parte della IEC 60204 ne vengano utilizzali solo due.

- Operazioni di emergenza
Le operazioni di emergenza comprendono separatamente o in combinazione:
arresto di emergenza;
- avviamento di emergenza;
- interruzione di emergenza;
- inserzione di emergenza.
- Arresto di emergenza
Una manovra di eme rgenza volta ad arrestare un processo o un movimento divenuto
pericoloso.
- Avviamento di emergenza
Una manovra di emergenza volta ad avviare un processo o un movimento per rimuovere o
evitare una situazione pericolosa.
- Interruzione di emergenza
Una manovra di emergenza volta a in terrompere l'alimentazione dell'energia elettrica a tutte
le parti o a una parte di un'installazione in cui si verifichi un rischio di scossa elettrica o altri
rischi di origine elellrica.
Inserzione di emergenza
Una manovra di emergenza volta a inserire l'alimentazione elettrica di una parte di una
installazione destinala a essere utilizzata nelle situazioni di emergenza .
~

,.N
;;,;O;;:R;;M
;;A
;;.;,
T;E;C
;;:N
;;;l:C
;;~A;:;•~--~-~-=•::::::~===='-'-'~-'.::-'.::•:"~"."• :• :.~.;:°":":::~. ~~- ~
• -- -..,-,.~CEI~EN 60204-1:201~-12

Allegato F
(informativo)

Guida all'uso della presente parte della IEC 60204


La presente Parte della IEC 60204 fornisce un gran numero di prescrizioni generali che possono
essere o meno applicabili all'equipaggiamento elettrico di una macchina specifica. Un semplice
riferimento, senza alcuna precisazione, all'intera Norma IEC 60204•1, non è pertanto
sufficiente. Devono essere fatte delle scelte per coprire tutte le prescrizioni della presente Parte
della IEC 60204. Un comita to tecnico che prepara una norma per famiglia di prodotti, o una
norma di prodotto dedicata (tipo C in ISO e CEN) e il fornitore di una macchina per la quale
non esistono norme di famiglia di prodotti o norme di prodotto dedicate, dovrebbero uti lizzare
la presente Parte della IEC 60204:

a) per riferimen to, e


b) scegliendo le opzioni più idonee tra le prescrizioni indicate negli articoli corrispondenti, e
c) mod ificando alcuni articoli, ove necessario, quando le prescrizioni particolari
dell'equipaggiamento della macchina sono adeguatamente trattate da altre norme
corrispondenti,
purché le opzioni scelte e le modifiche apportate non influenzino negativamente il livello di
protezione richiesto per la macchina in base alla valutazione dei rischi.

Nell'applicare i tre principi a), b) e c) so.pra in.dicati, si raccoma nda di:

- fare riferimento agli articoli e paragrafi corrispondenti della presente Norma:


• che sono stati rispettati, indicando , ove rilevante, l'opzione applicabile;
• che sono stati modificati o estesi per le prescrizioni di macchine o equipaggiamenti
particolari; e
- fare riferimento direttamente alla norma corrispondente per le prescrizioni relative
all'equipaggiamento elettrico adeguatamente trattate da tale Norma.
Un'esperienza specifica può essere necessaria per:

- eseguire la necessa ria valutazione dei rischi della macchina:


- leggere e comprendere tutte le prescrizion i della presente Par te della IEC 60204;
- sceg liere dalla presente Parte della IEC 60204 le prescrizioni applicabili, nel caso in cui
vengano proposte alternative;
- identificare prescrizioni particolari alternative o supplementari che differiscono da, o non
sono incluse in quelle della presente Pa rte della IEC 60204, e che sono determinate dalla
macchina e dal suo uso: e
- specificare con precisione tali prescrizion i particolari.
La Fig.1 della presente Parte della IEC 60204 è una rappresentazione schematica di una
macchina tipica e può essere utili zzata come punto di partenza per questo compito. Essa indica
gli Articol i e i Paragrafi che trattano prescrizioni/equ ipaggiamenti particolari. Tuttavia, la
presente Parte della IEC 60204 è un documento complesso e l'uso della Tab. F.1 può aiutare
a identificare le opzioni di applicazione per una macchina specifica e fornire riferimenti ad altre
norme corrispondenti.
Tabella F .1 - Opzioni d i applìcazione

Oggetto Articolo o i) Il) lii) lv)


Par agrafo
Campo di applicazione 1 X
Prescrizioni generali 4 X X X ISO 12100
Scelt3 delrequipaggiamento 4.2 2 X X Serie IEC 6 1439
Dispositivi di disconnéss1one
(sszionamento) dell'alimentazione 5. 3 X

Circuiti esclusi 5, 3.5 X X ISO 12 100


Pre\'enzione di avviamenti impre visti. 5.4. 5.5 ISO 141 18
sezionamento X X )(
e 5 .6
Protezione centro la scossa eleUrica 6 X IE.C 60364-4"'1 1
Operazioni di emergenza 9.2.3.< X X I SO 13850
Ccmando a due mani 9.2.3.8 X X I SO 13851
Coman do senza fili 9.2.< X X X IEC 62745
Funzioni di comando in caso di guasto I SO 12100
I SO 138• 9 (tulle le
9.4 X X X paru;
IE.C 62051
Sensore ai posizione f 0.1.4 X X X I SO 14119
Colori e marcatura déi dispositi\'i di IEC 60073
interfaccia opera!or-e 10.2. 10.3 e
10.4
X X 1ec 6 1310 (tutle le
partii
A HéSlO d i éOléfQènza 9. 2.3.4.2 X ISO 13650
Dispositivi per l'arresto di emergenza 10.7 X X IEC 60947-5•5
Dispositivi pot l'in1arruzione di I E.C 60364-5-53
10.8 X X
emf;rgenza

Apparecchiatura di comando- - IEC 60529


protezione contro l'ingresso di agenti 10.1 .3 e 11. 3 X X X
contaminanti, ecc.
ldentific azicno dei condullori 13.2 X X IEC 624!?1
Verifica 18 X X X IEC 60364-6
Requisiti supploménla(i del! uldizze{ore Allegato B X X
Protezione 1n caso di gt.1asto nei Allegalo A I EC 60364-4·4 1
sistemi TN X
(A.1j IEC 60364-6
Protezione in caso di gvasto nei Allegato A I EC 60364-4 -41
sistemi TT (A.2) X
IEC 60364-6
Articoli a Paragrafi della presente Parte della IEC 60204 per i quali dcwobbe ass8ré considérata un'azione
(indicata da una X) relativamente a:
i) scelta tra le misuté indicate;
ii) prescrizioni supplementari;
iii) prescrizioni diverse:
111) esempi d 1 a lt re nor me eventualmente r ilevanti.

' ·------.-,......, .
____ .._.._.._'-'..,.__

Allegato G
(informativo)

Confronto delle sezioni di conduttori tipici


La Tabella G.1 fornisce un confronto delle $azioni dei conduttori dell'American Wire Gauge
(AWG) con millimetri quadrati, pollici quadrati e circular mils.

Tabella G.1 - Confronto tra le dimensioni dei conduttori

Olmènslone Numero Résistenza in


del filo indicatore Sezione c:.c del rame a Circular mlls
20°"C

mm 2 (AWG) mm2 polli::i2 Ohm por km


0,2 0,19S 0,000 304 9 1,62 387
24 0.205 0,000 317 87,60 404
0,3 0.283 0,000 438 63,4S 558
22 0.324 0,000 504 55,44 640
0,5 0.500 0,000 775 36,70 987
20 0.519 0,000 802 34,45 1 020
0.75 0.750 0.001 162 24,80 1 480
18 0.823 0.001 272 20.95 1 620
1.0 1.000 0.00 1 550 16,20 1 973
16 1,3 1 0.002 026 13, 19 2 580
1.5 1.500 0.002 325 12,20 2 960
14 2,08 0.003 228 8.442 4 110
2.5 2 ,500 0.003 875 7,56 4 934
12 3,31 0.005 129 5.315 6 530

• 4.000 0.006 200 4.700 7 894


10 5,26 0.006 152 3.335 10 380
6 6.000 0.009 300 3.110 11 841
8 8.37 0.012 967 2.093 16 510
10 10.000 [l.001 550 1.840 19 735
6 13,3 0.020 6 10 1.320 26 240
16 16.000 0.024 800 1. 160 31 576
4 21 .1 0.032 780 0.829 5 41 740
25 2S.COO 0,038 800 0.734 O 49 338
2 33,6 0.052 100 0.52 1 1 66 360
35 35.000 0.054 200 0.529 O 69 073
1 42.4 0.065 700 0.413 9 83 690
50 47.000 0.072 800 0.39 1 O 92 7S6

La resistenza per temperature diverse da 20"C può essere calcolata utilizzando la formula:

R = RI [1 + 0,003 93 (1- 20)]

dove:
Rl è la resistenza a 20 •e;
R è la resistenza a una temperatura di t 'C.
Allegato H
(informativo)

Misure per ridurre gli effetti delle influenze elettromagnetiche


H.1 Definizioni
Ai soli fini dell'Allegato H, si applicano i seguenti termini e definizioni.

H.1 .1 apparecchi
ogni dispositivo finito o combinazio ne d i dispositivi finiti, commercializzato come unità
funzionale indipendente, destinato all'utente fina le e che può generare perturbazion i
elettromagnetiche o il cui funzionamento può subire gli e ffetti di tali perturbazion i

H.1.2 Installazioni fisse


una combinazione particola re d i apparecchi di vario tipo e, dove applicabile, di altri dispositivi,
che sono assem blati, installati e destinati ad essere utilizzati in modo permanente in un luogo
prestabilito

H.2 Generalità
Il presente Allegato H fornisce raccomandazioni per migliorare l'immunità elettromag netica e
ridurre l'emissione di disturbi elettro magnetici.

Per gl i scopi della compatibilità e lettromagnetica, l'equipaggiamento elettrico del macchin ario
è considerato un apparecchio o installazione fissa. Quando la sicurezza elettrica e la
compatibilità elettromagnetica producono prescrizioni diverse. la sicurezza elettrica ha sempre
la priorità più alta.

L'l nterrerenza Elettromagnetica (EMI) può disturbare o danneggiare il monitoraggio del


processo, il controllo e i sistemi di automazione. Le correnti dovute a fulmini, operazioni di
commutazione, cortocircuiti e altri fenomeni elettromagnetici possono ca usare sovratensioni e
interfere nza elettromagnetica.

Questi effetti possono verificarsi ad esempio:

- quando sono presenti ampi anelli conduttivi,


quando diversi sistemi di cablaggio elettrico sono installati in percorsi comuni, ad es. cavi
di alimentazio ne, comunicazione, comando e segnale.
I cavi attraversati da e levate correnti e con variazioni elevate di corrente (dildt) possono indurre
sovratensioni in altri cavi. che possono influenza re o danneggiare l'equipaggiamento elettrico
connesso.

H.3 Mitigazione dell'interferenza elettromagnetica (EMI)


H.3.1 Generalità
È opportuno tenere in considerazione. nella progettazione dell'equipaggiamento elettrico, le
misure d i seguito descritte per la riduzione delle influenze elettromag netiche
sull'equipaggiamento elettrico.

Dovrebbe essere uti lizzato esclusivamente un equipaggiamento elettrico conforme alle


prescrizioni delle appropriate norme EMC o alle prescrizioni EMC della relativa norma d i
prodotto.
H.3.2 Misure per r idurre l'interferenza elettromagnetica (EMI)
Le misure seguenti riducono l'interferenza elettromagnetica :

a) È raccomandata l'installazione di dispositivi di protezione contro le sovratensioni e/o filtri


per equipaggiamenti sensibili alle influenze elettromagnetiche, per migliorare la
compatibilità elettromagnetica in relazione a fenomeni elettromagnetici condotti;
b) Le guaine conduttive (ad es. armature, schermature) dei cavi dovrebbero essere connesse
al circuito equipotenziale di protezione:
c) Dovrebbero essere evitati anelli induttivi nella scelta di percorsi comuni per il cablagg io dei
circuiti di alimentazione. segnale e dati, mantenendo la separazione dei circuiti in
conformità all'art. H.4;
d) I cavi di potenza dovrebbero essere mantenuti separati dai cavi di segnale o dati:
e) Quando è necessario che i cavi di potenza, segnale e dati si incrocino, gli incroci dovrebbero
avvenire ad angolo retto:
f) Uso di cavi con conduttori concentrici per ridurre te correnti indotte nel conduttore di
protezione:
g) Uso di cavi multipolari simmetrici (ad es. cavi schermati contenenti conduttori di protezione
separati) per i collegamenti elettrici tra motori e convertitori:
h) Uso di cavi di segnale e dati conformi alle prescrizioni EMC delle istruzioni del costruttore;
i) Quando si utilizzano cavi di segnale e cavi dati schermati. è opportuno assicurarsi di ridurre
la corrente che lluisce atlFaverso le schermature dei cavi di segnale. 0 dei cavi dati, che
sono collegati a terra. Può essere necessario installare un conduttore di by-pass; vedere
Fig. H.1 ;
I -·-·-·
, -·-·-·-·-·-·-

Conduttore di by-pass pér rafforzare la schermatura


·-·-·-·-·-·-·-·-·-'

Figura H.1 - Conduttore di by•pass per rafforzare la schermatura


NOTA Un buon sistema di collegamento equipotenzialé dè1 componenti della macchina riduce la necessité di
conduttori di by-pass.
j) I collegamenti eq uipotenziali dovrebbero avere un'impedenza il più bassa possibile, essere
più cor ti possibile e poss ibi lmente intrecciati per condurre frequenze più elevate:
k) Se l"equ ipaggiamento elettronico ha bisogno di una tensione di riferimento al potenziale di
terra per funzionare correttamente, questa tensione di riferimento è fornita dal conduttore
di terra funzionale. Se l'equipaggiamento ope ra ad alte frequenze. le connessioni devono
essere le più corte possibile.

H.4 Separazione e segregazione dei cavi


I cavi di potenza e i cavi dati che condivid ono lo stesso percorso devono esse re installati in
conformità alle prescrizioni del presente Allegato H.

Se non sono disponibili altre informazioni, la distanza di separazione tra cavi di potenza e cavi
dati dovrebbe essere conforme alla Tab. H.1 e alla Fig. H.2.
Tabella H.1 - Distanze minime di separazione utilizzando
contenìmenti metallici come illustrato nella Fìg. H.2

@ ij
S&parazione senza Contonlmontl a maglia Contenimenti metallici Contenlméntl mèlallici
contenimenti metallici metallica perforati pieni

~
' ~
~ :r-' \:
.. ~
(:$'\.: ~
y J

~ ~~
'""·
t ~..
,..,
...
......
.. j
~ ".ii.. ,

~
' .'
~ 1:-.. ~·t
V, '
v.
• • <:

.J
;;; 200 mm ~ 150 mm ~ 100 mm 0mm

~I Efficacia di schermaturn (c.c.-100 MHz) equivalente ad una maglia metallica elct!rosaldata con dimensicni
della maglia di SO mm x 100 mm (esc-luse le scale). Questa efficace schermatura può essere ottenuta anche
con una passerella in acciaio se lo spessore dolla pan~1e è interiore a 1 mm e/o l'area perforata
unifo.rmemente distribuita è suporiore al 20%.
~ Effica~ia di schermatura (c.c.-100 MHz) equivalente a un.a p:asséro!la di acciaio con spessore parete minima
di 1 mm e area perforata uniformemente disUibu 11a non superiore al 20%. Questa efficace schermatura può
essere ottenuta anche con c~wi dl polenta schermati.
Nessuna parte del çavo all'interno del contenimento metallico dovrebbe essere a meno di 1O mm sotto la
parie superiore del comenimento mélallico.
§ Efficacia di schermatura ,:e.e -100 MHzJ equivalente ad canalo (tubo protetlivo} di ac<;iaio con spessore
parete minimo di 1 mm. la separazioné specificata è 1n aggiunta a quella fornita da un divisorio/scho,mo.

Il requisito di separazione minima specificato nella Tab. H.1 sì applica alla separazione
orizzontale o verticale tra passerelle o sistemi di canali adiacenti. Se i cavi dati e i cavi di
alimentazione di potenza devono incrociarsi e la separazione minima richiesta non può essere
mantenuta, l'angolo del loro incrocio dovrebbe essere man tenuto a 90 gradi su entrambi i lati
dell'incrocio per una distanza non inferiore alle prescrizioni della separazione min ima
applicabile.

le Fig. H.2 e H.3 mostrano esempi di separazione e segregazione.

117 • ... _,.. _ --- -~ --· -rv-r-


.v.~ - - - . . .... _ _,,..,
CEI EN 60204- 1:201 B-12
. - -- -::1

Per le distanze, vedero la Tab. H. 1.

o•
= cablaggio alirnentazione di potenza o = circuiti auslliari
= cablaggio dati (] ~ circuiti sensibili (a::I es. di misura}

Figura H.2 - Esempi di separazione e segregazione verticale

JGC

IEC

Por le distanze, vedere ia Tab. H .1.

Figura H.3 - Esempi di separazione e segregazione orizzontale

Lo spazio a disposizione all'interno del la passerella o del sistema di canali dovrebbe consentire
l'installazione di una quantità concordata di cavi aggiuntivi (vedere Allegato B). L'altezza del
fascio di cavi dovrebbe essere inferiore a quella delle pareti laterali della passerella o del
sistema di canali, come illustra to nella Fig. H.4 sottostante. La sovrapposizione del coperchio
dei sistemi di canal i migliora le prestazioni di compatibilità elettromag netica.

Per una passerella a U, il campo magnetico si riduce in prossimità dei due angoli. Per questo
motivo. sono preferi bili pareti laterali spesse.
NORMA TECNICA
; -...---..,...-.-- :-,-s-

l'ombreggia!ura indica
rettic::acia della schermatura

L'ombreggiatura indica
l'effi:;acia delle schorrnatura
'al .,
i1 , 11··
!,:__ - - -- - - _ ___,,,_.• ·)

Non consigliato Non consigli(.to

Consigliale Consigliato

Figura H,4 - Disposizione dei cavi in passerelle metalliche

Le passerelle o i sistemi di canali metallici che contribuiscono alla compatibilità


elettromagnetica devono essere sempre connessi al sistema di collegamento equ ipotenziale da
entrambi i lati. Per lunghe distanze, ad esempio superiori a 50 m, è consigliabile aggiungere
connessioni al sistema di collegamento equipotenziale. Tutte le connessioni al sistema di
collegamento equipotenziale dovrebbero avere una bassa impedenza.

Quando le passerelle o i sistemi di canali sono costituiti da più elementi, dovrebbe essere
necessario garantire la continuità mediante un collegamento efficace tra elementi ad iacenti.

La forma della sezione metallica dovrebbe garantire la continuità della schermatura per tutta la
sua lunghezza. Tutte le interconnessioni dovrebbero avere bassa impedenza; vedere Fig . H.S.

Non conforme

b Conforme

e Consigliato

Figura H.5 - Connessioni tra passerelle metalliche o sistem i di canali

Se i sistemi di canali utilizzano coperchi metallici , è preferib ile avere una copertura per l'intera
lunghezza del canale. Se ciò non fosse possibile. i coperchi dovrebbero essere conness i alla
passerella almeno ad entrambe le estremità per mezzo di connessioni brevi inferiori a 10 cm,
ad esempio strisce intrecciate o ìn rete.

~ ~"···--
119
_._._ __·~-- ... ~--. -Jr.•--
... -- - ---- -------- --- ---- --.-- - - if'"lJ"'
.... -~-
NORMA TECNICA
~

La Fig. H.6 mostra una passerella metallica che attraversa una parete in cui è installata una
barriera antincendio. Quando le passerelle me talliche devono essere interrotte per passare
attraverso le strutture di un edificio, un'in terconnessione a bassa impedenza deve esse re
g arantita tra le due sezioni metalliche. Le regolamentazioni relative alle barriere an tincendio
hanno la precedenza su lle considerazioni EMC.

Figura H.6 - Interruzione delle passerelle metalliche in prossim ità di barriere


antincendio

H.5 Alimentazione elettrica di potenza di una macchina da sorge nti parallele


Quando una macchina è al imentata da sorgenti parallele di potenza, vedere IEC 60364-1.

H.6 Impedenza dell'alimentazione quando s i uti lizza un PDS (sistema di


azionamento)

Il coll egamento di un PDS a sorgenti di alimentazione aventi impedenze troppo elevate può
dare origine a problemi di emissioni condotte.
NO RMA TECNICA

Allegato I
(informativo}

Documentazione/Informazioni
Un elenco di norme dispon ibili. applicabil i alla documentazione e alle informazioni, è fornito
nella Tab. 1.1 .

Brevi definizioni di una serie di tipi di documento standardizzati a livello internazionale sono
fornite nel database accessibile al pubblico della IEC 61355 DB (htto://std .iec.ch/iec6 1355\.

Tabella 1.1 - Documentazione/informazioni che possono esse re applicabili

Tipo di Informazioni per l'equipaggiamento


elettrico Norm• raçcomandata

IEC 61346-1: l11dusfrial systcms, o'ns~.illarions ::.iod


Principi di strutturélt ione cqulpme01 ;;wd imli.•s!tùil w odoofs - Strvctvring principles
amJ refer~noe designflUons - Pari 1: Basic rulos

Stn.1tturazione dei documenti IEC 62023: Strvcturing o! fechnic::u' inform:ilion and


doclm,eotation {vedere la nota;
Elenco delle parti IEC 62027: Prcpar:;ition or obj èCI u.-.1~.. fm;Jucfing p •u t:s fists
Elenco dei documérlli IEC 62027: Prop arf.Jliù!l vf ubj ecl n.-.1$., iflr;fl1(ijn g parts Usis
Spocifica dallé p ro prietà dell'equipaggiamento IEC PAS 62569-1: Gemuic spff! cificttt;on ol fnfo rm ation on
elettrico producfs - Par t 1: Principfes and mothods
IEC 82079-t : Preparat.ioo of ù1siructio11s lor us & -
-
Istruzioni per la movimentazione, ,1 trasporto e il
inagaz.zinaggio Strnctutff1g, co,ttsm aruf pres~nttttio,1 - Pe,rl 1: Generai
wirwip•'es euuJ defeiled reqc,irements

Istruzioni oer n nstallazione, il montaggio, IEC 82079-1; Preper8tion ol instnrcifons l or use -


l'assemblaggio sul po.sto, lo smantellamento. ecc. Structllring. conleal a nd pr&sfml:llitm - PruJ 1: Ge11ere1i
priocipfes ami <Jeftlile<:J reqv.:rements
IEC 82079-1 : PreptlraUo n oi i11stn.1ctfons ior use -
Istruzioni per l'use Structuring. contcnt :i,rd presanld lioo - Pdt! 1: Generai
prù1cipf&s aod d9Miled nu111.'remenf$
IEC 82079-1 . Prepruatio n ni insirucfions ior ose -
Istruzioni per il servizio e la manutenzione Slructu ring, content rmd prescntatioo - Pan 1: Gc1lt>ra/
principics ano' o'olallt1d rs quirèmenf:-.
IEC 813~6-1: /ndustrjai sySlèms, j11siiili.tlion$ enrl
eq1Jjpmeni a nd indosfriel ,oroducts St ruciuring pdnciplt1s
end refercnce dcsignatio,is - Part 1: BfJs:c t olHs

Designazioni di riferimento e
IEC 81346-2: lndvstrlal syst-ems. instaflatio ns rmd
VQ ltipmcnt and ir>dc:s1n'ul prmJ1mt:; - Stroçforjng pn·nciples
a r>d rè!Hren(;~ de:;igm1iions - PMt 2: Cfassification of
obj ects ano' codes lor closscs
IEC 61666: Industriai systcms. jns :aU,nìor>s tmd (;(;ujpment
00s1gnazioni da, morsetti ::Jr>d ù?d11Sln'al prodoçts - l cter.tificaiion of terminals vtitilin a
system

Designazioni di cavi e cavi multipolari IEC 62491: /ndliStrial systems. ùrs:allotioos a,id equ;pmH11I
aod ù1dusltja( Pfòd11Gl:-. - Lab~lling of c-ebl es ttnd cores

Schemi circuitali IEC 6 1082 -1: Pttìpà,H!ion of ,i ocoments vsed in


e{ectroie chno/ogy - Par! 1: Rulos
Disposizione dell'equipaggiamento 8 dirnens 1on1 IE.C 6 1082-1: Pre,oarntion of docL1mcnls 1.,•sad ;n
d'i ngombro cfoctro!schaology - Ptul 1: Ro!F.s
Schéma di inléfc::m nessione, elenco morsetti. IEC 6 1082-1: Pr~pà1r1!irm (;f rlocomenrs vsed in
elenco cavi, disposizione passerelle efectrotechno/ogy - Part 1: Rufcs
Elenco delle parti di ricambio per un périodo
specificato IEC 62027: Pr-epafa!ion of ob}acl /fs!s., jnctodiog p;Jtis li:;t$

Elenco doi parametri (ad es. dei convertitori)


I (Non esis te alcuna nòrma}
Tipo di informazioni per t'.e quipaggtamento
elettrico Norma raccomandata

IEC 8207&: Prep'1rntion o/ Ù?Sl(UCtiDt)S {()( US9 - S(ruCJ(Jring,


Elenco degli uléns,li cor>lf:lnl and prssP..'ltaUon - Pflrf 1: GenerBI princip/es and
detailt?d reqoirements
IEC 62507-1: Jdeniification SJ1 stcms cnabling wwmbiguous
Sistemi di identificaziono inform~tioo interchar>ge - Rèqoirsrmmfs - Pi:lrl 1: Princip,'es
and melhods
---
NOTA Per un equipaggiamento sempJice, la IEC 62023 pèrrnette che tutte le informazioni siano contenute in un
singolo documento.
-
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INOTA Armonizzata come EN 60'147:2004 (non modificata}.

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! NOTA Armonizzata come HD 457 S 1. 1985 (non modificata}.

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conlrolgear assemblies by calculalion
I NOTA Annonin a!a come Cl CITR 60890.

IEC 60909-0:2001 -Shorl-circuit currerrts -in fhree-phase- a.e. systems ~ Part O: C8tculation of-
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INOTA Armonizzata come EN 60909-0:200 1 (non modificata;.

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I NOTA Armon,i:zalà come EN 60947~1:2007 (non modificata;.

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starlers - Electromechanical contactors and mo/or-starters
INOTA Armonizzata come EN 6094·7-4-1.

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and switching elements - Proximity swilches
I NOTA A,moniz.z:ata come EN 60947-5-2:2007 (non modificata).

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switching elements - Three -position enabling switches
INOTA Armonizzata come EN 6094 7- 5-8.

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Terminal blocks for copper conductors
INOTA Arrnonizzata come EN so947..7. 1:2009 (non modlfiea!à).

IEC 61000-5-2: 1997, Electromagnelic compalibilily (EMC) - Pari 5: lnstallation and miligation
guidelines - Section 2: Earlhing and cabling

IEC 61000-6-1:2005, Electromagnetic compatibility (EMC) - Part 6-1: Generic standards:


lmmunity tor residential, commerciai and /ighl-industrial environments
INOTA Armonizzata come EN 61000-6-1:2007 (non modificata}.
IEC 61000-6-2:2005, Electromagnetic compatibility (EMC) - Part 6-2: Generic standards -
lmmunity tor industriai envir onments
IN OTA Armonizzata come EN 61000-6-2:2005 {non modificata).

IEC 61000-6-3:2006, Electromagnetic compatibility (EMC) - Pari 6-3: Generic standards -


Emission standard for r esidential, commerciai and light-industrial environments
I N OTA Armonizzata com8 E.N 61000-6-3.2007 (110n modificata).

IEC 61000-6-4: 1997, Eleclromagnetic compatibility (EMC) - Part 6: Generic standar ds -


Section 4: Emission standard tor industriai environments
INOTA Armonizzata come EN 61000-6-4:2001 :~1 {modificataj.

IEC 61082-1 :2014, Preparation of documents used in electrotechnology- Part 1: Rules


) N OTA Armonizzata come EN 61082-1:2015 (ncn modificata).

IEC 61084 (tutte le parti), Cab/e trunking and ducting systems for electrical installalions

IEC 61175, Industriai systems, instal/ations and equipment and industriai products
Designation of signals
INOTA Armonizzata come EN 61 175.

IEC 61180 (tutte le parti), High-voltage test techniques tor low-voltage equipment
INOTA Armonizzata come serie EN 61180.

IEC TR 61200-53: 1994, Eleclrical insla//ation guide - Part 53: Selection and erection of
electrical equipment - Switchgear and controlgear

IEC 61355, Collection of standardized and established document kinds (available at


h ttp://std .iec.ch/iec613 55)

IEC 61496-1:2004. Safety of machinery - Electro-sensitive protective equipment - Part 1:


Generai requirements and tests
INOTA Armomzza1a come EN 61496-1 · 2004':iì:, moditica1aj.

IEC 61506, lndustrial-process measurement and contro/ - Documentalion of applicalion


softwar e

IEC 61557 (tutte le parti), Electrical safety in Jow voltage distribution systems up to 1 000 V a.e.
and 1500 V d. c. - Equipment for testing, measuring or monitoring of prolective measures
INOTA Armonizzala com& se-rie EN 6 1S57.

IEC 61558-2-2, Safety of power transformers, power supplies, reaclors and similar products -
Pari 2-2: Particular requirements and tesls tor contro/ transformers and power supplies
incorporating contro/ transformers
INOTA Arrr.oriiz.z.ata come E.N 61558-2-2 .

IEC 61558-2-16, Safety of lransformers, reactors, power supp/y unils and similar products tor
supply voltages up to 1 100 V - Pari 2-16: Particular requirements and tests tor switch mode
power supply unils and transformers for switc/1 mode power supply unils
j NOTA Armonizzata come e:N 61558-2- 16 .

(5) Sos!ituila dalla EN 61000-6-4. 2007, ché à basata sulls IEC 6-1000•6-4: 2006.
(6) Sostituita dalla Ncrma E.N 61496-1.2013, cha s 1 basa sulla Norma !EC 61496-1 :20 12 .
IEC 61643-12:2008, Low-voltage surge prolective devices - Part 12: Surge protective devices
connected to low-voltage power distribution systems - Selection and app/ication principles
J NOTA Armonizzata come C LCITS 61643-12;2009 \modificata).

IEC 61666, Industriai systems, installations and equipment and industriai products -
ldentification of terminals within a system
I NOTA Armonizzata come EN 61666.

IEC 61800 (tutte le parti), Adjustable speed electrical power drive syslems
( NOTA Armonizzata ccme sere EN 61800.

IEC/TR 61912-1 :2007, Low-voltage switchgear and controlgear - Overcurrent protective


devices - Pari 1: Application ot short-circuit ratings

IEC 62020, Electrical accessories - Residuai current monitors tor household and similar uses
(RCMs)
I NOTA A rmonizzata come EN 52020.

IEC 62027:2011 , Preparation of object lists, including parts lists


I NOTA A rmonizzata come EN 62027:20 \ 2 {non modificata).

IEC 62305-1 :201 O, Protection against lightning - Par/ 1: Generai principles


I NOTA A(monizzata come EN 62305-1:201 1 (modificata).

IEC 62305-4:2010, Protection against lightning - Pari 4: Electrical and electronic systems
within structures
INOTA Armonizzata cotno EN 6230 5-4:2011 (modificata).

IEC 62491 , Industriai systems. installations and equipment and industriai products - Labelling
of cab/es and cores
INOTP.. Armomzzata come EN 62491 .

IEC 62507-1 , ldentification systems enabling unambiguous information interchange -


Requirements - Pari 1: Princip/es and metl1ods
INOTA Armonizzata come EN 62507- 1.

IEC 62745,n, Safety of machinery-Requirements tor the interfacing of cableless controllers to


machinery
JNOTA Armoniu:ata come EN 627 45

IEC PAS 62569-1, Generic specification or intormation on products - Par/ 1: Principtes and
methods

IEC 81346-1 :2009, Industriai systems, insta//ations and equipment and industriai products -
Structuring principles and reference designations - Pari 1: Basic rules
I NOTA Armonizzata come EN 81346-1:2009 (non modificata).

IEC 81346-2:2009, Industriai systems, instal/ations and equipment and industriai products -
Strucfuring principles and reference designations - Pari 2: Classification of objects and codes
tor classes
INOTA Armonizzata come EN 81346-2:2009 (non modificata;.

( 1) Allo studio.
IEC 82079-1:2012, Preparation of instructions for use - Structuring, conteni and presentation
- Part 1: Generai principles and detailed requirements
I NOTA Armonizzata come EN 82079-1:2012 (n,on modificata).

IEC Guide 106:1996, Guide for specifying environmental condilions for equipment performance
rating

ISO 3864-1 :2011, Graphical symbols - Safety colours and safety signs - Part 1: Design
principles for safety signs and safety markings

ISO 7000 :201 4, Graphical symbols for use on equipment-Registered symbols

ISO 12100:2010, Safety of machinery - Generai principles for design - Risk assessment and
risk reduction
I NOTA Armonizzata come EN ISO 12100:2010 (non modificata).

ISO 13732-1, Ergonomics of t11e therma/ environrnent - Methods for the assessment of human
responses to coniaci wilh surfaces - Part 1:Hot surfaces
NOTA Armonizzata co,na EN ISO 13732-1

ISO 13851 :2002 . Safety of machinery - Two-hand contro/ devices - Functional aspects and
design principles

ISO 1411.8:2000, Safety_ofJnachinery - Prevention or unexpected start-up

ISO 14122-1 :2001 , Safety of machinery- Permanent means of access lo machinery - Pari 1:
Choice of fil<ed means of access belween two levels
ISO 14122-1 2001/AMD1 2010

ISO 14122-2:2001, Safety of macllinery- Permanent means or access lo machinery - Part 2:


Working platforms and wa/kways
ISO 141 22-2:2001/AMD1 2010

ISO 14122-3:2001, Safety of machinery - Permanent means of access to machinery - Part 3:


Stairs, stepladders and guard-rails
ISO 14122-3 :2001/AM01 :2010

CENELEC HD 516 S2 , Guide to use or /ow-voltage harmonized cab/es

EN 50160:2010, Voltage characterislics of electricily supplied by pubi/e eleclricity networks


EN 50160:2010/AMD 1 2015

UL 508A,UL Standard for Safety for Industriai Contro/ Panels, second Edition , 2013 revised
2014.

NFPA 79 , Electrical Standard for Industriai Machinery, 2015 edition.

...··---.. .._--- ------"=r-- 127


Allegato ZA
(normativo)

Riferimenti normativi alle Pubblicazioni Internazionali


con le corrispondenti Pubblicazioni Europee
I documenti citati nel seguito ai qual i viene fatto riferimento, [in tutto o in parte]. nel presente
documento sono indispensabili per la sua applicazione . Per quanto riguarda i riferimenti datati,
si applica esclusivamente l' ed izione citata. Per quanto riguarda i riferimenti non datati, si
applica l' ultima edizione del documento a l quale viene fatto riferimento (comprese eventuali
Modifiche).
NOTA Quando una Pubblicazione Internazionale è stata modificata rfa modifiche comuni (C EN ELEC), lridicate con
(mod), si applica la corrispondente EN,'HD.
NOTA Informazioni aggiornate sulle '✓ers ioni più re conti dello Notmé E.uropee elencate nel pre sente Allegalo sono
..
disponibili all'indirizzo· WW!/' CetlOléC éU
Pubbitcazione
~
Anno I Titolo ENIHD Anno Norma GEI
IEC 60034-1 2010 Macchine elettriche rotanti • EN 60034-1 2010 2-3
(mod} - Parte 1: Caraueristiche nominali + corr. Ottobre 2010
e di funzionamento
IEC 60072 serie Dimensions and output series
for rotating electrica/
- - -
mschines
IEC 60309-1 1999 Spine e prese per uso industriai EN 60309-1 1999 23-21 11
+ A1 (mod ) 2005 - Parte 1: Prescrizioni generali +A1 2007
+A2 2012 +A2 20 12
IEC 60364-1 2005 Low-voflage eloctricaf HD 60364-1 2008 -
(mod) insta//alions •
Part 1: Fundamenfal
p rincipfos, assessment of
generai cheracterisfics,
definitions
IEC 60364-4-41 2005 Low-voltage e/ectrica/ HD 60364-4 -41 2007 -
(mod) installations -
- - Pari 4-41: Profec/ion for + corr. Luglio 2007
safety - Protection againsl
ofectric shock
IEC 60364-4-43
(mod}
2008 Low voltage e/ectrica/
installations -
HD 60364-4-43 20 10 -
Pari 4-43: Proteclion for
safety • Protection against
overcurrent
-
IEC 60364-5-52 2009 Low-voltage electrical HD 60364-5-52 2011 -
(mod } installations -
Part 5 -52: Se/ection and
or0ction of e/ectrica/
equipment - Wiring systems
IEC 60364-5-53 2001 Impianti elettrici utilizzatori a - - 64-815
+A 1 (mod) 2002 tensione nominate non superiore HD 60364- 5-534 2016(')
+A2 (mod) 2015 a 1000 V in corrente alternata e HD 60364-5-534 2016(')
a 1500 V in corrente continua •
Parte 5: Scelta ed installazione
dei componenti elettrici I
{1) La IEC 60364-5-53:2001}A1:20 0 2, Ari. 534: 'Oevice s for protection against overvoltages•
é a rmoni;;:zata come HO 60364·5-534:2008. HD 60364-5-534:2008-~ supèrala dalla HD 60364-5 -534;2 016 del
2018-12-14
(2) La IEC 60364-5-53:2001/A2:201 S, Art. 534: ·osvices for protection against overvoltages' è armonizzata com&
HO 60 3 6d-5-534 :2016.
..

Publication Year Tille ENIHD Year Norma CEI


I EC 60364-5-54 2011 Impianti elettrici utilizzatori a HD 60364-5-54 201 1 64-8/5
tensione nominale non superiore
a 1 000 V in corrente allernala e
a 1 500 V in corrente continua -
Parte 5: Scelta ed installazione
dei componenti eleltrici I -
IEC 60417-DB 2002 Graphicol symbols for us& on - - I -
equipmenl
IEC 60445 2010 Principi base e di sicurezza per EN 60445 2010 16- 2
l'interfaccia uomo-macchina,
marcatura e identificazione -
Identificazione dei morsetti degli
apparecchi e delle estremità di
conduttori designati e regole
generali per un sistema
alfanumerico
IEC 60529 1989 Gradi di protezione degli EN 60529 1991 70- 1
-
- - involucri (Codice IP} 1- corr. Maggio 1993
+A1 1998 +A1 2000
+A2 2013 +A2 2013
- IEC 60664-1 2007 Coordinamento dell'isolamento EN. 60664- 1 2007 109-1
per le apparecchiature nei
sistemi a bassa tensione - Parte
1: Principi, prescrizioni e prove
IEC 60947-2 2016 Apparecchiature a bassa EN 60947-2 2017 17-5
tensione - Parte 2: Interruttori
automatici
IEC 60947-3 2008 Apparecchiatura a bassa EN 60947-3 2009 17-11
+A1 2012 tensione - Parie 3: lnterrultori di +A1 2012
manovra, sezionatori, interruttori
+A2 2015 di manovra-sezionatori e unità +A2 2015
combinale con fusibili
IEC 60947-5-1 2003 Apparecchiatura a bassa EN 60947-5-1 2004 17-45
-- -
-
tensione - Parte 5: Dispositivi
per circuiti di comando ed
+ corr. Novembe
+ corr. Lugli o
2004
elementi di manovra - Sezione 2005
+A1 2009 1: Dispositivi elettromeccanici +A1 2009
per circuiti di comando
IEC 60947-5-5 1997 Apparecchiature a bassa E N 6094 7- 5-5 1997 17-66
+A1 2005 tensione - Parte 5: Dispositivi ~ A1 2005
per circuiti di r,0mando ed
- - elementi di manovra - + A11 2013
~A2 2016 Sezione 5: Dispositivo elettrico + A2 2017
di arresto di emergenza con
blocco meccanico
IEC 60947-6-2 2002 Apparecchiatura a bassa EN 60947-6-2 2003 17-51
+A1 2007 tensione- +A1 2007
Parte 6: Apparecchiatura a
funzioni multiple - Sezione Due •
Apparecchi integrati di manovra
e protezione (ACP)
IEC 61140 2016 Protezione contro i contatti EN61140 2016 -
elettrici - Aspetti comuni per gli
impianti e le apparecchiature
Publication Year Tille EN/H D Yea r Norma CE I
I EC 6 1310 serie Sicu rezza del macchinario - EN 61310 serie Vedi
Indicazione. marcatura e CT 44
manovra
IEC 61439-1 2011 Apparecchiature assiemate di EN 61439-1 201 1 17-113
protezione e di manovra per
bassa tensione {quadri BT) -
Parte 1: Regole generali
IEC 61558-1 2005 Sicurezza dei trasformatori, EN 61558-1 2005 96- 3
- - delle unità di alimentazione e + corr. Agos to 2006
similari - Parte 1: Prescrizioni
+A1 2009 generali e prove + A1 200 9

IEC 6 1558-2-6 2009 Sicurezza dei trasformatori, dei EN 61 558-2-6 2009 96-7
reattori, delle un~à di
alimentazione e prodotli similari
per tensioni fino a 1100 V -
Parie 2-6: Prescriz ioni particolari
e prove per trasformatori di
isolamento di sicurezza e unità
di alimentazione che
incorporano trasformatori di
isolamento di sicurezza
IEC 61984 2008 Connettori - Prescrizioni di EN 6 1984 2009 48-70
sicurezza e prove
-
IEC 62023 201 1 Strutturazione dell'informazione EN 62023 20 12 3.49
tecnica e documentazione
IEC 6206 1 2005 Sicurezza del macchinario - EN 62061 2005 44-1 6
- - Sicurezza funzionale dei sistemi
di comando e controllo elettrici,
+ corr. Febbraio 2 010
+A1 2012 eletlronici ed elettronici + A1 2013
+A2 2015 programmabili correlati alla + A2 2015
sicurezza
----
ISO 7010 20 1 1 Graphical symbols - Safety EN ISO 70 10 201 2 -
+A1 20 12 cotours and safe ty signs - +A1 2014
Registered safety signs
+A2 2012 +A2 2014
+A3 12 12 +A3 2 014
+A4 20 13 +A4 2014
+AS 201 4 +A5 20 15
+A6 20 14 +A6 2016
+A7 201 6 +A7 2017
ISO 13849- 1 2015 Safety of machinery - EN ISO 13849 -1 201 5 -
Safety-related
Parts of contro/ systems -
Part 1: Generai principles
far design
-
Publicati on Year Tille EN/HD Year Norma CEI

ISO 13849-2 2012 Safely or machinery - Satety- EN ISO 13849-2 2012 -


related
Parts or contro/ systems -
Pari 2: Va/idation
ISO 13850 2006i3J Sarety of machinery - I EN ISO 13850 2006l'> -
Emergency stop - Princip/es
lor design I
(3) Sostituita dalla ISO 13850:2015; safoty of machinery- Emergency stop func tio1, Principles tor design.
(4) l o EN ISO 13850 é sos\;tu;ta dalla EN ISO 13850:2015 che si basa sulla ISO 13950:201 5.
Allegato ZZA
(informativo)

Corrispondenza tra questa Norma Europea e i requ isiti essenziali della


Direttiva 2006/42/EC (2006 OJ L 157] destinati ad essere soddisfatti
La presente Nor ma Europea è stata preparata sulla base della richiesta di standardizzazione
M/396 EN della Commissione. per forn ire conformità ai req uisiti essenziali della Direttiva
2006/42/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 Maggio 2006 sulle macchine, e che
modifica la Direttiva 95/16/EC (ritirata) [2006 OJ L 157).
Una volta citata nella Gazzetta Ufficiale dell'U nione Europea ai sensi della Direttiva, la
conformità agli ar ticoli della p resente Norma indical i nella Tab. ZZA.1 fornisce, entro i limiti del
campo di applicazione della Norma, una presunzione di conformità ai corrispondenti requisiti
del Regolamento della Commissione e ai regolam enti associati dell'EFTA.
Tabella ZZA.1 -Corrispondenza tra questa Norma Europea
e l'Allegato 1 della Direttiva 2006I42/EC [2006 OJ L 157)
Requisiti Essenz.iali della Artlcolo(i) I paragrafo{i) Osservazioni/Note
Direttiva 2006142/EC della presente EN
1.2.1 art. 4, 5.4. 7.4. 7.5. 7.6. 7.8. 7.1 0,
8.4. art. 9. 10.6, 10.9, 11.2.3
-1.2.2 4.4. art.10, art.11, 15.3
1.2.3· 7.3.1. 7.5, 9:2.3.2, 9.3. 1
1 .2.4.1 9.2.2, 9.2.3.3
1 .2.4.2 e .2.2, 9.2.3.3, 9.2.3.6, 9.4
1 .2.4.3 g,2.3 4.2, 10.7
1.2.4.4 9,2.3.3. 9.2. 3.4. 2
1.2.5 9.2.3.5
1.2.6 5.4. 7.5
1. 5. 1 Tutti
1.5.4 13.4.S(d). art. 17
1,5,5 7A, 16. 2.2
1.6.3 5.3, 10.8
1.6.4 art. 1 1

1.7.1. art. 16. art 17


1.7.1.1 art. 16. a rt. 17
-
1.7.1.2 10.1.1 10.3, 10.4. a rt. 16
1.7.2 art. 16. art. 17
i .7.4.2 \e,g, i,j ,m p.r,s,t) art. 17
CEI EN 60204-1 · 2018-12
!'i.OfMA_ H "Q.NICA
"~- ·-
~
.
~· - ---'- - -""t-·

Requisiti Essenziali della


Olre1tiva 2006142/EC
Ar1icolo(i) I paragrafo(i)
della presente EN
Osservazioni/Note
]
Questi requisiti -e ssenztàli sono
1.7.4.2 u, 1.5.8
espressamente ésclusi poiché il
rumore non è stato considera.to
durante lo s)1iluppo della Norma
-1.5.10. 1.5. 11 Questi r;qulsiti essenziali sono sta.ti
esclusi poiché le ir,formazionì sulla
conformità etettromagnotica
forniscono solo i metodi -ché si sono
rivèlati utili e forniti come guida.

AWERTENZA 1 - La presunzione di conformità rimane valida solo fino a quando un riferimento


a questa norma europea è mantenuto nell'elenco pubblicato nella Gazzella ufficiale dell'Unione
europea. Gli utenti di questo Norma dovrebbero co nsullare frequenteme nte l'ultimo e lenco
pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Union e europea.

AWERTENZA 2 -Altre normative dell'Unione potrebbero essere applica bili al/ ai prodotto/ i
che rientrano nel campo di applicazione della prese nte Norma.
-·---·--
'!,9RMA TECNICA

Allegato ZZB
(informativo)

Corrispondenza tra questa Norma Europea e gli obiettivi di sicurezza della


Direttiva 2014/35/EU [2014 OJ L96] destinati ad essere soddisfatti
Questa Norma Europea su richiesta di standardizzazione della Commissione e relativamente
alle Norme armonizzate nel campo di applicazione della Dire ttiva Bassa Tensione fornisce un
mezzo per soddisfare gli obiettivi di sicurezza della Direttiva 2014/35/EU del Parlamento
Europeo e del Consiglio del 26 Febbraio 2014 sull'armonizzazione delle leggi degli Stati Membri
relativamente alla fornitura sul mercato di dispositivi elettrici progettati per l'uso in certi li miti di
tensione [2014 OJ L 96).

Una volta citata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea ai sensi della Direttiva, la
conformità agli articoli della presente Norma indicati nella Tab. ZZB.1 fornisce, entro i limiti del
campo di applicazione della Norma, una presunzione di conformità ai corrispondenti obiettivi di
sicurezza della Direttiva. e ai regolamenti associati dell'EFTA.

Tabella ZZB.1 - Corrispondenza tra la presente Norma Europea e l'Allegato I della Direttiva
2014135/EU [2014 OJ L96]
Obiottlvl di sicurezza della Arllcolo(I) I paragrafo(i) Ossor11azioni/note
Direttiva 2014/35/EU delh• presente EN
1 a) atl. 16, 5. 1, 5. 2. 5.3, S.6, 6. 2, ll.2,
8.3. 10:2, 10.8, 17.1, 11 .2, 13.1,
13.2
--
1 b) 4.2, 5.3, 5.5, 6, 2, 6.2.4. 7.2, 7.2.2,
8.2, 9.2, , 11.2, art 12, 13, 13.4.4,
13.4.5, 14.4, art. 15, art. 17. art 18
1 e) Jntrodu~ior,e, 1, -3, -11 .1. l 1. 2 Far r iférimento da 2a; a 2d) e da 3aj a
3cj in questa tabella
2 a) 4,1, 4.2, art. 5, art. 6, 7.1 7.2, 7.7,
7.8 , 7.10. art. 8 , a rt. 9, 11. 3. i 1.4.
art. 12. 13.2, art. 15. arl. 16,
art. 18. Allegato A
2 b) a rt. 4, 4.4.3, 4.5, 7.2, 7.3, 7,4, 7.9, Per i campi elettromagnétlcl, questa
7.10, 11 .2.3, 11.4, art. 12. 13.1 .4, Notma non fornisce requisiti di
14,4, 14.5. 16.2.2 prestazione né per l'immunità né per le
emissioni . \/iena dalo solo un consiglio
generale. L 'esp:,sizione ai campi
elettromagneti:i (EMF) non à coperto.
La radiazione ionizzante non è
considerata.
2 cj 4.1, 4,4,8, 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 7.5, 11rumore non è C·::>nsidetato in quosta
7.6, art. 9, art. 10, 13.1, art. 14, Norma. La sicurèna funzionale non è
1S.2 completamente -coperta. L'esplosione
delle baiterie non e stata copér1a da
quosta Nor ma. La radiazione ottica non
è coperta.
2 d) 5.2,3, 6.3, 6.4, 7. 2. 7, 9.4, ad. 12,
I 13. 3, 13.4.3, 13.5, 14 ,4 art. 18
·-.. - - .
♦_..........
·.--·-~----~~~-·-~---··-··~ C!:l ~ lt6.0.2 04-1 :2018-! J
.. .. - '-'-"-

Obiettivi di sicurez za della Articolo(I) I par agrafo(i) Osservazioni/note


Dir•ttlva 2014135/EU della presente EN

3 o) 6.2.2, 6.2. 3. 8.2.1 . 8.2.2, 8.2.3. La No,ma considera. solamente i


1 1.4, 12.2, 12.3, 12.6.1, 12.G.2, re qi..1isiti meccanici p er le p r:.rti
13. 3. 13.4, 13.5, 14.2 14.6 elettriche di una macchina.

3b) 4.6. 6. 2.3. 10. 1.3, 11. 3, 11.4. Per EMC, questa Nonna non fornisce
12.7.6 requisiti cii prestazione per immunit3 o
emissioni Viene dato solo vn consiglio
generate
I pericoli associati alla EMC e alla
sicurezza funzionale n c-n sono coper ti.
L ·asporto relati\'O alla sicurezza
informatica (socurity) non è copeno.

3. art. 7, art. 8, 9.2. 11 .4, 14.6,


3 e)
15.1 I
AVVERTENZA 1 - l a presunzione di conformità ri mane valida solo fino a quando un riferimento
a questa Norma Europea è mantenuto nell'elenco pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Uni one
europea. Gli utenti di questa Norma dovrebbero consultare frequentemente l'ulti mo elenco
pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

AVVERTENZA 2 - Altre normative dell'Unione potrebbero essere applicabil i al/ai prodottoli che
rientrano nel campo di applicazione della presente Norma.
ri•:::-,:,:-;sc.i:n~r r.1:, :::'. I C l: i v.ll<.~ leg9e l" t-:.:i !·z ,-: : ç lii) , I' , l Ub .
----·-
:.,~ p .: ;." ;e:t~~ Xcrma è -~~;, t.A :-:,:'lì(: ·. 1"1t <.1 dul (or..it:Jt.:• tl ~ :-.t.r ù t:R:-:f .~ i::, : T•. ..:. _h1:l:.' -<i
CEI EN 60204-1

:::.·. e:ie!:.cia de:

Edi.e r:r-e CEr , Cv:uit.::.to i::le:t.tr!'it.~r:rdco Tl.ttlim:c, Mila:10


Sc.::.npa in ;,rc,p~ic
i'.l:f.Ol ' ! 7.xè,;;i.;.l; t~ <le~ -:•ribi.m&:e ~i Mi l,1no }J. .;os,; d el 24 1,i.:.glio l\,\Sfi
Di::ct::ore J~esponsabil.e: 1Yl,çi. R, 3<.lc'°'i

Comitato Tecnico Elaborator&


CT 44,.Equipagglamonto olettric:o delle maççhine industriali

Attre Norme di possibile intét&sse sull;argomento

Via -Saccardo, 9
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Te l. 02.21006.1
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