Ciarcianelli 2 - Disabilita e Terminologia

06/08/2023
Pedagogia speciale della gestione

integrata del gruppo classe
M-PED/03
Prof.ssa Sandra Ciarcianelli
s.ciarcianelli@unilink.it
LA DISABILITA’
LE PAROLE COME IDEOLOGIA

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe
Testi di riferimento
Sandra Ciarcianelli Sandra Ciarcianelli

Le radici dell’inclusione Le forme della discriminazione.
Un percorso socio-pedagogico Dissonanze della società contemporanea
2021 – Ed. Itard 2022 – Ed. Itard
1
06/08/2023
LA DISABILITA’
Più di 1 miliardo di persone vive con una forma di disabilità,

cioè il 15% della popolazione mondiale o 1 persona su 7.
Si tratta di una questione globale di salute pubblica e di

diritti sociali.
Il numero di persone con disabilità è in aumento.
Tutti possono sperimentare la disabilità ad un certo punto

della vita.
3 di 50
Convenzione della Nazioni Unite sui diritti delle

persone con disabilità - 28 dicembre 2006
L’Italia ha fornito un importante contributo,

offrendo la propria esperienza consolidata
negli ultimi decenni nel campo della

promozione e tutela di questi diritti.
Ratifica in Italia 24 febbraio 2009

Ratifica Unione Europea 23 dicembre 2010
4 di 50
2
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LA DISABILITA’
CRPD (2006):
Mira a "promuovere,
proteggere e garantire il
pieno ed uguale
godimento di tutti i diritti
umani e delle libertà
fondamentali da parte di
tutte le persone con
disabilità e a promuovere
il rispetto della loro
intrinseca dignità".
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità
(Convention on the Rights of Persons with Disabilities - CRPD)
5 di 50
La difesa delle persone disabili

Principi generali della Convenzione
• Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia

individuale, compresa la libertà di compiere le

proprie scelte, e l’indipendenza delle persone;
• La non discriminazione;
• La piena ed effettiva partecipazione e inclusione
nella società;
• Il rispetto per la differenza e l’accettazione delle
persone con disabilità come parte della diversità
umana e dell’umanità stessa;
6 di 50
3
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La difesa delle persone disabili

Principi generali della Convenzione
• La parità di opportunità;
• L’accessibilità;
• La parità tra uomini e donne;
• Il rispetto dello sviluppo delle capacità dei minori
con disabilità e il rispetto del diritto dei minori con
disabilità a preservare la propria identità.
7 di 50
Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute

(International Classification of Functioning, Disability and Health - ICF)
Modello medico
Disabilità come caratteristica Modello sociale
della persona, direttamente Disabilità come un problema

causata da malattia, trauma o creato socialmente e non un

altre condizioni di salute, che attributo di un individuo che
richiede cure mediche fornite
richiede una risposta politica.
sotto forma di trattamento
individuale da parte di Atteggiamenti e altre
professionisti. caratteristiche dell'ambiente
Trattamento/intervento sociale formano un ambiente
medico o di altro tipo per fisico non accomodante che
"correggere" il problema crea il problema.
dell'individuo.
Ci sono 2 modelli concettuali principali sulla disabilità basati sulla Classificazione

Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) dell'OMS
4
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LA DISABILITA’
Modello biopsicosociale
Condizioni
Un'integrazione del modello di salute
medico e sociale, che fornisce

una visione coerente delle

diverse prospettive sulla
salute: biologica, individuale e Funzioni e
strutture ATTIVITA’ Partecipazione
sociale. fisiche
Secondo l'ICF, ogni persona è
inserita in un contesto:
funzionamento e disabilità
Fattori
sono i risultati dell'interazione ambientali/
tra le condizioni di salute della personali
persona e il suo ambiente.
9 di 50
LA DISABILITA’
Ci sono molti tipi
diversi di disabilità, Disabilità fisiche Disabilità uditive
come le malattie
fisiche, sensoriali,
intellettuali e Disabilità visive
Disabilità di
apprendimento
mentali che possono
ostacolare o ridurre
la capacità di una Disabilità
Disabilità
intellettive
persona di svolgere mentali
le proprie attività
quotidiane.
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LA DISABILITA’
L'esperienza della disabilità
L’interazione di condizioni di salute,
fattori personali e fattori ambientali
varia notevolmente.
Le persone con disabilità sono
diverse ed eterogenee.
Un bambino nato con paralisi
cerebrale o il giovane soldato che ha
perso la gamba in una mina, o la
persona anziana con demenza sono
tutte persone con disabilità.
11 di 50
LA DISABILITA’
La disabilità come parte dell'identità delle persone
L’identità sociale è socialmente e storicamente
costruita. Consiste nella consapevolezza di
appartenere a un gruppo sociale e nel significato che

si attribuisce alla propria appartenenza al gruppo
(Tajfel, 1974).
Identità di disabilità: un senso di sé che include la
propria disabilità e sentimenti di connessione o
solidarietà con la comunità dei disabili. La disabilità
ha un ruolo unico nella propria identità sociale
(Forber-Pratt et al., 2020).
12 di 50
6
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LA DISABILITA’
La disabilità non è un mondo a parte

ma una parte del mondo
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Identikit del disabile
NON E’ UNA Le donne, i giovani, gli

studenti, i Giapponesi
CATEGORIA
La crisi energetica, la
NON E’ UN disoccupazione, la
PROBLEMA carestia..
NON E’ UN
DISABILITY
MONDO STUDIES
PARALLELO
14 di 50
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Nuova definizione di disabilità
Qualunque persona in qualunque

momento della vita può avere una
condizione di salute che in un ambiente

sfavorevole diventa disabilità
15 di 50
Disabilità nel mondo

“Le questioni relative all'inclusione o all'esclusione
delle persone disabili non possono essere disgiunti da
quelle relative al processo complessivo di coesione o

dissociazione sociale: infatti il modo in cui la società

situa e tratta il disabile non è indipendente dal modo
in cui definisce appartenenze e cittadinanze,
costruisce politiche di integrazione o le dissolve.
Quale disabilità? Culture, modelli e processi d'inclusione

Roberto Medeghini, Enrico Valtellina - 2006
16 di 50
8
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Per tale motivo diventa importante indagare
l'evoluzione che il concetto di disabilità ha avuto nel
corso del tempo con il suo incontro con le diverse

teorie ed organizzazioni sociali che hanno ispirato il
concetto di normalità e patologia.”
Quale disabilità? Culture, modelli e processi d'inclusione

Roberto Medeghini, Enrico Valtellina - 2006
17 di 50

Disabilità, dossier Caritas italiana, 3 dicembre 2019

18 di 50
9
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DS – Disability Studies - Uk
I Disability Studies (DS) sono una disciplina di
studio e di ricerca interdisciplinare che
analizza la disabilità come un fenomeno

sociale, politico e culturale.
La disabilità non viene più interpretata come

una condizione biologica, ma come un
costrutto sociale.
19 di 50
• Una distinzione netta tra menomazione
(impairment - condizione biologica) e disabilità
(disability - condizione sociale)
• Si oppone al modello medico/clinico della Disabilità
• La disabilità è concepita come una condizione di

oppressione sociale vissuta dalle persone disabili
20 di 50
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…è la società che disabilita le persone che hanno una
menomazione fisica. La disabilità è qualcosa che si
somma al nostro deficit a causa del modo in cui noi

[disabili] veniamo isolati ed esclusi dalla
partecipazione nella società senza alcuna ragione.
Le persone disabili sono pertanto un gruppo di
persone oppresse della società. Al fine di capire
questa condizione di oppressione è necessario cogliere
la differenza tra la menomazione (deficit) fisica e la
condizione sociale, chiamata disabilità, vissuta dalle
persone con menomazioni. (Oliver, 1996)
21 di 50
Il problema della terminologia

22 di 50
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Porsi verso la disabilità
La persona prima di tutto

La disabilità non è una malattia

La persona non è la sua disabilità
Rivolgersi alla persona, non
all’accompagnatore (dove possibile)
23 di 50
Porsi verso la disabilità
Non temere l’uso di espressioni del

linguaggio comune
Non escludere a priori argomenti tabù

Rivolgersi frontalmente alle persone
con difficoltà uditive
Non considerare incapace di intendere
chi comunica faticosamente
24 di 50
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Il linguaggio
Corretto
Non politicamente corretto
Neutro
Lontano dal pietismo e dall’eroismo
Positivo
Nel rispetto della neutralità considerare la
persona a partire da ciò che ha invece da
ciò che non ha
25 di 50
Il linguaggio
Degno
Verso le difficoltà della persona e il diritto

alla cronaca
Legittimo
Ligio verso l’esatta terminologia ma
rispettoso dei termini della legge
26 di 50
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Le parole sono ideologie
minorato invalido
malformato
infermo diverso
inabile
mutilato anormale
portatore di handicap
28 di 50
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Le parole sono ideologie
SORDO NON UDENTE IPOACUSICO SORDO

CIECO NON VEDENTE IPOVEDENTE CIECO
HANDICAPPATO
PERSONA
DISABILE DIVERSABILE
DISABILE
Il linguaggio esprime la cultura di una società

ed è indicativo degli atteggiamenti che al suo
interno si assumono rispetto a specifiche
rappresentazioni della realtà
29 di 50
In passato, alcuni termini (idiota, imbecille, deficiente)

non avevano una connotazione dispregiativa ma erano
ritenuti "scientifici" ed impiegati da figure professionali
come psichiatri, psicologi, pedagogisti … per riferirsi a

persone con ritardo mentale di varia entità.
Anche i termini handicap - handicappato hanno presto
evidenziato dei limiti in quanto troppo generici e di
connotazione negativa.
Attualmente, nei più recenti sistemi di classificazione di
riferimento, si preferisce adottare il termine disabilità.
30 di 50
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Dalla salute alla malattia

31 di 50
La terminologia
32 di 50
16
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La terminologia
Regola numero 1
Malattia, sofferenza e costrizione
La disabilità non è una malattia, bensì una condizione
momentanea nella quale non si riesce a fare

qualcosa, superabile se si avesse a disposizione gli
strumenti giusti (una carrozzina, un computer, un
ascensore, un servizio di assistenza).
Per questo motivo sono assolutamente bandite tutte
quelle parole (o figure) che rimandano a un concetto
di disabilità come sofferenza e dolore, impedimento
o costrizione, incapacità.
https://www.fanpage.it/attualita/parlare-di-disabilita-quali-sono-le-parole-corrette-da-usare/
33 di 50
La terminologia
È sbagliato dire
Affetto da… Malato di… Soffre di…
La disabilità non è una malattia ma una

condizione che dipende soprattutto
dall'interazione con l'ambiente
È corretto dire
Con (disabilità, sindrome di)
34 di 50
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La terminologia
È sbagliato dire
Menomato/Handicappato
Termini vecchi, diventati oggi offensivi e esclusi

anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità

già nel 1999
Portatore di...
portare indica un vincolo e quindi svantaggio,
ma non si porta la disabilità – che tra l'altro, chi
porta qualcosa ha la possibilità di lasciarla
quando vuole, cosa che in questo caso non è
possibile)
35 di 50
La terminologia
È corretto dire
Condizione/condizione genetica
Stato momentaneo che tutti viviamo in qualche

aspetto della vita quotidiana e pratica, ma che
può essere risolto con i giusti strumenti.
Chi è miope può vedere bene con gli occhiali e
chi non sa nuotare può stare a galla con i
braccioli, anche quelle sono delle disabilità.
36 di 50
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La terminologia
È sbagliato dire
Costretto/Imprigionato
Confinato sulla sedia a rotelle

La carrozzina è un aiuto, uno strumento
paragonabile ad un paio di scarpe in grado di
rendere liberi, e non certo un peso che
costringe, opprime e crea sofferenza.
È corretto dire
Su sedia a rotelle/che utilizza la carrozzina per
spostarsi.
37 di 50
La terminologia
È sbagliato dire
Portatore di una disabilità
È corretto dire
Persona con una ridotta funzionalità degli arti
inferiori
38 di 50
19
06/08/2023
La terminologia
Regola numero 2
La persona prima di tutto
L'errore nel quale inciampano molti è quello di
evidenziare la disabilità anziché anteporre la

persona.
Un soggetto, anche se disabile, non è certo la sua
carrozzina. Rappresentare una persona con quattro
ruote anziché con un nome, un carattere, dei
sentimenti, pregi e difetti, significa sminuirla e
mancarle di rispetto. Ecco perché come appellativo
sarebbe bene evitare certi termini.
39 di 50
La terminologia
È sbagliato dire
Un disabile - Un handicappato - Un sordo - Un
cieco
Per non parlare poi dei termini fantasiosi
inventati da chi cercava di compensare la
propria ignoranza, come diversabile.
40 di 50
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06/08/2023
La terminologia
È corretto dire
Una persona con disabilità - Una persona cieca o

sorda
La persona viene prima di tutto, mentre la
disabilità è una caratteristica della persona, non
una malattia.
41 di 50
La terminologia
È sbagliato dire
Ritardato - Handicappato mentale oppure Down
Non si identifica una persona con la sua disabilità

o la sua sindrome.
Mongoloide
Accezione vecchia e oggi dispregiativa, che poi
non c'è nemmeno relazione tra la popolazione
mongola e le persone con sindrome di Down e si
tratta di un paragone che un tempo veniva fatto
per pura arretratezza culturale.
42 di 50
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06/08/2023
La terminologia
È corretto dire
Persona con disabilità intellettiva oppure persona

con sindrome di Down

La disabilità o la sindrome caratterizzano le
persone ma di certo non le annullano
sostituendosi ad esse.
43 di 50
La terminologia
Regola numero 3
Politicamente corretto e disabilità sensoriali
Utilizzare il termine diversamente non addolcisce un
bel niente, anzi, crea ulteriore discriminazione.

«Non sei diversamente abile, o sei abile o non lo sei»

Franco Bomprezzi – Corriere della Sera
In questo caso, dire diversamente abile o con diverse
abilità lascia intendere che qualcuno sia comunque
diverso dagli altri e quindi, anche inferiore.
Inoltre l'avverbio diversamente indica,
nell'immaginario comune, l'opposto di qualcosa, per
esempio diversamente onesto è disonesto.
44 di 50
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06/08/2023
La terminologia
È sbagliato dire
Diversamente abile – con diverse abilità
Non vedente – Non udente – Non deambulante

È corretto dire
Persona con disabilità
Cieco – Sordo
Persona con disabilità visiva
Persona con disabilità uditiva
Persona con cecità
Persona con sordità
45 di 50
La terminologia
Regola numero 4
I normodotati e quelli speciali non esistono
Così come ognuno di noi non sa fare qualcosa (chi

non sa nuotare, chi non sa suonare uno strumento e
chi invece è negato a cucinare), tutti noi siamo bravi
in qualcos'altro che ci differenzia.
46 di 50
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06/08/2023
La terminologia
Regola numero 4
I normodotati e quelli speciali non esistono
Ci sono quindi delle disabilità ma anche delle abilità in

ogni persona.
Ecco perché dobbiamo stare attenti nel definire
chi non ha una disabilità evidente. Così come
dobbiamo smetterla di vedere le persone con
disabilità come persone speciali o eroi: questi termini
sono il massimo del pietismo e della compassione.
47 di 50
La terminologia
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La terminologia
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La terminologia
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Ciarcianelli 2 - Disabilita e Terminologia

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Pedagogia speciale della gestione

Prof.ssa Sandra Ciarcianelli

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Sandra Ciarcianelli Sandra Ciarcianelli

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Più di 1 miliardo di persone vive con una forma di disabilità,

Si tratta di una questione globale di salute pubblica e di

Il numero di persone con disabilità è in aumento.

Tutti possono sperimentare la disabilità ad un certo punto

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Convenzione della Nazioni Unite sui diritti delle

L’Italia ha fornito un importante contributo,

negli ultimi decenni nel campo della

Ratifica in Italia 24 febbraio 2009

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

La difesa delle persone disabili

• Il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia

individuale, compresa la libertà di compiere le

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

La difesa delle persone disabili

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute

della persona, direttamente Disabilità come un problema

causata da malattia, trauma o creato socialmente e non un

Ci sono 2 modelli concettuali principali sulla disabilità basati sulla Classificazione

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

medico e sociale, che fornisce

una visione coerente delle

persona e il suo ambiente.

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

appartenere a un gruppo sociale e nel significato che

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

La disabilità non è un mondo a parte

ma una parte del mondo

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Identikit del disabile

NON E’ UNA Le donne, i giovani, gli

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Nuova definizione di disabilità

Qualunque persona in qualunque

condizione di salute che in un ambiente

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Disabilità nel mondo

quelle relative al processo complessivo di coesione o

dissociazione sociale: infatti il modo in cui la società

Quale disabilità? Culture, modelli e processi d'inclusione

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Disabilità nel mondo

corso del tempo con il suo incontro con le diverse

Quale disabilità? Culture, modelli e processi d'inclusione

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

Disabilità nel mondo

Disabilità, dossier Caritas italiana, 3 dicembre 2019

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

analizza la disabilità come un fenomeno

La disabilità non viene più interpretata come

Pedagogia speciale della gestione integrata del gruppo classe

(disability - condizione sociale)

• Si oppone al modello medico/clinico della Disabilità