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IL SISTEMA SANZIONATORIO

AMMINISTRATIVO
Dott.ssa M. Cristina Fossati
Mod.1 – Novembre 2018
ILLECITO, SANZIONE E RESPONSABILITÀ
L’illecito è genericamente definibile “Qualsiasi fatto che
costituisca la trasgressione di una regola tale da
diventare l’oggetto di una adeguata reazione
dell’ordinamento”
sanzione indica la minaccia di un male conseguente a un
comportamento scorretto; è la reazione dell’ordinamento
alla violazione di un precetto (illecito) che presuppone la
responsabilità del trasgressore ed è tesa a scoraggiare
sia il singolo (prevenzione speciale), sia la collettività
(prevenzione generale), dal tenere quel determinato
comportamento.
TIPOLOGIE DI ILLECITO
ILLECITO CIVILE: consiste nella violazione di una norma posta a tutela di
un interesse privato alla quale consegue una sanzione risarcitoria, cioè
finalizzata a reintegrare un danno subito dal soggetto portatore
dell’interesse privato. E’ disciplinato dagli articoli 2043 (Responsabilità
extracontrattuale) e 1218 del codice civile (responsabilità contrattuale).
Art. 2043 C.C.: "qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno
ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno“.
Art.1218 C.C. "il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è
tenuto al risarcimento del danno se non prova che l'inadempimento o il suo
ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa
a lui non imputabile".
ILLECITO PENALE

ILLECITO PENALE è riconducibile alla categoria del REATO: ogni fatto


umano alla cui realizzazione l’ordinamento giuridico ricollega una sanzione
penale;
REATO: ogni fatto umano che comporti lesione o messa in pericolo di un
bene giuridico ritenuto meritevole di tutela da parte dell’ordinamento nel
quadro dei valori costituzionali.
Art. 39 Codice penale: “ reati si distinguono in delitti e contravvenzioni,
secondo la diversa specie delle pene per essi rispettivamente stabilite da
questo codice.”
ILLECITO AMMINISTRATIVO

Comportamenti che violano obblighi e divieti


concernenti gli aspetti della vita sociale su cui si
estende il controllo della pubblica amministrazione
(di minor disvalore sociale rispetto l'illecito penale)
PER I QUALI LA LEGGE PREVEDE L’IRROGAZIONE
DI UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA PECUNIARIA e
in taluni casi di una sanzione accessoria
SANZIONE CIVILE
La sanzione civile accompagna le norme di diritto privato e
consiste, generalmente, nella riparazione del danno
causato. (Così, per es. chi non paga un debito sarà
tenuto dal giudice a pagare il debito e a risarcire il danno
causato.)
lQuesto tipo di sanzione ha, chiaramente, una funzione

riparatoria.
SANZIONI PENALI
Hanno funzione punitiva, sono applicate dal Giudice con sentenza penale di
condanna.
Le PENE PRINCIPALI previste dall’art. 17 codice penale sono

per I DELITTI: ERGASTOLO, RECLUSIONE E MULTA


 per le CONTRAVVENZIONI: ARRESTO E AMMENDA

PENE ACCESSORIE: seguono alla condanna penale. Hanno un carattere


afflittivo e fortemente limitativo dei diritti costituzionalmente garantiti.. Es.
Interdizione dai pubblici uffici (art. 28 C.P.), interdizione da una professione o da
un’arte (art. 30 c.p.), incapacità di contrattare con le Pubbliche
amministrazioni (art. 32 ter c.p.), decadenza dalla responsabilità genitoriale (art.
34 c.p.)
SANZIONI AMMINISTRATIVE

l SANZIONE PRINCIPALE l SANZIONE ACCESSORIA


(art.10 L.689/81) l(Art. 20 L. 689/81)
= l = l

lSANZIONE PECUNIARIA lpersonali: obblighi di fare o non

è il pagamento di una somma fare


di denaro, non inferiore a €10 e lReali: concernenti la “cosa”
non superiore a €15.000 utilizzata per commettere la
violazione (es. sequestro,
confisca)
lconseguono di diritto alla
sanzione principale
Sanzione penale e sanzione amministiva

La “SANZIONE PENALE” e la “SANZIONE


AMMINISTRATIVA” presentano anche evidenti parallelismi:
 l’afflittività e la dissuasione entrambi conferiscono al
trasgressore conseguenze negative
Attengono alla sfera degli interessi di carattere pubblico

LA DEPENALIZZAZIONE
consiste nella DERUBRICAZIONE mediante intervento legislativo di
un ILLECITO DA PENALE A AMMINISTRATIVO
contribuisce alla RIDUZIONE DELL'AREA DEL PENALMENTE
RILEVANTE consistendo nella surroga con altri strumenti di controllo
sociale, quale la previsione di SANZIONI AMMINISTRATIVE
PECUNIARIE
risponde alla necessità di arginare L'IPERTROFIA DEL DIRITTO
PENALE
PRINCIPALI INTERVENTI DI DEPENALIZZAZIONE
IN ITALIA
La legge 3 maggio 1967, n. 317
“Modificazioni al sistema sanzionatorio delle
norme in tema di circolazione stradale e delle
norme dei regolamenti locali”:
la gran parte delle contravvenzioni in materia
di circolazione stradale punite con la sola pena dell’ammenda in testi
normativi degli anni ‘30 e la fine degli anni ’50 del secolo scorso
venivano assoggettati alla sanzione amministrativa del pagamento di
una somma di danaro in misura corrispondente all’ammontare
dell’ammenda, con previsione della semplificazione costituita dal
pagamento in misura ridotta.
La legge 3 maggio 1967, n. 317

La L. 317 del 1967 era caratterizzata dal


Criticità: Carenza della
ricorso al criterio formale di depenalizzazione:
nel senso che gli illeciti da depenalizzare parte generale di
erano stati selezionati sulla base del solo tipo disciplina dell’illecito
di pena prevista, (la pena dell’ammenda). amministrativo: i nuovi
Prevista, altresì, (all’art. 16) una lista di illeciti amministrativi, non
esclusioni, concernenti reati contraddistinti da sono regolamentati per
elevati indici di pericolosità per l’incolumità
aspetti generali e di
personale, che nonostante fossero anch’essi
puniti con la sola ammenda non vennero procedura .Risultato di
depenalizzati. scarsa razionalità.
.
2

La legge 9 ottobre 1967, n. 950


CARATTERISTICHE
L. 9 ottobre 1967, n. 950, “Sanzioni per i
trasgressori delle norme di polizia
forestale” depenalizza le contravvenzioni
in materia di polizia forestale degli articoli CRITICITA’
10 e 11 del R.D. 30 dicembre 1923, n. L’interpretazione della
3267. Previsione di una sanzione giurisprudenza portò alla
amministrativa in sostituzione della norma depenalizzazione totale della
penale in bianco della violazione delle materia ed alla successiva
norme di polizia forestale (art. 11 R.D. parziale “ripenalizzazione” della
3267/1923) mantenendo la sanzione materia (Legge 1 marzo 1975,
penale per le fattispecie più gravi n. 47.)
produttive del danneggiamento
3.
.
La legge 24 dicembre 1975, n. 706 caratteristiche e
criticità

La Legge 24 dicembre 1975, n. 706, recante “Sistema sanzionatorio delle norme


che prevedono contravvenzioni punibili con l’ammenda” è il primo vero intervento
di depenalizzazione a carattere generale: degrada in illeciti amministrativi le sole
contravvenzioni punibili con la semplice ammenda senza concentrarsi su
specifici settori o materie dell’ordinamento; infatti stabilisce la depenalizzazione
di tutte le contravvenzioni punibili con la sola pena dell’ammenda,
contrapponendo una serie di esclusioni di fattispecie dall’ambito della
depenalizzazione; per la prima volta, sfoltisce il “ginepraio” di norme e leggi che
rendeva il sistema legislativo e giuridico assolutamente inidoneo all’utilizzo da
parte degli operatori del diritto dell’epoca.
Depenalizzazione “cieca” per mancanza di disegno organico di riforma del
sistema penale
Legge 24/11/1981 n. 689 “ Modifiche al sistema penale”
La riforma introdotta dalla legge n. 689/81:
a) prosegue in maniera più razionale il processo
di depenalizzazione iniziato con le leggi degli anni
1967-1975;
b) stabilisce i principi generali dell’illecito amministrativo punito con sanzione
amministrativa pecuniaria ricomprendente sia l’illecito amministrativo
depenalizzato che l’illecito ab origine amministrativo introdotti negli anni 70
derivanti dall’attuazione dell’allora vigente art. 117 Cost. (materie competenza
regioni: urbanistica, caccia, pesca,paesaggio, boschi, ecc);
c) detta i principi processuali-procedimentali che sovrintendono all’accertamento
e all’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie.
Risultato di chiarezza sistematica e di ausilio per l’opera dell’interprete
La depenalizzazione della Legge n.698/81

si stabilisce che la sanzione consiste


Tutte le violazioni punite con la nel pagamento di una somma di
sola pena dell’ammenda o della denaro corrispondente alla misura
della multa o dell’ammenda (artt. 38, I
multa (art. 32) e ad alcune altre comma).
contravvenzioni contenute in
leggi speciali (art. 33) vengono esclude tutte le fattispecie
perseguibili a querela di parte (art. 32)
degradate ad illecito
un elenco di fattispecie per le quali la
amministrativo sanzione amministrativa non viene
considerata sufficientemente efficace e
dissuasiva (art. 34)
PRINCIPI GENERALI
RIGUARDANTI LA CONDOTTA
 Capacita d’intendere e volere (art. 2 L.689/81)
Elemento soggettivo: dolo e colpa (art. 3)
Cause di esclusione della responsabilità (art. 4)
Il concorso di persone (art.5) e solidarietà (art.6)
Concorso formale di sanzioni amm.ve (art.8)

RIGUARDANTI LA SANZIONE
Principio di legalità (art. 1)
Principio di specialità (art.9)
Principio di intrasmissibilità (art. 7)
Art.1 Principio di legalità

“Nessuno può essere assoggettato a sanzioni amministrative se non in forza di una


legge che sia entrata in vigore prima della commissione della violazione.
Le leggi che prevedono sanzioni amministrative si applicano soltanto nei casi e per i
tempi in esse considerati.”

- comma 2, Art. 25 Cost.: “Nessuno può essere punito se non in forza di una legge
che sia entrata in vigore prima del fatto commesso”;

- art. 1 Codice penale: “nessuno può essere punito per un fatto che non sia
espressamente preveduto come reato dalle legge, né con pene che non siano dallo
stesso stabilite”

PRINCIPI DI “RISERVA DI LEGGE”, IRRETROATTIVITA' E TASSATIVITA'


Art. 9 – principio di specialità
“Quando uno stesso fatto è punito da una disposizione penale e da una
disposizione che prevede una sanzione amministrativa, ovvero da una pluralità
di disposizioni che prevedono sanzioni amministrative, si applica la disposizione
speciale.”

Tale principio si sostanzia nel rapporto fra “genere” e “specie” che vige fra le due
norme; in tal caso la norma speciale ha la priorità sulla norma generale.
La specialità sussiste allorchè una norma
(speciale) contiene tutti gli elementi costitutivi
Speci di un’altra norma (generale) con
Genere
e l’aggiunta di un o più elementi ulteriori
(c.d. specializzanti) , sul presupposto che
entrambe regolino la stessa materia.
PRINCIPIO DI INTRASMISSIBILITA’ DELLA SANZIONE AMM.VA
PECUNIARIA (ART. 7 L. 689/81)

“L'obbligazione di pagare la somma dovuta per la violazione non si


trasmette gli eredi”

L’effetto estintivo, per morte del debitore principale, opera in


qualsiasi fase della procedura e si estende all’obbligato in solido
anche alle spese di procedura che non possono essere recuperate.
Lo stesso effetto estintivo vale per la cessazione della persona
giuridica.
E le sanzioni accessorie?
LA CAPACITA’ DI INTENDERE E VOLERE (art. 2 L. 689/81)

“Non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi, al momento in cui


ha commesso il fatto, non aveva compiuto i diciotto anni o non aveva, in base al
criteri indicati nel codice penale, la capacità di intendere e di volere, salvo che lo
stato di incapacità non derivi da sua colpa o sia stato da lui preordinato.
Fuori dei casi previsti dall'ultima parte del precedente comma, della violazione
risponde chi era tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non
aver potuto impedire il fatto.”
Quindi vi deve essere la capacità del soggetto agente di comprendere il
significato sociale dei propri comportamenti (capacità d'intendere) e nella
capacità di autodeterminarsi in modo autonomo resistendo agli impulsi
irrazionali (capacità di volere).
Richiamo agli art. da 85 a 96 del CP e richiamo civilistico art. 2047 C.C.”culpa in
vigilando”
a) LA MINORE ETÀ

Differenza con il sistema penale che estende la responsabilità


penale agli infra diciottenni;
La responsabilità dei genitori, maestri d'arte, tutori, precettori non
è un caso di responsabilità per fatto altrui, bensì di responsabilità per
fatto proprio (culpa in vigilando).
Conseguentemente la responsabilità dell’illecito amministrativo
commesso dal minore ricade sul genitore ed il verbale di accertata
violazione sarà redatto a carico del genitore, tutore, ecc.
LA CAPACITA’ DI INTENDERE E VOLERE SECONDO I CRITERI DEL
CODICE PENALE
b) L’INFERMITA’ DI MENTE: stato patologico o morboso che incida
gravemente sulla capacità di ragionare, capire, avere memoria, percepire il
mondo, avere capacità di discernimento e di valutazione.
Irrilevanza degli stati emotivi o passionali (art. 90 CP).
Può essere totale o parziale
La valutazione appartiene all’Autorità amministrativa di cui all’art. 18 L.689/81
c) L’UBRIACHEZZA E SOGGEZIONE STUPEFACENTI INCOLPEVOLI (art.
91CP): devono cioè derivare da caso fortuito o da forza maggiore.
Resta imputabile chi si è messo nella condizione di incapacità al fine di
commettere un reato.
L’ELEMENTO SOGGETTIVO – COSCIENZA E VOLONTA’ - IL
DOLO E LA COLPA (ART. 3 L. 689/81)

“Nelle violazioni cui è applicabile una sanzione amministrativa ciascuno è


responsabile della propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa
dolosa o colposa.
Nel caso in cui la violazione è commessa per errore sul fatto, l'agente non è
responsabile quando l'errore non è determinato da sua colpa.”
COSCIENZA: la capacità di comprendere la realtà e di discernere ciò che è bene
e ciò che è male
VOLONTA’: capacità di autodeterminarsi in un senso o nell’altro.
Coscienza e volontà: primo livello si partecipazione soggettiva.
IL DOLO
PRESUPPOSTI:
La definizione di DOLO si ricava
dall’art. 43 C.P.: "Il delitto è
previsione dell’evento
doloso, o secondo l'intenzione,
previsione che l’azione che si
quando l'evento dannoso o
intende porre in essere sia
pericoloso, che è il risultato della
antigiuridica,
azione o omissione e da cui la
Accettazione delle
legge fa dipendere l'esistenza del
conseguenze immediate dirette
delitto, è dall'agente preveduto
ed eventuali dell’azione prevista
e voluto come conseguenza
della propria azione od
omissione”.
…e LA COLPA

PRESUPPOSTI
La definizione di COLPA si ricava dal mancanza della
2°cpv. dell'art. 43 c.p., che dispone: il volontarietà dell’evento
reato è “colposo, o contro l'intenzione, Inosservanza delle
quando l'evento, anche se preveduto, regole di condotta dirette a
non è voluto dall'agente e si verifica a impedire l’evento
causa di negligenza o imprudenza o Cattivo uso della volontà
imperizia, ovvero per l'inosservanza di nello sviluppo dell’azione
leggi, regolamenti, ordini o discipline.
COLPA GENERICA COLPA SPECIFICA

Negligenza: consiste nel compimento di


una attività senza la dovuta attenzione.
Imprudenza: condotta contraria alle E’ connessa alla
regole sociali che indicano i doveri di violazione di
accortezza e di prudenza senza specifiche norme
accortezza per gli interessi altrui; poste da legge,
Imperizia:condotta che presuppone la
regolamento, ordini e
conoscenza di regole tecniche non
rispettate per incapacità od inettitudine discipline
tecnica o professionale
L’ERRORE INCOLPEVOLE
L’ERRORE E’ INCOLPEVOLE quindi, scusabile quando, in presenza
di un elemento positivo idoneo ad indurre in errore, i parametri di
ordinaria diligenza si sono rivelati insufficienti ad evitare di
commettere un’azione o omissione che abbia dato luogo ad un
violazione amministrativa.
E’ questo l’errore sulla liceità del fatto, comunemente indicato come
buona fede, che può rilevare come causa di esclusione della
responsabilità amministrativa.

Es: l’errore scusabile è configurabile, in caso di contrasti giurisprudenziali


sull’interpretazione di una norma, in caso di formulazione incerta di norme da
poco entrate in vigore, di influenza determinante di comportamenti di altri
soggetti)
CAUSE DI ESCLUSIONE DELL’ATTRIBUIBILITA’
SOGGETTIVA

 INCOSCIENZA INDIPENDENTE DALLA VOLONTÀ: fatti non attribuibili alla


volontà dell’agente che non sono stati provocati da lui né per imprudenza né
negligenza e comunque non impedibili dallo stesso (delirio, sonnambulismo);
FORZA MAGGIORE: forza esterna della natura che determina in modo
irresistibile o invitabile a tenere un comportamento attivo o omissivo (es: tromba
d’aria che provoca spargimento dei rifiuti dal luogo di conferimentomento)
CASO FORTUITO: fatto imprevedibile che determina comportamento
dell’agente (es. malore improvviso che determina violazione segnaletica stop)
COSTRINGIMENTO FISICO: forza maggiore esterna determinata da un altro
uomo, anziché dalla natura.
CAUSE DI ESCLUSIONE DELLA RESPONSABILITA’ (ART. 4 L.
689/81)

“Non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso


il fatto nell'adempimento di un dovere o nell'esercizio di una
facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima
difesa.
Se la violazione è commessa per ordine dell'autorità, della
stessa risponde il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine.
…OMISSIS…”.
.
ESERCIZIO FACOLTÀ LEGITTIMA
Qualsiasi potere giuridico di agire ADEMPIMENTO DEL DOVERE
(cioè derivante da una norma, un Ha capacità giustificativa quando il
interesse legittimo). dovere sia imposto da norme giuridiche
L’ordinamento attribuisce a o dipendenti dall’ordine dell’autorità
determinati soggetti (es. pubblici che deve essere legittimo. Qualora
ufficiali, es. circolazione disabili con l’ordine non sia legittimo risponde chi
contrassegno) una determinata ha dato l’ordine.
facoltà e pertanto riconosce la
(Es. art. 177 CDS legittima i conducenti
prevalenza del suo interesse su altri
di veicoli polizia stradale in emergenza,
interessi, di rango inferiore
con dispositivi acustico e visivo in
(es. diritto alla salute e alla libera
funzione a non osservare limiti obblighi
circolazione del disabile)
e divieti imposti dal CDS)
LEGITTIMA DIFESA
L’art. 52 c.p. stabilisce che “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi
stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il
pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata
all’offesa”.

Gli elementi costitutivi della legittima difesa sono: la situazione aggressiva


(pericolo attuale di un’offesa ingiusta a un diritto proprio o altrui) e la
reazione difensiva deve essere proporzionata all’offesa minacciata. Tale
giudizio di comparazione va effettuato tenendo conto di tutte le circostanze
oggettive contingenti (mezzi utilizzati, beni giuridici in conflitto, l’effettiva attualità
del pericolo, la presenza di soluzioni alternative ecc.)
(Es: la fuga con superamento dei limiti di velocità/ sosta irregolare del veicolo per
sottrarsi ad un per sottrarsi ad un rapimento)
STATO DI NECESSITÀ
L’art. 54 c.p. dispone che “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi
stato costretto dalla necessità di salvare sé o ad altri dal pericolo attuale di un
danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né
altrimenti evitabile, sempre il fatto sia proporzionato al pericolo”

L'esclusione della responsabilità per violazioni amministrative postula, in


applicazione dei principi fissati dagli art. 54 e 59 c.p. un'effettiva situazione di
pericolo imminente di danno grave alla persona, non altrimenti evitabile, ovvero
l'erronea persuasione di trovarsi in tale situazione, provocata non da mero stato
d'animo, ma da circostanze concrete che la giustifichino.

Es. circolazione con veicolo con revisione scaduta usato per il trasporto di
persone che si trovino in uno stato di pericolo fisico, purché si sia in presenza di
circostanze concrete.
CONCORSO DI PERSONE - ART. 5
“Quando più persone concorrono in
una violazione amministrativa, REQUISITI:
ciascuna di esse soggiace alla a) pluralità di soggetti agenti;
sanzione per questa disposta, salvo b) realizzazione di un fatto previsto
che sia diversamente stabilito dalla dalla legge come illecito
legge” . amministrativo;
PIU’ PERSONE COMMETTONO c) contributo causale di ciascun
INSIEME UNA VIOLAZIONE concorrente nella realizzazione
L’illecito è unico, ma è attribuito dell’illecito amministrativo;
singolarmente e autonomamente a d) elemento soggettivo.
ciascun concorrente
Es. I comproprietari di un immobile unitamente o disgiuntamente hanno l’obbligo di chiedere
l’autorizzazione per l’apertura passo carrabile; in caso di omissione ciascuno ne è responsabile.
TUTTI CONCORRENTI SONO TENUTI AL PAGAMENTO DELLA SANZIONE
SOLIDARIETA’ (ART. 6)
Derivazione civilistica della responsabilità solidale e postula, l’unicità dell’illecito,
del quale sono chiamate a rispondere una molteplicità di soggetti solidalmente
obbligati fra loro (garanzia del credito).
Uno solo paga la sanzione e libera gli altri . Chi paga ha diritto di regresso per
l'intero nei confronti dell'autore della violazione.
I soggetti sono stabiliti e definiti nei 3 commi dell’art. 6:
 Il proprietario della cosa che è servita/destinata a commettere la violazione o,
in sua vece,
 l'usufruttuario o titolare di godimento diritti reali per i beni immobili
 per la persona capace di intendere e di volere ma soggetta all'altrui autorità,
direzione o vigilanza, la persona rivestita dell'autorità o incaricata della direzione
Per il rappresentante o il dipendente di una persona giuridica, di un’impresa o
di un ente privo di personalità giuridica, nell'esercizio delle proprie funzioni o
incombenze, risponde in solido la persona giuridica o l'ente o l'imprenditore;
CONCORSO FORMALE - CUMULO GIURIDICO (ART. 8)
“Salvo che sia diversamente stabilito, chi con un'azione od omissione viola
diverse disposizioni che prevedono sanzioni amministrative o commette più
violazioni della stessa disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la
violazione più grave, aumentata sino al triplo….”

Tale criterio di calcolo della sanzione è detto “CUMULO GIURIDICO” e si


differenzia dalla somma matematica delle sanzioni per ciascuna violazione;
Si fa riferimento all’unicità dell’azione
E’ considerato un beneficio per il trasgressore
E’ applicato dall’Autorità amministrativa

Es. Rifiuti esposti sul marciapiede in giornata diversa dal regolamento: 1)mancato rispetto del calendario,2)
imbrattamento del suolo pubblico, 3) abbandono di rifiuti …
Sanzione pecuniaria: i limiti edittali

La sanzione amministrativa pecuniaria consiste nel pagamento di una somma


non inferiore a € 10 e non superiore a € 15.000 ed il limite massimo non può,
poi, superare il decuplo del minimo (art. 10)
E’ ammesso il pagamento di una somma in misura ridotta pari alla terza parte
del massimo della sanzione prevista per la violazione commessa o, se più
favorevole e qualora sia stabilito il minimo della sanzione edittale, pari al
doppio del relativo importo, oltre alle spese del procedimento entro 60 giorni
dalla contestazione immediata/notificazione (ART. 16)
I SOGGETTI PREPOSTI ALL’APPLICAZIONE DELLE SANZIONI
PECUNIARIE (ART. 13)
ORGANI ACCERTATORI A ORGANI A COMPETENZA
COMPETENZA LIMITATA (art.13, 1° co) GENERALE (art. 13, 4° co.)
“addetti al controllo sull’osservanza
delle disposizioni per le cui violazioni “All'accertamento delle violazioni punite
sono previste sanzioni amministrative”; con la sanzione amministrativa del
Es.: i guardiapesca, i controllori pagamento di una somma di denaro
ferroviari, i conducenti e controllori del possono procedere anche gli ufficiali e
trasporto pubblico di linea, i capo gli agenti di polizia giudiziaria”
cantonieri, ausiliari del traffico e della
sosta, per l’accertamento di violazioni  Rinvio all’art. 57 C.P.P. per
nelle rispettive norme di settore; l’individuazione delle figure
Necessaria previsione normativa dell’agente/Ufficiale di P.G.
GLI UFFICIALI ED AGENTI DI P.G. nell’art. 57 Codice Procedura
Penale
UFFICIALI DI POLIZIA GIUDIZIARIA:
a) i dirigenti, i commissari, gli ispettori, i
sovrintendenti e gli altri appartenenti alla polizia
di Stato ai quali l'amministrazione della AGENTI DI POLIZIA GIUDIZIARIA
pubblica sicurezza riconosce tale qualità; a) il personale della polizia di Stato al
b) gli ufficiali superiori e inferiori e i sottufficiali quale l'amministrazione della pubblica
dei carabinieri, della guardia di finanza, degli sicurezza riconosce tale qualità;
agenti di custodia e del corpo forestale dello b) i carabinieri, le guardie di finanza, gli
Stato nonché gli altri appartenenti alle predette
forze di polizia ai quali l'ordinamento delle agenti di custodia, le guardie forestali
rispettive amministrazioni riconosce tale e, nell'ambito territoriale dell'ente di
qualità; appartenenza, le guardie delle province
c) il sindaco dei comuni ove non abbia sede un e dei comuni quando sono in servizio.
ufficio della polizia di Stato ovvero un comando
dell'arma dei carabinieri o della guardia di
finanza.
LIMITAZIONI ALLA COMPETENZA: MATERIA,
TERRITORIO,TEMPO
PER MATERIA: Sono altresì ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, nei limiti del
servizio cui sono destinate e rispettive attribuzioni, le persone alle quali le leggi
attribuiscono le funzioni previste dall'articolo 55 cpp (es. ispettori del lavoro,
funzionari doganali, guardie zoofile, veterinario ATS, controllori ecc.) (comma 3,
art. 57 CPP)
PER TERRITORIO: L’art. 5 della Legge n. 65/86 recita: “1. Il personale che
svolge servizio di polizia municipale, nell'ambito territoriale dell'ente di
appartenenza e nei limiti delle proprie attribuzioni, esercita anche: a) funzioni di
polizia giudiziaria…”
TEMPORALI: ART. 57 cpp attribuisce le funzioni di P.G. anche a “le guardie delle
province e dei comuni, quando sono in servizio…”
...depenalizzazioni post 1981
d.lgs. 15 gennaio 2016, nn. 7 e 8 entrati in vigore in vigore il
6.2.2016: riforma storica per il diritto penale italiano.
arretramento del diritto penale a vantaggio del diritto amministrativo e, questa la
novità, del diritto civile. Accanto a reati trasformati in illeciti amministrativi puniti
con sanzioni pecuniarie, ve ne sono altri, come l'ingiuria, che perdono il
carattere di illecito penale per conservare quello di illecito civile, sanzionato, oltre
che con il risarcimento del danno (sanzione privatistica), con una sanzione
pecuniaria civile irrogata dal giudice civile e devoluta alla Cassa delle ammende.
Riforma finalizzata a ridurre il carico giudiziario penale e non anche la
popolazione carceraria per la natura bagatellare dei reati depenalizzati che non
erano comunque destinati ad aprire le porte del carcere agli autori.
Grazie per l'attenzione

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