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Pontiac Bonneville

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La Bonneville è un'autovettura prodotta dalla Pontiac dal Pontiac Bonneville


1958 al 2005.
Descrizione generale
Costruttore Pontiac
Indice Tipo principale Berlina
Il contesto Altre versioni Cabriolet
Le origini Hardtop
La prima serie: (1958) Coupé
Familiare
La seconda serie: (1959–1960)
Produzione dal 1958 al 2005
La terza serie: (1961-1964)
La quarta serie: (1965-1970) Sostituisce la Pontiac Star Chief
La quinta serie: (1971–1976) Serie Prima (1958)
La sesta serie: (1977–1981) Seconda (1959–1960)
Terza (1961-1964)
La settima serie: (1982–1986)
Quarta (1965-1970)
L'ottava serie: (1987–1991) Quinta (1971–1976)
La nona serie: (1992–1999) Sesta (1977–1981)
La decima serie: (2000–2005) Settima (1982–1986)
La fine della produzione Ottava (1987–1991)
Nona (1992–1999)
La Bonneville in Messico
Decima (2000–2005)
Note
Altre caratteristiche
Bibliografia
Altre antenate Pontiac Parisienne
Altri progetti
Altre eredi Pontiac G8

Il contesto
Il modello è stato introdotto nel model year 1957 come cabriolet ad alte prestazioni, e a produzione limitata,
all'interno della gamma della Star Chief. Nel 1958 la Bonneville diventò modello autonomo.

La Bonneville e l'omologo modello che si basava sullo stesso pianale, la Grand Ville, furono tra le più
grandi Pontiac mai costruite. Ad esempio, una delle versioni familiare prodotte, raggiungeva i 5,8 m di
lunghezza.
La Bonneville fece parte delle Vetture Full-Size dal 1957 al 1981 e dal 1987 al 2005, mentre appartenne
alla categoria delle Vetture Mid-Size dal 1982 al 1986. In Canada, fino al 1981, il modello fu conosciuto
come Pontiac Parisienne.

Le origini
Il nome Bonneville comparve per la prima volta nel 1954 su una
concept car presentata al General Motors Motorama, la Bonneville
Special. La concept car citata e la Bonneville successivamente
prodotta di serie, furono, a dispetto dell'omonimia, modelli
completamente diversi.

Una Pontiac Star Chief Custom


La Bonneville fece il suo debutto sul mercato nel 1957 come
Bonneville cabriolet del 1957 cabriolet ad alte prestazioni e con interni lussuosi, all'interno della
gamma Star Chief. Aveva come dotazione di serie tutti gli optional
presenti sulla Star Chief standard, ad eccezione dell'aria
condizionata. Ciò collocò il modello nella fascia di prezzo delle Cadillac. Era in vendita infatti a 5.000
dollari, più del doppio di una Star Chief berlina quattro porte, e se la vettura era full optional, costava più di
una Cadillac.

Solamente 630 esemplari vennero assemblati nel primo anno di produzione, facendo di questa Bonneville
uno dei più rari e ricercati modelli Pontiac. L'anno successivo la Bonneville diventò un modello a sé stante,
collocandosi, per la maggior parte del periodo in cui fu in produzione, al top della gamma Pontiac.

La Bonneville prese il nome dalla Bonneville Salt Flats in Utah, cioè da una pianura dove si sono svolte
molte gare automobilistiche e dove sono stati ottenuti diversi record di velocità terrestre. La pianura citata
prende a sua volta il nome dall'esploratore Benjamin Bonneville.

La prima serie: (1958)


La Bonneville diventò un modello a stante nel 1958[2]. Al Pontiac Bonneville I
momento del lancio, fu disponibile in versione coupé e
cabriolet. Già durante il primo anno di commercializzazione
la Bonneville fu la safety car della 500 Miglia di
Indianapolis. Nel momento in cui la Bonneville diventò un
modello a parte, il prezzo scese a 3.000 dollari grazie
all'eliminazione di molti accessori lussuosi presenti sulla
Star Chief Bonneville, che dall'equipaggiamento di serie
passarono nella lista degli optional. Anche il propulsore ad
iniezione da 300 CV[1], di serie sulla Star Chief Bonneville,
divenne optional, mentre ora entrava nell'equipaggiamento
standard il motore V8 da 6,1 L di cilindrata e 255 CV di
Una Pontiac Bonneville del 1958
potenza[1], con carburatore a quadruplo corpo ed un doppio
scarico, e fu di gran lunga più richiesto dalla clientela, Descrizione generale
causa il sovrapprezzo troppo alto (500 dollari) per avere la Versioni Coupé due porte
versione da 300 CV. Un'altra opzione disponibile, la Tri-
Cabriolet due
Power con tre carburatori doppio corpo (da cui il nome) e
porte
310 CV[1], era collocata sul mercato a 100 dollari. Un
orologio elettrico era invece compreso Anni di
nell'equipaggiamento standard . [1] Nel 1958
produzione
Il motore era montato anteriormente, mentre la trazione era Dimensioni e pesi
posteriore.
Lunghezza 5377 mm
Larghezza 1966 mm
Passo 3099[1] mm

La seconda serie: (1959–1960)


Nel 1959 la gamma della Bonneville si completò con Pontiac Bonneville II
l'aggiunta, nell'offerta, della berlina quattro porte e della
familiare quattro porte. La Bonneville giocò una parte
importante nella storia della Pontiac grazie all'introduzione,
nel 1959, di due delle più grandi ispirazioni di marketing
del marchio - la calandra divisa in due e lo slogan Wide
Track (cioè "carreggiata allargata"). Quest'ultimo aspetto
non rimase sulla carta, visto che la Pontiac fece
effettivamente montare ruote più sporgenti di qualunque
altra vettura, dando luogo a quella che venne considerata la
vettura dal miglior comportamento in curva nell'intera
industria automobilistica. Il differenziale Safe-T-Track,
Una Pontiac Bonneville Safari del 1960
utilizzato per ridurre la rotazione delle ruote, fu offerto tra
gli optional dall'inizio del 1959[3]. Questa serie di Descrizione generale
Bonneville montava un motore V8 da 6,4 L di cilindrata e Versioni Coupé due porte
300 CV di potenza[1]. Il cambio manuale disponibile era a
Cabriolet due porte
tre o quattro rapporti, mentre era offerto tra gli optional la
Berlina quattro
trasmissione automatica[4].
porte
Il motore era montato anteriormente, mentre la trazione era Familiare quattro
posteriore. Questa serie di Bonneville è stata assemblata a porte
Pontiac, Flint, Ypsilanti e Wentzville.
Anni di
Dal 1959 al 1960
produzione
Dimensioni e pesi
Lunghezza 5588 mm
Passo 3150[1] mm

La terza serie: (1961-1964)


La Bonneville, negli anni sessanta, rimase il modello Pontiac Bonneville III
Pontiac più costoso e lussuoso. La Bonneville, rispetto ai
modelli collocati più in basso nella gamma Pontiac, come
ad esempio la Catalina e la Star Chief, possedeva interni
più lussuosi che erano realizzati con materiali più pregiati. Il
modello, tranne la versione familiare, era basato sulla
variante a passo lungo del pianale B della General Motors.
Inoltre, sulle Bonneville, si potevano trovare degli inserti in
noce sull cruscotto
e sui pannelli porta,
oltre che una
maniglia di
sostegno lato
passeggero, delle
luci di cortesia ed
un bracciolo sul
sedile posteriori.
Una Pontiac Bonneville Tri-Power Una Pontiac Bonneville cabriolet del
Nel 1964 fu
coupé del 1961 1962
disponibile un
allestimento, Descrizione generale
denominato
Bonneville Versioni Coupé due porte
Brougham, che era Cabriolet due porte
dotato di Berlina quattro
caratteristiche porte
ancora più Familiare quattro
lussuose, come il porte
Una Pontiac Bonneville cabriolet del bracciolo per i
1963 passeggeri Anni di
Dal 1961 al 1964
anteriori, degli produzione
interni migliori, dei
Dimensioni e pesi
pannelli porta
ancora più ricercati Lunghezza 5588 mm
ed una tappezzeria
Passo 3150[5]. mm
di materiale
superiore.

Una Pontiac Bonneville coupé del


Le Bonneville erano equipaggiati con cambio automatico Hydra-
1964
Matic (fino al 1964) o Turbo Hydra-Matic (dopo il 1965). Tra gli
optional erano inclusi il servosterzo, i freni idraulici a tamburo, il
cruise control e dei cerchi in lega di alluminio ad otto fori.

La Bonneville aveva anche installato i motori V8 più potenti della gamma della Pontiac. Erano disponibili,
di serie, dei propulsori da 6,4 L e 6,6 L con carburatori quadruplo corpo (con una potenza compresa tra i
303 CV ed i 340 CV, a seconda degli anni). Tra i motori ottenibili su richiesta, erano offerti, all'interno
dell'opzione Tri-Power (cioè quella con tre carburatori doppio corpo, da cui il nome), un motore V8 da 6,4
L, ed un V8 da 6,9 L. Nel 1962 la Pontiac offrì anche un propulsore da 6,9 L ad alte prestazioni da 405
CV[6].

Nel 1963 vennero aggiornati i lamierati e furono applicati dei nuovi fanali anteriori che si sviluppavano in
altezza.

Per un utilizzo molto più spinto, il cliente poteva scegliere il motore Super Duty 421 che era disponibile in
tre livelli di elaborazione, e che beneficiava di un rapporto di compressione innalzato da 11:1 a 12:1, oltre
che di un incremento del regime massimo di rotazione da 5.900 a 6.400 giri al minuto. Questi modelli dalle
linee tese dominarono i saloni automobilistici durante l'era delle muscle car.

Il motore era montato anteriormente, mentre la trazione era posteriore. Questa serie di Bonneville è stata
assemblata a Pontiac, Flint e Ypsilanti.
La quarta serie: (1965-1970)
Pontiac Bonneville IV

Una Pontiac Bonneville cabriolet del


1969 Una Pontiac Bonneville cabriolet del
1965

Una disposizione della General Motors del 1967 obbligò la Descrizione generale
Pontiac a togliere dal mercato l'opzione Tri-Power da tutte Versioni Coupé due porte
le proprie vetture. Nello stesso anno il V8 da 6,6 L sostituì Cabriolet due porte
il motore da 6,4 L nel ruolo di propulsore montato di serie,
Berlina quattro
mentre il motore da 6,6 L venne rimpiazzato da un
propulsore da 7 L, che erogava, tra l'altro, più potenza (390 porte
CV). All'inizio del 1967, cambiò il tipo di alimentazione; il Familiare quattro
precedente carburatore a quadruplo corpo Carter, facente porte
parte dell'equipaggiamento di serie, e l'opzionale Anni di
carburatore Tri-Power, furono sostituiti dal nuovo Dal 1965 al 1970
produzione
carburatore Quadrajet, avente una capacità di flusso
massimo superiore.

Nel 1969, il motore da 7 L diventò il propulsore standard della Bonneville. Nel 1970 esso fu sostituito da un
motore V8 da 7,5 L e 370 CV.

La piattaforma B della General Motors, su cui era costruita anche la Bonneville, fu il quarto pianale più
venduto della storia.

Il motore era montato anteriormente, mentre la trazione era posteriore. Questa serie di Bonneville è stata
assemblata a Pontiac, Flint e Ypsilanti.

La quinta serie: (1971–1976)


Nel 1971, la Bonneville fu spostata nella gerarchia dei Pontiac Bonneville V
modelli Pontiac. Il posto della vettura al top di gamma fu
preso dalla Grand Ville. La nuova serie della Bonneville
sostituì la Executive, e si collocò tra la più economica
Catalina e la Grand Ville. La Bonneville fu offerta con tre
carrozzerie, hardtop quattro porte, coupé due porte e berlina
quattro porte. Il motore standard per il 1971 ed il 1972 fu il
V8 da 7,5 L di cilindrata, la cui versione con carburatore a
quadruplo corpo era offerta tra gli optional.
Il 1971 fu il primo anno, per la Pontiac e gli altri marchi del Descrizione generale
gruppo General Motors, della riduzione del rapporto di
compressione su tutti i motori. Ciò fu necessario per Versioni Hardtop quattro
consentire ai motori di utilizzare la benzina senza piombo. porte
Questa decisione fu presa per preparare le vetture al Coupé due porte
montaggio della marmitta catalitica, che era previsto per il Berlina quattro
1975. A metà 1971, il cambio automatico Turbo- porte
Hydramatic, il servosterzo, i freni idraulicia disco anteriori,
furono compresi nell'equipaggiamento montato di serie, sia Anni di
Dal 1971 al 1976
sulle Bonneville che su tutti i modelli full-size della Pontiac. produzione

Dal 1973 al 1976, il motore standard della Bonneville fu il


V8 da 6,6 L e 170 CV di potenza. Tra le opzioni, era disponibile il V8 da 7,5 L con carburatore a quadruplo
corpo, che erogò 250 CV dal 1973 al 1974 e 200 CV dal 1975 al 1976.

Nel 1973 sulla Bonneville era possibile ottenere, come optional, il "Radial Tuned Suspension", che
includeva gli pneumatici radiali con cinture in acciaio, delle sospensioni potenziate, degli ammortizzatori
Pliacell e delle barre antirollio nel retrotreno e nell'avantreno. Questo pacchetto fu esteso nel 1974 su tutte le
Pontiac full-size. Gli pneumatici radiali con cinture in acciaio diventarono di serie nel 1975 su tutti i modelli.

Con l'uscita di produzione della Grand Ville nel 1975, la Bonneville diventò nuovamente il modello di
punta della gamma Pontiac. Al posto della Grand Ville, venne offerta la Bonneville Brougham, che
possedeva degli interni lussuosi paragonabili a quelli del modello tolto di produzione.

Anche questa serie di Bonneville era costruita sul pianale B della General Motors.

Il motore era montato anteriormente, mentre la trazione era posteriore. Questa serie di Bonneville è stata
assemblata a Pontiac, Flint e Ypsilanti.

La sesta serie: (1977–1981)


La Bonneville continuò ad essere il modello di punta della Pontiac Bonneville VI
Pontiac anche dopo la profonda rivisitazione della gamma
del 1977, che portò al rimpicciolimento delle vetture. La
nuova Bonneville era 360 mm più corta e 102 mm più
stretta rispetto alle vetture vendute nel 1976. Nonostante
questo, nell'abitacolo c'era più spazio per la testa dei
passeggeri e per le gambe dei passeggeri posteriori. Inoltre,
il bagagliaio era più spazioso. Il consumo di carburante
diminuì, e ciò fu in linea con la tendenza della progressiva
diminuzione dei consumi dei motori dell'epoca. Questa
tendenza fu causata dalla crisi energetica del 1973. Una Bonneville berlina del 1977

Con l'aggiornamento del 1977, la versione hardtop fu tolta Descrizione generale


dal mercato. Fu reintrodotta la familiare, che mancava dal Versioni Coupé due porte
1970. Questa station wagon possedeva degli inserti in Berlina quattro
legno applicati alla carrozzeria e poteva ospitare sei o nove
porte
passeggeri, a seconda della versione. Inoltre, possedeva un
Familiare quattro
portellone a doppia configurazione di apertura, che poteva
quindi essere aperto lateralmente oppure dall'alto in basso. porte
Esso andava a sostituire i cosiddetti portelloni a conchiglia Anni di
utilizzati sulle station wagon Pontiac di grandi dimensioni Dal 1977 al 1981
produzione
del periodo 1971-76, soluzione ormai sul punto di
scomparire.

Il motore offerto di serie fu il V8 da 4,9 L di cilindrata e 135 potenza. I motori opzionali erano il V6 Buick
da 3,8 L, i V8 Pontiac da 4,3 L, 4,9 L, 5,7 L e 6,6 L, il V8 Buick da 5,7 L, i V8 Chevrolet da 5 L e 5,7 L, e
l'Oldsmobile V8 Diesel da 6,6 L. A seguito della promulgazione a cavallo dei due decenni di leggi più
stringenti contro l'inquinamento, rimasero sul mercato solo il V6 Buick da 3,8 L, i V8 Pontiac da 4,3 L e
4,9 L ed il motore Diesel Oldsmobile.

Questa Bonneville full-size, insieme alla versione Bonnaville Brougham, furono tolte dal mercato nel 1981.
Stessa sorte toccò la più economica Catalina. Ciò fu la conseguenza di una nuova crisi energetica (1979),
che indirizzò gli acquisti di autovetture verso modelli compatti con motore a quattro cilindri in linea oppure
V6. Ciò coincise con la fine della produzione dei motori V8 Pontiac, la cui ultima unità venne costruita nel
1981. Dal 1982 in poi, tutti i V8 montati su modelli Pontiac sarebbero provenuti da altre case
automobilistiche del gruppo General Motors, come Chevrolet e Oldsmobile.

Anche questa serie di Bonneville era costruita sul pianale B della General Motors.

Il motore era montato anteriormente, mentre la trazione era posteriore. Questa serie di Bonneville è stata
assemblata ad Ypsilanti.

La settima serie: (1982–1986)


Nel 1982 la Pontiac spostò la Bonneville dalla categoria Pontiac Bonneville VII
delle Vetture Full-Size, alla categoria di Vetture Mid-Size,
con il lancio di una nuova serie. Questa nuova generazione
di Bonneville sostituì la LeMans. I clienti potevano
scegliere fra tre motori, il V6 Buick da 3,8 L di cilindrata, il
V8 Chevrolet da 5 L o il V8 Diesel Oldsmobile da 5,7 L.
Gli esemplari prodotti dal 1982 al 1986 sono stati offerti
ufficialmente come "Bonneville Model G". In seguito, il
modello tornò ad essere chiamato semplicemente
Descrizione generale
"Bonneville". Nell'anno citato, la General Motors iniziò a
commercializzare la Bonneville anche in Canada. In Versioni Coupé due porte
precedenza, nel paese nordamericano, il modello era Berlina quattro
conosciuto come Parisienne. porte
Familiare quattro
C'è una grande confusione riguardo al pianale su cui era
porte
basata questa serie di Bonneville ("A" oppure "G"). Ci
sono conferme che almeno alcune di queste Bonneville del Anni di
periodo 1982-86 erano costruite su piattaforma A ed Dal 1982 al 1986
produzione
utilizzavano lamierati nuovi. Tali informazioni riportavano
che la vettura era basata sul pianale A nonostante il modello Dimensioni e pesi
fosse chiamato "Model G". Inoltre, il quarto carattere del Lunghezza 5044 mm
Vehicle Identification Number era una "A", ed all'epoca,
per un breve periodo, la General Motors associava a questo Larghezza 1811 mm
carattere il pianale del modello. Questa confusione può Altezza 1417 mm
essere spiegata considerando il fatto che la General Motors
Passo 2745 mm
cambiò la denominazione della piattaforma A a trazione Massa 1424-1531 kg
posteriore, risalente al 1964, in piattaforma G. Ciò fu fatto
per evitare confusione con la nuova piattaforma A del 1982,
quest'ultima a trazione anteriore.

La familiare fu tolta dal mercato nel 1983 e venne sostituita dalla Pontiac 6000 station wagon, che fu
introdotta nel 1984. La berlina continuò ad essere offerta nelle versioni base, LE (cioè "Limited Edition") e
Brougham fino al 1986. Le Bonneville di questa generazione derivavano direttamente dalla Pontiac
Tempest del 1964. Le vetture appartenenti a questa generazione furono le più piccole Bonneville costruite, e
le ultime della vecchia stirpe a trazione posteriore, telaio a tutto perimetro, oltre che il design e le
caratteristiche di marcia vecchio-stile. Nel 1983 la Pontiac reintrodusse le Vetture Full-Size nel mercato
statunitense, proponendo la Pontiac Parisienne, che era essenzialmente una Chevrolet Caprice rivista ed era
già commercializzata in Canada.

Il motore era montato anteriormente, mentre la trazione era posteriore. I cambi disponibili erano due,
entrambi automatici, il THM200 a tre rapporti ed il 200-4R a quattro marce. Questa serie di Bonneville è
stata assemblata a Sainte-Thérèse, in Canada.

L'ottava serie: (1987–1991)


Nel 1987, la Pontiac introdusse una Bonneville Pontiac Bonneville VIII
completamente differente. In sostituzione della tradizionale
trazione posteriore, la nuova Bonneville aveva installato
una più economica trazione anteriore. Il pianale utilizzato,
che condivideva con la Buick LeSabre e con la Oldsmobile
88, era la piattaforma H della General Motors. Inizialmente
il modello montava il motore V6 LG3 Buick da 150 CV.
Esso era l'unico propulsore disponibile, ed era accoppiato al
cambio automatico Hydramatic a quattro rapporti. La
nuova Bonneville è stata inclusa dalla rivista Car &
Driver's nella lista delle migliori auto del 1987. Il modello
era offerto in versione base ed in allestimento LE. Per
Una Pontiac Bonneville del 1989
quest'ultimo, era disponibile il pacchetto sportivo SE, che
comprendeva rapporti marcia più corti, sospensioni Descrizione generale
sportive, ecc. Versioni Berlina quattro
Nel secondo anno di commercializzazione (1988), furono porte
offerti una lunga serie di allestimenti ed un nuovo motore. Anni di
Quest'ultimo, era una versione revisionata del motore Dal 1987 al 1991
produzione
precedente. Rinominato LN3, aveva in dotazione l'iniezione
indiretta sequenziale ed erogava 165 CV di potenza e 285 Dimensioni e pesi
N•m di coppia. Un'altra novità dell'anno fu l'eliminazione Lunghezza da 5037 a
dai listini della versione base. Vennero però lanciati sul
5047 mm
mercato la versione SE, che si posizionava sopra la LE, e la
SSE, che si collocava sopra i due allestimenti citati. Larghezza da 1831 a
Quest'ultima versione presentava la parte posteriore 1839 mm
ridisegnata, un corpo vettura ribassato, un computer di
bordo digitale, un impianto hi-fi ad 8 casse e molto altro. Altezza da 1387 a
1410 mm
Passo 2814 mm
Nel 1989, furono compresi tra gli optional il lettore CD ed Massa da 1508 a 1633 kg
un sistema di apertura della serratura delle porte che non
utilizzava la chiave classica, ma un telecomando. Esso, se Altro
avvicinato all'auto, apriva automaticamente le serrature. Nel Stile Irvin Rybicki
1990 il modello fu oggetto di un restyling che coinvolse la (1983)
calandra ed i fanali anteriori. Nel 1991 vennero aggiornate
le sospensioni.

Il motore era montato anteriormente, e la trazione era all’avantreno. Il cambio disponibile era solo uno,
l'automatico THM440T4 a quattro rapporti. Questa serie di Bonneville è stata assemblata a Ypsilanti dal
1987 al 1989, ed a Wentzville dal 1989 al 1991.

La nona serie: (1992–1999)


Nel 1992 gli interni e la linea vennero riprogettati. Questa Pontiac Bonneville IX
generazione era caratterizzata da alcune novità, grazie alle
quali la Bonneville divenne più veloce e considerevolmente
più sicura. Una delle novità più importanti fu che la
versione SE ebbe in dotazione di serie l'airbag lato
guidatore, mentre l'ABS era disponibile tra
l'equipaggiamento offerto nell'allestimento sport. La
versione SSE invece aveva compreso,
nell'equipaggiamento disponibile di serie, il controllo di Descrizione generale
trazione e l'ABS. Versioni Berlina quattro
Gli allestimenti vennero nuovamente rivisti. La versione LE porte
venne eliminata e quindi l'allestimento SE divenne la Anni di
versione base. La SEE diventò la versione intermedia, dato Dal 1992 al 1999
produzione
che fu introdotto il nuovo allestimento SSEi, che si collocò
al top della gamma. È da notare che questi acronimi, Dimensioni e pesi
secondo la Pontiac, non avevano alcun significato Lunghezza da 5067 a
implicito. 5159 mm
Per quanto riguarda i motori, fu utilizzato il nuovo Larghezza da 1890 a
propulsore L27 da 3,8 L di cilindrata in grado di erogare 1892 mm
173 CV di potenza e 305 N•m di coppia, oltre che il nuovo
L67 da 3,8 L sovralimentato con compressore volumetrico Altezza da 1415 a
Eaton M62, in grado di sviluppare fino a 208 CV e 350 1422 mm
N•m. Il motore L27, solo nel 1992, non fu dotato del
Passo 2814 mm
sistema per il ricircolo dei gas esausti, e poteva essere
riconosciuto la collettore d'aspirazione di colore bianco.
Infatti, dal 1993, questo componente fu di colore nero.

I dispositivi di sicurezza più importanti, disponibili sui vari allestimenti, furono:


ABS Controllo di trazione Airbag lato guidatore Airbag lato passeggero

SE del 1992 Opzionale (SLE) Opzionale Standard N/A

SSE del 1992 Standard Opzionale Standard Opzionale


SSEi del 1992 Standard Standard Standard Standard
SE del 1993 Standard Opzionale Standard Opzionale
SSE del 1993 Standard Opzionale Standard Opzionale

SSEi del 1993 Standard Standard Standard Standard

SE del 1994 Standard Opzionale Standard Standard


SSE del 1994 Standard Opzionale Standard Standard

SSEi del 1994 Standard Standard Standard Standard

SE del 1995 Standard Opzionale Standard Standard


SSE del 1995 Standard Opzionale Standard Standard

SSEi del 1995 Standard Standard Standard Standard

Nel 1993 venne introdotto l'allestimento SLE. Esso era essenzialmente un sotto-allestimento della versione
SE, equipaggiato con sedili rivestiti in pelle, climatizzatore automatico, fanali ad accensione automatica,
sistema acustico premium e copricerchioni dal disegno speciale, sebbene il climatizzatore ed il sistema
acustico potessero essere tolti dall'offerta. Nell'anno citato, l'allestimento SSE fu arricchito.

Nel 1994 furono introdotti una nuova versione del motore sovralimentato ed una rinnovata centralina OBD-
1.5. Nell'anno in questione vennero introdotti dei nuovi cerchioni Torque Star a cinque razze. Un
dispositivo di risonanza diventò di serie; era posizionato nell'impianto di scarico per abbassare il suono
rauco prodotto dal motore. L'airbag per i passeggeri diventarono di serie su tutti i modelli.

Nel 1995 il modello mantenne lo stesso aspetto esteriore, ma gli allestimenti SE e SSE ebbero in dotazione
un nuovo motore aspirato, denominato L36, che sviluppava 225 CV e 373 N•m. La versione SSEi rimase
equipaggiata con il motore L67 fino al 1996, quando anch'essa venne aggiornata.

Nel marzo del 2008, la General Motors annunciò che alcuni suoi motori forniti di liquido antigelo Dexcool,
tra cui quelli di questa serie della Bonneville, potevano essere soggetti a danni al collettore di aspirazione ed
altri problemi derivanti dal liquidi di raffreddamento, se un'accurata e regolare manutenzione non fosse stata
eseguita correttamente. Dopo azioni legali, la General Motors accettò di risarcire i possessori di questi
modelli, nonostante la loro parziale negligenza. Ciò però avveniva se i clienti in questione riuscivano a
dimostrare la causa dei danni subiti.

Nel 1996 la linea esteriore fu aggiornata. Alcune caratteristiche vennero leggermente modificate, mentre
altre, come le luci posteriori, quelle anteriori e la calandra, furono drasticamente cambiate. La differenza tra
un allestimento e l'altro si ridusse sensibilmente dal punto di vista stilistico. La precedente generazione
presentava uno stile completamente differente nei rivestimenti e nel disegno delle plastiche dei fari
posteriori, perlomeno nelle versioni SSE ed SSEi, mentre questa generazione, ad una prima occhiata, rimase
la stessa, con l'eccezione del paraurti anteriore e della calandra, specifici per ogni allestimento. Sempre nel
1996, il motore sovralimentato venne aggiornato.

Un nuovo cambio, il 4T65-E, fu introdotto nel 1998. Esso era accoppiato al motore aspirato sulle versioni
SE ed SSE. Una versione ad alte prestazioni di questa trasmissione, la 4T65E-HD, fu offerta sulle versioni
SSEi. I cambi precedentemente utilizzati erano il 4T60-E ed il 4T60E-HD. Tutte queste trasmissioni erano
automatiche.

Tutti i motori sopramenzionati erano V6. Le motorizzazioni furono:

170 CV, L27: SE (92-94), SLE (93-94), SSE (92-94)


205 CV, L36: SE (95-99), SLE (95-99), SSE (95-99)
205 CV, L67: SSE (92-93) opzionale, SSEi (92-93)
225 CV, L67: SLE (95) opzionale, SSEi (94-95)
240 CV, L67: SLE (96-97) opzionale, SSE (97) opzionale, SSEi (96-99).

Il motore era montato anteriormente, e la trazione era all’avantreno. Questa serie di Bonneville, che era
basata sul pianale H della General Motors, è stata assemblata a Wentzville dal 1992 al 1993, a Lake Orion
dal 1994 al 1995 ed a Flint dal 1996 al 1999.

La decima serie: (2000–2005)


Pontiac Bonneville X

Una Pontiac Bonneville SLE

Descrizione generale
Versioni Berlina quattro
porte
Anni di
Dal 2000 al 2005
produzione
Una Pontiac Bonneville GXP

La Bonneville del 2000 fu riprogettata da cima a fondo, sia da un


punto di vista estetico che ingegneristico. Continuò ad utilizzare la piattaforma H e rimase fedele all'antica
eredità del concetto di Wide Track, sfoggiando le più larghe carreggiate nella sua classe di appartenenza. Il
controllo di stabilità fu introdotto per l'allestimento SSE. I motori disponibili erano due, entrambi V6 Buick
da 3,8 L di cilindrata. La differenza tra i due era che uno era aspirato (l’L36), mentre l'altro era
sovralimentato (l’L67).

Nel 2004 la Bonneville riebbe in dotazione un motore V8. Esso era disponibile sull'allestimento GXP, e
venne offerto a causa della fine della produzione della Oldsmobile Aurora. Infatti, la lacuna lasciata da
quest'ultimo modello nella gamma General Motors tra la Pontiac e la Buick, permise alla Pontiac di
espandere il proprio mercato. Il motore installato fu un V8 Cadillac Northstar da 4,6 L che produceva 275
CV di potenza e 410 N•m, e ciò consentiva al veicolo di accelerare da 0 a 97 km/h in 6,5 secondi.

La National Highway Traffic Safety Administration eseguì un crash test su una Bonneville del 2005,
registrando un risultato di quattro stelle per urto frontale lato guidatore, e cinque stelle per collisione frontale
lato passeggero[7]. Nell'ultimo anno di produzione della Bonneville, la Pontiac diede alle vetture
dell'allestimento SLE l'estetica della GXP.

I cambi disponibili erano tre, tutti automatici ed a quattro rapporti. Erano il 4T65-E, il 4T65E-HD ed il
4T80-E. Il motore era montato anteriormente, e la trazione era all’avantreno. Questa serie di Bonneville, che
era basata sul pianale H della General Motors, è stata assemblata a Lake Orion dal 2000 al 2003 ed a
Hamtramck dal 2004 al 2005.
La fine della produzione
La General Motors annunciò l'8 febbraio 2005 che la Bonneville sarebbe stata tolta dal mercato dall'anno
seguente. L'ultima Bonneville uscì dalle catene di montaggio il 27 maggio 2005. Solo 12.000 esemplari di
Bonneville furono assemblati nel 2005. Sul mercato, la Bonneville fu provvisoriamente sostituita dalla
Buick Lucerne, dalla Chevrolet Impala e dalla Pontiac Grand Prix. Per quanto riguarda il primo modello,
ciò fu facilitato dal fatto che più della metà dei concessionari Pontiac vendevano anche modelli Buick. Nel
2008, fu comunque lanciata la G8, che fu l'autentico modello successore della Bonneville.

La Bonneville in Messico
In Messico fu offerta solo la nona serie della Bonneville, dal 1994 al 1999. L'unico allestimento disponibile
fu il SSE.

Note
1. Flory, 2008.
2. ^ (EN) Directory Index: Pontiac/1958 Pontiac/album, su oldcarbrochures.com. URL consultato il
16 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2013).
3. ^ (EN) Directory Index: Pontiac/1959 Pontiac/1959_Pontiac_Prestige_Brochure, su
oldcarbrochures.com. URL consultato il 18 novembre 2012.
4. ^ (EN) Directory Index: Pontiac/1961 Pontiac/1961_Pontiac_Prestige_Brochure, su
oldcarbrochures.com. URL consultato il 18 novembre 2012.
5. ^ (EN) Directory Index: Pontiac/1962_Pontiac/album, su oldcarbrochures.com. URL consultato il
18 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2013).
6. ^ Flory, 2004, pagg. 191-194.
7. ^ (EN) 1990-2005 Vehicle Search Record, su safercar.gov. URL consultato il 20 novembre 2012
(archiviato dall'url originale il 29 aprile 2013).

Bibliografia
(EN) James Flammang, Ron Kowalke, Standard Catalog of American Cars 1976-1999,
Krause Publications, 1999, ISBN 0-87341-755-0.
(EN) John Gunnell, Standard Catalog of American Cars 1946-1975, Iola, Krause Publications
Inc, 1987, ISBN 978-08-73410-96-0.
(EN) Kelly Flory, American Cars, 1946-1959 Every Model Every Year, McFarland &
Company, Inc., Publishers, 2008, ISBN 978-0-7864-3229-5.
(EN) Kelly Flory, American Cars 1960-1972, Jefferson, Stati Uniti, McFarland & Coy, 2004,
ISBN 0-78641-273-9.

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