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Alfa Romeo 6C

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Alfa Romeo 6C è la denominazione di una serie di modelli d'automobile,
Alfa Romeo 6C
presentata nel 1925, che nelle varie versioni ed evoluzioni è stata prodotta
negli stabilimenti della casa milanese dal 1927 al 1950.

La sigla "6C" - acronimo di sei cilindri - descrive il frazionamento del


motore disegnato da Vittorio Jano, il progettista dell'Alfa Romeo che legò
il proprio nome soprattutto ai motori esacilindrici in linea della 6C 1500.

Indice
Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider
Il contesto
Zagato con Compressore del 1930 al
La 6C 1500 Grand Palais a Parigi
La 6C 1750
Le carrozzerie
Descrizione generale
Costruttore Alfa Romeo
La 6C 1900
La 6C 2300 Tipo Spyder
La 6C 2500
principale
Le versioni speciali
Produzione dal 1927 al 1950
Note Sostituisce la Alfa Romeo RM
Voci correlate Sostituita da Alfa Romeo 1900
Altri progetti Altre caratteristiche
Collegamenti esterni Dimensioni e massa
Lunghezza 4000 mm
Larghezza 1631 mm
Il contesto
Altezza 1349 mm
Nell'autunno del 1924 non si era ancora spenta l'eco dei trionfi della Alfa
Passo 2921 mm
Romeo P2, che Vittorio Jano ricevette dalla direzione dell'Alfa Romeo
l'incarico alla progettazione di una vettura di media cilindrata e di brillanti Altro
prestazioni, destinata a sostituire il modello "RM". Il primo autotelaio, Assemblaggio Stabilimento del
inizialmente denominato "NR" in omaggio all'ing. Nicola Romeo e in Portello
seguito rinominato "6C 1500", fu presentato al Salone automobilistico Progetto Vittorio Jano
della Fiera di Milano nell'aprile del 1925 e, in ottobre, anche nei saloni di
Stile Zagato, Touring,
Parigi e di Londra.
Castagna, Garavini,
Pininfarina
La 6C 1500 Note dati della prima serie
Le prime versioni del 1927 (con carrozzeria Torpedo spesso realizzata dal
carrozziere inglese James Young o dalla carrozzeria italiana Touring)
montavano un sei cilindri in linea con un solo albero a camme in testa di
1.500 cm³ di cilindrata, capace di sviluppare 54 CV e raggiungere i 125
Km/h. Il motore di Jano, benché piccolo, riusciva a sviluppare una così
grande potenza a causa della ridotta cilindrata unitaria (250 cm³) che
aveva aumentato del 200% circa la resa termica rispetto agli standard
dell'epoca.

Le versioni Sport del 1500 Alfa Romeo furono dotate quasi subito di una Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del
testata con doppio albero a camme in testa e poi di un sistema di 1931, appartenuta a Tazio Nuvolari e
sovralimentazione permettendo alla 6C 1500 di vincere nel 1928 la Mille ricarrozzata nel 1936 su disegno di
Miglia, la 24 Ore di Spa, la Targa Florio e il circuito di Modena. Erano Walter Freund
uscite nel 1928 anche le 6C 1500 Sport (carrozzata Young) da 76 CV e
140 km/h.

La 6C 1500 Super Sport del '28 fu la prima spider dell'Alfa Romeo, e una versione di essa fu chiamata 6C 1500 NR in onore di
Nicola Romeo che abbandonava la guida dell'azienda. Il piccolo motore da 1500 cm³ stimolò molti carrozzieri, che sfornarono
varie versioni della 6C. Nel 1929 per esempio la carrozzeria Farina propose un'elegante Torpedo.

Fra le versioni più potenti vi fu la 6C 1500 Sport compressore Zagato del '29, guidata da Antonio Ascari e da Giuseppe Campari.
Del modello 1500 furono prodotti 1.075 esemplari.

Nel 1928 fu realizzata la versione Sport Castagna Torpedo, con un propulsore DOHC (Double OverHead Camshaft, doppio
albero a camme in testa) da 54 CV di potenza, costruita in 171 esemplari, di cui alcuni utilizzati anche come vetture stradali.[1]

La 6C 1750
Nel 1929 entrò in produzione la versione con cilindrata aumentata a 1.752 cm³
da cui il nome di Alfa Romeo 6C 1750. La 1750 rimase in produzione sino al
1933 continuando a dominare le corse del tempo.

Alla base della gamma vi era la 6C 1750 Turismo, con motore da 46 CV a


singolo albero a camme in testa; il telaio, dal passo di 3,1 metri, si prestava a
carrozzerie turismo da quattro/sei posti. Quindi vi era la 6C 1750 Sport, con
passo accorciato a 2,9 metri e motore bialbero da 55 CV, solitamente con
carrozzerie sportive a due/quattro posti. La più potente e leggera delle 1750 fu la
6C 1750 Super Sport, con telaio a passo corto di 2,7 m, con compressore (85
CV) o senza (64 CV). Esse erano per lo più costruite in versione spider
alleggerita, e sei esemplari da corsa furono dotati di un particolare motore testa
fissa, cioè con testata in blocco coi cilindri, che permise di raggiungere i 95
CV.[2] Nel 1930 le Sport e Super Sport furono sostituite dalle Gran Turismo e Alfa Romeo autotelaio 6C 1500 "Mille
Miglia Speciale"
Gran Sport, senza sostanziali modifiche; sparì solo il motore non sovralimentato
nel modello di punta. Furono inoltre costruite altre sei Testa Fissa da
competizione a base Gran Sport, con una potenza di 102 CV, la più alta mai raggiunta dal sei cilindri 1750. Nel 1931 e 1932 fu
anche prodotta una versione sovralimentata della Gran Turismo, la Gran Turismo Compressore, a passo lungo di 3.1 m. La
maggior parte ricevettero una carrozzeria Alfa Romeo berlina aerodinamica a quattro posti. Nel 1933 alla 6C 1750 si affiancó la
6C 1900 Gran Turismo, che prese il posto delle varianti Gran Turismo 1750. Lo stesso anno la 6C 1750 Gran Sport ricevette
alcuni miglioramenti derivati dalla 6C 1900, quali il telaio scatolato e una nuova testata, fusa in alluminio invece che in ghisa.
Nei quattro anni in cui il modello rimase in produzione furono realizzati 2.259
esemplari.

Le carrozzerie
Tra le più famose 6C 1750 sono da ricordare le versioni Super Sport e Gran
Sport carrozzate spider corsa da Zagato e Touring, le ultime riconoscibili dai
singolari tre fari anteriori.[3] Nel 1931 una Gran Sport danneggiata fu modificata L'Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport
dalla carrozzeria Aprile ad opera del conte Revelli di Beaumont. La nuova con carrozzeria Competition Tourer
vettura aveva una linea estremamente aerodinamica, simile a quella delle vetture opera della Carlton Carriage
Company del 1929
Grand Prix.[4]

La carrozzeria Garavini realizzò


su base 6C 1750 le versioni
coupé, e soprattutto cabriolet, in
quanto specializzata in
fuoriserie di questo stile. La
carrozzeria Castagna costruí su
base 6C 1750 cabriolet[5] e
coupé. Oltre alle spider leggere
La 6C 1750 GS Zagato-Aprile da competizione, la Touring di La 6C 1750 Gran Sport Spider
Milano realizzó anche vetture Zagato del 1931
speciali quali la Gran Sport
'Flying Star', costruita appositamente per il concorso d'eleganza di Villa d'Este
tenutosi nel 1931. Dotata di telaio di derivazione Isotta Fraschini, si distinse per
la sua linea e vinse la Coppa d'Oro.[6] In Francia il carrozziere Giuseppe Figoni
costruì un esemplare unico di 6C 1750 con carrozzeria coupé a goccia che vinse
due Prix d'Honneur ai concorsi di eleganza di Nizza e Monaco del 1934.
Appositamente modificata, la vettura fu schierata anche a Le Mans, dove arrivò
sesta. Alla fine della corsa, le fu rimontata la carrozzeria stradale.[7]

La 6C 1900 La 6C 1750 Cabriolet Garavini

Nell'ultimo anno di produzione della 1750 fu introdotta la nuova versione Alfa


Romeo 6C 1900, con cilindrata portata a 1917 cm³ e su cui fu introdotta per la prima volta la testata in lega leggera. Gli
esemplari furono 197.

La 6C 2300
La successiva versione della 6C fu l'Alfa Romeo 6C 2300 presentata nel 1934 e
rimasta in produzione fino al 1937. Questa evoluzione presentò molte novità tra
cui, prima in Europa, le sospensioni a ruote indipendenti. Furono prodotti 1.606
esemplari, tra autotelai (nudi) e vetture.

Un esemplare del tipo Pescara spider, disegnato dalla Touring, fu commissionato


nel 1935 da Benito Mussolini, che la impiegò fino al 1939. Nel 1936 la vettura
corse la Mille Miglia pilotata da Ercole Boratto, autista di Mussolini, giungendo Una delle ultime 6C 2500

13º.[8] L'anno successivo lo stesso Boratto concorse nuovamente alla Mille


Miglia a bordo della nuova versione "Berlinetta MM Anno XV", messagli ufficialmente a disposizione dall'Alfa Romeo e
realizzata al fine di celebrare il 15º anniversario della Marcia su Roma. Si distingue dal precedente modello "Pescara" per la
maschera del radiatore rimpicciolita.[9]

La Pininfarina realizzò una berlinetta fuoriserie utilizzando il telaio 6C 2300B, che vinse il Concorso di eleganza di Torino del
1937. La vettura si distingueva per il particolare design aerodinamico eseguito da Mario Revelli di Beaumont.[10]

In occasione del salone di Ginevra del 1938, il carrozziere svizzero Worblaufen realizzò una versione personalizzata della 2300.
In configurazione cabriolet, l'auto era dotata di carrozzeria in alluminio e interni in pelle.[11]

La 6C 2500
La 6C 2300 fu sostituita dalla Alfa Romeo 6C 2500, ultima vettura della serie prima della seconda guerra mondiale e ripresa nel
primo dopoguerra fino al 1950 in circa 2.800 esemplari. Di questi, 680 furono costruiti nella versione Freccia d'Oro, cioè la
berlina da 5 posti dotata di un propulsore da 90 CV abbinato ad un cambio manuale a quattro marce che garantiva una velocità di
155 km/h. La 2500 fu l'ultima versione della serie 6C e fu ritirata dal mercato, sostituita dall'Alfa Romeo 1900.

Della serie 6C vi furono anche versioni speciali, come la 6C 2500 SS (Super Sport), disegnata da Bertone, che vinse la Coppa
d'oro al concorso d'eleganza Villa d'Este nel 2011, e la sua erede Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d'Este disegnata dalla Touring di
Milano che vinse nel 1949, sempre a Villa d'Este, il Gran Premio Referendum.

La 2500 fu anche portata in gara nella versione Competizione. Progettata a partire dal 1946, la vettura era più piccola rispetto ad
una SS, aveva una nuova configurazione degli ammortizzatori e aveva 145 CV di potenza. Con aerodinamica disegnata a mano,
la 6C raggiungeva oltre 200 km/h. A causa della scarsità di materiali dovuti alla guerra, la versione Competizione fu portata in
gara solo nel 1948. Vinse sul Circuito di Pescara nel 1949, pilotata da Franco Rol, arrivò terza alle Mille Miglia del 1949 e del
1950, e vinse la Targa Florio del 1950.[12]

Della 2500 S fu creata anche una versione carrozzata dalla Touring di Milano, con propulsore da 105 CV.[13] La carrozzeria
milanese nel 1939 costruì diversi esemplari della versione S in configurazione cabriolet e berlinetta.[14] Anche la SS fu
rielaborata nel design con un modello unico prodotto nel 1943.[15]

Basandosi su un'Alfa Romeo 6C Tipo 256 da competizione, nel 1940 la Pininfarina realizzò un esemplare unico, in versione
spider stradale.[16] Nel 1942 anche la Bertone costruì un esemplare unico su base 6C 2500 SS. Progettata da Mario Revelli di
Beaumont, aveva il serbatoio molto più grande delle altre Alfa Super Sport.[17]

Per gli Stabilimenti Farina nel 1947 fu costruita una one-off basata sulla versione S, disegnata da Giovanni Michelotti .[18] Nello
stesso anno la Ghia produsse 4 modelli speciali cabriolet della S disegnati da Mario Felice Boano.[19]

Le versioni speciali
Nel 1939, su richiesta del Ministero della Guerra, fu realizzata, a partire dalla versione 2500, una vettura militare per il trasporto
di alti ufficiali e membri del governo, denominata Alfa Romeo 6C 2500 Coloniale.

Nel 1952 fu realizzata la 6C 3000 CM, modello creato esclusivamente per gareggiare, che ottenne molti successi.

Note
1. ^ Alfa Romeo 6C 1500 Sport Castagna Torpedo, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 24 settembre 2013.
2. ^ Alfa Romeo 6C 1750 SS Spider Zagato, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 25 settembre 2013.
3. ^ Alfa Romeo 6C 1750 GS Zagato Spider, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 18 gennaio 2014.
4. ^ Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport Aprile Spider Corsa, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 28 settembre 2013.
5. ^ Alfa Romeo 6C 1750 GT Castagna Cabriolet, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 26 settembre 2013.
6. ^ Spider Alfa Romeo 6C 1750 GS Touring 'Flying Star', su ultimatecarpage.com. URL consultato il 27 settembre 2013.
7. ^ Spider Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport Figoni Coupé, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 29 settembre
2013.
8. ^ Alfa Romeo 6C 2300 Pescara Touring Cabriolet, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 1º ottobre 2013.
9. ^ L'autista del Duce piloterà la nuova "Berlinetta 1000 Miglia", R.A.C.I., n.14 del 1937
10. ^ Alfa Romeo 6C 2300 B Pescara Pinin Farina Berlinetta, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 2 ottobre 2013.
11. ^ Alfa Romeo 6C 2300 B Worblaufen Cabriolet, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 3 ottobre 2013.
12. ^ Alfa Romeo 6C 2500 Competizione, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 16 ottobre 2013.
13. ^ Alfa Romeo 6C 2500 SS Touring, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 6 ottobre 2013.
14. ^ Alfa Romeo 6C 2500 S Touring Cabriolèt, su ultimatecarpage.com. URL consultato l'8 ottobre 2013.
15. ^ Alfa Romeo 6C 2500 SS Touring Cabriolet, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 13 ottobre 2013.
16. ^ Alfa Romeo 6C 2500 SS Pinin Farina Spider, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 10 ottobre 2013.
17. ^ Alfa Romeo 6C 2500 SS Bertone Coupé, su ultimatecarpage.com. URL consultato l'11 ottobre 2013.
18. ^ Alfa Romeo 6C 2500 S Cabriolet Stabilimenti Farina, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 14 ottobre 2013.
19. ^ Alfa Romeo 6C 2500 S Ghia Cabriolet, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 15 ottobre 2013.

Voci correlate
Alfa Romeo 6C 2500 Coloniale
Alfa Romeo 6C 2000 "Gazzella"
Alfa Romeo 6C 3000 Competizione Maggiorata
Alfa Maserati Prete

Altri progetti
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Romeo 6C (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Alfa_Romeo_6C?uselang=it)

Collegamenti esterni
la 1500 sul sito Alfa Romeo , su alfaromeo.it.
(EN) Scheda tecnica e immagini, su conceptcarz.com.
Registro storico della 6C2500, su 6c2500.org.
Articolo della rivista Ruoteclassiche - 6C GT, su quattroruote.it (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2004).
Articolo della rivista Ruoteclassiche - 6C Soffio di Satana , su quattroruote.it.
Articolo della rivista Ruoteclassiche - 6C Limousine , su quattroruote.it.
2500 Coloniale sul sito dell'Esercito Italiano, su esercito.difesa.it. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url
originale il 22 giugno 2013).

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