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Alfa Romeo 164

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L'Alfa Romeo 164 è una vettura Alfa Romeo berlina prodotta dal 1987 al
Alfa Romeo 164
1997 nello stabilimento di Arese, ideata come erede di Alfa 6, Alfetta e
Alfa Romeo 90 quale ammiraglia della produzione della casa milanese, e
basata sul pianale denominato "Tipo4". Il modello cedette il passo, dopo
dieci anni di produzione e 268.757 esemplari prodotti[1], all'Alfa 166, pur
rimanendo a listino in alcune versioni fino ai primi mesi del 1998.

Indice
Descrizione
Interni Descrizione generale
Restyling Costruttore Alfa Romeo
Motorizzazioni
Tipo Berlina
Dati tecnici
principale
Elenco modelli
Alfa Romeo 164 Q4 Produzione dal 1987 al 1997

La 164 ProCar Sostituisce la Alfa Romeo 90


Alcune particolarità e primati Sostituita da Alfa Romeo 166
Note Esemplari 268.757[1]
Altri progetti prodotti
Collegamenti esterni Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza da 4560 a 4670 mm
Descrizione Larghezza 1760 mm
Alla fine degli anni '70 l'Alfa Romeo lanciò i progetti 154 e 156, due
Altezza 1400 mm
nuove vetture a trazione posteriore fortemente sinergiche destinate a
Passo 2660 mm
sostituire rispettivamente la Giulietta e l'Alfetta. La crisi in cui versava
costrinse ben presto la casa italiana ad abbandonare quasi subito il Massa da 1200 a 1510 kg
progetto 154; dopo un tentativo congiunto con Fiat di sviluppare un Altro
progetto 156 ampiamente rimaneggiato sul pianale Tipo 4, allora in Assemblaggio Stabilimento di
gestazione per le future Lancia Thema e Fiat Croma, che portò a pochi Arese
prototipi, anche tale idea fu abbandonata. L'acquisizione da parte di Fiat,
Stile Enrico Fumia
nel 1986[2], permise però di sviluppare una vettura sul pianale Tipo 4.
per Pininfarina
Presentata nel 1987 al salone di Francoforte, è stata un modello Altre antenate Alfa 6
fondamentale per l'Alfa Romeo. Alfa Romeo Alfetta
Stessa Fiat Croma
famiglia Lancia Thema
Disegnata da Pininfarina, venne dunque sviluppata sullo stesso pianale Saab 9000
utilizzato per Fiat Croma, Lancia Thema e Saab 9000.[3] A differenza di Auto simili Audi 100 e A6
queste, che condividevano molti lamierati e il giro-porte, la 164 beneficiò BMW Serie 5
di alcune modifiche alla scocca e alla sospensione anteriore e quindi Citroën XM
presentava una caratterizzazione stilistica molto marcata, grazie al cofano Ford Scorpio
più basso e spiovente e al giro porte differente. La linea a cuneo le permise Mercedes-Benz
di raggiungere un coefficiente di penetrazione aerodinamica cx di 0,30. Le Classe E
dimensioni erano importanti ma non eccessive per la categoria (risultava Opel Omega
una delle meno lunghe ma una delle più larghe del segmento) con i Peugeot 605
456 cm di lunghezza (467 in versione Super) e 176 di larghezza. Renault 25 e
Internamente presentava un abitacolo ampio e confortevole, caratterizzato
Safrane
da un design molto moderno quasi avanguardista, specie per quanto
Rover 800
riguarda la consolle centrale che presentava ordinati decine di pulsanti e
Volvo 740
vari display digitali, oltre alle miriadi di tasti disposti nell'abitacolo.
Volvo 940

Anche il bagagliaio era molto ampio con i suoi 540 litri di capienza.

Come dotazioni era possibile avere anche sedili elettrici riscaldabili con
memoria (sia anteriori che posteriori), climatizzatore completamente
automatico, interni in pelle, specchietto fotocromatico, lavafari a
scomparsa, sospensioni con taratura regolabile elettronicamente ed
esteriormente delle appendici aerodinamiche dedicate come spoiler
posteriore e minigonne.

Fu il primo modello di alta gamma della casa a trazione anteriore. I punti


forti di questa ammiraglia oltre alla linea molto riuscita furono le elevate prestazioni e l'ottima tenuta di strada, abbinate ad una
eccellente abitabilità e comfort.

Interni
Gli interni sono caratterizzati da sedili anatomici, con rivestimento a scelta in pelle o in velluto, regolabili in altezza e, in alcune
versioni, con supporto lombare. Particolare dell'interno di questa ammiraglia è la consolle centrale, con innumerevoli tasti
disposti razionalmente, comprendente: controlli climatizzatore automatico, con regolazione dei flussi d'aria, fendinebbia
posteriori e anteriori, luci di emergenza, apertura baule, apertura tappo carburante e regolazione sospensioni elettroniche
(opzionali su alcune versioni). Inoltre vi erano dei display digitali, che successivamente al restyling del 1992 diventeranno più
ampi e funzionali. Nella parte bassa della consolle si trovavano il vano autoradio ed il vano per il posacenere (entrambi con
apertura assistita), mentre proseguendo sul tunnel centrale si incontrava la leva del cambio (a richiesta automatico su alcune
versioni) e i comandi di azionamento dei vetri elettrici e del bloccaggio porte.
Posteriormente era prevista,
come optional, la regolazione
elettrica delle poltrone
posteriori, azionabile mediante i
tasti posti sul tunnel centrale.

Davanti al passeggero abbiamo


il vano portaoggetti molto
ampio e dotato di luce di
Quadro strumenti cortesia. Il quadro strumenti Pannello comandi
comprende: contagiri,
tachimetro e contachilometri,
una serie di spie che si estendono orizzontalmente per tutto il quadro e, al di sotto, indicatore del voltaggio della batteria (o
pressione del turbo) pressione dell'olio, temperatura dell'acqua e livello del carburante.

Il volante è regolabile sia in altezza che in profondità.

L'abitacolo interno è dotato di bracciolo anteriore e posteriore, 6 altoparlanti, e tendine parasole a scomparsa su alcune versioni.
Gli interni sono disegnati e assemblati con cura e l'insonorizzazione dell'abitacolo è di prim'ordine.

Restyling
Durante i dieci anni in cui la 164 restò in catalogo ci furono due principali
restyling.

Il primo avvenne nel 1990 e riguardò alcuni particolari interni, dai rivestimenti,
ad alcuni dettagli come pulsanti del tunnel centrale fino alla nuova gestione del
climatizzatore. Dal punto di vista tecnico vennero migliorate le sospensioni e
l'assetto venne abbassato di 3 cm.
Uno dei modelli più recenti dell'Alfa
Agli inizi del 1992 con la 164 Super 24v
presentazione della media 155 il
2.0 Twin Spark passò da
1962 cm³ a 1995 cm³, poiché equipaggiava entrambi i modelli.

Verso la fine del 1992 ci fu il restyling più noto. Tale rivisitazione prevedeva due
varianti, tra cui quella denominata "Super" che vedeva all'esterno più modifiche.
Esteriormente si presentavano nuovi paraurti e paracolpi laterali contornati da
listelli cromati, nuovi proiettori anteriori, restyling della scudo anteriore, nuovi
specchietti elettrici con la possibilità di ripiegamento dall'interno e nuovi cerchi
ruota con misure fino a 16 pollici. Interiormente, fu ridisegnata la grafica della strumentazione, la consolle centrale inclusa la
pulsantiera venne modificata, così anche il mobiletto centrale e relativi comandi. I pannelli porta anch'essi ristilizzati,
presentavano nuovi rivestimenti e nuovi accessori, in particolare per il mercato italiano l'adozione degli airbag lato guida e
passeggero, già presenti nelle versioni esportate oltre oceano.

Motorizzazioni
Tra le motorizzazioni a benzina nel 1987 erano disponibili il 2 litri Twin Spark bialbero da 148 CV e il 3.0 V6 12v da 192 CV
comunemente chiamato "Busso" dal nome del progettista che l'aveva ideato, Giuseppe Busso. L'anno successivo alla
presentazione fu commercializzato anche il 2.0 4c, sovralimentato da turbina T3 con dispositivo overboost e raffreddato da
intercooler di derivazione Lancia Thema Turbo. Il propulsore Alfa Romeo
rispetto a questo perdeva i contralberi di equilibratura e guadagnava 10 CV,
grazie all'utilizzo di un overboost a doppio stadio.

Nel 1990 il 3.0 12v fu portato a 200 CV e dedicato alla versione Quadrifoglio.

Nel 1991 ci fu un rilevante salto prestazionale e tecnologico con l'entrata in


produzione dell'innovativo 2.0 V6 Turbo. Questo propulsore derivava dalla
versione 3 litri atmosferica del V6 "Busso" - che già motorizzava la 164 3.0.
Caratterizzato da testate e monoblocco in alluminio e completamente gestito Propulsore V6 24v
elettronicamente, sovralimentato inizialmente da una turbina Mitsubishi/Piaggio
TD05H dotata di dispositivo overboost e raffreddata da intercooler, lo stesso
della Lancia Delta HF Evoluzione. La potenza era di 210 CV e grazie all'overboost - che consente un momentaneo innalzamento
della pressione di sovralimentazione per far fronte a repentine richieste di potenza utile soprattutto alla richiesta di forti
accelerazioni utili anche nei sorpassi - la coppia motrice veniva aumentata per diversi secondi a 30.6 kgm e con essa anche la
potenza rispetto al valore dichiarato. Tali numeri consentivano una velocità massima di oltre 240 km/h, facendo della 164 V6
turbo una delle berline più veloci dell'epoca, anche se ancor più di rilievo era l'accelerazione (non tanto da ferma, in quanto
soffriva di turbo lag e di scarsa trazione alla partenza, ma quella rilevabile in particolare nei regimi compresi tra i 4000 e 6250
giri). Il mensile Quattroruote nel 1991 rilevò una velocità massima di 241,800 km/h; lo scatto 0/100 km/h in 7,4 secondi e il
chilometro da fermo in 27,60 secondi. AUTO del 03-91 rilevò una ripresa in V marcia da 80–120 km/h in 9.04 secondi.

Nel 1992 l'Alfa mise in produzione i nuovi 3.0 V6 24v inizialmente con potenza da 210 CV. Il V6 turbo venne leggermente
depotenziato sulla carta (per motivi di marketing) per non sovrapporsi in catalogo alle versioni 3 litri, anche se preservava
comunque degli spunti prestazionali superiori all'aspirato, nonostante il turbocompressore fu sostituito con una "più piccolo"
Garrett T25 che doveva consentire un comfort di marcia superiore al momento dell'attivazione della turbina ed un inferiore turbo
lag. In seguito la volontà dei vertici divenne quella di proseguire nella direzione dei motori aspirati, in quanto la tassazione
italiana dell'IVA (che gravava al 38% le auto superiori a 2 litri) venne unificata per tutte le cilindrate al 20%, e per via dei costi
superiori di componentistica richiesti dai propulsori turbo compressi.

Nel 1993 arrivò l'evoluzione del 3.0 24v portato a 230 CV che consentiva una velocità massima di 245 km/h. Nello stesso anno
arrivò anche la versione integrale.

L'Alfa 164 era disponibile anche con due motori diesel che erano forniti dalla
VM Motori, azienda italiana di Cento (FE). avevano entrambi una cilindrata di
2,5 litri e sviluppavano una potenza pari a 117 CV (84 Kw) nella prima versione
fino al 1992 (Euro1) e successivamente 125 CV (92 Kw) nella versione post '92
(poiché venne anche adottato sulla 155). Tali motori (Aventi la sigla Vm84A)
erano impiegati all'epoca anche su altre auto, come Range Rover Classic,
Chrysler Voyager, Ford Scorpio, Jeep Cherokee e altre vetture; avevano la
Alfa Romeo 164 Q4 del 1994
particolarità di avere la distribuzione a cascata di ingranaggi (invece che a
cinghia o a catena, come gran parte dei motori realizzati in quel periodo), con il
comando valvole ad aste e bilancieri, e le testate composte da 4 teste separabili (unico punto debole di queste motorizzazioni,
perché le singole testate soffrivano di un problema di surriscaldamento dovuto allo scarso ricircolo delle condense del liquido di
raffreddamento). Malgrado qualche problema con le testate, questi motori sono stati e sono tra i più robusti e affidabili.

Il motore VM permetteva all'Alfa 164 di arrivare a oltre 200 km/h, e venne eletto il motore a gasolio più veloce del mondo
quando venne presentato.

Le Alfa 164 TD avevano lo stesso allestimento delle 164 Tspark benzina, nel cruscotto era presente pero, a differenza di queste
ultime, l'indicazione di pressione del turbo.
Dati tecnici
Caratteristiche tecniche - Alfa Romeo 164 Twin Spark (1987)
Configurazione

Carrozzeria: Berlina 3 volumi Posizione motore: anteriore Trazione: anteriore

Dimensioni e pesi

Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4555 × 1760 × 1400 Diametro minimo sterzata:

Carreggiate: anteriore 1515 - Altezza minima da terra:


Interasse: 2660 mm
posteriore 1488 mm 1400 mm

Serbatoio: 70 litri (riserva 9


Posti totali: 5 Bagagliaio: 504 dm³
litri)

Masse / in ordine di marcia: 1.200 kg / rimorchiabile: 1.300 kg

Meccanica

Tipo motore: 4 cilindri in linea, basamento e


Cilindrata: alesaggio x corsa: 84x88,5 totale
testata in lega leggera. Raffreddamento: ad
1.962 cm³
acqua, a circolazione forzata; elettroventola

Distribuzione: 2 alberi a camme in testa Alimentazione: impianto d'iniezione elettronica


mossi da catena Bosch Motronic ML 4.1

Prestazioni
Potenza: 148 CV a 5800 giri/min / Coppia: 19 kgm a 4000 giri/min
motore

Accensione: elettronica digitale; 2 candele per Impianto elettrico: Batteria: 12 V - 55 Ah.


cilindro Candele: Lodge Silver 2 HL-E

Frizione: monodisco a secco, comando


Cambio: meccanico a 5 marce + RM
idraulico

Telaio

Corpo
Scocca metallica autoportante
vettura

Sterzo a cremagliera con idroguida

anteriori: a ruote indipendenti (schema MacPherson), molle elicoidali,


ammortizzatori idraulici, bracci oscillanti inferiori, barra stabilizzatrice / posteriori:
Sospensioni a ruote indipendenti (schema MacPherson), molle elicoidali, ammortizzatori
idraulici, aste trasversali, puntoni di reazione, barra stabilizzatrice; a richiesta
sospensione autolivellante

Freni anteriori: a disco autoventilanti diam. 257 mm / posteriori: a disco diam. 251 mm

Pneumatici 185/70 VR 14 / Cerchi: 5 1/2 J x 14 (4 fori)


Prestazioni dichiarate

Accelerazione: 0-100 km/h: 9,2 s; 0-1000 m:


Velocità: oltre 210 km/h
30,2 s

a 90 km/h, 6,5 litri/100 km; a 120 km/h, 8,5 litri/100 km; ciclo urbano (simulato)
Consumi
10,0 litri/100 km; media ECE 8,2 litri/100 km

Fonte dei dati: "Il Quadrifoglio" n.17 luglio-settembre 1987

Caratteristiche tecniche - Alfa Romeo 164 3.0 V6 (1987)


Configurazione

Carrozzeria: Berlina 3 volumi Posizione motore: anteriore Trazione: anteriore

Dimensioni e pesi

Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4555 × 1760 × 1400 Diametro minimo sterzata:

Carreggiate: anteriore 1515 - Altezza minima da terra:


Interasse: 2660 mm
posteriore 1488 mm 1400 mm

Serbatoio: 70 litri (riserva 9


Posti totali: 5 Bagagliaio: 504 dm³
litri)

Masse / in ordine di marcia: 1.300 kg / rimorchiabile: 1.400 kg

Meccanica

Tipo motore: 6 cilindri a V di 60°, basamento


e testata in lega leggera. Raffreddamento: ad Cilindrata: alesaggio x corsa: 93x72 mm totale:
acqua, a circolazione forzata; elettroventola 2.959 cm³
comandata da termostato

Distribuzione: 1 albero a camme in testa per Alimentazione: impianto d'iniezione elettronica


bancata mosso da cinghia dentata Bosch Motronic ML 4.1

Prestazioni
Potenza: 192 CV a 5600 giri/min / Coppia: 25 kgm a 3500 giri/min
motore

Impianto elettrico: Batteria: 12 V - 60 Ah.


Accensione: elettronica digitale
Candele: Lodge Silver 2 HL-E

Frizione: monodisco a secco, comando


Cambio: meccanico a 5 marce + RM
idraulico

Telaio

Corpo
Scocca metallica autoportante
vettura

Sterzo a cremagliera con idroguida


Sospensioni anteriori: a ruote indipendenti (schema MacPherson), molle elicoidali,
ammortizzatori idraulici, bracci oscillanti inferiori, barra stabilizzatrice / posteriori:
a ruote indipendenti (schema MacPherson), molle elicoidali, ammortizzatori
idraulici, aste trasversali, puntoni di reazione, barra stabilizzatrice; a richiesta
sospensione autolivellante

Freni anteriori: a disco autoventilanti diam. 284 mm / posteriori: a disco diam 251 mm

Pneumatici 195/60 VR 15 / Cerchi: 6 J x 15 (5 fori)

Prestazioni dichiarate

Accelerazione: 0-100 km/h: 7,7 0-1000 m:


Velocità: oltre 230 km/h
28.0 s

a 90 km/h, 7,2 litri/100 km; a 120 km/h, 9,1 litri/100 km; ciclo urbano (simulato)
Consumi
12,8 litri/100 km; media ECE 9,6 litri/100 km

Fonte dei dati: "Il Quadrifoglio" n. 17 luglio-settembre 1987

Caratteristiche tecniche - Alfa Romeo 164 TB (1987)


Configurazione

Carrozzeria: Berlina 3 volumi Posizione motore: anteriore Trazione: anteriore

Dimensioni e pesi

Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4555 × 1760 × 1400 Diametro minimo sterzata:

Carreggiate: anteriore 1515 - Altezza minima da terra:


Interasse: 2660 mm
posteriore 1488 mm 1400 mm

Serbatoio: 70 litri (riserva 9


Posti totali: 5 Bagagliaio: 504 dm³
litri)

Masse / in ordine di marcia: 1.300 kg / rimorchiabile: 1.300 kg

Meccanica

Tipo motore: 4 cilindri in linea, basamento in


ghisa, testata in lega leggera. Raffreddamento: Cilindrata: alesaggio x corsa: 84x90 mm totale:
ad acqua, a circolazione forzata; elettroventola 1.995 cm³
comandata da termostato

Alimentazione: impianto d'iniezione elettronica


Distribuzione: 2 alberi a camme in testa
Bosch LE-2 Jetronic; 1 turbocompressore,
mossi da cinghia dentata
intercooler+overboost

Prestazioni Potenza: 175 CV a 5250 giri/min / Coppia: 27 kgm a 2500 giri/min o 29 kgm a
motore 3000 giri/min (overboost)

Accensione: elettronica digitale Impianto elettrico: Batteria: 12 V - 55 Ah.


Candele: Lodge Silver 2 HL-E

Frizione: monodisco a secco, comando


Cambio: meccanico a 5 marce + RM
idraulico

Telaio

Corpo
Scocca metallica autoportante
vettura

Sterzo a cremagliera con idroguida

anteriori: a ruote indipendenti (schema MacPherson), molle elicoidali,


ammortizzatori idraulici, bracci oscillanti inferiori, barra stabilizzatrice / posteriori:
Sospensioni a ruote indipendenti (schema MacPherson), molle elicoidali, ammortizzatori
idraulici, aste trasversali, puntoni di reazione, barra stabilizzatrice; a richiesta
sospensione autolivellante

Freni anteriori: a disco autoventilanti diam. 284 mm / posteriori: a disco diam. 251 mm

Pneumatici 195/60 VR 15 / Cerchi: 6 J x 15 (5 fori)

Prestazioni dichiarate

Accelerazione: 0-100 km/h: 7,2 s; 0-1000 m:


Velocità: oltre 220 km/h
28,2 s

a 90 km/h, 6,3 litri/100 km; a 120 km/h, 8,2 litri/100 km; ciclo urbano (simulato)
Consumi
9,9 litri/100 km; media ECE 8,1 litri/100 km

Fonte dei dati: "Il Quadrifoglio" n. 17 luglio-settembre 1987

Caratteristiche tecniche - Alfa Romeo 164 TD (1987)


Configurazione

Carrozzeria: Berlina 3 volumi Posizione motore: anteriore Trazione: anteriore

Dimensioni e pesi

Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4555 × 1760 × 1400 Diametro minimo sterzata:

Carreggiate: anteriore 1515 - Altezza minima da terra:


Interasse: 2660 mm
posteriore 1488 mm 1400 mm

Serbatoio: 70 litri (riserva 9


Posti totali: 5 Bagagliaio: 504 dm³
litri)

Masse / in ordine di marcia: 1.400 kg / rimorchiabile: 1.400 kg

Meccanica

Tipo motore: 4 cilindri in linea, basamento in Cilindrata: alesaggio x corsa: 92x94 mm totale:
ghisa, testate separate in lega leggera. 2.500 cm³
Raffreddamento: ad acqua, a circolazione
forzata; elettroventola comandata da
termostato

Distribuzione: 1 albero a camme laterale, aste Alimentazione: iniezione indiretta con


e bilancieri precamera, turbo+intercooler aria/aria

Prestazioni
Potenza: 117 CV a 4200 giri/min / Coppia: 26 kgm a 2500 giri/min
motore

Accensione: - Impianto elettrico: Batteria: 12 V - 55 Ah.

Frizione: monodisco a secco, comando


Cambio: meccanico a 5 marce + RM
idraulico

Telaio

Corpo
Scocca metallica autoportante
vettura

Sterzo a cremagliera con idroguida

anteriori: a ruote indipendenti (schema MacPherson), molle elicoidali,


ammortizzatori idraulici, bracci oscillanti inferiori, barra stabilizzatrice / posteriori:
Sospensioni a ruote indipendenti (schema MacPherson), molle elicoidali, ammortizzatori
idraulici, aste trasversali, puntoni di reazione, barra stabilizzatrice; a richiesta
sospensione autolivellante

Freni anteriori: a disco autoventilanti diam. 284 mm / posteriori: a disco diam. 251 mm

Pneumatici 195/60 VR 15 / Cerchi: 6 J x 15 (5 fori)

Prestazioni dichiarate

Accelerazione: 0-100 km/h: 10,9 s; 0-1000 m:


Velocità: 200 km/h
32,2 s

a 90 km/h, 5,3 litri/100 km; a 120 km/h, 6,5 litri/100 km; ciclo urbano (simulato)
Consumi
8,6 litri/100 km; media ECE 6,1 litri/100 km

Fonte dei dati: "Il Quadrifoglio" n. 17 luglio-settembre 1987

Elenco modelli
0–
0–
Cilindrata Coppia 100 Velocità Anni
Modello Motore Potenza 1000m
(cm³) motrice km/h, km/h prod.
s
s
187 N·m
2.0 Twin 4l 108 kW (138 ft.lbf) oltre 1987-
1962 9.2 30.2
Spark benzina (148 CV) @ 4700 210 1992
rpm
187 N·m
2.0
4l 106 kW (138 ft.lbf) 1990-
TwinSpark 1962 9.9 30.4 210
benzina (144 CV) @ 4700 1992
(cat)
rpm
193 N·m
2.0 4l 106 kW (144 ft.lbf) 1992-
1995 9.9 30.4 210
TwinSpark benzina (146 CV) @ 5000 1995
rpm
187 N·m
2.0
4l 108 kW (138 ft.lbf) 1992-
TwinSpark 1995 9.9 210
benzina (148 CV) @ 5000 1997
Super
rpm
260 N·m
4l turbo 84 kW (191 ft.lbf) 1987-
TD 2499 cc 10.9 32.2 200
diesel (117 CV) @ 2200 1992
rpm
288 N·m
4l turbo 92 kW (212 ft.lbf) 1992-
TD 2499 cc 10.8 32.2 202
diesel (125 CV) @ 2000 1997
rpm
265 N·m
129 kW
4l turbo (195 ft.lbf) 1988-
Turbo 1995 (175 CV + 7.2 28.2 223
benzina @ 2500 1991
overboost)
rpm
306 N·m
V6 154 kW
(226 ft·lbf) oltre 1991-
V6 Turbo turbo 1996 (210 CV + 7.2 27.0
@ 2750 240 1992
benzina overboost)
rpm
301 N·m
V6 151 kW
V6 (223 ft·lbf) 1991-
turbo 1996 (205 CV + 7.7 27,8 240
Turbo(cat) @ 2750 1992
benzina overboost)
rpm
296 N·m
151 kW
V6 TB V6| (221 ft.lbf) 1992-
1996 (205 CV + 8.0 28,0 237
Super benzina @ 3000 1997
overboost)
rpm
261 N·m
V6 141 kW (192 ft.lbf) oltre 1987-
3.0 V6 2959 7.6 28.0
benzina (192 CV) @ 4900 230 1990
rpm
261 N·m
V6 135 kW (192 ft.lbf) 1990-
3.0 V6 (cat) 2959 8.1 230
benzina (184 CV) @ 4900 1992
rpm
Q.V. (12v) V6 2959 147 kW 274 N·m 7.7 27.8 237 1990-
benzina (200 CV) (202 ft.lbf) 1992
@ 4400
rpm
266 N·m
V6 24v V6 152 kW (196 ft.lbf) 1992-
2959 8.0 28.0 240
Super benzina (210 CV) @ 5000 1997
rpm
276 N·m
V6 (203 ft.lbf)
Q.V.(24v) 2959 171kw(233cv) 7.0 27.0 245 1993
benzina @ 5000
rpm
276 N·m
V6 170 kW (203 ft.lbf) 1993-
Q4 2959 7.7 27.8 240
benzina (232 CV) @ 5000 1997
rpm

Alfa Romeo 164 Q4


L'abitacolo è caratterizzato dalla selleria rivestita di morbida pelle (come anche il
volante) e con il divanetto posteriore sostituito da due poltroncine quasi
indipendenti.

La 164 Q4 monta il motore V6 24 valvole di 2959 cm³ (trazione integrale) con una
potenza massima erogata pari a 231 CV a 6300 giri/min e una coppia massima di
280 N m (28,5 kgm) a 5000 giri/min. L'alimentazione (con accensione elettronica
integrata) è ad iniezione elettronica multipoint Bosch Motronic M3.7.

Le sospensioni sono all'avantreno a ruote


indipendenti, braccio trasversale con montante I sedili posteriori Recaro
telescopico (schema MacPherson), molla elicoidale;
Taratura sospensioni
sul retrotreno a ruote indipendenti, bracci
nella 164 QV 1ª serie
trasversali e biella longitudinale, molla elicoidale; barre stabilizzatrici anteriore e posteriore,
ammortizzatori idraulici a taratura programmabile dall'interno dell'abitacolo tramite un pulsante
situato sul cruscotto. In posizione "Auto" gli ammortizzatori vengono tarati automaticamente in base al fondo stradale,
premendo"Sport", le sospensioni diventano più rigide e si modifica l'assetto, per una guida sportiva.

L'impianto frenante è dotato di 4 freni a disco (anteriori autoventilati) con ABS.

Il cambio è di derivazione sportiva a 6 rapporti Getrag con sesta marcia di potenza.

La trazione integrale permanente dispone di giunto viscoso centrale "Viscomatic", sviluppato in esclusiva dall'Alfa Romeo in
collaborazione con la Steyr-Puch, e di differenziale posteriore di tipo Torsen.

Le prestazioni rilevate dal mensile Quattroruote parlavano di 240,459 km/h di velocità di punta e un'accelerazione da 0 a
100 km/h in 7,7 secondi;[4] un altro mensile, Auto parlava invece di velocità massima di 237,650 km/h e uno 0–100 km/h in 6,9
secondi.

Nell'ottobre 1998, la "164 Q4" cessò di essere commercializzata, il suo prezzo in quel momento era di 81.650.000 lire.

La 164 ProCar
Nel 1988 venne presentata una versione con motore 3.5 V10 da Formula 1: la
164 ProCar. Una vettura "laboratorio" sviluppata con tecnologie
all'avanguardia, per l'uso nelle competizioni. All'epoca della presentazione la
vettura, sviluppata per le competizioni, avrebbe potuto avere una produzione in
serie limitata.

Questa vettura era il non plus ultra in fatto di auto da corsa: telaio tubolare,
motore posteriore centrale a 10 cilindri a V, cilindrata 3.5 litri, aspirato, per una
potenza di oltre 620 cavalli ad un regime massimo di 11800 giri/min con una L'Alfa Romeo 164 ProCar
esuberante coppia di ben 39 kgm a 9500 giri/min., scaricati tramite ovviamente
la più classica delle soluzioni sportive: la trazione posteriore. Copriva i 400
metri con partenza da fermo in 9,7 secondi. Dotata di un telaio monoscocca in carbonio e di carrozzeria in kevlar, sospensioni
anteriori e posteriori a doppi quadrilateri deformabili del tipo push rod (oggi ampiamente utilizzato in Formula 1) che ricalcava le
linee della 164 di produzione. L'Alfa Romeo sviluppò questa vettura nel rispetto del regolamento Production Car e doveva essere
destinata a gareggiare nel mai nato Campionato Production Car.[5][6]

A causa della mancata nascita del Campionato Production Car quest'auto è stata prodotta in esemplare unico ed è attualmente
custodita nella collezione del Museo Storico Alfa Romeo. Il motore della 164 ProCar è stato montato anche sull'Alfa Romeo
Sport Prototipo.

Alcune particolarità e primati


È stata la prima auto di produzione mondiale ad essere disegnata in Autocad
La 164 fu la Penultima Alfa Romeo insieme alla "155" venduta negli Stati Uniti direttamente dalla rete di vendita
ufficiale prima della 8c Competizione.
Negli esemplari messi in vendita nel sud est asiatico - specificatamente nei mercati di Hong Kong, Malaysia e
Indonesia - fu ribattezzata 168 a causa del fatto che, nella tradizione cinese, il 4 (164) è un numero dai connotati
negativi mentre l'8 (168) è esattamente il suo contrario.[7]
Alcune 168 Twin Spark furono impiegate come volanti dalla polizia di Taiwan
La 164 al momento della commercializzazione vantò il primato di mettere in commercio il motore diesel più
veloce del mondo.
Al momento del lancio aveva il coefficiente di penetrazione aerodinamica più efficace della sua categoria
All'arrivo sul mercato in Australia fu pregiata del titolo "Best car of the Year".
Il motore V6 turbo presentato con la 164 fu eletto miglior motore dell'anno.
La 164 Twin Spark di colore rosso fu l'ultima auto di Enzo Ferrari.
Alcune 164 Twin Spark blu scuro furono impiegate dall'Arma dei Carabinieri con compiti di auto da
rappresentanza equipaggiate con trombe bitonali e staffa portabandiera sul parafango anteriore sinistro

Note
1. Sergio Massaro, Alfa Romeo: cuore sportivo: la storia, lo sport, le granturismo, Firenze, Giunti, 2006, p. 306
2. ^ IL GOVERNO METTE FINE AL CASO ALFA - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 2
febbraio 2018.
3. ^ La 164 sul sito di Pininfarina (http://www.pininfarina.it/index/storiaModelli/modelli.html?scheda.php?id=79&cmp
=anno&ord=desc&sl=0&ids=38u8nm2if5eo229l66qhp565p2).
4. ^ La prova di Quattroruote novembre 1993 della versione Q4 (https://img140.imageshack.us/gal.php?g=alfa0002.
jpg).
5. ^ Emilio Brambilla, Top Car: Alfa Romeo "164 Pro Car" da 600 CV - Sotto il vestito molto, in Quattroruote, nº 397,
novembre 1988, pp. 98-105.
6. ^ Alfa 164 PRO-CAR, su Desmomelo.it. URL consultato il 1º giugno 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
7. ^ (EN) Alfa 164 e Alfa 168, su digest.net.
Altri progetti
Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it) contiene immagini o altri file su Alfa
Romeo 164 (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Alfa_Romeo_164?uselang=it)

Collegamenti esterni
Storia ed immagini su Mito Alfa Romeo, su mitoalfaromeo.com.
(EN) Sito di appassionati della 164, su greybeard.7host.com.
(EN) Altro sito di appassionati, su digest.net.
Ritrovamento 164 Carabinieri, su lampeggianteblu.it. URL consultato il 7 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 1º marzo
2015).
(EN) Sito dedicato alle auto italiane con approfondimento sulla 164, su carsfromitaly.net.

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