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Rebecca Ricci

5ALSU
Prof. Alfredo Pagnotta

La Clonazione
Che cos’è la clonazione?
La clonazione è una tecnica di ingegneria genetica
che può essere utilizzata per realizzare milioni di copie
identiche di un segmento di DNA (o di un intero
genoma), anche partendo da una singola cellula. Più in
generale, tuttavia, un clone è un individuo
geneticamente identico a un'altra persona.
In Natura:

La clonazione è comune in natura, soprattutto negli organismi unicellulari, che


si riproducono per semplice divisione senza mescolare materiale genetico con
altri individui, o nelle piante: frammenti di foglie o radici separate dalla pianta
madre, radicano e formano un'entità separata.
Dal punto di vista evolutivo, è adottato da organismi che devono formare grandi
popolazioni in ambienti difficili.
Clonazione artificiale:
La clonazione artificiale diventa importante perché garantisce prodotti con proprietà uniformi e
sempre riproducibili. Per questo motivo il processo di clonazione è diventato importante nel
campo dell'agricoltura, in particolare nel campo della pioppicoltura.
Per le piante è sufficiente propagare un frammento vegetale, come una radice, una foglia o un
insieme di cellule.
Nel caso degli animali, la clonazione inizia con il loro corredo genetico.
I nuclei contenenti DNA vengono estratti da qualsiasi cellula di un organismo.
Un ovulo (di un altro organismo) viene quindi svuotato del suo nucleo e al suo posto viene aggiunto
un altro nucleo.
L'ovulo si svilupperà normalmente e darà alla luce un individuo geneticamente identico al
"proprietario" della cellula.
Nel processo viene eliminata la ricombinazione del DNA che accompagna l'unione delle cellule
germinali maschili e femminili e porta alla creazione di nuovi geni.
La clonazione e la religione
Il Vaticano: La clonazione è una minaccia per il futuro dell'uomo (articolo
del giornale “La Repubblica”)

“Una minaccia per il futuro dell'uomo". Commenta così il cardinale Elio Sgreccia, teologo e storico portavoce
del Vaticano sui temi della bioetica, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, la notizia della
clonazione di due scimmie in Cina. "Al contrario della ipotesi di clonazione umana, sulla quale la Chiesa non può
che esprimere la sua condanna più forte e totale - spiega all'Adnkronos - sulla clonazione animale il magistero
ecclesiastico non ha finora espresso una condanna esplicita, ufficiale, lasciando il tema alla valutazione
responsabile degli scienziati", premette Sgreccia.
Ma, aggiunge il porporato, "non c'è dubbio che il passaggio dalla prima pecora Dolly ad altri animali e ora persino
alla scimmia, ovvero a un primate così vicino all'uomo, rappresenta un autentico attentato al futuro dell'intera
umanità. C'è il fortissimo rischio che la clonazione della scimmia possa essere considerato come il penultimo
passo, prima di arrivare alla clonazione dell'uomo, evento che la Chiesa non potrà mai approvare".
I due cuccioli di macachi in Cina sono nati da una provetta con un patrimonio genetico identico come per la
pecora Dolly clonata 20 anni fa. Zhong Zhong e Hua Hua sono due femmine, stanno bene, giocano e sgranano gli
occhioni, anche se i ricercatori dell'Accademia cinese delle scienze hanno avuto le loro belle difficoltà a vederle
nascere. Oggi le scimmiette hanno sei e otto settimane. I loro nomi messi insieme formano la parola Zhonghua,
che vuol dire "popolo cinese". E' la prima volta che la clonazione dà vita a un primate: l'ordine di cui fa parte
anche l'uomo.

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