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SPECIFICA FUNZIONALE
20550 PIP.COR.FUN.
Documento riservato di proprietà di Eni S.p.A. Divisione Agip. Esso non sarà mostrato a Terzi né utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.
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Exploration & Production Division
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PREMESSA
Rev. 0 Emissione
N. 20 Pagine
Appendice “A” – N. 10 Pagine
Appendice “B” – N. 10 Pagine
Appendice “C” – N. 15 Pagine
Appendice “D” – N. 15 Pagine
Appendice “E” – N. 09 Pagine
Appendice “F” – N. 10 Pagine
Appendice “G” – N. 11 Pagine
Appendice “H” – N. 12 Pagine
Appendice “I” – N. 12 Pagine
Febbraio 2004
INDICE
1 GENERALITA’.................................................................................................................... 4
1.1 INTRODUZIONE................................................................................................................. 4
1.2 SCOPO ............................................................................................................................... 4
1.3 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ........................................................................................ 4
1.3.1 Normative europee ............................................................................................................. 6
1.3.2 Normative ISO..................................................................................................................... 6
1.3.3 Normative di altre organizzazioni........................................................................................ 7
1.3.4 Leggi e decreti..................................................................................................................... 8
1.4 DEFINIZIONI....................................................................................................................... 9
1.5 SIMBOLI ED ABBREVIAZIONI........................................................................................... 9
1.6 AMBIENTE OPERATIVO.................................................................................................. 10
5 DOCUMENTAZIONE........................................................................................................ 20
5.1 DOCUMENTI DA PRODURRE ALL’INIZIO DEI LAVORI ................................................ 20
5.2 DOCUMENTI DA PRODURRE NEL CORSO DEI LAVORI............................................. 20
5.3 DOCUMENTI DA PRODURRE AL TERMINE DEI LAVORI ............................................ 20
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1 GENERALITA’
1.1 INTRODUZIONE
La presente specifica è costituita da una parte generale nella quale sono descritti i requisiti
comuni a tutti i rivestimenti e da 9 (nove) Appendici identificate con le lettere da “A” a “I”. Nelle
Appendici sono riportati i requisiti per ciascun rivestimento o ciclo di rivestimento e per ciascun
metodo specifico di applicazione.
1.2 SCOPO
La presente specifica definisce i requisiti minimi per l’applicazione, fornitura, caratterizzazione,
ispezione e collaudo di rivestimenti protettivi da applicarsi alle superfici esterne di tubazioni in
acciaio, condotte sottomarine ed interrate ed ai relativi componenti ed accessori come ad
esempio curve, valvole ecc.
Sulla base dei requisiti della presente specifica dovrà essere elaborata una “Specifica Tecnica
di Progetto”, che dovrà tenere in considerazione i seguenti fattori:
• Servizio al quale il rivestimento sarà destinato (condotte sottomarine, interrate,
temperature d’esercizio, ecc.);
• Esigenze e requisiti specifici del progetto;
• Ciclo del rivestimento da applicare;
• Metodo d’applicazione.
Sulla base dei requisiti della “Specifica Tecnica di Progetto”, l’Appaltatore dovrà preparare una
“Procedura di lavoro” nella quale dovranno essere descritte in dettaglio, le procedure e le
metodologie operative relative ad ogni singola lavorazione ed attività (es. sabbiatura,
applicazione del rivestimento, pulizia, cicli di rivestimento selezionati, ispezioni, ecc.).
Poiché il risultato finale dipende in maniera determinante dal livello qualitativo del lavoro
eseguito (es. preparazione della superficie, applicazione delle varie mani del rivestimento,
procedure e controlli) sono inoltre riportati i requisiti intermedi da seguire durante le singole
operazioni dei lavori di rivestimento.
La “Procedura di lavoro”, prima di diventare operativa, dovrà essere sottoposta al Committente
per approvazione.
In linea di principio si dovranno seguire le indicazioni e le istruzioni riportate nelle schede
tecniche di ciascun prodotto pubblicate dal produttore del rivestimento. Eventuali contrasti e/o
discrepanze tra le schede tecniche e questa specifica dovranno essere sottoposte per
approvazione al Committente.
A titolo esplicativo, in Figura 1 è riportato lo schema per lo sviluppo di un progetto di
rivestimento.
Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Lista dei sistemi
Rev.0 qualificati dal
Committente
Esercizio
Specifica Tecnica
Valutazione dei Scelta del
PROGETTO Temperatura di Progetto
requisiti rivestimento
Ambiente
Contrattista
No
Procedura di
QCP Approvazione Lavoro
Costruzione PQT Yes
Committente
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1.4 DEFINIZIONI
• Produttore del Il produttore o il fornitore del rivestimento da applicare su
rivestimento: tubazioni e/o relativi componenti.
• Materiali di rivestimento: Qualsiasi materiale o composizione liquida, liquefabile, mastice
o polvere da applicare su tubazioni e/o relativi componenti.
• Ciclo del rivestimento: Il numero completo e tipologie di rivestimento da applicare sul
materiale in ordine predeterminato.
• Rivestimento: Qualsiasi materiale o composizione liquida, liquefabile, mastice
o polvere in grado di convertirsi dopo l’applicazione, in una
solida ed aderente pellicola.
• Cut-back: Le dimensioni di ciascuna delle estremità del tubo o
componente che dovranno essere lasciate prive di rivestimento.
• Dry-spray: Fenomeno che si può verificare durante l’applicazione a
spruzzo di una pittura. Particelle secche (pulviscolo) di pittura
nebulizzata si depositano su zone da pitturare o già pitturate,
ma non ancora essiccate, rendendo la superficie rugosa ed
opaca, dando origine ad un possibile difetto di adesione. Tale
pulviscolo ha di solito una scarsa adesione.
• Scheda di sicurezza: Documento pubblicato dal produttore del rivestimento.
• Scheda tecnica prodotto: Documento pubblicato dal produttore del rivestimento nel quale
sono riportate le caratteristiche del prodotto, le tecniche
d’impiego, le istruzioni per l’applicazione e per
l’immagazzinamento.
• Stripe–coat: Mano addizionale di pittura applicata su zone di difficile accesso
e su saldature, spigoli, bordi, bulloni, dadi, ecc. per assicurare il
corretto spessore del rivestimento.
• Supporto o Substrato: Superficie solida interessata dai lavori di pitturazione o di
rivestimento con il ciclo di rivestimento selezionato.
• Condizioni termo- Le condizioni climatiche incontrate rilevate nel corso dei lavori
igrometriche: di preparazione della superficie e di applicazione del
rivestimento.
Alcuni termini, indicati tra parentesi in questa specifica, sono stati riportati in lingua inglese poiché così
comunemente conosciuti ed utilizzati
2 REQUISITI FUNZIONALI
2.1.2 Movimentazione
Tutte le operazioni relative all’accatastamento dovranno essere eseguite utilizzando adeguati
mezzi di sollevamento (gru, carroponti, carrelli elevatori) provvisti di imbragature e di ganci
adeguati. I ganci, da fissare alle estremità del tubo, dovranno essere dotati di una protezione
di gomma o di rame, atta ad evitare danneggiamenti al tubo e alla cianfrinatura.
L’imbragatura dovrà essere provvista di funi laterali di manovra che consentano di guidare i
tubi, evitandone il brandeggio quando sospesi.
Durante le operazioni di movimentazione i tubi non dovranno urtare o strisciare contro ostacoli
o eventuali tubi già accatastati. Il posizionamento dei tubi su quelli già accatastati dovrà
avvenire con la massima precauzione.
Sia le imbragature che i ganci non dovranno urtare o strisciare i tubi.
Adeguati supporti in legno dovranno essere posizionati sul terreno. Il primo e l’ultimo supporto
dovranno distare almeno 0,5 metri dall’estremità del tubo.
successivi la ripetizione di parte o della totalità delle prove di qualifica a scopo di verifica o
qualora siano riscontrati particolari difetti. Se il risultato di una o più prove eseguite dovesse
risultare negativo, la qualifica del rivestimento sarà annullata.
Qualsiasi modifica apportata nella formulazione dei componenti di un prodotto qualificato, se
pur di piccola entità, ed eseguita dal produttore del rivestimento successivamente
all’omologazione, dovrà essere comunicata per iscritto al Committente. Il Committente si
riserva il diritto di richiedere la ripetizione di parte o della totalità delle prove di qualifica, o di
accettare o rifiutare il rivestimento modificato, senza ulteriori prove. Il rivestimento o ciclo
modificato, una volta qualificato, potrà essere usato in sostituzione o in alternativa a quello
originale.
L’Appaltatore dovrà selezionare uno o più rivestimenti selezionati tra quelli elencati nella lista
dei rivestimenti qualificati dal Committente per l’impiego specifico.
Per nessuna ragione l’approvazione da parte del Committente di un rivestimento o ciclo potrà
essere considerato come una garanzia da parte della stessa sulle prestazioni del rivestimento
o ciclo ma unicamente come un’autorizzazione all’utilizzo di quel particolare rivestimento o
ciclo.
Le fasi costituenti il processo di pre-qualifica e di qualifica di un determinato rivestimento sono
rappresentate schematicamente nella Figura 2, fornita a scopo informativo ed illustrativo.
Figura 2
Schema del processo di pre-qualifica e qualifica dei materiali e dei cicli di rivestimento
Documentazione per
ENI Valutazione
dei dati
la pre-qualifica di
ciascun materiale e
ciclo
Commenti
Negativo (Positivi o
Negativi)
Produttore del
Rivestimento
Dati, informazioni e
provini per i test Positivo
ENI
Preparazione
Ispezione
dei provini
Esecuzione
dei tests
Commenti
Negativo (Positivi o
Negativi)
Materiali e ciclo
Positivo
qualificato
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Il grado finitura sarà conforme ai requisiti del ciclo del rivestimento previsto ed in ogni caso in
accordo con la norma 8501-1.
Il profilo della superficie sabbiata dovrà essere conforme ai requisiti del ciclo del rivestimento
previsto nelle Appendici per ciascun ciclo di rivestimento e misurato in accordo con la norma
ISO 8503 o NACE RP0287.
2.5.1 Abrasivi
Qualsiasi tipo di abrasivo utilizzato per la sabbiatura dovrà essere asciutto, pulito e privo di sali
solubili. La conduttività, misurata in accordo con la norma ASTM D-4940, non dovrà essere
superiore a 150 µS/cm (microSiemens per centimetro) ed il contenuto di cloruri inferiore a 25
ppm.
Gli abrasivi non metallici dovranno soddisfare i requisiti delle norme ISO 11126 Part 1÷8,
applicabile al tipo di abrasivo che si intende utilizzare. Eventuali prove e controlli dovranno
essere eseguiti in accordo con le norme ISO 11127 Part 1 ÷ 7.
Gli abrasivi metallici dovranno soddisfare i requisiti delle norme ISO 11124 Part 1 ÷ 4,
applicabile al tipo di abrasivo che si intende utilizzare. Eventuali prove e controlli dovranno
essere eseguiti in accordo con le norme ISO 11125 Part 1 ÷ 7.
Il tipo e la granulometria dell’abrasivo dovranno essere selezionati in modo tale da garantire
l’ottenimento del profilo e della rugosità del supporto richiesto.
In nessun caso sarà consentito l’uso di abrasivo siliceo.
2.9 MARCATURA
Tutti i tubi dovranno essere identificati mediante una specifica ed univoca marcatura.
L’Appaltatore dovrà ripristinare qualsiasi marcatura originale rimossa durante il processo di
rivestimento, in accordo con le istruzioni del Committente.
La marcatura dovrà essere eseguita con pittura indelebile.
2.10.1 Movimentazione
Durante la movimentazione dei tubi dovrà essere presa ogni precauzione ed adottato ogni
accorgimento per evitare di provocare qualsiasi danneggiamento al tubo e al suo rivestimento.
Non sarà accettato l’utilizzo di funi d’acciaio o di qualsiasi altra attrezzatura che in qualche
modo possa danneggiare il rivestimento alle estremità.
Tutto il personale addetto alla movimentazione dovrà essere di provata esperienza ed
adeguatamente istruito.
Tutte le operazioni di movimentazione ed le relative attrezzature utilizzate dovranno essere
rigorosamente conformi alla normativa antinfortunistica vigente.
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I tempi minimi da rispettare prima della movimentazione, stoccaggio e caricazione dei tubi
rivestiti dovranno essere in accordo con le istruzioni contenute nelle schede tecniche del
prodotto fornite dal produttore del rivestimento nonché con le particolari istruzioni e requisiti
del Committente.
2.10.2 Stoccaggio
Le aree o l’area destinata/e allo stoccaggio dei tubi, componenti ed accessori dovrà rispondere
ai seguenti requisiti:
a) Avere una distanza di almeno trenta (30) metri da qualsiasi conduttore di linee elettriche.
La distanza dovrà essere misurata lungo il terreno a partire dalla proiezione verticale sul
piano di campagna del più vicino cavo;
b) Essere prive di qualsiasi specie di vegetazione (erba, arbusti e cespugli). Nelle stesse
condizioni dovranno trovarsi anche le zone limitrofe, di ampiezza sufficiente da impedire
che eventuali incendi possano propagarsi fino alle cataste;
c) Essere prive di sassi sporgenti e da qualsiasi materiale estraneo che possa danneggiare i
tubi o i relativi componenti;
d) Essere livellate affinché il carico della catasta sia ripartito in modo uniforme sugli appoggi
e possa garantire la stabilità della stessa;
e) Avere una portanza tale da impedire qualsiasi sprofondamento dei tubi e conseguente
contatto con il terreno;
f) Non essere mai direttamente esposte a spruzzi di acqua salata o salmastra.
I tubi rivestiti che si intende stoccare per lunghi periodi dovranno essere adeguatamente
protetti dalla diretta esposizione ai raggi solari e dal calore.
La massima altezza delle cataste non dovrà superare i tre (3) metri, escludendo lo spessore
delle traversine d’appoggio. In considerazione della tipologia del terreno (compattato con
inerti, agricolo, roccioso) i supporti dovranno essere sufficientemente distanziati dal terreno e
di forma e numero adeguato al fine di evitare deformazioni permanenti ed assicurare al tempo
stesso una corretta distribuzione del carico.
In linea generale, il numero massimo di strati ammessi per l’accatastamento dei tubi dovrà
essere il seguente:
• Per tubi con diametro sino a 12” (323 mm): No. 6;
• Per tubi con diametro compreso tra 14" (355 mm) e 20" (508 mm): No. 4;
• Per tubi con diametro compreso tra 22" (558 mm) e 28" (711 mm): No. 3;
• Per tubi con diametro compreso tra 30" (762 mm) e 36" (915 mm): No. 2;
• Per tubi con diametro superiore a 36" (915 mm): No. 1.
2.10.3 Consegna
I tubi ed i componenti rivestiti dovranno essere accuratamente ispezionati prima della loro
consegna e gli eventuali danneggiamenti dovranno essere riparati in accordo con i requisiti
riportati nelle Appendici per ciascun tipo di rivestimento.
La movimentazione dei tubi rivestiti dovrà essere eseguita in accordo con i requisiti riportati al
punto 2.9.1 di questa Specifica.
La caricazione in officina o in campo dei tubi e dei relativi componenti rivestiti dovrà essere
eseguita con particolare cura in maniera che il rivestimento dei tubi e dei componenti non
venga danneggiato durante la spedizione.
I tubi con diametro inferiore agli 80 mm. (3”) dovranno essere consegnati in fasci, legati in 4 o
5 punti mediante robusti nastri possibilmente non metallici, larghi ognuno almeno 25 mm.
Al termine della spedizione tutti i tubi e i componenti dovranno essere sottoposti ad un
accurato controllo visivo e tutti quelli che presentassero danneggiamenti e/o difetti superficiali
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dovranno essere riparati in accordo con i requisiti riportati nell’Appendice prevista per ciascun
rivestimento.
Gli schiacciamenti del rivestimento dovuti all’accatastamento sui punti di appoggio dei supporti
dovranno avere mantenuto almeno il 67% dello spessore originario del rivestimento; in caso
contrario si dovrà procedere alla riparazione.
4.1 GENERALE
L’appaltatore dovrà osservare tutti i Requisiti di Gestione e Garanzia della Qualità definiti e
contenuti nella specifica gestionale applicabile ed allegata alla richiesta di offerta.
Prima dell’inizio di qualsiasi lavoro di rivestimento l’Appaltatore dovrà sottoporre al
Committente, per approvazione, le procedure relative alle prove di qualifica nonché i metodi
previsti per l’esecuzione del lavoro, applicabili alle specifiche procedure di produzione.
4.5.1 Appaltatore
L’appaltatore dovrà nominare un ispettore interno, responsabile del Controllo Qualità come
stabilito dal Quality Control Plan (QCP). L’ispettore dovrà possedere l’adeguata e specifica
esperienza per il processo di rivestimento da ispezionare e/o collaudare. Una dichiarazione
contenente il nominativo dell’ispettore e un elenco dei lavori eseguiti dal quale si evinca
l’esperienza maturata nel settore, dovrà essere allegata al Quality Control Plan (QCP). Tale
dichiarazione dovrà essere sottoposta al Committente per approvazione.
L’ispettore nominato dall’Appaltatore dovrà eseguire tutti i necessari collaudi ed ispezioni al
fine di garantire che tutti i lavori eseguiti siano in conformità a quanto stabilito dal QC
approvato e con i specifici requisiti stabiliti dal Committente.
rivestimento. Tutti i valori rilevati durante ciascuna fase delle ispezioni dovranno essere
riportati su un apposito modulo.
5 DOCUMENTAZIONE
SPECIFICA FUNZIONALE
APPENDICE “A”
REQUISITI FUNZIONALI PER LA QUALIFICA E L’APPLICAZIONE DI RIVESTIMENTI
EPOSSIDICI O EPOSSIDICI MODIFICATI DA APPLICARE SULLA SUPERFICIE
ESTERNA DI TUBI E COMPONENTI D’ACCIAIO
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Appendice “A” - Pagina 2 di 10
CONTENUTO
1 GENERALITÀ..................................................................................................................... 3
1.1 INTRODUZIONE................................................................................................................. 3
1.2 SCOPO ............................................................................................................................... 3
1.3 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ........................................................................................ 3
1 GENERALITÀ
1.1 INTRODUZIONE
La presente Appendice è parte integrante della Specifica Funzionale 20550.PIP.COR.FUN.
Rev. 0 e pertanto in nessun caso potrà essere utilizzata singolarmente. Tutti i requisiti, le
normative e gli articoli riportati nella Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev.0 sono
totalmente applicabili a questa Appendice.
La presente Appendice si riferisce alla norma EN 10289 (Tubi e raccordi d’acciaio per
condotte terrestri e marine – Rivestimenti esterni in resina epossidica e resina epossidica-
modificata applicata allo stato liquido) il contenuto della quale deve essere considerato parte
integrante della presente Appendice.
Essa definisce inoltre i requisiti aggiuntivi richiesti dal Committente per la qualifica e
l’applicazione dei rivestimenti.
1.2 SCOPO
La presente Appendice definisce i requisiti minimi funzionali per la qualifica, fornitura ed
applicazione di pitture liquide epossidiche o epossidiche-modificate, esenti da catrami, da
applicare sulle superfici esterne di tubi e componenti in acciaio, destinati a condotte marine o
terrestri come definito al punto 1 della norma EN 10289.
Il ciclo di rivestimento considerato da questa Appendice è il Tipo 3: -20°C +80°C, con
spessore di classe “C” (1.500 µm) della norma EN 10289.
Il Produttore del rivestimento dovrà eseguire a proprie spese tutti i test previsti dalla presente
Appendice, che dovranno essere eseguiti e documentati da laboratorio indipendente,
qualificato ed approvato dal Committente. Il Committente si riserva il diritto di partecipare e
verificare, in qualsiasi momento, l’esecuzione dei test.
Qualora la formula di uno o di tutti i materiali di rivestimento venga modificata dopo il test di
qualifica, sia il materiale di rivestimento che il relativo ciclo dovranno essere oggetto di ri-
qualifica.
Sono richiesti due livelli di test, così distinti:
a) Test per la caratterizzazione del materiale di rivestimento;
b) Test per la caratterizzazione del ciclo di rivestimento.
3.3.1 Etichettatura
Ciascun materiale di rivestimento, solvente o diluente da testare, dovrà essere consegnato nel
suo contenitore originale corredato dell’etichetta del Produttore, sulle quali saranno
chiaramente riportate le seguenti informazioni:
a) Nome commerciale del materiale di rivestimento (Parte A);
b) Nome commerciale del catalizzatore (Parte B);
c) Produttore del rivestimento;
d) Colore;
e) Lotto di lavorazione di ciascun componente (Parte A – Parte B);
f) Data di produzione.
b) Viscosità della base e del catalizzatore in accordo ai requisiti della norma ISO 2555 alle
seguenti temperature: 5, 15, 25, 35 e 40°C;
c) Spettrogramma all’infrarosso dei due componenti, con e senza pigmento, e del
rivestimento dopo completa reticolazione. Il Product Quality Manager del Produttore del
rivestimento dovrà certificare i dati forniti, indicando il metodo e la risoluzione utilizzata.
d) Analisi termica, con indicazione del metodo impiegato:
• Curva della reazione di reticolazione con scansione della temperatura, da
temperatura ambiente fino alla fine della reazione;
• Temperatura di transizione vetrosa (Tg);
• Velocità di scansione (°C/min);
• Temperatura all’inizio della reazione, picco massimo a fine reazione ed entalpia di
reazione.
e) Shore “D” secondo la norma ISO 868 in funzione del tempo in condizioni isotermiche a 5,
15, 25, 35 e 40°C.
Per tutti i dati previsti il Produttore del rivestimento dovrà indicare il metodo di prova e lo
standard utilizzato, i valori garantiti e le tolleranze accettabili.
Tutti i dati e la documentazione forniti dal Produttore del rivestimento dovranno essere inclusi
come allegati al rapporto finale dei test redatto dal laboratorio.
Per ciascun lotto dovranno essere prelevati tre campioni: uno sarà utilizzato per i test, mentre
gli altri due saranno conservati per un periodo non superiore alla durata indicata sulla scheda
tecnica del prodotto, ed utilizzato per eventuali analisi di controllo.
Per i prodotti bi-componenti, i test dovranno essere effettuati sia per la base che per il
catalizzatore.
Il laboratorio scelto dovrà analizzare i vari componenti del materiale di rivestimento al fine di
verificare l’accuratezza e la rispondenza dei dati forniti dal Produttore del rivestimento, inclusi
tra l’altro i seguenti dati:
• Viscosità;
• Densità;
• Residuo secco in volume;
• Residuo secco in peso;
• Spettrogramma all’infrarosso.
Tabella 1
Test da eseguire
Caratteristica Standard/Metodo Criteri di accettabilità
EN 10289
Spessore secco (DFT) Min 1.500 µm (Classe “C”) – Max 1.800 µm
Appendice A
EN 10289 Assenza di difetti in accordo con la norma EN
Aspetto e continuità
pgf. 7.4 10289
EN 10289 • A –5°C, 4,5 J
Resistenza all’urto
Appendice C • A +23°C, 10 J
Conforme al valore fornito dal Produttore del
Durezza (Shore D) ISO 868
rivestimento
EN 10289
Porosità con Holiday Detector Appendice B Assenza di porosità
NACE RP0188
Adesione- EN 10289 • Rating 2 a (23 ±2)°C
Resistenza alla rimozione Appendice D • Rating 4 alla temp. max di esercizio ±2°C
Adesione EN 24624 Valore minimo: 10 MPa a (23 ±2)°C,
(metodo del Pull-off) ISO 4624 utilizzando uno strumento pneumatico
EN 10289 • 8 mm max a (23 ±2)°C per 28 gg.
Distacco catodico
Appendice E • 8 mm max a (60 ±2)°C per 2 gg.
EN 10289
Resistenza specifica • Rs = 107 a (23 ±2)°C per 100 gg.
pgf. 7.11 e
d’isolamento elettrico
Appendice F • Rs = 104 a Tmax esercizio ±2°C per 30 gg.
5.1 PRERISCALDO
Le apparecchiature per il preriscaldamento dei tubi dovranno essere approvate dal
Committente.
Nell'eventualità l’Appaltatore per il preriscaldamento utilizzi fiamme libere a diretto contatto con
la superficie del tubo, la superficie dovrà essere sempre mantenuta in movimento rispetto alla
fiamma con una velocità di roto-traslazione non inferiore a 10 mm/sec. Inoltre la combustione
deve essere regolata in modo da non dare luogo a depositi di fuliggine e di condensa sul
metallo.
L’Appaltatore dovrà prendere tutte le necessarie precauzioni per evitare arresti della linea che
potrebbero portare ad inutili e dannose elevate temperature dell’acciaio del tubo.
La temperatura di preriscaldamento dovrà essere mantenuta tra i 35 ed i 50°C; essa dovrà
essere controllata almeno tre volte ogni turno di lavoro (all’inizio, a metà ed alla fine turno) ed
ogni qualvolta si verifichino delle interruzioni della linea di produzione.
Il controllo della temperatura di preriscaldamento può essere eseguito sia con termo-matite
che con termometro a contatto. Tutti i rilievi di temperatura di pre-riscaldo dovranno essere
registrati sul certificato di produzione.
6.1 GENERALE
I requisiti aggiuntivi di Gestione e Garanzia della Qualità sono contenuti nell’applicabile
“Specifica dei Requisiti di Qualità e di Esecuzione” allegata alla richiesta di offerta.
Dovranno essere attentamente seguiti i requisiti definiti al punto 4 della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
e) Criteri d’accettabilità;
7 DOCUMENTAZIONE E RAPPORTI
Al completamento delle lavorazioni l’Appaltatore dovrà produrre tutta la documentazione
richiesta al punto 5 della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
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SPECIFICA FUNZIONALE
APPENDICE “B”
REQUISITI FUNZIONALI PER LA QUALIFICA E L’APPLICAZIONE DI RIVESTIMENTI
POLIURETANICI O POLIURETANICI MODIFICATI DA APPLICARE SULLA
SUPERFICIE ESTERNA DI TUBI E COMPONENTI D’ACCIAIO
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Appendice “B” - Pagina 2 di 10
CONTENUTO
1 GENERALITA’.................................................................................................................... 3
1.1 INTRODUZIONE................................................................................................................. 3
1.2 SCOPO ............................................................................................................................... 3
1.3 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ........................................................................................ 3
1 GENERALITA’
1.1 INTRODUZIONE
La presente Appendice è parte integrante della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 e pertanto in nessun caso potrà essere utilizzata singolarmente. Tutti i requisiti, le
normative e gli articoli riportati nella Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN Rev. 0 sono
totalmente applicabili a questa Appendice.
La presente Appendice si riferisce alla norma EN10290 (Tubi e raccordi d’acciaio per condotte
terrestri e marine – Rivestimenti esterni in poliuretano e poliuretano-modificato applicato allo
stato liquido), il contenuto della quale dovrà essere considerato parte integrante della presente
Appendice.
Essa definisce inoltre i requisiti aggiuntivi richiesti dal Committente per la qualifica e
l’applicazione dei rivestimenti.
1.2 SCOPO
La presente Appendice definisce i requisiti minimi funzionali per la qualifica, fornitura ed
applicazione di pitture liquide poliuretaniche o poliuretaniche modificate esenti da catrame, da
applicare sulle superfici esterne di tubi e componenti d’acciaio, destinate a condotte marine o
terrestri come definito al punto 1 della norma EN 10290.
Il ciclo di rivestimento considerato da questa Appendice è il tipo: -20°C +80°C con spessore di
classe “B” (1.500 µm) della norma EN 10290.
Il Produttore del rivestimento dovrà eseguire a proprie spese tutti i test previsti dalla presente
Appendice, che dovranno essere eseguiti e documentati da laboratorio indipendente,
qualificato ed approvato dal Committente. Il Committente si riserva il diritto di poter partecipare
e verificare, in qualsiasi momento, l’esecuzione dei test.
Qualora la formula di uno o di tutti i materiali di rivestimento venga modificata dopo il test di
qualifica, sia il materiale di rivestimento che il relativo ciclo dovranno essere oggetto di ri-
qualifica.
Sono richiesti due livelli di test, così distinti:
a) Test per la caratterizzazione del materiale di rivestimento;
b) Test per la caratterizzazione del ciclo di rivestimento.
3.3.1 Etichettatura
Ciascun materiale di rivestimento, solvente o diluente da testare, dovrà essere consegnato nel
suo contenitore originale corredato dell’etichetta del Produttore, sulle quali saranno
chiaramente riportate le seguenti informazioni:
a) Nome commerciale del materiale di rivestimento (Parte A);
b) Nome commerciale del catalizzatore (Parte B);
c) Produttore del rivestimento;
d) Colore;
e) Lotto di lavorazione di ciascun componente (Parte A – Parte B);
f) Data di produzione.
b) Viscosità della base e del catalizzatore in accordo ai requisiti della norma ISO 2555 alle
seguenti temperature: 5, 15, 25, 35 e 40°C;
c) Spettrogramma all’infrarosso dei due componenti con e senza pigmento, e del
rivestimento dopo completa reticolazione. Il Product Quality Manager del Produttore del
rivestimento dovrà certificare i dati forniti, indicando il metodo e la risoluzione utilizzata;
d) Analisi termica, con indicazione del metodo impiegato:
• Curva della reazione di reticolazione con scansione della temperatura, da
temperatura ambiente fino alla fine della reazione;
• Temperatura di transizione vetrosa (Tg);
• Velocità di scansione (°C/min);
• Temperatura all’inizio della reazione, picco massimo a fine reazione ed entalpia di
reazione.
e) Shore “D” secondo la norma ISO 868 in funzione del tempo in condizioni isotermiche a 5,
15, 25, 35 e 40°C.
Per tutti i dati previsti, il Produttore del rivestimento dovrà indicare il metodo di prova e lo
standard utilizzato, i valori garantiti e le tolleranze accettabili.
Tutti i dati e la documentazione forniti dal Produttore del rivestimento dovranno essere inclusi
come allegati al rapporto finale dei test redatto dal laboratorio.
Per ciascun lotto dovranno essere prelevati tre campioni: uno sarà utilizzato per i test, mentre
gli altri due saranno conservati per un periodo non superiore alla durata indicata sulla scheda
tecnica del prodotto, ed utilizzato per eventuali analisi di controllo.
Per i prodotti bi-componenti, i test dovranno essere effettuati sia per la base che per il
catalizzatore.
Il laboratorio scelto dovrà analizzare i vari componenti del materiale di rivestimento al fine di
verificare l’accuratezza e la rispondenza dei dati forniti dal Produttore del rivestimento, inclusi
tra l’altro i seguenti dati:
• Viscosità;
• Densità;
• Residuo secco in volume;
• Residuo secco in peso;
• Spettrogramma all’infrarosso.
TABELLA 1
Test da eseguire
Caratteristica Standard/Metodo Criteri d’accettabilità
EN 10290
Spessore Secco (DFT) Min. 1.500 (Class “B”) – Max. 1.800 µm
Appendice A
Assenza di difetti in accordo alla norma EN
Aspetto e continuità EN 10290 pgf. 7.4
10290
EN 10290 • A –5°C, 4,5 J
Resistenza all’urto
Appendice C • A +23°C, 10 J
Conforme al valore fornito dal Produttore del
Durezza (Shore D) ISO 868
rivestimento
EN 10290
Porosità con Holiday
Appendice B Assenza di porosità
Detector
NACE RP0188
Adesione - Resistenza alla EN 10290 • Rating 3 a (23 ±2)°C
rimozione Appendice D • Rating 4 alla temp. max di esercizio ±2°C
5.1 PRERISCALDO
Le apparecchiature per il preriscaldamento dei tubi dovranno essere approvate dal
Committente.
Nell'eventualità l’Appaltatore per il preriscaldamento utilizzi fiamme libere a diretto contatto con
la superficie del tubo, la superficie dovrà essere sempre mantenuta in movimento rispetto alla
fiamma con una velocità di roto-traslazione non inferiore a 10 mm/sec. Inoltre la combustione
deve essere regolata in modo da non dare luogo a depositi di fuliggine e di condensa sul
metallo.
L’Appaltatore dovrà prendere tutte le necessarie precauzioni per evitare arresti della linea che
potrebbero portare ad inutili e dannose elevate temperature dell’acciaio del tubo.
La temperatura di preriscaldamento dovrà essere mantenuta tra i 35 ed i 50°C; essa dovrà
essere controllata almeno tre volte ogni turno di lavoro (all’inizio, a metà ed alla fine turno) ed
ogni qualvolta si verifichino delle interruzioni della linea di produzione.
Il controllo della temperatura di preriscaldamento può essere eseguito sia con termo-matite
che con termometro a contatto. Tutti i rilievi di temperatura di pre-riscaldo dovranno essere
registrati sul certificato di produzione.
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Rev. 0 Febbraio 2004
Exploration & Production Division
Appendice “B” - Pagina 9 di 10
6.1 GENERALE
I requisiti aggiuntivi di Gestione e Garanzia della Qualità sono contenuti nell’applicabile
“Specifica dei Requisiti di Qualità e di Esecuzione” allegata alla richiesta di offerta.
Dovranno essere attentamente seguiti i requisiti definiti al punto 4 della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
e) Criteri d’accettabilità;
7 DOCUMENTAZIONE E RAPPORTI
Al completamento delle lavorazioni l’Appaltatore dovrà produrre tutta la documentazione
richiesta al punto 5 della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
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Exploration & Production Division
SPECIFICA FUNZIONALE
APPENDICE “C”
REQUISITI FUNZIONALI PER LA QUALIFICA E L’ APPLICAZIONE DI RIVESTIMENTI
A TRE STRATI DI POLIETILENE ESTRUSO DA APPLICARE SULLA SUPERFICIE
ESTERNA DI TUBI E COMPONENTI D’ACCIAIO
20550 PIP.COR.FUN.
Documento riservato di proprietà di Eni S.p.A. Divisione Agip. Esso non sarà mostrato a Terzi né utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.
This document is property of Eni S.p.A. Divisione Agip. It shall neither be shown to Third Parties not used for purposes other than those for which it has been sent.
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Rev. 0 – Febbraio 2004
Exploration & Production Division
Appendice “C” - Pagina 2 di 15
CONTENUTO
1 GENERALITA’.................................................................................................................... 3
1.1 INTRODUZIONE................................................................................................................. 3
1.2 SCOPO ............................................................................................................................... 3
1.3 AMBIENTE OPERATIVO.................................................................................................... 3
1.4 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ........................................................................................ 3
1 GENERALITA’
1.1 INTRODUZIONE
La presente Appendice è parte integrante della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 e pertanto in nessun caso potrà essere utilizzata singolarmente. Tutti i requisiti, le
normative e gli articoli riportati nella Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0 sono
totalmente applicabili a questa Appendice.
La presente Appendice si riferisce alla norma EN 10288 (Tubi e raccordi per condotte terrestri
e marine – Rivestimenti esterni a doppio strato a base di polietilene applicati mediante
estrusione) il contenuto della quale deve essere considerato parte integrante della presente
Appendice.
Essa definisce inoltre i requisiti aggiuntivi richiesti dal Committente per la qualifica e
l’applicazione dei rivestimenti.
1.2 SCOPO
Questa Appendice definisce i requisiti minimi funzionali per la qualifica, fornitura ed
applicazione di rivestimenti a tre strati di polietilene estruso da applicare in stabilimento, sulle
superfici esterne di tubi e componenti in acciaio, destinati a condotte marine o terrestri come
definito al punto 1 della norma EN 10288.
Tabella 1
Proprietà Metodo Criteri d’accettabilità
Tecnica della piastra calda
Gel Time 80 + 10 s Max
(DIN 55990 T8)
Peso Specifico Metodo Standard 1,20 – 1,60
Polveri: 20 g
Contenuto d’umidità Temperatura: 105°C 0,5% (max.)
Tempo: 30 minuti
Temperatura di
Analisi termica differenziale ∆ Tg < -5°C
transizione vetrosa (Tg)
2,5° per diametro
Prova di piegamento DIN 53452
Nessuna mancanza
Tabella 2
Proprietà Standard Criteri Accettabilità
Indice di fluidità di massa ISO 1133 1 a 6 g/10 min
Densità (Massa Volumica) ISO 1183 0,93 a 0,95
Resistenza alla rottura ≥ 12 MPa
ASTM D 638
Allungamento a rottura ≥ 600%
Durezza Shore “D” ASTM 2240 ≥ 35
Brittle point ASTM 746 - 60°C
Temperatura di rammollimento Vicat
ASTM 1525 > 90°C
(9,8 N)
Punto di fusione ASTM 3418 > 120°C
Tabella 3
Proprietà Standard Criteri d’accettabilità
Indice di fluidità di massa ISO 1133 0,25 a 3 g/10 min
Densità ISO 1183 0,94 a 0,96
Contenuto di nerofumo ASTM D 1603 ≥ 2.0%
Resistenza a trazione a 23°C ASTM D 638 ≥ 17 Mpa
Allungamento a rottura a 23°C ASTM D 638 > 600%
Durezza Shore “D” ASTM D 2240 ≥ 50
Assorbimento d’acqua ASTM D 570 ≤ 0,05% 24 h
Temperatura di rammollimento
ASTM D 1525 > 110°C
VICAT (9,8 N)
Punto di fusione ASTM D 3418 > 110°C
Brittle point MA 17238 < -20°C
Resistenza specifica d’isolamento
DIN 30670 ≥ 108 Ω a (23±2)°C per 100 gg.
elettrico
Tabella 4
3.3.1 Etichettatura
Ciascun materiale di rivestimento, solvente o diluente da testare, dovrà essere consegnato nel
suo contenitore originale corredato dell’etichetta del Produttore, sulle quali saranno
chiaramente riportate le seguenti informazioni:
a) Nome commerciale del materiale di rivestimento (primer, adesivo e polietilene estruso);
b) Produttore del rivestimento;
c) Colore;
d) Lotto di lavorazione di ciascun componente (primer, adesivo e polietilene estruso);
e) Data di produzione.
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Appendice “C” - Pagina 7 di 15
Tabella 5
Informazioni e dati forniti dal Produttore del rivestimento
Informazioni Primer Adesivo Polietilene
Resistenza alla radiazione ultravioletta No No Si
Resistenza allo Stress Cracking (ESCR) No No Si
Resistenza specifica d’isolamento No No Si
Contenuto pigmenti No No Si
Grado di dispersione dei pigmenti No No Si
Per tutti i dati previsti il Produttore del rivestimento dovrà indicare il metodo di prova e lo
standard utilizzato, i valori garantiti e le tolleranze accettabili.
Tutti i dati e la documentazione forniti dal Produttore del rivestimento dovranno essere inclusi
come allegati al rapporto finale dei test redatto dal laboratorio.
Per ciascun lotto dovranno essere prelevati tre campioni: uno sarà utilizzato per i test, mentre
gli altri due saranno conservati per un periodo non superiore alla durata indicata sulla scheda
tecnica del prodotto, ed utilizzato per eventuali analisi di controllo.
Il laboratorio scelto dovrà analizzare i vari componenti del materiale di rivestimento al fine di
verificare l’accuratezza e la rispondenza dei dati forniti dal Produttore del rivestimento.
I provini dovranno essere preparati e rivestiti con il ciclo di rivestimento previsto ed in accordo
con i requisiti stabiliti ai punti 5 e 6 della presente Appendice e della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0, incluso le operazioni di ispezione, controllo, prove e collaudo e
rapporto di ciascuna fase del processo di rivestimento.
L’applicazione del rivestimento dovrà essere eseguita utilizzando lo stesso metodo applicativo
per il quale è stata richiesta la qualifica e con i medesimi parametri (es. spessore del
rivestimento).
I provini una volta preparati potranno essere testati immediatamente dopo la completa
reticolazione o opportunamente conservati. Resta comunque definito che i test dovranno
essere eseguiti non oltre tre mesi dalla preparazione dei provini.
Tabella 6
Test da eseguire sui provini
Caratteristica Standard/Metodo Criteri d’accettabilità
EN 10288
Flessibilità ≥3% a (23 ±2)°C
pgf. 8.14
Durezza (Shore “D”) ASTM D 2240 ≥ 50
5.1 PRERISCALDO
Le apparecchiature per il preriscaldamento dei tubi dovranno essere approvate dal
Committente.
Nell'eventualità l’Appaltatore per il preriscaldamento utilizzi fiamme libere a diretto contatto con
la superficie del tubo, la superficie dovrà essere sempre mantenuta in movimento rispetto alla
fiamma con una velocità di roto-traslazione non inferiore a 10 mm/sec. Inoltre la combustione
deve essere regolata in modo da non dare luogo a depositi di fuliggine e di condensa sul
metallo.
L’Appaltatore dovrà prendere tutte le necessarie precauzioni per evitare eventuali arresti della
linea che potrebbero portare ad inutili e dannose elevate temperature dell’acciaio del tubo.
La temperatura di preriscaldamento dovrà essere mantenuta tra i 35 ed i 50°C; essa dovrà
essere controllata almeno tre volte ogni turno di lavoro (all’inizio, a metà ed alla fine turno) ed
ogni qualvolta si verifichino delle interruzioni della linea di produzione.
Tutti i rilievi di temperatura dei preriscaldi dovranno essere registrati sul certificato di
produzione.
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Appendice “C” - Pagina 11 di 15
5.3.4 Raffreddamento
Al termine del processo di rivestimento i tubi dovranno essere raffreddati con acqua dolce
affinché gli stessi raggiungano una temperatura di 60°C (±10°C).
Tutte le riparazioni dovranno essere eseguite in accordo ai requisiti definiti al punto 10 della
norma EN 10288.
5.5.2 Ispezione
L’area riparata dovrà essere ispezionata al 100% con l’utilizzo di un “Holiday Detector”
(porosimetro) calibrato ad una tensione di 10 kV per mm di spessore di rivestimento in
accordo al metodo definito in Appendice B dello standard EN 10288.
6.1 GENERALE
I requisiti aggiuntivi di Gestione e Garanzia della Qualità sono contenuti nell’applicabile
“Specifica dei Requisiti di Qualità e di Esecuzione” allegata alla richiesta di offerta.
Dovranno essere attentamente seguiti i requisiti definiti al punto 4 della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
e) Criteri d’accettabilità;
In accordo alla Tabella 8 della norma EN 10288 ed ai requisiti della presente Appendice,
l’Appaltatore dovrà eseguire durante l’esecuzione ed al termine dei lavori tutte le ispezioni ed i
controlli riportati alla Tabella 7 della presente Appendice.
7 DOCUMENTAZIONI E RAPPORTI
Al completamento delle lavorazioni l’Appaltatore dovrà produrre tutta la documentazione
richiesta al punto 5 della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
Eni S.p.A. 20550 PIP.COR.FUN.
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Appendice “C” - Pagina 14 of 15
SPECIFICA FUNZIONALE
APPENDICE “D”
REQUISITI FUNZIONALI PER LA QUALIFICA E L’ APPLICAZIONE DI RIVESTIMENTI
A TRE STRATI DI POLIPROPILENE ESTRUSO DA APPLICARE SULLA SUPERFICIE
ESTERNA DI TUBI E COMPONENTI D’ACCIAIO
20550 PIP.COR.FUN.
Documento riservato di proprietà di Eni S.p.A. Divisione Agip. Esso non sarà mostrato a Terzi né utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.
This document is property of Eni S.p.A. Divisione Agip. It shall neither be shown to Third Parties not used for purposes other than those for which it has been sent.
Eni S.p.A. 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 - Febbraio 2004
Exploration & Production Division
Appendice “D” - Pagina 2 di 15
CONTENUTO
GENERALITA’ ........................................................................................................................................ 3
1.1 INTRODUZIONE................................................................................................................. 3
1.2 SCOPO ............................................................................................................................... 3
1.3 AMBIENTE OPERATIVO.................................................................................................... 3
1.4 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ........................................................................................ 3
1 GENERALITA’
1.1 INTRODUZIONE
La presente Appendice è parte integrante della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 e pertanto in nessun caso potrà essere utilizzata singolarmente. Tutti i requisiti, le
normative e gli articoli riportati nella Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN Rev. 0 sono
totalmente applicabili a questa Appendice.
La presente Appendice, limitatamente all’esecuzione dei test e ai relativi criteri d’accettabilità,
si riferisce alla norma EN 10288 (Tubi e raccordi per condotte terrestri e marine – Rivestimenti
esterni a doppio strato a base di polietilene applicati mediante estrusione).
1.2 SCOPO
Questa Appendice definisce i requisiti minimi funzionali per la qualifica, fornitura ed
applicazione di rivestimenti a tre strati di polipropilene estruso da applicare in stabilimento,
sulle superfici esterne di tubi e componenti in acciaio, destinati a condotte marine o terrestri
per il trasporto di olio, gas o acqua.
Tabella 1
Proprietà Metodo Criteri d’accettabilità
Tecnica della piastra calda
Gel Time 80 + 10 s Max
(DIN 55990 T8)
Peso Specifico Metodo Standard 1,20 – 1,60
Polveri: 20 g
Contenuto di umidità Temperatura: 105°C 0,5% (max.)
Tempo: 30 minuti
Temperatura di
Analisi termica differenziale ∆ Tg < -5°C
transizione vetrosa (Tg)
2,5° per diametro
Prova di piegamento DIN 53452
Nessuna mancanza
Tabella 2
Proprietà Standard Criteri Accettabilità
Indice di fluidità di massa ISO 1133 1 a 12 g/10 min
Densità (Massa Volumica) ISO 1183 0,90 a 0,92
Resistenza alla rottura ≥ 20 Mpa
ASTM D 638
Allungamento a rottura ≥ 400%
Durezza Shore “D” ASTM 2240 ≥ 57
Brittle point ASTM 746 - 20°C
Temperatura di rammollimento VICAT
ASTM 1525 > 120°C
(9,8 N)
Punto di fusione ASTM 3418 > 130°C
Tabella 3
Proprietà Standard Criteri d’accettabilità
Indice di fluidità di massa ISO 1133 0,6 a 4 g/10 min.
Densità ISO 1183 0,9 a 0,92
Contenuto di nerofumo ASTM D 1603 0%
Resistenza a trazione a 23°C ASTM D 638 ≥ 20 MPa
Allungamento a rottura a 23°C ASTM D 638 > 400%
Durezza Shore “D” ASTM D 2240 ≥ 60
Assorbimento d’acqua ASTM D 570 ≤ 0,05% 24 h
Temperatura di rammollimento
ASTM D 1525 > 135°C
VICAT (9,8 N)
Punto di fusione ASTM D 3418 > 150°C
Brittle point MA 17238 < -20°C
Resistenza specifica d’isolamento
DIN 30670 ≥ 108 Ω at (23±2)°C per 100 gg.
elettrico
Tabella 4
3.3.1 Etichettatura
Ciascun materiale di rivestimento, solvente o diluente da testare, dovrà essere consegnato nel
suo contenitore originale corredato dell’etichetta del Produttore, sulle quali saranno
chiaramente riportate le seguenti informazioni:
a) Nome commerciale del materiale di rivestimento (primer, adesivo e polipropilene estruso);
b) Produttore del rivestimento;
c) Colore;
d) Lotto di lavorazione di ciascun componente (primer, adesivo e polipropilene estruso);
e) Data di produzione.
Eni S.p.A. 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 - Febbraio 2004
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Appendice “D” - Pagina 7 di 15
Tabella 5
Informazioni e dati forniti dal Produttore del rivestimento
Informazioni Primer Adesivo Polipropilene
Resistenza specifica d’isolamento No No Si
Contenuto pigmenti No No Si
Grado di dispersione dei pigmenti No No Si
Per tutti i dati previsti il Produttore del rivestimento dovrà indicare il metodo di prova e lo
standard utilizzato, i valori garantiti e le tolleranze accettabili.
Tutti i dati e la documentazione forniti dal Produttore del rivestimento dovranno essere inclusi
come allegati al rapporto finale dei test redatto dal laboratorio.
Per ciascun lotto dovranno essere prelevati tre campioni: uno sarà utilizzato per i test, mentre
gli altri due saranno conservati per un periodo non superiore alla durata indicata sulla scheda
tecnica del prodotto, ed utilizzato per eventuali analisi di controllo.
Il laboratorio scelto dovrà analizzare i vari componenti del materiale di rivestimento al fine di
verificare l’accuratezza e la rispondenza dei dati forniti dal Produttore del rivestimento.
L’applicazione del rivestimento dovrà essere eseguita utilizzando lo stesso metodo applicativo
per il quale è stata richiesta la qualifica e con i medesimi parametri (es. spessore del
rivestimento).
I provini una volta preparati potranno essere testati immediatamente dopo la completa
reticolazione o opportunamente conservati. Resta comunque definito che i test dovranno
essere eseguiti non oltre tre mesi dalla preparazione dei provini.
5.1 PRERISCALDO
Le apparecchiature per il preriscaldamento dei tubi dovranno essere approvate dal
Committente.
Nell'eventualità l’Appaltatore per il preriscaldamento utilizzi fiamme libere a diretto contatto
con la superficie del tubo, la superficie dovrà essere sempre mantenuta in movimento rispetto
alla fiamma con una velocità di roto-traslazione non inferiore a 10 mm/sec. Inoltre la
combustione deve essere regolata in modo da non dare luogo a depositi di fuliggine e di
condensa sul metallo.
L’Appaltatore dovrà prendere e sviluppare tutte le precauzioni per evitare eventuali arresti
della linea che potrebbero portare ad inutili e dannose elevate temperature dell’acciaio del
tubo.
La temperatura di preriscaldamento dovrà essere mantenuta tra i 35 ed i 50°C; essa dovrà
essere controllata almeno tre volte ogni turno di lavoro (all’inizio, a metà ed alla fine turno) ed
ogni qualvolta si verifichino delle interruzioni della linea di produzione.
Tutti i rilievi di temperatura di preriscaldo dovranno essere registrati sul certificato di
produzione.
5.3.4 Raffreddamento
Al termine del processo di rivestimento i tubi dovranno essere adeguatamente raffreddati con
acqua dolce affinché gli stessi raggiungano una temperatura di 60°C (±10°C).
Tutte le riparazioni dovranno essere eseguite in accordo ai requisiti definiti al punto 10 della
norma EN 10288.
5.5.2 Ispezione
L’area riparata dovrà essere ispezionata al 100% con l’utilizzo di un “Holiday Detector”
(porosimetro) calibrato ad una tensione di 10 kV per mm di spessore di rivestimento in
accordo al metodo definito in Appendice B dello standard EN 10288.
6.1 GENERALE
I requisiti aggiuntivi di Gestione e Garanzia della Qualità sono contenuti nell’applicabile
“Specifica dei Requisiti di Qualità e di Esecuzione” allegata alla richiesta di offerta.
Dovranno essere attentamente seguiti i requisiti definiti al punto 4 della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
e) Criteri d’accettabilità;
7 DOCUMENTAZIONE E RAPPORTI
Al completamento delle lavorazioni l’Appaltatore dovrà produrre tutta la documentazione
richiesta al punto 5 della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
Eni S.p.A. 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 - Febbraio 2004
Exploration & Production Division
Appendice “D” - Pagina 14 di 15
SPECIFICA FUNZIONALE
APPENDICE “E”
REQUISITI FUNZIONALI PER LA QUALIFICA E L’APPLICAZIONE DI RIVESTIMENTI
DI NASTRI PLASTICI O MANICOTTI TERMORESTRINGENTI DA APPLICARE SULLA
SUPERFICE ESTERNA DI TUBI E COMPONENTI D’ACCIAO
20550 PIP.COR.FUN.
Documento riservato di proprietà di Eni S.p.A. Divisione Agip. Esso non sarà mostrato a Terzi né utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.
This document is property of Eni S.p.A. Divisione Agip. It shall neither be shown to Third Parties not used for purposes other than those for which it has been sent.
Eni S.p.A. 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 - Febbraio 2004
Exploration & Production Division
Appendice “E” - Pagina 2 di 9
CONTENUTO
APPENDICE “E”.......................................................................................................................................... 1
GENERALITA’ ............................................................................................................................................. 3
1.1 INTRODUZIONE...................................................................................................................... 3
1.2 SCOPO .................................................................................................................................... 3
1.3 AMBIENTE OPERATIVO......................................................................................................... 3
1.4 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ............................................................................................. 3
1 GENERALITA’
1.1 INTRODUZIONE
La presente Appendice è parte integrante della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev.
0 e pertanto in nessun caso potrà essere utilizzata singolarmente. Tutti i requisiti, le normative e
gli articoli riportati nella Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0 sono totalmente
applicabili a questa Appendice.
La presente Appendice si riferisce alla norma EN 12068 (Protezione catodica - Rivestimenti
organici esterni per la protezione della corrosione delle tubazioni di acciaio interrate o immerse da
associare alla protezione catodica - Nastri e materiali termorestringenti) il contenuto della quale
dovrà essere considerato parte integrante della presente Appendice.
Essa definisce inoltre i requisiti aggiuntivi richiesti dal Committente per la qualifica e l’applicazione
dei rivestimenti.
1.2 SCOPO
Questa Appendice definisce i requisiti minimi funzionali per la qualifica, fornitura ed applicazione
di nastri plastici e manicotti termorestrigenti da applicare sulle superfici esterne di tubi e
componenti in acciaio, destinati a condotte marine o terrestri come definito al punto 1 della norma
EN 12068.
I requisiti di qualifica dovranno essere applicati ai singoli materiali che costituiscono il ciclo di
rivestimento nonché al ciclo stesso, compresi quelli utilizzati per le riparazioni, oggetto della
presente Appendice.
Il Produttore del rivestimento dovrà eseguire a proprie spese tutti i test previsti dalla presente
Appendice, che dovranno essere eseguiti e documentati da laboratorio indipendente, qualificato
ed approvato dal Committente. Il Committente si riserva il diritto di partecipare e verificare, in
qualsiasi momento, l’esecuzione dei test.
Qualora la formula di uno o di tutti i materiali di rivestimento venga modificata dopo il test di
qualifica, sia il materiale di rivestimento che il relativo ciclo dovranno essere oggetto di ri-
qualifica.
Sono richiesti due livelli di test, così distinti:
a) Test per la caratterizzazione del materiale di rivestimento;
b) Test per la caratterizzazione del ciclo di rivestimento.
3.3.1 Etichettatura
Ciascun materiale di rivestimento, solvente o diluente da testare, dovrà essere consegnato nel
suo contenitore originale corredato dell’etichetta del Produttore, sulle quali saranno chiaramente
riportate le seguenti informazioni:
a) Nome commerciale di ciascun componente;
b) Produttore del rivestimento;
c) Colore;
d) Lotto di lavorazione di ciascun componente;
e) Data di produzione.
Per ciascun lotto dovranno essere prelevati tre campioni: uno sarà utilizzato per i test, mentre gli
altri due saranno conservati per un periodo non superiore alla durata indicata sulla scheda
tecnica del prodotto, ed utilizzato per eventuali analisi di controllo.
Il laboratorio scelto dovrà analizzare i vari componenti del materiale di rivestimento al fine di
verificare l’accuratezza e la rispondenza dei dati forniti dal Produttore del rivestimento.
TABELLA 1
Test da eseguirsi sui provini
Standard Metodo Criteri d’accettabilità
Caratteristica Max Temp
EN 12068 Distacco catodico Pelatura nastro su nastro Pelatura da superficie tubolare
Resistenza all’urto a 23°C 30/50/HT Appendice H ≥ 15 J ≥ 15 J ≥ 15 J
Resistenza alla penetrazione
2 2 2
A 23°C 30 10,0 N/mm 10,0 N/mm 10,0 N/mm
Appendice G 2 2 2
Tmax di servizio 50/HT 10,0 N/mm 10,0 N/mm 10,0 N/mm
Spessore residuo ≥0,6 mm ≥0,6 mm ≥0,6 mm
Resistenza elettrica specifica di isolamento
8 2 8 2 8 2
Rs 100 30/50/HT Appendice J ≥ 10 Ωm ≥ 10 Ωm ≥ 10 Ωm
2 2 2
Rs 100/ Rs 70 ≥ 0,8 Ωm ≥ 0,8 Ωm ≥ 0,8 Ωm
Resistenza al distacco catodico
A 23°C 30/50/HT Appendice K ≤ 10 mm ≤ 10 mm ≤ 10 mm
Tmax di servizio 50/HT ≤ 25 mm ≤ 25 mm ≤ 25 mm
Resistenza alla pelatura nastro su nastro
Nastro interno su nastro interno e nastro esterno su
nastro interno
A 23°C 30/50/HT ≥1,0 N/mm ≥1,5 N/mm ≥1,5 N/mm
Appendice B
Tmax di servizio 50/HT ≥ 0,2 N/mm ≥ 0,2 N/mm ≥ 0,2 N/mm
Nastro esterno su nastro esterno
A 23°C 30/50/H ≥ 0,2 N/mm ≥ 0,2 N/mm ≥ 0,2 N/mm
Tmax di servizio 50/HT ≥ 0,2 N/mm ≥ 0,2 N/mm ≥ 0,2 N/mm
Resistenza alla pelatura del nastro
Da superficie tubolare
A 23°C 30/50/HT ≥0,5 N/mm ≥0,75 N/mm ≥1,0 N/mm
Tmax di servizio 50/HT Appendice C ≥ 0,05 N/mm ≥ 0,075 N/mm ≥ 0,1 N/mm
Da rivestimento di stabilimento
A 23°C 30/50/HT ≥ 0,4 N/mm ≥ 0,4 N/mm ≥ 0,4 N/mm
Tmax di servizio 50/HT ≥ 0,04 N/mm ≥ 0,04 N/mm ≥ 0,04 N/mm
Resistenza allo scorrimento
A 23°C 30/50/HT Appendice D ≥ 0,05 N/mm
2
≥ 0,05 N/mm
2
≥ 0,05 N/mm
2
2 2 2
Tmax di servizio 50/HT ≥ 0,05 N/mm ≥ 0,05 N/mm ≥ 0,05 N/mm
.
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Appendice “E” - Pagina 7 of 9
TABELLA 2
Prove da eseguirsi sui provini
Standard Metodo
Caratteristica Classi Criteri d’accettabilità
EN 12068
Resistenza all’invecchiamento termico,
rapporti tra
125 ≥ B100/B0 ≥ 0,75
• Resistenza alla lacerazione
B100/B70 ≥ 0,8
5.1 PRERISCALDO
I tubi o componenti dovranno essere preriscaldati ad una temperatura almeno di 5°C superiore
al punto di rugiada per rimuovere l’eventuale presenza d’umidità prima della pulizia delle
superfici.
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Appendice E
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Tutte le riparazioni dovranno essere eseguite in accordo alle istruzioni del Produttore del
rivestimento come richiesto dalla Tabella 7 della norma EN 12068.
La conformità delle procedure e le riparazioni del rivestimento saranno oggetto di specifico
accordo tra il Committente e l’Appaltatore.
6.1 GENERALE
I requisiti aggiuntivi di Gestione e Garanzia della Qualità sono contenuti nell’applicabile
“Specifica dei Requisiti di Qualità e di Esecuzione” allegata alla richiesta di offerta.
Dovranno essere attentamente seguiti i requisiti definiti al punto 4 della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
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Appendice E
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7 DOCUMENTAZIONE E RAPPORTI
Al completamento delle lavorazioni l’Appaltatore dovrà produrre tutta la documentazione
richiesta al punto 5 della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
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SPECIFICA FUNZIONALE
APPENDICE “F”
REQUISITI FUNZIONALI PER LA QUALIFICA E L’APPLICAZIONE DI RIVESTIMENTI
IN POLVERI EPOSSIDICHE DA APPLICARE SULLA SUPERFICIE ESTERNA DI TUBI
E COMPONENTI D’ACCIAIO
20550 PIP.COR.FUN.
Documento riservato di proprietà di Eni S.p.A. Divisione Agip. Esso non sarà mostrato a Terzi né utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.
This document is property of Eni S.p.A. Divisione Agip. It shall neither be shown to Third Parties not used for purposes other than those for which it has been sent.
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Appendice “F” - Pagina 2 di 10
CONTENUTO
APPENDICE “F”..................................................................................................................................... 1
1 GENERALITA’.................................................................................................................... 3
1.1 INTRODUZIONE................................................................................................................. 3
1.2 SCOPO ............................................................................................................................... 3
1.3 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ........................................................................................ 3
1 GENERALITA’
1.1 INTRODUZIONE
La presente Appendice è parte integrante della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 e pertanto in nessun caso potrà essere utilizzata singolarmente. Tutti i requisiti, le
normative e gli articoli riportati nella Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0 sono
totalmente applicabili a questa Appendice.
La presente Appendice si riferisce allo standard NACE RP0394 (Application, Performance,
and Quality Control of Plant-Applied, Fusion-Bonded Epoxy External Pipe Coating) il
contenuto della quale dovrà essere considerato parte integrante della presente Appendice.
Essa definisce inoltre i requisiti aggiuntivi richiesti dal Committente per la qualifica e
l’applicazione dei rivestimenti.
1.2 SCOPO
La presente Appendice definisce i requisiti minimi funzionali per la qualifica, fornitura ed
applicazione di polveri a base epossidica da applicare sulle superfici esterne di tubi e
componenti in acciaio come definito alla Sezione 1 dello standard NACE RP0394.
Qualora la formula di uno o di tutti i materiali di rivestimento venga modificata dopo il test di
qualifica, sia il materiale di rivestimento che il relativo ciclo dovranno essere oggetto di ri-
qualifica.
Sono richiesti due livelli di test, così distinti:
a) Test per la caratterizzazione del materiale di rivestimento;
b) Test per la caratterizzazione del ciclo di rivestimento.
3.3.1 Etichettatura
Ciascun materiale di rivestimento, solvente o diluente da testare, dovrà essere consegnato nel
suo contenitore originale corredato dell’etichetta del Produttore, sulle quali saranno
chiaramente riportate le seguenti informazioni:
a) Nome commerciale del materiale di rivestimento;
b) Produttore del rivestimento;
c) Colore;
d) Lotto di lavorazione di ciascun componente;
e) Data di produzione.
• Stabilimento di produzione;
• Lotto di produzione;
• Shelf life;
• Caratteristiche fisiche del prodotto alla consegna;
• Imballaggio;
• Requisiti per lo stoccaggio;
• Granulometria;
• Gel Time;
• Peso specifico;
• Contenuto d’umidità;
• Temperatura di transizione vetrosa (Tg);
• Prova di piegamento;
• Spettrogramma all’infrarosso di ciascun componente, con e senza pigmento, e del
rivestimento dopo completa reticolazione. Il Product Quality Manager del Produttore del
rivestimento dovrà certificare i dati forniti, indicando il metodo e la risoluzione utilizzata.
Per tutti i dati previsti il Produttore del rivestimento dovrà indicare il metodo di prova e lo
standard utilizzato, i valori garantiti e le tolleranze accettabili.
Tutti i dati e la documentazione forniti dal Produttore del rivestimento dovranno essere inclusi
come allegati al rapporto finale dei test redatto dal laboratorio.
Per ciascun lotto dovranno essere prelevati tre campioni: uno sarà utilizzato per i test, mentre
gli altri due saranno conservati per un periodo non superiore alla durata indicata sulla scheda
tecnica del prodotto, ed utilizzato per eventuali analisi di controllo.
Il laboratorio scelto dovrà analizzare i vari componenti del materiale di rivestimento al fine di
verificare l’accuratezza e la rispondenza dei dati forniti dal Produttore del rivestimento, inclusi
e riportati nella Tabella 1.
Le polveri epossidiche dovranno possedere le proprietà riportate nella tabella seguente:
Tabella 1
Proprietà delle polveri
Proprietà Standard/Metodo Criteri d’accettabilità
Valori dichiarati dal Produttore del rivestimento con
Densità
tolleranza non superiore a ± 3,5%
2% max. trattenuto da setaccio da 150 µm (100
Granulometrica mesh);
0,1%max trattenuto da setaccio da 250 µm (60
mesh)
NACE RP0394
Durata prodotto Valori dichiarati dal Produttore del rivestimento
Appendice C
NACE RP0394 Valori dichiarati dal Produttore del rivestimento con
Gel Time
Appendice D tolleranza non superiore a ± 20%
Come dichiarato In grado di polimerizzare a temp. inferiore a 275°C
Tempo di
dal Produttore del e nel periodo di tempo dichiarato dal Produttore del
reticolazione
rivestimento rivestimento
NACE RP0394
Transizione vetrosa Valori dichiarati dal Produttore del rivestimento
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Tabella 1
Proprietà delle polveri
Proprietà Standard/Metodo Criteri d’accettabilità
Temperatura di NACE RP0394
Valori dichiarati dal Produttore del rivestimento
reazione di Appendice E
NACE RP0394
Contenuto d’umidità 0,5 % max
Appendice F
Contenuto totale in NACE RP0394
0,6 % max
materie volatili Appendice G
Tabella 2
Test da eseguirsi sui provini
Standard/Metodo
Caratteristica Criteri d’accettabilità
NACE RP0394
Distacco catodico (24 ore) Appendice H Raggio max.: 8 mm
Distacco catodico (28 gg.) Appendice H Raggio max.: 10 mm
Resistenza chimica Appendice I Nessuna formazione di “blistering”
Porosità della sezione trasversale Appendice J Valore compreso tra 1 e 3
Porosità superficiale Appendice K Valore compreso tra 1 e 4
Flessibilità Appendice K Nessuna screpolatura o delaminazione
Resistenza all’urto penetrazione Appendice L 1,5 J min
Strain Polarization Appendice M Nessuna screpolatura
Analisi termica (calorimetria a scansione Valori dichiarati dal Produttore del
Appendice E
differenziale) rivestimento
Hot Water Soak Appendice N Valore compreso tra 1 e 3 incluso
Resistenza all’abrasione Appendice O 300 mg Max.
Resistenza alla penetrazione ASTM G 17 a 93°C Inferiore al 10%
Tabella 3
Prove da eseguirsi durante la produzione
Metodo
Caratteristica Criteri d’accettabilità
NACE RP0394
Distacco catodico (24 ore) Appendice H Raggio max: 12 mm(1)
Flessibilità Appendice K Nessuna screpolatura o delaminazione(1)
Hot water Soak Appendice N Valore compreso tra 1 e 3 incluso (1)
Contaminazione superficiale Appendice P 30%(2) max.
Porosità della sez trasversale Appendice J Valore compreso tra 1 e 3 incluso (2)
Caratteristiche termiche Appendice E Tg 5°C, max o 95% conversione H min. (3)
Resistenza all’urto Appendice L 1,5 J min. (3)
(1) L’esito negativo di questa prova comporterà la non accettazione di tutta la serie di tubi e componenti rivestiti compresi
tra la precedente prova eseguita con esito positivo e la successiva.
(2) L’esito negativo di questa prova comporterà la variazione dei parametri di applicazione.
(3) Questa prova sarà richiesta solo quando specificato dal Committente.
5.1 PRERISCALDO
Le apparecchiature per il preriscaldamento dei tubi dovranno essere approvate dal
Committente.
Nell'eventualità l’Appaltatore per il preriscaldamento utilizzi fiamme libere a diretto contatto
con la superficie del tubo, la superficie dovrà essere sempre mantenuta in movimento rispetto
alla fiamma con una velocità di roto-traslazione non inferiore a 10 mm/sec. Inoltre la
combustione deve essere regolata in modo da non dare luogo a depositi di fuliggine e di
condensa sul metallo.
L’Appaltatore dovrà prendere tutte le necessarie precauzioni per evitare arresti della linea che
potrebbero portare ad inutili e dannose elevate temperature dell’acciaio del tubo.
La temperatura di preriscaldamento dovrà essere mantenuta tra 35 e 50°C; essa dovrà essere
controllata almeno tre volte ogni turno di lavoro (all’inizio, a metà ed alla fine turno) ed ogni
qualvolta si verifichino delle interruzioni della linea di produzione.
Tutte i rilievi di temperatura di preriscaldo dovranno essere registrati sul certificato di
produzione.
6.1 GENERALE
I requisiti aggiuntivi di Gestione e Garanzia della Qualità sono contenuti nell’applicabile
“Specifica dei Requisiti di Qualità e di Esecuzione” allegata alla richiesta di offerta.
Dovranno essere attentamente seguiti i requisiti definiti al punto 4 della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
e) Criteri d’accettabilità;
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Tabella 4
Controlli da eseguirsi in corso d’opera
Caratteristica Metodo Frequenza
Preparazione della superficie ISO 8501-1 Continuamente
Rugosità della superficie ISO 8503-1 1 controllo ogni 4 ore
Ispezione della condizione
- Tutti i tubi
delle superfici
Temperatura di applicazione - Tutti i tubi
Criteri d’applicazione - Sistematicamente durante l’applicazione
3 punti per ciascun tubo (i criteri d’accettabilità
Spessore del rivestimento - dovranno essere in accordo ai requisiti definiti
al par. 8.3.3.7 dello standard NACE RP0394)
Tutti i tubi (i criteri d’accettabilità dovranno
Porosità del rivestimento NACE RP0490 essere in accordo ai requisiti definiti al par.
8.3.3.8 dello standard NACE RP0394)
Al minimo un provino per ciascuno dei lotti di
Provini - produzione definiti al par. 8.3.4 dello standard
NACE RP0394
7 DOCUMENTAZIONE E RAPPORTI
Al completamento delle lavorazioni l’Appaltatore dovrà produrre tutta la documentazione
richiesta al punto 5 della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
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SPECIFICA FUNZIONALE
APPENDICE “G”
REQUISITI FUNZIONALI PER LA QUALIFICA E L’APPLICAZIONE DI MASSA
RIEMPITIVA ANTICORROSIVA DA APPLICARE SUI GIUNTI DI SALDATURA DI TUBI
E COMPONENTI D’ACCIAIO
20550 PIP.COR.FUN.
Documento riservato di proprietà di Eni S.p.A. Divisione Agip. Esso non sarà mostrato a Terzi né utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.
This document is property of Eni S.p.A. Divisione Agip. It shall neither be shown to Third Parties not used for purposes other than those for which it has been sent.
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CONTENTS
1 GENERALITA’.................................................................................................................... 3
1.1 INTRODUZIONE................................................................................................................. 3
1.2 SCOPO ............................................................................................................................... 3
1.3 AMBIENTE OPERATIVO.................................................................................................... 3
1.4 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ........................................................................................ 3
1 GENERALITA’
1.1 INTRODUZIONE
La presente Appendice è parte integrante della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 e pertanto in nessun caso potrà essere utilizzata singolarmente. Tutti i requisiti, le
normative e gli articoli riportati nella Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0 sono
totalmente applicabili a questa Appendice.
Essa definisce inoltre i requisiti aggiuntivi richiesti dal Committente per la qualifica e
l’applicazione dei rivestimenti.
1.2 SCOPO
La presente Appendice definisce i requisiti minimi funzionali per la qualifica fornitura ed
applicazione di massa riempitiva a base poliuretanica da applicarsi immediatamente prima
della posa del tubo al fine del riempimento e protezione dei giunti saldati di tubi e componenti
d’acciaio.
3.3.1 Etichettatura
Ciascun materiale di rivestimento, solvente o diluente da testare, dovrà essere consegnato nel
suo contenitore originale corredato dell’etichetta del Produttore, sulle quali saranno
chiaramente riportate le seguenti informazioni:
a) Nome commerciale del materiale di rivestimento (Base, Induritore, Carica, Accelerante);
b) Produttore del rivestimento;
c) Colore;
d) Lotto di lavorazione di ciascun componente (Base, Induritore, Carica, Accelerante);
e) Data di produzione.
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Appendice “G” - Pagina 5 di 11
3.4.1.2 Pannelli
Dove applicabile, la dimensione dei pannelli utilizzati come provini dovrà essere: 300 x 300
mm, Spessore 5 mm.
3.4.1.3 Generale
Per ciascun test dovranno essere preparati 2 serie di provini ciascuna costituta da 3 provini.
Una serie sarà utilizzata per i test mentre l’altra dovrà essere identificata e conservata per
eventuali test di controllo.
I provini dovranno essere preparati e rivestiti con il ciclo di rivestimento previsto ed in accordo
con i requisiti stabiliti ai punti 5 e 6 della presente Appendice e della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0, incluso le operazioni di ispezione, controllo, prove e collaudo e
rapporto di ciascuna fase del processo di rivestimento.
L’applicazione del rivestimento dovrà essere eseguita utilizzando lo stesso metodo applicativo
per il quale è stata richiesta la qualifica e con i medesimi parametri (es. DFT).
I provini una volta preparati potranno essere testati immediatamente dopo la completa
reticolazione o opportunamente conservati. Resta comunque definito che i test dovranno
essere eseguiti non oltre tre mesi dalla preparazione dei provini.
TABELLA 1
Test da eseguirsi sui provini
Caratteristica Standard/Metodo Criteri d’accettabilità
Resistenza alla
ASTM D 695 45 MPa
compressione
Provino con volume di 25 cm3
Nessuna perdita di
Resistenza all’acqua di immerso in acqua di mare a
proprietà. Irrilevante
mare temperature variabili da 18°C a 40°C
assorbimento d’acqua
per 1000 ore
Provino cilindrico di 60 mm di
diametro altezza 60 mm, investito da Nessuna rottura - Nessuna
Resistenza all’urto
sfera metallica di 5 kg. fatta cadere da screpolatura
1,5 m
Provino cubico con lato di 60 mm,
soggetto a 10 cicli: Nessuna variazione nelle tre
Resistenza alle escursioni
dimensioni - Nessuna
termiche • 1 ora in acqua a 90°C perdita di proprietà
• 1 ora in frigorifero a 0° C
Resistenza termica – Provino cubico con lato di 60 mm Nessuna variazione nelle tre
stabilità dimensionale esposto per 4 ore a 135°C dimensioni
Densità apparente ASTM D 1622 1500 Kg/m3 ± 1,5 %
Distacco catodico ASTM G8 Max 9 mm
Resistenza a trazione ASTM D 638 Valore medio 11 MPa
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Appendice “G” - Pagina 8 di 11
TABELLA 1
Test da eseguirsi sui provini
Caratteristica Standard/Metodo Criteri d’accettabilità
Nessuna variazione se
Resistenza alla corrosione
comparato con un provino
da agenti batterici
non interrato
Tempo di disarmo
≤ 5 min.
cassaforma
5.1 PRERISCALDO
Le apparecchiature per il preriscaldamento dei tubi dovranno essere approvate dal
Committente.
Nell'eventualità l’Appaltatore per il preriscaldamento utilizzi fiamme libere a diretto contatto
con la superficie del tubo, la superficie dovrà essere sempre mantenuta in movimento rispetto
alla fiamma o viceversa. Inoltre la combustione deve essere regolata in modo da non dare
luogo a depositi di fuliggine e di condensa sul metallo.
L’Appaltatore dovrà prendere tutte le necessarie precauzioni per evitare eventuali arresti della
linea che potrebbero portare ad inutili e dannose elevate temperature dell’acciaio del tubo.
I tubi dovranno essere preriscaldati ad una temperatura almeno di 5°C superiore al punto di
rugiada per rimuovere l’eventuale presenza d’umidità prima della pulizia delle superfici; tale
controllo dovrà essere eseguito almeno tre volte per ciascun turno di lavoro (all’inizio, a metà
ed alla fine turno) ed ogni qualvolta si verifichino delle interruzioni della linea di produzione.
Tutti i rilievi di temperatura di preriscaldo dovranno essere registrati sul certificato di
produzione.
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5.3.1 Generale
I rivestimenti dovranno essere applicati totalmente in accordo con le istruzioni fornite dal
Produttore del rivestimento e con i requisiti specifici riportati al punto 2.6 della Specifica
Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
6.1 GENERALE
I requisiti aggiuntivi di Gestione e Garanzia della Qualità sono contenuti nell’applicabile
“Specifica dei Requisiti di Qualità e di Esecuzione” allegata alla richiesta di offerta.
Dovranno essere attentamente seguiti i requisiti definiti al punto 4 della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
e) Criteri d’accettabilità;
7 DOCUMENTAZIONE E RAPPORTI
Al completamento delle lavorazioni l’Appaltatore dovrà produrre tutta la documentazione
richiesta al punto 5 della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
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Tabella 2
Tipo e frequenza delle ispezioni e dei controlli
Tipo di ispezione o controllo Metodo Criteri d’accettabilità Frequenza
Condizioni delle superfici prima della sabbiatura - Tutti i giunti di saldatura
Imperfezioni superficiali del supporto ISO 8501-3 Grado P3 Tutti i giunti di saldatura
Conduttività 150 µS/cm
Granulometria, tipo e proprietà dell’abrasivo ASTM D-4940- 2 volte per ciascun turno di lavoro
Contenuto di cloruri < 25 ppm
Nessuna traccia di olio,
Pulizia delle superfici prima della sabbiatura SSPC-SP1 Tutti i giunti di saldatura
grasso ecc.
Grado di preparazione delle superfici ISO 8501-1 Sa 2,5 Tutti i tubi
La prima serie di dieci tubi e 4 controlli
Polverosità ISO 8502-3 < Classe 2
per ciascun turno di lavoro
Rugosità della superficie - 60 ≤Rz ≤ 80 µm 1 controllo per ciascun turno di lavoro
Umidità relativa e condensa ISO 8502-4 RH < 85% 4 controlli per ciascun turno di lavoro
3°C superiore al punto di
Temperatura del supporto 4 controlli per ciascun turno di lavoro
rugiada
Rilevatore ad
In accordo ai valori indicati
infrarossi,
Preriscaldo dal Produttore del Tutti i giunti di saldatura
termomatite o
rivestimento
termometri a contatto
Apparenza e continuità Visivo Esente da difetti Tutti i giunti di saldatura
La prima serie di dieci tubi e 1
Spessore del rivestimento - Conforme ai requisiti
controllo ogni ora
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SPECIFICA FUNZIONALE
APPENDICE “H”
REQUISITI PER LA QUALIFICA E L’APPLICAZIONE DI RIVESTIMENTI PROTETTIVI
DA APPLICARE SUI GIUNTI DI SALDATURA DI TUBI D’ACCIAIO PER CONDOTTE
MARINE O TERRESTRI
20550 PIP.COR.FUN.
Documento riservato di proprietà di Eni S.p.A. Divisione Agip. Esso non sarà mostrato a Terzi né utilizzato per scopi diversi da quelli per i quali è stato inviato.
This document is property of Eni S.p.A. Divisione Agip. It shall neither be shown to Third Parties not used for purposes other than those for which it has been sent.
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Appendice “H” - Pagina 2 di 12
CONTENUTO
1 GENERALITA’.................................................................................................................... 3
1.1 INTRODUZIONE................................................................................................................. 3
1.2 SCOPO ............................................................................................................................... 3
1.3 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ........................................................................................ 3
1 GENERALITA’
1.1 INTRODUZIONE
La presente Appendice è parte integrante della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 e pertanto in nessun caso potrà essere utilizzata singolarmente. Tutti i requisiti, le
normative e gli articoli riportati nella Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0 sono
totalmente applicabili a questa Appendice.
Essa definisce inoltre i requisiti aggiuntivi richiesti dal Committente per la qualifica e
l’applicazione dei rivestimenti.
1.2 SCOPO
La presente Appendice definisce i requisiti minimi funzionali per la qualifica, selezione,
fornitura ed applicazione di rivestimenti da applicare sulla superficie esterna dei giunti di
saldatura di tubi d’acciaio.
I rivestimenti da applicare sui giunti di saldatura devono assicurare un adeguata protezione
anticorrosiva e la continuità del rivestimento delle estremità del tubo lasciate a metallo nudo
(non rivestito) durante l’applicazione in stabilimento.
I rivestimenti sono applicati al termine dell’assemblaggio dei tubi eseguito tramite saldatura
per realizzare condotte marine o terrestri, destinate al trasporto di olio, gas o acqua.
TABELLA 1
TIPI DI RIVESTIMENTO PER GIUNTI DI SALDATURA
Materiali termorestringenti
Nastri plastici polimerici
Polvere epossidica applicata per fusione
Polipropilene applicato per iniezione
Poliuretano applicato per iniezione
Resina epossidica liquida (esente da catrame)
Resina poliuretanica liquida (esente da catrame)
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Rev. 0 - Febbraio 2004
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Appendice “H” - Pagina 4 di 12
TABELLA 2
Test di Caratterizzazione
TIPO DI RIVESTIMENTO CARATTERIZZAZIONE
Materiali termorestringenti Conforme ai requisiti riportati in Appendice “E”
3.3.1 Etichettatura
Ciascun materiale di rivestimento, solvente o diluente da testare, dovrà essere consegnato nel
suo contenitore originale corredato dell’etichetta del Produttore, sulle quali saranno
chiaramente riportate le seguenti informazioni:
a) Nome commerciale del materiale di rivestimento;
b) Produttore del rivestimento;
c) Riferimenti delle normative applicabili;
d) Colore;
e) Lotto di lavorazione di ciascun componente;
f) Data di produzione.
Tutti i dati e la documentazione forniti dal Produttore del rivestimento dovranno essere inclusi
come allegati al rapporto finale dei test redatto dal laboratorio.
Per ciascun lotto dovranno essere prelevati tre campioni: uno sarà utilizzato per i test, mentre
gli altri due saranno conservati per un periodo non superiore alla durata indicata sulla scheda
tecnica del prodotto, ed utilizzato per eventuali analisi di controllo.
Per i prodotti bi-componenti, i test dovranno essere effettuati sia per la base che per il
catalizzatore.
Il laboratorio scelto dovrà analizzare i vari componenti del materiale di rivestimento al fine di
verificare l’accuratezza e la rispondenza dei dati forniti per ciascun componente dal Produttore
del rivestimento, come richiesto in Tabella 2.
3.4.1.3 Generale
Per ciascun test dovranno essere preparati 2 serie di provini ciascuna costituta da 3 provini.
Una serie sarà utilizzata per i test mentre l’altra dovrà essere identificata e conservata per
eventuali test di controllo.
I provini dovranno essere preparati e rivestiti con il ciclo di rivestimento previsto ed in accordo
con i requisiti della presente Appendice e della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0, incluso le operazioni di ispezione, controllo, prove e collaudo e rapporto di ciascuna
fase del processo di rivestimento.
L’applicazione del rivestimento dovrà essere eseguita utilizzando lo stesso metodo applicativo
(pennello, spatola, spruzzo, ecc.) per il quale è stata richiesta la qualifica e con i medesimi
parametri (es. DFT).
I provini una volta preparati potranno essere testati immediatamente dopo la completa
reticolazione o opportunamente conservati. Resta comunque definito che i test dovranno
essere eseguiti non oltre tre mesi dalla preparazione dei provini.
4.1.1 Generale
La preparazione della superficie dovrà essere eseguita in accordo alle indicazioni del
Produttore del rivestimento, ai requisiti della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev.
0 e della relativa Appendice applicabile.
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Appendice “H” - Pagina 8 di 12
4.1.2 Sabbiatura
La sabbiatura dovrà essere eseguita in accordo con la norma ISO 8504-2 e al grado di finitura
Sa 2,5 definito dalla norma ISO 8501-1. Il profilo della superficie sabbiata dovrà essere
conforme alle indicazioni del Produttore del rivestimento.
4.1.4 Sovrapposizione
Le zone adiacenti i giunti di saldatura, già rivestite, dovranno essere adeguatamente
preparate e irruvidite al fine di garantire una corretta adesione e continuità del rivestimento
con quello applicato sui giunti di saldatura. Il metodo utilizzato dovrà essere conforme con le
raccomandazioni del Produttore del rivestimento.
In relazione al tipo di rivestimento applicato originariamente in stabilimento e a quello
prescelto per i giunti di saldatura, le dimensioni dell’area di sovrapposizione dovranno essere
in accordo con i valori elencati in Tabella 3.
In linea generale il rivestimento dovrà essere applicato in accordo con i requisiti definiti al
punto 2.6 della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0 e dalle relative Appendici.
In particolare dovranno essere seguite le raccomandazioni del Produttore del rivestimento
riportate in ciascuna Scheda Tecnica del prodotto.
Nell’eventualità che sia richiesta una particolare resistenza meccanica, dovranno essere
applicati i requisiti riportati in Appendice “I” della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0
L’applicazione di nastri plastici polimerici, dovrà essere eseguita, in aggiunta ai requisiti dell’
Appendice “E” della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0, in accordo alle
seguenti procedure:
• Al termine delle operazioni di saldatura del giunto le superfici interessate dovranno
essere pulite come specificato;
• Applicare un sottile strato di primer ed attendere l’essicazione;
• Rivestire spiralmente l’area con nastro di sufficiente larghezza, mantenendo una
sovrapposizione destrorsa dei vari strati (non inferiore al 50%) e una sufficiente tensione
al fine di garantire una completa adesione del nastro al rivestimento sottostante.
Dovranno essere utilizzati a tal scopo adeguate attrezzature che garantiscano
un’adeguata applicazione del rivestimento (per es. potrà essere usato il metodo di
fasciatura a sigaretta).
In ogni caso la metodologia di sovrapposizione dei nastri dovrà essere eseguita in accordo alle
istruzioni fornite dal Produttore del rivestimento.
6.1 GENERALE
I requisiti aggiuntivi di Gestione e Garanzia della Qualità sono contenuti nell’applicabile
“Specifica dei Requisiti di Qualità e di Esecuzione” allegata alla richiesta di offerta.
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Dovranno essere attentamente seguiti i requisiti definiti al punto 4 della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
e) Criteri d’accettabilità;
7 DOCUMENTAZIONE E RAPPORTI
Al completamento delle lavorazioni l’Appaltatore dovrà produrre tutta la documentazione
richiesta al punto 5 della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
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Tabella 4
Controlli da eseguirsi in corso d’opera
Caratteristica Metodo Frequenza
Preparazione della superficie ISO 8501-1 Tutti i giunti saldati
La frequenza dei controlli dovrà
Rugosità della superficie ISO 8503-1
essere stabilità con il Committente
Temperatura di applicazione - Tutti i giunti saldati
3 volte per ciascun turno di lavoro ed
Condizioni ambientali -
al variare delle condizioni
Sistematicamente durante
Criteri d’applicazione -
l’applicazione
Ispezione visiva delle superfici rivestite - Tutti i giunti saldati
Ispezione dello spessore del rivestimento - 1 controllo per ciascun turno di lavoro
Porosità del rivestimento NACE RP 0274 Tutti i giunti saldati
La frequenza dei controlli dovrà
Adesione del rivestimento DIN 30671
essere stabilità con il Committente
La frequenza dei controlli dovrà
Distacco catodico DIN 30671
essere stabilità con il Committente
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SPECIFICA FUNZIONALE
APPENDICE “I”
REQUISITI FUNZIONALI PER LA QUALIFICA E L’APPLICAZIONE DI ISOLAZIONE
TERMICA IN POLIURETANO DA APPLICARE SULLA SUPERFICIE ESTERNA DEI
TUBI E PER L’ASSEMBLAGGIO DI VALVOLE O COMPONENTI
20550 PIP.COR.FUN.
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Appendice “I” - Page 2 di 12
CONTENUTO
1 GENERALITA’.................................................................................................................... 3
1.1 INTRODUZIONE................................................................................................................. 3
1.2 SCOPO ............................................................................................................................... 3
1.3 AMBIENTE OPERATIVO.................................................................................................... 3
1.4 NORMATIVE DI RIFERIMENTO ........................................................................................ 3
1 GENERALITA’
1.1 INTRODUZIONE
La presente Appendice è parte integrante della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN.
Rev. 0 e pertanto in nessun caso potrà essere utilizzata singolarmente. Tutti i requisiti, le
normative e gli articoli riportati nella Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0 sono
totalmente applicabili a questa Appendice.
La presente appendice si riferisce alle seguenti norme europee:
• EN 253 (Tubazioni per teleriscaldamento - Sistemi bloccati di tubazioni preisolate per reti
di acqua calda interrate direttamente - Assemblaggio di tubi di servizio di acciaio,
isolamento termico a base di poliuretano e tubi di protezione esterna in polietilene);
• EN 448 (Tubazioni per teleriscaldamento - Sistemi bloccati di tubazioni pre-isolate per reti
di acqua calda interrate direttamente - Assemblaggio di raccordi per tubi di servizio di
acciaio con isolamento termico di poliuretano e tubi di protezione esterna di polietilene).
Essa definisce inoltre i requisiti aggiuntivi richiesti dal Committente per la qualifica e
l’applicazione dei rivestimenti.
1.2 SCOPO
La presente Appendice definisce i requisiti minimi funzionali per la qualifica, fornitura ed
applicazione di schiuma rigida poliuretanica d’isolamento termico e tubo esterno in polietilene
da applicare su tubi e assemblaggio di raccordi (curve, componenti a T, riduttori e ancoraggi),
che comprendono tubi di diametro compreso tra DN 20 a DN 1200, come definito al punto 1
della norma EN 448.
Tabella 1
Caratteristiche del primer liquido
Caratteristica Criteri d’accettabilità
Spessore del film secco (DFT) Non inferiore ai 150 µm
Solidi in peso (solo per primer epossidico ≥ 90
liquido)
Temperatura minima di servizio 120°C
Tabella 2
Caratteristiche della schiuma poliuretanica per assemblaggio di tubi e raccordi
Caratteristica Standard Unità Criteri d’accettabilità
Struttura celle EN 253 pgf. 4.4.2 % Celle chiuse ≥ 88
Densità EN 253 pgf. 4.4.3 Kg/m3 ≥ 60
Resistenza a
EN 253 pgf. 4.4.4 MPa ≥ 0,3
compressione
Assorbimento d’acqua ad
EN 253 pgf. 4.4.5 % Volume ≤ 10
elevata temperatura
Tabella 3
Caratteristiche del tubo esterno in polietilene per l’assemblaggio di tubi e raccordi
Caratteristiche dei materiali
Caratteristica Standard Criteri d’accettabilità
Densità EN 253 pgf. 4.3.1.1 ≥944 Kg/m3
Contenuto nerofumo EN 253 pgf. 4.3.1.1 2,5% ± 0,5
0,58 g/10 min (se l’esecuzione della
Indice di fluidità di massa EN 253 pgf. 4.3.1.2 prova risulta in accordo ai requisiti dello
standard EN 1133)
≥ 20 min (se l’esecuzione della prova
Stabilità termica EN 253 pgf. 4.3.1.3 risulta in accordo ai requisiti dello
standard EN 278)
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3.3.1 Etichettatura
Ciascun materiale di rivestimento, solvente o diluente da testare, dovrà essere consegnato nel
suo contenitore originale corredato dell’etichetta del Produttore, sulle quali saranno
chiaramente riportate le seguenti informazioni:
a) Nome commerciale del materiale di rivestimento (primer, schiuma rigida poliuretanica e
tubo esterno in polietilene);
b) Produttore del rivestimento;
c) Colore;
d) Lotto di lavorazione di ciascun componente (primer, schiuma rigida poliuretanica e tubo
esterno in polietilene;
e) Data di produzione.
Tabella 4
Informazioni e dati forniti dal Produttore/i del rivestimento/i
Schiuma Tubo esterno
Informazioni Primer
poliuretanica in polietilene
Scheda Tecnica del Prodotto Si Si Si
Scheda di Sicurezza (MSDS) Si Si Si
Data di pubblicazione della Scheda Tecnica
Si Si Si
Prodotto
Data di pubblicazione delle Schede di sicurezza Si Si Si
Nome del Produttore Si Si Si
Nome commerciale e tipo di prodotto Si Si Si
Stabilimento di produzione Si Si Si
Lotto di produzione Si Si Si
Shelf life Si Si Si
Caratteristiche fisiche del prodotto alla consegna Si Si Si
Imballaggio Si Si Si
Requisiti di stoccaggio Si Si Si
Viscosità Si No No
Densità Si No Si
Solidi in volume Si No No
Spettrogramma all’infrarosso Si No No
Struttura celle No Si No
Resistenza alla compressione No Si No
Assorbimento d’acqua ad elevata temperatura No Si No
Contenuto di nerofumo No No Si
Indice di fluidità di massa (Melt flow rate) No No Si
Stabilità termica No No Si
Proprietà meccaniche a lungo termine No SI Si
Aspetto No No Si
Allungamento a rottura No No Si
Dilatazione lineare No No Si
Resistenza allo stress cracking (ESCR) No No Si
TABELLA 5
Requisiti d’assemblaggio dei tubi e relativi accessori
Caratteristica Standard Criteri d’accettabilità
Incremento del diametro del tubo EN 253 pgf. 5.4.1 ≤ 2%
Conforme ai requisiti riportati alla
Disassamento
Tabella 7 della norma EN 253
Conforme ai requisiti riportati alla
Resistenza al taglio EN 253 pgf. 5.4.4
Tabella 8 della norma EN 253
Conducibilità termica EN 253 pgf. 5.4.5 ≤ 0,033 W/(m x K)
Resistenza all’urto EN 253 pgf. 5.4.6 Assenza di cracks visibili
Creep (scorrimento plastico a bassa
EN 253 pgf. 5.4.7 Raggio d’estensione ≤ 2,5 mm
temperatura)
5.1.4 Disassamento
La distanza tra gli assi del tubo di servizio e del tubo di protezione, in corrispondenza delle
estremità del raccordo dovrà corrispondere ai valori riportati nella Tabella 7 della norma EN
253.
5.1.5 Cut-back
Le estremità del tubo dovranno essere lasciate prive di rivestimento per una lunghezza minima
di 150 mm. La tolleranza rispetto al valore dichiarato dovrà essere di ±10 mm come definito al
punto 4.5.1 della norma EN 253.
L’Appaltatore dovrà adeguatamente proteggere le estremità del tubo e le cianfrinature le quali
dovranno rimanere perfettamente pulite ed esenti da ogni traccia di rivestimento.
Al termine dell’applicazione alle estremità del tubo (Cut-back) dovrà essere applicato un
protettivo temporaneo facilmente rimovibile mediante spazzolatura.
Il tipo di questa protezione temporanea se non specificato nell’ordine o in altri documenti
contrattuali, dovrà essere approvato dal rappresentante del Committente.
5.2.3 Disassamento
La distanza tra gli assi del tubo di servizio e del tubo di protezione in corrispondenza delle
estremità del raccordo dovrà corrispondere ai valori riportati nella Tabella 2 della norma EN
248.
5.2.4 Cut-back
Le estremità del tubo dovranno essere lasciate prive di rivestimento per una lunghezza minima
di 150 mm. La tolleranza rispetto al valore dichiarato dovrà essere di ±10 mm come definito al
punto 4.4.4.1 della norma EN 448.
L’Appaltatore dovrà adeguatamente proteggere le estremità del tubo e le cianfrinature le quali
dovranno rimanere perfettamente pulite ed esenti da ogni traccia di rivestimento.
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Al termine dell’applicazione alle estremità del tubo (Cut-back) dovrà essere applicato un
protettivo temporaneo facilmente rimovibile mediante spazzolatura.
Il tipo di questa protezione temporanea se non specificato nell’ordine o in altri documenti
contrattuali, dovrà essere approvato dal rappresentante del Committente.
5.2.5 Angolo tra i segmenti di tubo di protezione delle curve e relativa lunghezza minima
L’angolo massimo α (alfa) tra due segmenti adiacenti di tubo di protezione in una curva non
deve essere maggiore di 45° come definito al punto 4.4.2 della norma EN 448.
La lunghezza del tubo di protezione in corrispondenza delle estremità dei raccordi e delle
valvole non deve essere minore di 200 mm.
TABELLA 6
Tolleranze dimensionali del raccordo
DN H L
≤ 300 ± 10 mm ± 20 mm
> 300 ± 25 mm ± 50 mm
6.1 GENERALE
I requisiti aggiuntivi di Gestione e Garanzia della Qualità sono contenuti nell’applicabile
“Specifica dei Requisiti di Qualità e di Esecuzione” allegata alla richiesta di offerta.
Dovranno essere attentamente seguiti i requisiti definiti al punto 4 della Specifica Funzionale
20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.
dovrà descrivere in dettaglio tutte le prove ed i controlli da eseguire durante lo svolgimento del
“Production Quality Test” (PQT) necessari per soddisfare tutti i requisiti definiti nella Specifica
Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0 e dalla presente Appendice. Tra le altre dovranno
essere elencate le seguenti attività:
a) Descrizione delle attività;
e) Criteri d’accettabilità;
L’Appaltatore dovrà eseguire durante l’esecuzione ed al termine dei lavori tutte le ispezioni ed i
controlli riportati nelle Tabelle D.1, D.2, D.3 e D.4 dell’Appendice D della norma EN 253 e nella
Tabella A.2 della norma EN 448.
7 DOCUMENTAZIONE E RAPPORTI
Al completamento delle lavorazioni l’Appaltatore dovrà produrre tutta la documentazione
richiesta al punto 5 della Specifica Funzionale 20550 PIP.COR.FUN. Rev. 0.