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Lezione 1, 18/09/2023

La pratica sportiva interessa la storia umana sin da tempi antichissimi. In particolare,


si ricordino, come esempi significativi, l’Egitto, l’Impero persiano, la civiltà ebraica,
la civiltà achea (sulla quale si sofferma Omero nell’Iliade) e greca. Nel mondo antico
l’attività motoria e sportiva risulta fortemente legata all’igiene personale e alla
ritualità religiosa.
In Egitto lo sport è prerogativa dell’alta nobiltà e della corte del Faraone il quale
mostra la propria natura divina (egli veniva venerato come un Dio dopo la morte)
anche perché in possesso di un corpo sano, curato, forte e bello. La bellezza e la forza
fisica sono infatti attributi della divinità.
In Persia la classe governativa e sacerdotale coltiva la bellezza e l’armonia del corpo
in quanto aspetti che denotano lo status sociale.
In questo contesto matura anche l’arte cosmetica come disciplina volta alla
salvaguardia dell’ordine e dell’armonia.
Quanto alla civiltà ebraica, fonti imprescindibili sono i libri del Pentateuco, o Torah,
ovvero i seguenti libri dell’Antico Testamento: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri,
Deuteronomio. La ginnastica è legata all’arte militare, il popolo di Israele è un popolo
in armi che combatte contro l’ostilità del proprio territorio o per liberarsi dal dominio
straniero o, ancora e soprattutto, per conquistare la Terra promessa guidato
ovviamente da Dio.
La pratica sportiva, l’igiene e la cura personale sono apprezzabili nella misura in cui
favoriscono concretamente la realizzazione di obiettivi ultimi di salvezza del popolo
di Israele, ovvero il popolo eletto.
Ad accomunare tutti questi mondi, culturalmente lontani, è la connessione
strettissima tra sport e guerra, anzi si potrebbe sostenere che lo sport sia una costante
preparazione alla guerra: si praticano in particolare la corsa con i carri, la lotta, il
pugilato, la scherma, la caccia al leone.
Questi sport costituiscono un’evidente forma di addestramento militare. Senofonte,
storiografo ateniese e allievo di Socrate, descrive nella sua famosa Ciropedia,
l’importanza dell’addestramento militare e della ginnastica nella formazione del re di
Persia il quale va educato al valore della forza fisica, del sacrificio, della resistenza.
La civiltà achea – ovvero la Grecia di età arcaica raffigurata nei poemi omerici – è
una realtà fatta di polis, città-stato sovrane, rette da re e assemblee aristocratiche. Una
civiltà culturalmente e politicamente segnata dalla condivisione di una lingua
comune, ovviamente la greca, e dall’appartenenza a un mondo che si riconosce nella
totale estraneità alla barbarie. Tale visione si riflette anche nella lingua; i greci
utilizzano il termine “discordia” o “guerra civile” per descrivere il conflitto tra città
elleniche mentre fanno ricorso a “guerra” quando si riferiscono al conflitto con i
barbari ovvero quanti non parlano la lingua greca.
La Grecia arcaica è aristocratica; il potere, anche militare, è monopolio di una
ristretta e assolutamente esclusiva cerchia di re e nobili i quali legittimano la propria
eminenza elevandosi quasi a eroi e semidei.
Virtù essenziale e connaturata all’aristocrazia è la forza militare, il coraggio, l’astuzia
nel combattimento, la resistenza.
La civiltà greca si riconosce nel patrimonio linguistico, nella mitologia, in uno spirito
competitivo di cui espressione importante sono i giochi sportivi, le gare che si
svolgono ad Atene o i giochi panellenici: giochi olimpici, giochi nemei, giochi pitici,
giochi istmici.
I giochi olimpici nascono a Olimpia, santuario consacrato a Zeus, nell’VIII secolo
a.c. Questa circostanza attesta la connessione che, anche in Grecia, sussiste tra sfera
sacrale-religiosa e sport.
I popoli incivili non praticano attività sportiva e non hanno leggi. Esempio eclatante
sono i Ciclopi di Polifemo di cui narrano i poemi omerici.
Si ha civiltà se si hanno leggi e se si pratica sport. In tutti i racconti e romanzi utopici
antichi si raffigurano regni fantastici, visti come una immaginaria fuga dal reale, nei
quali gli abitanti vivono felicemente, faticano poco, hanno beni in abbondanza, fanno
sport. Alcuni esempi significativi: le Isole Felici di Giambulo e Diodoro Siculo,
Atlantide.
Mi sembra importante tenere a mente che nei tempi antichi lo svolgimento di
ginnastica e attività fisica ha una valenza fortemente politica mentre nell’età moderna
e contemporanea essa assume connotati ludici.

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