La storia dello sport è stata narrata a partire dal mondo greco.
Per esempio nell'Iliade e
l’Odissea. Questa una frase che fa intendere la presenza femminile nei poemi: “Nausicae in mal tolse la palla, e ad una delle compagne la scagliò. Il primo anno dei giochi olimpici fu il 776 a.c. all’interno c’erano anche i cosiddetti giochi minori chiamati EREI (dedicati ad Era, la moglie di Zeus). Erano giochi femminili, dedicati alle giovani che, con essi, dimostravano di essere mature e pronte al matrimonio.
Le donne spartane, al pari degli uomini, eseguivano le pratiche atletiche e le esercitazioni
militari per essere in grado di difendere le città quando gli uomini erano lontani. Spesso gli stessi allenamenti erano promiscui e, non di rado, le donne Spartane erano vincitrici di competizioni olimpiche. Le donne Ateniesi, per contro, vivevano quasi in caste, isolate dalla vita sociale delle città. Vi erano tuttavia delle categorie di donne che avevano più libertà e, spesso, anche una maggiore influenza nella vita della città. Era il caso delle musiciste e delle danzatrici. Le donne non potevano nemmeno assistere a determinati sport.
Nell’antica Italia, in Etruria, nelle gare sportive trovavano
ampiamente posto anche le donne. Sull’argomento Teopompo, storico, afferma che “ le donne etrusche si prendevano gran cura del loro corpo, facevano la ginnastica insieme agli uomini o tra di loro".