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Didattica tra scuola e

museo
1 capitolo
Franca Zuccoli
La struttura del testo e il
perché di una ricerca
! Un libro articolato in quattro capitoli:

! 1 L’avvio di un percorso di conoscenza tra museo e


scuola

! 2 Quale idea di museo?

! 3 Quale idea di scuola?

! 4 Uno sguardo sulla didattica museale


Educazione formale, informale
e non formale
La scuola è il principale luogo-tempo dell’educazione
(Tramma, 2009, p.7)

MA

la scuola non esaurisce tutte le esperienze educative che si


incontrano nella vita.

SCUOLA massima ottimizzazione risorse, tempo,


organizzazione e controllo sociale, con un apprendimento
accertabile nei contenuti e valutabile.
Bertolini: esperienze educative spontanee e esperienze
educative intenzionali. (Bertolini, 1990, pp.128-129)
EDUCAZIONE FORMALE: sistema d’istruzione
scolastico-intenzionalità, composizione dei gruppi, tempi,
programmi, valutazioni, certificazioni in uscita.
EDUCAZIONE NON FORMALE: extra-scuola, il
territorio
EDUCAZIONE INFORMALE: spontaneità delle
esperienze, globalità delle proposte.
«L’apprendimento non formale è quello che ha luogo
al di fuori del curriculum previsto dall’istruzione
formale. Le attività di apprendimento non formale si
svolgono su base volontaria e sono accuratamente
progettate per favorire lo sviluppo personale e sociale
dei partecipanti. L’apprendimento informale avviene
invece durante le attività della vita di tutti i giorni, al
lavoro, in famiglia, nel tempo libero, ecc. Consiste
essenzialmente nell’imparare facendo. […] Le attività
di apprendimento non formale e informale sono
complementari all’istruzione scolastica e al sistema
formativo: esse adottano un metodo partecipativo e
incentrato sulla persona […]»
(Direzione Generale Istruzione e Cultura della Commissione Europea, Programma
Gioventù in Azione 2007-2013).
Rohs (2007)
Apprendimento formale Apprendimento informale
Intenzionalità- Intenzionalità-
intenzionalità apprendimento problem solving
Supporto apprendimento- ausilio Supporto apprendimento-
pedagogico organizzato domanda non organizzata
Controllo- Controllo-
controllo esterno regolamentato autodeterminazione
Contenuti- Contenuti-
focalizzati Olistici
Risultati apprendimento- Risultati apprendimento-
teorici olistici
Nell’educazione formale (formal learning) il processo
educativo è guidato dalla persona che insegna, la quale ha
come scopo l’istruire; si differenzia a secondo del tipo di
scuola, è programmato, certificato e obbligatorio.
Nell’educazione informale (informal learning) invece il
processo di apprendimento è condotto da chi apprende;
sue sono le scelte dei modi e dei tempi.
Nell’apprendimento informale, quindi, l’educatore non
deve solo far apprendere dei contenuti ma li deve mediare
(Cataldo, 2011, p. 28).
Museo
Luogo della mediazione culturale, in quanto funge da
ponte tra gli oggetti culturali in esso contenuti e i visitatori.
(Cataldo, Paraventi, 2007, p.214)

La metodologia dell’educazione informale, la natura


dell’esperienza del visitatore al museo, l’esistenza di attività
sperimentali, hands-on, di scoperta o di coinvolgimento
emotivo, implicano una netta distinzione fra il ruolo
dell’insegnante-educatore in realtà formali come la scuola e
il ruolo dell’animatore-educatore nei musei e negli science
centers (Rodari, Xanthoudaki, 2005, p. 1).
Ma quando una scuola va al
museo?
Ma quali sono le modalità di
apprendimento dei visitatori al museo?
Secondo Feber (1987) i musei sono luoghi che offrono
l’opportunità di imparare, ma non sono scuole. Le persone
imparano guardandosi attorno, facendo le proprie
considerazioni e scegliendo cosa vogliono guardare più o meno
approfonditamente, imparano osservando, descrivendo,
discutendo di quello che vedono, leggendo le didascalie, e
creando connessioni tra gli oggetti in esposizione e le esperienze
della loro vita. Nel fare ciò, costruiscono il proprio personale
significato degli oggetti. Il museo diventa così un luogo di
apprendimento informale, di apprendimento alla portata di
tutti, di apprendimento che tiene conto di molti presupposti
diversi (Weber, 2003, p. 35).

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